Ambito

Territoriale

di Cantù

Carta dei Servizi

Centro Diurno Disabili

Cermenate

COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE

Brenna - Cantù - - - Cermenate - - -

Dirigente del Capofila Dott.ssa Antonella Bernareggi

Coordinatore del Servizio Dott. Gian Piero Colombo

Responsabile del CDD di Cantù - Cascina Amata Sig. Fabio Ghidotti

Responsabile del CDD di Cermenate Sig. Silvio Pagliaro

Struttura CDD Struttura CDD Via Ugo Foscolo, 1 Via Montale, 10 22063 Cascina Amata di Cantù (CO) 22070 Cermenate (CO) Tel. 031 732070 – Fax 031 732070 Tel. 031 771035 – Fax 031 771035 e-mail: [email protected] e-mail: [email protected]

Come raggiungere la struttura Il CDD di Cermenate è raggiungibile: • In auto arrivando dal centro città, percorrendo via Scalabrini fino all’altezza di via Don M. Bazzoni , quindi svoltando a sinistra una volta oltrepassato il cimitero; oppure raggiungendo via Montale dalla SP 32, attraverso una delle rotatorie che immettono su via XXV aprile o, poco più ad ovest, via Lavezzari. • In autobus con la linea ASF C60 (fermata in via Matteotti a Cermenate), oppure, da Cantù Asnago, con la linea C84 di FNM (fermata in via Matteotti).

Carta dei servizi

In ottemperanza alle normative regionali D.G.R. 18334/2004 e 3540/2012, 2569/2014, il Comune di Cantù, quale Comune Capofila della gestione associata dei Centri Diurni Disabili dell’ambito territoriale ubicati a Cantù e a Cermenate ha elaborato la propria Carta dei Servizi, documento che presenta dettagliatamente i servizi e le modalità di offerta dei medesimi all’interno del centro diurno. Tale documento può essere soggetto a variazioni in base a cambiamenti della struttura, dei servizi offerti, o al tipo di convenzione stabilito con l’Agenzia di Tutela della Salute dell’Insubria.

L’attuale versione è aggiornata al mese di marzo 2016

INDICE CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI CERMENATE

Presentazione Ubicazione e breve descrizione pag. 5 Enti di riferimento pag. 6 Breve storia del servizi pag. 7 Destinatari e capienza pag. 8 Autorizzazione al Funzionamento pag. 8

Illustrazione del Servizio Filosofia del servizio e finalità pag. 8 Cenni sulla storia del servizio pag. 9 Modalità organizzative e di funzionamento pag. 10 Modalità di ammissione pag. 10 Accoglienza utenti pag. 11 Modalità di dimissione pag. 12

Modalità di coordinamento Responsabile di struttura pag. 12 Educatori pag. 13 ASA/OSS pag. 13 Psicopedagogista pag. 13 Fisiatra pag. 13 Fisioterapista pag. 14 Infermiere professionale pag. 14 Neuropsichiatria pag. 14 Consulente Sociale pag. 14 Psicologo supervisore pag. 14 Interventi specialistici sanitari pag. 15 Servizio di ristorazione interna pag. 15 Servizi integrativi pag. 15 Costi a carico del caregiver pag. 15 I servizi resi e la programmazione tipo pag. 16 Definizione del servizio Schema giornata tipo CDD pag. 16 Attività e prestazioni pag. 16 Cartellino di riconoscimento pag. 17 Sistema di valutazione della soddisfazione pag. 17 I documenti e il sistema informativo pag. 18 Modalità di comunicazione con il caregiver pag. 18

Appendice pag. 19-23

Presentazione

UBICAZIONE E BREVE DESCRIZIONE

Il Centro Diurno per Disabili (CDD) ubicato in Via Montale 10, è compreso tra l’abitato storico del Comune, a nord, e l’asse di scorrimento della SP 32, a sud. La struttura non si colloca isolata, ma si trova collocata in un unico lotto con la Scuola Primaria di via Montessori ed un’area di verde pubblico; nelle adiacenze si trovano il centro di raccolta rifiuti, la piscina “Aqvasport” ed una casetta per l’erogazione idrica pubblica, un campo addestramento cani per la Protezione Civile, il cimitero di via Don Bazzoni. Il complesso sopradescritto non si costituisce come sistema architettonica integrato, ma rende conto, nelle ore diurne, di una relativa frequentazione dell’area, pur non occupata da abitazioni o esercizi commerciali, considerato che la cittadinanza accede con regolarità ai servizi ed agli impianti. L’area risulta invece poco presidiata in orari notturni. IL C.D.D. è sufficientemente lontano da strade di grande traffico; in linea d’aria la SP32 è in effetti poco distante, ma non in misura tale da comportare un sensibile impatto acustico esterno. La superficie occupata dal CDD è di mq. 656, distribuiti su unico piano. Il CDD consta di:

• 1 atrio di entrata posto all’ingresso principale • 1 corridoio continuo a collegamento degli ambienti • 1 aula video • 1 locale per il riposo • 1 infermeria • 1 laboratorio per attività cucina • 2 ripostigli • 1 locale con quadro elettrico • 1 locale spogliatoio per il personale • 1 locale lavanderia • 1 locale polifunzionale adibito anche a refettorio • 1 laboratorio falegnameria • 1 locale pittura • 1 aula dedicata ad attività di piccolo gruppo e attrezzata con pc • 1 aula per informatica e raccolta archivi • 1 aula per giochi motori e musica (palestrina interna) • 1 ufficio • 6 bagni attrezzati per gli ospiti • 3 bagni per il personale

La centrale termica ha una superficie di mq. 60 ed è collocata esternamente alla sede del CDD. Cortile e percorsi lastricati esterni occupano mq. 480. L’edificio ha pianta quadrata, con lato di m. 27, ed Internamente vi è collocato un patio a cielo aperto, di mq. 81; il patio è accessibile da vari ambienti e racchiude al centro un’ampia aiuola. La copertura è a falde inclinate verso l’esterno, cosicché il volume si presenta come quello di un unico padiglione, chiuso sui quattro lati da una facciata continua di alluminio, vetro e pannelli coibentati.

ENTI DI RIFERIMENTO

Il CDD è gestito in forma associata tramite convenzione tra i comuni del Distretto Canturino (Brenna - Cantù - Capiago Intimiano - Carimate - Cermenate - Cucciago - Figino Serenza - Novedrate). L’Ente responsabile e gestore del CDD è il Comune di Cantù, quale Comune Capofila del Distretto, sito in P.za Parini, 4. L’Ente attualmente incaricato dell’esecuzione dei servizi è la “Solidarietà e Servizi Cooperativa Sociale” di Busto Arsizio, via Isonzo 2, 21052 Busto Arsizio (Varese).

