3° HISTORIC DAY IMOLA 5-6 MAGGIO 2018

Historic Minardi Day 2018, proviamo a tirare le somme dell'evento voluto da , in collaborazione con Formula Imola e quest’anno anche con il Trofeo Bandini. I numeri parlano di un successo, più di 9000 persone sono arrivati all'Autodromo per vedere, sentire i suoni e i rumori della F1 e poter rivivere quasi 50 anni di Formula 1 attraverso le vetture esposte e in pista e per poter scambiare due chiacchere con i tanti piloti presenti, oltre a ciò spazio anche alla novità della Formula E Mahidra di Nick Heidfeld (premiato anche lui durante il Trofeo Bandini) scesa per la prima volta in una pista “vera” con a bordo il pluridecorato pilota di Le Mans Emanuele Pirro che si è cimentato in vari passaggi sul circuito. Oltre a questo la grande attrazione era l'arrivo di Valtteri Bottas, il finnico, alfiere della Mercedes F1, ha fatto un passaggio in Autodromo, prima di partire per ritirare il Trofeo Bandini a Brisighella. Il parco macchine era di tutto rispetto, tra F1, F2, F3, Prototipi e GT, inoltre la F1 biposto della Coloni Motorsport ha dato spettacolo grazie alla guida pressoché perfetta di Sergio Campana che si è divertito nella due giorni imolese. Il format è abbastanza consolidato, molto successo a ricevuto la Tyrell P34 a sei ruote della collezione di Piero Martini, scesa in pista solo nella giornata di Sabato 5 Maggio, onnipresente anche Gabriele Tredozi con la sua creatura, la bellissima PS04, nella “gara” tra ingegneri ex Minardi, anche a bordo della Mercedes W04 del 2013, che con il corso dei turni di uscita si è decisamente tolto la “paura” e l'emozione di guida, sciorinando anche delle traiettorie molto pulite. Purtroppo la mancanza di due vetture come la Jordan 198 e la Arrows A21 (annunciate ma non presenti), lasciano un po' l'amaro in bocca, soprattuto a noi (e anche a tanti) che siamo amanti delle vetture degli anni '90 e 2000, queste assenze, (insieme a quella dell'olandese Fritz van Eerd impegnato nel WEC 6h Of Spa e grande collezionista di Minardi e a quella del “mattatore” dell'evento 2017 ovvero Gaston Mazzacane che per noi nonostante il meteo avverso, rimane la migliore e quella con più potenziale), hanno leggermente smorzato un po' l'entusiasmo creato nelle ore prima dell'inizio dell'evento. Il format come detto è sempre ottimo e di alta qualità, il potenziale però di questa manifestazione secondo noi è alto e si potrebbe alzare ancora tanto, ad esempio, mettendo i turni dell'esibizioni della F1 più lunghi, magari ad inizio di ogni sessione tutte le F1 per un giro in parata dietro la Safety Car, poi dare il via ad una e vera propria sessione, l'introduzione permanente di un museo Minardi durante i due giorni dell'evento e magari qualche conferenza dedicata proprio al leggendario team faentino per far conoscere a tutti le gesta di questo piccolo team, durante la sua avventura in F1, queste sono proposte di “redazione” tra un chiacchiera e l'altra che non vogliono assolutamente mettere in dubbio la bontà del progetto, anzi precisiamo e teniamo a ringraziare tutto lo staff del Historic Minardi Day che da 3 anni ci da la possibilità di assistere e vivere questo favoloso evento e rinnoviamo che siamo pronti per eventualmente essere parte ancora più integrante del progetto.

#MinardiSempre ENGLISH VERSION Historic Minardi Day 2018, let's try to sum up the event desired by Giancarlo Minardi, in collaboration with Formula Imola and this year also with the Bandini Trophy. The numbers speak of a success, more than 9000 people have arrived at the Autodrome to see, hear the sounds and the sounds of F1 and to relive almost 50 years of Formula 1 through the cars on display and on track and to chat with the many riders present, as well as space also to the novelty of the Formula E Mahidra by Nick Heidfeld (also awarded during the Bandini Trophy) dropped for the first time in a "real" track with the highly decorated Le Mans pilot Emanuele Pirro on board he has tried several steps on the circuit. In addition to this the great attraction was the arrival of Valtteri Bottas, the Finnish, standard bearer of the Mercedes F1, made a pass in the Autodromo, before leaving to pick up the Bandini Trophy in Brisighella. The fleet was very respectable, including F1, F2, F3, Prototype and GT, plus the two-seater F1 of Coloni Motorsport gave a show thanks to the almost perfect driving of Sergio Campana who had fun in the two days Imola. The format is quite consolidated, very successful to receive the six-wheeled Tyrell P34 from the Piero Martini collection, only on Saturday 5th May, Gabriele Tredozi with his creature, the beautiful PS04, in the "race" was omnipresent among former Minardi engineers, also Aldo Costa aboard the 2013 Mercedes W04, which with the course of the exit turns has definitely taken away the "fear" and the thrill of driving, also coming out of very clean trajectories. Unfortunately, the lack of two cars like the Jordan 198 and the Arrows A21 (announced but not present), leave a bit 'the bitter taste, especially to us (and also to many) that we are lovers of the cars of the 90s and 2000, these absences, (together with that of the Dutchman Fritz van Eerd engaged in the WEC 6h Of Spa and great collector of Minardi and that of the "mattatore" of the 2017 event or Gaston Mazzacane that for us despite the adverse weather, remains the best and the one with the most potential), slightly dampened the enthusiasm created in the hours before the start of the event. The format as mentioned is always excellent and high quality, but the potential of this event in our opinion is high and you could raise even more, for example, putting the shifts of the longest F1 shows, perhaps at the beginning of each session all the F1 for a parade ride behind the Safety Car, then kick off a real session, the permanent introduction of a Minardi museum during the two days of the event and maybe some conferences dedicated to the legendary Faenza team to make know to everyone the deeds of this small team, during his adventure in F1, these are proposals of "drafting" between a chat and the other that absolutely do not want to doubt the goodness of the project, rather we specify and we want to thank all the staff of the Historic Minardi Day that for the past 3 years gives us the opportunity to witness and experience this fabulous event and we renew that we are ready to eventually be an even more integral part of the project.

