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RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - DN 400 (16”), DP 24 bar E OPERE CONNESSE

N° Contratto : N° Commessa : N° documento: Foglio Data 03857-ENV-RE-100-0204 1 di 108 31-01-2020 RE-RU-1204

STUDIO ACUSTICO OPERE IN PROGETTO

00 31-01-2020 EMISSIONE VANZINI CECCONI CAPRIOTTI REV DATA TITOLO REVISIONE PREPARATO CONTROLLATO APPROVATO

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INDICE

1 INTRODUZIONE 4 1.1 Inquadramento delle opere 4 1.1.1 Comuni attraversati 8 1.1.2 Interferenze con aree protette 11

2 SCOPO DEL LAVORO 17

3 RIFERIMENTI NORMATIVI 18 3.1 Definizioni 18

3.2 Normativa Nazionale 19 3.2.1 Elenco Leggi nazionali 19 3.2.2 Limiti di legge 20

3.3 Normativa Regionale 24

3.4 Normativa Comunale – Piani di zonizzazione acustica comunali 24

4 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 26 4.1 Quadro sintetico delle attività svolte 26 4.1.1 Definizione della fase di cantiere - Metodologie di posa della condotta 26

4.2 Individuazione e descrizione dei recettori 29 4.2.1 Recettori - Rifacimento Metanodotto Chieti - Rieti (condotta principale) 32 4.2.2 Recettori – opere connesse 57

4.3 Caratterizzazione acustica delle sorgenti individuate lungo i tracciati 58 4.3.1 Configurazione di cantiere scavo a cielo aperto 59 4.3.2 Configurazione di cantiere - TOC 63 4.3.3 Configurazione di cantiere - Microtunnel 65 4.3.4 Configurazione di cantiere - Raise Boring 69

4.4 Monitoraggio dei livelli di ante-operam – Campagna di misura fonometrica 72 4.4.1 Descrizione delle sorgenti di rumore presenti ante operam in prossimità dei tracciati di progetto 82

5 SIMULAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO 86

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5.1 Descrizione del modello di simulazione utilizzato 86

5.2 Ipotesi modellistiche 86

6 RISULTATI DELLO STUDIO PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO 89 6.1 Risultato di impatto previsionale acustico - recettori N 90 6.1.1 Recettore N1 (Cantiere Raise Boring) 90 6.1.2 Recettore N2 (cantiere Microtunnel) 91

6.2 Risultato Impatto previsionale acustico - recettori P e Pa 91 6.2.1 Confronto con i limiti di Immissione assoluti 91 6.2.2 Confronto con i limiti di emissione 98 6.2.3 Confronto con i limiti di immissione differenziali 101

7 CONCLUSIONI 105

8 ELENCO ALLEGATI 107

9 BIBLIOGRAFIA 108

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1 INTRODUZIONE

1.1 Inquadramento delle opere

Il progetto denominato “Rifacimento Met.to Chieti – Rieti DN 400 (16”), DP 24 bar e opere connesse” prevede la realizzazione di una condotta gas che collegherà Chieti (Loc. Brecciarola) a Rieti ed avrà una lunghezza pari a 134,528 km, e dei relativi collegamenti alle utenze di lunghezza complessiva pari a 7,889 km individuati come “opere connesse”. Questa linea andrà a sostituire per la gran parte quella esistente denominata “Metanodotto Chieti-Rieti DN 400 (16”), MOP 24 bar” ad eccezione di 17 tratti di recente installazione che non verranno rimossi ma ricollegati alla nuova linea, la cui lunghezza totale è di circa 8.042 m. La nuova linea in progetto e la condotta in rimozione ricadono nelle Regioni Abruzzo e , interessando le province di Chieti, Pescara, L’Aquila e Rieti. Entrambe le linee attraversano tale territorio, procedendo in senso gas, lungo una direttrice Est – Ovest. In Fig. 1.1 è riportata la corografia relativa alle sole opere in progetto giacché la presente relazione riguarda esclusivamente l’impatto acustico generato dalla realizzazione di tali metanodotti.

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Fig. 1.1 - Inquadramento generale delle opere in progetto

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Le “OPERE IN PROGETTO” per cui è stato sviluppato il presente studio acustico sono le seguenti:  “Rifacimento Met.to Chieti – Rieti DN 400 (16”), DP 24 bar” (lunghezza totale di 134,528 km comprensivi dei tratti di met.to esistente da riutilizzare).  “opere connesse” necessarie al ricollegamento di tutti gli allacciamenti che si derivano dalla condotta in dismissione. Tale opere prevedono il rifacimento parziale o totale dei seguenti 33 allacciamenti per una lunghezza complessiva di 7,889 km: o Ricoll. Allacciamento di Manoppello DN 100 (4”), DP 24 bar (0,037 km) o Ricoll. Allacciamento SAGIPEL DN 100 (4”), DP 24 bar (0,037 km) o Ricoll. Derivazione N.I. Alanno DN 100 (4”), DP 24 bar (0,031 km) o Nuovo Allacciamento Comune di Alanno DN 100 (4”), DP 24 bar (0,020 km) o Ricoll. Allacciamento EDISON Gas DN 100 (4”), DP 24 bar (0,022 km) o Ricoll. Allacciamento Comune di Pietranico DN 100 (4”), DP 24 bar (0,040 km) o Derivazione per Tocco e Castiglione a Casauria DN 100 (4”), DP 24 bar (2,546 km) o Ricoll. Allacciamento Comune Tocco da Casauria DN 100 (4”), DP 24 bar (0,016 km) o Ricoll. Allacciamento Comune Castiglione a Casauria (0,005 km) o Ricoll. Allacciamento Montedison Bussi DN 150 (6”), DP 24 bar (0,539 km) o Ricoll. Derivazione per Sulmona DN 150 (6”), DP 24 bar (0,565 km) o Ricoll. Allacciamento Comune di Collepietro DN 100 (4”), DP 24 bar (0,024 km) o Nuovo Allacciamento Comune Prata D'Ansidonia DN 100 (4”), DP 24 bar (0,479 km) o Ricoll. Allacciamento Comune di Barisciano DN 100 (4”), DP 24 bar (0,034 km) o Ricoll. Allacciamento Comune San Demetrio Nè Vestini DN 100 (4”), DP 24 bar (0,113 km) o Ricoll. Allacciamento Comune di Poggio Picenze DN 100 (4”), DP 24 bar (0,047 km) o Ricoll. Allacciamento Metanodotto L'Aquila Barisciano DN 100 (4”), DP 24 bar (0,053 km) o Ricoll. Allacciamento Comune de L'Aquila 1° presa DN 150 (6”), DP 24 bar (0,973 km) o Ricoll. Allacciamento Comune de L'Aquila 2° presa DN 150 (6”), DP 24 bar (0,184 km) o Ricoll. Allacciamento Cementificio Sacci DN 100 (4”), DP 24 bar (0,029 km) o Ricoll. Allacciamento Comune de L'Aquila 4° presa DN 150 (6”), DP 24 bar (0,176 km) o Der. Comune di Scoppito 1° Presa e Albert Farma DN 100 (4”), DP 24 bar (0,523 km) o Nuovo Allacciamento Comune di Scoppito 1° presa DN 100 (4”), DP 24 bar (0,006 km) o Nuovo Allacciamento Albert Farma DN 100 (4”), DP 24 bar (0,084 km) o Ricoll. Allacciamento Comune di Scoppito 2° presa DN 100 (4”), DP 24 bar (0,044 km)

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o Ricoll. Allacciamento Comune di Scoppito 3° presa DN 100 (4”), DP 24 bar (0,015 km) o Ricoll. Allacciamento Comune di Antrodoco 2° presa DN 100 (4”), DP 24 bar (0,079 km) o Ricollegamento Allacciamento Comune di Borgo DN 100 (4”), DP 24 bar (0,452 km) o Ricoll. Allacciamento Comune di Castel Sant'Angelo DN 100 (4”), DP 24 bar (0,233 km) o Ricoll. Allacciamento Comune di Rieti 3° presa DN 100 (4”), DP 24 bar (0,076 km) o Ricoll. Potenziamento Derivazione per Vazia DN 200 (8”), DP 24 bar (0,036 km) o Ricollegamento Metanodotto Rieti – Roma DN 300 (12”), DP 24 bar (0,113 km) o Ricollegamento Metanodotto Rieti – DN 300 (12”), DP 24 bar (0,258 km)

Completano le “OPERE IN PROGETTO” 17 interventi per lo stendimento della polifora portacavo (Tab. 1.1), che dovrà essere posata in stretto parallelismo ai tratti di metanodotto esistente, Chieti – Rieti DN 400 (16”), MOP 24 bar, da riutilizzare. Con la realizzazione dei 17 interventi, per un’estensione lineare di 8,042 km, l’intera infrastruttura sarà dotata di polifora portacavo.

Tab. 1.1 - Chilometriche dei tratti esistenti da ricollegare rispetto al metanodotto principale in progetto. n. TRATTO Lunghezza ESISTENTE DA Da km A km (m) RICOLLEGARE 1 0+000 0+090 88 2 0+252 3+874 3.622 3 6+320 6+601 281 4 10+614 10+649 35 5 18+444 18+465 21 6 36+390 36+992 602 7 43+693 43+707 14 8 67+045 67+068 23 9 73+953 74+012 59 10 79+777 81+741 1.964 11 95+335 95+363 28 12 105+847 105+870 23 13 107+532 107+545 13 14 119+546 120+480 934 15 125+539 125+630 91 16 125+752 125+767 15 17 125+808 126+037 229 Lunghezza totale tratti esistenti da 8.042 m ricollegare

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1.1.1 Comuni attraversati La Tab. 1.2 riassume, per ciascuna provincia interessata, i territori comunali attraversati dall’opera in progetto, mentre le successive immagini rappresentano sinteticamente lo sviluppo delle stesse opere nei comuni (Fig. 1.2 e Fig. 1.3).

Tab. 1.2 - Comuni attraversati dall’opera in progetto Regione Provincia Comune CHIETI CHIETI MANOPPELLO ROSCIANO ALANNO TORRE DE' PASSERI PESCARA CASTIGLIONE A CASAURIA PIETRANICO PESCOSANSONESCO CASTIGLIONE A CASAURIA BUSSI SUL TIRINO ABRUZZO COLLEPIETRO NAVELLI CAPORCIANO SAN PIO DELLE CAMERE PRATA D'ANSIDONIA L’AQUILA BARISCIANO SAN DEMETRIO NE' VESTINI POGGIO PICENZE BARISCIANO L'AQUILA SCOPPITO ANTRODOCO LAZIO RIETI CASTEL SANT'ANGELO RIETI

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Fig. 1.2 - Inquadramento del tracciato del metanodotto (Da Chieti a Barisciano)

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Fig. 1.3 - Inquadramento del tracciato del metanodotto (Da L’Aquila a Rieti)

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1.1.2 Interferenze con aree protette Le opere in progetto interferiscono sia con aree appartenenti alla Rete Natura 2000 che con le zone IBA. In particolare si individuano le seguenti aree:  SIC IT7130024 “Monte Picca – Monte di Roccatagliata”;  ZSC IT6020012 “Piana di S.Vittorino – Sorgenti del Peschiera”;  SIC IT7110128 “Parco Nazionale Gran Sasso – Monti della Laga”;  IBA 204 “Gran Sasso e Monti della Laga”;  IBA 106 “Monti Reatini”.

Le interferenze dell’opere connesse in progetto con le aree della reta Natura 2000 sono riepilogate nelle tabelle successive.

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Tab. 1.3 - Metanodotto principale in progetto: interferenze con aree SIC della Rete Natura 2000. PERCORRENZA Rete Natura 2000 - SIC DENOMINAZIONE REGIONE PROVINCIA COMUNE DA KM A KM (m) PESCOSANONESCO 26+335 26+445 110 CASTIGLIONE A CASAURIA 26+445 27+055 610 (*) PESCOSANONESCO 27+055 27+535 480 (**) ABRUZZO PESCARA SIC IT7130024 Monte Picca – Monte di Roccatagliata BUSSI SUL TIRINO 27+535 27+730 195 (*) PESCOSANONESCO 27+730 28+905 1175 (*) BUSSI SUL TIRINO 28+905 29+250 345 (**) TOT. 2915 * Tratto interessato parzialmente da opera trenchless ** Tratto interessato totalmente da opera trenchless *** Tratto interessato parzialmente dalla sola posa della polifora **** Tratto interessato totalmente dalla sola posa della polifora

Tab. 1.4 - Metanodotto principale in progetto: interferenze con aree ZSC della Rete Natura 2000. PERCORRENZA Rete Natura 2000 - ZSC DENOMINAZIONE REGIONE PROVINCIA COMUNE DA KM A KM (m) CASTEL SANT’ANGELO 117+525 118+640 1115 Piana di S.Vittorino – Sorgenti del LAZIO RIETI ZSC IT6020012 CITTADUCALE Peschiera 121+315 121+905 590 TOT. 1705 * Tratto interessato parzialmente da opera trenchless ** Tratto interessato totalmente da opera trenchless *** Tratto interessato parzialmente dalla sola posa della polifora *** Tratto interessato totalmente dalla sola posa della polifora

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Tab. 1.5 - Metanodotto principale in progetto: interferenze con aree ZPS della Rete Natura 2000 PERCORRENZA Rete Natura 2000 -ZPS DENOMINAZIONE REGIONE PROVINCIA COMUNE DA KM A KM (m) PESCOSANONESCO 25+125 25+220 95 (*) CASTIGLIONE A CASAURIA 25+220 26+225 1005 PESCOSANONESCO 26+225 26+445 220 CASTIGLIONE A CASAURIA 26+445 27+055 610 (*) Parco Nazionale Gran Sasso – Monti ABRUZZO PESCARA ZPS IT7110128 PESCOSANONESCO 27+055 27+535 della Laga 480 (**) BUSSI SUL TIRINO 27+535 27+730 195 (*) PESCOSANONESCO 27+730 28+905 1175 (*) BUSSI SUL TIRINO 28+905 29+300 395 (**) TOT. 4175 * Tratto interessato parzialmente da opera trenchless ** Tratto interessato totalmente da opera trenchless *** Tratto interessato parzialmente dalla sola posa della polifora **** Tratto interessato totalmente dalla sola posa della polifora

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Tab. 1.6 - Metanodotto principale in progetto: interferenze con aree IBA PERCORRENZA IBA DENOMINAZIONE REGIONE PROVINCIA COMUNE DA KM A KM (m) PESCOSANONESCO 25+125 25+220 95 (*) CASTIGLIONE A CASAURIA 25+220 26+225 1005 PESCOSANONESCO 26+225 26+445 220 CASTIGLIONE A CASAURIA 26+445 27+055 610 (*) ABRUZZO PESCARA IBA 204 Gran Sasso e Monti della Laga PESCOSANONESCO 27+055 27+535 480 (**) BUSSI SUL TIRINO 27+535 27+730 195 (*) PESCOSANONESCO 27+730 28+905 1175 (*) BUSSI SUL TIRINO 28+905 29+300 395 (**) TOT. 4175 LAZIO RIETI BORGO VELINO 112+845 112+885 40 IBA 106 Monti Reatini LAZIO RIETI CASTEL SANT’ANGELO 112+885 117+240 4395 (*) TOT. 4080 TOT. 8570 * Tratto interessato parzialmente da opera trenchless ** Tratto interessato totalmente da opera trenchless *** Tratto interessato parzialmente dalla sola posa della polifora **** Tratto interessato totalmente dalla sola posa della polifora

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Tab. 1.7 - Metanodotto principale in progetto: elenco impianti da realizzare ricadenti nelle aree appartenenti alla Rete Natura 2000. IMPIANTI KM SUPERFICIE (m2) Siti Rete Natura 2000 ZPS IT7110128 “Parco PIDI loc. Colle 25+185 28,6 Nazionale Gran Sasso – Monti Viduno della Laga

Tab. 1.8 - Metanodotto principale in progetto: elenco impianti da realizzare ricadenti nelle aree IBA. IMPIANTI KM SUPERFICIE (m2) Siti Rete Natura 2000 - IBA PIL loc. Ponte Alto 113+245 19,8 IBA 106 “Monti Reatini” PIDI loc. Cutilia 116+800 28,6 IBA 106 “Monti Reatini”

Tab. 1.9 - Opere connesse in progetto: interferenze con aree appartenenti alla Rete Natura 2000. SITI RETE PERCORRENZA REGIONE PROVINCIA COMUNE DA KM A KM NATURA 2000 (m) Derivazione per Tocco e Castiglione a Casauria DN 100 (4”) DP 24 bar ZPS IT7110128 PESCOSANSONESCO 0+000 0+030 30 “Parco Nazionale ABRUZZO PESCARA CASTIGLIONE A CASAURIA 0+030 0+830 800 Gran Sasso – Monti della Laga TOT. 830

Tab. 1.10 - Opere connesse in progetto: interferenze con aree IBA. PERCORRENZA IBA REGIONE PROVINCIA COMUNE DA KM A KM (m) Derivazione per Tocco e Castiglione a Casauria DN 100 (4”) DP 24 bar IBA 204 PESCOSANSONESCO 0+000 0+030 30 “Gran Sasso e ABRUZZO PESCARA CASTIGLIONE A CASAURIA 0+030 0+830 800 Monti della Laga” TOT. 830 Ricollegamento Allacciamento Comune di Borgo Velino DN 100 (4”), DP 24 bar IBA 106 BORGO VELINO 0+317 0+452 135 LAZIO RIETI “Monti Reatini” TOT. 135 Ricollegamento Allacciamento Comune di Castel Sant’Angelo DN 100 (4”), DP 24 bar IBA 106 CASTEL SANT’ANGELO 0+000 0+233 233 LAZIO RIETI “Monti Reatini” TOT. 233

Tab. 1.11 - Opere connesse in progetto: elenco impianti ubicati in aree IBA. IMPIANTI KM SUPERFICIE (m2) COMUNE Ricollegamento Allacciamento Comune di Borgo Velino DN 100 (4”), DP 24 bar PIDA Loc. Vicenne 0+452 10,9 BORGO VELINO Ricollegamento Allacciamento Comune di Castel Sant’Angelo DN 100 (4”), DP 24 bar PIDA loc. Cutilia 0+233 10,9 CASTEL SANT’ANGELO

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Di seguito si riportano le interferenze delle opere in progetto con il Parco Naturale del Gran Sasso e Monti della Laga (EUAP 0007).

Tab. 1.12 - Metanodotto principale in progetto: interferenze del tracciato con parchi e riserve nazionali o regionali (D.lgs. 42/2004 art. 142, c. 1, lett. f).

PERCORRENZA REGIONE PROVINCIA COMUNE DA KM A KM (m) ABRUZZO PESCARA PESCOSANSONESCO 25+115 25+220 105 (*) ABRUZZO PESCARA CASTIGLIONE A CASAURIA 25+220 26+225 1005 ABRUZZO PESCARA PESCOSANSONESCO 26+225 26+445 220 ABRUZZO PESCARA CASTIGLIONE A CASAURIA 26+445 27+055 610 (*) ABRUZZO PESCARA PESCOSANSONESCO 27+055 27+535 480 (**) ABRUZZO PESCARA BUSSI SUL TIRINO 27+535 27+730 195 (*) ABRUZZO PESCARA PESCOSANSONESCO 27+730 28+905 1175 (*) ABRUZZO PESCARA BUSSI SUL TIRINO 28+905 29+290 385 (*) TOT. 4175 * Tratto interessato parzialmente da opera trenchless ** Tratto interessato totalmente da opera trenchless *** Tratto interessato parzialmente dalla sola posa della polifora **** Tratto interessato totalmente dalla sola posa della polifora

Tab. 1.13 – Metanodotto principale in progetto: elenco impianti da realizzare all’interno di parchi e riserve nazionali e regionali (D.lgs. 42/2004 art. 142, c. 1, lett. f). IMPIANTI KM SUPERFICIE (m2) COMUNE PIL loc. Colle Viduno 25+185 28,6 PESCOSANSONESCO

Per quanto riguarda le opere connesse si riscontra un’unica interferenza con tali aree nei comuni di Pescosansonesco e Castiglione a Casauria.

Tab. 1.14 - Opere connesse in progetto: interferenze con parchi e riserve nazionali o regionali (D.lgs. 42/2004 art. 142, c. 1, lett. f).

REGIONE PROVINCIA COMUNE DA KM A KM PERCORRENZA (m)

Derivazione per Tocco e Castiglione a Casauria DN 100 (4”) DP 75 bar (FG8) ABRUZZO PESCARA PESCOSANSONESCO 0+000 0+030 30 ABRUZZO PESCARA CASTIGLIONE A CASAURIA 0+030 0+765 735 TOT. 765

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2 SCOPO DEL LAVORO

Obiettivo della presente indagine è la valutazione dell’impatto acustico indotto dalle attività di cantiere necessarie per la posa in opera del “Rifacimento Metanodotto Chieti – Rieti DN 400 (16”), DP 24 bar e opere connesse”.

Lo studio in oggetto è comprensivo di:  una campagna di monitoraggio per la caratterizzazione del clima acustico in condizioni Ante Operam (cfr. paragrafo 4.4) condotta in corrispondenza dei recettori individuati tra quelli più vicini al tracciato e degli allacciamenti (cfr. paragrafo 4.2),  valutazione modellistica previsionale dell’impatto acustico indotto dalle nuove sorgenti in progetto presenti nell’area oggetto di studio, rappresentate dai mezzi e dalle attrezzature necessarie alla costruzione delle opere, quindi durante la fase di cantiere (cfr. Capitolo 5).

