OTTOBRE 1997 N. 9 ANNO XIV LIRE 9.500

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. COMMA 20/b ART. 2, LEGGE 662/96 - ROMA - ISSN 0393 - 3903 Ottobre 1997 In questo numero

Giorgio Calcagno, Primo Levi per l'Aned IL LIBRO DEL MESE 28 Carmine Donzelli, De Historia di Hobsbawm 6 Atlante del romanzo europeo 30 Federica Matteoli, La vita di Le Goff di Franco Moretti 31 Norberto Bobbio, Sull'intellettuale di Garin recensito da Mariolina Bertini e 32 Schede

INTERVISTA VIAGGIATORI 33 Giorgio Baratta, Edoardo Sanguineti su Gramsci 8 Piero Boitani, Riletture di Ulisse POLITICA Paola Carmagnani, Viaggio in Oriente di Nerval 9 Franco Marenco, Viaggi in Italia 34 Francesco Ciafaloni, L'autobiografia di Pio Galli 10 Giovanni Cacciavillani, Le Madri di Nerval 36 Cent'anni fa il Settantasette, schede

LETTERATURE GIORNALISMO 11 Carlo Lauro, Le Opere di Flaubert 37 Claudio Gorlier, Càndito inviato di guerra Sandro Volpe, Gli anni di Jules e Jim Alberto Papuzzi, Lapidarium di Kapuscinski 12 Marco Buttino, L'autobiografia di Markus Wolf Angela Massenzio, Il mostro di Crane FILOSOFIA 13 Poeti colombiani, fotografe messicane e filosofi spagnoli, schede 38 Roberto Deidier, L'estetica del Romanticismo di Rella Gianni Carchia, Il concilio di Nicea NARRATORI ITALIANI ANTROPOLOGIA 14 Silvio Perrella, Tempo perso di Arpaia 39 Mario Corona, L'immagine dell'uomo di Mosse Cosma Siani, I giubilanti di Cassieri Lidia De Federicis, Percorsi della narrativa italiana: Napoletani SCIENZE 15 Santina Mobiglia, Prigioniere della Torre di Peyrot Biancamaria Frabotta, Cosa sono gli anni di Anedda 40 Mario Tozzi, Il Vesuvio di Nazzaro e il futuro dell'energia 16 Gianni Turchetta, Galiazzo cannibale teologo 41 Aldo Fasolo, La ricerca a fine Novecento Sergio Pent, Pierre Dumont di Pietro Spirito 17 Classici, schede 43 EFFETTO FILM POESIA Anna Nadotti, Angeli e Insetti di Philip Haas Simona Argentieri, Perversioni femminili di Susan Streitfeld 18 Edoardo Esposito, Tutte le poesie di Raboni altre recensioni di Sandro Bernardi e Giaime Alonge Alessandro Fo, Sandro Penna a Roma 19 Giorgio Luzzi, Inediti di Fortini Schede Schede

FANTASCIENZA 47 STRUMENTI 20 Territori per il futuro e mappe per il presente, schede Ugo Serani, Storie delle letterature brasiliana e portoghese Cosma Siani, Cinque secoli di esperienza italo-americana MUSICA Guide e manuali, schede 21 Piero Cresto-Dina, Nietzsche e Cosima Wagner Andrea Zorzi, Oltre la carta: Medioevo su Internet Schede

ARTE 51 MONDO Luigi Reitani, Inediti di Celan 22 Sandra Pinto, Arte di frontiera dell'Ottocento americano Bernard Simeone, Educare contro Auschwitz 23 Enrica Pagella, Il progetto di Adolfo Venturi e Altre recensioni di Fabio Troncarelli, Olga Cerrato e Wiligelmo a Modena Hannes Krauss INTELLETTUALI E STORIA 25 Gian Enrico Rusconi, L'ultimo Mussolini di De Felice 26 Bruno Bongiovanni, Il punto su De Felice 54 AGENDA Anno XW, n. 9

GOSTI, GLACOMO-La nascita della storia dell'arte in /te/«a-Marsilio-(p. 23) ADREY RLCHARD-MF?;RO/aga-Shake-(p. 20) AALIGHIERI, DANTE-Vita «z>a-Microfolie's / Medium-(p. 49) KÓHLER, JOACHIM-Fn'edr/C/) Nietzsche e Cosima Wag«ÉT-Pratiche-(p. 21) ANEDDA, kmONELLA-Cosa sono gli anni-Eazi-(p. 15) ARPAIA, BRUNO- Tempo perso-Tropea-(p. 14) LARIVAILLE, P hUh-Pietro AretinoSnì&modp. 17) ALLARD, JAMES G.-Cocaine Nighfr-Baldini & Castoldi-(p. 20) LE GENTIL, GEORGES / BRECHON, RoBERT-iVor/a della letteratura portoghe- BBATTISTIN, GABRIELLA / DE POLI FRANCO (A CURA DI)-Anna Adelmi donna re-Laterza-(p. 47) LE GOFF JACQUES-Una vita per la storia-Laterza-(p. 30) in guerra-Angeli-(p. 32) BERARDI, ERANCO-Dell'innocenza-Ombre Corte-(p. 36) ALERBA, LuiGI-Faca per sempre- Mondadori-(p. 8) BERGALLI, LuiSA-Le avventure delpoeta-~Vecchiarc\ii-(p. 17) MMANGIONE, JERRE / MONREALE, BEN -La storia. Cinque secoli di esperien- BERNOCCHI, PI ERO-DA/ '77 in poi-Erre emme-(p. 36) za italo-americana-SeS-lp. 48) BIANCHI, SERGIO / CAMINITI, LANFRANCO (A CURA DI)-"DeriveApprodi", Settan- MIGLIACCIO, CARLO-PWito all'ascolto di Claude Debussy-Mursia-(p. 21 ) tasette-C astelvecchi-(p. 36) MITCHELL, D.M. (A CURA ni)-Saggezza stellare-Einaudi-(p. 20) BRILLI ATTILIO-// viaggiatore immaginario-\\ Mulino-(p. 9) MORETTI, FRANCO-Atlante del romanzo europeo-EÀnaudifp. 6) MOSSE, GEORGE L. -L'immagin e dell'uomo- Einaudi- (p. 39) AMPRA, ROSALBA-Cowzo con bronca y junando-Edicial-(p. 52) MUTIS, ÀLVARO-LA casa deAraucaima-Adelphi-(p. 13) CCANDITO, MIMMO-Dal nostro inviato di guerra-Theoria-(p. 37) MUTIS, ALVARO-Trittico di mare e di terra-Einaudi-(p. 13 ) CASSIERI, GIUSEPPE-/ giubilantiM&rsiY\o-($. 14) CATTANI, VENERIO-RappréTag//a-Marsilio-(p. 32) AZZARO, ANTONIO-// Vesuvio-Liguori-(p. 40) CAVAGLION, ALBERTO (A CURA DI )-Primo Levi per l'Aned. L'Anedper Primo LE- NNERVAL, GÉRARD DE-Viaggio in On'e«te-Einaudi-(p. 8) w'-Angeli-(p. 27) NORMAN X / MONIQUE Z-Norman e Mo«/^«e-Einaudi-(p. 48) CELAN, PAUL-Die Gedichte aus dem NaéW-Libelle Verlag-(p. 53) GALIAZZO, MATTEO-Dna particolare forma di anestesia chiamata morte-E'mau- Silent Garbo-Transeuropa-(p. 46) di-(p. 16) SPINOSA ANTONIO- Ulisse-ViemME-( P. 8) GALLI, PlO-Da una parte JO/a-manifestolibri-(p. 34) SPIRITO, PIETRO -Vita e sorte di Pierre Dumont socio di Dio- Sellerio-(p. 16) GARCIA, CRISTINA-LE sorelle AG«ERO-Mondadori-(p. 13) STAGLIANO, RjCCAKDO-Comunicazione interattiva-Castelvecchi-(p. 48) GARIN, EUGENIO-Intervista sull'intellettuale-Latavza-ip. 31) STEGAGNO PICCHIO, LucIANA-5W/a della letteratura brasiliana-EinauAifp. 47) GERLACH, HARALD-Windstimmen-AvdE>au-(p. 53) STERLING, BRUCE-Fuoco racro-Fanucci-(p. 20) GIBSON, WLLLLAM-ZWOR«-Mondadori-(p. 20) GIGLIOZZI, GIUSEPPE-Il testo e il computer-Bruno Mondadori-(p. 48) ASSO, TORQUATO-Dzrcorjo della virtù feminile e donnesca-SeEenofp. 17) GIUSTI, Mrnzo-Stan Laurei Oliver Hardy-W Castoro-(p. 46) T Toccare le stelle-Cuen-(p. 41) GOETHE, JOHANN WOLFGANG-V7agg/o in Fa//a-Garzanti-(p. 9) GRISPIGNI, MARCO-//Settantasette-E Saggiatore / Flammarion-(p. 36) UNAMUNO, MIGUEL DE-Nebbia-Eazi-(p. 13)

H OBSBAWM, ERIC J.-De Historia-Rizzolifp. 28) ENTA VOLI, LORENZO-La curiosa industria. Italo Cremona, un pittore al cine- Vma- Lindau-(p. 46) ACOLARE, FRA NCO-Ecologica- L ig uo ri - ( p. 40) IINSANA, IOLANDA-I'occhio dormienteMarsdiofp. 19) ILTON, ANDREW / BINIAMI, ILARIA (A CURA DI)-Grand 7W-Skira-(p. 9) Internet '97-Laterza-(p. 49) W WOLF, MARKUS / MCELVOY, ANNE-L'uomo senza z;o//o-Rizzoli-(p. 12) Se hai la passione

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LA MISSIONE CI GUIDA. BDESa OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 5

In questo numero occupa- rallentamento della pubblica- no uno spazio speciale le parti zione di interviste e dibattiti dedicate, in modo diverso, ai sulla storia, perché questo bilanci storiografici, alle rifles- Mediatori della memoria genere di pagine cominciava ad sioni sul passato, alla dimensio- apparire un poco inflazionato. ne della memoria, al valore "di Ora disattendiamo quell'auspi- formazione" che possono assu- biamo fatto commentare la moria e storia, fra le due opera- due grandi storici e due libri che cio perché il libro di Hobs- mere alcuni percorsi biografici memoria di un protagonista zioni mentali si constata un'in- si esprimono sulla funzione cul- bawm consente di vedere, coor- se comunicati all'esterno. della storiografia, Eugenio Ga- terferenza nelle numerose ope- turale e civile della storia. Spes- dinate in una trasparen- Sull'opera di Renzo De Fe- rin, da un protagonista della re o di personaggi della storia so negli anni scorsi abbiamo se- te coerenza, le disposizioni di lice abbiamo deciso di es- riflessione politico-filosofica, recente, o di storici che scrivono gnalato opere simili: di Duby, di uno storico che non ha sfiorato primerci su vari piani (e Norberto Bobbio. non del passato, ma delle loro Geremek, di Ariès, dello stesso la sovraesposizione nei media, e quindi con diversi recensori) Per quanto i professionisti in- personali vie di accostamento al Le Goff. E anche avvenuto che i perché il libro di Le Goff non è per tener conto non solo dei sistano sulla distinzione fra me- passato. Perciò qui troviamo nostri recensori suggerissero un un intervento d'occasione, contenuti storici, ma anche ma un'ampia e sincera opera- dell'impatto sulla cultura ita- zione di autocoscienza intellet- liana degli ultimi decenni e tuale. dell'eredità di polemiche e Le immagini di questo numero I giornali inseguono gli stori- condizionamenti che la con- ci per chiedere loro i pareri più temporaneistica ha recepito m svariati: gli editori non hanno della ricerca defeliciana. dubbi - e non solo in Italia - I mediatori della memoria nel proporre assiduamente al sono sempre più presenti in li- pubblico la storia come disci- breria e se ne occupano varie plina che riflette su se stessa: pagine in questo numero: di un'operazione evidentemente Ciafaloni su Pio Galli e le bat- sempre premiata dal mercato, taglie sindacali, di Calcagno sul dato che non si notano inver- libro di scritti di Primo Levi. sioni di rotta. Alla luce di que- Giorgio Baratta sottopone ste considerazioni abbiamo Sanguineti a un'intervista "te- fatto una scelta particolare per matica" su Antonio Gramsci, recensire i due libri, facendo ri- con un'operazione che molti- corso a due editori di forma- plica efficacemente i punti e i zione storica (modernistica modi di osservazione del No- Donzelli, medievistica Matteo- vecento. I testimoni come pro- li) che garantissero non solo tagonisti, dunque. Vari indizi prossimità alle competenze dei ci fanno capire, nei lettori, una k due autori, ma anche sensibi- forte domanda di passato re- India, miniature e dipinti dal XVI al XIX secolo. La collezione di Howard Hodgkin, Electa, Milano lità speciale per il terreno d'in- cente e umanizzato, con espe- 1997, pp.150, s.i.p. Il catalogo è il frutto della mostra sulla storia artistica indiana tenutasi quest'estate contro fra chi la storia la scrive rienze culturali e politiche non presso il Museo di Castelvecchio di Carlo Scarpa. È suddiviso per generi tematici e stilistici quali: epica, scene di corte, ritratti, elefanti, fiori e uccelli, caccia, Ragamala. e chi la legge con curiosità per formalizzate bensì raccontate le motivazioni degli storici. da chi le ha vissute: e così ab- Giuseppe Sergi

ti delle annose ricerche di Passe- già splendidamente denunciato in questo caso, come può nascere "perché non si sono difesi?". Ma se Lettere lecq e Suchecky, la ricostruzione di Cioccolata da Hanselmann. Ma equivoco? è ovviamente lecito non apprezza- quella encyclique cachée che il non capisco come lo si possa pro- Certo, un lettore-cavia non si po- re un libro che altri come il sotto- successivo pontefice, Pio XII, so- vare di fronte a La parola ebreo, neva allora interrogativi sulle re- scritto amano, spero mi sia con- La parola ebreo. Leggendo con steneva essere sparita, e di cui in- che mi sembra la riflessione più sponsabilità e sulle colpe: il lettore- sentito confessare, da lettore, un ritardo il numero di luglio, sono ri- vece egli stesso usava alcuni brani, commossa e avanzata su questo cavia, come scrive la Frigessi, allo- altro disagio di fronte al vostro di- masto molto deluso dalle sostanzia- quelli sulle sofferenze del clero po- tema che sia giunta in Italia da par- ra aveva fame e aveva paura. Ma sagio, e una buona dose di per- li riserve e dai tiepidi elogi di Miche- lacco, censurando tutto quello che te cattolica. questi interrogativi non se li poneva plessità di fronte alia vostra (per le Sarfatti e di Delia Frigessi ("sarà riguardava ebrei e nazismo; in que- C'è indubbiamente, in questo neanche la bambina protagonista me incomprensibile) irritazione. utile specialmente ai più giovani, sto senso forse il libro merita di es- nuovo libro, una contrapposizione del ricordo della Loy - a differenza che poco conoscono..."; "va racco- Guido Fink sere raccomandato non solo a fra "noi" (non ebrei come l'autrice) e del narratore, della Loy adulta: ed è mandato come primo approc- quelli che "poco conoscono". "loro" (gli ebrei), una contrapposi- proprio questo che la Loy adulta Nella lettera dell'amico Guido cio...") a proposito dell'ultimo lavoro Più complessa la questione del zione che per noi lettori-cavia è in rimprovera non tanto a se stessa Fink compare una citazione, che al di Rosetta Loy, La parola ebreo, "disagio" confessato da Delia Fri- certo senso destinata a rovesciarsi. bambina quanto al milieu sia pure lettore potrebbe sembrare mia: "A che personalmente (e spero di non gessi. L'ho provato tante volte an- Per Sarfatti questo "risulta al lettore non fascista e non razzista in cui chi la colpa di tanta distruzione e fe- essere il solo) considero straordina- ch'io, quel "disagio", di fronte a la- odierno spiacevole e irritante" e per stava crescendo. Gli ebrei intravisti rocia e cosa significhi essere ebrei rio. Tanto più che se qualche volta vori di argomento ebraico. Lo pro- la Frigessi manca della necessaria ai giardini o sul pianerottolo o al di e cattolici". trovo un difetto neli"ìndice" - di cui vavo già da bambino, andando alle umiltà, in quanto sarebbe basata là di una finestra - ma anche quelli La frase non mi appartiene né ho sono affezionato lettore - si tratta in scuole medie nel primo dopoguer- non già sulla domanda "chi sono che varcano la soglia dell'apparta- mai pensato di porre questi proble- genere di eccessiva e non sempre ra, con i compagni (e i professori) io?" ma su un (altezzoso? sospetto- mento della famiglia Loy, come la mi. La mia perplessità di fronte al li- meritata generosità. che mi chiedevano cos'era succes- so?) "chi sei tu?". Non capisco. signora Della Seta con la sua spi- bro di Rosetta Loy nasce dalla di- Non sono uno storico come Sar- so alla mia famiglia ma poi subito Non sarebbe (non è) più mistifican- gola e la sua gonna di seta plissé: stanza che ho avvertito tra le tragi- fatti, solo un altro lettore-cavia co- ammutolivano e non ne volevano te, non suscita più "disagio", il ten- una pagina stupenda - sono sì, co- che dimensioni della storia e la nar- me si presenta Delia Frigessi, e assolutamente sentir parlare ("eh, tativo semplicistico, anche se ani- me dice Delia Frigessi, "figure eva- razione. Forse per questo non mi posso capire che per uno storico di già, la guerra, che brutta cosa, an- mato dalle migliori intenzioni (vedi a nescenti", nel senso che nella riesce di credere che ci possa es- professione quel che riporta questo che il cognato di mia zia è stato di- esempio il film che Rosi ha tratto da maggior parte sono destinati a sere una posizione di "parte cattoli- libro, in merito per esempio all'at- sperso in Russia...") e più tardi con La tregua, a proposito del quale, sparire, ma non mi sembra che sia- ca" e una di parte ebraica e perciò teggiamento del Vaticano nei con- gli amici del Pei o della Fgci che mi per restare all"ìndice" di luglio, no loro a venire "caricati" di ango- non condivido il giudizio di Fink che fronti delle persecuzioni antiebrai- consentivano di essere ebreo (io concordo al cento per cento con sciose domande grazie al "senno nel libro vede "la riflessione più che e ai misteri relativi all'enciclica poi allora non è che ci tenessi tanto) Cavaglion e sono in totale disaccor- di poi", magari chiedendo a loro, e commossa e avanzata su questo Humani generis e alla morte (tardi- ma solo nel ruolo a tempo pieno di do con Mosca) di fare d'ogni erba non già a noi sopravvissuti, "a chi tema che sia giunta in Italia da par- va, per l'impaziente Mussolini) di figlio e nipote delle vittime, e guai un fascio, di proclamare che tutti ia colpa di tanta distruzione e fero- te cattolica". Non dovrebbe esserci papa Pio XI, non costituisca una no- per carità parlare di sionismo. Lo hanno sofferto (o magari che siamo cia e cosa significhi essere ebrei, o differenza tra cattolici ed ebrei nel vità. Alla domanda che si pone la sentivo ancora dì più di fronte alla tutti ebrei, o tutti cristiani)? O tutti cattolici". Sono certo che Delia Fri- riflettere su questi argomenti, an- stessa Loy - se quell'enciclica "pietà" che certuni ci concedevano italiani e dunque ipso facto "brava gessi non intendeva accusare di che se di fatto essa esiste, e non avrebbe potuto davvero cambiare ma senza riconoscerci il diritto di gente"? Lungi da me il pensare che questo Rosetta Loy, che in questo credo che gli ebrei abbiano da rin- la sorte di milioni di ebrei - non c'è opporci all'ingiustizia, secondo siamo noi ad avere il monopolio del- caso non sarebbe lontana dalle ri- graziare i cattolici per la loro atten- ovviamente risposta. Ma non credo quella tipica e schizofrenica e diffu- le sofferenze: ma troppo spesso la tuali e maligne domande degli anti- zione. che siano in molti a conoscere i frut- sa forma mentis che la Loy aveva confusione si rivela interessata. E in semiti e dei revisionisti, del tipo Delia Frigessi OTTOBRE ì 997 N. 9, PAG. 6 7L cte^L m^eàe

FRANCO MORETTI, Atlante del no in una contrapposizione ele- romanzo europeo 1800-1900, mentare e manichea, che tornerà Einaudi, Torino 1997, pp. 208, Cartografie del desiderio anche nei melodrammatici Misteri hit 34.000. di Parigi di Eugène Sue (1842-43). di Mariolina Bertini Saranno il Balzac di Illusioni per- Diceva Proust - forse, tra i ro- dute (1838-43) e il Dickens del manzieri moderni, il meno conge- in una sorta di inscindibile sim- densa e, al tempo stesso, ne ratifi- zione, quel "mercato nazionale Nostro comune amico (1865) a niale a Franco Moretti - che quan- biosi. ca l'annientamento, annunciando del matrimonio" che tra fine Set- scoprire il tessuto di mediazioni do un pittore è davvero innovati- Dimostrarlo, è la posta di que- l'irreversibile affermarsi del nuo- tecento e primo Ottocento unifi- che costituisce la nuova realtà so- vo, impone al suo pubblico una sto Atlante-, dimostrarlo attraver- vo Stato-nazione. Ma a racconta- ca, secondo i dettami della razio- ciale dell'Ottocento; i loro eroi sorta di brutale cura oculistica, so carte geografiche e diagrammi re lo Stato-nazione nel suo pieno nalità borghese, i microcosmi feu- non dovranno più affrontare, se- che non ha nulla di gradevole. che facciano parte integrante dispiegarsi, a fornire l'equivalente dali delle varie contee. Dissemi- condo l'antico modello della fia- Quando ha finito, dice al suo pa- dell'argomentazione e non abbia- simbolico del suo spazio, non sarà nando in una zona rurale, scelta e ba, un antagonista, un malvagio ziente: "Adesso guardi". E a quel no nulla di esornativo è la specifi- il romanzo storico; sarà piuttosto circoscritta con lungimiranza, le emergente da qualche oscuro al- paziente il mondo si mostra d'un cità metodologica dell'opera, e quel romanzo sentimentale, solo grandi tenute e i modesti cottages trove, ma dovranno invece trovare tratto completamente diverso da anche il suo più inedito elemento in apparenza svincolato dalle cir- tra cui si aggirano le sue savie fan- il loro posto in un mondo purga- com'era prima, eppure "perfetta- di fascino. In tutte le sue varianti, costanze storiche, che ha in Jane ciulle e i suoi seduttori sempre toriale (né infernale, né paradisia- mente chiaro". Altri pittori, nel co) in cui tutto ciò che è estremo frattempo, dal tocco più affabile e tende a scomparire, a favore della garbato, invece di manipolare ru- grigia palude delle classi medie, o WfJr\ _• - - demente l'organo visivo del pub- di anonime forze - come il gior- blico, lo accarezzano con delica- nalismo e il denaro - che svolgono tezza, presentandogli le immagini tra i soggetti sociali ambigui ruoli accattivanti di una realtà prevedi- di mediazione. bile che conferma tutte le sue Con Balzac e con Dickens - sia aspettative. Mi pare che oggi, al T9jrf pure tra scarti e contraddizioni - pubblico italiano, la saggistica di il romanzo si rivela uno straordi- più vasto successo offra spesso nario strumento per la lettura del- della storia letteraria una visione lo spazio urbano: l'apparente caos di questo secondo tipo: penso alle \ della metropoli, percorso in tutti i rievocazioni soavemente mimeti- sensi dagli itinerari dei personag- che di Citati, alle incursioni sul gi, si ordina in zone disposte ge- crinale tra testo e biografia di Gar- rarchicamente, tra cui circolano boli - più tormentate, più mali- flussi ben precisi di desiderio, di gnamente appetitose -, o alle di- ricchezza, di potere. Non sempre, stese narrazioni colloquiali di Ba- f però, un puro scopo di conoscen- ricco, capaci di schiodare da In- za orienta la macchina narrativa: ternet masse di afasici diciottenni » gr possono intervenire, a program- per sprofondarli, medusati e rico- h'U marla, ragioni ideologiche, moti- noscenti, nella lettura del Giovane vazioni tutt'altro che disinteressa- : Holden. "%. . "tv te nel cui funzionamento è utile Franco Moretti, invece, appar- riuscire a penetrare. E il caso del tiene, direbbe Proust, alla fami- romanzo coloniale, di cui Moretti glia un po' burbera, indisponente La riflessione critica di Eranco Moretti na- realizzarsi integrando lo studio delle trasforma- analizza alcuni fortunati esempi, e severa dei pittori-oculisti. La sce nell'ambito dell'anglistica, con Letteratu- zioni retorico-formali con quello dell'interazio- dalle Miniere di re Salomone ad cura cui ci sottopone, forzando le ra e ideologia degli anni Trenta inglesi ne tra letteratura e grandi mutamenti storico- Atlantide e Tarzan delle scimmie. nostre pigrizie, deviandoci a (.Adriatica, 1976), ma allarga ipropri orizzon- sociali. È alla luce di questa proposta che il sag- Che cosa rivelano, proiettati sulla carta dell'Africa, gli intrecci di strattoni dalle comode vie abitua- ti già con II romanzo di formazione (Garzan- gio La letteratura europea (nel primo volume questi romanzi? Disegnano tutti, li, non è sempre gradevole. Dai ti, 1986; cfr. "L'Indice", 1987, n. 7), vasto ex- dell'einaudiana Storia d'Europa, 1993) af- ossessivamente, una linea che dal- suoi quadri è assente ogni dimen- cursus sulla funzione socializzatrice del ro- fronta l'Europa letteraria dal Rinascimento al sione aneddotica, ogni coloritura la costa punta all'oscuro centro manzo da Goethe a Flaubert e a George Novecento come "una sorta di ecosistema", in psicologica o affettiva. Ma quan- del misterioso continente nero. Al do alla fine ci dice "E adesso, Eliot. La raccolta Segni e stili del moderno cui fattori geografici, storici e culturali varia- termine della linea, un tesoro na- guardate", il paesaggio della sto- (Einaudi, 1987; cfr. "L'Indice", 1987, n. 7) af- mente determinano il destino di generi e for- scosto, una donna fatale o un ria letteraria che vediamo è diver- fianca a uno studio di taglio teorico, sugli sco- me. Nello stesso anno, L'anima e le cose (in bianco prigioniero: tre miti desti- so da quello che c'era prima; tutto pi e i metodi della storiografia letteraria, in- Realismo ed effetti di realtà nel romanzo nati ad ammantare di innocenza il diverso, eppure "perfettamente terventi di carattere più storico, che spaziano dell'Ottocento, a cura di Franco Fiorentino, gesto predatore degli europei in chiaro". Proust parlava di pittori; dal teatro barocco alla narrativa ottocentesca Bulzoni) prospetta una definizione del reali- marcia di conquista. La linea che nel suo ultimo libro Moretti in- del terrore e agli esiti del modernismo. Con smo ottocentesco come estensione della visione riassume gli itinerari degli eroi semplifica brutalmente la geogra- dossa, più che i panni del pittore, l'importante saggio L'evoluzione letteraria "purgatoriale" della realtà, fondata sullo smus- fia dell'Africa e, così semplificata, quelli del cartografo, ed è in que- ("Nuova corrente", 1988, n. 102), Moretti samene degli estremi e degli eccessi. Opere sta veste, inconsueta tra i nostri la trasmette ai lettori, trasmetten- avanza poi una proposta teorica che sarà tra mondo (Einaudi, 1994; cfr. "L'Indice", 1995, critici letterari, che sottopone a do al tempo stesso un efficace n. 3) affronta poi un genere la cui stessa defini- un serrato interrogatorio la forma gli elementi portanti di tutto il suo lavoro suc- concentrato di pura ideologia co- romanzo, spaziando dal romanzo cessivo: l'applicazione del paradigma darwi- zione è fortemente innovativa: l'epica moder- lonialista. picaresco a quello storico, da niano all'evoluzione dei generi letterari, da na, "dal Faust a Cent'anni di solitudine". Il capitolo conclusivo di questo quello sentimentale a quello di Atlante, il terzo, consacrato al formazione, da quello coloniale al mercato del romanzo, esce dalla poliziesco, da Balzac a Dickens, geografia dell'immaginario per in- da Flaubert al romanzo russo di dunque, il romanzo moderno in- Austen la sua più significativa scornati, Austen vince inaspetta- terrogarsi sull'espansione in Eu- idee. troietta una qualche realtà geogra- rappresentante. tamente la scommessa di dar for- ropa del romanzo inglese e france- Se - come Moretti ci invita a fa- fica; ne viene condizionato, e a sua Benché possa apparire, a prima ma all'Inghilterra moderna, e ne se nel XIX secolo. Un'espansione re - risaliamo con Bachtin alle ori- volta la interpreta, la organizza; vista, idilliaco e graziosamente esclude in modo definitivo la peri- schiacciante che - di cartina in gini del genere romanzesco, cioè infine, annettendola al proprio in- atemporale nella sua ripetitività, feria cara alle narrazioni "goti- diagramma - ci viene incontro ai romanzi dell'età alessandrina, treccio, le conferisce visibilità, la quello di Jane Austen è a guardar- che" o storiche. con grande evidenza, costringen- constatiamo che in quei romanzi porta, davanti a un pubblico in lo da presso un mondo in cui do- Più prevedibilmente, saranno doci a interrogarci, con l'autore, le peripezie dei protagonisti - in- crescita costante, sul proscenio minano distanze ben misurabili, Balzac e Dickens a farsi carico del- sul carattere centralistico del pa- variabilmente, una coppia di inna- della Storia. concrete e realistiche, in netta la difficile impresa di raccontare radigma romanzesco, impostosi morati - non avevano alcun rap- Per il romanzo storico, questa contrapposizione con gli orizzonti le grandi capitali del XIX secolo; poi nel nostro secolo a livello porto necessario con i luoghi in realtà è quasi sempre una "fron- utopici o esotici di tanta narrativa ma gli intrecci dei loro romanzi, mondiale. Ma qui il discorso di cui di volta in volta venivano si- tiera interna"; frontiera che ha un settecentesca; le carte geografiche sistematicamente proiettati da Moretti si ricongiunge con l'ulti- tuate; dato, come sfondo, un vasto valore ancora più temporale che su cui Moretti puntigliosamente Moretti sulle mappe di Parigi e di mo capitolo del suo Opere mondo, spazio astratto, disseminato di no- spaziale, perché separa da una colloca tutti i punti di partenza e Londra, ci mostrano qui i loro dedicato a Cent'anni di solitudine mi geografici intercambiabili, era moderna nazione in fieri qualche di arrivo delle trame dei romanzi successi e i loro insuccessi in una e a I figli della mezzanotte-, a con- del tutto indifferente dove l'eroi- sacca arretrata di feudalesimo, di austeniani sono a questo proposi- luce del tutto nuova. Nessuno dei tatto con realtà periferiche, con na venisse rapita dai pirati o dove i brigantinaggio, di ribellione tra- to più eloquenti di qualunque di- due riesce, ai suoi esordi, a domi- tradizioni eterogenee e disparate, banditi seppellissero vivo (d'al- dizionalista. Dalla Scozia di Scott, scorso. Ma c'è di più; in questo nare in tutta la sua complessità il la forma romanzo si modifica. E la tronde provvisoriamente) lo sfor- alla Bretagna di Balzac, all'Ucrai- spazio così contratto rispetto agli mondo plurale della metropoli: sua stessa espansione a trasfor- tunato eroe. Ma altrimenti vanno na di Gogol', il romanzo segue la scenari vari e suggestivi della nar- La pelle di zigrino (1831), invece marla; ancora una volta, grazie a le cose a partire dal XVI secolo: traccia di questa frontiera e rac- rativa settecentesca d'avventura, di cogliere il nuovo meraviglioso una "formazione di compromes- nella modernità, per uno spetta- conta la tragedia della sua pro- le vicende individuali delle eroine urbano, inietta arcaica magia fia- so" tra vecchio e nuovo, nel casua- colare rovesciamento, concretez- gressiva cancellazione; celebra lo alla ricerca della felicità seguono i besca nelle vene di Parigi; Oliver le intrecciarsi di fattori imprevedi- za geografica e immaginazione spazio premoderno - ricco di ele- precisissimi itinerari lungo i quali Twist (1838) presenta ancora una bili, altre reincarnazioni del rac- narrativa interagiscono costante- menti pittoreschi e di casi estremi va ordinandosi, proprio in armo- Londra in cui il mondo dei ricchi conto sono pronte a salire sul pal- mente e vengono avviluppandosi - che intorno » quella linea si ad- nia con le esigenze dello Stato-na- e quello del crimine si fronteggia- coscenico della Storia. I DEI LIBRI OELMESEl OTTOBRE ì 997 N. 9, PAG. 7 7L <*ù>òbx'Cr cC&L La cinquecentesca Carta di Mer- del proprio incedere per prova-er- catore è all'origine della mo- rore. Certo, tutto questo avviene derna cartografia: la sua novità La macchina dello spazio per noi dopo la ripresa della geo- consisteva nel mettere in proiezio- di Daniele Del Giudice politica e la nascita della "geofilo- ne su un cilindro quel che si cono- sofia", dopo il disgelo dei blocchi sceva della superficie terracquea politico-militari e il conseguente per poi srotolare il cilindro e ri- levare (ricchezze naturali), riparti- che quel romanzo metropolitano si della sua novità. Alla base di tutto riemergere del luogo e della rap- metterlo in piano, ottenendo in re. E ancora: può sembrare ovvio affermi intemazionalmente nel il libro c'è, ancora una volta, la presentazione geografica come og- virtù del procedimento una più che il romanzo metropolitano in- mercato e nel canone come "il ro- morfologia della fiaba di Propp; getti di rinnovato interesse. Ogni esatta fedeltà delle longitudini e glese e francese, cioè la Londra di manzo" tout court, soppiantando ma quella morfologia, che ottene- cartografo rischia nel costruire le delle latitudini. La Carta di Merca- Dickens e la Parigi di Balzac (que- qualsiasi altra precedente forma va risultati attraverso l'individua- proprie mappe, e certamente è ob- tore era chiamata anche Rappre- sta seconda specialmente), prenda romanzesca (e, direi, costringendo zione delle costanti formali inter- bligato a "radicalizzarne" le impo- sentazione. Se mi soffermo su que- corpo da un movimento centripe- qualunque altra forma successiva a ne, viene qui messa in reazione, in stazioni e dunque anche l'Atlante sto termine, e sulla Carta di Merca- to, dal procedere dei protagonisti un sentimento di "fine", di scom- integrazione, con un altro genera- che Moretti ci offre sarà certamen- tore, è perché il primo carattere verso la città moderna, città "rou- parsa); eppure la dislocazione pla- tore formale: lo spazio, e con l'idea te discutibile. Ma è come se si àeSRAtldnte del romanzo europeo lette" delle occasioni, delle illusio- nimetrica parigina dei personaggi che lo spazio, il luogo (il luogo rea- aprissero porte e finestre: si ha la 1800-1900 di Franco Moretti è ap- ni e delle ambizioni ; né v'è dubbio balzachiani, il movimento di quar- le, ma anche il luogo immaginario, sensazione che lo spazio, il suo punto quello di proporre una sentimento, la sua forza generatri- "rappresentazione". Siamo portati ce, non nuocciano in alcun modo a credere che una carta geografica alla Storia e alle storie, né siano in sia l'immagine dall'alto, a colpo antagonismo con la lettura "inter- d'occhio, di uno stato di cose, ma na" delle forme, e che piuttosto ne l'analogia è ingannevole; le carte dilatino l'orizzonte, spesso un po' geografiche sono da sempre una compresso. costruzione, un'astrazione, una di- sposizione di segni che si riferisco- All'inizio della Macchina del no alla "realtà" solo per conven- tempo (1895) il protagonista del zione. Che poi, attraverso una pu- romanzo di H.G. Wells parlava del ra astrazione, un'invenzione, si tempo come di un'innovativa possa navigare con buon esito ed quarta dimensione, percorribile, esattezza da un luogo all'altro è so- che integrava le altre tre spaziali lo utìa meraviglia della fantasia conosciute; curiosamente un seco- convenzionale. Nelle carte i manu- lo dopo - dopo un secolo in cui il fatti dell'uomo, le sue "opere" nel- tempo, sia come elemento essen- la natura, sono sostituite da simbo- ziale di storiografia, sia come ele- li; e via via che la cartografia divie- mento strutturale e costitutivo del- ne più complessa, le legende dei la narrazione romanzesca, è stato simboli crescono, e con esse cresce al centro di ogni analisi - questo il bisogno di comprensione dei piccolo e intelligentissimo Atlante processi attraverso i quali la carta di Moretti ribalta quell'intuizione acquista significato a partire da chi wellsiana, e ci propone una mac- l'ha costruita, ed evoca significato china dello spazio, con la quale in chi la usa. Anche l'Atlante di percorre "sulla carta" ciò che Moretti soddisfa naturalmente la Blanchot indicò metafisicamente necessità pragmatica di guida, di come l'espace littéraire. intuizione visiva e di sintesi, che offre ogni carta; ma è prima ancora una "messa in proiezione" delle forme, dei generi, dei luoghi in cui le opere letterarie vengono scritte e dei luoghi nelle quali sono am- bientate dal racconto; della loro diffusione nel tempo, delle loro migrazioni e importazioni, delle dinamiche storiche, sociali ed eco- nomiche che di quelle forme han- no determinato la localizzazione o la deriva. Insomma, carta geografi- STUDI FEMMINISTI ca e carta tematica al tempo stesso. R. Baccolini, M. G. Fabi, V. Fortunati, R. Monticelli (a cura di) Certo, sapevamo che il romanzo Critiche femministe gotico è prevalentemente nordico, e teorie letterarie, ma ricordavamo forse meno che pp. 356, L. 37.000 origina a Sud, in Italia (e in Fran- cia), e progressivamente risale le SEMIOTICA latitudini; sapevamo che il roman- S. Cavicchioli (a cura di) zo storico si svolge lontano dal Le sirene. Analisi centro, "se ne fugge via (...) quasi semiotiche intorno mancasse la forza di gravità" scrive a un racconto di Moretti, ma le carte rendono per- Tornasi di Lampedusa cepibile come corra verso i confini tiere in quartiere della loro ascesa e in questo Moretti non è molto lon- degli Stati-nazione nascenti, come pp. 272, L. 35.000 Settecento rovina, della loro fortuna e sfortu- tano da von Humboldt, che stabi- abbia luogo in presenza di ostacoli na, dei loro desideri, ci aiuta a per- liva le norme della cartografia G. Cosenza naturali; e all'avvicinarsi della E uscito da Bruno Mondadori un cepirne anche "spazialmente" il Intenzioni, significati, frontiera la figuralità aumenta, au- scientifica senza trascurare la geo- utile strumento di consultazione destino narrativo, così come anni comunicazione. mentano le metafore, il registro grafia mitica), con l'idea, dicevo, sul Settecento letterario inglese. fa il saggio che Nabokov dedicò al che il luogo sia generativo di forme La filosofia del linguaggio narrativo "serio", medio, realisti- Si tratta di Alle origini della lette- co, si sbrina nel tragico o nel comi- Dr Jekyll e Mr Hyde, tutto basato letterarie, che lo spazio concorra a di Paul Grice ratura moderna, a cura di Patrizia co. Avevamo chiaro che la risalita sulla planimetria dell'abitazione e determinare il tipo di racconto, le pp. 344, L. 42.000 Nerozzi Bellman (Milano 1997, di Marlowe lungo il fiume Congo, dello studio, sul dove avvengono le sue carature cromatiche, le sue tra- pp. 553, Lit 36.000). Il volume si fino alla stazione mineraria dove trasformazioni del medico in cri- me, i suoi toni, e che forme diverse presenta come un'ampia antolo- Kurtz è impazzito, è un viaggio minale e viceversa, ci ha aiutato a abitino spazi diversi. Spazialmen- gia di testi - soprattutto prefazio- dritto al cuore della tenebra e un leggere in altra luce il romanzo più te, dunque. C'è nell'Atlante di ni- tratti da romanzi, raccolte di rettilineo ritorno; ma nella carta fortunato di Stevenson. Moretti un'atmosfera di laborato- poesia e trattati di estetica e storia africana della letteratura coloniale Vedere sulla carta, tuttavia, non rio, di verifica delle potenzialità di costruita da Moretti riconosciamo letteraria del XVIII secolo. I bra- serve soltanto al colpo d'occhio; una geoletteratura, con resoconti CLLLEB quel movimento conradiano co- ni sono tradotti con il testo origi- come nella Rappresentazione di dei tentativi e dei possibili falli- Via Marsala 24 40126 Bologna mune a tutta la letteratura colonia- nale a fronte, e disposti in ordine Mercatore, il risultato della mappa menti, un discutere i propri meto- cronologico all'interno di sezioni Tel. OSI - 22 07 36 Fax OSI - 23 77 S8 le, un percorso diretto, andata e ri- non è solo geografico, ma teoreti- di illustrando via via i limiti della Internet: http://www.omega.it/CLVEB torno senza deviazioni laterali, tematiche, per permettere al let- co, esprime un'ipotesi della pro- ricerca, la provvisorietà delle con- lungo una struttura narrativa ed tore di seguire passo passo l'evol- pria cartografia e della cartografia clusioni, le eccezioni che non con- economica lineare e solo reversibi- versi di questioni chiave come la in generale. A mano a mano che fermano la regola, le perplessità, o le, cartografia esplicita della ragio- differenza tra novel e romance, Moretti mette in campo il suo il bisogno di campionature più ne formale del racconto, ragione l'affermarsi del genere gotico, il Atlante, si delinea una vera e pro- ampie e ricerche ulteriori. È come economica della presenza bianca concetto di sublime o il dibattito pria teoria dello spazio come ele- se il metodo del cartografo impo- nella negritudine: penetrare, pre- su Shakespeare. mento morfogenetico, ed è questo nesse allo studioso di letteratura il cuore del suo ragionamento e qualcosa del proprio linguaggio, OTTOBRE 1997

di Piero Boitani

lettore un panorama pressoché LUCIANO DE CRESCENZO, Nes- Parlamento italiano, con Ares, dio testa per l'eroe uscito dal mare e la narrazione assai più drammati- completo del mito e della facondia suno. L'Odissea raccontata ai della guerra, a Destra, ed Efesto, che gli fa subito una proposta di ca ed evocativa, perché suggerisce di Ulisse. Non che manchi, per via lettori d'oggi, Mondadori, Mi- "Dio dei metalmeccanici", a Sini- matrimonio. Bene: ma perché eli- che il figlio è (quasi) eguale al pa- di questa ristrutturazione, qualche lano 1997, pp. 250, Là 25.000. stra, promette bene nella direzio- minare una scena tra le più brevi e dre e perché fa speculare il lettore elemento superfluo o qualche in- ANTONIO SPINOSA, Ulisse. Li- ne di una sorridente e irridente suggestive della letteratura d'ogni su cosa sarebbe successo se Tele- congruenza. Per esempio, il canto bera immaginazione dell'O- modernizzazione del poema. Pur- tempo? Oppure: dei tre canti di maco fosse riuscito. di Demodoco sul cavallo di Troia dissea, Vietume, Casale Mon- troppo, però, né Ares né Efesto Demodoco alla corte dei Feaci, ne Insomma, non è facile fare 0 ver- è assente dalla narrazione princi- ferrato (Al) 1997, pp. 311, hit hanno nulla a che vedere col de- rimangono soltanto due, quello su so a Omero. Terminata la lettura 28.000. creto-legge sul ritorno di Ulisse Efesto, Afrodite e Ares (Isso, Essa di Nessuno, ho a lungo rivolto nella pale, dove Ulisse si rivela a una che quell'assemblea subisce da e 'o Malamente), e quello, richie- mente l'interrogativo se questi ap- semplice richiesta di Arete, la regi- , Itaca per sem- na dei Feaci, mentre compare più pre» Mondadori, Milano 1997, (Atena e) Zeus, e quel tono deve sto da Ulisse medesimo, del caval- punti fossero quelli di un accade- tardi, subito prima del racconto pp. 185, Lit 27.000. che l'eroe fa a Nausicaa della fine di Troia, dopo il memorabile salu- "Ulisse non è un personaggio to di lei. Questo stesso racconto ma una mania", dichiara Luciano non sembra avere alcuna funzione De Crescenzo al lettore in apertu- A ritroso sull'orlo dell'abisso drammatica o narrativa: e infatti ra del suo Nessuno. Niente, oggi, di Paola Carmagnani Nausicaa non ha, dinanzi a esso, potrebbe essere più vero. Negli nessuna reazione. Tuttavia, il di- Stati Uniti, la produzione Nbc segno generale di Ulisse regge be- dell 'Odissea ha tenuto incollati al GÉRARD DE NERVAL, Viaggio in Oriente, a pare oggi in Italia in versione integrale in una ne, forse proprio perché Spinosa video milioni di telespettatori, e cura di Bruno Nacci, Einaudi, Torino 1997, bella edizione sapientemente curata da Bruno vede il suo eroe come "sospinto da moltissimi ne ha invogliati ad ac- ed. orig. 1851, pp. 565, Lit 120.000. Nacci, ha il sapore della rassegnazione, della onde marine ora tenebrose ora quistare una copia del poema tra- definitiva accettazione di una irrimediabile al- sorridenti" e allo stesso tempo agi- dotto da Robert Fagles, divenuto Era il 22 dicembre del 1842. Nerval aveva terità. Tuttavia nell'agile leggerezza della nar- tato dalle "onde amorose dai molti in poco tempo un bestseller poco più di trent'anni e da molti mesi mani- razione nervaliana le frontiere geografiche nomi e dalle molte facce". E del nell'edizione Viking. Ulisse com- resto sono le figure femminili ad festava ormai, a fasi alterne, i sintomi di uno perdono di significato e l'Oriente diviene lo pare nella poesia e nel romanzo acquistare nel libro l'aura più affa- squilibrio mentale destinato ad aggravarsi spazio sacrale di un percorso interiore, situato dei Caraibi, dell'America latina, scinante: Nausicaa confusa, inno- sempre più. Per riprendersi dal primo grave ai confini dei paesi attraversati dal viaggiatore dell'Africa, dell'India, dei paesi cente e palpitante, Calipso "avvol- e infinitamente più carico di senso. Il "frivolo arabi. C'è chi sostiene che i per- attacco del suo male e per dimostrare a se gente", Circe lussuriosa, Ecuba corsi descritti nell'Odissea sono stesso e agli altri di non aver perduto le sue europeo", scrive Nerval, si scoraggia in fretta trucidata, Penelope astuta e sa- memoria di un'antichissima cir- facoltà e la sua capacità di lavoro, otteneva di di fronte agli enigmi e ai misteri di un mondo piente. cumnavigazione della Terra (Chri- farsi assegnare una missione letteraria in in cui "la bellezza, come un tempo, si circonda stine Pellech, Odisseo, Ecig, Oriente. A partire

GUSTAVE FLAUBERT, Opere, voi. giusta definizione di fallimento per 1:1838-1862, a cura di Giovanni YÉducation sentimentale (già peral- Bogliolo, Mondadori, Milano L'autobiografismo del giovane Flaubert tro sancita da Emile Faguet). E nes- 1997, trad. dal francese di Gior- suna autentica simpatia o vicinanza gio Caproni, Teresa Cremisi, di Carlo Lauro spira dallo stesso articolo di Proust, Maurizio Cucchi, Luciano De e anzi una sentenza di mediocrità Maria e Maria Luisa Spaziani, prima pagina del flaubertianissimo suoi contemporanei) e anche con- po (...) se no, si arriva in ritardo sul- per il famoso epistolario; né si di- pp. 1548, Lit 75.000. Les choses di Perec allude all'esor- tro settori importanti dell'QEuvre. la propria epoca") e il mezzo rim- mentichi che la brillante disamina dio Ac\YÉducation sentimentale). Probabilmente più o meno indiret- pianto di James su una produzione (disamina che penetra nell'uso flau- Forse l'unico lettore recalcitran- Ma il riconoscimento di una cen- tamente provocato da una profes- che avrebbe potuto essere più "ab- bertiano di imperfetti, pronomi e te e scontento di fronte a questo tralità e di una perfezione quasi irri- sione di magistero artistico sempre bondante". Né è l'unica incrinatura v preposizioni come nessun'altra) era eccellente "Meridiano" sarebbe petibile non coincide necessaria- conclamata, dalla sfida anacoretica, dell'elogio jamesiano: valgano an- nata, a sua volta, per difendere il proprio Flaubert. Di certo non mente con l'accettazione incondi- dalla costante pretesa del capolavo- cora l'appunto sul non aver mai "genio grammaticale" da una criti- avrebbe mai ammesso di far prece- zionata. C'è stato anche, più o me- ro assoluto. Si veda il livido rimpro- creato un carattere davvero "com- ca assai riduttiva firmata da Albert dere Madame Bovary e Salammbó no strisciante, una sorta di tarlo vero di Sainte-Beuve sulla troppo plesso" ("l'àme franqaise, in lui non Thibaudet... da tre opere giovanili come i Mé- antiflaubertiano contro i metodi e i lunga gestazione di Salammbò compare al meglio"), la strana diffi- Naturalmente, negli anni, la ri- moires d'un fou, Novembre e la pri- tempi di lavoro (soprattutto tra i ("non bisogna metterci tanto tem- denza per Bouvard et Pécuchet, l'in- cerca più specialistica ha allargato, ma Éducation sentimentale. su più ambiti, la conoscenza flau- Ventenne - ma già ipercritico - bertiana, riesumando in primis non aveva osato pubblicarle e an- (con buona pace delle reticenze cora nella maturità si era compia- dell'autore) tutta la narrativa ante- ciuto per quella saggia rinuncia. riore a Madame Bovary. E non so- L'ora della Scrittura, ufficialmen- lo: illuminazioni decisive sono te, era scoccata soltanto nel 1857 giunte - come riferisce l'intelligen- con la pubblicazione di Madame tissima e incisiva introduzione di Bovary (una stesura iniziata sei an- Giovanni Bogliolo - dalle quattro- ni prima) ed era proseguita con mila lettere dell'epistolario e dalle calcolata lentezza attraverso la fati- venticinquemila pagine manoscrit- cosissima elaborazione degli altri te di appunti e stesure (a duemila si quattro o cinque "capolavori" sino sarebbero poi ridotte le pagine ef- al 1880 (anno della morte sull'in- fettive degli omnia-, come dire che, compiuto Bouvard et Pécuchet). mediamente, per ognuna ne occor- Il rovello di questi trent'anni di sero dodici "preparatorie"). logoranti autoreclusioni e di revi- Un merito grande di questo "Me- sioni infinite fu sempre il medesi- ridiano" (merito che non ha la mo: ottenere uno Stile che con la "Plèiade" francese) è l'inclusione sua inflessibile omogeneità e conti- delle tre opere giovanili citate che, nuità, senza sbalzi o impurità tra l'altro, rivelano nel maestro (Proust parlerà di "superfici riflet- dell'impersonalità una insospetta- tenti") coincidesse con una visione bile vocazione all'autobiografismo. impersonale e assoluta su cose e Le brevi, maledettistiche Memorie eventi. E difatti già in Madame Bo- di un pazzo (scritte a diciassette an- vary le cose si svuotano della loro ni) non escono affatto dal recinto tradizionale figuratività e gli eventi dello sfogo confessionale, mentre tendono a rarefarsi sino a sfiorare Novembre, pur sempre in prima la stasi: è il noto "romanzo sul nul- persona, tende a organizzarsi in una la". L'autore si è completamente struttura più schiettamente narrati- eclissato dietro uno Stile progetta- va (e c'è già un personaggio flauber- to sin dall'inizio come "una tona- tiano che fa della propria finestra, lità grigia, un colore ammuffito di come più tardi Emma Bovary, un esistenze sotterranee". luogo esistenzialmente cruciale: Definito "romanziere dei ro- Marie, romantica prostituta). Poi, manzieri" da Henry James (nessu- nella prima Educazione sentimenta- no meglio di lui poteva porgergli la le (qui in una traduzione inedita di corona del martirio e nominarlo Giorgio Caproni) l'autobiografi- ancora "nostra coscienza"), Flau- smo del giovane Flaubert abbando- bert segna davvero lo spartiacque na la prima persona e scinde il pro- tra passato e modernità del roman- prio fardello psicologico (ambizio- zo. Più esplicito sarà Proust pro- ni e audacie; idealismo e sentimen- clamando in quello stile un rinno- talismi) nei due protagonisti del vamento nella visione delle cose romanzo, Henry e Jules. paragonabile a quello operato dal- le categorie kantiane: elogio a lun- Nulla/se non il titolo e la forma ga gittata confermatosi con la for- di Bildungsroman, accomuna que- tuna flaubertiana, cinquant'anni st'opera all'omonimo capolavoro dopo, presso i teorici del Nouveau del 1869 (quest'ultimo centrerà Roman (a parte più segreti omaggi: eventi e delusioni sulla rivoluzione una delle tre gravures citate nella

sentativi, il periodo che va dagli ul- testo francese nel 1991, che pros- zione; poi le collaborazioni gior- Un amore a tre voci timi mesi del 1920 alla fine del simamente verrà proposto in tra- nalistiche con "Excelsior", con la di Sandro Volpe 1921, solo una piccolissima parte duzione italiana da Adelphi. Il "Nouvelle Revue Frangaise", con dei 346 quaderni tenuti per circa punto di vista di Franz, più di- "Das Tagebuch". Ma il vero ap- mezzo secolo. Una scrittura che at- stante dalla scrittura diaristica, prendistato verso le opere del- HENRI-PIERRE ROCHÉ, Taccui- giugno del 1913. Dopo la guerra traversa e influenza la trama dei affiora qui e là nelle sue opere la vecchiaia - Jules e Jim, Le due ni. Gli anni di Jules e Jim, con i tre si ritrovano nel 1920 a sentimenti: "Cena, grande talk noi narrative. inglesi e il continente (Adelphi, un saggio diFrangois Truffaut, Hohenschaftlarn, piccolo villag- tre, H. Fr. e io. - Idea di scrivere Cronaca di un amore, galleria 1988), l'incompiuto Victor - sta Adelphi, Milano 1997, ed. orig. gio bavarese. I rapporti fra He- del nostro amore, o del loro matri- di personaggi - Picasso, Braque, nelle pagine diaristiche: lo stile 1990, trad. dal francese di Laura len e Franz - che hanno avuto monio, scriverlo tutti e tre, con Cocteau, Duchamp tra gli altri - i di Roché, "prodigiosamente raf- Lrausin Guarino, pp. 556, Lit due figli - si sono molto allentati diari simultanei che esprimano i Taccuini sono soprattutto un la- finato nella sua semplicità" se- 50.000. e ben presto avrà inizio fra Pierre nostri tre punti di vista convergen- boratorio di scrittura. Se Roché, condo Truffaut, dietro la sua ap- e Helen una relazione che andrà ti", annota Roché domenica 26 set- nel 1955, era apparso a Truffaut parente ingenuità nasconde una Henri-Pierre Roché e Franz avanti, tra alterne vicende, fino al tembre 1920. come un "debuttante" di settan- maniacale selezione, nasce per Hessel si incontrano a Parigi nel luglio del 1933. Abbreviazioni, sigle e contami- tasei anni, poco alla volta la sua sottrazione, da una lenta, inces- novembre del 1906: frequentano Nella storia del trio - immortala- nazioni linguistiche: i Taccuini attività di scrittore era poi venu- sante cancellazione. Della sua fu- il milieu artistico che si riunisce ta più tardi da Roché nel romanzo descrivono minuziosamente gli ta alla luce: in realtà il suo debut- tura "commedia d'amore" scrive al Café du Dòme a Montparnas- Jules e Jim (Adelphi, 1989), uscito amplessi con quella impudicizia to, piuttosto in sordina, era avve- nel dicembre del 1921: "Può an- se, discutono per notti intere ac- nel 1953 e reso celebre nel 1962 che scandalizzò la dattilografa in- nuto molti anni prima, nel 1916, che darsi che abbia bisogno di comunati dal desiderio di abolire dalla trasposizione cinematografi- caricata da Truffaut della loro con un breve volume dal titolo prendere forma lentamente. Ci la frontiera culturale tra i loro ca di Francois Truffaut - i Taccui- trascrizione. I diari di Helen, che Deux semaines à la Conciergerie ho messo cinque anni per scrivere due paesi. Viaggiano molto insie- ni, pubblicati dall'editore André appaiono a Pierre "frammentari, pendant la bataille de la Marne, e Don Juan, e cinque per riveder- me e nell'autunno del 1912 co- Dimanche nel 1990 e adesso di- caotici", offrono scorci inediti al nel 1920 era uscito il suo secon- lo". Calcolo premonitore: venti noscono Helen Grund, pittrice sponibili in versione italiana, isola- lettore: un accostamento reso do libro, Don Juan, ventotto brevi anni per viverla e venti per scri- berlinese, che Hessel sposerà nel no un frammento dei più rappre- possibile dalla pubblicazione del variazioni sul tema della sedu- verla. OTTOBRE 1997ù eÒ~tcrVÒc\- N. 9, PAG. 12 OTTOBRE 1997 < Del periodo in cui fu un "uomo senza volto" Wolf ci racconta di avere invaso l'Occidente di spie, di del '48; la prima Educazione era Karla. Un testimone reticente aver mandato finti seduttori o se- terminata nel '45). Sviante è dun- di Marco Buttino duttrici che Conquistavano i cuori e que parlare di "prima Educazione" i segreti di persone con ruoli riser- (se non in senso cronologico) o, vati, di aver stabilito contatti con peggio, di "prima versione" per MARKUS WOLF, ANNE MCEL- esiste più, e di non dovere rispon- scuola di Mosca, imparò il russo be- uomini politici e spie in tutti i paesi una mera comunanza di titolo. VOY, L'uomo senza volto, Riz- dere a un altro paese, la Germania nissimo, divenne cittadino sovietico in cui si estendeva l'influenza sovie- Giungere a ritroso dalle prove zoli, Milano 1997, ed. orig. unificata di oggi, del proprio onesto e attivista della gioventù comunista; tica. Ne risulta un quadro della mature a questo primo romanzo, si- 1997, trad. dal tedesco di Fran- lavoro. Nel libro va più in là, sostie- gli amici lo chiamavano ormai Mi- guerra fredda composto da vari gnifica soprattutto scordarsi il teori- cesco Campana e Stefano Galli, ne che ai tempi della guerra fredda, sha e non era più uno straniero. episodi di spionaggio, tra cui vicen- co dell'impersonalità e imbattersi pp. 320, Lit 34.000. quando le due Germanie non si Poi venne la guerra, mentre la de minori e casi noti (come quello nella verve loquace di un narratore parlavano, ed erano l'epicentro di maggior parte dei tedeschi etnici di un agente infiltrato nell'ufficio di onniscente, con i suoi commenti su- Vi ricordate Karla, l'astuto capo un conflitto che provocava tensione dell'Urss e molti dei tedeschi im- Willy Brandt). Wolf ci informa an- gli eventi, gli ammicchi brillanti al dei servizi segreti della Germania in tutto il mondo, il lavoro degli migrati erano deportati o spariva- che, senza dire nulla di non preve- lettore, le digressioni estetiche. Est nei romanzi di John Le Carré? agenti segreti era di fatto al servizio no nella macchina della repressio- dibile, del modo in cui la Rdt consi- Ma quanti altri antiflaubertismi, Bene, esisteva davvero, si chiama- della pace e della distensione: ac-. ne stalinista, Markus continuò a derava i movimenti pacifisti in Oc- in questa Éducation: disinvolti slitta- cidente, e dell'ospitalità fornita ai menti del punto di vista; contrasti di terroristi della Baader-Meinhof. E tono che Bogliolo indica oscillanti si affretta a spiegare che non dipen- tra il lirismo di Chateaubriand e l'al- deva da lui l'aiuto ai terroristi, che legro realismo di Pigault-Lebrun Sosta all'inferno non aveva responsabilità in violen- (corrispondenti ai rispettivicaratte - ze compiute all'estero. ri di Jules e Henry); alcuni squilibri di Angela Massenzio strutturali (lunghezze difformi dei capitoli); e un proliferare di accadi- STEPHEN CRANE, I1 mostro, a cura di Gior- Mentre lo sguardo affonda nelle piaghe Il processo menti che, appena dieci anni dopo, gio Mariani, Marsilio, Venezia 1997, testo della società moderna, condito di squisita Flaubert avrebbe certo arginato e inglese a fronte, pp. 185, Lit 22.000. ironia, emerge la vena naturalistica del rac- Nel 1947 André Gide e stemperato sino all'assenza di azio- conto, che percorre molti dei romanzi di Jean-Louis Barrault collabora- ne, in favore dei grandi spazi vacanti rono a una versione teatrale Il titolo di questo racconto sembra affiorare Grane, fra cui il capolavoro The Red Badge (l'Éducation può concedersi la lun- del Processo di Franz Kafka. of Courage, e affiora anche un'altra carat- ga fuga in America di Henry e Mme da una zona d'ombra indefinita e cupa per at- Ne risultò un testo in cui più Renaud, ove in Madame Bovary, no- trarre, sorprendere o semplicemente incurio- teristica della scrittura di questo autore, della perizia letteraria di Gide terà Jean Rousset, il viaggio di Em- sire. Si scivola oltre scorrendo le pagine per cioè la tendenza a comunicare. significati e emergevano lo straordinario ma sarà soppresso e ridotto a una saperne di più, e l'impressione d'incertezza sensazioni attraverso raffigurazioni verbali talento drammaturgico di Bar- pura immaginazione di lei). aumenta attorno a quel nome, quasi toccasse capaci di ricreare in modo "sensuoso" o rault e la vitalità originaria del Ma se il romanzo del '45 non la- al lettore far luce, indagare sull'intera vicen- "impressionistico" la realtà. Oltre alla romanzo di Kafka. Il libro vie- ne ora tradotto per la "Colle-. scia neanche intravedere i futuri ri- da e sciogliere i nodi accuratamente intreccia- straordinaria scena dell'incendio, queste zione di teatro" Einaudi (Tori- gori, è anche vero che sul piano con- ti dalla scrittura. immagini sparse qua e là lungo il testo com- tenutistico affiorano premonizioni e no 1997, pp. 99, Lit 15.000) da Il mostro nasce in una cittadina statuni- paiono all'improvviso, balzano agli occhi topoi delia maturità: nelle inesauste Enrico Badellino. L'edizione è tense dell'inizio secolo quando una, volontà come animando con un qualche effetto spe- peregrinazioni culturali (ventunesi- corredata da una postfazione ciale le righe della pàgina scritta, e culmi- mo capitolo) di Jules- letterarie, sto- diabolica e misteriosa dà fuoco alla casa del dello stesso Badellino e da una nano -in quell'ultimo, conclusivo disegno nota informativa sui principali riche, linguistiche: consolazioni di dottor Trescott animando una tribù magica • adattamenti teatrali, musicali e una delusione amorosa - si anticipa di fiamme, e catturando nell'incendio un che lascia aperte e inconcluse tutte le strade cinematografici del Processo. l'affanno autodidatta ed enciclope- servitore nero mentre tenta di soccorrere il dell'interpretazione. distico della coppia Bouvard e Pécu- figlio del suo padrone. Anche se entrambi Con una tecnica da regista cinematografi- chet; e, in particolare, le numerose • co, l'autore introduce la scena finale via via vengono portati in salvo, l'uomo è ormai in Le pagine più riuscite sono quelle fantasticherie decadentistiche legate restringendo il campa visivo attorno a quin- punto di morte, la sua testa, per una strana in cui tratta dei rapporti con i "col- all'esotico e all'antichità sono le stes- fatalità, completamente bruciata nel rogo. dici tazze vuote in cui sembrano prendere leghi" sovietici e di vari incontri a se che avranno superbi sviluppi in Ciononostante, il dottore riesce a curarlo e forma i volti delle quindici donne che non Mosca con i responsabili ai massimi Salammbó. C'è anche il lungo episo- in segno di riconoscenza sceglie di mante- fanno, più visita alla signora Trescott, diser- livelli del regime. Ed è interessante dio dell'incontro tra Jules e il cane tando i suoi ricevimenti. Se la voce narrante come descrive vari personaggi, e tra (ventiseiesimo capitolo): pena, rea- nerlo in vita (cos'altro può fare?), quasi si allontana e tace, le tazzine lucide restano questi Erich Honecker. Un po' fa- zione violenta, timore superstizioso, producendo artificialmente una creatura stidiose sono invece le sue conside- senso di colpa, delirio di Jules si con- diversa, come un nuovo Frankenstein. Tut- sotto i nostri occhi qualche istante ancora per razioni politiche, ovviamente demo- centrano sulla bestia, prefigurando tavia, la breve sosta all'inferno priva quel racchiudere un semplice vuoto, sordo e ag- cratiche, che partono da un'appa- Saint Julien l'Hospitalier e il cervo volto della sua coscienza e ne distorce i li- ghiacciante nella sua indifferenza. IL ultimo rente comprensione per gli operai nel più perfetto dei Trois Contes. fotogramma avvolge nell'oscurità la scelta neamenti in uno spettacolo orrendo che an- in rivoltane l 1953 e arrivano a bana- La traduzione splendida di Ca- del medico, circonda di silenzio lo spettatore, nichilisce gli abitanti bianchi e neri di Whi- li simpatie verso Gorbacev. Quan- proni, con toscanismi e arcaismi lomville. E la stessa voce del narratore a de- 10 confonde, lo interroga sul significato di do andò in pensione, mentre la Rdt che vivacizzano senza tradire, esal- finirlo con disinvoltura "mostro", spec- quella resistenza ai percorsi dèlia-Natura, al- di Honecker seguiva ancora il corso ta questa prova giovanile che poco chiandosi nella mentalità di chi guarda, la volontà del destino, proiettando sul foglio comunista dei vecchi tem-pi, Wolf aggiunge alla gloria di Flaubert, compreso il lettore, trascinato a chiedersi 11 profilo mostruoso delle quindici teste di seguiva già la via della perestrojka in- ma molto alla comprensione del porcellana. dicata da Mosca. Fu sempre comu- suo percorso. A quest'ultima, in cosa sia, invece. nista, questo lo ammette con orgo- generale, tende generosamente il glio, e innamorato dell'Urss fino a volume con le note introduttive, le quando Gorbacev non si sbarazzò due estese appendici (gli atti del della Rdt e dei suoi agenti. processo a Madame Bovary; il di- va Markus Wolf e ora scrive libri quisivano informazioni superando sostenere la nuova patria sovietica Il libro è da considerare non co- battito tra Sainte-Beuve e Flaubert per parlare di sé e dei misteri del il muro dèi silenzio e permettevano lavorando a Radio Mosca, alle tra- me un saggio di analisi politica o so- su Salàmmbó), e una invogliante suo paese. L'uomo senza volto è perciò, in qualche modo, la comu- smissioni in tedesco. Quando nel ciale, ma come un lungo documen- cronologia (dovuta a Piero Toffa- un'autobiografia, che lascia intra- nicazione e un dialogo. I tribunali dopoguerra venne formata la Rdt, to storico: è utile per un'indagine no) che si scorre con più piacere e vedere un personaggio affascinan- gli hanno inflitto varie condanne, il partito decise che Wolf ri- sul percorso di un dirigente comu- profitto di tante verbose biografie. te e imprese intriganti. Dico intra- ma per ora Wolf è a piede libero. tornasse cittadino tedesco per la- vedere, perché Wolf, che era un Scrive e si discolpa. L'autobiografia vorare all'ambasciata moscovita di nista tipico, sul suo modo di pensa- furbone come spia e uomo politi- è del resto spesso uno strumento di questo nuovo paese amico. All'ini- re e di raccontarsi, sul suo essere le- Baudelaire co, continua a essere tale come giustificazione anche quando non zio degli anni cinquanta fu manda- gato all'Urss, e sul suo diventare po- deve tener conto di tribunali. to a Berlino Est per organizzare i stcomunista; spesso però è inaffida- È uscita nella collana "Scritto- scrittore. Racconta un po', allude, Wolf racconta la propria vita co- servizi segreti. Qui comincia la sto- bile, in genere non esauriente e ri tradotti da scrittori" di Einaudi nasconde. Se fosse interrogato in me un percorso lineare, giustificato ria della superspia. Fino al 1980 la allusivo. A chi voglia fare altri passi (Torino 1997, pp. 162, Lit un tribunale sarebbe considerato e anche morale; noi dobbiamo man- Cia, come il Mossad e tutte le altre verso la conoscenza di Markus 22.000) una nuova versione ita- un testimone reticente o un impu- tenere un po' di distacco e non cre- agenzie del mondo occidentale, Wolf e del suo mondo potrei consi- liana di Lo Spleen di Parigi. Ne è tato che si difende. E in effetti è ta- dere a tutto. Vediamo i tratti essen- non riuscì neppure a conoscere il gliare un libro su di lui, quello scrit- autore Gianni D'Elia, che alle le, perché dalla fine del comuni- ziali di questo percorso incriminato. volto del responsabile del temibile to da Leslie Colitt (Spy Master. The traduzioni in italiano dei poe- smo in poi è stato spesso in tribu- Il padre di Markus Wolf era com- spionaggio della Germania Est. Real Life Karla, Wesley, 1995), che metti in prosa baudelairiani post- nale, accusato di colpe commesse mediografo, medico o-meopatico, Markus poteva spostarsi in altri non ha motivo di essere reticente e pone una Nota del traduttore in al servizio della Germania Est. Le comunista ed ebreo. Di questi attri- paesi, incontrare i propri agenti, che tratta anche della società tede- versi. Prima di D'Elia, si erano ci- accuse che gli sono mosse riguar- buti, i due ultimi costituivano una tessere trame di ogni tipo senza es- sco-orientale in cui lavoravano i ser- mentati con Lo Spleen di Parigi, dano rapimenti fatti dai suoi agen- colpa terribile nella Germania del sere conosciuto dagli avversari. Ri- vizi segreti più efficienti di tutta tra gli altri, Alfonso Barardinelli ti, violenze a persone, tentativi di 1933, dove egli viveva e da dove mase a capo dei servizi fino al l'area comunista. Si troverà quanto (Garzanti, 1989) e Giuseppe destabilizzare l'ordine politico del- la Germania federale, tradimento. fuggì portando con sé la famiglia. La 1986, andò in pensione quando al- Wolf non descrive: il clima di so- Montesano (in Charles Baudelai- spetto, gli intellettuali sotto con- L'imputato sostiene di non avere destinazione era la grande Unione trove il comunismo iniziava a vacil- re, Opere, Mondadori, 1996; cfr. trollo, l'abitudine a compromettere mai tradito il suo paese, che era ap- Sovietica. Markus, che aveva allora lare, e si fece scrittore. Poi, nel "L'Indice", 1996, n. 9). gli altri, a spiare e a essere spiati. punto la Rdt, un paese che ora non dieci anni, iniziò a frequentare una 1990, la stessa Rdt fu liquidata. OTTOBRE1997 ^CcUe^cUcd^ Poeti colombiani, fotografe messicane e filosofi spagnoli