#MinardiSempre 25 TROFEO BANDINI 5 MAGGIO 2018 BRISIGHELLA

Nella cornice di uno dei borghi più belli d'Italia, si è svolto il consueto appuntamento del Trofeo Lorenzo Bandini, per la prima volta in collaborazione e in contemporanea con Historic Minardi Day 2018 a Imola; menù ricco di eventi in questo sabato dove il maltempo annunciato, (a parte un leggero scroscio nel primo pomeriggio), lascia il posto ad una giornata di sole con temperature gradevoli. Brisighella è protagonista in tutta la sua bellezza, e vede due monoposto protagoniste: la prima è la Mahidra Formula E (presente e premiato anche il proprietario del team, Dilbagh Gill) di Nick Heidfeld che percorre 2 giri nell'improvvisato, circuito cittadino, contornato dal pubblico, quindi l'evento principale, ovvero l'arrivo del finlandese Valtteri Bottas sulla Mercedes AMG F1 che partito da Faenza (dopo visita e sessione autografi al Historic Minardi Day) ha raggiunto con la sua F1 il borgo medioevale di Brisighella. Il successo dell'evento è stato enorme, sia per affluenza di pubblico, che per il grande calore manifestato. Ma anche per la ricchezza del programma, per la disponibilità dello stesso Bottas, ben coadiuvato come protagonista da un grande Nick Heidfeld, oltre ai piloti erano presenti anche il Presidente di ACI Sport Italia Angelo Damiani Sticchi, l'ingegnere di pista di Lewis Hamilton Riccardo Musconi e non per ultimo il progettista ex-Minardi Aldo Costa (anche lui presente al HMD di Imola). Il premio Lorenzo Bandini, consegnato al pilota Finlandese che ha speso belle parole, per Brisighella (passando la notte in loco per poterla visitare prima di ripartire al mattino seguente), sia per la manifestazione che in passato (come a ricordato il finnico) ha premiato, futuri campioni del mondo della F1 e personaggi illustri del Motorsport. Un buon evento che ha ridato un po' di linfa al Trofeo Bandini dopo qualche anno di “appiattimento”, detto questo non è tutto oro quello che luccica, l'evento ha enormi “potenzialità” ed è migliorabile sotto molti aspetti. ENGLISH VERSION

In the setting of one of the most beautiful villages in Italy, the usual appointment of the Lorenzo Bandini Trophy took place, for the first time in collaboration and simultaneously with Historic Minardi Day 2018 in Imola; rich menu of events on this Saturday where the bad weather announced, (apart from a slight splash in the early afternoon), gives way to a sunny day with pleasant temperatures. Brisighella is protagonist in all its beauty, and sees two single-seater protagonists: the first is the Mahidra Formula E (present and rewarded also the team owner, Dilbagh Gill) of Nick Heidfeld that runs 2 laps in the improvised, city circuit, surrounded from the public, then the main event, that is the arrival of the Finnish Valtteri Bottas on the Mercedes AMG F1 that started from Faenza (after visit and autograph session at the Historic Minardi Day) reached with its F1 the medieval village of Brisighella. The success of the event was enormous, both in terms of public attendance and the great heat shown. But also for the wealth of the program, for the availability of the same Bottas, well supported as a protagonist by a great Nick Heidfeld, in addition to the drivers were also the President of ACI Sport Italy Angelo Damiani Sticchi, the track engineer of Lewis Hamilton Riccardo Musconi and not least the former designer Minardi Aldo Costa (also present at HMD in Imola). The Lorenzo Bandini award, handed over to the Finnish driver who has spent nice words, for Brisighella (spending the night on site to be able to visit before leaving again the following morning), both for the event and in the past (as mentioned the Finnish) has rewarded , future champions of the F1 world and famous people of Motorsport. A good event that gave a bit of sap to the Bandini Trophy after a few years of "flattening", this is not all gold that glitters, the event has enormous "potential" and can be improved in many ways. 12H OF IMOLA 24-26 MAGGIO 2018 24H SERIES BY CREVENTIC

Spettacolare come sempre l'evento della 12H di Imola, organizzata splendidamente dalla CREVENTIC in collaborazione con Hankook, l'endurance sul Santerno si dimostra una “formula” vincente, sempre con colpi di scena e mutamenti di classifica durante le ore. 52 vetture sulla griglia di partenza, otto categorie in gara (TCR e 991le più “numerose”). L'unico team italiano è il team EbiMotors di Como, ci sono però parecchi piloti italiani al via di questa gara: Malucelli e Pampanini in classe A6; il ravennate De Lorenzi in classe 991; l'equipaggio EbiMotors (L.Curti – C.Curti - Frezza) in 991, infine Broggi in GT4. Il format di gara è il solito, ovvero quattro ore il venerdì e decisive 8 ore il sabato, nella notte ovviamente le auto sono in regime di PARC FERME', inoltre il sabato la gara riparte con la griglia dell'arrivo delle prime 4 ore. Le qualifiche del venerdì dicono che le Mercedes AMG GT3 sono a proprio agio sul tracciato di Imola e sembrano aver trovato un setup che è il giusto mix tra scorrevolezza e velocità. Come detto però la Endurance è una gara a parte e molti fattori in 12h possono cambiare le sorti della gara, guardando tra le libere del giovedi, ci siamo accorti di come anche le Porsche siano ben bilanciate e di come riescano a saltellare sui i cordoli (esemplare è la traiettoria alla Variante Alta), potranno essere della partita, cosi la guida pulita e l'esperienza di Matteo Malucelli, l'esperto driver forlivese è sempre temibile. Le prime 4h decretano che la Mercedes AMG GT3 del Ram Racing, forte della Pole Position, porta a casa le prime 4h di gara davanti però a due Porsche 991 GT3R (con un giro di ritardo), mentre la Mercedes della Hofor Racing partita in prima fila è praticamente già fuori gara, cosi come la Ferrari 458 Scuderia Praha (per un contatto nelle prime fasi di gara), entrambe out dai giochi per il podio. Si segnala nella prime 4h l'ottima prova della Huracan Super Trofeo EVO by GDL Racing prima nella categoria SPX. Il bello però deve ancora venire, cosi come lo scorso anno, assistiamo a tanti colpi di scena, per prima cosa, la favorita e semi dominatrice Mercedes della Ram Racing nell'ultima ora “cuoce” i freni e si deve accontentare del 5°posto finale, lasciando strada alla Porsche n°911 Herberth Motorsport (Allemann-Bohn-Renauer-Renauer) che si porta a casa il successo (non vinceva dallo scorso campionato ndr), davanti alla Mercedes del team IDEC Sport Racing e davanti all'altra Porsche del Forch Racing (partita seconda dopo le 4h di venerdì). Grande rimonta fino ai piedi del podio per la Ferrari 458 Scuderia Praha che si issa al quarto posto. Nelle altre categoria, si conferma la vittoria per la Huracan SuperTrofeo GDL Racing (De Lorenzi- Josephsohn-Deverikos in SPX; successo tutto italiano firmato EbiMotors (Curti-Curti- Frezza) nella categoria 991; In GT4 vittoria per la Porsche Cayman GT4 MR Evo 2018 Allied Racing (Schaak-Scholl-Still-Kasperlik-Schmidt); Nella categoria più “affollata” la TCR (insieme alla 991) vittoria per la Seat Cupra TCR DGS (Buri-Kangas); infine nella categoria SP3 vittoria per la BMW 335ICoupè del Team Scangrip Racing. Niente da fare per la compagine vittoriosa lo scorso anno l'Audi R8 LMS del TEAM Car Collection #34 che in questa occasione non è mai stata nel vivo della corsa. Come sempre la 12H di Imola, è un condensato di emozione ed adrelina e niente è scontato fino all'ultimo giro, è proprio questa formula, ne fa una serie vincente e appassionante.

