Storia Contemporanea

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Storia Contemporanea Corso di laurea in Scienze umane e sociali a.a. 2016-2017 Storia contemporanea 1861-1922 LO STATO LIBERALE (CENNI) Cronologia: STATO ITALIANO 1848, 4 marzo – Carlo Alberto promulga lo Statuto 1848, primavera – Prima ‘guerra d’indipendenza’ (Piemonte-Austria) 1849, 23 marzo – Abdicazione di Carlo Alberto; sale al trono il figlio Vittorio Emanuele II e giura fedeltà allo Statuto 1859: Seconda guerra d’indipendenza contro l’Austria e annessione della Lombardia, plebisciti di annessione di Emilia e Toscana; 1860: ratifica annessioni Emilia e Toscana; plebisciti e annessioni del Regno di Napoli, Umbria e Marche 1861, 17 marzo: legge con cui il re di Sardegna assume il titolo di re d’Italia › NASCITA DELLO STATO ITALIANO; la capitale resta a Torino 1865: Firenze capitale 1866: Terza ‘guerra d’indipendenza contro l’Austria › annessione di Veneto, Friuli e Mantovano 1870: occupazione del Lazio e di Roma 1871: Roma capitale 1919: acquisizione del Trentino-Alto Adige e di Trieste (Trattato di Saint-Germain) Cronologia: LEGGI ELETTORALI 1848 legge elettorale (censo, funzione/professione, collegio uninominale) 1882 legge elettorale (censo, capacità, collegio plurinominale, poi uninominale) 1912 legge elettorale (suffragio maschile universale sopra i 30 anni; collegio uninominale) 1918-19 legge elettorale (suffragio maschile universale, minorenni reduci ammessi al voto, sistema proporzionale a collegio plurinominale) Cronologia: PARTITI 1892 fondazione del Partito Socialista Italiano 1919 fondazione del Partito Popolare Italiano 1921 fondazione del Partito Comunista Italiano 1921 fondazione del Partito Nazionale Fascista Percentuale occupati in agricoltura 1881 - 61,8% dei lavoratori 1911 - 59% 1936 - oltre 50% 1951- 44,3%, 1961 - 30% [sorpassano lavoratori industria 39,8%] http://www.150storiaditalia.it/it/approfondimento/agricoltura/ Popolazione italiana nel XX secolo 1861 23 milioni 1911 37 milioni 1921 40 milioni Morti italiani nella prima guerra mondiale 650.000 militari 590.000 civili totale: 3,5% Morti italiani nella seconda guerra mondiale 320.000 militari 150.000 civili Cittadini italiani ebrei perseguitati Deportati 6806 Morti 5969 1922-1943 LO STATO FASCISTA La preistoria del Partito Nazionale Fascista I Fasci di combattimento fondati da Benito Mussolini nel marzo 1919, a Milano; con sostegno di settori industria pesante Programma: difesa della guerra e dell’intervento; tutela e valorizzazione dell’esperienza dei reduci; sostegno a ceti popolari; repressione del sindacalismo rosso; attacco alla classe dirigente liberale, accusata di incapacità; richiesta di una costituente Organizzazione: territoriale, con nuclei locali (Fasci); Attività: organizzazione dei reduci in forme militari; propaganda; allestimento di squadre armate che compiono atti intimidatori o violenti. pubblicato su “Il Popolo d’Italia” Il PNF Roma, 9 novembre 1921 NASCITA DEL PARTITO NAZIONALE FASCISTA (PNF) I Fasci vengono trasformati in una organizzazione paramilitare a base territoriale, diretta da un “quadrumvirato” composto da Italo Balbo, Cesare Maria De Vecchi, Emilio De Bono, Michele Bianchi) 1923 PNF ingloba il Partito nazionalista Cronologia: IL REGIME FASCISTA / 1 LA FASE STATUTARIA 1922, ottobre: dopo la intrapresa, ma non completata ‘marcia su Roma’, Mussolini ottiene dal re l’incarico a formare il governo › governo Mussolini I, con pieni poteri su bilancio e amministrazione 1923: legge elettorale ‘Acerbo’ con premio di maggioranza alla lista che ottenga almeno il 25% dei voti 1924: elezioni, denuncia di Matteotti, assassinio di Matteotti / riconferma di Mussolini al governo LA COSTRUZIONE DELLA MONARCHIA FASCISTA 1925, gennaio: Mussolini chiude affare Matteotti e procede al introdurre ordinamenti dittatoriali 1925-1926 LEGGI FASCISTISSIME 1928 Nuova legge elettorale plebiscitaria: