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Spedizione in abbonamento postale 70% DCB Milano - Poste Italiane - In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi N° 10/VI - 20 Maggio 2010 - QUINDICINALE - 5 Euro Numeri, FattieProtagonistidellaModadelLusso le tendenze dell’estate 2010 Intimo & mare, 2009 dei marchi beachwear Gli investimenti pubblicitari È sempre il pronto moda! Il futuro diSandro Ferrone? Inchieste, interviste eapprofondimenti sulla distribuzione FOCUS RETAIL

Sommario

ITALIA AZIENDA DEL MESE 4 Luxottica, utile del 1° trimestre a +21% 56 Il futuro di Sandro Ferrone? È sempre 4 Parte il riassetto di Only the brave e il pronto moda! Diesel chiama Daniela Riccardi 6 Gucci Group cresce del 5% e spinge i INTERVISTA conti di Ppr 60 Faliero Sarti, dalla linea bambino al 40 6 Italservices, le vendite crescono del 20% patriottismo del “made in Italy” 8 Il tessile torna in positivo (+4,7%) e spinge una timida ripresa LA MODA IN BORSA 62 Aprile dolce dormire MONDO 10 Shiseido, vola l’utile a +74% M&A 10 Vf Corporation alza l’outlook per il 65 A Jones Apparel Group il 55% di 54 2010 Stuart Weitzman 12 Estée Lauder, terzo quarter a +10% 65 Harrods passa al Qatar 12 Exploit di Hermès, 1° trimestre a +18,5% GLOBAL BLUE 14 Nike vuole crescere del 40% in 5 anni 66 Tax Free Shopping: i top spender 14 Mustang fa rotta verso Oriente arrivano dalla Russia 56

SPECIALE RETAIL GIRO POLTRONE 16 2010: quando il lusso si sposa con il 67 Tansky lascia il timone di Neiman retail Marcus 18 Fattore monomarca 67 De Grisogono sceglie Gérald Roden 26 Fred Mello sfreccia con la Mille Miglia 60 e il progetto corner LICENZE 28 L’Erbolario punta ai 100 punti vendita 68 Primi passi di Daniele Alessandrini nel in Italia childrenswear 30 Patrizia Pepe, tra aperture ed 68 Eyevit e Paciotti rinnovano fino al e-commerce la parola d’ordine è retail 2014 32 I Blustore Stonefly corrono alla conquista del Mediterraneo SPECIALE INTIMO&MARE 72 34 FoxTown, continua l’avanzata della 69 Le tendenze dell’estate 2010 volpe svizzera 70 La moda a fior d’acqua 36 Silvian Heach, focus sui negozi di fascia 72 La grinta di Sundek esce dall’acqua alta 74 Pambianco: nel 2009 precipitano gli 40 Il mondo fiabesco di Thun accelera sui investimenti pubblicitari di intimo e mare monomarca 42 Il design italiano ripartendo dagli CAMPAGNE & EVENTI italiani 80 Tris di bellezze per Rimmel 44 Griffe, made in Italy e tendenze: la 80 Parah promuove Nastya Kunskaya per ricetta dei templi dello shopping la P/E 2010 48 Anche nel largo consumo le grandi marche puntano a valle LIFESTYLE 52 Cushman & Wakefield: primi segnali 81 Patrick Jouin fa il Cordon Rouge a In copertina: Sfilata P/E 2010 Dolce&Gabbana di risveglio del mercato immobiliare G.H. Mumm 54 Venistar, una soluzione ad ogni 81 Gucci restaura Il Gattopardo e La problema! Dolce Vita

Quindicinale, www.pambianconews.com in edicola il Giovedì (scheda abbonamenti all’ultima pagina)

3 20 maggio 2010 Italia

Luxottica, utile del 1° Safilo sente trimestre a +21% i benefici della cura Luxottica riprende quota nel primo trimestre del Safilo Group, dopo la recente ricapi- 2010 mettendo a segno una crescita su tutti i para- talizzazione e l’ingresso di Hal Holding come socio metri. Il fatturato dei primi tre mesi è aumentato di riferimento, chiude il primo trimestre 2010 con ven- del 6% a 1,39 miliardi di euro mentre l’utile netto dite stabili (-0,7%) e redditività in aumento (+14,6%). è salito a doppia cifra (+20,8%) a 95,1 milioni di Risultati confortanti per lo specialista eyewear che, nono- euro. Dati che si spiegano con il buon andamento sia stante la cessione delle catene retail (non profittevoli) della divisione wholesale (+10,4%) sia di quella retail di Australia e Spagna, non ha risentito del calo delle (+3,4%), in particolare negli Stati Uniti, dove i ricavi vendite, ma ha invece beneficiato della razionalizzazione sono cresciuti del 6,1%, grazie alle solide performan- delle spese marketing e del taglio degli oneri finanziari. ce di LensCrafters e Sunglass Hut. L’indebitamento infatti è sceso passando dai 588 milioni Recentemente il gruppo di eyewear di Agordo ha di euro di fine 2009 a 315,4 milioni nel primo trimestre. inaugurato due flagship store a New York e Londra. Nel periodo gennaio-marzo, dei 286 milioni di euro Significativi anche i risultati che arrivano dai mercati di ricavi registrati dal gruppo guidato dall’a.d. Roberto emergenti che continuano a registrare tassi di crescita Vedovotto, le montature da vista hanno rappresentato il annuali intorno al 30% e che hanno spinto l’incre- 39,4%, in crescita del 3,1%, mentre gli occhiali da sole, la mento del canale wholesale. Tra i diversi brand in por- fetta più significativa delle vendite (55,3%), hanno subìto tafoglio, Ray-Ban e Oakley si confermano i migliori a una flessione (-2,5%). A livello geografico l’Europa ha livello di performance. “I risultati del primo trimestre risentito dell’andamento negativo del mercato, mentre rappresentano un avvio di anno solido e promettente l’Asia (Giappone escluso) ha registrato la performance - ha commentato il ceo del gruppo, Andrea Guerra. Il migliore (+10,5%) seguita dalle Americhe (+1,6). 2010 si sta confermando come un anno normale, che per Luxottica significa innanzitutto crescita”. Parte il riassetto di Only the brave e Diesel chiama Daniela Riccardi Ferragamo 2009 a -10% Dopo due anni di studio, per è arrivato il momento di varare il riassetto di Only the brave. Il che Calano le vendite nel 2009 significa riorganizzare un gruppo che fattura 1,3 miliardi di Salvatore Ferragamo. Il di euro e che detiene la partecipazione di Diesel, 55Dsl, gruppo fiorentino infatti Staff International, Maison Martin Margiela e la maggio- ha registrato una flessio- ranza di Victor & Rolf, con l’obiettivo di dare vita a una ne dei ricavi del 10% (620 gestione manageriale moderna e a un nuovo modello milioni di euro), che ha organizzativo. Così, il punto di partenza di quest’opera- impattato negativamente zione è stata la nomina di Daniela Riccardi come nuovo sugli indici di redditività: a.d. di Diesel, il marchio veneto di jeanswear da sempre l’ebitda si è attestato a guidato da Renzo Rosso insieme al suo braccio destro 62 milioni di euro (-28% Marina Tosin. Con una lunga esperienza nel colosso dei rispetto al 2008) e il risul- prodotti di largo consumo Procter & Gamble, Daniela tato netto è stato negativo Riccardi ha una conoscenza approfondita dei mercati per 15 milioni di euro per Michele Norsa internazionali, dall’America Latina alla Russia fino alla via di oneri fiscali straor- Cina, dove la manager ha ricoperto la carica di presidente dinari relativi agli esercizi precedenti.dIlbl Il bilancio della divisione locale di P&G. Una regione, quella asiatica, chiuso al 31 dicembre ha anche messo in evidenza di importanza strategica per Diesel, che qui ha registrato che l’Asia rappresenta ormai il 50% delle vendite del percentuali di crescita a doppia cifra. Questo cambio ai brand che ha all’attivo 570 punti vendita a livello vertici del marchio jeanswear si lega a doppia mandata worldwide. Oltre alla Cina, anche l’America Latina con la riorganizzazione della holding. Passato il testimone si piazza tra le regioni che hanno performato meglio di Diesel alla Riccardi, Renzo Rosso e Marina Tosin si nell’anno appena concluso. concentreranno così su Only the brave che con questo In crescita invece il primo trimestre per il gruppo nuovo assetto sarà separata dalle società operative e avrà guidato da Michele Norsa con un aumento dei ricavi compiti di indirizzo strategico e gestione degli investi- pari al 10,7%, con una crescita del 21,2% del canale menti. Inoltre, tutto il mondo di Renzo Rosso si trasferirà retail diretto (299 negozi). all’interno del quartier generale di Breganze (Vicenza), uno spazio di oltre 35.000 m² immerso nel verde.

4 20 maggio 2010

Italia

Parte bene il 2010 di Siste’s Gucci Group cresce del 5% e spinge i conti di Ppr Il gigante del lusso Ppr torna in positivo grazie alla domanda dei marchi di moda e lusso nei Paesi emergen- ti. Nel primo trimestre del 2010 Ppr ha così registrato ricavi per 4,1 miliardi di euro, in crescita dell’1,2 % rispetto all’analogo periodo del 2009. “Queste perfor- mance – ha commentato il chairman e ceo del gruppo, François-Henri Pinault - sono in gran parte frutto di offensive commerciali che abbiamo intrapreso l’anno passato e che perseguiamo, mantenendo comunque i nostri sforzi per il controllo dei costi”. Tra le diverse divisioni del gruppo è stato Gucci Group ad archiviare i risultati migliori, totalizzando un giro d’affari di 895 Siste’s archivia il primo trimestre 2010 con un fatturato milioni di euro, in aumento del 4,7%. In particolare, di 8,7 milioni di euro, in crescita del 41% rispetto allo ogni brand della galassia Gucci Group ha registrato stesso periodo dell’anno precedente. Il brand negli ulti- performance positive, a partire da Gucci che è cresciuto mi mesi ha proseguito l’espansione retail con le apertu- del 3,8% fino all’exploit di Bottega Veneta, in salita del re di Bologna, in via Indipendenza 8/V, e Roma, in via 9,5%. Un incremento, quello complessivo del gruppo del Tritone. Queste si sono aggiunte al primo negozio guidato da Robert Polet, che si spiega con l’aumento monomarca dell’azienda aperto nel settembre scorso a delle vendite nell’area Asia-Pacifico (+22%), con Cina in Milano, in corso Buenos Aires, e ai sette corner operativi testa (+39%). Una regione strategica, questa, perché al presso gli store Coin. Il marchio guidato dalla famiglia momento rappresenta il 29% delle vendite del gruppo Sbrighi, che ha recentemente partecipato alla seconda nel primo trimestre dell’anno. L’unico brand a consegui- edizione di N.o.w., fiera dedicata al pronto moda, pre- re un segno meno è Yves Saint Laurent che si mantiene vede di investire nell’anno solare in corso poco più di in leggero affanno con un calo dell’1,7%. un milione di euro per il consolidamento e l’aumento di notorietà del marchio sul territorio nazionale. Nuovo CdA per Ratti Ratti ha nominato il nuovo CdA che resterà in carica per il prossimo triennio. Sono sette i nuovi membri: Donatella Ratti, Antonio Favrin, Sergio Tamborini, Andrea Paolo Donà dalle Rose, Federica Favrin, Carlo Cesare Lazzati e Sergio Meacci. È stato così ufficialmente formalizzato l’ingresso nel gruppo tessile di Marzotto spa e Antonio Favrin. Nel 2009 il gruppo ha registrato un fatturato di 69 milioni di euro e un risultato netto negativo per 4,5 milioni di euro. Robert Polet

Italservices, le vendite salgono del 20%

Crescono a doppia cifra gli ordini ma anche l’Italia ha reagito positi- numerose attività volte a consoli- per l’A/I 2010-2011 di Italservices. vamente chiudendo la campagna dare la nostra presenza nei mercati L’azienda che ha in portfolio i vendite a +22%. esteri. marchi Met, Cycle, Heavy Project, “Questi risultati – ha affermato I Paesi nei quali abbiamo avuto It’s e Fake London ha registrato Moreno Giuriato, presidente di maggior successo sono la Spagna, un incremento delle vendite del Italservices – premiano la nostra la Francia e l’Olanda, ma buoni 20%. In forte aumento gli ordini strategia di internazionalizzazio- segnali ci arrivano anche dagli Stati dall’estero, incrementati del 70% ne iniziata circa due anni fa e le Uniti”.

6 20 maggio 2010

Italia

Il tessile torna in positivo (+4,7%) e spinge una timida ripresa Dopo mesi di profonda recessione per l’industria ita- liana, quindi, sembra farsi strada un cauto ritorno alla normalità. Il tessile, infatti, rappresentando un settore a monte della filiera, è la colonnina di mercurio che anticipa le variazioni sia positive che negative. “La crisi è stata come un forte terremoto globale innescato dalla cattiva finanza americana - ha sottolineato il presidente di Smi, Michele Tronconi - molti dati ci dicono che il peggio è alle spalle ma le scosse di assestamento continuano e fanno paura; l’incertezza rimane pervasiva e l’anda- mento dei mercati assume un andamento a strappi, tipo stop and go. Si scontano, per esempio, tutte le difficoltà della ricostituzione delle scorte, in un momento dove la È un timido segnale ma estre- domanda asiatica è già ripartita rendendo scarse e costo- mamentema significativo: nei se molte materie prime, come nel caso della lana, della Michele Tronconi primiprim tre mesi del 2010 il fattu- seta e del cotone”. rator complessivoc del tessile-moda Nonostante la ripresa globale stia accelerando grazie ha registratoregist una sostanziale stabilità alla spinta data dal commercio internazionale, il fattu- rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, rato estero delle imprese a campione resta in territorio evidenziando un calo dello 0,2%. Ma dopo una serie negativo, con una contrazione complessiva del 3,5% di trimestri chiusi con pesanti segni negativi è proprio su cui grava, in particolare, il calo del “valle” (ossia il tessile a mostrare un’inversione di tendenza con una l’abbigliamento-moda) pari al 4,3%. Molto più cauta crescita del fatturato del 4,7%. Di contro, il vestiario invece la flessione del tessile, che ha arrestato la caduta ha registrato una flessione del 3,5%. Sono questi i dati allo -0,9%. E le previsioni per i prossimi mesi del 2010 emersi da una rilevazione condotta dal Centro Studi si tingono di un certo ottimismo: il primo trimestre Smi che ha visto la partecipazione di oltre 130 impre- evidenzia una crescita ordini in portafoglio, tra Italia ed se operanti in tutti gli stadi della filiera. estero, del 3,2%.

Borbonese in Corea Dainese entra nella moda con In the F con Franklin & Marshall Borbonese ha stretto un accordo di partnership con Si ispira al mondo dei motociclisti il il gruppo asiatico In the F, che vanta oltre 800 punti nuovo progetto dai tratti vintage di vendita in Corea, per lo sviluppo e la distribuzione Franklin & Marshall. Il marchio di abbi- del marchio nel Paese. Il piano prevede l’apertura di gliamento, nato nel 1999 dall’intuizione oltre cinquanta vetrine in cinque anni. di Giuseppe Albarelli e Andrea Pensiero, Il primo passo sarà l’inaugurazione di un flagship ha siglato un accordo di collaborazione store a Seoul, al quale seguirà in un secondo tempo con Dainese per la creazione di una l’opening nei maggiori department store coreani collezione sportswear che rimanda al come Shin Sae Gae, Lotte e Hyundai. L’operazione mondo dei centauri. si accompagna al piano di espansione retail in Italia La capsule disegnata da Franklin & dove il brand, guidato da Carlo Morfini, ha aperto Marshall, sarà composta da una ventina di capi, di cui 7 nelle scorse settimane il punto vendita di Roma al felpe e 13 T-shirt, che debutteranno con la P/E 2011. La quale di aggiungeranno, entro la fine dell’anno, altre distribuzione sarà invece affidata a Dainese e sarà vendu- cinque insegne in Italia e il restyling della storica ta nei suoi monomarca, ma anche negli shop in shop del boutique torinese. marchio di abbigliamento per motociclisti e attraverso la rete wholesale in tutto il mondo.

8 20 maggio 2010

Mondo

Shiseido, vola l’utile Hugo Boss, -8% i ricavi nel 1° trimestre a +74% Hugo Boss archivia il primo trimestre con un calo dei ricavi dell’8% a 444 milioni di euro, nonostante abbia registrato una crescita delle vendite nei negozi diretti e nelle aree America e Asia-Pacifico. Le vendite nel canale retail sono cresciute, infatti, del 25% a 83 milioni di euro. Un incremento certo atteso dal gruppo che ha deciso di puntare sui negozi diretti con l’apertura di una cinquantina di store nel corso dell’anno. A livello geografico, è scesa l’Europa (-12%) mentre l’America ha incrementato le vendite del 5% e Yoshinori Makino - presidente l’Asia-Pacifico del 4%. “A giudicare dagli ordini per la prossima collezione Impennano del 73,8% gli utili di Shiseido nel 2009. A/I, il 2010 sarà per noi un anno di crescita”, ha però Nonostante la flessione del fatturato a circa 5,2 commentato Claus-Dietrich Lahrs, chairman e ceo del miliardi di euro (-6,7% rispetto al 2008), il risultato gruppo. netto della società giapponese di cosmetici è passato da 156 a 271,1 milioni circa, grazie ad una sostan- ziale riduzione delle tasse ed una migliore raziona- lizzazione delle spese di gestione. Le vendite nazionali hanno subìto un calo del 3,6% a causa della debolezza del mercato nipponico, mentre quelle internazionali sono cresciute a cambi costanti del 3%, sebbene a cambi correnti siano diminuite del 9,3% come conseguenza dell’aumen- to di valore dello yen. A livello di area geografica, l’Europa e l’America hanno riportato un calo del fatturato rispettivamen- te del 17,6% e del 9,7%, in Asia-Oceania la con- trazione è stata più contenuta (-1,5%) grazie alla buona performance della Cina. Claus-Dietrich Lahrs

Vf Corporation alza l’outlook per il 2010

Dopo aver chiuso il 2009 con il “Contiamo di chiudere il 2010 in segno meno, nel primo trimestre crescita del 4% anziché del 2%, del 2010 il colosso americano come avevamo previsto solo tre dell’abbigliamento Vf Corporation mesi fa” ha affermato Eric C. è tornato a registrare risultati posi- Wiseman, ceo di Vf corporation. tivi. Il gruppo che conta in por- “La buona performance è dovuta tfolio più di 30 marchi, fra cui al miglioramento delle vendite e Napapijri, Wrangler, Vans e John all’incremento dei margini”. Varvatos, ha archiviato i primi tre Da sottolineare le ottime per- mesi con un fatturato di circa 1,33 formance raggiunte dai marchi milioni di euro, in crescita del 2% Outdoor & Action Sports, che su 1,29 milioni del corrisponden- hanno visto crescere il proprio fat- te periodo del 2009. Vola inve- turato del 10%. Fra questi, in parti- ce l’utile che ha messo a segno colare The North Face è cresciuto una crescita del 68%, attestandosi del 9% e Vans ha visto incremen- a 124,33 milioni di euro sui 76,4 tare in soli tre mesi il proprio fat- milioni del trimestre scorso. turato del 20%.

10 20 maggio 2010 *LXEELQR º Mondo

Estée Lauder, terzo quarter a +10% Exploit di Hermès, 1° trimestre a +18,5% Il 31 marzo 2010 il Gruppo Volano le vendite di Hermès nei primi tre mesi del Estée Lauder ha archiviato il 2010. Il marchio di lusso ha registrato ricavi in crescita terzo trimestre con un fat- del 18,5% a cambi correnti (+20,2% a cambi costanti) turato pari a 1,86 miliardi a 507,7 milioni di euro trainati soprattutto dalla buona di dollari, registrando una performance delle boutique di proprietà (+26% a cambi crescita del 10% rispetto costanti). allo stesso periodo del Il canale wholesale, che nel corso del 2009 aveva risenti- precedente anno fisca- to maggiormente della crisi, ha invece messo a segno una le. L’utile netto è rad- crescita moderata ma comunque intorno al 4% a cambi doppiato, passando da costanti, grazie anche al successo del nuovo profumo 27,2 milioni nel terzo Voyage d’Hermès. quarter del 2009 a 57,5 Visti i buoni risultati sul fronte delle vendite, il mana- milioni, beneficiando del gement del gruppo ha deciso di proseguire lo sviluppo piano triennale di ristrut- della rete distributiva con l’inaugurazione di venti nego- turazione aziendale. Il zi, tra nuove aperture o restyling di punti vendita già esi- segmento che ha riportato i stenti. Sulla lista c’è anche il nuovo store di rue de Sèvres risultati migliori è il Fragrance a Parigi previsto per la fine dell’anno. Recentemente il (+18,7%), seguito da Skin Care marchio ha perso il suo presidente, Jean-Louis Dumas (+15,6%), Hair Care (+6,1) e Makeup che si è spento all’età di 72 anni. Pronipote del fondato- (+2,3%). A livello di area geografica invece, è in re Thierry Hermès, Dumas ha preso le redini dell’azien- vetta al podio la regione Asia-Pacifico (+20,3%), da dal 1978 fino al 2006 portandola a diventare uno tra spinta da Cina, Hong Kong, Corea e Taiwan. i più prestigiosi marchi di lusso. Seguono Europa, Medio Oriente e Africa (+13,5%) e il continente americano (+3,1%). Dal 1° luglio s.Oliver scommette sull’India 2009 al 31 marzo 2010, la compagnia di prodotti Sviluppo retail all’estero e incremento a doppia per la bellezza ha registrato vendite per 5,96 miliar- cifra dei ricavi. Sono questi gli obiettivi per il 2010 di di dollari, in aumento del 6% rispetto ai nove di s.Oliver, il gruppo tedesco di moda e lifestyle che mesi precedenti. L’utile è invece passato da 236,3 ha archiviato il 2009 con una crescita del fatturato milioni a 454,4 milioni. del 9,5% a 893 milioni di euro. Già dall’esercizio appena terminato, il marchio ha portato avanti la strategia del potenziamento della rete dei negozi: Puma, balzo dell’utile a +1.384% nel 2009 s.Oliver ha aperto 46 nuove filiali e 25 Cala il fatturato ma vola l’utile nel primo trimestre 2010 punti vendita in franchising. E per il 2010 ha in di Puma. A far fronte alla flessione del 2% di fatturato, programma l’inaugurazione di oltre una trentina di 683 milioni di euro contro i 697 del corrispondente tri- punti vendita tra Europa e il continente indiano: mestre scorso, il marchio della galassia Ppr ha visto cre- 18 in Germania, 3 in Austria, 2 in Olanda, Belgio e scere l’utile del 1.384%, registrando 83 milioni di euro India e una in Polonia e Slovacchia. In India conti- sui 5,6 dei primi tre mesi del 2009. “Per la fine del 2010 nua il potenziamento della – ha affermato il ceo di Puma, Jochen Zeitz – ci aspettia- formula shop in shop con mo una crescita, sia in termini di fatturato che di utile. un nuovo corner inaugura- Nutriamo, infatti, grandi aspettative dalla World Cup che to nel centro commercia- si svolgerà a breve e dalla completa integrazione dell’ac- le Shopper’s Stop a Juhu, quisizione di Cobra Golf”. Mumbai e altri quattro nel A marzo di quest’anno il nord del Paese. “Partiamo gruppo ha, infatti, acquisito dal presupposto di rag- da Acushnet Company, sus- giungere nel 2010 tutti sidiaria di Fortune Brands, il gli obiettivi che ci siamo marchio Cobra Golf. Con prefissati - ha annunciato il quest’operazione la com- responsabile finanziario del pagnia rafforzerà il segmen- gruppo Thomas Steinhart - to “sports performance” e e una crescita a due cifre amplierà l’offerta dedicata del fatturato”. agli amanti del green.

