Studi in Memoria Di Francesco Degrada

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Studi in Memoria Di Francesco Degrada Fertonani-397-2-prime 26-03-2009 10:09 Pagina 2 Finché non splende in ciel notturna face Studi in memoria di Francesco Degrada a cura di Cesare Fertonani Emilio Sala Claudio Toscani SOMMARIO Cesare Fertonani Introduzione 7 Cesare Fertonani (a cura di) Nota bibliografica degli scritti e delle edizioni musicali 13 di Francesco Degrada Anna Laura Bellina Tre gobbi per Anagilda 27 Lorenzo Bianconi Indagini sull’Incoronazione 53 Gianmario Borio Discorso analitico e immagine del passato. Note sulla ricezione 73 di Debussy tra i compositori di musica seriale Paolo Emilio Carapezza ‘Musurgía naturalis’ 99 Giovanni Carli Ballola Requiem per Bellini 107 Fabrizio Della Seta «D’amor sull’ali rosee». Analisi della melodia e prospettiva genetica 113 Roberto De Simone Francesco Degrada: rigore dello scritto, libertà dell’orale 137 Gilles de Van Élisabeth reine d’Angleterre entre Baroque et Romantisme 143 Paolo Fabbri Visione e ascolto nell’opera italiana del Seicento. Un’esperienza 151 a due sensi Enrico Fubini Musica e rivoluzione 161 Paolo Gallarati Il melodramma ri-creato. Verdi e la ‘trilogia popolare’ 171 5 Sommario Philip Gossett The skeleton score of Una vendetta in domino. 187 Two surviving fragments Adriana Guarnieri Corazzol Poeta e compositore nella produzione lirica italiana 203 del primo Novecento. Una proposta di tipologia dei ruoli Giuseppina La Face Bianconi La linea e la rete. La costruzione della conoscenza 225 in un quartetto di Haydn Mario Messinis Ricordando Francesco Degrada 251 Gian Paolo Minardi Un lontano incontro 253 Jean Mongrédien Spontini et les débuts de l’opera seria en France 255 Giovanni Morelli Tope là: identificazione di un inno crittato. Parigi 1860 ca. 269 Riccardo Muti Ricordo di Francesco Degrada 279 Giorgio Pestelli Derivazioni e invenzioni nella Sonata op. 6 di Mendelssohn (1826) 283 Pierluigi Petrobelli Altri modelli linguistici per il libretto di Aida 299 Carlo Piccardi L’ombra di Mozart nello spazio Biedermeier 307 Franco Piperno Loreto, 1573: come, perché e fra quali candidati scegliere 343 il nuovo maestro di cappella Herbert Schneider Analytische Anmerkungen zu Luigi Cherubinis Messe de Requiem c-Moll 353 Michael Talbot Some little-known compositions of Torelli in the British Library 371 Mercedes Viale Ferrero Aida prima di Aida 397 Gianfranco Vinay L’arte coreografica di Aurelio Milloss 415 nello specchio dell’arte musicale di Stravinskij Indice dei nomi 423 6 Cesare Fertonani INTRODUZIONE Se si scorrono i dati biografici di Francesco Degrada (Milano, 23 maggio 1940 - ivi, 20 maggio 2005) e i titoli della sua bibliografia si notano subito l’ampiezza d’interessi e il respiro culturale del grande studioso. Del resto, come storico della musica Degrada aveva la competenza di pochi. Si diplomò in pianoforte e in composizione al Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Milano, dove aveva stu- diato anche direzione d’orchestra, frequentando altresì la Scuola di Paleografia musicale di Cremona. Nel frattempo conseguì la laurea in lettere all’Università degli Studi di Milano, l’ateneo di cui sarebbe diventato docente dopo aver inse- gnato in alcuni conservatori (Bolzano, Brescia, Milano). In qualità dapprima di assistente (1965-1973), professore incaricato (1973-1980) e quindi professore ordinario (1980-2005), Degrada fu qui attivo per quarant’anni. In particolare, il periodo in cui fu titolare della cattedra di Storia della mu- sica segnò l’autentico radicamento e l’espansione delle discipline storico-mu- sicali nell’ateneo milanese. Quando Degrada prese servizio come professore ordinario, si trovò nella situazione di costruire dalle