Addio a Carlo Vanzina, Il Regista Del Cinema Italiano Degli Anni ’80 E ’90
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Addio a Carlo Vanzina, il regista del cinema italiano degli anni ’80 e ’90 E’ morto a Roma il regista Carlo Vanzina. A dare la notizia sono la moglie Lisa e il fratello Enrico. “Nella sua amata Roma, dov’era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia – si legge nella nota della famiglia – ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese”. Ecco una recente intervista a La7 in occasione della presentazione del suo ultimo film, ‘Caccia al tesoro’. Ha firmato alcuni dei maggiori successi del cinema italiano degli anni ottanta e novanta, alfiere di quella particolare evoluzione della commedia all’italiana verso i territori più facilmente commerciali del giovanilismo e dell’umorismo di derivazione televisiva. Dopo un apprendistato con Monicelli, con il padre Steno e con Sordi, ha formato con il fratello Enrico un’affiatatissima coppia di cineasti di grande versatilità ed efficienza produttiva. Dopo il suo debutto dietro la macchina da presa nel 1976 con Luna di miele in tre, ha realizzato in 40 anni circa 60 film. I suoi primi successi sono giunti con la scoperta di Diego Abatantuono (Eccezzziunale… veramente e Viuuulentemente mia, entrambi del 1982), seguiti subito dopo dal lancio di uno spensierato sottogenere vacanziero-nostalgico con Sapore di mare (1983). Sempre in tema di rispolveri di modelli, ha poi rivitalizzato abilmente il film a episodi con comici di provenienza televisiva con Vacanze di Natale (1983) e Yuppies – I giovani di successo (1986), una formula che è stata la migliore garanzia della sua fortuna cinematografica anche in seguito, con Sognando la California (1992), S.P.Q.R. – 2000 e ½ anni fa (1994) e A spasso nel tempo (1996), cui è seguito A spasso nel tempo – L’avventura continua (1997). Meno incisivo quando ha provato a rivisitare altri generi come il noir (Sotto il vestito niente, 1985), l’avventura in costume (La partita, 1988), il poliziesco (Tre colonne in cronaca, 1990) e la commedia meno farsesca (Io no spik inglish, 1995). Nel 1999 fa debuttare nel suo film Il cielo in una stanza il giovane Elio Germano e Gabriele Mainetti che dirigerà in seguito Lo chiamavano Jeeg Robot. Nel 2001 sono usciti E adesso sesso e South Kensington, l’anno successivo è stata la volta di Febbre da cavallo – La mandrakata, atteso seguito del film quasi omonimo (Febbre da cavallo) diretto nel 1976 dal padre. Nel 2003 è uscito Il pranzo della domenica e nel 2004 In questo mondo di ladri. Nel 2005 ha diretto Il ritorno del Monnezza, un omaggio ai film polizieschi interpretati da Tomas Milian; nel 2006 sono usciti Eccezzziunale veramente – Capitolo secondo… me e Olé; nel 2007 2061 – Un anno eccezionale. Dal 2005 al 2008 dirige Un ciclone in famiglia, serie televisiva con Massimo Boldi. Nell’estate del 2008 esce il film Un’estate al mare, che descrive sette storie divertenti[senza fonte] ambientate nei luoghi celebri dell’estate all’italiana. Dal 2010 è tornato al grande successo popolare con “Ex – Amici come prima!” (2011) e ” Mai Stai Uniti” (2013). Ha lavorato con quasi tutti i più importanti attori italiani Diego Abatantuono, Gian Maria Volonté, Sergio Castellitto, Renato Pozzeto, Paolo Villaggio, Gigi Proietti, Enrico Montesano, Vincenzo Salemme, Christian De Sica, Massimo Boldi, Enrico Brignano, Michele Placido, Virna Lisi, Monica Vitti, Monica Bellucci, Anna Foglietta e tanti altri. Ha diretto anche molti grandi attori internazionali Faye Dunaway, Rupert Everett, Carol Bouquet, Elliot Gould, Jean Rochefort, Leslie Nielsen, Susannah York, David Warner, Dean Jones, Daryl Hannah, Matthew Modine. Vanzina ha dichiarato in un’intervista: « In una cinematografia seria come quella americana, noi Vanzina saremmo venerati come Spielberg. Qui dobbiamo vergognarci. » Panico a Roma, valigia abbandonata vicino al Campidoglio. L’allerta terrorismo è alta ROMA – E’ rientrato dopo pochi minuti l’allarme scattato per una valigia abbandonata oggi pomeriggio davanti a una fermata dell’autobus ai piedi del Campidoglio, a Roma. Le verifiche dei carabinieri hanno rivelato che il trolley, lasciato incustodito in via del Teatro Marcello, lato Anagrafe, era vuoto. L’allerta terrorismo a Roma non è mai cessato. C’è il pericolo che l’Isis recluti nuovi adepti anche tra gli islamici in Italia e nella Capitale. Ad aprile scorso Ma Khalid Chaouki, neo presidente della Grande moschea di Roma ed ex deputato Pd, ha proposto di aprire moschee e spazi islamici, rendendoli luoghi di «confronto e dialogo» fra i giovani per diffondere i valori di «pace e tolleranza». «Non dobbiamo abbassare la guardia di fronte a ogni segnale, né sottovalutarlo», ha spiegato Chaouki, che aggiunge: «Dobbiamo tutelare la nostra società e i nostri giovani dal rischio di essere reclutati dal terrorismo. Per veicolare i valori di pace e tolleranza è molto importante il ruolo di Imam preparati». E