#12himola #thisisendurance #24hseries ENGLISH VERSION

Spectacular as always the 12H event of Imola, beautifully organized by CREVENTIC in collaboration with Hankook, the endurance on Santerno proves to be a winning "formula", always with twists and changes in the classification during the hours. 52 cars on the starting grid, eight categories in the race (TCR and 991le more "numerous"). The only Italian team is the EbiMotors team of Como, but there are several Italian drivers at the start of this race: Malucelli and Pampanini in class A6; the Ravenna De Lorenzi in class 991; the EbiMotors crew (L.Curti - C.Curti - Frezza) in 991, finally Broggi in GT4. The format of the race is the usual, that is four hours on Friday and decisive 8 hours on Saturday, in the night of course the cars are in PARC FERME 'regime, also on Saturday the race starts with the grid of the arrival of the first 4 hours. Friday's qualifying says that the Mercedes AMG GT3 are at ease on the Imola track and seem to have found a setup that is the right mix between smoothness and speed. As said, however, the Endurance is a separate race and many factors in 12h can change the fate of the race, looking among the free practice on Thursday, we realized how well the Porsche are well balanced and how they are able to hop on the curbs ( exemplary is the trajectory to the Variante Alta), may be the game, so the clean driving and the experience of Matteo Malucelli, the expert driver from Forlì is always fearful. The first 4h decree that the Ram Racing Mercedes AMG GT3, strong of the Pole Position, takes home the first 4h of the race ahead but two Porsche 991 GT3R (with a lap of delay), while the Mercedes of the Hofor Racing started in first row is practically already out of the race, as well as the Ferrari 458 Scuderia Praha (for a contact in the early stages of the race), both out of the games for the podium. It should be noted in the first 4h the excellent test of the Huracan Super Trofeo EVO by GDL Racing first in the SPX category. The beauty, however, has yet to come, as well as last year, we witness many twists, first, the favorite and semi-dominant Mercedes Ram Racing in the last hour "cook" the brakes and must settle for 5th place final, leaving the road to the Porsche n ° 911 Herberth Motorsport (Allemann-Bohn-Renauer-Renauer) that brings home the success (did not win from the last championship ed), ahead of the Mercedes of the IDEC Sport Racing team and in front of the other Porsche Forch Racing (second match after 4h on Friday). Great comeback to the foot of the podium for the Ferrari 458 Scuderia Praha that is hoisted in fourth place. In the other category, the victory for the Huracan SuperTrofeo GDL Racing (De Lorenzi-Josephsohn-Deverikos in SPX) is confirmed, all Italian success was signed by EbiMotors (Curti-Curti-Frezza) in the 991 category, GT4 victory for the Porsche Cayman GT4 MR Evo 2018 Allied Racing (Schaak- Scholl-Still-Kasperlik-Schmidt) In the most "crowded" category the TCR (together with the 991) victory for the Seat Cupra TCR DGS (Buri-Kangas) and finally in the SP3 category victory for the BMW 335ICoupè of Team Scangrip Racing Nothing to do for the victorious team last year the Audi R8 LMS of the TEAM Car Collection # 34 that on this occasion has never been in the life of the race, as always the 12H of Imola, is a condensation of emotion and adrelina and nothing is taken for granted until the last lap, it is this formula, it makes a winning and exciting series.

#12himola #thisisendurance #24hseries Hankook 12H IMOLA 2018

24H GT Series and 24H TCE Series - Race (Part 2) 24 - 26 May 2018 Autodromo Enzo e Dino Ferrari - 4909 mtr.

A6-AM - Mainly GT3 Cars Fastest Laptime Race Time Pos Nbr Team name / Official Entrant Car / Drivers Gap Diff Km/h In Km/h 1 85 PROsport P erformance Mercedes-A MG GT3 -- 326 laps -- 1:44.945 183 8:03:56.919 PRO sport Performance GmbH Putman-Espenlaub-Foster 168.40 127.20

2 15 Swiss T eam Mercedes-A MG GT3 -- 313 laps -- 1:44.386 13 6:57:36.571 DNF Swiss T eam Pampanini-Lenz-C alamia 169.30 137.53

3 34 Car Collection Motorsport Audi R8 LMS -- 304 laps -- 1:47.367 101 8:03:00.274 Car Collection Motorsport Dr. Kirchhoff-Edelhoff-V ogler 164.60 129.27

4 33 Car Collection Motorsport Audi R8 LMS -- 233 laps -- 1:44.892 8 4:16:30.007 DNF Car Collection Motorsport Çapan-Kuzdas-Felbermayr Jr.-T utumlu Lopez 168.48 135.49 Not Classified in Class A6-A M Classification limit (60% of 327 Laps) = 196 Laps DNC 16 SP S automotive performance Mercedes-A MG GT3 -- 50 laps -- 5:31.376 DNF SP S automotive performance Pierburg-Müller-Arnold 0.00 53.33

A6-PRO - Mainly GT3 Cars Fastest Laptime Race Time Pos Nbr Team name / Official Entrant Car / Drivers Gap Diff Km/h In Km/h 1 911 Herberth Motorsport Porsche 991 GT 3 R -- 347 laps -- 1:43.950 13 8:02:46.074 Renauer & Renauer GbR Allemann-Bohn-Renauer-Renauer 170.01 139.71

2 17 IDEC SPORT RACING Mercedes-A MG GT3 -- 345 laps -- 1:44.341 213 8:03:05.644 IDEC Sport Racing Lafargue-Lafargue-Enjalbert 169.37 139.01

3 29 Forch Racing Porsche 991 GT 3 R 3:46.874 3:46.874 1:44.364 13 8:06:52.518 Förch Racing Drmic-Eisemann-Lukas 169.33 136.72

4 11 Bohemia Energy racing with Scuderia P rahFaerrari 488 GT3 -- 334 laps -- 1:43.981 127 8:02:48.868 Scuderia P raha Pisarik-Král-Malucelli 169.96 138.48

5 5 Ram Racing Mercedes-A MG GT3 -- 332 laps -- 1:43.883 179 7:39:27.133 DNF Ram Racing Leonard Vos-O nslow-C ole 170.12 137.18

6 1 Hofor-Racing Mercedes-A MG GT3 -- 293 laps -- 1:43.842 131 8:03:46.985 Hofor-Racing Kroll-Prinz-Eggimann-Heyer-Frankenhout 170.19 136.37

SPX - Special Cars (mainly GT-Cars and Silhouette Cars) Fastest Laptime Race Time Pos Nbr Team name / Official Entrant Car / Drivers Gap Diff Km/h In Km/h 1 77 GDL Racing Lamborghini Huracán Supe r Trofeo -- 332 laps -- 1:47.644 127 8:03:55.776 GDL Racing De Lorenzi-Josephsohn-Deverikos 164.17 132.07

