COMUNE DI (PROVINCIA DI )

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO L.R. N°. 12/2005

DOCUMENTO PROGRAMMATICO Ai sensi della L.R. 12\2005

09 dicembre 2008

INDICE:

- INQUADRAMENTO TERRITORIALE E STATO DI FATTO

- INQUADRAMENTO TERRITORIALE E STATO DI FATTO: Versione senza allegati

- DOCUMENTO PROGRAMMATICO

COMUNE DI TAVERNERIO (PROVINCIA DI COMO)

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO L.R. N°. 12/2005

DOCUMENTO PROGRAMMATICO Ai sensi della L.R. 12\2005

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E STATO DI FATTO

09 dicembre 2008 INQUADRAMENTO TERRITORIALE E STATO DI FATTO

Premessa L’inquadramento territoriale e lo stato di fatto vengono di seguito descritti sulla base della lettura del Piano di Coordinamento Provinciale di Como e del Documento di Inquadramento vigente in Tavernerio.Di quest’ultimo Documento si riportano in rosso alcuni stralci, per garantire la necessaria continuità fra i vari atti di pianificazione comunale (Documento di Inquadramento – Piano di Governo del Territorio). Sia l’inquadramento territoriale che la lettura dello stato di fatto verranno integrati,precisati e/o modificati nella Relazione del Piano di Governo del Territorio.

Sistema insediativo II Comune di Tavernerio è interessato da un sistema insediativo principale articolato in tre differenti centri abitati (Ponzate, Solzago e Tavernerio) messi tra loro in connessione da un certo numero di centri minori di tipo sparso (Chiassino, Casina, Caslascio, Gilasca, Fontana Sotto) intorno ai quali si è andata consolidando un'asta urbanizzata continua, rilevabile anche alla scala provinciale parallela alla ex S.S. n°342: un'asta che si regge sulla strada di connessione di Erba con , passando da , e con Tavernerio. Esiste poi un sistema insediativo minore, separato da quello principale dalla Valle del , e sviluppato intorno alla viabilità urbana est-ovest (via Rovasco,via Salvo d'Acquisto,via Urago): un sistema articolato nei centri abitati minori di Urago (a sud della S.S.n°342), Rovascio (a nord), e dall'espansione a sud del centro principale di Tavernerio. Il vigente Documento di Inquadramento propone inoltre la seguente descrizione del sistema insediativo: “La localizzazione dei nuclei più isolati (Fontana di Sotto, Nisiate, S. Fermo e le cascine isolate denominate Ranzarotto, Costantina, S. Bartolomeo, Cà Franca, Merigetto) costituiti da cascine di impianto agricolo ancora evidente nelle fasce pedemontane, caratterizza fortemente il territorio. Sono ancora rilevabili i volumi e le pertinenze che configurano fortemente gli ambiti agricoli legati alla cultura contadina di un passato abbastanza recente, per fortuna ancora preservato nel carattere documentale, ma che versa in forte stato di abbandono e degrado. Il territorio urbanizzato del Comune di Tavernerio è situato in una posizione collinare ed è da considerare all'interno della cintura dei Comuni di prima periferia rispetto al capoluogo. E’ attraversato da due arterie di rilevante importanza: la Strada Provinciale n° 342 Briantea che collega Como con Bergamo e Milano attraverso la Valassina e la Strada Provinciale Como-Lecco che poi risulta essere il tracciato storico Pedemontano. Il collegamento con il sistema autostradale (autostrada A9 dei Laghi) non avviene in modo diretto ma attraverso il Comune di Como e la Strada Provinciale n° 28 verso ; per le Ferrovie Nord Milano o per le Ferrovie dello Stato le stazioni più praticabili sono quelle del capoluogo distante circa sette chilometri. Storicamente esisteva un collegamento su ferro (tram) che collegava Tavernerio e i Comuni limitrofi con Como; tracciato soppresso nel primo dopoguerra. Sempre dalla Strada Provinciale Briantea diparte la Strada Provinciale 28 in direzione , , Fino Mornasco che collega Tavernerio con la Strada Provinciale 35 Milanese.”

