SERIE GENERALE

Spediz. abb.abb. post. post. - art.45% 1, -comma art. 2, 1 comma 20/b Anno 158° - Numero 253 LeggeLegge 27-02-2004,23-12-1996, n. n. 46 662 - Filiale - Filiale di Roma di Roma GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA SI PUBBLICA TUTTI I PARTE PRIMA Roma - Sabato, 28 ottobre 2017 GIORNI NON FESTIVI DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA, 70 - 00186 ROMA AMMINISTRAZIONEDIREZIONE E REDAZIONE PRESSO PRESSOL’ISTITUTO IL POLIGRAFICOMINISTERO EDELLA ZECCA GIUSTIZIADELLO STATO - UFFICIO - VIA SALARIA, PUBBLICAZIONE 691 - 00138 LEGGI ROMA E - DECRETICENTRALINO - VIA 06-85081 ARENULA - LIBRE 70 RIA- 00186DELLO STATOROMA PIAZZAAMMINISTRAZIONE G. VERDI, 1 -PRESSO 00198 ROMA L'ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO - LIBRERIA DELLO STATO - PIAZZA G. VERDI 10 - 00198 ROMA - CENTRALINO 06-85081 La Gazzetta Ufficiale, Parte Prima, oltre alla Serie Generale, pubblica cinque Serie speciali, ciascuna contraddistinta da autonoma numerazione: 1ª Serie speciale: Corte costituzionale (pubblicata il mercoledì) 2ª Serie speciale: Unione europea (pubblicata il lunedì e il giovedì) 3ª Serie speciale: Regioni (pubblicata il sabato) 4ª Serie speciale: Concorsi ed esami (pubblicata il martedì e il venerdì) 5ª Serie speciale: Contratti pubblici (pubblicata il lunedì, il mercoledì e il venerdì) La Gazzetta Ufficiale, Parte Seconda, “Foglio delle inserzioni”, è pubblicata il martedì, il giovedì e il sabato

AVVISO ALLE AMMINISTRAZIONI

Al fi ne di ottimizzare la procedura di pubblicazione degli atti in Gazzetta Ufficiale, le Amministrazioni sono pregate di inviare, contemporaneamente e parallelamente alla trasmissione su carta, come da norma, anche copia telematica dei medesimi (in formato word) al seguente indirizzo di posta elettronica certifi cata: [email protected], curando che, nella nota cartacea di trasmissione, siano chiaramente riportati gli estremi dell’invio telematico (mittente, oggetto e data). Nel caso non si disponga ancora di PEC, e fi no all’adozione della stessa, sarà possibile trasmettere gli atti a: [email protected]

SOMMARIO

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI Ministero dell’interno MINISTRI 28 giugno 2017. Approvazione della «Variante al Piano stral- DECRETO 5 ottobre 2017. cio per l’assetto idrogeologico - Rischio di frana» Istituzione e finalità dell’attestato di pubblica relativamente ai settori di territorio dei Comuni benemerenza dell’Amministrazione della pub- di Bagnoli Irpino, , Bucciano, Ca- blica sicurezza. (17A07355) ...... Pag. 5 stel Morrone, Castelfranci, Durazzano, Frasso Telesino, , Mercogliano, Piana di Monteverna, Sant’Arcangelo Trimonte e Torre- Ministero delle politiche agricole cuso. (17A07311) ...... Pag. 1 alimentari e forestali

