LA BARCUNATA Periodico Di Storia, Antropologia E Tradizioni ANNO XXVI SAN NICOLA DA CRISSA (VV) NUMERO 3 Fondato Nel 1995 Da Bruno Congiustì

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LA BARCUNATA Periodico Di Storia, Antropologia E Tradizioni ANNO XXVI SAN NICOLA DA CRISSA (VV) NUMERO 3 Fondato Nel 1995 Da Bruno Congiustì LA BARCUNATA Periodico di Storia, Antropologia e Tradizioni ANNO XXVI SAN NICOLA DA CRISSA (VV) NUMERO 3 Fondato nel 1995 da Bruno Congiustì “Questo è veramente il balcone delle Calabrie” (Ferdinando II) Meglio Bianco che Rosso 1995-2020 LA BARCUNATA San Nicola storia di una festa poco considerata di Nicola Pirone Celebrare il Santo patrono dovrebbe essere spostata nel vero senso della parola, da Erode a Pilato, la principale soddisfazione per una comunità. usando un termine religioso. Ci sono centri vicini, che Al di là della giornata festiva con lo stop al San Nicola lo celebrano tre volte l’anno: a maggio, la lavoro, il Santo, poiché custode della città prima domenica di agosto e il canonico 6 dicembre, come dovrebbe essere il centro su cui ruotano le nel caso di Spadola. Sulla festa di San Nicola e sul culto manifestazioni dell’anno e invece non è così. Nei paesi del Santo nel meridione, la nostra testata nell’edizione di con l’avvento delle congreghe e la forte devozione verso Natale 2008 ha pubblicato un articolo di tre pagine dal altri Santi, spesso è relegato in seconda fascia o addirittura titolo “Santo Nicola de Junca” di Nicola Gerardo Marchese, le celebrazioni sono spostate per comodità di qualcuno lo storico che maggiormente si è occupato con le sue da un mese all’altro. Una di queste è San Nicola, che nel ricerche della vita e la devozione religiosa in paese e nel nostro paese oltre che Patrono è Mezzogiorno. Nicola Gerardo anche Protettore. Un santo che Marchese nella pubblicazione anziché valorizzato come si deve, “Piccola Patria”, racconta la de- ricordando che è il Taumaturgo vozione della figlia Janvilla al venerato anche in altre religioni, Santo e ne traccia l’arrivo della per comodità non ha una data tradizione popolare nel centro fissa per la festa. Il calendario della Valle dell’Angitola. Il Mar- religioso indica come data della chese, nel suo paragrafo cita Gian festa di San Nicola il 6 dicembre, Giacomo Martini come uno dei ma nel nostro paese è stato così primi studiosi del culto di San durante gli anni? Sicuramente Nicola all’interno del paese, par- no, almeno analizzando le pro- lando della famiglia De Arena, cessioni, poiché di solito una signori di Satriano e quindi pro- Santa Messa con l’esposizione prietari terrieri del territorio, della statua ci è sempre stata, avrebbe riportato la devozione almeno fino allo scorso anno. che è precedente alla nascita delle Bene, qualcuno può pensare al confraternite. Considerando freddo e alla pioggia che di solito l’aspetto religioso delle famiglie possono prendersi il posto da signorili e in particolare la devo- protagonisti e quindi fare can- zione al Santo, si evince come la cellare le celebrazioni all’aperto, logica prenda il sopravvento so- ma c’è di più. Dopo una breve prattutto per quanto riguarda la parentesi in cui la festa di San tradizione popolare. Non è un Nicola si è tenuta proprio il 6 di- caso se il 4 agosto del 1669, la Litografia San Nicola fine Settecento cembre dal 2009 al 2016, nel nascente confraternita del San- 2017 passa al 14 di maggio in prossimità della ricorrenza tissimo Crocifisso, nomini San Nicola tra i suoi protettori della traslazione delle ossa da Myra a Bari, che con la tra- insieme a Sant’Anna e dopo la Beata Vergine Maria, dizione locale non ha nulla a che vedere. Questione di quindi il culto era già presente anche perché tracce della clima? Bene anche a maggio come lo è stato a settembre, chiesa dedicata al Santo, sempre secondo Nicola Gerardo la pioggia potrebbe interferire, ma a questo punto perché Marchese con ogni probabilità risalirebbe al 1315, ben tre spostarla da settembre o addirittura non passarla alla do- secoli prima della morte dell’abate Martini (1630). Chiesa menica prima di Ferragosto per fare parte- che non è stata ancora trovata, anche perché gli scavi cipare anche gli emigrati che arrivano da ultimi non sono stati eseguiti nel luogo corretto. Torniamo fuori? Doman- de che spesso sono sta- alla celebrazione del santo. La litografia, la prima seconda te sottoposte ai parroci che si sono immagine dopo l’altorilievo oggi collocato sulla porta la- avvicendati in paese, con varie ri- terale della chiesa parrocchiale, di fine 700, indica come sposte che alla fine hanno la festa si svolgesse la quarta domenica di settembre, per dato delle giustificazioni. poi lasciare spazio dopo il decreto di Re Gioacchino Murat Una che interferisce con la del 13 settembre 1814 alle celebrazioni in onore del San- Quindicina di Mater Domini, tissimo Crocifisso fino al 1972 quando a causa dello spo- l’altra per via delle troppe stamento della festa del Crocifisso alla prima domenica processioni concentrate in un di settembre, ritornò nella tradizionale data. mese, ma sta di fatto, che la festa di San Nicola è ...continua a pag 3 2 LA BARCUNATA L’impegno de La Barcunata verso il sociale