12 20 maggio 2010

Mondo

Nike vuole crescere del 40% in 5 anni Nasce la linea make-up di Burberry A New York, nel corso dell’assemblea degli azionisti, è Dopo l’abbigliamento, gli accessori, gli orologi stato rivelato l’ambizioso programma di sviluppo che e i profumi, Burberry amplia la sua offerta di caratterizzerà i prossimi 5 anni di Nike. Entro il 2015 prodotti con una linea di cosmetici il colosso activewear punterà, infatti, a incrementare le affidata in licenza a Inter Parfums. vendite del 40% per un valore che dovrebbe raggiun- “Ho cercato di trasferire sui colo- gere i 27 miliardi di dollari (21,2 miliardi di euro). ri dei cosmetici l’easy chic che è Secondo linee guida del piano strategico, il contributo la cifra distintiva dei trenchcoat più rilevante all’incremento del fatturato arriverà dallo Burberry”, ha spiegato al magazi- sviluppo di mercati come Greater China, Europa e ne americano wwd.com il diret- Paesi emergenti. In queste aree, grazie a investimenti tore creativo Christopher Bailey. consistenti, è infatti previsto un aumento delle ven- La collezione Burberry Beauty sarà dite di 3-3,5 miliardi di dollari. Il potenziamento composta da 96 prodotti, il cui prez- dell’e-commerce e del canale retail tradizionale inve- zo partirà dai 18 euro, ispirati ai colori ce dovrebbe tradursi in ricavi aggiuntivi per 2,2-2,6 naturali che caratterizzano il model- miliardi di dollari in seguito anche all’opening di 250- lo iconico del brand, ovverosia il 300 monomarca. trench. La gamma sarà distribuita Infine, sebbene Nike rappresenti il brand di punta con in un primo tempo in 30 punti ven- l’85% dei ricavi, la crescita del resto del portafoglio che dita a livello internazionale, mentre il include Cole Haan, Converse, Hurley, Jordan Brand, prossimo anno si aggiungeranno altri Nike Golf e Umbro, contribuirà con 1,5-2,0 miliardi 30-40 shop. Per il lancio del make-up, di dollari. Burberry ha chiamato il celebre foto- grafo Mario Testino che immortale- rà le modelle Lily Donaldson, Rosie Adidas scalda i muscoli Huntington-Whiteley e Nina Porter. Christopher Bailey in vista dei Mondiali Il calcio fa bene anche ad Adidas. Nei primi tre mesi del 2010 il gruppo tedesco di sportswear ha messo a Mustang fa rotta verso Oriente segno un fatturato di 2,7 miliardi di euro (+4% rispet- to allo stesso periodo dello scorso anno). E, soprattutto, Mustang prosegue la sua espansione verso Oriente e scalda i muscoli in vista dei Mondiali di Calcio di apre il suo secondo flagship a Hong Kong. Lo store giugno alzando l’outlook 2010 sui ricavi e utili per di circa 65 m² sorge sulla popolare e trendy Lockhart azione. “Abbiamo cominciato l’anno alla grande, spinti road, nel quartiere di Causeway Bay, ed ospita tutta la dall’incremento di tutti i comparti”, ha commentato gamma di prodotti Mustang. Per rafforzare la sua pre- il ceo Herbert Hainer. “In particolare, lo sviluppo è senza in Asia, il marchio, dopo aver supportato l’ope- stato guidato dal segmento retail (cresciuto del +15%, ning con un’importante campagna pubblicitaria sulla ndr), dalle vendite legate al mondo football e dalle stampa locale, ha inoltre partecipato a Novo Mania, perfomance di Adidas e Reebok”. Adidas Originals ha, fiera di settore a Shanghai, subito dopo essere stato inoltre, annunciato la collaborazione con il marchio al Bread&Butter di Berlino. L’Asia è uno dei mercati di sportswear, Burton Snowboards, per una lineae di strategici per il brand insieme all’India, Paese dove solo abbigliamento e calzature one-time adidas Originals x in aprile sono stati aperti 14 shop-in-shop a Nuova Burton, che sarà distribuita da novembre. Delhi, Bangalore, Mumbai, Calcutta e Amritsrar.

L’estero traina i conti di Abercrombie & Fitch

Segnano un +14% le vendite del rispondente trimestre del 2009, le primo trimestre di Abercrombie & vendite internazionali (incluse quel- Fitch. Al 1° maggio 2010 il fattura- le sul web) hanno raggiunto i 119 to del retailer a stelle e strisce si è milioni, registrando un +102%. Sul attestato a 687,8 milioni di dollari, fronte delle vendite in rete, il grup- riportando una crescita a perimetro po, a cui fanno capo oltre al brand costante pari all’1%. omonimo anche Hollister Co. e Gilly Da sottolineare la buona performan- Hicks, ha riportato un aumento del ce del mercato estero: rispetto al cor- 14% a 68,8 milioni.

14 20 maggio 2010 4HU\LSH(YJ\YPWLY ZZZOXFLDQRVRSUDQLLW SPECIALE RETAIL di Monica Camozzi

2010: quando il lusso si sposa con il retail

EA store Malpensa

Analizzando i primi bilanci 2009 necessari per remunerare i grossi 2008. Risultati tali da aver indotto si evidenzia un dato chiaro: il retail investimenti sostenuti. il gruppo capitanato da Diego della diretto è il canale che ha consentito I negozi monomarca consentono Valle a continuare nella strategia ai grossi marchi del lusso di supera- insomma di instaurare una “conver- di investimento sul retail diretto, re, quasi indenni, la crisi. sazione” diretta con il proprio clien- proseguendo sulla scia di un anno La strategia distributiva è oramai te che il multibrand non può instau- che ha già visto confluire sui DOS chiara a tutti: aprire flagship store o rare, poiché generalista. gran parte degli investimenti effet- negozi diretti, in grado di portare al Il gruppo Tod’s evidenzia sin dalle tuati nel corso dello scorso esercizio cliente finale il mondo di riferimen- prime righe dei commenti all’anda- (21 milioni di euro). Unico neo, la to della marca e tutta la gamma di mento dell’esercizio 2009 che il giro crescita del costo degli affitti, il cui prodotti. d’affari dei DOS (Directly operated peso sui ricavi è pari a 7,2 % con- Un visual moderno, un merchan- Stores) del gruppo è stato eccellen- tro i 6,3% del 2008. Tiffany, che dising attento, ma anche la scelta te, con “ricavi pari a 349 milioni di ha da sempre nei propri flagship dei colori, la comunicazione di un euro in crescita del 4,1% rispetto riferimenti iconici, programma di approccio estetico e di vita, con- all’esercizio precedente”. aprirne 17 nel 2010, tra America, tribuiscono a generare fatturato. E significativo è il dato delle ven- Asia-Pacifico ed Europa. E il merito Perché il prodotto è si la pedina più dite a prezzo pieno notevolmente è soprattutto dei 220 store mondiali importante, ma da solo non basta superiore nel quarto trimestre 2009 se il marchio premium della gio- più per garantire i tassi di crescita a quella dello stesso periodo del ielleria, nell’ultima parte dell’anno

16 20 maggio 2010 SPECIALE RETAIL fiscale appena chiuso, ha incremen- John Marciano, patron di Guess, il tato le vendite del 14% in America, segreto sta nel mix tra offerta veloce della stessa percentuale in Asia e e un marketing attento a informare del 29% in Europa. Come ha evi- e ad attrarre il consumatore finale denziato l’amministratore delega- nel punto vendita. to Michael J. Kowalsky, la barra del E la comunicazione sul punto timone è dritta sull’espansione del vendita acquisisce un’importan- retail, “rimaniamo focalizzati su za crescente: Sephora, la catena di tutte le opportunità di estensione profumerie che fa capo al grup- della rete di negozi, consci che il po Lvmh, ha appena aperto il nostro è un brand di primario livello flagship store di Milano, in corso riconosciuto per il proprio valore Vittorio Emanuele, con un nuovo Guess by Marciano, Salerno intrinseco”. concept che ben esprime lo slogan Più 14% del canale retail anche per “avancer en beauté”. Chi entra in Prada, con grande soddisfazione Sephora sradica dall’immaginario dell’a.d. Patrizio Bertelli che ha con- la “vecchia”profumeria per venire fermato la validità delle linee strate- coinvolto in un’alchimia di prodot- giche adottate per portare il brand ti, di sperimentazione e di approc- all’espansione mondiale. Il retail ha cio coinvolgente con il mondo della infatti compensato quasi interamen- cosmesi e delle fragranze. te la pesante riduzione del whole- Infatti, nella nota di commento dif- sale soprattutto statunitense, non fusa insieme al conto economico, riuscendo però a togliere il segno Lvmh evidenzia il 4% di crescita dei meno davanti al dato sui ricavi com- ricavi della catena, sostenuta anche plessivi (1.561 milioni, -5% rispetto da una crescita continua del numero al 2008). di store. Patrizio Bertelli Da notare il commento, che eviden- Velocissimo nell’espansione retail zia come i negozi diretti abbiano anche un altro mito francese, contribuito non solo ai risultati di Hermès, che bilancia il decremen- fatturato, ma altresì a “un’ulterio- to delle vendite wholesale con il re qualificazione dell’immagine del potenziamento della propria rete di gruppo”. negozi: quelli nuovi saranno venti, La strategia di apertura dei mono- incluso lo store di Parigi (rue de marca è stata imboccata da ora- Sèvres) e il secondo sulla Madison, mai diversi anni anche dal gruppo a New York, dedicato interamen- Armani, che ha appena annunciato te all’uomo. Anche per marchi che di un progetto specifico sul travel stanno fronteggiando una risalita, retail, ergo sugli spazi aperti in aero- come Hugo Boss, l’investimento sul porti. Un segmento questo, che per retail rappresenta l’unica strada per- il gruppo dell’aquilotto comincia ad seguibile: il brand tedesco ha subito assumere connotati importanti: sono un decremento del 7% delle vendite Sephora, Milano 29 i negozi inaugurati sino a oggi. globali, con un miglioramento signi- Certo, gruppi da oltre un miliardo di ficativo nell’ultima parte dell’anno; e fatturato riescono ad ammortizzare definisce l’espansione pianificata dei meglio l’investimento. propri store “consistente”. Prova ne è Guess, gigante da 2,1 Insomma oramai è chiaro che il billion dollars che punta da sempre mondo del lusso ha eletto a pro- sul retail diretto e che, nel solo Nord prio canale distributivo privilegiato America, tramite questo canale ha il retail diretto. fatturato quasi un miliardo di dol- Questo sarà quindi il principale ter- lari (983 milioni per la precisione) reno di sfida futuro e vincerà chi registrando comunque, anche in un saprà gestire al meglio un sistema 2009 nero per il mercato a stelle molto più complesso del canale e strisce, un +0,6% rispetto all’an- wholesale, ma anche molto più sti- no trascorso. Come ha sottolineato molante. Diego Della Valle

17 20 maggio 2010 SPECIALE RETAIL di Monica Camozzi

Boutique Silvian Heach a Hangzhou, Cina Fattore monomarca MMonomarcaonomarca sì,sì, monomarcamonomarca nno?o? DDiciamoiciamo cchehe ssonoono duedue scuolescuole didi pensieropensiero contrapposte.contrapposte. CertamenteCertamente lala ggestioneestione ddeiei nnegoziegozi mmonomarcaonomarca pportaorta nnotevoleotevole ccomplessitàomplessità iinn aazienda,zienda, ooltreltre cchehe uunn iirrigidimentorrigidimento ddellaella sstrutturatruttura ddeiei ccosti.osti. StaSta didi fattofatto pperòerò cheche bbastaasta ggirareirare pperer i ccentrientri sstoricitorici ddelleelle pprincipalirincipali ccittàittà eeuropeeuropee pperer ccapireapire cchehe lloo ssviluppoviluppo ddeiei mmono-brandono-brand è unun fenomenofenomeno iinn ccrescitarescita iinarrestabile.narrestabile. E ppoi,oi, iinn qquestouesto ccontestoontesto ddii ccrisi,risi, iill mmonomarcaonomarca hhaa ttenutoenuto mmeglioeglio ddelel mmultimarca.ultimarca. SSii ppotrebbeotrebbe ppensareensare cchehe cici possapossa essereessere un’accelerazioneun’accelerazione nellanella crescitacrescita didi questoquesto canalecanale didi distribuzione,distribuzione, a scapitoscapito deldel negozionegozio indipendente.indipendente. QQuestouesto nnonon significasignifica cheche ilil multimarcamultimarca siasia destinatodestinato a sparire,sparire, anzi,anzi, mama dovràdovrà sempresempre piùpiù porsiporsi sulsul mercatomercato concon unauna sstrategiatrategia eedd uunn pposizionamentoosizionamento pprecisoreciso iinn tterminiermini ddii oofferta,fferta, sstiletile e pprezzo.rezzo.

Il 2009 e l’onda lunga della crisi dare al mercato una visione comple- importanti. Certo, alla base ci deve hanno portato una conferma: i ta della proposta prodotto, una rap- essere un prodotto che funziona, monomarca “tengono” meglio dei presentazione effettiva del mondo come ben dimostra Silvian Heach, multimarca. Questo lo dicono i dati aziendale. Senza contare il controllo l’ennesima case history napoletana relativi ai risultati 2009 dei gros- diretto che si effettua attraverso il di successo. Il marchio, creato a tavo- si gruppi, uno per tutti Prada, che canale retail gestito in prima per- lino da Mena Marano e Giuseppe nell’anno appena concluso ha regi- sona”. Ammaturo per portare al grande strato nei propri negozi un +14% pubblico un prodotto super fashion sull’anno precedente. Per tutte le MA FARE RETAIL È UN’ALTRA COSA a prezzi da grande catena di diffusio- aziende con un prodotto dall’iden- Questa è l’obiezione che pone, da ne, adotta una delocalizzazione sui tità precisa e un mondo simbolico sempre, il fronte avverso allo stru- generis. L’azienda infatti, non solo ben costruito, il negozio a insegna mento monobrand. Il monomar- delocalizza la produzione, ma anche dedicata rappresenta quindi una ca infatti, in una fase di crescita, la fase creativa, nel senso che l’ufficio maggior certezza di vendita. porta ad un grande miglioramen- stile in blocco si trasferisce per un Questo canale non è però appannag- to dei margini, ma in fasi di vendi- mese in Cina per ideare e realizzare gio solo dei big. Domenico Menniti te calanti porta anche una grande la collezione a fianco dei partner di Harmont&Blaine, rappresentando rigidità dei costi, in gran parte fissi. locali. Un gran vantaggio quindi, che il pensiero di molti, afferma che il Chi riesce a gestire contestualmente ha consentito all’azienda di puntare “monomarca è insostituibile. Solo il mestiere di produttore e quello subito sul monomarca per rappre- attraverso questo canale si riesce a di retailer, però, raccoglie risultati sentare il suo mondo: quello di una

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donna dai 20 ai 40 anni, alla moda, che lui lo sappia”. Ecco che abbiamo disposta a spendere, ma non quan- capito che dobbiamo suggerire noi to richiedono le griffe per le linee al punto vendita cosa comprare in cosiddette “giovani”. Dal 2002 a oggi base ai report settimanali e sappiamo Silvian Heach ha aperto 53 boutique esattamente quale mix merceologico dirette e ha raggiunto nel 2009 un proporre. Ad esempio, un negozio fatturato di 45 milioni, in fortissima di città nei mesi classici può lavora- crescita sull’anno precedente. re con il 70% di programmato, uno che si trova al mare deve calibrare LA TROVATA DELLO STYLIST bene la Grey (pre-collezione) e la IN THE SHOP Black (punta di diamante dell’of- Innovativa anche in fase di vendita, ferta Pinko)”. Domenico Menniti di Domenico Menniti Silvian Heach propone la stylist in Harmont&Blaine, che si appresta a carne e ossa nel negozio, pronta a varare un nuovo store di 480 m² a suggerire alla cliente come districarsi Madrid, ha invece progressivamente tra le centinaia di referenze della sta- abbandonato la diffusione via multi- gione per distillare l’outfit perfetto. brand. E a favore del negozio a inse- Perché, come ribadisce anche Pietro gna propria aggiunge un elemento Negra di Pinko, altro pioniere del “finanziario” importante: “con la crisi retail d’avanguardia, “ciò che fa la il retail è diventato l’anello debole differenza oggi è il look complessivo. del sistema, da quando le banche Un negozio in grado di suggerire alla hanno chiuso i rubinetti del credito cliente la tendenza in modo sistema- noi imprenditori ci siamo ritrovati a tico, è vincente”. Ecco perché l’azien- sostituirle. Con il monomarca con- da parmigiana ha inserito nei suoi trollato direttamente o da partner 100 negozi italiani (50 diretti e 50 in selezionati, una parte del problema Pietro Negra franchising) il suo Store Stylist: ovve- è risolta”. ro, uno grande schermo touch-screen che contiene oltre 200 outfit, inseriti IN UN MERCATO COMPLESSO VINCONO da un gruppo di stylist professionisti LE FORMULE SEMPLICI e aggiornati di continuo, a disposi- Camicissima, brand nato a Palermo zione della cliente per capire come e implementato con la filosofia del si abbina il capo che sta comprando; “quattro camicie a 99,90 euro”, o quali sono le molteplici proposte chiude il 2009 con a 31 milioni, + di collezione in ambito sera, daywe- 18% rispetto al 2008. E nel 2010 ar, cerimonia ecc. “Un grande valore è già al +20% rispetto allo stesso aggiunto rispetto alla semplice con- periodo dello scorso anno. Il canale sulenza affidata alla capacità delle di vendita è solo ed esclusivamente singole commesse” spiega Negra. monomarca. Diretto. “Certe loca- “Anche volendo, una persona non tion di prestigio le abbiamo scelte e Fabio Candido potrebbe enucleare la serie di varian- aperte noi, l’affiliato in franchising ti cui arriva una macchina”. E tra difficilmente avrebbe avuto la forza poco sarà anche meglio: “la cliente di farlo” spiega Fabio Candido, uno potrà avvicinare il codice a barre del dei titolari. “E poi la gestione diretta capo selezionato allo Store Stylist e consente un controllo 365 giorni avrà tutti gli outfit di tendenza”. Per l’anno”. Candido non nasconde che un marchio con 500/600 referenze il grande successo di Camicissima sia a stagione questo è fondamentale. imputabile per la gran parte al pro- “I multibrand fanno poi un errore dotto e alla logica del 4x. “Stiamo frequente, soprattutto in tempi di continuando con la nostra formu- crisi: sono troppo conservatori, com- la, evolvendola di anno in anno. prano solo cose basiche e sicure – Abbiamo inserito la maglieria a continua Negra- Invece il retailer fianco delle camicie e vediamo che Negozio Original Marines via Garibaldi, Torino deve saper anticipare, deve capire il 75% del venduto da un anno e cosa vuole il cliente prima ancora mezzo a questa parte è sull’offerta

20 20 maggio 2010 nuova collezione estate 2010 SPECIALE RETAIL

Il nuovo format, che si chiama, non MA OGGI È TUTTO MOLTO PIÙ per nulla family store, è stato varato OMOLOGATO… a Torino e poi portato su altri punti “La standardizzazione è detta- vendita soggetti a restyling. ta da logiche aziendali più ferree, soprattutto nei grossi brand”, rileva POTERE DEL VISUAL Gianfranco Fenizia, architetto che “Le griffe lanciano segnali, noi li rac- il mestiere di visual merchandiser cogliamo, li rielaboriamo e le soppe- lo ha portato avanti per anni presso siamo in basa alla nostra sensibilità sui Fendi, Valentino, Chanel, Balmain volumi” spiega il titolare di Tosca Blu e altri nomi di prestigio. “La forza Mino Ronzoni. “Il nostro target è la dell’azienda sta nel saper comuni- giovane donna che ama i prodotti di care la propria identità a livello glo- Mino Ronzoni marca e che con noi si può concedere bale. I lavori di visual sono pianifi- anche due, tre pezzi a stagione. Ma cati in modo rigoroso, si inizia un il nostro punto forte sono le vetrine: anno prima con briefing molto rigidi, le concepiamo tutte in azienda, poi nulla è lasciato all’improvvisazione”. mandiamo le foto agli store Tosca Blu, Ogni tanto qualcuno fa variazioni sia in proprietà che in franchising”. E sul tema, come Prada nello store di In Italia stiamo spingendo proprio sul Tokyo. Ma paiono finiti i tempi in franchising: ora ogni nostro agente è cui Martin Margiela portava il suo chiamato a favorire l’apertura di un pensiero in negozio, creando installa- negozio in ogni zona”. zioni diverse per ogni punto vendita e instillando la sua vena creativa in PIÙ CERTEZZE PER GLI AFFILIATI ciascuno store”. Su questo punto, A favorire l’espansione dei mono- Roberto Baciocchi, responsabile brand con lo strumento del franchi- della progettazione dei negozi Prada, Negozio Camicissima Milano sing contribuisce anche una giuri- ha una spiegazione logica: “facile è sprudenza che, negli ultimi tempi, realizzare cose peculiari su pochi di gruppo (tre maglie misto cashme- sembra avere maggiormente a cuore punti vendita. Quando se ne hanno re a 99,90), non sul singolo pezzo. gli interessi degli affiliati. L’ultima 200 da implementare la questione La gente pensa maggiormente a ciò sentenza della Corte di Cassazione cambia”. Per questo, “nulla è casuale, che spende e a come lo spende”. in materia, conferma la tenden- tutto deriva da un’analisi di mar- Anche e soprattutto a New York, za conclamata: tutelare il franchi- keting generale e dai codici espres- dove Camicissima ha aperto il suo see da improvvise marce indietro sivi che la griffe decide ed attua. Il store all’angolo tra la Madison e la del franchisor. Quindi, da abusi di visual in questo caso diventa lavoro 53° a novembre, superando il target posizione dominante. Il legale di un di gruppo. di vendita del 35%. “L’obiettivo in brand importante, che preferisce Alcuni elementi poi si rivelano vin- Usa sarebbe cento negozi in quattro l’anonimato, spiega come l’atipico centi, come il tono del colore verdoli- anni. Ma prima dobbiamo vedere contratto di franchising legittimasse no lanciato da Baciocchi per il mono- come funzionano i monomarca in alcune anomalie: ad esempio l’assen- marca Prada in via Spiga, “perfetto altre località dell’America; magari un za di diffide ad adempiere prima di per conferire personalità al punto punto vendita in un mall del New rescindere un rapporto. In sostanza, vendita a cavallo degli anni Novanta. Jersey ha altre logiche”. tanti sono stati i casi in cui l’affilia- Ma a quei tempi l’esigenza dei mar- “Noi ci rivolgiamo da sempre alla to si è ritrovato a piedi dall’oggi al chi era di posizionare rapidamente famiglia”, afferma Antonello Di domani, per un recesso improvviso sul mercato mondiale. Ora il discorso Vincenzo, general manager della della controparte. Ora, la giurispru- si è complicato perché si ha sempre napoletana Original Marines. “Per denza sanziona tali comportamenti a che fare con la serialità che implica questo motivo abbiamo studiato un e induce le aziende a una certa pru- essere riconoscibili, ma al contempo format che consenta alla famiglia denza. Piuttosto, va studiata molto bisogna anche adattarsi alle preroga- di fruire al meglio dei nostri pro- bene la parte pre-contrattuale, dando tive locali. Silvian Heach, che guarda dotti. Si tratta nuovo concept: uno al potenziale affiliato il tempo e il alle griffe ma fa a suo modo, ha disat- store aperto, senza barriere fisiche, materiale necessario per studiarsi i teso questa regola omologante, intro- con materiali studiati per esaltare al dati relativi alle spese e al numero ducendo la sua “retail devolution”, meglio le collezioni e renderle frui- di negozi aperti e chiusi dal brand di come spiega la marketing manager bili a tutti, dalla mamma ai bambini. interesse negli ultimi tre anni. Natascia d’Isa: “da ora in poi ogni