Augusto Perez decide di andare a ALVARO MUTIS, La casa de Arau- può dotare di qualche senso quel tra- famoso fotografo Edward Weston, zionale e l'interesse per la sua opera cai'ma Adelphi, Milano 1997, ed. gitto. Libro sull'amicizia, Trittico narra che diviene suo marito, e con lui si è più che mai vivo oggi, alla vigilia trovare il proprio autore, così Unamu- orig. 1973, trad. dallo spagnolo di anche ia lotta di chi ambisce a rap- trasferisce in Messico, allora in pieno delle celebrazioni per il centenario no stesso diventa deuteragonista. Carlo Brera, pp. 176, Lit25.000. presentare il vento, la vita "che passa fermento postrivoluzionario. La con- della generazione di scrittori, cosid- Nella discussione che segue, l'auto- re affronta con grande sagacia le ALVARO MUTIS, Trittico di mare come un tifone e non lascia nulla", la vivenza con. Weston e la frequenta- detta "del '98", che visse la crisi stori- cervantine problematiche della vero- e di terra, Einaudi, Torino 1997, lotta di chi aspira a rivelare il lato oc- zione di grandi artisti come i muralisti camente motivata dalla perdita di simiglianza, mentre il personaggio ri- ed orig. 1993, trad. dallo spa- culto della realtà mostrandola da una Rivera e Siqueiros porta alla luce il Cuba, ultima colonia dell'ex Impero. vendica la propria autonomia rinfac- gnolo di Fulvia Bardelli, pp. prospettiva inusuale come è quella di suo profondo talento. Questo perio- In Italia, per quanto la nota biobiblio- ciando a Unamuno argomentazioni 158, Lit 18.000. un navigatore controcorrente in balia do messicano vede una Tina brillan- grafica alla presente edizione di espresse da lui stesso nel suo Vita di del destino. te, sensuale e appassionata, divisa Nebbia parli di "forte interesse", la Don Chisciotte e di Sancho. La paro- Laura Luche fra l'ideale dell'arte per l'arte e quello pubblicazione di Unamuno è proce- Un gioco del destino ha deciso la finale sarà poi lasciata a Oracio, politico, fino a quando, espulsa dal duta uh po' a singhiozzo a partire da- l'esordio di Alvaro Mutis nella narrati- cane del defunto personaggio, che paese nel 1930 con l'accusa di parte- gli anni quaranta fino a oggi e in mo-. va dopo quasi ventanni di attività in una Orazione funebre a mo'di epi- do così incompleto e nebulizzato fra poetica. Nel 1973 lo scrittore colom- cipazione al fallito attentato contro il logo tara una requisitoria contro la di- tanti piccoli editori da rendere lo biano scommise con Luis Buriuel sul- neopresidente Ortiz Rubio, si trasferi- sumanizzazione generale degli uo- scrittore spagnolo piuttosto invisibile. la possibilità di scrivere una storia go- , Tinissima, sce in Unione Sovietica ed entra nelle mini reali in favore di quelli fittizi. tica ambientata ai tropici. Con La ca- Frassinelli, Milano 1997, ed. file del Soccorso Rosso Internaziona- Fra i romanzi di Unamuno, Nebbia è (v.m.) sa de Araucaima. Racconto gotico orig. 1996, trad. dall'inglese di le, con il quale parteciperà poi alla senz'altro uno dei più rappresentati- dei paesi caldi, Alvaro Mutis vinse la Francesco Saba Sardi, pp. 415, guerra civile spagnola. Nel '39, quan- vi, e forse il più noto, sebbene per al- sua sfida. Lontano dai paesaggi di Lit 29.000. do stanca e malata fa ritorno in un cuni critici odierni non sia il più riusci- Horace Walpole lo scrittore ha ricrea- Messico ben diverso da quello che to dal punto di vista narrativo, dal mo- to il clima sinistro dei romanzi gotici in Per milioni di vite di donne consu- aveva lasciato, Tina ha abbandonato mento che sia l'intreccio sia la struttu- un labirintico casale circondato da matesi nell'anonima retrovia della da tempo la vocazione artistica per ra sembrano puro pretesto per un EDUARDO GALEANO, Le vene piantagioni di caffè, aranci e limoni Storia, una, di tanto in tanto, si fa me- un rigido stalinismo, e il duro colpo al- discorso metaletteriario. E tuttavia, aperte dell'America Latina, dai tenaci profumi. In questo scena- morabile forse anche per l'eco che il la notizia del patto Hitler-Stalin non fa quello di Unamuno era un modo ori- pref. di Isabel Allende, Sperling rio, in un'atmosfera naturale e al con- vuoto intorno a lei provoca. La vita di che peggiorare le sue condizioni, fi- ginale e sperimentalista, per la Spa- & Kupfer, Milano 1997, ed. orig. tempo gravida da presagi di trage- Tina Modotti, "fotografa e rivoluziona- no alla precoce morte nel 1942. Visi- gna dell'epoca, di rappresentare 1971 e 1978, trad. dallo spagno- dia, un misterioso gruppo di persone ria", come recita il sottotitolo di que- bilmente basato su lettere e docu- l'eterna indagine sull'atto dello scri- lo di Gabriella Lapasini rivista da convive in un fragile equilibrio fatto di sta biografia romanzata, è una favola menti, questo Tinissima non perde la vere e sul rapporto fra l'autore e i suoi Irina Bajni e Elena Liverani, pp. complicità e rancori sotterranei. L'ar- piuttosto tormentata e non a lieto fine. qualità di romanzo per il dialogo e la personaggi, che è anche il motivo 364, Lit 24.000. rivo di una giovane scatena forze Tina Modotti è stata soprattutto una narrazione al presente con cui Elena per cui lo si è spesso accostato a Pi- oscure che sovvertono il precario or- grande artista con il pionieristico Poniatowska - scrittrice dalla copio- randello. Nebbia è un gioco di spec- Uscito nel 1976 da Einaudi con il ti- dine della casa e danno luogo a un mezzo fotografico. Le sue foto erano sa produzione di cui ci piacerebbe chi, un labirinto in cui quel che appa- tolo Il saccheggio dell'America Latina intrigo di seduzioni e ripicche che e sono straordinarie: chi non le cono- vedere di più in Italia - ci restituisce re reale risulta irreale e viceversa e in e ormai introvabile, questo testo chia- culmina nel suicidio della vittima pre- scesse ne trova un saggio all'inizio di con straordinaria immediatezza la fi- cui il protagonista, Augusto Pérez, ve per la conoscenza delle proble- destinata cui fa seguito una sequela ogni capitolo. Di fronte a questo, la gura di Tina Modotti. entra ed esce in qualità ora di attore, matiche relative all'America latina è di morti altrettanto violente. Ed è la spregiudicatezza delle sue vicende Vittoria Martinetto ora di spettatore della propria vicen- stato fortunatamente ripreso nella col- morte il motivo unificante del volume, amorose - tale solo per l'epoca in cui da, e infine di interlocutore del pro- lana di Sperling & Kupfer "Continente visse - e l'ideale rivoluzionario cui sa- che unisce sei racconti scritti nel cor- prio autore. L'intreccio è, a dire il ve- Desaparecido", diretta da Gianni crificò progressivamente la sua arte so di diversi decenni. Lo scrittore si ro, piuttosto esiguo: racconta la quo- Minà, in una traduzione rivista e con sembrerebbero tutto sommato ele- concentra sugli istanti finali dei per- tidianità di Augusto, scapolo bene- una breve - e non indispensabile - menti di poca importanza per co- sonaggi e dà un'immagine iperreali- MIGUEL DE UNAMUNO, introd. di stante che trascorre le sue giornate prefazione di Isabel Allende del cui struirne il monumento, ma diventano sta della morte che non arretra da- Franco Marco Aldi, Nebbia, Fa- in amletiche elucubrazioni, in oziosi lustro, strategie editoriali a parte, il te- certamente funzionali a rendere av- vanti ai dettagli più macabri. Mutis, zi, Roma 1997, ed. orig. 1914, corteggiamenti di donne o in partite a sto di Galeano non aveva proprio bi- vincente un testo di quattrocento pa- infatti, non sembra interessato alle trad. dallo spagnolo di Stefano scacchi con l'amico Victor. È costui a sogno. Quello che si evince dal testo gine. Emigrata all'età di sedici anni implicazioni metafisiche del morire Tummolini, pp. 265, Lit 30.000. scuotere la vita di Augusto rivelando- di Galeano e che non invita all'ottimi- negli Stati Uniti dall'originario Friuli, gli la sua natura di personaggio fitti- smo, è una sorta di irreversibilità del quanto alla morte vista nel suo diveni- Tina viene casualmente a contatto In Spagna, Unamuno (1864-1936) zio, cosa che lo spinge all'idea del destino dell'America latina, come se re come qualsiasi altro episodio della con gli ambienti artistici, conosce il vita. In questo mosaico a sei tessere è considerato una gloria letteraria na- suicidio. Prima di suicidarsi, tuttavia, si parlasse di un terreno bruciato di morte e vita appaiono come un insie- difficile, se non impossibile, rimbo- me inscindibile: nulla divide il vuoto schimento. Le strategie di spoliazione della morte da una vita che è "un tem- CRISTINA GARCIA, Le sorelle gli Stati Uniti - consegna, stilistica- e i meccanismi di subordinazione cui po senza corso come un grido senza Aguero, Mondadori, Milano Cubane mente inalterate, atmosfere tipiche sono state sottoposte, fin dall'epoca voce nel bianco vuoto del nulla". Con 1997, ed. orig. 1997, trad. di certo romanzo latinoamericano coloniale, le nascenti - o abortite - i protagonisti scompaiono i loro sogni dall'inglese di Cristina Stella, ambientato nella zona caraibica, so- economie latinoamericane, ne hanno prattutto là dove viene a poco a po- di cambiare la realtà. Estranei al ciclo pp. 274, Lit 29.000. minato le possibile fondamenta, ren- a Miami co ricostruita la storia familiare del di Maqroll il Gabbiere, a cui Alvaro dendo proverbiale la frase che intitola passato. Tuttavia, l'uso della lingua Mutis deve gran parte della sua fama Già autrice del bel romanzo Que- la prima parte del libro: "dalla ricchez- di Angelo Morino inglese rinvia a un distacco di Cristi- in Italia, i racconti di La casa de Arau- sta notte ho sognato in cubano za della terra, la povertà dell'uomo". na Garda rispetto alla sua terra di caima si inscrivono però nell'epopea (Anabasi, 1993), Cristina Garda fa L'oro del Messico e del Brasile, l'ar- pevoli dell'evento lontano che l'ha origine, collocandola fra quei dissi- dei vinti di cui il marinaio vagabondo ritorno con un'altra storia dall'intrec- gento del Perù, lo zucchero di Cuba, determinata. Solo nel progressivo denti - o figli di dissidenti - che non e ribelle è il più autorevole portavoce. cio in movimento fra Cuba e gli Stati e ancora il caucciù, il cacao, il caffè... Uniti. Adesso è la volta di Reina e confronto assecondato dalla nuova hanno accettato di vivere nel rispet- Ancora una volta il lettore è messo a sono protagonisti della prima parte di Constancia, due sorelle non più gio- vita faccia a faccia, ci sarà una risali- to del regime castrista e che, quindi, confronto col destino desolato questa storia di spoliazioni. Nella se- vanissime che, all'inizio, sono ritratte ta nel passato, verso il tragico episo- hanno deciso di tenersene lontani. dell'uomo, prigioniero di una vita sen- conda l'analisi di Galeano mette in lu- nel trascorrere della loro vita - la pri- dio che ha presieduto alla loro infan- Eppure, tra la Cuba di chi è rimasto za senso e di un mondo alla deriva ce come nel processo di saccheggio ma - sui variegati sfondi dell'isola zia. E, questa risalita, sarà anche e la Miami di chi se n'è andato, non a lungo termine dell'America latina che, con i suoi molti vizi e le sue po- si coglie una presa di posizione: caraibica e - la seconda - tra grigie l'occasione grazie alla quale Con- ebbe responsabilità ben maggiore che virtù, è l'unico paradiso cui è de- l'autrice di Le sorelle Aguero sì limita folle deambulanti attraverso New stancia, la più ansiosa di placare una nazione come l'Inghilterra che stinato. Maqroll ritorna in Trittico di a raccontare la sua storia proiettata York. Il punto di incontro sarà lo spa- ogni fantasma, compirà un clande- non una Spagna messa fuori gioco mare e di terra e questa volta percor- su fondali che rinviano a due mondi zio intermedio di Miami, capitale dei stino viaggio di ritorno a Cuba, in nella prima metà dell'Ottocento. È re i meandri della memoria per ritro- cerca delle carte fra le cui righe è senza troppa gioia nell'uno come cubani rifugiati, dove le protagoniste stato infatti lo sfruttamento razionale e vare tre amici: un compagno di pe- depositata la storia antica che con- nell'altro caso. Solo nel passato Cu- si ritrovano a confrontarsi dopo una sistematico di stampo anglosassone sca che cerca nella morte il silenzio diziona il presente. Ma il lettore non ba viene descritta alla stregua di un lunga separazione, e a iniziare la vita a rendere la neonata industria latinoa- che il futile chiacchiericcio dei vivi in- in comune che nel passato non han- ha bisogno di attendere la fine del territorio favoloso, popolato di uccel- mericana dipendente dal know-how frange incessantemente; un pittore no potuto avere. Reina ha svolto per romanzo per iniziare a leggere la vi- li variopinti, percorso da ritmi magici, dei paesi che per primi avevano co- che sogna di dipingere il venfcTche anni il lavoro di elettricista provetta, cenda occorsa - nel lontano 1948, ricco di nutrimenti squisiti. Ma, da nosciuto la rivoluzione industriale e a non lascia traccia; e il piccolo figlio di ed è reduce da un brutale incidente fra gli acquitrini dell'entroterra cuba- autentica narratrice, quanto agli an- farne un cliente eternamente biso- Abdul Bashur che gli fa vivere che non è comunque riuscito a di- no - a Ignacio e Bianca Aguero, i ge- ni più vicini Cristina Garda- anziché gnoso di manufatti che è incapace di un'esperienza sconcertante accom- struggere il suo corpo prodigo nitori delle due sorelle. Infatti, fram- prendere parte sulla scia di vicende produrre. Questo è quanto Galeano pagnandolo in un territorio, l'infanzia, nell'ispirare e reclamare desiderio. mentate in capitoli che abilmente si personali - ha lavorato soprattutto a ci racconta con dovizia di dettagli, fat- dal quale un fato avverso l'ha allonta- Constancia è creatura dagli istinti alternano a quelli ambientati tra il costruire efficacemente il suo intrec- nato troppo presto. Con le nuove av- più composti, dedita alla prepara- 1990 e il 1991, le carte del passato cio, nell'intento di restituire il quadro ti e cifre alla mano. A titolo di curiosità venture di Maqroll il Gabbiere, Alvaro zione di cosmetici di successo, in vengono date a leggere a mano a di una realtà dispersa, dove persino e quasi a consolante contrappunto è Mutis scrive un canto all'amicizia: cui sa dosare con sapienza noccioli mano che la vicenda si dipana, la lingua è venuta meno. Resta il fat- uscito, sempre di Galeano, e nella unione di amore, complicità, rispetto di papaya tritati, petali di rose gialle creando - se non proprio una su- to che le immagini di quella realtà, stessa collana, il suo Splendori e mi- e comprensione che permette di leg- e polpa di pesche. Sono dorine di- spense - una tensione narrativa che pur essendosi piegate ad altre paro- serie del gioco del calcio, storia e ras- gere t sentimenti più profondi dell'al- verse nell'aspetto come net sentire, non manca di catturare. Scritto in lin- le e ad altre inflessioni, sono comun- segna in tono faceto di uno sport de- tro senza violare il silenzio con cui li ma, quanto alla loro differenza, si di- gua inglese come il precedente, que riuscite a trovare spazio sulla mocratico per eccellenza, nonché protegge, e consente a due esseri di rebbe che preferiscano non parlar- questo romanzo di Cristina Garda- pagina con una compiutezza ammi- moderna trasposizione del principio compiere insieme un tratto del cam- ne troppo, silenziosamente consa- cubana trasferitasi da molti anni ne- revole. panem et circenses. mino verso la morte. Rapporto che (v.m.) OTTOBRE1997 ù e Ò~tcrVÒc\- N . 9, PAG. 14

entrambi conti la lezione di Feno- glio. Ma se quelli erano libri di un Asturie, 1934 liberatorio dopoguerra fisico, que- Giubilei giapponesi di Silvio Perrella sti sono i libri di un perenne dopo- di Cosma Siani guerra mentale. Riaprendo un po' a caso il pre- BRUNO ARPAIA, Tempo perso, bri migliori degli scrittori della mia cedente romanzo di Bruno Ar- GIUSEPPE CASSIERI, I giubilanti, francobolli commemorativi" (e il Tropea, Milano 1997, pp. 220, generazione; una generazione che paia, l'occhio mi cade su questa Marsilio, Venezia 1997, pp. 154, lettore non può non pensare al re- Lit 25.000. ha vissuto il dramma del terrori- frase: "Non la si fa finita con il Lit 20.000. stauro delia Cappella Sistina con smo e anche attraverso queste nar- tempo, mai". Libro dietro libro ( I capitali giapponesi ed esclusiva su Tempo perso, il terzo e sinora più razioni sta per fortuna metaboliz- forestieri, Leonardo, 1990 e II fu- Il Congiubex, Consorzio Giubi- tutto il materiale pubblicitario). I maturo libro di Bruno Arpaia (Ot- zandolo. In L'onore delle armi di turo in punta di piedi, Donzelli, lare Extramoenia, è un carrozzone tre pendolari devono abbandona- taviano, 1957), è innanzitutto la Alessandro Tamburini (Bompiani, 1994; cfr. "L'Indice", 1995, n. 7), nato dai rottami della prima repub- re la gratificazione della ricerca e i storia e l'intreccio tonale di due 1997), un libro sorprendentemen- il tempo diventa sempre più espli- blica con il piano di dirottare in piccoli progetti costruiti intorno al voci: la voce presente di chi parla e te consonante con quello di Ar- citamente il tema principale del la- provincia i pellegrini del prossimo guadagno conseguente, e rientrare la voce assente di chi ascolta. paia, durante un viaggio nell'Eri- voro narrativo di Bruno Arpaia. E giubileo. Fra i "pacchetti romeali" nella routine del treno pendolare, Entrambe importanti, perché trea di oggi sulle tracce di quella vero che non c'è narratore che non progettati, manca quello relativo dell'esistenza circoscritta alla pro- indispensabili l'una all'altra, in vincia, alle proprie aspirazioni fru- queste due voci si concentra tutta strate. l'invenzione narrativa di Arpaia. In questo diciottesimo romanzo Tempo perso è infatti, come ha no- di Cassieri sono subito riconosci- tato Luis Sepùlveda, "una narra- Napoletani bili tratti che demarcano il suo iter zione trasparente, quasi senza sor- narrativo. L'aspettativa di un even- prese". Basta la sola prima pagina di Lidia De Federicis to, per esempio (come in Inganna- per farsi un'idea dell'andamento re l'attesa, Garzanti, 1979, e 1 fe- del libro: un uomo anziano, Lau- "Al tempo abbiamo sostituito un'idea di De Luca, Antonio Franchini, Rino Genovese, steggiamenti, Rizzoli, 1989), o la ri- reano Mahojo, racconta a un gio- spazio", dice Maria Corti intervistata da Da- Silvio Perrella. Anche De Luca, che dichiara cerca e la vanificazione di esso (co- vane storico italiano la sua inizia- rio Biagi sui cambiamenti che negli ultimi "non so provare sentimenti di appartenenza" e me in La colombina, Longanesi, zione alla vita. L'incontro avviene anni l'hanno turbata di più. Esperienza per- sembra diventato così straniero, subito ag- 1991); e come un po' in tutti i ro- nel Messico d'oggi; la storia che sonale, questa che registra Maria Corti. Ma giunge: "Ma risento dei luoghi d'origine. Per manzi, l'attenzione al privato, al minuto quotidiano, alle volute di Laureano srotola dalla memoria è se ne trovano dappertutto, nei modi della esempio vengo da Napoli" (in Alzaia, raccolta umore che accompagnano la gior- avvenuta, invece, nella Spagna del concettualizzazione, facilissimi riscontri. Ser- degli articoli usciti su "Avvenire"). nata, in personaggi che (sfaccetta- 1934. E lì, tra Gjion e Oviedo, due vono, infatti, atlanti e mappature. Nella I napoletani hanno contatti fra di loro. ture dell'autore) si sono elaborata cittadine delle Asturie, che, duran- mappa policentrica della narrativa italiana, te un'insurrezione operaia, "si fe- Formano un gruppo, nella nostra mappa una disagevole sapienza del vivere che "L'Indice" va costruendo, Napoli può es- cero le prove generali della guerra mentale, pur vivendo sparpagliati. Il giorna- che consente loro di incassare il sere uno dei centri. Napoli o i napoletani? E civile di due anni dopo". lista Arpaia, con Tempo perso, romanzo o mondo e le proprie reazioni ad es- l'immagine di Napoli è di città di mare o città Arpaia nel dar vita a Laureano finta inchiesta sulla Spagna del 1934, sta ac- so. Ogni volta che si legge Cassieri, di vicoli? Tanto vale rispondere subito che è (parente prossimo del don Espedi- canto al giornalista Ermanno Rea (che giu- vien fatto di ripetere questi colle- città di vicoli la Napoli originaria di Anna to Principe del libro precedente) stamente lo presenta nella quarta di coperti- gamenti; e va fatto, in realtà, per Maria Ortese (quella stessa che ci hanno poi fa un uso parco e variato delle mo- na), l'autore di Mistero napoletano, bellissi- chiudere il cerchio di una proget- venze scritte dell'oralità. Periodi- stampato in mente certe scene dei film di Ma- mo titolo da feuilleton per un'inchiesta sul tazione narrativa non incline alle camente, spesso ad apertura di ca- rio Mortone). E che la città di mare appartie- Pei degli anni quaranta e cinquanta. (Arpaja mode, ma fortemente controllata, pitolo, l'autore ricorda al lettore ne di diritto a Raffaele La Capria, il quale ne però, che aspira al vero romanzo, più radical- nell'ambito di una laica inchiesta che qualcuno sta parlando, ma do- ha fatto il tema conduttore di una specie di mente di Rea sceglie di spaesarsi e di lavorare umana. po poche pagine lo trasporta inav- lunga autobiografia, dall'esordio in Un gior- soltanto sul tempo, ancora sul tempo storico Cosa distingue questo romanzo vertitamente in un punto d'indi- no d'impazienza (1952) al libro pubblicato e politico). E Silvio Perrella compare qua e da altri precedenti? Per me, due stinzione tra orale e scritto: ed è quest'anno, la raccolta disaggi II sentimento là: non solo scrivendo di libri, ma entrando caratteristiche qui accentuate: una qui che la voce apparentemente della letteratura. Proprio qui La Capria con il nome nei libri stessi e mostrandosi in- minore concessione all'elaborazio- muta svolge la sua funzione, per- (classe 1922), raccontando le giovanili lettu- terlocutore ora del vecchio La Capria ora del ne cerebrale, alla perifrasi sottile; e ché il silenzio paziente dell'ascol- re e una remota affinità con Montale, ha vo- giovane Franchini. Ci attrae la figurazione in corrispondenza, una narrazione tatore è anche l'operosità di chi luto stringere al nocciolo la propria poetica: del gruppo perché ha il contrassegno nobile che scivola più libera fra sondaggi trasforma il racconto orale in rac- "L'essenza del mio mondo narrativo e che io di un sodalizio intellettuale. Ma bisogna vie- psichici ed eventi esterni. Poi, no- conto scritto. Ed è qui che si misu- ho chiamato 'la bella giornata'", la giornata tarsi di andar oltre, bisogna vietarsi di ricer- tevole, il gusto per lo scavo in pro- ra la maturità narrativa raggiunta di "insostenibile splendore", paesaggio medi- care o ricreare la napoletanità, una categoria vincia, la ricerca di fatti storici, fol- da Arpaia e il suo pudore a dire io terraneo fissato nella metafora temporale. Si letteraria omologante alla quale i napoletani clorici, legati agli angoli di perife- direttamente. sa che da tale immobile splendore La Capria preferiscono sottrarsi. ria. Così come altrove Cassieri è Per il ragazzo Laureano, la rivo- ha cercato una via d'uscita; nella vita, trasfe- (Eppure, bastano i titoli dei quattro ro- l'esploratore della città, nei Giubi- lanti è il regionalista di gran livello luzione delle Asturie, prima che rendosi a Roma, e nella scrittura, staccandosi manzi di Peppe Lanzetta usciti dal 1991 al (sue zone elettive, Lazio e Puglia), un'esperienza politica, fu la sco- dal genere infido del romanzo napoletano 1996 - Figli di un Bronx minore, Un Messi- appassionato della provincia (qui perta dei sentimenti fondamentali per praticare un suo speciale saggismo. co napoletano, Una vita postdatata, Incen- e pulsanti della vita: il distacco dai intento a seguire le tracce di un diami la vita - per risospingermi di nuovo familiari, il senso dell'avventura, la Intreccio fra saggistica e narrativa, e fra l'es- passaggio di Cervantes a Gaeta) verso il napoletanismo, verso la nuova o vec- vicinanza con la morte, l'amicizia sere europei e casalinghi, viaggiatori e radicati; ma ben consapevole di miopie chia rappresentazione di Napoli, affollata pe- (con Mariano e Armando), l'amo- doppia dimensione che è riconoscibile in altri provinciali (non dimenticato il suo riferia postmoderna). re (con Pilar). Al senso e all'utilità napoletani, come Fabrizia Ramondino, Erri elzeviro D'Annunzio a Mucciafora, delle rivoluzioni, alia spinta utopi- in "Kulturmarket"). ca che le muove, Laureano penserà Un aspetto di questa attenzione è dopo, stimolato anche dal suo gio- il modo partecipe e distaccato, coin- vane interlocutore italiano, che da del 1941, s'ascolta ad esempio possieda una spiccata sensibilità all'Agro Pontino, dove bisogna an- volto e divertito a un tempo, con cui lui sperava di sapere qualcosa di questa invocazione: "Dimmi se c'è per i fenomeni della temporalità, cora scovare richiami religiosi, sto- schizza una serie di figure locali, più sugli ultimi giorni di vita di una strada, uno stratagemma per primo tra tutti, naturalmente, rici, paesaggistici, gastronomici, e dall'erudito De Pascalis, "coltivato- Walter Benjamin. non tradire se stessi e gli altri, per quello della narrazione. In Arpaia, tutto ciò che impasti pellegrinaggio re diretto" delia cultura, che svisce- Saprà, invece, che a Laureano la non cadere nella menzogna". (For- però, il tempo sta assumendo una a turismo. Allo scopo, vengono as- ra storie e memorie di Gaeta, al pa- parola utopia non è mai piaciuta. se lo stratagemma consiste, come centralità tematica inusuale, come soldati Fabrizio, Domenico e Rita, sticciere Carafa, schivo filosofo del- Dell'utopia, che ha dato vita an- sembra suggerire Tamburini, nel se egli volesse trasformarsi in un impiegati pendolari fra Roma e la sua arte, noto per il "babà pa- che alla rivoluzione da lui vissuta, "saper accettare senza farne un'in- particolarissimo biografo della Gaeta, che passano al vaglio il loro scià" . Altro aspetto è la disposizione oggi lui vede l'aspetto di "fregatu- felicità la propria debolezza"?). temporalità. territorio, focalizzandosi sul san- simpatetica verso i tre pendolari, le ra", il primo passo verso il totalita- E possibile forse leggere questi Il tempo non solo come evento tuario delia Montagna Spaccata, loro trepidazioni, le delusioni, i tic, rismo: "Dovremmo lasciarla fuori libri come una comune ricerca di studiato dai fisici, inventori delle sul miracolato di Esperia, sullo analizzati in singoli capitoli di aper- dalla storia, l'utopia (...) Bisogne- figure retrospettive del destino; la teorie più spericolate, di cui Ar- stendardo della battaglia di Lepan- tura, con un tono morbido che s'ac- rebbe trovare qualcos'altro che ricerca di chi si sente fuori dall'or- paia si è nutrito ghiottamente, ma to abbandonato nel museo civico compagna a una affilatura ironica nello stesso tempo ci faccia sogna- bita di un destino vero e proprio e anche e soprattutto come accu- gaetano. più mite, più bonaria verso gli esseri re e non sognare, dormire con gii dunque senza un'esperienza reale mulo di moralità pratica. Il tem- Proprio quando tutti i puntelli umani, più amara per gli apparati occhi bene aperti, pensare e non da raccontare. E sopperisce a que- po, in altre parole, come storia (e mistici e turistici sono stati identi- che li inghiottono. pensare". sta situazione inventandosi un de- racconto): la storia di chi, come ficati e pianificati, e gli efficienti ri- Non è poi tanto fiction l'idea del E qui che pulsa il vero cuore del stino narrativo che, privilegiando Laureano, in apparenza è stato cercatori sentono già in tasca i giubileo estramurale qui messa al libro. Ed è chiaro che il personag- decisamente le strade del roman- vinto e continua a esserlo, ma che trentacinque milioni lordi offerti centro dell'ironia. Consorzi giubi- gio di Arpaia non trasforma, come zo, ritorna alla narrativa del secon- proprio perché è portatore di una dalla commissione, cala su di loro lati simili stanno spuntando nella spesso avviene, il disincanto in ci- do dopoguerra: non è dunque ca- storia e di un destino magari rimu- l'altolà: con un'offerta "irrinuncia- realtà di fatto. Con fiuto e pron- nismo: piuttosto spera in un'uto- suale che in alcuni passaggi di que- ginati in solitudine, vince narrati- bile", i nipponici della Honda han- tezza di cronista, con l'orizzonte pia ragionevole. Ma è possibile sti libri si avverta il ricordo, per Ar- vamente, sconfiggendo almeno no spiazzato il Congiubex acca- del maitre è penser, e secondo il un'utopia davvero ragionevole? paia, di 11 sentiero dei nidi di ragno per tutto il tempo in cui li racconta parrandosi tutta l'area giubilare suo collaudato modulo narrativo, Si tratta di una domanda capita- di Calvino e, per Tamburini, di l'odiosa e raggelante smemoratez- sudpontina: "gestione, diffusione, Cassieri ne palesa il profilo più so- le che comincia a risuonare nei li- Tempo di uccidere di Flaiano: e per za dell'oggi. merchandising, trasporti, restauri, spetto. OTTOBRE ì 997 N. 9, PAG. 15

rato coinvolgimento nella materia Epopea femminile trattata, in quanto storia delle donne Offrendo il collo e della minoranza protestante di cui di Santina Mobiglia fa parte, Bruna Peyrot rievoca un ca- di Biancamaria Frabotta pitolo dei drammatici percorsi di re- sistenza alla persecuzione religiosa BRUNA PEYROT, Prigioniere missioni verbali che dichiarano nell'Europa di ieri che può anche es- ANTONELLA ANEDDA, Cosa so- ma di una cifra interiore, una sal- della Torre, Giunti, Firenze consapevolezze dell'oggi. sere letto come romanzo di forma- no gli anni. Saggi e racconti, Fa- dezza etica che non si sfalda, insom- 1997, pp. 317, Lit 20.000. Nel chiuso della Torre, entro cui zione delT'inquieta coscienza mo- zi, Roma 1997, pp. 131, Lit ma quella "melodia" personale cui, convergono molteplici percorsi e derna, sempre in lite fra diritti indi- 20.000. secondo Cristina Campo, ogni In forma di romanzo storico, il li- soggettività femminili, ugonotte viduali e obblighi collettivi", sull'im- viandante dedica il suo pellegrinag- bro ricostruisce la vicenda degli clandestine, esuli e accese profetes- pervio cammino della pluralistica I saggi dei poeti sono un genere gio. Non a caso cade qui il nome ugonotti nella Francia meridionale se, spicca la figura centrale dell'eroi- convivenza di libere identità. Nel a parte, imprevedibile e indiscipli- della squisita prosatrice di Bologna, dal 1685, anno della revoca na, Marie Durand, colei che insegna principio irriducibile della libertà di nato. Nel suo ultimo libro, Cosa per troppi anni tenuta ai margini da dell'editto di Nantes da parte di alle compagne a sciogliere "la solitu- coscienza, nella quale "nessun re po- sono gli anni, che l'editore presen- un'egemonia storicistica certo mio- Luigi XIV, al 1787, quando fu ema- dine della condanna individuale in teva comandare", l'autrice insegue ta come una raccolta di saggi e rac- pe e poco propensa al riconosci- nato, ormai alla vigilia della rivolu- un destino di resistenza condivisa, le radici dell'autonomia individuale conti, Antonella Anedda ne offre mento di altre tradizioni, o fedi. zione, l'editto di tolleranza. Sullo In quella candida rosa di spiritua- sfondo, il quadro europeo del pro- lità femminile che presiede alla len- testantesimo calvinista, con le sue ta formazione di questo libro, Cri- reti disseminate in Olanda, nel stina Campo occupa certo un posto Brandeburgo, a Ginevra, in Pie- di rilievo e da lei irradia quell'alone monte. In Francia è il secolo del romantico e fiabesco che consente "Deserto" - come venne chiamato ad Anedda di fantasticare sul mito con metafora biblica il protestante- di un'arcaica e austera "sardità" simo clandestino - termine da cui dell'anima, elaborata in magica as- deriva il titolo della prima parte di sociazione con le steppe dell'ama- questo grande affresco sociale della tissima letteratura russa, delle sue vita quotidiana nel primo Settecen- abissali, vertiginose malinconie. Ed to in Linguadoca, terra di pluriseco- è ancora la Campo l'adamantino lare e sempre riaffiorante vocazione tramite in cui si riflette la luce di al- all'eresia: è un mondo variegato, tre stelle deU'"attenzione" e della ricco di differenze locali, dove le "perfezione", da Simone Weil, na- folle dei mercati sono un mosaico di turalmente, alla metafisica zoolatria abiti variopinti che segnalano con di Marianne Moore, alle sue inap- sicurezza i villaggi di provenienza, puntabili nomenclature dell'essere. ma dove la differenza calvinista, Eppure tra i tanti nomi che qui non tollerata dall'ascrizione territo- volteggiano, da Leopardi a Beckett, riale al cattolicesimo ("une foi, une da Cvetaeva a Mandelstam, da loi, un roi"), è costretta a nascon- Tarkovskij a Maria Zambrano, da dersi nelle tenebre dei culti nottur- Amelia Rosselli ad Anna Achmato- ni, con le foreste come unico tem- va (e l'elenco potrebbe continuare pio. Nello scorrere di incontri furti- a lungo), mi si lasci dire che non è vi e di vite insidiate, si delineano al- Cristina Campo l'impassibile nume cune figure di donne che mettono a tutelare di questa snella coroncina fuoco il punto di vista femminile e di "operette morali" al femminile. corale della narrazione, fino all'ir- Anzi, a differenziare le due autrici, rompere drammatico dei dragoni a a mio parere, è la qualità stessa del cavallo fra le preghiere e i salmi di tessuto spirituale, oltre che la grana un raduno della notte, disperso nel della voce e infine il temperamento, sangue dalla furia degli assalitori. occultato nelle intenzioni, ma non L'episodio è storico, una delle tante nei risultati di una scrittura inevita- "dragonate", e accadde nel 1730. bilmente disvelante. Tetra e imponente fortezza me- Queste prose, scrive Anedda, dievale, eretta in epoca di altre cro- "sono un saggio di me stessa, offro- ciate sulle paludi di Aigues Mor- no non il fianco, ma il collo". Alie- tes, la Torre di Costanza domina ne dunque da qualsiasi retorica come luogo centrale, materiale e della sprezzatura, inermi, quasi bi- simbolico, sull'intera storia del ro- sbigliate, quasi spente per scelta e manzo. Le sue imprendibili mura per vocazione ("la spenta grandez- cilindriche rinchiudono un univer- za della poesia di Wallace Ste- so concentrazionario femminile di vens"), si sedimentano in una quie- prigioniere tutte ugonotte, in cui le ta sofferenza stilistica, tutt'altro donne arrestate dai dragoni incon- che aristocratica, araldica, cultura- trano altre compagne di destino, di le. Anedda non punta al trappismo varie età e condizioni sociali: la li- della perfezione, non aspira all'in- sta delle recluse, nomi e anni di dennità degli "imperdonabili" e prigionia rintracciati dall'autrice nulla è più lontano dalla sua filoso- nei registri della burocrazia reale, fia della vita, prima ancora che del- scorre per due lunghe pagine del di cui cominciavano a comprendere come valore, incarnato dall'eroica un'abbagliante verifica, "nel senso la scrittura, delle sanguinose "or- libro. Sono proprio loro, indivi- il senso per la Storia". Il riscatto resistenza delle donne nella Torre di una scrittura che saggia la terra dalie della bellezza", delle "carnefi- dualità ricomposte dai frammenti operato da Marie Durand culmina con il loro rifiuto alla facile trasmu- del libro, la penna come un ramo cine del rito" che ancora oggi mi biografici estratti dagli archivi, le nell'esercizio della scrittura, stru- tazione dell'identità (bastava "dire nel fango per capirne la profon- impediscono di godere a pieno del- protagoniste del libro. La costru- mento di denuncia e di memoria, in di sì alla messa") che avrebbe spa- dità". Non c'è altro modo, mi pa- le acrobazie mentali di Cristina zione romanzesca, che le trasfigura grado di rompere il cerchio carcera- lancato le porte del carcere. re, più di questo efficace per ripor- Campo e di alcuni suoi ammiratori. in personae dramatis sulla scena rio per far sentire agli amici, ai nemi- Biografia, autobiografia, memo- tare queste prose di riflessione, o Al contrario, se la poesia è un pri- più ampia della storia e geografia ci e ai distratti, "un'ingombrante ria, approcci alla storia privilegiati meglio ancora di meditazione, vilegio di pochi, deve meritarsi il del protestantesimo perseguitato, presenza con la quale fare i conti". da questo fine Novecento, specchio nell'alveo ancora caldo e trepidan- perdono; quando compare può es- fitta di letture lasciate sotto traccia, Le martellanti lettere inviate dalla forse anche delle sue inquietudini a te della poesia che qui si prolunga sere dominata attraverso la pratica piega la libertà inventiva ai vincoli Torre si accompagnarono al cauto interpretarsi, si intrecciano e danno e si dilata alla ricerca di nuovi nu- del "cane-lavoro", bellissima im- delle fonti, ne insegue indizi e spie, disgelo che caratterizzò il secondo il senso del romanzo, nel segno dèi trimenti, di nuovi impulsi a dire al magine che Anedda riprende da e sembra essere 0 mezzo più chè il Settecento, nel nuovo clima cultura- conflitto tra il ricordo e l'oblio, ben di là della ritrosia, del geloso pu- Rilke e che le permette perfino di fine della scrittura, la strategia ne- le animato dai philosophes, fra gli rappresentato, nelle pagine finali, dore che segnò il felicissimo esor- salutare con stoica rassegnazione cessaria a sottrarre quelle vite alla echi dell'affaire Calas - che suscitò nella visita della scrittrice a Aigues dio poetico di Anedda (Residenze l'assenza dell'ispirazione, o la pre- prigione del tempo, a ridare loro la l'indignazione di Voltaire - e le dif- Mortes trasformata dal grande cir- invernali, Crocetti, 1992). carietà della sua saltuaria presenza. parola in un gioco di specchi e di ficoltà della Corona dopo la sconfit- co del turismo di massa e dei suoi ri- Non solo affiorano gli stessi temi, Insomma il dolore, l'aleggiante sen- linguaggi fra passato e presente, ta nella guerra dei Sette Anni. La ti. Quando vede Marie Durand ri- suggestivi e ostinati corollari di so di colpa e il brivido di sacro spa- epoca di altre reclusioni e di altre parte conclusiva del romanzo rac- dotta a manichino dietro la vetrina un'esperienza vissuta all'ombra di vento riposto nelle vene più segrete differenze, che è uno dei motivi di conta il lento processo con cui si af- di una sala della Torre o sente il suo una degenza, un livido e rigoroso e più angosciosamente religiose del suggestione dell'opera. Dalla pagi- fermò in Francia un regime di tolle- nome megafonato in aria dal treni- scialbore in cui scovare per sé e per libro, si temprano e direi si mitiga- na letteraria, sempre attenta ai det- ranza e la liberazione infine delle ul- no per bambini, l'autrice avverte gli altri nicchie di luce, luoghi di du- no alla luce dell'"ora del mondo" tagli paesaggistici e di costume time prigioniere della Torre di Co- l'opera di svuotamento dei signifi- rata, insperate camere d'aria rac- che, nelle radici più profonde di un dell'epoca, dalla trama di citazioni stanza, fra cui Marie Durand, che vi cati etici ed esistenziali del passato chiuse nella roccia. Cosa sono gli ebraismo qui riscoperto e con amo- e montaggio di documenti, tra- aveva trascorso trentotto anni. dentro la minaccia di presentifica- anni, titolo di una poesia di Marian- spaiono sguardi spaesanti, intro- Lungo'i fili di un duplice e dichia- zione del tempo. ne Moore, è soprattutto la riconfer- N. 9, PAG. 16 OTTOBRE 1997 ù e Ò~tcrVÒc\-

cui esibisce i più trucidi aspetti Un cannibale teologo materiali di violenze possibilmen- Casalini re rivisitato, si accompagna sempre te mostruose. E in effetti il coté splatter all'"ora del singolo". di Gianni Turchetta del libro (il cui titolo va libri Ecco dunque che in una scrittura letto come una sorta di dichiara- fluida, ma mai evanescente, caso zione programmatica) ci offre mai distratta per eccesso di concen- MATTEO GALIAZZO, Una parti- per scrivere, ma io le penso come una ricca campionatura di omici- NUOVE PUBBLICAZIONI trazione etica, questo libro lancia colare forma di anestesia chia- un grande complimento: leggen- di, torture, incesti, stupri. una sonda verso il tempo degli altri, mata morte, Einaudi, Torino do i suoi racconti mi venivano In Cose che io non so la fanatica Collana oltre che il proprio, e per capire ap- 1997, pp. 135, Lit 16.000. continuamente alla memoria da narratrice riesce nell'impresa di punto "cosa sono gli anni", questi un lato le intense riflessioni bibli- fornire una giustificazione teologi- Bibliografie anni e il loro ferito rapporto col Fra gli scrittori dell'ormai poco che dell'ultimo Erri De Luca di ca all'incesto; ma quello che im- mondo dei libri, della cultura, della meno che proverbiale antologia Alzaia (Feltrinelli, 1997), dall'al- porta è soprattutto il modo in cui Nell'intento di fornire agli stu- poesia. La storia la si vive anche al Gioventù cannibale (Einaudi, tro certe giustamente celebri ver- lo fa: "Eliah chiama Gesù lo svergi- diosi e alle biblioteche nuovi di fuori dei suoi dettagli, delle sue strumenti bibliografici aggiornati, 1996), il padovano Matteo Ga- sioni comiche dell'Antico Testa- natore interno, perché al momento la Casalini Libri ha iniziato una pressanti ed estenuanti tergiversa- liazzo (classe 1970) si era fatto no- mento, da quelle del giovane del parto sicuramente ha rotto serie ("Bibliografìe'V'Biblio- zioni. Non è dunque l'altera liturgia tare sia per l'originalità sul piano Troisi e di Lello Arena ai tempi l'imene della madre, e lo ha fatto graphies") dedicata a opere uscite da dentro come nessun uomo ave- in anni recenti in campi disci- va mai potuto fare. Così piccolo, plinari specifici. poi. Appena nato. Tra Gesù e sua Finora sono apparsi quattro titoli: madre ci fu un rapporto in un cer- In società col Padreterno to senso incestuoso (...). Quindi fa- 1 re l'amore tra fratello e sorella si Classici italiani: di Sergio Pent può". Oppure si veda il racconto dalle origini al 1900 Free lance, che rappresenta il mas- sacro con il gas di una cittadina bo- 1996, 139 p., LIT. 12.000. PIETRO SPIRITO, Vita e sorte di Pierre Du- chi e lo spirito arricchiti dalla vastità e dalla sniaca: massacro che due giornali- ISBN 88-85297-11-0 mont socio di Dio, Sellerio, Palermo 1997, bellezza di quei luoghi. Solitario e pensatore, sti televisivi registrano inesorabil- Una guida attenta alle migliori pp. 110, Lit 12.000. Pierre vive l'esperienza sentimentale più ve- mente con la loro telecamera, an- edizioni dei classici della ra con Violette, una prostituta che lo ammae- che quando assistono al reiterato letteratura italiana, sia maggiore Il mestiere di mercante è stato sempre tra stra e gli fa quasi da madre. Ammalatasi lei, stupro di una ragazza morta e poi che minore, attualmente dispo- il nostro si risolve a sposare la giovanissima nibili. Voci bibliografiche quelli che hanno dato modo agli uomini di pure del fratellino, anch'egli cada- complete per circa 800 titoli di sbizzarrirsi nel naturale talento dell'imbroglio Lamette Deville e, soprattutto, a stipulare un vere. 161 scrittori italiani nati tra il a scopo di guadagno. Tutto è lecito purché le ta- grottesco accordo con quello che ritiene or- Proprio il fatto però che si parli 1100 e il 1900. Alla fine del sche non piangano miseria. Ben strana sorte, al mai l'unico socio ideale per i suoi commerci, di Bosnia sottolinea come Galiaz- volume un indice cronologico zo sia un "cannibale" con una degli autori (per secolo ed anno di contrario, fu quella toccata a Pierre Dumont, cioè Dio. nascita) facifita la consultazione. mercante parigino vissuto tra l'ultimo decen- Il resoconto narrativo di Spirito ripercorre la marcata componente etica, testi- moniata anche dalla frequenza nio del Seicento e il 1725. Traendo spunto da vicenda di Dumont sulla base di un processo con cui il suo discorso tende a sci- un fatto realmente accaduto - ricavato dalle postumo in cui la vedova rivendica i suoi dirit- Studi sulla donna. volare dal narrativo al saggistico. Bibliografia interdisciplinare Cause celebri e interessanti di Frangois Gayot ti, menomati da quel simbolico contratto per il Penso per esempio al racconto 1992-1996 de Pitaval - Pietro Spirito ricostruisce i mo- quale la metà degli averi del marito spettereb- Acqua, dove si polemizza con le menti salienti del bizzarro destino di Dumont, be ai poveri. Gli avvocati Poisson e Blanchard, mistificazioni di Robert Gallo a 1996, 172 p„ LIT. 18.000. ISBN 88-85297-12-9 che si mise in società col Padreterno. rispettivamente difensori di Lamette e della proposito del virus dell'Aids. La Figura modesta ma inquieta, Pierre Du- memoria testamentaria di Dumont, riesami- stessa spiccata predilezione per i Studi sulla donna divisi per mont, incline allo studio delle scienze e vota- nano le scelte del mercante cercando di rendere soggetti biblici conferma del resto disciplina: circa 800 titoli to alla solitudine, fin da piccolo è abituato a reale quella che, a ben vedere, sembrerebbe le preoccupazioni etiche non me- pubblicati in Italia negli ultimi no che metafisiche del giovane cinque anni che appartengono seguire il padre nei suoi giri d'affari, sostan- una beffa: il solo disquisirne rischia di ridicoliz- scrittore. allo stesso filo tematico. Il volume do in locande e stamberghe dove - parcheg- zare i contendenti. Ma la causa procede con comprende indici per autore, per Diciamo però anche che Ga- giato negli angoli mentre il genitore s'intrat- tutti i crismi legali del caso, fino alla soluzione titolo e per collana. liazzo ha notevole padronanza che non può in alcun modo contravvenire alle tiene con clienti e donnine disponibili - os- stilistica, è capace di lampi bril- serva l'umanità bislacca che gli sta attorno. precise disposizioni stabilite dal defunto. A lantissimi, ma fa molta fatica a Narratori italiani del 900 Mercante a sua volta per dovere ereditario, Lamette rimangono le briciole del patrimonio, passare dalla trovata gustosa alla a Dio - socio al cinquanta per cento - la parte 1997, 133 p., LIT. 15.000. Pierre comincia a cercare il socio ideale con narrazione ben congegnata. I suoi ISBN 88-85297-26-9 cui portare avanti - senza eccessiva convin- spettante dal contratto. Parrebbe una favola, racconti sono pieni di cose inte- zione - i suoi affari di commerciante di gioie. ma Spirito ci assicura che tutto ciò accadde dav- ressanti e spassose, ma appaiono Un catalogo che, con oltre 800 Gli uomini, si sa - specie se mercanti - bada- vero, in tempi di scoperte scientifiche e geogra- piuttosto deboli sul piano della schede bibliografiche, contri- struttura. A me è parso per esem- buisce a delineare la complessa no soprattutto al proprio borsellino, e Du- fiche rilevanti, quando gli uomini cercavano le pio faticoso il pastiche conradia- fisionomia della narrativa italiana mont consuma numerose esperienze senza strade della conoscenza spesso solo attraverso no di Scheda nulla. Ma anche del '900. Tra gli autori selezionati mai trovare un partner che si adatti alle sue le proprie capacità istintive. Infatti, come scri- alcuni possono essere considerati l'ambizioso racconto finale, Apo- ve l'autore, "Pierre Dumont, dopo aver a lungo "classici", altri sono inseribili esigenze, rimanendo vieppiù frodato senza calisse di Calimero, cammina un nell'ambigua categoria dei scampo. Nel 1716 decide di tentare la sorte vagato e conosciuto gli uomini e i loro inganni, po' a fatica dopo essersi appog- "giovani", altri ancora rappre- nella nuova terra, l'America, ma anche lì ri- s'accordò in società con Dio". Altri temi, ugua- giato a un'invenzione iniziale as- sentano "casi letterari" di natura e li disinganni. qualità diverse. Tutti i titoli cava solo delusioni, pur tornando con gli oc- sai gustosa. Vi si vede infatti descritti sono in commercio. all'opera un Adamo neonato, che papà Dio si toglie di torno la- sciandogli fare un giochino diver- Poeti italiani del '900 tipica dell'area culturale cui appar- letterario sia per lo spessore pro- della "Smorfia", a quelle di Beni- tente e pericoloso: dare i nomi al- blematico. Il suo racconto Cose gni. le cose. Risultato finale: l'Apoca- 1997, 112 p., LIT. 15.000. tenne Cristina Campo a donare in- che io non so era infatti sì la storia Sarà il caso però di riprendere lisse, con angeli vendicatori che ISBN 88-85297-29-3 canto a queste prose, né l'orfico cul- to dei mito rinato in tempi recenti, del terribile assassino José, omici- per qualche momento la famosa girano ammazzando tutti coloro Quasi 800 schede bibliografiche né un congenito, barocco estetismo da dei genitori e delle sorelline, etichetta di "cannibale", che ap- che usano parole superflue. Fra i descrivono altrettante opere poe- del rito, né, tanto meno, le poetiche con un orrendo corteggio di sevi- pare in questo caso abbastanza primi a cadere, com'è giusto e lo- tiche disponibili di 349 autori, in avanguardistiche del gioco. zie fisiche e morali, ma era anche appropriata. In effetti Galiazzo gico, ci sono, manco a dirlo, pro- un repertorio che per la prima non lesina certo i dettagli sordidi. prio i critici letterari. Forse Ga- volta raccoglie le disponibilità in In apparente umiltà Antonella e soprattutto una divertente e un settore dell'editoria tra i più Anedda si sfila dalla modernità, tutt'altro che disimpegnata rivisi- In Una particolare forma di ane- liazzo non aveva intenzione di mi- deboli per evidenza e resistenza. I senza mai rinnegarla, intessendo tazione di questioncelle quali la stesia chiamata morte troviamo nacciare me e i miei colleghi: a poeti citati, nati dopo il 1900, elogi tutt'altro che attuali della len- natura del cosmo e di Dio: il tutto anzitutto una discreta dose di ses- questo punto però riterrei pru- sono noti e meno noti, ma tutti raccontato attraverso la voce deli- so, sempre però condita abbon- dente tacere. concorrono alla esemplificazione tezza, della pietà, della fatica, della dantemente d'ironia straniante. dei differenti caratteri della poesia mesta cucina dei versi, della feriale rante e insieme lucidissima di una italiana del '900. esperienza dei poeti vecchi, e per- ragazza innamorata non meno di Per esempio nel racconto Tempo fino del ritardo mentale, dostoev- José che della teologia. Ora il vo- un narratore in prima persona skiana rivincita dell'anima sull'in- lume di racconti Una particolare racconta, con modi fra il diaristi- telligenza. E così, da una femmini- forma di anestesia chiamata morte co e lo sperimentale, dei suoi pro- I titoli sono disponibili anche lità che sa di poter usare il linguag- conferma la singolare fisionomia blemi di eiaculazione precoce, in edizione inglese. gio, "per bisogno, come si usa un stilistica di Galiazzo, narratore che cerca vanamente di superare oggetto quotidiano", nasce, in caratterizzato allo stesso tempo facendo pensieri tristissimi du- mezzo all'odierna insensatezza, la da una vivace vena comica, con rante il coito: con il risultato però Casalini libri semplice evidenza di una poesia particolare propensione per il ca- che i suoi orgasmi diventano sem- Via Benedetto da Maiano, 3 lembour e l'invenzione straniarne, pre più rapidi e alla fine addirittu- 50014 Fiesole - FI ancora necessaria, "solo con il di- Tel. 055/5018.1 scernimento del senso e dell'ascol- e da un'autentica ossessione per le ra istantanei. Ma, com'è noto, il Fax 055/5018.201 to: le parole degli altri, le nostre, il Sacre Scritture. Non so come l'au- "cannibale" si distingue soprat- www.casalini.it grido del lattaio al mattino". tore prenderà le parole che sto tutto per il compiacimento con OTTOBRE1997 ùe Ò~tcrVÒc\-N . 9, PAG. 17

LUISA BERGALLI, Le avventure critiche e documentarie, una fitta voler rivestire piuttosto i panni del fi- to, donne sorprendentemente con- hanno lavorato arditamente, propo- del poeta, a cura di Luisa Rical- nebbia di tradizioni apocrife, aned- losofo che quelli del maestro o siderate pari all'uomo sul piano - in- nendo alcuni accessori nuovi e scar- done, nota biografica e biblio- doti spuri e colorite deformazioni. dell'istitutore. La modernità e la vero non trascurabile - della virtù tando quelli abusati, spesso inerti, e grafica di Paola Serra, Vecchia- Con rigore, erudizione e lucidità, profondità della visione che il trenta- eroica, e forse persino più accredi- tuttavia quasi d'obbligo nelle edizio- relli, Roma 1997, pp. 106, Lit Larivaille ha sottratto l'Aretino a seienne Torquato, al secondo anno tate in quanto generatrici. Un Tasso, ni scolastiche e nei tascabili. Quindi, 25.000. ogni aura - mitica o sulfurea - per ri- di reclusione nell'ospedale-prigione se non proprio femminista, certa- non si troverà qui nessun saggerello costruire le strategie retoriche e po- di Sant'Anna, dimostra di possede- mente rivoluzionario, in grado, co- introduttivo, nessuna divagazione Luisa Ricaldone, che da parecchi litiche volte ad accerchiare, e spes- re circa le peculiarità della virtù don- me ricorda Doglio, di ribaltare accu- psicologico-estetica, nessuna anto- anni lavora a ritrovare, dentro il tes- so a ricattare, sovrani e potenti; ne nesca (il tutto a partire dalle "opinio- se e biasimi innestando, nell'antica logia critica. E invece una strenua e suto della cultura settecentesca, la ha indagato le amicizie (e le inimici- ni" pronunciate da "uomini eccellen- diatriba fra i sessi, la laudatio a favo- informativa annotazione testuale, al- nascosta scrittura femminile, mantie- zie) con artisti quali Tiziano e Mi- ti", da Tucidide in avanti) stupirebbe re di una donna "che associa alla la quale ha contribuito Fabio Gras- ne un impegno preso con i lettori, chelangelo, e infine ne ha studiato solo qualora si decontestualizzasse perfezione della realtà corporea (...) sadonia, e uno strumentario meto- pubblicando nella "Memoria biblio- le scelte di vita e di campo, sempre tale scritto rispetto all'opera sua, la capacità di vedere nel profondo e dologicamente aggiornato, in cui grafica" (collana diretta da Nicola subordinate a una carriera al tempo qualora non si tenesse adeguata- di penetrare l'essenza delle cose". spiccano svariate mappe e cartine. Merola) quest'opera quasi inedita stesso abbagliante e deludente, mente in conto la straordinaria ca- Rossella Bo Dalla "mappatura cronologica per dell'interessante Bergalli. La com- che accumulò tesori e trionfi, senza pacità di penetrazione nella psicolo- capitoli" alla spazialità del dentro e media Le avventure del poeta - cin- però raggiungere l'approdo più gia femminile dimostrata dal Tasso fuori Roma, in II mondo urbano e II que atti in endecasillabi che simula- agognato, la porpora cardinalizia. poeta. A ricordare tale dote, eviden- mondo albano, alle set "mappe dei no la prosa, anzi il parlato della con- Fonte e oggetto privilegiato della ri- ziando nel contempo i tratti fonda- personaggi" distribuiti secondo la cerca di Larivaille è poi l'epistolario mentali della relazione fra il presen- versazione quotidiana - fu pubblica- CARLO EMILIO GADDA, Quer pa- residenza. Così incorniciato e attra- ta infatti un'unica volta, all'esordio nel dell'Aretino: curandone in prima te scritto e le coordinate filosofico- sticciaccio brutto de via Me- versato il Pasticciaccio diventa per- 1730 a Venezia. Ma l'autrice, allora persona la pubblicazione e la diffu- letterarie risonanti in esso, contribui- ruiana, Garzanti, Milano 1997, corribile senza banalizzarsi. Anzi, ri- ventisettenne, era già nota come let- sione, il "Flagello dei principi" mo- sce con efficacia la prefazione di 2 voli., pp. 437 e 108, Lit mette bene in luce una sua fisiono- terata e teatrante per aver composto strò di non essere solo un geniale e Maria Luisa Doglio, che sottolìnea 18.500. mia ambigua, fra la letterarietà labi- un melodramma e una tragedia e cu- machiavellico opportunista, ma an- opportunamente l'assoluta centra- rintica di Joyce e la labirintica giallità che l'inventore di una forma lettera- lità della coppia di termini "feminile" rato la raccolta poetica "delle più illu- Esce in una collana scolastica di Frutterò e Lucentini. Un giallo in- ria moderna destinata a grande for- e "donnesco", il loro completarsi e stri rimatrici d'ogni secolo". Anche questa edizione del Pasticciaccio, fatti, doveva essere un giallo il ro- tuna. contrapporsi in queste pagine dove nelle Avventure, dove si mettono in che è utile però segnalare a lettori manzo che Gadda si era prefisso di allo stagliarsi di un tipo di donna re- scena le vicissitudini del poeta Ora- qualsiasi, anche indifferenti alla di- comporre. Questo voleva l'autore, o Mariolina Bertini gale, eroica, cui si confanno natali , zio costretto a cercarsi protezioni e dattica, purché cultori di Gadda. Si questo almeno diceva da tempo di perciò a dipendere dalla boria e nobilissimi, doti non comuni, capa- tratta infatti di un'edizione finalmente volere. Ecco infatti una specie di dall'ignoranza dei nobili, più del pro- cità di governo nel senso più ampio corredata di note e di buoni stru- confessione che risale al 1928: "Mio tagonista ha spicco il personaggio del termine, fa da contrappunto la menti interpretativi: e chi abbia in desiderio di essere romanzesco, della sorella Camilla, cucitrice di cuf- persistenza dì una delicata attenzio- mente le difficoltà usuali in Gadda, interessante. Dumas, Conandoylia- fie che deve vedersela con pranzo e TORQUATO TASSO, Discorso del- ne a una femminilità sensuale, im- alle quali s'aggiunge nel Pasticciac- no". Altre cose personali non scon- cena, fra un pizzo e un pegno (e il la virtù feminile e donnesca, a palpabilmente erotica, affidata alle cio il fumoso enigma del non-finito tate si possono leggere nel ricco ap- banco dei pegni sta naturalmente cura di Maria Luisa Doglio, Sel- metafore barocche dello specchio, (di cui sui giornali estivi hanno ripre- parato di testimonianze autobiogra- nel ghetto, e vi si manda con qual- lerio, Palermo 1997, pp. 81, Lit del ritratto e dall'evocazione di figu- fiche e ragionati autocommenti. che pretesto un servo che non dia 12.000. re quali Didone. Tuttavia, nonostan- so a discutere, con Francesco Erba- (I.d.f.) nell'occhio). Il poeta insomma è un te la seduzione esercitata da questa ni e fra di loro, i gaddiani Pietro Citati pitocco; lo è di fatto, non avendo una Il breve ragionamento tassiano, più consueta rappresentazione del e Giulio Cattaneo), può ben figurarsi professionalità riconosciuta e retri- concepito intorno al delicato argo- femminile, vere protagoniste del Di- la fatica e il merito dell'impresa. I due buita; e lo è per convenzione lettera- mento della virtù muliebre, pur collo- scorso restano le creature votate al- principali curatori, Paola Lagossi e ria, secondo gli schemi accreditati candosi nell'ambito della trattatisti- la ricerca della perfezione morale, Mario Marchetti, sono entrambi sia B ORLA ca cortigiana, se ne distacca per modelli di pensiero e comportamen- insegnanti sia lettori professionali. del comico e del romanzesco. Figlia Via delle Fornaci, 50 - 00165 Roma di genitori oscuri, e tuttavia accolta l'esplicito desiderio dell'autore di Grazie a tale doppia esperienza nella cerchia nobiliare; moglie di Ga- sparo Gozzi e tuttavia destinata alla André LE CATENE Green povertà nella fallimentare gestione e DANTE ALIGHIERI, Vita nova, a gni del tempo, risponde alle do- DI EROS del matrimonio e del teatro S. Angelo cura di Guglielmo Gorni, Ei- Dante mande che un preciso contesto Attualità de! sessuale di cui nel 1746-48 assieme al marito naudi, Torino 1996, pp. 390, culturale rivolge ai classici del pas- pagg. 248 - L. 36.000 fu impresaria, Luisa Bergalli è un ca- Lit 70.000. sato. Per questo, Gorni non si è li- so insolite di carriera femminile do- mitato a offrire un testo migliore: si restaurato Domenico vuta solo al merito e disturbata dalle è impegnato in un'opera di com- COSTRUZIONI Con questa edizione Gorni inno- Chianese circostanze; e Ricaldone suggerisce va in misura decisiva il testo del pri- mento e di interpretazione capace E CAMPO di Pierluigi Pelimi che proprio l'eccezionalità del caso mo capolavoro di Dante, facendo di interrogare da angolature nuove ANALITICO stimola "la lettura della commedia in il prosimetro dantesco. le pulci, nientemeno, al padre della Storia, chiave autobiografica". L'intera vi- moderna filologia italiana, quel Mi- nove anni, quando il poeta ne ha di- Un apparato di note ricco ma non scene e destino cenda e la produzione della Bergalli esorbitante chiarisce la lettera del chele Barbi che nel lontano 1907, ciotto, si verifica il secondo, decisivo pagg. 272 - L. 40.000 è poi un bel caso di irrisolta tensione approntando un'esemplare edizio- incontro. Multiplo di tre (la Trinità), il testo e i richiami intertestuali; un fra le tendenze erudite e filologiche ne proprio della Vita nova, aveva nove ha evidenti implicazioni sacra- Saggio di lettura paragrafo per pa- del classicismo veneto, con Scipio- offerto un modello agli studi di criti- li: la critica cosiddetta numerologica ragrafo, particolarmente originale, Giorgio LA PSICANALISI ne Maffei e Apostolo Zeno, e le ri- ca del testo nel nostro paese. non ha esitato a rintracciare simme- si iscrive nella tradizione "francese" Sassanelii E1 SUOI MITI chieste effettive del pubblico, le mu- Le differenze rispetto alla vulgata trie ternarie e novenarie, più o meno deWexplication de textes, sempre Edipo-Narciso- tevoli pressioni dell'inquieta socievo- di Barbi, puntualmente giustificate fantasiose, anche laddove il testo aderente al testo, ma decisamente Telemaco-Fedra lezza d'epoca. in una corposa Nota al testo, svaria- non fornisce indicazioni certe. Co- interpretativa. Soprattutto, il saggio pagg. 160-L. 30.000 no dal minuto intervento grafico o me è ovvio, la scansione dei para- premesso al volume colloca la Vita Lidia De Federicis linguistico alla restaurazione di le- grafi ha offerto un terreno particolar- nova all'interno dell'opera di Dante, zioni che migliorano il senso di un in- mente affascinante, e insidioso, per come "profezia di una profezia", R. Paguni ORIENTAMENTI tero contesto. Alcune novità sono simili illazioni: con sobria eleganza, annuncio per certi versi acerbo, ma R. Pani IN PSICOTERAPIA macroscopiche: la Vita nova, che Gorni tralascia quasi di sottolineare a tratti genialmente innovativo, del- Clinica e ricerca per Barbi era nuova, davvero cam- come la divisione in 31 paragrafi va- la futura Commedia. Gorni - altro pagg. 256 - L 35.000 bia volto, a cominciare appunto dal nifichi gli sforzi decennali dei nume- merito spiccato - non esita di fronte PAUL LARIVAILLE, Pietro Aretino, Salerno, Roma 1997, pp. 555, titolo - passando per la divisione in rologi; mentre, di suo, non rinuncia a al giudizio di valore: riconosce nelle Lit 58.000. capitoli - o, meglio, in paragrafi: 42 esplorare, con acume e prudenza al cosiddette "petrose", e non in area C. Brutti QUADERNI per Barbi, 31 secondo Gorni, fedele tempo stesso, la possibilità di nuove stilnovista, i vertici, non solo stilisti- (a cura di) DI PSICOTERAPIA alle partizioni suggerite dalle fonti simmetrie novenarie. ci, della nostra poesia duecente- Mettendo mano a questa monu- manoscritte, che conferiscono "un sca; addita quanto di "caduco" ap- INFANTILE mentale e aggiornatissima biogra- Un testo trasformato, dunque: rilievo grafico spiccatissimo" alla pesantisce il "libello" dantesco (le fia - nel contesto del rinnovato fer- eppure, questa di Gorni non è Voi. 36: Immagini maiuscola iniziale di ogni paragrafo. un'edizione critica. Il curatore non "divisioni", partizioni un po' pedan- vore di pubblicazioni che ha circon- storie e Sempre in ossequio ai testimoni più ha censito tutta la tradizione mano- tesche che l'autore pospone a pa- costruzioni dato l'Aretino a partire dal 1992, an- autorevoli (e anche in questo cam- scritta, non ha elaborato un nuovo recchie liriche); più radicalmente, nell'analisi no del cinquecentenario della po si registra la promozione di un stemma dei codici: si è affidato per revoca in dubbio la tenuta del clas- del bambino nascita - Paul Larivaille, agguerrito codice, il Martelli, "diligente e arcai- tutto questo alle ricerche di Barbi. sico, ne denuncia la "modesta virtù e dell'adolescente specialista dell'argomento, era ben co", trascurato da Barbi, propenso Una scelta al tempo stesso umile e evocativa": un libro intellettualistico pagg. 176 - L. 40.000 consapevole di addentrarsi su un a seguire piuttosto il Chigiano), risul- coraggiosa: perché riconosce da e aristocratico, che stenta ad agire terreno difficilissimo: intorno al ver- ta nell'edizione Gorni meno arcaiz- un lato il valore insostituibile sull'immaginario moderno. Il fasci- satile polemista che l'Ariosto definì zante la veste linguistica, ma più dell'enorme lavoro svolto dall'illu- no della vicenda narrata e la riusci- Carlamaria MANUALE "il flagello dei principi" si erano se- spesso latineggiante quella grafica. stre predecessore; e contesta im- ta delle liriche non riscattano "la va- Dei Miglio DI PSICOLOGIA dimentate plurisecolari leggende, e La Vita nova, decisamente, è "il li- plicitamente, dall'altro, il mito rietà non composta, né pienamente (a cura di) GENERALE ricostituire un'immagine plausibile bro del nove": a nove anni Dante ve- dell'edizione perfetta, definitiva, to- dominata, dei registri stilistici". Af- pagg. 608 - L. 80.000 dell'uomo e dello scrittore significa- de per la prima volta Beatrice, dopo talizzante. Ogni edizione reca i se- fermazioni che faranno discutere. va prima di tutto dissipare, su basi OTTOBRE 1997 OTTOBRE 1997ù eÒ~tcrVÒc\- N. 9, PAG. 18 Cr&ÒCCV Il realismo allusivo di Raboni di Edoardo Esposito

