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Canobbio Indice Benvenuti a Canobbio 3 Carta dei sentieri comunali 12 Lo stemma comunale 4 Il territorio comunale nella mappa del 1897 ed i toponimi 13 Scheda 5 Evoluzione statistica della popolazione Profilo storico 7 di Canobbio dal 1850 15 Edifici di interesse pubblico, fermate trasporti pubblici, punti raccolta rifiuti 10 Indice strade e piazze 16 Piano generale 11 La Parrocchia di San Siro 18 N.B. Questa pubblicazione è compendiata da i servizi di trasporto pubblici comunali e regiona- un “vademecum” redatto separatamente con li, la parrocchia cattolica, le diverse associazioni le indicazioni variabili nel tempo nell’intento di e gruppi locali, i ristoranti, i bar, le farmacie, gli essere sempre un punto di riferimento aggior- studi medici e i negozi. nato per il cittadino. Comprende: organizzazio- ne politica del Comune con le attuali autorità, gli Il «vademecum» viene ristampato periodica- orari degli sportelli dei servizi pubblici comunali, mente secondo necessità. 2 Benvenuti a Canobbio A nome della comunità di Canobbio porgo il più in tutti i campi, una comunità viva e sensibile alle cordiale benvenuto a tutti coloro che si appresta- necessità dei cittadini. no a visitare, soggiornare o che intendono stabi- lirsi nel nostro comune. Particolare attenzione è stata data alla qualità di Essi troveranno sull’opuscolo “Canobbio” e sul vita in tutte le sue espressioni. Il cittadino può nostro sito internet www.canobbio.ch tutte le trovare a Canobbio quello che cerca e si atten- informazioni, di varia natura, che consentiranno de da un comune dinamico, moderno e vicino loro un approccio immediato con la nostra realtà ai propri abitanti, i quali, come dimostrato da un locale. recente sondaggio eseguito dalla SUPSI, dichia- Canobbio andrà poi vissuto dal suo interno a rano un forte legame con il proprio comune. contatto con la gente e non si tarderà a scoprire come il nostro comune sia aperto e accogliente. Molti sono i momenti di incontro offerti alla co- munità dove si respira un’aria di festa e cordialità Il paese è posto su un deposito morenico al cen- e dove la popolazione risponde sempre con una tro della valle del Cassarate e viene chiamato il presenza numerosa. “balcone su Lugano”, per la sua posizione, ben soleggiato e con vista sulla città e il lago. Anche in futuro Canobbio vuole rimanere un co- mune attraente, vivo, efficiente e a misura d’uo- Un comune che negli ultimi decenni ha subito mo, mantenendo alta l’offerta dei servizi: per far una trasformazione radicale passando, come questo nel migliore dei modi e promuovere la molti comuni della nostra regione, da comune crescita del comune, occorre una partecipazione rurale a comune urbano. attiva da parte dei cittadini. Per questo invito tutti a voler essere presenza viva nel contesto comu- Lo sviluppo delle zone abitate a Canobbio è an- nitario. dato di pari passo con l’estensione dei servizi pubblici e privati, con una politica che lo ha reso BENVENUTI A CANOBBIO. attrattivo per tutte le fasce d’età e in particola- re per le famiglie, che qui trovano, anche grazie Il Sindaco alle numerose associazioni che spaziano un po’ Roberto LURATI 3 Lo stemma comunale “di rosso, alla canapa d’oro fogliata e gambata d’argento” La tradizione vuole che l’emblema del Comune tempo nella regione si lavorava la canapa e molti raffiguri una pianta di canapa, essendo opinione erano i “bürich” (maceratoi), dove era messa la popolare che il nome Canobbio derivi da essa; un canapa a macerare. Fonte: Gastone Cambin, Armoriale dei Comuni ticinesi 4 La scheda Nome del Comune Superficie Canobbio (in dialetto locale: Canöbia e Canöbi) 130 ha di cui 50 di bosco Cantone Ticino Altitudine 391 m s/m di media; la quota massima del com- Distretto di prensorio si trova a 450 m s/m e la minima a Lugano 300,5 m s/m Circolo di Vezia Popolazione 1918 (31.12.2008) Frazioni Canobbini, nella forma antica, o Canobbiesi, se- Corba, Ganna, Maglio, Cartiera - Ponte di Valle. condo l’uso oggi prevalente Oltre a queste, elencate nell’attuale Regolamen- to comunale, si indicavano in passato le seguen- ti altre frazioni: Bollette, Cartiera Vecchia, Cioos, Confini comunali con Fornace, Domisasca (o Cartiera Nuova) Cadro, Capriasca, Comano, Lugano e Porza 5 Canobbio balcone su Lugano Vista dal sagrato della Chiesa Canobbio è insediamento di antica origine, ben Il nucleo primitivo si è formato nella parte più esposto al sole, ubicato nella immediata periferia alta e meridionale della collina ed è qui che ven- della città, allungato sul promontorio che inter- nero messe alla luce testimonianze di antichi rompe la valle del Cassarate, con la sua chiesa insediamenti. Che di seguito si è sviluppato in posta all’estremo limite orientale ed esterna al gran parte lungo la vecchia strada di