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3 RIFERIMENTI NORMATIVI

3.1 Definizioni

Si riportano di seguito le definizioni di alcuni termini tecnici utilizzati nel presente documento, in base a quanto riportato all’art. 2 della Legge n. 447 del 26/10/1995 (così come modificato dal D. Lgs 42/2017) nell’allegato A del DPCM 01/03/1991 e nell’ art. 1 del DPR 30 marzo 2004, n. 142.  Inquinamento acustico: l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi.   Ambiente abitativo: ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o di comunità ed utilizzato per le diverse attività umane, fatta eccezione per gli ambienti destinati ad attività produttive, salvo per quanto concerne l’immissione di rumore da sorgenti sonore esterne ai locali in cui si svolgono le attività produttive.   Sorgenti sonore fisse: sorgenti sonore fisse: gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; gli impianti eolici; i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative.   Sorgenti sonore mobili: tutte le sorgenti sonore non comprese al punto precedente.   Sorgente sonora specifica: sorgente sonora selettivamente identificabile che costituisce la causa del potenziale inquinamento acustico e che concorre al livello di rumore ambientale.   Valori limite di immissione: il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori.   Valore limite di immissione specifico: valore massimo del contributo della sorgente sonora specifica misurato in ambiente esterno ovvero in facciata al ricettore.   Valori di attenzione: il valore di immissione, indipendente dalla tipologia della sorgente e dalla classificazione acustica del territorio della zona da proteggere, il cui superamento obbliga ad un intervento di mitigazione acustica. 

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 Valori di qualità: i valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le modifiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla legge n° 447/95.   Livello di rumore residuo (Lr): è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato “A” che si rileva quando si escludono le specifiche sorgenti disturbanti. Esso deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale.   Livello di rumore ambientale (La): è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato “A” prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall’insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti.   Livello differenziale di rumore: differenza tra il livello Leq(A) di rumore ambientale e quello del rumore residuo.   Confine stradale: limite della proprietà stradale quale risulta dagli atti di acquisizione o dalle fasce di esproprio del progetto approvato; in mancanza, il confine è costituito dal ciglio esterno del fosso di guardia o della cunetta, ove esistenti, o dal piede della scarpata se la strada è in rilevato o dal ciglio superiore della scarpata se la strada è in trincea, secondo quanto disposto dall'articolo 3 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni;   Fascia di pertinenza acustica: striscia di terreno misurata in proiezione orizzontale, per ciascun lato dell'infrastruttura, a partire dal confine stradale, per la quale il presente decreto (DPR 30 marzo 2004, n. 142) stabilisce i limiti di immissione del rumore.

3.2 Normativa Nazionale

3.2.1 Elenco Leggi nazionali Si riporta di seguito le principali norme nazionali in materia di Acustica:

 DPCM 01 marzo 1991 - Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno.  Legge 26 ottobre 1995 n. 447 - Legge Quadro sull'inquinamento acustico  Decreto Ministeriale del 31/10/1997 - Metodologia di misura del rumore aeroportuale  DPCM 14 novembre 1997 - Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore  DPCM 05 dicembre 1997 - Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici.  Decreto del Presidente della Repubblica del 11/12/1997, n.496 - Regolamento recante norme per la riduzione dell'inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili

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 Decreto 16 marzo 1998 - Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico.  DPCM 31 marzo 1998 - Tecnico Competente  Decreto 03 dicembre 1999 - Procedure antirumore e zone di rispetto negli aeroporti.  Decreto 29 novembre 2000 - Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore.  Decreto 23 novembre 2001 - Modifiche dell'allegato 2 del decreto ministeriale 29 novembre 2000 - Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore.  DPR 30 marzo 2004 - Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare a norma dell'art. 11 della Legge del 26 ottobre 1995 n. 447.  Circolare Ministeriale del 06/09/2004 - Interpretazione in materia di inquinamento acustico: criterio differenziale e applicabilità dei valori limite differenziali  D. Lgs. 19 agosto 2005 n. 194 - Attuazione della direttiva CE 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale.  Decreto Legislativo del 17/01/2005 n. 13 - Attuazione della direttiva 2002/30/CE relativa all'introduzione di restrizioni operative ai fini del contenimento del rumore negli aeroporti comunitari  Decreto del Presidente della Repubblica 19/10/2011, n.227 -Regolamento per la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle imprese, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122” (G.U. n. 28 del 3 febbraio 2012)  Legge 12 luglio 2011, n. 106 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70 Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia” (G.U. n. 160 del 12 luglio 2011)- [vd. art.5, comma 1, lett.e) ed art.5, comma 5]  D.Lgs. 17 febbraio 2017, n. 41 - Disposizioni per l’armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico con l direttiva 2000/14/CE e con il regolamento (CE) n. 765/2008, a norma dell’articolo 19, comma 2, lettere i), l) e m) della legge 30 ottobre 2014, n. 161.  D.Lgs. 17 febbraio 2017, n. 42 - Disposizioni in materia di armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico, a norma dell’articolo 19, comma 2, lettere a), b), c), d), e), f) e h) della legge 30 ottobre 2014, n. 161.

3.2.2 Limiti di legge La legge 447/1995, legge quadro sull’inquinamento acustico, realizza il passaggio dal regime precedente, basato su una disposizione provvisoria contenuta nella norma istitutiva del Ministero dell'Ambiente (articolo 2, comma 14, legge 349/1986) ed attuata dal DPCM del 1° marzo 1991 sui limiti di esposizione ad un sistema normativo più articolato.

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Nell'ambito dell'attuazione della legge quadro particolare rilevanza assume il DPCM 14 novembre 1997, che introduce nuovi valori limite di emissione ed immissione delle sorgenti sonore (in sostituzione di quelli stabiliti dal precedente DPCM 1° marzo 1991). I valori limite stabiliti dal nuovo DPCM sono riferiti alle diverse classi di destinazione d'uso (Cfr. Tab. 3.1) in cui dovrebbe essere diviso il territorio comunale.

Tab. 3.1 - Classi di Zonizzazione del territorio comunale, Tabella A. CLASSE I – aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, etc… CLASSE II – aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con la bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali CLASSE III – aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. CLASSE IV – aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V – aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE VI – aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi

La legge quadro 447/95 conferma la suddivisione del territorio comunale nelle 6 classi già previste dal DPCM 1/3/91; mentre mediante il DPCM 14/11/97 definisce nuovi e più articolati limiti, introducendo i valori di attenzione e di qualità:

 Limite di emissione: il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa;  Limite di immissione: il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei recettori; i valori limite di immissione sono distinti in:  valori limite assoluti, determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale;  valori limite differenziali, determinati con riferimento alla differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale ed il rumore residuo;  valore di attenzione: livello di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l’ambiente;

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 valore di qualità: i valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla presente legge. I limiti normativi fissati dal DPCM 14 novembre 1997, attuativi della legge quadro, sono definiti nelle tabelle B, C e D del decreto riportate di seguito:

Tab. 3.2 - Valori Limite di emissione DPCM 14/11/97. TABELLA B: valori limite di emissione Leq dB(A)– art. 2 DPCM 14 novembre 1997 Tempi di riferimento CLASSE Diurno Notturno (06.00-22.00) (22.00-06.00) CLASSE I – aree particolarmente protette 45 35 CLASSE II – aree destinate ad uso 50 40 prevalentemente residenziale CLASSE III – aree di tipo misto 55 45 CLASSE IV – aree di intensa attività umana 60 50 CLASSE V – aree prevalentemente industriali 65 55 CLASSE VI – aree esclusivamente industriali 65 65

Tab. 3.3 - Valori Limite di immissione DPCM 14/11/97. TABELLA C: valori limite di immissione Leq dB(A)– art. 3 DPCM 14 novembre 1997 Tempi di riferimento CLASSE Diurno Notturno (06.00-22.00) (22.00-06.00) CLASSE I – aree particolarmente protette 50 40 CLASSE II – aree destinate ad uso 55 45 prevalentemente residenziale CLASSE III – aree di tipo misto 60 50 CLASSE IV – aree di intensa attività umana 65 55 CLASSE V – aree prevalentemente industriali 70 60 CLASSE VI – aree esclusivamente industriali 70 70

Tab. 3.4 - Valori di qualità DPCM 14/11/97. TABELLA D: valori di qualità in Leq dB(A)– art. 4 DPCM 14 novembre 1997 Tempi di riferimento CLASSE Diurno Notturno 06.00-22.00) (22.00-06.00) CLASSE I – aree particolarmente protette 47 37 CLASSE II – aree destinate ad uso 52 42 prevalentemente residenziale CLASSE III – aree di tipo misto 57 47 CLASSE IV – aree di intensa attività umana 62 52 CLASSE V – aree prevalentemente industriali 67 57

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TABELLA D: valori di qualità in Leq dB(A)– art. 4 DPCM 14 novembre 1997 Tempi di riferimento CLASSE Diurno Notturno 06.00-22.00) (22.00-06.00) CLASSE VI – aree esclusivamente industriali 70 70

Per quanto riguarda i valori limite, con l’entrata in vigore del DPCM 14/11/97 vengono determinate una situazione transitoria ed una a regime:

 Situazione transitoria: nell’attesa che i Comuni provvedano alla classificazione acustica del territorio comunale, secondo quanto specificato negli art. 4 e 6 della L. 447/95, si continueranno ad applicare i valori limite dei livelli sonori di immissione, così come indicato nell’art. 8 del DPCM 14/11/97 previsti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° marzo 1991. Come specificato nella circolare del 6 settembre 2004 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio “Interpretazione in materia di inquinamento acustico: criterio differenziale e applicabilità dei valori limite differenziali. (GU n. 217 del 15-9-2004)” anche in assenza della zonizzazione acustica occorre applicare i limiti di immissione differenziali di cui all’art. 4, comma 1, del DPCM 14/11/97.  Situazione a regime: Per ciascuna classe acustica, in cui è stato suddiviso il territorio comunale, il livello di immissione dovrà rispettare i limiti assoluti di immissione di cui alla tabella C del DPCM 14/11/97 ed i limiti differenziali di cui all’art. 4, comma 1, del DPCM 14/11/97, oltre ai limiti di emissione di cui alla tabella B del DPCM 14/11/97.

Per quanto riguarda la situazione transitoria, il DPCM in esame prevede, "in attesa che i Comuni provvedano" alla suddetta classificazione acustica comunale, secondo i criteri stabiliti dalle Regioni, che "si applichino i limiti di cui all'articolo 6, comma 1 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° marzo 1991", che corrispondono ai valori massimi assoluti (Tab. 3.5).

Tab. 3.5 - Valori Limite assoluti DPCM 1/03/91. Limite diurno Limite notturno Zonizzazione Leq(A) Leq(A) Tutto il territorio nazionale 70 60 Zona A (*) 65 55 Zona B (*) 60 50 Zona esclusivamente industriale 70 70 (*) Zone di cui all’art. 2 del DM n. 1444 del 02/04/1968: Zona A: le parti di territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale o da porzioni di esse, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi; Zona B: le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A: si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta dagli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore a 1,5 m3/m2.

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Sia in assenza che in presenza del piano di zonizzazione acustica Il DPCM 1 marzo 1991, così come il DPCM 14/11/97 per i valori limite di immissione, prevede un’ulteriore criterio per la tutela della popolazione dall’inquinamento acustico. La differenza tra il rumore ambientale (rumore rilevato con la sorgente rumorosa attiva) e il rumore residuo (rumore rilevato escludendo la sorgente disturbante) non può essere superiore a 5 dB(A) in diurno e 3 dB(A) in notturno.

I valori limite differenziali di immissione, definiti all'art. 2, comma 3, lettera b), della legge 26 ottobre 1995, n. 447 non si applicano:  nelle aree classificate nella classe VI  se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno  se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A)  alla rumorosità prodotta: dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime; da attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali; da servizi e impianti fissi dell'edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo provocato all'interno dello stesso.

3.3 Normativa Regionale

Di seguito si riporta la normativa Regionale della Regione Abruzzo ad oggi adottata:

 L.R. n. 37 del 22 aprile 1997 - Contributi alle Province per l'organizzazione di un sistema di monitoraggio e di controllo dell'inquinamento acustico nel territorio attraversato dalla S.S. 16 Adriatica. Pubblicazione B.U.R.A Abruzzo n. 9 del 20/05/1997  L.R. n. 23 del 17/07/2007 - Disposizioni per il contenimento e la riduzione dell'inquinamento acustico nell'ambiente esterno e nell'ambiente abitativo. Pubblicazione B.U.R.A. n. 42 del 17/07/2007  D.G.R. n. 770/P del 14/11/2011 - Disposizioni per il contenimento e la riduzione dell'inquinamento acustico nell'ambiente esterno e nell'ambiente abitativo. Approvazione criteri e disposizioni regionali.

Di seguito si riporta la normativa Regionale della Regione Lazio ad oggi adottata:

 L.R. 3.08.2001, n.18 "Disposizioni in materia di inquinamento acustico per la pianificazione ed il risanamento del territorio" — modifiche alla Legge regionale 6 agosto 1999, n. 14" (GU 10.08.2001 n. 22)

3.4 Normativa Comunale – Piani di zonizzazione acustica comunali

Per quanto concerne lo stato della zonizzazione acustica dei territori solo alcuni dei Comuni in cui sono localizzati i recettori individuati hanno adottato/approvato il Piano di Classificazione Acustica del territorio comunale, ai sensi della L. 447/95, ed esattamente:

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 Il Comune di Alanno in Provincia di Pescara ha adottato il Piano Classificazione Acustica Comunale con Delibera del Commissario ad Acta n.1 del 17/06/2019;  Il Comune di Antrodoco in provincia di Rieti con Delibera del Consiglio Comunale n.26 del 08/05/2019;  Il Comune di Borgo Velino in provincia di Rieti con delibera del Consiglio Comunale n.9 del 24/02/2006  Il Comune di Castel Sant'Angelo in provincia di Rieti  Il Comune di Cittaducale in provincia di Rieti  Il Comune di Rieti con deliberazione del Consiglio Comunale n.30 del 09/03/2010

I territori dei restanti comuni attraversati dal metanodotto (e opere connesse) in progetto, in cui ricadono i recettori individuati, non dispongono ad oggi di strumenti di zonizzazione acustica comunali adottati o approvati. Nei paragrafi successivi (§4.2.1e §4.2.2) vengono riportati gli estratti delle cartografie delle zonizzazioni acustiche elencate precedentemente, in corrispondenza dei recettori individuati.

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4 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ

4.1 Quadro sintetico delle attività svolte

Per la caratterizzazione del clima acustico in condizioni ante-operam si è proceduto nel monitoraggio acustico mediante rilievi fonometrici in sito per la misura del rumore attuale (rumore residuo). In totale sono stati monitorati 66 punti, descritti in dettaglio nei paragrafi seguenti (§ 4.2), corrispondenti ai recettori, localizzati di solito ad una distanza massima dall’asse della condotta pari a 200 m, individuati sia lungo il tracciato principale che lungo gli allacciamenti. Si precisa che sono stati individuati come recettori le seguenti tipologie:  Edifici prevalentemente residenziali  Aree naturali protette (Rete Natura 2000 e Parchi)  Edifici di culto  Attività commerciali

Inoltre è stato individuato come recettore sensibile una casa di cura (P64) come definito dall’Appendice 2 al manuale ISPRA “Linee Guida per il controllo e il monitoraggio acustico ai fini delle verifiche di ottemperanza delle prescrizioni VIA”.

Successivamente si è preceduto nella valutazione previsionale mediante simulazione modellistica dell’impatto acustico determinato da ciascuna sorgente emissiva di cantiere prossima ai recettori in esame (§ 4.3).

In conclusione si sono confrontati i risultati delle simulazioni con i limiti normativi vigenti (limite di immissione assoluto e differenziale; limite di emissione) in materia di impatto acustico per la verifica del rispetto.

4.1.1 Definizione della fase di cantiere - Metodologie di posa della condotta Il metanodotto in oggetto si sviluppa per una lunghezza di circa 134,528 km nelle province di Chieti, Pescara, L’Aquila e Rieti.

La valutazione dell’impatto acustico per la realizzazione dei metanodotti è legata esclusivamente alla fase di cantiere, l’entità delle emissioni sonore varia con le diverse fasi di lavoro a seconda dei mezzi pesanti utilizzati e a seconda della specifica fase in atto.

Le fasi di cantiere per la realizzazione del metanodotto in oggetto avranno luogo lungo il tracciato su tratti anche non contigui l’uno all’altro, in funzione delle esigenze organizzative e gestionali. In questo caso specifico, saranno utilizzate tre tipologie distinte di messa in opera della nuova condotta:  Scavo a cielo aperto  Trivellazione Orizzontale Controllata (TOC)  Microtunnel  Raise Boring

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Scavo a cielo aperto

Le fasi di cantiere per la realizzazione dell’opera mediante lo scavo a cielo aperto sono le seguenti:  realizzazione delle infrastrutture provvisorie  apertura dell’area di passaggio  sfilamento delle tubazioni lungo l’area di passaggio  saldatura di linea  controlli non distruttivi delle saldature  scavo della trincea  rivestimento dei giunti  posa della condotta  rinterro della condotta e posa dei cavi telecomunicazioni  esecuzione dei ripristini.

TOC

L’attraversamento di aree tramite TOC (Trivellazione Orizzontale Controllata), tecnica nota anche con il nome di HDD (Horizontal Directional Drilling), consta di tre fasi (Fig. 4.1):  Realizzazione del foro pilota:  Consiste nella realizzazione di un foro di piccolo diametro lungo un profilo prestabilito. La capacità direzionale è garantita da un’asta di perforazione tubolare dotata, in prossimità della testa, di un piano asimmetrico noto come “scarpa direzionale” e contenente al suo interno una sonda in grado di determinare in ogni momento la posizione della testa di perforazione.  Alesatura del foro:  il foro pilota è allargato fino a un diametro tale da permettere l’alloggiamento della tubazione. L’alesatore viene fatto ruotare e contemporaneamente tirare dal rig di perforazione.  Tiro – posa della condotta:  la tubazione viene varata all’interno del foro, mediante tiro della stessa attraverso le apposite aste, fino al rig.

Al termine dei lavori di cantiere, le postazioni vengono demolite e tutte le aree di lavoro vengono ripristinate allo stato originale.

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Fig. 4.1: Le tre fasi operative per una TOC/HDD.

Microtunnel

La tecnologia di attraversamento tramite microtunnel, invece, si basa sull’avanzamento di uno scudo cilindrico, cui è applicato frontalmente un sistema di perforazione puntuale o a sezione piena e si compone di tre fasi operative:  Realizzazione e predisposizione delle postazioni. Alle due estremità del microtunnel sono realizzate due postazioni, l’una di spinta o di partenza, l’altra di arrivo o di ricevimento.  Scavo del microtunnel  L’avanzamento della testa fresante è reso possibile tramite l’aggiunta progressiva di nuovi elementi tubolari in c.a. alla catenaria di spinta. Lo scavo è guidato da un sistema laser che consente di evidenziare tempestivamente gli eventuali errori di traiettoria.  Posa della condotta Questa fase prevede l’inserimento del tubo di linea nel microtunnel. Il varo della condotta potrà essere eseguito tirando o spingendo la tubazione. L’ultima operazione riguarda il ripristino delle aree di lavoro allo stato originale.

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Raise boring

La tecnica di attraversamento “Raise Boring” permette di affrontare situazioni morfologiche particolari come pareti rocciose e/o scarpate molto ripide (Fig. 4.2) , progettando di installare la condotta all’interno di pozzi sub-verticali opportunamente progettati.

Fig. 4.2 - Morfologia tipica Raise Boring

Questa metodologia è applicabile solo nel caso in cui il terreno sia costituito da roccia autosostenente. Il procedimento consta di tre fasi principali per la realizzazione della perforazione ed una quarta fase per l’installazione della condotta.  La prima comporta l’esecuzione di un foro pilota l’ungo l’asse di trivellazione.  La seconda implica la realizzazione, ove necessario, di un tunnel/galleria orizzontale al piede della scarpata, per raggiungere il punto di arrivo della testa di perforazione.  La terza fase comporta l’allargamento del foro pilota fino al diametro richiesto per consentire l’alloggiamento della condotta.  La quarta consiste nel varo della tubazione all’interno del foro. Al termine dell’attività le aree di lavoro sono ripristinate allo stato originale.

4.2 Individuazione e descrizione dei recettori

Per una corretta caratterizzazione ante-operam dell’area di indagine ed una successiva valutazione degli impatti è stata preventivamente stimata la fascia di territorio soggetta all’indagine e sono stati localizzati i recettori.

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Preliminarmente è stata quantificata la distanza massima entro la quale si determina un impatto acustico significativo per una generica sorgente di cantiere. Applicando le formule di propagazione da sorgente puntiforme in assenza di ostacoli (Norma ISO 9613-2) per una macchina operatrice caratterizzata da una potenza acustica di circa 90 dBA, si è evidenziato un effetto trascurabile a distanze superiori ai 150 m dalla sorgente

Si è pertanto considerata un’area ed i relativi recettori che sono localizzati all’interno di un “buffer” con distanza massima di solito pari a 200 m dall’asse del tracciato delle opere/metanodotti come riportato nella Fig. 4.3. Sono stati inizialmente individuati, sulla base della cartografia aerofotogrammetrica, 69 recettori che rispondessero ai requisiti di vicinanza alle future aree di cantiere:  64 recettori residenziali/produttivi in prossimità della condotta principale (da P1 a P64)  3 recettori residenziali in prossimità delle condotte relative agli allacciamenti (da Pa1 a Pa3)  2 recettori “teorici” facenti riferimento esclusivo alle aree naturali protette (N1 e N2)

Nel corso della survey eseguita per la misura del rumore ante operam sono stati eliminati 3 recettori sul tracciato principale e per l’esattezza:  P8: risultava essere un rudere disabitato;  P39: risultava essere un allevamento  P63: risultava essere un deposito giudiziale di autovetture.