22 20 maggio 2010

SPECIALE RETAIL punto vendita avrà sue caratteristi- Désirée di Leo, di Pambianco, “porre competenza vera, quella che porta che cromatiche e di visual. Vogliamo i capi più difficili da vendere su un alla personalizzazione delle scel- differenziare i layout espositivi e i tavolo davanti all’ingresso piuttosto te e che viene solo dall’esperienza concept store, mantenendo come che su scaffale o stander, si rivela di anni. Conducendo ricerche sul punto cardine la collezione”. vincente. Allo stesso modo, è fatto consumatore finale per aziende che conclamato che il cliente tende a hanno negozi monomarca, ci capi- VALORE DEL PRODOTTO ED ETICA seguire un percorso logico o intuiti- ta spesso di raccogliere lamentele GUARDARE E NON TOCCARE! vo attraverso il negozio o che tocca molto forti su questi aspetti, così Altro fattore cruciale, stavolta deli- la merce tendenzialmente con una come sul livello di servizio comples- neato da Coccinelle, è il visual per- mano piuttosto che con l’altra”. sivo erogato dalle aziende nei pro- fetto, ma intoccabile. L’imperativo Certo è che un allestimento piace- pri monomarca”. Molto amati, dalle di guardare e non toccare può essere vole, coinvolgente, da “sperimentare” persone che entrano nei negozi del un boomerang, se diventa categori- in via diretta, attrae quanto un servi- fashion, anche la musica e gli eventi co. “La nostra attenzione è rivolta al zio efficiente. “Nei negozi del lusso il legati a arte e design. Poco apprez- maggior equilibrio tra attrattività del cliente si aspetta di venire seguito, di zata, invece, la radio, come spiega display in termini estetici e fruibilità avere agevolazioni come il servizio ancora Di Leo: “sentire notizie nega- del prodotto da parte della cliente di sartoria in tempo reale o la pos- tive, come quelle diffuse dai tg, può – afferma Luca Malavolta, direttore sibilità di portare a casa la merce e spezzare la magia del momento di retail Coccinelle - evitando dunque provarla”. evasione”. i paradossi di creare una bella pre- sentazione ma intoccabile”. Grande EFFETTO PRETTY WOMAN CAPIRE I DESIDERI DEL attenzione, infatti, viene data ai “per- Un fattore fondamentale, che in CONSUMATORE FINALE È IL VERO corsi all’interno dei negozi” e al posi- Italia è spesso disatteso, sembrereb- SEGRETO zionamento della merce. Anche in be la “libertà” estetica e di compor- Centrali, per chiunque faccia retail, questo, le ricerche sul campo aiuta- tamento. “Non essere squadrati e sono due cose: anticipare i biso- no e parecchio. Come rileva ancora soppesati nel potere d’acquisto per gni del consumatore e migliorare come si è vestiti, né avere un com- l’esperienza d’acquisto. Ecco perché messo alle costole ogni volta che ci un leader di mercato come Sap, ha si muove nel negozio sono fattori messo in campo supporti avanzatis- determinanti per il successo di una simi. Non solo le classiche soluzioni vendita” afferma ancora Desireè Di per gestire la supply chain, ridurre lo Leo, che spesso effettua ricerche sul stock senza abbassare il servizio sul retail avvalendosi anche dei cosid- punto vendita e favorire la comuni- detti Mystery Shopper, ovvero “infil- cazione con la casa madre e i singoli trati” che fingono di essere acqui- negozi. I nuovi sistemi consentono renti per vagliare il tipo di servizio e di tenere monitorato a 360° il con- assistenza offerti. sumatore finale, “seguendolo” attra- Ebbene, ne emerge un quadro simile verso una multicanalità che arriva alla famosa scena di Pretty Woman sino ai social networks. Come spiega Gianfranco Fenizia in Rodeo DriveDrive,, con commessi che Elena Vitali, corporate communi- manifestano snobismosnobismo e superficiali-superficiali- cation Sap, le nuove frontiere sono tàà ddii giudizioi di i nell valutarel il peso ddell “la valorizzazione della shopping potenziale cliente, guardando solo e esperience, con il coinvolgimento unicamente agli oggetti e ai capi che del cliente nel mondo polisensoriale indossa. della marca; oppure i dispositivi per “Questo accade perché spesso gli l’opportunità di up-selling e le appli- addetti alle vendite non sono esper- cazioni per dispositivi mobili, come ti, li si trova oggi nei negozi della ad esempio quelle per IPhone che moda e tra sei mesi, magari, in una oggi rappresentano le nuove fron- catena di elettronica. E poi quando tiere dell’acquisto”. Quindi, legare lavorano per brand della moda si marketing e new media sembra, al identificano con il prodotto e assu- momento, l’obiettivo che pone la mono questo atteggiamento”. Un strategia retail in diretta connessione Negozio Coccinelle via Manzoni, Milano danno, per i negozi. Perché la clien- con tutto l’apparato della comunica- tela apprezza l’esatto contrario: “la zione aziendale e di prodotto.

24 20 maggio 2010

SPECIALE RETAIL Fred Mello sfreccia con la Mille Miglia e il progetto corner selezionati – spiega Fabio Castelli, direttore crea- tivo e socio fondatore di Five Seasons, azienda a cui fa capo anche il marchio Puerco Espin – ma puntiamo a raggiungerne una trentina entro la fine del 2010. Attualmente i clienti che hanno aderito all’iniziativa del corner hanno registrato un aumen- toto ddelel sell-outsel pari al 35% rispetto alla stagione precedente”.prece Uno dei punti di forza è dato daldal servizio offerto ai negozianti, che si traducetra in priorità di consegna, monito- raggiora settimanale della merce, rapido riassortimentori ed eventuale sostituzio- ne dei capi meno richiesti con articoli didi punta. Corner Fred Mello Fabio Castelli “Un“U elemento importante che contrad- distinguedisti il nostro progetto – continua Per Fred Mello il mese di maggio segnaa un CastelliCastelli - sia che si tratti di monomarca che duplice appuntamento: l’inizio della celebre gara di corner, riguarda l’uniformità d’immagine: è la “Mille Miglia”, di cui il marchio è business sponsor, nostra sede centrale, infatti, che crea volta per volta e in ambito retail, l’apertura del punto vendita di il mood da adottare per il layout”. Brescia e l’inaugurazione di nuovi corner. Il brand Forte di un fatturato che dal 2008 al 2009 è cre- di abbigliamento, infatti, a febbraio scorso ha siglato sciuto del 50% a 22 milioni di euro, anche grazie un accordo con Mac Group per la sponsorizzazione all’inserimento della linea donna delle prossime tre edizioni della storica competi- (attualmente questa divisione zione e per la sub licenza d’uso del marchio “1000 costituisce il 35% delle vendivendi-- Miglia Freccia Rossa”, per il quale ha creato una te rispetto all’uomo), FFredred mini collezione di capi limited edition disponibile Mello guarda al prossi-si- in un selezionato numero di negozi in tutti i Paesi mo futuro con il debut-t- del Sud Europa. to a Pitti Immaginee Sul fronte della distribuzione, il brand prosegue Uomo di Firenze, inn lo sviluppo retail con l’inaugurazione del nuovo programma dal 15 al monomarca di 50 m² nel centro storico di Brescia, 18 giugno, e con una il terzo dopo quello di Verona e Desenzano, e con potenziale espansione il progetto “corner”. “Ad oggi siamo presenti con in Cina insieme a unn 14 corner Fred Mello all’interno di multimarca partner locale.

In Cina quarto store Blumarine Blumarine apre a Shenzhen il suo l’interno della boutique e valorizza i quarto punto vendita nella Greater marmi bianchi, i dettagli in cristallo China che si aggiunge a quelli già rosa, le appenderie in acciaio lucido, operativi a Hong Kong. La bou- i pannelli con finitura madreper- tique, 120 m² su un unico piano la grigia e gli specchi sfaccettati. all’interno del MixC Mall, ripro- L’inaugurazione è avvenuta a pochi pone il tradizionale concept dei giorni di distanza dall’apertura delle monomarca Blumarine. La luce boutique Blugirl di Guangzhou e ottenuta con tecnologia led domina Hangzhou.

26 20 maggio 2010

SPECIALE RETAIL L’Erbolario punta ai 100 punti vendita in Italia Nato trent’anni fa a Lodi come picco- lo laboratorio erboristico, L’Erbolario è oggi una realtà cosmetica di primo pia- no. Nel 2009 ha registrato un fatturato complessivo di circa 72 milioni di euro. Nel suo laboratorio sono stati svilup- pati negli anni oltre 500 prodotti cosmetici ed altrettantete forfor-- mulazioni fi toterapicheche coniugando alla perfe-e- zione la modernità di impianti e tecnologie di avanguardia, con il rispetto della tra- dizione. Ma L’Erbolario è anche una realtà che ha puntato sul retail, dove oggi vanta 83 puntinti Andrea Prange vendita. “Eravamo presentisenti lia (che oggi vale il 95% della catena) con l’obiettivo di a Lodi con due storicici negozinegozi raggiungere negli anni una copertura territoriale sempre di proprietà - ha commentato Andrea più capillare, soprattutto nelle zone del Centro e del Prange, a.d. della catena - ma 6 anni fa abbiamo avver- Sud. “Abbiamo raggiunto un buon effetto sinergico tra tito la necessità di portare i nostri prodotti anche nelle il canale franchising e quello tradizionale (circa 4.000 migliori location commerciali d’Italia, consapevoli del erboristerie e 750 farmacie con reparto erboristico) che fatto che solo il negozio monomarca può trasmettere sta a sua volta incrementando le vendite”, ha precisato appieno la nostra fi losofi a. E’ su queste basi che è nato Prange. “Nei prossimi anni – ha però continuato l’a.d. il progetto franchising. Nel 2009 – prosegue Prange - la - inizieremo a valutare anche un potenziamento dello catena ha registrato un incremento delle vendite, a pari- sviluppo estero attraverso la formula retail, ormai pie- tà di perimetro, del 12% a fronte di un mercato cosme- namente testata ed effi cace nel nostro Paese”. tico sostanzialmente stagnante. Portando avanti il piano I segreti del successo della nostra formula? “Sono di- di espansione dei negozi, prevediamo di arrivano a fi ne versi - conclude Prange - l’ottimo rapporto qualità/ anno a quota 100. La volontà è quella di aprire punti prezzo, l’immagine accattivante dei nostri prodotti, la vendita in posizioni di passaggio, nelle città con almeno scelta delle giuste location commerciali, un layout dei 20mila abitanti, in vie commerciali storiche e, perché negozi da poco completamente rinnovato e una eccel- no, in moderni centri commerciali”. lente preparazione del personale, formato direttamente Per il futuro l’Erbolario continuerà a focalizzarsi sull’Ita- da noi presso la nostra sede”.

Parah scommette sull’Albania e apre a Tirana

Parah continua la sua espansione zo dell’arredamento. La boutique verso est con l’inaugurazione di espone un mix di tutte le collezioni una nuova boutique a Tirana, in intimo e corsetteria insieme alle Albania. linee di abbigliamento Relax, Easy Il negozio, che si estende su 80 m², e O° e gli accessori Parah by no.nu. si trova al primo piano del cen- L’apertura di Tirana è strategica per tro commerciale “City Park” e l’azienda di Gallarate (Va) che sta all’interno dominano i toni color registrando tassi di crescita impor- crema delle pareti e color bron- tanti in Albania.

28 20 maggio 2010

SPECIALE RETAIL Patrizia Pepe, tra aperture ed e-commerce la parola d’ordine è retail Continua a punta- pale mercato – ha proseguito Orrea – mentre in Cina re sull’espansione siamo presenti con due fi liali che gestiamo direttamente commerciale Patrizia a Shanghai e a Hong Kong”. Pepe che mette a se- Vasta la gamma dei prodotti fi rmati da Patrizia Pepe: gno quattro aperture dall’abbigliamento uomo, donna e bambino, alla lin- di cui due in Italia, a gerie, fi no agli accessori e, ultimo arrivato, il profumo. Catania e Udine e al- “Abbiamo lanciato la fragranza Patrizia Pepe perché è trettante all’estero, a un prodotto molto legato alla moda e perché all’interno Cracovia e Osaka. di una gamma di prodotto così ampia era quello che ci “Abbiamo in agenda mancava”, ha aggiunto Orrea. l’apertura a Beirut A produrre e distribuire la fragranza sarà l’azienda Be- entro fi ne maggio e a auty San, specializzata nella distribuzione selettiva di Nizza ad agosto”. prodotti cosmetici e fi liale italiana di Sanofi Beauté. Così Claudio Orrea, Ma le novità del marchio di Campi Bisenzio non si fer- ceo di Tessilform, mano alla cosmetica e vanno dritte al web. ribadisce l’impor- Nato nel gennaio 2009 il canale e-commerce di Patrizia Claudio Orrea tanza del retail per Pepe ha raggiunto un giro d’affari di circa un milione di il marchio fi orenti- euro solo nel corso del primo anno, e per il 2010 l’azien- no. Con un ebitda 2009 cresciuto del 10,8% (circa 15 da prevede un raddoppio del fatturato. “Il nostro reparto milioni di euro rispetto agli 11,7 del 2008) il marchio dedicato ai sistemi informativi è popolato da giovani - è presente con investimenti diretti nelle principali città ha concluso l’imprenditore toscano – che hanno curato europee mentre in quelle di minori dimensioni si ap- tutto il progetto internamente, regalandoci molte sod- poggia ai franchisee. “L’Europa rimane il nostro princi- disfazioni”.

Vetrine a Mexico City per Brioni Fontana Milano apre il primo Dopo Barcellona, Pechino e Shanghai, Brioni sceglie negozio-laboratorio Mexico City per inaugurare una nuova boutique. Il brand di pelletteria Fontana Milano 1915 ha aper- Il monomarca messicano dello storico marchio di abbi- to nel capoluogo lombardo il suo primo monomar- gliamento si sviluppa su una superficie pari a 450 m² in ca. Il negozio è unico nel suo genere perché si trova avenida presidente Masaryk ed ospita sia la collezione nello stesso palazzo che ospita la sede produttiva uomo che la donna. L’apertura di questo negozio anti- del marchio di pelletteria. Il punto vendita di 600 cipa quella di Tokyo, città in cui è prevista una nuova m² circa accoglie le due linee del marchio, Fontana vetrina del brand a giugno. Milano 1915 e Metropoli, la collezione più giovane che ha debuttato quest’anno. All’interno è presente anche un laboratorio, dove i clienti possono farsi personalizzare i modelli.

30 20 maggio 2010

SPECIALE RETAIL I Blustore Stonefly corrono alla conquista del Mediterraneo

Shop Valencia e Estefania Luyk

Continua il piano di espansione retail di Stonefly che testimonial Stonefly per illd secondo anno consecutivo. per tutto il 2010 ha come obiettivo quello di potenzia- Nel mese di giugno, inoltre, Stonefly arriverà anche a re la rete monomarca sia in Italia che all’estero. Brescia e a Girona, in Spagna. “In questo momento – ha commentato il presidente Con le inaugurazioni previste quest’anno l’azienda Andrea Tomat – siamo particolarmente focalizzati su veneta, che ha chiuso il 2009 con un fatturato di 86 tutta l’area Mediterranea soprattutto su Italia, Spagna milioni di euro (Italia 55% ed estero 45%), raggiungerà e Portogallo”. quota 92 monomarca worldwide (42 in Europa, di cui Dopo aver inaugurato un Blustore a Braga, in 26 in Italia e 50 nel resto del mondo). Portogallo, e a Madrid, l’azienda di Montebelluna “Stiamo seguendo un piano retail organizzato su 18 (Tv) ha recentemente scelto Valencia, in Calle Conde mesi ma che prevede una revisione di 6 mesi in 6 Salvatierra, per aprire il suo secondo monomarca spa- mesi data la continua instabilità economica mondiale gnolo. Madrina dell’evento è stata Estefania Luyk, – ha continuato Tomat - Restiamo, però, sempre molto

Armani spinge sul travel retail Il Gruppo Armani prevede di aprire Armani nell’aeroporto Hongqiao Il programma di espansione stra- sei nuovi punti vendita Emporio di Shanghai, l’espansione è conti- tegica nel settore del travel retail Armani entro il primo semestre del nuata in aprile con l’apertura della riguarda anche il marchio Armani 2010 a dimostrazione della sua con- seconda boutique Emporio Armani Jeans che inaugurerà a luglio due tinua espansione nel mercato del presso il Terminal 1B dello scalo spazi presso l’aeroporto Fiumicino duty free e del travel retail. milanese di Malpensa. Le prossime di Roma (Terminal 1 e 2), due Avviata a marzo con l’apertura del aperture in programma entro luglio spazi presso l’aeroporto Schipol di primo negozio Emporio Armani 2010 riguardano i nuovi negozi Amsterdam (Shenghen Lounge e all’interno dell’aeroporto di Sydney, Emporio Armani a Macao presso Central Lunge), oltre a uno spa- su una superficie di 80 m², e con il complesso La Città dei Sogni, e zio presso l’aeroporto di Praga il primo punto vendita Emporio negli aeroporti di Miami e Nizza. (Terminal 1).

32 20 maggio 2010 SPECIALE RETAIL Bottega Veneta si rafforza in Asia attenti alle opportunità che si aprono nei diversi Paesi. Tra i mercati emergenti, ad esempio, crediamo molto nella Cina che ci sta dando grandi soddisfazio- ni e sulla quale prevediamo una crescita nei prossimi mesi. La nostra strategia commerciale ha un duplice obiettivo: vogliamo avvicinarci ad un target più gio- vane (30-35 anni) e allo stesso tempo aspiriamo a diventare un riferimento nel settore continuando a proporre calzature contraddistinte da un ottimo livel- lo di comfort e contenuti tecnologici. I nostri punti vendita sono anche strumenti di comunicazione, ad esempio sono tutti caratterizzati dal colore blu che vuole esprimere il concetto che sta alla base della nostra tecnologia Blusoft. Con queste aperture pun- tiamo a rispondere ai cambiamenti che dal punto di vista commerciale stanno vivendo i centri storici di molte città dove contiamo di occupare una posizione strategica in costante crescita”. Bottega Veneta approda a Singapore con una nuova Stonefly, inoltre, raf- boutique di 280 m² all’interno dello shopping center forza il proprio impe- Ion Orchard che si trova in una delle arterie commer- gno anche a favore ciali più importanti della città. della sostenibilità Il negozio ospita le collezioni di abbigliamento femmi- ambientale sensibiliz- nile, borse, valigeria, gioielli, calzature, piccola pellette- zando i clienti ad uno ria, articoli da regalo, accessori per la casa e eyewear. shopping più con- Il concept è stato studiato dal direttore creativo del sapevole grazie alla brand, Tomas Maier che ha puntato sulle linee aero- distribuzione in store dinamiche delle vetrine in acciaio e legno di palma di shopping bag pro- mentre, all’interno, spiccano i raffinati espositori con dotte esclusivamente tappetini estraibili in panno, le tappezzerie in mohair e con carta, la cui lavo- i tappeti in pura lana della Nuova Zelanda. razione garantisce il “Singapore è un’importante destinazione di shopping rispetto dei più rigoro- sia per i clienti locali sia per i turisti provenienti da si standard ambientali, tutto il Sud-Est asiatico – ha affermato Marco Bizzarri, Andrea Tomat sociali ed economici. presidente e ceo di Bottega Veneta – e l’apertura presso Ion Orchard rafforza il nostro impegno di espansione e successo nell’area Asia Pacific”.

Manas fa bis in Romania Prosegue l’espansione verso Est di capo all’imprenditrice Valentina Manas che ha appena aperto una Oprea.Il nuovo store, che si svilup- boutique a Bucarest, all’interno del pa su una superficie espositiva di mall Baneasa Shopping Center. 60 m², ospita la gamma completa Dopo il negozio di Galati, il brand delle collezioni Manas Lea Foscati di calzature e accessori punta anco- e Manas Design ed è il 35esimo ra sulla Romania, Paese che secon- gestito direttamente dall’azienda do l’a.d. Cleto Sagripanti “presenta marchigiana, che nel 2009 ha rag- grandi potenzialità” e dove è pre- giunto un fatturato pari a 70 milio- sente con un partner locale che fa ni di euro.

33 20 maggio 2010 SPECIALE RETAIL

FoxTown, continua l’avanzata della volpe svizzera

INTERVISTAIN A SILVIO TARCHINI, FONDATORE DI FOXTOWN

Com’è andato il 2009 e troppo freddo o troppo caldo, perché sia nei corridoi che comecom si prospetta il 2010? nei negozi c’è una temperatura costante. E infi ne è il po- SilvioSilvioSilvio Tarchini TarchinTarchinii RispettoRispe al 2008, il giro d’af- sto ideale per trascorrere il tempo libero sia che si voglia farifari delde FoxTown di Mendrisio fare shopping, andare al casinò o anche prenotare una va- nel 2009 è cresciuto del 13% a circa canza nella nostra agenzia viaggi. 200 milioni di euro. Il dato importante da sottolineare ri- guarda però il numero dei visitatori, che rispetto all’anno Per quanto riguarda la provenienza dei clienti, avete precedente sono rimasti invariati (circa 3 milioni), segno riscontrato differenze rispetto a qualche anno fa? che chi si è recato lo scorso anno al nostro fashion out- Direi di no. Ancora oggi il 60-65% dei nostri visitatori let center ha aumentato l’acquisto medio. Questo è sta- proviene dall’Italia, nonostante recentemente ci sia stata to possibile grazie all’ulteriore ampliamento della nostra una svalutazione del rapporto euro-franco. Il 20% circa è offerta in tutti i segmenti. Giusto per citare alcuni nomi, del Ticino, e il resto è composto da turisti, per la maggio- sono entrati John Richmond, Gianfranco Ferré, Alberto ranza tedeschi, ma non mancano quelli di origine asiatica: Guardiani, Agnona, Harmont & Blaine, Patrizia Pepe, Gas cinesi, giapponesi e coreani. Jeans e Walt Disney. Nei primi 3 mesi del 2010 si sta con- fermando il tasso di crescita registrato nel 2009: siamo Quali progetti avete in cantiere? infatti a +12%. Sono tutti progetti strutturali in grado di darci benefi ci di lungo periodo. Entro due anni prevediamo infatti di Secondo Lei, a cosa è attribuibile questo andamento estendere la superfi cie di vendita, che ad oggi si aggira in- positivo? torno ai 30mila m², grazie ad un nuovo stabile. Per quanto Avendo un target medio-alto, direi prima di tutto ad un riguarda i collegamenti, già dall’anno prossimo comince- ulteriore ampliamento dell’offerta nella fascia lusso con la ranno i lavori per un nuovo svincolo autostradale e un presenza di moltissimi marchi prestigiosi. Inoltre, dal mo- nuovo autosilo con una portata di 700 posti auto. La vera mento che tutti i negozi, ad eccezione di pochi, vengono novità è la creazione di una nuova stazione ferroviaria nel- gestiti direttamente dalle aziende senza alcun intermedia- le vicinanze: entro tre anni sarà possibile arrivare da Mi- rio, i prezzi sono davvero vantaggiosi, con una percentua- lano direttamente in treno e avere un accesso facilitato al le di sconto che va dal 30% al 70% rispetto alle boutique, centro. La nostra intenzione è anche quella di premiare il e con un’offerta altrettanto ampia. Un altro vantaggio è cliente che sceglierà questo mezzo di trasporto, donando- dato dalle caratteristiche dell’edifi cio, che defi nirei con- gli ad esempio dei buoni da spendere nei nostri ristoranti fortevole: essendo al coperto non si è vincolati dal clima o destinati proprio all’acquisto del biglietto del treno.