Lista unica 1929 Trasformazione del Gran Consiglio del Fascismo in organo costituzionale Patti Lateranensi 1930 Nuovo Codice Penale 1936 Proclamazione dell’Impero, dopo la conquista dell’Etiopia Cronologia: IL REGIME FASCISTA / 2 FASE INVOLUTIVA E CRISI 1937 Mussolini si proclama ‘duce del fascismo’ 1938-39 LEGGI RAZZIALI 1939 Abolizione della Camera dei Deputati, sostituita da una Camera dei Fasci e delle Corporazioni non elettiva 1940, 10 giugno: l’Italia entra in GUERRA 1943, 9 luglio: sbarco in Sicilia degli angloamericani › inizia l’occupazione 1943, 25 luglio: il Gran Consiglio del Fascismo propone al re la destituzione di Mussolini; il re revoca l’incarico a Mussolini e nomina a capo del governo il generale Badoglio 1943, 2 agosto: il Re smantella le principali istituzioni fasciste (soppressione del PNF, del Gran Consiglio, della Camera del Fasci) Legislature «fasciste» XXVI Legislatura 11 giugno 1921 25 gennaio 1924 958 XXVII Legislatura 24 maggio 1924 21 gennaio 1929 1 703 XXVIII Legislatura 20 aprile 1929 19 gennaio 1934 1 735 XXIX Legislatura 28 aprile 1934 2 marzo 1939 1 769 XXX Legislatura 23 marzo 1939 2 agosto 1943 1 593 https://it.wikipedia.org/wiki/Legislature_del_Regno_d'Italia Le leggi “fascistissime” (1925-1926) / a Legge 24 dicembre 1925 n. 2263 Art. 1 – “Il potere esecutivo è esercitato dal re per mezzo del suo Governo … Il Primo Ministro è Capo del Governo”; Art. 2 – “Il Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato è nominato e revocato dal Re ed è responsabile verso il Re dell'indirizzo generale politico del Governo. “I Ministri Segretari di Stato sono nominati e revocati dal Re, su proposta del Capo del Governo Primo Ministro. Essi sono responsabili verso il Re e verso il Capo del Governo di tutti gli atti e i provvedimenti dei loro Ministeri. I Sottosegretari di Stato sono nominati e revocati dal Re, su proposta del Capo del Governo di concerto col Ministro competente”. Art. 3 – “Il Capo del Governo Primo Ministro dirige e coordina l'opera dei Ministri, decide sulle divergenze che possono sorgere tra di essi, convoca il Consiglio dei Ministri e lo presiede”. Art. 4 – “Con regio decreto può essere affidata al Capo del Governo la direzione di uno o più Ministeri. In tal caso con suo decreto egli può delegare al Sottosegretario di Stato parte delle attribuzioni del Ministro”. Art. 6 – “Nessun oggetto può essere messo all'ordine del giorno di una delle due Camere, senza l’adesione del Capo del Governo …”. … LEGGE 31 gennaio 1926, n. 100 (G. U. 1-2-1926, n.25) Sulla facoltà del potere esecutivo di emanare norme giuridiche VITTORIO BMANUELE III PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA’ DELLA NAZIONE RE D'ITALIA Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvato; e noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Art. 1 Sono emanate con Reale decreto, previa deliberazione del Consigli dei Ministri e udito il parere del Consiglio di Stato, le norme giuridiche necessarie per disciplinare: - l’esecuzione delle leggi; - l'uso delle facoltà spettanti al potere esecutivo; - l'organizzazione ed il funzionamento delle Amministrazioni dello Stato, l’ordinamento del personale ad esse addetto, l'ordinamento degli Enti ed istituti pubblici, eccettuati i Comuni, le Provincie, le istituzioni pubbliche di beneficenza, l’università e gli istituti di istruzione superiore che hanno personalità giuridica, quand'anche si tratti di materie sino ad oggi regolate per legge. Resta ferma la necessità dell'approvazione, con la legge del bilancio, delle spese relative e debbono, in ogni caso, essere stabilite per legge le norme concernenti l’ordinamento giudiziario, la competenza dei giudici, l'ordinamento del Consiglio di Stato e della Corte dei conti, nonché le guarentigie dei magistrati e degli altri funzionari inamovibili. (LEGGE 31 gennaio 1926, n. 100) Art.2 L'approvazione dei contratti stipulati dallo