Per l’attività di progettazione ed erogazione dei servizi socio assistenziali e socio sanitari per persone disabili e /o svantaggiate realizzata presso il Centro Diurno Disabili di Cantù, “Solidarietà e Servizi Cooperativa Sociale ha ottenuto la certificazione di conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2008 dalla società “SPS Cert” (7 dicembre 2015).

BREVE STORIA DEL SERVIZIO

L’apertura del CSE (Centro Socio-Educativo) di Cermenate risponde all’esigenza di istituire una seconda unità d’offerta territoriale, ad integrare il preesistente CSE di cantù/Cascina Amata, che era attivo dal 1984. Con deliberazione n° 5 del 5 gennaio 1990 i Comuni dell’Ambito Territoriale conferiscono all’USSL n°12 la delega per la gestione delle funzioni socio-assistenziali. La struttura di riferimento viene individuata nell’attuale sede, in precedenza adibita ad asilo nido, peraltro sottoutilizzato. Con deliberazione 705 del 20/11/1990 il Comitato di Gestione dei Centri individuato dall’USSL 12 affida ad una cooperativa sociale lo svolgimento in convenzione delle funzioni educative e ausiliarie. Il 4/12/1990 detto Comitato approva un documento di organizzazione ei due CSE territoriali, in ottemperanza alla LR 1/86 e dal Piano Socio Assistenziale emanato dalla Regione per il triennio 1989-1991 (normativa di riferimento, di fatto, per tutti gli anni ’90). Viene definita una équipe specialistica sanitaria (psicologo, neuropsichiatra, pedagogista; successivamente subentrerà anche la figura del fisiatra, facente funzioni di Responsabile Sanitario) fornita dalla USSL, nonché una figura di Responsabile esterno ed una Coordinatrice. La conduzione delle attività è affidata ad un team di educatori, coadiuvati da due ASA. All’avvio del servizio, nel gennaio 1991, i frequentatori sono 10, provenienti dai Comuni di Cantù, Cermenate e Capiago Intimiano. A fine 1993 gli utenti sono già raddoppiati, iI personale educativo si è accresciuto dalle iniziali 5 a 9 unità. Nel dicembre 1993 ha luogo la pubblica gara di appalto per l’aggiudicazione degli interventi educativi, socio-assistenziali e di pulizia: l’ esito della gara premia una nuova cooperativa sociale (“Master” di Gallarate, subentrante a “Progetto Sociale”), la quale gestirà il servizio fino al 31 agosto 2006. I CSE vanno incontro a un ricambio totale della équipe educativa. A partire dal 1997, il riordino del sistema sanitario comporta un progressivo ridimensionamento della équipe specialistica (decade anche il ruolo di Responsabile Sanitario), di pari passo con una crescente responsabilizzazione del personale fornito dalla ditta aggiudicataria, che avocherà entro il 2000 anche le funzioni coordinative interne e parte di quelle amministrative. Nel 1998 viene raggiunta per la prima volta la piena capienza (30 posti). Nel 1999 si registra l’esordio delle esperienze di soggiorno con pernottamento esterno; dal 2002 tali soggiorni assumono cadenza regolare, rientrando a pieno titolo nella programmazione annuale del servizio.

La legge quadro 328/2000 per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali apre la strada a radicali modifiche, riportando in primo piano il ruolo degli enti locali nella organizzazione della rete dei servizi alla persona. Sono istituiti i Tavoli d’Area sulla Disabilità, in accordo al Piano di Zona. Nel dicembre 2003 si conclude l’esperienza di gestione delegata del servizio da parte della ASL (che svilupperà le funzioni di controllo e vigilanza), e il Comune di Cantù, capofila dei Comuni associatisi nell’Ambito Territoriale Canturino, recupera l’esercizio di gestione delle due realtà territoriali, avvalendosi di affidamento a cooperativa sociale tramite appalto. Tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005 sono posi in essere e via via perfezionati i processi di adeguamento degli standard strutturali e gestionali, in vista della riqualificazione da Centro Socio-Educativo (CSE) a Centro Diurno Disabili (CDD). Dal 1 settembre 2006 ad oggi il servizio è gestito dalla cooperativa sociale “Solidarietà e Servizi di Busto Arsizio. Tra maggio e giugno del 2009 le attività del CDD sono state in via eccezionale dislocate presso la sede de “Il Gabbiano” a Cantù, a seguito di un cedimento della copertura della struttura di Cermenate, che ha reso necessarie importanti opere di ristrutturazione.

DESTINATARI E CAPIENZA

Il CDD di Cermenate è accreditato ad accogliere un massimo di 15 persone disabili con notevole compromissione delle autonomie nelle funzioni elementari dipendenti da qualsiasi causa, di età superiori ai 18 anni e, di norma, fino ai 65 anni di età. Il minore di età potrà essere eccezionalmente accolto solo in presenza di determinate condizioni: • una specifica richiesta del caregiver (tutore/amministratore di sostegno/familiare); • una valutazione della necessità di interventi di lungo-assistenza da parte dell’ ATS di residenza e dell’ UO di Neuropsichiatria Infantile di riferimento o dello specialista Neuropsichiatra Infantile dell’ Istituto di Riabilitazione extra ospedaliera accreditato; • disponibilità dell’Ente gestore della struttura ad adeguare i propri interventi al minore. Possono accedere al CDD in via prioritaria persone disabili residenti nei Comuni dell’Ambito Territoriale di Cantù.

AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO

Le strutture sono abilitate come CDD tramite autorizzazione al funzionamento n.1365 per il CDD di Cermenate e n.1366 per il CDD di Cantù del 28.07.2005 rilasciate dalla Provincia di Como Settore Solidarietà Sociale. Le stesse sono state accreditate con delibera della Giunta Regionale n. 1147 del 23 novembre 2005.

Illustrazione del servizio

FILOSOFIA DEL SERVIZIO E FINALITA’

Gli ospiti del CDD sono persone disabili, con riduzione nell’autonomia e nell’autosufficienza, per le quali la struttura si propone di: • garantire il soddisfacimento dei principali bisogni socio-sanitari, riabilitativi, socio- riabilitativi ed educativi in regime di trattamento diurno, al fine di mantenere o accrescere il livello di autonomia personale e di benessere psico-fisico; • stimolare i processi affettivo – sociorelazionali, tesi alla conservazione delle risorse psicofisiche individuali degli utenti e all’integrazione sociale; • fornire il sostegno al caregiver, anche coinvolgendole nella pianificazione e nelle attività.