GIOVANNI RABONI, Tutte le forse vicini a capire il gusto di Ra- concede ma che vuole essere deci- tra o che escluda la partecipazione zonette mortali, che non ascriverei poesie (1951-1993), Garzanti, boni per i particolari, per le atmo- frata" - e Sereni, Baldacci e altri, del lettore. L'esperienza dell'amo- al meglio di queste pagine) il pu- Milano 1997, pp. 390, Lit sfere, per le cose indicate per qui raccolti in un'appendice criti- re, della morte, dell'essere sociale dore dei sentimenti, fino ai risultati 35.000. scorcio e per ellissi. ca, saranno non inutile viatico al che si confronta con i drammi del di un linguaggio che si vuole puli- Cose, tuttavia, cose di cui è fatta lettore). proprio tempo tramano queste pa- to, asettico, e che all'individua par- Ripercorrere in un libro solo le la vita e guardando alle quali si L'impresa non è facile, ma Ra- gine riannodando continuamente ticolarità dell'accaduto tende a so- poesie composte da un autore nel può pensare di "decifrare" il sen- boni non ha mai desistito, e raccol- fila che si temono qua e là disperse stituire il generale, il comune, e corso di una vita vuol sempre dire so della vita stessa (il verbo "deci- ta dopo raccolta ha disegnato un ma che l'affettività dell'autore non all'esistenza il protocollo, nell'a- indagarne i passaggi, coglierne i frare" ricorre già in una recensio- percorso che possiamo leggere in può abbandonare e che non è pos- mara convinzione che l'esistenza mutevoli colori nel mutare degli ne di Baldacci del 1966, e non sarà chiave di storia o di autobiografia sibile a noi non riconoscere. non ha purtroppo che da adeguar- anni e, nelle manifestazioni più un caso: "Una verità che non si senza che l'una prevarichi sull'al- Domina (tranne che nelle Can- si al protocollo. sincere e profonde, constatare con Per quanto riguarda la dimen- sempre piacevole stupore come il sione propriamente lirica del di- cambiamento sia all'insegna di una scorso, e la sua tecnica espressiva, sostanziale unità, e come la com- il verso libero di Raboni giunge, plessa armonia delle parole più soprattutto nelle prime raccolte, mature risuoni con accenti che quasi al limite delle sue possibilità, confermano l'intonazione che fin al limite che lo separa - che lo con- dagli inizi ne aveva segnalato l'ori- giunge - alla prosa. E davvero, a ginalità. volte, si tratta di prosa senz'altro Così è per Raboni, che raccoglie (Economia della paura, per esem- in questo volume il lavoro di un pio, titolo emblematico di un com- quarantennio di attività che, se è ponimento scavato nella violenza parsa più spesso identificarsi con degli anni sessanta), ma più spesso quella del critico e del commenta- esiste e resiste un'originale memo- tore di fatti culturali, cioè con la ria del ritmo, una nenia sorvegliata parte più pubblicamente esposta e severa, monotona quel tanto da di quell'attività, ha nondimeno e accompagnare il pensiero senza prevaricarlo, e che solo là dove per gli amatori significativamente l'ironia si fa tagliente e l'emozione riguardato il versante creativo, si sente tesa sotto l'ordinata super- proponendo a tappe discrete ma ficie ecco che s'impenna un attimo tanto più incisive pagine di delica- e poi si piega, affidando a una ca- ta e felice poesia. Poesia difficile, denza più viva la propria memora- anche, non nel senso di un ormai bilità. anacronistico ermetismo, ma per- ché solo difficile può essere il lin- Come dalla prosa si sia poi tor- guaggio di chi cerca di interrogarsi nati addirittura alle forme chiuse sul perché delle cose, di cogliere i della tradizione è cosa che si dovrà nessi fra i molteplici e contraddit- chiedere non solo a Raboni, ma a tori fatti della vita, di saldare il molti di coloro che praticano la presente con una eredità d'affetti poesia ai nostri anni: perché que- che non disgiunge mai il senso sto percorso non è stato solo suo, e dell'orgoglio da quello della soffe- segna ormai nettamente questi ul- renza. timi anni del Novecento. Anche in Si è parlato di "realismo", per questo senso si chiude forse (o si è lui; nel senso lievemente scontato già chiusa) un'epoca, e resta da di- del realismo "lombardo", ma as- re che se Raboni ha abbastanza sai meglio in quello, precisato a maestria da rifare con eccellenti ri- suo tempo da , che sultati la sestina di Arnaut Daniel, nella poesia di Raboni gli ogget- o da esercitarsi con successo in ti si accampano "nel loro enig- quartine e (meno felicemente) so- ma", e solo accettandone l'incom- netti, la sua lingua scabra e sottile, benza, l'inevitabilità, è possibile fatta ora di sobbalzi e ora di sfuma- decifrarne la "parola nascosta" e ture, era forse più efficace là dove creava essa stessa il suo ritmo che cogliere il senso della situazione chiusa in schemi che la forzano che definiscono. Potremmo unir- dentro una musicalità che non le vi una nota suggestione della criti- appartiene. ca jakobsoniana del linguaggio, secondo cui il realismo, in lettera- tura, si compiace di figure come la metonimia e la sineddoche piutto- sto che di metafore, e saremmo

Così, un po' per questo alone, un sto, al poeta che vi si viene a col- mondo, pretende di essere feli- Sandro Penna / Ragioniere po' per i riverberi della delicata locare. ce". poesia che in prima istanza la tra- Si comincia da foto di quando Poi gli anni della nevrosi e della di Alessandro Fo sfigurò, la vita di Sandro Penna a due-tre anni se ne sta con la malattia, con lo sguardo attonito assume qui i contorni trasognati mamma e il nonno in giardino di un'altra celebre foto nel caos Lina strana gioia di vivere. San- dei filmati-intervista Umano trop- di una moderna leggenda. Vengo- con i capelli rasati a zero, passan- della cameretta, divenuta in se- dro Penna poeta a Roma, a cura po umano di Mario Schifano e La no in mente, a raffronto, certe im- do poi per accattivanti reliquie, guito, stretta in primissimo piano, di Elio Pecora, con la collabora- vita come una poesia di Ippolito palpabili atmosfere del Saba di come il biglietto da visita in ario- copertina di una traduzione tede- zione di Maria Ida Gaeta e Furio Pizzetti. Ernesto (un nome peraltro, caso o si caratteri gotici "Alessan- sca: Qual und Entzucken (cioè Terra-Àbrami, Electa, Milano Nelle pagine ampie, lucide e lu- necessità, presente con un rilievo dro Penna / Ragioniere". Quindi "pena" e "entusiasmo, trasporto, 1997, pp. 168, Lit 80.000. minose di questo "catalogo", ar- centrale nella storia sentimentale istantanee efebiche come quella estasi", qualcosa come "Il tor- ricchito da un'antologia critica e di Penna). notissima, al mare, sul bordo di mento e l'estasi"). Penna ormai Un elegante album di fotografie da una folta e ragionata bibliogra- Roma, dove Penna si trasferì una barca a vela, e poi pagine di aveva serrato tutte le imposte e se è, per il momento, il frutto più di- - fia delle opere e della critica pre- definitivamente dal 1929, si di- diario, magari appuntate sui bor- ne stava in quegli ultimi anni a ca- rettamente attingibile di una più parata da Roberto Deidier, si sno- stende qui attorno alla sua storia, di di un giornale, lettere, docu- rezzare solo più con la mente le ampia iniziativa dedicata al ricor- da veloce, nella sua interezza, l'av- ad abbracciarla come D'amante" menti anagrafici, pose assorte, o amate distese dei campi, o del ma- do di Sandro Penna - e articolata ventura esistenziale di Penna. che egli diceva di avervi ricono- gruppi con varie personalità del- re, evocate in cucina da un sac- in una mostra, un convegno e in- Elio Pecora, poeta a sua volta - è sciuto: "Gli si presentò subito le lettere e arti. Con gli anni cin- chetto di sabbia di Ostia. Finché contri nelle scuole - organizzata fresca di stampa per la casa editri- come il luogo della scelta, in cui quanta, dietro l'ironia di due baf- il 21 gennaio del 1977 "lasciò la da Elio Pecora insieme al Comu- ce romana Empirìa l'integrale dei esistere fuori dei divieti e delle fetti, il volto prende a lasciar tra- casa e la città e la vita", per riposa- ne, al Sistema biblioteche cen- suoi versi: Poesie 1975-95 - e già apparenze". L'apertura è dun- sparire stanchezza, sebbene la lu- re nel cimitero ancora campestre tri culturali e all'Università "La autore di una nota biografia (San- que su una serie di foto d'epoca ce degli occhi nello scatto con di Prima Porta, all'ombra di un Sapienza" di Roma. Un'occasio- dro Penna. Una cheta follia, Fras- di Roma e di Ostia, accompagna- Ungaretti a Viareggio (1957) ri- suo distico: "Nostalgia della vita ne che ha permesso fra l'altro di sinelli, 1984), torna a percorrerla te da frammenti di poesie e di veli ancora palpabile "l'inesausto in me riaffiora / e fa triste la tom- assistere a una nuova proiezione in una prosa lirica e partecipe. prose di Penna. Poi, dal conte- desiderio di chi, passando nel ba che mi onora". IDEI LIBRI DEL MESE|

OTTOBRE ì 997 N. 9, PAG. 19

Chiamate in solidarietà schede di Giorgio Luzzi SILVIO RAMAT, Il gioco e la candela, respira / anche odore di ranno, di tin- convertita in partiture gnomiche dai Crocetti, Milano 1997, pp. 144, s.i.p. tura". La scrittura come fine introdu- netti enunciati attivi su referenti re- FRANCO FORTINI, Poesie inedi- queste chiamate in solidarietà re- ce, già dall'interno del suo costituir- moti e originari, impone un doppio te, a cura di Pier Vincenzo Men- spira più di un sentimento di ap- Dal produttivo laboratorio di Sil- si, la dimensione metamorfica della controllo di lettura. Da un lato la sin- galdo, Einaudi, Torino 1997, pp. partenenza generazionale (ma an- vio Ramat esce ora questo nuovo li- memoria. Il farsi e ritrarsi della co- tassi risulta fortemente razionalizza- 60, Lit 12.000. che, diciamolo, quell'aria così tipi- bro di versi dal titolo quanto mai de- struzione dei testo, non riducibile a ta, intrecciata con le strutture proso- ca di casta, quel recinto eletto di finitorio: disarmante all'impatto, es- una registrazione di eventi, diviene diche, tendenzialmente paratattica; C'è da continuare a chiedersi se consaguineità ideologiche e intel- so si rivela poi, nel suo intenzionato responsabile degli orizzonti di senso dall'altro l'oscurità dei referenti si sia effettivamente lecito dividere, lettuali), da intendersi temporal- décalage, espressivo di una condi- del vissuto. È, quella proposta da pone come necessaria, organica, in nell'opera in versi di Fortini, i mo- mente come una discussione in zione che assunta in odore di poeti- Ramat, una grande lezione di stile e virtù della messa in opera di una so- menti alti da quelli stanchi, quelli pubblico sul "che fare" una volta ca personale riassume le spropor- contemporaneamente una severa spensione dell'Io e di una rifrazione lezione etica. ispirati e "autentici" da altri abilita- giunti al nodo dei limiti del manda- zioni tra il carico dell'impresa e i ri- del giudizio. La percezione viene ti alla distensione o all'addestra- to degli intellettuali. sultati, come dire tra la quantità e (9-1) fatta scivolare sotto la palpebra, mento. Occorre non dimenticare l'occhio non si costituisce come ac- mai che in quella particolare poeti- cesso al sogno e alla trascrizione ca del progetto e della costante in- dei suoi flussi. Il surrealismo è altra filtrazione mentale (e morale) cosa. L'operazione di Insana sem- nell'agire immaginativo c'è un po- bra vicina, nell'elezione di una terza sto paritetico per la reinvenzione e persona maschile cui è delegato il il riuso, il d'après, e per l'animosità reportage dal mondo, agli incubi so- satirica, o quella che Pier Vincenzo cialmente determinati presenti nelle Mengaldo, curatore peritissimo ma tele di Bacon. Ne sgusciano, come anche affettuoso di questa preziosa scatti o agguati, frammenti interro- raccolta postuma, definisce "sen- gativi fuori scena ("perché non lo tenza, persuasione o intimazione", chiamiamo?", "perché non gli dicia- dietro l'ostinata tendenza di Forti- mo?", "s'è cremato da solo?") da in- ni a "non lasciar respiro né agli altri tendersi come situazioni di allarme né a se stesso". Al limite tutto, rispetto all'inadeguatezza del per- nell'agire poetico di Fortini, è giu- sonaggio narrativo e alla caduta stificato non tanto alla luce degli delle difese. Vertice del libro, il poe- esiti estetici (sui quali pesa una sor- metto dedicato all'antico poeta ara- ta di condanna d'autore all'indiffe- bo Abù Nuwàs affronta l'evento nar- renza), quanto a partire dal proget- rativo di un viaggio nei luoghi eterni to, da un progetto che ragiona, or- dello scontro tra libertà e potere: dina, difende: criterio di valore po- queste pagine aprono poi con im- trà essere, allora, unicamente pressionante energia un luogo di l'attivazione logica e occasionata di verifiche tragiche da connettersi al- questo progetto non occasionale, la centralità del corpo, senziente e frutto di un incontro tra esperienza immaginante nel suo progetto indi- del mondo (e anche, in questi spes- viso. so balenanti versi, esperienza del (gì) corpo e dei corpi) e laboratorio. Mengaldo, dall'interno delle car- te postume del poeta, già legate per decisione autoriale a un destino di disciplina post mortem, sfila oppor- PAOLO EURON, Diario in secon- tunamente dei percorsi, come dire da persona, Lighea, Torino costruisce il libro riuscendo a conci- 1997, pp.74, Lit 10.000. liare un oggettivo simulacro di cro- nologie con lo snodarsi attitudinale Filosofia e letteratura, citazioni e dei generi convenzionali: un nucleo omaggi (a Dante e Petrarca, a Mon- lirico, poi un nucleo gnomico che tale, a Luzi, a Fortini) trovano una anche si intreccia talvolta con l'inve- singolare composizione nella prima stimento traduttorio o con la poesia raccolta di Paolo Euron. Quasi una applicata, come è il caso di quei sfida suprema - che non è dissacra- "versi" di conforto fatti e rifatti (e in zione ma ricerca di una misura per- quale orizzonte, privato e pubblico, sonale - ispira il discorso continuo di date: 1968, 1971, 1990, 1994) del Diario e anche le soluzioni metri- Sull'aria della "Internazionale", con che, formali e linguistiche, che si i quali la silloge viene chiusa. Ad pongono nel solco della tradizione aprire queste Poesie inedite sono in- ma solo attraverso le scelte dell'in- fatti due testi giovanili di astratta e terpretazione e dell'allusione. È la vi- raggiante religiosità che si potrebbe ta raccontata (fatta di gesti, parten- definire betocchiana, ma via via rin- ze, immagini, appuntamenti e appa- veniamo, spesso fulminee, le vesti- rizioni) a richiedere da una parte la gia del Fortini per così dire vulgato. Con più gusto e freschezza, per- congestione dei dicibili e la loro tra- , L'occhio dor- descrizione del caos e dall'altra la Si tratterà allora di riscoprire i ciò, si potranno leggere - sempre sformazione in strutture vincolate. miente, Marsilio, Venezia 1997, tensione ordinatrice dello sguardo: germi, particolarmente attivi nel sul piano di quelle consanguineità Fare della storia di sé un momento pp. 110, Lit 24.000. "E penso a quell'errore, a quei volti / decennio dopo il '45, del dibattito o repellenze - alcuni mirabili epi- attivo della storia generale è pro- su di un treno sicuri d'esser dentro / sartriano e generale sul perché e grammi dei momenti più alti de getto che Ramat persegue con fi- Saggista, traduttrice e metodolo- nei margini del vetro, mentre fuori / per chi la letteratura, con un'incur- L'ospite ingrato-, segnalo, tra i gio- nissime qualità d'ironia: piuttosto ga della traduzione, poeta con cin- morde i riflessi e li disperde il vento. / sione ("Che queste parole siano cosi, quello diretto in lingua spa- che per via di schegge regressive que libri all'attivo, Jolanda Insana Per cui temo la porta che non chiudi / scritte è necessario") entro il teso gnola a Segre su Machado e quello del privato, egli sa introdurre negli propone con L'occhio dormiente mai, di fronte a te o alla tua schiena, / motivo dell'inutilità, e contempo- rivolto a Cases, spregiudicatamen- elementi di crisi di una generazione l'esito di una ricerca in versi perti- lo specchio in cui ti affondi, temo ge- raneamente della necessità, dello te costruito su una coppia di ales- tratti a volte cupi ed.enigmatici. Sot- nentemente oscura. Le radici della ma/e ti chiuda fuori a un soffio delle scrivere; oppure, ma con esiti cer- sandrini rimati in lingua tedesca tratto alla vicenda collettiva per vo- complessità del suo lavoro nascono luci". Proprio lo specchio è spesso il tamente più deboli, talune allego- che Mengaldo vede acutamente in lontà propria, il soggetto rilancia poi anche su quel terreno, arcaico e lu- simbolo di quell'inquietudine e di rie con cadenze sonorizzanti che un clima "post-crepuscolare". E la propria marginalità in un orizzon- creziano, sul quale si incontrano cu- quell'oscurità che alludono a un'altra potrebbero far pensare (e i presu- segnalo alcune traduzioni rimaste te solidaristico che, per quanto non riosità gnoseologica e disponibilità condizione, scollata dal vero stavol- mibilmente tardi versi A mia mo- nel cassetto, severe e ossute per lo dichiarato, somiglia a un atto d'or- linguistica a formare la scrittura, ta o ancora più vera ed emblemati- glie lo confermerebbero) all'atten- più, dentro quell'ossessione di re- goglio. Si deve all'anima oggettiva senza forzarne la responsabilità co- ca: in questo senso La notte delle zione per un Eliot poco frequenta- golamenti con la ridondanza (e del tempo - certo nutrita della lezio- municativa, se non per efficaci in- Ceneri si segnala come la sezione to. Ma si tratterà talvolta di veri e con I'EF che la genera) che è, essa ne di Montale ma anche fortemente serti gergali o parsimoniose onoma- della raccolta in cui trionfa il brivido propri epicedi, come quello, afflit- stessa, principio ed epifenomeno turbata dalla coscienza del relativi- turgie funzionali. La metafora ocula- dello sdoppiamento e della morte e to e perentorio, Per Simone deB., o di una poetica invernale, mentaliz- smo propria di altre ombre virgiliane re sembra riferirsi al riposo o all'ac- che ci sembra indicare (anche per la quello più visionario per un Vitto- zata, infiltrata però di tenerezze quali Sereni e Caproni - la costruzio- cecamento, due condizioni opposte ricerca di un linguaggio più "narrati- rini riaffacciato alla memoria e ri- improvvise: all'altezza, come si ne della fisicità del testo. Ne nasco- anche nel costruire zone di senso in vo" che "poetico") la direzione più profilato con l'evidente chiamata supponeva all'inizio, e per ragioni no addensamenti materici memora- oscillazione tra ia sovrabbondanza feconda - dopo un esordio già così in causa stilistica (" 'Elio!', chiama- interne, delie qualità progettual- bili: "Insinuarsi / nella croce fedele o sopraffazione della materia e la maturo - der percorso poetico vo. Non dormiva, era al tavolo. La mente più accreditate. E, evidente- dei vicoli, / internarsi in tuguri dove privazione psichica o il lutto. La for dell'autore. voce che mi dava...") di Sereni. In mente, pour cause. nel sale forte / dei legumi in cottura si za arcaica dei segni della terra, ri- Monica Bardi Liani i—'i— L. OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 20

Territori per il futuro e mappe per il presente

PHILIP K. DICK, Mutazioni, a cu- modello della realtà che serva da ag- troviamo anche alcuni imprevedibili pin-up virtuale, o meglio "un'architet- Se con gli ultimi romanzi di Gib- ra di Lawrence Sutin, Feltrinelli, giornamento ai modelli storici e, in outsiders che ci offrono le sorprese tura di desideri", ma tutt'altro che de- son e Sterling il cyberpunk sembra Milano 1997, ed. orig. 1995, particolare, a quelli dello gnostici- più gradite. Il miglior racconto della cerebrata), rischia di appiattirsi sulle avere raggiunto la maggiore età ed trad. dall'americano di Gianni smo e del cristianesimo. raccolta, ad esempio, è opera del fu- fattezze adolescenti di quel simula- essersi assunto le sue responsabi- Pannofino, pp. 397, Lit 50.000. mettista Alan Moore, che qui ritrova il cro sciapo come certe gomme da lità nei confronti del mondo contem- suo collega Grant Morrison. Vi sono masticare. Ma del resto, è proprio poraneo, la pubblicazione di que- Di Philip Dick vengono ormai tra- poi musicisti rock d'avanguardia che questo il fascino della scrittura di Wil- sto romanzo di Richard Kadrey ci dotte anche le liste della spesa: non virano le cattive vibrazioni cosmolo- liam Gibson: quella sua speciale restituisce per un attimo la vertigine passa mese senza che almeno un Saggezza stellare, a cura di D. giche di Lovecraft in chiavi crude e abilità per braccare e incalzare la del primo impatto che la corrente suo nuovo titolo faccia la sua com- M. Mitchell, Einaudi, Torino sperimentali. La ciliegina sulla torta è contemporaneità, lasciandosene al ebbe sui lettori di fantascienza parsa sugli scaffali. In una tale ab- 1997, ed. orig. 1994, trad. l'immarcescibile William Burroughs, contempo braccare a sua volta, for- classica: meno cyber, insomma, e bondanza, come è naturale che sia dall'americano di Antonio Caro- che diverte e si diverte scherzando zando appena i limiti della verosimi- più punk; né sorprende che la co- per un autore tanto eccentrico e pro- nia e altri, pp. 183, Lit 13.000. con la letteratura pulp: «Quando si glianza per dare vita a personaggi raggiosa scelta di tradurlo sia rica- lifico, ci sarà da separare il grano dal guarda dall'alto in basso una calibro indimenticabili: qui è il post-hacker duta sulla Shake di Milano, la prima loglio: distinguere, cioè, dai prodotti "R'Iyeh Ctulhu, r'Iyeh Ctulhu 38 di quelle col naso rincagnato, si Laney, abilissimo nell'intercettare i a valorizzare gli aspetti più radicali di impegno e qualità le numerose rie- ft'aghn..." bastano poche sillabe ac- riesce a scorgere la pallottola in fon- punti cruciali delle situazioni a partire e antistituzionali della nuova scien- dizioni di romanzi pensati in fretta e cidentate e melmose, e subito ogni do alla canna. È una sensazione biz- dall'incrociarsi dei dati informatici ce fiction. Richard Kadrey riesce, scritti con la mano sinistra. Questo appassionato del fantastico si trova zarra, che spesso viene rimossa". che le persone lasciano come polve- miracolosamente, a essere naif Mutazioni appartiene alla prima ca- senza risultare datato: forse perché tegoria. Si tratta della prima raccolta sa creare personaggi come il terro- organica degli scritti non-fiction di rista anarco-situazionista Man Ray, Dick, e contiene, come recita il sotto- esperto in letali fuochi d'artificio titolo, "scritti inediti, filosofici, auto- esplosivi che hanno nomi come Les biografici e letterari". Accanto a una Fleurs du mal. Oppure, più sempli- gran massa di primizie inedite, ven- cemente, perché in questo corto gono ripubblicati anche scritti che fi- circuito di rimandi tra surrealismo e nora erano di difficile reperibilità, rock'n'roll, tra alta tecnologia ed quali prefazioni e note ai romanzi o epica dei bassifondi che Kadrey contributi usciti solo su rivista. An- imbastisce intorno al racconto di che in questo caso, qualità e interes- una letale epidemia virale che falci- se dei materiali raccolti sono tutt'altro dia una convincente Los Angeles che omogenei: si va da uno sfocato del futuro, l'autore sa mantenere intervento sul nazismo a interessanti l'equilibrio tra i cliché consueti e gli e lucide riflessioni sulla fantascien- ingredienti spiazzanti, proponendo za, per finire con i bizzarri e visionari l'inedita formula "sesso, droga e frammenti dell'ultimo periodo, quan- Guy Debord". do Dick lavorava all'Esegesi, folle summa teologico-fantascientifico- gnostica che contiene titoli come Descrizione in forma astratta di un BRUCE STERLING, FUOCO sacro, a catapultato nel multiverso creato da WILLIAM GIBSON, Aidoru, a cura re dietro di loro. Varrà dunque la pe- cura di Daniele Brolli, Fanucci, Howard Philips Lovecraft ormai più di Daniele Brolli, postfaz. di Giu- na di lasciarsi trascinare nella sa- Roma 1997, ed. orig. 1996, pp. di mezzo, secolo fa; il suo agghiac- lio Giorello, Mondadori, Milano piente costruzione del romanzo, VI-311, Lit 25.000. EDIZIONI ciante pantheon di "Grandi Antichi", 1997, ed. orig. 1996, trad. strutturato secondo la tecnica del Giuliano Saclar malevole e onnipotenti divinità stella- dall'americano di Delio Zi noni, montaggio incrociato, di assaporare Nel plasmare il personaggio di ELPARON ri impegnate a sovvertire e devastare pp. 298, Lit 30.000. l'efficacia descrittiva degli ambienti Maya Ziemann, l'eroina del suo ulti- la nostra quotidianità, si è imposto, inventati da Gibson e, soprattutto, di mo romanzo, Bruce Sterling si è di- Vita di Nereo Rocco smetterla di parlare di "fantascien- 272 pagine, ili., Lire 26.500 neW'imagerie della letteratura fanta- "lo ho sempre creduto che il com- chiaratamente ispirato ai percorsi Personaggi e atmosfere del cal- stica conoscendo una fortuna dav- pito della fantascienza fosse quello, za": l'esistenza di Kyoko ci dimostra biografici di artiste e mecenati come cio degli anni '50 e '60 nella bio- vero smisurata. Molti scrittori hanno magari inconscio e comunque molto la verità dell'intuizione centrale di Ai- Peggy Guggenheim e Leonora Car- grafia di un allenatore entrato pagato il loro tributo a Lovecraft, mol- più difficile, di raccontare il presen- doru: "La cultura popolare è il banco rington. Sterling si è da tempo confer- nella leggenda ti altri continuano a diluire le sue at- te", ha dichiarato William Gibson. E, di prova del nostro futuro". mato come uno dei più lucidi narrato- Elena Vinci mosfere per ricavarne best seller questa volta, il Presente l'ha preso ri d'anticipazione che la fantascienza sempre più annacquati come una sul serio: prima che Aidoru fosse in li- odierna possa schierare. Allo stesso IL QUADERNO cattiva tazza di brodo istantaneo. breria, Kyoko Date, la pìn-up virtuale tempo l'autore de La Matrice spezza- DI SISSI Sotto il segno dei "Grandi Antichi" si e decerebrata come solo certi per- ta (Nord, 1996) conserva un gusto 80 pagine, ili., Lire 14.000 pone anche questa eterogenea an- sonaggi della cultura pop giappone- RICHARD KADREY, Metrofaga, per l'approfondimento psicologico e A cent'anni dalla tragica morte, i tologia: vi troviamo i mestieranti se sanno esserlo, abitava già nei no- Shake, Milano 1997, ed. orig. per una tessitura narrativa e linguisti- fatti, le fotografìe e il Diario Im- dell'horror a breve e lungo corso, e 1988, trad. dall'americano di maginario di Elisabetta d'Austria stri computer e sui nostri schermi te- ca ricca e complessa. Il personaggio sono i casi meno interessanti quando levisivi, al punto che il personaggio Giuliana Giobbi, pp. 223, Lit di Maya cattura immediatamente le Lj ilj ana Avirovic non decisamente trascurabili; ma vi del romanzo Rei Toei (anch'essa una 25.000. simpatie del lettore, e dunque ci è più LE TRADUZIONI facile immergerci nell'aspetto più BRUCIANO hard del romanzo: l'invenzione del hanno scelto di trascorrerlo dor- Per ana nuova critica JAMES G. BALLARD, Cocaine Ni- E mondo in cui, secondo Bruce Ster- mendo". Tra partite di tennis e por- della traduzione ghts, Baldini & Castoldi, Mila- Psico ling, ci toccherà in sorte di vivere tra nografia amatoriale, barbiturici e 124 pagine, Lire 22.000 no 1997, ed. orig. 1996, trad. un centinaio d'anni. Alla fine del pros- dall'inglese di Antonio Caro- atti di vandalismo, fiorisce la rina- Un brillante saggio sulla traduzio- simo secolo, dunque, la biotecnolo- nia, pp. 317, Lit 30.000. scita culturale dei piccoli soporiferi ne letteraria con esempi tratti gia ci permetterà, come accade alla geografia villaggi-vacanze spagnoli, perché dalle traduzioni del Molière di stessa Maya, di festeggiare il nostro Bulgakov "il crimine e la creatività vanno di "In Italia, per trecento anni, sotto novantaquattresimo compleanno nel i Borgia, ci furono guerre, terrore, stery ambientato sulla Costa del pari passo, e l'hanno sempre fat- Anna Maria Vinci corpo di una ventenne; cani elegan- assassinii e sangue, e tutto ciò pro- Sol, in Spagna: da un lato un incen- to". Date queste premesse, non STORIA temente vestiti condurranno spetta- dusse Michelangelo, Leonardo da dio doloso, cinque vittime, una stupirà che, alla fine del romanzo, il DELL'UNIVERSITÀ coli televisivi; l'abolizione di tutte le Vinci e il Rinascimento. In Svizzera confessione spontanea; dall'altro "chi-è-stato?" trovi una risposta, DI TRIESTE frontiere sarà un fatto ormai compiuto c'è sempre stato amore fraterno, l'ostinata indagine del fratello del ma soltanto dopo esser stato rivol- 382 pagine, Lire 38.000 (e la babele linguistica che ne risul- quattrocento anni di pace e demo- reo confesso, convinto dell'inno- tato come un guanto. Sceneggia- I miti, le speranze, la realtà terà è elegantemente risolta nei dialo- crazia, e cosa ha prodotto tutto cenza fraterna ma impossibilitato a tura e dialoghi di II terzo uomo era- no di Graham Greene, e la lettura ghi del romanzo, grazie anche all'at- Fabio Todero ciò? Gli orologi a cucù". Parole dimostrarla. Sin dai primi capitoli, di Cocaine Nights lascia al palato tenta traduzione di Daniele Brolli). CARLO E GIANI grosse, parole forti. Le pronuncia tuttavia, il pluriomicidio non si rivela lo stesso sapore, aspro ma irrinun- Certe cose, però, non cambiano mai, STUPARICH Orson Welles in II terzo uomo di altro che un McGuffin di hitch- Carol Reed. A cinquant'anni di di- cockiana ascendenza: Cocaine ciabile, di libri come La Roccia di e il mistero della creazione artistica, il Itinerari della grande guerra stanza James Graham Ballard ri- Nights si trasforma in un saggio di Brighton. Ballard è un Greene sen- "fuoco sacro" del titolo, continuerà a sulle tracce di due rimanere tale anche in quel futuro volontari triestini prende con inquietante coraggio le psicogeografia, tracciando inediti za cattolicesimo, ma non per que- 160 pagine, ili. Lire 24.000 fila di quel discorso, costruendovi confini tra i paesaggi da cartolina e sto scevro di preoccupazioni mo- "postumano"; ma è forse proprio II sogno e il dramma di una ge- sopra un romanzo di spietata coe- lo "spazio interiore" che Ballard rali. Abbandonando la fantascien- nell'eccessiva retorica di certi passi nerazione in un libro di storia, let- renza stilistica che davvero è diffi- esplora sin dagli anni sessanta. A za, Ballard ridefinisce oggi le geo- che danno al libro un tono da conte teratura ed escursionismo cile da classificare mentre lo si leg- dispetto del titolo, questo è soprat- metrie del mistery, anche se, in philosophique l'unica pecca di Fuo- ge, ma impossibile da dimenticare tutto un romanzo d'ambientazione fondo, non è cambiato l'oggetto co sacro. Edizioni LtNT Trieste vl« di Romagna n.30 una volta che lo si è richiuso. Co- pomeridiana: "La Costa del Sol è il della sua indagine: il nostro modo 34 1 34 Trieste caine Nights si apre come un mi- più lungo pomeriggio del mondo. di abitare nel presente. Tel. 040.360396 -Fax 361354 pagina di Luca Bianco |DEI LIBRI DEL MESE

OTTOBRE 1997 N.9, PAG. 21 n\ cedoc-cv JOACHIM KÒHLER, Friedrich tra nella mitologia un sostegno di- Nietzsche e Cosima Wagner, retto. Il rapporto di Nietzsche e di Pratiche, Parma 1997, ed. orig. La scuola della sottomissione Cosima con il dominatore Wagner 1996, trad. dal tedesco di Stella di Fiero Cresto-Dina viene letto alla luce del mito relati- Boschetti, pp. 188, Lit 26.600. vo all'impresa di Teseo nel labirin- to di Cnosso e all'incontro di Dio- Diciamolo subito: il limite intrin- quelle accreditate dalla letteratura quale strumento di propaganda e italiana) alla quale in misura assai niso e Arianna sull'isola di Nasso, seco di certe operazioni biografi- di parte wagneriana, a sua volta as- di diffusione del verbo wagneria- maggiore e in modo tanto più in- secondo un quadro di corrispon- che consiste nella loro incapacità di sai zelante nel sottolineare il "sub- no, ma poi violentemente respinto condizionato rispetto a Nietzsche denze che alcuni tardi frammenti mettere a fuoco in modo sufficien- dolo" tradimento operato ai danni al sorgere dei primi sintomi del si sottopose la stessa Cosima, con di Nietzsche sembrano effettiva- temente unitario la serie delle espe- del compositore da parte di colui dissenso. Non è stata insomma la sua vigile custodia del patrimo- mente suggerire. rienze che caratterizzano un deter- che avrebbe potuto diventarne sufficientemente messa in luce nio artistico del marito, sopravvis- Un elemento peculiare di que- minato itinerario intellettuale o ar- l'alfiere più fidato. In entrambi i quella vera e propria "scuola della suta nelle forme più discutibili sto isolamento può essere consi- tistico. Se tali esperienze vengono casi si è persa, secondo Kòhler, sottomissione" (DieSchule der Un- dell'ideologia ufficiale di Bay- derato l'accanito antisemitismo sistematicamente interpretate co- l'immagine del discepolo plagiato terwerfung suona il sottotitolo ori- reuth. della famiglia Wagner, che l'auto- me espressione di conflitti di natu- e manipolato, del sostenitore entu- ginale del volume, inspiegabil- Nell'analisi di questi rapporti la re colloca tra i motivi della rottura ra psicologica o come semplici rea- siasta utilizzato in un primo tempo mente soppresso nella versione considerazione psicologica incon- con Nietzsche, soprattutto a causa zioni ai condizionamenti del mon- dell'amicizia di quest'ultimo con do esterno, ciò che viene smarrito è D'israelita" Paul Rèe. Se risulta il rapporto che esse intrattengono abbastanza problematico sostene- con quella riflessione che si dipana re, come fa Kòhler, che in alcune in una più vasta prospettiva storica espressioni polemiche che Nietz- e che rientra tra i presupposti es- \ sche aveva coniato nella fase del senziali nel cammino di ogni pensa- suo apostolato wagneriano (quali tore. Così, sembra davvero ridutti- "uomo socratico" o "filisteo della vo interpretare la graduale acquisi- rz zione da parte di Nietzsche di un cultura") si nascondesse un'allu- punto di vista autonomo - dopo la NOVITÀ' sione all'ebraismo tale da far pen- giovanile condivisione del progetto sare a un'iniziale piena accettazio- estetico wagneriano - solo come ri- ne dell'ideologia antisemita pro- sentita replica a quell'ocra mortale fessata a Tribschen, più plausibile che il filosofo aveva individuato appare invece la tesi secondo la nelle insinuazioni di Wagner circa quale il suo posteriore rifiuto delle la sua presunta pederastia. Se in R. DeSalle, D.Lindley posizioni antiebraiche sarebbe da Umano, troppo umano - il libro del ricondurre almeno in parte alla distacco - non mancano riferimenti Come costruire un volontà di sottolineare da ogni più o meno espliciti a elementi dinosauro punto di vista l'avvenuta presa di dell'esperienza vissuta, non per Gilles Deleuze distanza nei confronti dell'alleato questo possono essere fraintese le La scienza di Jurassic Park e del di un tempo. linee portanti di un'opera che im- Mondo perduto Differenza e Proprio una tale questione è de- pone piuttosto una riconsiderazio- stinata tuttavia a palesare i limiti di ne complessiva della storia della ripetizione un'indagine basata sul materiale metafisica e della morale occiden- Ernst Peter Fischer Un classico del pensiero contemporaneo, biografico, dal momento che solo tali. da molti anni introvabile da una sistematica ricognizione te- Aristotele, Einstein stuale ci si potrebbe aspettare Posto quindi che si sia consape- qualche chiarimento essenziale. Si voli delle caratteristiche di un ge- e gli altri Maurizio Ferraris tratta, come è facile intuire, di una nere di scrittura che lo humour di I grandi scienziati tra pensiero materia molto complessa, della Woody Alien ha immortalato nella e vita quotidiana Estetica razionale quale occorre acquisire piena con- celebre nota sulle liste del bucato Una storia dell'estetica e, insieme, sapevolezza soprattutto se, rifiu- del Metterling ("L'avversione del un modo nuovo di interpretare il mondo tando gli aspetti più deteriori e re- Metterling per l'amido è tipica del Robert Simon gressivi dell'ideologia wagneriana, periodo e, quando il suddetto pac- si intende tuttavia continuare a co di biancheria gli tornò indietro I buoni lo sognano, Gaetano Benedetti frequentare il repertorio mitologi- troppo irrigidito, egli piombò in i cattivi lo fanno co e musicale che Wagner ha mes- una cupa depressione"), non do- La psicoterapia so a disposizione della modernità, vrebbe essere troppo difficile co- Psicopatici, stupratori, serial killer senza rassegnarsi all'isolamento gliere anche gli aspetti positivi del come sfida artificioso di un livello "neutro" libro di Joachim Kòhler. Essi con- della fruizione che si vorrebbe in- sistono principalmente nella revi- esistenziale Sergio Capranico naturalmente depurato di ogni sione delle interpretazioni tradi- Il volume più recente di implicazione extrartistica. Ma il zionali relative al complesso rap- Role playing Gaetano Benedetti sul trattamento vantaggio della nostra posizione porto tra Nietzsche e Wagner, sia Manuale a uso di formatori e insegnanti delle psicosi odierna risiede almeno nella pos- di quelle dominanti nella letteratu- sibilità di capire senza doverci ne- ra nietzscheana, la quale ha sem- pre attribuito al filosofo "il ruolo cessariamente schierare, laddove del genio paritario a Wagner, che per la critica nietzscheana proprio avrebbe vissuto con il Maestro le l'esigenza di una presa di posizio- fasi di un incontro epocale", sia di ne si era manifestata come l'impe- rativo più urgente.

me timbriche, languori ritmici stem- PIERO SCARUFFI, Storia del rock, che, come l'Oceania e il Giappone. schede perati in episodi di immobile bellez- voi. VI: Europa, Canada, Ocea- Particolare approfondimento è de- za, o asciugati in guizzi di disinvolta nia e Giappone: gli anni '90, dicato alla scena britannica, alla CARLO MIGLIACCIO, Invito all'a- bra ritrovarsi soprattutto nel tessuto ironia. Alla descrizione dei brani fa Arcana, Padova 1997, pp. 482, cosiddetta next big thing, coacer- scolto di Claude Debussy. di una fragile trama interiore, i cui le- da sfondo il suggerimento dell'inter- Lit 30.000. vo di realtà emergenti il cui valore Mursia, Milano 1997, pp. 294, gami sembrano corrispondere con pretazione ricavato da alcuni dei artistico viene, fatte poche ecce- Lit 17.000. esemplarità alla ricerca di una sfug- maestri che figurano in posizione Della monumentale opera di Pie- zioni, sistematicamente ridimen- gente figura materna. Lo spartiac- chiave nella sezione dedicata alla ro Scaruffi, il cui primo volume è sionato, nella convinzione dell'as- Divisa fra languidezza e ironia, que della carriera è rappresentato critica. Con equilibrio, senza forzar- stato pubblicato nel 1989, colpisce soluta supremazia della musica protetta da uno sguardo malinconi- dal primo grande successo, il Pel- ne la portata teorica, Migliaccio la- la straordinaria visione grandan- americana su quella inglese. La co e poco trasparente, la personalità léas. Come da copione, la fama in- scia scivolare nella prosa gli stru- golare e la quantità quasi iperboli- scure di Scaruffi cade sui gruppi di Debussy traspare in quest'agile ternazionale non basta a dissolvere menti concettuali desunti dalla filo- ca (5268) dei musicisti e dei gruppi più legati alle mode, celebrati dalle monografia nei suoi tratti essenziali, le preoccupazioni economiche e sofia di Bergson e di Jankélévitch: la che via via sono stati esaminati. In riviste specializzate locali e ignora- affiancata dall'Inquadramento inte- personali: scartato l'amore respon- concretezza temporale, il simboli- tale ambito,'evidentemente, il ter- ti dalla stampa d'oltreoceano, risie- grale dell'opera. L'autore conduce il sabile, il rifugio dell'artista è ne- smo della stagnanza sonora, il geo- mine rock assume una connotazio- dendo il senso del rock europeo, a discorso con mano leggera e prege- lle amicizie, sincere e profonde, con- tropismo dell'arabesco, la brachilo- ne relativa, tanto è variegato l'insie- giudizio dell'autore, nella musica vole eleganza descrittiva, ricavan- segnate alle pagine di un ricchissi- gia, ecc. In un'immagine polimorfa e me di generi, tendenze e derivazio- sperimentale (industriale e postin- done un'immagine ricca di sfumatu- mo epistolario. La propedeutica seducente, si compone il profilo di ni trattate. A complemento del pre- dustriale). Più adatte alla lettura re e di contrasti. Se l'aria da tritone all'ascolto dispone in ordine succes- un'opera portata a sollecitare, nella cedente tomo dedicato al nuovo che a una rapida consultazione, molle e impacciato che si riflette nel- sivo, pur segnalandone l'intima cor- sua ambiguità aperta al gioco delle rock americano degli anni novanta, queste pagine sollecitano il dibatti le fotografie male si accorda col fon- relazione, le componenti linguistiche proiezioni simboliche, un esercizio quest'ultima sezione si rivolge ai to sulla qualità del rock attuale e si do di un temperamento reso instabi- dello stile: melodie dal disegno fles- di lettura spinto generosamente oltre fenomeni musicali sviluppatisi ne- propongono come essenziale ag- le dalle urgenze della passione, la sibile e amorto, armonie caleidosco- i limiti della collocazione storica e si- gli ultimi anni in Europa e in aree giornamento di una materia in con- vita sentimentale del musicista, più piche fondate sull'autonomia delle stematica. considerate secondarie, quali il tinua espansione. voluttuosa che appassionata, sem- risultanti sonore, maculate amalga- Alessandro Ardo Canada, o decisamente periferi- Francesco Caltagirone OTTOBRE 1997 /^"YtZc- N' '' PAG' 22

L'epopea western della scuola nativa di Sandra Finto

ORIETTA ROSSI PINELLI, Arte di la difficoltà si è ribaltata; trovati gli za. Come potremmo averne? Il no- do le spalle ai codici formali e com- non deve mai guardare altri dipin- frontiera. Pittura e identità na- strumenti, trovate le risposte ai stro clima aspro e sgargiante, il no- portamentali dell'arte europea, si ti". Aggiungeva Henry James che zionale nell'Ottocento nord- tanti interrogativi per validare la stro passato muto, il nostro pre- rivela così fragile ai primi confronti Homer voltava "nettamente e one- americano, La Nuova Italia scuola nativa, l'interrogativo finale sente assordante (...) hanno svuo- internazionali con questa? stamente le spalle" anche alla lette- Scientifica, Roma 1996, pp. 212, si posa sulle ragioni per cui questa tato tutto quello che stimola e ispi- Tra il 1830 e il 1870 all'incirca ratura e sceglieva i suoi soggetti 85 ili in b.-n., Lit 39.500. scuola tramonta, ed ecco ricompa- ra l'artista") ecco l'interrogativo l'artista era stato capace di "pren- anonimi e. fuori regola trattandoli rire il laboratorio europeo appena finale a gancio, dall'autrice al letto- dere precise responsabilità verso il "come se fossero pittorici, come se Un libro non comune, che, tra le abbandonato. Imperniato su di re, nella penultima pagina del li- paese", di interpretare e proporre fossero, fino all'ultimo dettaglio, novità ammesse a lettura privile- una citazione di Henry James bro: "Perché poi, proprio in quella modelli, costruire immagini legate validi come Capri e Tangeri". Ci si giata accanto ai classici, si isola co- ("Siamo i diseredati dell'arte (...) manciata di decenni a cavallo del a sentimenti diffusi, dare vita a una ritrovava così, volenti o nolenti, ri- me livre de chevet particolare sem- Siamo esclusi dal cerchio magico. secolo, quando gli intellettuali produzione che la recente storio- portati a quei parametri europei plicemente perché dall'inizio alla che, assieme al venir meno della te- fine della lettura ti rendi conto che nuta ideologica della conquista hai per le mani, cosa che non avvie- dell'Ovest ormai conclusa, avreb- ne sempre, un libro che valeva la bero messo in crisi l'immagine del- pena di scrivere e che vale la pena la frontiera nel mondo dell'Arte di leggere. con la A maiuscola. Parametri che Ad apertura colpisce il rapporto avrebbero soggiogato il nuovo autrice-lettore che si instaura con continente nei decenni a venire le Istruzioni per l'uso (è il titolo del- con una "perentorietà normativa" la prefazione), destinate espressa- messa in atto soprattutto dalla mente agli studenti di storia Francia: "Neppure l'Antichità", dell'arte, a quelli di letteratura an- commenta Orietta Rossi Pinelli, gloamericana, ai visitatori italiani "modello ben più duttile e rispet- di musei americani, a tutti coloro toso delle molteplicità, aveva mai insomma che possono condividere raggiunto nei secoli precedenti" con l'autrice l'emozione e il meto- una tale perentorietà. do della scoperta delle peculiarità La teoria dei corsi e dei ricorsi (rispetto ai paradigmi europei) ma storici fa però buona prova anche anche della familiarità (per effetto nel West. Altrimenti detto con la della decodifica intermedia del lin- metafora del caso, il fiume della guaggio cinematografico) che ca- storia trova comunque i suoi per- ratterizzano l'immaginario della corsi e i suoi sbocchi. La cultura cosiddetta "scuola nativa" ameri- della frontiera avrebbe trovato più cana, ovvero dell'"arte di frontie- tardi lo sbocco popolare e mondia- ra", il grande racconto epico che le del cinema, del fumetto, della te- concentra nelle gesta dei pionieri e levisione e si sarebbe ripresa, ecco- nella loro conquista dell'Ovest il me, quello che le spettava. Non so- simbolo dell'identità della nuova lo, ma a far giustizia della crisi tra- nazione. smessa dall'Europa alla giovane L'autrice si avvia così, assieme al cultura americana alla fine del se- lettore, alla ricerca della "storia colo scorso, ecco gli europei del della cultura visiva che ha accom- XX secolo riscoprire, nei settori pagnato la fondazione di un siste- meno affollati e reclamizzati dei ma di valori 'americani"', con musei americani, le fonti figurative esplorazioni mirate su serie icono- della mitologia western fino a quel grafiche in sviluppo cronologico, momento loro nota soltanto nella attraverso i maggiori comunicato- derivazione cinematografica, e con ri: la rappresentazione del quoti- umiltà, come l'autrice, porsi a leg- diano (William Sidney Mount, gere quei testi con le chiavi di una Woodville, Bingham, Homer), disciplina che viene da lontano. l'epopea western (il "destino se- Un passo da antologia del libro gnato", l'avanzata della ferrovia, di è la lettura del dipinto di Mount, Melrose, Kaufmann, Otter) e la Dancing on Barn Floor, del 1831. tragedia indiana (Remington, Ca- "A prima vista sembra avere tutti i tlin), la sacralità della wilderness, crismi di una scena di 'genere', di del paesaggio vergine, sconfinato un bozzetto melenso sulla idillia- che si offre ai pionieri (Church, ca vita dei campi; è sufficiente Bierstadt, Moran). uno sguardo appena più attento e La ricerca stessa dell'autrice ha il rigoroso telaio spaziale, che or- un piglio pionieristico e balza da ganizza la composizione, coinvol- un interrogativo all'altro fino ge l'osservatore in una lettura me- all'ultima pagina chiamando di no superficiale (...) Una storia volta in volta in gioco il lettore fino La terra della percezione america- americani stavano raggiungendo grafia artistica d'oltreoceano ha senza storia, una digressione cari- all'ultima mossa. Se all'inizio l'au- na è un deposito povero, piccolo, risultati di primissimo piano sia identificato come "native", una cata di suggerimenti comporta- trice si era confessata stimolata infecondo (...) siamo sposati nella letteratura che nelle arti visi- produzione "in sintonia con lo sta- mentali, resi 'leggibili' proprio dal proprio nella sua mancanza di all'imperfezione. Un americano, ve, nell'architettura, nella stessa tuto democratico (...) e il relativo, sistema linguistico messo a punto strumenti per affrontare un campo per eccellere, ha da imparare dieci musica, per non parlare del settore articolato mercato dell'arte" all'in- (...) Il fienile che definisce i luoghi figurativo tanto estraneo al modo volte di più di un europeo. A noi scientifico, perché in quello stesso terno del quale viene a prevalere della rappresentazione è un soli- di comunicare del linguaggio arti- manca il senso più profondo. Non periodo che vedeva la nazione as- non la domanda di una commit- do geometrico di nitidezza pier- stico europeo, in chiusura di libro abbiamo né gusto, né tatto, né for- surgere ad una delle massime po- tenza padrona come in Europa ma francescana, un generatore di spa- tenze mondiali, perché proprio in "la stessa legge della domanda e zi armonici concatenati: il primo quell'arco di anni sia dilagata tanta dell'offerta che regolava ogni altro piano esterno al fienile, il volume incertezza sulla propria identità bene" e che aveva portato gli artisti simmetrico dell'interno, la cam- Daniel Horowitz culturale, questo è un problema a organizzarsi in forme associative pagna alberata su cui si apre la (...) ancora senza risposte soddisfa- per sollecitare meglio il pubblico porta di fondo; spazi armonici Lo zio Arturo centi". con l'offerta consolidata di imma- che regolano anche la percezione Guardato da vicino il meccani- gini appropriate. La miriade di di un tempo definito entro una informazioni che scorre nel libro a temporalità più estesa: quello bre- Un monologo su Auschwitz smo della sociologia dell'artista sta- tunitense del pieno Ottocento, in- questo riguardo meriterebbe più ve della danza che si celebra tra le dividuatene le qualità peculiari ri- esteso commento, dal motto pareti del fienile, quello lungo di Maurice-Ruben Hayoun spetto all'omologo europeo, l'au- dell'Amerìcan Art-Union "Le im- un giorno di lavoro, che si perce- trice si ritrova, e noi con lei, a fare i magini sono più potenti dei discor- pisce dall'esterno". La liturgia ebraica conti con l'apparentemente insana- si", all'orgoglio di appartenere a Un 'introduzione bile contraddizione che emerge al- un paese democratico manifestato la fine del secolo. Come mai il siste- da Bingham col definirsi "pubbli- ma figurativo autoctono, costruito co funzionario (...) anche pittore", Editrice La Giuntina - Via Ricasoli 26, Firenze rapidamente , è vero, ma su basi e alle teorizzazioni di Homer: "Se con motivazioni tanto reali, voltan- un uomo vuole divenire artista. IDEI LIBRI DELMESEI

OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 23

GIACOMO AGOSTI, La nascita sti per lo stato presente delle cose, della storia dell'arte in Italia. oppure dalla molteplicità di aspet- Adolfo Venturi dal museo Alba di una disciplina ti che convivono nell'azione di all'università 1880-1940, Mar- di Enrica Pagella Venturi, o, ancora, da un momen- silio, Venezia 1996, pp. 274, Lit to storico che riporta la disciplina, 44.000. superata la fase dell'idealismo cro- giudizio degli artisti, creando nuo- di riordino, di catalogazione, di possibilità di ritrovarvi, distesi ciano, a un contesto di rapporti e Il viatico migliore per affrontare ve professionalità e strumenti di rapporto con il pubblico e con il punto per punto, tra un viaggio di di attese più diramato e complesso la lettura di questo libro è l'avver- conoscenza, di informazione, e di collezionismo privato. Il lavoro Venturi a Parigi, la cronaca di un di quanto non sia stato negli ultimi tenza che Giacomo Agosti fa nelle dibattito. Nel 1887 comincia a universitario ruota invece intorno congresso internazionale, la cita- decenni. prime pagine: non si tratta di una uscire D'Archivio Storico dell'Ar- alla grande Storia dell'arte italiana, zione da una corrispondenza con i Di fatto, comunque, questo li- biografia, ma della storia di un te"; due anni dopo viene istituito il in cui si riversano i risultati di colleghi tedeschi, tutta l'anagrafe bro fornisce la prospettiva storica progetto. Il progetto è la creazione catalogo generale, sostenuto da un'intensa pratica di ricerca e di dei problemi che ancora oggi si a temi che sono oggetto di dibatti- della storia dell'arte come discipli- una rete di uffici periferici di tutela verifica sul territorio. appuntano sul mestiere dello sto- to quotidiano, e vorrei ricordarne na autonoma nei decenni a cavallo che daranno origine alle soprin- Ma l'aspetto più affascinante di rico dell'arte. E difficile dire se almeno alcuni. Quello - davvero tra Otto e Novecento ed è tutt'uno tendenze. L'azione si estende poi questo libro, ciò che lo anima di questo rispecchiamento sia dato cruciale nel clima di post-move- con la carriera di Adolfo Venturi, ai musei e alle galllerie, con piani una sorta di spirito militante, è la dalla sensibilità di Giacomo Ago- ment in cui viviamo - del distacco prima erudito e uomo di museo, fra arte antica e arte contempora- poi funzionario ministeriale, e infi- nea; l'emergere della pittura, già ne professore sulla prima cattedra negli studi di Venturi, come setto- italiana di storia dell'arte, quella re trainante, a dispetto di quel- istituita a Roma nel 1901, dove stu- Wiligelmo ritrovato l'idea meno gerarchica e meno diarono Pietro Toesca, Lionello astraente propugnata dall'empiri- Venturi, Roberto Longhi e Giulio smo ottocentesco; la storia dell'ar- Carlo Argan. • CHIARA FRUGONI, Wiligelmo. Le sculture in una versione composta tra il 1125 e il chitettura come storia separata da Si parla di "carriera" più che di del Duomo di Modena, Panini, Modena 1175. quella delle forme (con conse- "vita" perché la vita di Venturi si 1996, pp. 77, 52 ili. in b.-n. e 4 a col., Lit La nuova connessione testo-immagine, guenze particolarmente nefaste risolve interamente nella costru- 18.000. che rimanda all'indirizzo di studi che fu di per la medievistica). Infine le isti- zione di un'etica di mestiere, quel- Emile Male, consentiva di riconnettere i tuzioni: la dialettica, spesso con- la dello storico dell'arte, e anche flittuale, tra organismi centrali e Questo volumetto ripresenta, in una ver- vari elementi scultorei della facciata a un perché la narrazione biografica ri- realtà periferiche ("I veri genitori sione agile e aggiornata, gli studi che Chia- schierebbe di sovrapporsi alla voce unico contesto di significati centrati sul te- dei musei sono per me i Municipi, dello stesso Venturi, il quale nel ra Frugoni ha dedicato all'iconografia della ma della salvezza, vagliandone la tempera- e lo stato di fronte ad essi non è che 1927 dava alle stampe le Memorie cattedrale di Modena. Da sempre i rilievi tura emotiva e la coerenza rispetto alle atte- un direttore di collegio" è il motto autobiografiche. Ma è essenziale ri- che decorano la facciata e le porte laterali se della società cittadina del tempo. Dalla di Venturi); il sempre difficile tra- marcare che le Memorie, con il lo- dell'edificio hanno colpito l'immaginazio- facciata l'indagine si è pòi estesa alle porte vaso di esperienze tra uffici di tute- ro gusto per la narrazione brillante ne di viaggiatori ed eruditi. La complessità laterali dove l'individuazione delle molte la e università; il fragile equilibrio intessuta di piccole scene e di della narrazione e dei messaggi che vi si ad- raffigurazioni ci mette in contatto con il fra l'urgenza del lavoro sul campo aneddoti, e fra l'altro ristampate densano; la profonda assimilazione dei mo- mondo dei bestiari, quello della leggenda e e la necessità dello studio e dell'ag- alcuni anni fa (Allemandi, 1991), delli antichi; la presenza del nome dello delle fiabe antiche, e, attraverso il ciclo dei giornamento teorico; il tema scot- restano un orizzonte lontanissimo scultore - Wiligelmo - e la sua straordina- mesi, anche con la realtà materiale della vi- tante del rapporto tra i luoghi dal racconto di Agosti. Le sue fonti dell'arte (musei, mostre, gallerie) e ria padronanza espressiva: sono tutti ele- ta del medioevo. sono altre: da un lato il carteggio il loro pubblico, tema oggi per lo depositato alla Scuola Normale di menti che hanno garantito a queste opere Un approccio all'opera d'arte che è anche più tristemente risolto in termini Pisa dagli eredi di Venturi; dall'al- una fortuna praticamente ininterrotta. nello spirito di questa collanina intitolata di marketing, ma già ben presente tro gli archivi ancora inesplorati L'esame dei contenuti, tuttavia, è rimasto "Figure", che mostra di prediligere, per ope- nell'attività di Venturi all'inizio del del ministero. All'uomo sono tut- in secondo piano. Nonostante qualche bril- re largamente conosciute, aspetti e punti di Novecento (i grandi volumi illu- tavia concesse due immagini che lante e isolata incursione su temi specifici, vista meno scontati. Eapproccio di Chiara strati per il lettore non specialista, suggellano l'inizio e la fine del vo- come fu quella del Panofsky di Rinasci- Frugoni ai significati del duomo di Modena le conferenze a scopo divulgati- lume: il giovane funzionario, il 2 mento e rinascenze (Feltrinelli, 1991 ) per si distingue da altri tentativi di interpreta- vo...). Da ultimo i problemi dell'e- provinciale, davanti alla porta i gemetti funerari che campeggiano accanto zione, anche recenti, per aderenza al dato ducazione e della formazione, an- sprangata del ministero romano cora in gran parte sul piatto, lì do- al portale principale, gli studi a carattere figurativo e per la capacità di ordire una a nel capodanno del 1888; e il vec- ve li lasciò Venturi. formale hanno di gran lunga predominato, una le trame dei significati senza volerli a chio professore in gita con gli stu- L'elenco potrebbe continuare, talvolta perdendo purtroppo di vista la pro- denti a Cortona, nel ricordo di uno ogni costo forzare entro schemi ideologici ma anche così, soprattutto pensan- spettiva storica per trasformarsi in vuoti dei suoi allievi, poco dopo la mor- totalizzanti e preconcetti. do al ruolo molto speciale che l'ar- te, avvenuta nel 1941. esercizi di stile. Il libro è pensato per un pubblico ampio, te e la sua storia hanno in Italia co- Venturi era nato a Modena e Per questo quando apparvero le prime ri- ma anche allo storico dell'arte esso offre me luoghi di identità, si capisce co- aveva mosso i primi passi negli ar- cerche di Chiara Frugoni si ebbe la sensa- l'indicazione di molte esplorazioni ancora me questo libro, che nasce dal rac- chivi e nelle collezioni estensi; il zione di poter guardare le opere con occhi possibili: il ruolo e l'identità dei commit- conto di un progetto, arrivi a suo trasferimento a Roma coincide nuovi. Alla base della sua interpretazione tenti; la funzione delle sculture nella na- delinearne un altro, ancora urgen- con l'avvio di un poderoso pro- c'è la scoperta del legame tra le storie bibli- scente società comunale; la cultura dell'ar- te e altrettanto appassionante. gramma di fondazione istituziona- che scolpite da Wiligelmo all'inizio del XII le della storia dell'arte italiana, per tista messa a confronto con quella della pa- metterla al passo con gli altri paesi secolo e il più antico esempio di dramma sa- rola scritta. europei. Occorre dare basi stori- cro giunto fino a noi, il Jeu d'Adam, noto (e.p.) che e documentarie al discorso sul- le arti figurative sottraendolo al