fondamenta una realtà nuova e adeguata all’enorme sviluppo che la musicologia stava conoscendo all’epoca in Italia (oltre a Degrada, tra i vincitori del concorso bandito nel 1979 c’erano tra gli altri Lorenzo Bianconi, Giovanni Carli Ballola, Gioacchino Lanza Tomasi, Pierluigi Petrobelli, Thomas Walker). Sino ad allora, infatti, nell’Uni- versità degli Studi l’insegnamento della Storia della musica era vissuto in una situazione di precarietà, affidato a liberi docenti o professori incaricati, sia pure illustri, che in precedenza avevano ricoperto il posto di bibliotecario presso il Conservatorio «Giuseppe Verdi»: Gaetano Cesari (1924-1934), poi Federico Mompellio (dal 1950) e Guglielmo Barblan (dal 1960); all’insegnamento era mancata nei decenni quella continuità che permette a una disciplina di radicar- si nella vita e, per così dire, nella coscienza stessa di un’istituzione universitaria sino a divenirne parte organica (con tutto ciò che questo comporta: si pensi soltanto al problema di costituire una biblioteca di settore). Grazie all’impegno caparbio e tenace di Degrada, la presenza della musi- cologia nella Facoltà di Lettere e Filosofia cresce sino a dar vita all’Istituto di Discipline musicologiche e dello spettacolo e quindi alla Sezione Musica del 7 Cesare Fertonani Dipartimento di Storia delle arti, della musica e dello spettacolo che arriverà a comprendere, oltre a chi scrive, Emilio Sala, Nicola Scaldaferri e Claudio To- scani. Inoltre, nel corso degli anni, hanno collaborato con l’insegnamento di Storia della musica numerosi altri studiosi e docenti a contratto come Virgilio Bernardoni, Maria Caraci Vela, Davide Daolmi, Laura Mauri Vigevani e Renato Meucci. Della sua cattedra, Degrada seppe fare un importante punto di riferi- mento della vita culturale milanese e della musicologia italiana e internaziona- le, riuscendo ad aggregare intorno a sé una comunità di studiosi appartenenti a generazioni più giovani, dei quali sapeva apprezzare il valore e l’indipendenza anche in caso di conflitto (caso non rarissimo dato il suo carattere puntuto). D’altronde, a differenza di altri studiosi che in fondo considerano l’inse- gnamen to non più che un mezzo per guadagnarsi da vivere, Degrada nutriva per la didattica una vera passione e per tutta la sua vita di docente e organizza- tore universitario dedicò molto tempo ed energie affinché gli allievi avessero modo di trovarsi nelle migliori condizioni possibili per svolgere i loro studi. Nell’insegnamento di una disciplina così delicata come la storia della musica Degrada aveva l’ambizione – e la preoccupazione – di rivolgersi a un pubblico composito, in cui lo studente privo di qualsiasi preparazione specifica sedeva accanto a quello iscritto in una classe di composizione del conservatorio. Era un’ambizione alta, perché l’obiettivo di raggiungere e coinvolgere anche gli studenti di Lettere, Lingue, Filosofia che s’accostassero per la prima volta alla storia della musica – o addirittura alla musica tout court – non era affatto sentito da Degrada come mortificante ma, al contrario, come un preciso dovere cultu- rale ancor prima che istituzionale. Non è un caso se i suoi corsi universitari erano sempre molto frequentati dagli studenti, sia per il fascino degli argomenti trattati sia per l’ampiezza di orizzonti e prospettive in cui essi venivano conte- stualizzati. Chi ha avuto poi la fortuna di laurearsi o addottorarsi sotto la sua guida sa che Degrada non ha mai imposto alcunché, lasciando la massima li- bertà nella ricerca per trasmettere piuttosto, in una lezione di rigore e umanità prodiga di suggerimenti e indicazioni, l’imperativo di un’onestà intellettuale assoluta, la chiarezza cristallina e, al contempo, la flessibilità metodologica e l’ampiezza