L’obiettivo del lavoro socio-sanitario è senza dubbio quello di “promuovere” in generale dei processi di aiuto che permettano al disabile di vivere la migliore qualità di vita possibile, indipendentemente dal livello di autosufficienza e dallo stato invalidante, nella consapevolezza che la persona disabile, generalmente, è caratterizzata da: • elevata complessità, rappresentata dall’intera gamma dei bisogni dell’individuo; • assoluta specificità, che identifica l’unicità, l’irripetibilità del singolo; • assoluta unitarietà, che fa riferimento all’integrazione totale dell’individuo e dei suoi bisogni; • elevata fragilità, che significa rischio di dipen denza, rischio di “oggettivazione”.

L’organizzazione del CDD deve puntare alla realizzazione di modalità di tutela accoglienti e non spersonalizzanti, ma tese a salvaguardare la dignità e a favorire i rapporti interpersonali ed affettivi. Partire da questo punto di vista significa considerare non solo i bisogni di natura sanitaria e assistenziale dei disabili, ma anche i bisogni sociali, relazionali, riabilitativi, peculiari per ogni persona.

MODALITA’ ORGANIZZATIVE E DI FUNZIONAMENTO

La logica di lavoro di questo servizio si basa su l’individuazione e la distinzione degli interventi su tre livelli di progettualità: strutturale, per gruppo e individuale. Gli interventi sono garantiti dall’equipe nel suo complesso, che pianifica ed organizza il susseguirsi delle attività, operando “per Progetti”, ovvero prevedendo riunioni periodiche specialmente dedicate alle seguenti attività; analisi del bisogno e delle criticità, individuazione dei percorsi individualizzati, monitoraggio degli stessi, verifiche degli interventi, valutazione dei risultati, riprogrammazione. L’équipe è composta dai seguenti professionisti: Responsabile di Struttura, Educatori professionali, A.S.A./O.S.S., Psicopedagogista, Supervisore, Neuropsichiatra, Fisioterapista, Fisiatra, Musicoterapista, Consulente Sociale e Infermiera Professionale. E’ garantita l’apertura continuativa dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 16.00 in tutti i giorni feriali dell’anno, ad esclusione dei periodi concordati annualmente di chiusura per ferie, assicurando tuttavia l’erogazione del servizio per almeno 47 settimane l’anno, come previsto dalla normativa regionale di riferimento. Ogni anno l’équipe, in accordo con il Comune Capofila definisce e pubblicizza il calendario, trasmettendolo inoltre ai caregiver ed ai Comuni dell’Ambito Territoriale, referenti tra l’altro per i trasporti. E’ attualmente attivo un servizio di “tempo prolungato” con ampliamento dell’orario e assistenza supplementare per un certo numero di ospiti (fino a 6) portatori di situazioni tali da richiedere un peculiare intervento di sollievo familiare. Nel corso dell’anno formativo sono previsti, di norma, periodi di soggiorno climatici a cui partecipano gruppi di ospiti accompagnati dagli operatori dei due CDD. La partecipazione è accessibile ad ogni ospite e resta facoltativa, essendo subordinata all’autorizzazione del caregiver di riferimento; le modalità di svolgimento del soggiorno ed eventuali decisioni in merito a situazioni di emergenza (condizioni di salute dell’ospite, motivi di sicurezza del singolo o del gruppo, etc.), sentiti gli operatori referenti del soggiorno e caregiver, competono al Responsabile di Struttura. Nel mese di agosto è prevista l’organizzazione, previa adesione del caregiver, di un’esperienza di “Centro Estivo” condiviso con il CDD di Cantù. In riferimento al numero di adesioni annualmente pervenute, si provvederà alla scelta della struttura più idonea. All’interno del CDD è previsto che siano legittimamente presenti i seguenti beni personali degli utenti: - Presidi e ausili (carrozzine, deambulatori, etc.), che sono destinati ad utilizzo strettamente personale e non promiscuo; - cambi di abbigliamento, traverse, ppresidi assorbenti, lenzuolini, prodotti per l’igiene personale (spazzolino, dentifricio, pettini, etc), che sono custoditi all’interno di armadietti e in contenitori personali; I beni personali sono gestiti e curati dall’Educatore di riferimento, che mantiene i rapporti con la famiglia per le varie e contingenti esigenze. Non è ammessa la custodia di somme personali di denaro eccedenti i 50 €, per tutti i casi particolari si rinvia ad accordi da stabilire con il Responsabile di Struttura. Il CDD sconsiglia i caregiver in merito all’affidare agli ospiti effetti personali di pregio (apparecchiature elettroniche, gioielli, orologi), in merito ai quali è declinata ogni responsabilità con l’eccezione di accordi eccezionali e specifici da ricollegare ad obiettivi e metodologie del PI.

MODALITA’ DI AMMISSIONE

L’ammissione al servizio è disciplinata dal “Regolamento Territoriale per l’accesso e la gestione dei Centri Diurni Disabili” parte integrante della Carta dei Servizi (all. A). L’accesso ai Centri avviene, di norma, mediante segnalazione da parte degli operatori dei

Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito Territoriale, i quali ricevono formale richiesta da parte del caregiver della persona disabile. Nel caso in cui la domanda venga inviata da strutture sul territorio che hanno in carico la persona disabile, detta domanda dovrà essere corredata da dettagliata relazione tecnica che illustri le condizioni della persona interessata e le motivazioni all’inserimento. Sono previsti percorsi di avvicinamento, visite guidate e momenti di presentazione del servizio in favore del caregiver, al fine di verificare con essi l’idoneità del contesto ai bisogni effettivi del disabile. Anche in una fase precedente all’eventuale domanda di ammissione è possibile effettuare visite guidate alla struttura da parte di utenti potenziali e loro caregiver, comunicando preventivamente tale richiesta ai Servizi Sociali e mettendosi in accordo con il Responsabile di Struttura, che in prima istanza è il soggetto incaricato per ogni visita guidata.

L’inserimento di un nuovo ospite è subordinato alla effettiva disponibilità di posti liberi. Nel caso di indisponibilità di posti per un immediato accesso al servizio, la persona verrà inserita in una apposita lista di attesa. La lista di attesa risponde ai seguenti criteri di formazione e modalità di gestione: • ordine cronologico di presentazione della domanda di ammissione, rilevabile dal numero di protocollo in entrata. • priorità per i residenti nei Comuni dell’Ambito Territoriale di Cantù All’atto della presentazione della domanda di ammissione si deve fornire all’Amministrazione Comunale i seguenti documenti: • domanda di ammissione. • certificazioni e documenti sanitari pregressi del soggetto. • relazione sociale a cura degli operatori sociali del Comune di residenza del richiedente. All’atto dell’ammissione dovranno essere prodotti i seguenti certificati: • Copia tessera sanitaria • Copia codice fiscale • Copia carta d’identità • Certificato aggiornato di vaccinazioni rilasciato dall’ASL. • Esiti esami sanitari richiesti per l’inserimento in comunità. • Certificato terapie farmacologiche. Tutti i documenti saranno conservati presso la sede del CDD e costituiranno parte del Fascicolo Socio Assistenziale e Sociale (FaSAS). Tutti i casi segnalati verranno esaminati dall’apposita Equipe Tecnica che valuterà i requisiti di accesso al CDD come da regolamento. Al momento dell’ingresso dovrà essere sottoscritto il contratto d’ingresso (allegato B – Contratto d’ingresso).