e i nuovi collaboratori di Redazione La rivista “La Barcunata” 1995 amplia la redazione con la tempo socializzare tra di loro. Un esempio, sono le escur- nomina del professor Pino Cinquegrana a vice direttore sioni che prima del lockdown hanno consentito ai giovani della testata e l’ingresso della giornalista cubana Milena di scoprire l’area Angitolana. Una rivoluzione, quella de Garcia, già collaboratrice. Le novità, targate “La Barcunata” “La Barcunata” partita nel 2018 con l’arrivo del direttore si sono rese necessarie per dare maggiore lustro al giornale del giornalista Nicola Pirone. Il nostro giornale cresce e che da 25 anni consecutivi si occupa di storia, antropologia, soprattutto si inserisce ancora di più nel contesto sociale. cultura e tradizioni popolari e che dallo scorso agosto ha Le ultime nomine, i nuovi innesti e le pubblicazioni ci aggiunto un nuovo strumento, “I Diari” pubblicato online fanno capire ancora di più quanto non ci possa essere ogni fine mese. La nomina di Pino Cinquegrana, premia una frattura tra giovani e adulti, ma insieme possono l’impegno dell’antropologo di Maierato con la promozione creare tanto. Sarebbe bello che anche le istituzioni guar- dell’Angitolano grazie alla sua professionalità, oltre che dassero questa realtà con un occhio differente, poiché per l’assidua collaborazione nei 25 anni della rivista, ar- nasce e si diffonde in un piccolo paese dell’entroterra. Ad ricchita di contenuti apprezzati in tutto il mondo e la ca- aiutare la diffusione della rivista è stata l’apertura del pacità di redigere articoli e sito internet curato da Davide tradurli in lingua straniera, Facciolo, mentre delle pagine in particolare la lingua ci- Facebook si occupa Lorenzo nese. Cinquegrana oltre che Cosentino, con altri giovani essere un apprezzato inse- a supporto per arricchire “La gnate è anche un giornalista, Barcunata” di contenuti. Tra con pubblicazioni in varie i nuovi collaboratori che han- riviste, oltre che collabora- no partecipato ai primi quat- zioni con varie testate gior- tro numeri dei Diari ricor- nalistiche. L’ingresso in re- diamo: Vittorio Teti, Nicola dazione della giornalista Mi- Martino “Lu Puffu”, Angelo lena Garcia, apre dei nuovi Rocco Galati, Domenico Fic- scenari verso l’estero, un chì, Rocco Logozzo, Maria obiettivo che “La Barcunata” Massimo, Rosa e Caterina si è sempre imposta. La Gar- Boragina, Salvatore Cosen- cia arriva dalla CNCTV di tino, Silvana Franco, Michele Granma e affiancherà all’in- Larocca, Pino Furlano, Mario Giovani collaboratori de La Barcunata a Rocca Angitola terno della rivista, Michele Rizzo, Francesco Ficchì, Mar- Roccisano e Domenico Tallarico. Il giornale ancora una tina Greco, Domenica Carnovale, Katya Carnovale, Angelica volta ha evidenziato come anche nei piccoli paesi si possa Pia Carnovale, Saverio Ruscio, Vito Rondinelli, Maria crescere, diventando un punto di riferimento sociale. Grazia Teti, Foca Fiumara, Salvatore Derenzo, Miguel Tutto questo coinvolgendo i giovani del territorio e non Cambrera, Ernesto Marziota, Lavinia Prestigiacomo e la soltanto di San Nicola, che si avvicinano alla rivista per partecipazione del nostro “Vice Parroco” Ciccio Martino. conoscere le proprie origini, le tradizioni e allo stesso Per continuare a crescere insieme. ...continua da pag 2 Tra il 1814 e il 1972, i festeggiamenti l’altra sempre all’interno della sede del sodalizio. del Santo Patrono si sono svolti la prima domenica di Tradizione popolare che invece si è mantenuta a Toronto, ottobre, data giudicata al tempo “opportuna” per via del dove nel 1968 è arrivata la statua che, oggi, la comunità raccolto. Festa di San Nicola che non è stata organizzata celebra la terza domenica di luglio e delle quali s’incarica sempre dalla parrocchia, che deteneva il culto religioso, dell’organizzazione il Club Sannicolese. Una seconda ini- ma era affidata a famiglie del luogo ed ecco spiegata la ziativa è invece dedicata in prossimità del 6 dicembre con partecipazione, ultima dei Signorello. Tra gli ultimi cultori la Cena di gala, saltata quest’anno per l’emergenza Coro- di San Nicola che abbiamo l’obbligo di ricordare è il navirus. Ricordiamo, che Nicola è il nome più ricorrente Generale Mario Pileggi, che oltre a dedicare un opuscolo in paese e che nei 9 centri che compongono la Valle del- ha regalato nel 2016 alla comunità la reliquia contenente l’Angitola è Patrono di 4: San Nicola da Crissa, Capi- la Manna, fino a qualche anno fa esposta nel Santuario di strano, Monterosso Calabro e Maierato, oltre che della Mater Domini. Però, in paese esistono altre reliquie del Diocesi di Mileto, è, anche, titolare di 27 parrocchie al- Santo di Myra, una esposta nel museo del Crocifisso e l’interno della stessa. 3 LA BARCUNATA La devozione a San Nicola nel centro di Capistrano di Antonio Pasceri La devozione verso San Nicola nel centro dell’edificio parrocchiale, ricostruito in stile tardo barocco, della Valle dell’Angitola non si arresta nem- dopo la distruzione subita dal terremoto del 28 marzo meno in tempo di Coronavirus ma subisce 1783, anche perché nella nicchia dell’altare maggiore fin un ridimensionamento.
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