Novità ELENA BRAMBILLA - GIOVANNI MUTO GIGI CORAZZOL RAFFAELE MANTEGAZZA - BRUNETTO SALVARANI (a cura di) Cineografo di banditi su sfondo di monti Io sparo positivo La Lombardia spagnola F eltre 1634-1642 Istruzioni per l'uso di Tex Willer Nuovi indirizzi di ricerca "em-Studi di storia europea protomoderna" - 7 "Occasioni", pp. 60, L. 2.000 "Storia lombarda" - 1, pp. 426 - L. 45.000 pp. 280 - L. 35.000 Dopo Dylan Dog e Martin Mystère, la lettura Una nuova lettura del tessuto socioeconomico Uno straordinario racconto su una banda antropologica del più noto dei fumetti western delia Lombardia del Seicento di "bravi" per denunciare il regolato delinquere dei ceti dominanti e l'assenza dello Stato ALCEO RIOSA IACOB FRIEDRICH FRIES (a cura di) GIUSEPPE DE1ANA Struggimento e un viaggio alla fine del mondo Milano in guerra 1914-1918 Io so che la storia ti piace Un arabesco Opinione pubblica e immagine delle nazioni Proposte per la didattica della storia "Incroci", pp. 120, L. 19.000 nel primo conflitto mondiale nella scuola che si rinnova Il rapporto tra sapere e sentimento "Storia lombarda" - 2, pp. 197- L. 28.000 "Strumenti per una didattica innovativa" - 1 in un godibilissimo racconto filosofico Milano nella Grande Guerra: la cultura, pp. 287 - L. 30.000 che fa il verso al romanzo romantico la politica, l'economia e le immagini del nemico Teoria e pratica per insegnare e apprendere come fare storia in una scuola rinnovata GIACOMO CORNA PELLEGRINI PATRIZIA MA1NONI In Australia con Pepita Le radici della discordia "Studi e ricerche sul territorio" - 54, pp. 130 Ricerche sulla fiscalità a Bergamo EDIZIONI UNICOPLI con illustrazioni - L. 35.000 tra XIII e XV secolo Realtà e fantasia in un libro di bordo redatto "Storia lombarda" - 3, pp. 262 - L. 35.000 via della Signora 2a - 20122 Milano - tel. 02/76014680 - fax 02/76021612 durante 6.000 km in camper da Darwin a Perth Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa

Estetica e filosofìa dell'arte Le lezioni si svolgeranno il lunedì e il martedì dalle ore 11.00 alle ore 13.3 0. Corso di perfezionamento Il 4 ottobre 1997 scade il termine per la prestazione delle domande. in estetica, poetica e teoria della critica Consiglio di corso Anno Accademico FRANCESCO M. DE SANCTIS 1997-98 LUCIO D'ALESSANDRO AGATA PIROMALLO GAMBARDELLA NAPOLI 27 ottobre - 19 dicembre Lunedì 20 ottobre 1997 Apertura del corso Via Suor Orsola 10 FRANCESCO M. DE SANCTIS LUCIO D'ALESSANDRO Il Corso vuole indagare i rapporti che intercorrono tra l'estetica e la filosofia AGATA PIROMALLO GAMBARDELLA tra Otto e Novecento, attraverso le riflessioni sull'arte, sul fare poetico, La scuola al bivio tra cultura istituzionale e cultura veicolata dai media sull'immaginario che hanno determinato svolte decisive nella storia del gusto e nei modi stessi del pensiero e della conoscenza. Martedì 21 ottobre MARIO MORCELLINI Consiglio di corso L'anima dei media. Una tipologia di effetti Lucio D'ALESSANDRO FRANCESCO M. DE SANCTIS Lunedì 27 ottobre ALDO TRIONE SEBASTIANO BAGNARA MAURIZIO FERRARIS Tecnologie e apprendimento in cooperazione

27-31 ottobre ore 10.00 Martedì 28 ottobre REINERWIEHL GIULIANO MINICHIELLO Metafisica ed esperienza Discorso e verità: le forme della comunicazione scientifica nell'epopea post-narrativa 5-1 novembre ore 10.00 MAURIZIO FERRARIS Martedì 4 novembre Estetica razionale ANNIBALE ELIA Percorsi della multimedialità 10-14 novembre ore 10.00 EMILIO GARRONI Lunedì 10 novembre Estetica e filosofia GENEVIEVE JACQUINOT-DELAUNAY Q'apporte l'interactivé à l'apprentissage 17-21 novembre ore 10.00 ALDO TRIONE Martedì 11 novembre La poesia e il nulla LUCIA DONSI La rielaborazione infantile del messaggio televisivo: effetti cognitivi 1-5 dicembre ore 10.00 e affettivi della "scuola parallela" FRANCISCO J ARAUTA Pensare attraverso l'arte Lunedì 17 novembre ALBERTO ABRUZZESE 9-19 dicembre ore 10.00 Demitizzazione del silenzio. Linguaggi esperenziali del digitale JEAN-MICHEL REY Immagine, figura, filosofia Martedì 18 novembre ROBERTO GENTILE Cultura dell'innovazione e comunicazione creativa Costruzione e appropriazione del sapere nei nuovi scenari tecnologici Lunedì 24 novembre Corso di perfezionamento in discipline PHILIPPE QUÉAU della comunicazione mediatica Les voies du savoir

Anno Accademico Martedì 25 novembre 1997-98 ORNELLA DE SANCTIS Ambienti virtuali. La dimensione relazionale nella genesi del pensiero NAPOLI e delle costruzioni culturali 20 ottobre -15 dicembre 1997 Lunedì 1 dicembre Via Suor Orsola 10 PIERRE LÉVY La cyberculture et le nouveau rapport du savoir Il corso si propone di esaminare come le modalità comunicative introdotte dai media tradizionali e dalle nuove tecnologie dell'informazione Martedì 2 dicembre generino mutamenti profondi nella elaborazione ROBERTO CORDESCHI delle strategie di appropriazione del sapere. Dalla cibernetica alla intelligenza artificiale: nuovi problemi per la conoscenza L'interattività, se sembra aver messo in crisi il rapporto comunicativo interpersonale con il suo tradizionale modo di trasmissione delle conoscenze, Martedì 9 diceMBRE propone nuovi modelli formativi in cui l'integrazione fra vecchio e nuovo, GIANFRANCO BETTETINI passato e futuro, potrebbe incidere durevolmente Rappresentazione, comunicazione e apprendimento nel rapporto fra media su qualunque tipo di azione "mirata" e in particolare sull'azione educativa. tradizionali e nuovi media La sfida odierna, allora, non è solo la rivisitazione dei modi di espressione legati alla parola e alla scrittura, ma la possibilità di entrare in sintonia Lunedì 15 dicembre con un nuovo sistema di comunicazione che può offrire esperienze AUGUSTO SAINATI e immagini del mondo diverse da quelle abituali, ma, comunque, Supporto, oggetto, soggetto: forme di costruzione del sapere radicate nella nostra sensorialità e legate alla nostra attività "poietica". dal cinema ai nuovi media OTTOBRE 1997 OTTOBRE1997 ù e Ò~tcrVÒc\- N . 9, PAG. 25

L'8 settembre e la condizione umana di Gian Enrico Rusconi

si di dettaglio, non è imputabile RENZO DE FELICE, Mussolini lia "antifascista, non sembra esserci to di vista storico, se si guarda cioè guenze la situazione odierna. In l'alleato. La guerra civile 1943- altra storiografia che quella in ne- a come di fatto si è svolta la vicenda nessun altro lavoro di De Felice semplicemente alla prematura 1945, a cura di Emilio Gentile, gativo della crisi della nazione ita- e come è nata la Repubblica. Lo come in questo il piano storico- scomparsa dello storico, ma a diffi- Luigi Goglia e Mario Missori, liana. Ma - ci chiediamo - la Re- storico dovrebbe spiegarci questo scientifico e quello etico-politico si coltà intrinseche al suo impianto di Einaudi, Torino 1997, pp. 800, pubblica democratica è nata sol- dato di fatto, non limitarsi a smon- intersecano e collidono alzando analisi e di giudizio. Lit 100.000. tanto da quella storia negativa, da tare le interpretazioni ideologiche. enormemente la sfida. Nel bel mezzo del libro c'è una quella serie di eventi catastrofici De Felice enuncia questo princi- Il volume è strutturato in quat- pagina che può considerarsi la "Ridurre gli avvenimenti del (emblematicamente sintetizzati pio - ed è suo merito aver incomin- tro capitoli, rispettivamente dedi- chiave dell'intera ricerca. Merita di 1943-45 alla contrapposizione an- nell'8 settembre), senza altre ra- ciato ad applicarlo al periodo ideo- cati alla vicenda di Mussolini dopo essere riportata integralmente: tifascismo-fascismo e alla lotta ar- gioni di legittimazione? logicamente più corazzato della il 25 luglio ("un 'defunto' torna in "Allo stato degli studi molto si sa (o mata tra resistenza e Repubblica Di fronte a questo interrogativo nostra storia -, ma i risultati cui ar- scena"), alla "catastrofe nazionale è documentato) sulla resistenza e, sociale italiana non è in sede stori- seppure in misura minore, sulla ca sufficiente". In questa semplice Rsi. La vera lacuna è costituita frase, che compare nel cuore del dall'assenza di un quadro di riferi- volume Mussolini l'alleato. La mento generale (...) nel quale si col- guerra civile 1943-45, sta tutto il lochino la resistenza e la Rsi (che in "revisionismo" di Renzo De Feli- sé e per sé coinvolsero una mino- ce. Con il suo equivoco di fondo ranza della popolazione delle re- che è nel contempo una sfida alla gioni nelle quali furono presenti); storiografia di sinistra. ma nel quale trovi il suo posto an- L'equivoco sta nel non detto del- che la condizione umana di quegli la frase citata, ovvero nel fatto che anni, con i suoi molteplici stati lo storico annuncia una prospettiva d'animo, problemi morali e di vita di ricerca che egli stesso sviluppa materiale, speranze, delusioni ecc. sostanzialmente soltanto nella sua Una condizione umana a determi- dimensione critica negativa. La so- nare la quale concorsero profonda- luzione del problema posto da De mente: a) l'andamento generale Felice, infatti, non sta nella precisa- delle operazioni belliche e special- zione che accompagna la citazione, mente della guerra civile (...); b) il secondo la quale la semplice con- tipo e il grado del consenso di cui il trapposizione fascismo-antifasci- regime fascista aveva goduto, dato smo "non basta a spiegare compiu- che il suo crollo non si tradusse in tamente né i rapporti interni alla genere in un più o meno marcato resistenza e di questa con gli alleati ritorno ai comportamenti e ai valo- né quelli della Rsi con la Germa- ri prefascisti, ma in un atteggia- nia". Questo è vero. Ma il punto mento psicologico-culturale in cui i critico non è tanto quello di spiega- vecchi comportamenti e valori tro- re meglio e compiutamente i rap- vavano posto solo in parte, mentre porti tra resistenza, alleati e Repub- altri, acquisiti negli anni del regi- blica sociale italiana, quanto di of- me, continuavano inconsapevol- frire un'ottica storica alternativa mente ad essere in qualche misura più ampia. Un'ottica che non solo presenti; e soprattutto c) la crisi dia il giusto posto all'"attendismo" morale causata dal trauma dell'8 di molta parte della popolazione settembre che gravò sulla maggio- (sinora tenuto ai margini della sto- ranza della gente, su tutti coloro riografia), ma che spieghi le vicen- cioè che al momento dell'armisti- de di quegli anni meglio delle sto- zio non fecero una consapevole riografie esistenti. Senza ignorare scelta prò o contro la Rsi". le conseguenze etico-politiche (una Si può dire che in questa pagina dimensione e un'espressione che ci sia tutto lo schema interpretati- De Felice volentieri evoca) che de- vo defeliciano: la dichiarazione di rivano dal rimuovere dagli avveni- intenti dello storico per una storia menti del 1943-45 la centralità del che superi il contrasto resistenza- contrasto fascismo-antifascismo. Rsi; il rilievo dato alla popolazione, Tutta la ricerca di De Felice, so- anzi alla "condizione umana" che prattutto nella sua fase finale, è essa in qualche modo incarna e che consistita nel tentare di definire viene identificata in tre elementi che cosa debba essere messo al po- precisi: il trauma dell'8 settembre, sto della contrapposizione fasci- la guerra civile, la trasformazione smo-antifascismo per spiegare sto- del consenso al regime fascista in ricamente gli avvenimenti 1943-45 cauta apertura al nuovo ordine po- e oltre. Impresa difficilissima per- litico che si sta annunciando. ché De Felice, a differenza di qual- Sulla qualità e sulla consistenza che altro storico che dice di richia- la posizione di De Felice si rivela riva non sono sempre convincenti. dell'8 settembre", al "dramma del del sostegno della popolazione alla marsi a lui, non ha mai inteso can- incongruente (o, se vogliamo, in- Con il volume dedicato alla popolo italiano tra fascisti e parti- - resistenza ci sono nel volume alcu- cellare tout court quella contrap- compiuta) quando denuncia le de- "guerra civile", De Felice voleva giani" e al "crepuscolo senza alba" ni passi significativi. "Se si consi- posizione. La voleva collocare in bolezze dell'antifascismo, soprat- concludere quella che comune- della Repubblica sociale italiana. dera l'intero periodo dell'occupa- un "quadro più ampio" e in tutto di sinistra, ma insieme non mente viene definita la sua "monu- Nonostante questa sequenza li- zione e della guerra civile da essa "un'unica storia d'Italia". Tanto nasconde il suo apprezzamento (sia mentale" biografia su Mussolini. neare il lavoro è tutt'altro che sem- innescata, coloro che con il passare meno De Felice intendeva mettere pure critico) verso un personaggio In verità, nonostante il titolo cen- plice e compiuto nel suo sviluppo. del tempo riuscirono realmente a sullo stesso piano etico-politico fa- come il liberale Alfredo Pizzoni, trato su Mussolini, la figura del Nel denso capitolo centrale dedi- non prendere assolutamente posi- scismo e antifascismo - come fa presidente del Clnai fino al 27 apri- Duce in questo volume perde cen- cato al "dramma del popolo italia- zione furono solo una minoranza, qualche altro storico che pure si ri- le 1945, o (in altri contesti) verso tralità e coerenza: è travolto, per no" la narrazione e l'analisi arriva- più o meno consistente a seconda chiama a lui. Alcide De Gasperi - quasi che que- così dire, da una storia più grande no fino alla primavera del 1945, delle situazioni locali". E ancora, Il referente storico (ma anche sti non fossero stati contempora- di lui. I dilemmi irrisolti e le con- mentre la storia della Repubblica più avanti (con qualche tipica tor- etico-politico) che secondo De Fe- neamente sinceri antifascisti e buo- traddizioni di Mussolini sono più sociale italiana si ferma alla prima- tuosità di stile), leggiamo: "Talvol- lice dovrebbe costituire "il quadro ni patrioti e non avessero contri- che mai riflesso e parte delle con- vera del 1944. Soprattutto il libro ta grazie ad un processo di revisio- più ampio" entro cui collocare le buito a costruire la Repubblica de- traddizioni del vero protagonista non ha una conclusione, nonostan- ne dell'iniziale atteggiamento di vicende del 1943-45 è la nazione mocratica. della storia che De Felice vuole te robuste anticipazioni di giudizio estraneità rispetto ad entrambe le italiana. Ma la nazione italiana che Talvolta si ha l'impressione che raccontare: la storia della nazione siano presenti qua e là. La mole parti in lotta, spesso tutt'altro che lo storico si trova dinanzi è un sog- lo storico De Felice, tutto preoccu- italiana e delle sue istituzioni in della documentazione e la com- facile, poiché il ripudio e la con- getto lacerato, distrutto politica- pato di criticare la "vulgata" di si- preda a una crisi mortale dopo l'8 plessità dei giudizi che di volta in danna del fascismo e il mancato mente e moralmente. nistra dell'antifascismo resisten- settembre. E questa crisi si proiet- volta l'accompagnano e la interca- consenso alla Rsi non costituivano Sorgono allora interrogativi im- ziale, rimanga paradossalmente ta oltre 0 suo orizzonte storico lano non trovano un assestamento sovente un motivo sufficiente per portanti sul senso della ricerca de- vittima dell'assunto ideologico di (1943-45), fino a influire, attraver- finale soddisfacente. Questo mo- consentire con l'azione dei parti- feliciana. Dopo aver criticato le sinistra che l'unico antifascismo so le scelte dei primi anni del do- do di procedere tradisce qualcosa giani e con i loro programmi per il "vulgate" resistenziali, che avreb- che conti sia quello comunista, poguerra, sulla qualità della demo- di più di una ricerca interrotta. dopoguerra e perché specie a livel- bero pietosamente inventato una azionista e socialista. Ma questo crazia repubblicana, condizionan- L'assenza di una sintesi conclusi- storia positiva unilaterale dell'Ita- semplicemente non è vero dal pun- do così nelle sue estreme conse- va, che tiri le fila delle lunghe anali- OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 26 ù e Ò~tcrVÒc\-

verso i partigiani dettata al gover- nali, abbiano contribuito a metter no o al partito fascista da conside- in moto una democrazia, sia pure lo borghese pesante era il condi- razioni di ordine politico non può imperfettissima, dopo un venten- Jtgiudizi del26 maggio '96 zionamento della paura di fare essere accettata e non riguarda la nio di dittatura - sono dati di fatto passi falsi; in altri e più numerosi X: i nemici attivi della patria, colo- che richiedono una spiegazione. "Revisionismo negativo è quel- "Si è detto, io pure lo dissi, che casi per mera opportunità. Per me- ro che uccidono chi ne difende Non mi sembra sufficiente conti- lo che corregge la storia passata l'opera di De Felice, tesa a cerca- ra opportunità, non per opportu- l'onore e il territorio non possono nuare a ribadire le cattive intenzio- negando o occultando fatti accer- re la realtà dei fatti, lontana, da nismo ché (...) parlare tout court di trovare clemenza". Basta questa ci- ni dei comunisti che avrebbero tati, revisionismo positivo è inve- ogni sospetto agiografico, avreb- opportunismo ci pare nella mag- tazione per intrawedere le esplosi- pregiudicato quel poco di buono ce quello che corregge la storia be favorito una presa di coscienza gioranza dei casi eccessivo e so- ve contraddizioni di quel corpo che c'era nella resistenza democra- scoprendo e accertando nuovi fat- che contribuì a portare quella prattutto troppo semplicistico". scelto militare, emblematico per tica. Da uno storico come De Feli- ti che servono a modificare inter- parte di italiani che si riconosce ce, che contrappone la sua storia Insomma: i sostenitori del fasci- l'intera Rsi. pretazioni precedenti. Il revisio- nel partito di Fini a legittimarsi smo repubblicano erano pochi, i "oggettiva" a quella "ideologica", Veniamo al ruolo egemonico dei nismo di De Felice è di questo se- democraticamente. L'ho pensato simpatizzanti per la resistenza era- ci saremmo aspettati che dopo comunisti nella resistenza. De Feli- condo tipo. Se mai, se un'obiezio- e lo penso tuttora. Questo, e non no più numerosi, anche se molto aver fermamente criticato la "vul- ce distingue nettamente il ricono- ne può essergli mossa, non ultimo, è il merito di Renzo De meno di quanto non affermi "la re- gata" di sinistra ci spiegasse perché scimento dell'efficienza e dedizio- riguarda tanto il suo contributo a Felice, che ora gli italiani tutti torica resistenziale". Ma ciò che dalle cattive intenzioni comuniste ne alla lotta antifascista dei comu- rivedere la nostra storia recente, possono e debbono onorare con conta è la "grande zona grigia gratitudine". composta da coloro che si sforza- vano di sopravvivere tra gli uni e Giulio Einaudi, "La Stampa". gli altri, per dirla con Mussolini con 'rassegnato fatalismo' e che è "Uno storico di prim'ordine, impossibile qualificare socialmen- La vita e i libri che ha contribuito positivamente te perché era espressa da tutti indi- a chiarire la drammatica storia stintamente i ceti, compresi, chec- italiana del ventesimo secolo (...) 1929 Renzo De Felice nasce a Rieti l'8 1978 Pubblica il volume Ebrei in un pae- ché sia stato spesso sostenuto, Va riconosciuto a lui il grande aprile. se arabo. Gli ebrei nella Libia contempora- quelli operai". merito di aver fatto storia in un 1956 Iscritto al Pei, ne esce in seguito ai nea tra colonialismo, nazionalismo arabo e modo diverso, senza la partigia- Siamo dunque alla questione dei fatti di Ungheria. È uno dei firmatari del sionismo (1835-1970). neria che per lungo tempo c'è sta- consenso all'antifascismo resisten- "manifesto dei 101 intellettuali" contro la re- 1981 Secondo volume di Mussolini il Du- ta quando si scrivevano libri sul ziale che - come è noto - è motivo pressione sovietica. ce, Lo stato totalitario (1936-1940). fascismo". di vivace controversia tra gli stori- Denis Mack Smith, "l'Unità". ci. Ritengo che la questione non si 1960 Pubblica per le Edizioni di Storia e 1987In un'intervista rilasciata a Giuliano risolva con conteggi materiali più o Letteratura il primo studio di storia moder- Ferrara sul "Corriere della Sera" all'indoma- "De Felice ha scelto di dedicarsi meno plausibili, ma approfonden- na, La vendita dei beni nazionali nella Re- ni di un incontro fra Craxi e Fini, definisce esclusivamente al fascismo percor- do l'analisi sulla capacità di attra- pubblica Romana del 1798/99, cui segui- "grottesche" le norme costituzionali che limi- rendo la via della documentazione zione e di repulsione delle grandi ranno Italia giacobina (1965) e Aspettati- tano la ricostruzione del partito fascista. ricca e impeccabile, sul piano, come opzioni ideali e politiche che si ve e momenti della vita economica di Ro- Nuove polemiche. si dice in storiografia, dell'euristica, confrontavano allora in una comu- ma e del Lazio nei secoli XVIII e XIX 1990 Esce il primo volume di Mussolini senza però distacco e leggerezza e, a nicazione pubblica molto ristretta (1965). l'alleato, ultima edizione della biografia. Ri- mio parere, facendo sfiorire lungo e deformata. I limiti della comuni- la strada quel tormento filosofico cazione sono un dettaglio che non 1961 Pubblica il primo libro di Storia con- ceve il premio Giovanni Volpe. per la libertà che è 0 respiro morale va trascurato quando si parla di temporanea: Storia degli ebrei sotto il fasci- 1992 Durante un'ondata di attentati da di ogni ricerca storica. Così, l'accu- consenso e di dissenso nell'Italia smo (Einaudi). parte di gruppi naziskin in Germania e in mulazione archivistica sulla storia del 1943-45. Inizia la pubblicazione della monu- Italia, all'Università La Sapienza di Roma 1965 del fascismo, avviata e sviluppata da All'interno di questa problema- mentale biografia su Mussolini con il primo viene impedita da gruppi di studenti una sua De Felice, è dilagata in questi anni tica De Felice si concentra su due volume: Mussolini il rivoluzionario (1883- prolusione. anche nei vezzi fascistologici e os- elementi particolari: sul ruolo do- 1920). 1995 Esce il pampleth Rosso e nero (Bal- sessivi di molti suoi allievi". minante dei comunisti nella gestio- 1966Seconda sezione della biografia Mus- dini & Castoldi), scritto con Pasquale Ches- Lucio Villari, "La Repubblica". ne politica e ideologica della resi- solini il fascista, con il primo volume La con- sa, ancora al centro di roventi polemiche. stenza e, sull'altro fronte, sulla quista del potere, 1921-1925. Il secondo vo- 1995-96 La malattia che lo colpisce da "Sono persuaso che egli sia componente nazional-patriottica lume, L'organizzazione dello stato fascista, più di vent'anni si fa grave. E di questo pe- l'esponente più alto del revisioni- (al limite afascista) di alcuni settori 1925-1929, uscirà nel 1968. smo storiografico italiano, l'equiva- della Rsi. riodo l'incontro a Torino con Norberto 1968 Ottiene la cattedra di storia delle Bobbio, per uno scambio di opinioni dopo lente di Nolte in Germania. E nono- Questo secondo aspetto riveste stante i suoi proclami di neutralità molta importanza nella ricostru- dottrine politiche all'Università di Salerno, l'uscita di Rosso e nero, promosso da "Re- per passare poi in seguito alla Sapienza di set" e "Panorama", e la polemica a distanza scientifica, ritengo che si sia fatto zione di De Felice, perché si inqua- portatore di un progetto politico e Roma, dove insegnerà storia dei partiti poli- sul compito degli storici e della storiografia dra nella tesi generale della guerra ideologico molto preciso: far ricon- civile come crisi della e nella nazio- tici. con lo stesso Bobbio sulle pagine de "La ciliare l'Italia con tutta la propria ne italiana. Molti militari che si 1974 Terza sezione della biografia: Mus- Stampa". storia, compresi i periodi più bassi". schierano con la Rsi non lo fanno solini il Duce. De Felice analizza con il pri- 19961125 maggio muore a Roma. Marco Revelli, "La Repubblica". per filofascismo, ma per patriotti- mo volume Gli anni del consenso, 1929- 1997 Esce postumo l'ultimo volume smo, entrando spesso in conflitto 1936. di Mussolini l'alleato, La guerra civi- Renzo De Felice è, secondo me, con la linea "politica" del neofasci- il più grande storico del fascismo smo. In quest'ottica, viene presen- 1975 Esce da Laterza Intervista sul fasci- le 1943-1945, ultimo capitolo di una italiano, come dimostra l'opera tato un personaggio molto popola- smo, a cura di Michael Leeden, libro destina- monumentale biografia di quasi seimila pa- della sua vita, la monumentale bio- re nella Rsi: Junio Valerio Borghe- to a suscitare molte polemiche. gine. grafia di Mussolini. Egli ha avuto se, il capo della X Mas, una forma- non solamente la pazienza e la cul- zione militare che viceversa in molta memorialistica partigiana tura ma anche il coraggio intellet- appare come l'espressione più in- tuale necessario per far uscire la nisti dalla denuncia del loro intento è uscita (magari preterintenzional- transigente del neofascismo re- * quanto l'avere, con questa revisio- storia del fascismo dalla semplice politico antidemocratico. A questo mente) un'altra cosa. pubblicano. De Felice, mettendo ne, indubbiamente favorito una dimensione della condanna mora- proposito De Felice non cerca atte- in luce gli atteggiamenti "apolitici" La domanda è legittima perché diminuzione del contrasto tra fa- le in cui era stata (ed è ancora in nuanti, non fa grandi distinzioni e e "nazionalisti" di Borghese, non giustamente De Felice, a differen- scismo e antifascismo, da un lato larga misura) rinchiusa". indulge ad alcuna "riabilitazione" sfumature. A sostegno della ripresa za di altri storici, non imputa alla cercando attenuanti al primo, Francois Furet, "Le Debat", nazional-patriottica di quel tipo di delle tradizionali posizioni critiche incombente "guerra fredda" la dall'altro aggravanti per il secon- 1996, n. 89. militari di cui evidenzia cecità e della letteratura e memorialistica spiegazione dei tratti caratteriz- do, con il risultato di metterli sul- contraddizioni. anticomunista (anche di tradizione zanti la democrazia italiana, ma fa lo stesso piano". "Sull'immane opera di De Felice liberaldemocratica) lo storico por- risalire esplicitamente agli eventi Norberto Bobbio, "La Stampa". si possono, intendiamoci, avanzare Ma il quadro che esce da questa ta oggi le recenti scoperte negli ar- del 1943-45 la formazione degli delle riserve. Anche chi scrive analisi è un importante passo in chivi dell'ex Urss. "La disponibi- orientamenti di fondo che deter- "Renzo De Felice è stato uno dei avanza la sua. Più che una storia avanti nella conoscenza del mondo lità degli archivi mssi non lascia or- mineranno la politica del primo più importanti storici europei. Co- del fascismo, considero i suoi volu- della Rsi - o meglio delle motiva- mai più dubbi sul fatto che la poli- dopoguerra. me nessun altro ha saputo riunire, mi, compreso l'ultimo su Salò e zioni soggettive dei suoi sostenito- tica del Pei fu concepita e diretta Questi miei rilievi critici non tol- nel suo lavoro di studioso, il gusto sulla resistenza, come il più esau- ri. Compresa la famosa/famigerata da Mosca in funzione della realiz- gono nulla al riconoscimento che il del dettaglio con la grande visione riente contenitore di una scrupolo- X Mas, di cui vengono ricordati zazione dei propri obiettivi di volume di De Felice sia uno di quei di insieme e soprattutto 0 coraggio sa documentazione, cui dovrà at- "tre stadi: 1) la X combatte per espansione diretta e indiretta e che lavori scientifici da cui si esce più di tesi impopolari". tingere chiunque da ora in poi l'onore della patria; la sua guerra è i dirigenti comunisti italiani aderi- ricchi non solo di conoscenze, ma Ernst Nolte "La Stampa". vorrà scrivere di fascismo". contro il nemico invasore dell'Ita- rono totalmente ad essa". di dubbi e interrogativi che spingo- Indro Montanelli, "Il Corriere lia e non ideologica e di partito, Anche qui - ammesso che la no avanti la ricerca. Dopo questo "Aveva un eccezionale fiuto della Sera". che divide gli italiani invece di spiegazione sia così semplice - ri- lavoro la storiografia sulla guerra nello scovare i documenti più rari unirli nel nome della patria, e dun- mangono interrogativi decisivi che civile 1943-45 non potrà più essere ed occulti. Ma non era tanto un que la X non combatte i partigiani; (a cura di Roberto Gritella) lo storico non affronta. Che la sto- la stessa. Anche se aspettiamo an- dono di natura, quanto il frutto di 2) se però i partigiani si accanisco- ria politica italiana abbia preso cora chi "sulle spalle" di De Felice un metodo rigoroso". no contro di essa, vendichi i suoi un'altra strada, che i comunisti, a - e di altri storici - risponda ai que- morti; 3) ogni forma di clemenza Alessandro Galante Garrone, dispetto dei loro intenti rivoluzio- siti che ci siamo posti. "La Stampa". OTTOBRE ì 997 N. 9, PAG. 27 ^(N'tc-LLe.'t'tc^cvLi e ito-vóci-

Poco più di due anni fa, all'inizio crepuscolo del capolinea "nazifa- del settembre 1995, mentre, ca- scista"), che, come un tempo duto da più di nove mesi il centro- De Felice revisionista di se stesso si faceva, alla luce delle sue origi ni. destra di Berlusconi-Bossi-Fini, al di Bruno Bongiovanni E la sua fine, più che il suo inizio - governo vi erano ancora Lamberto si vedano Fondazione Istituto Dini e i suoi tecnici, uscì, a cura del Gramsci, Annali VI: Antifascismi e giornalista di "Panorama" Pasqua- di contraddizioni, tra cui l'assolu- del nazismo, e della Rsi, come "po- vranno imparare a fare a meno Resistenze, a cura di Franco De Fe- le Chessa, il libro-intervista di Ren- zione di fatto dell'entrata in guerra liarchia anarchica", definizione (l'invito, non sospetto, è, sul "Cor- lice (La Nuova Italia Scientifica, zo De Felice Rosso e Nero (Baldini del 10 giugno 1940, baciata dal che si deve agli studi di Lutz riere della Sera" del 31 dicembre Roma 1997, pp. 538, Lit 70.000), e & Castoldi, Milano 1995, pp. 168, "consenso plebiscitario" (per natu- Klinkhammer (L'occupazione tede- 1996, di Giovanni Sabbatucci) - Istituto veneto per la storia della Lit 20.000). Il dibattito storiografi- ra sempre buono?) e ritenuta dai fa- sca in Italia 1943-1945, Bollati Bo- egli, inondandoci peraltro di pre- Resistenza, Sulla crisi del regime fa- co e inevitabilmente politico sul fa- scisti "breve" (con l'Europa regala- ringhieri, 1993; cfr. "L'Indice", ziosi e ormai insostituibili materia- scista 1938-1943. La società italiana scismo ne risultò surriscaldato. De- ta a Hitler!), di contro alla condan- 1994, n. 5) e alla migliore tradizio- li, ha revisionato soprattutto se dal "consenso" alla Resistenza, stino comune, questo, per un curio- na dell'8 settembre (esito catastrofi- ne di studi sul totalitarismo. A stesso. Riannodandosi, tuttavia, a a cura di Angelo Ventura (Marsilio, so paradosso, a quanti (si pensi a co proprio del 10 giugno), un questo proposito si leggano, tra le scenari storiogafici noti. Così co- Venezia 1996, pp. 610, Lit 88.000) Furet e alla rivoluzione francese) trauma da cui, a quanto pare, non ci molte cose recenti in diverse lin- me, infatti, la "revisione" di Furet -, che parrebbe ora penetrare, co- hanno programmaticamente prete- si è più sollevati, neppure grazie al gue, il saggio di Giovanni Ruocco suU'89-'93-'95-'99, ecc. è stata una me deus absconditus, nelle ricerche. so, nell'ultimo quarto di secolo, di raffreddare l'oggetto in esame e di Il confronto con la storia tedesca, emanciparlo dai turgori delle pas- e le differenze da essa, diventano sioni civili. Anticipato, e in qualche così un tema dominante, ben indi- modo spiazzato, dal libro di Clau- Sopravvissuto tra i sopravvissuti viduato, scavando anche nei rap- dio Pavone Una guerra civile (Bolla- porti tra il partito di Mussolini e ti Boringhieri, 1991; cfr. "L'Indi- di Giorgio Calcagno quello di Hitler, nel volume di Fe- ce", 1991, n. 9), De Felice si è trova- derico Scarano, Mussolini e la Re- to senza asso nella manica. Primo Levi per PAned. L'Aned per Primo ne intuisce i pericoli al futuro: "Siamo vissu- pubblica di Weimar. Le relazioni Egli, infatti, aveva cura di assicu- diplomatiche tra Italia e Germania Levi, a cura di Alberto Cavaglion, Angeli, ti in quel secolo in cui la scienza è stata cur- rarsi - una strategia certo involon- dal 1927 al 1933, (Giannini, Napo- Milano 1997, pp. 123, Lit 22.000. taria e sedimentatasi erraticamente vata, ed ha partorito il codice razziale e le ca- li 1996, pp. 692 Lit 60.000). Lo negli anni - un tema di grande ri- mere a gas. Chi può dirsi sicuro di essere im- stesso problema delle leggi razzia- sonanza in occasione dell'uscita di Questo, non è un libro d'occasione, anche mune dall'infezione?". In quelle poche ri- li, già affrontato da De Febee nello ogni volume della biografia di se raccoglie scritti occasionali: gli interventi ghe c'è già tutto il divenire della sua opera, studio sugli ebrei sotto il fascismo Mussolini. Come nel 1975, ma in dello scrittore torinese, in convegni, prefa- sempre in progress. E uomo non si ferma al (1961), è stato riproposto, non un clima politico mutato, De Feli- senza nuove risultanze sul caratte- zioni, dibattiti, per l'Associazione naziona- ricordo del lager, ma fa appello a quella ter- ce, sollecitato dai media, ha fatto re specificamente antisemita del allora nuovamente ricorso, onde le ex deportati. Quella materia che Levi ribile esperienza per mettere in guardia da- fascismo italiano, in Conferenza fornire una griglia concettuale, alla cercò di depurare al fuoco chimico della sua gli altri orrori cui può portare la scienza permanente dei rettori delle Uni- forma-intervista, la cui struttura intelligenza, con l'opera di tutta la vita, qui "curvata". versità italiane, L'Università dalle catechistica e sintetico-tassonomi- si presenta allo stato puro, nel più rovente E pochi anni dopo, in un intervento intito- leggi razziali alta resistenza (Cluep, ca era peraltro poco congeniale a 1996) e soprattutto in Michele Sar- faccia a faccia. Quando va agli incontri lato Arbeit macht frei, fa un'analisi lingui- un talento da maratoneta come il fatti, Gli ebrei negli anni del fasci- suo, avvezzo alle corse di gran fon- dell'Aned, Levi non si presenta da scrittore stica molto precisa di quel sinistro motto; ri- smo: vicende, identità, persecuzio- do e a considerare la storia - ha a un pubblico di lettori, ma da sopravvissu- cordando che "il vilipendio del valore morale ne, in Storia d'Italia, Annali 11: Gli ben suggerito Sergio Romano su to fra i sopravvissuti. Vuole riflettere, con del lavoro era ed è essenziale al fascismo in ebrei in Italia, tomo II (Einaudi, "Tuttolibri" (agosto 1997) - prati- loro, su un nodo non aggirabile della nostra tutte le sue forme". Anche qui, attenzione al- Torino 1997, " pp. 1764, Lit camente coincidente, in una sorta storia, contribuire a difendere la memoria la data. E il 1978: il vilipendio del lavoro vie- 140.000). Si è proseguito infine di ingenuo e accumulativo rispec- nella diffusione in lingua italiana di quel passato. chiamento archivistico-memoriali- ne sventolato ora da altre bandiere, che alcu- dell'opera, discussa, ma assai im- stico, con la massa dei documenti Eppure, proprio dal confronto fra questi te- ni ritengono progressiste. Levi le ha già giu- portante, di Zeev Sternhell, di cui rintracciati ed esibiti dai ricercato- sti, che la benemerita iniziativa dell'Aned ci dicate: risponderà, proprio in quegli anni cal- è uscito Né destra né sinistra. ri. La definizione del biennio mette oggi a disposizione, possiamo indivi- di, con La chiave a stella, difesa del lavoro L'ideologia fascista in Francia (Bal- 1943-45 come "guerra civile" era duare il percorso segreto dello scrittore, ben dagli attacchi di ogni fascismo, dichiarato o dini & Castoldi, Milano 1997, ed. dunque già stata, grazie a Pavone, orig. 1983, trad. dal francese di al di là di una semplice, anche se insostituibi- travestito. metabolizzata. Non faceva più Maria Grazia Meriggi, pp. 582, Lit scandalo. Né nuovo poteva essere le, testimonianza. Avevamo sempre creduto, sulla base dei 38.000), testo dove si ribadisce, l'atteso raccordo della socializza- Le date, soprattutto, sono rivelatrici. Si suoi libri, che Primo Levi avesse voluto ricor- sulla base della sola e un po' asfitti- zione nazirepubblicana del 1943 pensi a un breve testo del 1955, Deportati, dare per capire. Queste pagine rifanno pen- ca storia delle idee, il primato fran- (il "socialismo" di ritorno del Du- anniversario, scritto a dieci anni dalla fine sare che il processo sia stato inverso: Levi ha cese nell'eziologia storica del fasci- ce) con il fascismo "rivoluziona- smo e l'esistenza "reale" e "con- della guerra. Il nome di Levi in quel mo- cercato di capire per ricordare. C'è in lui, pri- rio" e "movimentistico" delle ori- creta" di quest'ultimo, nella veste gini, vale a dire con il primo asso mento, per ipochi lettori che lo conoscono, è ma dell'uomo che narra, l'uomo che pensa. Il di una sorta di "antimarxismo po- nella manica di De Felice, calato legato alle pagine, e all'universo, di Se que- sapiens, prima del fabulator. C'è il filosofo, polare", come "terza via" nazio- negli anni sessanta. In evidenza si è sto è un uomo, circolante in edizione semi- come scrive Pruno Vasari nell'introduzione, nal-sindacal-corporativa tra socia- trovato allora, dopo che in sede clandestina. Ma il chimico torinese guarda ancora tutto da approfondire. Ed è, forse, il lismo collettivistico e capitalismo politica qualche colpo era stato as- già avanti, al nuovo mondo che lo circonda, Primo Levi più vero. liberale. Non pochi contatti sussi- sestato (nel 1992-95) alla legitti- stono, come si vede, ma l'ottica è in mità stessa della cosiddetta "prima realtà diversa, tra i lavori di repubblica", l'8 settembre, vale a Sternhell e quelli del De Febee de- dire la "morte della patria" e l'irre- gli anni sessanta e settanta, nonché dimibile peccato originale dell'Ita- riscatto nazionale, all'eroismo dei e Luca Scuccimarra, Il concetto di (assai più esplicita, in realtà) ripre- quelli del primo Nolte. Il proble- lia democratica. partigiani e alla costituzione demo- totalitarismo e la ricerca storica, in sa di Constant prima e di Tocque- ma non è da poco. E esistito, in Durissimo, e da nessuno rilevato, cratico-repubblicana. Una caduta "Storica" (Donzelli, Roma 1996, ville poi, così la "revisione" di De quanto tale (e non come semplice a ben leggere Rosso e Nero, è stato sono state poi - favorite proprio n.6, pp. 119-159, Lit 28.000), e il Felice sul '19-'22-'36-'40, ecc. è "reazione"antiproletaria e/o anti- tuttavia l'attacco di De Felice, qua- dalla forma-intervista - le illazioni fascicolo di "Teoria Politica" (An- stata, libro dopo libro, una rivisita- liberale), il fascismo? Ed è esistita si riemergessero in forma gauchiste "militari" su Junio Valerio Borghe- geli, Milano 1997, n.l, pp. 222, Lit zione del Salvatorelli del '23, del - tema su cui intervenne in un ce- le sue origini comuniste, contro la se e la "fanta-archivistica" - come, 30.000), dedicato al revisionismo. Tasca del '38, persino del Togliatti lebre saggio Norberto Bobbio monarchia, Badoglio, gli alti co- duole dirlo, nei numeri di "Oggi" e Nel maggio del 1996, poi, De del '35 (il "consenso"), di Del No- (che rispose di no) - una cultura mandi militari, l'intera classe diri- "Gente" degli anni cinquanta - sul Febee è prematuramente scom- ce, di Nolte. E di molti altri. fascista? Non pochi oggi, con di- gente, la stessa borghesia italiana. carteggio tra Churchill e Mussolini, parso, lasciando incompiuta l'ulti- Anche Rosso e Nero, assopitisi i versi distinguo e con cautela, ri- Mancò un De Gaulle, ha poi ripetu- a riprova del fatto che l'ossessione ma parte (il 1944-45) della biogra- clamori, e nonostante il gioco al spondono di sì. Si vedano Cultura to più volte De Felice, rimpiangen- documentolatrica può subire la de- fia mussoliniana. Una raccolta di rialzo di taluni organi di stampa e fascismo. Letteratura arti e spetta- do una Resistenza meramente "mi- riva della spy story. suoi saggi (editi tra il 1963 e il (per cui "revisionismo" equivale colo di un Ventennio, a cura di litare" (non esistita certo in Fran- 1993), pubblicata subito dopo la non ad anticomunismo, ma a bana- Mario Biondi e Alessandro Bor- cia) al posto della guerra civile - pure, ancora una volta, le morte, dal titolo Fascismo, antifa- le smania di scoop), è stato ormai soni (Ponté alle Grazie, Firenze guerra di classe, senza accorgersi Brovocazioni di De Felice, no- scismo, nazione (Bonacci, Roma metabolizzato. Qualcosa, tuttavia, 1996, pp. 520, Lit 35.000), Mario che dopo tanti anni di regime, e do- nostante la loro gravità, non sono 1996, pp. 296, Lit 40.000), ha però è cambiato. In ragione di un clima Isnenghi, L'Italia del fascio (Giun- po la guerra fascista, in Italia l'unico state inutili. Hanno sollecitato ri- subito fatto riemergere la vastità politico che, nell'Italia di metà anni ti, Firenze 1996, pp. 430, Lit De Gaulle, il quale mai fu alleato di sposte, prese di posizioni, ripensa- dei suoi interessi e della sua ere- novanta, per ragioni a tutti evidenti 45.000), e Adolfo Scotto Di Luzio, Hitler, non poteva che essere Pietro menti non agiografici, e magari dità, ma anche messo in evidenza (una bella fetta del parlamento - L'appropriazione imperfetta. Edi- Badoglio, il quale fu invece alleato aspri, sulle origini, non così preca- quanto De Febee stesso abbia tra- Forza Italia e An - è estranea tori, biblioteche e libri per ragazzi di tutti. È tuttavia il tono ruvido e rie, del nostro "stare assieme". sformato, nel corso del tempo, le all'"arco costituzionale"), ha cala- durante il fascismo (Il Mulino, Bo- rancoroso di De Felice - si veda'la Hanno ricompattato, invece di la- proprie posizioni, e persino i pro- mitato l'attenzione sul 1943-45, il logna 1996, pp. 302, Lit 38.000). "baracca resistenziale" - che so- cerare. Si veda poi, sul terreno sto- pri umori. Come tutti i cosiddetti fascismo è stato riconsiderato più Ne esce confermata la natura di prattutto ha irritato i lettori. Così riografico, l'accettazione, pur ve- "revisionisti" - un termine ormai alla luce della sua catastrofe finale "totalitarismo imperfetto" del fa- come li ha irritati un buon numero nata di polemica, della sostanza inservibile, di cui gli storici do- (e del suo realizzarsi-rivelarsi nel scismo italiano. |DEI LIBRI DEL MESE OTTOBRE ì 997 N. 9, PAG. 28 7rvte-LLcttcc&sLò e stcrisca, Hobsbawm. Grandezze e limiti di una generazione di Carmine Donzelli

ERIC J. HOBSBAWM, De historia, al mondo in movimento, che è en- Non è, beninteso, un combat- rio di formazione: una sorta di tra la storia e l'economia, con le re- Rizzoli, Milano 1997, ed. orig. trata violentemente in crisi nell'ul- tente che abbassa le armi, un ar- straordinaria passeggiata dentro i lative polemiche contro un'inter- 1997, pp. 330, Lit. 34.000. timo decennio. Ed è la storia - la rendevole portatore d'acqua al luoghi più densi e frequentati del pretazione puramente quantitati- storia dei fatti, degli eventi che se- mulino dei vecchi avversari, quello dibattito storiografico degli anni va, "cliometrica" della storia eco- Eric J. Hobsbawm è lo storico gnano con la loro irreversibile con- che queste pagine ci mostrano. Di sessanta, settanta e ottanta. Vi si ri- nomica (Storici ed economisti, che forse meglio di ogni altro, negli sistenza il profilarsi di situazioni fronte alla crisi così drastica ed evi- trovano i raffronti (e le consonan- 1980). O ancora incontrare la raffi- ultimi decenni, ha rappresentato la nuove - a scandire le tappe di quel- dente di tutto un mondo politico e ze) tra la storiografia marxista e la nata perorazione sull'utilità di una storia contemporanea. Ne ha in- la che si potrebbe definire come ideale, che rischia di trascinare con lunga e proficua - ancorché di- "storia controfattuale", che si chie- carnato le aspirazioni, le consape- una incipiente "crisi di ruolo" del- sé anche la distruzione delle pro- stante, per presupposti politici e da cioè, contro il luogo comune volezze, le capacità euristiche; ne la storia contemporanea. Il crollo prie certezze disciplinari, portan- concettuali - esperienza delle "An- che lo sconsiglierebbe, "cosa sa- ha messo in scena anche gli umori, del mondo comunista, con tutte le do il tarlo dell'insicurezza fin nel nales". E possibile ripercorrere, rebbe successo se...". i dubbi, le incertezze; ne ha, so- Dall'alto di una dichiarata auto- prattutto, rivendicato con coeren- consapevolezza egemonica viene te ostinazione il carattere "moder- del resto giudicata anche la posi- no" e "positivo", contro ogni ten- zione dei "microstorici", la cui for- tativo di scalfirla, di delegittimarla, te battaglia di quegli anni viene ri- di revocarne in dubbio i risultati. dotta alla legittimità - un poco ov- Non sono tempi tranquilli per la via e scontata - di un possibile storia contemporanea, quelli che punto di vista. Così come dall'alto stiamo passando. Messa in crisi, di una sicura riaffermazione della ormai da parecchi decenni, l'idea centralità del cambiamento, della di uno sviluppo evolutivo lineare, forza della trasformazione storica, e con essa quella di un procedere si sviluppa la polemica con lo del corso degli eventi per emula- struttural-funzionalismo di Lévi- zione e rincorsa di presunti model- Strauss e di Althusser, che riduce il li, la storia contemporanea ha do- mutamento storico a pura e sem- vuto conoscere, più di recente, una plice "permuta e combinazione di perdita di centralità e di sicurezza, alcuni elementi", a un banale "ri- una sorta di messa in discussione proporsi di tutte le varianti possi- radicale dell'egemonia di cui aveva bili", senza che a questo punto la potuto godere per lungo tempo teoria ci possa fornire "alcuna gui- nell'ambito delle scienze sociali. da" per interpretare la direzione Disciplina per sua stessa natura del "movimento storico" (Che cosa esposta ai rischi di ricostruzione devono gli storici a Karl Marx, del passato tese a "legittimare" il 1968). presente, essa si era potuta presen- Si diceva dunque di un primo tare, negli anni centrali di questo approccio possibile a questi saggi, secondo Novecento e nella sua più in termini di ripercorrimento di un consapevole versione scientifica, itinerario: e vi è da aggiungere che come una forma di critica della le- mai i sentieri battuti si presentano gittimazione, come uno strumento come asciuttamente metodologici. in grado di spiegare il significato, il Giacché - ed è questa la caratura senso, l'orientamento del corso che distingue veramente lo storico storico, di là da ogni argomenta- di razza, il maestro e il campione, zione di comodo. E giacché il pre- dal semplice onesto praticante - sente era - ed è - rappresentato non vi è passaggio del ragionamen- dagli esiti trionfanti del capitali- to che non si appoggi su una cal- smo e delle società di mercato, ca- zante evocazione dell'esempio paci di sancire sempre di più il concreto, del caso specifico, in un proprio predominio sul mondo in- tripudio di informazioni circostan- tero, la storia contemporanea si era ziate che spaziano su tutto l'ambi- assunta per un lungo periodo il to temporale e su tutti i possibili compito, più o meno dichiarato ed luoghi geografici della storia con- esplicito, di criticare questo pre- temporanea; senza un filo di com- sente, di svelarne difetti e contrad- piacimento, senza ostentazione dizioni, di mostrarlo non nel suo erudita; anzi, con l'ironia e l'under- statico autocompiacimento, ma statement di chi si diverte ancora a nella sua dinamica caducità. cercare tra i fatti. Uno dei punti di forza di un si- Ma vi è un secondo, possibile mile impianto critico - non il solo, modo di leggere questo libro: ed è ma di gran lunga il più importante quello di affrontarne di petto i pun- e potente - è stato rappresentato ti critici; di isolare alcuni nodi con- dalla storiografia di ispirazione cettuali ancora aperti - o forse più marxista, che non a caso ha assun- conseguenze che esso ha compor- cuore del proprio mestiere di stori- nelle sue tappe essenziali, la di- che mai aperti - su cui vale la pena to, tra la fine della seconda guerra tato, non solo ha chiuso precoce- co, Hobsbawm si difende da par scussione cruciale circa il rapporto di discutere. La questione cruciale mondiale e gli anni ottanta, una mente un secolo costretto dalla sua suo: come un leone. Rivendica a tra la storia e le altre scienze socia- rimane, da questo punto di vista, posizione centrale, e persino di stessa concitazione a essere "bre- pieno la forza del punto di vista so- li, con l'orgogliosa rivendicazione quella della polemica contro il post- netto e crescente predominio, an- ve" (Il secolo breve, 1914-1991 è il stenuto; rienumera con acribia i di un superiore, egemonico, pre- modernismo, che è la vera chiave di che nei circuiti accademici situati titolo dell'ultimo grande volume di presupposti concettuali e i risultati dominio teorico della prima sulle volta per capire il modo con cui nel cuore dell'Occidente capitali- sintesi scritto da Hobsbawm e analitici, polemizza con perfida e seconde. Si possono rintracciare le questa stessa antologia di saggi è stico. pubblicato da Rizzoli nel 1995; cfr. sublime amabilità contro i "post- coordinate di una concezione della stata organizzata dal suo autore. Gli Eric Hobsbawm ha rappresen- "L'Indice", 1995, n. 6), ma ha modernisti", i "relativisti", i semi- storia sociale come storia tout argomenti affrontati, come vedre- tato al meglio una simile vocazio- messo in crisi la parabola stessa natori di incertezze. Rivendica a court. Né peraltro queste questioni mo, sono diversi, ma 0 motivo con- ne. I suoi grandi affreschi sull'Ot- della storiografia contemporanei- pieno titolo - lui che certo non è definitorie e di etichetta impedi- duttore è uno e uno soltanto. Guai tocento, da Le rivoluzioni borghesi stica, così come si era evidenziata mai stato un ortodosso - la forza scono poi la nettezza del giudizio, a smarrire il "senso" delia storia; (1789-1848) (Il Saggiatore, 1963), a nei decenni precedenti. euristica del.materialismo storico la sicura e decisa - e quanto condi- guai a concepirla come un insieme Il trionfo della borghesia (1848- La raccolta di saggi pubblicata di Karl Marx, "la guida di gran visibile, ex posti - individuazione di fatti privo di direzione e di orien- 1875) (Laterza, 1976), a L'età degli di recente da Hobsbawm con il ti- lunga migliore alla storia". dei quattro libri fondamentali di tamento, guai, ancor più, a pensare imperi(1875-1914) (Laterza, 1987), tolo De historia, e che raccoglie 21 Visti da chi, per motivi non solo quel decisivo ambito di ricerca che che i fatti non abbiano una consi- sono forse il prodotto più maturo e scritti composti in un arco di tem- anagrafici, ha guardato con gli oc- è stata in quegli anni la "storia so- stenza in sé, una corposa, "positivi- consapevole di una scuola storio- po che va dai 1968 al 1995, vede la chi ammirati dell'apprendista i ciale": "Quello di Lawrence Stone stica" densità, che li distingue da grafica di cui Hobsbawm ha assun- luce non a caso in coincidenza con frutti del lavoro di questo maestro, sull'aristocrazia elisabettiana, di ciò che è "soltanto una nostra co- to per indiscussa forza e prestigio il questo punto di tensione e di lace- i saggi di questo libro - articoli, Emmanuel Le Roy Ladurie sui struzione mentale". Dunque, "dire ruolo di capofila. razione critica. Essa sembra avere conferenze, recensioni, noterelle contadini della Linguadoca, di la verità nella storia" significa in- Ora, è precisamente questa sicu- il compito precipuo di rivendicare polemiche, pane quotidiano di una Edward Thompson sul costituirsi nanzitutto distinguere tra "i fatti rezza del ruolo, questa certezza del una coerenza del lavoro storiogra- insaziabile pratica intellettuale - si della classe operaia inglese, di accertati e le finzioni". E Roma che punto di vista critico, questa ege- fico svolto, e nello stesso tempo di prestano dunque a due possibili Adeline Daumard sulla borghesia ha sconfitto Cartagine nelle guerre monia della disciplina nel fornire riconoscere con grande lealtà in- letture. parigina". Si possono scorgere, pa- una cornice interpretativa generale tellettuale gli errori e le sconfitte. La prima è quella di un itinera- rallelamente, gli spigolosi raffronti • OTTOBRE ì 997 N. 9, PAG. 29 i e- óto-vlcL 4 Il mutamento che diventa svilup- generale, ma di "formulare teorie Momigliano viene relegato da vuole rinunciare all'idea di un po: eccola lì l'irrinunciabile lezione applicabili a casi particolari". Nel Hobsbawm a un'osservazione di "mutamento orientato nelle vicen- puniche, "e non viceversa"; ed è da del materialismo storico; ecco per- caso specifico della pratica storio- tipo strettamente congiunturale, de umane" che è ai suoi occhi "os- questa imprescindibile operazione ché lo storico Hobsbawm non può grafica di Hobsbawm, una volta connessa a certe tendenze specifi- servabile e obiettivo", e che pre- di verifica di realtà che ogni storia e non vuole rinunciare a dirsi scelto come campo di applicazione che degli anni cinquanta. scinde a suo dire "dai nostri desi- deve partire. marxista. La storia è infatti, per lui, quello delie società capitalistiche e Ma l'ultimo punto di Momiglia- deri e giudizi di valore". Tanto da Si innesta qui una durissima po- un processo che contiene insieme, di mercato, si è trattato e si tratta di no è un punto di ben più radicale aggiungere, con una consapevole lemica nei confronti del "relativi- simultaneamente,. "elementi stabi- vedere come di volta in volta si so- segnalazione critica. Vale la pena enfasi e con il gusto della sfida: smo", di quell'approccio cioè che lizzanti e distruttivi" di ogni singo- no date delle forme "combinate" di riportarlo, così come lo stesso "Personalmente non ho remore a nega "che la realtà oggettiva sia ac- la formazione sociale. Ma è il fatto di economia e di società, che hanno Hobsbawm lo cita: "E diventato chiamare questa crescita progres- cessibile", e che considera il passa- che questi elementi siano "orienta- disposto diversamente i loro ele- difficile - scriveva Momigliano nel so, sia nel senso letterale di un pro- to che studiamo come il sempli- ti", a garantire che il processo non menti interni (stabilizzanti o di- 1954 - parlare di progresso o an- cesso che avanza in una direzione, ce frutto di una "nostra costruzio- si avviti in una serie infinita di struttivi che fossero) e gli elementi che soltanto di uno sviluppo degli sia perché pochi di noi non lo giu- ne mentale". Naturalmente, Hob- "fluttuazioni cicliche", entro un assunti da modi di produzione eventi che sia dotato di senso e si dicherebbero un miglioramento". sbawm non pensa affatto a un posi- meccanismo continuo di "destabi- esterni e diversi. In effetti, e pro- indirizzi in una determinata dire- Vi è sicuramente, dalla parte di tivismo rozzo: sa bene che i "fatti" lizzazione e ristabilizzazione" (Che prio per questi motivi, il senso della zione". Osservazione che, com- Hobsbawm, più che la forza, la includono anche "ciò che la gente cosa devono gli storici a Karl Marx, trasformazione non assume una di- mentava Hobsbawm nel 1968, for- simpatia dell'argomentazione. Di pensa su di essi"; così come sa be- fronte ai facili abbandoni nelle spi- ne che il fulcro di ogni operazione re della "perdita di senso", il cuore storica sta nel modo con cui poi i di chi ama il mestiere dello storico fatti accertati vengono "raggrup- si sente irresistibilmente attratto pati" e "interpretati". Ma resta in dalla parte di Hobsbawm. lui incrollabile la certezza del fatto, Pure, non si può fare a meno di come base imprescindibile del- notare la consistenza delle lacera- l'operazione storica. Del resto, si zioni che la storia - quella dei fatti mettano pure tranquilli, i relativi- - si è incaricata di produrre nel suo sti. Il loro approccio "non avrà più schema. E la capacità da parte de- importanza nella storia di quanta gli uomini di trasformare indefini- ne abbia nelle aule di giustizia. Se tivamente la natura, plasmandola l'accusato in un processo per omi- ai propri fini, che sembra essere re- cidio sia o non sia colpevole dipen- vocata in dubbio dagli esiti attuali; de dalla valutazione dei fatti accer- è la corrispondenza tra sviluppo tati secondo l'antiquato stile posi- delle forze produttive ed evoluzio- tivistico". E qui arriva l'affondo, ne dei rapporti sociali che sembra nel più puro stile della scherma entrare in una crisi profonda. hobsbawmiana: "Un imputato in- Vale forse la pena di dirlo: la cri- nocente farà bene a ricorrere a tica del capitalismo, dei suoi modi questa linea positivistica di difesa. produttivi e sociali, sembra un Sono i difensori dei colpevoli che esercizio più che mai utile e neces- scelgono linee di difesa postmo- sario; e a essa vale più che nel pas- derne". sato la pena di riservare largo spa- Si potrebbe naturalmente obiet- zio nel lavoro storico. Ma simile tare che scopo della storia non è critica non sembra più conducibile quello di distribuire condanne o dal punto di vista del paradigma assoluzioni. E che lo spessore "po- della "espansione delle forze pro- sitivistico" del fatto è di gran lunga duttive" . E l'idea stessa di sviluppo sovrastato dall'ampiezza delle - più ancora che quella di progres- oscillazioni interpretative che su di so - a uscire assai provata dagli esiti esso si possono addensare, dallo recenti della storia mondiale. E stesso criterio della sua seleziona- non perché lo sviluppo economico bilità, della sua "rilevanza" ai fini si sia fermato. Esso continua al della costruzione del discorso sto- contrario a essere l'unico obiettivo rico che si sta conducendo. Tutte organico perseguito dalle società cose che Hobsbawm sa bene, e di capitalistiche. E la desiderabilità so- cui tiene perfettamente conto nella ciale dello sviluppo a tutti i costi sua concreta pratica di storico. che è entrata in crisi nella coscienza Qui sembra però prevalere nel no- di noi contemporanei, assediata stro autore una sorta di rigidezza com'è dai mille dubbi circa i prezzi teorica, un bisogno di sbarramen- da pagare. Ed è sempre più difficile to preliminare, che sotto l'aspetto pensare che basti adeguare le for- di una infastidita ripetizione di me dell'organizzazione sociale ai concetti tanto fondamentali da do- nuovi esasperati livelli della tecno- ver essere ovvi, cela in realtà la sen- logia e della produzione per otte- sazione di non potersi concedere nere l'effetto di un ristabilimento. alcun cedimento. Se si rompono le In ciò, la sconfitta del comu- barriere dell'univocità, sembra nismo sovietico, con i suoi dram- pensare Hobsbawm, se l'ancorag- matici carichi di valenze simboli- gio ai fatti si sdilinquisce in una che, ha pesato assai più di quanto sorta di ragnatela intrepretativa, è Hobsbawm sia disposto ad am- la storia stessa a saltare su una mi- 1968). Naturalmente, ciò non vuol rezione "lineare". È l'"onnipresen- se è applicabile agli anni cinquan- mettere. Non è solo la fine di na, a perdere la sua identità e di- dire affatto che la storia sia "prede- te combinazione" di elementi di- ta; assai meno "ai decenni prece- un'esperienza storica che aveva gnità di disciplina in grado di spie- terminata", ma soltanto che gli ele- versi che interessa lo storico, la spe- denti o successivi" (Che cosa devo- preteso di presentarsi come anta- gare la direzione del mutamento. menti distruttivi posti all'interno di cificità dei singoli casi e contesti, no gli storici a Karl Marx, 1968). gonista. E la fine di una modalità Ed è quest'ultimo punto quello un definito modo di produzione entro cui si manifesta il generale Non è necessario spendere grandi d'analisi dello sviluppo capitalisti- effettivamente decisivo. La storia implicano "la potenzialità della tra- corso del mutamento. Ma un gene- discorsi per sottolineare quanto la co e dei suoi possibili punti critici. infatti, per Hobsbawm, ha inequi- sformazione", non la sua "certez- rale corso, benché tortuoso e fram- nostra sensibilità di questo mo- Un'alternativa al capitalismo, se vocabilmente una "direzione": so- za". D'altro canto, la trasformazio- mentario, esiste: è questa la certez- mento si ritrovi assai meglio rap- c'è, va d'ora in avanti pensata non no "la crescente emancipazione ne non è mai puramente interna a za "moderna" di Hobsbawm, in- presentata dal quarto punto di in continuità evolutiva con quel si- dell'uomo dalla natura e la sua sem- una società data, ma tiene sempre crollabile di fronte a ogni possibile Momigliano, piuttosto che dal ri- stema, ma forse attraverso più ra- pre maggiore capacità di control- conto di influssi esterni derivanti attacco disgregatore. duttivismo con cui lo aveva accolto dicali cambiamenti di modello e di larla" a rendere la storia "nel suo da altri contesti, cosicché, quando E assai significativo, da questo Hobsbawm negli entusiasmi di un orientamento. E qui necessaria- complesso, orientata e irreversibi- avviene, non è mai pura, ma risulta punto di vista, che nel sintetizza- anno come il 1968. Ma si sbaglie- mente la ricerca si frantuma, si le". E, dato che "il processo e il pro- da una miscela storica, dalla "con- re i mutamenti della storiografia rebbe a legare quell'osservazione spezzetta, si diffonde in mille rivo- gresso del controllo dell'uomo sulla giunzione" e interazione di società novecentesca rispetto al modello di Hobsbawm a un passaggio a sua li, chissà quanti dei quali destinati natura implicano mutamenti che diversamente strutturate (Marx e la ottocentesco riassunto nella gran- volta troppo contingente. a rinsecchirsi e impantanarsi, pri- non investono semplicemente le storia, 1983). de lezione di Leopold Ranke, Il fatto è che il "positivi- ma che qualcuno di essi trovi un forze produttive, ma pure i rapporti Ecco - sia detto per inciso - Hobsbawm citi quattro punti, de- sta" Hobsbawm, il "marxista" qualche esito. Questa, e non altra, sociali di produzione, ciò implica il motivo per cui, secondo sunti da un saggio di Arnaldo Mo- Hobsbawm, per quanto fine e è forse la sfida del "postmoderno" anche una determinata successione Hobsbawm, gli storici si trovano migliano. E mentre sui primi tre smaliziata sia la sua pratica intellet- che la storia non può eludere, che dei sistemi socioeconomici". Dato molto meglio con i modelli concet- (brusco declino della storia politi- tuale, per quanto abile e rigorosa, deve saper accettare. questo "orientamento dello svilup- tuali che risalgono a Marx e all'eco- ca e religiosa; scarso ricorso alle per quanto carica di tutte le sottili Né per questo c'è alcun bisogno po storico, le contraddizioni inter- nomia politica classica, che non "idee" per spiegare la "storia"; lezioni di accortezza e distinzione di disperare. Con le parole di ne ai sistemi socioeconomici forni- con gii schemi di derivazione neo- prevalere delle spiegazioni "in ter- che gli vengono dall'essere al cen- Hobsbawm, "nulla come la scon- scono il meccanismo per il muta- classica: giacché si tratta ogni volta mini di forze sociali") si dichiara in tro della riflessione intellettuale di fitta aguzza l'ingegno dello stori- mento che diventa sviluppo". per loro non di verificare una teoria perfetto accordo, l'ultimo punto di questa fine secolo, non sa e non co" (Ilpresente come storia, 1993). L'andirivieni dello storico di Federica Matteoli