34 20 maggio 2010 L’ERBOLARIOL’ERBOLARIO

Tutto il sole e tutti i Beauty che vuoi! embre 2010. embre

Con le specialità solari dell’Erbolario, anche formati, ricchi di spazi e tasche, in tessuto im- quest’anno il sole d’estate porterà alla tua bellez- permeabile e accessoriati di una pratica busta za tutto il suo illuminante splendore. E tu sei ideale per raccogliere i più svariati oggetti. pronto a portare le ricette solari e quello che ti Con 2 prodotti, per te invece in dono 1 Beauty in serve sempre con te? I doni dell’Erbolario ti da- comodo formato compact. ranno un prezioso aiuto! E ovviamente, se sceglierai di acquistare 6 solari, Acquista 4 prodotti e avrai subito in omaggio gli riceverai in dono tutti e tre i Beauty dell’Estate! esclusivi e raffinati Beauty dell’Estate! Potrai scegliere tra sei splendidi colori e riceve- Chiedi in Erboristeria la tua brochure solari per Ad esaurimento scorte, il premio sarà sostituito da altro di pari valore, come da regolamento. di pari valore, sarà sostituito da altro Ad esaurimento scorte, il premio Il regolamento è depositato presso L’Erbolario Srl - Viale Milano, 74 - 26900 Lodi (LO), Offerta valida dal 2 Aprile al 30 Sett Milano, 74 - 26900 Lodi (LO), Offerta Srl - Viale L’Erbolario è depositato presso Il regolamento rai due capienti Beauty da viaggio in 2 diversi tante informazioni in più. D. Sganzerla - Ph. Artale A.

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Pambianco week.indd 1 06/05/10 14:13 SPECIALE RETAIL Silvian Heach, focus sui negozi di fascia alta

corner attraverso la collocazione di esclusivi layout di vendita progettati per essere delle vere e proprie aree modulari di vendita caratterizzate da un’immagine accattivante ed una formula di vendita redditizia per il rivenditore. Accanto alla nuova politica commerciale, alla nuova formula distributiva ed alla sua riqualifica- zione, l’azienda rivolge il suo interesse ai mercati esteri emergenti prevedendo l’apertura di nuovi punti vendi- ta nelle maggiori metropoli internazionali. È di recente apertura, infatti, il nuovo punto vendita ad Hangzou in Cina, nota località dello shopping griffato dell’Estremo Oriente. Inoltre a fine maggio prenderà vita il primo punto vendita (il 15esimo di proprietà dell’azienda, oltre ai 55 in franchising) della Retail Revolution, un modo tutto nuovo di intendere il punto vendita come Mena Marano ambiente dove il cliente “deve sentirsi come se fosse a “La nostra politica commerciale sarà rivolta soprattut- casa propria”. to al canale wholesale – ha commento Mena Marano Dopo quasi 10 anni di attività commerciale Arav amministratore di Arav Fashion - attraverso un’ana- Fashion, con il brand Silvian Heach, continua a rag- lisi approfondita dell’attuale distribuzione di Silvian giungere con successo obiettivi commerciali di tutto Heach su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è rispetto. Il segreto è quello di saper interpretare le esi- quello di posizionare il brand in boutique multimarca genze del target attraverso la proposta di un prodotto di alto livello tali da conferire a Silvian Heach la giusta con un ottimo rapporto qualità prezzo, un’immagine collocazione commerciale offrendo prodotti moda a ricercata e ad alto impatto comunicativo e soprattutto prezzi competitivi”. una formula commerciale vantaggiosa per i rivenditori Attualmente l’azienda vive un momento di trasfor- e gli affiliati. mazione basato su un processo di riqualificazione e rinnovamento delle diverse divisioni aziendali. Ma è essenzialmente il settore della distribuzione ad essere il protagonista di questa nuova epoca. Il 2010 ha dato il via ad un nuovo percorso per l’azienda campana che ha messo a punto una strategia con una visione proiet- tata tutta al futuro. Ma le innovazioni di Arav Fashion non sono ancora finite. Un’altra novità riguarda il settore retail che, a partire da settembre, darà il via ad un progetto di Boutique di Hangzou

1A Classe Alviero Martini raddoppia a Taiwan 1A Classe Alviero Martini inaugura costruito in ottica eco-compatibile il primo monomarca a Taipei. La e aperto 24 ore su 24. Si tratta del boutique di 55 m² è stata aperta secondo punto vendita a Taiwan, a fine marzo e ospita le collezio- che segue di due anni quello opera- Rjklsdfklkflm ilkfjmloiefclf ni di pelletteria, scarpe e foulards tivo a Kaoshiung. L’azienda intende del brand della mappa geografica. Il espandere ulteriormente la presenza punto vendita presenta un concept distributiva nell’isola della Greater espositivo ispirato alle bianche dune China, in particolare proprio nella sabbiose del deserto ed è situato al capitale dove prevede due nuovi piano terra di Q Square, shopping opening, uno a novembre 2010 e mall di ultimissima generazione uno nel 2011.

36 20 maggio 2010

SPECIALE RETAIL Ladurée prende per la gola Milano La tecnologia di Mbt arriva a Roma Dopo aver presidiato il nord Italia con le aperture di Milano, Lecco, Caorle e Bolzano, il brand svizzero di calzature Mbt apre il suo primo monomarca romano. Il negozio del celebre marchio di scarpe dalla suola curva è situato in Vai Sistina, nel cuore della capitale ed è stato curato dallo studio berlinese LaborRotwang che si occu- pa della progettazione di tutti i punti vendita del brand. Lo store, il quinto in Italia, si estende su circa 50 m² e presenta un layout minimalista con accenni di rosso car- minio nell’arredo. Con questa apertura si va arricchisce la rete di Masai Italia, che distribuisce il marchio lungo la Penisola e che comprende negozi di calzature, abbi- Per la sua prima tappa italiana Ladurée, storico marchio gliamento, concept store, farmacie per un totale di oltre della Ville Lumière, apre una boutique di dolcezze 450 punti vendita. nel cuore di Milano, in via Spadari 6. Proprio di fronte all’istituzione gastronomica milanese che è Peck e non lontano dal ristorante Cracco, trovano casa i “macarons”, famosi dolcetti parigini tanto amati dalla regina Marie Antoinette, nati dall’unione di due gusci di pasta di mandorle e un ripieno, rigorosamente in confezioni di lusso. Il presidente della maison pasticcera David Holder “sognava l’Italia”. Così grazie a Svetlana Voloshyna, imprenditrice russa ma milanese d’adozione e oggi tito- lare della Ladurée meneghina, il sogno è diventato realtà. “Siamo certi che Milano si affezionerà presto a questo angolo di Parigi”, ha detto Voloshyna. La boutique, un vero elogio al lusso e al savoir-faire culinario, è uno scri- gno di colori e profumi in cui campeggia l’angelo pastic- cere, simbolo del marchio. Macarons e non solo: nel Prada e Miu Miu fanno tappa negli States negozio sono in vendita anche le collezioni di cioccola- tini, di dolciumi, di thè, di gelati e di candele profumate. Nuova tappa per il piano di opening di Miu Miu e Ogni stagione Ladurée propone prodotti sempre nuovi Prada. Il marchio giovane disegnato da Miuccia Prada lavorandola sia sulla tavolozza dei colo- ha inaugurato una nuova boutique di 500 m² all’in- ri che su quella dei sapori e di tanto terno del complesso Crystal a Las Vegas. Progettato inin tanto non si fa mancare collabora- da Roberto Baciocchi, che tradizionalmente firma le zioni prestigiose come quelle con boutique della griffe, lo store riprende gli elementi Christian Louboutin e Sonia Rykiel caratterizzanti dei punti vendita Miu Miu come il moti- che hanno griffato alcune delle con- vo damasco color oro ed è suddiviso nelle aree women- fezionife da collezione. swear, calzature, borse e accessori. Qualche centinaio di chilometri più a ovest, a Costa Mesa in California, ha invece aperto i battenti la boutique Prada. Con una superficie di 470 m², si classifica al terzo posto tra i più Accessorize va a tutto gas grandi store Prada negli Stati Uniti. Accessorize arriva a Modena, Catania, Firenze e Napoli e tocca quota 60 store in Italia. La catena ingle- se, che fa capo a Monsoon, conta a livello mondiale 700 punti vendita. A Modena e Catania le aperture hanno riguardato i centri commerciali Grande Emilia e Porte di Catania, mentre a Napoli l’inaugurazione di via Toledo 288 ha movimentato il centro cittadino. Ultimo opening è stato quello di Firenze dove il brand ha inaugurato a fine aprile, in via Borgo San Lorenzo 23/R, il terzo monomarca del capoluogo toscano.

38 20 maggio 2010 © 2009 Twentieth Century Fox Film Corporation and Dune Entertainment LLC. All Rights Reserved. © 2010 Twentieth Century Fox Home Entertainment LLC. All Rights Reserved. TWENTIETH CENTURY FOX, FOX and associated logos are trademarks of Twentieth Century Fox Film Corporation and its related entities. SPECIALE RETAIL di Fosca Palumbo

Il mondo fi abesco di Thun accelera sui monomarca

Thun, il brand fondato nel 1950 a Bolzano da Otmar e Lene Thun, da tre anni a questa parte ha dato il via ad un importante progetto di retail in franchising (oggi 281 a cui si aggungono 930 shop in shop) che da pochi mesi ha incluso anche lo sviluppo di punti vendita a gestione diretta. Fabrizio Pezzoli, direttore franchising & negozi di proprietà, e Paolo Denti, amministratore dele- gato, ci hanno raccontato ciò che sta dietro al mondo Thun, una realtà di primo piano che nel 2009 ha registrato un giro d’affari di 196 milioni di euro .

Ci racconta in che cosa Quanto è importante il visual merchandising? si caratterizza la formula di È fondamentale per il successo dei punti vendita. Il tema affi liazione Thun? del sogno e della fi aba sono spesso ricorrenti, per questo Operiamo con una formu- dobbiamo “incantare” i clienti già dalle vetrine. Anche in Fabrizio Pezzoli la collaudata oramai da diversi questo ambito siamo presenti con un’equipe dedicata at- anni: per entrare nel mondo Thun tiva sul territorio, pronta a supportare i franchisee su base il franchisee non paga fee né royalties, periodica. ma deve rispettare delle linee guida in ter- mini di layout, allestimento e visual. Abbiamo un uffi cio Cambiate spesso gli allestimenti interni? dedicato che si chiama Concept store che defi nisce il pro- Si, gli allestimenti interni cambiano periodicamente, in getto, sulla base del quale vengono poi approntati gli arre- media ogni tre-quattro settimane, in base a criteri espo- di. Con i nostri tecnici poi supervisioniamo l’andamento sitivi legati alla stagionalità e alle particolari ricorrenze dei lavori, anche se l’investimento per arredi ed opere ci- dell’anno. In occasione di festività come il Natale e la Pa- vili - eventualmente necessarie per la ristrutturazione del squa i negozi vengono letteralmente “vestiti” con diverse locale - è a carico del franchisee. settimane d’anticipo - se non mesi - per attirare il più pos- sibile l’occhio dei clienti. E per quanto riguarda il personale di vendita? Offriamo ai partner un corso di formazione presso la sede Che ruolo gioca la tecnologia nel supporto della rete? di Bolzano, dove l’imprenditore e i collaboratori hanno la I franchisee hanno la possibilità di utilizzare un software possibilità di essere introdotti alle tematiche commerciali, gestionale piuttosto avanzato che gli dà accesso ad una marketing, gestione e visual. Questa formula e l’accom- serie dettagliati di report commerciali per monitorare pagnamento costante ci hanno permesso di aprire più di continuamente l’andamento dell’attività. Inoltre già da un 140 punti vendita in tre anni. paio d’anni disponiamo di una piattaforma Crm (Custo-

40 20 maggio 2010 SPECIALE RETAIL mer Relationship Management, ndr) all’avanguardia: nel primo semestre di quest’anno ab- è come una plancia di comando dalla quale il fran- biamo lanciato in diverse città italiane chisee può gestire l’attività e, in caso di necessità, il Thun Village, una due giorni aperta essere supportato dagli altri franchisee o dal a tutti coloro che desiderano scoprire le quartier generale Thun. meraviglie del nostro mondo.

Che tipo di campagne promuovete Avete in mente un nuovo concept? per portare i consumatori sul punto ven- Sì, siamo proprio sul punto di portarlo dita? a termine. Pur essendo diverso nell’im- Investiamo molto in comunicazione, sia sui postazione generale, segue sempre un media nazionali che locali (carta stampata, “fi l rouge” costante che è alla base della radio, tv, etc.). Sul territorio poi promuo- nostra fi losofi a aziendale: vogliamo che viamo concorsi ed eventi, agendo anche il cliente fi nale possa vivere una vera e sul Thun Club che in pochi anni ha su- propria shopping experience Thun visitando perato gli 80.000 associati. Ad esempio, i nostri punti vendita.

Gli “angioletti” vogliono crescere e puntano al retail

Come procede lo sviluppo retail di Thun? no realmente indicativi di Nel 2009 abbiamo rispettato il programma di aperture un cambio di tendenza. che ci eravamo prefi ssati, in alcuni casi abbiamo potuto All’estero vogliamo cre- cogliere delle opportunità – grazie alla crisi – in location scere in maniera signifi ca- in cui aspettavamo di entrare da anni. Per quanto ri- tiva, ma per arrivare a un guarda l’estero invece abbiamo preferito tagliare piccole 10% del fatturato totale ci forniture e privilegiare gli store “partner” dove presentia- vorranno più anni. mo la gamma prodotti nei nostri espositori e col nostro layout. Questa scelta strategica ha comportato però un Come è composta la vostra Paaooloo DeDDenene tit calo della quota export al 3-4% del fatturato, forse un rete monomarca? minimo storico. Abbiamo sempre avuto una rete pre- valentemente di franchisee, al di là dei fl agship di Man- Aprirete in nuovi mercati? tova e Bolzano. Nel 2010 abbiamo invece iniziato a met- Dopo una serie di valutazioni abbiamo deciso di entrare tere qualche bandierina diretta in Italia e all’estero. Ora nel mercato cinese. Dobbiamo ancora defi nire la squa- siamo a quota 6 e entro l’anno vorremmo raggiungere dra, ma vorremmo riuscire ad aprire il primo store entro le 12-15 unità, ma puntiamo a raggiungere in maniera l’anno, probabilmente a Pechino. progressiva una quota pari al 10% di negozi diretti.

Vi affi derete a un partner locale? Perché avete deciso di sviluppare il retail diretto? Assolutamente no, strategicamente abbiamo scelto di Per tre obiettivi strategici: coprire poli scoperti non ac- andare direttamente, magari anche rinunciando a qual- cessibili ad un franchisee (come ad esempio il centro che veloce opportunità. È un principio che applichiamo storico di Milano, proibitivo per questioni di conto eco- a tutti i mercati stranieri. nomico), non perdere posizioni di privilegio (rilevando punti vendita in sofferenza) e sviluppare maggiori com- Su che altri fronti siete attivi all’estero? petenze retail in azienda. Siamo sbarcati in Spagna alla fi ne del 2008 con un pri- mo negozio e siamo concentrati sul mercato tedesco, au- Quindi è un’area che volete rafforzare anche in ter- striaco e svizzero, quelli che a livello evocativo sono più mini di know-how? vicini al mondo Thun. Diciamo che siamo dei bravi gestori di marchio e di pro- dotto, forse ancora più bravi nello sviluppare strumenti Che previsioni fate per il 2010? di marketing che stimolino il sell-out, ma abbiamo meno I primi quattro mesi dell’anno viaggiano a un +15% di esperienza nel retail diretto. La gestione del 10% della sell-out nei paesi di lingua tedesca e +30% in Spagna. rete ci permetterà di acquisire competenze utili per far Speriamo che questi valori si mantengano positivi e sia- crescere e stimolare sempre meglio la rete franchising.

41 20 maggio 2010 SPECIALE RETAIL Il design italiano ripartendo dagli italiani

Rendering Do.it Riviera Adriatica

Mario Esposito UnUn conceptcon unico e completamente inedito. È quello proposto da Retail in Progress con Design Outlet ItalianoI (Do.it),( un progetto di ampio respiro che vuole avvicinare il consumatore all’eccellenza dell’arredo e deldel designdesign madem in Italy attraverso grandi centri specializzati. Abbiamo incontrato Mario Esposito, presidente, e Luca Burnacci, general manager di Retail in Progress. Già manager di Sephora, Fiorucci e di altre importanti aziende, Mario Esposito ha capitalizzato la sua profonda conoscenza del mondo del retail in un’operazione coraggiosa e ambiziosa.

Com’è nato il progetto? re nelle case degli italiani. Nonostante si producano Do.it è un progetto che ho concepito dopo attente rifl es- sul nostro territorio arredi di qualità, il grande pubbli- sioni intorno al settore del design e dell’arredo made in co non conosce la maggior parte dei marchi. Inoltre Italy. Pur essendo una delle massime espressioni dell’in- non esiste una destinazione dedicata completamente dustria italiana, il comparto soffre di carenze distributi- al design italiano. Una mancanza che va a favore di co- ve e di una debole brand promotion, che limitano il suo lossi stranieri e che forse il settore sta sottovalutando. mercato potenziale. Una volta preso atto delle criticità del settore, come si Quali sono i risultati di queste carenze? è sviluppato Do.it? Le conseguenze sono evidenti: è suffi ciente guarda- Dopo aver individuato il punto debole di un mondo viva-

42 20 maggio 2010 in collaborazione con

ce e genuinamente italiano, ho immaginato questi grandi poli del design capaci di rendere fruibile il made in Italy presso un’ampia clientela. A questo punto l’idea del prezzo outlet è stata una natu- rale conseguenza, per rendere immediatamente appetibi- le il progetto.

Secondo Lei quali sono i maggiori ppun-un- ti di forza del progetto? Do.it si caratterizza con una chia- ra tematizzazione che raccoglie l’eccellenza delle aziende italiane, Rendering Do.it Riviera Adriatica dall’arredo di interni ed esterni al complemento, dal casalingo all’il- L’altroL’a artefi ce del progetto è Luca Burnacci, gene- luminazione. Un mix merceolo- ral manager di Retail in Progress. gico di forte richiamo si associa quindi all’indubbia attrattiva del QQuali sono le caratteristiche principali di un canale outlet. Mi piace sottolinea-- Luca Burnacci centrocentr Do.it? re, inoltre, che questa è una vera occa-ca- Il centrocentr deve garantire un mix merceologico in gra- sione per le aziende coinvolte: una grande do di soddissoddisfare il bisogno di qualità e di unicità per tutti opportunità per colmare la distanza dal cliente fi nale. gli ambienti del quotidiano. Ogni comparto avrà un as- sortimento profondo, volto a ottimizzare l’esposizione del Quante sono le aperture previste? prodotto, favorire la promozione dei marchi e attrarre vari Il progetto si declina in 8 centri ripartiti in 4 anni. Nel target con la presenza di diverse fasce di prezzo. Inoltre il 2010 la prima apertura sarà Val Vibrata – Riviera Adriati- cliente sarà immerso in un percorso emozionale, che lo ca, la seconda sarà Santhià Nord-Ovest. porti all’acquisto d’impulso.

Cosa vuole dire agli imprenditori del Design Italiano? Quanti negozi trovano spazio in un centro come Il mio è un invito a dialogare con i consumatori e a fare Do.it? sistema per contrastare i colossi stranieri e l’omologazio- Preferirei parlare di numero di marchi che trovano spa- ne verso il basso. Cito una considerazione di Francesco zio in circa 20.000 m² di vendita piuttosto che di negozi Morace espressa nel libro “Il senso dell’Italia” che auspica in quanto – sia per favorire la promozione diretta sia per la soluzione della crisi attraverso la massima espressione dare nuova visibilità ad aziende dalla distribuzione limi- delle tre A – Abbigliamento, Arredo, Alimentazione – set- tata – abbiamo strutturato, accanto ai monomarca, spazi tori profondamente radicati nel nostro Dna. di vendita dove molti brand saranno presenti con corner o shop in shop gestiti con la modalità dell’outsourcing. Questa innovativa business partnership porterà Do.it a presentare oltre 100 marchi concentrati in un solo luogo.

Qual è il ruolo delle proprietà immobiliari? Do.it è diventato un progetto concreto grazie ad alcune grandi proprietà immobiliari, – Gruppo Di Mario per Ri- viera Adriatica e Gruppo Svim per Santhià Nord-Ovest – che hanno sposato la nostra idea puntando sulle sue gran- di potenzialità future garantendo uno start up facilitato alle aziende.

Qual è la caratteristica che distingue Do.it da un nor- male outlet? Indubbiamente la tematizzazione dedicata unicamente al design italiano in maniera organizzata: infatti prevediamo un sistema di consegna e montaggio dei prodotti acquista- ti nonché un centro di planning che si avvarrà di giovani Rendering Do.it Santhià Nord-Ovest architetti.

43 20 maggio 2010 SPECIALE RETAIL di Milena Bello Griffe, made in Italy e tendenze La ricetta dei templi dello shopping

Rendering di Fashion Valley

Si chiama Company store l’evoluzione dell’outlet. All’interno degli shopping center di nuova generazione non si trovano soltanto le boutique delle più rinomate griff e della moda che propongono un’ampia gamma di prodotti a prezzi scontati, ma anche re- altà manifatturiere dell’italian style e proposte giovani e di tendenza. È questa la formula del nuovo progetto italiano di Europ Invest, come ci ha raccontato il presidente della società, Ubaldo De Vincentiis.

A fi ne 2009 avete inaugurato Città Sant’Angelo Villa- stro obiettivo è andare oltre il concept conosciuto di out- ge... nuovi progetti? let. Non ci interessa solo costruire una vetrina per prodot- Certamente, non vogliamo fermarci qui. Siamo al lavo- ti di marca a prezzi scontati, ma creare luoghi di scambio ro sul progetto Fashion Valley in provincia di Firenze. La e relazione. La nostra idea, anche a livello architettonico, è considero come punta di diamante del nostro gruppo per- dare vita a uno spazio che sia simile a un paese anziché a ché la localizzazione è di estremo valore. Siamo infatti nel uno shopping center. Così abbiamo pensato a un concept comprensorio della moda tra Firenze e Arezzo, nell’area innovativo contraddistinto in tre aree tematiche. di Reggello che già ospita progetti importantissimi come The Mall del Gruppo Gucci. Qundi non ci saranno solo brand moda? Per il progetto abbiamo scelto come partner La Castel- Esatto, oltre alla moda abbiamo infatti inserito altre due nuovese. Lorenzo Rosi, presidente della società ci ha se- aree: l’italian design per la casa e i complementi d’arredo guito in altri progetti analoghi in Italia e all’estero. e le proposte di tendenza per i giovani. Insomma, abbia- mo voluto valorizzare il made in Italy proponendo anche In zona però ci sono già diversi outlet. Voi per cosa vi marchi meno conosciuti, ma che fanno e faranno tenden- differenzierete? za. Inoltre questi brand potranno essere presenti all’inter- Stiamo seguendo questo progetto da 5 anni perché il no- no dei nostri village anche all’estero.