dell’apertura culturale. Alla sua scuola all’Università degli Studi di Milano si sono formati in molti che poi avrebbero fatto della musicologia la loro professione o comunque lavorato in diversi campi della vita musicale; si posso- no ricordare, tra gli altri, Sonia Arienta, Giorgio Colombo Taccani, Raffaele Mellace, Carla Moreni, Cristiano Ostinelli, Franco Pavan, Antonio Polignano, Marco Riboni. Che d’altra parte Degrada fosse riconosciuto a livello internazionale tra i maggiori musicologi italiani della sua generazione è testimoniato da molteplici aspetti: l’attività di docente all’estero, specie negli Stati Uniti, in Francia, in Por- togallo e in Giappone; l’organizzazione di numerosi convegni (oltre a quelli di cui curò in prima persona la pubblicazione degli atti, meritano di essere menzionati almeno i due convegni organizzati al Teatro alla Scala di Milano, rispettivamente su Musorgksij nel 1981 e su Stravinskij nel 1982); la presenza 8 Introduzione in svariati comitati scientifici, direttivi ed editoriali (tra cui quelli delle riviste «Il Saggiatore musicale» e «Studi musicali»); la direzione di alcune collane («Discan- to» poi «Contrappunti» per La Nuova Italia; «Musica e spettacolo» e «Civiltà musi- cale napoletana» per Ricordi); l’appartenenza a prestigiose istituzioni, tra cui l’Accademia Nazionale di Santa Ce cilia. Come studioso, i suoi interessi spaziavano dal Rinascimento alla contempo- raneità; e se vi si potevano individuare alcuni temi conduttori questi erano an- zitutto l’opera italiana, con le sue mutevoli vicende e implicazioni internazio- nali dalle origini al primo Novecento; il Settecento strumentale e della civiltà musicale napoletana; il genere della cantata da camera; il dibattito estetico e la storia delle idee ma anche certe tendenze della nuova musica tra gli anni Set- tanta e Novanta. Tra gli autori da lui più studiati e amati – giacché per Degra- da l’interesse storico-critico non era mai disgiunto dal sincero apprezzamento estetico – s’incontrano Monteverdi e Vivaldi, Domenico Scarlatti e Pergolesi, Gluck e Mozart, Verdi e Gian Francesco Malipiero. Ora, se si prendono in considerazione i primi scritti di Degrada, vi si rav- visano già alcuni
Recommended publications
  • The Yes Catalogue ------1
    THE YES CATALOGUE ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 1. Marquee Club Programme FLYER UK M P LTD. AUG 1968 2. MAGPIE TV UK ITV 31 DEC 1968 ???? (Rec. 31 Dec 1968) ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3. Marquee Club Programme FLYER UK M P LTD. JAN 1969 Yes! 56w 4. TOP GEAR RADIO UK BBC 12 JAN 1969 Dear Father (Rec. 7 Jan 1969) Anderson/Squire Everydays (Rec. 7 Jan 1969) Stills Sweetness (Rec. 7 Jan 1969) Anderson/Squire/Bailey Something's Coming (Rec. 7 Jan 1969) Sondheim/Bernstein 5. TOP GEAR RADIO UK BBC 23 FEB 1969 something's coming (rec. ????) sondheim/bernstein (Peter Banks has this show listed in his notebook.) 6. Marquee Club Programme FLYER UK m p ltd. MAR 1969 (Yes was featured in this edition.) 7. GOLDEN ROSE TV FESTIVAL tv SWITZ montreux 24 apr 1969 - 25 apr 1969 8. radio one club radio uk bbc 22 may 1969 9. THE JOHNNIE WALKER SHOW RADIO UK BBC 14 JUN 1969 Looking Around (Rec. 4 Jun 1969) Anderson/Squire Sweetness (Rec. 4 Jun 1969) Anderson/Squire/Bailey Every Little Thing (Rec. 4 Jun 1969) Lennon/McCartney 10. JAM TV HOLL 27 jun 1969 11. SWEETNESS 7 PS/m/BL & YEL FRAN ATLANTIC 650 171 27 jun 1969 F1 Sweetness (Edit) 3:43 J. Anderson/C. Squire (Bailey not listed) F2 Something's Coming' (From "West Side Story") 7:07 Sondheim/Bernstein 12. SWEETNESS 7 M/RED UK ATL/POLYDOR 584280 04 JUL 1969 A Sweetness (Edit) 3:43 Anderson/Squire (Bailey not listed) B Something's Coming (From "West Side Story") 7:07 Sondheim/Bernstein 13.