DECRETO 25 settembre 2017. DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11 ottobre 2017. Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi Delega di funzioni alla Sottosegretaria di Stato nei territori della Regione Lombardia dal 5 giu- on. dott.ssa Paola De Micheli. (17A07357) . . . . . Pag. 4 gno 2017 al 6 giugno 2017. (17A07265) ...... Pag. 7 28-10-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 253 DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI vo di risorse naturali» ed in particolare l’art. 51 che ha in- MINISTRI 28 giugno 2017 . trodotto nuove «Norme in materia di Autorità di bacino»; Approvazione della «Variante al Piano stralcio per l’asset- Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini- to idrogeologico - Rischio di frana» relativamente ai settori stri del 10 agosto 1989, recante «Costituzione dell’Auto- di territorio dei Comuni di Bagnoli Irpino, Baia e Latina, rità di bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno»; Bucciano, Castel Morrone, Castelfranci, Durazzano, Frasso Visto, altresì, l’art. 51, comma 4, della legge 28 di- Telesino, Gioia Sannitica, Mercogliano, Piana di Montever- na, Sant’Arcangelo Trimonte e Torrecuso. cembre 2015, n. 221, secondo cui «il decreto di cui al comma 3 dell’art. 63 del decreto legislativo 3 aprile IL PRESIDENTE 2006, n. 152, come sostituito dal comma 2 del presen- DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI te articolo, è adottato entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge; da tale data sono Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; soppresse le Autorità di bacino di cui alla legge 18 mag- gio 1989, n. 183. In fase di prima attuazione, dalla data Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20; di entrata in vigore della presente legge le funzioni di Visto l’art. 87 del decreto legislativo 31 marzo 1998, Autorità di bacino distrettuale sono esercitate dalle n. 112; Autorità di bacino di rilievo nazionale di cui all’art. 4 Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; del decreto legislativo 10 dicembre 2010, n. 219, che a Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri tal fine si avvalgono delle strutture, del personale, dei 10 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 104 beni e delle risorse strumentali delle Autorità di bacino del 7 maggio 2001, che, all’art. 1, comma 2, trasferisce regionali e interregionali comprese nel proprio distret- dal Ministero dei lavori pubblici al Ministero dell’am- to. Dopo l’emanazione del decreto di cui al comma 3 biente e della tutela del territorio e del mare la Direzione dell’art. 63 del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, generale della difesa del suolo e gli uffici con compiti in i segretari generali delle Autorità di bacino di rilievo materia di gestione e tutela delle risorse idriche; nazionale di cui all’art. 4 del decreto legislativo 10 di- cembre 2010, n. 219, sono incaricati anche dell’attua- Vista la legge 18 maggio 1989, n. 183, recante «Norme zione dello stesso e svolgono le funzioni loro attribuite per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del comunque non oltre la nomina dei segretari generali di suolo»; cui al comma 7 dell’art. 63 del citato decreto legislativo Visti in particolare gli articoli 4, comma 1, 17 e 18 del- n. 152 del 2006»; la legge n. 183 del 1989, concernenti le modalità di ap- Visto il decreto del Ministro dell’ambiente e della tu- provazione dei piani di bacino nazionali, nonché il com- tela del territorio e del mare 25 ottobre 2016, n. 294, ma 6-ter dell’art. 17, che prevede che i piani di bacino recante «Disciplina dell’attribuzione e del trasferimento idrografico possono essere redatti ed approvati anche per alle Autorità di bacino distrettuali del personale e delle sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali; risorse strumentali, ivi comprese le sedi, e finanziarie Vista la legge 31 luglio 2002, n. 179, recante «Disposi- delle Autorità di bacino, di cui alla legge 18 maggio zioni in materia di ambiente»; 1989, n. 183», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 27 Visto il decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152, del 2 febbraio 2017, entrato in vigore in data 17 febbra- recante «Norme in materia ambientale»; io 2017; Visto il decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, con- Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mi- vertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, nistri del 12 dicembre 2006, recante «Approvazione del n. 13, recante misure straordinarie in materia di risorse Piano stralcio assetto idrogeologico - Rischio di frana idriche e di protezione dell’ambiente; - Bacino Liri-Garigliano e Volturno», pubblicato nella Visto il decreto legislativo 10 dicembre 2010, n. 219, Gazzetta Ufficiale n. 122 del 28 maggio 2007; recante «Attuazione della direttiva 2008/105/CE relativa Considerato che con il citato decreto del Presidente del a standard di qualità ambientale nel settore della politica Consiglio dei ministri 12 dicembre 2006 è stato approvato delle acque, recante modifica e successiva abrogazione il Piano stralcio assetto idrogeologico - Rischio di frana - delle direttive 82/176/CEE, 83/513/CEE, 84/156/CEE, Bacino Liri-Garigliano e Volturno, adottato dal Comitato 84/491/CEE, 86/280/CEE, nonché modifica della diretti- istituzionale con deliberazione n. 1 del 5 aprile 2006, per va 2000/60/CE e recepimento della direttiva 2009/90/CE i comuni di cui all’allegato A del citato decreto, mentre che stabilisce, conformemente alla direttiva 2000/60/CE, per i comuni di cui all’allegato B tale Piano stralcio resta specifiche tecniche per l’analisi chimica e il monitoraggio adottato con le Misure di salvaguardia; dello stato delle acque», e in particolare l’art. 4; Considerato che per i comuni di cui all’allegato A, così Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 221, recante «Di- come modificato dal decreto del Presidente del Consiglio sposizioni in materia ambientale per promuovere misure dei ministri 23 gennaio 2009, pubblicato nella Gazzetta di green economy e per il contenimento dell’uso eccessi- Ufficiale n. 148 del 29 giugno 2009, è previsto che essi,