44 20 maggio 2010 06.–09.09.2010 | FIERA INTERNAZIONALE DELLA MODA LA NUMERO 1 PER L'EUROPA DELL'EST | EXPOCENTRE FAIRGROUNDS www.cpm-moscow.com Ingresso limitato agli operatori del settore. Organizzazione: Igedo Company, T +49.(0)211.4396.379, [email protected] Rappresentante in Italia: Marisa Pizziolo, T +39.(0)55.214835, [email protected] in collaborazione con SPECIALE RETAIL

Ubaldo De Vincentiis

Quando aprirà il centro? Secondo le nostre rilevazioni il centro potrà essere rag- La prima fase verrà aperta al pubblico a fi ne 2010. Si giunto da 8 milioni di persone residenti a non più di 90 tratta di quasi 6.000 m², 32 negozi e 1.000 posti auto. minuti in auto. Le fasi successive interesseranno altri 10.000 m² di area A questi si aggiungono i 12 milioni di turisti che ogni commerciale. L’investimento complessivo sarà di circa 30 anno visitano le province di Firenze, Arezzo e Siena, tra milioni di euro per la prima fase. le quali sorgerà il centro. Senza dimenticare che il centro, trovandosi in una posizione strategica può benefi ciare del Quale è il target di Fashion Valley? traffi co generato anche dagli altri centri in zona.

Europ Invest, investimenti da 400 milioni di euro nei prossimi anni

Ha fi rmato due tra i primi outlet italiani, artigianali con l’obiettivo di dare vita a un kech Company Store con 98 negozi su Serravalle e Valdichiana, poi ceduti rispet- nuovo e innovativo layout per superare il 21.000 m², mentre a Casablanca sorgerà tivamente a Mac Arthur Glen e al gruppo concetto di “non luogo” con cui vengono il Casablanca Village che unisce la parte Percassi, oltre ad aver realizzato il primo etichettati alcuni shopping center oggi. commerciale al Retail Park. Infi ne, la novità centro in Belgio, l’Outlet Village di Maasme- Saranno ospitati 100 negozi, che occupe- più curiosa sarà la Montenapoleone Outlet chelen. Ora la società italo-belga Europ ranno 20.000 m², con 2.500 parcheggi Ship, una nave da crociera di 120 metri Invest ha cambiato strategia, puntando non che saranno aperti al pubblico entro il 2011 con una superfi cie commerciale di 3.900 solo allo sviluppo del progetto ma anche mentre il Retail Park (all’interno) si estenderà m² che accoglierà al suo interno 35 luxury alla realizzazione, commercializzazione e su una superfi cie di 35.000 m². shop. Un outlet galleggiante per venire alla gestione dei villaggi. Il Primo è stato Per quanto riguarda l’estero sono 3 i pro- incontro a tutte le esigenze dei consumatori l’outlet di Città Sant’Angelo in Abruzzo getti sui quali Europ Invest sta lavorando. anche durante i momenti di vacanza e che si sviluppa su 30.000 m² con 120 A 40 chilometri da Zagabria e 50 metri dal relax. negozi, sviluppato in partnership con il castello di Kriz aprirà il gruppo di costruzioni Unieco e la società Company store Kriz Village La Castelnuovese. Il village abruzzese si che si estenderà su una aggiunge agli altri 7 centri del gruppo che superfi cie di 20.000 m² gestisce lo sviluppo attraverso la propria con 107 punti vendita. controllata Europ Invest Management. Per il Su una vecchia miniera futuro il gruppo ha in programma progetti di d’argento ormai in disuso sviluppo commerciale per oltre 150.000 m² aprirà invece l’Athens e 400 milioni di euro di investimenti. Oltre a Company Store, un nuovo Fashion Valley, il prossimo progetto interes- centro di moda e intratteni- serà il centro Lifestyle Park di Vigevano. mento a 60 chilometri dal Anche in questo caso il centro si presente- centro di Atene. Due i pro- rà come un vero e proprio paese, unendo getti in Marocco: alle porte sia la parte commerciale sia aree dedicate della città di Marrakech il Città Sant’Angelo Village a centri di formazione, ad abitazioni, a zone gruppo inaugurerà il Marra-

46 20 maggio 2010 Legnano Vicenza G allarate Bergamo Torino Roma

La catena di centri Fitness leader nel mondo

Prenota la tua giornata di prova www.fi tnessfi rst.it al numero verde: SPECIALE RETAIL di Andrea Guolo

Negozio Nespresso Parigi Anche nel largo consumo le grandi marche puntano a valle

TTrara gglili sscaffalicaffali aaumentaumenta llaa ppresenzaresenza ddelel pprivaterivate llabel?abel? LLaa rrisposta,isposta, pperer cconservareonservare i mmarginiargini e iinvestirenvestire iinn vvisibilità,isibilità, è eentrntraarere ddirettamenteirettamente nellanella ddistribuzione.istribuzione. I ccasiasi NNespresso,espresso, RRanaana e CCremonini/Montanaremonini/Montana

La crisi ha contribuito a sdoganare, addirittura al 18,5%. Come reagire? stanno andando oltre: non si limi- negli scaffali della grande distribu- Alla tradizionale strategia difensiva, tano a offrire soltanto il prodotto, zione, i prodotti private label. Questi fondata sulle promozioni (che però ma anche il servizio a esso collega- non possiedono la forza attrattiva intaccano i margini), si affaccia una to. Perché devo vendere soltanto il del grande marchio, ma permetto- nuova strategia: scendere a valle ed detergente quando al brand sono no comunque al cliente finale un entrare direttamente nel retail per associati valori molto più ampi? È risparmio importante, con un livello mantenere utili e visibilità del brand. questo il ragionamento che ha indot- qualitativo non troppo lontano da Ciò avviene non soltanto nei punti to per esempio il colosso Procter quello delle grandi marche, il cui vendita a carattere emozionale (è il & Gamble ad entrare nel mercato prezzo deve tener conto di costose caso di Apple e dei suoi negozi che degli autolavaggi, frammentato negli campagne pubblicitarie e articolate offrono iMac, iPhone e iPod) o con Usa così come lo è in Europa, con strategie di marketing. Un bel rischio logiche di servizio (Nokia nei tele- il suo brand Mastrolindo. La stessa per le multinazionali che controlla- fonini) ma anche nei prodotti food e cosa sta accadendo nelle lavande- no questi marchi e che finiscono per non food presenti nei supermarket. rie automatiche con marchio Tide, perdere non soltanto quote di mer- Gli Stati Uniti, in questo tentativo di un detersivo piuttosto diffuso tra le cato, ma anche visibilità del prodot- seguire la shopping experience della casalinghe degli Stati Uniti. Ma il to. L’osservatorio sui consumi Assirm moda, sono tra i capofila del nuovo fenomeno non è estraneo nemmeno 2009 rileva che il private label in corso. Dopo aver trasformato ali- al Bel Paese e ha centrato una delle ambito food ha raggiunto un’inci- menti e bevande generiche come il passioni più comuni degli italiani: il denza del 14,5%, con un balzo di caffè in brand quali Starbucks (oltre caffè. Perché limitarsi a vendere la ben dieci punti; nel non food siamo 16 mila punti vendita mondiali) ora miscela quando si può servire la taz-

48 20 maggio 2010 SPECIALE RETAIL zina calda direttamente al consuma- qui. “Il progetto di ristorazione del Montana Gourmet. “È diventato il tore finale? “È certamente il caso più Pastificio Rana prevede un piano brand di tutti i prodotti destinati al eclatante di retail diretto dei grandi di espansione in Italia e all’estero. retail, compresa una gamma di alto marchi” sostiene Andrea Aiello, diret- In particolare, sono previste nuove livello di salumi dop e igp. Nasce da tore della rivista specializzata Retail aperture nel Regno Unito, Spagna e, un’esigenza pratica e da una strategia & Food, “con esperienze come quelle nel lungo periodo, negli Stati Uniti” di rafforzamento dell’offerta di fascia di Lavazza, Vergnano, Segafredo e dicono dalla sede dell’azienda, a San alta. Il primo locale è stato aperto Illy, oltre naturalmente a Nespresso”. Giovanni Lupatoto (Vr). Ma cosa vicino a Busseto, abbiamo in pro- Ma non riguarda soltanto la bevanda significa show food? A differenza gramma aperture a Parma e Roma di origine africana. Sempre nel beve- delle normali modalità di ristora- ma ora riteniamo che la filosofia di rage ci sono case history come quella zione veloce, in “Da Giovanni” ogni questo format abbia grandi poten- di Ferrarelle, che ha inaugurato un piatto viene preparato davanti al zialità con l’e-commerce su web” proprio bar a Napoli con progetti di cliente in una grande cucina a vista. conclude Cremonini. ulteriore espansione al sud. O quello La velocità di servizio è garantita dal della birra Pilsner Urquell all’aero- fatto che la pasta fresca Rana cuoce IL CASO NESPRESSO porto di Venezia Tessera. O Ferrari in tempi brevissimi. Cremonini ha Trasformare una semplice caffetteria nei vini, con l’apertura di wine bar una tradizione consolidata in ambito in boutique di lusso. Era una sfida tra Roma, Madonna di Campiglio ristorazione. Il gruppo di Castelvetro difficile, ma Nespresso l’ha vinta alla e Costa Smeralda. Nel food c’erano (Modena), leader nella produzione e grande. Questo marchio dell’univer- stati in passato tentativi pioneristi- trasformazione di carni, la segue fin so Nestlè, che si propone a un cliente ci quali le nutellerie, lanciate dalla dagli anni ’80 quando lanciò in Italia sofisticato con tecnologie all’avan- Ferrero e poi accantonate, o le frig- il fast food con marchio Burghy, guardia e stile esclusivo, oggi vanta gitorie di Arena che aveva succes- successivamente ceduto (nel 1996) 190 insegne in tutto il mondo, cin- sivamente ceduto i punti vendita a McDonald’s con un accordo che alla catena Tipico Pizza, anch’essa ha fatto scuola: io ti do gli spazi, tu cessata. Molto attivo il settore dei in cambio mi garantisci le forniture dolci dove il re del cioccolato, Lindt di hamburger. Quattro anni dopo & Sprüngli, ha piazzato una qua- quell’accordo, nel 2000, ecco l’av- rantina di punti vendita monomarca vio del progetto Roadhouse Grill, tra aeroporti, stazioni ferroviarie e format mutuato da un marchio di designer outlet. O nel gelato, con la steakhouse americane (anch’esso poi presenza di negozi a marchio Bindi acquistato da Cremonini) e adatta- e Antica Gelateria del Corso a fianco to alle esigenze e al gusto italiano. dei tantissimi produttori artigianali. Oggi ne esistono 20, perlopiù tra E la ristorazione? Soffermiamoci Lombardia ed Emilia. “L’obiettivo” su due esperienze legate ad azien- sostiene Claudia Cremonini, respon- de del settore alimentare, Rana e sabile delle relazioni esterne, “è arri- Cremonini. La prima ha creato “Da vare a una settantina di ristoranti nei Giovanni”, una catena di show food prossimi anni, anche utilizzando la Claudia Cremonini che si basa sull’utilizzo delle paste formula del franchising”. La logica fresche di Giovanni Rana e il cui ancora una volta è: perché limitarsi lancio risale al 2005 con l’apertu- a fornire la carne quando, in maniera ra del primo ristorante di Verona. originale e con eccellente rapporto Oggi sono 15 i ristoranti in Italia, qualità/prezzo, possiamo servire la perlopiù all’interno dei centri com- bistecca cotta a seconda dei gusti e merciali, ma dal 2009 il progetto utilizzando le nostre materie prime, si è esteso oltre confine con l’inau- non soltanto italiane? Gli appassio- gurazione di quattro insegne “Da nati della carne sono entusiasti, al Giovanni” in Svizzera a Oerlikon punto che il programma fedeltà, col (Zurigo), Ginevra, Winthertur e Roadhouse Grill Club, ha raggiunto Krienz. L’accordo con Coop, leader i 100.000 iscritti in sei mesi”. Intanto della grande distribuzione e ristora- sta partendo un nuovo progetto, che zione svizzera, ha determinato un a differenza di Roadhouse vuole piano di 45 aperture entro il 2015 valorizzare un marchio esisten- nel mercato elvetico. E non finisce te in termini di riposizionamento: Montana Gourmet

49 20 maggio 2010 SPECIALE RETAIL

que in Italia (due a Milano, una a mato Nespresso”. Non c’è conflit- momento di altri prodotti, a comin- Roma, Torino e Verona) oltre a 12 to tra retail diretto e GDO. Capsule ciare dal food. “Certamente ci sono boutique-in-Shop in collaborazio- e accessori Nespresso sono venduti casi mondiali interessantissimi” sostie- ne con Coin e La Rinascente. “Le esclusivamente attraverso le boutique ne Claudia Cremonini, “con brand boutique” racconta Marco Zancolò, e il Nespresso Club, per scelta strate- nella pizza, nel caffè, nel fast food, direttore generale di Nespresso gica. “Riteniamo fondamentale - sot- nella pasta, nella carne. Il cibo occu- Italiana, “rappresentano il cuore del tolinea Zancolò - avere una relazione pa il 30% del budget familiare e di sistema di vendita. Hanno anche diretta e non mediata da altri attori, questa quota a sua volta oltre il 30% un ruolo molto importante nello in modo da rispondere alle singole è dedicato alla ristorazione fuori casa, sviluppo del rapporto del clien- esigenze del consumatore; i nostri per un valore - nel 2008 – di circa 55 te con il brand: sono il luogo nel Coffee Specialist sono infatti formati miliardi di euro”. Ovvio quindi che quale i sensi possono essere deliziati in modo da dare suggerimenti per- importanti investimenti siano rivolti dalla Ultimate Coffee Experience, sonalizzati al cliente, dall’acquisto di all’intercettazione di questi bisogni. l’esperienza di un caffè perfetto fir- una macchina da caffè alla scelta di “È un peccato che non ci sia nes- una varietà di Grand Cru. Questa sun nome italiano tra i brand più relazione diretta e privilegiata costi- famosi di catene nell’alimentare. Ma tuisce un elemento chiave per il suc- forse dipende dal fatto che, come cesso del nostro brand”. accade spesso anche in altri campi, l’Italia è in ritardo”. Il rischio, replica LA SFIDA RETAIL Andrea Aiello di Retail & Food, è di L’impressione è che da parte delle sottovalutare le difficoltà implicite multinazionali stia aumentando sem- nel retail diretto. “Sempre più brand pre di più la propensione a investi- si rivolgono al consumatore finale. re nel retail. Gli ultimi dieci anni Tuttavia non tutti comprendono che nella moda sono stati caratterizza- un buon marchio/prodotto non è Ristorante Da Giovanni, ti dall’apertura massiccia di negozi sufficiente per realizzare una catena Centro Commerciale Il Leone di Lonato (Bs) monomarca, ora potrebbe essere il di successo”.

Lavazza acquisisce una catena di coffee shop in Bulgaria Lavazza ha acquisito dal fondo Global Finance e da altri azionisti di minoranza il 100% del capitale di Onda Coffee Break AD, la più grande catena di coffee shop della Bulgaria. L’azienda italiana amplia così ulteriormente il proprio coffee shop business, che ha in portafoglio più di 350 punti vendita nel mondo, distribuiti tra Europa, Stati Uniti e Asia. L’operazione rappresenta un importante investimento per il consolidamento Marco Zancolò della presenza di Lavazza nel mercato bulgaro, che negli ultimi anni è stato caratterizzato da una crescita signifi cativa dei consumi di caffè espresso. “I coffee shop – ha commentato Marco Lavazza, development and acquisitions manager del Gruppo Lavazza – sono un effi cace Marco Lavazza strumento per incrementare la brand awareness e la conoscenza diretta del mondo e del Con Onda Lavazza acquisisce 11 punti prodotto Lavazza, contribuendo alla creazione di vendita, locali raffi nati e dall’immagine un’abitudine al consumo e al gusto dell’espresso moderna, situati nelle vie e nei centri italiano. È nostro desiderio infatti incrementare la commerciali più importanti di Sofi a. presenza del Gruppo nei Paesi in cui si registra L’impegno fi nanziario, costituito sia un signifi cativo tasso di crescita del segmento dall’acquisizione che dagli investimenti dell’espresso, come sta accadendo in Bulgaria previsti per l’espansione nei prossimi tre e più in generale nei Paesi dell’Europa dell’Est”. anni, si attesta intorno ai 6 milioni di euro. Andrea Aiello

50 20 maggio 2010

SPECIALE RETAIL di Fosca Palumbo

Cushman & Wakefi eld: primi segnali di risveglio del mercato immobiliare

Negozio Mango Corso Vittorio Emanuele, Milano

Cushman & Wakefi eld è una multinazionale specializzata nei servizi immobiliari che in Italia, negli anni, ha assistito nella ricerca di spazi commerciali numerosi brand della moda italiani e Thomas Casolo internazionali. Nell’headquarter di Milano abbiamo intervistato Thomas Casolo, partner e head of retail in town della fi liale italiana, che ci ha raccontato il mondo delle vie dello shopping.

Dal vostro report annuale risulta un leggero calo nel scontrato una maggiore fl essibilità nella negoziazione del- valore degli affi tti nelle principali strade dello shopping le buonuscite. Chi cedeva le attività commerciali aveva italiano nel 2009... un margine di trattabilità che poteva oscillare tra il 10 e In realtà ci sono delle situazioni diverse da area a area. In il 25%. alcune città, soprattutto nel sud Italia, abbiamo registrato Nonostante questo nel 2009 il numero di transazioni è un calo dei canoni di locazione, in parte per la situazione stato basso, in quanto, per la crisi, molte aziende si sono economica e in parte perché i valori erano fuori merca- guardate bene dal fare investimenti importanti. to. Nel Centro Firenze è stata la più colpita, ma Roma è rimasta stabile. Nel Nord invece non abbiamo registrato Vi aspettate un cambiamento di tendenza? cali e anche Milano ha mantenuto bene i valori. Rispetto al 2009 abbiamo recepito fi n dall’inizio dell’anno una maggiore positività. Le aziende si stanno muovendo Come ha reagito il mercato immobiliare alla crisi? con dei piani di sviluppo un po’ più espansivi, che preve- Per prima cosa, nel corso dello scorso anno abbiamo ri- dono aperture già a partire dalla seconda parte del 2010.

52 20 maggio 2010 SPECIALE RETAIL

Ci sono state differenze nei vari segmenti del merca- to? Diciamo che il mercato del medio/giovane è un po’ più reattivo, mentre il lusso procede più a rilento. Bisogna an- che dire che lo sbarco in Italia di alcuni noti brand inter- nazionali sta suscitando una certa attenzione anche in chi, già presente sul mercato, non vuole perdere terreno.

Ritiene che il mercato italiano sia ancora un punto di riferimento per i brand internazionali? Senz’altro, le aziende internazionali continuano ad avere un occhio di riguardo nei confronti del mercato italiano, nonostante l’avanzare di mercati emergenti come l’Asia e la Cina in particolare.

Questi mercati sono il nuovo El Dorado? Sono piazze molto interessanti perché potenzialmente possono generare fatturati importanti a fronte di investi- Negozio Mango Corso Vittorio Emanuele, Milano (interno) menti contenuti. Proprio per questo spesso e volentieri i brand, piuttosto che investire nella riqualifi cazione di una location in Italia, preferiscono aprire in questi mercati che inizialmente svolgiamo un’analisi preliminare delle cit- magari garantiscono anche margini più elevati. In Asia poi tà più importanti. In questo frangente forniamo anche c’è la possibilità di costruire dei veri e propri “trophy bu- dei dati comparativi di riferimento in relazione al valore ilding” che danno grande visibilità al brand. dell’affi tto, ai metri quadrati e alla location più altre infor- mazioni aggiuntive che possono includere anche i fattu- Torniamo all’Italia, negli ultimi anni c’è stata l’esplosio- rati e l’andamento dei concorrenti. Una volta individuate ne del concetto “temporary”... le esigenze del cliente, che cerchiamo di far sposare con Nella maggior parte dei casi le aziende lo richiedono la realtà di mercato, conduciamo una ricerca fi nalizzata quando devono fare dei lavori di ristrutturazione perché all’individuazione degli spazi e lo assistiamo quindi nella non vogliono che la clientela si disperda in altri punti ven- negoziazione, sia da un punto di vista economico che con- dita. È un fenomeno frutto di un’esigenza e alimentato trattuale, anche se per la fi rma del contratto poi entrano dal fatto che al momento c’è una certa disponibilità di in gioco gli avvocati. spazi. Probabilmente quando questa disponibilità non ci sarà più il fenomeno si esaurirà. Con Gap avete fatto un accordo di questo tipo? Gap è un chiaro esempio del nostro servizio a 360°. In È un fenomeno prettamente italiano? alcuni casi gli studi di fattibilità non necessariamente si Non conosco i mercati europei come quello italiano, ma concretizzano subito in ricerche di spazi, magari passano il fenomeno del temporary l’ho visto soprattutto qua. C’è un paio d’anni prima di dare seguito al lavoro. Ovviamen- anche da dire che all’estero le proprietà sono più coinvolte te ci sono poi casi in cui i marchi ci richiedono solo la nelle ristrutturazioni e sono anche disposte a riconoscere ricerca delle location. dei periodi di “free rent”, che vanno dai 3 ai 9 mesi e che permettono all’azienda di apportare interventi migliora- C’è qualche formula commerciale innovativa che sta tivi all’immobile senza la gravante dell’affi tto. In Italia le prendendo piene nel settore immobiliare? proprietà immobiliari sono meno pronte a coinvestire e Anche in centro città sta prendendo piede la formula allora l’azienda, con il temporary store, riesce comunque dell’affi tto del ramo d’azienda, il cosiddetto business lease, a garantire un certo fatturato. che richiama al modus operandi dei centri commerciali. In questo caso la proprietà non affi tta solo l’immobile, ma Quali sono i servizi che Cushman & Wakefi eld forni- anche la licenza commerciale, è un tipo di contratto che sce ai brand della moda? si applica soprattutto per superfi ci commerciali superiori Dipende molto dai clienti. In linea di massima i servizi ai 250 m2. In base a questo tipo di accordo le proprietà che forniamo possono essere riassunti in: studi di fattibili- hanno anche la possibilità di richiedere una percentuale tà, ricerca di location e assistenza alla negoziazione. sul fatturato che diventa una sorta di co-partecipazione all’andamento del business. È una formula che si applica Ci può spiegare più nel dettaglio? al settore del medio e del medio-alto livello, meno nel Ci sono ad esempio aziende internazionali per le quali lusso.

53 20 maggio 2010 SPECIALESPECIALE RETAILRETAIL di Carlotta Careccia

Venistar, una soluzione ad ogni problema! Romanzi Ph. Mauro Ph. Mauro INTERVISTA A ROBERTO DA RE, PRESIDENTE DI VENISTAR

Come è nata l’avventura imprenditoriale Venistar? que cresciuti in persone e fatturato; abbiamo investito Venistar è nata 5 anni fa per coprire quella che abbia- circa 1.600 giorni in R&D per la realizzazione di nuo- mo sentito essere una precisa esigenza del mercato della ve idee che ci consentiranno di continuare a proporre ai moda: un’azienda che sapesse coniugare l’esperienza nel clienti soluzioni basate sulla strategia dell’innovazione business e nei processi del fashion, in ambito sia industria- incrementale. Abbiamo chiuso il 2009 con un fatturato le sia distributivo e retail, con la conoscenza delle tecno- superiore ai 4 milioni di euro e contiamo di chiudere il logie informatiche. 2010 intorno ai 5 milioni.