ACCOGLIENZA UTENTI

In caso di ingresso di un nuovo utente il Responsabile di Struttura, con la collaborazione di due Educatori di riferimento, organizza l’accoglienza al fine di garantire un inserimento il più possibile sereno, l’ospite sarà accompagnato negli ambienti del CDD e, secondo una programmazione definita dall’équipe, inserito in gruppi. Di norma l’inserimento del nuovo utente viene effettuato in modo graduale in un arco di tempo di quattro settimane, al termine delle quali può ritenersi completato l’inserimento a tempo pieno. Tempi e modalità diverse di ammissione potranno essere stabiliti dall’équipe del Centro in base alle esigenze del singolo utente.

MODALITA’ DI DIMISSIONE

Le dimissioni degli utenti possono essere effettuate su proposta dell’équipe educativa quando si verifichino condizioni di evidente e continuo disagio per il disabile, o per ragioni di carattere sanitario, o perché il progetto individuale abbia esaurito la sua validità d’intervento e s’imponga la necessità di predisporre un nuovo e diverso piano di trattamento in contesto differente, o per il raggiungimento dei limiti di età previsti (di norma 65 anni). La valutazione deve essere espressa dall’équipe mediante dettagliata relazione tecnica che motivi la proposta di dimissioni. Le dimissioni possono inoltre essere avviate qualora non vengano rispettate, in modo continuativo e quindi con pregiudizio alla realizzazione del progetto individuale, le specifiche norme relative alla frequenza del Centro; o qualora il caregiver manifesti ripetuti ed inequivocabili atti di squalifica nei confronti del servizio, anche a seguito di tentativi di riconciliazione. In caso di decesso o prolungata malattia è necessario far pervenire all’ufficio Servizi Sociali comunicazione della cessata frequenza allegando documentazione medica. La dimissione di un ospite può avvenire anche per:  Richiesta dall’interessato o del caregiver da far pervenire ai servizi sociali di appartenenza. Ciò comporta l’adozione delle seguenti modalità:  attenta analisi dei reali motivi della richiesta, attraverso colloqui a cui partecipano il Responsabile e l’Educatore di riferimento e le Assistenti Sociali comunali;  in caso di conferma della scelta di procedere a dimissione, si predispone duna relazione che documenti il percorso svolto ed esprima una valutazione tecnica circa l’appropriatezza di tale passo;  accompagnamento dell’ospite e dei caregiver al fine di favorire l’ingresso nella nuova realtà e la dimensione della continuità del personale progetto di vita. In particolare si tratterà di: o accompagnare l’utente e i caregiver nella visita presso la nuova struttura; o garantire la disponibilità del Coordinatore e dell’Educatore di riferimento ad incontrare il responsabile della nuova struttura, per favorire la conoscenza dell’ospite e delle sue problematiche; o redigere relazione in cui siano evidenziati lo stato di salute, i trattamenti effettuati, l’eventuale necessità di trattamenti successivi e le informazioni utili al proseguimento del percorso assistenziale.

Modalità di coordinamento

RESPONSABILE DI STRUTTURA Al Responsabile compete ogni decisione relativa all’organizzazione generale della struttura delle attività e la verifica della loro attuazione. Il suo lavoro si realizza attraverso le seguenti azioni: • Programmazione, organizzazione e verifica delle attività del centro in collaborazione con l’èquipe educativa; • Mantenimento dei rapporti di collaborazione con i referenti comunali, con tutte le figure specialistiche e con il referente dei servizi diurni della cooperativa che gestisce l’appalto; • Mantenimento dei rapporti con il caregiver; • Coordinamento funzionale ed operativo del personale educativo ed ausiliario;

• Responsabilità dell’aggiornamento e compilazione delle schede individuali Disabili in collaborazione con le altre figure professionali. • Responsabililità del controllo e supervisione della tempistica di aggiornamento della cartella personale degli ospiti, • Corretto utilizzo delle risorse e delle attrezzature del CDD; • Partecipazione all’équipe tecnica di concerto con le altre figure professionali; • Organizzazione e partecipazione ad incontri con il caregiver. • Mantenimento dei rapporti di collaborazione con l’associazione dei familiari “EOS”; • Responsabilità dei rapporti con l’esterno (es.: servizio mensa, servizio pulizie, enti formativi per tirocini, etc.).

EDUCATORI , PSICOMOTRICISTA e MUSICOTERAPISTA • Partecipano alla programmazione ed alla verifica delle attività educative così come definite in collaborazione con il Responsabile di Struttura; • Redigono i progetti individualizzati degli utenti di riferimento, previo confronto in sede di équipe educativa. • Realizzano e attuano i progetti educativi; • Partecipano ai colloqui individuali con i familiari degli utenti di riferimento. • Sono responsabili di tenuta, aggiornamento e verifica della cartella personale socio sanitaria, relativamente agli utenti di riferimento.

PERSONALE AUSILIARIO (A.S.A./O.S.S.) • Opera interventi igienico-sanitari e di carattere sociale diretti all’utente al fine di recuperare le sue risorse in una prospettiva di autonomia in rapporto alla vita quotidiana; • affianca gli utenti, in collaborazione con gli educatori, anche durante le uscite e le gite; • supplisce alle carenze di autonomia dell’utente nelle sue funzioni personali essenziali, igienico-sanitarie e relazionali attraverso interventi sia propri sia coordinati ed integrati con quelli di altri operatori; • individua e segnala situazioni di rischio degli utenti nell’ambito in cui opera; • segnala agli operatori sanitari e sociali le anormalità evidenziate nella pratica lavorativa ed i problemi riscontrati nel corso della propria attività che comportano interventi e programmi esterni; • lavora di concerto con altri operatori e i professionisti .

PSICOPEDAGOGISTA • Collabora con gli educatori per l’attivazione di interventi a supporto delle problematiche relazionali emergenti con gli utenti del servizio; • Offre consulenza al caregiver circa la gestione di problematiche relative ai propri congiunti; • Offre consulenza all’équipe per ammissioni/dimissioni, per programmazione e verifiche.

