21-8-2003 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale -n.193

4.6 Legame. PROVVEDIMENTO 29 luglio 2003.

Il territorio delimitato si presenta omogeneo per condizioni eco- Iscrizione della denominazione ûMoliseý nel registro delle pedologiche e varietali estendendosi ai piedi della catena montuosa della Sila grande. denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografi-

che protette. L'orografia dell'intero comprensorio si caratterizza da una serie i

di colline, con pendenze molto variabili che si accentuano nella parte piu© a nord del territorio. IL DIRETTORE GENERALEx

per la qualita© dei prodotti agroalimentari L'area geografica, per l'80% del territorio, supera i 400 metri sul vs

livello del mare. e la tutela del consumatoreE

Il clima e© tipico dell'area mediterranea con piogge concentrate x nel periodo autunno-invernale. Visto il regolamento (CEE) n. 2081/92y del Consiglio del 14 luglio 1992 relativo alla protezione delle indica-

Tali condizioni pedoclimatiche, unitamente alla componente

varietale, conferiscono all'olio extravergine di oliva ûAlto Crotoneseý zioni geografiche e delle denominazionii di origine dei

le peculiari caratteristiche qualitative descritte. prodotti agricoli e alimentari;v Studi linguistici sulla toponomastica dell'area interessata, G. Considerato che, con regolamentoe (CE) n. 1257/2003

Alessio e N. Misiti - E. Straface - J. Trumper, hanno evidenziato una della Commissione del 15 luglio 2003, la denomina-

serie di toponimi inerenti l'esistenza di cultivar primitive in quella gs zione ûMoIiseý riferitas ai grassi, e© iscritta quale deno-

area geografica quali ûSerra Deraý - ulivo selvatico.

minazione d'origine protettap nel registro delle denomi- Il territorio, dove si svilupparono gli antichi paesi di Cerenzia e nazioni di origine protettep (D.O.P.) e delle indicazioni

Verzino, si prestava a varie colture agrarie tra le quali l'olivo. Tale ric- geografiche protette (I.G.P.) previsto dall'art. 6, para- chezza, fece scrivere al Barzio, nel XVI secolo che ûle olive, della grafo 3, del regolamento (CEE) n. 2081/92; grandezza delle mandorle, grosse e ricche di polpa, condite in botti- cella, sono ottime a mangiarsiý. Ritenuto chee sussista l'esigenza di pubblicare nella

Le varieta© minori (Pennulara, Tonda di Strongoli e Rossanese) Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il discipli- che concorrono alla produzione della D.O.P. sono tipiche ed esclusive nare di produzione„„ e la scheda riepilogativa della deno-

della zona di produzione e prendono il nome dai luoghi geografici del- minazionei d'origine protetta ûMoliseý, affinche¨ le

l'area mentre, la varieta© principale ûCaroleaý, e© tipica ed esclusiva disposizioni contenute nei predetti documenti siano della regione Calabria.  accessibili per informazione erga omnes sul territorio

A testimonianza dello storico legame con l'ambiente, si festeggia italiano; da tempi immemorabili, la sagre del Cullurello, della quale, il lette- e

rato P. Maone, vissuto nella seconda meta© dell'ottocento, ne da© una precisa descrizione: ûFriggera© al crepuscolo il gustosissimo olio di q Provvede oliva nelle enormi padelle per cuocere il cullurello, una rara leccor-

niaý. Il cullurello e© una strana ciambella fatta di pasta fresca, fritta ed arrosolata nell'olio nuovo, mangiata calda e accompagnata dalleö alla pubblicazione degli allegati disciplinare di produ-

olive condite. La comparsa sulla tavola del cullurello segna ancora zione e scheda riepilogativa della denominazione d'ori-

oggi l'inizio della stagione della raccolta delle olive. v gine protetta ûMoliseý, registrata in sede comunitaria