Stato, nei casi per i quali era richiesta una legge, è data con decreto Reale, previa deliberazione del Consigli dei Ministri, udito il parere dei Consigli tecnici istituiti presso i vari Ministeri del Consiglio di Stato. Art. 3 Con decreto Reale, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, possono emanarsi norme aventi forza di legge: • quando il Governo sia a ciò delegato da una legge ed entro i limiti della delegazione; • nei casi straordinari, nei quali ragioni di urgente ed assoluta necessità lo richiedano. Il giudizio sulla necessità e sull'urgenza non è soggetto ad altro controlli che a quello politico del Parlamento. • Nei casi indicati nel numer0 20 del precedente comma il decreto Reale deve essere munito della clausola della presentazione al Parlamento per la conversione in legge, ed essere, a pena di decadenza, presentato, agli effetti della conversione stessi, ad una delle due Camere, non oltre la terza seduta dopo la sua pubblicazione. Della presentazione viene data immediata notizia nella Gazzetta Ufficiale. Il disegno di legge per la conversione del decreto in legge è considerato di urgenza. In caso di chiusura della sessione, all'apertura della nuova sessione, il disegno di legge per la conversione si ritiene ripresentato dinanzi alla Camera, presso cui era pendente per l'esame. Quando una delle due Camere approvi il disegno di legge, il suo presidente lo trasmette, entro . cinque giorni, alla Presidenza dell'altra Camera, questa trasmissione vale come presentazione del disegno stesso. Se una delle due Camere rifiuti la conversione in legge, il presidente ne dà notizia nella Gazzetta Ufficiale, e il decreto cessa di aver vigore dal giorno della pubblicazione della notizia. Se il decreto è convertito in legge con emendamenti, l'efficacia degli emendamenti decorre dalla pubblicazione della legge. Le leggi “fascistissime” (1925-1926) / b - L. 20 novembre
Recommended publications
  • La Biblioteca Dello Storico Enzo Santarelli (1922-2004): I Testi Sul Fascismo
    La biblioteca dello storico Enzo Santarelli (1922-2004): i testi sul fascismo. Rilevanza dell’autore, come intellettuale e studioso, sul piano della cultura nazionale del Novecento, oltre l’orizzonte ideologico marxista e comunista. di Francesca Pongetti Si ringrazia per la collaborazione: Fabrizio Manizza Nora Santarelli Nessuna parte di questa pubblicazione può essere memorizzata, fotocopiata o co- munque riprodotta senza le dovute autorizzazioni 5 PRESENTAZIONE Il Fondo Santarelli è un lascito librario costituito da oltre 5.000 vo- lumi, pervenuto alla Regione Marche in seguito ad un atto di dona- zione del possessore dei libri, il professor Enzo Santarelli, che ha così deciso di destinare ad una pubblica istituzione una parte importante della sua biblioteca privata. Nel 2001, a 79 anni di età e sofferente per una grave malattia, Santa- relli stipula con la Regione Marche una convenzione nella quale, oltre a disporre la donazione del patrimonio librario, frutto di una intera vita di studi e di insegnamento, indica in modo esplicito la destina- zione d’uso del patrimonio stesso: secondo la volontà del prof. San- tarelli, i libri dovranno essere messi a disposizione di tutti i cittadini e utilizzati in particolare per iniziative indirizzate ai giovani. Come è noto, Santarelli ha tenuto la cattedra di Storia contempora- nea all’Università degli Studi di Urbino, a partire dal 1964 fino al rag- giungimento dei limiti di età, e il Fondo Santarelli è lo specchio fedele della sua personalità di studioso e intellettuale dai molteplici inte- ressi. Ma non è soltanto questo, è anche qualche cosa di più: attra- verso la donazione del patrimonio librario, Santarelli ha testimoniato un’ultima volta la sua caratteristica concezione del ruolo dell’intellet- tuale e dell’uomo di cultura nella società, portatore di una specifica “missione” di civilizzazione ed educazione collettiva.