Sistema infrastrutturale II territorio comunale è attraversato in senso est-ovest dalla ex strada statale “Briantea” n. 342 oggi S.P. n°. 342 che attraversa il sistema insediativo minore di Urago, Rovascio, e Tavernerio-sud, e che collega Como ad ovest con la provincia di Bergamo ad est. A livello previsionale il territorio di Tavernerio verrà attraversato in galleria, lungo il confine sud, dalla superstrada conosciuta come Tangenziale di Como, che potrebbe in futuro proseguire verso est,ad intersecare la Statale 36 . La tangenziale di Como si ricongiungerà con la ex S.S. n°342 in territorio di Albese con Cassano, liberando in futuro il tratto stradale da Como a Tavernerio dal traffico di attraversamento,consentendogli di svolgere compiti di connessione interna ai singoli comuni. Dal punto di vista del sistema del trasporto pubblico, Tavernerio non è direttamente interessato da alcuna linea ferroviaria, mentre è attraversato da almeno sei linee di trasporto pubblico locale servite da autobus della S.P.T. (Società Pubblica Trasporti) con passaggi e fermate a Tavernerio, Rovascio, Ponzate e Solzago.

Sistema paesistico-ambientale Alla scala provinciale, attraverso un modello di valutazione ambientale, il territorio di Tavernerio è classificato di valore medio/elevato. Partendo da nord, è infatti interessato da ambiti a massima naturalità, da aree sorgenti di biodiversità di primo livello, e da aree sorgenti di biodiversità di secondo livello. E’ però attraversato, in prossimità delle aree urbanizzate, da una delle principali barriere ecologiche in ambito montano e pedemontano. Le stesse aree urbanizzate sono comunque interrotte da un corridoio ecologico di primo livello. Tavernerio è interessato da due zone di rilevanza ambientale ai sensi della L.R. 86/1983 poste a nord e a sud del territorio comunale e da quattro punti panoramici, classificati dal P.T.C.P. come P16–116 (Monte Boletto), P16–117 (Montorfano), P16–118 (Ponzate) e P16–119 (Baita Fabrizi). I vincoli paesistico-ambientali che riguardano il territorio comunale sono riferiti unicamente ai corsi d’acqua e alle relative sponde. Dal punto di vista del ciclo delle acque, il territorio comunale è attraversato dal corso d’acqua che scorre lungo la Valle del Cosia, caratterizzato da una classe-stato ambientale delle acque superficiali di tipo pessimo (classe 5) in riferimento al D.lgs 152/99. Il Documento di Inquadramento “(vedi anche tavole di sensibilità paesistica, ambiti di tutela, riportate dallo studio ambientale) definisce così il territorio dal punto di vista ambientale e paesaggistico: “II territorio di Tavernerio può essere definito come paesaggio costituito da un insieme di ecosistemi, cioè una struttura comprensiva di differenti tipologie ambientali fra di loro interconnesse. Il paesaggio, componendosi di entità geologiche, geomorfologiche, naturalistiche, estetiche ed antropiche, è stato modellato assumendo così nel tempo nuove componenti nell’ambito della gestione degli ambienti naturali, degli ambienti agricoli e delle aree urbane. Sono nate dunque valenze di tipo architettonico, tecnico, culturale e storico. La somma di tali fattori, che agiscono in un dato territorio ed attraverso la sua interpretazione, costituiscono la base di lettura sia della storia naturale sia di quella dell’uomo. Il Piano Paesistico Comunale sulla scorta delle definizioni a livello regionale suddivide il territorio di Tavernerio in sottounità tipologiche. L’unità di riferimento è quella che parte dalle pendici delle Prealpi e risale fino alle cime più alte delle montagne. L’area geografica rappresentativa di questa unità comprende la zona pedemontana, caratterizzata da ambiti collinari e pianeggianti posti ai piedi dei rilievi prealpini. Nel contesto del paesaggio collinare la morfologia morenica, testimonianza dei movimenti glaciali quaternari, assume una precisa individualità di forma e struttura. Le morene sono segni di livello macroterritoriale che occupano con larghi archi concentrici le aree a sud dei principali laghi prealpini. Nell’ambito localizzato dell’area pedemontana fra Como ed Erba, le morene glaciali si presentano sotto forma di numerosi cordoni disposti con andamento nord-sud. L’originalità di questo ambito è da ricercare nei seguenti elementi: − Geologia improntata su depositi quaternari di natura glaciale o fluvioglaciale; − Morfologia movimentata da numerosi dislivelli, pur di entità contenuta; − Presenza di comunità biologiche peculiari, con emergenze floristiche interessanti; − Intervento antropico antico e complesso a causa delle eredità glaciali del territorio, che risulta essere povero di drenaggi e formato da suoli poveri e poco fertili; − Funzione propria della zona pedemontana di essere una fascia di collegamento fra montagna e pianura, due mondi differenti sia dal punto di vista ambientale che da quello antropico. Caratteristica è la presenza di piccoli laghi (ad esempio Lago di Montorfano) rimasti chiusi fra gli sbarramenti morenici ed insediati su sedimenti a matrice fine depositati dal ghiacciaio. L’area circostante tali bacini presenta spesso altri ambiti legati ad essi, quali torbiere e piccole paludi. Il palinsesto territoriale su cui poggia questa unità possiede un importante pregio ambientale pur avendo conosciuto in passato fasi di sfruttamento antropico. Dal connubio fra gli interventi umani più antichi e lo scenario naturale, spesso scaturiscono luoghi di importante valore estetico. Il paesaggio collinare e pianeggiante è infatti arricchito da ville con giardini ed alberi monumentali, da nuclei storici di piccole comunità e da un mosaico di appezzamenti terrazzati nei quali si possono incontrare specie arboree testimoni della passata economia della zona (ad esempio il gelso). La vicinanza di questa unità tipologica alle grandi aree urbane della fascia pedemontana lombarda ne ha fatto un luogo preferenziale per gli insediamenti abitativi e per le industrie ad alto consumo di suolo. Ciò ha provocato il degrado degli aspetti originali e qualificanti. Gli imponenti flussi di traffico commerciale che si imperniano su tracciati stradali pensati per comunicazioni locali generano inoltre una grave situazione di congestione e inquinamento. L’alta montagna prealpina rappresenta una delle poche porzioni del territorio lombardo ad alto grado di naturalità, benché anch’essa oggi sia molto fruita dalle popolazioni urbane che trovano qui il più ravvicinato ambito ricreativo.