In definitiva, nel presente studio sono stati considerati i seguenti recettori all’interno dell’area di interesse:  61 recettori residenziali/produttivi in prossimità della condotta principale  3 recettori residenziali in prossimità delle condotte relative agli allacciamenti  2 recettori “teorici” facenti riferimento esclusivo alle aree naturali protette sulla condotta principale

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Fig. 4.3 - Area di studio e recettori.

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Nei comuni dotati di zonizzazione, i limiti normativi sono stati definiti dalla classe acustica di appartenenza dei recettori, e sono stati analizzati i limiti previsti dal DPCM 14/11/97:  Limite di immissione assoluto e Limite di emissione, definiti dalla classe di appartenenza  Limite di immissione differenziale

Per le aree sprovviste di zonizzazione si è fatto riferimento ai limiti di accettabilità previsti dal DPCM 1/3/91 art. 6. Nel caso in esame, in base alle caratteristiche delle aree in oggetto, si applicano i limiti previsti per la classe relativa al territorio nazionale caratterizzata da valori limite diurni e notturni rispettivamente pari a 70 e 60 dBA. Ne deriva che saranno analizzati i limiti previsti dalla circolare del 6 settembre 2004 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio:  Limite di immissione assoluto  Limite di immissione differenziale

Di seguito si procede nella descrizione dei recettori individuati per le opere in esame.

4.2.1 Recettori - Rifacimento Metanodotto Chieti - Rieti (condotta principale) Per la condotta principale i 61 recettori, localizzati in prossimità di edifici residenziali/commerciali, sono:

P1 Edificio residenziale di due piani con mansarda situato in zona agricola lievemente collinare, adiacente a strada locale scarsamente trafficata. L’edificio è contornato da alberi ad alto fusto. In basso in direzione sud rispetto al recettore scorre la SP 64 P2 Edificio residenziale di due piani con sottotetto situato in zona agricola pianeggiante circondato da campi di mais, raggiungibile con vialetto privato dalla SP19. P3 Edificio residenziale di un piano con sottotetto e seminterrato adiacente a via Giovanni XXIII situato in un area collinare con presenza di campi coltivati e uliveti. P4 Edificio residenziale di due piani e mansarda di situato in zona collinare, adiacente a via Ponte Fara abbastanza trafficata. Nelle vicinanze sono presenti campi coltivati P5 Edificio residenziale di due piani situato in zona agricola collinare, adiacente a via Fraticelli scarsamente trafficata. Nelle vicinanze sono presenti oliveti, e campi coltivati e qualche albero ad alto fusto nelle pertinenze dell’edificio. P6 Edificio residenziale di due piani, localizzato in zona agricola collinare, adiacente a via Oratorio (SP58) scarsamente trafficata. Nelle vicinanze sono presenti vigneti campi coltivati. P7 Edificio residenziale isolato di due piani situato in zona collinare agricola raggiungibile tramite strada privata sterrata che si collega a Fonte Cavallare. I campi circostanti sono coltivati a grano e fieno. P8 ELIMINATO. Rudere disabitato P9 Edificio residenziale isolato di due piani situato in una zona collinare adiacente alla strada provinciale Torre dei Passeri - Pietranico, contornato siepi ed alberi ad alto fusto e campi coltivati. P10 Edificio residenziale di due piani vicino ad altre abitazioni situato in una zona collinare adiacente alla strada provinciale Torre dei Passeri - Pietranico, contornato siepi ed alberi ad alto fusto e campi coltivati.

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P11 Edificio residenziale di un piano situato in una zona collinare circondato campi coltivati e aree boschive raggiungibile tramite un accesso privato che si collega a via Noce della Terra (SP 25). P12 Edificio residenziale di tre piani ubicato alla periferia nord del centro abitato di Bussi sul Tirino a cui si accede tramite via Vagna. L’area circostante è pianeggiante, in direzione Nord sono presenti campi coltivati ed alberi di alto fusto, il fiume Tirino scorre a poca distanza in direzione Ovest. P13 Edificio residenziale di due piani ubicato nella periferia a sud del Comune di Navelli a cui si accede tramite via Osteria collegata alla SS153 e SS17. L’area circostante è pianeggiante e in particolare in direzione sud sono presenti campi coltivati. P14 Complesso commerciale e residenziale di tre piani con relative pertinenze e stazione di servizio adiacente alla SS17. L’area circostante è pianeggiante e coltivata. P15 Edificio di civile abitazione di due piani adiacente a via Mulino Rossi. L’area circostante è pianeggiante e coltivata. P16 Edificio commerciale di un piano a cui si accede da una stradina privata collegata a via Mulino Rossi. Presenza di alberi di alto fusto intorno all’edificio. L’area circostante è pianeggiante e coltivata. P17 Edificio residenziale isolato di un piano posto leggermente più in alto rispetto l’area circostante circondato da alberi di alto fusto. L’accesso al recettore è tramite una strada sterrata collegata a via Principe Umberto. L’area circostante è pianeggiante e coltivata P18 Cimitero comunale di Prata D’Ansidonia a cui si accede tramite l’adiacente via Giosuè Carducci. L’area circostante è pianeggiante e coltivata. P19 Edificio residenziale di un piano con mansarda circondata su due lati da siepi ed alberi di alto fusto adiacente alla strada provinciale Barisciano Caste de Monte. L’area circostante è caratterizzata da prati e campi coltivati. P20 Edificio a due piani ad uso abitativo, commerciale ed artigianale raggiungibile tramite una strada privata collegata a Strada la Costa Centocoppe. L’area circostante è caratterizzata da prati e campi coltivati. P21 Edificio a due piani ad uso abitativo ubicato su area lievemente collinare a cui si accese dalla adiacente Via delle Pastine. L’area circostante è caratterizzata da prati e campi coltivati, presenza di un’area industriale in direzione SSE P22 Edificio residenziale di tre piani a cui si accede tramite una stradina privata collegata Via del Molino. Presenza di una diramazione del fiume Aterno che passa sotto l’edificio (ex mulino) e da alberi di alto fusto. L’area circostante è caratterizzata da prati e campi coltivati. P23 Edificio a due piani ad uso abitativo adiacente a via Monticchio. L’area circostante è caratterizzata da prati e campi coltivati in direzione sud mentre a nord troviamo l’agglomerato della località Onna. P24 Edificio residenziale di tre piani adiacente a via Portella ubicato nella periferia NNW della località Monticchio. A nord dell’edificio si trova una piccola area boschiva mentre ad Ovest troviamo campi coltivati, prati e filari di alberi. P25 Edifico commerciale con relative pertinenze dotato di un ampio parcheggio a cui si accede da via Mausonia. L’area circostante è caratterizzata da prati e campi coltivati. P26 Edificio residenziale di un piano a cui si accede da Via Adriana Graziosi. L’area circostante è pianeggiante e caratterizzata da prati e campi coltivati

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P27 Edificio residenziale di un piano con sottotetto e seminterrato a cui si accede da una stradina privata collegata a via del Tombolo. L’area circostante, poco urbanizzata, è collinare e caratterizzata da prati e campi coltivati. P28 Edificio residenziale di tre piani all’interno di complesso residenziale e in parte commerciale a cui si accede da via Colle Verde. L’area circostante, poco urbanizzata, è pianeggiante, caratterizzata da prati e campi coltivati. P29 Edificio residenziale di un piano a cui si accede da Via Maleubbia. L’area circostante, poco urbanizzata, è collinare, caratterizzata da prati, campi coltivati, uliveti e alberi di alto fusto. P30 Edificio isolato ad uso commerciale ed abitativo adiacente alla Strada Regionale 615. L’area circostante, scarsamente urbanizzata, è collinare, caratterizzata da un’area boschiva in direzione SW, prati e filari di alberi in direzione NE. P31 Edificio residenziale di due piani a cui si accede da Via Cavour. Presenza di alberi ai alto fusto a ridosso dell’edificio. L’area circostante è pianeggiante, poco urbanizzata caratterizzata da campi coltivati. P32 Agriturismo con relative pertinenze con presenza di residenti tutto l’anno a cui si accede da Strada Vicinale dell’Aterno. Nelle immediate vicinanze in direzione nord si trova l’area di servizio della autostrada A14, in direzione SSW presenza di un’area collinare boschiva mentre intorno presenza di campi coltivati. P33 Edificio residenziale di un piano a cui si accede da via l’Aquila. Area circostante lievemente con presenza di prati. In direzione SE si trova un’importante area industriale. P34 Edificio isolato di un piano con destinazione commerciale non ancora operativo a cui si accede da Via Cirella. L’area circostante è pianeggiante, poco urbanizzata caratterizzata da campi coltivati e un’area boschiva in direzione sud. Nell’immediate vicinanze scorre il Fiume Raio. P35 Complesso abitativo composto da più unità immobiliari con la presenza di due piani su di un lato a cui si accede dalla adiacente Via della Stazione. L’area circostante è pianeggiante con la presenza di un’area a prato. In direzione NE è presente una grossa attività commerciale di vendita di materiale edilizio. P36 Edificio residenziale di due piani a cui si accede da Via Roma. Adiacente all’edificio scorre la SS17, la Strada Provinciale bivio per Scoppito e la linea ferroviaria. In direzione Sud scorre un torrente che attraversa un’area incolta e un’area coltivata. Presenza di alberi di alto fusto. P37 Capannone industriale a cui si accede da via Roma. L’area circostante è pianeggiante con presenza di alberi ad alto fusto e aree incolte. In direzione SE presenza di un’area industriale P38 Edificio residenziale di tre piani a cui si accede da una stradina privata collegata alla SS17. Area collinare con presenza di alberi di alto fusto, prati e campi coltivati. P39 ELIMINATO: Allevamento di bestiame P40 Edificio residenziale di tre piani a cui si accede da una stradina privata collegata alla SS17. L’area circostante è collinare presenza di alberi di alto fusto e campi coltivati. P41 Edificio residenziale di due piani a cui si accede da Via Roma (SS17). L’area circostante è in buona parte coltivata, presenza di alberi di alto fusto. La linea ferroviaria dista pochi metri. P42 Edificio residenziale di due piani a cui si accede da una stradina locale collegata alla SS17, la linea ferroviaria dista pochi metri dall’edificio. Presenza di alberi ad alto fusto

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e di un’area boschiva nel versante in direzione SO. L’area circostante è in parte coltivata. P43 Edificio residenziale di un piano a cui si accede da una stradina locale collegata alla SS17. L’edificio rimane ad una quota superiore rispetto alla SS17 e alla linea ferroviaria. L’area circostante è collinare con presenza di prati aree incolte e coltivate. Presenza di alberi ad alto fusto e di un’area boschiva nel versante in direzione O. P44 Edificio residenziale di due piani con relative pertinenze a cui si accede da una stradina locale in pessime condizioni con frane in atto collegata alla SS17. L’area circostante è di tipo montuoso con presenza di alberi di alto fusto prati e aree coltivate. P45 Edificio residenziale di due piani a cui si accede da una stradina privata collegata a Via Rocca di Fondi. L’edificio è circondato da ulivi nell’area sottostante presenza di un campo coltivato ad erba medica mentre nell’versante alle spalle dell’edificio presenza di un area boschiva. P46 Agriturismo di tre piani con relative pertinenze con presenza di residenti a cui si accede con una stradina privata collegata alla SS4. L’area circostante è di tipo montuoso con presenza di alberi di alto fusto prati e aree coltivate e boschive. P47 Edificio residenziale di tre piani di cui il piano terra è destinato a garage a cui si accede da Via Forca Pretola. L’area circostante è di tipo montuoso con presenza di uliveti, prati e aree coltivate e boschive. P48 Cimitero comunale di Borgo Velino a cui si accede da una strada locale collegata alla SS4. Il cimitero è ubicato in un’area pianeggiante a ridosso di un versante boschivo. P49 Edificio di civile abitazione con relative pertinenze a cui si accede dalla SS4. L’edificio è situato a ridosso di un versante boschivo. P50 Edificio residenziale di due piani (ex casello ferroviario) a cui si accede da Via Papa Giovanni XXIII. L’area circostante è pianeggiante scarsamente urbanizzata con la presenza di campi coltivati prati ed alberi ad alto fusto. La ferrovia è adiacente all’edificio. P51 Agriturismo di un piano con mansarda a cui si accede da Strada Ville Ponti. L’area circostante è collinare con la presenza di uliveti e aree boschive. L’agriturismo è provvisto di un ampio parcheggio e prato che circonda la struttura. P52 Edificio residenziale di tre piani con mansarda a cui si accede da Via del Rio. Presenza di vari edifici nelle immediate vicinanze. L’area circostante è collinare con un versante boschivo a ridosso dell’edificio. P53 Edificio residenziale di due piani a ridosso della SS4 e della ferrovia. L’area circostante è collinare con la presenza di alberi di alto fusto, aree coltivate e boschive. Il Fiume Velino scorre a poca distanza. P54 Edificio residenziale di due piani adiacente a Strada Castello Paterno. L’area circostante è collinare con la presenza di ulivi, aree a prato e boschive. P55 Agriturismo di due piani con annesse pertinenze e capannoni ad uso agricolo a cui si accede da Via Sant’Erasmo. In direzione est presenza di un versante boschivo, in direzione ovest presenza di campi coltivati e filari di alberi. Il fiume Velino scorre a poca distanza in direzione ovest. Si trova all’interno della ZSC IT6020012 “Piana di S. Vittorino – Sorgenti del Peschiera” P56 Edificio residenziale di due piani a cui si accede tramite una stradina privata collegata alla SS4. L’area circostante è collinare con la presenza di vari edifici nella vicinanza

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e un’area artigianale in direzione ovest. In direzione sud c’è la presenza di un’area lacustre circoscritta da alberi e campi coltivati. P57 Edificio residenziale di due piani a cui si accede da una stradina privata collegata a via Case Sparse. L’area circostante è pianeggiante con presenza di ulivi alberi e campi coltivati. P58 Edificio residenziale di un piano con mansarda a cui si accede da una stradina privata collegata a Via Case Sparse. Nelle immediate vicinanze in direzione nord scorre il fiume Velino e a seguire la linea ferroviaria e poi la SS4. L’area circostante è pianeggiante con la presenza di alberi di alto fusto prati e campi coltivati. P59 Edificio residenziale di due piani con annesse pertinenze a cui si accede da una stradina privata collegata a Via Case Sparse. L’edificio è in una posizione più elevata rispetto i campi coltivati adiacenti. Presenza di alberi ad alto fusto intorno all’edificio. P60 Edificio residenziale di due piani con seminterrato all’interno di un’azienda di allevamento di vitelli a cui si accede da Via case Sparse. L’edificio è ubicato in un’area collinare ai piedi di un versante boschivo. In direzione ovest, a quote inferiori si trovano campi coltivati. P61 Edificio residenziale di due piani a cui si accede da via Borgo ubicato nella periferia NW della località Casette. L’area circostante è pianeggiante con la presenza siepi, prati, vigneti , orti ed alberi ad alto fusto. Nelle immediate vicinanze in direzione nord scorre il fiume Salto. P62 Complesso di edifici ad uso uffici e residenziale con annesse pertinenze adibite ad attività agricola cui si accede tramite una stradina privata collegata alla SS578. In direzione NE è presente un versante boschivo che domina sopra il complesso, mentre in direzione Sud, a quota inferiore è presente un’area coltivata delimitata dal fiume Salto. P63 ELIMINATO: Deposito giudiziale di autoveicoli. P64 Edificio destinato a casa di riposo di due piani con alcune pertinenze a cui si accede da un vialetto collegato alla SS4bis. Intorno all’edificio presenza di alberi di alto fusto, l’area circostante è pianeggiante con presenza di campi coltivati.

Per la condotta principale, oltre al P55 (recettore residenziale sito all’interno della ZSC IT6020012 “Piana di S. Vittorino – Sorgenti del Peschiera”), altri 2 recettori sono localizzati all’interno delle aree di aree protette: N1 recettore naturale, il punto di misura è localizzato in una piazzola lungo una strada sterrata prossima ad un allacciamento di progetto. Lo scopo di questa misura è stato quello di definire il rumore ambientale, e quindi il potenziale disturbo, arrecato dalla realizzazione del Raise Boring “Castiglione” e del Microtunnel “Roccatagliata”. N2 postazione teorica. Poiché non è stato possibile accedere alle aree prossime al cantiere su tale recettore verrà utilizzata la misura del rumore ante-operam di N1 in quanto le aree in questione sono analoghe dal punto di vista delle fonti di rumore presenti.

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I recettori N1 e N2 sono rappresentativi per le seguenti aree tutelate:

SIC IT7130024 Monte Picca – Monte di Roccatagliata ZPS IT7110128 Parco Nazionale Gran Sasso – Monti della Laga IBA 204 Gran Sasso e Monti della Laga IBA 106 Monti Reatini EUAP 0007 Parco Naturale Gran Sasso e Monti della Laga

In Allegato 4 si riportano le schede descrittive per ciascun edificio residenziale (rilievi fotografici, caratteristiche tecniche) rappresentativo dei recettori limitrofi alla condotta principale.

In Allegato 6 viene rappresentato l’inquadramento amministrativo (confini comunali) dei recettori ubicati nei pressi del tracciato principale di progetto, riassunti in Tab. 4.1.

Tab. 4.1 - Recettori e comune di appartenenza Recettore Comune P1 Rosciano P2 Rosciano P3 Alanno P4 Alanno P5 Alanno P6 Alanno P7 Alanno P9 Castiglione a Casauria P10 Pescosansonesco P11 Pescosansonesco N1 Castiglione a Casauria N2 Pescosansonesco P12 Bussi sul Tirino P13 Navelli P14 Navelli P15 Prata D'Ansidonia P16 Prata D'Ansidonia P17 Prata D'Ansidonia P18 Prata D'Ansidonia P19 Barisciano P20 Poggio Picenze P21 Barisciano P22 L'Aquila P23 L'Aquila

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Recettore Comune P24 L'Aquila P25 L'Aquila P26 L'Aquila P27 L'Aquila P28 L'Aquila P29 L'Aquila P30 L'Aquila P31 L'Aquila P32 L'Aquila P33 L'Aquila P34 L'Aquila P35 L'Aquila P36 Scoppito P37 Scoppito P38 Scoppito P40 Scoppito P41 Scoppito P42 Antrodoco P43 Antrodoco P44 Antrodoco P45 Antrodoco P46 Borgo Velino P47 Borgo Velino P48 Borgo Velino P49 Borgo Velino P50 Castel Sant'Angelo P51 Castel Sant'Angelo P52 Castel Sant'Angelo P53 Castel Sant'Angelo P54 Castel Sant'Angelo P55 Castel Sant'Angelo P56 Cittaducale P57 Cittaducale P58 Cittaducale P59 Cittaducale P60 Cittaducale P61 Rieti P62 Cittaducale P64 Rieti

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Come già detto in precedenza, solo alcuni dei comuni interessati dall’attraversamento dei metanodotti hanno adottato il Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA), ai sensi della L. 447/95. Per i recettori che ricadono in tali comuni, quindi, si farà riferimento ai limiti di legge previsti dalla classificazione comunale vigente, i cui estratti sono riportati nelle figure che seguono (da Fig. 4.4 a Fig. 4.30).

Fig. 4.4 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Alanno recettore P3

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Fig. 4.5 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Alanno recettore P4

Fig. 4.6 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Alanno recettore P5

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Fig. 4.7 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Alanno recettore P6

Fig. 4.8 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Alanno recettore P7

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Fig. 4.9 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Antrodoco recettore P42

Fig. 4.10 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Antrodoco recettore P43

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Fig. 4.11 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Antrodoco recettore P44

Fig. 4.12 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Antrodoco recettore P45

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Fig. 4.13 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Borgo Velino recettore P46

Fig. 4.14 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Borgo Velino recettore P47

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Fig. 4.15 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Borgo Velino recettore P48

Fig. 4.16 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Borgo Velino recettore P49

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Fig. 4.17 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Castel Sant’Angelo recettore P50

Fig. 4.18 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Castel Sant’Angelo recettore P51

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Fig. 4.19 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Castel Sant’Angelo recettore P52

Fig. 4.20 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Castel Sant’Angelo recettore P53

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Fig. 4.21 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Castel Sant’Angelo recettore P54

Fig. 4.22 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Castel Sant’Angelo recettore P55

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 49 di 108 00 RE-RU-1204

Fig. 4.23 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Cittaducale recettore P56

Fig. 4.24 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Cittaducale recettore P57

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 50 di 108 00 RE-RU-1204

Fig. 4.25 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Cittaducale recettore P58

Fig. 4.26 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Cittaducale recettore P59

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 51 di 108 00 RE-RU-1204

Fig. 4.27 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Cittaducale recettore P60

Fig. 4.28 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Rieti recettore P61

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 52 di 108 00 RE-RU-1204

Fig. 4.29 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Cittaducale recettore P62

Fig. 4.30 - Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Rieti recettore P64

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 53 di 108 00 RE-RU-1204

Nella tabella seguente vengono riassunti i limiti di immissione assoluti caratteristici per ciascun recettore, localizzato lungo la condotta principale, in base alle seguenti ipotesi:  nei comuni in cui è presente il Piano di Zonizzazione Acustica i limiti vengono determinati dalla classe acustica di appartenenza del recettore;  nei comuni in cui non è ancora stato adottato il Piano di Zonizzazione Acustica i limiti sono stati fissati dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° marzo 1991 e sono indicati in tabella la dicitura “DPCM91”.