    [Show full text]
  • The Rai Studio Di Fonologia (1954–83)
    ELECTRONIC MUSIC HISTORY THROUGH THE EVERYDAY: THE RAI STUDIO DI FONOLOGIA (1954–83) Joanna Evelyn Helms A dissertation submitted to the faculty at the University of North Carolina at Chapel Hill in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in the Department of Music. Chapel Hill 2020 Approved by: Andrea F. Bohlman Mark Evan Bonds Tim Carter Mark Katz Lee Weisert © 2020 Joanna Evelyn Helms ALL RIGHTS RESERVED ii ABSTRACT Joanna Evelyn Helms: Electronic Music History through the Everyday: The RAI Studio di Fonologia (1954–83) (Under the direction of Andrea F. Bohlman) My dissertation analyzes cultural production at the Studio di Fonologia (SdF), an electronic music studio operated by Italian state media network Radiotelevisione Italiana (RAI) in Milan from 1955 to 1983. At the SdF, composers produced music and sound effects for radio dramas, television documentaries, stage and film operas, and musical works for concert audiences. Much research on the SdF centers on the art-music outputs of a select group of internationally prestigious Italian composers (namely Luciano Berio, Bruno Maderna, and Luigi Nono), offering limited windows into the social life, technological everyday, and collaborative discourse that characterized the institution during its nearly three decades of continuous operation. This preference reflects a larger trend within postwar electronic music histories to emphasize the production of a core group of intellectuals—mostly art-music composers—at a few key sites such as Paris, Cologne, and New York. Through close archival reading, I reconstruct the social conditions of work in the SdF, as well as ways in which changes in its output over time reflected changes in institutional priorities at RAI.
    [Show full text]
  • L'opera Italiana Del Novecento
    PIERO MIOLI L'OPERA ITALIANA DEL NOVECENTO MANZONI MILANO, 2018 PREMESSA Cento anni: così Giuseppe Rovani volle intitolare il suo grande romanzo storico-ciclico, narrando vicende comprese fra il 1750 e il 1849 e fra l’altro largheggiando di curiose situazioni e riflessioni musicali (l’edizione definitiva del libro è del 1868-69); e così dovrebbe pur chiamarsi questo sommario panorama del '900 teatro-musicale italiano, nonostante tutti gli imbarazzi che presiedono a tali quadrature cronologiche e tutti i rischi che esso corre fornendo forse più dati che idee. Cent’anni, un secolo, un lungo segmento temporale tutto sommato finito da poco: ma se la fine di questo fatidico '900 si trova a sfumare nell’inizio del secolo seguente, il '100 del Duemila che è in corso, altrettanto si deve riconoscere oggi e si sarà asserito allora del suo inizio sfumato dalla fine del secolo precedente. Nell’impossibilità, dunque, di fissare un avvio riferibile a un preciso fattore di carattere sociale, civile, culturale, per non dire artistico e musicale, sarà provvedimento modesto e rassegnato ma almeno utile e chiaro quello che accetta di dare l'inizio al semplicissimo 1901 e la fine all'altrettanto schietto 2000, permettendosi il credibile lusso di procedere qualche anno ancora. L’imbarazzo non viene a mancare, s’intende, né s’abbassa il rischio, ma da parte sua, almeno, la matematica non ammette né repliche né sfumature. Prima di pervenire al corpo del discorso diacronico, descrittivo, impostato insomma come una giusta suddivisione in periodi, è però sembrato bene fornire degli schizzi storico-culturali che sappiano inquadrare degnamente, si spera, le fasi storiche del genere, un genere significativo ma assai esigente come il teatro d’opera italiano: dunque il diverso “panorama” sincronico promesso dall’indice comprende gli elementi generali, alcuni fenomeni particolari, i luoghi teatrali nel loro complesso e qualche teatro in vista più di altri, ovviamente e principalmente le prime culle della nuova produzione operistica.