JACQUES LE GOFF, Una vita per suoi libri più importanti, quello un tion in cui Le Goff risulta uno dei un'immagine che Le Goff non po- d'azione e di riflessione principale la storia. Intervista con Marc po' anomalo della sua formazione candidati più brillanti. Nel 1959 trà più cancellare dalla sua memo- è il medioevo. Ma alla fine è il me- Heurgon, Laterza, Roma-Pari e della sua carriera, parla degli an- Le Goff apprende che Braudel era ria. I rapporti fra i due storici, ri- stiere di storico, e in definitiva la 1997, trad. dal francese di Mi- ni della direzione delle "Annales" prevenuto nei suoi confronti per- masti in ogni caso corretti, si dete- comprensione del presente e della caela Ramponi, pp. 268, Lit e della VI Section dell'Ecole des ché qualcuno gli aveva parlato ma- riorano infine per le continue inge- società attuale nella lunga durata 25.000. Hautes Etudes, racconta l'influen- le del suo libro Gli intellettuali nel renze di Braudel nell'operato di L'e che riesce a darmi motivazioni e za esercitata su di lui dall'opera di Medioevo-, ciononostante ottiene Goff come condirettore delle "An- soddisfazioni In virtù di questa Jacques Le Goff, intervistato da Marc Bloch, di Maurice Lombard un posto come chef de travaux (un nales" e presidente della VI Sec- autodefinizione, che rende ancora Marc Heurgon, suo vecchio compa- (docente ai corsi preparatori incarico equivalente all'incirca a tion. un tributo alla longue durée brau- ali'agrégation) e anche di persona- gno del Psu, racconta la propria vita quello di un ricercatore) all'Ecole Le Goff riflette su queste vicen- deliana, gli incarichi extradiscipli- lità controverse: Michelet, nel a partire dall'infanzia. Figlio di una des Hautes Etudes. Per alcuni anni de con un giudizio pacato, che rie- nari che gli danno la possibilità di madre "di un cattolicesimo [per lui] uscire dal suo "piccolo territorio" insopportabile" e di un padre "anti- rispondono perfettamente all'in- clericale militante", rifiutò categori- dole aperta e alla convinzione di camente di diventare boy-scout e Le Goff che il cammino dello stori- restò a lungo turbato dall'aggressi- co sia "un continuo andirivieni tra vità volgare e dal razzismo dell'am- Novità presente e passato". Così negli an- biente militare locale, pur la- ni ottanta partecipa a diverse e sin- sciandosi, al contempo, affascinare golari iniziative, come un semina- dell'immaginario della Marina. rio quinquennale sulla città istitui- Proprio nella reazionaria Tolone CLASSICI to dalla società dei trasporti parigi- matura la coscienza politica del gio- ni (Rapt): la ricerca, dal titolo Crise vane Le Goff, che negli anni dell'af- UTET de l'urbain, futur de la ville, impe- fermazione del Fronte popolare as- gna Le Goff e altri ricercatori ad sume una posizione militante, ade- acquisire anche nozioni sul funzio- risce alla Lega contro il razzismo e CLASSICI DELLA FILOSOFIA namento dei mezzi pubblici e sugli l'antisemitismo e, nel 1941, giunge collezione fondata da aspetti tecnologici ed economici a dimostrare la sua aperta opposi- del più ampio e amato tema dei zione a Pétain rifiutando di sfilare NICOLA ABBAGNANO percorsi e della mobilità degli uo- davanti al maresciallo insieme alla diretta da mini. Collabora inoltre con Jean- rappresentanza del liceo. Jacques Annaud alla trasposizione Dopo essere stato respinto due TULLIO GREGORY cinematografica de II nome della volte al concorso di ammissione, rosa: e qui l'esperienza non è tra le nella primavera del 1945 entra fi- più felici a causa dell'esclusione nalmente all'Ecole Normale di Pa- degli studiosi da un controllo di- rigi: aveva già deciso di dedicarsi al- PLOTINO retto delle riprese, con conseguen- la storia e al medioevo anche grazie Enneadi ti clamorosi errori nel film. Presie- all'incontro, avvenuto anni prima de la commissione ministeriale al liceo di Tolone, con Henri Mi- a cura di sull'insegnamento della storia e, da chel, un giovane e brillante profes- MARIO CASAGLIA, CHIARA GUIDELLI, quasi trent'anni, conduce la tra- sore che per primo gli aveva fatto ALESSANDRO LINGUITI e FAUSTO MORIANI smissione radiofonica "Lundis de conoscere l'uso dei documenti sto- l'histoire" per l'emittente France rici e gli aveva insegnato che "la sto- prefazione di Culture. ria non deve raccontare, bensì spie- FRANCESCO ADORNO Nel corso di un'altra recente inter- gare". Durante gli anni trascorsi vista, Le Goff, parlando di san Luigi, Due volumi di pagg. 1.208 con 8 tavole all'Fcole Normale, Le Goff incon- dice: "Car si l'homme construit sa tra molti di coloro che saranno i vie, il est également construit par el- suoi amici più cari e si confronta per le". Un'affermazione che può la prima volta con maestri ispiratori RUDOLF CARNAP senz'altro essere ribaltata su di lui: e futuri compagni di lavoro quali immaginiamo un Jacques Le Goff Fernand Braudel, Louis Halphen, La costruzione logica del mondo appagato da una vita di quelle da in- Maurice Lombard, Charles-Ed- Pseudo problemi nella Filosofia vidiare un po', colma di molti degli mond Perrin, William Seston. avvenimenti importanti del nostro Le Goff racconta poi i suoi sog- a cura di tempo, vissuta con la consapevolez- giorni di studio all'estero: a Praga EMANUELE SEVERINO za e l'impegno politico e civile di chi nel 1947-48, quando assistette Pagg. 520 con 3 tavole sa bene che il mestiere di storico co- (con "diciotto gradi sotto zero nel- stituisce uno dei migliori strumenti la piazza del mercato della città per affrontare l'avvenire ma non, ri- vecchia") al discorso di Gottwald cordiamocene, per prevederlo. che segnò la presa del potere da AVERROÈ Qualche appunto sull'aspetto parte dei comunisti; a Oxford nel editoriale dell'operazione. Sareb- 1951-52, dove maturò un senti- L'incoerenza dell'incoerenza dei Filosofi bero stati utili un indice dei nume- mento di rifiuto nei confronti degli a cura di rosi nomi che si affacciano alla me- inglesi ("il popolo più straniero MASSIMO CAMPANINI moria dello storico e almeno pochi che abbia mai incontrato"), e visse cenni di contestualizzazione della Pagg. 556 con 7 tavole un anno solitario a studiare le uni- lunga intervista. Sarebbero state versità medievali; a Roma nel preziose - in particolare per il 1953, quando fu "definitivamente Numero Verde: 167-822004 pubblico italiano - alcune righe su conquistato dalla passione per le Marc Heurgon e sull'incontro fra biblioteche" e decise di modificare l'intervistato e un intervistatore la il campo di ricerca della sua thèse cui presenza diviene via via più ac- d'État (che peraltro non condusse cessoria (tanto che alcune doman- mai a termine), dedicandosi alla quale vede "0 grande maestro del- Le Goff considera Braudel il più sce sempre a distinguere il piano de hanno l'aria di essere state inse- questione del lavoro intellettuale. la nuova storia", distinguendosi in grande storico vivente: "La sola umano da quello professionale: rite in sede redazionale con le bre- Lo troviamo poi nel 1959 a Varsa- questa opinione da Duby, molto idea di diventare suo collaborato- ancor oggi, in un momento in cui vi note a piè di pagina). Sono tutta- via affidato a Bronislaw Geremek, più freddo verso lo storico roman- re, di stargli vicino e di poterlo sarebbe facile attaccare Braudel, via carenze perdonate da un allora giovane ricercatore, che ri- tico, e Dumézil, che reputa imme- ascoltare costituiva una grande resta per lui "un orgoglio e un ono- mercato facile, affamato di biogra- vestì le funzioni di "pilota" per ritevole dei giudizi di antisemiti- fortuna". Nei dieci anni successivi re il fatto di essere stato scelto e di fie, interviste e notizie sulla storia e l'universitario occidentale. È cu- smo e nazismo che ne avevano reso Le Goff - la cui carriera all'Ecole aver a lungo beneficiato dell'ami- sugli storici, come ben si vede dai rioso notare che, l'anno seguente, impopolari le intuizioni. procede velocemente - si conqui- cizia generosa" di quello che ritie- cataloghi editoriali degli ultimi an- lo stesso Geremek sarà il pilota di Molti sono gli incarichi che Le sta la fiducia di Braudel e ne divie- ne essere stato "il più grande stori- ni. Ma siamo davvero sicuri che a un altro grande medievista, Geor- Goff ricopre, molte sono le perso- ne un fedele collaboratore; nel co francese della seconda parte del nessuno interessino le vite dei geo- ges Duby, anch'egli a Varsavia ne con cui entra in contatto nel 1970 tuttavia i commenti e i giudizi XX secolo", cui riconosce "anche grafi? nell'ambito di scambi culturali corso della carriera, ma fondamen- sprezzanti su persone conosciute lati di vera generosità e fascino ir- (promossi da Braudel) fra l'Acca- tale e controverso è il rapporto insieme espressi da Braudel "in resistibile". demia delle scienze polacca e professionale e umano con Fer- termini difficilmente sopportabili" "Io non amo definirmi solo co- l'École des Hautes Etudes. nand Braudel. Il primo incontro e la scoperta di "un Braudel nel me medievalista, la mia aspirazio- Ancora, Le Goff spiega il per- fra i due avviene nel 1950 quando quale l'uomo non era certo all'al- ne e 0 mio desiderio è quello di es- corso che porta alla nascita dei Braudel è esaminatore nell'agréga- tezza dello storico" proiettano sere uno storico il cui campo OTTOBRE ì 997 N. 9, PAG. 31 7tsvte-LLe,t'ti4,c\,Li e EUGENIO GARIN, Intervista ingigantito nella memoria di una sull'intellettuale, a cura di Ma- generazione entrata nella nuova rio Ajello, Laterza, Roma-Bari Più Gramsci che Gobetti era, che sperava si aprisse dopo la 1997, pp. 135, Lit 15.000. di Norberto Bobbio caduta del fascismo e la fine di una guerra atroce, con la convinzione Il titolo è generico. Il contenuto che ne dovesse seguire un radicale reale dell'intervista non è ciò che Gramsci che considera come inter- mente alla tesi da me sostenuta e formata durante il regime, nella rinnovamento delle istituzioni e pensa Eugenio Garin sul ruolo de- locutore privilegiato Croce sul te- ripetutamente contestata, che il fa- stessa storia della filosofia trovere- del costume. La riforma dell'uni- gli intellettuali in genere, ma ri- ma fondamentale, pur considerato scismo non abbia avuto alcuna in- mo nomi come quelli di Geymonat versità fu per anni oggetto di una guarda in particolare il periodo di da prospettive opposte, ma non in- fluenza sulla cultura nazionale, il e di Colorni, il cui orientamento fi- discussione appassionata e convin- storia da lui medesimo vissuta, dal compatibili, della liberazione cui corso non avrebbe subito mu- losofico si era sviluppato proprio ta. I progetti si succedettero ai primo dopoguerra a oggi. Il di- dell'uomo: "Certo si muoveva tamenti, come se il fascismo non "come se il fascismo non esistes- progetti, ognuno col nome del mi- scorso è prevalentemente autobio- nell'ambito del marxismo, ma con fosse esistito. Ritiene anzi che que- se". Da uomo del secolo, che ha in- nistro proponente, a cominciare grafico. ammirevole libertà intellettuale". sta tesi abbia facilitato coloro che segnato per cinquant'anni in giro da Guido Gonella. Tutto rimase A una riflessione generale Più Gramsci che Gobetti, mentre dopo la caduta del regime si dette- per l'Italia - laureato precocemen- sulla carta. Le poche riforme at- sull'intellettuale è dedicato esclu- se dovessi parlare di me, dovrei di- ro da fare per affermare che non te in filosofia a Firenze cominciò il tuate furono fatte in fretta e furia, sivamente il primo capitolo, nel re più Gobetti che Gramsci. c'era niente da cambiare e tutto sa- suo insegnamento ventenne in una senza un piano generale, per ef- quale Garin sostiene che l'intellet- fetto della tumultuosa stagione tuale, per assolvere alla propria del Sessantotto. Alia domanda funzione specifica, non può non dell'intervistatore: "Da quando prendere parte alla vita civile del l'università ha cominciato a non proprio tempo. Se non lo fa è "co- Uno spirito innovatore svolgere il suo ruolo?", Garin ri- me mutilato". I primi esempi li sponde desolatamente: "Dal mo- trae dalla storia dell'umanesimo, di Delia Frigessi mento in cui, e questo fu molto che gli è particolarmente familiare, presto, si decise di non fare nulla". Poggio Bracciolini e Leonardo Maestro di fama mondiale della storiografia Tra i suoi titoli, segnaliamo: Medioevo e E subito aggiunge: "Nulla sul se- Bruni, per poi passare agli illumi- filosofica, Eugenio Garin è autore di quasi mil- Rinascimento (1954), Cronache di filosofia rio". Ricordando che oggi si tende nisti e ai contemporanei italiani, le pubblicazioni: si veda la Bibliografia dei italiana (1957), La filosofia come sapere a ricondurre ogni malanno alla tra i quali primeggia Benedetto "dittatura delia cultura di sini- suoi scritti (1929-1989), pubblicata da Later- storico (1959), La cultura filosofica del Ri- Croce, "l'intellettuale al quale io - stra", invita giustamente, se pure za nel 1989. La sua produzione scientifica e tanti altri con me - ho guardato nascimento italiano (1961), La cultura ita- maliziosamente, a tener conto del più spesso consentendo e dissen- ha toccato, con spirito innovatore, periodi, te- liana tra '800 e '900 (1962), Intellettuali ita- "costante colore politico dei mini- tendo, ma idealmente discutendo mi e problemi di grande respiro: la cultura liani del XX secolo (1974), Rinascite e rivo- stri della Pubblica Istruzione". con lui". Poco più oltre: "Ho sem- dell'umanesimo e del Rinascimento, la cultura luzioni (1975), Tra due secoli (1983), Il ri- Tuttavia, pur riconoscendo che pre sentito di avere un gran debito filosofica e scientifica del Sei e del Settecento, torno dei filosofi antichi (1983). Tra i saggi la rivolta studentesca del Sessan- verso Croce e oggi, alla fine del se- gli intellettuali italiani e il pensiero filosofico più recenti, L'umanesimo italiano e la cultu- totto sia stata la necessaria conclu- colo, lo sento ancora di più. Ripen- dell'Ottocento e del Novecento. Professore dal ra ebraica, in Storia d'Italia, Annali 11: Gli sione di una politica "sbagliata e sando a lui a distanza, la sua statu- 1949 al 1974 all'Università di Firenze e poi al- ebrei in Italia, a cura di Corrado Vivanti, Ei- colpevole", Garin si era schierato, ra cresce, non diminuisce". la Scuola Normale Superiore di Pisa, presiden- naudi, 1996, e La filosofia della storia di come ricorda l'interlocutore, Quando mi sono imbattuto in te dell'Accademia fiorentina di scienze lettere Giovanni Gentile, in "Giornale critico della dall'altra parte, abbandonando queste parole non ho potuto fare a polemicamente nel 1974 l'univer- e arti La Colombaria e dell'Istituto italiano del filosofia italiana", 1996, n. 2. Da ricordare le meno di ricordare che la mia colla- sità fiorentina per rifugiarsi nel borazione agli studi in suo onore è Rinascimento, direttore del "Giornale critico edizioni delle opere di Pico della Mirandola e buon ritiro della Scuola Normale consistita in un saggio, che ho vo- della filosofia italiana", membro del comitato di altri pensatori medievali e rinascimentali, Superiore di Pisa, e deplorando i luto intenzionalmente intitolare II scientifico di numerose riviste e di celebri isti- le traduzioni a sua cura delle opere filosofi- cedimenti del Partito comunista nostro Croce, in cui riprendevo tuzioni culturali italiane e straniere, è stato an- che di Cartesio, di quelle politiche di Rous- alla "demagogia giovanilistica". con analoghi accenti il tema di che un infaticabile organizzatore di cultura. Si seau, e altre attività editoriali. Un volume di Riesumando un noto discorso Croce maestro di libertà negli anni è dedicato al salvataggio e al riordinamento del Scritti in onore di Eugenio Garin è stato tenuto il 3 giugno 1960 in occasio- del fascismo. Non potrei dire al- patrimonio librario fiorentino dopo l'alluvio- pubblicato nel 1987, un altro ne era stato ne di un convegno delle riviste di trettanto nei riguardi di Gentile, ne del '66, ha contribuito al dibattito sui pro- pubblicato nel 1973 a cura di Paola Zambelli sinistra, La cultura e la scuola nella verso il quale Garin, sebbene ama- blemi della scuola e dell'università. (Ricerche sulla cultura dell'Italia moderna). società italiana, pubblicato subito reggiato per la di lui adesione alla dopo da Einaudi, Garin lamenta la Repubblica di Salò, come del resto continuità tra il prima e il dopo. tutti coloro che avevano sperato Ne attribuisce la responsabilità in sino all'ultimo in un rifiuto del fi- parte anche agli intellettuali della losofo di rendere omaggio al fasci- % sinistra moderata, tanto da essere smo alleato di Hitler, afferma di accusato da Vittorio de Caprariis essere debitore al "filosofo e stori- •Ni su "Il Mondo" di essere un disci- co grande" e di essergli grato per plinato portavoce della politica la "sua coraggiosa umanità". Per culturale del Partito comunista. quanto io abbia fatto ammenda Però ricorda che il suo discorso era del giudizio troppo aspro dato sul stato pronunciato alcuni mesi do- filosofo e sull'uomo subito dopo po l'episodio del governo Tambro- la Liberazione, non posso dimen- ni, che per ottenere la maggioranza ticare alcuni episodi della sua vita aveva avuto bisogno del voto de- di fascista integerrimo: per esem- terminante del Msi, un episodio pio, la durezza con cui giudicò i che aveva risuscitato l'antifascismo discorsi su cultura e libertà che militante. De Caprariis nella sua due filosofi antifascisti, De Sarlo e requisitoria aveva evocato il cele- Martinetti, cari allo stesso Garin, Inevitabile il discorso su quali rebbe andato avanti ordinatamen- scuola di avviamento al lavoro di bre Manifesto degli intellettuali an- pronunciarono al VI Congresso siano le conseguenze delle comu- te come prima. Fucecchio -, Garin è spaventato e tifascisti di Croce. Ma contro chi di filosofia, svoltosi a Milano nel nicazioni di massa, in specie della Non oso insistere e a ogni modo sdegnato del "disastro" della scuo- era rivolto, se non contro gli intel- marzo 1928 e sciolto d'autorità dal televisione, sull'azione degli intel- non è il caso di farlo in questa sede. la italiana. Al tema della riforma lettuali fascisti che avevano aderito prefetto. lettuali delia nostra generazione: Osservo però che proprio nel cam- della scuola, sempre annunciata e ai precedente Manifesto Gentile? Tuttavia le affinità elettive e la Garin e io siamo coetanei e siamo po degli studi che Garin e io abbia- sempre rinviata, è dedicato uno Il comunismo, che c'entrava? comunanza di opinioni fra Garin e inclini a considerarla generalmen- mo coltivato, gli studi filosofici, il dei quattro capitoli del libro: alla Successe allora quello che si è ri- me, nonostante ìa disparità dei no- te nefasta. Rare le sue apparizioni capitolo di una qualsiasi storia del- scuola, concepita eminentemente petuto infinite volte, anche dopo, stri studi, sono molte, e non sono sul video, come le mie, del resto. la filosofia, negli anni del regime, come scuola di cultura per il suo sino ai nostri giorni. Potevano mai mancate occasioni per riscontrar- Saggiamente, a mio parere, Garin dedica presumibilmente il mag- "valore liberatorio, al di là di ogni gii antifascisti evitare l'accusa di le. Qui noto che, avendo tempo osserva che in questo periodo di gior numero di pagine a filosofi co- specialismo e di ogni tecnicismo", essere stati alleati dei comunisti, da addietro riassunto il mio ideale di trasformazione profonda, "il com- me Croce, Martinetti, il Rensi del- intesa la cultura "come conquista parte di coloro che se ne erano la- intellettuale nella formula "indi- pito degli intellettuali assai più che la maturità, per cui il fascismo non di una più profonda coscienza di vate le mani e avevano atteso, iner- pendente, ma non indifferente", di entrare poco felicemente nella ha contato nulla se non come occa- sé, delle proprie radici, delle di- ti, di applaudire il vincitore? L'an- mi ci sono ritrovato là dove nelle società dello spettacolo, sia quello sione di reazione polemica. Si pen- mensioni storiche in cui si vive e si ticomunismo radicale dei benpen- pagine introduttive Garin afferma di insistere responsabilmente sul si alla Storia come pensiero e come è chiamati ad operare". Un ideale santi non avrebbe finito per tenere che altro è l'impegno dell'uomo di tema vitale della formazione dei azione di Croce, a La libertà di di cultura, in cui scienze umane e in vita, come è avvenuto e continua cultura e altro quello dell'uomo cittadini". Martinetti, alle ultime opere di fi- scienze naturali, contrariamente ad avvenire sotto i nostri occhi, il politico: "Se è necessario per l'uo- Sul tema, ampiamente discusso losofia scettica di Rensi. Nulla di alle tesi antidealistiche e filopositi- fascismo? Si obietta: ci voleva mol- mo di cultura un chiaro orienta- in questi ultimi anni, del rapporto diverso, del resto, si può leggere vistiche espresse animosamente da to a capire che occorreva una buo- mento politico è anche auspicabile fra fascismo e cultura, pur ammet- sullo stesso Gentile, la cui origina- Giulio Preti, si integrano a vicen- na volta decidersi ad andare al di là che non sia legato a vincoli di pre- tendo, come io stesso ho avuto più le elaborazione filosofica si era da, secondo l'ideale rinascimenta- dell'antifascismo e dell'anticomu- cise obbedienze a partiti politici volte occasione di sostenere, che il conclusa con la Teoria generale le, che "gli eredi del Concilio di nismo per avviare il nostro paese organizzati". Sui ruolo degli intel- fascismo non abbia elaborato una dello spirito come atto puro, che è Trento hanno sistematicamente verso una democrazia compiuta? lettuali Garin ricorda il suo debito originale cultura reazionaria, ritie- del 1916. Per quel che riguarda la combattuto e soffocato". di riconoscenza a Gramsci: un ne errato, "assurdo", contraria- nuova generazione che pur si era Il senso del "disastro" si è anche • IDEI LIBRI DEL MESE OTTOBRE 1997 TJwte,LLe,'t'tc4,c\'LL e i'to-^cc^ N. 9, PAG. 32

Ma per chi aveva combattuto sullo schede stesso fronte contro il fascismo, in- sieme con i comunisti che ne erano Anna Adelmi donna in guer- briella Battistin, la raccolta dei 74 ma non ha purtroppo un indice dei Questa ricerca si propone di riper- stati militarmente la parte di gran ra. Antologia degli scritti su articoli firmati dalla Adelmi sul set- nomi. correre quel periodo storico fatidi- lunga preponderante, era possibile "Libera Parola" settimanale timanale socialista "Libera Parola" Marco Scavino co, sulle tracce che dal fango del- mettere sullo stesso piano del rifiu- socialista di Crema durante fra l'agosto 1914 e il gennaio le trincee della Grande Guerra, to fascismo e comunismo? la guerra, a cura di Gabriella 1920, un altro saggio sul perso- passando per Fiume e attraverso Pongo questa domanda non solo Battistin e Franco De Poli, An- naggio, opera di Franco De Poli l'occupazione delle fabbriche, a Garin, ma a me stesso, perché an- geli, Milano 1997, pp. 190, Lit (figlio di Anna Adelmi), e infine portarono alle barricate dell'auto- che a me è accaduto di affermare, 32.000 una breve memoria, sempre di De MARCO ROSSI, Arditi non gen- difesa proletaria. come Garin: "Cieco chi crede can- Poli : Mamma Adelmi e papà Achil- darmi! Dall'arditismo di guer- Diego Giachetti cellata la rivoluzione di ottobre e le La storiografia del socialismo e le. Scene da una famiglia. Anche ra agli Arditi del popolo 1917- sue conseguenze nel mondo" e so- del movimento operaio italiano è se la sovrapposizione fra l'ap- 1922, Biblioteca Franco Seranti- stiene ora "la piena corrisponden- ormai ricca di studi locali, analiti- proccio storiografico e la dimen- ni, Pisa 1997, pp. 192, Lit za tra comunismo e nazifascismo, ci, che consentono una ricostru- sione memorialistica non giova 20.000. fra stalinismo e hitlerismo quali VENERIO CATTANI, Rappresaglia. reazioni autodistruttive della so- Vita e morte di Leandro Arpi- cietà liberale". nati e Torquato Nanni, gli ami- E la risposta di chi, pur ammet- ci-riemici di Benito Mussolini, tendo l'errore degli intellettuali di Marsilio, Venezia 1997, pp. 149, sinistra, anche non comunisti, nel Lit 24.000. non aver saputo riconoscere la na- tura dello stalinismo, e di aver Arpinati, uno dei massimi diri- chiuso un occhio o tutti e due sui genti del fascismo delle origini, suoi misfatti e nell'averli, con vari poi caduto in disgrazia presso il argomenti storici e teorici, giustifi- Duce e sottoposto a diverse misu- cati, ha vissuto drammaticamente re restrittive (fra le quali il confino), la disfatta del paese, che fu la di- e Nanni, socialista e antifascista, sfatta del fascismo, la disfatta di un furono assassinati il 22 aprile 1945 paese "che per primo inventò e in una tenuta agricola della bassa sperimentò il fascismo, che com- bolognese, quasi sicuramente da batté la seconda guerra mondiale a un gruppo di partigiani comunisti fianco del nazismo, facendone che non fu mai individuato con proprio, dal '38, perfino l'infame certezza. Questo libro tenta non razzismo". E avremmo dovuto an- solo di ricostruire (sulla base della che dimenticare, aggiunge Garin a letteratura disponibile e soprattut- ragione, le responsabilità della to delle opinioni di famigliari e ami- vecchia classe intellettuale e politi- . ci dei due personaggi) questo epi- ca liberale che tollerò il fascismo e sodio, ma di tracciare più in gene- l'aiutò al suo nascere come saluta- rale un quadro del loro percorso re reazione alla paventata rivolu- umano e politico, e dei loro rap- zione sociale? porti (pur tanto differenti) con il fa- Tornando per finire al tema ge- scismo e con Mussolini. In effetti nerale del ruolo degli intellettuali, appare curioso che il "ras" di Bo- di cui ho parlato all'inizio, Garin logna, figura chiave del più ag- non dimentica nelle ultime pagine gressivo fascismo agrario, e l'ex anche l'intellettuale che alcuni an- sindaco socialista di Santa Sofia ni or sono in un discorso sul tema che dai fascisti era stato quasi uc- chiamai "tecnico", in contrapposi- ciso, fossero rimasti amici e che le zione a quello "ideologico", là do- loro strade si fossero nuovamente ve loda gli interventi ripetutamen- avvicinate dopo l'8 settembre te pronunciati da Giovanni Sartori 1943 (l'autore dà molto credito sulla riforma della Costituzione. all'ipotesi che alcuni gruppi antifa- Che poi questi interventi siano sta- scisti intendessero recuperare Ar- ti ascoltati, è un altro discorso. Lo pinati in funzione anti-Mussolini). stesso Sartori, appresi i risultati E di certo il libro offre molti spunti dell'Assemblea bicamerale, che di riflessione sull'Italia fascista e aveva avuto il compito di elaborare sul suo ceto politico. Peccato, il progetto della nuova costituzio- però, che io faccia con stile aned- ne, non ne è stato per nulla soddi- dotico e senza alcuna attenzione sfatto, e, insieme con altri noti co- ai riscontri, affastellando episodi, stituzionalisti, vale a dire altri, co- nomi e circostanze con scarso me lui, "tecnici", non ha dato un amore per la precisione, e finendo bel voto al progetto. Resta ancora in questo modo per banalizzare la una volta vero che l'intellettuale storia. Niente di male nell'affronta- propone e il politico dispone. re la storia con stile giornalistico, Non ho mai avuto dubbi sulla ma quando si ama fare riferimento complessità del tema riguardante il zione piuttosto approfondita di all'equilibrio generale dell'opera, Ancora oggi non si sa molto degli a documenti, studi e testimonian- problema del rapporto tra intellet- fatti e contesti. Questo libro, dedi- da questi materiali emerge un arditi del popolo, quei partigiani ze su certi temi, un po' di rigore nel tuali e politici. Questo nuovo in- cato a una figura poco nota di mili- quadro vivace, molto interessan- ante litteram che a viso aperto loro uso è d'obbligo. E se proprio tenso dialogo tra un intellettuale tante e di organizzatrice attiva nel te, della figura e dell'attività di An- combatterono, strada per strada, si vuole riabilitare la figura di ben consapevole del proprio com- cremonese a partire dagli anni na Adelmi (1897-1939) negli anni lo squadrismo fascista prima che Leandro Arpinati e avanzare an- pito e severo con se stesso, come della prima guerra mondiale, si in- attorno alla guerra mondiale (non questo divenisse regime; tale cora una volta l'immagine di un'a- Eugenio Garin, e il suo interlocu- serisce in questo filone, offrendo si hanno invece elementi per il pe- esperienza conserva le apparenze nima "nobile" (perché liberista, tore ne è un'ulteriore prova. un breve saggio biografico di Ga- riodo seguente, quando diventò del precedente troppo scomodo, antistatalista, non autoritaria) del comunista, si sposò e si allontanò quasi rappresentasse l'ombra di fascismo, non c'è dubbio che sia da Crema). Cresciuta presso una uno di quei "se..." che non hanno necessario ben altro lavoro di ri- fatto la storia. Per la storiografia le- TICONIO famiglia di contadini poveri dopo flessione e di ricerca. esser stata abbandonata dalla gata alla destra, nonostante i de- (m.s.) madre (sconosciuta) in un brefo- clamati "revisionismi" rimane SETTE REGOLE trofio milanese, approdò giovanis- inammissibile che degli ex com- sima alla militanza socialista (ave- battenti, per di più veterani dei re- PER LA SCRITTURA va diciassette anni e frequentava parti d'assalto, non solo si sottras- IL PRIMO MANUALE CRISTIANO DI ERMENEUTICA BIBLICA ancora le scuole magistrali quan- sero alla strumentalizzazione mus- do iniziò a scrivere su "Libera Pa- soliniana del loro disagio di redu- A cura di Luisa e Daniela Leoni rola" e ne aveva appena venti ci, ma vi si opposero anche con le «Epifania della Parola - Testi ermeneutici» pp. 112 - L. 21.000 quando diventò segretaria della armi, contendendo al fascismo, Camera del Lavoro di Crema) e si assieme alle bandiere nere, l'ere- dedicò tra l'altro ai problemi delle dità "spirituale" dell'arditismo di donne, soprattutto delle lavoratri- guerra. Così quando sui libri di HI ci. Il libro contiene utili riferimenti storia ci si imbatte nelle origini del VIA NOSADELLA 6 TEL. 051/306811 EDIZIONI bibliografici sul movimento ope- fascismo difficilmente si riesce a 40123 - BOLOGNA FAX 051/341706 DEH0NIANE raio e socialista nel cremonese, comprendere quali furono i ruoli. BOLOGNA • OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 33

Gramsci da un secolo all'altro di Giorgio Baratta

Edoardo Sanguineti sarà uno dei protagonisti del prossimo con- coscienza, perché manca spesso quella cautela che per Gramsci, gresso della International Gramsci Society (Napoli, Palazzo Serra di invece, è ossessiva, dei vari 'in un certo senso', 'si può dire così'. Cassano, 16-18 ottobre), che Valentino Gerratana ha suggerito di Guai a irrigidire le parole, a prenderle per cose. Le parole non so- intitolare "Gramsci da un secolo all'altro". Sanguineti, che ha accet- no cose, sono oggetto di una transazione perpetua per cui la co- tato di codirigere "Per Gramsci" - la nuova collana di Gamberetti municazione è sempre, in qualche modo, precaria, esposta -, condivide l'idea che l'odierna situazione politica e culturale da all'equivoco, e gravidissima di conseguenze, perché il dire è vera- più parti spinga a riproporre la questione del "nazionale-popolare" mente un fare". in una tendenza complessiva che, con Balibar, potremmo definire Quale ruolo svolge la questione della lingua nel pensiero di "postnazionale". Non è una contraddizione: è semmai un indice Gramsci? dello stato delicatissimo che ha assunto la tensione, già fortissima in "Non oggetto specifico, ma emblema, simbolo della questione Gramsci, tra "storie particolari", "questione nazionale" e dimensio- linguistica in Gramsci è diventata, dopo il libro di Lo Piparo, ne "universale" dell'umana società. l'origine della parola 'egemonia'. Da dove arriva 'egemonia'? Da Caro Sanguineti, quale rilevanza hanno nella tua ricerca sul Ascoli o da Lenin? E diventato un vessillo in battaglia. Non è det- problema della lingua di e in Gramsci, l'eredità marxiana e la to che Lo Piparo abbia torto se si dimostra che 'egemonia' arriva questione del comunismo? da Lenin e che i leninisti abbiano ragione. Qui dovrei prendere "Gramsci si pone con insistenza il problema delle lingue e si posizione quasi per ragioni familiari. Io sono il padre di un Lede- chiede se sia possibile raggiungere una lingua universale. Due co- rico, che scrisse e pubblicò una sua tesi di laurea, Gramsci e Ma- se mi sembrano chiarissime. Per Gramsci contenuto fondamen- chiavelli, dove c'è tutta una parte intesa a dimostrare, non in pole- tale della filosofia della prassi e del materialismo storico è certa- mica con Lo Piparo, che il concetto di egemonia è di origine leni- mente la fine delle lotte di classe, il superamento dei conflitti di niana e, specificamente, documentando con 'L'Ordine Nuovo' classe, l'avvento del comunismo. Oggi non è di moda crederci, articoli di Lenin fatti pubblicare proprio da Gramsci. Ma, a un ma Gramsci ci credeva. Il punto, però, veramente fondante ed es- certo momento, ci si potrebbe domandare, proprio puntando senziale per lui era, in questa prospettiva, l'unità del genere uma- giustamente su questa idea del tradurre, se la questione, seppur di no, un'unità culturale: il giorno che non ci saranno più prospetti- grande rilevanza e interesse documentario, filologico, non finisca ve di classe e non ci saranno più molteplicità culturali conflittuali, per essere oziosa. Si tratta invece di sottolineare come concetti gli uomini collaboreranno entro un quadro unitario in quella cosa che arrivano da mondi diversi, da sistemi mentali eterogenei, 'in - quella cosa che è oggetto di un sogno - di cui parlava Marx e un certo senso' vengono a convergere, proprio perché Gramsci sulla quale non si può dir nulla, perché anche Marx cautamente, non ha alcuna superstizione nei confronti della parola e perché la in sostanza, non ne diceva nulla, sapeva cosa non fosse, ma era ab- parola è depurata, come si addice a un onesto linguista del secolo bastanza avveduto da non pretendere di sapere che cosa fosse. nostro, da ogni residuo magico, incantatorio. Una coincidenza Gramsci cerca, anche qui con molta cautela e 'in un certo senso', verbale non deve suscitare immediatamente associazioni per ana- di prospettare 'quella cosa' come unificazione del genere umano logia, ma può suggerire, come avrebbe detto il vecchio Gold- e alla fin fine, 'in un certo senso', come omologazione del genere mann, dei principi di omologia, che è altra cosa: non una somi- umano. Gramsci osserva che esiste un caso di lingua artificiale glianza immaginativa e suggestiva, ma una simmetria, 'in qualche universale: la matematica. Le scienze hanno il vantaggio di essere modo', di strutture. Esiste una simmetria e può essere feconda di la prefigurazione, in qualche modo, dell'unità linguistica futura sviluppi, ma non permette di sovrapporre tout court due cose. So- del genere umano. Nella matematica tutti gli uomini comunicano no elementi che si rinforzano a vicenda. ed essa è la sola lingua universale. E a partire da questo primato Gramsci linguista sì, ma con una consapevolezza molto precisa dell'universalizzazione come obiettivo reale, alla domanda 'Per di ciò che il problema linguistico significa, poiché esso, come dice cosa si fa la rivoluzione?', Gramsci, io credo, avrebbe risposto: una sua celebre proposizione, rinvia immediatamente ad altre 'Per universalizzare il genere umano'". questioni. Quali? In parte le spiega lui stesso. Ma, forse, si po- Ma Gramsci non faceva un uso molto particolare e pragmati- • trebbe dire che il problema linguistico rinvia, in qualche modo, a co, in certo senso socratico, della lingua? tutte le altre questioni. Allora, se rinvia a tutte le altre, vuol dire "La lingua è uno strumento di interscambio, di comunicazione e, che è proprio giusto partire da lì". nello stesso tempo, di identità. Ha quindi un uso interno, coesivo e E dove si arriva? uno comunicativo e di grande apertura. Indubbiamente alla do- "A una delle principali teorie della cultura, nel senso forte della manda se i due aspetti siano equivalenti o in Gramsci esista una di- parola, quale globale tentativo di afferrare l'esistenza concreta versa valutazione di questi due ruoli della lingua, risponderei che storico-sociale degli uomini come appare alla luce del materiali- egli propone una visione squilibrata, nettamente a favore del mo- smo storico. La riforma intellettuale e morale è il punto che inte- mento comunicativo. Si potrebbe fare un paragone - una cauta ana- ressa a Gramsci. Questa riforma culturale vuol dire riforma del logia - tra Zibaldone e Quaderni, e suggerire l'idea che in fondo tut- modo di esistere concreto degli uomini. A essa vuole arrivare to lo Zibaldone è scritto, in qualche modo, nella stessa maniera in cui Gramsci quando sostiene che dentro, non dietro ogni questione Gramsci opera nei Quaderni per un punto che mi pare rilevantissi- linguistica ci sia altro; si passa insomma all'idea del nodo di pro- mo e che nei Quaderni è di un'evidenza quasi catastrofica, una sorta blemi. Ciò che Gramsci sottolinea immediatamente, e che crea la di tic e di monomania. Alla domanda cosa è che Gramsci replica di stessa struttura dei Quaderni, apparentemente così destrutturata, più nei Quaderni-non nel senso di concetti, di idee sulle quali ritor - se vogliamo, rispetto a certi ideali di costruzione, è che non si può ni, ma proprio come modalità linguistica tanto da poter essere con- che passare continuamente da una cosa all'altra. E il giorno che si siderato, ripeto, un tic, quasi un lapsus - si deve rispondere che re- riesca davvero a ricostruire la stesura dei Quaderni, con tutte le plica espressioni quali 'per così dire', 'in un certo senso', 'per qual- registrazioni di scambi, quaderni che vanno e vengono, con le ri- che riguardo', 'se così vogliamo dire', 'per qualche aspetto'. Gram- prese, le circolarità, le stratificazioni - un po' come si è comincia- sci non dice mai una cosa riposandosi e dicendo: 'E così! ', mai. to a fare, giust'appunto, con lo Zibaldone -, a vedere come si sia Egli aveva un'idea veramente ossessiva di ogni feticismo o di stratificata la cosa, avremo sul metodo gramsciano delle confer- ogni ideologia nel senso di falsa coscienza della parola. E vera- me anche di tipo filologico, proprio nel senso più stretto e rigoro- mente il linguaggio è esposto perpetuamente a rovesciarsi in falsa so del termine". OTTOBRE 1997

Pio GALLI, Da una parte sola. inventata. Autobiografia di un metalmec- Il pane del sindacalista Di Vittorio è andato a Como per canico, a cura di Sandro Bian- un discorso. Poi dovrà tornare a chi, prefaz. di Pietro Ingrao, ma- di Francesco Ciaf aloni Roma e partire per l'Unione Sovie- nifestolibri, Roma 1997, pp. tica (figuriamoci come sarà stato 214, Lit 26.000. entusiasta Di Vittorio di questo ma erano altre persone e altre se- dice che ti vuol proporre come se- fesa del loro spazio: quella del ten- viaggio di rappresentanza). Perciò Molti di noi, quelli abbastanza greterie, che sembrano più vecchi gretario generale, uno che non è tativo di mantenere l'unità sinda- lo accompagna la moglie. Lui è ne- vicini ma non interni alla storia dei della loro età. La storia del sinda- l'ultimo passante ma Bruno Tren- cale all'interno di una sola catego- ro, terreo, taciturno; evidentemen- metalmeccanici, quelli che non cato prende corpo e senso in alcu- tin, rispondono: "Pensi a me? Non ria. Ma si tratta di posizioni ed te non sta bene. A Como gli hanno hanno lavorato a Brescia, hanno ne altre, pochissime, autobiogra- sono all'altezza. So misurarmi. I eventi abbastanza noti. Meno noti preso un albergo senza riscalda- conosciuto Pio Galli (conosciuto fie. segretari generali della Fiom sono sono altri episodi, più umani che mento. Lui non protesta, ma pro- in occasioni pubbliche, nel mio ca- Quello che è insolito, che non si stati Buozzi, Roveda, Novella, La- sindacali, come quello della morte testa la moglie, perché lui avrebbe so) da segretario generale dei mec- è sentito tante volte, è il senso della ma, poi Trentin. E adesso Galli?". di Giuseppe Di Vittorio (di cui bisogno di un bagno caldo. Perciò canici, e lo connettono soprattutto misura, la modestia e anche il mini- Naturalmente c'è una parte poli- non conoscevo i particolari), così lo trasferiscono. I medici gli proi- allo scontro finale degli anni set- mizzare quando si parla di sé. Non tica interessante, quella del rap- amendoliana, così dimessa, così biscono di muoversi. Di tornare a tanta, ai 35 giorni di Mirafiori. sono molti quelli che a uno che ti porto con le sedi locali e con la di- triste e così coerente da sembrare Roma neppure parlarne. Ma è Questo però non è un libro sui 35 troppo tardi. Mentre Pio Galli sta giorni, neppure un libro di storia parlando in sua vece Di Vittorio ha sindacale. Molti hanno scritto sui un malore e, malgrado i tentativi di 35 giorni. Anche Pio Galli lo ha rianimazione, muore. Sul campo, fatto altrove. Ma qui si limita a come si dice. qualche accenno. Dello stesso tipo, per fortuna Questa è l'autobiografia di un senza conseguenze tragiche, è il operaio, di un partigiano, di un malore di Pio Galli per un embolo sindacalista; ma soprattutto di un all'occhio. Per troppe sigarette e ragazzo figlio di operai che diventa "per troppo poco sonno", come operaio. Il baricentro sta, oggi, avrebbe detto Fortini. nella memoria, ancora più che ieri Ma, dicevo, la parte centrale, im- nel reale trascorrere dei giorni, portante, del libro è quella stretta- nella famiglia, nei compagni, nel mente autobiografica, 0 paese, la paese, nei rapporti personali, di famiglia, la miseria, la fame, il lavo- amicizia e di lealtà, nati nel paese e ro come uscita dalla miseria, come nel lavoro, non nella politica. Do- risorsa, anche se è un lavoro duro e po tutto Pio Galli è stato licenziato nocivo. Come vivevano gli italiani, nel gennaio del '43, quarantaquat- i lavoratori italiani, non i barboni o tro anni fa, ha vissuto da sindacali- gli emarginati, non i cafoni meri- sta di professione ben più di metà dionali, i montanari, ma gli operai della vita. Ma lui con la testa, con di un pezzo industriale d'Italia, la memoria, sta lì, tra Rancio e Lec- molti di quelli che hanno l'età per co, come se non fosse mai partito. saperlo hanno dimenticato. I gio- La "parte sola" con-cui sta è quella vani non lo hanno mai saputo. Pio parte lì, quella in cui è nato, è di- Galli è figlio di un operaio siderur- ventato se stesso, ha imparato an- gico ex contadino, relativamente che quel particolare modo di con- stabile, uno che starà alla fossa di cepire la politica come moralità e colata alla Caleotto quando ci la- servizio per il bene e la difesa dei vorerà anche lui e tenterà la resi- compagni che è la sostanza stessa stenza a oltranza per cui sarà licen- del movimento operaio. Proprio ziato, uno che non lavora proprio per questo il libro è interessante, sempre, anche perché non si iscri- importante. Ce ne sono stati molti ve al fascio, ma lavora spesso, uno di sindacalisti così, rimasti in offi- che non ha quasi grilli per la testa, cina con la testa, legati a una lealtà di cui si ricorda qualche sbronza primaria e assoluta nei confronti solenne, che una volta si è mangia- dei propri compagni, molti che, to il pranzo di Natale cai gli amici, come Pio Galli, forse più di lui, che fuma qualche sigaretta, ma che non sono mai diventati uomini in sostanza porta a casa quel che dell'organizzazione. guadagna. Fosse per la parte politico-sinda- Ma quanto guadagna? Guada- cale in senso stretto il libro si po- gna ottanta lire la quindicina, se trebbe anche non leggere. Ci sono tutto va bene, cioè se il lavoro è gli episodi sulla composizione del- continuo, quando il pacchetto di le segreterie, le alleanze, le opinio- Popolari costa una lira. Potrebbe ni e le posizioni dei grandi leader permettersi la bellezza di cinque del sindacato e dei partiti, senza pacchetti di sigarette al giorno, cui le nomine non si facevano. Ma che è davvero troppo. Poi ti viene sono episodi che si somigliano tut- ti, che sembra già di aver sentito,

CLAUDIO PIERSANTI MANUEL VAZQUEZ MONTALBÀN STEFANO BENNI LUISA E IL SILENZIO IL FRATELLINO BAR SPORT DUEMILA Premio Viareggio-Rèpaci Traduzione di Hado Lyria Vent'anni dopo. Bar Sport continua. Premio Vittorini-Siracusa Premio Vittorini-Siracusa Ma forse, dentro, c'è un'altra Italia. Premio Diario della settimana Premio Giorgio Fini MICHELE SERRA IL RAGAZZO MUCCA LA POLVERE DEI SOGNI Il primo romanzo che rumina. Traduzione di Raul Montanari Il primo romanzo di Michele Serra. Premio Mondello Città di Palermo Cinque Continenti CESARE DE MARCHI IL TALENTO Un personaggio di talento in lotta con BARRIERA DI CORALLI la fortuna, in cerca della felicità. Traduzione di Vincenzo Vergiani Premio Mondello Città di Palermo BANANA YOSHIMOTO Cinque Continenti AMRITA SEAMUS DEANE LE PAROLE DELLA NOTTE CRISTOPH RANSMAYR Traduzione di Giorgio Amitrano IL MORBO KITAHARA Amrita, l'acqua che bevono gli dei, Traduzione di Vincenzo Mantovani Traduzione di Stefania Fanesi Ferretti illumina la dimensione magica Tra le fate e la guerra, le fiabe e gli Premio Mondello Città di Palermo dell'esistenza. attentati, la struggente conquista Cinque Continenti dell'età adulta nell'Irlanda del Nord. VEDI CUBA E POI MUORI SHELLEY, KEATS E BYRON Fine secolo all'Avana STEPHEN WRIGHT FRANCESCO PICCOLO I RAGAZZI CHE AMAVANO a cura di Danilo Manera PARTENZE NOTTURNE STORIE DI PRIMOGENITI IL VENTO Traduzione di Vincenzo Mantovani Traduzione e cura di Roberto Mussapi Sesso e morte, sole e delitto, felicità E FIGLI UNICI "Una versione anni novanta e senza Premio Mondello Città di Palermo e tragedia: le contraddizioni Premio Giuseppe Berto di un'utopia. compromessi di On the Road." Premio Chiara per la traduzione The New York Times OTTOBRE 1997 N 9, PAG. 35 fN^o-Lòtic-cv cui la fame aveva insegnato che an- freddo, erano calzerotti che faceva natorio per alcuni mesi". letto usate e ne ricavavano il filo che gli uomini potevan vivere". mia madre. Non ho mai portato le Così andava il mondo. E che an- per fare i chiodi. Era buono per- il cancro. Ma se uno ci vuole anche "Il compito più faticoso era far mutande. Avevo i pantaloni con la dasse così nell'Italia contadina non ché era d'acciaio. Però era arruggi- dare da mangiare alla moglie e ai legna. Non si azzardavano a man- patenda, che si aprivano dietro co- è un mistero per nessuno. La ritua- nito. Allora per evitare che rovi- figli, e tenerli sotto un tetto, e ve- darmici da solo". Ci andava col pa- me quelli dei sanculotti". lità stessa della morte dei bambini nasse troppo spesso il martello e i stirli e calzarli, e riscaldarli d'in- dre, per aggiungere qualcosa alla Non c'è da stupirsi che la morta- era profondamente diversa da coltelli, mentre la macchina era in verno, il discorso si complica. Fa segatura. E per le scarpe e i vestiti? lità infantile fosse alta. "La miseria quella degli adulti. Altrimenti la funzione dovevo star lì con uno freddo a Lecco d'inverno e c'è la "Le prime scarpe le ho messe a ot- la sentivi. I due più piccoli moriro- vita sarebbe stata un eterno lutto. straccio imbevuto di olio bruciato nebbia, perché il cielo di Lombar- to anni. Prima ho sempre portato no di difterite e di un'altra malattia Ma andava così anche nell'Italia e buttarglielo sopra. Se il filo anda- dia sarà anche "bello quando è gli zoccoli. Il legno si consumava infettiva. Ho qualche ricordo solo dell'industria tessile, metalmecca- va dentro ben oliato si evitava bello", ma spesso non lo è. C'era la in fretta. Si aprivano a metà e mi della sorellina, Luigia, morta a due nica e siderurgica. C'è la tuberco- l'usura precoce degli attrezzi. Però nebbia quando morì Di Vittorio. ferivano le dita dei piedi. Mio pa- anni e mezzo, mentre il fratellino losi endemica, la morte frequente, la macchina mi schizzava addosso E la nebbia accompagnava il pa- dre li rimetteva insieme con i chio- morì nel primo anno. Per un po' la disgregazione delle famiglie per ' chili di olio nero; mia madre mi la- dre al lavoro. di, ma dopo un po' si rompevano andai al cimitero a portarle qualche emigrazione e miseria, il difficile vava con la spazzola per tirare via il Loro nella stufa in genere non di nuovo. Allora andavo a piedi margherita. Anche Renato, che era rapporto con i ritornati, il lavoro grasso. Cominciavo a stufarmi". mettevano legna. "Per riscaldarci nudi. Le calze le mettevo solo per nato tre anni dopo di me era spesso duro e pericoloso. "Per risparmia- Questo non impediva di conser- si usava anche la segatura", segatu- andare a scuola quando faceva malato. Fu anche ricoverato in sa- re i Rusconi compravano molle da vare la propria dignità. Quando ra intrisa di olii, usata per ripulire i Pio risparmia tutti i suoi soldini chiodi dalla ruggine nelle officine. per comprarsi la divisa da balilla, "In officina l'avrebbero buttata. per essere come tutti, il padre glie- Noi ci riempivamo il forno della la brucia. Quando uno spiraglio si stufa, pressandola bene intorno a apre, Pio impara il mestiere, fa il una bottiglia. Bruciava lentamen- capolavoro. Quando la sconfitta e te. Non bastava per cucinare, ma lo sfascio costringono una genera- dava un discreto tepore e non co- zione a salire in montagna, Pio è stava niente. La sera, quando face- tra i primi della sua generazione. va più freddo, usavamo la legna". Non è una storia partigiana reto- Anche per mangiare ci si arran- rica e gonfia. Tutt'altro. E una sto- giava. "Il ricordo più vivo è la fa- ria alla Meneghello, piena di ine- me. Ero pieno di foruncoli e il me- sperienza e di sbagli. Ma anche di dico del paese diceva che avevo bi- rischi reali, di paure, di botte, di sogno di vitamine. Si mangiava mi- valore. Alla fine torna la pace, e il nestra alla sera; insalata, formaggio burro, che è sempre poco. Nasco- o mortadella di giorno... La fami- no i conflitti in fabbrica; la voglia glia era numerosa e i soldi non ba- di vincere che impedisce di perce- stavano neanche per mangiare. I pire il cambiamento dei tempi, la miei avevano accumulato un bel durezza del conflitto, la necessità debito con il negoziante di generi di avere sempre tutti i compagni alimentari, che si chiamava Scigu- dalla propria parte, di rappresen- la, che vuol dire cipolla... Riuscim- tarli tutti. mo a finire di pagarlo soltanto due Viene il tempo del passaggio o tre anni dopo il trasferimento a all'attività sindacale, mentre, nella Lecco, quando anch'io cominciai a vita, arrivano il matrimonio, i figli, portare a casa qualche soldo". i trasferimenti. Un passaggio senza Gli diceva il padre: "Più, vaa sbavature; con una grande trasfor- cumprà el pan; to' du o tri sarac. mazione nel linguaggio, in ciò che Stac atent' al pes'". Mangiavano si fa tutti i giorni, nella vita; ma sareche, cioè saraghi sotto sale, e sempre da una parte sola. sardelle, come da noi. Forse a rappresentare il dover "Era una lotta quotidiana per essere di molti sindacalisti della sopravvivere; te ne rendevi conto generazione di Galli può servire anche se eri bambino, perché do- una sua citazione di Di Vittorio, vevi fare la tua parte per tirare una citazione dall'ultimo suo di- avanti. Dopo la scuola, prima del scorso, pronunciato con fatica, buio, andavo a pescare nel fiume. poco prima di morire ("lui, già Avevo trovato una canna di molto scuro di pelle, era ancora bambù abbastanza elastica. I ver- più scuro. Entrò nella sala gremita mi per la lenza, le ambrottole, li con passo incerto"): "Uno che cercavo tra pile di letame. Se por- sceglie di militare nel sindacato tavo a casa qualche pesce si man- deve essere soddisfatto perché de- giava di più. Oppure dovevo anda- dica il proprio impegno, la pro- re nei boschi per funghi o nei prati pria intelligenza a sollevare le con- a raccogliere cicoria o erbette di dizioni di vita degli uomini e delle campo, che avevano foglie come quelle degli spinaci. La maggior donne. E quando torna a casa può parte del cibo te la dovevi procura- dire: oggi sono contento perché re, non c'era denaro per comprar- ho fatto il mio dovere in difesa de- lo". Siamo sempre lì, alle erbe "di gli altri". Molti ci hanno provato davvero a essere così.

EUGENIO BORGNA KLAUS THEWELEIT RYSZARD KAPUSCINSKI LE FIGURE DELL'ANSIA ALL YOU NEED IS LOVE LAPIDARIUM Le figure arcane e camaleontiche Strategie per la formazione In viaggio tra i frammenti della storia dell'ansia, dall'esperienza patologica a della coppia e frammento Traduzione di Vera Verdiani quella creativa, attraverso di una biografia di Freud Un grande reporter fra viaggi, letture la nostalgia e l'inquietudine che fanno Traduzione di Maria Gregorio e riflessioni stermina i luoghi comuni parte della vita di ciascuno di noi. Perché gli uomini e le donne e rintraccia il senso profondo del si mettono insieme? mondo contemporaneo. Un saggio appassionante come gli sconvolgenti pettegolezzi di uno psicoanalista. IL LAVORO AUTONOMO DI SECONDA GENERAZIONE BRUNO TRENTO* LA CITTA DEL LAVORO Scenari del postfordismo in Italia • a cura di Sergio Bologna Sinistra e crisi del fordismo UGO VOLLI FASCINO e Andrea Fumagalli Per ripensare una cultura La fine del welfare state e del lavoro democratica che ponga al centro Feticismi e altre idolatrie Chi dice feticcio, dice fascino, stelle salariato e il fare impresa oggi, l'autorealizzazione umana e la libertà reticolare e globale, locale e generale. individuale. del cinema, idoli, riderci, amuleti, moda, pornografia, design, seduzione, Una panoramica completa reliquie, superstizione... e problematica. ANDREA TAGLIAPIETRA IL VELO DI ALCESTI PIERRE BOURDIEU La filosofia e il teatro della morte SULLA TELEVISIONE Dioniso, Parmenide, Euripide, Traduzione di Alessandro Serra Platone. Lucido e pungente, Pierre Bourdieu Quasi un romanzo filosofico smonta i meccanismi sull'avventura originaria di funzionamento del giornalismo del pensiero occidentale. televisivo svelandone i segreti. DEI LIBRI DEL MESEHH >

OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 36 fTfcriitic-C^ Vent'anni fa il Settantasette

FRANCO BERARDI (Bifo), Dell'in- terviste emerge quasi esclusivamen- "DERIVEAPPRODI", Settantaset- Sul '77, "Per il Sessantotto" VII, svolgono un ruolo determinante ai fi- nocenza. 1977: l'anno della te il confronto politico fra due com- te. La rivoluzione che viene, 1997, n. 11-12, Centro di docu- ni della formazione dell'immaginario premonizione, Ombre Corte, ponenti specifiche del movimento a cura di Sergio Bianchi e Lan- mentazione, Pistoia, pp. 112, Lit collettivo del maggio francese e che Verona 1997, pp. 108, Lit romano, quella dei Comitati autono- franco Caminiti, Castelvec- 20.000. influenzano attraverso la cultura un- 16.000. mi operai (via dei Volsci) e quella chi, Roma 1997, pp. 423, Lit derground e no wave il movimento della colonna romana delle Br, in una 29.000. Nata nel 1991 allo scopo di ap- del '77. "Da questo punto di vista - Già di Potere operaio, l'autore nel strana atmosfera da bilanci a distan- profondire la riflessione e la ricerca scrive la Salaris - l'esplosione crea- 1975 ha dato vita alla rivista "A/Tra- za di vent'anni. Mentre altri aspetti o A prima vista, la struttura di que- sul Sessantotto andando oltre tiva del '77 può essere considerata verso" e nel 1976-77 ha tatto parte componenti del movimento sono sto volume (realizzato dalla rivista l'evento e il modo celebrativo di ri- come l'ultimo falò dell'avanguardia" della redazione di Radio Alice di completamente ignorati o minimiz- "DeriveApprodi", curato da Sergio cordarlo, la rivista dedica un intero - un'interpretazione, peraltro, già Bologna partecipando quindi a zati (del tutto sconcertante, in questo Bianchi e Lanfranco Caminiti e de- numero monografico al movimento avanzata a suo tempo da Umberto quell'esperienza, ancora per lui senso, l'intervista a Oreste Scalzo- dicato a Lucio Castellano, compa- del '77, il quale, certamente più del Eco, che in Sette anni di desiderio memorabile, di comunicazione an- . ne). Ma deludente è anche l'intervi- gno morto due anni or sono in un Sessantotto, si ammanta ancora di (Bompiani, 1983) parlava dei "nuovi tagonista e creativa che trovò un sta a Cossiga (per certi versi il piatto incidente stradale) disorienta. Lo tabù culturali, politici e storiografici. barbari" del '77 come dell"'ultimo suo spazio e un suo modo originale forte del libro), che finisce per ridursi aprono e lo chiudono alcuni mate- L'intento della redazione è stato capitolo della storia delle avanguar- di essere dentro il movimento del a una chiacchierata fra vecchi nemi- riali ( Prime scene di un film da fare quello di ridare concretezza alla die". La preoccupazione che emer- '77. Nella lunga prefazione alla nuo- ci di un tempo, oggi disposti a rico- e Ultime scene di un film da fare), complessità di quel periodo storico, ge nel libro della Salaris sul movi- va edizione, che riprende testi e noscersi l'onore delle armi... di cui non è ben chiara la natura, cercando di evitare sia le generaliz- mento del '77 è quella di dare un considerazioni già sviluppate nel Marco Scavino ma che affascinano dal punto di vi- zazioni astratte, tipiche di certa ri- supporto storico, un riferimento cul- volume uscito nel 1987, Bifo è por- turale "nobile", in quanto già stori- tato a rileggere l'evento attribuen- cizzato, a un movimento che dal dogli un significato epocale: il '17 è punto di vista creativo ha prodotto "l'anno di tutte le svolte", le lotte stu- moltissimo per scomparire poi tra- dentesche italiane si intrecciano •volto dalla damnatio memoriae de- con le canzoni dei Sex Pistols, coi gli anni del "terrorismo". L'autrice ri- ragazzi psichedelici di Silicon Val- cuce rari frammenti di un discorso ley, con la conclusione della "lumi- difficile da ricostruire ponendo a nosa ed oscura storia della rivolu- mm^mm J confronto manifesti e proclami futu- zione culturale" in Cina. Il '77 avreb- a-> I LÌ risti con alcuni dei "cento fogli" be aperto - il condizionale per noi è L ÉJBPJ spontanei usciti in quegli anni, in d'obbligo - la transizione dell'uma- A iM particolare alcuni documenti relativi nità intera "fuori dalla sfera del mo- • » . al linguaggio e alla scrittura creati- derno", in una società senza più t • :0> , . i| va, quindi slogan, fogli militanti storia, frammentata in tante storie e % Jjm ("A/Traverso", "Zut"), poesie, alcuni progettualità plurali che rendono, •pt} testi importanti per la ricostruzione secondo l'autore, schizofrenica la U ~ V-3* ' - -1 di quella storia (Bifo, Balestrini), fu- percezione del presente. La natura metti ("Il Male", "Frigidaire", "Canni- del movimento era duplice, ancora bale"), aprendo un discorso e cer- anticapitalistico, come i precedenti, cando di offrire una possibile chiave ma anche contro lo Stato, il sociali- PIERO BERNOCCHI, Dal '77 in poi, sta letterario. Vi sono poi un'intro- cerca sociologica, sia le ricostruzio- di lettura del fenomeno. smo, il burocratismo, contenuti Erre emme, Roma 1997, pp. duzione, composta di tre interventi ni a effetto caratteristiche di certo -Carla Pagliero questi ultimi che troveranno compi- 287, Lit 24.000. differenti per giudizio e per pro- giornalismo televisivo e non. i vari mento nel grande evento del 1989, spettiva storico-politica (Caminiti, contributi spaziano dalla ricostru- il crollo del muro di Berlino che se- Il volume si compone di due Marino Sinibaldi, Primo Moroni), e zione del quadro politico al ruolo del gna la fine di un'epoca e anticipa la parti. Nella prima (Discorrendo tra sette capitoli tematici che tentano movimento femminista a quello del- conclusione del "secolo breve" no- compagni) l'autore discute fatti, di tratteggiare la complessità del le avanguardie di fabbrica, affron- MARCO GRISPIGNI, li Settantaset- vecentesco. contesti ed esiti del movimento movimento sovversivo degli ultimi tando temi entrati nell'immaginario te, Il Saggiatore-Flammarion, Mi- Diego Giachettì del '77 con Roberto Massari (oggi anni settanta: La "piazza Statuto" collettivo quali la cacciata di Lama lano 1997, pp. 127, Lit 10.000. titolare della Erre emme, ma dell'operaio sociale, Desideranti e dall'Università di Roma, l'Autono- all'epoca anch'egli protagonista e creativi, Movimento femminista e mia, il marxismo della differenza, la Anche questo, come tutti i volumi testimone diretto). La seconda (Il crisi delle identità, Lampi di provin- questione della violenza, la natura della collana "Due Punti", è diviso in filo degli avvenimenti) è una cro- cia (con alcuni documenti interes- sociale del nuovo movimento. Signi- due parti; la prima è dedicata alla ri- Una sparatoria tranquilla. Per nologia - quasi esclusivamente santi sulla Fiat di Cassino), Gli in- ficative le interviste a Primo Moroni costruzione dei fatti che hanno carat- una storia orale del '77, a cura romana - che va dal dicembre tellettuali, L'Autonomia operaia or- sul rapporto fra letteratura e movi- terizzato il '77, con particolare atten- di Claudio Del Bello, Odradek, 1976 al 9 maggio 1978 (omicidio ganizzata, La lotta armata. Ogni menti negli anni settanta e a Mauri- zione ai frenetici mesi di febbraio e Roma s.d. (ma 1997), pp. XII- di Aldo Moro), e che in realtà è la capitolo è un'antologia di materiali zio Torrealta su Radio Alice e il mo- marzo. In poco meno di sessanta pa- 362, Lit 30.000. riproduzione quasi integrale di d'epoca (i rimandi bibliografici so- vimento a Bologna. Seguono una gine Grispigni, muovendo dal vicolo quella già pubblicata in un volume no in coda al volume) e di interpre- serie di testimonianze, fra le quali cieco del compromesso storico, dà Il volume, curato da Claudio Del collettaneo del 1979 (Movimento tazioni successive. Il punto di vista quella di Beppe Ramina, amico e conto della genesi del movimento, Bello con l'aiuto di un piccolo gruppo settantasette. Storia di una lotta, dominante, nonostante alcune voci compagno di Francesco Lorusso, il con le diverse componenti che lo ani- di lavoro, è impostato su un'ampia Rosenberg & Sellier). Oggi come dissonanti, è quello del cosiddetto giovane militante di Lotta continua mavano, e del caotico scontro con un raccolta di interviste, suddivise in allora, con immutata passione po- "operaismo", nella sua versione ra- ucciso dai carabinieri a Bologna T11 ceto politico che, irrigidendosi in una quattro gruppi: "i leader", "il nemico" litica, Bernocchi difende le posi- dicale degli ultimi anni settanta marzo 1977. Di notevole interesse e crisi profonda, si allontanava sempre (Francesco Cossiga), "i protagoni- zioni del cosiddetto "Gruppo degli (quello, per intendersi, riconduci- utilità sono la cronologia, le informa- più dalla società (e che sarebbe sti" e "le anime del movimento". Per 11", cioè dello schieramento che bile alla ricerca teorica di Toni Ne- zioni bibliografiche e le recensioni giunto, attraverso gli anni del craxi- chi voglia avere una panoramica nel movimento romano si oppone- gri). E che si può riassumere con le di libri inerenti il '77 che concludono smo, fino a tangentopoli). Nella se- (per la verità quasi esclusivamente va alla politica dell'Autonomia parole riportate nel risvolto di co- le pagine della rivista. conda parte del libro sono approfon- romana) del cosiddetto movimento operaia (Comitati autonomi ope- pertina: "Il movimento dell'anno (d.g.) diti gli elementi di maggiore novità del '77, non mancano gli elementi di rai, in altre parole via dei Volsci); e 1977 è stato artefice non di una ri- sviluppati da alcune frange del movi- informazione e gli spunti per la rifles- come allora sostiene che una di- volta effimera ed estremista ma di mento. In netta contrapposizione con sione. Ci sono poi una sezione dedi- versa tattica politica avrebbe po- una rivoluzione che ha annunciato la cultura terzinternazionalista del Pei cata agli slogan (a sua volta articola- tuto dare risultati positivi, nel con- la fine del Novecento e, insieme, il di Berlinguer, a un'ideologia lavorista ta per temi), una sezione sulle scritte tendere al Pei e ai sindacati l'ege- presente che stiamo vivendo". In- CLAUDIA SALARIS, Il movimento in cui pauperismo antimodernista e murali (con elenco delle fonti) e monia sul movimento operaio or- sistiti ì richiami al carattere antici- del settantasette, linguaggi e moralismo comunista si fondono per un'ampia cronologia. L'introduzione ganizzato. In più, attraverso patorio, quasi profetico, di alcune scritture dell'ala creativa, dare corpo alla politica dell'austerità tenta invece di spiegare i criteri con i alcune considerazioni sull'ultimo analisi teoriche e di alcune propo- AAA, Bertiolo (Ud) 1997, pp. e al rinsaldamento del patto tra pro- quali è stato condotto l'intero lavoro, ventennio, Bernocchi (che oggi è ste di intervento sociale dei movi- 140, Lit 19.000. duttori e lavoratori, il movimento op- ed elenca anche (molto sintetica- portavoce nazionale dei Cobas menti antagonisti (su altre, in parti- pone il rifiuto del lavoro, l'esodo dalla mente) alcune interpretazioni di della scuola) tratteggia una sorta colare sulle derive ultraminoritarie Il tentativo di superamento dei li- politica e il moltiplicarsi di strategie massima di quanto avvenuto in Italia di continuità fra i movimenti della del sovversivismo armato, si glis- miti specifici dell'arte con gli stru- che sovvertono pratiche e linguaggi attorno al '77. Il tono è quello di una fine degli anni settanta e l'attuale sa). Un po' disinvolte, di conse- menti tipici della creatività artistica è della comunicazione e del consumo. rivendicazione orgogliosa del senso sindacalismo di base. Più che una guenza, aljune interpretazioni: un discorso caro alle avanguardie. Proprio nelle pieghe di questo tentati- politico di quel movimento e del suo ricostruzione, dunque, è un mani- viene il sospetto, a un certo punto È ricorrente in questi movimenti una vo fallito di coniugare gli elementi più rifiuto delle mediazioni istituzionali; la festo politico; interessante, co- della lettura, che i curatori siano presa di posizione esplicita dai pun- radicali dell'individualismo liberale parola è volutamente data (per espli- munque, anche sul piano storico, convinti di averla vinta, quella rivo- to di vista politico. L'identificazione con il sovversivismo del marxismo cito "criterio epistemologico") solo a come testimonianza-fitta di parti- luzione... del fare arte con il fare politica si ri- eretico si annidano, secondo Grispi- chi riconosce le proprie responsabi- colari e di informazioni, oltre che (m.s.) trova nei futuristi, che rivendicano il gni, le intuizioni più interessanti di al- lità dell'epoca; il rifiuto dell'innocenti- di giudizi lapidari e di j'accuse - potere agli artisti; nei surrealisti, che cuni settori di un movimento che ha smo a posteriori e del pentitismo da parte di un protagonista di indicano la via dell'immaginazione anticipato i temi più importanti della (giudiziario, ma anche intellettuale) è spicco. al potere; e, in modo particolarmen- cultura metropolitana. totale. Il risultato finale è che dalle in- Im.s.) te significativo, nei situazionisti, che Simone Lucido OTTOBRE 1997 ù e Ò~tcrVÒc\- N. 9, PAG. 37