2 78 Speed Lover Porsche 991-I Cup -- 322 laps -- 1:51.587 37 8:03:43.376 Speed Lover Bastien-P aque 158.37 127.26

3 58 VDS Racing A dventures MARC Focus V8 -- 256 laps -- 1:51.867 106 8:04:36.013 Royale Ecurie A zur van der Straten-C lose-Paisse 157.98 121.55

Not Classified in Class SPX Classification limit (60% of 332 Laps) = 199 Laps DNC 83 Slidesports P allex Porsche 991-II Cup -- 19 laps -- 5:31.376 DNF Slidesports Limited Fairbrother-A rmstrong-Liquorish-Morgan 0.00 53.33

Fastest time : 1:43.842 in lap 131 by nbr. 1 : Hofor-Racing(Christiaan Frankenhout) (Mercedes-AMG GT3) Publication-time

Results: www.getraceresults.com Timekeeping by : RSTime by TimeService.nl Time Printed 26-05-2018 - 19:59 Race Director Steward Timekeeper

Martin van de P avert Arie Kroeze Floortje Snoek

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24H GT Series and 24H TCE Series - Race (Part 2) 24 - 26 May 2018 Autodromo Enzo e Dino Ferrari - 4909 mtr.

991 - Porsche 991 Cup Cars (models 2014..2016) Fastest Laptime Race Time Pos Nbr Team name / Official Entrant Car / Drivers Gap Diff Km/h In Km/h 1 73 EBIMOTORS Porsche 991-I Cup -- 331 laps -- 1:48.417 37 8:03:52.578 Ebi motors Curti-Curti-Frezza 163.00 131.48

2 64 Porsche Lorient Racing Porsche 991-I Cup -- 330 laps -- 1:49.717 124 8:02:57.302 Philippe P olette Polette-Lelievre-Gibon-P ontais 161.07 131.73

3 56 V an Berlo Racing Porsche 991-I Cup -- 324 laps -- 1:49.047 22 8:04:01.421 Marcel van Berlo van Berlo-van Berlo 162.06 128.39

4 65 Porsche Lorient Racing Porsche 991-I Cup -- 322 laps -- 1:49.787 190 8:02:52.766 Jean-François Demorge Demorge-Demorge-Blasco-A ncel-Amrouche 160.97 128.70

5 94 QSR Racingschool Porsche 991-I Cup -- 317 laps -- 1:51.869 181 8:04:18.124 Rodrigue Gillion Gillion-Gråberg-Holmlund 157.97 124.67

6 187 Raceunion Porsche 991-II Cup -- 315 laps -- 1:46.775 140 8:04:18.523 Raceunion Autumn-Fernández Laser-Gülden 165.51 121.63

7 35 B2F compétition Porsche 991-I Cup -- 312 laps -- 1:51.942 96 8:04:02.707 Benoit Fretin Fretin-Fretin 157.87 122.91

8 75 IDEC SPORT RACING Porsche 991-I Cup -- 296 laps -- 1:49.223 152 8:03:35.323 IDEC Sport Racing Abramczyk-V ozniak-Adler 161.80 110.85

9 93 Allied Racing Porsche 991-II Cup -- 255 laps -- 1:47.116 54 5:40:35.731 DNF Allied-Racing Kasperlik-Still-Mor 164.98 127.12

10 88 Speed Lover Porsche 991-II Cup -- 216 laps -- 1:50.232 35 3:59:50.933 DNF Speed Lover Mukovoz-Sidoruk-P eregudov-A ndré Hauschild 160.32 128.94

GT4 - GT4 homologated cars Fastest Laptime Race Time Pos Nbr Team name / Official Entrant Car / Drivers Gap Diff Km/h In Km/h 1 263 Allied Racing Porsche Cayman GT4 MR Evo 2018 -- 297 laps -- 1:55.143 25 8:04:53.345 Allied-Racing Schaak-Schmidt-Schöll-Kasperlik-Still 153.48 116.02

2 254 QSR Racingschool Mercedes-A MG GT4 -- 289 laps -- 1:56.731 34 8:04:30.280 Mario Timmers T immers-Redant-Verhaeren-de Breucker 151.39 110.03

Fastest time : 1:43.842 in lap 131 by nbr. 1 : Hofor-Racing(Christiaan Frankenhout) (Mercedes-AMG GT3) Publication-time

Results: www.getraceresults.com Timekeeping by : RSTime by TimeService.nl Time Printed 26-05-2018 - 19:59 Race Director Steward Timekeeper

Martin van de P avert Arie Kroeze Floortje Snoek

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24H GT Series and 24H TCE Series - Race (Part 2) 24 - 26 May 2018 Autodromo Enzo e Dino Ferrari - 4909 mtr.

TCR - TCR Certified Petrol Touring Cars Fastest Laptime Race Time Pos Nbr Team name / Official Entrant Car / Drivers Gap Diff Km/h In Km/h 1 129 LMS Racing by Bas Koeten Racing Cupra TCR DSG -- 320 laps -- 1:55.433 18 8:03:11.167 LMS Racing Buri-Kangas 153.10 128.62

2 175 NKP P Racing by Bas Koeten Racing Cupra TCR DSG -- 313 laps -- 1:56.310 189 8:03:03.408 Bas Koeten Racing Bessem-Hilders 151.94 123.77

3 216 Modena Motorsports Cupra TCR SEQ 3.841 3.841 1:54.493 193 8:03:07.249 Modena Motorsports Shen-Shen-Tjia-Beche 154.35 123.76

4 102 Holmgaard Motorsport Volkswagen Golf GTi TCR DSG (2017) -- 311 laps -- 1:56.295 118 8:02:56.296 Magnus Holmgaard Holmgaard-Holmgaard-Edland-Mølgaard 151.96 125.02

5 303 Red C amel-Jordans.nl Seat LCR TC R V 3 DSG 4.960 4.960 1:55.108 107 8:03:01.256 Red C amel-Jordans.nl Breukers-Breukers 153.53 122.56

6 103 TT C Racing Seat Leon TC R V 2 DSG -- 301 laps -- 1:58.631 13 8:04:12.872 Daniel Schilliger Schilliger-Suter-Spescha 148.97 121.04

7 115 Bonk Motorsport Audi RS3 LMS TC R DSG -- 300 laps -- 1:58.319 108 8:04:12.842 Bonk Motorsport Bonk-P iepmeyer-Bock 149.36 120.44

8 30 T eam Hyundai Denmark Hyundai i 30N TCR -- 297 laps -- 1:57.108 54 8:02:51.990 T eam Hyundai Denmark Jönsson-Engelbrecht-Sørensen 150.91 117.11