L'olivicoltura rappresenta il principale comparto produttivoi del- con regolamento (CE) n. 1257/2003 del 15 luglio 2003. l'area, rivestendo un ruolo preminente nell'economia della zona„ inci- dendo per il 30% sulla P.L.V. dell'area interessata. I produttori che intendono porre in commercio la

denominazione ûMoliseý possono utilizzare, in sede di

4.7 Struttura di controllo. ‚s presentazione e designazione del prodotto, la menzione

Nome: 3 A - Parco tecnologico agroalimentare dell'Umbria - ûDenominazione d'Origine Protettaý solo sulle produ- Soc. Cons. a r. 1. - indirizzo: fraz. Pantella - 06050q Todi (PG) - .- zioni conformi al regolamento (CEE) n. 2081/92 e sono

tenuti al rispetto di tutte le condizioni previste dalla

4.8 Etichettatura. e normativa vigente in materia. L'olio extravergine di oliva deve essereh commercializzato in reci-

pienti o bottiglie di capacita© non superiore a litri 5. Sulle etichette Roma, 29 luglio 2003 deve essere riportato, a caratteri chiari ede indelebili, oltre alle indica- zioni previste dalle norme di etichettatura, il nome ûAlto Crotoneseý Il direttore generale: Abate denominazione di origine protetta.

Dovra© figurare, inoltre, il simbolo„„ grafico relativo all'immagine öööööö

del logotipo specifico ed univoco da utilizzare in abbinamento inscin-

dibile con la denominazione di‚e origine protetta. „ DISCIPLINARE DI PRODUZIONE PER L'OLIO Il simbolo grafico e© costituito da un'ellisse che racchiude in un A DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA ûMOLISEý

primo piano l'antico vescovado della vecchia Acherentia su un'altura,

sullo sfondo il cielo. I colorie utilizzati sono: il marrone 464 C del s Art. 1.

vescovado, il verde dell'altura verde pantone 340C, il celeste del cielo

azzurro pantone 2985€ C, come si evidenzia nell'allegato. Denominazione

4.9 Condizioniy nazionali. g La denominazione di origine protetta ûMoliseý e© riservata agli (Parte riservata alla Commissione). oli extra vergine di oliva prodotti nella zona definita nel successivo art. 3 e che rispondono ai requisiti ed alle condizioni stabiliti dal rego- lamento CEE n. 2081/92 e indicati nel presente disciplinare di produ- 03A09365 zione. ö39ö 21-8-2003 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale -n.193

Art. 2. 48 ore. La sosta delle drupe in oleificio deve avvenire in contenitori rigidi e sistemati in locali ben aerati, freschi e lontano da fonti di © Varieta di olivo odori sgradevoli. Per la produzione dell'olio extra vergine di oliva a denomina- zione di origine protetta ûMoliseý e© ottenuta dalle varieta© di olivo Art. 5.

presenti negli oliveti congiuntamente o disgiuntamente, per almeno l'80%di: Aurina (o Licinia), Gentile di , Oliva nera di Colle- Produzioni e rese i

torto e Leccino; il restante 20%e© costituito congiuntamente o disgiun- tamente, dalle seguenti varieta© autoctone: Paesana bianca, Sperone La produzione massima di olive, riferita agli olivetix specializzati

di gallo, Olivastro e Rosciola. e intensivi, destinata alla produzione degli oli a denominazione di ori-

gine protetta ûMoliseý, non dovra© superare i 120vs quintali per ettaro.

Nel caso di oliveti tradizionali o promiscui invece,E la quantita© totale

Art. 3. di olive prodotte non dovra© essere superiorex a 60 quintali per ettaro

Zona di produzione e quella media per pianta non superiore a 60 Kg. La resa massima delle olive in olio nony dovra© essere superiore

La zona di produzione delle olive destinate all'ottenimento del- al 20%. l'olio extra vergine di oliva a denominazione di origine protetta i

ûMoliseý, comprende i territori dei comuni: ,

Agnone, Bagnoli del Trigno, , Belmonte del Sannio, Boiano, Art.v 6.