Gli indirizzi generali di tutela Il Documento di Inquadramento definisce inoltre gli indirizzi generali di tutela da considerare nella pianificazione. Preservarne l’integrità è l’obiettivo della legislazione nazionale e regionale. I paesaggi delle colline e degli anfiteatri morenici sono contraddistinti da un elevato valore sia dal punto di vista della storia naturale, sia da quello della costruzione del paesaggio antropico. Ogni intervento che può modificare la forma delle colline (crinali dei cordoni morenici, ripiani, trincee, depressioni intermoreniche lacustri o palustri) va perciò escluso o sottoposto a rigorose verifiche di ammissibilità. Deve anche essere contemplato il ripristino di situazioni ambientali deturpate da manomissioni in genere. Vanno salvaguardati i lembi boschivi sui versanti e sulle scarpate collinari, i prati aridi di crinale, i luoghi umidi, i siti faunistici, la presenza, spesso caratteristica, di alberi, di gruppi di alberi di forte connotato ornamentale o storico (ulivo, gelso, grandi conlfere dei parchi). Per quanto riguarda gli ambiti antropici da tutelare e salvaguardare per la loro importanza storica e culturale si ricordano: - il paesaggio agrario, le cui coltivazioni hanno dato adito a terreni a terrazzo o ripiani artificiali; - il sistema insediativo tradizionale, rappresentato da corti e case contadine costruite generalmente con ciottoli o pietra locale; - le ville signorili con parchi e giardini. La vista che si gode da queste colline è estremamente ampia e nei giorni tersi è possibile osservare il territorio planiziale fino alla città di Milano, la città di Como e, in lontananza, le Alpi Cozie e Marittime. La protezione generale delle visuali in questi ambiti deve essere oggetto di specifica analisi paesaggistica, come pure la verifica della compatibilità visiva degli interventi trasformativi.”