    [Show full text]
  • Courseleaf's Users' Guide
    Table of Contents Home ........................................................................................................................................................................................................................................... 3 CourseLeaf ........................................................................................................................................................................................................................... 4 Browsers ........................................................................................................................................................................................................................ 4 Web Site Accessiblity .................................................................................................................................................................................................... 5 Showing Differences (Red/Green Markup) ................................................................................................................................................................... 5 CourseLeaf Catalog (CAT) .................................................................................................................................................................................................. 7 Borrowed Content ........................................................................................................................................................................................................
    [Show full text]
  • Thesis Submission
    Rebuilding a Culture: Studies in Italian Music after Fascism, 1943-1953 Peter Roderick PhD Music Department of Music, University of York March 2010 Abstract The devastation enacted on the Italian nation by Mussolini’s ventennio and the Second World War had cultural as well as political effects. Combined with the fading careers of the leading generazione dell’ottanta composers (Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero and Ildebrando Pizzetti), it led to a historical moment of perceived crisis and artistic vulnerability within Italian contemporary music. Yet by 1953, dodecaphony had swept the artistic establishment, musical theatre was beginning a renaissance, Italian composers featured prominently at the Darmstadt Ferienkurse , Milan was a pioneering frontier for electronic composition, and contemporary music journals and concerts had become major cultural loci. What happened to effect these monumental stylistic and historical transitions? In addressing this question, this thesis provides a series of studies on music and the politics of musical culture in this ten-year period. It charts Italy’s musical journey from the cultural destruction of the post-war period to its role in the early fifties within the meteoric international rise of the avant-garde artist as institutionally and governmentally-endorsed superman. Integrating stylistic and aesthetic analysis within a historicist framework, its chapters deal with topics such as the collective memory of fascism, internationalism, anti- fascist reaction, the appropriation of serialist aesthetics, the nature of Italian modernism in the ‘aftermath’, the Italian realist/formalist debates, the contradictory politics of musical ‘commitment’, and the growth of a ‘new-music’ culture. In demonstrating how the conflict of the Second World War and its diverse aftermath precipitated a pluralistic and increasingly avant-garde musical society in Italy, this study offers new insights into the transition between pre- and post-war modernist aesthetics and brings musicological focus onto an important but little-studied era.
