Atti Parlamentari
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Camera dei Deputati – 65 – Senato della Repubblica XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. LXXIV N. 5 3. CRIMINALITÀ ORGANIZZATA CALABRESE 65 Nei comuni di Roghudi103 e Roccaforte del Greco si conferma l’operatività dei PANGALLO104-MAESANO-FA- VASULI e ZAVETTIERI105. Il 20 dicembre 2019, a Roccaforte del Greco e a Melito Porto Salvo (RC), i Carabinieri, a seguito di una pronuncia della Corte di Cassazione, hanno condotto in carcere 7 persone, esponenti delle cosche PANGALLO-MAESA- NO-FAVASULI e ZAVETTIERI. Questi soggetti devono scontare un residuo pena complessivo di oltre 25 anni di reclusione, per fatti contestati nell’operazione “Nuovo potere” del 2010, che aveva portato a delineare gli assetti delle cosche PANGALLO-MAESANO-FAVASULI e ZAVETTIERI, inizialmente in cruenta contrapposizione tra loro sui comuni di Roghudi e Roccaforte del Greco. A S. Lorenzo, Bagaladi e Condofuri si conferma la presenza della cosca PAVIGLIANITI, legata alle famiglie FLA- CHI, TROVATO, SERGI e PAPALIA106. Per concludere, sull’area di Condofuri risulta attivo il locale di Gallicianò. 103 Il 6 febbraio 2019, a Melito Porto Salvo (RC), i Carabinieri hanno dato esecuzione all’OCCC n. 1095/10 RGNR DDA-2040/10 DDA- 612/18 RTL, emessa dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria nei confronti di un medico pediatra, in passato amministratore locale, ritenuto appartenente, con ruolo apicale, al locale di Roghudi. Il provvedimento veniva emesso in seguito alla pronuncia della sentenza di annullamento con rinvio della Corte di Cassazione, datata 19 giugno 2018 che confermava, recependone i contenuti, l’originaria ordinanza di custodia cautelare del GIP di Reggio Calabria, datata 7 luglio 2017 nei confronti dello stesso soggetto e di altri, annullata dal Tribunale del Riesame il 24 luglio 2017. 104 Il 27 giugno 2019, a San Ferdinando, veniva rinvenuto il corpo senza vita di un soggetto già conosciuto alle forze dell’ordine. Dalle prime ispezioni, sono state evidenziate diverse lesioni da percosse al volto ed al cranio. L’uomo era stato coinvolto nell’operazione “Nuovo Potere” (p.p. 4290/04 RGNR DDA n. 2863/05 RGIP DDA Reggio Calabria), conclusa il 13 gennaio 2010 con 27 arresti di esponenti delle cosche PANGALLO-MAESANO-FAVASULI- ZAVETTIERI. Un suo congiunto, considerato elemento di spicco della cosca, venne ucciso il 28 settembre 2004. Il successivo 29 giugno 2019, per tale evento, veniva eseguito un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Palmi, a carico di un trentatreenne presentatosi spontaneamente ai Carabinieri asserendo che il delitto sarebbe maturato nell’ambito di una relazione della vittima con la moglie del fermato. 105 “Federati” dopo gli anni della sanguinosa “faida di Roghudi”. 106 Caratterizzate da signifcative proiezioni lombarde e stabili rapporti con le cosche reggine dei LATELLA e dei TEGANO, nonché con i TRIMBOLI di Platì e gli IAMONTE di Melito Porto Salvo. Camera dei Deputati – 66 – Senato della Repubblica XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. LXXIV N. 5 66 RELAZIONE SEMESTRALE AL PARLAMENTO - Mandamento TIRRENICO Le cosche del mandamento tirrenico continuano ad esprimere una spiccata vocazione imprenditoriale. Tra l’altro, negli ultimi anni si sono registrati mutamenti strutturali ed organici negli storici casati di ‘ndrangheta, con nuove alleanze strategiche tra gruppi fnalizzate al controllo delle attività illecite o al mantenimento degli equilibri criminali dell’area. In linea di massima, l’ingerenza delle cosche si esplicita con la gestione per interposta persona degli appalti, ri- spettando criteri prestabiliti di spartizione fra le diverse cosche. Nella Piana di Gioia Tauro107 si continua a registrare l’operatività dei gruppi PIROMALLI e MOLÈ, nei cui con- fronti è proseguita l’azione di contrasto, anche di natura ablativa, verso i patrimoni illecitamente accumulati. Come meglio si analizzerà nel paragrafo dedicato alla Regione Lombardia, l’8 ottobre 2019, nell’ambito dell’o- perazione “Nuovo Mondo”108, la Polizia di Stato e la Guardia di fnanza hanno eseguito 34 misure restrittive tra la Lombardia e la Calabria, nonché il sequestro di beni per un valore di circa 13 milioni di euro, nei confronti di un sodalizio ritenuto responsabile di reati tributari e fscali, estorsione e indebito utilizzo di carte di pagamento. Nel corso delle investigazioni sono emerse contiguità tra il sodalizio ed il clan PIROMALLI. Il 10 ottobre successivo, a Gioia Tauro (RC), i Carabinieri hanno eseguito un sequestro, con contestuale conf- sca, di beni109 del valore di circa 900 mila euro, nei confronti di un pregiudicato ritenuto autore di un omicidio, commesso nel luglio 2011 nell’ambito della faida, consumata in quella città nel biennio 