Tab. 4.2 - Valori limite di immissione assoluti (in termini di Livello Equivalente sonoro) per i recettori limitrofi alla condotta principale

Tracciato principale METANODOTTO RIETI CHIETI

Limiti Immissione Recettori Comune Provincia Classe Diurno/Notturno dB(A)

P1 Rosciano DPCM91 70/60 P2 Rosciano DPCM91 70/60 P3 Alanno II 55/45 P4 Alanno IV 65/55 P6 Alanno II 55/45 P7 Alanno II 55/45 PESCARA P9 Castiglione a Casauria DPCM91 70/60 P10 Pescosansonesco DPCM91 70/60 P11 Pescosansonesco DPCM91 70/60 N1 Castiglione a Casauria DPCM91 70/60 N2 Pescosansonesco DPCM91 70/60 P12 Bussi sul Tirino DPCM91 70/60 P13 Navelli DPCM91 70/60 P14 Navelli DPCM91 70/60 P15 Prata D'Ansidonia DPCM91 70/60 P16 Prata D'Ansidonia DPCM91 70/60 P17 Prata D'Ansidonia DPCM91 70/60 P18 Prata D'Ansidonia DPCM91 70/60 P19 DPCM91 70/60 Barisciano L’AQUILA P20 Poggio Picenze DPCM91 70/60 P21 Barisciano DPCM91 70/60 P22 L'Aquila DPCM91 70/60 P23 L'Aquila DPCM91 70/60 P24 L'Aquila DPCM91 70/60 P25 L'Aquila DPCM91 70/60 P26 L'Aquila DPCM91 70/60

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 54 di 108 00 RE-RU-1204

Tracciato principale METANODOTTO RIETI CHIETI

Limiti Immissione Recettori Comune Provincia Classe Diurno/Notturno dB(A)

P27 L'Aquila DPCM91 70/60 P28 L'Aquila DPCM91 70/60 P29 L'Aquila DPCM91 70/60 P30 L'Aquila DPCM91 70/60 P31 L'Aquila DPCM91 70/60 P32 L'Aquila DPCM91 70/60 P33 L'Aquila DPCM91 70/60 P34 L'Aquila DPCM91 70/60 P35 L'Aquila DPCM91 70/60 P36 Scoppito DPCM91 70/60 P37 Scoppito DPCM91 70/60 P38 Scoppito DPCM91 70/60 P40 Scoppito DPCM91 70/60 P41 Scoppito DPCM91 70/60 P42 Antrodoco IV 65/55 P43 Antrodoco I 50/40 P44 Antrodoco III 60/50 P45 Antrodoco IV 65/55 P46 Borgo Velino III 60/50 P47 Borgo Velino III 60/50 P48 Borgo Velino I 50/40 P49 Borgo Velino III 60/50 P50 Castel Sant'Angelo II 55/45 P51 Castel Sant'Angelo I 50/40 P52 Castel Sant'Angelo I 50/40 RIETI P53 Castel Sant'Angelo II 55/45 P54 Castel Sant'Angelo I 50/40 P55 Castel Sant'Angelo II 55/45 P56 Cittaducale III 60/50 P57 Cittaducale III 60/50 P58 Cittaducale II 55/45 P59 Cittaducale II 55/45 P60 Cittaducale II 55/45 P61 Rieti II 55/45 P62 Cittaducale II 55/45 P64 Rieti III 60/50

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 55 di 108 00 RE-RU-1204

I recettori di tipologia N interni ai siti Natura 2000 non sono definibili come recettori puntuali significativi, ma essi rappresentano l’intera area protetta, la quale risulta un’area di pregio ambientale. Le conclusioni della presente valutazione dell’impatto acustico saranno utilizzate ai fini della stesura della Valutazione d’Incidenza.

Nella tabella seguente vengono riassunti i limiti di emissione definiti solo per i recettori ricadenti nei comuni in cui è presente il Piano di Zonizzazione Acustica, determinati dalla classe acustica di appartenenza del recettore. Nei comuni in cui non è ancora stato adottato il Piano di Zonizzazione Acustica i limiti di emissione non sono applicabili (Cfr. Art. 8 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 novembre 1997).

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 56 di 108 00 RE-RU-1204

Tab. 4.3 - Valori limite di Emissione (in termini di Livello Equivalente sonoro) per i recettori limitrofi alla condotta principale del metanodotto

Tracciato principale METANODOTTO RIETI CHIETI

Limiti Emissione Recettori Comune Provincia Classe Diurno/Notturno dB(A)

P3 Alanno II 50/40 P4 Alanno IV 60/50 PESCARA P6 Alanno II 50/40 P7 Alanno II 50/40 P42 Antrodoco IV 60/50 P43 Antrodoco I 45/35 P44 Antrodoco III 55/45 P45 Antrodoco IV 60/50 P46 Borgo Velino III 55/45 P47 Borgo Velino III 55/45 P48 Borgo Velino I 45/35 P49 Borgo Velino III 55/45 P50 Castel Sant'Angelo II 50/40 P51 Castel Sant'Angelo I 45/35 P52 Castel Sant'Angelo I 45/35 RIETI P53 Castel Sant'Angelo II 50/40 P54 Castel Sant'Angelo I 45/35 P55 Castel Sant'Angelo II 50/40 P56 Cittaducale III 55/45 P57 Cittaducale III 55/45 P58 Cittaducale II 50/40 P59 Cittaducale II 50/40 P60 Cittaducale II 50/40 P61 Rieti II 50/40 P62 Cittaducale II 50/40 P64 Rieti III 55/45

Per tutti i recettori è stato inoltre valutato il rispetto del limite di immissione differenziale pari a 5 dB in periodo diurno e 3 dB in periodo notturno.

Si rimarca che i valori limite differenziali non si applicano nei seguenti casi, in quanto ogni effetto di disturbo del rumore è da ritenersi trascurabile (art. 4, comma 2 del DPCM 14/11/97):

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 57 di 108 00 RE-RU-1204

 se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno;  se il livello di rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno

4.2.2 Recettori – opere connesse Per gli allacciamenti al metanodotto principale i 3 recettori individuati sono:

Pa1 residenziale di due piani con sottotetto a cui si accede dalla limitrofa SP70. L’area circostante è collinare con la presenza di numerosi alberi intorno all’edificio. Pa2 Edificio residenziale strutturato su vari livelli a cui si accede da una stradina in forte pendenza collegata a Via Mausonia. L’area circostante è collinare con la presenza si molti alberi e aree incolte. Pa3 Edificio residenziale di due piani con sottotetto a cui si accede dalla adiacente Via Roma. L’area circostante è pianeggiante con presenza di alberi di alto fusto, prati ed aree coltivate. Presenza in direzione NE di un’area industriale.

In Allegato 5 si riportano le schede descrittive per ciascun edificio residenziale (rilievi fotografici, caratteristiche tecniche) rappresentativo dei recettori limitrofi agli allacciamenti in progetto. Nell’Allegato 6 viene rappresentato l’inquadramento amministrativo (confini comunali) dei recettori ubicati nei pressi degli allacciamenti di progetto, riassunti Tab. 4.4.

Tab. 4.4 - Recettori e comune di appartenenza Recettore Comune Pa1 Castiglione a Casauria Pa2 Comune dell’Aquila Pa3 Comune di Scoppito

In nessuno dei Comuni in cui ricadono i recettori è presente il Piano di Zonizzazione Acustica.

Analogamente a quanto effettuato per i recettori ubicati lungo il tracciato principale, nella tabella seguente vengono riassunti i limiti di immissione assoluti caratteristici per ciascun recettore localizzato lungo gli allacciamenti, in base alle seguenti ipotesi:  nei comuni in cui è presente il Piano di Zonizzazione Acustica i limiti vengono determinati dalla classe acustica di appartenenza del recettore;  nei comuni in cui non è ancora stato adottato il Piano di Zonizzazione Acustica i limiti sono stati fissati dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° marzo 1991 e sono indicati in tabella la dicitura “DPCM91”.

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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Tab. 4.5 - Valori limite di immissione assoluti (in termini di Livello Equivalente sonoro) per i recettori limitrofi agli allacciamenti in progetto Allacciamenti

Limiti Immissione Recettori Comune Provincia Classe Diurno/Notturno dB(A)

Pa1 Castiglione a Casauria Pescara DPCM91 70-60 Pa2 L’Aquila DPCM91 70-60 L’Aquila Pa3 Scoppito DPCM91 70-60

Nei comuni in cui non è ancora stato adottato il Piano di Zonizzazione Acustica i limiti di emissione non sono applicabili (Cfr. Art. 8 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 novembre 1997). Per tutti i recettori è stato inoltre valutato il rispetto del limite di immissione differenziale pari a 5 dB in periodo diurno e 3 dB in periodo notturno.

Nella tabella seguente si associa a ciascun tracciato di allacciamento i corrispondenti recettori localizzati nelle vicinanze.

Tab. 4.6 - Recettori e allacciamento corrispondente Allacciamento Rec. Derivazione per Tocco e Castiglione a Casauria DN 100 (4”), DP 24 bar Pa1 Allacciamento Comune de L'Aquila 1° presa DN 150 (6”), DP 24 bar Pa2 Der. Comune di Scoppito 1° Presa e Albert Farma DN 100 (4”), DP 24 bar Pa3

4.3 Caratterizzazione acustica delle sorgenti individuate lungo i tracciati

Ai fini della valutazione previsionale dell’impatto acustico in corrispondenza dei recettori individuati in posizioni limitrofe alle aree di cantiere, si procede nella simulazione modellistica della propagazione sonora in ambiente esterno per 63 sorgenti rappresentative localizzate lungo il percorso del metanodotto principale (Metanodotto Chieti - Rieti) e per 3 sorgenti rappresentative lungo le condotte minori (allacciamenti).

Nelle figure seguenti si riporta la localizzazione delle sorgenti identificate sia lungo la condotta principale, che lungo i tracciati degli allacciamenti.

Le fasi di cantiere per la realizzazione del metanodotto in oggetto sono condotte mediante tre tecniche distinte di scavo/posa :  Scavo a cielo aperto  Trivellazione Orizzontale Controllata TOC

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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 Microtunnel  Raise Boring

Le attività di cantiere legate alla fase di realizzazione dei metanodotti, determinano emissioni sonore e di conseguenza un impatto acustico per i recettori e l’ambiente circostante, prevalentemente in orario diurno. Per quanto riguarda le opere trenchless la fase di perforazione, per particolari esigenze operative, potrebbe interessare anche il periodo notturno, quindi in via cautelativa è stata eseguita una simulazione di impatto anche dalle 22:00 alle 6:00.

La tabella seguente riassume i recettori interessati da ciascuna tipologia di scavo e il periodo di riferimento (diurno/notturno) interessato. Si precisa che, nella definizione dei recettori interessati da opere in trencheless si sono considerati solo i recettori localizzati in prossimità della postazione di spinta o trivellazione della tubazione, dove risiedono i macchinari e i mezzi pesanti. Infatti, è considerata trascurabile la configurazione della postazione di arrivo, in quanto caratterizzata da un solo mezzo, posizionato all’interno della buca (per cui si ha un effetto schermante del terreno), mentre nei pressi della buca di spinta sono presenti numerose apparecchiature rumorose e localizzate sul piano campagna. Per maggiori dettagli circa la configurazione del cantiere si rimanda ai successivi paragrafi.

Tab. 4.7 - Recettori e metodologia di realizzazione della condotta utilizzata in fase di cantiere Metodologia Recettori Periodo TOC P12, P62 Diurno/notturno Microtunnel P7, P9, P43, P46, P49, P53, N2 Diurno/notturno Raise Boring N1 Diurno/notturno P1, P2, P3, P4, P5, P6, P10, P11, P13, P14, P15, P16, P17, P18, P19, P20, P21, P22, P23, P24, P25, P26, P27, P28, Scavo a cielo P29, P30, P31, P32, P33, P34, P35, P36, P37, P38, P40, Diurno aperto P41, P42, P44, P45, P47, P48, P50, P51, P52, P54,P55,P56, P57, P58, P59, P60, P61, P63, P64, Pa1,Pa2, Pa3

Ciascuna delle tre metodologie di scavo si compone di fasi distinte, non sovrapposte.

La stima degli impatti acustici verrà di seguito condotta in condizioni altamente conservative prendendo in considerazione la fase maggiormente rumorosa che riguarda l’utilizzo contemporaneo di diversi mezzi pesanti descritti di seguito.

4.3.1 Configurazione di cantiere scavo a cielo aperto Per quanto concerne lo scavo a cielo aperto, la stima degli impatti acustici verrà di seguito condotta in condizioni conservative prendendo in considerazione la fase maggiormente rumorosa che riguarda l’utilizzo contemporaneo di diversi mezzi pesanti, per 10 ore di lavoro, in periodo diurno.

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 60 di 108 00 RE-RU-1204

Per la definizione di tale fase è stata innanzitutto analizzata la tipologia di mezzi presenti in cantiere per ciascuna fase. La tabella seguente riporta le varie fasi di lavorazione e i mezzi presenti contemporaneamente in cantiere in ciascuna di esse, durante la realizzazione del metanodotto (di seguito denominato “condotta principale”).

Tab. 4.8 - Scavo a cielo aperto – Condotta principale - tipologia di mezzi presenti in cantiere per ciascuna fase operativa posa apertura pista scavo saldatura Rinterro tubazione Posatubi (side-boom) 3 Escavatore 1 3 1 Ruspa 1 1 Camion 1 1 1 1 1 Fuoristrada 1 1 1 1 Pala 1 Pay-welder 4 Compressore 1 1

Le emissioni sonore rilasciate dai macchinari utilizzate nel corso dei lavori hanno caratteristiche di indeterminazione ed incerta configurazione, in quanto sono di natura intermittente e variabile. I valori di potenza sonora dei mezzi di cantiere utilizzati nel presente studio sono stati ottenuti in seguito ad elaborazioni fatte sulla base di misure effettuate in cantieri analoghi a quelli oggetto della presente relazione, su valori forniti dalla ditta costruttrice e da valori di letteratura (database INAIL).

Tab. 4.9 - Scavo a cielo aperto - Valori di potenza sonora per tutti i mezzi utilizzati Potenza sonora Mezzo Note dB Posatubi (side-boom) 103 Rumore assimilato a quello dell’escavatore Escavatore 103 Caratteristiche tecniche fornite dalla ditta costruttrice Ruspa (pala gommata) 105 Dato di letteratura (Dataset INAIL) Camion 80 Valore tratto da studi su cantieri analoghi Fuoristrada 77 Valore tratto da studi su cantieri analoghi Pala (pala cingolata) 105 Rumore assimilato a quello della ruspa Pay-welder 96 Caratteristiche tecniche fornite dalla ditta costruttrice Compressore 101 Dato di letteratura (Dataset INAIL)

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 61 di 108 00 RE-RU-1204

Incrociando lo schema dei mezzi operanti nel cantiere per ciascuna fase con i dati di potenza sonora sopra riportati è possibile quantificare per ciascuna fase il valore della potenza sonora globale come riportato nella tabella che segue (Cfr. Tab. 4.10).

Tab. 4.10 - Scavo a cielo aperto – Condotta principale - Valori di potenza sonora complessiva per ogni fase di cantiere Fasi Tratto Scavo a cielo aperto – Condotta Principale Progetto APERTURA PISTA

Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno

Escavatore 1 103 Ruspa 1 105 Camion 1 80 109.2 Diurno Fuoristrada 1 77 Pala 1 105 SCAVO

Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno

Escavatore 3 103 Camion 1 80 107.8 Diurno Fuoristrada 1 77 SALDATURA Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno Camion 1 80 Fuoristrada 1 77 104.6 Diurno Pay-welder 4 96 Compressore 1 101 POSA TUBAZIONE Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno Posatubi (side-boom) 3 103 Camion 1 80 108.6 Diurno Fuoristrada 1 77 Compressore 1 101 RINTERRO Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno Escavatore 1 103 107.1 Diurno Ruspa 1 105

Si evince quindi che la fase più impattante, dal punto di vista delle emissioni sonore è la fase di aperture pista.

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 62 di 108 00 RE-RU-1204

Le emissioni sonore rilasciate dai mezzi pesanti e macchinari operanti durante le diverse fasi del cantiere sono caratterizzate da durate temporali e potenze emissive variabili. Tuttavia al fine delle simulazioni modellistiche si ipotizza conservativamente che esse siano responsabili di emissioni sonore costanti per una durata pari a 10 ore giornaliere. Ciascuna sorgente emissiva rappresentativa della fase di cantiere per i tratti in cui si verifica lo scavo a cielo aperto lungo la condotta principale sarà quindi caratterizzata da un valore di potenza sonora di 109.2 dB per 10 ore in orario diurno .

Per quanto riguarda la realizzazione dei vari tratti connessi al metanodotto principale (di seguito denominati allacciamenti), la configurazione nelle varie fasi di cantiere è la seguente.

Tab. 4.11 - Scavo a cielo aperto – Allacciamenti - tipologia di mezzi presenti in cantiere per ciascuna fase operativa posa apertura pista scavo saldatura Rinterro tubazione Posatubi (side-boom) 2 Escavatore 1 2 1 1 Ruspa 1 1 Camion 1 1 1 1 1 Fuoristrada 1 1 1 1 Pala 1 Pay-welder 3 Compressore 1 1

Incrociando lo schema dei mezzi operanti nel cantiere per ciascun tratto di tracciato con i dati di potenza sonora sopra riportati è possibile quantificare per ciascuna fase il valore della potenza sonora globale come riportato nella tabella che segue (Cfr.Tab. 4.12).

Tab. 4.12 - Scavo a cielo aperto – Allacciamenti - Valori di potenza sonora complessiva per ogni fase di cantiere Fasi Tratto Scavo a cielo aperto – Allacciamenti Progetto APERTURA PISTA Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno Escavatore 1 103 Ruspa 1 105 Camion 1 80 109.2 Diurno Fuoristrada 1 77 Pala 1 105 SCAVO Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 63 di 108 00 RE-RU-1204

Fasi Tratto Scavo a cielo aperto – Allacciamenti Progetto Escavatore 2 103 Camion 1 80 106,0 Diurno Fuoristrada 1 77 SALDATURA Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno Camion 1 80 Fuoristrada 1 77 103.9 Diurno Pay-welder 3 96 Compressore 1 101 POSA TUBAZIONE Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno Posatubi (side-boom) 2 103 Escavatore 1 103 Camion 1 80 108.6 Diurno Fuoristrada 1 77 Compressore 1 101 RINTERRO Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno Escavatore 1 103 Ruspa 1 105 107.1 Diurno Camion 1 80

Si evince quindi che la fase più impattante, dal punto di vista delle emissioni sonore è la fase di apertura della pista. Le emissioni sonore rilasciate dai mezzi pesanti e macchinari operanti durante le diverse fasi del cantiere sono caratterizzate da durate temporali e potenze emissive variabili. Tuttavia al fine delle simulazioni modellistiche si ipotizza conservativamente che esse siano responsabili di emissioni sonore costanti per una durata pari a 10 ore giornaliere.

Ciascuna sorgente emissiva rappresentativa della fase di cantiere per i tratti in cui si verifica lo scavo a cielo aperto lungo gli allacciamenti sarà quindi caratterizzata da un valore di potenza sonora di 109.2 dB per 10 ore in orario diurno.

4.3.2 Configurazione di cantiere - TOC Per quanto concerne la trivellazione orizzontale controllata, la stima degli impatti acustici verrà di seguito condotta in condizioni conservative prendendo in considerazione la fase maggiormente rumorosa che riguarda l’utilizzo contemporaneo di diversi mezzi pesanti, per 10 ore di lavoro in periodo diurno, mentre per il periodo notturno verrà considerato il contributo delle attrezzature utilizzate durante la fase di preparazione foro pilota. Per arrivare a definire tale fase è stata innanzitutto analizzata la tipologia di mezzi presenti in cantiere per ciascuna fase. La tabella seguente riporta le varie fasi di lavorazione e i mezzi

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 64 di 108 00 RE-RU-1204 presenti contemporaneamente in cantiere in ciascuna di esse, durante la realizzazione del tratto della condotta del metanodotto in cui verrà applicata tale metodologia.

Tab. 4.13 - TOC - tipologia di mezzi presenti in cantiere per ciascuna fase operativa TOC foro pilota infilaggio tubo Posatubi (side-boom) 7 Camion 1 1 Compressore 1 1 Auto-gru 1 1 Rig 1 Generatore 1 1

I rumori emessi dai macchinari usati nel corso dei lavori hanno caratteristiche di indeterminazione ed incerta configurazione, in quanto sono di natura intermittente e variabile. I valori di potenza sonora dei mezzi di cantiere utilizzati nel presente studio sono stati ottenuti in seguito ad elaborazioni fatte sulla base di misure effettuate in cantieri analoghi a quelli oggetto della presente relazione, su valori forniti dalla ditta costruttrice e da valori di letteratura (database INAIL).

Tab. 4.14 - TOC - Valori di potenza sonora per tutti i mezzi utilizzati Potenza sonora Mezzo Note dB Posatubi (side-boom) 103 Rumore assimilato a quello dell’escavatore Camion 80 Valore tratto da studi su cantieri analoghi Compressore 101 Dato di letteratura (Dataset INAIL) Auto-gru 80 Valore tratto da studi su cantieri analoghi Rig di perforazione 94 Valore tratto da studi su cantieri analoghi Generatore 92 Valore tratto da studi su cantieri analoghi

Incrociando lo schema dei mezzi operanti nel cantiere per ciascuna fase con i dati di potenza sonora sopra riportati è possibile quantificare per ciascuna fase il valore della potenza sonora globale come riportato nella tabella che segue (Cfr. Tab. 4.15).