9 155 Kawasaki Racing by Bas Koeten Racing Cupra TCR DSG -- 293 laps -- 1:56.315 99 8:02:48.342 Bas Koeten Racing Jepsen-Sorensen-Lambert 151.94 112.86

10 217 Modena Motorsports Seat LCR TC R V 3 DSG -- 287 laps -- 1:57.503 96 8:03:43.071 Modena Motorsports Chia-T jia-Soeryadjaya-Beche 150.40 124.21

11 335 B2F compétition Peugeot 308 Racing Cup SEQ (2017) -- 281 laps -- 1:59.672 167 8:03:16.043 Benoit Fretin Fretin-Paillard-C olon 147.67 110.31

12 110 Lestrup Racing T eam Volkswagen Golf GT I TCR SEQ -- 215 laps -- 1:57.014 84 4:10:29.263 DNF Lestrup Racing T eam Olsson-Fahlström-Nilsson-Sällberg 151.03 125.81

13 555 TFT/top loc racing Audi RS3 LMS SEQ -- 209 laps -- 1:55.965 6 8:03:15.899 P hilippe T hirion Thirion-C aillon-Bazaud-Morales 152.39 110.31 Not Classified in Class TCR Classification limit (60% of 320 Laps) = 192 Laps DNC 136 Motorsport developpement Volkswagen Golf GTi TCR SEQ (2016) -- 182 laps -- 1:56.949 23 4:51:03.457 DNF Gael C astelli Castelli-Jenouvrier-Nury-Nale 151.11 109.29

SP3 - Special Cars (Touring, Silhouette and cars not accepted in other classes). Fastest Laptime Race Time Pos Nbr Team name / Official Entrant Car / Drivers Gap Diff Km/h In Km/h 1 786 Scangrip Racing BMW 335i C oupe -- 286 laps -- 2:05.363 126 8:02:55.730 Securtal Sorg Rennsport Borum-Eden 140.97 115.27

2 118 JR Motorsport BMW E46 C oupe -- 263 laps -- 1:54.567 123 8:04:38.125 Bas Schouten Schouten-Sluys-Liquorish 154.25 92.98

3 259 Munckhof Racing BMW M4 -- 201 laps -- 1:55.171 102 4:38:15.926 DNF Eric vd Munckhof Bedorf-P oland 153.44 118.55 Not Start ed in Class : SP3 DNS 132 GermanWheels BMW M3 Jan C . Kortüm C . Kortüm-Luther-Engelbrecht-Schnür

Fastest time : 1:43.842 in lap 131 by nbr. 1 : Hofor-Racing(Christiaan Frankenhout) (Mercedes-AMG GT3) Publication-time

Results: www.getraceresults.com Timekeeping by : RSTime by TimeService.nl Time Printed 26-05-2018 - 19:59 Race Director Steward Timekeeper

Martin van de P avert Arie Kroeze Floortje Snoek

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24H GT Series and 24H TCE Series - Race (Part 2) 24 - 26 May 2018 Autodromo Enzo e Dino Ferrari - 4909 mtr.

CUP1 - BMW M235i Racing Cup (3000cc Twin Turbo) Fastest Laptime Race Time Pos Nbr Team name / Official Entrant Car / Drivers Gap Diff Km/h In Km/h 1 131 Hofor Racing powered bei Bonk MotorsporBtMW M235i Racing Cup -- 298 laps -- 2:01.703 92 8:02:54.085 Hofor Racing powered by Bonk MotorsportKroll-Schrey-Fischer-Küpper-Engljähringer 145.21 119.54

2 127 Hofor Racing powered bei Bonk MotorsporBtMW M235i Racing Cup -- 284 laps -- 2:05.468 14 8:02:56.724 Hofor Racing powered by Bonk MotorsportKroll-Meyer-Burghardt 140.85 113.43

3 151 Sorg Rennsport BMW M235i Racing Cup 20.474 20.474 2:03.882 68 8:03:17.198 Securtal Sorg Rennsport Rogers-Aguilar-C ohen-Thomas 142.66 119.45

Penalties processed in the result f or numbers: 5 (30S,1L), 29 (22S), 30 (2S), 35 (10S), 56 (15S), 73 (10S), 77 (56S), 78 (34S), 85 (1L), 115 (4L), 118 (2S), 127 (2S), 136 (252S), 151 (10L), 175 (12S), 187 (10S), 254 (16S), 259 (116S), 263 (40S), 555 (14S)

Summary of best laptimes per class Fastest Speed Nbr Cls Team name Car Driver Laptime In Km/h 15 A6-AM Swiss T eam Mercedes-A MG GT3 Mauro Calamia 1:44.386 13 169.30 1 A6-PRO Hofor-Racing Mercedes-A MG GT3 Christiaan Frankenhout 1:43.842 131 170.19 77 SPX GDL Racing Lamborghini Huracán Supe r Trofeo Gianluca De Lorenzi 1:47.644 127 164.17 187 991 Raceunion Porsche 991-II Cup Felipe Fernández Laser 1:46.775 140 165.51 263 GT4 Allied Racing Porsche Cayman GT4 MR Evo 2018 Nicolas Schöll 1:55.143 25 153.48 216 TCR Modena Motorsports Cupra TCR SEQ Mathias Beche 1:54.493 193 154.35 118 SP3 JR Motorsport BMW E46 C oupe Bas Schouten 1:54.567 123 154.25 131 CUP1 Hofor Racing powered bei Bonk Motorsport BMW M235i Racing Cup Michael Fischer 2:01.703 92 145.21

Fastest time : 1:43.842 in lap 131 by nbr. 1 : Hofor-Racing(Christiaan Frankenhout) (Mercedes-AMG GT3) Publication-time

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Martin van de P avert Arie Kroeze Floortje Snoek

Page 4 of 4 Results remain provisiona l pending technical examination and decisions from the stewards o f the meeting Simulazione e dintorni eSports, academy e streaming

Ben ritrovati amici appassionati! In questo secondo appuntamento della nostra rubrica tratteremo dell’ingresso, a pieno titolo, del simracing in quel fenomeno mediatico che risponde al nome di eSport. Inevitabilmente l’argomento ci porterà ad analizzare la nascita delle academy e dell’importanza, sempre maggiore, dello streaming delle gare organizzate dalle varie community. Ci troviamo di fronte al momento storico di massimo splendore per le simulazioni di guida? Si è davvero avverato il sogno di tutti i piloti virtuali? ….vedremo!

Per l’occasione abbiamo il privilegio di avvalerci dell’opinione di un amico in grado di fornire non uno, ma ben tre punti di vista differenti in merito ai temi che ci accingiamo ad affrontare, ovvero Mariano Calò, che salutiamo immediatamente:

MC: Ciao Vincenzo, è un immenso piacere ritrovarti qui. E’ inoltre un piacere indescrivibile vedere rinascere una rivista così importante come ASZ, a cui faccio i miei più calorosi auguri.