FISIATRA • Provvede, per la sezione di propria competenza, alla tenuta del fascicolo sanitario compreso nella cartella personale di ogni utente. • Provvede alla stesura di un progetto riabilitativo individuale (P.R.I.). • Effettua visite specialistiche periodiche, offre consulenza e supervisione al fisioterapista • Su richiesta, si rende disponibile ad incontri con i familiari degli utenti, fornendo loro consulenza specialistica.

FISIOTERAPISTA • Provvede, per la sezione di propria competenza, alla tenuta del fascicolo sanitario compreso nella cartella personale di ogni utente. • Provvede alla stesura di un progetto riabilitativo individuale (P.R.I.) di fisioterapia, previa consulenza fisiatrica, per gli utenti del CDD che necessitino di tale tipologia d’intervento. • Eroga attività riabilitative e fisioterapiche con modalità d’intervento individualizzato o di gruppo. • Collabora con gli educatori e con le figure specialistiche sanitarie operanti al CDD. • Offre consulenza, di concerto con il fisiatra, circa l’idoneità degli ausili ortopedici.

INFERMIERE PROFESSIONALE • Provvede, per la sezione di propria competenza, alla tenuta del fascicolo sanitario compreso nella cartella personale di ogni utente. • Provvede alla stesura di un piano infermieristico individuale per ciascun utente del CDD. • Si incarica dell’erogazione di prestazioni infermieristiche quali il controllo di alcuni parametri sanitari di base (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, peso corporeo) e la medicazione di eventuali piccole ferite. • Collabora con le altre figure educative e specialistiche operanti nel CDD. • Provvede a mantenere i contatti con le famiglie degli utenti al fine dell’aggiornamento della documentazione necessaria ai fascicoli sanitari.

NEUROPSICHIATRA • Si occupa del monitoraggio delle terapie farmacologiche in atto, tenendosi in contatto con i medici curanti e i referenti specialistici dei singoli utenti; • Si incarica della visita di idoneità all’ammissione dei nuovi utenti e procede al colloquio d’ingresso con i rispettivi caregiver; • Partecipa agli incontri di équipe tecnica mensile; • Offre consulenza al caregiver in merito alla gestione di problematiche riguardanti i loro congiunti; • Offre consulenza agli educatori in merito alla gestione di problematiche riguardanti gli utenti e il loro caregiver; • Esegue interventi di osservazione diretta degli utenti onde fornire consulenza finalizzata a migliorare e implementare la qualità degli interventi educativi; • Collabora con le altre figure specialistiche al fine di monitorare le condizioni psicofisiche degli ospiti; • Provvede, per la sezione di propria competenza, alla tenuta del fascicolo sanitario compreso nella cartella personale di ogni utente.

CONSULENTE SOCIALE • Cura i rapporti con gli interlocutori territoriali; • Svolge, su richiesta, consulenza al caregiver in merito alle normative di settore; • Partecipa alle riunioni di équipe tecnica in occasione sia delle ammissioni / dimissioni di utenti che della programmazione e verifica delle attività dei due servizi. • Collabora con le figure educative e specialistiche presenti ai CDD per la parte di competenza; • Partecipa alle assemblee annuali con il caregiver.

PSICOLOGO SUPERVISORE Svolge attività di supervisione all’interno dell’équipe educativa, di norma, una volta al mese.

INTERVENTI SPECIALISTICI SANITARI Per tali funzioni, la struttura si avvale delle competenze espresse a livello centrale e/o a livello locale dal Servizio Sanitario Nazionale.

Tutti gli operatori sono tenuti al rispetto della normativa n materia di trattazione dei dati sensibili (D. lgs. 196/03 e successive modifiche).

SERVIZIO DI RISTORAZIONE INTERNA Il servizio mensa è appaltato dal Comune Capofila a ditta esterna. Controlli di conformità vengono effettuati da un tecnologo alimentare incaricato. La cooperativa appaltatrice attiva procedure di autocontrollo sulla distribuzione dei pasti così come prescritto dalle normative HACCP (D. Lgs. 155/97). Ogni richiesta di variazione della dieta alimentare da parte del caregiver deve essere supportata da validi motivi di salute e da certificazione medica. I pasti sono somministrati, con l’ausilio e/o supervisione del personale educativo e/o ausiliario appositamente addestrato e autorizzato, tutti i giorni dalle ore 12.00 in base ad un menù consegnato alle famiglie a rotazione mensile e stagionale. Tale menù, definito da un dietologo e autorizzato dall’ASL, è esposto all’interno del Centro.

SERVIZI INTEGRATIVI I servizi integrativi consistono in tutte quelle attività di supporto, tra cui i trasporti, le pulizie, le manutenzioni: • I trasporti sono garantiti dai singoli Comuni di residenza da e per il Centro, ad orari concordati e pianificati in base alle effettive esigenze dell’utenza, con un automezzo attrezzato e collaudato. • Il servizio di pulizia ordinaria e straordinaria, è appaltato dal Comune Capofila a Ditta esterna; il controllo circa la buona e regolare esecuzione del servizio viene effettuato a cura dei Responsabili di Struttura. • Le manutenzioni ordinarie, sono garantite dal servizio manutenzioni dei Comuni di Cermenate e Cantù, in base alle rispettive competenze.

COSTI A CARICO DEL CAREGIVER La retta mensile applicata verrà adeguata annualmente in seguito alla variazione dell’importo dell’indennità di accompagnamento così come stabilito dal vigente Regolamento Territoriale, facente parte integrante della presente Carta dei Servizi. Il costo della retta comprende il servizio mensa, le attività socio-sanitarie, ed educative, inclusi i materiali e tutti i costi annessi alle attività interne. Sono invece soggetti a tariffe ulteriori i soggiorni climatici e la frequenza (facoltativa) al “CDD Estivo”, di volta in volta stabiliti dall’Ufficio di Piano e comunicati al caregiver degli utenti. Ai fini fiscali viene rilasciata la prevista dichiarazione ai sensi della DGR 26316/1997: la dichiarazione è messa a disposizione dagli uffici dei Servizi alla Persona del Comune Capofila, che si incarica di trasmetterla al CDD per la consegna diretta ai familiari degli ospiti, di norma nel corso del mese di marzo; in caso di difficoltà nel ritiro diretto presso il CDD, i Servizi provvedono al recapito a domicilio via lettera.

I SERVIZI RESI E LA PROGRAMMAZIONE TIPO

L’offerta è composta da interventi professionali e servizi integrativi. Tra gli interventi professionali è garantita l’effettuazione di attività artistiche, di laboratorio, attività motorie, escursioni, nonché attività di carattere riabilitativo, in base ad una programmazione generale e individualizzata definita dall’equipe, anche grazie al contributo vdi consulenti specializzati.