Bonefro, , , , , Campo- Modalita© die oleificazione marino, Cantalupo nel Sannio, Carpinone, , Casalci-

prano, , , , Castel- Nella oleificazione delle olivegs destinate alla produzione di oli, di

petroso, Castelpizzuto, Castelverrino, Castel S. Vincenzo, Castropi- cui all'art. 1, sono ammessi soltantos i processi meccanici e fisici atti a gnano, , , Cerro al Volturno, garantire l'ottenimento dip oli esenti da alterazioni. La gramolatura, a

Civitacampomarano, Civitanova del Sannio, Colle d'Anchise, Colle- prescindere dal sistema dip estrazione adottato, dovra© essere effettuata

torto, Colli al Volturno, Conca Casale, , , Fili- con acqua termoregolata alla temperatura massima di 25 ‘C e per gnano, Forl|© del Sannio, Fornelli, , Frosolone, , tempi compatibili ai sistemi di lavorazione. Le operazioni di oleifica-

Gildone, , , , , Isernia, zione delle olive, indirizzate alla produzione di olio extra vergine di

Larino, , Longano, , Lupara, Macchia d'Isernia, oliva a denominazionee di origine protetta ûMoliseý, sono effettuate Macchiagodena, , Mafalda, , Mirabello in impianti di molitura posti nell'ambito del territorio indicato

Sannitico, Miranda, , , , Montaquila, all'art. 3 del presente disciplinare di produzione. , , , , „„

Montenero di Bisaccia, Montenero Valcocchiara, Monteroduni,

Montorio nei Frentani, Morrone nel Sannio, , Palata, Pesche, i Art. 7. Pescolanciano, , Petrella Tifernina, Pettoranello del Molise,  Caratteristiche al consumo Pietrabbondante, , , Pizzone Poggio Sannita,

Portocannone, Pozzilli, , Riccia, , Ripalimo- All'atto dell'immissione al consumo la denominazione di origine sani, Roccamandolfi, Roccasicura, , Rocchetta al Vol- protettae ûMoliseý risponde alle seguenti caratteristiche:

tumo, , , , , San Gia- como degli Schiavoni, , San Giuliano del San- q caratteristiche organolettiche: nio, , , , colore: giallo-verde;

Santa Croce di Magliano, Sant'Agapito, Sant'Angelo Limosano, San- ö odore: fruttato, da leggero a medio; t'Elena Sannita, Sant'Elia a Pianisi, Santa Maria del Molise, Scapoli,

Sepino, Sesto Campano, , , , Torella del San- sapore: fruttato, delicato sentore di amaro e di piccante; nio, Toro, , , , Vastogirardi, Venafro, Vinchiaturov valore del panel test  6,5;

idonei ad ottenere un prodotto con le caratteristiche qualitative previ-

i caratteristiche fisico-chimiche, all'atto dell'imbottigliamento: ste nel presente disciplinare. „ acidita© libera  0,50%;

numero di perossidi  10 meq di O /Kg;

Art. 4. 2

‚s K232  2.00;

Caratteristiche di coltivazione acido oleico: 70 - 80%;

Le condizioni pedoclimatiche e di coltivazione degli oliveti desti- polifenoli totali (*) > 100 mg/Kg; nati alla produzione di oli a denominazione diq origine protetta (*) espressi in acido caffeico.