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Tab. 4.15 - TOC - Valori di potenza sonora complessiva per ogni fase di cantiere

TOC FORO PILOTA Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno Camion 1 80 Compressore 1 101 Auto-gru 1 80 102.3 Diurno e Notturno Rig 1 94 Generatore 1 92 INSERIMENTO TUBO Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno Posatubi (side-boom) 7 103 Camion 1 80 Compressore 1 101 111.9 Diurno Auto-gru 1 80 Generatore 1 92

Si evince quindi che la fase più impattante, dal punto di vista delle emissioni sonore in periodo diurno è la fase di infilaggio del tubo, mentre per il periodo notturno è la fase di preparazione del foro pilota. Le emissioni sonore rilasciate dai mezzi pesanti e macchinari operanti durante le diverse fasi del cantiere sono caratterizzate da durate temporali e potenze emissive variabili. Tuttavia al fine delle simulazioni modellistiche si ipotizza conservativamente che esse siano responsabili di emissioni sonore costanti per una durata pari a 10 ore giornaliere.

Ciascuna sorgente emissiva rappresentativa della fase di cantiere per i tratti in cui si realizza la tecnica TOC lungo la condotta principale sarà quindi caratterizzata da un valore di potenza sonora di 111.9 dB per 10 ore in orario diurno e di 102.3 dB per le 8 ore in periodo notturno.

4.3.3 Configurazione di cantiere - Microtunnel Per quanto concerne la metodologia del Microtunnel, la stima degli impatti acustici verrà di seguito condotta in condizioni conservative prendendo in considerazione la fase maggiormente rumorosa. Per la definizione di tale fase è stata innanzitutto analizzata la tipologia di mezzi presenti in cantiere per ciascuna fase. La tabella seguente riporta le varie fasi di lavorazione e i mezzi presenti contemporaneamente in cantiere in ciascuna di esse, durante la realizzazione dei tratti della condotta del metanodotto in cui verrà applicata tale metodologia.

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Tab. 4.16 - Microtunnel - tipologia di mezzi presenti in cantiere per ciascuna fase operativa

Fasi Microtunnel

INFISSIONE PALANCOLE

Mezzi n° Gru Tralicciata cingolata 1 Vibroinfissore competo di generatore e centralina idraulica 1 Escavatore congolato tipo cat 320 (uso saltuario) 1 Gruppo elettrogeno 1

PERFORAZIONE

Mezzi n° Autogru 1 Desabbiatore 1 Pompa bentonite 1 Gruppo elettrogeno 1 Gruppo idraulico 1 Filtropressa 1

SALDATURA E POSA E TIRO CONDOTTA NEL MINITUNNELL

Mezzi n° Escavatore con benna Hp 200* 1 Autogru 60 tn Hp 280* 1 Autocarro 4x4 con attrezz.fasciatura* 1 Moto Saldatrice 400 amp* 1 Pipe-Welder automatic* 1 Attrezzatura per Tiro Condotta 250 T** 1 * Buca di spinta ; **Buca di arrivo

I rumori emessi dai macchinari usati nel corso dei lavori hanno caratteristiche di indeterminazione ed incerta configurazione, in quanto sono di natura intermittente e variabile. I valori di potenza sonora utilizzati nel presente studio sono stati ottenuti in seguito ad elaborazioni fatte in cantieri analoghi a quelli oggetto della presente relazione o tratti dalla specifica del costruttore del mezzo stesso.

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 67 di 108 00 RE-RU-1204

Tab. 4.17 - Microtunnel - Valori di potenza sonora per tutti i mezzi utilizzati Potenza sonora Mezzi Note dB Gru Tralicciata cingolata 106 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Autogrù 60 tn 103 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Autogrù 45 tn 101 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Motosaldatrice 400 amp 98 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Pipe-Welder 2p 99 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Pipe Weldwer automatica 99 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Dozer Up 300 101 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Pompa Tipo Varisco 150 105 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Escavatore 105 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Pala Gommata 103 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Autocarro 102 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Vibroinfissore 120 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore VibroVaglio 118 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Impianto Bentonite 103.40 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Generatore elettrico 98.30 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Autogru 80 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Desabbiatore 83 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Pompa bentonite 83 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Gruppo elettrogeno 92 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Gruppo idraulico 81 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Filtropressa 78.30 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore

Incrociando lo schema dei mezzi operanti nel cantiere per ciascuna fase con i dati di potenza sonora sopra riportati è possibile quantificare per ciascuna fase il valore della potenza sonora globale come riportato nella tabella che segue (cfr. Tab. 4.22).

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 68 di 108 00 RE-RU-1204

Tab. 4.18 - Microtunnel - Valori di potenza sonora complessiva per ogni fase di cantiere

Fasi Microtunnel Postazioni microtunnel INFISSIONE PALANCOLE Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno Gru Tralicciata cingolata 1 106 vibroinfissore competo di generatore e centralina idraulica 1 120 120.3 Diurno Escavatore congolato tipo cat 320 (uso saltuario) 1 105 Perforazione Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno Autogru 1 80 desabbiatore 1 83 pompa bentonite 1 83 93.6 Diurno e Notturno gruppo elettrogeno 1 92 gruppo idraulico 1 81 filtropressa 1 78.3 Montaggio condotta SALDATURA E POSA E TIRO CONDOTTA NEL MINITUNNELL Mezzi n° Leq dB(A) LeqTOT dB(A) Diurno/Notturno Escavatore con benna Hp 200 1 105 Autogru 60 tn Hp 280 1 103 Autocarro 4x4 con attrezz.fasciatura 1 102 109.1 Diurno Moto Saldatrice 400 amp 1 98 Pipe-Welder automatica 1 99

Si evince quindi che la fase più impattante, dal punto di vista delle emissioni sonore durante il periodo diurno è la fase di “infissione delle palancole”, mentre nel periodo notturno la fase di “perforazione”. Quest’ultima fase è continuativa e potrebbe avvenire anche nel periodo diurno ma, in seguito a verifiche, è risultato maggiormente impattante nel periodo diurno, in termini di livello sonoro equivalente, una sorgente emissiva con potenza sonora di 120,3 dB (infissione palancole) per 10 ore, che una sorgente emissiva con potenza sonora di 93,3 dB per 16 ore. Le emissioni sonore rilasciate dai mezzi pesanti e macchinari operanti durante le diverse fasi del cantiere sono caratterizzate da durate temporali e potenze emissive variabili. Tuttavia al fine delle simulazioni modellistiche si ipotizza conservativamente che esse siano responsabili di emissioni sonore costanti per una durata pari a 10 ore nel periodo diurno e 8 ore nel periodo notturno.

Ciascuna sorgente emissiva rappresentativa della fase di cantiere per i tratti in cui si realizza la tecnica del microtunnel lungo la condotta principale sarà quindi caratterizzata da un valore di potenza sonora di 120,3 dB per 10 ore in orario diurno e 93,6 dB per 8 ore in orario notturno.

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 69 di 108 00 RE-RU-1204

4.3.4 Configurazione di cantiere - Raise Boring Per quanto concerne la metodologia del Raise Boring, la stima degli impatti acustici verrà di seguito condotta in condizioni conservative prendendo in considerazione la fase maggiormente rumorosa. Per la definizione di tale fase è stata innanzitutto analizzata la tipologia di mezzi presenti in cantiere per ciascuna fase. La tabella seguente riporta le varie fasi di lavorazione e i mezzi presenti contemporaneamente in cantiere in ciascuna di esse, durante la realizzazione dei tratti della condotta del metanodotto in cui verrà applicata tale metodologia.

Tab. 4.19 - Raise Boring - tipologia di mezzi presenti in cantiere per ciascuna fase operativa

Raise Boring PREPARAZIONE AREA DI LAVORO Mezzi n° Escavatore cingolato fino 250 Hp 1 Pala gommata/cingolata Fino 250 Hp 1 Autocarro con gru 13 Ton 1 Autobettoniera fino 8 mc. 1 Rullo Compressore 6÷11 Ton 1 PERFORAZIONE FORO PILOTA E ALESATURA FINALE Mezzi n° Rig 300÷500 Hp 1 Autogru 30 Ton 1 Desabbiatore 1 Pompa bentonite 1 Gruppo elettrogeno 1 Gruppo Compressore 7000÷13000 lit. 1 Gruppo idraulico 1 Autocarro con gru 20 Ton 1 SALDATURA E INSTALLAZIONE TUBAZIONE NEL FORO ALESATO Mezzi n° Escavatore con benna e fascia sollevamento tubi Hp 200* 2 Autocarro con gru 13 Ton 1 Autogru 30 Ton 2 Autocarro 4x4 con attrezz. Per collari e fasciatura* 1 Moto Saldatrice 400 amp 1 Pipe-Welder automatic* 1 Gruppo elettrogeno 1 Gruppo Compressore 7000÷13000 lit. 1

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 70 di 108 00 RE-RU-1204

I rumori emessi dai macchinari usati nel corso dei lavori hanno caratteristiche di indeterminazione ed incerta configurazione, in quanto sono di natura intermittente e variabile. I valori di potenza sonora utilizzati nel presente studio sono stati ottenuti in seguito ad elaborazioni fatte in cantieri analoghi a quelli oggetto della presente relazione o tratti dalla specifica del costruttore del mezzo stesso. La durata delle lavorazioni e stata considerata pari a 10 ore per le fasi di preparazione area di lavoro e per la fase saldatura e installazione e installazione tubazione nel foro alesato, mentre per la fase di perforazione foro pilota e alesatura finale si è considerato come attività continua ( 24 ore).

Tab. 4.20 - Raise Boring - Valori di potenza sonora per tutti i mezzi utilizzati Potenza Mezzi sonora Note dB Autobettoniera fino 8 mc. 108 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Autocarro 4x4 con attrezz. Per collari e 102 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore fasciatura* Autocarro con gru 13 Ton 101 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Autocarro con gru 20 Ton 80 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Autogru 30 Ton 80 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Desabbiatore 83 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Escavatore cingolato fino 250 Hp 103 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Escavatore con benna e fascia sollevamento 105 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore tubi Hp 200* Gruppo Compressore 7000÷13000 lit. 101 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Gruppo elettrogeno 92 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Gruppo idraulico 81 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Moto Saldatrice 400 amp* 98 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Pala gommata/cingolata Fino 250 Hp 105 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Pipe-Welder automatic* 99 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Pompa bentonite 83 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Rig 300÷500 Hp 94 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore Rullo Compressore 6÷11 Ton 105 Valore tratto da studi su cantieri analoghi o da costruttore

Incrociando lo schema dei mezzi operanti nel cantiere per ciascuna fase con i dati di potenza sonora sopra riportati è possibile quantificare per ciascuna fase il valore della potenza sonora globale come riportato nella tabella che segue:

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 71 di 108 00 RE-RU-1204

Tab. 4.21 - Microtunnel - Valori di potenza sonora complessiva per ogni fase di cantiere

Fasi Raise Boring Postazioni Raise Boring PREPARAZIONE AREA DI LAVORO Leq LeqTOT Mezzi n° Diurno/Notturno dB(A) dB(A) Escavatore cingolato fino 250 Hp 1 103 Pala gommata/cingolata Fino 250 Hp 1 105 Autocarro con gru 13 Ton 1 80 111.7 Diurno Autobettoniera fino 8 mc. 1 108 Rullo Compressore 6÷11 Ton 1 105 PERFORAZIONE FORO PILOTA E ALESATURA FINALE Leq LeqTOT Mezzi n° Diurno/Notturno dB(A) dB(A) Rig 300÷500 Hp 1 94 Autogru 30 Ton 1 80 Desabbiatore 1 83 Pompa bentonite 1 83 102.4 Diurno e Notturno Gruppo elettrogeno 1 92 Gruppo Compressore 7000÷13000 lit. 1 101 Gruppo idraulico 1 81 Autocarro con gru 20 Ton 1 80 Montaggio condotta SALDATURA E INSTALLAZIONE TUBAZIONE NEL FORO ALESATO Leq LeqTOT Mezzi n° Diurno/Notturno dB(A) dB(A) Escavatore con benna e fascia sollevamento tubi Hp 200* 2 105 Autocarro con gru 13 Ton 1 101 Autogru 30 Ton 2 80 Autocarro 4x4 con attrezz. Per collari e fasciatura* 1 102 110.8 Diurno Moto Saldatrice 400 amp* 1 98 Pipe-Welder automatic* 1 99 Gruppo elettrogeno 1 92 Gruppo Compressore 7000÷13000 lit. 1 101

Si evince quindi che la fase più impattante, dal punto di vista delle emissioni sonore riferite al solo periodo diurno è la fase di “preparazione area lavoro, mentre per il periodo diurno e stato considerata la fase di perforazione foro pilota e alesatura finale.

Ciascuna sorgente emissiva rappresentativa della fase di cantiere per i tratti in cui si realizza la tecnica del Raise Boring lungo la condotta principale sarà quindi caratterizzata da un valore di potenza sonora di 111.7 dB per 10 ore in orario diurno, e 102,4 dB per 8 ore in orario notturno.

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 72 di 108 00 RE-RU-1204

4.4 Monitoraggio dei livelli di ante-operam – Campagna di misura fonometrica

Per la definizione e caratterizzazione del clima acustico del sito in esame, in condizioni ante- operam, si è proceduto nella caratterizzazione dei livelli di rumore residuo presenti nell’area mediante un’opportuna campagna di monitoraggio in sito. In totale sono stati monitorati 66 punti corrispondenti ai recettori individuati sia lungo il tracciato principale (63 recettori di cui uno teorico su cui non è stata acquisita la misura) che lungo gli allacciamenti secondari (3 recettori). Per la localizzazione di dettaglio dei punti di misura si rimanda all’Allegato 7. La stima dei livelli di rumore presenti è avvenuta attraverso una campagna di rilievi fonometrici effettuata nelle immediate vicinanze dei recettori caratterizzati in precedenza (§ 4.2). I rilievi fonometrici sono stati eseguiti nei periodi dal 22/09/19 al 267/07/19, dal 29/07/17 al 02/08/19, dal 19/08/17 al 23/08/19, dal 26/08/19 al 30/08/2019 e dal 16/09/2019 al 17/09/2019. Tutte le misure sono state eseguite in conformità con il D.M. 16/03/1998 e le norme UNI 10855 del 31/12/1999 e UNI 9884 del 31/07/1997. Le misure e la loro elaborazione sono state condotte da tecnici competenti in acustica ambientale, di cui all’art.2, commi 6 e 7, della Legge 447/1995 (Allegato 2):

 Marco Principi (Tecnico Competente in Acustica – DD n. 113/TRA_08 del 26.05.2006 Regione Marche, iscritto nell’elenco nazionale con il N° 3722)  Daniele Vanzini (Tecnico Competente in Acustica – Disposizione Dirig. n. 42136 del 30/08/02 ai sensi della L.R. 3/99 e della Legge quadro sull’inquinamento acustico 447/95 Regione Emilia Romagna, iscritto nell’elenco nazionale con il N° 5769)

La catena fonometrica utilizzata (Tab. 4.22) per le misure è conforme a quanto previsto dall’art.2 del D.M. del 16-03-1998

.Tab. 4.22 - Catena fonometrica utilizzata Certificato Tipo Marca e modello N. Matricola Tarato il taratura n. Fonometro 01-dB - Fusion 11457 02/02/2018 LAT 068 40559-4 integratore Microfono G.R.A.S – 40CE 259696 02/02/2018 LAT 068 40559-4 Filtri 1/3 ottave 01–dB - Fusion 11457 02/02/2018 LAT 068 40559-4 Fonometro 01-dB - Fusion 10704 06/02/2019 LAT 068 42685-A integratore Kit per esterni 01-dB - DMK01 1507107 06/02/2019 LAT 068 42685-A Cavo prolunga Tasker - C 6015 0001 06/02/2019 LAT 068 42685-A Nosecone 01-dB – RA0208 001 06/02/2019 LAT 068 42685-A Microfono G.R.A.S – 40CE 233249 06/02/2019 LAT 068 42685-A

Filtri 1/3 ottave 01–dB - Fusion 10704 06/02/2019 LAT 068 42686-A

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 73 di 108 00 RE-RU-1204

Certificato Tipo Marca e modello N. Matricola Tarato il taratura n. Calibratore 01-dB - CAL 21 34975458 10/01/2018 LAT 068 40646-A

La strumentazione di misura soddisfa le specifiche di cui alla classe 1 delle norme EN 60651/1994 ed EN 60804/1994 e viene sottoposta a taratura ogni due anni presso specifico Ente Certificato. In Allegato 1 si riporta l’attestato di taratura della strumentazione. Come richiesto dal D.M. del 16-03-1998 prima di ogni ciclo e al termine di ogni ciclo di misura è stata effettuata la calibrazione e si è provveduto ad effettuare la verifica dei parametri di calibrazione che hanno sempre soddisfatto i requisiti richiesti. Ciascun rilievo è stato effettuato con registrazione del decorso temporale con risoluzione di 0,1 secondo e eventuale registrazione del file audio. I parametri acustici rilevati per ogni misura sono i seguenti:

 In pesatura A: Leq, slow, fast, Impuls  In pesatura lineare: multispettri1/3 ottava Leq

Il fonometro è stato posizionato sul cavalletto lontano da superfici interferenti e comandato a distanza in modo tale da permettere al tecnico di porsi ad una distanza non inferiore a 3 m dallo stesso. Il Software utilizzato per l’acquisizione ed elaborazione dei dati:

 dB Trait ver. 6.0.0 (01 – dB Acoem) le misure sono state acquisite in assenza di precipitazioni con il vento di intensità < 5 m/s e provenienza variabile. Non sono state registrate componenti impulsive o tonali.

Si riportano di seguito i risultati delle misurazioni fonometriche per la caratterizzazione del rumore residuo e la descrizione dei rumori presenti ai punti di misura durante i rilievi fonometrici.

Nel paragrafo 4.3 si è evidenziato come l’impatto associato alla fase di cantiere interesserà solamente il periodo diurno (6.00-22.00) per tutti i recettori ad eccezione dei recettori P7, P9, N1, P12, P43, P46, P49, P53, P62 per i quali invece, l’attività di cantiere potrebbe avvenire sia in periodo diurno (6.00-22.00) che in periodo notturno (22.00-6.00).

Per tale motivo, come mostrato in dettaglio nelle tabelle seguenti, per ciascun recettore sono stati eseguiti quattro rilievi fonometrici effettuati nel periodo diurno (dalle ore 6 alle 22) di durata pari a 10 minuti ciascuno, ripartiti in due la mattina e due il pomeriggio. i recettori interessati dalle attività opere in trenchless (P7, P9, N1, P12, P43, P46, P49, P53, P62), sono stati eseguiti rilievi fonometrici di lunga durata che hanno coperto sia il periodo diurno che il periodo notturno. Le eccezioni riguardano il recettore P47 dove era stata acquisita una misura di lunga durata perché al momento delle misure non era stato ancora cambiato il verso del microtunnel Borgo Velino 2 e P54 dove a posteriori della misura è stato modificato il tracciato eliminando il microtunnel precedentemente previsto.

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 74 di 108 00 RE-RU-1204

La localizzazione dei punti di misura oggetto dei rilievi fonometrici è riportata nelle mappe in Allegato 7 dove sono anche evidenziati i valori rappresentativi del livello equivalente (Leq) diurno e notturno ottenuti rispettivamente mediando le quattro misure diurne e le due misure notturne.

Analizzando i risultati della campagna di monitoraggio ante-operam, si rileva come alcuni livelli di pressione sonora (Leq diurno e notturno) in prossimità dei recettori siano superiori ai rispettivi limiti di immissione diurni e notturni definiti dalla specifica classe o zona di appartenenza. In particolare si elencano i recettori e le sorgenti che originano il superamento:

Tab. 4.23 - Recettori con valori superiori al limite applicabile. Leq dB(A) Limiti Punto Periodo di Sorgente disturbante rilevata durante le medio Immissione misura riferimento misure DIURNO diurno dB(A) Linea ferroviaria, strada statale SS4 P50 Diurno 62,0 55 viabilità locale. P53 Diurno 58,9 55 Linea ferroviaria, Strada statale SS4 Strada Regionale 578 Salto Cigolana, P62 Diurno 62,0 55 strada statale SS4 P43 Notturno 42,2 40 Linea ferroviaria, strada statale SS17.

P46 Notturno 50,8 50 Strada statale SS4, attività dell’agriturismo

P53 Notturno 52,2 45 Linea ferroviaria, strada statale SS4 Strada Regionale 578 Salto Cigolana, P62 Notturno 49.8 45 strada statale SS4

In conclusione si può affermare che alcuni recettori per la particolare vicinanza alla viabilità e alle rete ferroviaria siano oggetto di superamenti dei limiti acustici di riferimento. Per i restanti il clima acustico che emerge dalla campagne di monitoraggio risulta conforme ai limiti normativi vigenti.

Tab. 4.24 - Rilievo diurno per la verifica del clima acustico – Recettori P (edifici residenziali) localizzati lungo il tracciato principale.