dell'episodio, in una riga che pe- netra come una lama, splendido Nel solco di Hemingway esempio di paratassi alia He- Consumandosi le suole di Claudio Gorlier mingway. di Alberto Papuzzi Come "il buon vecchio Biffy Russell un secolo e mezzo fa", con- MIMMO CÀNDITO, Dal nostro nessuna ragion d'essere. Così, clude Càndito, siamo tuttora dei RYSZARD KAPUSCINSKI, Lapida- nalista è quotidianamente sfiorato, inviato di guerra, Theoria, Ro- questo libro racchiude tragedia e reporter. Qualche volta, gli occhi rium, Feltrinelli, Milano 1997, specialmente un giornalista che si ma 1997, pp. 254, Lit 18.000. commedia, coraggio persino irre- vedono spettacoli che scoraggiano ed. orig. 1995, trad. dal polacco occupi di fatti e notizie internazio- sponsabile e ironia: ecco la morte qualsiasi invenzione, o non la ren- di Vera Verdiani, pp. 118, Lit nali, Kapuscinski pesca gli eventi Il "New York Times" ci infor- di un fotoreporter mentre filma, e dono necessaria. Pure, la realtà, 22.000. sintomatici, quelli che forse, in ma che le grandi reti televisive di la cinepresa continua da sé, o l'atto specie questo tipo di realtà, non si qualche modo, parlano da soli, per sole notizie, e dunque, per non far gratuito dell'inviato che, attraver- racconta di per sé: esige di essere Nel latino tardo antico il sostan- raccontare che cosa accade intor- nomi, la Cnn, diventano sempre sando un terreno bersaglio dei cec- raccontata. É di molti buttarsi, sfi- tivo lapidarium indicava una rac- no a noi. "La fatica maggiore - si più potenti e contemporanea- chini serbi, invita con una scritta dare, non resistere alla tentazione colta di epigrafi, ma nel medioevo legge in Lapidarium -: non lasciarsi mente stanno perdendo audience. vistosa sull'auto a non sparargli, in di vedere. Di pochi scriverne, of- s'intendeva anche, con questa pa- invischiare nelle quotidianità, non Mi sembra, con tutta franchezza, quanto immortale, e ovviamente frendo l'ingannevole quanto astu- rola, un repertorio di pietre con lasciarsi frastornare da chiacchiere una buona notizia da usare come e ciarpame. Soffocare in noi l'inu- premessa a questa recensione del tile curiosità per le cose marginali, libro di Càndito. Difatti, Dal no- sterili, di nessun conto, la curiosità stro inviato di guerra segna un me- deve essere selettiva, in funzione ritato trionfo della parola scritta, esclusiva della scrittura". Questo è esattamente come le sue corri- ciò che Kapuscinski, 65 anni, ha spondenze di inviato. Il sottotito- sempre fatto quando ha girato il lo del libro di Càndito induce mondo come corrispondente este- molto appropriatamente a riflet- ro per la maggiore agenzia di stam- tere sul fatto che l'inviato - pur- pa polacca, forse aiutato nell'opera troppo spesso chiamato a "copri- di scrematura fra cose che contano re" (orrendo anglismo che solleci- e cose effimere dalla sua formazio- ta una reinvenzione in italiano) vi- ne di storico. La sua idea del gior- cende di guerra - si trova nalismo è che bisogna essere lì do- costretto a reinventare o per lo ve accadono i fatti che lasciano il meno a ripensare i suoi strumenti segno 'nella storia dell'umanità; a causa dell'avvento delle televi- dopodiché i fatti vanno raccontati sioni "tuttonotizie". Il punto di con la perizia del cronista e con la svolta è coinciso con la guerra del plasticità dello scrittore. In questo Golfo e con l'apparente dittatura senso, egli è stato un raro caso di della Cnn, ma dobbiamo oggi ri- corrispondente estero capace di conoscere che il cambiamento mescolarsi a popoli di cui ha rac- non significa eclissi, al contrario. contato le vicende, assolutamente Guai se non esistesse la stampa, estraneo allo stereotipo dell'invia- guai se non esistessero gli inviati. to che le vicende del mondo le os- Il libro di Càndito possiede un serva dalle finestre dei grandi al- taglio assai ingegnoso, senza per- berghi e dalle stanze dei consolati. dere nulla del suo scatto. E auto- Lui è uno che ha consumato le biografico sènza mai sconfinare suole girando avanti e indietro i nel narcisismo, è costruito su un continenti, con tutti i mezzi, ma so- piano spazio-temporale incrocia- prattutto a piedi, e che continua a to, è ricco di informazioni che usare per i suoi articoli e anche per permettono il definirsi di una pro- i libri tradizionali macchine da spettiva storica, onde la guerra scrivere portatili. Ecco due passi può coincidere con i fuochi più che spiegano le chiavi del suo gior- recenti o spostarsi indietro, fino nalismo: "Scrivendo un libro, o all'Ottocento, fino al primo con- raccogliendo il materiale per scri- flitto mondiale, senza contare le verlo, mi concentro soprattutto su imprese, o supposte tali, avventu- quel che dice la gente. Di solito in- rose. e non necessariamente contro i miei personaggi in un mo- cruente, per esempio con Barzini do del tutto casuale, ma sono sem- senior. pre le loro affermazioni, il loro Càndito, beninteso, non si na- mondo, il loro modo di vedere che sconde dietro un dito, e riconosce contano, non i miei. Io cerco di re- che "ormai la futilità del messaggio stare nell'ombra". E ancora: "Per - e la sua rapidità - prevalgono de- ottenere una prosa semplice e cisamente sulla qualità dei conte- chiara bisogna che l'autoré si senta nuti. L'inviato (...) è diventato uno convinto, perfettamente sicuro. A spreco di risorse". Fortunatamen- me succede solo se ho assistito te, i pezzi giornalistici di Càndito e personalmente ai fatti che narro". questo stesso libro dimostrano che Lapidarium è dunque, innanzi una simile deprimente omogeneiz- tutto, una riflessione sul giornali- zazione non vale in assoluto. In- smo: che cosa sia, come lo si prati- tanto, l'inviato di oggi non può li- chi/in che modo la realtà possa es- mitarsi a raccontare, ma deve tro- sere catturata dalla notizia, come la varsi in grado di fornire una lettura cronaca e l'opinione possano in- politica, sociologica, antropologi- trecciarsi e mescolarsi. Ma è anche ca dei puri e semplici fatti. Questo un libro su ciò che l'autore dal gior- è il suo caso, accanto a un altro re- nalismo ha appreso: non sono tanto quisito irrinunciabile, la leggibi- le sue opinioni ad affascinare il let- lità, che non deve mai trasformarsi gli sparano e lo feriscono, ma so- ta impressione che sia facile. Lo proprietà speciali. Questa collezio- tore, ma il mondo in cui gli eventi in sciatteria. pravviverà. Ci sono gli scoop e le scrisse, appunto, Hemingway a ne di ricordi e riflessioni, talvolta vengono esplorati e interrogati, alla Càndito, che ha girato e gira le bugie talvolta ingenue talvolta proposito del torero, simbolo as- divulgazioni, del giornalista polac- ricerca di un punto di coincidenza aree calde di mezzo mondo, torce sfrontate. soluto, e Càndito si muove in quel co Ryszard Kapuscinski, diventato fra condizioni sociali e notizia. debitamente il collo alla retorica Ma torniamo alla scelta di "an- solco. famoso in tutto il mondo con il li- dell'avventura. Non che la rifiuti o dare", per vedere e raccontare, e bro di reportage lmperium sull'ex la rinneghi, ci mancherebbe, e chi alla gratuità inspiegabile del co- Unione Sovietica, corrisponde al- Gli altri libri scrive ne condivide le pulsioni, pur raggio. Nessun eroismo, e l'am- l'una e all'altra cosa. I brani di cui avendone sperimentate, di avven- missione di quanto angosciosa il libro è composto, mai più lunghi I libri di Ryszard Kapuscinski ture, anche troppe. Semplicemen- possa risultare la paura. A questo di una pagina, anche se fitti, posso- pubblicati in Italia prima di te, non la sceglie quale motivazio- proposito, e a proposito del confi- no essere considerati in senso lato Lapidarium sono: La prima ne privilegiata, come l'esotico, la ne impercettibile, o dannato, tra delle epigrafi sui cambiamenti guerra del football e altre guer- scoperta dei mondi "primitivi", e coraggio, irresponsabilità, paura, che hanno sconquassato il pianeta re dei poveri, Serra e Riva, più generalmente un estetismo di basta leggere le pagine mozzafiato nell'ultimo decennio, ma hanno 1990; L'imperatore. Caduta di antica marca dannunziana che esi- che riguardano un episodio vissu- anche il carattere di pietre filosofa- un autocrate, Serra e Riva, ge in taluni casi il massimo rispet- to in Libano. È Tali Al Zaatar, do- li capaci di svelare al lettore gli 1991; lmperium, Feltrinelli, to, se si chiama magari Saint- ve mille palestinesi trovano la mor- enigmi della realtà. Nell'oceano 1995. Exupéry, ma che oggi non ha più te, e Càndito ce lo dice al termine degli avvenimenti da cui un gior- OTTOBRE 1997 OTTOBRE 1997 ù e Ò~tcrVÒc\- N. 9, PAG. 38 f^òùo-óo-^-i

gomentative, i capitoli - spesso in- titolati al nome di un protagonista, Il filo rosso dei romantici e al suo atteggiamento verso il mo- di Roberto Deidier to d'idee che animò quella stagio- ne centrale nella costituzione del "moderno" - si richiamano vicen- FRANCO RELLA, L'estetica del europeo. La sua lunghezza d'onda mai sia stato espresso: del sapere devolmente, in una tessitura com- Romanticismo, Donzelli, Roma è ben diversa da quella della sto- tragico". Questo criterio di lettura patta del discorso. 1997, pp. 119, Lit 16.000. riografia letteraria; ciò che lo del Romanticismo, questa unità di Quale sia stata la direzione pre- preoccupa, tra posizioni eterodos- fondo è proprio il risultato di sa da questa "rivoluzione", quale Franco Rella ha congedato un se, punti di fuga notevolissimi ri- quella apertura di metodo, di la sua durata, chi siano stati i suoi agile strumento di verifica (certa- spetto all'immagine scolastica del quella libertà d'indagine per le principali agenti e quale la portata ADOZIONE INTERNAZIONALE mente qualcosa di più del com- movimento romantico, è soprat- quali il lettore può respingere effettiva del loro contributo di E FAMIGLIA MUMETNICA pendio che il lettore si aspettereb- tutto di rinvenire un filo rosso, l'idea di una scansione esclusiva- opere e pensiero: sono questi gli be di trovare in una collana "Uni- un'estetica al singolare, appunto, mente cronologica o esclusiva- interrogativi che costruiscono la p. VIII-82, L. 18.000 versale", economica) del pensiero dentro la quale "c'è la rianimazio- mente tematica all'interno di que- struttura dell'Estetica del Roman- romantico intorno all'arte e alla ne (...) del sapere più radicale che sto libro. Piuttosto che stazioni ar- ticismo. Notevole è che l'apertura di Rella risponda all'apertura Juan Ignacio ARRIETA stessa della natura romantica ver- DIRITTO DELL'ORGANIZZAZIONE so zone fino ad allora inesplorate ECCLESIASTICA - e inesplorabili per l'insufficien- Idolo e icona za dello strumento razionale. p. VII-526, L. 58.000 L'"immaginazione" rappresenta di Gianni Carchia allora per i romantici una vera e Eduardo BAURA propria categoria conoscitiva (il LA DISPENSA CANONICA Vedere l'invisibile. Nicea e lo statuto divieto veterotestamentario, bensì quella an- lettore di Coleridge la ricorderà come il vero principio creativo, dell'immagine, a cura di Luigi Russo, Ae- nidata nella tradizione ellenica. In quest'ul- DALLA LEGGE come disunione, dissipazione sthetica, Palermo 1997, pp. 216, Lit 40.000. tima l'immagine, anche quando è legittima, dell'esistente in funzione di una p. VII-288.L. 40.000 anche quando si pone come eikon, resta pur sua ricreazione); una categoria Nella collana del Centro internazionale sempre in qualche modo una realtà diminui- che si muove e agisce nella perce- Paolo BERNASCONI studi di estetica appaiono, a cura del suo pre- ta, un riflesso. zione del mondo poiché di esso ROGATORIE PENALI sidente', Luigi Russo, i testi delle risoluzioni Al contrario, i testi del II Concilio di Nicea conosce il rovescio dell'ordine ITALO-SVIZZERE anti-iconoclaste, decisivi per la teoria e la sto- sottolineano che l'immagine, sebbene sia in- classico. La "caotica potenza miti- ria dell'estetica occidentale, approvati nel terdetta in quanto eidolon in rapporto alla ri- ca" è ciò che segna il corrispettivo p. XVl-544, L. 65.000 787 dal II Concilio di Nicea. L'eccellente tra- velazione della natura di Dio, si dispiega inve- romantico (o meglio, la grande duzione di Claudio Gerbino, l'illuminante ce potentemente, con una sua autonoma va- scoperta romantica) dell'equili- brio dei classici e dei razionalisti; Carlo BERSANI apparato critico, costituito dalle tre appendici lidità, sul piano della storia degli uomini, nel è il riconoscimento dell'opera co- (storica, di Mario Re; storico-artistica, di Ma- loro legame con Dio. E questo l'aspetto pecu- IL PLURALISMO DEI SOGGETTI me "forma", non più come "mo- ria Andeloro; teologica, di Crispino Valen- liarmente biblico della legittimazione delle p. 186, L. 25.000 dello" perfetto; è ciò, soprattutto, ziano) consentono un accesso immediato alle immagini messo in luce, contro le tendenze che inficia D'imitazione" (giusta- sorgenti della coscienza d'immagine che ha iconoclaste, dalla teologia dell'immagine cri- mente, in questo senso, Rella ri- Marina BROLLO ispirato la nostra tradizione. Si potrebbe rias- stiana, sancita dal Concilio. Già specifico corda la centralità del percorso di LA MOBILITÀ INTERNA sumere il senso di tale coscienza nell'affer- dell'identità ebraica, dove all'invisibilità teo- Leopardi). Dietro tutto questo, la DELLAVORATORE mazione secondo cui "l'idolo e l'icona sono rica di Dio si accompagna la sua visibilità pra- contraddizione tra l'ordine che due cose opposte l'una all'altra". tica nell'incontro vivo con gli uomini, in quel- l'uomo imprime alla natura attra- p. XII-674, L. 80.000 È qui fissata tutta la complessità della que- la successione di eventi che costituisce la storia verso la creazione geometrica del- stione dell'immagine nella cultura occidenta- sacra, il legame di immagine e storia si raffor- la polis e ciò che ne resta escluso, premendo su di essa. E l'antino- Giulia CARA VALE le. Da un lato, infatti, è immediatamente evi- za, in seno al cristianesimo, nella vera e pro- mia del tragico. dente che i termini concettuali impiegati so- pria difesa delle immagini sacre. E immagine IL GOVERNO DEL PREMIER L'estetica romantica si configu- è legittima come icona, che è quanto dire, al NELL'ESPERIENZA no quelli propri della tradizione ellenica. La ra quindi come processo di riap- COSTITUZIONALE dottrina cristiana dell'immagine si pone, in- tempo stesso, come memoria e come profezia propriazione di quei territori DEL REGNO UNITO fatti, innanzitutto, come un approfondimen- dell'incontro fra l'umano e il divino. Così, esclusi dall'orizzonte razionale e p. VII-306.L. 40.000 to del contributo ellenico così come esso ave- mentre la terminologia greca resta invariata, il antropocentrico del soggetto oc- CONCORRENZA E MERCATO va trovato forma nella traduzione del libro senso dell'Onori muta radicalmente, una volta cidentale. Non riflette, ma "cono- posta l'affermazione cristiana dell'"incarna- sce"; ciò porta Rella a spingerla, Anno 1997-p. VI-410, L. 72.000 del Genesi, a opera dei Settanta, verso il III o il IV secolo a.C. I Settanta, per l'appunto, zione" di Dio. Elemento decisivo è qui la dis- quasi pericolosamente, oltre i li- adoperano "eidolon" allorché nel Decalogo si soluzione di quella differenza di natura fra miti cronologici che siamo soliti Maria Gabriella ESPOSITO assegnare al Romanticismo. Non tratta del divieto di farsi immagini di Dio. l'immagine e l'archetipo che caratterizzava la solo questa stagione viene riletta DIRITTO DI NATURA Tuttavia, cioè che appare con altrettanta evi- teoria greca. Con san Paolo non si indica più, in una sua unità europea (generi- E DIRITTO DI RAGIONE quanto al rapporto fra l'immagine e il model- denza dalla lettura di questi testi decisivi è camente sconfessata sul piano che l'iconoclastia combattuta dai padri riuni- lo, un legame di partecipazione o di affinità, p. VI-112, L. 15.000 scolastico), che risponde appunto ti nel Concilio non è quella che discende dal bensì una vera e propria identità. al tragico come dimensione della conoscenza, ma viene estesa fino Pietro ICHINO agli albori del Novecento: fino a IL DIRITTO DEL LAVORO Pascoli, grande indagatore del mi- stero insito nelle cose, attraverso p. XV-400, L. 42.000 letteratura. L'estetica del Roman- ticismo ("così mi è parso si doves- Fatti in casa la lente fanciullesca di chi ne per- se intitolare una proposta di un cepisce "le parvenze velate e le es- Silvano LABRIOLA (a cura di) sapere che procede attraverso le CESARE CASES, La fredda impronta della forma, La Nuova Italia, senze celate"; fino a D'Annunzio, CINQUANTENARIO DELLA forme: che si muove attraverso Firenze 1997, pp. 220, Lit 25.000 riletto attraverso Novalis, e a REPUBBLICA ITALIANA forme, costellazioni di immagi- Contenuti: Si tratta della tesi di laurea presentata da Cesare Cases Benjamin, critico mosso da un ni") è un volume che non si limita nell'autunno del 1946 all'Università di Milano, avendo per relatori Antonio "discorso marginale", poiché "so- p. VIII-416, L. 52.000 certo ad accogliere e sintetizzare Banfi ed Enzo Paci, sotto il titolo: Arte, fisica e metafisica nell'opera dì Ernst lo nei margini è ormai possibile la lunga frequentazione degli au- Junger. La tesi è riprodotta integralmente, senza tagli, modifiche o aggiun- trovare le parole che articolano te. Alla tesi segue L'Unghia del leone, un'ampia postfazione di Hermann tori - a cavallo fra Sette e Otto- un sapere di questa realtà: della Franco MODUGNO (a cura di) Dorowin, che insegna letteratura tedesca all'Università di Torino. realtà del nostro tempo". Oltre la cento - cui Rella ci ha abituato. Di Casualità: In una breve prefazione dell'ottobre del 1996, intitolata Co- PAR CONDICIO storia, il Romanticismo di Rella è capitolo in capitolo (sarei tentato me non si fa una tesi di laurea, l'autore spiega come la scelta di Junger E COSTITUZIONE di dire: di tappa in tappa) prose- fosse stata dovuta soprattutto al caso. Avendo perso molto tempo nello davvero un modo inattuale della gue con coerenza di metodo e in- studio della chimica, per desiderio della famiglia "che riteneva indispen- conoscenza, "una pratica e uno p.XXX-446,L. 56.000 dagine una lunga, inattuale rifles- sabile, per un ebreo, coltivare una materia che poteva dare lavoro in stile di pensiero" che gli consente sione su un momento importante qualsiasi paese" cercò un argomento "non troppo impegnativo" per lau- di dialogare con il passato da con- Avelino Manuel QUINTAS della storia della cultura occiden- rearsi rapidamente. temporaneo, sovvertendo la linea- tale: una vera e propria "scossa" Attualità: Com'è noto, Junger ha oggi superato i cento anni, mentre la rità del tempo. OBBLIGAZIONE POLITICA tesi si arresta al 1945. Ma Cases ritiene che la sga evoluzione si fermi al rivoluzionaria, come si ricorda in E GOVERNO LEGITTIMO 1945, dopo aver toccato il vertice nel Lavoratore ( 1932). p.XV-300,L. 40.000 apertura. Lezione: Secondo Dorowin, lo studio di Cases dimostra che si può (si REGIONALISMO, FEDERALISMO, Rella sa muoversi liberamente deve) criticare l'ideologia di Junger senza per questo sminuire il suo va- fra temi, teorie, atteggiamenti, lore letterario. Mantenere distinti, anche se non slegati i due aspetti, è il WELFARE STATE senso della sua lezione anche cinquant'anni dopo. GIUFFHAtti del ConvegnoÈ EDITOR. Roma, 9-1E0 maggi - oMILAN 1996 Ocercand o di rintracciare un possi- VIp. VII-544A BUST, L. 68.00O 0 ARSIZIO 40 bile canone, di dare forma all'in- "L'Indice" non recensisce i libri dei membri del Comitato di redazione, ma ne TEAntoni. (02o TARANTIN) 38088.29O0 •(a CCcurPa 72120di) 9 sieme di tradizioni che agitano la dà conto in questa rubrica a cura della direzione. CULTURE GIURIDICHE grande officina del Romanticismo E DIRITTI DEL NASCITURO p. X-336, L. 42.000 OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 39 S^sWtl'Cryi crtcr<^ic\<

GEORGE L. MOSSE, L'immagi- del femminile, e dunque della po- ne dell'uomo. Lo stereotipo tenziale svirilizzazione del guer- maschile nell'epoca moderna, Il re è nudo riero, la cellula fondante dello Einaudi, Torino 1997, ed. orig. Stato. 1996, trad. dall'inglese di Enri- di Mario Corona Oltre che alle proprie contraddi- co Basaglia, pp. 268, Lit 38.000. zioni, lo stereotipo maschile, pur sta" maschile, mentre il corpo ma- che su alcuni scrittori omosessua- bello e di solito vestito. Fascismo qua e là sgretolato, sopravvive co- Nell'Europa di metà Settecento schile si depura delle sue poten- li, come Siegfried Sassoon, Wil- e nazismo riprodurranno invece munque anche al crollo delle ditta- il concetto di mascolinità viene zialità erotiche per diventare il fred Owen e T. E. Lawrence, che in pieno la contraddizione origi- ture, in quanto determinato, con- sottoposto a un processo di siste- corpo eroico del guerriero. proprio in quanto artisti sentiva- naria, esaltando fino al parossi- clude Mosse, non soltanto dai rap- matizzazione che George Mosse Naturalmente, osserva Mosse, no pesare su di sé il sospetto di es- smo il maschio guerriero bello, pprti di potere, ma da un fitto reti- indica come una delle premesse in- perché uno stereotipo si affermi sere meno "uomini" dei "veri uo- forte e nudo, che trova nei came- colo di codici morali e di dispensabili per l'avvio dell'epoca deve crearsi il suo opposto, il con- mini". rati la società più congeniale (dai comportamento in cui la rispetta- moderna. Le antiche qualità virili - trotipo, da individuare nei "debo- Un altro sospetto molto diffuso Blinde alle SS), cementata dai vin- bilità continua a giocare un ruolo forza di volontà, onore, coraggio - li", che saranno, come già nel me- è che gli ebrei, regolarmente rap- coli comuni dell'azione, del san- centrale. permangono; le nuove scienze dioevo, "le persone instabili, pri- presentati come brutti, deformi e gue e della patria. Al tempo stesso Di quest'ultimo lavoro dell'illu- dell'antropologia e della fisiogno- ve di radici: gli zingari, i vagabon- anche effeminati, organizzino essi continuano a vedere nella fa- stre storico del razzismo e dei na- mica ne postulano ora una sorta di di, gli ebrei (...), i criminali complotti su scala mondiale, co- miglia, luogo della domesticità e zionalismi si apprezzano sicura- incarnazione nel corpo dell'uomo, mente l'ampiezza dello sguardo e sicché la bellezza fisica diventa della documentazione, la capacità prova visibile della virtù. di sintesi, la scorrevolezza e l'orga- Ma in quali modi e forme si in- nicità dell'esposizione. Eppure, dividua la bellezza virile? Una alla fin fine, una perplessità rima- ne. Per la formazione del moder- consolidata tradizione la ricono- no codice della mascolinità era sceva nelle immagini lasciateci proprio indispensabile il ricorso dalla scultura greca. Fu Winckel- all'immagine nuda di un corpo mann a compiere la necessaria bello? Non bastava che fosse for- operazione di recupero, introdu- te, come infatti Mosse ci dice che cendovi però una contraddizione bastò all'iconografia sovietica? esplosiva. Winckelmann amava Come mai allora nell'Occidente gli uomini, e dunque, come i Gre- così saldamente legato alla nozio- ci, non aveva problemi nel rico- ne della rispettabilità borghese noscere a quei corpi la loro natu- non accadde altrettanto? Come rale sensualità, così profonda- convivano l'industrioso perbeni- mente disturbante per la cultura smo e la bellezza nuda, se non in del suo tempo, avviata a una sem- un rapporto tortuoso di desideri pre più dura repressione sessuale. negati, di fantasie represse che Perché il modello greco fosse so- trovano infatti la loro strada segre- cialmente accettabile occorreva ta nei bordelli e nella produzione anestetizzarlo e riproporlo in pornografica così fiorente proprio chiave de-erotizzata, idealistica, nell'Ottocento? E in che rapporto come prototipo di una bellezza stanno la rispettabilità borghese e serena, armoniosa, espressione di il fascismo, il nazismo, la loro glo- una forza controllata. Questo, al- rificazione del corpo maschile bel- meno, nelle formulazioni teoriche lo e nudo e sensualissimo, testimo- e, per così dire, ufficiali. Rimane- niata dallo Stadio dei Marmi a Ro- va il fatto che "comunque si fosse ma o da Olympia di Leni Riefen- evoluto lo stereotipo maschile, gli stahl? Per non parlare delle SS e esordi di un'immagine che avreb- delle loro non sempre impeccabili be informato a sé l'ideale' norma- propensioni sessuali. Da Mosse si tivo della mascolinità - l'inglese sarebbe forse voluto qualcosa di tutto d'un pezzo, il bravo ragazzo più di quanto già non dica sulla so- americano, e via dicendo - scatu- stanza profonda dell'omoeroti- rivano da una sensibilità omoero- smo maschile, indispensabile ce- tica". mento delle istituzioni del potere Winckelmann riportava infatti patriarcale (esercito, chiese, scuo- al centro dell'ideologia patriarcale le, confraternite, associazioni pro- dell'Occidente cristiano un'imma- fessionali, sport) e sul labile e tor- gine maschile pur sempre pagana, mentato confine che nell'Europa pur sempre rappresentata nel fiore cristiana blocca - ufficialmente - di una pienezza fisica e sensuale ogni espressione sessualizzata di accanitamente mortificata dal cri- tale fondante legame. La doppiez- za guerrigliera dell'operazione stianesimo per secoli e secoli, fino compiuta da Winckelmann su al Rinascimento, che aveva infine questo campo minato ricorrendo operato un recupero seppur par- al linguaggio della classicità e ziale di valori precristiani. E ora, dell'accademia avrebbe potuto as- agli albori della modernità, ovvero sumere un risalto più spiccato, e i dell'epoca che avrebbe daccapo connotati ambigui e violenti della imposto alle masse la mortificazio- rispettabilità borghese si sarebbe- ne del corpo non più a fini di peni- ro ancor meglio evidenziati in tut- tenza spirituale ma di produttività ta la loro genetica deformità. materiale, ecco che il paradigma maschile torna a modellarsi su un'immagine pericolosamente se- duttiva. abituali, i pazzi, e i cosiddetti de- me gli omosessuali. Verso i quali La cultura di fine Settecento e viati sessuali", oltre, ovviamente, ultimi nemmeno il rivoluzionario alle donne, da sempre ritenute in- ancor più quella dell'Ottocento Friedrich Engels era granché te- C.so Buonarroti, 13 Edizioni tel. 0461/829833 dovranno costruire imponenti di- capaci di autogoverno. E ora il nero. Quando Marx gli inviò, nel 38100 Trento fax 0461/829754 spositivi ideologici per annullare controllo e la persecuzione si fan- 1869, uno dei primi appelli per i Erickson la carica sensuale di quell'immagi- no più sistematici, col soccorso diritti degli omosessuali, Engels ne nuda che viene da lontano. Il della scienza medica che stigma- reagì, dice Mosse, "con orrore e tizza isterie - prima femminili e spavento". Toccherà da un lato ai cristianesimo torna a combattere Materiali didattici S. Benedan, A. Antonietti la sua eterna battaglia sessuofoba, poi anche maschili: quelle degli socialisti e ai movimenti per l'e- specifici per alunni e in parte la vince, a un prezzo "uomini nervosi" ovvero effemi- mancipazione femminile, e dal- con difficoltà Pensare non indifferente. Il corpo otto- nati - e alterazioni comportamen- l'altro a scrittori, artisti e intellet- di apprendimento centesco, maschile, femminile e tali di ogni tipo, attribuite vuoi tuali come Whitman, Wilde, Hir- le immagini persino infantile, verrà seppellito all'onanismo (forma erotica emi- schfeld, Jean Lorraine, Natalie Schede per lo sviluppo sotto tonnellate di stoffa. Il corpo nentemente improduttiva e che Barney e tanti altri e altre, il com- della visualizzazione mentale sfugge al controllo sociale) o alla pito di elaborare un modello di vi- maschile, in particolare, sarà rico- pp. 320 - L. 39.000 perto da abiti standardizzati, im- temuta sifilide (giusta punizione rilità diverso e più accettabile, penetrabili e luttuosi, e, quando per i fornicatori), o a tare geneti- fondato sui valori della solida- svestito, sottoposto alla spartana che e razziali. rietà, dell'eguaglianza dei sessi, e disciplina della ginnastica, che Su queste posizioni variamente sul rifiuto della violenza e del na- C. Cornoldi et al. prepara alla lotta, allo sport, al maschiliste, violente e razziste si zionalismo, proprio mentre in duello, alla guerra, ovvero a quel- ritrova l'intera destra europea, da Germania, in Inghilterra e altrove Abilità visuo-spaziali de Maistre a Jahn, Fichte, Grégoi- si promulgano leggi punitive nei la mascolinità aggressiva così fun- Intervento sulle difficoltà non verbali re, Dorè, Weininger, Junger, confronti dei "deviati". zionale ai nazionalismi del Nove- di apprendimento cento. Nelle raffigurazioni icono- Montherlant, Drieu Fa Rochel- Il comunismo elegge a campio- grafiche, che ora si avvalgono an- le, Saki, Papini, fino allo Hitler ne della lotta di classe, preludio pp. 300 - L. 43.000 che della fotografia, il corpo di Mein Kampf. La fascinazione all'abolizione della famiglia e del- sensuale rimane quello della don- esercitata dal maschio eroico e lo stato, un maschio potente e ag- Su internet: http://www.delta.it/edizioni erickson na, eterno oggetto della "conqui- combattente agisce del resto an- gressivo, non necessariamente OTTOBRE 1997 CL . N. 9, PAG 40

Paesaggio con vulcano di Mario Tozzi

ANTONIO NAZZARO, Il Vesuvio, turo e del degrado, ma già istradata getto di osservazione - delle realtà stata l'ultima, per ora, di un perio- mettevano in fuga i residenti. Dei Liguori, Napoli 1997, pp. 374, sulla via dell'esaurimento della antropiche di quella parte di para- do in cui il vulcano era molto più cambiamenti di forma dell'edificio Lit 55.000. propria civiltà magnifica e in qual- diso terrestre. Il Vesuvio di Nazza- violento di oggi, sempre ammesso vulcanico abbiamo chiara memo- che modo "superiore". E che paese ro è più di un libro di storia natura- che abbia un senso paragonare i ria nella documentazione storica e Non è passato poi troppo tempo fantastico doveva essere il Meridio- le in senso tradizionale - di quelli, tempi del vulcano a quelli limitati soprattutto artistica del tempo, da quando - non più di duecento ne d'Italia, a quel tempo, da Roma peraltro, che non si scrivono più e dell'uomo. E poi l'eruzione del sterminata e opportunamente ri- anni fa - "la felicità accarezzava le a Napoli a Palermo: una specie di si leggono ancora meno -, è un rac- 1631, la più potente, che fece oltre prodotta nel libro. Come Crono pietre e le rocce d'Italia". Il luogo paradiso terreno che permetteva le conto ben ritmato in cui geologia, seimila vittime senza emettere che mangia i suoi figli, il Vesuvio del mondo dove più di ogni altro visioni più suggestive soprattutto storia della natura e degli uomini e neppure un grammo di lava, se per divora se stesso, muta la sua forma vivere era oltremodo piacevole. Il da quelle bocche infernali aperte cultura del dettaglio si fondono in lava si intende (correttamente) esteriore e cambia il clima influen- viaggiatore dei secoli XVII e sulle viscere della Terra che sono i una lega di grande qualità. La sto- quel magma degassato che defini- zando profondamente gli autocto- XVIII, di provenienza germanica ni, le loro abitudini e le loro cre- o anglosassone, ma particolarmen- denze. Geologo e storico insieme, te quello francese (vedi Italies, a Nazzaro si muove a proprio agio cura di Y. Hersant, edito da Bou- tra riferimenti documentali e illu- quine Laffont, fresco di stampa, Il futuro dell'energia strazione di temi geologici con sin- ma anche il bellissimo Un viaggio tesi e chiarezza, scandendo la nar- al Vesuvio di Paolo Gasparini e Sil- razione in un particolare alternarsi vana Musella, Liguori, 1991), di- MAURO PALAZZETTI, MAURIZIO PALLANTE, l'efficienza energetica ci sono - basta pensa- di brani e riferimenti che la arric- menticava il senso di angoscia del- L'uso razionale dell'energia, Bollati Borin- re alla cogenerazione -, a condizione, però, chiscono pur senza renderla ostica la vita solo perdendosi fra le città e ghieri, Torino 1997, pp. 204, Lit 24.000. che ci sia una cultura energetica tale da far o frammentata. A questo proposi- le campagne di quello che doveva FRANCO IACOLARE, Ecologica, Liguori, Na- crescere la domanda di negawattora, i chi- to è esemplare il capitolo sulla na- essere un paese ancora in un magi- poli 1996, pp. 136, Lit 18.000. lowattora risparmiati. scita e lo sviluppo delle prime teo- co equilibrio, dove la natura era Anche Iacolare propone un uso ragionato rie vulcanologiche che - a ben stata trasformata in arte. Non c'era "Contro i luoghi comuni, decisamente e delle risorse ambientali nel suo Ecologica, guardare - sono teorie attorno alla neanche bisogno di muoversi o af- nascita del mondo stesso. Attra- con cognizione di causa", questo il motto di ma il volume ha una consistenza radicalmen- frettarsi, una volta calcato il suolo verso i testi originali di Della Tor- Palazzetti e Fallante,- autori di un libro denso te diversa rispetto a quello di Palazzetti e italico, bastava aprire gli occhi per re, De Bottis, Mecatti, Serao, Brei- di dati che, si spera, verrà letto non solo da essere pervasi da una felicità in- Pallante, anche perché - crediamo - si rivol- slak e tanti altri si scopre come la combente, che mai avevano prova- tecnocrati e ingegneri d'assalto, ma anche da ge a un lettore differente. Non si parla qui fermentazione della pirite potesse to prima né Stendhal - neppure ambientalisti dell'ultima ora che, confon- dell'aspetto tecnico, quanto piuttosto di originare le lave, o come gli Elateri nei giorni nella sua giovinezza -, né dendo risparmio con rendimento ed efficien- quello culturale e decisionale, che viene illu- - impetuosi venti sotterranei - ge- Chateaubriand, stordito da quello za, remano clamorosamente contro (in buo- strato sotto il profilo legislativo e operativo a nerassero le eruzioni più violente. che gli occhi facevano fatica a re- na fede) gli interessi del pianeta. Le fonti co- livello ministeriale. Peccato che non si ap- Oltre a essere stato una formidabi- stituire al suo cervello ingolfato. siddette alternative, per esempio, hanno profondiscano meglio le questioni ambienta- le palestra per gli ingegni dei natu- Che paese straordinario doveva qualche costo ambientale pure loro e - so- li accennate e che quasi l'unico pregio del li- ralisti dell'epoca, lo studio del Ve- essere l'Italia di neppure due secoli prattutto - non sembrano in grado di soddi- bro risieda nella parte finale, dove si illu- suvio contribuì all'abbandono del- fa, inconsapevole delio scempio fu- le teorie nettuniste (per cui tutte le sfare completamente gli attuali e futuri biso- strano i codici comportamentali della Cee e rocce si erano generate dalle acque gni di energia dei terrestri. Il risparmio ener- le legislazioni relative alla valutazione del mare): come spiegare le lave in- getico non è, in realtà, solo moderazione e ri- dell'impatto ambientale (Via) e allo smalti- candescenti eruttate - dal vivo — da duzione dei consumi finali; inoltre né queste, mento dei rifiuti solidi urbani. Le definizio- quel cono così alto e lontano? né la sostituzione delle fonti tradizionali ni iniziali - destinate a chi è veramente a di- Come mai - ci si chiede da sem- sembrano in grado di eliminare l'impatto giuno dei concetti basilari in tema di difesa pre - l'uomo torna a costruire dove ambientale dei processi di produzione dell'e- ambientale - avrebbero tratto giovamento già il vulcano ha distrutto e dove si NOVITÀ nergia. da alcuni esempi e appaiono ordinate in mo- può prevedere che tornerà di farlo? L'assunto di base: risparmiare energia non do casuale e spesso non supportate da dati Nazzaro tenta una risposta a quello LEONARDO VITTORIO ARENA conviene a chi la produce (per esempio in aggiornati. che chiama il "paradosso del Gra- natello" (scoprite nell 'Epigrafia ve- DEL NONSENSE Italia all'Enel), né a chi detiene l'oligopolio Ciò nonostante la lettura parallela dei due suviana finale di cosa si tratta): il bi- TRA ORIENTE E OCCIDENTE delle fonti tradizionali. La speranza che si testi sembra utile: permetterà di apprezzare sogno, di cibo, di terreni utili (si sa pp. 168, L. 28.000 trovi ancora petrolio almeno per i prossimi come la visione tecnico-scientifica e quella che i suoli vulcanici sono in genere Il problema del senso cinquantanni - e il fatto che esso costerà umanistica fatichino molto a integrarsi, an- fertilissimi), di materiale da costru- è d'importanza cruciale sempre di più - fa solo perdere tempo nell'af- nella storia della filosofia che quando gli ingegneri rinunciano a scrive- zione per nuove strade di basoli ne- di ogni cultura. frontare quello che gli autori de L'uso razio- re solo stringhe di numeri in apparenza senza ri che finalmente liberano dalla A esso possono essere nale dell'energia stimano inevitabile: un pe- senso e si rivolgono al lettore comune in mo- schiavitù del fango (la lava appun- ricondotti tutti gli altri problemi filosofici. riodo di emergenza a breve, in cui si farà do semplice e convincente. IL aspetto cultura- to), di rocce per il piccolo artigia- In questo libro, e con queste fronte come si potrà alle aumentate esigenze le del problema è impostato da Iacolare e ri- nato e vigne per il vino (le famose convinzioni, si cercherà lagrime vesuviane). Dove ci sono di analizzare il problema energetiche, seguito, a medio termine, dalla solto, in prima approssimazione (almeno dal da un punto di vista prospettiva dell'instaurarsi di un nuovo mo- punto di vista operativo), da Palazzetti e Pal- vulcani, poi, secondo la credenza gnoseologico popolare non ci sono terremoti - dello di consumi a metà strada fra la proba- lante, che ordiscono una trama coinvolgente ed epistemologico, dedicando asserzione non giustificata e peral- una sezione finale all'estetica. bile indigenza delle popolazioni del Terzo e scientificamente suggestiva, tanto da far tro clamorosamente smentita nel Mondo (se non svilupperanno maggiori di- sembrare strano che altri non provino imme- 1980 dal sisma irpino - e, infine, c'è sponibilità di energia) e la catastrofe am- diatamente a mettere in pratica le indicazio- turismo e commercio. La parte ico- bientale (se la svilupperanno nello stesso WILFRIED LOTH ni del libro. Che la situazione reale sia più nografica si rivela così molto utile e modo in cui è stato fatto nel mondo occiden- complessa e articolata di quanto da loro im- rende familiari anche le raffigura- FIGLIASTRI tale). Le possibilità tecniche di accrescere maginato? (m.t.) zioni di zone sconosciute. Inoltre DI STALIN nell'appendice mostrare i luoghi MOSCA, BERLINO del vulcano risulta una scelta ap- E LA FORMAZIONE DELLA RDT propriata e di grande effetto per a cura di RAFFAELE D'AGATA calarsi in una realtà poco nota, ma- pp. 286, L. 38.000 vulcani, paese di cardiili addolorati ria eruttiva del vulcano è racconta- scono i vulcanologi, mentre lava in gari solo letta o immaginata. Nuove fonti e nuovi problemi, e di incantamenti. Napoli - in pri- ta con il gusto dello studioso e con dialetto napoletano - anzi vesuvia- Non sfuggono all'autore i concet- in questo decennio, hanno dato mo luogo - meta preferita, dove la la passione dell'uomo legato alia no - è sia quella canonica bollente ti modernamente intesi di rischio luogo a una vasta ondata storia dell'uomo era la storia del sua terra (l'autore decide di vivere (lava di fuoco), ma anche e soprat- vulcanico e di previsione e preven- di nuovo pensiero storiografico sulla guerra fredda vulcano e dove mito pagano e pre- a Pozzuoli, cioè dentro i Campi tutto quella formata dalle continue zione dei fenomeni eruttivi, inqua- ormai conclusa. ghiere cristiane si fondevano in un Flegrei, distretto vulcanico ancora e inarrestabili colate di fango che drati però nel loro sviluppo storico Basandosi su fonti d'archivio sincretismo ancora oggi tangibile, ben attivo) ed è sistematicamente già avevano sommerso Ercolano e dalla nascita a oggi: si scoprirà che recentemente aperte e rigorosamente vagliate, quel misto di naturalismo panteista sostenuta dall'appoggio documen- che provocarono i maggiori danni molte di quelle che sembrano no- questo libro descrive e cattolicesimo che ce la rende per tale, dal riferimento bibliografico, del 1631 (lava d'acqua). vità erano già state affrontate e co- magistralmente svariati aspetti certi versi simile alla Bahia del can- con lunghe e approfondite note Le eruzioni del Vesuvio non nosciute in un mondo ancora assen- chiave, in una vicenda cruciale, domblé e di tutti i santi. nel corpo della narrazione e con di una delle nuove evidenze cambiavano solo la forma del vul- nato e, almeno in questo, natural- che vanno scuotendo le abituali Se pure non rimane quasi niente una strepitosa antologia tematica cano: mutavano il paesaggio circo- mente equilibrato. Andate di fronte generalizzazioni. di quell'equilibrio fra mondo finale. Dalle origini fino all'ormai stante, la topografia, l'atmosfera, alla basilica di Santa Croce a Torre dell'uomo e universo naturale, canonica eruzione del 79 d.C. - donavano il rosso scuro ai tramon- del Greco, se potete, e osservatene molto ancora resta da dire attorno quella descritta da Plinio il Vec- ti, tormentavano gli animi e attrae- alla storia fantastica del Vesuvio, chio e raccontata dal nipote a Taci- vano centinaia di spettatori, curio- osservatore impassibile - non og- to in una delle sue Lettere -, che è si e turisti nello stesso tempo in cui • OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 41 Qoìr c-^e^v'j-e 4 • to da Gerald Edelman, secondo Pietro Corsi: il vero patto da stabili- varie, diversificate, evolute della lo studio dei molteplici processi cui il tentativo di "riassegnare la re è quello con l'ignoranza. "Lo scienza moderna, eppure così in- evolutivi che fanno di questa realtà con attenzione il campanile che, mente alia natura" rappresenta la stallo che oggi si avverte appare trecciate e interdipendenti, per ave- una struttura irriducibilmente com- contrariamente alla logica, è alto fine del vecchio illuminismo e l'ini- dunque risultare da una difficoltà re una visione personale del mondo plessa, implica un mutamento radi- quanto la chiesa. L'eruzione del zio del nuovo. La "rivoluzione del- preconcetta e tutto sommato com- naturale e dei suoi prodotti, mente, cale nella concezione della natura 1794 - che sommerse la città - alzò le neuroscienze", egli continua, dal prensibile ad affrontare in termini tecnologia e scienza inclusi. Vera o stessa della scienza"; "Il passaggio il livello del suolo e la chiesa (andata punto di vista storico è stata im- storicamente realistici e in ogni caso sbagliata che sia, risuona forte la da una concezione fissista a una distrutta) fu ricostruita nelle sue portante tanto quanto quella co- documentati la complessità dei fe- notazione di Albert Einstein: "Il cdncezione evolutiva del mondo proporzioni a partire dal nuovo li- pernicana in cosmologia, e ha avu- nomeni che chiamiamo 'scienza' e più grande di tutti i misteri è la par- implica infatti anche il passaggio da vello, risultando alla fine alta come to fondamentali implicazioni sul 'tecnica': comprensibile, dicevo, in ziale intelligibilità del mondo". una concezione della conoscenza del il campanile rimasto miracolosa- riduzionismo. quanto tali ricerche richiedono Anche se il cor si spaura, bisogna mondo fondata su un metodo uni- mente intatto. Insomma, non c'era Nonostante il successo del ridu- tempo e fatica, e non sono mai tra- prendere coraggio e parlare di versale e immutabile a una conce- bisogno di radere al suolo e coprire zionismo in fisica, chimica e biolo- ducibili in titoli a due o tre colonne. scienza, attraverso la sua storia e le zione che fa dipendere i risultati tutto di nuove costruzioni, si poteva gia molecolare, "esso diventa scioc- Percorrere le strade mai lineari at- sue acquisizioni, a un pubblico va- della conoscenza dalle circostanze - si può - cercare un rapporto più co se applicato alla materia della traverso cui tradizioni di ricerca di- sto e possibilmente ancora educabi- storiche. Anche la crescita della co- noscenza scientifica diventa dun- equilibrato con i fenomeni naturali mente". Il funzionamento della sciplinari, interessi culturali, filoso- le. Emanuele Vinassa de Regny, que un processo evolutivo analogo che diventano catastrofici solo a mente, egli prosegue, "trascende la fici, teologici, politici di diversi inesauribile animatore della cultura a quello dell'evoluzione della specie causa della nostra proverbiale insi- o dell'apprendimento individuale, pienza o malafede. Ma eravamo nel nel quale entrano come fattori de- XVIII secolo, gli italiani (i napole- terminanti il caso e l'ambiente tani) sembravano disporre di un esterno". dono particolare che gli permetteva di mettere in luce straordinari punti La proposta di portare il Nove- di vista dell'ambiente naturale e ar- cento nelle scuole può essere cen- monizzarli con quanto di nuovo an- trale per il nostro futuro non solo davano costruendo. Cosa sia acca- per temi di storia, scienze sociali e duto in seguito per mandare perdu- umane, ma proprio per le visioni e le to quel paese felice, per trasformare LOESCHER attese della scienza. Ben si adatta al- "il giardino di Europa" nella pattu- lora la citazione che Lewis Wolpert miera del Mediterraneo riesce an- fa, nel libro di Donghi, di Thomas cora difficile da capire. Jefferson, in relazione alla pubblica comprensione della scienza: "Non conosco alcun depositario certo dei poteri ultimi della società che non sia il popolo stesso, e se non non lo Scienza LATINO CON crediamo sufficientemente illumi- nato da esercitare questo controllo con salutare giudizio, il rimedio non a fine'900 consiste nel rimuovere l'esercizio di CASTIGLIONI quel potere, ma nell'informare me- di Aldo Fasolo glio il suo giudizio".

L'immaginazione della natura. MARIOTTI Le frontiere della visione Darwin scientifica, a cura di John Corniceli, Bollati Boringhieri, È recentemente stato pub- Torino 1997, ed. orig. 1995, GRECO CON IL blicato da Bollati Boringhieri trad. dall'inglese di Angela Io- un piccolo libro, Castelli in aria rio, pp. 291, Lit 65.000. (present. di Giorgio Celli, po- Il patto col diavolo, a cura di Pi- MONTANARI stfaz. di Gian Arturo Ferrari, no Donghi, Laterza, Roma-Bari Torino 1997, trad. di Fiamma 1997, pp. 162, Lit 30.000. Bianchi Bandinelli, Gian Artu- PIETRO GRECO, FRANCO PRAT- ro Ferrari e Barbara Continen- TICO, GIORGIO RTVIECCIO, EMA- UN ALTRO MODO za, pp. 151, Lit 18.000), in cui NUELE VINASSA DE REGNY, Toc- sono raccolti due dei numerosi care le stelle. Scienza e tecnolo- taccuini di osservazioni scienti- gia nel Novecento, Cuen, Napo- DI STUDIARE fiche e riflessióni che Charles li 1997, pp. 274, Lit 25.000. Darwin iniziò a scrivere dopo il ritorno in Inghilterra dal viag- Alla fine di un secolo "breve" si gio con il Beagle. Nei due tac- affollano i libri che ne tentano un cuini proposti in questa edizio- bilancio e gettano il pensiero oltre ne sono presenti materiali mol- le barriere del secondo millennio. to eterogenei: resoconti degli In questa riflessione dettata spesso insegnamenti medici del padre da motivi un poco retorici e di occa- di Darwin, commenti su rivi- sione, la scienza ha molti bilanci da ste o libri naturalistici, osserva- fare: deve contare i suoi successi Luigi Castiglioni-Scevola Mariotti Franco Montanari zioni scientifiche dello stesso Darwin, riflessioni sulla filoso- immensi e rapidissimi, ottenuti in VOCABOLARIO VOCABOLARIO bella équipe con la tecnologia, ma fia di Comte... Tema unificante DELLA LINGUA LATINA DELLA LINGUA GRECA deve anche lenire ferite (teoriche e è quello dell'espressione delie di orgoglio). La scienza ha scoperto i emozioni (i due taccuini erano le sue capacità distruttive e belliche, LOESCHER già disponibili in appendice ha raggiunto la coscienza infelice di 10121 Torino Via Vittorio Amedeo II, 18 Tei. +39 11 5654111 Fax +39 11 5625822 http://www.loescher.it-E-mail: loescher @ inrete.il all'edizione italiana di L'espres- sé, anche attraverso la critica bioeti- sione delle emozioni nell'uomo ca, ha perso baldanze e certezze di e negli animali, Boringhieri, saper creare una nuova religione 1983). Come osserva Giorgio del sapere scientifico. E anche i me- Celli nella presentazione, se todi si sono fatti più eterodossi. Il c'erano dei dubbi che Darwin pendolo si è così spostato da un ri- causalità newtoniana. L'attività del- scienziati o gruppi di scienziati si in- scientifica in Italia, che coraggio ne fosse un materialista, questi duzionismo estremo al rinnovato le memorie di ordine superiore tra- contrano con domande sociali di ri- ha da vendere, propone una storia taccuini li hanno definitiva- interesse per visioni globali. Ora è scende la descrizione di successioni sultati pratici o teorici, e produco- del Novecento scientifico, attraver- mente dissipati. In più punti di moda parlare di complessità, un temporali della fisica. Infine la no insiemi di affermazioni sulla e di so contributi di giornalisti specializ- nega decisamente il libero arbi- modo sintetico per coniugare anali- struttura del Sé nella società è per manipolazioni della realtà (qualun- zati nella divulgazione, piuttosto trio: (...) dopo tutto il libero ar- si di eventi puntuali e salti qualitati- certi versi un accidente storico". que cosa s'intenda con questo ter- che di accademici imponenti. Il ri- bitrio e il caso sono sinonimi. vi imprevisti. Con la crisi delle certezze del me- mine in diverse epoche storiche e in sultato è accattivante e va in contro- Inoltre, "se esistono dei ricordi Così il libro di Comwell racco- todo scientifico si confronta anche diversi climi filosofici) rimane in tendenza: invece che raccolta di anteriori, come sostiene Plato- glie i contributi di un convegno, 0 libro di Pino Donghi, che racco- ogni caso il sommo modo per chia- saggi roboanti, è luogo di narrazio- ne nel Fedone, non apparten- tenutosi al Jesus College di Cam- glie gli interventi eclettici e brillanti rire cosa significhino le magiche pa- ne piana e di conclusioni importan- gono all'anima che trasmigra, bridge nel 1992, sul potere e sui li- di Spoleto-Scienze 1996. L'enfatica role 'scienza' e 'tecnica', che paiono ti. "Il passaggio da una scienza de- ma alla scimmia che sta alle no- miti del riduzionismo. I saggi sono domanda è: la scienza ha instaurato sempre più oggetti di invocazioni dita alla scoperta di leggi semplici e stre origini. Per quanto concer- alquanto eterogenei e pongono in un patto faustiano col diavolo? Gli scaramantiche o di demonologie universali, che costituirebbero la ne la mente, è in perfetto ac- vivace confronto visioni scientifi- interventi oscillano tra l'apologia escatologiche". Il vero problema è struttura nascosta di una realtà solo cordo con Buchner: i pensieri che diverse e altamente conflittua- della scienza moderna e una critica la capacità di comprendere, nel apparentemente mutevole e impre- sono secrezioni dell'organo ce- li. Il risultato più alto e unificante forte del suo riduzionismo. La con- senso letterale di "contenere", le vedibile, a una scienza che sposta rebrale". sembra comunque quello raggiun- clusione più lucida appare quella di conoscenze e le metodologie così l'obiettivo delle sue indagini verso llll• i •

SUDAFRICA il ritmo dell'arcobaleno Una versione dell'inno dell1AFRICAN NATIONAL SUDAFRICA, il ritmo dell'arcobaleno CONGRESS oggi inno nazionale del paese. primo CD di una collana ispirata ai ritmi, alle Una canzone di JOHNNY CLEGG dedicata a NELSON voci e ai suoni senza latitudini della MUSI- MANDELA. Tutte le sonorità più affascinanti di CA DEL MONDO un popolo e della sua musica. rUnità il CI) con un fascicolo curato da IIJTERNAZIOEALE a 16.000 lire OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 43

Né angeli né insetti di Anna Nadotti a versione cinematografica di "Angeli e insetti" (Angels & Insects) di Philip Haas Alabaster, volutamente leziosa nel LAngeli e insetti, del regista Phi- romanzo, mai caricaturale, come fi- lip Haas, ripropone la questione con Patsy Kensit, Kristin Scott-Thomas, nisce per essere nel film. E su tutto infinite volte dibattuta del rappor- Mark Rylance, Gb - Usa 1995 incombe quel grande letto a bal- to tra film e opera letteraria. Nelle dacchino, alveare di trine e merletti ultime due stagioni abbiamo avuto - ovviamente sfruttato da una di- modo di vedere parecchi film tratti del reverendo, che della farfalla ha stribuzione tardiva che lo ha spac- da classici della letteratura, soprat- i colori ma non la leggerezza, e per- ciato per un film ad alto tasso eroti- tutto inglese, con risultati più o ché solo dopo un ingannevole ma- co - dove Eugenia-Patsy Kensit meno soddisfacenti agli occhi di trimonio riuscirà a riprendere il consuma con scarsa convinzione chi aveva letto il libro - e le pagine mare e i suoi studi grazie all'inge- ora l'incesto con l'amato odiosissi- di "Effetto film" ne hanno dato gnosa sensibilità di Matty Cromp- mo fratello, ora i riti di un matri- ampiamente conto. ton, istitutrice dei piccoli Alaba- monio riparatore, e dove ripetuta- Con Angeli e insetti, e ai miei oc- ster, che, dietro una caparbia disci- mente partorisce pallide creature chi, la questione assume un risvol- plina e una parsimoniosa creatività gemelle. Il pallore - che nel roman- to particolare. Si dà il caso infatti - evidente allusione alle formiche zo alludeva fisicamente alla fine di che la sottoscritta, appassionata cui insieme si dedicano e a cui in- un'epoca e di una classe, al soprav- tanto di letteratura quanto di cine- direttamente dovranno la propria vivere estenuato eppure ancora se- ma, abbia curato la traduzione ita- libertà - cela un'appassionata e fie- ducente di una società chiusa e fine liana dell'omonimo libro di Anto- ra intelligenza. a se stessa - diventa così il tratto di- nia S. Byatt. Volutamente scrivo li- stintivo ma esteriore del film, che bro, non romanzo, in quanto nel li- ha i suoi momenti migliori nei det- bro di romanzi ce ne sono due, tagli di contorno (le sequenze in cui Morpho Eugenia e Angelo coniuga- La battuta servette operose e tutte uguali per- le, e il film è tratto dal primo, e solo corrono faccia al muro i corridoi WILLIAM: Voi pensate pa- da quello. Sicché chi fosse in cerca del palazzotto in un sussurrio di in- recchio per..., Miss Crompton. di angeli, si rivolga altrove. Limi- confessabili verità; il ripetersi sem- MATTY: Per essere una tiamoci dunque agli insetti e alla pre uguale della scena in cui Wil- donna. Stavate per aggiunge- stupenda farfalla che dà titolo e liam è ammesso nell'alcova della re "per essere una donna" e corpo al romanzo e non riesce a sua ape regina, con quella soglia vi siete trattenuto. Grazie. E sottolineata dal verde di una porta dare al film né l'uno né l'altro. Mi il mio divertimento maggio- che si apre senza mai lasciarlo real- si perdoni la severità, ma è risapu- re, pensare. to che il traduttore, nel suo corpo a mente entrare), e solo nella parte fi- corpo col testo, finisce per scavar- nale trova finalmente uno scatto, ne anche le più riposte pieghe, imposto forse dai gesti bruschi e sondandone i silenzi, l'intreccio e Questa la storia che Haas, regi- decisi, dalla scientifica sensualità di l'interna armonia, talvolta arrivan- sta teatrale qui alla sua seconda Kristin Scott-Thomas, davvero do ad attribuire forse arbitraria- prova dietro la cinepresa, porta fe- perfetta, e bruna, nel ruolo di mente ai personaggi un volto, un delmente sullo schermo. Il fatto è Matty Crompton. E tuttavia, in gestire, oltre che una voce nella che, più della storia con le sue mol- questo contesto narrativo così im- propria lingua. La consumata teplici implicazioni, più del ricer- poverito, in questo universo di ma- esperienza del guardare si confon- cato ma vitale intreccio byattiano, nichini, rischia di apparire solo po- de allora con l'intima esperienza più della trasparente metafora di mente meravigliosi, ma freddi, co- tura e legge divina, e con ciò, forse, litically, and socially, correct. del tradurre, talora anticipando una società in declino e dell'avvi- me svuotati di senso. Haas cancella anche la perversione polimorfa di Si ha quasi l'impressione che il quello che potrebbe essere il film. cendarsi al potere della nuova clas- - e direi che questo è il maggiore sua figlia Eugenia, essere naturale e raffinatissimo romanzo di Byatt sia Del resto, rileggendo ad alta voce il se borghese, ad Haas interessano arbitrio rispetto al romanzo, e agli creatura di Dio, dopo tutto. Insie- un pretesto per straordinari eserci- testo tradotto - verifica sin e qua luoghi, abiti e oggetti, che riprodu- spettatori - il grande studio esago- me con lo studio esagonale, Haas zi di bravura di acconciatori, co- non, a mio avviso, della sua riuscita ce con estrema attenzione ai detta- nale in cui Harald Alabaster si riti- cancella purtroppo anche le con- stumisti e trovarobe. Operazione - già si compie un passo in direzio- gli, con una precisione, è il caso di ra a riflettere su Dio e la creazione, versazioni che ivi si svolgono tra il legittima se portata alle estreme ne della messa in scena. dirlo, da entomologo, che però fa e a scrivere "un libro impossibile. reverendo e il giovane Adamson, e conseguenze, se cioè, avendo scel- Veniamo dunque alla storia che evaporare la storia, alterando o to- Un libro che dimostri che non è azzera la solitudine borghese di to, in luogo della narrazione filmi- ci racconta Byatt, con parole a lun- gliendo spessore ai personaggi. Il impossibile che il mondo sia opera quest'ultimo, solitudine cui solo ca, una narrazione per tableaux vi- go distillate, e a quella che ci rac- film si riduce così a una successio- di un Creatore, un Artefice". Ala- l'azione, la ricerca realizzata può vants, di quelli si scegliessero an- conta Haas, con immagini che lo ne di algide inquadrature sostenu- baster è un credente vittoriano alle porre rimedio. che le modalità di fruizione, facen- sono altrettanto, eppure inducono te da un'accuratissima scenografia, prese con Darwin, che cerca dispe- Queste cancellazioni lasciano doli scorrere lentamente davanti un'impressione di estraneità, lad- da costumi e acconciature letteral- ratamente di conciliare leggi di na- spazio al paffuto salottino di lady agli occhi dello spettatore dando- dove la lettura sollecitava l'imma- gli il tempo di godersi tanta bravu- ginazione, nonché emozioni e ri- ra, tanta perizia calligrafica. Ma flessioni sul rapporto tra fede e Altri narratori manziere Hanif Kureishi, con cui James Ivory, si è invece ci- così non è, perché la visione - e an- scienza, sui cambiamenti sociali, ha realizzato My Beautiful Eaun- mentato (nel 1993) con un libro che una seconda visione - non sul discorso amoroso. Nell'Inghil- Antonia Byatt è solo una dei drette (1985) e Sammy e Rose van- di Kazuo Ishiguro: Quel che re- consente di gustare le sfolgoranti terra di metà Ottocento un giova- narratori britannici contempora- no a letto (1987), e con Alan Ben- sta del giorno (Einaudi, 1990, descrizioni su cui l'occhio era inve- ne scienziato, William Adamson, nei che hanno goduto negli ultimi nett, che ha sceneggiato per lui ed. orig. 1989; cfr. "L'indice", ce libero di indugiare dinanzi alla scampa a un naufragio mentre fa tempi di fortuna cinematografica. Prick up. L'importanza di essere]oe 1991, n. 2). pagina scritta, assaporandone cri- ritorno in patria dopo dieci anni Roddy Doyle, ad esempio, ha (1987). Da un libro di quest'ulti- Più di recente Trainspotting, teri estetici e significati. Voglio fa- vissuti in Amazzonia raccogliendo visto tutti i suoi libri rapidamente mo, La pazzia di Re Giorgio tanto 0 romanzo di Irvine Welsh re un solo esempio: la straordina- e catalogando insetti. Perduta tra trasposti per il cinema, prima da (Adelphi, 1996) è stato tratto di re- (Guanda, 1996, ed. orig. 1993; ria - nel romanzo - duplice scena ie acque gran parte dei campioni Alan Parker con The Commit- cente un film da Nicholas Hytner. cfr. "L'Indice", 1996, n. 11) del dono di William a Eugenia, una faticosamente raccolti - salvo un ments (1991), dall'omonimo ro- Ma uno degli autori inglesi di quanto 0 film di Danny Boyle nuvola di farfalle che si schiudono bellissimo esemplare di farfalla, manzo (Guida, 1993, ed. orig. più grande fortuna cinematografi- (1996; cfr. "L'Indice", 1997, n. e volano intorno a lei e si posano una squisita creatura color lavanda 1988; cfr. "L'Indice", 1994, n. 4), ca è certo Ian McEwan. Tre suoi 1), è stato un grande successo di sul suo abito nella serra lussureg- pallido, una Morpho Eugenia per e poi da Stephen Frears, che tra il romanzi sono stati trasposti sullo pubblico e di critica. giante, farfalle diurne nella luce l'appunto - accetta il lavoro che gli 1993 e il 1997 ha portato sullo schermo negli ultimi anni: Il giar- All'ultimo Festival del cinema .del mattino, oscure nottue velluta- viene offerto dal nobile Harald schermo The Snapper (Guida, dino di cemento (Einaudi, 1980, di Venezia è stata infine presenta- te quando scende la sera. E un pas- Alabaster, pastore anglicano e na- 1993, ed. orig. 1990, cfr. "L'Indi- ed. orig. 1978) da Andrew Birkin ta un'altra trasposizione cinema- saggio chiave dell'intera storia, cui turalista dilettante: inventariare e ce", 1994, n. 4; Guanda, 1995), nel 1993, Cortesie per gli ospiti (Ei- tografica di un recente libro in- la scrittrice dedica varie pagine riordinare la sua preziosa ma caoti- The Van. Due sulla strada (Guan- naudi, 1983, ed. orig. 1981) da glese: Regeneration, di Gillies coinvolgendo i lettori in un'attesa ca collezione di reperti naturalisti- da, 1996, ed. orig. 1991) e Puddy Paul Schrader nel 1990, e Lettera a MacKinnon, tratto dall'omoni- che è quella di William, naturalista ci. Adamson accetta, per necessità, Clark. Ah ah ah! (Guanda, 1996). Berlino (Einaudi, 1990, ed. orig. mo romanzo di Pat Barker (0 me- spiantato e romantico, e introdu- e la sua vita ne sarà doppiamente Stephen Frears ha anche colla- 1989) da John Schlesinger con il langolo, 1997, ed. orig. 1991). cendoli all'universo metaforico sconvolta, perché si innamorerà borato con lo sceneggiatore e ro- titolo di The Innocenti 1993). Norman Gobetti della bella Eugenia, una delle figlie OTTOBRE 1997 OTTOBRE1997 ù e Ò~tcrVÒc\- N . 9, PAG. 44 < 'fe-Ucr fiL Stereotipi senza eros che vede gli insetti protagonisti, e gli esseri umani semplici imitatori. di Simona Argentieri Nel romanzo si sente l'occhio e la passione scientifica che è di Byatt e "Perversioni femminili" (Female Perversions) di Susan Streitfeld, con Tilda Swinton, dei suoi amati vittoriani, e si sente ardore di sentimenti e pensieri, un Amy Madigan, Karen Sillas, Usa - Germania 1996 prendere tempo che è ricerca, azione, modalità narrativa. Nel in dalle origini della psicoanali- scenografia estetizzante e maniera- film la stessa scena svanisce in po- Fsi, la psicopatologia ha esercita- ta (Eva come san Sebastiano, papà chi istanti, prima ancora che siamo to un grande fascino sul mondo e mamma come il re e la regina del- riusciti a catturarne la bellezza dello spettacolo, che ha riconosciu- le carte), hanno comprensibilmen- d'insieme e le implicazioni di con- to immediatamente la qualità te più irritato che sedotto il pubbli- tenuto. Lo stesso accade ai dialo- drammatica di messa in scena dei co. ghi, peraltro fedelissimi al testo, conflitti inconsci; e infinite volte, Una bella invenzione, efficace e ma sottratti al delicato equilibrio dai tempi eroici in cui Sigmund colorata, mi è apparsa invece quel- di una narrazione che nel romanzo Freud trattava le giovani isteriche la del tema ossessivo del rossetto: alternava sapientemente parole e viennesi, ha sfruttato più o meno fe- emblema di una femminilità artifi- sottintesi, dotte elucubrazioni e licemente i casi clinici in tante ope- ciosa e iperbolica, priva di stabili giochi di parole, e che l'ondeggiare re teatrali e poi cinematografiche. introiezioni, viene passato e ripas- di innumerevoli sottogonne non Ma questa volta l'operazione è sato sulle labbra da giovani e vec- rimpiazza. più complessa. Il volume di Louise chie. Sovrastruttura dell'identità, Mi sono chiesta se non sia, in Kaplan Perversioni femminili. Le non è mai abbastanza e perde im- buona misura, connaturato a! ge- tentazioni di Emma Bovary (Corti- mediatamente di valore se lo "in- nere filmico-letterario restare im- na, 1992, ed. orig. 1991; cfr. "L'In- dossa" una rivale. pigliati nell'allestimento - fre- dice", 1993, n. 2), che l'esordiente Questo tema del rouge mi ha ri- quente scappatoia nella competi- Susan Streitfeld ha avuto la teme- chiamato alla mente per contrasto zione tra regista e scrittore -, farsi rarietà di prendere a pretesto per la (e tutto a vantaggio di quest'ulti- prendere la mano dalla perfezio- sceneggiatura del film (costruita ma) il film di un'altra giovane regi- ne formale di una ricostruzione insieme a un'altra donna, Julie He- sta, Katja von Garnier: ironico, lie- d'ambiente. Perfino Jane Cam- bert) non è la narrazione appassio- ve, tenero e anche sensuale, era in- pion è in parte caduta nella trap- nata e dolente di vicissitudini uma- titolato invece - nel doppio senso - pola con il suo Ritratto di signora, ne, ma l'enunciazione doppiamen- Donne senza trucco. e forse, a ben pensarci, solo il te ideologica degli assunti del pen- La cosa migliore del film è forse grande Visconti è riuscito ogni siero femminista-psicoanalitico, la presenza di Tilda Swinton, sofi- volta a tenere strettamente uniti impegnato a riscattare le donne sticata e innocente, portatrice di l'opera letteraria e il film, la storia dalla secolare "ingiustizia" che le una bellezza strana, più di elfo che e il tempo e i luoghi, i protagoni- descriveva come esenti da perver- di donna, più di cristallo che di sti e gli abiti e le case, a segnare sioni, perché carenti di libido e di carne, esente da ogni nota di volga- ogni movimento del corpo con il sessualità. rità - ma anche di umanità - fin giusto movimento di macchina, Nel libro - e poi nel film - i flash nelle scene più crude. dando ai volti ogni volta l'esatta clinici funzionano così come pic- sono tra coloro che ritengono più vivacizzato da una nota di surreale La critica cinematografica pro- inquadratura. Certo, se ci si ab- coli teoremi, subordinati alla logi- utile e meno confusivo continuare ironia - vediamo Renée, psichiatra fessionista l'ha infatti unanime- bandona a una nostalgica fantasia ca ambigua del "come volevasi di- a riservare il termine di "perversio- di successo, incapace di resistere mente apprezzata, insieme agli cinematografica e ci si azzarda a mostrare". In effetti, le teorizzazio- ne" alle situazioni in cui sono com- alle seduzioni nevrotiche di Tilda aspetti formali del film: la fotogra- immaginare Romy Schneider fil- ni nate nell'arcipelago dei Woman promesse le pulsioni sessuali e ag- Swinton, che le procura orgasmi a fia, il colore, la scenografia, i costu- mata da Visconti, si ottiene final- Studies hanno prodotto vari para- gressive. ripetizione. mi, ma è rimasta sostanzialmente mente un'Eugenia perfetta, cir- dossi; come quello, appunto, di ri- Ma lo spettatore occasionale - al La Swinton, protagonista indi- fredda di fronte a questa elegante e cuita ma non sedotta dalle farfalle vendicare la parità anche nella pa- quale ovviamente il film è destina- scussa, etichettata con 0 nome fati- asettica opera prima. e... ma sarebbe un altro film, che tologia. Peraltro, l'immagine mor- to - ha tutto il diritto di saperne dico di Eva, solitaria divoratrice di In conclusione, quel che è radi- sappiamo impossibile. Mi sembra tificata e mutilata della femminilità poco e niente di tali intricate que- uomini e di cioccolatini, in bilico calmente assente in Perversioni fem- più costruttivo - per restare in ar- che è stata imposta per secoli, an- stioni metapsicologiche e di resta- perenne tra l'ambizione e la colpa minili è proprio l'eros. Sappiamo gomento e limitandomi ai film che nelle prime concezioni di re moderatamente deluso quando per il successo (come "rapina del che l'erotismo al cinema è difficile; dell'ultima stagione - confronta- Freud e delle sue troppo devote al- vede rappresentato non il lato fallo paterno") celebra la sua ambi- che la concretezza esplicita delle re la scelta di fedeltà svuotante di lieve, è un reperto d'antiquariato, e oscuro dell'eros femminile, ma valenza con esplicite fantasie ma- immagini è semmai più congeniale Philip Haas con quella di Roberto certe polemiche generano ormai, una galleria di stereotipati perso- sochiste. alla pornografia. D'altronde l'eroti- Faenza che, "ispirandosi libera- più che scandalo, un senso di salda naggi di donne infelici e "storica- Purtroppo, gli elementi che me- smo non deriva mai dalla perversio- mente" a La lunga vita di Marian- ovvietà. mente determinate": Emma, tutta glio si sarebbero prestati alla narra- ne, ma dallo sforzo creativo di sot- na Ucrìa, ha realizzato un film In quanto alle perversioni, si in- trine, bambole e lacrimose storie zione cinematografica, sono invece trarre una quota di libido dai vinco- programmaticamente diverso dal daga ormai non tanto il catalogo d'amore; sua figlia Edwina, che ri- - a mio parere - i meno riusciti: la li inibitori della patologia. bellissimo romanzo di Dacia Ma- dei comportamenti devianti (negli fiuta cibo e sapone e gioca troppo vicenda remota dei genitori, dipa- Ma forse Susan Streitfeld ha rea- rami, di cui pure restituisce ap- uomini o nelle donne), quanto il con le lamette; Trudy, meccanica nata in flashback sussultori, serve lizzato quello che voleva: un'opera pieno le atmosfere, i colori caldi criterio stesso di perversione, che proiezione del "desiderio" ma- solo - come ha osservato acuta- frigida e originale, piena di talento di una Sicilia settecentesca, ari- si è spostato dall'area del sesso a schile, che replica indefessa la mes- mente Irene Bignardi - a trarre la e vuota di sentimenti, che comun- stocratica, pettegola e cosmopoli- quella dei processi di pensiero, del- sa in scena della vamp; Madelyn, non stupefacente conclusione che que ha saputo evocare il climax ti- ta. E se ha tolto, o cambiato, op- la costruzione dei significati e del laureanda tardiva e cleptomane in sono i nodi dell'infanzia a determi- pico della perversione: gli orpelli, tando per scenografiche soluzioni regime degli affetti; anche perché è perenne gelosa competizione con nare le nevrosi adulte; mentre le la tortuosità, le complicazioni che di regia, per lunghi piani sequen- sempre più raro trovare nella clini- la sorella. In più - e questo ovvia- fantasie, trattate come equivalenti servono a celare la monotonia della za sui bellissimi abiti, i gioielli, le ca perversioni "classiche", con la mente nel libro non c'è, e non a ca- dei sogni e degli incubi e quindi coazione a ripetere, la povertà vestizioni, i traslochi estivi in tipica struttura di "scissione o di- so è il brano più riuscito del film, tecnicamente omologate con una emotiva, la noia. campagna, lo ha fatto con la ne- niego". Si incontrano invece forme cessaria lentezza e con marainia- miste, strutture labili, organizza- no calore, consegnando agli spet- zioni difensive fluide e mutevoli; Tilda Swinton La collaborazione con Jarman attrici principali nel panorama tatori una "mutola" Marianna as- non più sindromi, dunque, ma sin- continua poi con The Last ofEn- del cinema indipendente inglese. solutamente credibile per chi ha tomi generici. La totale ambiguità, l'indiscre- gland, in cui Tilda è protagonista Più tardi sono venuti gli ultimi letto il romanzo. In questa linea si collocava a suo ta androginia, la forte carica sen- di una famosa sequenza nella film di Jarman, come Wittgenstein tempo il fortunato libro della Ka- suale e la lontananza dai triti e ri- quale il suo corpo si contorce in- e Blue. In quest'ultimo l'attrice plan, ricchissimo sul piano descrit- triti cliché sulla bellezza femmi- naturalmente, ricordando molto fornisce un'interpretazione esclu- tivo fenomenico, ma di approccio nile, hanno portato Tilda Swin- vividamente la pittura di Francis sivamente vocale, dato che per I libri di Byatt più socioantropologico che psicoa- ton ad affermarsi come la musa di Bacon. In War Requiem, sempre tutta la durata del film lo schermo nalitico. Così l'autrice contrappo- un cinema alternativo che cerca di Jarman, la sua impostazione rimane blu, colore con cui Jar- Le opere di Antonia S. Byatt neva alla patologia "maschile" - fe- di superare i soliti schemi nella ri- recitativa diventa brechtiana, e man, ormai allo stadio finale della in edizione italiana sono state ticismo, travestitismo, sadomaso- proposizione di personaggi fem- riempie di emozione lunghissimi sua malattia, rappresenta un virus tradotte da Anna Nadotti e chismo, esibizionismo, pedofilia, minili sullo schermo. L'esordio piani sequenza a inquadratura invisibile, quello dell'Aids. Fausto Galuzzi. necrofilia, zoofilia... - un'altra su grande schermo in Caravaggio, fissa. Negli anni novanta arriva la Prima del suo ultimo film, Per- Per Einaudi: Possessione, gamma di comportamenti malati, diretto da Derek Jarman, le offre definitiva consacrazione con versioni femminili, Tilda Swinton 1992; Angeli e insetti, 1994; Il che proponeva di diagnosticare co- immediatamente uno di quei per- EdoardoTI di Derek Jarman e Or- è stata protagonista di un'insolita genio nell'occhio d'usignolo, me "perversioni femminili": clep- sonaggi che non si dimenticano lando di Sally Potter. Con il pri- installazione, The Maybe, incen- 1995; Storie di Matisse, 1996; tomania, sottomissione amorosa, facilmente: Leda, la prostituta as- mo riceve la Coppa Volpi per la trata sulla sua figura dormiente, La torre di Babele (in uscita nel automutilazione, anoressia e altri sassinata dal suo amante, il cui migliore interpretazione femmi- distesa in una Wardian Case (un novembre 1997). stereotipi della femminilità tradi- bellissimo corpo è preso a model- nile alla Mostra del cinema di Ve- contenitore di vetro), dove tutti i Per il melangolo: Il fiato dei zionale, nei quali è compromessa lo dal pittore per dipingere la nezia del 1991, mentre con il se- visitatori potevano osservarla. draghi e altre favole, 1995. l'identità di genere e la sessualità Vergine Maria. condo si afferma come una delle Luca Andreotti rimane fuori scena. Personalmente OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 45 fZsff&t'tcr -f-Lim, Cinema e letteratura di Sandro Bernardi