— 1 — 28-10-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 253 a seguito dell’adozione del Piano stralcio per l’assetto Ufficiale n. 266 del 15 novembre 2011, è stato approvato idrogeologico - Rischio di frana da parte del Comitato il Piano stralcio per l’assetto idrogeologico - Rischio di istituzionale, possano sviluppare studi specifici al fine di frana, relativamente ai comuni di cui all’Allegato B al de- sottoporre all’Autorità di bacino eventuali riperimetrazio- creto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 dicem- ni delle aree a rischio idrogeologico ai sensi dell’art. 29 bre 2006, adottato dal Comitato istituzionale dell’Autorità della normativa di Piano per procedere successivamente, di bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno nella seduta per queste aree, all’adozione ed all’approvazione del Pia- del 10 marzo 2010 con delibera n. 6, ai sensi del com- no stesso; ma 1, dell’art. 170 del decreto legislativo n. 152 del 2006; Considerato inoltre che è previsto che i comuni di cui Visto l’art. 29 delle Norme di attuazione - Misure di all’allegato B, così come modificato dal citato decreto del salvaguardia «Modificazioni ed integrazioni al Piano Presidente del Consiglio dei ministri 23 gennaio 2009, a Stralcio»; seguito dell’adozione del Piano stralcio per l’assetto idro- Considerato che i comuni di Bagnoli Irpino (AV), geologico - Rischio di frana da parte del Comitato isti- Baia e Latina (CE), Bucciano (BN), Castel Morrone tuzionale, sviluppino studi specifici al fine di sottoporre (CE), Durazzano (BN), Frasso Telesino (BN), Gioia all’Autorità di bacino eventuali riperimetrazioni delle aree Sannitica (CE), Mercogliano (AV) e Piana di Monte- a rischio idrogeologico, per procedere successivamente verna (CE) hanno sottoposto all’Autorità di bacino dei per queste aree all’adozione ed all’approvazione del Piano; Fiumi Liri-Garigliano e Volturno studi specifici per Visto l’art. 25, comma 4, delle Norme di attuazione - la riperimetrazione di alcuni settori di territori ai sen- Misure di salvaguardia del Piano stralcio per l’assetto idro- si dell’art. 29 delle Norme di attuazione - Misure di geologico - Rischio di frana il quale prescrive che «le nor- salvaguardia; me di attuazione del presente Piano, ai sensi dell’art. 17, Considerato che nei territori comunali di Castelfran- comma 6-bis , della legge n. 183 del 1989, hanno valore ci (AV), Sant’Arcangelo Trimonte (BN) e Torrecuso di misure di salvaguardia per le aree di cui ai precedenti (BN) sono stati segnalati dissesti che comportano un articoli 5, 12 e 15, nonché per i territori dei comuni di cui incremento del grado di rischio individuato nel Piano all’Allegato 2, le cui osservazioni prodotte in sede di con- stralcio per l’assetto idrogeologico - Rischio di frana, ferenza programmatica necessitano di approfondimenti ed richiedendo l’integrazione allo stesso Piano Stralcio ai integrazioni in termini di studi ed indagini»; sensi dell’art. 29 delle Norme di attuazione - Misure di Visti gli articoli 5, 12 e 15 delle Norme di attuazione - salvaguardia; Misure di salvaguardia che dettano norme d’uso del suo- Considerato che, relativamente al di Castel- lo, rispettivamente, per le Aree a