Durata Limiti Leq dB(A) Punto misura Data Ora L,eq dB(A) Immissione medio misura minuti diurno dB(A) DIURNO 10 22/07/2019 11:47 45,6 P1 10 22/07/2019 13:47- 46,4 70 45,4 10 22/07/2019 16:52- 44,4

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 75 di 108 00 RE-RU-1204

Durata Limiti Leq dB(A) Punto misura Data Ora L,eq dB(A) Immissione medio misura minuti diurno dB(A) DIURNO 10 22/07/2019 18:43 44,9 10 22/07/2019 12:08 54,2 10 22/07/2019 14:08 41,6 P2 70 48,9 10 22/07/2019 17:15 42,7 10 22/07/2019 18:58 42,2 10 22/07/2019 12:34 44,8 10 22/07/2019 14:32 39,8 P3 55 49,4 10 22/07/2019 17:36 50,3 10 22/07/2019 19:19 53,0 10 22/07/2019 12:57- 51,4 10 22/07/2019 14:55 54,1 P4 65 53,1 10 22/07/2019 17:57 51,4 10 22/07/2019 19:37 54,6 10 23/07/2019 09:38 46,3 10 23/07/2019 12:03 45,1 P5 55 50,6 10 23/07/2019 14:55 55,0 10 23/07/2019 17:54 48,2 10 23/07/2019 10:09 33,9 10 23/07/2019 12:27 42,1 P6 55 46,2 10 23/07/2019 14:31 51,1 10 23/07/2019 17:26 43,1 367 22/07/2019 15:53 P7 47,4 55 47,4 592 23/07/2019 06:00 717 25/07/2019 10:03 44,9 P9 70 45,6 176 26/07/2019 06:00 46,2 10 25/07/2019 10:25 39,3 10 25/07/2019 13:12 34,9 P10 70 38,2 10 25/07/2019 16:46 38,7 10 25/07/2019 18:56 38,7 10 25/07/2019 10:53 46,0 10 25/07/2019 13:33 52,9 P11 70 49,9 10 25/07/2019 17:07 51,8 10 25/07/2019 19:25 36,4 588 29/07/2019 12:12 P12 47,1 70 47,1 372 30/07/2019 06:00 10 25/07/2019 12:15 47,7 10 25/07/2019 14:35 50,1 P13 70 50,2 10 25/07/2019 15:50 51,9 10 25/07/2019 18:04 50,1

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

STUDIO ACUSTICO

N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 76 di 108 00 RE-RU-1204

Durata Limiti Leq dB(A) Punto misura Data Ora L,eq dB(A) Immissione medio misura minuti diurno dB(A) DIURNO 10 26/07/2019 10:02 51,3 10 26/07/2019 15:58 50,3 P14 70 49,0 10 29/07/2019 14:07 46,2 10 29/07/2019 16:00 45,3 10 26/07/2019 10:45 58,4 10 26/07/2019 12:21 62,1 P15 70 59,5 10 29/07/2019 14:32 53,8 10 29/07/2019 16:25 60,0 10 26/07/2019 11:04 44,8 10 26/07/2019 13:36 42,7 P16 70 45,5 10 29/07/2019 14:48 46,1 10 29/07/2019 16:41 47,3 10 26/07/2019 11:27 39,4 10 26/07/2019 12:56 48,2 P17 70 46,3 10 29/07/2019 15:08 43,1 10 29/07/2019 17:03 48,7 10 29/07/2019 15:30 37,2 10 29/07/2019 17:26 55,9 P18 70 51,0 10 30/07/2019 09:27 50,1 10 30/07/2019 11:45 30,9 10 29/07/2019 17:57 50,6 10 30/07/2019 09:07 43,6 P19 70 51,3 10 30/07/2019 11:26 55,6 10 30/07/2019 15:38 45,3 10 30/07/2019 10:09 41,4 10 30/07/2019 12:13 31,1 P20 70 38,6 10 30/07/2019 16:13 34,9 10 30/07/2019 17:22 40,3 10 30/07/2019 10:33 47,9 10 30/07/2019 12:33 57,7 P21 70 54,4 10 30/07/2019 16:36 54,1 10 30/07/2019 18:04 52,7 10 30/07/2019 10:53 35,3 10 30/07/2019 12:49 36,6 P22 70 40,3 10 30/07/2019 16:56 43,2 10 30/07/2019 18:23 41,5 10 31/07/2019 09:01 52,3 P23 10 31/07/2019 11:25 51,1 70 52,5 10 31/07/2019 15:57 53,8

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 77 di 108 00 RE-RU-1204

Durata Limiti Leq dB(A) Punto misura Data Ora L,eq dB(A) Immissione medio misura minuti diurno dB(A) DIURNO 10 31/07/2019 18:01 52,4 10 31/07/2019 09:48 53,6 10 31/07/2019 12:08 53,8 P24 70 53,4 10 31/07/2019 15:18 52,5 10 31/07/2019 17:23 53,4 10 31/07/2019 10:17 48,3 10 31/07/2019 12:28 52,7 P25 70 52,0 10 31/07/2019 14:54 52,2 10 31/07/2019 16:58 53,2 10 31/07/2019 10:47 40,0 10 31/07/2019 12:50 44,7 P26 70 45,0 10 31/07/2019 14:20 45,2 10 31/07/2019 16:22 47,3 10 31/07/2019 18:34 46,0 10 01/08/2019 09:04 43,9 P27 70 44,5 10 01/08/2019 11:05 43,3 10 01/08/2019 14:06 44,4 10 01/08/2019 06:24 53,5 10 01/08/2019 11:44 52,2 P28 70 53,1 10 01/08/2019 14:47 53,1 10 01/08/2019 17:04 53,4 10 01/08/2019 10:19 40,9 10 01/08/2019 12:07 41,1 P29 70 41,0 10 01/08/2019 15:06 39,6 10 01/08/2019 17:36 42,1 10 19/08/2019 13:57 45,1 10 19/08/2019 16:31 46,6 P30 70 45,6 10 20/08/2019 08:45 45,5 10 20/08/2019 11:29 45,2 10 19/08/2019 14:20 37,0 10 19/08/2019 16:45 43,5 P31 70 43,3 10 20/08/2019 09:10 42,3 10 20/08/2019 11:52 46,1 10 19/08/2019 15:04 42,7 10 19/08/2019 17:17 42,1 P32 70 41,5 10 20/08/2019 09:45 39,5 10 20/08/2019 12:24 41,2 10 19/08/2019 15:30 40,0 P33 70 40.6 10 19/08/2019 17:39 39,0

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 78 di 108 00 RE-RU-1204

Durata Limiti Leq dB(A) Punto misura Data Ora L,eq dB(A) Immissione medio misura minuti diurno dB(A) DIURNO 10 20/08/2019 10:40 38,8 10 20/08/2019 12:46 43,2 10 20/08/2019 14:51 38,5 10 20/08/2019 17:07 38,8 P34 70 37,6 10 21/08/2019 08:52 32,3 10 21/08/2019 10:50 38,4 10 20/08/2019 15:23 48,1 10 20/08/2019 17:30 50,0 P35 70 50,8 10 21/08/2019 09:37 53,4 10 21/08/2019 11:37 49,8 10 20/08/2019 15:53 46,7 10 20/08/2019 17:54 49,3 P36 70 47,8 10 21/08/2019 10:00 47,1 10 21/08/2019 11:56 47,7 10 21/08/2019 15:39 59,5 10 21/08/2019 17:19 51,3 P37 70 54,4 10 22/08/2019 08:47 41,9 10 22/08/2019 10:22 48,2 10 21/08/2019 14:27 48,8 10 21/08/2019 16:18 48,4 P38 70 48,7 10 22/08/2019 09:45 48,1 10 22/08/2019 11:18 49,4 10 22/08/2019 15:38 55,5 10 22/08/2019 17:26 51,8 P40 70 53,9 10 23/08/2019 11:48 54,1 10 23/08/2019 13:10 53,3 10 22/08/2019 15:12 66,8 10 22/08/2019 17:06 69,3 P41 70 68,3 10 23/08/2019 11:31 69,2 10 23/08/2019 15:52 67,3 10 22/08/2019 14:49 55,1 10 22/08/2019 16:46 39,6 P42 65 50,0 10 23/08/2019 11:12 47,5 10 23/08/2019 13:34 41,3 527 21/08/2019 13:13 P43 51,4 50 51,4 351 22/08/2019 06:00 10 22/08/2019 14:26 44,4 P44 10 22/08/2019 16:23 46,3 60 45,0 10 23/08/2019 10:50 45,6

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

STUDIO ACUSTICO

N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 79 di 108 00 RE-RU-1204

Durata Limiti Leq dB(A) Punto misura Data Ora L,eq dB(A) Immissione medio misura minuti diurno dB(A) DIURNO 10 23/08/2019 12:13 43,0 10 26/08/2019 14:50 51,8 10 26/08/2019 17:09 37,7 P45 65 47,1 10 27/08/2019 08:34 43,9 10 27/08/2019 10:33 44,0 533 22/08/2019 13:07 P46 55,7 60 55,7 240 23/08/2019 06:00 528 27/08/2019 13:12 P47 46,2 60 46,2 245 28/08/2019 06:00 10 27/08/2019 14:38 41,0 10 27/08/2019 17:09 41,2 P48 50 40,2 10 28/08/2019 09:48 38,3 10 28/08/2019 12:06 39,6 10 27/08/2019 15:09 50,8 10 27/08/2019 17:32 42,5 P49 60 46,4 10 28/08/2019 09:26 40,9 10 28/08/2019 11:36 44,0 10 27/08/2019 15:39 62,9 10 27/08/2019 17:55 63,1 P50 55 62,0 10 28/08/2019 09:04 45,8 10 28/08/2019 11:14 63,7 10 27/08/2019 16:15 38,1 10 27/08/2019 18:14 40,4 P51 50 37,3 10 28/08/2019 08:46 33,8 10 28/08/2019 10:53 32,7 10 28/08/2019 14:47 45,9 10 28/08/2019 17:16 44,9 P52 50 43,2 10 29/08/2019 08:29 37,2 10 29/08/2019 11:36 39,1 728 29/08/2019 09:52 P53 58,9 55 58,9 232 30/08/2019 06:00 516 28/08/2019 13:24 P54 46,5 50 46,5 179 29/08/2019 06:00 10 28/08/2019 15:14 44,5 10 28/08/2019 17:38 45,2 P55 55 45,3 10 29/08/2019 10:11 47,4 10 29/08/2019 12:03 42,8 10 28/08/2019 16:51 44,4 P56 60 46,4 10 28/08/2019 18:36 49,6

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

STUDIO ACUSTICO

N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 80 di 108 00 RE-RU-1204

Durata Limiti Leq dB(A) Punto misura Data Ora L,eq dB(A) Immissione medio misura minuti diurno dB(A) DIURNO 10 29/08/2019 11:12 44,4 10 29/08/2019 13:12 44,3 10 29/08/2019 15:03 41,8 10 29/08/2019 17:00 42,3 P57 60 41,7 10 30/08/2019 09:52 43,1 10 30/08/2019 11:53 38,2 10 29/08/2019 15:32 46,8 10 29/08/2019 17:21 44,9 P58 55 45,9 10 30/08/2019 09:28 46,4 10 30/08/2019 11:12 45,3 10 29/08/2019 15:57 42,8 10 29/08/2019 17:42 44,3 P59 55 45,5 10 30/08/2019 09:06 44,1 10 30/08/2019 10:59 48,4 10 29/08/2019 16:32 35,8 10 29/08/2019 18:18 42,8 P60 55 40,8 10 30/08/2019 08:42 43,8 10 30/08/2019 10:32 32,4 10 16/09/2019 12:16 40,2 10 16/09/2019 15:59 38,0 P61 55 41,0 10 16/09/2019 17:09 44,4 10 17/09/2019 10:16 37,8 375 16/09/2019 15:45 P62 58,8 55 58,8 281 17/09/2019 06:00 10 16/09/2019 13:12 42,9 10 16/09/2019 16:30 42,9 P64 60 43,2 10 16/09/2019 17:48 42,6 10 17/09/2019 09:48 44,2

Tab. 4.25 - Rilievo diurno per la verifica del clima acustico – Recettori N (aree SIC/ZPS) localizzati lungo il tracciato principale.

Durata Limiti Leq dB(A) Punto misura Data Ora L,eq dB(A) Immissione medio misura minuti diurno dB(A) DIURNO

725 24/07/2019 09:55 N1 47,1 70 47,1 189 25/07/2019 06:00 N2(*) 725 24/07/2019 09:55 47,1 70 47,1

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

STUDIO ACUSTICO

N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 81 di 108 00 RE-RU-1204

Durata Limiti Leq dB(A) Punto misura Data Ora L,eq dB(A) Immissione medio misura minuti diurno dB(A) DIURNO

189 25/07/2019 06:00 (*) Utilizzate le misure di N1

Tab. 4.26 - Rilievo diurno per la verifica del clima acustico – Recettori Pa localizzati lungo i tracciati secondari (allacciamenti).

Durata Limiti Leq dB(A) Punto misura Data Ora L,eq dB(A) Immissione medio misura minuti diurno dB(A) DIURNO

10 24/09/2019 10:23 39,6 10 24/09/2019 12:08 43,5 Pa1 70 42,6 10 24/09/2019 14:59 41,2 10 24/09/2019 16:34 44,6 10 01/08/2019 12:40 53,2 10 01/08/2019 15:26 55,4 Pa2 70 54,7 10 01/08/2019 17:54 54,1 10 02/08/2019 09:48 55,7 10 21/08/2019 15:57 44,1 10 21/08/2019 17:41 45,3 Pa3 70 50,4 10 22/08/2019 08:39 40,6 10 22/08/2019 10:06 55,7

Tab. 4.27 - Rilievo notturno per la verifica del clima acustico – Recettori localizzati lungo il tracciato principale e interessati da opere in trenchless

Durata Limiti Leq dB(A) Punto misura Data Ora L,eq dB(A) Immissione medio misura minuti notturno dB(A) Notturno P7 480 22/07/2019 22:00 43,6 45 43,6 P9 480 25/07/2019 22:00 39,7 60 39,7 P12 480 29/07/2019 22:00 42,7 60 42,7 N1 480 24/07/2019 22:00 42,7 60 42,7 N2(*) 480 24/07/2019 22:00 42,7 60 42,7 P43 480 21/08/2019 22:00 42,2 40 42,2 P46 480 22/08/2019 22:00 50,8 50 50,8 P49(**) 480 27/08/2019 22:00 47,1 50 47,1 P53 480 29/08/2019 22:00 52,2 45 52,2

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P62 480 16/09/2019 22:00 49,8 45 49,8 (*) Utilizzato il valore notturno di N1 (**) Utilizzato il valore notturno di P47

4.4.1 Descrizione delle sorgenti di rumore presenti ante operam in prossimità dei tracciati di progetto Al fine di caratterizzare dal punto di vista acustico l’area oggetto dello studio si è proceduto nell’individuazione e descrizione delle principali sorgenti di emissione sonora esistenti. Nella tabella seguente sono descritte le sorgenti di rumore presenti in condizioni ante operam e rilevate durante le campagne di monitoraggio acustico sui recettori.

Tab. 4.28 - Caratterizzazione acustica dei recettori durante la campagna di monitoraggio acustico ante-operam – Recettori P

Recettore Caratterizzazione Acustica

Il clima acustico è determinato dalla viabilità della SP84, avifauna, cicale, campane in P1 lontananza.. Il clima acustico è determinato dalla viabilità della SP84, avifauna, animali da cortile P2 in particolare galli, impianto di irrigazione attivo.

P3 Il clima acustico è determinato dalla viabilità della via Giovanni XXIII, avifauna.

P4 Il clima acustico è determinato dalla viabilità di via Ponte Fara

Il clima acustico è determinato dall’avifauna, cicale, presenza di cani, l’adiacente via P5 Fraticelli è poco trafficata. Il clima acustico è determinato dal poco traffico di via oratorio, lavori agricoli, P6 avifauna. Il clima acustico è determinato dalle attività dei residenti, avifauna, si percepisce P7 appena in lontananza del rumore stradale.

P9 Il clima acustico è determinato dal traffico dell’adiacente provinciale, avifauna.

Il clima acustico è determinato dal traffico dell’adiacente provinciale, avifauna, P10 presenza di un frantoio nelle vicinanze. Il clima acustico è determinato dalla presenza di cani, avifauna, cicale. Viabilità molto P11 scarsa. Il clima acustico è determinato dalla attività dei residenti, avifauna, cani, traffico in P12 lontananza.

P13 Il clima acustico è determinato dalla viabilità della SS17 e SS153, avifauna.

Il clima acustico è determinato dalla viabilità della SS17, lavori agricoli, avifauna, P14 attività legata all’esercizio commerciale e all’area di servizio. Il clima acustico è determinato dalla viabilità della adiacente via Mulino Rossi, P15 avifauna

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Recettore Caratterizzazione Acustica

Il clima acustico è determinato dalla viabilità della adiacente via Mulino Rossi, attività P16 legata bar ristorante, avifauna.

P17 Il clima acustico è determinato dalla presenza di lavori agricoli, avifauna.

P18 Il clima acustico è determinato dalla viabilità della adiacente via Giosuè Carducci

Il clima acustico è determinato dalla viabilità della adiacente provinciale Barisciano P19 Caste de Monte, avifauna, lavori agricoli in lontananza. Il clima acustico è determinato dalla avifauna e dalle attività dei residenti. L’attività P20 dell’agriturismo è sospesa, presenza in un’ala della struttura di un laboratorio artigianale che produce strumenti musicali. Il clima acustico è determinato dalla viabilità della SS261 e della adiacente via delle P21 Pastine, area industriale nelle vicinanze. Il clima acustico è determinato dalla presenza di un piccolo corso d’acqua che scorre P22 sotto l’edificio (ex mulino), da lavori agricoli in lontananza, viabilità locale, avifauna, si percepisce in lontananza i passaggi sulla linea ferroviaria. P23 Il clima acustico è determinato dalla viabilità della adiacente via Monticchio, avifauna

P24 Il clima acustico è determinato da via Rodolfo Volpe molto trafficata, avifauna.

Il clima acustico è determinato dal traffico di via Mausonia, avifauna, e dalla attività P25 dell’agriturismo durante gli orari di apertura.

P26 Il clima acustico è determinato dal traffico locale di via Adriana Graziosi e dalla SP36.

Il clima acustico è determinato dalla sottostante Strada Regionale 5bis, avifauna, P27 lavori agricoli ed edili in lontananza.

P28 Il clima acustico è determinato dal traffico di via Mausonia, avifauna, galli.

Il clima acustico è determinato dalla attività dei residenti, avifauna, cani, in lontananza P29 si percepisce la viabilità stradale.

P30 Il clima acustico è determinato dal traffico della Strada Regionale 615, avifauna.

Il clima acustico è determinato dal traffico dell’adiacente dia Cavour, avifauna, si P31 percepiscono in lontananza le attività di cantieri edili. Il clima acustico è determinato dall’attività dell’agriturismo, dalla vicinanza della P32 autostrada A14 e dell’area di servizio, avifauna, cani Il clima acustico è determinato dal traffico della SS581, avifauna, nelle immediate P33 vicinanze presenza di insediamenti industriali. Il clima acustico è determinato dal traffico di via Palombaia, avifauna, nelle immediate P34 vicinanze scorre il fiume Raio. Il clima acustico è determinato dal traffico di via della Stazione, avifauna. Presenza P35 nelle vicinanze di una attività di rivendita di materiale edile. Il clima acustico è determinato dal traffico della SS17, Via Provinciale, linea P36 ferroviaria. Presenza nelle immediate vicinanze di un corso d’acqua. Il clima acustico è determinato dal traffico di via Roma, avifauna. Presenza di un’area P37 industriale.

P38 Il clima acustico è determinato dal traffico della SS17, avifauna, cani in lontananza.

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Recettore Caratterizzazione Acustica

P40 Il clima acustico è determinato dal traffico della SS17, attività agricole e dei residenti.

P41 Il clima acustico è determinato dal traffico della SS17 e dalla linea ferroviaria.

P42 Il clima acustico è determinato dalla linea ferroviaria, viabilità locale, avifauna, SS17.

Il clima acustico è determinato dal traffico della SS17, attività dei residenti, avifauna, P43 linea ferroviaria. Il clima acustico è determinato dal traffico della SS17, attività dei residenti, avifauna, P44 galli, cani. Il clima acustico è determinato dalla linea ferroviaria, traffico di via Rocca dei Fondi, P45 avifauna, animali al pascolo, si percepisce il traffico della SS17 Il clima acustico è determinato dall’attività dell’agriturismo, presenza di cani, galli, si P46 percepisce il traffico della sottostante SS4 Il clima acustico è determinato dalle attività dei residenti, dalla sottostante SS4 e linea P47 ferroviaria. Presenza di cani e avifauna.

P48 Il clima acustico è determinato dalla SS4, avifauna, lavori agricoli, linea ferroviaria

P49 Il clima acustico è determinato dalla SS4, avifauna, linea ferroviaria

Il clima acustico è determinato dalla adiacente linea ferroviaria, dalla SS4 e dalla P50 viabilità locale. Il clima acustico è determinato dal traffico di Strada Ville Ponte, avifauna, attività P51 dell’agriturismo, si percepisce in lontananza la SS4 e i transiti ferroviari. Il clima acustico è determinato dalla traffico di via del Rio, avifauna, galli, animali al P52 pascolo, campane.

P53 Il clima acustico è determinato dalla adiacente linea ferroviaria, dalla SS4, avifauna.

Il clima acustico è determinato dal traffico della strada Castello Paterno, avifauna, P54 campane in lontananza. Il clima acustico è determinato dall’attività dell’agriturismo, avifauna, lavori agricoli, si P55 percepisce in lontananza la SS4 ed i transiti ferroviari. Il clima acustico è determinato dalla SS4, avifauna, cani, lavori agricoli, attività dei P56 residenti, i transiti ferroviari si percepiscono in lontananza. Il clima acustico è determinato dalla SS4, avifauna, cani, attività della cava nei giorni P57 feriali, si percepiscono in lontananza i transiti ferroviari.

