Anatomia Di Un Omicidio REGIA Mario Monicelli SOGG
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Il cinema sinfonico di Franco Piavoli DI Luigia Da Re Un’immagine diversa da quella sempre vista. tutti premiati al Festival di Montecatini, successivi Voci nel tempo (1996) che Andrej Tarkovskij,1983 parole e suoni si incrociano, si sovrappon- racconta il susseguirsi delle stagioni della gono, si dilatano fino a divenire suono puro vita. I giochi infantili e i turbamenti dell’ado- Franco Piavoli nasce nel 1933 a Pozzolengo e linguaggio che non segue una linea narra- lescenza, i primi amori, le delusioni, il nell’entroterra gardesano, luogo di feno- tiva di tipo tradizionale, ma che crea il matrimonio, l’età che avanza, la nostalgia: meni ed esplorazioni che sin dalla prima racconto attraverso la concertazione di Al primo soffio di vento (2002), ritratto di giovinezza ritrae e fotografa da autodidatta, diverse voci ed immagini, frammenti, per famiglia in un pomeriggio d’estate, e Affet- condividendo curiosità e passione con trarne un mosaico policromo, concerto tuosa presenza (2004), che attraverso la l’amico Ugo Mulas. “Quando ho avuto in sinfonico o polifonico. Il suo primo lungo- valenza ritmica ed espressiva del verso illu- mano una piccola cinepresa ho continuato metraggio Il pianeta azzurro (1982), suscita stra l’opera di Umberto Bellintani e la corri- ad interessarmi al mio teatro… vegetali, grandi consensi e stupore: “E’ come se qual- spondenza epistolare intercorsa con lo scrit- animali selvatici e anche animali civiliz- cuno avesse spalancato, al posto dello tore fiorentino Alessandro Parronchi. Più zati, gli uomini, di cui mi piaceva mettere schermo, una finestra magica” scrive Tullio recentemente Franco Piavoli ha realizzato in risalto la natura primordiale.” A Kezich. Il film presenta momenti di ciascuna L’orto di Flora (2009), capitolo di chiusura vent’anni realizza il suo primo cortome- delle quattro stagioni e comprime i piani del lungometraggio Terra Madre di traggio Ambulatorio catturando tensioni nei temporali di un giorno, un anno, un Ermanno Olmi. volti e nelle azioni dei pazienti, in un giorno millennio nel magma dei suoni originati La rassegna dedicata all’autore sarà accom- come tanti, nella sala d’aspetto del padre dall’ambiente, qui protagonisti insieme pagnata, dal 1° dicembre, dalla mostra foto- medico. all’atmosfera terrestre, sollecitando ed grafica “Franco Piavoli. Il dono dei sensi” su dicembre Dopo la laurea in Legge si dedica all’inse- espandendo la disposizione all’ascolto e la progetto della Fondazione Tullio Castellani gnamento proseguendo parallelamente con sintonia fra uomo e universo. Dopo alcune e StudioArte di Milano. la sperimentazione in collaborazione con la regie teatrali tra le quali Suor Angelica al Già esposta nelle sedi della Fondazione 2009 moglie Neria. Risalire all’essenza delle cose Maggio Musicale Fiorentino, La forza del Tullio Castellani e Fondazione Cineteca a è il principio che guida la ricerca di Piavoli destino e la Norma al Teatro Grande di Milano la mostra presenta opere fotogra- gennaio sin dai primi cortometraggi nei quali con la Brescia realizza Nostos il ritorno (1989), fiche realizzate da Franco Piavoli tra il 1951 sintesi nell’immagine riscopre il suono personale rivisitazione del mito di Ulisse nel e il 1953. primitivo nella voce umana, la valenza quale tonalità, intervalli, cromie del suono La rassegna sarà inaugurata il giorno 10 2010 fonica, scegliendo di rinunciare alla parola in un parlato che è sintesi di svariate lingue dicembre alle ore 18 presso la Casa del come strumento di denotazione di un signi- antiche del Mediterraneo, trasmettono inti- Cinema di Venezia alla presenza dell’autore ficato preciso e univoco. Da Domenica sera mamente la profondità dei sentimenti e dei Franco Piavoli e dello storico del cinema (1962) a Emigranti (1963) ad Evasi (1964), concetti; modalità presenti anche nei Carlo Montanaro. Uno sguardo compromesso con la realtà: il cinema del Mozambico DI Rosa Spaliviero In dicembre, alla Casa del Cinema, presen- Rouch (Cinéma Vérité) e Ruy Guerra Ne sono testimonianza anche i film selezio- tiamo per la prima volta a Venezia una (Cinema Novo). La maggior parte degli nati per la rassegna, che utilizzano il rassegna di cinema mozambicano, caratte- attuali cineasti mozambicani si forma in racconto cinematografico come strumento rizzato da un profondo legame sociale e quel contesto, a contatto con quei registi e e pretesto per esplorare la realtà. Vengono politico con la storia del paese. Fin con le esperienze di cui sono portatori. Le affrontate, in particolare, tematiche sociali dall’inizio, nel 1975, il governo indipen- difficili condizioni produttive del paese, le che riguardano la quotidianità e che dente di Samora Machel affida molta esperienze di riferimento e soprattutto il toccano la gente comune: storie vissute, importanza alle proprie immagini, inve- clima culturale generale del paese indu- reali o immaginarie, che si nutrono di stendo nel settore con la fondazione cono ad imboccare la strada di un cinema autentico realismo. Uno sguardo compro- dell’Istituto Nazionale del Cinema. In tale fortemente impegnato nelle questioni messo con la realtà: è questo il motivo ambito, vengono invitati alcuni fra i cineasti sociali e politiche. Il documentario-fiction conduttore di una rassegna che ci invita a maggiormente rappresentativi dei movi- costituisce il genere prediletto dei cineasti conoscere film e registi tenacemente impe- menti innovatori del cinema mondiale: mozambicani, per i quali l’atto di filmare ha gnati a raccontare un paese africano per Jean-Luc Godard (Nouvelle Vague), Jean la valenza di un vero e proprio atto sociale. molti aspetti inedito. 