rischio potenzialmente franci (AV), a seguito delle risultanze dei rilievi di su- alto (Rpa) e per le Aree di attenzione potenzialmente alta perficie effettuati dai tecnici dell’Autorità di bacino di (Apa), per le Aree a rischio potenzialmente basso (Rpb) concerto con gli altri enti interessati, ed alle risultanze e per le Aree di attenzione potenzialmente bassa (Apb), degli studi pervenuti alla segreteria tecnica operativa per le Aree inondabili da fenomeni di sovralluvionamento dell’Autorità di bacino e alle riunioni tenutesi presso il individuati sulla base di modelli idraulici semplificati o di Comune di Castelfranci, il settore di territorio di loca- studi preliminari, il cui livello di rischio o di attenzione lità Casaluccia, interessato dal fenomeno franoso, sulla deve essere definito a seguito di indagini e studi a scala di base delle metodologie e dei criteri adottati per la re- maggior dettaglio; dazione del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico Considerato che per tutte le suddette aree le Norme di - Rischio di frana, viene riclassificato come «Aree di attuazione - Misure di salvaguardia prevedono la possibi- medio-alta attenzione - A3» (area non urbanizzata) e la lità di annullare e/o modificare, in qualsiasi momento, la porzione urbanizzata come «Area a rischio molto ele- perimetrazione e le misure di salvaguardia relative all’as- vato - R4»; setto idrogeologico a seguito di studi ed indagini a scala Considerato che, relativamente al Comune di Sant’Ar- di maggior dettaglio, che consentano una definizione, a cangelo Trimonte (BN), sulla base dei rilievi di superfi- scala adeguata, delle condizioni di stabilità del territorio; cie eseguiti e degli approfondimenti effettuati dai tecnici Considerato che il Comitato istituzionale dell’Autori- dell’Autorità di bacino (analisi geologiche e geomorfolo- tà di bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno, nella giche a scala di maggiore dettaglio, ecc.) ed alle risultan- delibera n. 6 del 10 marzo 2010, ha disposto, tra l’altro, ze degli studi pervenuti alla segreteria tecnica operativa che «dalla data della presente deliberazione, le norme di dell’Autorità di bacino, il settore di territorio interessato attuazione del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico dall’ampliamento del fenomeno franoso di località S.P. - Rischio di frana assumono valore di norme e non più n. 37 - S.S. 90 bis, sulla base delle metodologie e dei cri- di misure di salvaguardia per tutte le Aree a rischio po- teri adottati per la redazione del Piano stralcio per l’as- tenzialmente alto (Rpa), le Aree di attenzione potenzial- setto idrogeologico - Rischio di frana, viene perimetrato mente alta (Apa), le Aree a rischio potenzialmente basso come «Area di medio alta attenzione - A3» ed «Area a (Rpb) e per le Aree di attenzione potenzialmente bassa rischio elevato - R3»; (Apb), dei comuni dei bacini Liri-Garigliano e Volturno»; Considerato che relativamente al Comune di Torrecuso Considerato che con decreto del Presidente del Consi- (BN), a seguito delle risultanze dei rilievi di superficie glio dei ministri 7 aprile 2011, pubblicato nella Gazzetta effettuati dai tecnici dell’Autorità di bacino di concerto