    [Show full text]
  • Storia Contemporanea 1922-1943 LO STATO FASCISTA 25 Luglio 1943
    Dipartimento di Scienze umane e sociali CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE a.a. 2018-2019 Storia contemporanea 1922-1943 LO STATO FASCISTA 25 luglio 1943 • Il re revoca dell’incarico di governo a Mussolini • arresto e confino Cronologia: IL REGIME FASCISTA / 1 LA FASE STATUTARIA 1922, ottobre: dopo la intrapresa, ma non completata ‘marcia su Roma’, Mussolini ottiene dal re l’incarico a formare il governo › governo Mussolini I, con pieni poteri su bilancio e amministrazione 1923: legge elettorale ‘Acerbo’ con premio di maggioranza alla lista che ottenga almeno il 25% dei voti 1924: elezioni, denuncia di Matteotti, assassinio di Matteotti / riconferma di Mussolini al governo LA COSTRUZIONE DELLA MONARCHIA FASCISTA 1925, gennaio: Mussolini chiude affare Matteotti e procede al introdurre ordinamenti dittatoriali 1925-1926 LEGGI FASCISTISSIME 1928 Nuova legge elettorale plebiscitaria: Lista unica 1929 Trasformazione del Gran Consiglio del Fascismo in organo costituzionale Patti Lateranensi 1936 Proclamazione dell’Impero, dopo la conquista dell’Etiopia Cronologia: IL REGIME FASCISTA / 2 FASE INVOLUTIVA E CRISI 1937 Mussolini si proclama ‘duce del fascismo’ 1938-39 LEGGI RAZZIALI 1939 Abolizione della Camera dei Deputati, sostituita da una Camera dei Fasci e delle Corporazioni non elettiva 1940, 10 giugno: l’Italia entra in GUERRA 1943, 9 luglio: sbarco in Sicilia degli angloamericani › inizia l’occupazione 1943, 25 luglio: il Gran Consiglio del Fascismo propone al re la destituzione di Mussolini; il re revoca l’incarico a Mussolini,
    [Show full text]
  • I GOVERNI ITALIANI ( 25 Luglio 1943 - 6 Agosto 1970)
    Settembre- Ottobre 1970 756. Governi 1943-1970 I GOVERNI ITALIANI ( 25 luglio 1943 - 6 agosto 1970) DALLA CADUTA DEL FASCISMO ALLA ASSEMBLEA COSTITUENTE 0 I• MINISTERO BADOGLIO (25 Luglio 1943 - 17 aprile 1944) ( ) Pr esid. Consiglio: PIETRO BADOGLIO - Affari Ester i: RAFFAELE GUA­ RIGLIA - PIETRO BADOGLIO - Interno: UMBERTO RICCI - VITO R.EALE - Africa italiana: MELCHIADE GABBA - PIETRO BADOGLIO - Giustizia: GAETANO AZZARITI - ETTORE CASATI - F inanze: DOMENI­ CO BARTOLINI - GUIDO JUNG - Guerra: ANTONIO SORICE - TADDEO ORLANDO -Marina: RAFFAELE DE COURTEN -Aeronautica: RENATO SANDALLI - Educazione Nazionale: LEONARDO SEVERI - GIOVANNI CUOMO - Lavori Pubblici: ANTONIO ROMANO- RAFFAELE DE CARO - Agricoltura e Foreste: ALESSANDRO BRIZI - FALCONE LUCIFERO - Co­ mtmicazioni: FEDERICO AMOROSO - TOMMASO SICILIANI - I ndustr ia, Commercio e Lavoro: LEOPOLDO PICCARDI - EPICARMO CORBINO - Cultura popolare: CARLO GALLI - GIOVANNI CUOMO - Scambi e Valute: GIOVANNI ACANFORA- GUIDO JUNG - Produzione bellica: CARLO FA­ V AGROSSA - Alto commissario per la Sardegna: PINNA - Alto commissa­ rio per la Sicilia: FRANCESCO MUSOTTO - Alto commissario per l'epum­ zlone nazionale: TITO ZANffiONI - Commissario generale per l'alimenta­ zione: CAMll;RA. n• MINISTERO BADOGLIO (22 aprile 1944 - 18 giugno 1944) P·resid. Consiglio: PIETRO BADOGLIO - Ministri senza portafoglio: BE­ NEDETTO CROCE, CARLO SFORZA, GIULIO RODINO, PIETRO MANCI­ NI, PALMIRO TOGLIATTI - Esteri: PIETRO BADOGLIO - Interno: SAL­ VATORE ALDISIO • Africa italiana: PIETRO BADOGLIO - Giustizia : VINCENZO ARAN·GIO-RUIZ - Finanze: QUINTO QUINTIERI - Guer ra : TADDEO ORLANDO - Marina: RAFFAELE DE COURTEN - Aeronautica: RENATO SANDALLI - Pubblica Istruzione: ADOLFO OMODEO - Lavori Pubblici: ALBERTO TARCHIANI - Agricoltura e Foreste: FAUSTO GUL­ LO - Comunicazioni: FRANCESCO CERABONA - I ndustria e Commercio: ATTILIO DI NAPOLI - ALto commissario per le sanzioni contro iL fasci­ smo: CARLO SFORZA - Alto commissario per l'assistenza morale e mate­ riale dei profughi di guerra: TITO ZANIBONI.