    [Show full text]
  • The War and Fashion
    F a s h i o n , S o c i e t y , a n d t h e First World War i ii Fashion, Society, and the First World War International Perspectives E d i t e d b y M a u d e B a s s - K r u e g e r , H a y l e y E d w a r d s - D u j a r d i n , a n d S o p h i e K u r k d j i a n iii BLOOMSBURY VISUAL ARTS Bloomsbury Publishing Plc 50 Bedford Square, London, WC1B 3DP, UK 1385 Broadway, New York, NY 10018, USA 29 Earlsfort Terrace, Dublin 2, Ireland BLOOMSBURY, BLOOMSBURY VISUAL ARTS and the Diana logo are trademarks of Bloomsbury Publishing Plc First published in Great Britain 2021 Selection, editorial matter, Introduction © Maude Bass-Krueger, Hayley Edwards-Dujardin, and Sophie Kurkdjian, 2021 Individual chapters © their Authors, 2021 Maude Bass-Krueger, Hayley Edwards-Dujardin, and Sophie Kurkdjian have asserted their right under the Copyright, Designs and Patents Act, 1988, to be identifi ed as Editors of this work. For legal purposes the Acknowledgments on p. xiii constitute an extension of this copyright page. Cover design by Adriana Brioso Cover image: Two women wearing a Poiret military coat, c.1915. Postcard from authors’ personal collection. This work is published subject to a Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives Licence. You may share this work for non-commercial purposes only, provided you give attribution to the copyright holder and the publisher Bloomsbury Publishing Plc does not have any control over, or responsibility for, any third- party websites referred to or in this book.
    [Show full text]
  • Of Titles (PDF)
    Alphabetical index of titles in the John Larpent Plays The Huntington Library, San Marino, California This alphabetical list covers LA 1-2399; the unidentified items, LA 2400-2502, are arranged alphabetically in the finding aid itself. Title Play number Abou Hassan 1637 Aboard and at Home. See King's Bench, The 1143 Absent Apothecary, The 1758 Absent Man, The (Bickerstaffe's) 280 Absent Man, The (Hull's) 239 Abudah 2087 Accomplish'd Maid, The 256 Account of the Wonders of Derbyshire, An. See Wonders of Derbyshire, The 465 Accusation 1905 Aci e Galatea 1059 Acting Mad 2184 Actor of All Work, The 1983 Actress of All Work, The 2002, 2070 Address. Anxious to pay my heartfelt homage here, 1439 Address. by Mr. Quick Riding on an Elephant 652 Address. Deserted Daughters, are but rarely found, 1290 Address. Farewell [for Mrs. H. Johnston] 1454 Address. Farewell, Spoken by Mrs. Bannister 957 Address. for Opening the New Theatre, Drury Lane 2309 Address. for the Theatre Royal Drury Lane 1358 Address. Impatient for renoun-all hope and fear, 1428 Address. Introductory 911 Address. Occasional, for the Opening of Drury Lane Theatre 1827 Address. Occasional, for the Opening of the Hay Market Theatre 2234 Address. Occasional. In early days, by fond ambition led, 1296 Address. Occasional. In this bright Court is merit fairly tried, 740 Address. Occasional, Intended to Be Spoken on Thursday, March 16th 1572 Address. Occasional. On Opening the Hay Marker Theatre 873 Address. Occasional. On Opening the New Theatre Royal 1590 Address. Occasional. So oft has Pegasus been doom'd to trial, 806 Address.