— 2 — 28-10-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 253 con gli altri enti interessati e alle riunioni tenutesi presso Decreta: la Prefettura di Benevento, tenendo conto delle metodolo- gie e dei criteri adottati per la redazione del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico - Rischio di frana, il settore di Art. 1. territorio interessato dal fenomeno franoso presso il km 82+350 della S.S. 87 Sannitica, perimetrato come «Area 1. È approvata la «Variante al Piano stralcio per l’asset- a rischio medio - R2» ed «Area di media attenzione - to idrogeologico - Rischio di frana» relativamente ai set- A2», nell’ambito del Piano stralcio per l’assetto idrogeo- tori di territorio dei comuni di Bagnoli Irpino (AV), Baia logico - Rischio di frana (in scala 1:25.000) (delibera del e Latina (CE), Bucciano (BN), Castel Morrone (CE), Ca- Comitato istituzionale n. 1 del 5 aprile 2006), viene ripe- stelfranci (AV), Durazzano (BN), Frasso Telesino (BN), rimetrato come «Area a rischio elevato - R3» ed «Area di Gioia Sannitica (CE), Mercogliano (AV), Piana di Mon- medio-alta attenzione - A3»; teverna (CE), Sant’Arcangelo Trimonte (BN) e Torrecu- so (BN), adottata ai sensi del comma 1 dell’art. 170 del Vista la delibera n. 4 del 3 luglio 2014 con la quale il decreto legislativo n. 152 del 2006 dal Comitato istituzio- Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino dei fiumi nale dell’Autorità di bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Liri-Garigliano e Volturno ha adottato il Progetto di va- Volturno nella seduta del 17 dicembre 2015, con delibera riante al Piano stralcio per l’assetto idrogeologico - Ri- n. 3, citata nelle premesse. schio di frana relativamente ai Comuni di Bagnoli Irpino (AV), Baia e Latina (CE), Bucciano (BN), Castel Morrone Art. 2. (CE), Castelfranci (AV), Durazzano (BN), Frasso Telesi- no (BN), Gioia Sannitica (CE), Mercogliano (AV), Pia- 1. Relativamente ai settori di territorio oggetto della na di Monteverna (CE), Sant’Arcangelo Trimonte (BN) variante di cui al precedente art. 1, per i quali vi è stato un e Torrecuso (BN), disponendo l’avvio del procedimento incremento dell’estensione e/o classificazione delle aree di variante al Piano stralcio per l’assetto idrogeologico - a rischio/attenzione, le disposizioni dichiarate immedia- Rischio di frana; tamente vincolanti di cui all’art. 25, comma 1, delle nor- Dato atto che di tale adozione è stata data notizia nel- me di attuazione, per le aree non perimetrali nell’ambito la Gazzetta Ufficiale n. 258 del 6 novembre 2014, av- del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico - Rischio viando così la procedura di consultazione in conferenza di frana approvato con decreto del Presidente del Con- programmatica ai sensi dell’art. 1-bis della legge 11 di- siglio dei ministri 12 dicembre 2006, assumono, al fine cembre 2000, n. 365, ed il procedimento ordinario di con- di un’azione di prevenzione, dalla data di adozione della sultazione pubblica sul progetto di variante; Variante al Piano stralcio in argomento, valore di misu- re di salvaguardia fino all’approvazione della Variante Considerato che la Conferenza programmatica della al Piano stralcio per l’assetto idrogeologico - Rischio di regione , nella seduta del 26 gennaio 2015, ha frana medesimo. espresso parere favorevole al progetto di variante al Piano stralcio relativamente ai Comuni di Bagnoli Irpino (AV), Art. 3. Baia e Latina (CE), Bucciano (BN), Castel Morrone (CE), Castelfranci (AV), Durazzano (BN), Frasso Telesi- 1. Al fine di garantire l’incolumità delle persone e la no (BN), Gioia Sannitica (CE), Mercogliano (AV), Piana sicurezza delle strutture ed infrastrutture è necessario che di Monteverna (CE), Sant’Arcangelo Trimonte (BN) e gli enti competenti, nelle aree classificate a rischio molto Torrecuso (BN); elevato ed elevato, assicurino: Considerato che il Comitato istituzionale dell’Autorità attività di monitoraggio dell’intero ambito morfolo- di bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno, nella sedu- gico significativo per il controllo della tendenza evolutiva ta del 17 dicembre 2015, con delibera n. 3, pubblicata nel- dei fenomeni e degli effetti indotti sulle strutture ed infra- la Gazzetta Ufficiale n. 82 dell’8 aprile 2016, ha adottato strutture presenti; la «Variante al Piano stralcio per l’assetto idrogeologico - Rischio di frana» relativamente ai Comuni di Bagno- azioni per la mitigazione e gestione del rischio li Irpino (AV), Baia e Latina (CE), Bucciano (BN), Ca- idrogeologico. stel Morrone (CE), Castelfranci (AV), Durazzano (BN), Frasso Telesino (BN), Gioia Sannitica (CE), Mercogliano Art. 4. (AV), Piana di Monteverna (CE), Sant’Arcangelo Tri- monte (BN) e Torrecuso (BN); 1. Gli stralci della «Carta degli scenari di rischio» in scala 1:25.000 relativi alla «Variante al Piano stralcio as- Visto il parere favorevole della Conferenza Stato-Re- setto idrogeologico - Rischio di frana» per i comuni di gioni, espresso nella seduta del 30 marzo 2017; Bagnoli Irpino (AV), Baia e Latina (CE), Bucciano (BN), Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adot- Castel Morrone (CE), Castelfranci (AV), Durazzano tata nella riunione del 28 giugno 2017; (BN), Frasso Telesino (BN), Gioia Sannitica (CE), Mer- cogliano (AV), Piana di Monteverna (CE), Sant’Arcange- Su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela lo Trimonte (BN) e Torrecuso (BN), sono parte integrante del territorio e del mare; del presente decreto.