P58 Il clima acustico è determinato dalla SS4, avifauna, cani, linea ferroviaria.

Il clima acustico è determinato dalla SS4, avifauna, linea ferroviaria cani in P59 lontananza. Il clima acustico è determinato dalla presenza di cani, avifauna, animali al pascolo, P60 attività dei residenti, si percepisce in lontananza il traffico della Strada Regionale 578 Salto Cigolana. Il clima acustico è determinato dalla adiacente Via Borgo, attività dei residenti, P61 avifauna, cani e campane in lontananza. Il clima acustico è determinato Strada Regionale 578 Salto Cigolana dalla SS4. dalle P62 attività dei residenti con passaggio di mezzi agricoli, galli, pecore,

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Recettore Caratterizzazione Acustica

Il clima acustico è determinato dalla SS4bis, dalla SP31, avifauna, attività relative alla P64 casa di riposo

Tab. 4.29 - Caratterizzazione acustica dei recettori durante la campagna di monitoraggio acustico ante-operam – Recettori N

Recettore Caratterizzazione Acustica

N1 Avifauna, cicale

N2 Avifauna, cicale.

Tab. 4.30 - Caratterizzazione acustica dei recettori durante la campagna di monitoraggio acustico ante-operam – Recettori Pa

Recettore Caratterizzazione Acustica

Pa1 Il clima acustico è determinato dalla SP70, avifauna, cicale

Pa2 Il clima acustico è determinato da via Mausonia, avifauna.

Il clima acustico è determinato da via Roma, avifauna, cani in lontananza. Pa3 Presenza di un’are industriale nelle vicinanze.

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5 SIMULAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO

5.1 Descrizione del modello di simulazione utilizzato

In questa sezione si procede nella valutazione modellistica previsionale del clima acustico determinato dalle emissioni sonore associate alle attività di cantiere considerando il clima acustico esistente in condizioni ante-operam.

L’impatto acustico in termini di Leq (A) (Livello equivalente continuo di pressione sonora ponderato in curva A) è stimato ricorrendo alle formule di propagazione dei fenomeni acustici, considerando le attenuazioni causate dalle condizioni ambientali: la divergenza geometrica, l’assorbimento dell’aria, l’assorbimento del suolo e la diffrazione in presenza di ostacoli.

Per la stima dell’impatto acustico delle attività di cantiere si è fatto riferimento alla metodologia descritta nella norma ISO 9613-2 che permette di stimare il livello Leq una volta nota la potenza sonora della sorgente e i dati sulle condizioni ambientali.

Le simulazioni modellistiche sono state condotte con il modello CadnaA, sviluppato da Datakustic (in accordo con 0.1 dB Metravib Technologies), un software in grado di simulare varie tipologie di sorgenti sonore (insediamenti industriali, strade, ferrovie, aeroporti, parcheggi, ecc…) tenendo in considerazione i principali parametri che influenzano l'emissione di rumore e la propagazione in ambiente esterno. Tale modello integra gli algoritmi riportati nella norma ISO 9613, tiene conto dell’orografia e dell’assorbimento del terreno, e permette lo scambio dati con sistemi GIS per la visualizzazione delle mappe delle curve di ISO-dB.

5.2 Ipotesi modellistiche

Le simulazioni modellistiche sono state condotte secondo le seguenti condizioni atmosferiche:  cielo sereno  temperatura di 20 °C  umidità relativa pari al 70%.

Dal punto di vista modellistico le emissioni sonore presenti nell’area di cantiere vengono simulate come una unica sorgente puntiforme equivalente localizzata in corrispondenza dell’asse di scavo del metanodotto, nel punto più vicino al recettore sensibile considerato, con potenza sonora globale stimata considerando la situazione più critica in termini di emissioni acustiche.

La potenza sonora in dBA per ciascuna sorgente rappresentativa del cantiere ha le seguenti caratteristiche:  109,2 dBA, lungo il tracciato del metanodotto principale (per le sorgenti rappresentative dei recettori P1, P2, P3, P4, P5, P6, P10, P11, P13, P14, P15, P16,

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P17, P18, P19, P20, P21, P22, P23, P24, P25, P26, P27, P28, P29, P30, P31, P32, P33, P34, P35, P36, P37, P38, P40, P41, P42, P44, P45, P47, P48, P50, P51, P52, P54 P55,P56, P57, P58, P59, P60, P61, P63, P64) - In via cautelativa si ipotizza che tutti i mezzi di cantiere siano in funzione contemporaneamente per 10 ore, solamente durante il periodo diurno.  111,9 dB lungo il tracciato del metanodotto principale per le opere TOC (per le sorgenti rappresentative del recettore P12, P62 ) - In via cautelativa si ipotizza che tutti i mezzi di cantiere siano in funzione contemporaneamente per 10 ore, solamente durante il periodo diurno.  102,2 dB lungo il tracciato del metanodotto principale per le opere TOC (per le sorgenti rappresentative del recettore P12, P62 ) - In via cautelativa si ipotizza che tutti i mezzi di cantiere siano in funzione contemporaneamente per 8 ore, durante il periodo notturno.  120,3 dB lungo il tracciato del metanodotto principale per le opere di microtunnel (per le sorgenti rappresentative dei recettori P7, P9, P43, P46, P49, P53, P54, N2) - In via cautelativa si ipotizza che tutti i mezzi di cantiere siano in funzione contemporaneamente per 10 ore, solamente durante il periodo diurno.  93,6 dB lungo il tracciato del metanodotto principale per le opere di microtunnel (per le sorgenti rappresentative dei recettori P7, P9, P43, P46, P49, P53, N2) - In via cautelativa si ipotizza che tutti i mezzi di cantiere siano in funzione contemporaneamente per 8 ore, durante il periodo notturno.  111,7 dB lungo il tracciato del metanodotto principale per le opere con tecnica Raise Boring (per le sorgenti rappresentative del recettore N1) - In via cautelativa si ipotizza che tutti i mezzi di cantiere siano in funzione contemporaneamente per 10 ore, solamente durante il periodo diurno.  102,4 dB lungo il tracciato del metanodotto principale per le opere con tecnica Raise Boring (per le sorgenti rappresentative del recettore N1) - In via cautelativa si ipotizza che tutti i mezzi di cantiere siano in funzione contemporaneamente per 8 ore, durante il periodo notturno.  109,2 dB lungo il tracciato degli allacciamenti (per le sorgenti rappresentative dei recettori Pa1, Pa2, Pa3) - In via cautelativa si ipotizza che tutti i mezzi di cantiere siano in funzione contemporaneamente per 10 ore, solamente durante il periodo diurno.

Per ciascuna sorgente, l’area di studio della simulazione modellistica ha una forma quadrata, centrata sulla sorgente sonora, con estensione pari a 2000 m x 2000 m. I valori dei livelli equivalenti di pressione sonora (Leq), in dB(A), vengono simulati in corrispondenza di una serie di punti appartenenti ad una griglia di calcolo regolare caratterizzata da una maglia con passo di 5 m ed altezza pari a 1,5 m (altezza media recettore umano) per la costrizione delle isofoniche, mentre con passo da 1 metro per la determinazione del livello sui recettori. Il recettore sensibile oggetto delle valutazioni previsionali è localizzato all’interno della griglia di calcolo come punto discreto ad una quota sempre di 1,5 m rispetto al suolo

Le simulazioni sono state condotte considerando un’orografia complessa su tutta l’area di studio.

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Il modello di calcolo prende in considerazione i fattori che caratterizzano l’attenuazione che subiscono i livelli di rumore durante la loro propagazione in ambiente esterno. Un parametro fondamentale è l’assorbimento offerto dal suolo che viene inserito attraverso il fattore G, compreso tra 0 ed 1 (G=0 suolo estremamente riflettente e G=1 suolo estremamente assorbente). In base alle caratteristiche dell’area si è considerato un valore di G pari a 0,7 (suolo assorbente).

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6 RISULTATI DELLO STUDIO PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

I risultati delle simulazioni modellistiche sono riportati nelle mappe negli allegati 3a, 3b, e 3c sia per le sorgenti relative alla condotta principale (metanodotto Chieti – Rieti) sia per quanto riguarda le sorgenti relative ai vari allacciamenti. Le mappe rappresentano la distribuzione spaziale del livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderato A nella fase di cantiere suddivise in:  Livello equivalente sonoro di Immissione diurno e notturno (allegato 3a)  Livello equivalente sonoro di Emissione Diurno e notturno (allegato 3b)  Livello equivalente sonoro Immissione differenziale diurno e notturno (allegato 3c)

Le mappe di immissione rappresentative della fase di cantiere fanno riferimento alla distribuzione spaziale del Leq dBA diurno in condizioni post-operam ottenuto sommando il contributo delle emissioni sonore delle attività di cantiere del metanodotto al valore del clima acustico medio diurno (nel periodo diurno) e notturno (nel periodo notturno), ipotizzato uniforme sull’area di studio e ottenuto mediante la campagna di monitoraggio acustico in corrispondenza dei recettori. Le mappe di emissione rappresentative della fase di cantiere fanno riferimento alla distribuzione spaziale del Leq dBA diurno e notturno in condizioni post-operam ottenuto considerando il solo contributo delle emissioni sonore delle attività di cantiere del metanodotto. Le mappe di immissione differenziale fanno riferimento alla distribuzione spaziale della differenza tra il rumore ambientale (Leq immissione post operam) e il rumore residuo misurato durante la campagna fonometrica (rumore ante operam) ipotizzato uniforme sull’area di studio.

Come evidenziato al paragrafo 3.2.2, per i recettori ricadenti in Comuni dotati del Piano di zonizzazione acustica, sarà valutato il rispetto dei limiti di emissione, dei limiti di immissione assoluto e differenziale. Per i restati recettori, sarà valutato solo il rispetto dei limiti di immissione assoluto e differenziale.

Si sottolinea come il limite di immissione differenziale debba essere applicato solo in presenza di edifici residenziali, perciò non è stato applicato ai recettori N localizzati in aree SIC/ZPS e privi di edifici residenziali limitrofi. Si rimarca inoltre che i valori limite differenziali non si applicano nei seguenti casi, in quanto ogni effetto di disturbo del rumore è da ritenersi trascurabile (art. 4, comma 2 del DPCM 14/11/97):  se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno;  se il livello di rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno

Pertanto in base a tali considerazioni il limite di immissione differenziale in periodo diurno non si applica ai seguenti recettori: P1, P2, P3, P6, P7, P9, P10, P11, Pa1, P12, P14, P16, P17, P20, P22, P26, P27, P29, P30, P31, P32, P33, P34, P36, P38, P44, P45, P47,P48, P49, P51, P52, P54, P55, P56, P57, P58, P59, P60, P61,P64.

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Mentre per il periodo notturno il limite di immissione differenziale non si applica al seguente recettore: P9. La tabella seguente riassume quali parametri, per ciascun recettore, sono stati valutati, in funzione della presenza del Piano di Zonizzazione acustica, delle emissioni nel periodo notturno e del valore del Livello equivalente sonoro misurato in condizioni ante operam.

Tab. 6.1 - Limiti acustici applicati per ciascun recettore Leq Leq Leq Leq Leq differenziale Immissione Leq differenziale Immissione Emissione Emissione Notturno Diurno Diurno Notturno Diurno Notturno ( (Tab. 6.2, (Tab. 6.7, Tab. 6.9) (Tab. 6.3) (Tab. 6.5) (Tab. 6.6) Tab. 6.8) Tab. 6.4) P4, P5, P13, P15, P18, N1÷N2 P7, P9, P43, P7, P43, P19,P21, P23, P24, P25, P7, P12, P43, P3÷P7 P1÷P64 P46, P49, P53, P46, P49, P28, P35, P37, P40, P41, P46, P49, P53, P42÷P64 Pa1÷Pa3 N1,N2, P62. P53, P62. P42, P43, P46, P50, P53 P62. P62, Pa2, Pa3

Per i recettori naturalistici N1 ed N2 le valutazioni del rispetto dei limiti, in assenza di recettori fisici, verrà valutato misurando la distanza della fascia di rispetto (§ 6.1).

Nei paragrafi seguenti sarà effettuata un’analisi dell’impatto acustico sulle aree naturali (cfr. paragrafo 6.1) e il confronto dei limiti normativi vigenti per i recettori residenziali, in termini di immissione assoluta (cfr. paragrafo 6.2.1), di emissione (cfr. paragrafo 6.2.2) e di immissione differenziale (cfr. paragrafo 6.2.3).

6.1 Risultato di impatto previsionale acustico - recettori N

I recettori N1 e N2 sono stati individuati non come punti “discreti” ma come genericamente rappresentativi delle aree protette e tutelate in cui essi stessi ricadono. I risultati delle simulazioni acustiche sono stati utilizzati per valutare gli impatti all’interno della Valutazione di Incidenza (doc. n. RE-VI-001).

6.1.1 Recettore N1 (Cantiere Raise Boring) Analizzando i risultati ottenuti dalla simulazione modellistica lungo la direttrice di maggior propagazione si osserva che nel periodo diurno:  a 22 m di distanza dalla sorgente emissiva considerata si verifica il rispetto del limite di immissione diurno, pari a 70 dB(A);  a 50 m di distanza dalla sorgente emissiva considerata si verifica il rispetto del limite di immissione diurno per la classe III (aree di tipo misto), pari a 60 dB(A);  a 180 m di distanza dalla sorgente emissiva considerata si verifica il rispetto del limite di immissione diurno per la classe I (aree particolarmente protette), pari a 50 dB(A).

Mentre nel periodo notturno:

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 a 26 m di distanza dalla sorgente emissiva considerata si verifica il rispetto del limite di immissione notturno, pari a 60 dB(A);  a 64 m di distanza dalla sorgente emissiva considerata si verifica il rispetto del limite di immissione diurno per la classe III, pari a 50 dB(A);  a 100 m di distanza dalla sorgente emissiva considerata si verifica il rispetto del limite di immissione diurno per la classe I (aree particolarmente protette), pari a 45 dB(A).

6.1.2 Recettore N2 (cantiere Microtunnel) Analizzando i risultati ottenuti dalla simulazione modellistica lungo la direttrice di maggior propagazione si osserva che nel periodo diurno:  a 45 m di distanza dalla sorgente emissiva considerata si verifica il rispetto del limite di immissione diurno, pari a 70 dB(A);  a 105 m di distanza dalla sorgente emissiva considerata si verifica il rispetto del limite di immissione diurno per la classe III, pari a 60 dB(A);  a 300 m di distanza dalla sorgente emissiva considerata si verifica il rispetto del limite di immissione diurno per la classe I (aree particolarmente protette), pari a 50 dB(A).

Mentre nel periodo notturno:  a 10 m di distanza dalla sorgente emissiva considerata si verifica il rispetto del limite di immissione notturno, pari a 60 dB(A);  a 30 m di distanza dalla sorgente emissiva considerata si verifica il rispetto del limite di immissione diurno per la classe III, pari a 50 dB(A);  a 45 m di distanza dalla sorgente emissiva considerata si verifica il rispetto del limite di immissione diurno per la classe I (aree particolarmente protette), pari a 45 dB(A).

6.2 Risultato Impatto previsionale acustico - recettori P e Pa

6.2.1 Confronto con i limiti di Immissione assoluti Nella Tab. 6.2 si riassumono i risultati delle simulazioni acustiche previsionali in condizioni post-operam in termini di valori di immissione acustica Leq(dBA) attesi presso i recettori di tipo residenziale più vicini alla sorgente di rumore.

Tab. 6.2 - Risultati simulazioni acustiche presso i recettori localizzati nei pressi della condotta principale – Limite di Immissione DIURNO Leq Rumore Immissione Limite di Residuo Post immissione Recettore Tavola Leq simulato al recettore Leq Medio Operam Periodo Diurno Leq Medio Diurno dBA Diurno dBA dBA Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 46,5 dBA e quindi non P1 3a Tav. 45,4 46,5 70 supera il valore limite previsto dalla P1 normativa

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Leq Rumore Immissione Limite di Residuo Post immissione Recettore Tavola Leq simulato al recettore Leq Medio Operam Periodo Diurno Leq Medio Diurno dBA Diurno dBA dBA Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 63,6 dBA e quindi non P2 3a Tav. 48,9 63,6 70 supera il valore limite previsto dalla P2 normativa Allegato Il valore del Leq simulato presso il P3 3a Tav. recettore è di 57,4 dBA e quindi supera 49,4 57,4 55 P3 il valore limite previsto dalla normativa. Allegato Il valore del Leq simulato presso il P4 3a Tav. recettore è di 65,7 dBA e quindi supera 53,1 65,7 65 P4 il valore limite previsto dalla normativa. Allegato Il valore del Leq simulato presso il P5 3a Tav. recettore è di 72,5 dBA e quindi supera 50,6 72,5 55 P5 il valore limite previsto dalla normativa. Allegato Il valore del Leq simulato presso il P6 3a Tav. recettore è di 68,8 dBA e quindi supera 46,2 68,8 55 P6 il valore limite previsto dalla normativa. Allegato Il valore del Leq simulato presso il P7 3a Tav. recettore è di 56 dBA e quindi supera il 47,4 56,0 55 P7 valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 54,2 dBA e quindi non P9 3a Tav. 45,6 54,2 70 supera il valore limite previsto dalla P9 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 44,6 dBA e quindi non P10 3a Tav. 38,2 44,6 70 supera il valore limite previsto dalla P10 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 55,5 dBA e quindi non P11 3a Tav. 49,9 55,5 70 supera il valore limite previsto dalla P11 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 49,2 dBA e quindi non P12 3a Tav. 47,1 49,2 70 supera il valore limite previsto dalla P12 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 50,3 dBA e quindi non P13 3a Tav. 50,2 50,3 70 supera il valore limite previsto dalla P13 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 52,2 dBA e quindi non P14 3a Tav. 49 52,2 70 supera il valore limite previsto dalla P14 normativa Allegato Il valore del Leq simulato presso il P15 3a Tav. 59,5 59,7 70 recettore è di 59,7 dBA e quindi non P15

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 93 di 108 00 RE-RU-1204

Leq Rumore Immissione Limite di Residuo Post immissione Recettore Tavola Leq simulato al recettore Leq Medio Operam Periodo Diurno Leq Medio Diurno dBA Diurno dBA dBA supera il valore limite previsto dalla normativa

Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 47,3 dBA e quindi non P16 3a Tav. 45,5 47,3 70 supera il valore limite previsto dalla P16 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 46,3 dBA e quindi non P17 3a Tav. 46,3 46,3 70 supera il valore limite previsto dalla P17 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 51,6 dBA e quindi non P18 3a Tav. 51 51,6 70 supera il valore limite previsto dalla P18 normativa Allegato Il valore del Leq simulato presso il P19 3a Tav. recettore è di 70,5 dBA e quindi supera 51,3 70,5 70 P19 il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 53,4 dBA e quindi non P20 3a Tav. 38,6 53,4 70 supera il valore limite previsto dalla P20 normativa Allegato Il valore del Leq simulato presso il P21 3a Tav. recettore è di 71,9 dBA e quindi supera 54,4 71,9 70 P21 il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 51,2 dBA e quindi non P22 3a Tav. 40,3 51,2 70 supera il valore limite previsto dalla P22 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 57,8 dBA e quindi non P23 3a Tav. 52,5 57,8 70 supera il valore limite previsto dalla P23 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 62,8 dBA e quindi non P24 3a Tav. 53,4 62,8 70 supera il valore limite previsto dalla P24 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 53,5 dBA e quindi non P25 3a Tav. 52 53,5 70 supera il valore limite previsto dalla P25 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 63,9 dBA e quindi non P26 3a Tav. 45 63,9 70 supera il valore limite previsto dalla P26 normativa

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 94 di 108 00 RE-RU-1204

Leq Rumore Immissione Limite di Residuo Post immissione Recettore Tavola Leq simulato al recettore Leq Medio Operam Periodo Diurno Leq Medio Diurno dBA Diurno dBA dBA Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 60 dBA e quindi non P27 3a Tav. 44,5 60 70 supera il valore limite previsto dalla P27 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 68,1 dBA e quindi non P28 3a Tav. 53,1 68,1 70 supera il valore limite previsto dalla P28 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 68,4 dBA e quindi non P29 3a Tav. 41 68,4 70 supera il valore limite previsto dalla P29 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 60,9 dBA e quindi non P30 3a Tav. 45,6 60,9 70 supera il valore limite previsto dalla P30 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 43,3 dBA e quindi non P31 3a Tav. 43,3 43,3 70 supera il valore limite previsto dalla P31 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 51,2 dBA e quindi non P32 3a Tav. 41,5 51,2 70 supera il valore limite previsto dalla P32 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 62,6 dBA e quindi non P33 3a Tav. 40,6 62,6 70 supera il valore limite previsto dalla P33 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 67,4 dBA e quindi non P34 3a Tav. 37,6 67,4 70 supera il valore limite previsto dalla P34 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 66,2 dBA e quindi non P35 3a Tav. 50,8 66,2 70 supera il valore limite previsto dalla P35 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 59,4 dBA e quindi non P36 3a Tav. 47,8 59,4 70 supera il valore limite previsto dalla P36 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 55,7 dBA e quindi non P37 3a Tav. 54,4 55,7 70 supera il valore limite previsto dalla P37 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 65,3 dBA e quindi non P38 3a Tav. 48,7 65,3 70 supera il valore limite previsto dalla P38 normativa

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 95 di 108 00 RE-RU-1204

Leq Rumore Immissione Limite di Residuo Post immissione Recettore Tavola Leq simulato al recettore Leq Medio Operam Periodo Diurno Leq Medio Diurno dBA Diurno dBA dBA Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 55,5 dBA e quindi non P40 3a Tav. 53,9 55,5 70 supera il valore limite previsto dalla P40 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 68,4 dBA e quindi non P41 3a Tav. 68,3 68,4 70 supera il valore limite previsto dalla P41 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 58,4 dBA e quindi non P42 3a Tav. 50 58,4 65 supera il valore limite previsto dalla P42 normativa Allegato Il valore del Leq simulato presso il P43 3a Tav. recettore è di 58 dBA e quindi supera il 51,4 58 50 P43 valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 57,9 dBA e quindi non P44 3a Tav. 45 57,9 60 supera il valore limite previsto dalla P44 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 63 dBA e quindi non P45 3a Tav. 47,1 63 65 supera il valore limite previsto dalla P45 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 58,7 dBA e quindi non P46 3a Tav. 55,7 58,7 60 supera il valore limite previsto dalla P46 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 47,9 dBA e quindi non P47 3a Tav. 46,2 47,9 60 supera il valore limite previsto dalla P47 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 47,4 dBA e quindi non P48 3a Tav. 40,2 47,4 50 supera il valore limite previsto dalla P48 normativa Allegato Il valore del Leq simulato presso il P49 3a Tav. recettore è di 60,8 dBA e quindi supera 46,4 60,8 60 P49 il valore limite previsto dalla normativa. Allegato Il valore del Leq simulato presso il P50 3a Tav. recettore è di 70,2 dBA e quindi supera 62 70,2 55 P50 il valore limite previsto dalla normativa. Allegato Il valore del Leq simulato presso il P51 3a Tav. recettore è di 70,3 dBA e quindi supera 37,3 70,3 50 P51 il valore limite previsto dalla normativa.