ûMoliseý, sono quelle tipiche delle zone di produzione, di cui all'art. 3. I sesti di impianto, le forme di allevamentoe e i sistemi di potatura degli stessi oliveti sono quelli capaci di valorizzare al meglio h Art. 8. le caratteristiche qualitative degli oli. Designazione e presentazione

Le olive devono essere sane, indenni da danni da attacchi parassi- tari e da quelli derivanti da avverse condizionie climatiche. Alla denominazione di origine protetta ûMoliseý e© vietata qual-

La raccolta delle olive deve essere effettuata durante la fase del- siasi altra menzione aggiuntiva. l'invaiatura, che varia in funzione„„ dell'andamento stagionale. Tale Eé tuttavia consentito l'uso di menzioni geografiche aggiuntive fase, tradizionalmente individuata nella zona di produzione come veritiere, come nomi storico-geografici, nomi di comuni, di frazioni,

momento ideale per la raccolta, deve essere necessariamente rispet- di tenute, di fattorie e di aziende, purche¨ non abbiano significato lau-

tata, in quanto e© questa che unita‚e alle caratteristiche pedoclimatiche dativo, non siano tali da trarre in inganno il consumatore e siano della regione, che conferisce„ all'olio del Molise quella tipicita© pecu- riportate in dimensione dimezzata rispetto ai caratteri con cui viene

liare, che lo contraddistingue. descritta la denominazione di origine protetta ûMoliseý.

La raccolta delle drupee deve essere effettuata per brucatura e/o L'olio extra vergine di oliva a denominazione di origine protetta con mezzi manuali tradizionalis o con mezzi meccanizzati, utilizzando ûMoliseý prodotto nella zona di cui all'art. 3 deve essere immesso al tutti gli accorgimenti onde evitare il contatto delle olive con il terreno. € consumo in recipienti e/o bottiglie di capacita© non superiore a 5 litri.

Eé vietato l'uso di prodotti cascolanti. Le olive cadute a terra prece- Le operazioni di confezionamento degli oli a denominazione di ori- dentemente la raccoltay non sono utilizzate per la produzione dell'olio gine protetta ûMoliseý sono effettuate nell'ambito del territorio indi- a denominazione di origine protetta ûMoliseý. g cato all'art. 3 del presente disciplinare di produzione. Sui recipienti e Il trasporto delle olive deve avvenire in modo idoneo ad evitare sulle bottiglie deve essere riportata la menzione: ûMoliseý la dicitura danni al frutto. Pertanto, le olive dopo la raccolta dovranno essere ûdenominazione di origine protettaý ed inoltre la dicitura ûolio confe- riposte in contenitori rigidi, forati e sovrapponibili per consentire zionato dal produttore all'origineý ovvero ûolio confezionato nella un'adeguata aerazione. Le olive devono essere raccolte e molite entro zona di produzioneý. ö40ö 21-8-2003 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale -n.193

Regolamento CEE n. 2081/92 del Consiglio Scapoli, , Sesto Campano, Spinete, Tavenna, Termoli, Torella Domanda di registrazione - art. 5 del Sannio, Toro, Trivento, Tufara, Ururi, Vastogirardi, Venafro, Vin- chiaturo. D.O.P. (X) I.G.P. ( ) 4.4 Prova dell'origine: la rinomanza e la notorieta© dell'olio del Numero nazionale del fascicolo 9/2000 Molise sono state affermate sin da tempi remoti da diversi autori.

1. Servizio competente dello Stato membro: Catone il Prisco nel Trattato ûDe re rusticaý cita le regole praticate a Venafro per la vendita delle olive. Plinio in ûDe Oleoý parlai degli olivi

nome: Ministero delle politiche agricole e forestali; ûLicinianiý introdotti nel venafrano da Licino e dell'ottimo olio rica- indirizzo: via XX settembre n. 20 - 00187 Roma; vato dai suoi frutti; la varieta© Liciniana e© ancora coltivatax nella zona

recapito telefonico: 06/4819968, fax 06/420131226; di Venafro ed e© nota con il nome di Aurina. Orazio nelle sue Satire, vs

e-mail: [email protected] menzionate da Eugenio Solza nell'opera ûL'arteE del convito nella

Roma anticaý, consiglia l'olio di Venafro come ingrediente indispen- 2. Associazione richiedente; sabile per la preparazione di due salse. Giovannix Presta nella sua