    [Show full text]
  • Musik in Venedig Und Mailand Im Zeichen Napoleons
    Musik in Venedig und Mailand im Zeichen Napoleons Kompositionen von und um Giovanni Simone Mayr Musik- und Kulturleben im Spannungsfeld politischer Macht Habilitationsschrift zur Erlangung der Venia Legendi für das Fach Musikwissenschaft der Katholischen Universität Eichstätt-Ingolstadt vorgelegt von Iris Winkler aus Bochum Prof. Dr. Wolfgang Schönig Dekan der Philosophisch-Pädagogische Fakultät Katholische Universität Eichstätt-Ingolstadt Mitglieder des Fachmentorats: Prof. Dr. Peter Brünger, Vors. Musikpädagogik und Musikdidaktik Philosophisch-Pädagogische Fakultät Katholische Universität Eichstätt-Ingolstadt Prof. Dr. Heinz Hürten Geschichtswissenschaft Geschichts- und Gesellschaftswissenschaftliche Fakultät Katholische Universität Eichstätt-Ingolstadt Prof. Dr. Christoph Louven Musikwissenschaft Fachgebiet Musik und Musikwissenschaften Universität Osnabrück Prof. Dr. Reinhard Wiesend Musikwissenschaft Universität Mainz Prof. Dr. Michael Zimmermann Kunstgeschichte Sprach- und Literaturwissenschaftliche Fakultät Katholische Universität Eichstätt-Ingolstadt 2 In memoriam John Stewart Allitt 3 Inhalt Einleitung 6 I. Einführung in die Thematik 13 Napoleon-Rezeption und Napoleons Musikrezeption: Die Basis der Bewertung 13 Napoleon und die Kunst der Repräsentation 18 Napoleon und die Gewalt der Musik – Chantons du nouvel Alexandre 19 II. Facetten des kulturellen Lebens im „napoleonischen“Venedig 30 Politische Verhältnisse 38 Huldigungen, Huldigungsmusiken, Huldigungsprogramme 43 Huldigungskantaten in Venedig vor, nach und um Napoleon 48
    [Show full text]
  • Dossier 2014 Pédagogique
    DOSSIER 2014 PÉDAGOGIQUE Ariodante Musique de Georg Friedrich Haendel Livret d’après Antonio Salvi DOSSIER PÉDAGOGIQUE sommaire Sommaire Note d’intention A lire avant le spectacle I. Présentation de l’œuvre.......................................................p. 3 1. Argument...................................................................................................................p. 3 2. Les personnages et leurs voix.................................................................................p. 5 II. Autour de l’œuvre................................................................p. 6 1. L’origine du livret : L’Orlando furioso de l’Arioste...................................................p. 6 2. Haendel.......................................................................................................................p. 8 3. L’opera seria...............................................................................................................p. 9 III. La production au Festival d’Aix-en-Provence....................p. 11 1. La distribution.............................................................................................................p. 11 2. Biographies.................................................................................................................p. 12 3. La scène du Théâtre de l’Archevêché......................................................................p. 15 IV. Pistes pédagogiques...........................................................p. 16 1. Exemple d’activités.....................................................................................................p.
    [Show full text]
  • Bologna, 4Th Augusti, 1770 As I Write This, I Am Still on My Bed. Not That
    0202. 1 LEOPOLD MOZART TO HIS WIFE , SALZBURG ; POSTSCRIPT FROM MOZART TO NANNERL Bologna , 4 th Augusti , 1770 As I write this, I am still on my bed. Not that my right leg is in danger. 2 No! Praise God, it is better, although the skin is now peeling off, [5] and it looks as if I had had chickenpox. But, besides the fact that I am still being careful with this right leg to avoid causing another swelling, I cannot walk because of the left foot, on which such severe pain and little swellings have started overnight, on the ball and one or other of the toes, and looking just like podagra , preventing me from walking. [10] Now I will hardly leave this inn for less than 20 ducats 3 – if that covers it. In God’s name, as long as one saves one’s skin, let the weevil 4 take the money! It was very sad for us to learn that our little Miss Martha 5 has consumption in the lungs and wasting in the neck. She did, of course, always look so lean. [15] 6Should one not be able to come to the help of such a young person with moisturising things? – – One simply can never be sure where consumption of this kind comes from. It does not always have to be consumption of the lungs. These are many other causes for a person getting consumption, especially in women. [20] It is, naturally, difficult to treat if one cannot find the root cause. I can assure you that this news has plunged both of us into great sorrow.