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 96 di 108 00 RE-RU-1204

Leq Rumore Immissione Limite di Residuo Post immissione Recettore Tavola Leq simulato al recettore Leq Medio Operam Periodo Diurno Leq Medio Diurno dBA Diurno dBA dBA Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 45,1 dBA e quindi non P52 3a Tav. 43,2 45,1 50 supera il valore limite previsto dalla P52 normativa Allegato Il valore del Leq simulato presso il P53 3a Tav. recettore è di 63,9 dBA e quindi supera 58,9 63,9 55 P53 il valore limite previsto dalla normativa. Allegato Il valore del Leq simulato presso il P54 3a Tav. recettore è di 55,6 dBA e quindi supera 46,5 55,6 50 P54 il valore limite previsto dalla normativa. Allegato Il valore del Leq simulato presso il P55 3a Tav. recettore è di 60 dBA e quindi supera il 45,3 60,0 55 P55 valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 46,7 dBA e quindi non P56 3a Tav. 46,4 46,7 60 supera il valore limite previsto dalla P56 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 56,4 dBA e quindi non P57 3a Tav. 41,7 56,4 60 supera il valore limite previsto dalla P57 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 54,0 dBA e quindi non P58 3a Tav. 45,9 54,0 55 supera il valore limite previsto dalla P58 normativa Allegato Il valore del Leq simulato presso il P59 3a Tav. recettore è di 57,3 dBA e quindi supera 45,5 57,3 55 P59 il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 47,6 dBA e quindi non P60 3a Tav. 40,8 47,6 55 supera il valore limite previsto dalla P60 normativa Allegato Il valore del Leq simulato presso il P61 3a Tav. recettore è di 70,6 dBA e quindi supera 41 70,6 55 P61 il valore limite previsto dalla normativa. Allegato Il valore del Leq simulato presso il P62 3a Tav. recettore è di 59,2 dBA e quindi supera 58,8 59,2 55 P62 il valore limite previsto dalla normativa.

Allegato Il valore del Leq simulato presso il P64 3a Tav. recettore è di 62,6 dBA e quindi supera 43,2 62,6 60 P64 il valore limite previsto dalla normativa.

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 97 di 108 00 RE-RU-1204

Tab. 6.3 - Risultati simulazioni acustiche presso i recettori localizzati nei pressi della condotta principale – Limite di Immissione Notturno Leq Limite di Rumore Immissione immissione Residuo Post Periodo Recettore Tavola Leq simulato al recettore Leq Medio Operam Notturno Notturno Leq Medio dBA dBA Notturno

dBA Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 43,8 dBA e quindi non P7 3a Tav. 43,6 43,8 45 supera il valore limite previsto dalla P7 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 40 dBA e quindi non P9 3a Tav. 39,7 40 60 supera il valore limite previsto dalla P9 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 47,6 dBA e quindi non P12 3a Tav. 47,2 47,6 60 supera il valore limite previsto dalla P12 normativa Allegato Il valore del Leq simulato presso il P43 3a Tav. recettore è di 42,6 dBA e quindi supera 42,2 42,6 40 P43 il valore limite previsto dalla normativa. Allegato Il valore del Leq simulato presso il P46 3a Tav. recettore è di 50,8 dBA e quindi supera 50,8 50,8 50 P46 il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 47,6 dBA e quindi non P49 3a Tav. 47,1 47,6 50 supera il valore limite previsto dalla P49 normativa Allegato Il valore del Leq simulato presso il P53 3a Tav. recettore è di 52,3 dBA e quindi supera 52,2 52,3 45 P53 il valore limite previsto dalla normativa. Allegato Il valore del Leq simulato presso il P62 3a Tav. recettore è di 50,3 dBA e quindi supera 49,8 50,3 45 P62 il valore limite previsto dalla normativa

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 98 di 108 00 RE-RU-1204

Tab. 6.4 - Risultati simulazioni acustiche presso i recettori localizzati nei pressi degli allacciamenti – Limite di Immissione DIURNO Leq Limite di Rumore Immissione immissione Residuo Post Periodo Recettore Tavola Leq simulato al recettore Leq Medio Operam Diurno Diurno Leq Medio dBA dBA Diurno

dBA Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 53,1 dBA e quindi non Pa1 3a Tav. 42,6 53,1 70 supera il valore limite previsto dalla Pa1 normativa Il valore del Leq simulato presso il Allegato recettore è di 61,0 dBA e quindi non Pa2 3a Tav. 54,7 61,0 70 supera il valore limite previsto dalla Pa2 normativa Allegato Il valore del Leq simulato presso il Pa3 3a Tav. recettore è di 80,5 dBA e quindi supera 50,4 80,5 70 Pa3 il valore limite previsto dalla normativa.

6.2.2 Confronto con i limiti di emissione Nella tabelle seguente (Tab. 6.5) si riassumono i risultati delle simulazioni acustiche previsionali in condizioni post-operam in termini di valori di emissione acustica Leq(dBA) attesi presso i recettori di tipo residenziale più vicini alla sorgente di rumore, per i quali la normativa vigente fissa i limiti di emissione.

Tab. 6.5 - Risultati simulazioni acustiche presso i recettori localizzati nei pressi della condotta principale e allacciamenti – Limite di emissione DIURNO

Leq Emissione Limite di Post Operam Emissione Recettore Tavola Leq simulato al recettore Leq Medio Periodo Diurno Diurno dBA dBA

Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 56,6 dBA e quindi P3 56,6 50 Tav. P3 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 65,5 dBA e quindi P4 65,5 60 Tav. P4 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 72,5 dBA e quindi P5 72,5 50 Tav. P5 supera il valore limite previsto dalla normativa.

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 99 di 108 00 RE-RU-1204

Leq Emissione Limite di Post Operam Emissione Recettore Tavola Leq simulato al recettore Leq Medio Periodo Diurno Diurno dBA dBA

Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 68,8 dBA e quindi P6 68,8 50 Tav. P6 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 55,3 dBA e quindi P7 55,3 50 Tav. P7 supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 57,7 dBA e quindi P42 57,7 60 Tav. P42 non supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 56,9 dBA e quindi P43 56,9 45 Tav. P43 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 57,7 dBA e quindi P44 57,7 55 Tav. P44 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 62,9 dBA e quindi P45 62,9 60 Tav. P45 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 55,6 dBA e quindi P46 55,6 55 Tav. P46 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 42,9 dBA e quindi P47 42,9 55 Tav. P47 non supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 46,5 dBA e quindi P48 46,5 45 Tav. P48 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 60,6 dBA e quindi P49 60,6 55 Tav. P49 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 69,5 dBA e quindi P50 69,5 50 Tav. P50 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 70,3 dBA e quindi P51 70,3 45 Tav. P51 supera il valore limite previsto dalla normativa.

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 100 di 108 00 RE-RU-1204

Leq Emissione Limite di Post Operam Emissione Recettore Tavola Leq simulato al recettore Leq Medio Periodo Diurno Diurno dBA dBA

Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 40,7 dBA e quindi P52 40,7 45 Tav. P52 non supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 62,3 dBA e quindi P53 62,3 50 Tav. P53 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 56,0 dBA e quindi P54 56,0 45 Tav. P54 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 59,9 dBA e quindi P55 59,9 50 Tav. P55 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 35,1 dBA e quindi P56 35,1 55 Tav. P56 non supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 56,3 dBA e quindi P57 56,3 55 Tav. P57 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 53,3 dBA e quindi P58 53,3 50 Tav. P58 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 57 dBA e quindi P59 57,0 50 Tav. P59 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 46,6 dBA e quindi P60 46,6 50 Tav. P60 non supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 70,6 dBA e quindi P61 70,6 50 Tav. P61 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 48,1 dBA e quindi P62 48,1 50 Tav. P62 non supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 62,6 dBA e quindi P64 62,6 55 Tav. P64 supera il valore limite previsto dalla normativa.

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 101 di 108 00 RE-RU-1204

Tab. 6.6 - Risultati simulazioni acustiche presso i recettori localizzati nei pressi della condotta principale e allacciamenti – Limite di Emissione Notturno

Leq Emissione Limite di Post Operam Emissione Recettore Tavola Leq simulato al recettore Leq Medio Periodo Diurno Diurno dBA dBA

Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 30,7 dBA e quindi P7 30,7 55 Tav. P7 non supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 32,3 dBA e quindi non P43 32,3 35 Tav. P43 supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 30,9 dBA e quindi non P46 30,9 45 Tav. P46 supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 37,8 dBA e quindi non P49 37,8 45 Tav. P49 supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 37,6 dBA e quindi non P53 37,6 40 Tav. P53 supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq di emissione simulato Allegato 3b presso il recettore è di 40,5 dBA e quindi P62 40,5 35 Tav. P54 supera il valore limite previsto dalla normativa

6.2.3 Confronto con i limiti di immissione differenziali In Tab. 6.7 si riassumono i risultati delle simulazioni acustiche previsionali in condizioni post- operam in termini di valori di immissione acustica differenziale attesi presso i recettori più vicini alla sorgente di rumore, vengono riproposti solo i recettori dove tale criterio è applicabile (cfr ).

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 102 di 108 00 RE-RU-1204

Tab. 6.7 - Risultati simulazioni acustiche presso i recettori localizzati nei pressi della condotta principale – Limite di Immissione differenziale diurno

Leq Rumore Limite di Immissione Residuo Leq immissione Post Leq differenzia differenzial Rec. Tavola Leq differenziale simulato al recettore Operam Medio le diurno e Leq Medio Diurno dBA Periodo Diurno dBA Diurno dBA dBA Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 12,6 dBA e quindi P4 53,1 65,7 12,6 5 Tav. P4 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 21,9 dBA e quindi P5 50,6 72,5 21,9 5 Tav. P5 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 22,6 dBA e quindi P6 46,2 68,8 22,6 5 Tav. P6 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 0,1 dBA e quindi P13 50,2 50,3 0,1 5 Tav. P13 non supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 0,2 dBA e quindi P15 59,5 59,7 0,2 5 Tav. P15 non supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 0,6 dBA e quindi P18 51 51,6 0,6 5 Tav. P18 non supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 19,2 dBA e quindi P19 51,3 70,5 19,2 5 Tav. P19 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 17,5 dBA e quindi P21 54,4 71,9 17,5 5 Tav. P21 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 5,3 dBA e quindi P23 52,5 57,8 5,3 5 Tav. P23 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 9,4 dBA e quindi P24 53,4 62,8 9,4 5 Tav. P24 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 1,5 dBA e quindi P25 52 53,5 1,5 5 Tav. P25 non supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 15 dBA e quindi P28 53,1 68,1 15 5 Tav. P28 supera il valore limite previsto dalla normativa. Allegato 3c Il valore del Leq differenziale diurno P35 50,8 66,2 15,4 5 Tav. P35 presso il recettore è di 15,4 dBA e quindi

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 103 di 108 00 RE-RU-1204

Leq Rumore Limite di Immissione Residuo Leq immissione Post Leq differenzia differenzial Rec. Tavola Leq differenziale simulato al recettore Operam Medio le diurno e Leq Medio Diurno dBA Periodo Diurno dBA Diurno dBA dBA supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 1,3 dBA e quindi P37 54,4 55,7 1,3 5 Tav. P37 non supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 1,6 dBA e quindi P40 53,9 55,5 1,6 5 Tav. P40 non supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 0,1 dBA e quindi P41 68,3 68,4 0,1 5 Tav. P41 non supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 8,4 dBA e quindi P42 50 58,4 8,4 5 Tav. P42 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 6,6 dBA e quindi P43 51,4 58 6,6 5 Tav. P43 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 3 dBA e quindi non P46 55,7 58,7 3 5 Tav. P46 supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 8,2 dBA e quindi P50 62 70,2 8,2 5 Tav. P50 supera il valore limite previsto dalla normativa. Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 5 dBA e quindi non P53 58,9 63,9 5 5 Tav. P53 supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno Allegato 3c presso il recettore è di 0,4 dBA e quindi P62 58,8 59,2 0,4 5 Tav. P62 non supera il valore limite previsto dalla normativa

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 104 di 108 00 RE-RU-1204

Tab. 6.8 - Risultati simulazioni acustiche presso i recettori localizzati nei pressi della condotta principale – Limite di Immissione Differenziale Notturno

Rumore Leq Limite di Residuo Immissione Leq immissione

Leq Post Operam differenzial differenziale Rec. Tavola Leq differenziale simulato al recettore Medio Leq Medio e Notturno Periodo

Notturno Notturno dBA Notturno dBA dBA dBA

Il valore del Leq differenziale diurno presso Allegato 3c il recettore è di 0,2 dBA e quindi non P7 43,6 43,8 0,2 3 Tav. P7 supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno presso Allegato 3c il recettore è di 0,4 dBA e quindi non P12 47,2 47,6 0,4 3 Tav. P12 supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno presso Allegato 3c il recettore è di 0,4 dBA e quindi non P43 42,2 42,6 0,4 3 Tav. P43 supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno presso Allegato 3c P46 il recettore è di 0 dBA e quindi non supera 50,8 50,8 0,0 3 Tav. P46 il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno presso Allegato 3c il recettore è di 0,5 dBA e quindi non P49 47,1 47,6 0,5 3 Tav. P49 supera il valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno presso Allegato 3c il recettore è di 0,1 dBA e quindi non P53 52,2 52,3 0,1 3 Tav. P53 supera il valore limite previsto dalla normativa valore del Leq differenziale diurno presso il Allegato 3c P62 recettore è di 0,5 dBA e quindi non supera 49,8 50,3 0.5 3 Tav. P62 il valore limite previsto dalla normativa

Tab. 6.9 - Risultati simulazioni acustiche presso i recettori localizzati nei pressi degli allacciamenti – Limite di Immissione differenziale Diurno

Leq Rumore Limite di Immissione Residuo Leq immissione Post Leq differenzia differenzial Rec. Tavola Leq differenziale simulato al recettore Operam Medio le diurno e Leq Medio Diurno dBA Periodo Diurno dBA Diurno dBA dBA Il valore del Leq differenziale diurno presso Allegato 3c Pa2 il recettore è di 6,3 dBA e quindi supera il 54,7 61,0 6,3 5 Tav. Pa2 valore limite previsto dalla normativa Il valore del Leq differenziale diurno presso Allegato 3c Pa3 il recettore è di 30,1 dBA e quindi supera il 50,4 80,5 30,1 5 Tav. Pa3 valore limite previsto dalla normativa.

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 105 di 108 00 RE-RU-1204

7 CONCLUSIONI

Analizzando i risultati delle simulazioni modellistiche di impatto acustico in corrispondenza dei recettori localizzati nelle immediate vicinanze dell’area di cantiere del metanodotto, si evidenzia come i valori attesi del livello equivalente di pressione sonora generata dal cantiere, siano la maggior parte inferiori ai corrispondenti limiti di immissione fissati dai piani di zonizzazione acustica comunale o dal DPCM 1991. Infatti, gli studi previsionali evidenziano su 66 recettori rappresentati da edifici residenziali, il superamento dei limiti di immissione assoluta (nel periodo diurno e notturno) per 19 recettori elencati nella tabella successiva, alcuni di essi risultavano superiori al limite anche in fase Ante operam (P50, P53, P62 nel periodo diurno e P43, P46, P53, P62 nel periodo notturno). Si segnala che sui recettori con valori superiori al limite nel periodo notturno di immissione le attività dell’opera non contribuiscono in modo significativo rispetto ai valori registrati in Ante Operam.

Analizzando il rispetto dei limiti emissione, invece, si evince il superamento dei limiti fissati dalla classe acustica di appartenenza per 21 recettori nel periodo diurno e un superamento nel periodo notturno.

Infine, il limite d’immissione differenziale diurno è superato per 14 recettori, mentre non si registrano superamenti nel periodo notturno.

La tabella seguente riassume, per ciascun limite normativo analizzato, per quali recettori lo studio previsionale di impatto acustico evidenzia un superamento.

Tab. 7.1 - Recettori per i quali si verificano i superamenti dei limiti normativi Limite Limite Limite Limite Limite Limite Immissione Immissione Emissione Emissione differenziale differenziale Diurno Notturno Diurno Notturno Diurno Notturno P3, P4, P5, P6, P3, P4, P5, P6, P7, P43, P44, P4, P5, P6, P7,P19, P21, P45, P46, P48, P19, P21, P23, P43, P49, P50, P43, P46, P53, P49, P50, P51, P62 P24, P28, P35, - P51, P53, P54, P62 P53, P54, P55, P42, P43, P50, P55, P59, P61, P57, P58, P59, Pa2, Pa3 P62, P64, Pa3 P61, P64

Nota: in grassetto i recettori con valori superiori al limite già in fase Ante Operam

Concludendo, i limiti normativi saranno superati nei seguenti recettori:  P3, P4, P5, P6, P7 localizzati nel Comune di Alanno  P19, P21 localizzati nel Comune di Barisciano  P23, P24, P28, P35, Pa2 localizzati nel Comune dell'Aquila  P42, P43, P44, P45 localizzati nel Comune di Antrodoco  P46, P48, P49 localizzati nel Comune di Borgo Velino  P50 P51, P53, P54, P55 localizzati nel Comune di Castel Sant'Angelo  P57, P58, P59, P62 localizzati nel Comune di Cittaducale

Nome File: RE-RU-1204_00.docx0 RIFACIMENTO METANODOTTO CHIETI - RIETI DN 400 (16”), DP 24 bar e OPERE CONNESSE

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 106 di 108 00 RE-RU-1204

 P61, P64 localizzati nel Comune di Rieti  Pa3 localizzato nel Comune di Scoppito

L'attivazione di cantieri nei comuni in cui si prevede il rispetto dei limiti acustici, non necessita di specifica richiesta di autorizzazione. Invece, nel caso dei recettori per cui si prevede il superamento dei limiti normativi è possibile richiedere ai comuni interessati l’autorizzazione in deroga, visto il carattere temporaneo e mobile delle attività in oggetto.

Va comunque sottolineato che le attività per la realizzazione del metanodotto provocheranno disturbo limitato alla fase di cantiere, che si svolgerà in periodo diurno per tutti i recettori ad eccezione del recettore interessati dalle opere trenchless , e che ogni tratto di cantiere attivo lungo la linea del tracciato per un tratto di lunghezza di qualche centinaio di metri , trattandosi di un cantiere “mobile” si esaurirà nel giro di pochi giorni.

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 107 di 108 00 RE-RU-1204

8 ELENCO ALLEGATI

ALLEGATO 1 Certificati di taratura degli strumenti di misura utilizzati

ALLEGATO 2 Attestazione di abilitazione dei tecnici competenti in acustica

ALLEGATO 3a Mappe cromatiche delle isofoniche simulate durante la fase di cantiere – Leq Immissione assoluta

ALLEGATO 3b Mappe cromatiche delle isofoniche simulate durante la fase di cantiere - Leq Emissione

ALLEGATO 3c Mappe cromatiche delle isofoniche simulate durante la fase di cantiere - Leq Immissione differenziale

ALLEGATO 4 Schede Caratterizzazione degli edifici (Recettori posizionati lungo la condotta principale)

ALLEGATO 5 Schede Caratterizzazione degli edifici (Recettori posizionati lungo i tracciati in allacciamento)

ALLEGATO 6 Inquadramento territoriale dei recettori

ALLEGATO 7 Mappe dei punti di misura, con indicati i valori medi diurni e notturni derivanti dalla campagna di monitoraggio

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N° Documento: Foglio Rev.: 03492-ENV-RE-100-0204 108 di 108 00 RE-RU-1204

9 BIBLIOGRAFIA

 G. Licitra, M. Magnoni, G. D’Amore – “Rassegna dei modelli per il rumore, i campi elettromagnetici e la radioattività ambientale” - ANPA, 2001.

 Datakustik – “Introduction to Cadna A” (State of the art, noise prediction software)

 Norme UNI 10855 del 31/12/99 (Misura e valutazione del contributo acustico di singole sorgenti)

 Norme UNI 9884 del 31/07/97 (Caratterizzazione acustica del territorio mediante la descrizione del rumore ambientale)

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