2.1 Nome: ûMemoria intorno ai sessantadue saggi diversi di olio presentati alla

a) Associazione molisana produttori olivicoli A.M.P.O.; Maesta© Ferdinando IVý, parlando del migliory olio al tempo dei

Romani, ricorda che l'olio di Venafro ûera riserbato ai piu© delicati, ai b) Associazione provinciale produttori olivicoli A.Pro.Pr.Ol; i piu© schifiltosi, ai piu© ricchiý.

c) Associazione interprovinciale produttori olivicoli molisani A.I.P.O.M.; Nel territorio di Larino, ovunquev gli scavi abbiano riportato alla

luce ville di epoca romana, si sono rintracciati grandi orci interrati in d) Associazione molisana olivicoltori A.M.O.; cantine, testimonianza di una produzionee abbondante di olio. Anche

e) Associazione produttori olivicoli Ass.Pr.Ol.; Cicerone, nella ûPro Cluentioý loda la laboriosita© dei Larinati e la fer-

2.2 Indirizzo: tilita© della loro terra. D'altrondegs il territorio ben si adatta alla coltiva-

a) via Zurlo n. 20 - 86100 Campobasso; zione dell'olivo che, nel corsos dei secoli, si e© specializzata caratteriz-

zandosi in alcune varieta© chep sono il vanto di interi territori e che sono

b) via D'Amato n. 15 - 86100 Campobasso; legati alla zona geograficap in cui si sono distinte; oltre alla gia© citata

c) via Veneto n. 64 - 86100 Campobasso; ûAurinaý ricordiamo la celebre ûGentile di Larinoý, la ûRosciolaý e d) via Veneto n. 84 - 86100 Campobasso; la ûOliva nera di Colletortoý.

e) loc. Nunziatella - 86019 Isernia. Le operazioni di produzione, trasformazione ed imbottiglia- 2.3 Composizione: produttori/trasformatori (x) altro ( ). mento sono effettuatee nell'ambito territoriale delimitato. Le ragioni

per le quali anche le operazioni di imbottigliamento sono effettuate

3. Tipo di prodotto: classe 1.5 - grassi olio extravergine di oliva. nella zona delimitata„„ derivano dalla necessita© di salvaguardare le

4 Descrizione del disciplinare (riepilogo delle condizioni di cui caratteristiche peculiari e la qualita© dell'olio ûMoliseý, garantendo

all'art. 4, paragr. 2). che il controlloi effettuato dall'organismo terzo avvenga sotto la vigi- 4.1 Nome: Molise. lanza dei produttori interessati. Per questi ultimi, la Denominazione 4.2 Descrizione: olio extravegine di oliva con le seguenti caratte- di origine protetta riveste una importanza decisiva ed offre, in linea

ristiche: con gli obiettivi e l'orientamento del medesimo regolamento, un'occa- sionee di integrazione del reddito. Inoltre, tale operazione e© tradizio-

colore: giallo-verde; nalmente effettuata nella zona geografica delimitata. odore: fruttato, da leggero a medio; q Le olive provengono da oliveti situati nella zona di produzione e

sapore: fruttato con delicato sentore di amaro e di piccante; a tal fine i produttori iscrivono i propri oliveti in un elenco attivato

valore minimo al panel test:  6,5; ö ed aggiornato per questo scopo. Le operazioni di estrazioni dell'olio, acidita© libera:  0,50%; di confezionamento ed imbottigliamento sono effettuate nell'ambito

numero di perossidi: <ˆ 10 meq di O /Kg; dello stesso territorio delimitato, da impianti ritenuti idonei ed iscritti

2 v in un elenco apposito.