    [Show full text]
  • Storia Del CLNAI » Di Franco Catalano Si Conclude Con Due Documenti. I
    MILANO ALL’INDOMANI DELLA LIBERAZIONE Poche settimane, tra il 25 aprile e la fine di maggio 1945, furono sufficienti a smantellare l’apparato istituzionale creato e predisposto dai CLN in vista del nuovo regime posLLiberazione : rapida liquidazione che naturalmente ha maggiori proporzioni a Milano dove più intensa e com- plessa era stata l’attività organizzativa e normativa del CLNA1 e del Comando CVL. Di questo trapasso Aldo Giobbio ricostruisce puntualmente tappe e vicende nello studio qui sotto riportato, principalmente condotto su uno spoglio diligente dei giornali del tempo. La stretta connessione di questa materia con la storia che la precede dell’ultimo tempo della Resistenza giustifica la inserzione nella Rassegna di uno studio che oltrepassa il limite per essa tradizionale del 25 aprile. E giustifica insieme l’appello che la Rassegna rivolge specialmente a coloro che hanno avuto parte negli avvenimenti di quel periodo, o che ne abbiano già fatto oggetto di esame, perchè vogliano completare, o correggere, la ricostruzione storica della quale Giobbio offre la intelaiatura. E’ evidente che i fatti qui registrati devono essere valutati nel quadro dei precedenti bellici o politici, talora complessi e non brevi, mentre altri sono conseguenza di accordi o contrasti che ne sottolineerebbero, 0 modi- ficherebbero, il valore. Ond’è che potrebbe riuscire più sicuro o meglio bilanciato il giudizio generale, che tenesse conto della reale permanenza e incidenza dell’opera della Resistenza nonostante le alterazioni formali. La Rassegna conta di far seguire nei fascicoli venturi contributi ed elementi integrativi per la miglior conoscenza di questo periodo. Ma /'in­ vito sopra espresso va ripetuto soprattutto in relazione all’ultima parte di questo saggio, che è in generale degno di molto rilievo e attenzione per la sua importanza storica.
    [Show full text]
  • Thesis Focuses on the Role Played by American Foreign Service Officers in Italy, Mostly from the Fascist Era to the Cold War (1929-1953)
    Università degli Studi di Cagliari DOTTORATO DI RICERCA In Storia, Beni Culturali e Studi Internazionali Ciclo XXX The U.S. Foreign Service in Italy and the Byington Family Consular Dynasty in Naples (1897-1973) Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio Presentata da: Brendan Connors Coordinatore Dottorato: Prof.ssa Cecilia Tasca Tutor/Relatore: Prof. Marco Pignotti Table of Contents Page Introduction 5 Prologue: The Professionalization of American Diplomacy 8 Chapter One - The Foreign Service Prior to World War II, 1897-1938 14 1.1 The Byington Family’s Neapolitan Vocation - 1897-1929 14 1.2 Homer M. Byington I: Foreign Service Chief of Personnel, 1929-1933 26 1.3 FDR and the Foreign Service, 1933-1937 29 1.4 Ambassador John W. Garrett, 1929-1933 38 1.5 Ambassador Breckinridge Long, 1933-1936 45 1.6 The Naples Consulate General, 1931-1936 53 1.7 Ambassador William Phillips, 1936-1937 62 1.8 Roosevelt Speaks Out 67 1.9 The Naples Consulate General, 1937-1939 70 Chapter Two: From Munich to the June 2 Referendum, 1938-1946 84 2.1 A Planned Coup d’État against Mussolini in 1938? 84 2.2 The Rome Embassy and the Declaration of War 99 2.3 Roosevelt and the Foreign Service During World War II 106 2.4 Relations Renewed 111 2.5 Post-War Naples 118 2.6 Ambassador Alexander Kirk, 1945-1946 127 2.7 Freemasonry in Naples and the Crisis of the Parri Government 138 2.8 Monarchy or Republic? June 2, 1946 145 2.9 The Foreign Service Act of 1946 159 Chapter Three: The Cold War, 1947-1973 162 3.1 The Truman Doctrine and Secretary of State Marshall, 1947 162 3.2 Ambassador James Dunn, 1947-1952 166 3.3 Contacts with the Far Right, 1947-1950 182 3.4 The Italian Foreign Office, 1947-1950 190 3.5 Political Reports from Naples, 1947-1949 204 3.6 The State Department and the Red Scare 230 3.7 Homer M.