Mariano ha il non comune pregio di indossare i panni di tre differenti figure “professionali” orbitanti attorno all’ambiente delle simulazioni: il simdriver, il Team Manager ed il commentatore (per PitLane TV). ​ ​

Partiamo con ordine: cerchiamo di capire insieme quale sia realmente stato l’effetto, per il simracing, del proprio ingresso nel panorama dell’eSport. Senz’ombra di dubbio la prima reazione di tutti noi appassionati, inutile nasconderlo, è stata quella di gaudio e di giubilo: finalmente la nostra “disciplina” riceveva il riconoscimento tanto agognato di vero e proprio sport virtuale! Come si fa a non essere contenti per un simile traguardo? D’altro canto la simulazione di guida sembrerebbe avere le caratteristiche perfette per essere parte del lotto, molto più dei videogiochi appartenenti a categorie quali RTS (real time strategy) o FPS (first person shooter), tanto per citarne un paio, da sempre protagonisti indiscussi degli sport elettronici.

Eppure qualcosa sembra essere andato decisamente storto, l’esperimento sembra aver avuto l’effetto contrario a quello desiderato, fornendo al mondo intero una versione in qualche modo distorta di ciò che in realtà rappresenta la simulazione. E questo purtroppo è accaduto sia quando si è tentato di far passare per simulazione F1-2017 dei Codemasters, fantastico prodotto per carità, ma lontano dall’essere un simulatore puro, sia quando si è trattato di proporre un evento di spessore utilizzando uno dei prodotti più simulativi presenti sul mercato: rFactor 2. Nel primo caso, in occasione della “F1 eSports Series” si è assistiti ad una miscela, direi esplosiva, fra semplici gamers e simdrivers: categorie sostanzialmente incompatibili a causa del diverso modo di approcciarsi al medium e di conseguenza di interpretare una gara. Nel secondo caso, in occasione della “Visa Vegas eRace”, il passo falso è stato quello di puntare su di una mod realizzata in maniera approssimativa, non di certo all’altezza di ciò che il simulatore, nato dagli ISI ed attualmente sviluppato da Studio 397, è in grado di proporre: una mod creata con il chiaro intento di promuovere la Formula-E tramite la piattaforma r-Factor 2. Ed in fin dei conti, complici le lacune ancora presenti nel netcode di quest’ultimo ed i diversi problemi tecnici verificatisi durante la manifestazione, l’effetto che si è avuto è stato forse più quello di creare nuovi fans per la Formula-E che quello di avvicinare il pubblico alla simulazione.

Mariano, dal punto di vista del simdriver nudo e crudo, quanto pensi abbia in realtà giovato al simracing l’esser stato protagonista, nel bene e nel male, di manifestazioni quali l’“F1 eSports Series” e la “Visa Vegas eRace”? Quale sarebbe secondo te il format più corretto per presentarlo al grande pubblico con l’intento, quantomeno, di affascinarlo?

MC: In primis credo sia fondamentale sottolineare i grandi meriti che sia la “F1 ​ eSports Series” che la ”Visa Vegas eRace” hanno avuto: far uscire il simracing dalla nicchia polverosa nella quale era da un pò. Entrambi gli eventi, complice la smaniosa (e ben riuscita) copertura mediatica, hanno mostrato al grande pubblico che esiste un settore fantastico del mondo videoludico, settore che ritengo impareggiabile dal punto di vista simulativo. Il livello dei software sui quali possiamo misurarci (e qui vesto i panni che mai riuscirò a togliere, quelli di simdriver) ha raggiunto livelli mostruosi, in tutte le direzioni possibili, così come quello degli hardware a disposizione della clientela. Al momento è possibile, qualora se ne abbiano le sostanze economiche (si intende), allestire nella comodità di casa propria postazioni di guida in grado di simulare con un ottimo grado di approssimazione il cockpit di qualsivoglia vettura. Di contro però, questa nuova ed ingombrante copertura mediatica ha mostrato anche l’altra faccia della medaglia: la massima parte dell’utenza vede ancora nel simracing una buona porzione di “gaming” e non una simulazione pura e cruda. Il punto fondamentale della questione credo sia proprio quello che citavi poco fa: La commistione fra Gamer e Simdriver. Fino a qualche anno fa queste due categorie potevano permettersi di procedere separate, addirittura potevano ignorarsi. Adesso invece quello che mi pare lampante dagli eventi degli ultimi anni è che, per volontà o per puro ritorno economico, le grandi case videoludiche cerchino di attingere da entrambi i bacini. La motivazione è semplice: come dicevo, qualche anno fà il simracing non era per tutti, i prodotti prettamenti simulativi erano pochi (penso a rFactor 1, NetKar-Pro, GTR2) e i costi per la realizzazione di un PC da Gaming con annessa periferica di guida molto alti. Al giorno d’oggi invece anche le console ormai offrono queste possibilità (basti pensare al porting su Console di Assetto Corsa). Tornando alla tua domanda, credo che i due eventi da te citati abbiano nel complesso fatto bene al simracing. Il ritorno di immagine che sono riusciti a creare intorno al “nostro” (e lo dico con un pizzico di orgoglio) movimento è di certo superiore ai compromessi organizzativi che hanno un pò attentato alla buona riuscita degli eventi. Personalmente ritengo che una serie di competizioni virtuali che ricalchino quelle reali sia la soluzione migliore per affascinare il grande pubblico. Da sempre, e qui vesto i panni dell’organizzatore, con i portali del quale sono (e siamo) stato amministratore abbiamo cercato di offrire campionati che, per quanto possibile, restituiscano le stesse sensazioni di quelli visti in televisione. Da Advanced Drivers Club fino a e-Racing Series abbiamo cercato di mantenere quelle che sono le ​ prerogative (a mio avviso) di una simulazione piena: Visuali obbligatorie, danni massimi e distanze di gara reali o pressoché reali. Ognuna di queste scelte ha selezionato la nostra utenza, ha allontanato quella più “casual” e fidelizzato quella più estrema. Sono fermamente convinto che alla fine l’utenza è in grado di autodeterminarsi e sempre da organizzatore direi che la varietà del mercato odierno consente di differenziare nel miglior modo possibile l’offerta videoludica e competitiva, lasciando ai gamer occasionali (o comunque non prettamente simulativi) competizioni dedicate.