K232: <ˆ 2.00;

i La struttura di controllo verifica che siano soddisfatti i requisiti

acido oleico: 70 - 80%; „ tecnici richiamati dal disciplinare di produzione per l'iscrizione agli polifenoli totali (espressi in acido caffeico): > 100 mg/kg. elenchi e siano espletati gli adempimenti a carico dei diversi soggetti

4.3 Zona geografica: la zona di produzione e trasformazione della filiera con lo scopo di identificare in modo adeguato i singoli

delle olive destinate all'ottenimento dell'olio extravergine‚s di oliva lotti di prodotto ed assicurare la rintracciabilita© . ûMoliseý e© compreso all'interno dei confini amministrativi della 4.5 Metodo di ottenimento: l'olio extravergine di oliva ûMoliseý e©

regione Molise e comprende i territori dei seguenti comuni: ottenuto dalle varieta© di olivo, presenti negli oliveti congiuntamente Acquaviva Collecroce, Agnone, Bagnoli delq Trigno, Baranello, o disgiuntamente, per almeno l'80% di Aurina, Gentile di Larino,

Belmonte del Sannio, Boiano, , Busso, Campobasso, Campo- Oliva Nera di e Leccino. Il restante 20% e© costituito da

dipietra, Campolieto, , Cantalupoe nel Sannio, Carpi- altre varieta© autoctone presenti negli oliveti della zona di produzione none, Casacalenda, , Castelbottaccio,h Castellino del tra i quali ûPaesana Biancaý, ûSperone di Galloý, ûOlivastroý e Biferno, Castelmauro, Castelpetroso, Castelpizzuto, Castelverrino, ûRosciolaý.

Castel S. Vincenzo, , Cercemaggiore, Cercepiccola, e La raccolta delle olive deve essere effettuata durante la fase del- Cerro al Volturno, , Civitanova del Sannio, Colle l'invaiatura per brucatura e/o con mezzi manuali tradizionali o con

d'Anchise, Colletorto, Colli al Volturno, Conca Casale, Duronia, Fer- mezzi meccanizzati, utilizzando tutti gli accorgimenti onde evitare il razzano, Filignano, Forl|© del Sannio,„„ Fornelli, Fossalto, Frosolone, contatto delle olive con il terreno. Eé vietato l'uso di cascolanti. Dopo Gambatesa, , Guardialfiera, Guardiaregia, Guglionesi, Jelsi, la raccolta, le olive devono essere riposte in contenitori rigidi, forati.

Isernia, Larino, Limosano, Longano, Lucito, Lupara, Macchia d'Iser- Le olive devono essere molite entro 48 ore dalla raccolta. La produ- nia, Macchiagodena, Macchia Valfortore, Mafalda, Matrice, Mira- ‚e zione massima di olive non deve superare i 120 quintali per ettaro.

bello Sannitico, Miranda, Molise, Monacilioni, Montagano, Monta- Nel caso di oliveti tradizionali, la quantita© totale di olive prodotte quila, Montecilfone, Montefalcone„ nel Sannio, Montelongo, Monte- non deve superare i 60 quintali per ettaro e non deve essere superiore

mitro, , Montenero Valcocchiara, a 60 Kg per pianta.

Monteroduni, Montorioe nei Frentani, Morrone nel Sannio, Oratino,

Palata, Pesche, Pescolanciano,s Petacciato, Petrella Tifernina, Pettora- Per la oleificazione sono ammessi soltanto i processi meccanici e

fisici tali da garantire l'ottenimento di oli esenti da alterazioni. La nello del Molise, Pietrabbondante,€ Pietracatella, Pietracupa, Pizzone

Poggio Sannita, , Pozzilli, Provvidenti, Riccia, Ripabot- gramolatura deve essere effettuata con acqua termoregolata alla tem- toni, ,y Roccamandolfi, Roccasicura, Roccavivara, Roc- peratura massima di 25 ‘C. La resa massima delle olive in olio non