    [Show full text]
  • Annali 2003-2004.Pdf
    ANNALI del CENTRO PANNUNZIO TORINO Anno XXXIV - 2003/04 1 Giovanni Agnelli 2 ANNALI del CENTRO PANNUNZIO CENTRO PANNUNZIO TORINO 2003/04 3 4 SOMMARIO Primo piano p. 7 Riforma della scuola: gli effetti negativi di novità devastanti di Pier Franco Quaglieni 9 Giovanni Agnelli e le arti di Willy Beck 17 Ciò che è vivo del liberalismo giolittiano di Valerio Zanone 23 “Cultura della tolleranza” o “cultura della resa”? di Girolamo Cotroneo 25 Mario Pannunzio, “Il Mondo” e la tradizione della libertà di Igor Man 33 “Il Mondo” e gli epigoni abusivi di Pierluigi Battista 35 Il meglio del pensiero liberale di Enzo Bettiza 37 Un liberale senza equivoci di Cesare De Michelis 41 Pannunzio, un liberale visto da un liberale di Stefano De Luca 45 Liberali “alla Pannunzio” e presunti liberali di Pier Franco Quaglieni 49 Quattro lettere di Alberto Moravia a Mario Pannunzio di Loris Maria Marchetti Giolitti e l’età giolittiana cent’anni dopo (1903-2003) 55 Le radici famigliari e cavouresi di Giovanni Giolitti di Ettore Peyron 75 Giolitti e il Piemonte di Bruno Babando 91 Giolitti e i cattolici di Cosimo Ceccuti 99 Giolitti e i socialisti di Francesco Gozzano 113 Giolitti e i nazionalisti di Francesco Coppellotti 137 Giolitti e la questione meridionale di Luigi Compagna 143 Giolitti visto da Gobetti di Carlo Porrati 149 Giolitti, la guerra di Libia e la Grande Guerra di Oreste Bovio 159 Giolitti scrittore di Giovanni Ramella 171 Giovanni Giolitti di Alfredo Frassati 205 Ricordo di Giolitti di Filippo Burzio 213 La letteratura nell’età giolittiana di Giovanni Ramella Il giardino delle Muse 217 Conservazione e rinnovamento nell’”idealismo militante” di Giuseppe Prezzolini di Guglielmo Gallino 5 259 Giovanni Getto: la critica come formazione spirituale di Loris Maria Marchetti 269 La terrena stanza.