collegamen- nucleo vecchio, dove incanta la vista sul golfo. to tra la città e Tesserete. Sotto, gli orti poi i chiosi piantati a vigna. La Piazzora e la Piazza Colombaro, oltre al sagra- Ad occidente, a guardia del paese, sull’eremo to, rappresentano gli unici slarghi delle strade che colle del San Bernardo di Comano, si trova l’anti- da sempre sono luoghi d’incontro. chissimo luogo di culto dedicato al Santo, a noi da sempre molto caro, che sovrasta da uno sperone. “Balcone su Lugano” è la didascalia appropriata E ai piedi il poggio di Trevano dove almeno mille che sul timbro postale di Canobbio accompagna anni fa già esisteva un castello, posto lì quasi fos- lo scorcio di golfo con in primo piano la chiesa di se avamposto a difesa di Canobbio. San Siro. 6 Profilo storico In antichi documenti, Canobbio è anche indicato zione ecclesiastica ordinaria, almeno fino dal se- con Canubio, Canubia, Canobio. Si vuol far de- colo XII come appare da sentenza pontificia del rivare il nome Canobbio da “cannabis”, canapa, 1187, contro le pretese del Vescovo di Como. La pianta che veniva largamente coltivata in paese giurisdizione ecclesiastica dell’abbazia su Canob- fino all’inizio del Novecento. bio cessò almeno nel 1472” (A. CODAGHENGO, Storia religiosa del CT, 1942, II, pp. 219-220). La citazione più antica di Canobbio è del 712, epoca alla quale risale l’appartenenza del com- Nel 1484 la peste infierì in modo particolarmente prensorio al monastero di San Ambrogio di Mila- violento. Ma le cronache ricordano la drammati- no. Nel 726 il “vico di Canobbio” venne donato cità delle conseguenze della peste bubbonica del dal re longobardo Liutprando all’abbazia di San 1630 che distrusse quasi tutta la popolazione. Si Pietro in Ciel d’Oro a Pavia. È difficile dire cosa salvarono una ventina di persone delle famiglie potesse significare Canobbio in epoca preceden- dei Quadri, dei Marchi, dei Solari, e degli Azzali- te, se ci fossero degli abitanti e quale fosse la ni. Reggeva la Parrocchia il primo parroco di Ca- loro consistenza: si sa comunque che le tombe nobbio, don Azzalini, che fu vittima pure lui del qui trovate appartenevano ad agricoltori e cac- morbo prestando assistenza ai suoi parrocchiani ciatori, non erano perciò state lasciate da popoli moribondi. in transito ma da gente che vi risiedeva. È pure ipotizzabile che queste persone venissero sulla Canobbio fu interessato da vicino alle turbolenze campagna nostra solo per coltivare e non vi aves- politiche dell’Ottocento: la rivoluzione del 1839 sero la loro residenza: questa è probabile che allorquando il suo Parroco, don Giuseppe Fuma- fosse più in alto verso Comano o Porza. Dall’otta- galli, era presidente del Gran Consiglio e vi venne vo secolo e fino al 1100, e forse oltre, Canobbio coinvolto in persona, la presenza di diversi rifu- fu sede di una cella monacale dell’ordine bene- giati politici italiani presso i Fumagalli della villa dettino dipendente da San Zenone di Campione sita vicino alla chiesa ai tempi dei primi moti d’in- ed indirettamente dall’abate di San Ambrogio in dipendenza italiani. Milano. “L’abbazia di San Ambrogio già teneva la chiesa di San Siro in Canobbio come sua chiesa A Canobbio non esiste più patriziato dalla metà propria ed aveva sulla terra e sui coloni giurisdi- dell’Ottocento. Le famiglie prima indicate come 7 patrizie erano quelle dei Solari, dei Galeazzi, dei sio), dai Gianinazzi (di Malvaglia), dai Bizzozero, Pedrolini, dei Quadri, dei Marchi, degli Azzalino, dai Lurati, dai Pescia (della Valle Verzasca), dai e dei Fumagalli. Non esistono più a Canobbio di- Martinenghi, dai Bernasconi (di Lugano), dai scendenti di queste famiglie patrizie. Tettamanti ed altri che si stabilirono a Canobbio specialmente nel Settecento e nell’Ottocen- Il vecchio nucleo degli abitanti di oggi è forma- to chiamati a far da massaro ai Fumagalli, agli to dai Ghielmini (che sono originari di Mendri- Amadio, ai Canevali, ai Bellasi o ai Pocobelli. 8 Carta dei sentieri comunali COMUNE DI CANOBBIO COMUNE DI COMANO COMUNE DI PORZA (LUGAGGIA) COMUNE DI CAPRIASCA DI COMUNE COMUNE DI LUGANO (PREGASSONA) COMUNE DI LUGANO COMUNE DI CADRO Immagine del nucleo agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso. (DAVESCO) A sinistra la “Risciada di Pescia”, a destra la “Risciada di Lürà” 12 9 COMUNE DI LUGANO DI COMUNE COMUNE DI CANOBBIO Edifici di interesse pubblico Fermate trasporti pubblici Autolinee Regionali Luganesi (ARL) 1 Casa Comunale 14 Canobbio Stazione 2 Centro Scolastico (Scuole elementari) 15 Canobbio Cioos 3 Scuola dell’Infanzia COMUNE DI COMANO 16 Canobbio Centro Studi 4 Autorimessa e magazzino comunali 17 Trevano - Corba 5 Casa Colombaro 18 Ganna 6 Ambulatorio medico (Casa Cappellanica) Trasporti Pubblici del Luganese (TPL) COMUNE DI PORZA 7 Chiesa San Siro - Cimitero (LUGAGGIA)