deve essere superiore al 20%. chetta al Volturno,g Rotello, Salcito, San Biase, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, San Giovanni in Galdo, San Giuliano 4.5 Legame: l'olivo assume una grande importanza per la regione del Sannio, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, San Mas- Molise; la coltura si estende su tutto il territorio sia in coltura specia- simo, , Sant'Agapito, Sant'Angelo Limo- lizzata che consociate e risulta altamente concentrata nei territori col- sano, Sant'Elena Sannita, Sant'Elia a Pianisi, Santa Maria del Molise linari (75%) ed in minima parte nelle aree pianeggianti (25%). Il terri- ö41ö 21-8-2003 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale -n.193 torio della regione Molise, come citato in precedenza, ha caratteriz- delle denominazioni di origine protette e delle indica- zato, nel corso dei secoli, alcune varieta© di olive che sono ancora oggi estesamente coltivate e che sono famose per la pregiata qualita© dell'o- zioni geografiche protette D.O.P. ûCaciocavallo lio che si ottiene e che presentano caratteristiche chimico-fisiche pres- Silanoý; soche¨ simili; questo e© dovuto al fatto che nella regione, la piattaforma Considerato che e© stata richiesta, ai sensi dell'art. 9

varietale e© il risultato di complesse evoluzioni e selezioni naturali che del reg. (CEE) n. 2081/92 una modifica del disciplinare hanno portato all'affermazione di quelle varieta© , oggi esistenti, che i

sono riuscite piu© delle altre ad adattarsi alle condizioni pedoclimati- di produzione della D.O.P. di cui sopra; che della zona ottenendo i migliori risultati produttivi e qualitativi. Considerati che, con reg. (CE) n. 1204/2003x della

Gli aspetti sopra indicati sono emersi anche dai risultati degli studi e Commissione del 4 luglio 2003, e© stata accolta la modi- delle analisi effettuate sugli oli del Molise dalla Universita© degli studi vs

del Molise. Ad eccezione della zona costiera, che e© costituita da fertili fica di cui al precedente capoverso; E zone pianeggianti, il territorio molisano e© caratterizzato da territori Ritenuto che sussista l'esigenzax di pubblicare nella di bassa ed alta collina, la cui natura pedologica, nel suo complesso, e© essenzialmente calcarea. Tale aspetto, unitamente ad un clima parti- Gazzetta Ufficiale della Repubblicay italiana il discipli-

colarmente mite durante tutte le fasi della fruttificazione dell'olivo, nare di produzione attualmente vigente, a seguito della determinano un andamento uniforme del ciclo della fruttificazione registrazione delle modifichei richieste, della D.O.P.

che comprende il periodo che va dalla differenziazione delle gemme ûCaciocavallo Silanoý, affinchev ¨ le disposizioni conte-

fiorifere alla maturazione fisiologica del frutto. La regione e© ubicata nute nel predetto documento siano accessibili per infor- nella parte centro - meridionale dell'Italia e si affaccia a nord - est, e per un breve tratto, sul mare Adriatico. Il clima della regione e© tipica- mazione erga omnes sul territorio italiano;

mente mediterraneo con una piovosita© che si aggira intorno ai 750/ gs 1000 mm annui, concentrati nel periodo autunno - invernale per circa s

il 60%, nel periodo primaverile per il 30%, mentre nel periodo estivo Provvede

per il restante 10%. La temperatura media annuale si aggira media- p mente intorno al 14 ‘C. L'idrologia superficiale del territorio e© carat- alla pubblicazionep dell'allegato disciplinare di produ-

zione di origine protetta ûCaciocavallo Silanoý, nella terizzata dal fiume Biferno e, oltre che da numerosi piccoli torrenti stagionali, da due grossi invasi artificiali le cui acque vengono utiliz- stesura risultante a seguito dell'emanazione del reg. zate sia per scopi irrigui che per scopi civili ed industriali. La coltiva- (CE) n. 1204/2003e della Commissione del 4 luglio 2003. zione dell'olivo contraddistingue diversi territori della regione e

monopolizza l'attivita© di tanti imprenditori agricoli che fondano la I produttori che intendono porre in commercio la loro attivita© sulle caratteristiche qualitative dell'olio che ottengono, denominazione„„ di origine protetta ûCaciocavallo nella tradizione, nella tenacia e nella operosa creativita© . La raccolta, Silanoý sonoi tenuti al rispetto dell'allegato disciplinare

effettuata alla maturazione fisiologica del frutto, in anticipo e durante di produzione e di tutte le condizioni previste dalla nor- la fase di invaiatura per tutte le varieta© di olivo e per tutto il territorio  delimitato, consente di evitare i rigori invernali e di ottenere una mativa vigente in materia.