In fin dei conti, anche alla luce delle nostre personali impressioni, allo stato attuale delle cose c’è ancora parecchio lavoro da svolgere affinchè le simulazioni di guida possano esprimere il proprio potenziale anche al di fuori dalle specifiche community, ma il fatto che sia partito un processo di sdoganamento del movimento simracing è senz’altro positivo. L’argomento è comunque molto ampio, ci sarebbe ancora tanto da scrivere, ma tanto in realtà è già stato scritto. Per coloro che volessero approfondire le recenti vicende che hanno visto protagonista il connubio fra simracing ed eSport, consigliamo caldamente la lettura di tre articoli pubblicati su Drivingitalia.net da Nicola ​ “Velocipede” Trivilino, Direttore del portale e voce autorevole nel panorama del simracing italiano:

F1 eSports: successo per il gaming, figuraccia per esport e simracing... http://www.drivingitalia.net/index.php?/home-page/champs/f1-esports-successo-per-il-gaming-figuraccia-per-es port-e-simracing-r23974/ eSports e simracing: cosa non funziona? http://www.drivingitalia.net/index.php?/home-page/champs/esports-e-simracing-cosa-non-funziona-r23426/

Las Vegas eRace: si doveva fare meglio... http://www.drivingitalia.net/index.php?/home-page/live/las-vegas-erace-si-doveva-fare-meglio-r23195/

Piccola parentesi: parallelamente al crescendo di interessi, anche (...se non soprattutto) economici, orbitanti attorno al connubio simracing/eSport, si è recentemente assistito alla nascita dell’“eSport virtual racing team” del due volte Campione del Mondo di ​ ​ F1 , la FA Racing G2. L’iniziativa è senza dubbio lodevole, specie perchè l’intento è quello di dare la possibilità ai piloti virtuali più talentuosi di mettersi in luce e di… sperare di approdare a qualcosa di concreto. A tal riguardo dell’ex Ferrarista ha dichiarato: “Ogni pilota di Formula 1 è un giocatore nel cuore. La competizione sul palcoscenico virtuale apre una grande quantità di possibilità per i giovani piloti che altrimenti non avrebbero la possibilità di entrare nel mondo delle corse.” Anche Jean Alesi ed il team Williams di F1 hanno seguito l’esempio del buon “Nando”, presentando il proprio Simracing Team. Alla luce di queste attenzioni illustri verso il mondo della simulazione, mi piacerebbe sapere cosa ne pensa a riguardo il buon Mariano, questa volta in veste di Team Manager RMS (Racing Mood Sim), e se ritiene che questo possa essere l’inizio di un vero e proprio trend piuttosto che dei (pur lodevoli) casi isolati. Naturalmente i piloti appartenenti a questo tipo di team saranno senz’altro un gradino o due al di sopra del simdriver medio, sia a livello di bravura che a livello di supporto ricevuto (si pensi all’hardware al training ed ancora allo sviluppo di assetti da parte di esperti di telemetria): è possibile che in un ipotetico panorama saturo di “super-team” i piloti normali, appartenenti a team normali, che sino ad oggi hanno mantenuto vivo il simracing semplicemente in nome della propria passione, con impegni quotidiani che non consentono loro di passare ore ed ore alla propria postazione al fine di perfezionarsi, possano correre il rischio di restare tagliati fuori dagli eventi che contano, anche in termini di eSport, e di restare definitivamente “intrappolati” ciascuno nella propria community di appartenenza?

MC: Innanzitutto, vorrei cogliere l’occasione per ringraziarti pubblicamente proprio ​ della carica di Team Manager dei Racing Mood Sim, carica che proprio tu mi hai ​ ​ affidato. Credo che questi ingressi “di peso” nel mondo del simracing siano stati assolutamente un atto dovuto, oltre che solo l’inizio di quello che considero un trend in rapida ascesa. Fondamentalmente, quello che è venuto fuori è che il mondo videoludico costituisce un fantastico pozzo dal quale attingere, in termini economici, sportivi e mediatici. Esperienze come quelle di Vandoorne costituiscono una bella favola che contribuisce a dare al simdriver l’impressione (e forse l’illusione) che il simracing può costituire un viatico verso i motori reali. Come dicevi tu però, l’entrata di questi Team in un panorama già così saturo come quello del simracing, dominato da realtà virtuali importanti affermate da anni (veri e propri team professionistici in questo campo) rischia di comprimere ancora di più lo spazio per chi vede ancora il simracing come la famosa “gara serale”. Anche qui, credo che il compito più importante lo avranno le community. Esse dovranno sapientemente gestire queste new entry, affiancandole a quelle preesistenti senza favorirle per l’imponente contributo di immagine ed economico che porteranno. E il simdriver occasionale? Credo che da questo punto di vista si possa stare tranquilli. Il 90% dell’utenza sarà sempre composto da coloro che nel simracing vedono solo una grande passione, scevra da ogni ambizione che non sia quella di provare il proprio livello contro avversari umani. Concludo dicendo che, con mia grande soddisfazione, fa piacere notare che i piloti che vengono “ingaggiati” da questi grandi team (e ne è la prova il neonato team ufficiale Thrustmaster) sono sempre e comunque piloti che da tempo frequentano le community storiche. La stessa Thrustmaster è da sempre impegnata nella sponsorizzazione di realtà importanti del simracing internazionale come la Musto Racing o la Mivano Racing. Insomma, l’ingresso di queste grandi realtà potrebbe anche significare un ulteriore possibilità di sviluppo per tutto il movimento, non solo quello “professionale”.

Un altro fenomeno, positivissimo a nostro parere ed anch’esso abbastanza recente, è quello del proliferare di veri e propri centri dedicati al simracing, realtà quali ad esempio il Diving Simulation Center (dotato di hardware Simulator Giantruck) di ​ ​ ​ Drivingitalia ed il D2D Simulation di Luca Alberti, o l’istituzione di vere e proprie ​ academy come ad esempio la Simdriver Academy (anch’essa in partnership con ​ Simulator Giantruck) del portale SRZ, realtà riconosciuta ufficialmente da Asi e Coni, che propone attività quali semplici test di guida o veri e propri programmi di allenamento personalizzato e che, al fine di offrire un raffronto tra simulazione e corse reali, espone anche la vera Formula Predator's PC008 guidata da David Greco con la ​ quale SRZ Motorsport, l'associazione sportiva nata proprio da SimRacingZone.net, ha ​ ​ vinto il Trofeo di Bari nella stagione 2013. Mariano, considerato che puoi parlare per esperienza diretta dal momento che almeno due dei predetti centri li hai frequentati più volte, quanto credi possa essere d’aiuto al pilota virtuale l’approccio ad una realtà come quelle sopra citate, al di là dell’inevitabile wow-effect? Dal momento che gran parte dell’utenza si ritrova (probabilmente) per la prima volta a poter fruire di un hardware senza ombra di dubbio più serio e performante rispetto alla propria dotazione casalinga, ritieni che l’esperienza possa essere, in questo caso, fruttifera fin dal primo approccio o piuttosto vi è la necessità di frequentare per un determinato periodo di tempo il centro di riferimento?