1959-60: formidabili quei due anni DI Cristina Morello Anno XXIII, n. 8 dicembre 2009/gennaio 2010 Gli anni cinquanta e sessanta sono stati due zione e dalla disgregazione familiare shment cinematografico nazionale, le Autorizzazione Tribunale di Venezia decenni chiave nella storia del Novecento: (Rocco e i suoi fratelli) alla solitudine cinéma de papa, e realizzando dei veri n. 1070 R.S. del 5/11/1991 dalla ricostruzione al boom economico, dell’uomo, l’incomunicabilità e la fragilità capolavori, entrati a buon diritto nella storia DIRETTORE RESPONSABILE Roberto Ellero dalla tradizione alla contestazione, dalla dei rapporti (L’avventura), modificando il del cinema mondiale (I quattrocento colpi, Mensile edito dal Comune di Venezia società dei padri a quella dei consumi, essi costume e offrendo un quadro del Paese di Hiroshima mon amour, Fino all’ultimo Direzione Attività e Produzioni Culturali, segnano per molti versi il passaggio dal straordinaria efficacia (La dolce vita). respiro). È una volontà di rottura e rinnova- Spettacolo, Sistema Bibliotecario Circuito Cinema Comunale vecchio al nuovo nel suo farsi. Un periodo Contemporaneamente un “nuovo cinema” mento che supera i confini francesi, ricco di nuove tendenze, che affrontano la esplode nel panorama filmico mondiale, influenzando anche autori inglesi e ameri- REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE tradizione con spirito critico e rinnovatore, nasce una generazione di autori accomu- cani, che si inseriscono nella tradizione Palazzo Mocenigo, San Stae 1991 30125 Venezia riassunto nella rassegna Cinquanta, quasi nati dalla volontà di rinnovamento sul rinnovandola nei contenuti (Sabato sera, tel. 0415241320, fax 0415241342 Sessanta, in programma al Candiani fra piano organizzativo, immaginario e narra- domenica mattina) così come nelle forme http://www.comune.venezia.it/cinema/ dicembre e gennaio, in quattordici film, tivo: dalla Nouvelle Vague francese al Free e nelle modalità produttive (l’improvvisa- [email protected] prodotti e usciti nelle sale cinematografiche Cinema inglese fino agli indipendenti zione e l’indipendenza estrema di Ombre). DIRETTORE Roberto Ellero tra il 1959 e il 1960. americani. Aiutati anche dalla rivoluzione E anche chi si muove nell’apparente “clas- REDAZIONE Norma Dalla Chiara (capo), In questo contesto generale, il cinema tecnologica, furono proprio i “giovani sicità” dei generi, in realtà concorre a modi- Noemi Battistuzzo italiano ripensa la Storia, più o meno turchi” - come erano definiti Truffaut, ficarli dall’interno: il western (Un dollaro HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Luigia Da Re, Cristina Morello, recente, descrivendo la guerra senza false Godard, Chabrol, Rohmer quando scrive- d’onore), la commedia (L’appartamento), il Rosa Spaliviero, Caterina Vettore idealizzazioni, spogliando l’eroismo dei vano ancora sui Cahiers du Cinema - a dramma giudiziario (Anatomia di un singoli dall’enfasi propagandistica (Il gene- trasformare le idee e creare un movimento omicidio). 1959-1960: un biennio cinemato- GRAFICA Tapiro REALIZZAZIONE Arti Grafiche Venete srl, rale Della Rovere, La grande guerra, Tutti a capace di spingere i figli a ribellarsi contro graficamente indimenticabile. Venezia/Quarto d’Altino casa). Interroga il presente, dall’emigra- le scelte dei padri, attaccando l’establi- 2 del 2001 che lo rivedrà insieme a Stefano Ac- minore, niente di tutto questo anzi frequente- corsi, Giorgio Pasotti e Marco Cocci tornare a mente entra ed esce di galera. Ed è Michael che Tutti i film dalla A alla Z confrontarsi con i propri sogni e quello che accompagna fuori di prigione Jannick prima di sono diventati. Per Santamaria l’interpretazione andare in missione in Afghanistan dove precipi- di Paolo, trentenne in fuga dal mondo a bordo terà con l’elicottero, non verrà ritrovato e verrà Amelia svolta epocale di un camper, valse la candidatura al David di dato per morto. Jannick e Sarah la moglie di Mi- Donatello. Ora Paolo sembra aver superato la chael, all’annuncio della presunta morte di fra- Avatar Io e Marilyn crisi di Peter Pan e sul set lo ritroviamo ancora tello / marito si incontrano con spirito nuovo una volta a giocare tra castelli di sabbia con confortandosi a vicenda in una relazione che si Baciami ancora Io, loro e Lara due bambini al fianco di Sabrina Impacciatore, rivelerà fatale. Il nuovo film di Sheridan (Il mio che nel film si chiamerà Livia, che dieci anni fa piede sinistro, Nel nome del padre) è il remake The Box Il mio amico Eric aveva un figlio, ma era in rotta con Adriano, in- di Non desiderare la donna d’altri film del 2004 terpretato dall’attore Giorgio Pasotti.