Forse perché sono così diversi e to pochi anni fa da Sergio Raffael- profondamente affini, rivali e tut- li) fino a Tondelli, gli scrittori non tavia inseparabili, i due regni con- hanno mai smesso di parlare del finanti del visibile e del dicibile e i cinema e, quando ancora non esi- loro figli, cinema e letteratura, steva, lo sognavano, lo immagina- ogni volta che s'incontrano fanno vano, Gli ha fatto eco, a distanza, scintille, fanno discutere con iro- Cavazzoni che, svegliato una mat- nia, con distacco e con passione, a tina all'improvviso dal telefono, si freddo e a caldo, fanno nemici gli era sentito dire: "Sono Federico amici, fanno amici i nemici. Fra Fellini". In quéllo stato di incer- assalti e difese, appropriazioni in- tezza caratteristico del dormive- debite, ma spesso anche interessa- glia, gli era sembrato che Fellini te offerte, il loro rapporto è sem- fosse incorporato nel ricevitore, pre andato avanti così, sempre co- contenuto lì dentro, miniaturizza- sì vecchio e sempre così nuovo; to: letteratura, sogno, visione, al- ogni adattamento non manca mai lucinazione, fantasticheria, sono di suscitare nuove riflessioni e tutte un gioco beffardo e sapiente nuove prospettive, tanto che forse di parole e immagini, di ragione e La veritàaa... di Zavattini ci vorrebbe una teoria differente follia. per ogni film ricavato dalla lette- Raffaele La Capria invece, rac- ratura. contando la genesi di Le mani sul- Estratto dall'intervento di San-ritàaa... (1982). piscono, ma bisogna insistere: "No, Così, il convegno organizzato la città e la siia collaborazione con dro Bernardi al convegno di Firenze Zavattini era anche un maestro del guardi, sto cercando il signor Zavat- dal Gabinetto Viesseux a Firenze, Rosi, ha ricordato lé incursioni del 6-7 giugno 1997. falso. Già nei primi anni trenta con le tini", fino a che compare la paura, lo il 6-7 giugno, affrontando corag- clandestine negli uffici del catasto sue false cronache da Hollywood e sgomento sul volto dell'altro. giosamente il rischio di perdersi in e la scoperta di come anche la Giovane e vecchio, adulto bambi- con le sue false interviste, metteva in Sotto questo aspetto, Za, come si quel grande mare che è il confron- grossezza.di un pennino usato, sui no, pigro e vulcanico, caotico e luci- bocca a registi americani come King faceva chiamare, ha sempre pensa- to fra cinema e letteratura, ha visto disegni dei piani regolatori, potes- dissimo, parlatore inesauribile e di Vidor dei progetti che solo le avan- to ai poveri come ai veri sovversivi invece gli uni e gli altri, registi, se servire alle oscure connivenze splendida inconcludenza, Zavattini guardie più sfrenate avrebbero poi del linguaggio e dell'ordine, con- scrittori e critici, affrontare il pro- tra pubblico impiego e specula- potrebbe essere preso come emblema tentato di realizzare molto più tardi, vinto che i poveri non potessero prio ruolo e scoprire, volontaria- zione edilizia. In Italia,.diceva La di un particolare rapporto fra cinema come quello di un film continuo, sen- avere mal di testa, che non avessere mente o no, i propri limiti. Non si Capria, si hanno sempre sotto gli e letteratura: quello in cui la letteratu- za stacchi che riproducesse un'intera neppure un nome intero, ma solo tratta più, ormai, di sostenere e di occhi eventi tremendi senza po- ra è presente e nello stesso tempo as- giornata di un uomo qualunque, una sillaba, che i poveri non potes- esigere certi crediti, ma di ricono- terli mai afferrare, senza riuscire a sente, si è disciolta nel cinema come scelto a caso. Di qui veniva anche la sero ammalarsi, che non potessero scere e di pagare certi debiti. E comprenderli. Vengono in mente, l'aspirina nell'acqua. Un cinema im- sua insoddisfazione per Ladri di bici- neppure morire: "O vest an funeral questo da entrambe le parti. allora, le parole di un grande as- puro al massimo grado, in cui sovente clette, che gli appariva troppo strut- acsé puvret / c'an ch'era gnanc'al sente-presènte, Pasolini, secondo In questa prospettiva France- emerge un conflitto tra la forma narra- turato, "non abbastanza gracile". Il mort / dentr'in dia casa". cui in Italia chi legge, riflette e sco Rosi, Giuseppe e Bernardo tiva classica, solida e chiusa, e la conti- fatto è che, per Zavattini, il neoreali- Forse, allora, l'immagine più ve- collega le notizie, sa che cos'è ac- Bertolucci, Ermanno Olmi, Etto- nua ricerca di aperture sull'impreciso, smo non era l'opposto dell'avan- ridica di Zavattini sceneggiatore e caduto, ma non può mài dimo- re Scola, Luigi Malerba e molti al- sul possibile, sull'improbabile. guardia, era solo una tappa, una par- scrittore è l'immenso autoritratto strarlo. . • . tri hanno raccontato le loro espe- Troppo fantasioso e avanguardista te dell'avanguardia, era l'inizio di folle, dispersivo e scimmiesco che rienze, le loro avventure sulla In effetti, la letteratura e il cine- per essere considerato neorealista fi- una grande apertura sulla possibilità, lui stesso ci presenta nei film La ve- grande linea di confine. Tullio ma non' dovrebbero mai parlare no in fondo, troppo realistico e co- sul mondo: "Finalmente, dopo inin- ritàaa... Antonio, il protagonista, è Kezich si è lanciato in un'apologia solo di se stessi, come ha sottoli- struttivo per essere considerato avan- terrotte certezze, siamo incerti. Im- un vecchio p'azzo e paonazzo che del furto: rubata, copiata, la lette- neato anche Liliana Cavani: ogni guardia fino in fondo, Zavattini non si barchiamoci sulla zattera del dubbio cammina su e giù per il cortile del ratura è sempre stata trascrizione, linguaggio ha un carattere Stru- saprebbe neppure ora dove collocar- come sulla nave di Simbad", scriveva manicomio, riempiendo foglietti su riscrittura, rielaborazione: e nes- mentale, visivo o verbale che sia, lo. E forse è appunto questa impossi- nel 1945. Il reale, per lui, non è il con- foglietti di aforismi che poi butta suno poi comunque, rifacendo un deve servire per comunicare, per bilità che lo rende ancor oggi vivo e trario del fantastico ma lo include via noncurante. Una metafora della testo, potrà evitare di aggiungere esprimere, o per ricordare qual- parlante, anzi, oggi più che mai. Co- dentro di sé: basta pensare al suo in- letteratura come dispersione, ap- qualcosa. Renoir, durante le ri- che cosa. Ecco, forse è qui, nel me un incrocio fra il sarcasmo intel- teresse per i pittori nàif, che lo spinse punto. Un vecchio che dice al papa: prese, lasciava sempre sul set una rapporto, nella tensione fra lette- lettuale di Karl Kraus e il tono bona- a scrivere quelle belle pagine su Liga- "Santità, io ho fatto qualcosa, io so- porta aperta, perché da quella ratura e cinema, fra dire e mostra- rio popolaresco di Bertoldo, Zavatti- bue. Dietro l'apparente sconnessio- no diventato matto! ". Antonio, fra- porta poteva entrare qualcuno, re, che si rivela un problema più ni è una cascata di sentenze e di afori- ne e gli infiniti frammenti di cui è fat- tello di Perelà, l'uomo di fumo di all'improvviso: "Et qa c'est du vasto, Non è più solo questione di smi, dove l'amarezza è sempre ta la sua opera, c'è in fondo una gran- Palazzeschi, abbraccia il diavolo, cinema", e questo è cinema. An- apprezzare l'una o l'altro, ma temperata dalla speranza più illogica. de continuità. poi dice alla gente riunita sotto il d'inoltrarsi direttamente nel vis- che Guido Fink, in una profusio- Come un Pessoa impazzito, buffone- Zavattini è anche un padre del ci- balcone: "Non avete capito che suto: lavorando insieme o méssi in ne di letture, ha spezzato infinite sco e tragicomico, Zavattini è "una nema "crudele": "Vi insegno un gio- l'uomo è una grande occasione per- conflitto fra loro) cinema e lette- sola moltitudine", ritrae sempre se lance in difesa della letteratura, co bellissimo", dice nel 1937 ne Ipo- duta (...) e che bisogna ricuperarla ratura fanno emèrgere una que- stesso come un fanciullo autistico e per riconoscere comunque che, veri sono matti (Bompiani, 1983). Si in giornata?". È tutta qui, la sua ma- stione più importante, quella del- come un adulto impegnato, parla del da Gozzano ad Annie Vivanti, da arriva una sera a casa, si suona il cam- gnifica ossessione, fra amara irruen- la verità che, come diceva ancora mondo intero parlando sempre di sé, Gualtiero Fabbri (a cui si deve il panello e, quando la moglie o il figlio za e gioiosa infantile vitalità: un di- Pasolini, "non sta in un sogno, ma dal suo primo libro, Parliamo tanto di primo racconto sul cinema, nel aprono la porta, si dice: "Scusate, sperato bisogno di sperare. in molti sogni". me (1931) al suo ultimo film, La ve- 1908, Al cinematografo, riscoper- cerco il signor Zavattini". Loro si stu- (s.b.)

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Sono tutti tratti me scritto da Giusti nel 1978: non Europa/Russian Filmmakers mente a casa, dove lo attendono la Milano 1997, pp. 190, Lit che tornano nei film seguenti, tal- solo permette di riconsiderare !a sta- in , "Cinegrafie", n. 10, moglie, che stringe al petto una 22.000. volta privilegiando l'aspetto politi- tura autoriale (oltre che attoriale, be- 1997, Transeuropa, Ancona, pp. borsa dell'acqua calda, i figli, e il co {The Garden e The Last of En- ninteso) di Laurei e Hardy, ma inda- 360, Lit 30.000. ritratto della madre, che lo guarda Jodie Foster, Sharon Stone, Ma- gland), altre volte con una vena più ga in profondità gli elementi che arcigna dalla parete. Dopo l'in- donna, Jane Campion, Diane Kea- intimista (The Angelic Cónversa- strutturano tutta la loro opera. Nella In una celebre pagina di Miti staurazione del codice Hays, biso- ton, Whoopi Goldberg, Kathryn Bi- tion e Blue). Un autore controverso, prima parte, Giusti intreccia lo svi- d'oggi dedicata al viso di Greta gnerà attendere decenni prima gelow, Barbra Streisand, Emma naturalmente detestato dai con- luppo biografico dei due artisti Garbo, Roland Barthes scrive: che nel cinema americano torni Thompson non sono che alcune servatori inglesi, impegnato in una all'evoluzione dei loro personaggi e "Alcuni anni prima, il viso di Va- un'irrisione così violenta dell'isti- delle artiste di cui Anna Praderio, lotta continua contro ogni forma di della loro carriera, dalle prime comi- lentino provocava dei suicidi; tuzione della famiglia. nota giornalista cinematografica prevaricazione (celebri i lavori per che separate all'incontro nel 1927; quello della Garbo partecipa an- Accanto alla rassegna sulla Gar- Mediaset, propone in questo testo la lotta contro l'Aids, malattia che lo dal periodo d'oro con la produzione cora del medesimo regno di amore bo, il festival ha presentato i film una ricognizione - attraverso cro- ha portato alla morte nel 1994, che di Hai Roach alla perdita del control- cortese, in cui la carne sviluppa dei cineasti russi fuggiti in Europa nologie, filmografie, divisioni in ge- attaccavano direttamente il gover- lo totale sulla propria opera nel mistici sentimenti di perdizione". occidentale dopo la rivoluzione neri e filoni, interviste, autoritratti, no thatcheriano). 1940, con il passaggio a compagnie L'edizione 1997 del Festival del d'Ottobre, oltre ad alcuni classici tutti percorsi utili per uno sguardo Luca Andreotti che li considerano solo come attori Cinema Ritrovato di Bologna è del muto, come La caduta della ca- d'insieme sul fenomeno -, con l'in- di nome. Nella seconda parte si svi- stata dominata dal viso scolpito (è sa Usher (1928) di Epstein e II dia- tento di delineare il "nuovo potere" luppa un'intrigante ricognizione del- sempre un'espressione di Barthes) rio di una donna perduta (1929) di delle donne a Hollywood. In questi le figure ricorrenti che strutturano della Garbo, là dove quella Pabst, proiettati in versioni restau- ultimi due decenni, infatti, è un fe- l'opera di Laurei e Hardy, che Giusti dell'anno passato si era svolta sot- rate. Nel caso del film di Pabst, in nomeno sempre più visibile e in LORENZO VENTAVOLI, La curiosa considera come un- unico gigante- to l'egida di Valentino. Greta Gar- particolare, il lavoro di restauro è crescendo che attrici soprattutto, industria. Italo Cremona, un sco puzzle, in cui ogni film, o addirit- bo e Rodolfo Valentino rappre- stato particolarmente importante, ma anche sceneggiatrici, registe, pittore al cinema, Lindau, Tori- tura ogni gag, non è che una tessera sentano due icone della rivoluzio- in quanto ha largamente ricostrui- produttrici (Sherry Lansing, Dawn no 1997, pp. 222, Lit 40.000. da leggere in relazione al disegno ne culturale dell'Età del Jazz, in to un film che per molto tempo ha Steel, Gale Ann Hurd, Kathleen più ampio, dotato di una profonda cui le giovani generazioni, segnate circolato in versioni mutile, a causa Kennedy...) abbiano nella macchi- Italo Cremona, conosciuto per la organicità nonostante le apparenze dal trauma della Grande Guerra, di pesanti tagli operati dalla censu- na-cinema statunitense un potere sua attività nel campo delle arti figu- frammentarie. Indispensabile è la rinnegarono la morale vittoriana ra sulle sequenze più scabrose, co- decisionale sempre maggiore che, rative, ebbe modo, a partire dal parte finale, ovvero una filmografia dei loro padri. Se il fascino ambi- me quella della "lezione di ginna- nei casi migliori (cioè sostanzial- 1938, di esprimere la propria creati- di oltre cinquanta pagine, strumento guo di Valentino metteva in crisi il stica" che Louise Brooks imparti- mente femministi e non solo di mo- vità anche nell'ambito della produ- necessario per orientarsi nella ster- modello canonico della virilità, i sce a un cliente del bordello in cui da, di obblighi pólitically correct o zione cinematografica. Fu quello in- minata produzione dei due, cui personaggi interpretati dalla Gar- lavora. di tornaconto economico), viene fatti l'anno in cui il pittore torinese seguono la bibliografia e la video- bo nei suoi film americani simbo- Il volume di "Cinegrafie", oltre usato per promuovere progetti, per- venne chiamato a Roma per contri- grafia, con la reperibilità in vi- leggiano la nuova libertà - sessua- a proporre vari interventi critici sonaggi, storie e personalità artisti- buire alla realizzazione del Pietro deocassetta delle opere di Laurei e le ed economica a un tempo - con- che finalmente diversi e controcor- Micca di Aldo Vergano: il produttore Hardy. Per rivederle ancora una vol- quistata dalle donne negli anni rente - sforzo titanico, considerato Luigi Mottura aveva infatti pensato ta, con altri occhi. venti. che si muovono comunque proprio Cinema Giovani che il suo essere conoscitore di armi Michele Marangi Il festival, promosso dalla Cine- nel mainstreamì Nonostante si fac- antiche sarebbe stato di grande uti- ^ teca del Comune di Bologna e dal cia ogni tanto prendere la mano lità per una puntuale ricostruzione Dal 14 al 21 novembre 1997 Nederlands Filmmuseum di Am- dall'entusiasmo per tanta creatività dell'assedio di Torino avvenuto nel si terrà a Torino la XV edizio- NOVITÀ sterdam, ha presentato tutti i film femminile al lavoro, trovando lati 1706. L'apporto di Cremona andò in ne del Festival Internazionale muti di Greta Garbo, dalla Leg- positivi a operazioni commerciali e realtà ben oltre la committenza origi- Cinema Giovani. Accanto alle genda di Gósta Berling (1924) di rassicuranti che spessissimo non naria, in quanto nel giovane artista sezioni del concorso (Lungo- Norbert Lohfink Stiller a II bacio (1929) di Jacques ne hanno poi molti (le varie pretty torinese scalpitava l'istinto dell'auto- metraggi, Cortometraggi, Spa- Feyder. Se nella Via senza gioia woman, le stereotipate amiche del re a tutto campo, animato da un'in- zio Italia, Spazio Torino, Un Qohelet (1925) di Pabst la Garbo imperso- cuore che se si ritrovano parlano sopprimibile tendenza a prefigurarsi anno di corti italiani), si ter- pp. 156, L. 25.000 na una figura classica dell'immagi- solo degli uomini-che-mascalzoni- scene e sequenze dell'intero film. ranno come al solito alcune re- nario ottocentesco, quella della però-non-potremmo-proprio-fame- Ragion per cui risulta difficile, anche trospettive. Quest'anno la pa- fanciulla pura costretta a prosti- a-meno, le donne d'affari dell'indu- a uno studioso attento qual è Loren- noramica storica sarà dedicata Marcel Mauss tuirsi per salvare la famiglia dalla stria cinematografica, siano esse zo Ventavoli, distinguere il suo ap- al cinema messicano dagli anni fame, nelle pellicole americane produttrici o attrici imprenditrici di porto da quello dei colleghi e concit- trenta agli anni sessanta, men- La preghiera (ben dieci, girate tra il 1926 e il se stesse, che secondo la legge tadini Carlo Levi e Carlo Mollino, an- tre le personali saranno dedi- 1929) la divina incarna la new wo- unisex di Hollywood sono vincenti ch'essi coinvolti in quel progetto ci- e i riti orali cate al cineasta messicano Ar- man-. una donna volitiva, che fu- se e perché fanno soldi), l'autrice è nematografico. Le pagine di questo a cura di Carlo Prandi turo Ripstein e al regista indi- pp. 168, L. 20.000 ma, guida l'automobile e ricerca il certo comunque problematica e volume costituiscono un prezioso pendente americano Robert piacere, al pari dei suoi coetanei acuta nell'esaminare le magnifiche strumento per ripercorrere un'espe- Kramer. Completeranno il maschi. Come osserva Alberto Bo- sorti e progressive di queste nuove rienza che, a partire da quell'avven- programma alcuni eventi spe- schi nel volume di "Cinegrafie" donne dello schermo, in un volume tura romana, si dipanò per altri dieci Aldo Magris ciali, tra cui un omaggio allo che accompagna la rassegna, la meritevolissimo d'attenzione. anni e diciannove film e mise in evi- scrittore, attore e regista Giu- La logica Garbo del periodo americano si Alessandra Curti denza, accanto a un'acuta ironia, un lio Questi e una rassegna di presenta come una sintesi di due estremo rigore nella ricerca delle film restaurati del giapponese del pensiero diversi modelli femminili: la fem- fonti e un'essenzialità di realizzazio- Kato Tai. me fatale, ereditata dal cinema de- ne molto gradita ai produttori. gnostico gli anni dieci, e la flapper, la ragaz- Massimo Quaglia pp. 528, L. 50.000 za scalmanata con i capelli alla ma- GIANMARCO DEL RE, Derek Jar- schietta cantata da Scott Fitzge- sui film visti al festival, presenta man, Il Castoro, Milano 1997, rald. anche diversi articoli che ci fanno pp. 127, Lit 16.000 HERMENEUTICA L'Età del Jazz si chiuderà bru- entrare nell'officina del restaura- 1997: Ermeneutica scamente con la Grande Depres- tore. Il bel saggio di apertura di "Se non credessi che i film pos- MARCO GIUSTI, Stan Laurei Oli- sione; nel cinema la sfrenatezza Canosa, Farinelli e Mazzanti af- sono cambiare le persone non li fa- ver Hardy, Il Castoro, Milano e razionalità degli anni venti verrà cancellata fronta alcune importanti questio- rei". Queste parole di Derek Jar- 1997, pp. 158, Lit 16.000. dal codice Hays. Il torrente ni teoriche sul restauro cinemato- man restituiscono la sua enorme fi- contemporanea (1926), primo film americano del- grafico, mentre quello di Horak ducia nell'utilizzo del mezzo cine- "Basta vederli, anche se non fan- con scritti di G. Ripanti - F. Bianco C. Vigna - F. Bottini - A. Piotai - A. Fabris la Garbo, termina con la protago- sulla Via senza gioia e quello di matografico come "specchio no niente": così il regista e comico E. Baccarini - G. Moreno - G. Bof nista, una cantante d'opera di fa- Knop sul Diario di una donna per- dell'anima", in cui la vita privata francese Pierre Etaix ben sintetizza il S. Cipriani - A. Agutì - D. Antiseri - V. Fano G. Tarozzi - A. Di Caro - A. De Simone ma mondiale, che ritrova dopo duta descrivono il complesso per- dell'autore e quella artistica si fon- potere della più famosa coppia di pp. 368, L. 35.000 molti anni l'unico uomo che aves- corso che porta alla ricostituzione dono, creando un percorso sovver- comici mai apparsa sugli schermi, se realmente amato, il quale, in di un testo filmico. La ricchezza sivo ed esaltante. La sua carriera, ovvero Laurei e Hardy, affettuosa- obbedienza al volere della madre, del volume, insomma, testimonia ripercorsa da Gianmarco Del Re in mente noti come Stan e Ollie. Cono- l'aveva abbandonata per sposare della centralità di Cinema Ritro- questo bel libro, ha come fulcro gli sciuti ovunque, capaci di strappare Paul Ricoeur una ricca (e noiosa) ragazza per vato all'interno del panorama de- home movies, girati in Super 8 nei sempre un Sorriso, anche dopo ripe- La persona bene. In questo ultimo incontro, gli studi sul cinema muto, in Italia posti a lui più familiari, con gli amici tute visióni della stessa gag, i due a cura di Ilario Bertoletti mentre lei è ancora splendida e all'estero; e la vocazione emi- più intimi. Solo nel 1975 esordisce sono però spesso considerati solo pp. 88, L. 12.000 ("restare giovani è il primo dovere nentemente internazionale del fe- su grande schermo con Sebastia- come grandi interpreti, raramente di una diva", commenta ironica), stival è confermata dal fatto che na, opera che mette in evidenza come autori a tutti gli effetti. Da una lui è ormai privo di qualunque at- tutti gli articoli che compongono tutti i suoi stilemi: la sperimentazio- parte il grande affetto del pubblico, trattiva: il grande seduttore si è il numero 10 di "Cinegrafie" han- ne di un discorso simbolico e non durevole nei decenni, dall'altra un MORCELLIANA mutato in un signore di mezza età, no una traduzione in inglese o narrativo, la messa in discussione certo snobismo critico, che diventa Via G. Rosa 71 - 25121 Brescia imbolsito, con i capelli grigi e gli francese. dei valori morali dati come assoluti, vera indifferenza nel caso italiano. Vtel. 030/3757522 - fax 030/2400605y OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 47

Il portoghese, l'indio e il brasiliano di Ugo Serani

LUCIANA STEGAGNO PICCHIO, Questa rivoluzione nell'acco- progenitrice terra portoghese. La zione che oggi si rivolge ai poeti e nuova generazione di narratori che Storia della letteratura brasilia- starsi alla materia si manifesta subi- sua letteratura, grazie anche ad au- agli oratori del Seicento brasiliano. vanno da Rubem Fonseca a Edil- na, Einaudi, Torino 1997, pp. to, fin dall'epigrafe del primo capi- tori diversissimi come Jorge Ama- Sarà, ovviamente, andando avan- berto Coutinho, da Màrcio Sousa a 751, Lit 54.000. tolo. Nel 1972 si leggeva solo il ver- do o Carlos Drummond de Andra- ti nella lettura che si troveranno le Diogo Mainardi. Nomi che sono la so tratto dai Lusiadi di Camòes, de, è riconosciuta in tutto il mondo sorprese più piacevoli e interessan- prova del tentativo da parte dell'au- Nell'aprile dell'anno 2000, e dun- quasi a saldare il ponte tra Porto- come brasiliana. Tanto brasiliana ti, come quel sedicesimo capitolo trice di essere, da un lato, precisa e que tra poco più di due anni, l'Euro- gallo (ancora pre-rivoluzione dei da assistere a un singolarissimo fe- che passa in rassegna gli ultimi completa testimone della letteratu- pa festeggerà i 500 anni dalia sco- garofani) e Brasile (ancora lontano nomeno di appropriazione lingui- trent'anni di letteratura del Brasile. ra brasiliana, e, dall'altro, capace di perta del Brasile. E il Brasile festeg- da una democrazia sostanziale e stica, per cui oggi si sente parlare di Scopriamo così la vivacità poetica rivelare al grande pubblico non so- gerà la sua nascita alla letteratura, non solo formale): "Di Santa Cruz lingua brasiliana, mentre lo stesso di un paese che ha fatto, negli anni lo italiano i nomi nuovi, quelli che per usare la felice espressione che in futuro potrebbero essere consi- apre la Storia della letteratura brasi- derati gli autori paradigmatici degli liana di Luciana Stegagno Picchio, anni ottanta e novanta. studiosa che da quarant'anni si oc- Abbiamo definito questa storia cupa ininterrottamente di Brasile, letteraria un manuale sui generis, da quando si accingeva a tradurre il perché ha il pregio di avere due ani- romanzo Fuoco spento di José Lins me. Una è quella propriamente do Rego, autore cui singolarmente scientifica, che vive nello sconfinato si riaccosterà solo per prefare 11 tre- apparato bibliografico (arricchito no diRecife, tradotto dal suo più fa- da un elenco ragionato delle pubbli- moso discepolo: Antonio Tabucchi. cazioni in lingua italiana), nell'asso- In questo lasso di tempo che ha luta correttezza dell'analisi, nell'ul- visto scorrere gli anni della ricostru- traquarantennale esperienza che zione, della guerra fredda, del di- traspare in ogni affermazione, nel sgelo, della caduta del muro di Ber- suo essere libro di consultazione. lino, per cui nulla è più uguale a pri- L'altra anima è quella letteraria, per- ma, l'autrice non ha mai abbando- ché quest'opera si distacca dal gene- nato il Brasile delle lettere, così re "storia letteraria" per avventurar- lontano da quello di lustrini e pail- si nel campo della creazione lettera- lettes del carnevale, da Carmen Mi- ria. Pulito nello stile, ricercato nel randa o da quello brutalmente lega- vocabolario, ossessivamente corret- to alla droga delle favelas, ma allo to nella citazione, questo manuale stesso tempo fedele specchio di un diventa ben presto semplicemente paese che è uno e cento. E alla sco- un libro che si legge per il gusto della perta di questa sconfinata repubbli- lettura, come in questo passo dedi- ca federale, ma prima ancora colo- cato a Raul Pompéia, preso a caso, nia e poi, pomposamente, Impero, ma exemplum di uno stile: "Affiora- si viene condotti con leggerezza at- vano già qui, sul piano dei contenu- traverso le pagine di questa storia ti, l'inquietudine e il desiderio di ali- letteraria, diretta erede di La lette- bi-fuga, di trasfigurazione simbolica ratura brasiliana scritta dalla stessa , poi costanti in ogni sua posteriore Luciana Stegagno Picchio e uscita realizzazione artistica; e a livello for- oltre un quarto di secolo fa (1972) male quel desiderio di 'perfezione per i tipi della Sansoni-Accademia. anticlassica' che nelle sue soluzioni il nome gli darete". Oggi accanto al non accade con le letterature dei cinquanta e sessanta, dell'espres- di prosa musicale inaugura il poema Erede perché ne rispetta l'im- vate portoghese, Camòes, trovia- paesi sudamericani di lingua casti- sione in versi, prima ancora che del in prosa dei simbolisti". pianto per quanto concerne i primi mo il vate dell'antropofagismo bra- gliana. racconto e del romanzo, la sua via tre secoli di rassegna letteraria, ma siliano, Oswald de Andrade: Accanto a questa rivoluzione co- alla letteratura. Come se l'opera di Quest'opera è uscita in traduzio- nuova nelle bibliografie, nell'ap- "Quando il portoghese arrivò / sot- pernicana nell'affrontare il pianeta Guimaràes Rosa e Clarice Lispec- ne portoghese anche in Brasile, per proccio agli autori. La distanza to una forte pioggia / vestì l'indio. / Brasile, questa Storia della letteratu- tor avesse condotto la prosa brasi- i tipi della Nova Aguilar. E anche "giubilare" permette di osservare Che peccato! / Fosse stato un gior- ra brasiliana offre aggiornamenti liana verso vette irraggiungibili da in Brasile è stata salutata, in entu- gli autori e le opere alia luce di una no di sole / l'indio avrebbe spoglia- che riguardano, per esempio, l'ope- altri, sia pure con immancabili ec- siastiche recensioni negli inserti critica che, nel frattempo, ha com- to/il portoghese". Da subito si af- ra e la vita di un poeta barocco come cezioni come Ignàcio Loyola culturali dei maggiori giornali, co- piuto scoperte, rivisitazioni, attri- ferma che M Brasile ha acquisito, Gregorio de Matos, o di un predica- Brandào o Antonio Callado. me una pietra miliare della lettera- buzioni e sottrazioni, che in conclu- anche per un pubblico europeo, tore come fra Manuel Calado, che Nelle pagine di questo manuale tura brasiliana, forse la migliore sione ha rinnovato il suo giudizio. piena autonomia e spessore dalla testimoniano anche la diversa atten- sui generis scopriamo anche una storia letteraria del paese.

Così tra i punti del chirurgo ri- documento d'epoca. E allora sor- rie del nostro secolo dei lumi e uno Una storia stravagante mane l'opera di un poeta come Ca- prendiamoci a trovare tra i con- dei suoi autori più vivaci". ntilo Pessanha che, per Le Gentil, temporanei (del 1935) una scrittri- Eppure, nonostante le incon- era prima che "lirico soggettivo" ce oggi pressoché ignota come gruenze temporali, nonostante GEORGES LE GENTIL, ROBERT cese Chandeigne, che si distingue un traduttore e commentatore di Virginia Vitorino, o giudizi tran- l'opera sia priva di una bibliogra- BRÉCHON, Storia della lettera- in tutta Europa (onore al merito) elegie cinesi. Ma era il 1935 e Pes- ciami su Fialho de Almeida: "Tut- fia critica (ma ne ha una delle ope- tura portoghese, Laterza, Ro- per l'attenzione che.rivolge alla let- sanha acquisirà la giusta fama solo tavia una delle sue opere, O Pais re portoghesi tradotte in italiano ma-Bari 1997, ed. orig. 1995, teratura di lingua portoghese, pen- a partire dagli anni quaranta e l'au- das Uvas (1893), ha qualche possi- redatta da Paola Spinesi, a cui va il trad. dal francese di Paola Spine- sa bene di riproporre al pubblico tentico riconoscimento solo negli bilità di sopravvivere". È superfluo merito di aver anche inserito pun- si, pp. 196, Lit 25.000. francese l'opera di Le Gentil, ma ultimi vent'anni. Una sorte simile aggiungere che sopravvivono mol- tuali note esplicative a sostegno ha l'accortezza di farla aggiornare tocca anche all'altro illustre "por- to bene anche gli altri scritti di del lettore), nonostante nei richia- Nel 1935 il francese Georges Le da Robert Bréchon, studioso da toghese d'oriente" (o forse sarebbe Fialho? mi comparativi gli autori facciano Gentil (1875-1953), eccellente cul- trent'anni dell'opera e della vita di meglio dire "orientale lusitano") Ancor migliori testimoni di riferimento, come è comprensibi- tore delle lettere portoghesi, dava Fernando Pessoa, oltre che di Venceslau de Morais. Fortunata- un'epoca sono le incongruenze, o le, solo alla letteratura francese, alle stampe la sua Littérature portu- Vergilio Ferreira, del Surrealismo mente Bréchon recupera tutto il almeno quelle che oggi sentiamo nonostante non si tratti di un vero gaise. Una storia letteraria tradizio- e di altro ancora. Ecco dunque ri- fenomeno modernista del gruppo tali, come trovare nel corpus della e proprio manuale, ma piuttosto nale, che oggi sentiamo come terri- solto il primo enigma: fino a pagina della rivista "Orpheu": Almada letteratura portoghese gli arcadi di un veloce excursus nelle lettere bilmente datata (del resto non sa- 124 è la letteratura di Le Gentil, Negreiros, Angelo Lima, lo Stesso brasiliani di Minas Gerais, o il ba- portoghesi, nonostante tutto ciò, e rebbe potuto accadere diversa- con l'onorevole età di anni sessan- Fernando Pessoa e soprattutto rocco Gregorio de Matos. Oppure grazie a tutto ciò, questa Storia si mente), perché appesantita dalla tadue. Da pagina 125 è il comple- Mario de Sà-Carneiro, colpevol- vedere appena nominato Nicolau segnala per la sua stravaganza, ma ricerca dell'unico filo conduttore - tamento di Bréchon, che parte dal mente ignorato da Le Gentil. Ma Tolentino che per Arnaldo Saraiva anche per la piacevole lettura, ol- potremmo chiamarlo l'idealismo fenomeno Pessoa, e in genere dal questo nostro ingeneroso giudizio e Oscar Lopes, autori della più dif- tre ad andare a colmare una vora- mentale di una nazione - in autori modernismo, per arrivare ai giorni ha il vantaggio di sessant'anni di fusa storia letteraria portoghese, gine nel panorama editoriale ita- vissuti a quattro secoli di distanza. nostri. La sutura, però, non è per- decantazione. È forse più corretto giunta oggi alla sua 17a edizione, "è liano. Passati sessant'anni l'editore fran- fetta. leggere questa letteratura come un una delle principali figure lettera- (u.s.) HH ^ UIDni L-/CL. MCOCHH OTTOBRE 1997 ff t- ceti v e kv ~t i N. 9, PAG. 48 Pubblicità Narratologia Informatica Giornalismo j-mail

RICCARDO STAGLIANO, Comuni- DANIEL COUÉGNAS, Paralettera- GIUSEPPE GIGLIOZZI, Il testo e II ENRICO PULCINI, Giornalismo su NORMAN X, MONIQUE Z, Norman cazione interattiva. La pubbli- tura, La Nuova Italia, Firenze computer. Manuale di infor- Internet. Cercare, produrre e e Monique. La storia segreta cità al tempo di Internet, Ca- 1997, ed. orig. 1992, trad. dal matica per gli studi letterari, diffondere informazione on- di un amore nato nel ciber- stelvecchi, Roma 1996, pp. francese di Sebastiana Nobili, Bruno Mondadori, Milano 1997, line, Caste/vecchi, Roma 1997, spazio, a cura di Giuseppe Sal- 124, Lit 16.000. pp. 168. Lit 15.000 pp. 372, Lit 32.000. pp. 135, Lit 15.000. za, Einaudi, Torino 1996, pp. XIV-153, Lit 13.000.

Della pubblicità in Internet una so- Negli ultimi anni sono nate in Italia Il volume è a tutti gli effetti ciò che il "È passata qualche ora dalla dif- Un romanzo epistolare, ma di un ti- la cosa si può dire con buon grado di un buon numero di collane tascabili sottotitolo indica: un manuale di fusione dei primi flash d'agenzia po particolare: perché le lettere sono certezza: nessuno ne sa nulla. D'al- che si prefiggono lo scopo di intro- informatica. All'interno del manuale sulla vicenda. L'evento appare sui scambiate per posta elettronica. La tra parte Internet costituisce per tutte durre attraverso libretti brevi e di fa- 10 spazio dedicato specificamente ai Tg Rai, ma io so già tutto, tramite In- storia di Norman e Monique (france- le aziende, quelle grandi e grandissi- cile consultazione, ma nello stesso rapporti e alle interazioni tra il testo e ternet". Chi scrive così non è un se lei, americano lui) che si conosco- me ma anche quelle piccole e picco- tempo approfonditi e competenti, ai 11 computer ò circa un quinto del vo- su/ferfanatico, né un tecnofilo inge- no e si innamorano parlandosi per lissime, un'opportunità da non per- più vari campi del sapere: sono ad lume. Dopo una sezione introduttiva nuo, ma un giornalista abituale del- posta elettronica di per sé non avreb- dere. La conclusione di tutto ciò? esempio la "Edo" e la "Edm" di Ja- dedicata ai concetti fondamentali la carta stampata (scrive di crona- be nulla di nuovo da dire (al di là del Che chi fa oggi pubblicità su Internet ca Book, l"'Universale" di Electa- dell'informatica d'oggi, così come fu- ca e cultura per TUnità-Mattina") mezzo di comunicazione relativa- impara facendo. Si tratta di una situa- Gallimard, "Due punti" di II Saggia- rono sviluppati dai padri fondatori che ha però anche fondato "Info- mente nuovo) se non fosse per il fatto zione che può far tremare chi ama le tore-Flammarion, le "Tessere" Cuen von Neumann, Wiener, Turing, e una city", la prima agenzia giornalistica che poi Norman e Monique si incon- situazioni consolidate e definite, ma e "Farsi un'idea" del Mulino. Ultima successiva dedicata al concetto di italiana ideata per Internet. L'autore treranno davvero in persona, proprio che apre spazi di azione, progetta- nata in questo campo è la "bibliote- informazione e alla teoria dell'infor- affronta tre argomenti principali: co- per mettere alla prova e completare i ca" della Nuova Italia, articolata in mazione, è da segnalare la sezione me può avvenire la transizione "da sentimenti nati attraverso i messaggi diverse "serie"-tematiche. Il libro di dedicata al concetto di modello. Se reporter a cibergiornalista"; in che di e-mail. La progressiva scomparsa Daniel Couégnas, tra i primi usciti spesso infatti è difficile per lo "studio- cosa consista il giornalismo su In- della serie di letteratura, ha il meri- so del testo", per il filologo in senso ternet; quali cambiamenti irreversi- to, che è un po' anche il suo limite, lato, capire e progettare come utiliz- bili, fondamentali, Internet apporti di affrontare un tema come quello zare il computer, tale difficoltà deriva al giornalismo. In appendice si tro- della "letteratura popolare" o "di dal fatto che del testo e degli interro- va un ampio elenco di giornali e rivi- massa" o, appunto, "paraletteratu- gativi che esso sollecita occorre fare ste pubblicati su Internet. Pulcini ra", prescindendo totalmente (e darsi) una rappresentazione evidenzia alcuni nodi importanti: dall'attuale dibattito su "pulp" e astratta, utilizzabile operativamente: l'esistenza in Internet di una gran "trash". Non si tratta infatti in questo un modello, appunto. Ciò è consueto quantità di notizie, che occorre im- caso di un malinconico trattato di e ovvio per lo scienziato, molto meno parare a vagliare, proprio come si sociologia della cultura, e nemme- per II filologo: egli deve apprendere fa con le fonti tradizionali; la nascita no di un euforico manifesto posta- come costruire tale modello, sem- sempre più frequente di giornali lo- zione, invenzione, assolutamente vanguardistico, ma di un serissimo preché non ritenga che tale procedi- cali e personalizzati; la sfida costi- nuovi. L'autore è una guida efficace studio di impianto narratologico sui mento snaturi immediatamente l'og- tuita dalle grandi aziende (Micro- e competente in questo campo: confini permeabili ma purtuttavia getto della ricerca! Seguono due se- soft su tutte) che possedendo la informato, equilibrato, ma soprattutto ancora percepibili tra "letteratura" e zioni più operative: una prima dedi- tecnologia telematica decidono di delle relazioni tra esseri umani: ecco disposto a condividere con i suoi let- "paraletteratura". Quest'ultima se- cata alle applicazioni di uso corrente usarla per diventare editori di gior- ciò che secondo molti commenti tori le fonti informative oggi esistenti condo l'autore non va considerata (word processors, fogli elettronici, nali elettronici; la distinzione tra preoccupati dovremmo attenderci sulla pubblicità in Internet. Sono nu- come "cattiva letteratura", ma solo giornali elettronici (nati espressa- dalla diffusione delle tecnologie della merosi infatti i rinvìi a siti Internet che come un altro modo di narrare, o, mente per Internet) e giornali "elet- comunicazione informatica (cioè In- contengono documenti, surveys, meglio ancora, "un altro modo di tronificati" (versioni elettroniche di ternet nelle sue varie forme: chat, po- statistiche. Come i più avveduti già leggere". Facendo ampio riferimen- giornali già esistenti). La figura del sta elettronica, newsgroups,...). Si sanno (e i meno esperti stanno rapi- to a testi ormai classici di autori co- giornalista non scomparirà, secon- tratta di di preoccupazioni certamen- damente imparando) tali informazio- me Barthes e Genette, Hamon e To- do Pulcini: "La salvaguardia della te fondate, ma anche eccessive. Na- ni sono preziose oggi in quanto ag- dorov, e applicandone la metodolo- professione giornalistica nell'era di- turalmente vengono in mente casi re- giornate; tra un anno saranno ormai gia ad alcuni feuilleton francesi di fi- gitale passa attraverso la riqualifi- centi - più o meno credibili - in cui In- molto vecchie, quasi inutili. Il testo è ne Ottocento e inizio Novecento, cazione professionale. Nella frene- ternet e il chat sarebbero la causa suddiviso in cinque capitoli: principi Couégnas ridefinisce il territorio del tica diffusione di informazioni di « prima di rischiose e pericolose fughe della webonomics, l'economia del "modello paraletterario" verso cui ogni tipo, circolanti sulle autostrade di adolescenti. La storia di Norman e mercato-rete; caratteristiche della ogni testo narrativo è in qualche mi- dell'informazione (...) ogni giornali- Monique - unica ad avere raggiunto comunicazione uno-a-uno tipica di sura attratto, e conclude ricordan- sta deve sviluppare capacità inedi- la notorietà attraverso un libro, ma Internet; come creare il traffico, cioè do che, se va ribadito che letteratu- generatori di ipertesti, gestori di ar- te per creare approfondimenti che non unica nel mondo di Internet-è il- come far sì che molti navigatori di In- ra e paraletteratura non sono affatto chivi, programmi per connessioni te- diano dignità e attendibilità al pro- luminante su questi problemi: Nor- ternet frequentino un sito; come mi- la stessa cosa, non va neppure di- lematiche) e una seconda dedicata prio lavoro (...). Occorre fare un ge- man e Monique non giocano a esse- surare il traffico, cioè l'attività dei visi- menticato che "uno dei grandi rivali alle "applicazioni per l'umanista" sto di umiltà tornando a scuola, ne re quelli che non sono, presentando- tatori del sito: quali pagine sono più di Balzac fu Eugène Sue". (con spazi specifici per la generazio- vale la pena". si con personalità fittizie (come è pos- richieste, da quali zone provengono i ne di concordanze, le elaborazioni sibile fare nel chat) ma anzi si visitatori, quanto si trattengono in vi- statistiche, la misurazione dello stile, raccontano i'una all'altro nella loro sita; previsioni sul futuro immediato la filologia e l'ecdotica, l'analisi narra- quotidianità con una precisione dap- della pubblicità in Internet. tologica). In chiusura, una ricca bi- prima cauta e prudente e poi sempre bliografia. crescente. Maurizio Lana Norman Gobetti (mi) (mi) (mi)

dei quattro decenni fra Otto e No- politica, nel rock. Ed è la risposta cenno a quella che è diventata la Italiani in America vecento, ma gli autori cominciano al culto americano della persona- letteratura itaioamericana, se così dai nomi-nume dell'italianità in lità e del successo, lo sbocco bril- la si può chiamare - cioè al fatto di Cosma Siani America: Colombo, Caboto, Ve- lante alle innumerevoli storie che l'espressione italiana in Ameri- spucci, Verrazzano; incontrano oscure su cui si basa l'esposizione ca è affidata oggi a una comunità di JERRE MANGIONE, BEN MOR- singole storie. In questo senso, il missionari, artigiani, viaggiatori degli autori. connazionali espatriati, per lo più REALE, La storia. Cinque secoli saggio di Mangione e Morreale ri- che ai primordi delle relazioni Gli autori dedicano due capitoli insegnanti universitari, dediti alia di esperienza italo-americana, corda un altro libro, Gli italiani transoceaniche aiutano le arti, le a tracciare lo sviluppo della lettera- produzione letteraria o bilingue Set, Torino 1996, ed. orig. 1992, d'America di Alberto Giovannetti lettere, la rivoluzione americana tura italo-americana nel suo secolo (mentre gli autori del volume si trad. dall'inglese di Maria Tere- (Paoline, 1975), che per l'ampia stessa; e sboccano presto nel mare- di vita: dai Misteri di Mulberry concentrano, forse naturalmente, sa Musacchio, pp. 510, hit seppur divulgativa trattazione magno dell'emigrazione di massa, Street di Bernardino Ciambelli su quella in inglese). 43.000. d'insieme poteva non essere igno- restituendola per grandi quadri. (1893) a Pascal d'Angelo, che si Nel dettato piano e scorrevole rato nelle trenta pagine di biblio- Con parola facile e morbida, di- comprò un vecchio dizionario rifatto dalla traduzione, si ricono- Dei giudizi d'autore in copertina grafia qui offerte. Va detto che tan- pingono le condizioni ambientali e Webster, cominciò a impararlo a sce pure la pressione a cui sono ai paperback anglosassoni non c'è ta linearità, così user friendly da culturali prima e dopo l'unità ita- memoria, e tanto insistette a scri- sottoposti talvolta i traduttori. Dal da fidarsi, naturalmente. Ma dice il rendere allettante un blocco di cin- liana, il trauma del distacco, l'arri- vere che attirò l'attenzione della punto di vista editoriale, s'è persa vero quello di Kay Raftery del quecento pagine, fa talora deside- vo nella terra promessa, i controlli, società letteraria d'oltreoceano; al l'occasione per emendare qualche "Philadelphia Inquirer", quando rare un uso più frequente di con- lo sbarco, il disperdersi in cerca di primo romanziere di successo, Di svista, ad esempio in bibliografia (I afferma che questo libro "è riusci- cetti che condensino la diversità e residenza e di lavoro; i conflitti in- Donato; fino agli esponenti della Malavoglia del Verga, citato in in- to sia come storia che come rac- varietà delle storie entro principi dividuali e sociali, le lotte sindaca- beat generation Corso e Ferlin- glese, The House of the Mediar conto". Lo stile, infatti, più che del generali colti con più immediatez- li, la mafia; e poi l'integrazione ghetti, alle molte presenze femmi- Tree, erroneamente attribuito a Jo- saggio architettato a dimostrare za. nella cultura americana con il pas- nili contemporanee, a nomi conso- seph Tusiani). Più vistosa, pur- principi e astrazioni, è quello del Il sottotitolo rispecchia l'ambi- sare delle generazioni, l'emergere lidati come Ciardi, Fante, Puzo, troppo, l'incomprensibile decurta- racconto disteso e senza intoppi, zione del progetto. L'emigrazione di personalità d'ascendenza italia- Stefanile, Papaleo (senza scordarci zione dell'indice dei nomi presente diluito in una narrazione minuta di non è solo quella, storica ed epica, na nel cinema, nello sport, nella dello stesso Mangione). Manca un nell'originale. |DEI LIBRI DELMESE| OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 49 Filosofia Internet Geologia Miti Zoologia

ALBERTO PERUZZI, Definizione, MARCO CALVO, FABIO CIOTTI, GINO FRANK PRESS, RAYMOND . SIEVER, J.C. COOPER, Dizionario degli Alle origini della vita, Microfo- La Nuova Italia, Firenze 1997, RONCAGLIA, MARCO ZELA, Inter- Capire la Terra, a cura di Elvidio animali mitologici e simbolici, lie's - Medium, Milano 1997, pp. 190, Lit 15.000. net '97. Manuale per l'uso del- Lupia Palmieri e Maurizio Parot- Neri Pozza, Vicenza 1997, pp. Cd-Rom, Lit 99.000. la rete, Laterza, Roma-Bari to, Zanichelli, Bologna 1997, 385, Lit 38.000. 1997, pp. XI-494, Lit 23.000. trad. dall'inglese di Alfredo Su- vero, pp. 664, Lit 108.000.