SCHEMA GIORNATA TIPO PRESSO IL CDD DI CERMENATE

La giornata al CDD è strutturata quotidianamente con le seguenti modalità:

dalle ore alle ore descrizione 9.00 10.00 accoglienza utenti 10.00 11.30 attività come da calendario 11.30 12.00 riassetto laboratori, igiene personale e preparativi per il pranzo 12.00 13.00 Pranzo 13.00 14.00 Operazioni igiene assistita e assistita; momento ricreativo non strutturato post pranzo 14.00 15.30 attività come da calendario 15.30 16.00 riassett o laboratori, igiene personale e preparativi per il rientro a casa degli utenti 16.00 17.00 Tempo prolungato del CDD e chiusura

DEFINIZIONE DEL SERVIZIO: ATTIVITA’

Per ogni ospite, viene approntato un progetto individuale in cui vengono descritti gli interventi previsti e le attività, dipanate secondo un ciclo settimanale.

Le attività svolte al Centro, appartengono agli ambiti di seguito descritti.

Area Riabilitativa • Fisioterapia • Piscina e aquagym • Palestra esterna • Ippoterapia

Area Animativa – Educativa - Psicosociale • Musicoterapia • Animazione musicale e canto • Drammaterapia • Laboratoro teatrale • Laboratorio artistico • Laboratorio orto • Laboratorio cucina • Laboratorio falegnameria • Laboratorio lana

• Ricicl’art • Gioco psicomotorio • Spazio Rosa e Azzurro • Basket

Area Cognitiva • Lettura storie • Giornalino • Computer • Biblioteca • Laboratorio linguistico

Area Assistenziale • Estetica/beauty • Assistenza per somministrazione farmaci • Preparazione/conclusione attività motorie: palestra, basket, piscina • Operazioni igiene supportata e assistita, o supervisionata

Area Inclusione sociale • Gite • Soggiorni esterni • CDD Estivo • Progetto Centri Insieme • Mercatini Natale • Festa Halloween • Festa Natale • Spettacolo teatrale o musicale • Family Day • Collaborazioni con scuole, SFA, iniziative territorali

CARTELLINO DI RICONOSCIMENTO

Gli operatori in servizio al CDD sono tenuti ad indossare in maniera visibile il cartellino di riconoscimento indicante: nome e cognome dell’operatore, azienda di appartenenza, mansione, data di assunzione e fotografia.

SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA SODDISFAZIONE

Il CDD risponde ad una esigenza che deve essere pienamente compresa, sia in fase di pianificazione della risposta, sia durante tutta l’erogazione del servizio. Capire le esigenze presenti e future consente di mirare il proprio intervento ed adottare ogni misura necessaria al miglioramento. Per questo motivo, tramite un intervento di monitoraggio esterno al servizio che garantisce imparzialità, viene annualmente rilevata la soddisfazione degli utenti, attraverso l’analisi della qualità percepita dal caregiver, nonché la soddisfazione degli operatori che ivi prestano la propria opera. L’analisi dei risultati può portare ad azioni correttive e/o preventive finalizzate al miglioramento. Sia la rilevazione dei risultati, che le decisioni successive, vengono a tutti i portatori di interesse. Sono previsti strumenti per la rilevazione della soddisfazione degli utenti (all. C - questionario per la rilevazione della soddisfazione degli utenti) che vengono sottoposti annualmente entro la fine del mese di dicembre.

E’ inoltre possibile inoltrare lamentele compilando il modello (all. C - scheda reclamo cliente) e consegnarlo direttamente al Responsabile di Struttura o inviarlo ai Servizi Sociali del Comune Capofila dell’Ambito Territoriale. Entro un massimo di 30 giorni dal ricevimento del modello di reclamo, verranno attuati i seguenti passaggi:

• Riscontro del problema • Valutazione del problema • Risoluzione del problema • Comunicazione agli interessati di avvenuta risoluzione del problema (o quanto meno dei tentativi attuati)

Al fine di valutare il livello di soddisfazione complessivo del servizio viene annualmente richiesto alla Cooperativa appaltatrice copia del questionario di soddisfazione per gli operatori (di norma compilato on line dagli interessati).

I DOCUMENTI E IL SISTEMA INFORMATIVO

Il servizio ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001:2008 ed è pianificato come un vero e proprio piano di qualità. Per tale motivo i documenti sono gestiti in modo codificato, sono chiarite responsabilità e mansioni, sono esplicitati obiettivi e indicatori per il controllo. Il Responsabile di Struttura è tenuto alla conservazione di tutta la documentazione riguardante il CDD sia su supporto informatico che cartaceo come previsto dalla DGR 3540 del 30.05.2012. Per comunicazioni da e per il CDD: Telefono: 031 771035 Cellulare: 338 7105733 E-mail:[email protected]

E-mail Resp. di Struttura: [email protected] All’ingresso del CDD è posta una bacheca sulla quale vengono affissi avvisi e comunicazioni.

MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON IL CAREGIVER (tutore, amministratore di sostegno, familiare)

I rapporti con l’utente e il caregiver sono regolamentati con apposite norme redatte dai Responsabili di Struttura. Il rapporto con li caregiver è indispensabile per costruire un flusso informativo ed una collaborazione utile a garantire la gestione quotidiana degli utenti del Centro ed avere una conoscenza più approfondita dei loro bisogni. Tale rapporto richiede momenti di incontro strutturati e finalizzati alla presentazione del progetto individuale (P.I.), come pure modalità di comunicazioni informali indispensabili ad ottimizzare un clima di chiarezza, di fiducia e di collaborazione. Sono da prevedere almeno un’assemblea annuale per la presentazione del programma annuale del servizio ed incontri con il caregiver per la presentazione del progetto individuale. La presentazione del progetto individuale è realizzata attraverso un incontro con il caregiver dell’utente ad inizio anno e ogni qualvolta venga rivisto il progetto individuale, alla presenza dell’Educatore di Riferimento ed, al bisogno, con il Responsabile di Struttura e/o lo Psicopedagogista al fine di garantire la più ampia e completa individuazione degli obiettivi educativi e consentire la necessaria riservatezza delle informazioni.