— 3 — 28-10-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 253

Art. 5. processi di ricostruzione e sviluppo dei territori colpiti dal 1. Il presente decreto e gli allegati sono depositati sisma del 6 aprile 2009, interventi di sviluppo nell’area di presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del ter- Taranto e Autorità di gestione del POIn Attrattori cultura- ritorio e del mare - Direzione generale per la salvaguar- li, naturali e turismo»; dia del territorio e delle acque, nonché presso la sede Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mi- dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino nistri 25 gennaio 2017, recante la conferma della Strut- meridionale. tura di missione per il coordinamento dei processi di ri- 2. Il presente decreto, previa registrazione da parte dei costruzione e sviluppo dei territori colpiti dal sisma del competenti organi di controllo, sarà pubblicato nella Gaz- 6 aprile 2009, interventi di sviluppo nell’area di Taranto e zetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel Bollettino Autorità di gestione del POIn Attrattori culturali, naturali Ufficiale della regione Campania. e turismo; 3. Il presente decreto entra in vigore il giorno succes- Considerata l’esigenza di assicurare continuità nelle sivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Uffi- politiche alla ricostruzione e allo sviluppo della città de ciale della Repubblica italiana. L’Aquila nonché di quelle inerenti al piano di rientro del bilancio di Roma Capitale; Roma, 28 giugno 2017 Ritenuto opportuno delegare alla Sottosegretaria di I l P r e s i d e n t e Stato on. dott.ssa Paola De Micheli, le funzioni di cui al del Consiglio dei ministri presente decreto; G ENTILONI SILVERI Il Ministro dell’ambiente Decreta: e della tutela del territorio e del mare GALLETTI Art. 1. Registrato alla Corte dei conti il 27 settembre 2017 Ufficio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e 1. A decorrere dal 25 settembre 2017, la Sottosegretaria del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di Stato on. dott.ssa Paola De Micheli, di seguito denomi- registro n. 1, foglio n. 3991 nato Sottosegretaria, è delegata a esercitare le funzioni in materia di: 17A07311 a) politiche finalizzate alla ricostruzione e allo svi- luppo della città de L’Aquila e dei territori abruzzesi col- piti dal sisma del 6 aprile 2009, ivi compreso il relativo DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI monitoraggio; MINISTRI 11 ottobre 2017 . b) monitoraggio del piano di rientro del bilancio di Delega di funzioni alla Sottosegretaria di Stato on. dott. Roma Capitale. ssa Paola De Micheli. 2. Per l’esercizio delle funzioni di cui al comma 1, lettera a) , la Sottosegretaria si avvale della Struttura di IL PRESIDENTE missione per il coordinamento dei processi di ricostru- DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI zione e sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, interventi di sviluppo nell’area di Taranto e Auto- Visto il decreto del Presidente della Repubblica 25 set- rità di gestione del POIn Attrattori culturali, naturali e tembre 2017, con il quale l’on. dott.ssa Paola De Micheli turismo, relativamente al coordinamento dei processi di è stata nominata Sottosegretaria di Stato alla Presidenza ricostruzione e sviluppo dei territori colpiti dal sisma del del Consiglio dei ministri; 6 aprile 2009. Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uf- Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303; ficiale della Repubblica italiana, previa registrazione da Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; parte della Corte dei conti. Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini- Roma, 11 ottobre 2017 stri 1° ottobre 2012, e successive modificazioni e integra- zioni, recante l’ordinamento delle strutture generali della I l P r e s i d e n t e Presidenza del Consiglio dei ministri; del Consiglio dei ministri Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini- G ENTILONI SILVERI stri 22 dicembre 2016 recante proroga della Struttura di Registrato alla Corte dei conti il 19 ottobre 2017 missione di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri giustizia e affari esteri, reg.ne ministri 1° giugno 2014, come modificato dal decreto del prev. n. 2071 Presidente del Consiglio dei ministri 23 giugno 2016, de- nominata «Struttura di missione per il coordinamento dei 17A07357

— 4 —