    [Show full text]
  • Performing Fascism: Opera, Politics, and Masculinities in Fascist Italy, 1935-1941
    Performing Fascism: Opera, Politics, and Masculinities in Fascist Italy, 1935-1941 by Elizabeth Crisenbery Department of Music Duke University Date:_______________________ Approved: ___________________________ Bryan Gilliam, Advisor ___________________________ Benjamin Earle ___________________________ Philip Rupprecht ___________________________ Louise Meintjes ___________________________ Roseen Giles Dissertation submitted in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in the Department of Music in the Graduate School of Duke University 2020 ABSTRACT Performing Fascism: Opera, Politics, and Masculinities in Fascist Italy, 1935-1941 by Elizabeth Crisenbery Department of Music Duke University Date:_______________________ Approved: ___________________________ Bryan Gilliam, Advisor ___________________________ Benjamin Earle ___________________________ Philip Rupprecht ___________________________ Louise Meintjes ___________________________ Roseen Giles An abstract of a dissertation submitted in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in the Department of Music in the Graduate School of Duke University 2020 Copyright by Elizabeth Crisenbery 2020 Abstract Roger Griffin notes that “there can be no term in the political lexicon which has generated more conflicting theories about its basic definition than ‘fascism’.” The difficulty articulating a singular definition of fascism is indicative of its complexities and ideological changes over time. This dissertation offers
    [Show full text]
  • La Vedova Scaltra
    Rubelli (da «Il Crociato in Egitto», n 1/2007) FONDAZIONE TEATRO LA FENICE DI VENEZIA Radio3 per la Fenice Opere della Stagione Lirica 2007 trasmesse in diretta dal Teatro La Fenice domenica 14 gennaio 2007 ore 19.00 Il crociato in Egitto di Giacomo Meyerbeer sabato 10 febbraio 2007 ore 19.00 La vedova scaltra di Ermanno Wolf-Ferrari martedì 20 marzo 2007 ore 19.00 Erwartung di Arnold Schönberg Francesca da Rimini di Sergej Rachmaninov mercoledì 20 giugno 2007 ore 18.00 Siegfried di Richard Wagner venerdì 21 settembre 2007 ore 19.00 Signor Goldoni di Luca Mosca domenica 9 dicembre 2007 ore 19.00 Turandot di Giacomo Puccini Concerti della Stagione Sinfonica 2006-2007 trasmessi in diretta del Teatro La Fenice Bernhard Klee (domenica 3 dicembre 2006) Concerti della Stagione Sinfonica 2006-2007 trasmessi in differita del Teatro La Fenice Eliahu Inbal (sabato 14 ottobre 2006) Dmitrij Kitajenko (venerdì 17 novembre 2006) Gerd Albrecht (giovedì 7 dicembre 2006) Ola Rudner (sabato 27 gennaio 2007) Michel Tabachnik (sabato 31 marzo 2007) Pietari Inkinen (giovedì 17 maggio 2007) www.radio3.rai.it – per le frequenze n. 800.111.555 FONDAZIONE AMICI DELLA FENICE STAGIONE 2007 Incontro con l’opera Sale Apollinee - Teatro La Fenice martedì 9 gennaio 2007 ore 18.00 OLGA VISENTINI ePIER LUIGI PIZZI Il crociato in Egitto Sale Apollinee - Teatro La Fenice martedì 6 febbraio 2007 ore 18.00 PAOLO COSSATO La vedova scaltra Sale Apollinee - Teatro La Fenice lunedì 12 marzo 2007 ore 18.00 QUIRINO PRINCIPE Erwartung - Francesca da Rimini Sale Apollinee - Teatro La Fenice lunedì 16 aprile 2007 ore 18.00 LORENZO ARRUGA La traviata Sale Apollinee - Teatro La Fenice lunedì 11 giugno 2007 ore 18.00 GIORGIO PESTELLI Siegfried Sale Apollinee - Teatro La Fenice lunedì 17 settembre 2007 ore 18.00 LUCA MOSCA, GIANLUIGI MELEGA e PAOLO PETAZZI Signor Goldoni Clavicembalo francese a due manuali copia dello strumento di Goermans-Taskin, costruito attorno Sale Apollinee - Teatro La Fenice alla metà del XVIII secolo (originale presso la Russel lunedì 1 ottobre 2007 ore 18.00 Collection di Edimburgo).
    [Show full text]