In questa occasione il caregiver prende visione del progetto individuale e lo sottoscrive per accettazione. Tutte le figure specialistiche sono comunque a disposizione per incontri richiesti dal caregiver concordati durante l’anno educativo. Per ogni informazione relativa a problemi contingenti, sia il caregiver che gli educatori utilizzeranno i canali comunicativi più idonei a favorire una pronta e tempestiva risposta ai bisogni dell’utente. E’ consentito l’accesso alla documentazione socio sanitaria degli utenti al richiedente che: - rientra tra i soggetti legittimati (es. tutore, amministratore di sostegno, familiari, medico curante o strutture sanitarie pubbliche o private esclusivamente per finalità istituzionali attinenti alla tutela della salute dell’interessato, l’autorità giudiziaria). - comprova la sussistenza delle condizioni definite per le quali è concesso l’accesso alla suddetta documentazione. La richiesta deve essere inoltrata ai Servizi Sociali del Comune Capofila dell’Ambito Territoriale, che la inoltreranno al Responsabile del CDD. Il rilascio della copia della documentazione può prevedere l’onere relativo alle spese di segreteria sostenute. La documentazione richiesta sarà pronta entro il limite massimo di 30 giorni dall’arrivo della richiesta e potrà essere ritirata presso i Servizi Sociali del Comune Capofila dell’Ambito Territoriale, o direttamente presso il CDD, secondo una delle seguenti modalità: - ritiro di persona, da parte dell’avente diritto o con eventuale delega firmata dall’avente diritto accompagnata da un documento di riconoscimento originale dell’avente diritto e da documento originale del delegato; - invio al recapito indicato dall’avente diritto con spese a carico del destinatario. Oltre ai canali ufficiali istituzionali può essere adottata, qualora l’équipe educativa lo ritenga funzionale, una forma di comunicazione più puntuale e stabile (diario e/o relazione) nel momento in cui l’utente attraversi un periodo critico per cui sia opportuno un maggiore controllo delle anomalie comportamentali. Al termine di ogni anno dovrà essere redatta una relazione per ciascun utente da inviare ai Comuni di residenza degli ospiti del Centro. Si ricorda che, per questioni di non stretta competenza del Centro, il Responsabile di Struttura rinvierà ai referenti più adeguati. Altri eventuali incontri su problemi inerenti il Centro, potranno essere promossi sia dalla Direzione dei servizi alla Persona, sia dal Responsabile di Struttura, sia dal caregiver, direttamente o tramite rappresentanza (Associazione “EOS”).

In appendice sono riportate copie ridotte della modulistica adottata al C.D.D., nello specifico:

Allegato A Regolamento Territoriale per l’accesso e la gestione dei Centri Diurni Disabili

Allegato B Copia del contratto d’ingresso

Allegato C Questionario per la soddisfazione degli utenti

Allegato D Scheda reclamo cliente.

Per eventuali segnalazioni gli all. “C” e “D” sono a disposizione presso i Centri.

Ambito Territoriale di Cantù

Regolamento Territoriale per l’accesso e la gestione dei Centri Diurni per Disabili di Cantù - Cascina Amata e di Cermenate

Art. 1 Finalità Il presente regolamento disciplina, relativamente all’unità di offerta denominata Centro Diurno Disabili: le modalità per garantire l’accesso e la fruizione del servizio; le modalità di partecipazione degli utenti alla gestione del servizio;

Art. 2 Principi Il presente regolamento è determinato sulla base dei seguenti principi: indifferibilità dell’inserimento; sussidiarietà dell’azione dell’Ente Locale, sia riguardo all’intervento sociale che economico; gradualità dell’intervento secondo criteri di equità e solidarietà, in relazione alla valutazione della situazione sociale e della situazione economica effettiva del richiedente, del suo nucleo familiare ai sensi dell’art.433 e seguenti del codice civile, delle disponibilità del bilancio di previsione annuale; metodologie di valutazione della situazione sociale ed economica trasparenti, volte all’ equità sociale nel rispetto delle priorità di accesso al sistema integrato di interventi e servizi sociali così come definite all’art.2 c.3 della L.328/2000;

Art. 3 Definizione del servizio

Il CDD, definito dalla D.G.R. n. 18334 del 23/7/04, è una unità di offerta del sistema socio sanitario semiresidenziale per disabili gravi rivolta all’accoglienza di persone disabili di età superiore ai 18 anni e di norma fino ai 65 anni. Offre accoglienza diurna socio-sanitaria integrata e risponde anche ad esigenze di sollievo familiare, mantenimento e promozione delle capacità residue, promozione dell’integrazione sociale della persona disabile.

Art.4 Gestione e funzionamento del servizio L'Ambito Territoriale di Cantù dispone di due sedi operative: Cantù – Cascina Amata in Via Foscolo 1, con capienza massima di 15 utenti. Cermenate in Via Montale 10, con capienza massima di 30 utenti.

La sede amministrativa è messa a disposizione dal Comune di Cantù, quale Comune Capofila dell'Ambito Territoriale di Cantù e della Gestione associata del servizio tramite convenzione fra i Comuni. Il servizio viene offerto su un’articolazione di almeno 35 ore settimanali, rivolte all’utenza, per un minimo di 47 settimane annue. All’interno dello svolgimento della giornata viene garantito il servizio mensa.

Art. 5 destinatari Possono essere inseriti al Centro Diurno per Disabili persone disabili con notevole compromissione delle autonomie nelle funzioni elementari dipendenti da qualsiasi causa di età superiore ai 18 anni e, di norma fino ai 65 anni di età, residenti nel territorio dell’Ambito Territoriale di Cantù. È prevista l’ammissione di soggetti minorenni al verificarsi di alcune condizioni: a) una specifica richiesta del genitore o del tutore/curatore/amministratore di sostegno; b) una valutazione delle necessità di interventi di lungo assistenza da parte dell’ASL di residenza e dell’U.O. Neuropsichiatria Infantile di riferimento o dello specialista neuropsichiatra infantile dell’Istituto di Riabilitazione extra-ospedaliero accreditato; c) disponibilità dell’Ente gestore della struttura ad adeguare i propri interventi al minore. Eventuali utenti non residenti nell’Ambito Territoriale verranno ammessi in subordinazione ai residenti e alla disponibilità delle strutture. E’ facoltà dell’Ambito Territoriale procedere alle dimissioni di utenti non residenti nell’Ambito stesso qualora si presentassero richieste da parte di utenti residenti nei Comuni del Territorio.

Art. 6 procedure L’accesso ai CDD avviene mediante segnalazione da parte degli operatori dei Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito Territoriale di Cantù che ricevono formale richiesta da parte della persona disabile, o suo tutore, o curatore, o amministratore di sostegno o familiare. Alla domanda di ammissione dovranno essere allegate: • Documentazione sanitaria già in possesso della famiglia utile per la valutazione dei requisiti necessari; • Una relazione sociale a cura degli operatori sociali del Comune di residenza del richiedente; Tutti i casi segnalati verranno esaminati dall’apposita “Equipe Tecnica” che valuterà: • Situazione autonomia personale • Situazione sociale ed ambientale • Situazione familiare e di cura parentale • Necessità di carattere assistenziale. • Struttura ritenuta più idonea (Cantù o Cermenate) al singolo richiedente. • Valutazione informatizzata della Regione mediante procedura SIDi (Scheda Individuale del Disabile) che classifica gli ospiti ed i carichi assistenziali in classi di “livello di fragilità”. Alla conclusione della valutazione l’équipe tecnica deciderà circa le ammissioni ed all’occorrenza alla formazione di una graduatoria. Nel caso di ammissione si provvederà alla formulazione del Progetto Individualizzato (P.I.) che verrà condiviso con la famiglia e con l’operatore sociale di riferimento del Comune di residenza della persona disabile.