MC: Beh, cosa dire? Di certo quel wow effect di cui parlavi è di sicuro la sensazione più nitida che ti rimane appena uscito dal centro di simulazione! Scherzi a parte, il consiglio più sincero che posso dare è quello di visitare le realtà da te elencate. Sia Nicola Trivilino che Luca Alberti che Luca Albertoni sono amici che ho avuto il piacere di conoscere di persona e a cui rinnovo la mia stima personale per quanto fanno ogni giorno per il movimento simracing italiano. Diciamoci la verità, attrezzare all’interno di casa proprio una postazione di guida degna di questo nome non è semplicissimo, specie economicamente. Il gran pregio di questi fantastici paesi dei balocchi (i diretti interessati possono confermare la mia fanciullesca gioia mentre provavo le varie postazioni) è quello di rendere accessibile all’ “utente medio” quelle attrezzature che non potrebbe (per mille motivi) permettersi in casa. Sia il Driving Simulation Center che la D2D Simulation che la Simdriver Academy sono in grande di far provare agli utenti sensazioni molto vicine a quelle reali. Personalmente, dalla mia esperienza diretta posso dire che il più grande pregio di queste “postazioni professionali” sia quello, attraverso l’utilizzo di periferiche semoventi, di non limitare la guida alla coordinazione occhio-mano-piede. Inserendo la variabile del “sedere che si muove” (perdonatemi la bestemmia) consentono al pilota di sentire qualcosa in più sulla vettura che si guida, come il sovrasterzo, ed avere più tempo per correggerlo. Di contro però, questo non significa andare più forte. Maggiore sofisticazione dell’hardware comporta anche una maggiore difficoltà e più ampi tempi di apprendimento. Fortunatamente, e qui colgo l’occasione per rispondere alla tua seconda domanda, questi centri di simulazione molto spesso offrono corsi di guida accanto a piloti reali, corsi che sono davvero una realtà fantastica per chi vuole imparare davvero. Proprio per i motivi che dicevo poc’anzi però credo che la visita occasionale al centro di simulazione non sia molto utile alla causa, c’è bisogno di un pò di tempo per familiarizzare a pieno con i tesori che questi centri racchiudono.

Benissimo, a questo punto vorrei affrontare l’argomento diretta streaming, tassello importantissimo per un adeguato ritorno di immagine e di conseguenza elemento ormai irrinunciabile per qualsiasi community che intenda organizzare campionati di un certo spessore. Ovviamente, chiedo al nostro ospite di indossare in questo frangente i panni di commentatore di PitLaneTV, ruolo che condivide, con grande successo, con l’amico Renato Vigliotti al quale rivolgiamo un saluto. Mariano, quanto ritieni possano essere utili telecronache simili a quelle alle quali si è assistito nel corso della “Visa Vegas eRace”, nella quale l’abbondanza di noiose informazioni tecniche alternata a tempi morti ed un parlato decisamente soporifero, il tutto abbinato ad una discutibile qualità video, ha finito per svilire il pubblico più che catturarne l’attenzione? Non sarebbe meglio lasciar fare questo tipo di “mestiere” a chi è veramente appassionato e fornisce già con competenza e simpatia un servizio decisamente migliore alle community?

MC: Con qualche anno ormai (Pitlane TV sta per tagliare il traguardo del secondo ​ anno di attività) di esperienza ritengo che la componente più importante di una gara virtuale sia la sua telecronaca! Esagerazioni a parte, credo che qualsiasi portale abbia avuto modo di constatare che con l’implementazione di dirette streaming le proprie gare raccolgono una percentuale maggiore di iscritti. Le dirette stesse, che prima costituivano un’eccezione nel panorama videoludico ora costituiscono la norma per qualsiasi portale. Questo fenomeno ha avuto l’innegabile pregio di aumentare a dismisura la copertura mediatica che ogni evento può avere, ma anche l’incredibile difetto di aumentare a dismisura la spazzatura che viene trasmessa. Fortunatamente, dalla mia parte, credo di essere stato fortunatissimo nel trovare fin da subito un commentatore nato come Renato, a cui si sono aggiunti il fantastico duo Calafricano (perdonatemi) composto da Amerigo Russo e Matteo Macrillò ed il nostro stopper con la n. 13 Ivan Nesta. Tutti condividiamo una visione: lo streaming è una cosa seria. Ogni diretta è preparata giorni prima, i registi molto spesso studiano il simulatore per ore alla ricerca delle migliori tecniche per rendere le proprie immagini più televisive possibili. Lo stesso Renato è solito guardare ore e ore di gare reali per cercare di catturare da telecronisti professionisti i trucchi del mestiere. Purtroppo però, ultimamente, sembra che ai grandi organizzatori vada bene improvvisare quella che è una parte fondamentale in ogni evento. Personalmente credo che ci sia un motivo se due commentatori storici come Tommaso Le Rose e Guglielmo Matti siano ancora attivi dopo tanti anni, con un nutrito gruppo di seguaci. Vuol dire che fanno bene quello che fanno. Quindi perchè continuare ad improvvisare quando c’è gente che sa fare le cose per bene?

Potresti dirci, in termini di risorse hardware/software ed ovviamente di “competenza” nel settore, quali sono gli elementi necessari al fine di proporre ai telespettatori… pardòn (ma in effetti, permettimi la tutt’altro che fuori luogo sviolinata, nel caso di PitlaneTV non c’è davvero nulla da invidiare alle dirette televisive delle gare vere), al pubblico dello streaming, uno spettacolo che sia allo stesso tempo divertente ed avvincente?

MC: Purtroppo, le risorse hardware richieste per uno streaming sono abbastanza ​ esose (per poter fornire un FullHD a 60fps intendo). Io stesso ho dovuto compiere diversi salti in avanti in termini di upgrade prima di poter raggiungere la qualità odierna degli streaming di Pitlane TV. Il secondo purtroppo è legato invece alle risorse di rete necessarie, che in Italia corrispondono ad un vero e proprio punto dolente. Per quanto riguarda la competenza ritengo che bisogni quantomeno saper distinguere un automobile da un motociclo (Ride). Scherzi a parte, personalmente ritengo che in giro ci siano commentatori molto più competenti di me quindi davvero non saprei risponderti su questo quesito. Di certo posso dirti che serve tanta passione, pazienza e voglia di imparare nuove cose. Bisogna sicuramente possedere una buona loquacità per essere in grado di coprire gli inevitabili punti morti di ogni gara e anche una certa predisposizione mentale al “multitasking” (credetemi, chi come me effettua fa da regista e commentatore, deve davvero riuscire a fare 1000 cose contemporaneamente!). Credo la ricetta perfetta per un buono streaming sia quella che preveda un commento senza momenti di silenzio della gara, abbinato a una discreta simpatia dei commentatori.

Benissimo, il secondo appuntamento con la rubrica Simulazione e dintorni sulle pagine di ASZ Magazine giunge così al termine: ringraziamo per la compagnia ed i preziosissimi interventi il buon Mariano Calò al quale lasciamo le battute finali. Alla prossima!

MC: Ringrazio ASZ Magazine per questa simpatica ed interessante opportunità ​ concessami, con l’augurio che sia solo l’inizio di una proficua attività di questo fondamentale magazine!

Vincenzo Cutroneo e Mariano Calò