    [Show full text]
  • Research Program: “De Gasperi and Liberal World from the Years Of'antifascism to 1948”
    Research program: “De Gasperi and liberal World from the years of'antifascism to 1948” Annex Code 5 Department of Letters, Philosophy, Communication Tutor: Prof. Roberto Pertici Description The project aims to focus on the comparison between Alcide De Gasperi and the Italian liberalism, considering not only the Liberal Party but also the historical tradition to which influent areas of intellectuals and of the antifascist ruling class referred. Starting from the biography of De Gasperi, the path of “liberal apprenticeship” he made in the last thirty years of his life will be reconstructed, highlighting both the ideological and cultural convergences and the friendships and collaborations with liberal exponents, from the «long eve» of Fascism to the second post-war period. The De Gasperi’s Centrism should be similarly connected to previous contacts between the democratic catholicism and the laic liberalism, which passed the ancient pre-fascist divisions (already partially tempered by the Aventino agreement) and the contrasts restarted from the Lateran Treaty of 1929. For this purpose the applicant should find archives groups and correspondences proving, since Thirties, the reconciliation between catholic and liberal antifascists, which arose behind the institutional and concordatory Conciliation between the Church and the fascist State. The political reflexes of that reconciliation will be the research issue with respect to the Italian transition from 1943 to 1948, in which the De Gasperi’s interaction with liberal forces became more crucial. It will need to study, through the political and opinion press, as well as through personal and party archives, the institutional and programmatic options which allowed Christian Democracy to acquire since 1946 the centrality maintained by the various constitutional- governmental world before Fascism.
    [Show full text]
  • Dispensa L'alba Della Repubblica
    Dispensa, L'alba della Reubblica di Luciano Marrocu ! ! 1. La nascita della Repubblica italiana è strettamente legata alle vicende della seconda guerra mondiale e alla posizione che ebbe in essa l'Italia. La stessa caduta del regime fasci- sta fu un prodotto della guerra, come può essere colto dal nesso strettissimo, anche crono- logico, tra lo sbarco alleato in Sicilia -10 luglio 1943- e quel 25 luglio che avrebbe visto la destituzione di Mussolini e la formazione del governo Badoglio. Lo sbarco degli anglo- americani accelerò decisamente la decisione della Corona di disfarsi di Mussolini e, insie- me a essa, l'attivismo di personaggi e istituzioni che concorsero alla sua caduta. Decisivo l'assenso delle gerarchie militari, a cominciare dallo stesso Badoglio, e di una parte dei maggiori gerarchi fascisti. Non è però senza significato che nelle trame, i colloqui riservati, i piani che in qualche modo prepararono e favorirono la decisione di Vittorio Emanuele III di destituire Mussolini ed arrestarlo facessero la loro non fugace apparizione esponenti dell'antifascismo liberale e azionista. Ivanoe Bonomi, che era stato presidente del Consiglio nel primo dopoguerra e che nel giro di qualche mese avrebbe aderito al Partito liberale, venne ricevuto dal re il 2 giugno 1943. Particolarmente attiva nel mettere in contatto con Badoglio esponenti dell'antifascismo, fu la nuora del re, la principessa Maria Josè di Savo- ia. Nei mesi che precedettero lo sbarco alleato in Sicilia e la destituzione di Mussolini, non mancò di farsi sentire la voce del Vaticano, sopratutto attraverso il sostituto della Segrete- ria di Stato Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI, che venne individuato dagli uo- mini vicini al re come il tramite per conoscere le intenzioni degli Alleati e per eventuali contatti con essi.
    [Show full text]
  • Raimondo Tulli: Continuity and Collusion from Fascist To
    Raimondo Tulli: Continuity and Collusion from Fascist to Democratic Italy Angelica Rossi-Hawkins Honors Thesis Submitted to the Department of History, Georgetown University Advisor: Professor Astarita Honors Program Chairs: Professors Tommaso Astarita and Alison Games May 12, 2021 1 Acknowledgments: This project was realized in concert with family members, Georgetown faculty, peers, and friends. I owe the greatest debt of gratitude to Professor Tommaso Astarita, whose unwavering availability, support, counsel, and encouragement throughout my time at Georgetown has allowed me to achieve more than I ever thought I could. Huge thanks also to Professor Allison Games: her enthusiasm for my work transformed the daunting task of completing this thesis into a challenge I always looked forward to grappling with. Great thanks also to Professor Marco Aterrano not only for helping to guide my research, but also for encouraging me to pursue this project in graduate school. I also thank Professor James Collins and Aviel Roshwald for their advice, as well as Jakob Burnham and Armen Manuk-Khaloyan. I also thank my fellow History Honors cohort members for offering indispensable, wise insight into how to improve my work, and for making this year-long journey incredibly fun. I also thank my wonderful friends, who indulged both my celebrations of successes and anxious commiserations over impending deadlines: Ariana Roberts, Angelina Maleska, Julianne Licamele, Juliet Fitzpatrick, Michael Turk, Anni Xu, Sam Dubke, Winston Ardoin, Elliot Mack, and Nate Rowe. I could not have completed this project without the help of Francesco Tulli, who kindly and steadfastly supported my efforts to shed light on these sources.