L’azienda è cresciuta velocemente: qual è il segreto di Innovazione è ormai un termine infl azionato: cosa in- questo successo? tendete per innovazione incrementale? Ho fondato questa attività per mettere a frutto la mia Per noi innovazione signifi ca proporre soluzioni a basso esperienza e quella dei miei soci in diverse realtà del set- impatto organizzativo ed alto valore aggiunto, nel copri- tore. Siamo partiti in nove; oggi Venistar conta uno staff di re processi normalmente poco supportati dai tradizionali circa 50 professionisti, tutti impegnati nel mondo IT della ERP. Dare valore aggiunto può sembrare uno slogan pri- moda e del lusso. E’ stata la fi ducia da parte dei nostri vo di signifi cato, ma nel nostro caso corrisponde a quan- clienti, unita a team di lavoro affi atati e motivati ed a pro- to abbiamo fatto fi no ad ora. In particolare i processi getti di delivery aderenti alle esigenze dei clienti, la chiave legati al retail, sia relativi alle operazioni di negozio che, del nostro successo e della nostra crescita. soprattutto, alle operazioni di back offi ce, trovano poca rispondenza nei sistemi gestionali in uso presso le aziende Qual’è il bilancio di questi primi 5 anni? del fashion e luxury goods. Un approccio incrementale Da quando siamo nati ne abbiamo fatta di strada, tanto permette all’azienda di seguire le esigenze del business che ad oggi ci possiamo considerare fra le realtà di rife- in modo progressivo e modulare, in perfetta armonia con rimento della consulenza e dell’information technology le strategie di medio e lungo termine, portando a regime rivolte al mondo della moda e del lusso. Realizziamo un soluzioni vincenti con tempi e costi contenuti. terzo del nostro fatturato all’estero ed il restante in Italia, per un totale di oltre 60 clienti. Che tipo di soluzioni avete individuato per rispondere alle emergenti problematiche della realtà retail? Com’è andato il 2009 e quali sono le prospettive per Venistar, con FashionAble Retail, mette a disposizione il 2010? una soluzione Enterprise 2.0, performante, scalabile, di Il 2009 non è stato un anno semplice ma siamo comun- facile utilizzo e con un rapidissimo ritorno dell’investi-

54 20 maggio 2010 in collaborazione con

Case history

IL CONTESTO Il core business Ferrari è indubbiamente l’auto, ma il retail negli ultimi anni ha fatto registrare livelli di crescita sempre a 2 cifre. I prodotti col marchio del Cavallino Rampante vanno dal portachiavi in carbo- nio, al motore della monoposto uffi ciale di Formula 1, dalla valigeria e pelletteria alle collezioni di abbigliamento.

GLI OBIETTIVI Ferrari si è data 4 obiettivi principali: - Dare supporto completo ed effi ciente alle esigenze di una Divisione Retail estremamente snella con una soluzione in grado di essere implementata veloce- Ferrari store Nürburgring mente,

-Disporre di una soluzione web intuitiva e risposte concrete a tutte le necessità del nager e Capo Progetto interno). aperta, in grado di far collaborare l’azien- business. “Il progetto è nato dall’esigenza di dotare da, i clienti, i fornitori, la forza vendita, i IL RISULTATO la nostra Divisione di un sistema gestiona- concessionari e i distributori Diego Rizzi (Ferrari, Retail Manager). le con una vocazione alla gestione nativa “Il progetto è stato condotto da Venistar delle tematiche proprie del taglia/colore. - Integrare le logiche distributive wholesale con competenza, affi dabilità e disponi- Il sistema doveva essere in grado di dare e retail in un’unica piattaforma di gestione. bilità. una risposta molto rapida all’esigenze di L’utilizzo di FashionAble Retail ci sta un business al quale sono sempre di più - Mantenere una coerenza totale con permettendo di abbattere i tempi richiesti richieste caratteristiche di fl essibilità ed l’ERP aziendale, la logistica di magazzino dall’operatività quotidiana e di dedicare effi cienza operativa. e l’amministrazione sempre più energie a curare le strategie di Il prodotto “FashionAble Retail” ci è sem- sviluppo della rete, la qualità, l’innovazione brato sin da subito essere la soluzione LA SOLUZIONE di prodotto e il servizio fornito ai clienti. più adeguata a integrarsi in modo rapido Ferrari, dopo un’approfondita analisi delle Questo ci dà sempre maggiore fi ducia di all’infrastruttura applicativa aziendale e, soluzioni disponibili sul mercato, ha deciso riuscire a conseguire nel tempo obiettivi nello stesso tempo, a conseguire gli di affi darsi a Venistar che, con “Fashio- sempre più ambiziosi” obiettivi di miglioramento della performan- nAble Retail”, è stata in grado di dare Sara Geti (Ferrari, Supply Chain Ma- ce complessiva dell’organizzazione.

mento. FashionAble Retail può gestire autonomamente i tico di concretizzazione della nostra strategia. Ferrari ha processi aziendali del ciclo attivo e del retail ed integrarsi coinvolto Venistar in una sfi da molto ambiziosa: si trattava con qualsiasi soluzione ERP già presente in azienda. E’ di gestire in toto il business Retail e wholesale, dagli ordini completamente basato su tecnologie aperte, sviluppato in a fornitori alle operazioni di negozio, passando attraver- J2EE su framework ICEfaces ed orientato al Web 2.0. Si so la gestione del prodotto in tutte le sue fasi. Abbiamo concretizza così l’approccio collaborativo verso cui stan- proposto una visione e accettato la sfi da: con FashionAble no progressivamente evolvendo i modelli di business in Retail abbiamo messo a punto in soli 9 mesi una nuova cui tutti gli attori, interni ed esterni all’azienda, devono “macchina” gestionale in grado di vincere la competizione operare con consistenza, effi cienza ed effi cacia per massi- che Ferrari aveva intrapreso. mizzare le performance aziendali. Il progetto Ferrari dimostra che la collaborazione è la chia- ve di ogni progetto di successo: il team ha lavorato magni- FashionAble Retail e Ferrari: com’è andata? fi camente e ha trovato in Ferrari un interlocutore esigente, Il Progetto Ferrari in questo senso è un esempio emblema- ma estremamente determinato e capace.

55 20 maggio 2010 di Emanuela Dalle Molle

Il futuro di Sandro Ferrone? È sempre il pronto moda!

Sandro Ferrone con Manuela Arcuri, testimonial del marchio

INTERVISTA A SANDRO FERRONE

Ha oltre quarant’anni ma non li dimostra. Eppure il marchio Sandro Ferrone ha attraversato la storia della moda femminile ita- liana mantenendosi sempre fedele al suo stile, sobrio ma mai scontato, e perseguendo i suoi obiettivi che l’hanno portato negli anni a consolidare il proprio business. Oggi è una realtà del made in Italy che conta 100 negozi in franchising fra Italia e estero, a cui si aggiungono un numero sempre crescente di punti vendita multimarca ben selezionati e qualifi cati.

56 20 maggio 2010 n collaborazione con

Com’è nata la sua avventura nel mondo della moda? tra Italia e estero. La maggior parte sono concentrati dove ri- Diciamo che sono figlio d’arte, perché mio padre è stato uno usciamo a fornire un servizio più capillare in termini logistici, dei primi nel Dopoguerra a fabbricare industrialmente quelle anche se, grazie alle nuove tecnologie e soprattutto internet, “vestagliette” che hanno fatto fortuna in film come “La cio- le distanze si sono accorciate. ciara” con Sofia Loren. Inizialmente l’ho affiancato, poi sono Il pronto, infatti, implica tradizionalmente un maggiore im- diventato un distributore e, alla fine degli anni ’90, uno dei pegno da parte del negoziante che, non comprando di sei più importanti grossisti italiani di pronto moda. mesi in sei mesi, deve visionare e scegliere le collezioni co- stantemente. Il primo acquisto di collezione non rappresenta A proposito di pronto moda, quanto è importante oggi più del 15-20% del fabbisogno stagionale di merce del punto avere merce nuova ogni settimana? vendita, poi gli acquisti successivi si susseguono anche gior- È essenziale, soprattutto per quel che riguarda il mio busi- nalmente. Nel periodo dei saldi seguiamo i nostri clienti con ness. È fondamentale delle “mini collezio- presentare costante- ni” preparate ad hoc mente nuovi prodotti È fondamentale presentare costantemente per rinnovare i punti nei punti vendita, che nuovi prodotti nei punti vendita, che altrimenti vendita. altrimenti rischiano di perdere vitalità e quin- rischiano di perdere vitalità e quindi interesse Ci ha parlato di di interesse da parte da parte delle consumatrici franchising, ma ha delle consumatrici. I mai pensato di aprire cambiamenti possono negozi di proprietà? essere anche minimi: una stampa, un colore diverso, ma che Al momento no, perché ho sempre pensato che ciascuno comunque consentono di rinnovare l’offerta e far crescere debba fare il proprio mestiere. Il mio è curare lo stile, la pro- l’interesse delle clienti, che visitano i nostri punti vendita duzione e la distribuzione ma soprattutto, non vorrei diven- molto più spesso. tare concorrente dei miei stessi clienti.

Il 2009 non è stato in generale un anno facile. Com’è an- Dove volete crescere nel prossimo futuro? data per voi? Prima di tutto in Italia. Oggi siamo forti nel Centro-Sud, anche Nel 2009, così come negli ultimi anni, abbiamo registrato una perché la nostra sede è a Roma, città in cui abbiamo 29 nego- buona crescita, riportando un fatturato pari a 33 milioni di zi. Ora vogliamo puntare sul Nord, soprattutto Lombardia e euro. L’azienda non ha risentito della crisi economica e, pro- Veneto. Per raggiungere questo obiettivo si andrà ad affian- prio in questo periodo buio, abbiamo investito molto apren- care alla nostra piattaforma distributiva, ossia il Centergross do 3 punti vendita a Milano nel quadrilatero della moda. di Bologna, un nuovo showroom e deposito a Milano, che Il merito è del progetto franchising, su cui abbiamo spinto verrà aperto entro l’anno in partnership con il gruppo Zap- molto. Negli ultimi quattro anni abbiamo aperto 100 negozi pieri. Poi c’è l’estero, dove le prospettive sono molto ampie.

SANDRO FERRONESWEET SIZE

Campagne pubblicitarie per la P/E 2010 dei marchi Sandro Ferronee e Sandro Ferrone Sweet SizSizee

57 20 maggio 2010 il 10-12%. È una linea che ab- biamob creato nel 2006, quindi è ancoraa giovane. Si rivolge a don- nen che non nascondono linee morbide,m da sempre simbolo di femminilità.fe Con una differen- za però: oggi chi fa il cosiddetto conformatoco lo propone a prezzi moltom elevati e spesso ha un gu- stost molto classico. NoiN invece cerchiamo di rima- neren fedeli al nostro posiziona- mentom di prezzo e al nostro stile. L’obiettivoL’o è comunque quello di svilupparlasv ulteriormente apren- dod accanto ad ogni punto vendi- ta Sandro Ferrone uno dedicato allaa linea Sweet Size.

Del gruppo Ferrone fa par- te anche Laltramoda: sinergie, cconcorrenzao o gestione comple- tatamente separata? Monomarca di corso Vittorio Emanuele a Milano DDirei che non c’è assolutamente cconcorrenza.o È una gestione se- pparata perché sono due impre- se ben distinte, da tutti i punti Chi è la vostra consumatrice? di vista. Laltramoda è dedicata ad un target più alto ed è un Non abbiamo un tipo di consumatore preciso ma ci rivolgia- semi-programmato distribuito dai più importanti studi di rap- mo a un target molto ampio, costituito principalmente da presentanza in Italia e all’estero. donne che lavorano. Il nostro prodotto è soprattutto semplice e utile, è fatto per essere “consumato” da donne “normali” Quali strategie di comunicazione state portando avanti? lontane dagli stereotipi delle passerelle a cui dedichiamo col- Ci affidiamo sia ai mezzi tradizionali come affissioni e stampa, lezioni “vive” e accessibili. sia a mezzi più innovati- Il rapporto qualità-prezzo Siamo convinti che l’attenzione nella scelta vi come internet, com- è uno dei nostri punti di munity, televisione e il forza. del made in Italy dia al nostro prodotto un cinema. Vestiamo nu- importante valore aggiunto merosi personaggi dello Dove producete i vo- spettacolo così come stri capi? donne normalissime. Il 95% della nostra produzione avviene in Italia. Ci rivolgiamo, Ho notato con piacere che negli ultimi due, tre anni i nostri invece, ad alcuni mercati emergenti esclusivamente per de- capi sono stati apprezzati e ricercati da tantissimi personaggi terminati capi, come ad esempio i piumini. La nostra è una famosi che l’indossano quasi giornalmente nei programmi scelta dettata quindi da esigenze di prodotto: siamo convinti televisivi. Ne potrei citare molti ma la cosa che più mi interes- che l’attenzione nella scelta del made in Italy dia al nostro sa sono tutte quelle donne che la mattina dopo si rivolgono prodotto un importante valore aggiunto. ai nostri negozi e richiedono proprio quegli abiti. Oggi posso affermare con orgoglio di aver creato un vestito Come sta andando la linea Sweet Size? per ogni donna per assecondare i suoi desideri e i suoi ca- Al momento non ha una grossa incidenza sul fatturato, circa pricci.

58 20 maggio 2010 the italian touch mood 2010

fi eramilanocity entrata porta Teodorico pad. 3

*Riservato agli Operatori Professionali milano 18-21 giugno 2010

Presentazione internazionale di abiti da sposa e da cerimonia collezioni 2011

www.sposaitaliacollezioni.fieramilano.it

Con il patrocinio di: Con il co-fi nanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico Intervista di Carlotta Careccia

Faliero Sarti, dalla linea bambino al patriottismo del “made in Italy”

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Campagna stampa A/I 2010-11 INTERVISTAINT A MONICA SARTI, PRESIDENTE DI L’ACCESSORIO FFALIEROAL SARTI Monica Sarti

Leggere come l’aria, morbidissime, alla moda e da usare in qualsiasi occasione…. Su questi punti di forza Monica Sarti in 12 anni ha trasformato un semplice servizio di façon ai confezionisti del Lanifi cio Faliero Sarti in un business da 17 milioni di euro. E fra i suoi fan annovera anche la temutissima penna d’oltreoceano Suzy Menkes.

Com’è andato il 2009? Qual è la storia dell’Accessorio Faliero Sarti? Nonostante il momento di crisi generale abbiamo chiuso “L’Accessorio Faliero Sarti” è nata 12 anni fa, ma abbiamo in crescita rispetto al 2008, sopra i 17 milioni di euro, e iniziato a crescere davvero negli ultimi 5 anni. nel 2010 contiamo di crescere ancora. Il nostro è un pro- All’inizio era semplicemente un servizio per i clienti dotto fatto di ricerca e di qualità ma con un buon rappor- dell’azienda di mio padre, il Lanifi cio Faliero Sarti, ma col to qualità-prezzo. Aver avuto un buon risultato in questo tempo è diventato un lavoro a tempo pieno ed abbiamo diffi cile contesto economico è stato premiante e ci ha fat- creato una società a se’ stante, L’Accessorio Faliero Sarti to capire che stiamo percorrendo la strada giusta. appunto.

60 20 maggio 2010 Intervista

Quando ho preso in mano l’azienda per prima cosa ho Partecipiamo al Tranoï e a Who’s Next a Parigi, al White fatto un lavoro di riposizionamento dal punto di vista a Milano, mentre a Firenze facciamo Pitti Uomo e per la commerciale e contemporaneamente ho lavorato sul pro- prima volta quest’anno anche Pitti Bimbo. Per quanto ri- dotto in termini di ricerca e qualità del tessuto. guarda le fi ere in giro per il mondo invece siamo presenti attraverso una serie di rappresentanti. Quali sono i vostri principali mercati all’estero? Giappone, Francia e Germania sono i nostri mercati più Come sta andando la linea bambino? importanti, ma siamo presenti anche in Inghilterra e Usa. Sono stati i nostri stessi clienti a suggerirci questa evolu- In ogni Paese abbiamo un agente, anche se in Giappone ci zione. E’ la prima stagione ma sta andando bene, nel sen- hanno proposto di aprire dei negozi monomarca e stiamo so che c’è una fetta di mercato molto attenta alle novità valutando i vari partner. del bambino ed abbiamo riscontrato un forte interesse. In Italia invece sono già 3 i negozi diretti, a Firenze, Cor- Abbiamo realizzato sia i plaid da culla, legati all’even- tina e a Porto Rotondo. to della nascita, sia le sciarpine, che hanno un’utilità più Abbiamo poi aperto il primo quotidiana. in franchising a Ischia e prossi- mamente apriremo a Capri. Quali sono le novità in ter- mini di prodotto? Avete realizzato un’inizia- Abbiamo da poco lanciato tiva molto “patriottica” in oc- una linea di nicchia ispirata casione della settimana della all’arte, la Monni 23, che sarà moda a Milano distribuita dallo Studio Zeta di A tutela del made in Italy ab- Milano. Ogni collezione avrà biamo regalato una sciarpa un unico tema e quest’anno è con la bandiera italiana a tutti ispirata all’arte di Kunellis con i giornalisti, sia italiani che in- trattini, linee, numeri e lettere ternazionali, e ai top shop che abbastanza netti. fanno parte della camera dei Continueremo a realizzare la buyer. linea di sciarpe ispirate agli Questo gesto voleva avere un orologi e, sull’onda del succes- doppio signifi cato, per prima so della sciarpa con la bandiera cosa la tutela del made in Italy a realizzata per la settimana del- fronte della grossa concorrenza la moda abbiamo fatto un’in- del mercato cinese e indiano e tera linea dedicata al tema del- dall’altra voleva esprimere so- le bandiere, ed ognuna di esse lidarietà con il fashion system si fa portavoce di un messag- italiano. Parigi sta portando via gio, ad esempio la sciarpa con all’Italia molto lavoro, sia per la bandiera del Tibet è simbolo quanto riguarda le fi ere che di pace mentre quella con la per la settimana della moda. bandiera del Brasile rappre- senta la gioia di vivere. Che cosa ne pensa allora della dieta dimagrante che Sbaglio o producete sciarpe hanno fatto fare alla settimana Campagna stampa anche per altre aziende… della moda? P/E 2010 Si è vero, ma da quando il Trovo che sia la cosa peggio- business con il nostro brand re che si possa fare al made in è cresciuto così tanto ci siamo Italy. Dovremmo avere più forza e più orgoglio ed è fon- limitati a quelle con i più importanti, Chanel, Armani e damentale che la Camera della Moda italiana si imponga Max Mara. Per gli ultimi due marchi l’azienda di mio pa- per far sì che la fashion week milanese non si riduca ad un dre (Lanifi cio Faliero Sarti ndr) segue i tessuti, mentre noi week end lungo. ci occupiamo della parte sciarpe e accessori. Con Chanel Non posso quindi che essere contenta dell’accordo che seguo personalmente tutta la parte che va dalla selezione sembra sia stato trovato delle grandi case con la Camera. e sviluppo dei tessuti e fi lati fi no alla collezione stessa. Quest’ultima è una collaborazione che ci ha fatto cresce- Quali sono le fi ere in cui siete presenti? re e maturare molto anche come marchio.

61 20 maggio 2010 La Moda in Borsa Aprile 2010 di Alessio Candi e Giacomo Curti

ANALISI SULL’ANDAMENTO DELLA MODA IN BORSA NEL MESE DI APRILE Moda in Borsa: aprile dolce dormire

Dopo il rally nei primi tre mesi dell’anno, ad aprile positivi risultati comunicati per il primo trimestre e l’indice Pambianco in Europa, che comprende le 27 dell’avvicinarsi della coppa del mondo di calcio in aziende quotate più importanti, subisce una lieve bat- Sudafrica, evento che statisticamente traina le vendite tuta d’arresto e mette a segno un -3%. Da inizio anno dell’anno in cui si svolge. l’indice comunque continua a guadagnare il 16,5%. Per quanto riguarda Adidas il fatturato del primo tri- Nessuna battuta d’arresto, invece, negli Stati Uniti, dove mestre si è assestato a quota 2,7 miliardi di euro con un l’indice Pambianco in USA, che comprende le 10 azien- reddito operativo di 260 milioni di euro e un utile netto de quotate più importanti, fa registrare un +4,3% e da di € 168 milioni, contro i 5 milioni fatti registrare un inizio anno guadagna il +15,3%. anno fa. L’azienda ha anche alzato la stima di utili (gui- dance) per il 2010 portandola dal precedente intervallo I MIGLIORI IN EUROPA € 1.9 – 2.15 per azione, all’intervallo € 2.05 – 2.30 per Molto bene Hugo Boss che sale del 19,2%. L’azienda azione. tedesca ha comunicato i dati economici del primo tri- Puma ha comunicato vendite per il primo trimestre in mestre con vendite a quota 444 milioni di euro, -8% leggera contrazione (-2,1%) ma ha mostrato un’ottima rispetto ad un anno prima ma con una performance del redditività con un utile prima delle tasse in aumento +25% nel canale retail (che conta per € 83 milioni). A del 70% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e, suscitare l’entusiasmo negli investitori sono state però le soprattutto, previsioni di ritorno alla crescita del fattu- previsioni di crescita sul 2010 fornite dal management, rato a una cifra per il 2010. Da segnalare anche la per- con l’intenzione di aprire entro dicembre 50 nuovi formance di Marcolin (+11.1%) sulla scia dei risultati punti vendita. Ad infiammare il titolo, inoltre, ci hanno 2009, con vendite a € 180,3 milioni (-3,5% sul 2008) e pensato le banche d’affari con gli upgrade sul titolo e, un utile in crescita del 16% a € 7 milioni. Buono anche ciliegina sulla torta, rumors che volevano un’imminente il dato sulla posizione finanziaria netta, scesa a € 23,8 cessione della partecipazione da parte di Permira. Pronte milioni contro i precedenti 32,7 milioni. smentite sono arrivate su quest’ultimo fronte. Ottime performance anche da parte di Puma (+8,3%) ed Adidas (+11,5%). Entrambi i titoli beneficiano dei Pambianco Fashion Index Europe (Anno 2010) 1600 1.190

1500 Pambianco Fashion Index Europe 1400 (Aprile 2010) 1.387 1300 1530 1200

1500 1100

1.000= 1/1/2007 1000 1470 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10

1440

1410 -3.0% 1.387 1380

1.430 1350 1.000= 1/1/2007 31/3 7/4 14/4 21/4 28/4

62 20 maggio 2010 La Moda in Borsa

PREZZO PREZZO Δ % CAPITALIZZ. AZIENDA BORSA 31 MAR ‘10 30 APR ‘10 MESE APR (Mln Euro)

HUGO BOSS Francoforte 22,02 26,24 19,2 962 ADIDAS Francoforte 39,60 44,16 11,5 8.832 MARCOLIN Milano 1,53 1,70 11,1 77 PUMA Francoforte 232,24 251,50 8,3 4.204 PIQUADRO Milano 1,19 1,28 7,6 64 SAFILO Milano 0,43 0,46 7,0 535 BENETTON Milano 5,91 6,27 6,1 1.146 GRUPPO COIN Milano 5,15 5,39 4,7 751 BULGARI Milano 6,03 6,26 3,8 1.852 LUXOTTICA Milano 19,45 20,17 3,7 9.217 CALEFFI Milano 1,06 1,09 2,8 14 H&M Stoccolma 453,37 464,40 2,4 37.740 POLTRONA FRAU Milano 0,81 0,82 1,2 114 DAMIANI Milano 0,93 0,94 1,1 60 LVMH Parigi 86,54 86,84 0,3 42.431 AICON Milano 0,32 0,32 0,0 35 TOD’S Milano 54,47 53,81 -1,2 1.625 RICHEMONT Zurigo 40,83 39,85 -2,4 14.504 STEFANEL Milano 0,28 0,27 -3,6 44 HERMES Parigi 102,85 98,58 -4,2 3.575 INDITEX (ZARA) Madrid 48,81 46,63 -4,5 29.216 SWATCH Zurigo 336,20 317,80 -5,5 10.554 BURBERRY Londra 714,50 673,50 -5,7 3.366 GEOX Milano 5,13 4,69 -8,6 1.173 AEFFE Milano 0,40 0,36 -10,0 39 ANTICHI PELLETTIERI Milano 0,64 0,50 -21,9 23

I PEGGIORI IN EUROPA Pellettieri, fa registrare la seconda peggior performance Peggior titolo del campione questo mese è Antichi del mese (-10%). Il Gruppo romagnolo a cui fanno capo Pellettieri (-21,9%). L’azienda, dopo essere passata in i marchi Alberta Ferretti, Moschino, Pollini e JP Gaultier mano al fondo 3i attraverso la società Mosaicon e ad aver ha archiviato il 2009 con un fatturato in forte calo (- raggiunto con le banche l’accordo sulla ristrutturazione 26,3% sul 2008). del debito, nel corso del mese ha approvato il progetto di Nello stesso periodo l’azienda ha subito una perdita bilancio e convocato l’assemblea per i primi di maggio. consolidata di € 20 milioni rispetto all’utile netto di € Il fatturato consolidato è stato pari a € 310,6 milioni, in 7,7 milioni dell’esercizio precedente. “Il 2009 è stato un diminuzione del 21,9% sul 2008. anno difficile – ha commentato il presidente esecutivo L’ebitda è negativo per 14,1 milioni, rispetto ai € 76 Massimo Ferretti – sul quale hanno pesato gli effetti del milioni generati un anno prima. La perdita netta del calo generalizzato dei consumi. Il gruppo ha attuato sia gruppo è stata di € 79,6 milioni, rispetto all’utile di 16,2 azioni di contenimento dei costi che di razionalizzazione del 2008. L’esposizione netta verso banche ammonta a € della struttura, preservando però il know-how. Le aspet- 128,9 milioni. tative sono che gli effetti di queste azioni si esplicitino Andamento in rosso anche per Aeffe, che, dopo Antichi nel corso del 2010”.