Art. 7 Partecipazione dell’utenza alla spesa (Retta) La fruizione da parte dell’utenza al Centro Diurno per Disabili prevede il pagamento di un contributo di frequenza. Il contributo di frequenza è calcolato annualmente in rapporto all’indennità di accompagnamento percepita dalla persona disabile per garantire assistenza continuativa, come meglio di seguito sintetizzato:

Indennità di Accompagnamento (IA)/30 giorni medi mensili = IA giornaliera IA giornaliera/3= indennità di frequenza giornaliera al servizio Indennità di frequenza giornaliera al servizio per 20 giorni di frequenza mensile medi = contributo di frequenza mensile.

Non sono previste forme di riduzione salvo per assenze giustificate, con certificato medico, superiori alla metà del tempo di frequenza mensile. In tal caso verrà applicata la riduzione al 50% del contributo dovuto.

Gli ospiti siano essi residenti negli 8 Comuni dell’Ambito Territoriale di Cantù, o in altri Comuni, versano lo stesso contributo di frequenza mensile, varia la quota a carico dei comuni che viene stabilita a consuntivo e deliberata dal Tavolo Politico.

La retta relativa al centro estivo, generalmente previsto nelle 2 settimane del mese di Agosto, non viene calcolata secondo i parametri del contributo di frequenza mensile ma applicando un importo fisso giornaliero per i gg. di frequenza. Il costo viene formalmente e dettagliatamente comunicato prima dell’avvio del centro estivo.

Il costo è comprensivo del buono pasto e di tutte le attività correlate al Progetto individualizzato. Restano esclusi eventuali costi a carico degli utenti relativi ad uscite ricreative culturali che vengono presentate ed approvate nell’assemblea di inizio anno educativo . Per la fruizione dei progetti vacanza è previsto un contributo aggiuntivo al contributo di frequenza, che viene direttamente riscosso dalla Cooperativa aggiudicataria dell’appalto del servizio di gestione dei Centri Diurni. La quota di contribuzione viene stabilita annualmente previo accordo tra l’Ente Gestore e la Cooperativa.

Il Comune di Cantù, quale Comune Capofila della Gestione associata del servizio, tramite convenzione fra i Comuni dell’Ambito canturino, provvede: • all’invio delle comunicazioni e relative fatture, riportanti le modalità di riscossione del contributo di frequenza del servizio; • alla riscossione degli introiti; • alla rendicontazione semestrale delle entrate ai Comuni di residenza degli utenti; • al sollecito dei pagamenti. • al rilascio annuale delle certificazioni delle rette ai fini fiscali.

E’ fatto obbligo di versare il contributo di frequenza entro 30 gg. dal ricevimento della comunicazione di pagamento. Per situazioni particolari, il Comune di residenza può prevedere un intervento a parziale o totale copertura del contributo di frequenza dovuto. Ogni anno sarà cura dell’Ambito Territoriale di Cantù comunicare alla Regione Lombardia, all’Asl e alle famiglie degli utenti, tramite lettera, il contributo di frequenza mensile calcolato in base ai parametri sopra indicati.

Ambito Territoriale di Cantù QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI del Centro Diurno Disabili di CERMENATE

Il presente questionario, da compilarsi anonimamente è atto a rilevare il grado di soddisfazione generale rispetto al Servizio offerto, attraverso l’analisi di diverse aree. Questo in modo da poter sondare ed analizzare le diverse potenzialità e problematicità emergenti nei vari momenti dell’attuazione del Servizio. Grazie per la gentile collaborazione.

Area “Soddisfazione Generale”

1) Come valuta l’inserimento di Suo figlio all’interno del Servizio? Pessimo - Insufficiente - Accettabile - Buono - Eccellente

2) Come valuta complessivamente il servizio offerto dal C.D.D. Pessimo - Insufficiente - Accettabile - Buono - Eccellente

Area “Ruoli e Funzioni”

3) Come valuta il rapporto con i seguenti ruoli? Educatore Coordinatore Responsabile di struttura Psicopedagogista Altre figure Pessimo - Insufficiente - Accettabile - Buono - Eccellente

Area “Attività Struttura”

4) In generale come valuta le attività proposte? Pessime - Insufficiente - Accettabili - Buone - Eccellenti

5) Rispetto alle attività, in che modo ritiene che le aspettative di suo figlio/sua figlia siano state rispettate? Per nulla - Poco - Mediamente - Abbastanza - Pienamente

6) Come valuta il materiale per le attività? Pessimo - Insufficiente - Accettabile - Buono - Eccellente

7) Rispetto alle seguenti attività, come giudica il livello di motivazione di suo figlio/figlia? Attività Manuali/Laboratori Attività Espressive Attività Motorie Attività Didattiche Attività con Computer Attività di Gioco Attività di Autonomia Attività di Integrazione Attività di Integrazione con il Territorio Molto bassa - Bassa - Media - Alta - Molto alta

Area “Servizi Struttura” 8) Come valuta il Servizio Mensa Pessimo - Insufficiente- Accettabile - Buono - Eccellente

9) Come valuta il servizio Trasporto Pessimo - Insufficiente - Accettabile - Buono - Eccellente

10) In generale, Lei ritiene che l’intera organizzazione sia? Pessima - Insufficiente - Accettabile - Buona - Eccellente

11) Vuole indicare altre segnalazioni, domande? ______Grazie per la collaborazione .

SCHEDA RECLAMO CLIENTE N° ......

CLIENTE ...... OSPITE ………………………………………………………...………………………. Indirizzo ...... Tel./e-mail......

DESCRIZIONE DEL RECLAMO:

...... …………………………………………………………….…………………………….. …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… Firma ...... Data ......

AZIONI INTERNE/ RISOLUZIONE DEL PROBLEMA: (Descrizione) ...... ………………………………………… INCONTRO CON IL CLIENTE: ……………………… Firma responsabile relazioni con il pubblico...... Data archiviazione reclamo ...... ………

Il responsabile delle relazioni con il pubblico vi contatterà telefonicamente per fissare un appuntamento di confronto entro 15 giorni dalla data del reclamo.

CENTRO DIURNO DISABILI CERMENATE Via Montale n. 10

22072 Cermenate (Como) Telefono 031 771035 E-mail: [email protected]