materia prima (olive) integra, fisiologicamente matura e con il natu- rale (nativo) patrimonio aromatico intatto; questi elementi conferi- eRoma, 29 luglio 2003

scono all'olio ûMoliseý quelle caratteristiche peculiari che lo contrad- distinguono e lo identificano. q Il direttore generale: Abate

4.6 Struttura di controllo: nome: E.R.S.A.M. - Ente regionale di sviluppo agricolo; ö öööööö

indirizzo: via Giambattista Vico n. 4 - 86100 Campobasso.

4.7 Etichettatura: l'olio extravergine di olive deve essere immessov Allegato al consumo in recipienti di capacita© non superiore a litri 5. i

Il nome della denominazione deve figurare in etichetta con carat- DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE teri chiari ed indelebili con colorimetria di ampio contrasto„ rispetto DI ORIGINE PROTETTA DEL FORMAGGIO ûCACIOCA-

al colore dell'etichetta e tale da poter essere nettamente distinto dal VALLO SILANOý.

complesso delle indicazioni che compaiono su di essa. ‚s Art. 1.

4.8 Condizioni nazionali.

1. Eé riconosciuta la denominazione di origine ûCaciocavallo (Parte riservata alla Commissione). q Silanoý al formaggio prodotto nell'area geografica di cui all'art. 2 ed avente i requisiti indicati agli articoli 3 e 4.

03A09364

e Art. 2. h

1. La zona di provenienza del latte, di trasformazione e di elabo- PROVVEDIMENTO 29 luglio 2003.e razione del formaggio ûCaciocavallo Silanoý comprende territori delle regioni Calabria, Campania, Molise, Puglia e Basilicata, delimi-

Modifica del disciplinare di produzione della denominazione tati nel modo seguente: ûCaciocavallo Silanoý, registrata„„ in qualita© di denominazione Regione Calabria:

di origine protetta in forza del regolamento (CE) n. 1263/96. provincia di Catanzaro, provincia di Crotone e di Vibo Valen- ‚e tia: l'intero territorio dei seguenti comuni ricadenti nelle zone sotto-

specificate: IL DIRETTORE„ GENERALE zona dell'alto Crotonese e del Marchesato: Belvedere di Spi-

per la qualita© dei prodotti agroalimentari nello, Caccuri, Carfizzi, Casabona, Castelsilano, Cerenzia, Ciro© ,

e la tutelae del consumatore Melissa, Pallagorio, San Nicola dell'Alto, Savelli, Strongoli, Umbria-

s tico, Verzino;

Visto il reg.€ (CEE) n. 2081/92 del Consiglio del zona della Piccola Sila e della fascia Presilana: Andali, Albi, 14 luglio 1992y relativo alla protezione delle indicazioni Belcastro, Cerva, Cotronei, Fossato Serralta, Magisano, Mesoraca,

Pentone, Petronia, Petilia Policastro, Sersale, Sorbo S. Basile, Soveria geograficheg e delle denominazioni di origine dei pro- dotti agricoli e alimentari; Simeri, Taverna, Zagarise; zona dei Monti Tirolo: Reventino, Mancuso, Carlopoli, Visto il reg. (CE) n. 1263/96 della Commissione del Cicala, Conflenti, Decollatura, Martirano Lombardo, Motta Santa 1‘ luglio 1996 con il quale e© stata iscritta nel registro Lucia, San Pietro Apostolo, Serrastretta, Soveria Mannelli, Tiriolo; ö42ö