ancora: «Bisogna affrontare la minaccia estremista anche a livello culturale. La mia sfida è proprio aprire sempre di più le moschee: non devono essere più vissute come luoghi estranei o addirittura una minaccia, ma occorre stimolare gli Imam e i dirigenti dei centri islamici a fare progetti con i giovani». Roma, il Cinema America torna a sorpresa a San Cosimato ROMA – Il Cinema America torna il 2 luglio in piazza San Cosimato, con un evento sorpresa fuori programma. Sarà la commedia del 1996, “Ferie d’agosto”, a inaugurare l’arena di Trastevere riconquistata nelle scorse settimane. A presentare il film ci saranno due ospiti: il regista Paolo Virzì e lo sceneggiatore Francesco Bruni. Dal 3 luglio e fino al 1° agosto, la programmazione riprenderà seguendo il calendario già previsto per il liceo Kennedy. Due volte a settimana, come concordato con Roma Capitale, l’audio dei film in piazza San Cosimato verrà diffuso in cuffia. Grazie alla collaborazione con Radio Rock, il pubblico sintonizzandosi sulla frequenza FM 106.6 potrà seguire la proiezione senza alcun impatto acustico. Andranno invece avanti in parallelo e senza subire mutamenti le arene del Parco Casale della Cervelletta a Tor Sapienza e del Porto Turistico di Roma a Ostia. Mercato San Severino, il magico ritorno di una manifestazione antica MERCATO SAN SEVERINO (SA) – Città in festa a Mercato San Severino dove lo scorso fine settimana il centro storico si è trasformato in una vera e propria cittadella medioevale ospitando la prima edizione di una fiera dai sapori antichi che si è tenuta addirittura nel 1303. Aperte tutte le attività commerciali sull’incantevole corso e vie limitrofe di Mercato San Severino Una cornice festosa e rinnovata soprattutto per la fruibilità ottenuta grazie alla predisposizione dell’isola pedonale nei fine settimana. E per l’occasione è tornata in città, seppur temporaneamente, la sacra Reliquia di San Tommaso D’Aquino, conservata nella chiesa di San Domenico di Salerno dove farà poi ritorno. Si tratta della mano destra del santo che venne amputata dopo 14 anni dalla sua morte su richiesta della sorella Teodora, moglie di Ruggero Sanseverino, alla quale venne consegnata. Teodora la fece quindi riporre nella cappella del suo castello di San Severino e da lì fu poi trasferita a Salerno nella chiesa di San Domenico. Il Castello Medievale di Mercato San Severino e’ uno dei più importanti dell’Italia meridionale Per lungo tempo sede della famiglia dei Sanseverino. Da ricordare l’episodio che narra che nella cappella del castello S. Tommaso, recatosi a trovare la sorella Teodora, sposa di un Sanseverino, ebbe l’ultima visione prima della morte che lo colse sulla strada per la Francia, dove si dirigeva in qualità di ambasciatore del Papa. Una tre giorni, dunque, durante la quale la città di Mercato San Severino ha rievocato il suo illustre passato Una manifestazione che ha visto il patrocinio dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Antonio Somma, dove Vincenza Cavaliere assessore alla cultura e al turismo è riuscita a coinvolgere oltre che alle associazioni, scuole e storici del territorio, anche le amministrazioni comunali di Baronissi, Fisciano, Castel San Giorgio, Siano, Bracigliano e Marsico. Vincenza Cavaliere: “Importante fare rete” “È importante fare rete – ha detto Cavaliere – affinché le attività culturali acquisiscano la giusta importanza e determinano la crescita del territorio”. Obiettivo raggiunto quindi nel valorizzare la storia della città mettendo in risalto anche le bellezze paesaggistiche ed i talenti locali. Il video servizio andato in onda il 28/06/2018 a Officina Stampa Irene Tagliente Mostro del Circeo, rivelazione shock di Angelo Izzo: “Uccidemmo anche una ragazza friulana” CIRCEO (LT) – Angelo Izzo, uno dei mostri del Circeo, condannato a due ergastoli, ha riferito ai magistrati che Rossella Corazzin, la 17enne friulana sparita il 21 agosto 1975 nei boschi del in Cadore, fu seguita dalla banda di criminali romani in vacanza in Cadore, e poi sequestrata e portata sul lago Trasimeno. Lì sarebbe stata violentata dal branco e uccisa. Il fascicolo con le dichiarazioni di Izzo è finito sul tavolo del procuratore di Belluno Paolo Luca, che poi lo ha trasmesso a Perugia. Lo riferisce l’edizione on line del Gazzettino. “Nelle dichiarazioni sulle altre violenze del gruppo rese ai pm di Roma e che mi sono state trasmesse, Angelo Izzo ha dedicato poche parole, vaghe, alla vicenda di questa ragazza, Rossella Corazzin, ma ha dato riferimenti su data della scomparsa e luogo dell’uccisione, da far ritenere che sia effettivamente lei”. Lo dice all’ANSA il Procuratore di Belluno, Paolo Luca, che ha trasmesso per competenza a Perugia il fascicolo sul caso della 17enne avuto da Roma. “Le parole di Izzo mi distruggono da un lato, ma dall’altro mettono la parola fine ad una ricerca che non si è mai fermata e che dura da 43 anni”, ha detto all’ANSA Mara Corazzin, cugina della diciassettenne scomparsa.