    [Show full text]
  • «Fiducia Nell'uomo E Nell'intelligenza Umana»
    14 eum > scienze dell’educazione > studi «Fiducia nell’uomo e nell’intelligenza umana» La Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI) dalle origini al ‘68 Il presente volume, il cui titolo riproduce un passo di un importante discorso tenuto dall’ex presidente nazionale e all’epoca ministro di Grazia e Giustizia Aldo Moro in occasione del 60° anniversario della fondazione della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI), utilizzando per la prima volta un’ampia documentazione inedita e a stampa, si propone non solamente di ripercorrere le vicende dell’organismo che raggruppava gli universitari cattolici italiani dalla fondazione, nel 1896, fino al secondo dopoguerra e, in particolare, alla complessa e problematica stagione legata alle vicende del movimento studentesco del ’68, ma anche di ricostruire gli orientamenti e le scelte di politica universitaria e in materia di organizzazione dell’istruzione superiore che caratterizzarono la FUCI fin dalle origini e, soprattutto, nel corso del ventennio fascista e nell’Italia democratica e «Fiducia nell’uomo e nell’intelligenza umana» repubblicana degli anni Cinquanta e Sessanta. Luigiaurelio Pomante (Teramo 1980), titolare di un assegno di ricerca in Storia dell’Educazione nell’Università degli Studi di Macerata, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in «Theory and History of Education» presso il medesimo ateneo, dove collabora alle attività del «Centro di studi e documentazione sulla storia dell’Università». Dal 2010 è redattore capo della rivista scientifica internazionale «History of Education & Children’s Literature» e curatore dal 2013, con Dorena Caroli, della International Bibliography of History of Education and Children’s Literature. Ha pubblicato diversi contributi sulla storia dell’istruzione superiore e delle Luigiaurelio Pomante università in epoca moderna e contemporanea, tra i quali L'Università di Macerata nell'Italia unita (1861-1966).
    [Show full text]
  • ALDOBRANDO MEDICI TORNAQUINCI 1944 Mar
    ISTITUTO STORICO TOSCANO DELLA RESISTENZA E DELL’ETÀ CONTEMPORANEA ALDOBRANDO MEDICI TORNAQUINCI 1944 mar. 6 - 1947 lug. 26, con pochi documenti dal 1938 e alcuni successivi alla morte Storia. Modalità di acquisizione. Donazione da parte della vedova Maria Concetta Medici Tornaquinci (1961). Contenuto. Si veda il file allegato. Il fondo ha una consistenza di fascc. 79 (in bb. 12) Ordinamento e struttura. Si veda il file allegato. Strumenti archivistici. L'archivio di Aldobrando Medici Tornaquinci conservato presso l'Istituto storico della Resistenza in Toscana, inventario a cura di Rosalia Manno, Ministero dell'interno, Roma 1973 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato, LXXX). Consultabilità. Libera. MINISTERO DELL'ITALIA OCCUPATA. SEGRETERIA PARTICOLARE DEL SOTTOSEGRETARIO, 1944 GIU. 20 - 1945 SET. 26 Il livello ha una consistenza di fascc. 41 I. Attività del Ministero, 1944 ott. 24 - 1945 giu. 27 Il livello ha una consistenza di fascc. 7 busta 1 1. "Assistenza" 1945 gen. 18 - giu. 11 1.1. "Giornata partigiano" 1.1.1. "Organizzazione" 1. Carteggio con partiti, CLN, associazioni politiche e con le prefetture dell'Italia liberata, in merito all'organizzazione della "giornata del partigiano e del soldato", svoltasi il 18 febbraio 1945, per iniziativa del Ministero dell'Italia occupata, cc. 57, 1945 gen. 19 - feb. 15. 2. "Celebrazione della giornata del 18 p.v.", promemoria del tenente colonnello Luigi Cano, capo dell'ufficio militare del Ministero dell'Italia occupata, per il ministro Scoccimarro, cc. 3, 1945 feb. 15. 3. Polemiche sorte intorno alla sistemazione offerta ai partigiani e ai familiari dei caduti e dei decorati, convenuti a Roma per la "giornata del partigiano", cc.
    [Show full text]