63 20 maggio 2010 La Moda in Borsa

PREZZO 12,96PREZZO Δ % CAPITALIZZ. AZIENDA BORSA 31 MAR ‘10 ($) 30 APR ‘10 ($) MESE APR (Ml $) PHILLIPS VAN HEUSEN New York 57,36 63,01 9,9 3.555 LIMITED BRANDS New York 24,62 26,80 8,9 9.461 VF CORPORATION New York 80,15 86,42 7,8 9.504 RALPH LAUREN New York 85,04 89,90 5,7 9.126 COACH New York 39,52 41,75 5,6 15.372 NIKE New York 73,50 75,91 3,3 37.749 FOSSIL New York 37,74 38,96 3,2 2.701 TIFFANY New York 47,49 48,48 2,1 6.580 TIMBERLAND New York 21,34 21,50 0,7 1.317 GUESS New York 46,98 45,87 -2,4 4.320

LA MODA NEGLI USA PROSPETTIVE 9 aziende sulle 10 del campione USA ad aprile hanno Da inizio anno entrambi gli indici Pambianco in USA e in fatto registrare una performance positiva. Europa sono cresciuti di oltre il 15%. Nonostante i risul- Tra queste segnaliamo Phillips Van Heusen (+9,9%) e tati delle aziende siano spesso stati superiori alle attese Limited Brands (+8,9%). PVH continua la sua cavalcata degli analisti e pressochè tutte vedano i prossimi anni in in borsa dopo l’acquisizione di , che si crescita, le valutazioni hanno ormai raggiunto livelli pre- va ad aggiungere a Calvin Klein nel portfolio brand del crisi e vediamo con difficoltà ulteriori spazi di crescita. gruppo. Già a marzo il titolo aveva guadagnato oltre Più probabilmente si assisterà a movimenti “laterali” con il 30%. A spingere ulteriormente le quotazioni sono modeste avanzate e veloci ritirate. Maggio sarà poi il state le indicazioni del management dell’azienda che mese in cui molte società distribuiranno i dividendi, occa- ha alzato le previsioni di utili per il 2010. In partico- sione questa, per “alleggerire i portafogli” dopo aver incas- lare PVH stima una crescita delle redditività dal 15 al sato le cedole. Come dicono a Wall Street “sell in May 18% in più rispetto a quanto precedentemente previsto, and go away”. Il mercato probabilmente troverà qualche con utile per azione nel 2010 (senza contare la nuova “scusa” per riposarsi un pò. Potranno essere motivazioni acquisizione) adesso compreso tra 3,25 -3,33 $. Tommy “tecniche” come i dividendi oppure qualche fenomeno Hilfiger aggiungerà a quest’utile un ulteriore 0,2 – 0,25 esogeno, i debiti sovrani con la Grecia in testa su tutti, $ per azione nel 2010. Limited Brands beneficia invece a spargere preoccupazione sui mercati e a dare il via a della strategia di espansione internazionale comunicata al salutari vendite. mercato. In particolare il Gruppo con sede a Columbus, in Ohio, proprietario delle catene La Senza, Bath and Body Pambianco Fashion Index USA Works e Victoria’s Secret ha annuncia- (Aprile 2010) to la costituzione della propria filiale in Canada e, contemporaneamente, la 1280 partnership in Medio Oriente con M. H. Alshaya, operatore franchising che già collabora, fra gli altri, con Starbucks, 1250 H&M e American Eagle. Unico titolo in flessione nel paniere americano è Guess 1220 (-2,4%), che segna una leggera corre- zione dopo la forte crescita - 15% - di 1190 marzo. Sono insomma scattate sul tito- lo normali “prese di beneficio” da parte 1160 degli investitori, accompagnate anche +4,3% dalla vendita di azioni operata dal CEO 1.237 Maurice Marciano, che ha venduto sul 1130 mercato 749 mila azioni per un contro- 1.186 1.000= 1/1/2008 valore di oltre 35 milioni di $. 100 31/3 7/4 14/4 21/4 28/4

64 20 maggio 2010 Operazioni M&A

A Jones Apparel Group il 55% Pompea vicina a rilevare l’intimo di Stuart Weitzman di Burani Stuart Weitzman è entrato nell’orbita del colosso ame- Arcte, il gruppo di inti- ricano Jones Apparel Group. Il marchio di calzature sta- mo della galassia Burani tunitense è stato acquisito per il 55% dal Gruppo Jones, potrebbe entrare che pagherà inizialmente 140 milioni di euro per liqui- nell’orbita di Pompea. dare gli azionisti, fra cui il fondo Irving Place Capital, Secondo quanto rife- mentre il resto del pagamento sarà portato a conclusione rito dal settimanale Il entro il 2012. Weitzman ha chiuso il 2009 con ricavi a Mondo, l’azienda di 150 milioni di euro circa e negli ultimi 5 anni ha visto Adriano Rodella sareb- una crescita significativa, in cui rientrano le cinque aper- be in pole position per ture mondiali, inclusi gli store di Roma e Milano. l’acquisto di Arcte, che “I“Irvingrving PlacePlace CapitalCap è stato un grande partner ha in portafoglio i mar- – hah affermato il designer Stuart chi Julipet, Baci Rubati WWeitzman –, ci ha aiutato a por- e Allen Cox. L’offerta tatare il marchio verso il successo. presentata da Pompea InInsiemes abbiamo deciso che i tempi prevederebbe due step: fosserofosse maturi per portare il brand ad in un primo tempo l’af- uno steps successivo, quello appunto fitto del ramo d’azien- di legarloleg ad un Gruppo forte e solido da e successivamente comecome Jones Apparel”. un preliminare d’acquisto a un prezzo vicino a 6 milioni garantito da fideiussione bancaria. I due commissari giudiziari di Arcte, che hanno esaminato le proposte Mabrun nell’orbita di Rudigier & Partner ricevute insieme all’amministratore unico dell’azienda, Giuseppe Meroni, hanno dato priorità alle poche socie- Rudigier & Partner GmbH ha acquisito il 100% del tà che si sono proposte per rilevare l’intero gruppo, ossia marchio Mabrun, attivo dagli anni ’30 nella produ- una realtà pugliese di intimo e la piemontese Linclalor zione di abbigliamento in pelle. oltre a Pompea e avrebbero quindi considerato quest’ul- Con quest’operazione, la compagnia austriaca, già tima come la più solida. azionista di maggioranza del produttore di profumi Il gruppo di Adriano Rodella ha presentato alle banche e cosmetici Beauty Brands International, delle cuci- creditrici (Ubi, Mps e altri sei istituti) il bilancio 2009 ne Rwk e della licenza per gli articoli per neonati che ha superato il target del piano predisposto in prece- Jette Joop, amplia la sua offerta entrando anche nel denza. Nell’esercizio appena concluso ha registrato 98 settore moda. milioni di ricavi e 6 milioni di ebitda. “Il mio obiettivo – ha spiegato il nuovo managing director Thorsten Stiebing – è rendere i nostri pro- dotti più visibili a livello internazionale rivolgendoci Harrods passa al Qatar a un target attento al lifestyle. Mabrun dovrà diven- Dopo 25 anni il grande magazzino londine- tare il marchio tendenza nel settore dell’abbiglia- se Harrods ha cambiato proprietà. Mohamed al mento sportivo per l’uo- Fayed, il magnate egiziano naturalizzato inglese, mo e la donna oltre ad che possiede anche il Fulham football club, ha arricchire ulteriormente ceduto il celebre department store per 1,5 miliardi il suo ormai consolidato di sterline alla famiglia reale del Qatar. Harrods fa know-how in questo seg- capo a Harrods Group, che conta fra i suoi annessi mento di produzione”. Ad anche una banca, una società real estate e servizi accompagnare Stiebing aerei. Il nuovo proprietario è Hamad Bin Jabr alla guida del brand ci Al-Thani, premier dell’emirato del Qatar e ceo del sono Hannes Oberauch, fondo Qatari investment authority. L’operazione che si occupa dei reparti è stata resa nota tramite un comunicato ufficiale finanze, IT e personale e in cui Mohamed al Fayed ha annunciato di volersi l’ex proprietario Luciano ritirare “a vita privata” e l’advisor Lazard, che si Tasca, che continuerà a è occupato dell’operazione, ha risposto ad ogni svolgere una funzione di domanda con un secco “No comment”. direzione e supporto. Thorsten Stiebing

65 20 maggio 2010 Insights by

OSSERVATORIO SUGLI ACQUISTI DEI TURISTI STRANIERI IN ITALIA: FOCUS SUI RUSSI Tax Free Shopping: i top spender arrivano dalla Russia

Secondo i dati di Global Blue, sono ancora i Russi i top pari al 7% dei loro acquisti totali) ma la spesa in tale spender del Tax Free Shopping nel primo trimestre comparto risulta nettamente in crescita (+60%) ed in del 2010. Registrano infatti un aumento della spesa e termini assoluti mostra, ovviamente, lo scontrino medio transazioni, rispetto all’anno precedente ben superiore più elevato (3.688 euro). al 30% anche se il valore del loro scontrino medio non Nel dettaglio delle principali città italiane, il Tax Free subisce variazioni. Shopping risulta essere in continua espansione. Nel Il mese piu’ interessante del trimestre risulta essere feb- capoluogo lombardo si concentra il 52% delle spese Tax braio che fa segnare un incremento del 40%, importante Free nazionali con un incremento pari al 27%. Il primato impatto dei saldi invernali, ma si difende bene anche per lo scontrino medio si ferma qui con 780 euro. marzo che mostra un +37%. Per quanto riguarda le Buone performance anche per Roma che registra un categorie merceologiche, la spesa dei visitatori russi si incremento del 29%, ma evidenzia un valore medio concentra nel settore fashion (84% degli acquisti totali) degli acquisti lievemente inferiore (648 euro). con uno scontrino medio che si attesta a 639 euro, lieve- Trend interessanti, pur se contenuti, anche a Firenze e mente in flessione rispetto all’anno precedente. Venezia che evidenziano una crescita rispettivamente I Russi prediligono meno i gioielli (il cui peso risulta del 14% e 13%.

SPESA TAX FREE SHOPPING PER I RUSSI - MENSILIZZAZIONE SPESA TAX FREE SHOPPING* CITTÀ* APR 09 - MAR 10

14% + 50% + 40% 12% + 30% 10% + 20%

8% 10% + 0% 6% - 10% 4% - 20% - 30% 2% - 40%

Milano 52% 0% - 50% Roma 23%

Firenze 6% Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Venezia 4% VAR % VENDITE VS. STESSO PESO MESE SU TOTALE Altre 15% MESE ANNO PRECEDENTE * Analisi su GB Index

Contact Global Blue: [email protected] – 0331 1778 000

66 20 maggio 2010 Giro Poltrone

Tansky lascia il timone di Neiman Marcus Cambio ai vertici di Neiman comunque all’interno del gruppo Marcus Group. Il colosso dei come non-executive chairman of department store ha dato l’addio a the board. Il timone del gruppo di Burton Tansky, storico presidente Dallas passerà a Karen Katz, attual- e ceo di Neiman Marcus Inc. e di mente presidente e ceo di Neiman Neiman Marcus Group, che rico- Marcus Stores e Executive Vice priva questa carica dal 2001. President di Neiman Marcus Group. Il 72enne Tansky, che ha lavora- Ad affiancare Karen Katz saranno to per la compagnia fin dal 1989, Jim Gold, nominato presidente della lascerà ufficialmente la poltrona divisione specialty retail e James E. dal prossimo 6 ottobre, ma resterà Skinner, nuovo coo. Burton Tansky

De Grisogono sceglie Gérald Roden La casa di gioielli e orologi De la società ginevrina nella fase di Grisogono ha nominato Gérald ristrutturazione a maggio 2009. Roden nuovo ceo. Roden ha al suo attivo incarichi Il manager, che collaborerà con il di prestigio sia in Francia che ad presidente e a.d. Fawaz Gruosi, Hong Kong ed è stato inoltre pre- assumerà le funzioni svolte dal sidente e ceo di Daniel Roth e Gérald Roden comitato che aveva affiancato Gerald Genta.

Giorgio Presca entra nel team di Citizens of Humanity Citizens of Humanity ha nominato di approdare nel team manageriale di Giorgio Presca nuovo ceo del mar- Citizens of Humanity, Presca ha rico- chio di denim californiano. Il mana- perto la posizione di presidente della ger lavorerà a fianco del fondato- divisione jeanswear all’interno del re e creatore dell’azienda, Jerome colosso americano Vf Corporation e Dahan e del suo partner Adriano prima ancora ha lavorato in diversi Goldschmied, uno dei nomi più gruppi di moda quali Diesel, Levi importanti del denim industry. Prima Strauss & Co. e Benetton. Giorgio Presca

Briko festeggia 25 anni e nomina Pellegrinelli nuovo a.d. Gianluca Pellegrinelli è il nuovo del brand sia sul territorio nazio- a.d. di Briko, il marchio di abbi- nale sia oltre i confini. Dopo aver gliamento per la montagna e il lavorato nel Gruppo Tecnica e in ciclismo. La carica era preceden- Procter&Gamble, il manager va ora temente affidata a Maurizio ad affiancare il presidente Carlo Besozzi. Quaranteseienne manto- Boroli nell’anno in cui Briko spegne vano, Pellegrinelli è stato chiamato 25 candeline di attività e si appresta dalla società Briko srl, che fa capo a spostare i suoi uffici da Romentino al gruppo BHolding della famiglia (Novara) alla sede della capogruppo Gianluca Pellegrinelli Boroli, per proseguire lo sviluppo BHolding a Milano.

Guess: Alberini lascia, Bolla entra nel CdA Giro di poltrone in Guess. Dopo continuerà comunque a far parte e dal 2008 è anche direttore e azio- 10 anni il presidente e coo Carlos del board, all’interno del quale fa il nista del fondo di private equity Alberini lascia il suo incari- suo ingresso Gianluca Bolla, pren- Accord Management. All’interno di co per diventare il nuovo coo di dendo il posto di Alice T. Kane. Guess si occuperà anche dell’Audit Restoration Hardware, azienda spe- Bolla vanta una lunga esperienza Committee e del Nominating and cializzata nell’arredamento. Alberini nel management del gruppo Barilla Governance Committee del CdA.

67 20 maggio 2010 Licenze

Primi passi di Daniele Alessandrini Monnalisa entra in Brasile con Lorena M nel childrenswear Monnalisa ha siglato un accordo di licenza con Daniele Alessandrini muove i primi passi nel bimbo. Lorena M Industria e Comèrcio de Ropas Ltda. Royalities IP Marketing & Managment Ltd , proprietaria Il nuovo partner, con sede a Belo Horizonte, pro- del brand, ha siglato un contratto di licenza per cin- durrà e distribuirà per il mercato brasiliano le linee que anni con la pugliese Marbel srl, già licenziataria di Monnalisa, Monnalisa Bebè e Monnalisa Chic. Frankie Morello, per la produzione e distribuzione della Il lancio delle collezioni childrenswear nel nuovo linea bambino. La parte creativa sarà curata direttamen- mercato è previsto per il prossimo giugno con la te da Daniele Alessandrini. partecipazione alle due principali fiere di settore, La prima collezione sarà dedicata esclusivamente ai Fit 0-16 e Grupo Opera, in cui verrà presentata la maschietti per poi passare in seguito, nelle prossime collezione P/E 2011. stagioni, anche alla bambina. Il progetto verrà presentato all’edizione di Milano Moda Uomo in programma per giugno, per poi approdare a Firenze da Pitti Bimbo. Questa licenza è l’ennesimo tassello della strategia di svi- resta con Safilo luppo del brand, iniziata a gennaio con l’inaugurazione fino al 2015 del nuovo showroom di 700 m² su più livelli. Qui sono presenti tutte le realtà menswear del brand, dalla linea Homme e D.A Daniele Alessandrini, agli accessori, fino alla collezione che per la prima volta ha sfilato a Milano, sempre a gennaio, con l’uomo A/I 2010.

Fixdesign interpreta il mondo Panini Marc Jacobs rinnova la licenza con Safilo per il design, Il gruppo Panini e Atelier Fixdesign hanno stretto la produzione e la commercializzazione delle montature un accordo di licenza per lo sviluppo di una linea da vista e degli occhiali da sole a marchio Marc Jacobs e di abbigliamento e accessori moda ispirati al mondo Marc by Marc Jacobs fino al 2015. La scadenza dell’ac- Panini. cordo, siglato nel 2004, era originariamente fissata al 31 Fixdesign reinterpreterà così in chiave fashion le dicembre 2011. emozioni legate alle mitiche figurine Panini, come Il gruppo di eyewear è presente a livello internazionale l’attesa di scoprire il contenuto delle bustine, lo con una rete di distributori esclusivi e 32 filiali commer- scambio delle doppie e il “celo-celo-manca”. La ciali, distribuite soprattutto tra Usa, Europa ed Estremo linea di abbigliamento comprenderà T-shirt, felpe e Oriente, e conta una trentina di griffe in licenza tra cui polo che si potranno trovare nei negozi di abbiglia- Alexander McQueen, Giorgio Armani, Bottega Veneta, mento sportivo e casual. Dior, Gucci e Jimmy Choo.

Eyevit e Paciotti rinnovano fino al 2014 Paciotti rinnova la licenza eyewear wear di Porto San Giorgio (Ap), con Eyevit Distribuzione fino al che detiene anche la licenza degli 2014 e progetta il lancio della col- occhiali Breil, ha archiviato il 2009 lezione Paciotti 4Us Junior. L’intesa, con un fatturato di 4,8 milioni di che ha per oggetto il design, la pro- euro (+6%). Nei progetti futuri duzione e la distribuzione a livel- dell’azienda guidata da Federico lo mondiale degli occhiali da sole Vitali, oltre al debutto della linea di e delle montature da vista Cesare occhiali da bimbo firmata Paciotti, Paciotti e Paciotti 4Us frutterà, è previsto anche l’allargamento secondo le stime del licenziatario, della distribuzione, che attualmente tra i 18 e i 20 milioni di euro nel riguarda Europa e Medio Oriente, a periodo 2010-14. La realtà di eye- Stati Uniti, Cina, Corea ed India.

68 20 maggio 2010 di Anna Gilde SPECIALE INTIMO & MARE TENDENZE P/E 2010

Fendi Antonio Marras

Bottega Veneta Jean Paul Gaultier

Cover story Stable Ph. P. Alla lingerie si sono ispirate anche le sfi late per la primavera-estate 2010. Ecco allora tornare nel guardaroba femminile corsetto, culottes, sottoveste, baby-doll e reggicalze. La donna riscopre una femminilità più ironica, divertendosi a giocare anche con colori accesi, trasparenze e sovrapposizioni. La lingerie esce decisamente allo scoperto e diventa un capo da esibire!

Ermanno Scervino Dolce & Gabbana

Sonia Rykiel Marc Jacobs

Oscar de la Renta

69 20 maggio 2010 SPECIALE INTIMO & MARE di Gloria Magni TENDENZE P/E 2010 La moda a fi or d’acqua Belle in acqua come in spiaggia. Belle sempre, anche con il copricostume (termine che suona assai restrittivo, ma tant’è) l’ausilio di indumenti fl uidi, versatili e dai confi ni sempre più è stato soppiantato dai ben più economici parei sino a tornare ampi: è il segmento defi nito “fuori acqua”, corollario dei co- prepotentemente in auge. stumi nelle collezioni beachwear in cui è presente in misura Ora si defi nisce caftano, forse in maniera un po’ impropria, sempre maggiore, tanto da arrivare a coprire anche il 40% qualsiasi tipo di abito o tunica da indossarsi nel tempo libero dell’intera proposta dei brand più affermati del settore, se non non necessariamente coordinato con il sotto, e gode ora di la metà. Veramente si tratta di un gradito ritorno, più che di un raggio di azione ad ampio respiro, andando ben oltre la una scoperta, visto già spopolava già al fi nire negli anni ’70, spiaggia ed il calar del sole. E’ ormai assurto a classico, ed è con gli abiti spugnosi e (chissa poi perché…) quasi sempre ora affi ancato da microabiti drappeggiati, short e top in ciniglia, profi lati di bianco, fascianti e svasati, poi rimpiazzati dai caftani pantaloni in leggerissimo jersey. Ecco a tal proposito alcune hippy chic, sino alle tuniche over e scenografi che degli ‘80.Poi voci di spicco dal trade di settore. Deda Corti Margherita, Milano Io mi ricordo quando il cosiddetto “copricostume” imperversava sui lidi più chic, dai tardi ’60 sino agli anni ‘80, poi rimpiazzato dai parei, dai costi più contenuti e spesso usati anche per stendercisi. Poi, per anni, le aziende produttrici di beachwear sembravano non essere più in grado di soddisfare una richiesta di mercato in tal senso e il fuori acqua nelle collezioni era una realtà di poco conto. Negli ultimi anni sono molte le aziende con proposte ricche e ricercate, come Miss Bikini, Christies, Margherita Mazzei, Gottex. Quelli di maggior gradimento sono essenziali, trasparenti, esili e devono soprattutto essere pratici. Christies Tea Carli La bottega di Ennio, Catania Le clienti sono ora più inclini a spendere per un abito delle collezioni beachwear, che per un costume, purchè sia versatile, occupi poco spazio, e dall’utilizzo facile e sempre più esteso. In effetti i pantaloni con le casacche, i top e le tuniche si indossano anche la sera in discoteca, ma pure nel weekend metropolitano. Anzi sono pezzi che racchiudono allegria ed un sano spirito vacanziero, MargheritaMargherita MazzeiMazzei per questo si acquistano volentieri. Certo, molti marchi del settore avrebbero bisogno di una sferzata creativa perché talvolta tendono a replicarsi. Tra i brand di maggior successo, ci sono Miss Bikini, Emamò, Pin-Up Stars , ma anche realtà più di nicchia come Flavia Padovan, Sucrette o Cheeky Pay.

70 20 maggio 2010 SPECIALE INTIMO & MARE TENDENZE P/E 2010

Giusi Sabato e Monica Reali Gimo’, Torino E’ sorprendente come i capi da indossare sopra i costumi nelle nuove collezioni beachwear godano di un utilizzo sempre più ampio! Leggeri, versatili e preziosi come non mai, e con una vita propria affrancata dai costumi accanto a cui vengono proposti. Piacciono sempre le superfi ci dai decori brillanti, che generalmente costituiscono le prime vendite di stagione. Virano verso bagliori più mitigati e comunque ben dosati, ad esempio le superfi ci metallizzate abbinate al bianco e ai neutri, per un effetto più soft. Un esempio su tutti? Le proposte di Emamò, in cui anche le concezioni più semplici diventano sfi ziose.