2011-2012, tra le famiglie PRIOLO-PIROMALLI e BRANDIMARTE. Il 13 novembre 2019, in provincia di Reggio Calabria, la Guardia di fnanza ha eseguito un sequestro di beni110, 107 Il 4 settembre 2019, a Gioia Tauro (RC), nell’ambito dell’operazione “Cattiva Strada” (OCCC n. 372/19 RGNR DDA-347/19 RGGIP-25/19 ROCC, emessa dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria), i Carabinieri hanno dato esecuzione ad una misura restrittiva a carico di 13 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione fnalizzata al traffco di sostanze stupefacenti, traffco e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’indagine, avviata nell’estate del 2016, ha consentito di delineare l’esistenza di un’organizzazione operativa in Gioia Tauro e Rosarno, ma con propaggini anche fuori provincia, dedita al traffco di sostanze stupefacenti in grado di rifornire di marijuana e cocaina importanti piazze di spaccio calabresi. Tra gli elementi di maggior allarme emersi acquisiti con l’indagine, spicca il coinvolgimento di un bambino di appena 8 anni, fglio del soggetto a capo del sodalizio e risultato pienamente a conoscenza delle attività illegali del genitore. Proprio il giorno dell’arresto, infatti, il bimbo era stato coinvolto dal padre nel tentativo di eliminare alcune tracce relative all’attività criminosa. Inoltre, dai contenuti degli atti d’indagine, emerge altresì che l’uomo avrebbe tagliato la droga insieme al piccolo al quale raccontava sovente circa le dinamiche criminali dell’organizzazione. 108 OCCC n. 3642/18 RGNR-3625/18 RG GIP, emessa dal GIP del Tribunale di Como. 109 Decreto n. 26/2019 R.G.ES., emesso dalla Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria. 110 Decreto n. 153/2019 RGMP-88/2019 Provv. Sequ., emesso dal Tribunale di Reggio Calabria-Sezione M.P. Camera dei Deputati – 67 – Senato della Repubblica XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. LXXIV N. 5 3. CRIMINALITÀ ORGANIZZATA CALABRESE 67 Camera dei Deputati – 68 – Senato della Repubblica XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. LXXIV N. 5 68 RELAZIONE SEMESTRALE AL PARLAMENTO del valore di circa 6 milioni di euro, nei confronti di un geometra-imprenditore di San Giorgio Morgeto (RC), operante nel settore della costruzione di grandi opere edili, coinvolto, nel 2017, nell’inchiesta “Cumbertazione”111. Da quest’ultima indagine era emerso il fatto che venivano presentate alle stazioni appaltanti offerte precedente- mente concordate. Nel medesimo contesto erano stati eseguiti provvedimenti reali cautelari su 44 imprese, per un valore complessivo pari a 224 milioni di euro112. Il 13 dicembre 2019, a Vallauris (Costa Azzurra-Francia), con il coordinamento della DIA attuato con la Rete@ ON e la collaborazione della Polizia giudiziaria di Marsiglia e di Nizza, nonchè con la Brigata per le Ricerche ed Intervento Francese (BRI), è stato arrestato un latitante, destinatario di un mandato di arresto europeo per traf- fco di stupefacenti, riciclaggio, porto e detenzione abusiva di armi, reati accertati nell’ambito dell’operazione “Mediterraneo”113 del 2014. L’indagine aveva colpito 53 soggetti ritenuti contigui alla cosca MOLÉ, con consistenti interessi imprenditoriali e commerciali in Calabria, Lazio ed Umbria, legati anche alla distribuzione di slot ma- chines, nonché in grado di organizzare rilevanti traffci di armi dai Paesi dell’est europeo e di stupefacenti dal nord Africa. Come già anticipato in premessa, i dati relativi ai sequestri operati nell’ultimo periodo, testimoniano una signi- fcativa ripresa del numero di approdi di container contenenti sostanze stupefacenti sul porto di Gioia Tauro, confermando come questo continui a rappresentare una fondamentale rotta del narcotraffco transnazionale. 111 P.p. 1707/13 RGNR DDA di Reggio Calabria. 112 Il 4 luglio 2019, come meglio si vedrà nel paragrafo dedicato alla Regione Toscana, la Guardia di fnanza ha confscato 29 appartamenti e terreni per 4 milioni di euro ad un soggetto ritenuto collegato al clan PIROMALLI. La Corte di Cassazione ha confermato e reso defnitivi i provvedimenti di confsca dei beni immobili già sequestrati dalle Fiamme Gialle nel maggio 2016 nei confronti di un uomo, originario di Rizziconi (RC), radicato dagli anni ‘70 nel comune di Castagneto Carducci (LI), già condannato defnitivamente a partire dagli anni ‘60 per porto abusivo e detenzione illegale di armi, sequestro di persona, estorsione, ricettazione e lesioni personali. Più volte arrestato e indagato in numerosi procedimenti, sia in Italia che nella Repubblica di San Marino, è stato da ultimo condannato dal Tribunale di Livorno, il 12 aprile 2018, a 12 anni di reclusione per usura. Si ricordano, inoltre, che la cosca PIROMALLI è stata colpita nel corso del 2019 da ulteriori provvedimenti ablativi. 113 OCCC n. 1151/2010