..Questo libretto si inserisce nella Dopo il successo del precedente Finalmente Understanding the L'ampiezza dei rapporti che la Microfolie's è un editore indipen- sottocollana di filosofia della colla- Internet '96, i medesimi autori pub- Earth conosce una traduzione nella cultura umana ha intrattenuto con il dente francese che, sotto la guida na "biblioteca" della Nuova Italia. blicano ora un volume completa- nostra lingua e si offre al lettore ita- mondo animale, necessari e co- di Goujet, ha realizzato un interes- Tra le molte collane, più o meno re-' mente rinnovato. La struttura di ma- liano - lo studente di scienze geolo- stanti sin dalle più remote origini, si sante e innovativo Cd-Rom coedito centi, che propongono al lettore nuale che insegna come collegarsi giche e naturali, ma anche chiun- può misurare agevolmente osser- in Italia da Medium e proposto a va- strumenti di base per orientarsi tra i a Internet e sfruttarne le risorse per- que non si accontenti di spiegazio- vando l'impressionante contributo ri musei di storia naturale e di zoolo- concetti e i temi fondamentali delle mane intatta, ma viene arricchita da ni affrettate e superficiali - in tutto lo di quest'ultimo alla costruzione del- gia italiani. La divulgazione della varie discipline, questa è certamen- una copertura più ampia e più vali- splendore delle oltre 600 pagine la prima. Antagonisti e collaborato- paleontologia e delle tematiche as- te una delle più ambiziose, perché da delle applicazioni disponibili per riccamente illustrate e corredate da ri, dotati di risorse naturali formida- sociate (soprattutto, ma non solo, le mira in genere a superare il livello muoversi su Internet, nonché da decine di fotografie provenienti da bili e perciò spesso di poteri nasco- estinzioni di massa) è dì grande at- della semplice divulgazione. Que- spazi sempre maggiori dedicati alle tutto il mondo. Si tratta di un manua- sti, reali ma anche fantastici, porta- tualità e si sentiva il bisogno di un sto è per esempio il caso del volu- problematiche connesse con l'esi- le per studenti (di liceo e di univer- tori di segni e di sapienze, gli modo nuovo di porgere una materia me di Peruzzi sulle definizioni, che stenza e l'uso delle risorse della re- sità) che costituisce nello stesso animali riempiono i miti, i racconti, i troppo spesso noiosa e difficile per affronta nel corso della trattazione te. Vengono affrontati infatti argo- tempo un repertorio prezioso e una riti, i simboli degli uomini. Questo colpe non sue. Benvenuto, dunque, una grandissima quantità di argo- menti quali Internet come fonte e specie di dizionario geologico per Dizionario ne raccoglie in ordine al- a uno strumento didattico (relativa- menti, dalla storia della filosofia alla strumento per la ricerca, gli agenti chi sia curioso di cose della natura. fabetico un considerevole numero, mente) nuovo che farà facilmente filosofia della scienza, dalla teoria intelligenti, le risorse bibliografiche Un libro solido, che difende il solco per ciascuno dei quali sono riporta- parte dei programmi futuri delle della dimostrazione alla semantica, e i musei in rete, le comunità virtuali, della tradizione didattica naturalisti- te notizie sulla sua presenza nelle scuole, ma che potrebbe trovare spesso proponendo concezioni ori- l'ingresso della politica in Internet, ca di orìgine anglosassone e che culture più disparate. Oltre alle tra- giustamente posto anche nelle bi- ginali e mantenendo sempre molto non lascia spazio a quelle innova- dizioni greco-latina (con la sua "ap- blioteche comunali o negli acquari alto, seppur non specialistico, ii li- zioni (altrove cercate in modo forza- pendice" egiziana) e giudaico-cri- pubblici, magari per mostrare co- vello dell'esposizione. Peruzzi, che to) che ormai corredano - spesso a stiana (ampiamente rappresenta- me ci si muoveva negli oceani di aveva già affrontato il tema della sproposito - qualunque testo di te), sono contemplate tutte le prin- centinaia di milioni di anni fa. Nel definizione in Definizioni. La carto- scienze della Terra. C'è, comun- cipali culture extraeuropee, anche Cd-Rom si potrà viaggiare all'indie- grafia dei concetti (Angeli, 1983), ci que, Rodinia - il supercontinente le meno note. Il formato contenuto tro nel tempo fino alle origini della offre così una grande ricchezza di antenato della Pangea di Wegener del libro non consente naturalmen- vita sulla Terra; di più: si potrà pas- argomenti di riflessione; particolar- da poco "scoperto" -, e non man- te trattazioni molto ampie, tuttavia la seggiare tra dinosauri e altri bestio- ' mente interessanti sono il capitolo cano le frane, l'energia e le risorse concisione non pregiudica un'infor- ni, oppure solcare quei mari ance- II, in cui si ricostruisce una vera e del pianeta: insomma un libro mo- mazione essenziale, sufficiente per strali alla ricerca dei pesci teleostei. propria storia della filosofia antica e derno, peccato solo che la carto- indicazioni di massima. La biblio- Un po' come nei diorami dello moderna alla luce del concetto di grafia sia ridotta in appendice, ma grafia critica permette comunque a Smithsonian di Washington, solo definizione, e il capitolo IV, dove si sembra che così vogliano i nuovi che - invece di girarci attorno e ve- tenta una classificazione teorica programmi. Di ottima lega la parte dere animali fermi al di là di un vetro delle definizioni (linguistiche o me- iconografica, che sorregge - anche - ci siete "dentro" e anche il rettile di sicurezza e crittografia delle comu- talinguistiche, esplicite o implicite, al di là del testo - il volume e giustifi- 300 milioni di anni fa si muove dav- nicazioni personali, pubblicità e predicative o impredicative, condi- ca, almeno in parte, l'elevato prez- vero. La grafica è di risoluzione eie marketing in rete, la moneta elettro- zionali o per distinzione di casi) col- zo di copertina: i disegni sono di vata e s> accompagna a oltre 250 nica, come mettere informazioni in legando strettamente la loro tratta- chiarezza esemplare e molto piace- pagine di testo e più di 500 fotogra- rete. In molti casi le questioni, deli- zione a quella delle dimostrazioni. voli anche da un punto di vista pu- fie (con molti fossili "veri"), suppor- neate con piglio sicuro ed equili- Definizioni è sicuramente un libro ramente estetico. Spiace che ci sia tando quasi mezz'ora di animazioni brato, per ovvi problemi di spazio un po' difficile per chi sia del tutto a poco spazio per esempi fotografici in video. Tra così tanti maldestri ten- non vengono approfondite nei par- digiuno di filosofia e di logica,, ma geologici italiani, ma un riferimento tativi di spacciare per multimediali ticolari: il che non è solo un limite proprio per questo è tanto più inte- nostrano non manca mai, specie strumenti che in realtà sono poco perché, per esempio, anche chi ressante per chi invece già cono- nelle schede che costellano il volu- più che compact-disc, Alle origini non abbia specifici interessi per la sca qualcosa degli argomenti af- me. Convincente e molto aggiorna- della vita si pone come un punto di pubblicità e il marketing legge co- frontati. Conclude il libro una bella ta tutta la parte dedicata alle rocce, riferimento discriminante di cui si munque con piacere e curiosità tre- bibliografia ragionata. Nella collana i "mattoni" della Terra; esauriente, dovrà tenere necessariamente con- quattro pagine che permettono di "biblioteca/filosofia" sono già stati moderno e attraente il capitolo sulla to in quella che - già si può preve- ampliare e migliorare la percezione pubblicati i volumi Verità, di Marco tettonica delle placche e, in genere, dere - sarà la sterminata produzio- del fenomeno Internet. Tutta la trat- Messeri, e Mente/corpo, di Marco tutto ciò che riguarda la Terra fisica. ne futura nel campo delle scienze Salucci. tazione è poi arricchita, ovunque insoddisfatti e volenterosi di prose- naturali. sia possibile, da rinvìi precisi (Uri) guire le ricerche sui significati e sui alle risorse citate. Il volume è affian- segreti di coloro con i quali - come cato da un sito Internet che distri- dice \'Ecclesiaste - condividiamo la buisce aggiornamenti e che offre ai stessa vita e lo stesso destino. lettori la possibilità di comunicare con gli autori. Guido Bonino Maurizio Lana Mario Tozzi Walter Meliga (m.t.) BIBLIOTECA DI ST<

Antonella Tarpino Wally Seccombe SENTIMENTI DEL PASSATO FAMIGLIE NELLA TEMPESTA La dimensione esistenziale Classe operaia e forme familiari dalla del lavoro dello storico rivoluzione industriale al declino della fertilità Un libro che analizza il modo in cui gli storici Un'analisi delle forme della famiglia dalla rivoluzione nel Novecento guardano al passato e mostra industriale a oggi, che si sofferma sui cambiamenti come il loro retroterra esistenziale condizioni intervenuti nei rapporti matrimoniali con l'avvento il fare storia del capitalismo industriale, il controllo delle nascite e la scolarizzazione obbligatoria

Wally Seccombe • LE TRASFORMAZIONI Rosario Minna DELLA FAMIGLIA IL CONTROLLO DELLA CRIMINALITÀ NELL'EUROPA Politica criminale e nuovo codice NORDOCCIDENTALE di procedura penale Mille anni di storia tra feudalesimo e capitalismo Un'analisi attenta, basata su un'ampia serie di dati, Un'indagine sui mutamenti delle forme della famiglia dal declino dei conflitti insorti dal 1989 in poi nella politica criminale La Nuova Italia Editrice dell'antichità alla rivoluzione industriale che mette in luce dello Stato, in seguito alla convivenza tra un vecchio casella postale 183,50100 Firenze l'interdipendenza tra le stmtture familiari e i modi di produzione codice penale e un nuovo codice di procedura penale OTTOBRE ì 997 N. 9, PAG. 50

L'anno accademico 1996-97 7 Eccellenti home-pages rimangono, sarà ricordato come quello in cui le per esempio, quelle di Thomas Head del- facoltà umanistiche delle univer- Medioevo su Internet la Washington University sull'agiografia: sità italiane hanno cominciato a http://www.artsci.wustl.edu dotarsi in maniera sistematica di di Andrea Zorzi /~tfhead/#hagbibs; di James J. strumenti di accesso alle reti tele- O'Donnell della University of Pennsylva- nia sul tardo antico: http://ccat. matiche. La tendenza andrà molto si rivelano spesso lontani da quelli di oltre centomila records. L'evento specialistiche e che - a differenza sas.upenn.edu/jod/wola.html; probabilmente consolidandosi ne- 6 elaborati dagli studiosi europei . si sarebbe proposto positivamente dello stato presente - sfruttino ap- o di Otfried Lieberknecht su Dante: gli anni a venire. Un segnale signi- Anche nell'ambito degli studi quale esempio del servizio istituzio- pieno le caratteristiche del mezzo. http://members.aol.com/lie- ficativo, in questo senso, è stato medievistici si osserva cioè quella nale che dovrebbero offrire gli enti La sperimentazione deve infatti berk/welcome.html. dato dal Ministero dell'Università che appare essere una delle carat- di ricerca finanziati con risorse ancora compiere un salto di qualità 8 Hanno aperto siti di rilievo, per col rendere obbligatorio dal 1997 teristiche della fase attuale di svi- pubbliche. e darsi a una reale esplorazione dei esempio, i Monumenta Germaniae IJi- l'uso di Internet per inoltrare le ri- luppo della rete: lo iato - solo ap- La decisione finale, assai pru- limiti di utilizzazione delle sue spe- storica: http://www.mgh.de/; il chieste di finanziamento. E ipotiz- parentemente contraddittorio - dente, si adegua peraltro alle ten- cificità: l'ubiquità, l'interattività, la Pontificai Institute of Medieval Studies: zabile dunque che la mutazione te- tra la sopravvalutazione ideologica denze che stanno conducendo alla multimedialità, l'ipertestualità, per http ://www.epas.utoronto. ca lematica investa stutturalmente nei dei mezzo e la sua sottoutilizzazio- progressiva chiusura degli accessi tacere delle prospettive che saran- :8080/~pontifex/intro.html; o prossimi anni anche le istituzioni ne pratica. Su questa no aperte dai nuovi la Société des Bollandistes: http:// della ricerca umanistica. condizione ambigua linguaggi web. mx500i. kbr.be/~socboll/. Tra gli enti italiani'spicca ancora l'assenza, per Che essa finisca col coinvolgere occorre concentrare Per sostenere que- nella stessa misura le pratiche della l'attenzione, tanto esempio, di un sito dei Centro italiano di Oltre la carta ste realizzazioni oc- studi sull'Alto Medioevo di Spoleto. ricerca e i modi della comunicazio- più in un momento correrà però che 9 ne dei suoi risultati non è invece al- in cui il successo del- anche le università Cfr., rispettivamente: http: //ce- trettanto scontato. E ciò non solo la rete si accompagna comincino a dare ri- da r .evansville.edu/~eco- leweb/; http://www.wcslc. per le diffidenze e le resistenze che a chiare tendenze im- sposta alla doman- edu/pers_pages/m- i nuovi strumenti continuano a su- prenditoriali. da di formazione markow/ssclehome.html; scitare nelle abitudini del mondo Le iniziative indi- di nuove figure http ://www.bway.net/-hai - accademico, ma anche per la po- viduali e volontaristi- professionali di o- sall/byzantium.html; vertà di contenuto informativo e che che avevano dato peratori del setto- http://silos.uni le.it/mi- per l'utilità relativa palesata finora corpo alle prime rea- re: web-masters che raggi/mai n_ 1 e c c e . htm; complessivamente dalle realizza- lizzazioni appaiono sappiano coniugare http://www.jura.uni- zioni telematiche umanistiche. perdere slancio7, e competenze avan- sb.de/Rechtsgeschichte/Ius. Il panorama di risorse che alcuni sempre più numerosi zate di programma- Romanum/origo.html; interventi su questa rivista hanno sono i siti "fossili" zione informatica e http ://www.idr.unipi.it/iu- ra-communia/; cominciato a delineare appartiene abbandonati dopo le telematica con la formazione umani- http ://www.ici.net/cust_pa- alla fase pionieristica di impianto prime immissioni di ges/panther/franeis/index.h 1 stica e storica. Po- delle iniziative . Fase dominata dati. Gli enti e le isti- tml; http ://www. Princeton. dalle istituzioni di ricerca norda- tuzioni di ricerca me- trebbe essere que- edu/Main/Departmentsi dan- mericane. Nel momento in cui sta dievistici - soprattut- sta una chance im- te . html. portante per quel avviandosi anche in Italia (e, più to quelli europei - 10 rinnovamento degli Cfr., rispettivamente: http:// generalmente, in Europa) la crea- sono invece ancora www2.humnet.ucla.edu/webx?l ordinamenti didat- zione di siti dedicati alle discipline complessivamente 4@"[email protected]; http://fo- umanistiche, è opportuno avviare molto indietro nel- tici delle facoltà rum.quipo.it/mistica/home.h umanistiche che anche un approfondimento critico l'assumere un ruolo tml; e http://forum.quipo. rende ormai indif- delle caratteristiche delle risorse attivo nella realizza- it/alchimia/home. html. feribile il superamento del modello attualmente disponibili e delle po- zione di siti e di banche dati8. alle banche dati on-line^organizza- 11 Sul ricco sito della Fondazione Fran- di formazione imperniato sulla tra- litiche di utilizzazione dei nuovi Mentre le università devono assol- te sistematicamente. E appunto ceschini e della Sismel: cfr. http:/ dizionale figura di insegnante. strumenti. Gli studi storico-medie- vere, in primo luogo, gli obblighi questo uno dei settori in cui la /sismel.meri.unifi.it/mel/i vistici possono essere un campo di didattici, con tutti i limiti potenzia- transizione dalie sperimentazioni ta/mel. htm. 12 "Medioevo latino. Bollettino biblio- osservazione valido anche per i set- li già evidenziati. volontaristiche alle iniziative isti- 1 Cfr. "L'Indice", 1996, n. 8; 1997, n. grafico della cultura europea da Boezio a tori contigui. Benché siano ancora pochi, tuzionali sta dando luogo a pro- 2; 1997, n. 4.. 13 Erasmo (secoli VI-XV)", Spoleto, Centro L'offerta di risorse Internet p?r esempi di buone e talora eccellenti dotti di impresa a pagamento . 2 Cfr. The history highway: a guide to italiano di studi sull'Alto Medioevo gli storici è già relativamente ab- realizzazioni non mancano, e si pro- Sarà questa, probabilmente, un'al- Internet resources, ed. by D.A. Trinkle, (1980). bondante2. Essa però è il più delle pongono come potenziali prototipi tra questione oggetto di discussio- Armonk (N.Y.), M.E. Sharpe, 1996, e il 13 volte generica, ripetitiva e spesso dei siti medievistici che potrebbero ne nel prossimo futuro. Il rischio è connesso sito di aggiornamento: Cfr., per esempio, la banca dati di oltre 17.000 riviste di scienze sociali in povera di informazioni realmente essere realizzati in futuro. Si tratta che come per gli archivi testuali http ://www.uc.edu/www/hi- story/highway.html. Ricchi siti di lingua inglese offerta da UnCover: utili. Ciò perché, per quanto di ori- di siti di argomento ben definito, ri- prodotti su supporto ottico - a co- http://uncweb.carl.org/; o gine accademica, essa muove da servati a specialisti: l'enciclopedia minciare, per esempio, dalla Cete- collegamento alle risorse medievistiche sono anche: http ://www.george- quella delle principali riviste di storia iniziative volontaristiche prive ipertestuale della storia della Chie- doc Library of Christian Latin town.edu/labyrinth/laby- americane offerta da Jstor: http:// 14 quasi sempre di sistematicità. Le sa fino alla Riforma; la storia delle Texts - e già riservati, di fatto, a rinth-home.html; e http://www. www. j stor. org/ ; o la bibliografia sul finalità didattiche finiscono, a loro crociate e del Vicino Oriente; gli un'utenza finanziariamente privi- cua.edu/www/hist/netserf/ho Rinascimento europeo offerta da Iter: volta, col condizionare pesante- studi bizantini; i rapporti tra le cul- legiata 15, i costi di accesso alle ri- me.htm. http ://ut11.library.utoron- mente le caratteristiche dei siti, so- ture letterarie mediterranee; risorse solse più ricche e meglio organiz- to .ca/www/iter/index.htm. 3 Cfr., per esempio: http:// prattutto per gli studiosi non an- 14 Edita in numerose serie di Cd-Rom sul diritto romano e su quello co- zate si rivelino insostenibili non so- www.fordham.edu/halsall/sbo da Brepols: cfr. il catalogo in http: / / glosassoni. mune; l'archivio virtuale su France- lo per il singolo studioso ma per le ok.html; e http ://sunsite. www.brepols.com/publi- Basterà misurarsi con la qualità sco d'Assisi; o quello di commenti stesse istituzioni universitarie e di berkeley.edu/OMACL/. sher s /pubedrom. htm. media di alcune realizzazioni, per danteschi, per limitare gli esempi ricerca italiane. 4 Cfr., per esempio: http:// 15 farsene un'idea. Le numerose ban- ad alcune delle realizzazioni miglio- Lo stato delle risorse telemati- www.lib.muohio.edu/serial-bi- Basterà ricordare come la versio- che dati di testi, per esempio, sono ri9. Interessanti sono anche alcuni che per gli studi medievistici è bliographies/; ne elettronica integrale in 5 Cd-Rom costituite ancora, in larga misura, forum di discussione, che si distin- dunque ancora molto fluido e su- http://www.cc.ukans.edu/ftp/p della Patrologia Latina di Jacques-Paul da repertori di traduzioni inglesi guono dalle "liste" per una maggio- scettibile di sviluppi positivi come ub/history/Europe/Medieval/; e Migne (edita da Chadwyck-Healey) sia in vendita al prezzo di 76 milioni più dei testi originali3: se esse rendono re selezione e una più curata artico- http://history.cc.ukans.edu/h di potenziali involuzioni. L'im- Iva; il primo Cd-Rom degli MGH (Bre- fruibili a uno studente anglosasso- lazione degli interventi: i temi di- pressione è che i siti migliori siano istory/subject_tree/e3/cl/in- dex.html. pols) a 1.382.000 lire più Iva; e l'opera ne fonti di primaria importanza, battuti sono, per esempio, i terrori quelli ancora da realizzare. Avran- omnia di Francesco Petrarca (Lexis 5 inutili si rivelano invece per lo spe- dell'anno Mille (curato da Richard no utilmente un futuro, per esem- Cfr. http://portico.bl. Progetti Editoriali) a sole 1.700.000 lire cialista. Le stesse banche dati bi- Landes), la mistica di Angela da Fo- pio, siti di collegamento e di infor- uk/access/treasures/magna- più Iva. carta.html; www.ukans.edu/ bliografiche consultabili on-line ligno (curato da Claudio Leonardi), mazione sui risultati delle ricerche 16 Già avviato è il sito agiografico Sanc- sono l'esito di selezioni asistemati- o le gerarchie nella natura dell'uo- curati da comunità di studiosi su ftp/pub/history/Europe/Me- dieval /latintexts/biella- torum: http://www.unifi.it/ che, per lo più anch'esse di origine mo nel Medioevo (curato da Ago- temi ben circoscritti: l'agiografia, l.txt; http://library.byu. unifi/storia/aissca/ais- 4 10 didattica . Ancora più casuale è stino Paravicini Bagliani) . l'archeologia medievale, l'Italia co- edu/~rdh/eurodocs/italia/pi sca.htm. Gli altri faranno capo al sito l'offerta di trascrizioni documen- Nel luglio 1997 è stato inoltre munale, o la storia agraria, per fare sani.html; http://www.stg. del Dipartimento di storia dell'Università tarie: si va, per esempio, dalla pub- messo in linea "Medioevo lati- esempi di iniziative già avviate o in brown.edu/projects/cata- di Firenze: http: //www.unifi . it/ blicazione "istituzionale" della no"11, il bollettino bibliografico cantiere16. Agli istituti di ricerca sto/overview.html. Per un primo unifi/storia/Welcome.html. Magna Charta alla messa a disposi- degli studi sulla civiltà medievale potrà invece dischiudersi il compi- censimento dei documenti disponibili in 17 Come, per esempio, quello dell'Isti- zione degli statuti di Biella del redatto dalla Società internazionale to di produrre non solo home-pa- rete, cfr. anche http://library. tuto storico italiano per il Medio Evo: XIII-XIV secolo, del giuramento per lo studio del medioevo latino ges di informazione sulle proprie byu.edu/~rdh/eurodocs/me- http ://rmeisadu.let.uniro- pisano del 1228 di alleanza con (Sismel) e finora pubblicato a stam- attività17, ma appunto banche dati dren. html. mal.it/isime/index.htm. Siena e Pistoia, o del catasto fio- pa 12. La consultazione si limita, per (bibliografiche, documentarie, te- 6 Si va, per esempio, dalla letteratura 18 Potrebbe essere il caso, per esempio, rentino del 1427 5. Anche le cosid- il momento, all'ultimo volume pub- stuali, iconografiche, musicali, arturiana alla Cina del primo medioevo, dell'ambizioso progetto di una Biblioteca dette "liste di discussione" si risol- blicato (il XVII, 1996): è imminen- ecc.) sistematiche e ad accesso age- dal "medieval feminism" alla storia del italiana telematica annunciato da un cen- vono il più delle volte in un mero te infatti la commercializzazione di volato 18. diritto, ecc. Cfr. aggiornati repertori di li- tro interuniversitario costitutito da 14 scambio di informazioni pratiche. ste in http://www.fas.har- atenei italiani: cfr. il sito (per ora vuoto) un Cd-Rom con gli indici delie pri- In conclusione: le nuove iniziati- vard.edu/~medieval/medstud- http ://www.humnet.unipi.it/ Il fatto che a "moderarle" siano me dieci annate. In un certo senso, ve in ambito medievistico e umani- newsgroups .html;ehttp: // jup- cibit/. ancora, in larga misura, studiosi si tratta di un'occasione mancata. stico dovrebbero puntare a realiz- piter.fltr.ucl.ac.be/FLTR/r anglosassoni determina inoltre la Per mesi infatti era stata annunciata zare pagine qualificate e articolate, essources/res_list.html#Li- scelta di argomenti e questioni che la messa on-line dell'intero archivio che si rivolgano a utenze molto sMed. OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 51

DE! LIBRI DEL MESE

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Editori e testamenti di Luigi Reitani

ell'aprile del 1970 Paul Ce- PAUL CELAN, Die Gedichte aus dem Nachlass, stegno della legittimità dell'edi- lati metteva fine alla sua tra- zione. Il lettore si trova così con Nvagliata esistenza nelle acque del- a cura di Bertrand Badiou, ]ean-ClaudeRambach e Barbara Wiedemann, la spiacevole sensazione di ficca- re il naso in una stanza a lui non la Senna. Qualche mese dopo Suhrkamp, Frankfurt am Main 1997, pp. 948, DM78 usciva il suo ultimo volume di destinata, di assistere - per usare poesie, la raccolta Lichtzwang. un'espressione di Kundera - a un Durante la sua breve vita lo scrit- nuovo "testamento tradito", e tore ebreo, nato nel 1920 in Buco- questo frena un po' l'entusiasmo vina, aveva così dato alle stampe di trovarsi di fronte a un volume di poesie certamente di straordi- sette raccolte di poesie (un'altra nario interesse, sia da un punto era stata ritirata subito dalla cir- di vista documentario che esteti- colazione), decisive per l'intera co. Perché non c'è dubbio che letteratura di lingua tedesca. Sia anche qui affiorano quei tratti in- stato o no il poeta della Shoah, co- confondibili della scrittura me una comoda schematizzazione dell'autore che ne costituiscono tende oggi a ripetere, è certo che la sostanza più autentica: la scar- nessun altro poeta del Novecento na ricercatezza del lessico, la po- ha saputo trasformare a tal punto tenza dei sostantivi composti, la il balbettio afasico del linguaggio tecnica dell'iterazione, il fraseg- in una grandezza "sublime", con- gio sincopato. trapposta agli orrori della Storia. La scarnificazione della frase, protesa verso il silenzio e inchio- a per quale ragione Celan data su pochi elementi lessicali, si Maveva posto un veto alla pub- accompagna in Celan a una ric- blicazione di queste poesie? In chezza inesauribile di registri rit- qualche caso si trattava di evitare mici e di figurazioni simboliche. riferimenti personali o polemi- La sua parola poetica diviene così ci, come in un'amara e risentita re- una "parola sul modello del silen- plica a chi aveva visto nella celebre zio, / recinta da cespugli di per- Todesfuge un vacuo esercizio este- vinca e di afflizione", e il suo lin- tico. E in effetti il poeta esprimeva guaggio sembra sospeso, come un in una lettera la propria gratitudi- giaciglio, tra "lo sfarzo del voluto ne a quel redattore che aveva rifiu- silenzio" e "il ciarpame delle pa- tato la pubblicazione di versi cosi role" (sono versi tratti da Di soglia impulsivi e patetici come "Madre in soglia, nella traduzione di Giu- (...)/ ieri / venne uno di loro e / ti seppe Bevilacqua). ha ammazzato / un'altra volta nella L'opera autorizzata in vita da / mia poesia". In altre circostanze, Celan era però solo il frutto più invece, è probabile che le compo- ponderato e maturo di un corpus sizioni apparissero all'autore trop- di scritti molto più esteso. Di po personali e biografiche. In ogni fronte alle 498 poesie comprese rata a Bonn da Beda Allemann, le traduzioni, a cui l'archivio di editrice Suhrkamp e gli stessi caso sembra prevalere un bisogno nelle raccolte o pubblicate in for- Rolf Bucher, Axel Gellhaus e Ste- Marbach ha recentemente dedi- eredi siano sottoposti a una pres- di riservatezza e, talvolta, una ma sparsa, un numero quasi pari fan Reichert (Werke, Historisch- cato una significativa mostra (à sione fortissima, che tende a ren- (condivisibile) insoddisfazione di testi poetici (476, per l'esattez- kritische Ausgabe, 1990 e sgg.) Marbach ancora fino al 26 otto- dere accessibile quella parte del estetica. Ma anche quando ap- za) si trovava tra le carte dello nasce con l'intento monumentale bre, poi da gennaio a Zurigo). Tra lascito non ancora di dominio paiono deludenti sul piano stretta- scrittore al momento della morte, di documentare tutte le varianti gli stessi poeti di lingua tedesca pubblico. Anche quando ciò non mente poetico, questi testi interes- senza considerare le lettere e i dia- e le stesure del corpus di scritti degli anni novanta, finita la fase corrisponde all'espressa volontà sano certo lo storico e il biografo. ri. Di questo insieme composito e celaniano (sono usciti finora i vo- del "minimalismo fotografico", dello scrittore. Ed è questo, ap- Si può dunque concordare con i spesso frammentario hanno visto lumi Atemwende, Fadensonnen e Celan ritorna a essere un modello punto, il caso di molte poesie fi- curatori, quando affermano che subito la luce i versi compresi nel Schneepart, mentre è imminente esplicito di riferimento. E in Italia nora inedite. Celan aveva infatti queste poesie "pur non offrendo ciclo Schneepart (1971) - che si Lichtzwang). La seconda invece, è imminente la traduzione inte- chiosato alcune cartelle con l'in- di per sé un'immagine adeguata basa su un manoscritto pressoché coordinata da Jurgen Wertheimer, grale delle raccolte poetiche "au- dicazione "da non pubblicare del poeta Paul Celan, restituisco- torizzate", curata per i "Meridia- definitivo - e quelle ultime poesie si propone di rendere accessibile la mai" o "non pubblicabili", seb- no un profilo dell'opera data alle ni" di Mondadori da Giuseppe che sembrano presentarsi nel la- genesi dei testi di Celan attraverso bene non avesse distrutto il ma- stampe (...) aiutando a precisare Bevilacqua, massimo studioso di scito con caratteristiche di com- la pubblicazione sinottica delle teriale che vi era contenuto - co- la poetica dell'opera autorizzata". Celan nel nostro paese. pletezza e organicità (con il principali stesure, con un indub- sa che aveva invece fatto in altri E se ciò avviene, è anche per meri- titolo Zeitgehóft, 1976), mentre bio vantaggio di leggibilità e prati- Si capisce, dunque, come di casi, argomento, questo, natural- to dell'imponente apparato criti- solo nel 1989 è stata raccolta in cità di consultazione (Tiibinger fronte a tanto interesse la casa mente utilizzato dai curatori a so- co» che con le sue oltre duecento volume l'opera giovanile (Das Ausgabe, 1995 e sgg., sono usciti fi- pagine offre le varianti più signifi- Friihwerk). Per il resto, l'archivio nora i volumi Sprachgitter e Die cative delle poesie e persino un di Marbach, dove si trovano le Niemandsrose). Mezzanotte buon numero di spiegazioni te- carte postume di Celan, ha conti- stuali. Da questo punto di vista, appare assolutamente sensata la nuato a custodirne gelosamente i utto questo impegno filologi- Tra le canne, lì sono le ore - dove sono le canne? co non è certamente casuale. disposizione dei testi in periodi tesori. T Sono nei tuoi occhi Negli ultimi anni, tuttavia, l'at- Mai come negli ultimi tempi, in- che corrispondono alla stesura che non vedo. teggiamento degli eredi in materia fatti, l'opera di Paul Celan sem- dei volumi "autorizzati" (molte le poesie espunte dal ciclo Die Nie- è divenuto più permissivo. Dopo i bra concentrare su di sé l'atten- Alte. Dense. Sazie. Verde intenso. carteggi con Nelly Sachs (1993) e zione dei lettori e degli studiosi. mandsrose e Schneepart o cronolo- Franz Wurm (1995), entrambi edi- Due anni fa è apparsa negli Stati Non ho un nome. (Marcisce nella palude umana). gicamente parallele), che consen- te un rapido confronto con la par- ti da Barbara Wiedemann e pub- Uniti una documentarissima (for- Non ho un nome e solo una mano. te già edita. blicati da Suhrkamp (del primo è se la prima "vera") biografia (ILaltra giace col nome - sboccia, sboccia. dell'autore (John Felstiner, Paul Certo, solo in relazione con uscita anche una traduzione italia- Con cento dita sboccia: il nome marcisce e marcisce). na a cura di Anna Ruchat, il melan- Celan: Poet Survivor, Jew, Yale questa i testi qui pubblicati di- golo, Genova 1996, pp. 153, Lit University, New Haven 1995, pp. Non ho un nome e solo una mano: spiegano interamente il loro signi- ficato e solo nuovi studi potranno 22.000), ecco finalmente raccolte e 344, $ -30; già tradotta in tedesco prendo due pannocchie, prendo le più nere. con il titolo Paul Celan - Etne Bio- darci conto, fino in fondo, delle annotate in un volume le poesie Le piego l'una sull'altra - il tempo è il nostro tempo. ancora inedite del lascito, mentre graphie, Beck, Munchen 1997, scelte e delle esclusioni operate DM 68) e ovunque si moltiplica- dall'autore. Per il momento, si fanno tra loro concorrenza, pres- (Paul Celan, 29-5-1961, so la stessa casa editrice no le ricerche su singoli aspetti prendiamo atto che il "continente trad. dal tedesco di Luigi Reitani) Suhrkamp, due grandi edizioni dell'opera (a cominciare dalla ma- Celan" ha in serbo ancora vasti critiche delle opere. La prima, cu- trice ebraica), non per ultimo sul- territori da esplorare. OTTOBRE 1997 m^dcr N. 9, PAG. 52 In equilibrio tra storia e metafisica Ambiguità di un ballo di Bernard Simeone * di Fabio Troncarelli JEAN-FRANCOIS FORGES, Eduquer contre Auschwitz, ROSALBA CAMPRA, Como con bronca y junando. Esf, Paris 1997, pp. 160, FF138. La retorica del tango, Edicial, 1996, pp. 100 Mentre il dovere della memoria, vata dalla responsabilità particola- questo proposito Forges cita per quanto riguarda la Shoah, è re dell'insegnante, il cui compito è opportunamente la polemica tra WBi spesso invocato in modo quasi quello di "dare fiducia nel mon- Claude Lanzmann e Tzvetan To- meccanico, il libro di Jean- do": prima ancora di qualun- dorov, che trovava "desolante" Frangois Forges, professore di sto- que suo intervento sul tema di la pagina del libro tratto da Shoah ria nelle scuole secondarie, pone Auschwitz l'insegnante, per la sua in cui Lanzmann "racconta di con autentico rigore la questione semplice funzione, si situa, o do- aver fatto sua la lezione che una "come presentare il genocidio nel vrebbe situarsi, esattamente all'op- SS aveva dato a Primo Levi ad quadro di un corso scolastico". posto dei teorici e dei torturatori Auschwitz: 'Hier ist kein Warum', Questo libro si rivolge non solo nazisti, per i quali il primo atto del- qui non ci sono perché". Non bi- agli insegnanti, lettori naturali del- lo sterminio fu quello di togliere sogna dimenticare secondo Forges che il "qui non ci sono perché" di Lanzmann non è identico a quello del torturatore, poiché il primo 40 non potrebbe acconsentire cinica- M mente alla morte del senso: egli T * sottolinea semplicemente, senza compiacimento, con fermezza, lo scacco di tutte le spiegazioni che, in fin dei conti rassicuranti, po- SS»: trebbero confortare una posizione t-, - mii vagamente "umanista" di fronte a mm- - < T ' • «jafifèti % una questione così radicale. «A » «-..«XlM.^*-^'- < Cos'altro dice Emmanuel Lévinas: "Il senso di Auschwitz è quello di non avere senso"? la collana in cui è apparso, ma a ogni speranza alle loro future vitti- Quale che sia il rispetto di For- tutti coloro che diffidano, a propo- me, non solo riguardo alla loro ges per il rigore di Lanzmann, egli sito del genocidio, delle due trap- propria sorte, ma riguardo al ha fatto sua, sul piano pedagogico, pole costituite dalla collocazione "mondo" e alla possibilità in esso l'etica di Primo Levi, così implaca- Il tango è un modo di cammina- permette di ricordare che per metà della Shoah in una prospettiva di valori positivi. bile nella sua ostinazione di ricerca re nella vita, diceva Borges. Ma è convenzione e per metà è artigia- strettamente storica e dalla sacra- Jean-Frangois Forges non elude e così rigorosamente metodica. Ri- forse è anche qualche cosa d'al- nato: come la poesia d'amore dei lizzazione paralizzante. un paradosso centrale: perché gli fiutando l'eccessiva prudenza se- tro: un microcosmo di conflitti e trovatori il tango ci costringe a cre- Ponendo "nella posizione più allievi percepiscano la realtà della condo la quale studiare in modo di contrasti inattesi, a cominciare dere che "la vida es porqueria" e alta" le opere di Primo Levi e del Shoah devono innanzitutto rico- scrupoloso tali dettagli costitui- da quello - fondamentale - tra lo che "todo es mentirà e nada es cineasta Claude Lanzmann, Jean- noscere in essa una manifestazione rebbe una debolezza di fronte ai stereotipo e l'originalità. Per sco- amor". Ma ci vogliono i coturni, ci Frangois Forges afferma che l'arte estrema, che introduce nello scor- revisionisti e ai negazionisti, For- prirlo c'era bisogno di un perso- vuole la maschera dove la voce di- rimane la mediazione essenziale rere della storia un punto di rottu- ges quando di tratta contare le vit- naggio pieno di sfaccettature co- viene cavernosa, ci vuole un anfi- tra lo spirito e il mondo inimmagi- ra e di arresto, propriamente im- time o di esaminare le caratteristi- me Rosalba Campra, e teatro senza fine come i grandi nabile dei campi. Ma, sia in Primo possibile da trasmettere, da inse- che dei campi si attiene alle cifre romana, docente universitaria e boulevard di Buenos Aires per re- Levi che in Lanzmann, la parte ri- gnare. La scoperta di Auschwitz più esatte possibili. Solo così si scrittrice. stare stregati. servata alla creazione è tanto più avviene, per gli allievi dei nostri può far percepire come la Shoah, L'aspetto più difficile da com- Rosalba Campra ci svéla invece incontestabile in quanto rinuncia giorni, in un contesto di banalizza- salto incommensurabile nell'orro- prendere e da apprezzare nel caso i trucchi del mestiere dissimulati al fantasma della maestria tecnica zione (mediatica e non) delle di- re, si iscriva tuttavia, nella sua inte- del tango è la sua ambiguità. Am- nello stupefacente spettacolo che è alla base della maggior parte verse forme di violenza, alcune rezza, nella realtà. L'insegnante, biguità estetica, innanzitutto, ma dell'ovvio reso sublime. Lo fa con delle opere d'arte: in un libro co- delle quali parossistiche. Se non si afferma Forges, può e deve accom- anche ambiguità semantica, lette- astuzia, con arguzia, con un'intel- me Se questo è un uomo, in un film vuole suscitare o favorire nel con- pagnare i suoi allievi lungo un'ana- raria, antropologica. Come nel ca- ligenza affilata, con ironia, con te- come Shoah, non si tratta di met- tatto con la Shoah un interesse tor- lisi scrupolosa delle tracce e delle so della poesia d'amore dei trova- nerezza. Come Antigone che gui- tere un velo, grazie alla messa in bido, venato di sadismo, è fonda- prove, rendere loro accessibili tutti tori e dei trovieri, il tempo ha gene- da Edipo cieco e sanguinante, la gioco di forze creatrici, allo stu- mentale far percepire alle coscien- gli elementi che compongono una rato un repertorio di situazioni-ti- Campra prende per mano i sin- pore e al silenzio indotti dal male ze in formazione degli allievi che situazione oggettiva, e permettere po, sentimenti-tipo, parole-tipo ghiozzanti eredi di Carlo Cardel e assoluto, ma di condurre lettori e questo genocidio resta irriducibile loro di affrontare in seguito, come che ricorrono con una certa co- anche noi che quasi singhiozzia- spettatori a quel limite in cui l'or- a tutte le altre manifestazioni di individui, l'aspetto sconvolgente stanza nei tanghi di diverse genera- mo allo stesso modo e ci invita a rore pone una questione sempre odio. Proprio per questo motivo, della Shoah, quello che nessun in- zioni: tra i temi tipici spiccano il seguirla verso un luogo più puro e attuale. però, c'è il rischio di creare intorno segnamento può affrontare con canto per l'abbandono da parte più. sereno dove è possibile com- La sfida posta da Forges è la ad Auschwitz un alone strettamen- onestà senza rimettere in causa le dell'amata; il lamento per la felicità prendere il groviglio di passioni, stessa che deve essere raccolta da te metafisico, che escluderebbe nozioni di cultura e di umanismo. perduta; l'esecrazione della donna le ombre minacciose, i ricordi che ogni tentativo pedagogico, rawi- dalla storia l'abisso dei campi. A Inoltre Forges non esita a confron- crudele, erede della belle dame perseguitano, il furore e la pena. tare, fin dove ciò è possibile, la sans merci delle corti di Ronsard. Innanzitutto ci mostra che alla ba- Shoah e gli altri grandi massacri Eppure, sotto al repertorio vibra se dell'incantesimo del tango c'è passati o contemporanei, non in- un cupo, violento furore, e a volte uno strumento meraviglioso: la dietreggia davanti a un esame sen- una struggente malinconia che ci lingua, stupendamente bastarda, sato di ciò che accomuna e di ciò fanno credere, all'improvviso, che dell'universo "porteno", che si che differenzia i campi nazisti e sia tutto drammaticamente vero, nutre di imprestiti audaci da tutte quelli staliniani (lo stalinismo è la tutto drammaticamente accaduto, le lingue possibili, soprattutto dal E perversione di un comunismo che lì, a Buenos Aires o in ogni città, in lunfardo, il gergo espressivo e in- o conserva tuttavia un versante lim- ogni angolo di una strada moder- candescente dei bassifondi. Poi ci l«e ^® 5 3£ o ìì S pido, mentre nulla salva il nazio- na, tra il frastuono delle auto e la mostra che il tango si basa strut- « a>

KATRIN SEEBACHER, Morgen oder Abend, HARALD GERLACH, Windstimmen, Ribelle Verlag, Lengwilam am Bodensee 1996, Aufbau, Berlin 1997, pp. 249 pp. 311, DM 39 Da qualche tempo emerge nella ga, dalla ricostruzione al declino ta non estraneà ai romantici e cer- prosa tedesca - anche di penna della Ddr, fino a quella che oggi si to popolare nella Ddr, soprattutto Difficile da ascrivere a una cor- ne, salvezza di quanti (non soltanto progressista, basti pensare a Gun- chiama di nuovo Germania. Ma tra gli intellettuali. L'identità nel- rente o moda letteraria, il brillante anziani) cercano di stabilire col ter Grass - il tema della nostalgia soprattutto Gerlach ci racconta la la lentezza, nel prendersi tempo esordio della germanista trentenne proprio io il contatto che non tro- per un paesaggio dell'infanzia che storia di quattro generazioni - per assaporare la vita? Le defini- Katrin Seebacher è un romanzo di vano col mondo esterno". E ap- dopo il 1945 la storia ha escluso gente approdata in Baviera, in zioni non tornano, le parole suo- insolita freschezza e profondità. punto intimista, introspettiva è la dai territori tedeschi. Anche Ha- Turingia, forse oggi scomparsa - nano logore. Certo è che un atteg- La riflessione centrale sullo scorre- sua scrittura, capace di creare attra- rald Gerlach, autore ben noto ai la cui esistenza era radicata nelle giamento del genere non rientra- re del tempo, l'invecchiare, il mori- verso la descrizione sensibile e par- tempi della Ddr, se pur osteggiato tradizioni slesiane. E tutto questo va nel catalogo delle grandi mete re, è contestualizzata nella vivace tecipe un'atmosfera che avvolge il dal regime, si era avventurato pri- non sa mai di sangue, zolla e sal- del socialismo, rigorosamente au- descrizione della vecchiaia di Al- lettore e lo tiene sospeso fino all'ul- ma del 1989 nella stesura di un ro- siccia, al contrario tende a far stero prima, e grifagno alla fine. bertina, trascorsa in parte con la tima pagina. Come nei libri di Stif- manzo sulla natia Slesia. Un terre- piazza pulita di certi stereotipi ca- Era forse quella filosofia di vita un sorella in Italia, in parte per vo- ter, anche qui la lingua infonde agli no rischioso, perché parlare di zo- ri alle varie associazioni di profu- prodotto residuale, uno scarto lontà dei parenti in una casa di ri- oggetti più semplici un incanto ne a est dell'Oder poteva facil- ghi della Slesia. fiorito nelle leggendarie nicchie poso presso Bonn. A più di ot- poetico, rendendoli vivi, al di là mente suscitare nei censori di Windstimmen è un romanzo della Ddr? Il fantasma di Meta ha tant'anni, nonostante le amnesie e i della loro immobilità. Così il mode- Honecker il sospetto di revansci- sull'amore e la delusione, la guer- una sua interpretazione: "Per noi vari acciacchi, la donna non cessa sto alloggio di Lerive è animato dal- smo. Poi è caduto il muro e in ra e la nostalgia, l'abbandono e la il comunismo era come ai tempi di comportarsi da ragazzina. Mor- la caffettiera e dalle tazzine a fiori, Germania è successo quello che solitudine. Ma c'è un altro ele- dei Prussiani in Slesia. Patate e tè gen oder Abend? Mattina o sera? dalla vecchia padella per far arrosti- ancora non sappiano bene se mento, solo apparentemente mar- alla menta. Ma già allora era im- Non è facile stabilire in quale mo- re il pane, dalla dentiera nel bic- chiamare Wende (svolta), rivolu- ginale: malgrado i temi trattati sia- possibile tenere a bada il nostro mento della giornata si sta viven- chiere sul comodino: una quotidia- zione o riunificazione. Così c'è no in fondo scabrosi, il romanzo è mondo di leggende. Perché do- do, perché giovinezza e vecchiaia nità crepuscolare, dimessa, eppure voluto altro tempo prima che il li- anche un pronunciamento a favo- potutto la gente non cambia le sono concetti astratti, soggettiva- trasfigurata dalla solarità della na- bro vedesse la luce, ma l'attesa ha re di una quieta pacatezza. Questa proprie abitudini". mente influenzabili con la forza tura, dai profumi intensi del limo- giovato al romanzo. Perché Ger- cifra stilistica - un balsamo, oggi, Sullo sfondo di esistenze talora della volontà: questo sembra dirci ne, della salvia e del rosmarino. Tra lach ci offre ora un testo di rango, per il lettore - è mediata da una caotiche s'intravede una lieve ten- la protagonista, a cui basta aprire i personaggi e il loro ambiente si che si differenzia dai modelli con- scrittura che unisce la perfezione denza all'anarchia, sostenuta nella una scatola di vecchi bottoni per crea una rete di corrispondenze in- sueti e dai bestseller stagionali. artigianale a una sovrana capacità narrazione da figure in perenne rivivere tutto il suo passato. teriori, che facilitano i continui pas Un libro che non fa sensazione ma di attingere alla tradizione lettera- movimento: Gerlach ha un lin- saggi dal presente al passato, dalla che ripaga il lettore proprio per- ria, dalla fiaba popolare slesiana A ogni bottone è legata una sto- guaggio che predilige il tono pia- realtà al sogno: come quando, ac ché fonde saggezza e divertimen- attraverso Fleming, fino a Eichen- ria della sua vita, un'epoca della no e meditato. Una prosa che pro- quistando dei pasticcini con la cilie to con una pacata riflessione sulla dorff. Le suture tra passato e pre- tormentata storia del nostro seco- cede passo dopo passo, determi- già, dall'aspetto "quasi d'oro, come Germania. sente sono impercettibili e la sin- lo. Il microcosmo in cui Albertina nata, ma senza urgenza. Il tempo spille con una pietra incastonata" tesi governa un testo tra comico e vive si allarga così inaspettata- Duecento anni di storia tedesca antico non viene trasfigurato, ma Albertina pensa al marito gioiellie- serioso che affronta gravi questio- mente dalia ridente cittadina me- sullo sfondo di una saga familiare si sente anche una resistenza a di- re e racconta la storia del suo matri- ni tedesche senza mai scadere nel diterranea di Lerive sino alla nati- tra Slesia e Turingia, guarnita con sfarsi delle usanze di una volta. monio. Grazie all'impercettibile, tono propagandistico o lamento- va Valle di Cavarese nelle Dolo- un pizzico di surrealismo, qualche Straordinarie le pagine che de- ma salda sovranità dell'impianto so. E anche se si parla di streghe, miti, e di qui, sempre seguendo il leggenda dei Monti Metalliferi, scrivono l'andirivieni sulla piazza narrativo, al lettore è concesso di fantasmi e pastori che ascoltano le filo dei ricordi della protagonista, una presa di misticismo, il tutto del mercato di Rudolstadt nei pri- avventurarsi nel labirinto della me- "voci nel vento", Gerlach non sci- il lettore si ritrova a Hannover servito con uno humour contenu- mi mesi del 1990. Nel microco- moria senza smarrirsi. In questo vola mai nell'elucubrazione esote- sotto i bombardamenti, e poi a to, mai debordante, La storia di smo di un anacronistico teatro esperimento è accompagnato co- rica, al contrario. Quando le ante- passeggiare.nel vecchio centro di Benjamin - hato in Slesia, fuggito popolare Gerlach mette in evi- stantemente dalla raffinata elegan nate di Benjamin siedono nell'o- Torino: un secolo tra Italia a Ger- bambino nel febbraio 1945 con la denza le conseguenze sociali della za di una lingua colta e duttile, in steria di un villaggio della Turin- mania, l'emigrazione, le guerre, la madre in Turingia e cresciuto, riunificazione fondendo umori- cui nessuna parola appare stonata o gia per scambiarsi i loro ricordi, miseria e poi il boom economico, con un certo scetticismo, nella smo e rigore analitico. La critica superflua. trattano sì di cose serie e profon- costituiscono lo sfondo dei rac- Ddr - si presenta come una rac- al "nuovo tempo" non comporta de, ma anche di vita quotidiana, nostalgia, quanto piuttosto la me- conti di Albertina, che l'autrice Non stupisce che nell'autunno colta di miniature tra passato e at- almeno nella misura in cui è con- moria di una speranza, di qualco- intreccia in una preziosa filigrana. scorso, all'uscita del libro, la criti- tualità tedesca. Schegge narrative sentito ai fantasmi. La più giovane sa che non era ancora realizzato, Lei, che proprio dai suoi perso- ca abbia salutato Katrin See- che per mezzo di una sapiente re- ad esempio è seccata "per l'ora ma in cui si era fino all'ultimo cre- naggi (la zia Berta, apponto, e la bacher come uno dei talenti più gia e di svariate "riapparizioni" - sciocca" in cui deve scomparire, duto. Ora, nel mondo della Ger- nonna) ha ereditato l'origine ita- promettenti della giovane lettera- gli antenati che incuranti di ogni "proprio quando alla televisione mania riunificata, "non c'è più liana, sa districarsi abilmente tra tura tedesca. Purtroppo la scrit cronologia sbucano dalia trama danno i film migliori"!. nulla che causi dolore. Non c'è né la realtà attuale e il mito della ter- trice non ha più potuto ricevere il del testo - tendono a virare passione, né felicità. Solo diverti- ra "dove fioriscono i limoni", ren- premio letterario austriaco Rauri- nell'aneddoto spassoso. Notevole Il libro è animato da un profon- mento, ma quello bisogna com- dendo giustizia all'una e all'altra. ser né la borsa di studio che le è la scrittura di Gerlach, alta ma do buon senso. Liebs, il pastore, sempre sobria, capace di aggrega- prarlo". Per Katrin Seebacher l'impor- avrebbe permesso di dedicarsi sa che "la vita bisogna prenderla re episodi disparati della storia te- tante è riflettere sulla funzione dei completamente alla scrittura: è come viene", ma non è la sua una desca - dall'Ottocento agli anni ricordi, da lei intesi come "metafo- morta improvvisamente il 21 feb- dichiarazione di fatalismo, sem- del nazismo, dalla guerra alla fu- ra della soggettività della percezio- braio di quest'anno. mai la traccia di una filosofia di vi-

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Simone Weil. A Roma, il 10 e 11 rio sulla causalità nel campo delle ottobre, nella sala delia-Protomote- scienze naturali, della filosofia, del- ca del Campidoglio, il Comune di la medicina, della storiografia, del Roma, in collaborazione con l'Am- diritto. Queste le relazioni: Paola basciata di Francia, il Centro Saint- Dessi, "Causalità e filosofia"; Paolo Louis de France, l'Istituto di cultura Souza, Carlo Gubitosa, Gianfranco Flicerca. L'Accademia nazionale Razza. L'Università di Bologna, Vineis, "Le cause in medicina"; austriaco, il Fondo Simone Weil e Bruni Prato, Enrico Pedemonte, dei Lincei e il Cnr promuovono, l'Istituto dei beni culturali dell'Emi- Mauro Dorato, "Azione a distanza, le Edizioni Adelphi, promuove il Arianna Dagnino. Su "I progetti": dal 21 al 25 ottobre a Roma, pa- lia Romagna, il Cnr e l'Istituto per passione a distanza e causalità re- convegno internazionale "Simone Gaetano Rizzuto, Michele Lauria, lazzo Corsini via della Lungara gli studi filosofici promuovono, a lativistica"; Claudio Pizzi, "Concau- Weil, passione e verità" dedicato Giulio Albanese, Luciana Castelli- 10, la "Conferenza annuale della Bologna, aula Giorgio Prodi, piaz- se e cause concorrenti: il problema agli aspetti filosofici degli scritti na, Mamadou Sy. Per informazioni: ricerca". Martedì 22 ottobre, ore za san Giovanni in Monte 2, dal 13 della ridondanza causale"; Piero dell'autrice. Alla discussione par- tel. 010-2423001. 9.00, "Matematica applicata e al 15 novembre, il convegno di stu- Torasso, Luca Console, "La simula- tecipano: per "Testimonianze, bio- modellistica" (Accardi, Brezzi, di "Nel nome della razza. Il razzi- zione dei ragionamento causale"; grafia e storia", Domenico Cancia- Lesewelten. L'assessorato alla Capuzzo, Dolcetta, Carrà, Cerci- smo nella storia d'Italia 1870- Paolo Comoglio, "Il concetto di ni, Robert Chenavier, André De- scuola e cultura italiana della pro- gnani, Mathis, Quadrio Curzio, 1945". Sul tema "Immagine dell'ita- causa nella ricerca oncologica di vaux, Gabriella Fiori, Alessandra vincia di Bolzano organizza, dal 22 Quarteroni, Trebbi); ore 15.00, liano e immagini dello straniero tra base"; Giovanni Levi, "La causalità Bocchetti. Per "L'Europa e la ve- al 25 ottobre, a Merano, palazzo "Materiali e innovazione" (Bar- unità nazionale e fascismo" discu- in storiografia"; Raffaele Guariniel- rità", Laura Boella, Gianni Borgna, Esplanade, via Rena 10, il conve- bucci, Bassani, Bruno, Calandra, tono: Enzo Collotti e Delia Frigessi; lo, "La causalità nel processo pe- Roberto Esposito, Angela Putino, gno internazionale "Pianeta lettura. Buonaura, Fieschi, Mosca, Pera, su "La lunga durata dell'antisemiti- nale". Per informazioni: tel.011- Jacqueline Risset, Chiara Zambo- Lesewelten". Relazioni: Paolo Cre- Rimini, Viticoli); mercoledì 23 ot- smo moderno. Percorsi italiani tra 5646392. ni. Per "La religione e la vita profa- pet, "Perchè leggere? Aspetti psi- tobre ore 9.00, "Multimedialità, Otto e Novecento": Giovanni Mic- na", Alfonso Berardinelli, Giancar- cologici e sociologici della lettura"; tecnologia e società" (Bettetini, coli, Domenico Losurdo e Michele Corano e Bibbia. L'Associazione lo Gaeta, Luisa Muraro, Michel laica di cultura biblica Biblia, in Narcy, Elmar Salmann. Sono previ- collaborazione con l'Istituto univer- sti inoltre una mostra a carattere sitario orientale, la Biblioteca na- didascalico, presso la Biblioteca zionale e la Sovrintendenza ai beni Rispoli, dal 10 ottobre al 20 no- ambientali e architettonici, orga- vembre e la lettura teatrale di La nizza a Napoli - Teatrino di corte, sventura e l'amore di Dio. Il cammi- Palazzo reale - dal 24 al 26 otto- no di Simone Weil, di Ingeborg Ba- bre, il convegno internazionale chmann, sabato 11 ottobre (ore "Corano e Bibbia". Fra le molte re- 20.30 -22.30, Sala Teatro del pa- lazioni: Maurice Borrmans, "Cosa lazzo delle Esposizioni). Per infor- accomuna Bibbia e Corano?"; mazioni: tel. 06-6790655. Claudio Lo Jacono, "Le fonti del Corano"; Bartolomeo Pirone, "La Informazione globale. Forum in- tradizione dei testi evangelici ternazionale su "L'informazione nell'ambiente formativo di Muham- globale" a Genova, Palazzo San mad"; Alberto Ventura, "Concezio- Giorgio, l'8 ottobre, per riflettere ne coranica della Torà e del Van- sull'economia mondiale, gli squili- Robert Hill, "The fascination of rea- Calabrese, Colombo, D'Alessio, Sarfatti; su "Nazionalizzazione e gelo"; Bruno Forte, "Parola di Dio e bri che essa determina, le povertà ding: what seduces us into reading, Dorfles, Garito, Orlandi, Ruberti, costruzione dell'alterità. Inferiorità, rivelazione nella Bibbia"; Mah- che genera. Su "La fabbrica and what keeps us reading"; Gio- Zoppi); ore 15.00, "Sanità pubbli- subalternità, devianza": Anna Ros- moud Ayoub, "The Word of God in dell'informazione" parlano: Stefa- vanni Tonini, "L'abitudine alla lettu- ca alle soglie del 2000" (Amaduc- si-Doria, Giovanni Dall'Orto e Clara Islam"; Roberto Tottoli, "Grandi fi- no Migliorini, Paolo Garimberti, ra in provincia di Bolzano: risultati ci, Bordignon, Dallapiccola, Fran- Gallini; su "Nazionalizzazione e co- gure bibliche presenti nel Corano"; Bernard Cassin, Ennio Remondi- dell'indagine multiscopio 1995"; ceschi, Gonnella, Mazzuoli, Pa- struzione dell'alterità. Tra medica- Giuseppe Laras, Ary Roest Crol- no, Dennis Redmond. Su "Il mes- Birgit Dankert, "I nuovi scenari della nà, Silvestri™, Tocchini-Valentini); lizzazione e ipotesi antropologi- lius, Aref Ali Nayed, "Un unico saggio subito": Antonio Nizzoli, lettura". Laboratori: "Leggere prima giovedì 24 ottobre ore 9.00, "Beni che": Ferruccio Giacanelli, Renzo grande Dio, tre grandi religioni". Aden Mohamed Sheikh, Jean-Noél di leggere"; "Leggere a scuola"; culturali: identità e ricerca" (Ca- Villa e Claudio Pogliano; su "L'ita- Per informazioni: tel. 055-8825055. Ferrié. Luis Gonzaga de Souza Li- "Percorsi di lettura animata per proni, Emiliani, Galluzzi, Gherpel- liano all'estero. Il razzismo tra colo- ma, Manuela Malchiodi, Adriano bambini e ragazzi"; "Progetto lettu- li, Guzzo, Mottana, Padoa Schiop- nialismo ed emigrazione": Nicola Musica. Secondo Salone della mu- Pagnin. Su "La comunicazione ra nelle biblioteche pubbliche"; pa, Susini); venerdì 25 ore 9.00, Labanca, Alessandro Triulzi ed sica, al Lingotto di Torino, dal 16 al globale": Vincenzo Tagliasco, "Manifestazioni letterarie: esperien- "Ricerca e strategia per ii Mediter- Emilio Franzina. Per informazioni: 21 ottobre, con un programma de- Tomàs Maldonado, Marica Tabo- ze e modelli innovativi"; "Leggere in raneo" (Cipollini, Di Vita, Marchi- tel. 051-253563. dicato a classica, jazz e pop: con- relli, Alessandro Dal Lago, Mwam- un contesto multimediale"; "La let- sio, Martuscelli, Mastino, Monti, vegni e dibattiti su responsabilità bu Wanendeva. Su "Le sfide tec- tura dei giornali". Per informazioni: Rossi). Per informazioni: tel. 06- Premio artistico. L'editore Amilca- culturale del musicista e suo rap- nologiche": Franco Carlini, Amalia tel. 0471-991244. 6861159. re Pizzi bandisce un premio per un porto col pubblico, impatto sociale libro di argomento artistico, storico della musica e problema dei consu- o ambientale. Area della ricerca è mi culturali, didattica, ruolo delle l'Italia; i temi: arte, artisti, grandi scuole di-musica, nuove tecnologie, opere, storia, urbanistica, geogra- protezione sociale del mestiere di fia, topografia, cultura materiale, musicista. Il ciclo di incontri "Storie Archivio ecologia. I progetti - che possono dalla musica" dà voce a personag- riferirsi a specificità regionali, pro- gi come Gottfried Wagner, Robert buio non fa paura di Shashi Deshpande e vinciali o anche strettamente locali Wyatt, Joe Boyd e alle loro espe- - devono essere inviati, entro il 31 rienze di vita sotto il segno dell'im- Confessioni di un arabo perbene di Yoram dicembre 1997, a: Amilcare Pizzi pegno per la musica. "Carta bian- Kaniuk. S.p.A., via Amilcare Pizzi 14, Cini- ca" consente, per tre interi giorni, di sello Balsamo, Milano. Saranno incontrare protagonisti del mondo • Electa conferma il suo interesse per esaminati dalla giuria composta da musicale - Uto Ughi, Italian Instabi- Rodolfo Pizzi, Carlo Bertelli, Lucio le Orchestra e Lorenzo - e cono- l'archeologia con una nuova collana di Gambi, Guido Lopez, Mauro Nata- scere tutte le fasi del loro lavoro. At- saggi diretta da Paolo Matthiae. Il primo le, Federico Zeri. Per informazioni: tenzione particolare quest'anno per volume di Jaroslav Malina e Zdenek Vasi- tel. 02-618361. Frank Zappa e Maria Callas. Per cek offre una panoramica e una storia del- informazioni: tel. 011-4337054. la disciplina soprattutto con riferimento ai Testori. A Treviso, nella Casa dei paesi anglosassoni. Il secondo saggio II Carraresi, si tiene, il 30 ottobre, un Scambio disuguale. L'Istituto convegno sulla figura di Giovanni Gramsci di Torino promuove, in ot- rango, il rito e l'immagine. Alle origini del- Testori come critico d'arte. Queste tobre, nella Sala dell'antico macello la rappresentazione storica romana di Ma- le relazioni: , "La di Po - via Matteo Pescatore 7 - tre rio Torelli, direttore degli scavi etruschi di vocazione teatrale"; Piero Bigon- giornate di studio sul tema "Globa- Veio, Tarquinia, Paestum ed Eraclea, de- giari, "Testori pittore"; Giorgio Soa- lizzazione e scambio disuguale tra scrive le sue ultime ricerche relative alle vi, "Testori e le spine"; Luca Doni- Nord e Sud del mondo". Giovedì 16, nelli, "Un'intervista a Testori"; Stefa- Chiara Ottaviano e Sergio Scamuz- • Theoria manda il libreria una nuova origini di Roma con particolare riguardo no Crespi, "La scrittura di Testori"; zi, "La globalizzazione culturale, ri- collana dedicata alla narrativa extraeuro- alla rappresentazione artistica. Marco Goldin, "Testori e i pittori"; cerca di identità e villaggio globa- pea, dal titolo - un poco retorico in una Osvaldo Patani, "Testori poeta". le"; giovedì 23, Fabio Armao e Luigi Nella stessa sede del convegno è Bonanate, "La politica globale di fi- stagione di grande fioritura del^narrativa • Avvenimenti propone a 3.900 lire una allestita una mostra che presenta ne secolo. Lo scontro fra democra- indiana, araba, australiana - "Gli altri". collana di piccoli libri dedicati a un genere circa ottanta ritratti tra i molti che zia e criminalità sul piano interna- Le proposte sono tutte interessanti a co- letterario. Si chiama "Scintille" e ha già in importanti artisti europei gli hanno zionale"; giovedì 30, Giovanni Bal- minciare dal racconto autobiografico catalogo l'antologia di storie di fantascienza dedicato. Per informazioni: tel. cet e Ferruccio Maggiora, "Dal si- dell'australiana Sally Morgan La mia Au- Fantastorie del terzo pianeta e la raccolta di 0422-654382. stema imperialistico ai mercato mondiale aperto". Per informazioni: stralia dove la protagonista scopre di esse- racconti gialli Noir. tel. 011-8395402. re aborigena solo in età adulta. Gli altri ti- Causalità. L'Istituto superiore di scienze umane del Politecnico di toli previsti per la fine del 1997 sono 11 Camilla Valletti Torino promuove, l'11 e 12 novem- bre, presso il Politecnico, corso di Elide La Rosa Duca degli Abruzzi 24, un semina- OTTOBRE 1997 N. 9, PAG. 55

Luca Andreotti: laureando in Calvino, la letteratura, la scienza, storia del cinema presso l'Uni- la città, Marietti, 1983. versità di Torino, collabora con 0 Sandra Pinto: è soprintendente Festival "Da Sodoma a Hol- scrittore (Notizie dal diluvio, Riz- ma (Giorgio Caproni. Il Poeta del Angela Massenzio: laureata in alla Soprintendenza speciale di lywood". zoli, 1992). disincanto, Officina, 1993). lingua e letteratura inglese all'U- arte moderna e contemporanea Giaime Alonge: dottorando in Gianni Carchia: insegna estetica Claudio Gorlier: ha insegnato niversità di Torino. Gian Enrico Rusconi: insegna storia del cinema all'Università alla III Università di Roma (Reto- letteratura dei paesi di lingua in- Santina Mobiglia: insegnante. E scienze della politica all'Univer- di Bologna (Tra Saigon e Bay- rica del sublime, Laterza, 1990). glese all'Università di Torino. redattrice di "Linea d'ombra". sità di Torino. reuth. Apocalypse Now di Francis Olga Cerrato: germanista, è let- Hannes Krauss: germanista al- Anna Nadotti: traduttrice e col- Ugo Serani: pubblicista, si occu- Ford Coppola, Tirrenia-Stampa- trice di italiano all'Università di l'Università di Essen. laboratrice editoriale. Si occupa pa di letteratura portoghese. tori, 1993). Berlino. Carlo Lauro: dottore di ricerca di scrittura delle donne. Cosma Siani: insegnante, si occupa Simona Argentieri: medico psi- Francesco Ciafaloni: ricercatore (Proust e la cultura anglosassone, Enrica Pagella: insegna a Raven- di didattica della letteratura (Lin- coanaiista, full member dell'Ipa presso l'Ires-Cgil di Torino. Ha Bulzoni, 1995). na, è direttrice del Museo civico gua e letteratura. Esplorazioni e per- e membro ordinario e didatta scritto Kant e i pastori (Linea Giorgio Luzzi: poeta, saggista, di Modena. corsi nell'insegnamento delle lingue dell'Associazione italiana di psi- d'ombra, 1991). traduttore (L'Angelus dijammes, Sergio Pent: insegnante. Ha straniere, La Nuova Italia, 1992). coanalisi. Mario Corona: insegna letteratu- Galleria Pegaso, 1996). pubblicato saggi sull'opera di Bernard Simeone: scrittore, tra- Giorgio Baratta: insegna storia ra anglo-americana all'Univer- Franco Marenco: insegna lingua Bellow e Quarantotti Gambini duttore, direttore della collana della filosofia morale all'Univer- sità di Bergamo. Ha curato la pri- e letteratura inglese all'Univer- per "Uominiliberi". italiana "Terra d'altri" delle edi- sità di Urbino. ma traduzione italiana di Foglie sità di Torino. Silvio Perrella: pubblicista, col- zioni Verdier. Collabora alla Sandro Bernardi: ricercatore di d'erba 1855 di Walt Whitman Federica Matteoli: laureata in labora alla "Rivista dei Libri"; un "Quinzaine littéraire". storia del cinema all'Università di (Marsilio, 1996). Storia medievale, è direttore edi- suo saggio compare nel volume, Mario Tozzi: geologo, è ricerca- Firenze (Introduzione alla retorica Piero Cresto-Dina: svolge un toriale di Scriptorium. curato da Giorgio Bertone, Italo tore del Cnr a Roma. Si occupa del cinema, Le Lettere, 1994). dottorato di ricerca in estetica di evoluzione geodinamica del Mariolina Bertini: insegna lin- presso l'Università di Bologna. Mediterraneo centro-orientale e gua e letteratura francese all'Uni- Roberto Deidier: poeta, critico •IHH di divulgazione scientifica (Ma- versità di Parma. letterario (Le ragioni della poesia, nuale geologico di sopravvivenza Norberto Bobbio: è professore Marcos y Marcos, 1996). Sul prossimo numero planetaria, Theoria, 1996). emerito di filosofia politica. Del Giudice Daniele: scrittore Fabio Troncarelli: insegna pa- Piero Boitani: insegna lingua e (Mania, Einaudi, 1997). leografia e diplomatica all'Uni- letteratura inglese all'Università Carmine Donzelli: editore, è lau- Antonio Melis versità di Viterbo. Ha pubblicato reato in storia delle dottrine poli- Ricordo della sofferenza (Esi, "La Sapienza" di Roma (L'ombra RASSEGNA SU di Ulisse, Il Mulino, 1992). tiche. 1993 ) e Memorie di un paleografo (Esi, 1995). Bruno Bongiovanni: insegna Edoardo Esposito: insegna al- ERNESTO CHE GUEVARA storia contemporanea all'Uni- l'Istituto di filologia moderna del- Gianni Turchetta: è ricercatore di versità di Torino (La caduta dei l'Università di Milano (Metrica e letteratura italiana moderna e comunismi, Garzanti, 1995). poesia delNovecento, Angeli, 1992). Sandra Puccini contemporanea all'Università sta- Marco Buttino: insegna storia Aldo Fascio: insegna embriolo- DIZIONARIO DI tale di Milano. Ha curato Indizio- dell'Europa orientale all'Univer- ne di Notturno di Gabriele D'An- gia sperimentale all'Università di ANTROPOLOGIA sità di Torino. Torino. nunzio (Mondadori, 1995). Giovanni Cacciavillani: diretto- Alessandro Fo: insegna lettera- a cura di Francesco Remotti Sandro Volpe: insegna teoria re del dipartimento di francesi- tura latina all'Università di Siena. e Ugo Fabietti della letteratura all'Università di stica dell'Università di Venezia Ha curato Rutilio Namaziano, Il Palermo (Truffaut legge Roche, "Ca' Foscari". Ha curato un'edi- ritorno, Einaudi, 1992. L'Unità, 1997). zione commentata della Nausea Biancamaria Frabotta: poeta e Giuseppe Gariazzo Andrea Zorzi: ricercatore di sto- di Sartre (Einaudi Scuola, 1994). saggista, insegna letteratura con- ria medievale all'Università di Fi- Giorgio Calcagno: giornalista e temporanea all'Università di Ro- LOST HIGHWAYS renze.

Editrice * - — Comitato di redazione "L'Indice S.p. A." Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984 Presidente: Presidente: Gian Giacomo Migone Cesare Cases Amministratore delegato: Maurizio Giletti Enrico Alleva, Alessandro Baricco, Piergiorgio Battaggia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Consiglieri: Lidia De Federicis, Delia Erigessi, Gian Luigi Vaccarino Bellofiore, Mariolina Bertini, Bruno Bongiovanni, Eliana Bouchard, Loris Campetti, Fran- co Carlini, Enrico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Anna Chiarloni, Sergio Chiarloni, Redazione: Via Madama Cristina 16, 10125 Torino; tel. 011-6693934 (r.a.) -fax 6699082; Marina Colonna, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Piero Cresto-Dina, Lidia De Federicis, Ufficio abbonamenti: tel. 011-6689823 (lunedì, martedì, mercoledì dalle ore 10 alle ore 16). Giuseppe Dematteis, Michela di Macco, Aldo Fasolo, Franco Ferraresi, Giovanni Filora- mo, Delia Frigessi, Anna Elisabetta Galeotti, Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Filippo Ufficio pubblicità: Emanuela Merli - ViaDei Mille 14, 10123 Torino; Maone, Diego Marconi, Franco Marenco, Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone, Angelo tel. 011-887705 -fax 8124548. Morino, Alberto Papuzzi, Cesare Piandola, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni Rondoli- no, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Gian Luigi Vaccarino, Anna Viacava, Dario Voltolini, Abbonamento annuale (11 numeri corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) Gustavo Zagrebelsky. Italia: Lit 83.600. Europa (via superficie): Lit 104.500; (via aerea): Lit 115.000. Paesi extraeuropei (solo via aerea): Lit 140.000. Direzione: Numeri arretrati: Lit 12.000 a copia per l'Italia; Lit 14.000 per l'estero. Gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese successivo a quello in cui perviene Alberto Papuzzi (direttore editoriale), Franco Ferraresi (direttore responsabile). l'ordine. Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 37827102 intestato a L'Indice dei libri del mese-Via Madama Cristina 16 - 10125Torino, oppure l'invio di un assegno bancario "non Redazione: trasferibile" all'Indice, Ufficio Abbonamenti, via Madama Cristina 16-10125 Torino. Camilla Valletti (redattore capo), Guido Bonino, Norman Gobetti, Daniela Innocenti, Elide Distribuzione in edicola: So.Di.P., di Angelo Patuzzi, via Bettola 18, La Rosa, Tiziana Magone. 20092 Cinisello B.mo (Mi); tel. 02-66030.1. Ritratti: Tullio Pericoli Disegni: Franco Matticchio

Distribuzione in libreria: Pde, via Tevere 54, Loc. Osmannoro, 50019 Sesto Fiorentino (Fi); Effetto Film, a cura di Sara Cortellazzo, Norman Gobetti, Gianni Rondolino con la collabo- tei 055-301371. razione di Giulia Carluccio e Dario Tornasi Librerie di Milano e Lombardia: Joo - distribuzione e promozione periodici, via Filippo Argelati35, 20143 Milano; tel. 02-8375671. Strumenti, a cura di Lidia De Federicis, Diego Marconi, Camilla Valletti

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«VIAGGIO NELLA NOTTE». UN RACCONTO DI KEN SARO-WIWA Pagina 23 LEMONDE & 1. anno 111 • gennaio 1996 **»•*»•»••*»1

Pubblicazione mensile supplemento al numero odierno de il manifesto diplomatique

LA RIVOLTA FRANCESE Il 16 di ogni mese, in edicola, a £. 2.500 con il manifesto, Le Monde Diplomatique.