Emamò VDP

Romeo Amati Insieme 93, Roma Nelle collezioni beachwear 2010 il “fuori acqua” copre sino al 50% dell’intera proposta. Sempre più sofi sticato e meno acquatico, diventa quasi addirittura da red carpet. Di gran successo le proposte di Missoni, come di Emilio Pucci, una menzione al brand Viky St.Barth, caftani lievemente ricamati e dal costo contenuto (partono da € 130). Certo sarebbe meglio una maggior attenzione delle aziende alle nostre esigenze, cioè disponibilità ai riassortimenti, ora quasi inesistenti, e la possibilità di acquistare pacchetti di capi fra loro coordinati a prezzi più vantaggiosi. Non ultimo il lancio di fl ash anche oltre la canonica presentazione, come peraltro già avviene nell’abbigliamento esterno. Miss Bikini Luxe Blumarine

71 20 maggio 2010 SPECIALE INTIMO & MARE di Carlotta Careccia

Avventura appunto, e come si è arrivati fi no ad oggi? Direi per gradi. La Kickoff nasce nel 1980. Nel 1996 il rapporto passa da una distribuzione ad una sub-licenza, dato che il prodotto che veniva importato non era più suffi ciente a soddisfare le esigenze del mercato italiano. Il contratto quindi prevedeva la possibilità di ampliare la gamma di colori, modifi care il fi tting e via dicendo, ma la produzione restava interamente americana. Infi ne, nel 2007 – anche alla luce dei brillanti risultati – viene siglato un contratto di licenza mondiale con Sundek che prevede l’utilizzo perenne, in esclusiva e su scala inter- nazionale del brand. Di fatto è come se fosse un’acqui- sizione. E abbiamo mantenuto degli ottimi rapporti con i proprietari del marchio, con i quali vi è pieno accordo sulle linee di sviluppo e sui nuovi progetti.

E poi l’ingresso del fondo… Esatto, la struttura societaria è cambiata nel 2008 con l’ingresso nel capitale di Kickoff Spa del fondo DGPA Capital con una quota del 60%, mentre il restante 40% delle quote è rimasto alla Pafi n, società che fa capo alla famiglia Pacini. Io sono entrato un anno fa e da allora gli investimenti sono stati costanti: rinnovo del sistema gestionale, inserimento di nuove fi gure professionali con competenze specifi che anche sui mercati internazionali e così via.

Quali sono le aree di business più importanti per voi? La linea che vendiamo di più è il beachwear uomo, in cui non rientrano solo i costumi da bagno ma anche capi La grinta come t-shirt, walkshorts e accessori. Continuano a darci dei buoni risultati anche la linea bambino, nata 4 anni fa, e la linea beachwear donna, che credo abbia ancora un di Sundek grande potenziale inespresso. Le collezioni mare sono di nicchia e hanno una sola esce dall’acqua stagione. Questo non vi limita? In parte sì. E’ proprio per questo che abbiamo deciso di INTERVISTA AD ANDREA PAOLUZZI, ampliare la gamma di prodotti lanciando la collezione Sundek urbanwear. Ci siamo avvalsi della collaborazione AMMINISTRATORE DELEGATO DI SUNDEK

Partiamo dagli inizi…come nasce l’idea? Il fondatore della Kickoff, Luciano Pacini, amava viaggiare negli Stati Uniti alla ricerca di nuovi trend e si rese conto che sulle spiagge californiane e su quelle hawaiane stava impazzando una nuova tendenza, quella del surf. Era la fi ne degli anni ‘70 e tutti i surfi sti sfoggiavano questi pan- taloncini con un sole ed un arcobaleno, i Sundek appunto. Capito il potenziale che poteva avere il brand, l’impren- ditore toscano si mise in contatto con l’azienda e prese accordi per prenderne la distribuzione in Italia… e da lì è partita l’avventura. Interno della sede di Campi Bisenzio (Fi)

72 20 maggio 2010 SPECIALE INTIMO & MARE

Certo che il vostro mare è a 360°, avete anche una linea di solari. La DGPA Capital è un fondo con diverse partecipazioni (Twin Set e Luciano Padovan nella moda, ndr), tra le qua- li Planter’s, un’azienda di cosmetica con cui abbiamo svi- luppato un progetto di creme solari con il nostro logo del sole. Sarà distribuito nella nostra rete di corner ed è una brand extension in cui possiamo garantire un prodotto di qualità abbinato al nostro marchio. E siamo sicuri che ci darà dei risultati positivi.

Come avete chiuso il 2009? In crescita del 7% rispetto al 2008, sui 18 milioni e mezzo di euro di fatturato. Negli ultimi anni abbiamo sempre Campagna P/E 2010 mantenuto un’ottima posizione sul mercato nazionale del beachwear, ma lo abbiamo fatto con criterio e con una grande attenzione ai margini che si sono sempre di Davide De Giglio, il creatore della linea Vintage 55, per mantenuti al di sopra del 25% (ebitda). Per il 2010 pre- realizzare una linea di abbigliamento che sarà presentata vediamo di superare i 20 milioni di euro di fatturato e di nella P/E 2011 e che si farà portavoce di tutto l’heritage mantenere gli attuali livelli di redditività. Sundek degli anni ‘70 e ’80. Ci tengo a sottolineare che il vero cambiamento lo avre- mo nel 2011, una volta che arriveranno i primi frutti di Rimarrà una linea estiva o la vedremo anche nell’in- questo grande rinnovamento, di tutti gli investimenti e vernale? delle nuove iniziative intraprese dall’azienda negli ultimi Ci sarà anche l’A/I. Il briefi ng allo stilista prevede la decli- mesi. nazione dell’universo Sundek nei 12 mesi dell’anno. Il fat- to di avere due collezioni complete ci consentirà di poter Dei surfi sti che scappano dai loro avatar virtuali… gestire in modo continuativo i corner Sundek all’interno “Unplug Yourself”, con la vostra dei punti vendita. ultima campagna stampa avete dato un messaggio forte. Dove sarà distribuita la linea urban? I ragazzi oggi stanno troppo a In tutto il mondo. Il nostro mercato principale resta l’Ita- lungo sul computer e questo lia, a ruota seguono gli Stati Uniti dove, per rimarcare le gli fa male. Bisogna uscire di nostre origini, abbiamo appena trasferito la fi liale da New casa e vivere nella realtà e so- York a Santa Monica. L’Europa resta però la prima area prattutto in modo più sano. della strategia di ampliamento internazionale. Punteremo Prendere il surf e via, basta ovviamente sui paesi che si affacciano sul mediterraneo, stare attaccati al computer! quindi Spagna, Francia e tutti i paesi della ex Jugoslavia mentre Germania, Austria, Svizzera e Scandinavia sono mercati che abbiamo aperto ma su cui punteremo in un secondo momento. Per questo abbiamo deciso di svilup- pare una collezione urbanwear, per poter entrare con for- Solari Sundek Sundek tricolore za anche su quei punti vendita chiaramente al di fuori del mondo legato al mare.

Da corner a monomarca? Per noi il retail è un mondo importante, da approcciare in futuro. Abbiamo solo un monomarca a Santa Marghe- rita, in Liguria, e per il resto siamo presenti solo in corner dedicati all’interno di store multimarca. Avere dei corner è estremamente utile perché è molto simile ad avere un monomarca, bisogna gestire le rotazioni delle collezioni, le rimanenze…diciamo che è una buona scuola per la ge- stione dei monomarca che quasi certamente apriremo in futuro.

73 200 maggiomaggio 20120100 SPECIALE INTIMO & MARE INVESTIMENTI PUBBLICITARI

INVESTIMENTI PUBBLICITARI 2009 DI INTIMO E MARE SULLA STAMPA ITALIANA

Precipitano gli investimenti di intimo e mare: -30%

Il 2009 è stato un anno di vacche magre per i brand di intimo e mare, che hanno stretto i cordoni della borsa per la pia- nificazione pubblicitaria sulla stampa italiana. È quanto emerge dall’analisi condotta da Pambianco sugli investimenti pubblicitari effettuati dai brand di intimo e mare. La contrazione si è attestata al -30,3% e ha riguardato buona parte dei brand. I grandi però hanno sostanzialmente tenuto (-5,8%), i piccoli inserzionisti invece hanno affondato i budget pubblici- tari destinati alle testate nazionali (-49,7%).

Nel 2009 i 164 marchi del settore intimo, calze e mare INTIMO, CALZE E MARE hanno investito in pagine pubblicitarie sulla stampa Top 5 marchi per valore degli investimenti italiana complessivamente € 31,7 milioni rispetto ai € 45,4 del 2008, con una flessione del 30,3%. Δ% rispetto Rispetto all’analisi condotta nel 2008 la riduzione degli Rank Marchio 2009 quota % investimenti che ha investito il settore ha influenzato al 2008 solo in parte la classifica Top 5 dove rimangono ancorati 1 Intimissimi 7.394 23,3 -22,8 ai primi posti Intimissimi e Yamamay. 2 Yamamay 6.435 20,3 -13,4 Intimissimi, la catena retail del Gruppo Calzedonia de- dicata all’intimo, con un investimento di € 7,4 milioni, 3 Calzedonia 2.302 7,3 52,4 pari al 23,3% del totale del settore non cede il podio 4 Tezenis 1.669 5,3 - della classifica, nonostante un decremento degli investi- menti del 22,8%. 5 Triumph 963 3,0 -21,9 Yamamay, il brand campano che poche settimane fa ha Totale top 5 18.764 59,2 -5,8 investito € 400mila nel lancio del brevetto Upper Bra Altri (164 marchi) 12.922 40,8 -49,7 su stampa e radio, mantiene il secondo posto con € 6,4 milioni, pari al 20,3%, in calo del 13,4%. “Nella nostra Totale generale 31.686 100,0 -30,3 strategia di comunicazione – ha commentato Gianluigi Valori in migliaia di Euro Fonte: PAMBIANCO Strategie di Impresa

INTIMO, CALZE E MARE Top 5 testate per valore degli investimenti (Anno 2008)

VANITY FAIR 2.961 (4.012) IO DONNA 2.790 (3.795) GRAZIA 2.455 (3.146) DONNA MODERNA 2.226 (3.077) GIOIA 1.958 (2.576)

Gianluigi Cimmino Valori in migliaia di Euro al netto degli sconti Fonte: PAMBIANCO Strategie di Impresa

74 20 maggio 2010 SPECIALE INTIMO & MARE INVESTIMENTI PUBBLICITARI

Aiuta i bambini dell’Africa con Yamamay.

per informazioni su

Cimmino, a.d. di Inticom - la carta stampata rimane l’ele- Triumph che nel 2009 ha investito € 963mila (-21,9%). mento centrale, che assorbe il 60% del budget annuale. Considerando solo i “marchi omogenei”, cioè quelli che Nel 2009 abbiamo scelto di eliminare dalla pianificazione hanno effettuato investimenti sia nel 2008 che nel 2009 quelle testate non prettamente in target e di dare uno spa- (sono 72), risulta che questi hanno ridotto gli investimen- zio maggiore a internet”. ti del 24,4%, passando da € 39,3 a € 29,7 milioni. Escono dalla classifica delle Top 5 Golden Point, la catena Analizzando le categorie delle testate che nel 2009 hanno retail di Castiglione Delle Stiviere (Mn) e Pompea, che assorbito i maggiori investimenti notiamo che i settima- sarebbe sul punto di acquisire l’azienda bolognese Arcte, nali hanno assorbito il 61% del totale, seguiti dai mensili ramo d’azienda dell’intimo di Mariella Burani. con il 28,5% e dai quotidiani con il 10,5%. Calzedonia, il marchio dedicato all’universo calzetteria Andando ad esaminare la classifica dedicata alle testate e mare del gruppo di Dossobuono di Villafranca (Vr), che hanno raccolto il maggior numero di investimenti poi, guadagna due posizioni e si piazza al terzo posto con un si nota che le prime tre appartengono tutte alla categoria incremento del 52,4% degli investimenti che si attestano dei settimanali e si sono spartite il 25,9% della pianifica- a € 2,3 milioni. Tezenis, altro brand dell’azienda guidata zione pubblicitaria totale. Vanity Fair con € 3 milioni ha da Sandro Veronesi, spinge sull’acceleratore ed entra in attirato la quota maggiore di investimenti, seguito da Io classifica con € 1,7 milioni. In ultima posizione si piazza Donna con € 2,8 milioni e Grazia con € 2,5 milioni.

PREMESSA METODOLOGICA DELLE RICERCHE Per il settore intimo, calze e mare le testate analizzate sono state 59 di cui 3 quotidiani, 23 settimanali e 33 mensili. I Marchi considerati nel 2009 sono stati 164. I dati sono stati raccolti “registrando” tutte le pagine pubblicitarie apparse sulle testate considerate per la ricerca. La valorizzazione degli investimenti è stata fatta scontando del 75% i prezzi lordi di listino delle singole testate, rilevati dalla pubblicazione “Dati e Tariffe” - prontuario dei mezzi pubblicitari italiani. Il 25% del prezzo di listino costituisce, secondo le nostre stime, il costo più verosimile delle pagine pubblicitarie.

L’analisi integrale è disponibile a pagamento. Per informazioni scrivere a [email protected] o telefonare allo 02-76388600.

75 20 maggio 2010 SPECIALE INTIMO & MARE di Carlotta Careccia TENDENZE P/E 2010 Belle de jour Fresca ma con un velo di malizia. L’estate della lingerie è fatta di capi basic sui quali risaltano fi occhi, pois ed una costellazione di fi orellini che conferiscono un’aria ammic- cante senza essere aggressivi.

Intimissimi La Perla

Christies

Triumph

Agent Provocateur

Chantal Thomass

Rosa Pois

76 20 maggio 2010 di Emanuela Dalle Molle e Milena Bello SPECIALE INTIMO & MARE TENDENZE P/E 2010

Liu Jo Sapore di mare Con il primo caldo torna la voglia di sfoggiare fantasie fl oreali, divertenti pois e addirittura il jeans per le fanatiche del denim. Quest’estate sulle spiagge impazza lo stile pin-up per un ritorno alla spensieratezza d’altri Sundek tempi.

Parah Yamamay

Replay

Vilebrequin

Miss Bikini Original

Magda Gomes

77 20 maggioMaggio 2010 SPECIALE INTIMO & MARE di Rossana Cuoccio TENDENZE P/E 2010 Plastic très chic!

Al mare come in città è jelly shoes mania. Colorate e divertenti, in versione infradito, fl at o con laccio alla caviglia, le scarpe di gomma sono il must dell’estate. Ultra chic quelle rivisitate dai grandi designer. Marni Guess

Stuart Weitzman Gucci

Havaianas Paul & Joe Melissa

Vivienne Westwood Anglomania

Giorgio Armani

78 20 maggio 2010 di Fosca Palumbo SPECIALE INTIMO & MARE TENDENZE P/E 2010 Un’accoppiata Prada vincente!

Da Portofi no a Saint Tropez, in spiaggia o in barca, non deve mai mancare la maxi Hermès shopper, grande, colorata... o addirittura traforata. Un passepartout a cui non rinunciare specialmente se abbinato a cappelli di ogni foggia e colore che, più che proteggere dal sole, Bottega Veneta sono il vero segno distintivo di chi non vuole passare inosservato.

Loro Piana

Chanel

Louis Vuitton

Gas

Emilio Pucci

79 20 maggio 2010 Campagne & Eventi

Tris di bellezze per Rimmel Per la campagna autunnale Rimmel dibili diversità che si trovano nella vanta un nuovo trio di bellezze. Il città di Londra”. tris di star scelto dal brand appar- Rimmel, che vanta ben 175 anni tenente al gruppo Coty, è formato di esperienza nel settore cosmetico, dall’attrice Zooey Deschanel dalla oltre al continuo lancio di prodotti cantante Solange Knowles (nella innovativi, deve il suo successo alle foto) e dalla modella Alejandra famose ambasciatrici che prestano Ramos Munoz, tutte scelte per il il loro volto alle campagne pubbli- Solange Knowles loro stile che “rappresenta le incre- citarie.

Parah promuove Nastya Kunskaya per la P/E 2010 La campagna pubblicitaria per la quattro diversi soggetti della colle- P/E 2010 dei costumi Parah ha zione mare, saranno visibili fino a ancora il volto della modella russa fine giugno su manifesti affissi nelle Nastya Kunskaya, immortalata sulla maggiori città italiane e sui periodi- spiaggia di BravoClub Almaza Beach ci femminili. a Marsa Matrouh, in Egitto, dal foto- Un milione e mezzo di euro è, infine, grafo Francesco Chiappetta. il budget di pubblicità che il gruppo Le pubblicità dello storico mar- ha investito per la comunicazione di chio di moda mare e intimo, con prodotto per la stagione P/E 2010.

Lancel, una notte parigina con Beatrice Rosen Lancel presenta la nuova campa- co e audace della maison fondata gna in cui è protagonista Beatrice nel 1876.“Beatrice interpreta alla Rosen, attrice franco-americana, perfezione la donna Lancel: elegan- nuova egérie della maison francese. te senza essere ossessionata dalla Gli scatti, ambientati in una notte moda, libera e intelligente”, ha spie- parigina in cui non può mancare la gato Marc Lelandais ceo di Lancel, borsa icona Premier Flirt, traduco- che dal 1997 fa parte del gruppo no in immagini lo spirito romanti- svizzero del lusso Richemont.

Helena Christensen e Daisy Lowe guest star di Odd Molly Per la prima volta insieme, la top Christensen, già da alcune stagioni model Helena Christensen e la donna icona e testimonial del mar- It-girl Daisy Lowe sono le protago- chio, questa volta non come sempli- niste d’eccezione della nuova cam- ce modella ma nella veste di foto- pagna P/E 2010 di Odd Molly. grafa. Scattata nella suggestiva loca- Il brand svedese dallo stile folk con- tion del Chelsea Hotel a Londra, la temporaneo riconferma l’ormai nuova campagna gioca sul confronto consolidato legame con Helena tra le due donne.

Issey Miyake ospita i Photograffiti di K-Narf La boutique Issey Miyake di rue ultimo libro “Wonderland Trip”. Royale a Parigi offre il suo spazio Veri e propri graffiti fotografici, le alle opere dell’artista K-Narf che vi opere si basano sul tema dei vecchi allestirà, dal 6 maggio al 20 giugno, parchi di attrazioni di Tokyo degli il suo atelier creativo. L’artista inva- anni ‘70 e ‘80 che rivelano i resti di derà lo spazio Issey Miyake con una un’epoca fastosa in cui predomina- serie di Photograffiti tratti dal suo vano la cultura pop e l’abbondanza.

80 20 maggio 2010 Lifestyle

Patrick Jouin fa il Cordon Rouge Gucci restaura Il Gattopardo a G.H. Mumm e La Dolce Vita In occasione del Salone del Mobile Gucci continua il suo impegno nella conservazione del 2010 La maison di champagne G.H. patrimonio artistico e culturale del cinema d’autore con Mumm ha presentato una nuova un’ulteriore donazione di 900mila dollari a The Film linea di oggetti dedicati al fonda- Foundation di Martin Scorsese per il restauro cinema- tore Georges Hermann Mumm tografico che quest’anno include due classici del cinema ideata e disegnata da Patrick Jouin, italiano: Il Gattopardo (1963) di Luchino Visconti e La fra i designer francesi più in voga Dolce Vita (1960) di Federico Fellini. Ad oggi la maison del momento. fiorentina ha donato un totale di 1,5 milioni di dollari Patrick Jouin “È partito tutto un anno e mezzo fa a The Film Foundation per il restauro di sei film ico- quando la maison francese mi ha con- nici, tra cui Senso di Luchino Visconti e Le Amiche di tattato per chiedere se ero disponibile a rea- Michelangelo Antonioni. lizzare una linea di oggetti che ruotasse intorno allo champagne. Il frutto di questo lavoro è una linea che si ispira al fondatore, Georges Hermann Mumm, e nasce dall’osservazione del marchio, di cui ho cercato di esprimere le idee chiave”. Emblema della linea di oggetti realizzati da Jouin è l’ice bucket, il secchiello portaghiaccio che si ispira al nastro rosso, icona della maison di champagne. Fu infatti il fondatore Georges Hermann Mumm nel 1875 a rivestire ogni bottiglia con il famoso Cordon Rouge, il nastro Rosso della Legione d’Onore, il più alto riconoscimento francese creato da Napoleone I. “In questa linea di oggetti mi sono concentrato sul nastro rosso – prosegue il designer – che diventa il manico del secchiello. Ho disegnato un gesto, che è il punto di partenza della mia arte e ritengo di essere La Vogue Fashion’s Night Out si fa in 7 riuscito ad unire l’eleganza e la bellezza all’aspetto pratico”. Appassionato di disegno fin da bambino e Cresce la Vogue Fashion’s Night Out. Dopo il successo figlio di un artigiano, Jouin si è fatto conoscere grazie della scorsa edizione, il colosso Condè Nast ha deciso di alla collaborazione con Philippe Stark, per il quale estendere la notte bianca della moda di oltre una setti- ha lavorato per quattro anni. Ha poi collaborato con mana. La collaborazione fra le edizioni internazionali di Ducasse per realizzare dei piatti in limited edition Vogue e i grandi magazzini, flagship store e boutique e ora ha in programma nuovi progetti. “In questo di alta moda di tutto il mondo toccherà le capitali di 16 periodo sto collaborando con diverse ditte italiane Paesi. A dare il via alla catena di appuntamenti glam sarà come Cassina, Alessi e Kartell che offrono tante pos- la Francia, il 7 settembre e, a ruota, partiranno l’Inghilter- sibilità ad artisti come me”. ra, l’Italia, la Spagna, l’India, la Russia e gli Stati Uniti per finire poi il 16 settembre con Grecia e Turchia.

Birò: il nuovo modo di muoversi in città by Estrima

A metà fra uno scooter e una pic- giare nei parcheggi per motocicli cola automobile, Birò è un veicolo e può accedere nelle zone a traf- a quattro ruote di nuova genera- fico limitato poiché ha emissioni zione creato da Estrima. zero. L’azienda di Pordenone ha, infat- Birò può raggiungere una veloci- ti, progettato e realizzato questo tà di 45 km/h e con una ricarica pratico veicolo elettrico biposto, il completa (attraverso una tradizio- più piccolo nel suo genere presen- nale presa di corrente a 220v) ha te sul mercato, che si può posteg- un’autonomia di 50 km.

81 20 maggio 2010 ABBONAMENTO 2010 PPambPambiancoweek comodamente

in uffi cio o a casa tua? Numeri, Fatti e Protagonisti della Moda e del Lusso

ABBONAMENTO ANNUALE A PAMBIANCOWEEK CARTACEO 19 numeri quindicinali Direttore Editoriale David Pambianco Per sottoscrivere l’abbonamento compila la scheda sottostante e inviala per posta, unitamente ad Direttore Responsabile un assegno intestato a Pambianco Srl, Uffi cio Carlo Pambianco Abbonamenti, Corso Matteotti 11, 20121 Milano; oppure inviala via fax allo 02-78.41.17, unitamente all’attestazione di avvenuto pagamento. Redazione Rossana Cuoccio, Carlotta Careccia, Emanuela Dalle Molle, Fosca Palumbo, Claudia Cogliandolo Per maggiorigiorii iinformazioninfformaziioni scscrivereriivere a [email protected] Titolare dell’abbonamento (tutti i campi sono obbligatori) Collaboratori Nome Cognome Anna Gilde, Milena Bello, Monica Camozzi, Gloria Azienda Posizione Magni, Andrea Guolo, Alessio Candi, Giacomo Curti Telefono Fax

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