Sistema morfologico II Comune di Tavernerio presenta un andamento altimetrico abbastanza articolato, con una striscia di territorio più bassa e baricentrica rappresentata dalla Valle del Cosia attestata su una quota di 320 - 430 m.s.l.m. Il sistema insediativo principale di Ponzate, Solzago e Tavernerio, si attesta su di una quota media di circa 450 (Tavernerio e Solzago)-500 (Ponzate) m.s.l.m., così come i centri minori di Chiassino (490), Caslascio (510) e Casina (450). Leggermente più bassa la quota alla quale si attestano i piccoli centri del sistema insediativo minore, posto a sud della Valle del Cosia: Rovascio a 400 m.s.l.m., Urago a 440 m.s.l.m. La porzione di territorio urbanizzata posta a nord dei confini comunali, arriva infine a raggiungere i 1236 m.s.l.m. del Monte Boletto. Elementi di criticità Dal Documento di Inquadramento si riprende si riprende il seguente capitolo: “ Gli elementi di criticità presenti sul territorio possono qualificarsi in ordine alla morfologia territoriale e alle infrastrutture di servizio presenti. Dal punto di vista morfologico (l'orografia collinare nella zona ad alta concentrazione edificatoria e la zona montuosa di grande valenza paesaggistica) determina in sé problematiche per lo più legate alla costante "dismissione" delle zone originariamente coltivate con conseguente degrado naturalistico. Il ruolo di presidio, con l'attenzione e cura del territorio, che l'operatore agricolo si assumeva, oggi è pressoché inesistente; soprattutto nelle aree poste ad altitudine più elevata le conseguenze sono facilmente immaginabili. E' logica ormai consolidata che il dissesto idrogeologico conclamato nelle zone montuose si ripercuota a valle determinando fenomeni franosi e di lenta erosione dei versanti e degli impluvi. Vedi approfondimenti nel paragrafo successivo. Le zone a più alta concentrazione edificatoria, originata essenzialmente da un forte incremento degli anni '50-'60 (di grande benessere economico e di abbandono delle aree più rurali), hanno di fatto saturato gli ambiti che dal punto di vista infrastrutturale risultavano più asserviti spesso determinando qualche situazione di degrado e di scarsa qualità edilizia. Di contro la lungimiranza delle amministrazioni passate ha fatto sì che i servizi essenziali fossero comunque sufficienti per la popolazione residente. Oggi, per la necessità ormai consolidata di tutti gli strati sociali di elevare lo standard qualitativo di vita, si sono verificate carenze significative. Gli elementi di criticità rilevabili sul territorio risultano: - forte concentrazione del secondario e del terziario lungo asse viario ex SS. 342 ora strada provinciale con evidente indotto di traffico veicolare, soprattutto di mezzi pesanti; - carenza idrica dovuta alla rete acquedotto obsoleta nella frazione di Rovascio; - difficoltà attraversamento pedonale lungo ex. S.S. Briantea 342; - difficoltà reperimento aree per uso standard lungo la via provinciale (in prossimità del Palazzo Municipale e Auditorium); - scarso utilizzo dal punto di vista paesaggistico della Valle del Cosia; - concentrazione di area industriale (ex Bagliacca), in fase di dismissione, nei pressi del centro cittadino; - qualità dei collegamenti pedonali (marciapiedi stretti e attraversamenti stradali non sicuri) tra palazzo municipale, auditorium, scuola, centro del paese e chiesa; - riqualificazione di alcune aree attualmente libere che potrebbero fornire l'opportunità di riqualificazione del tessuto urbano esistente;”

Sistema idrogeologico Dal punto di vista litologico, la parte nord del territorio di Tavernerio è interessata da calcari selciferi di colore prevalentemente grigio e grigio scuro, talora con interstrati marmosi; la parte sud sia da ghiaie e sabbie, sabbie limose, che da ghiaie, blocchi e limi. Nel corso d'acqua che scorre lungo la Valle del Cosia si riversano alcuni torrenti in parte caratterizzati da fenomeni geologici inseriti nell'inventario dei dissesti regionali, sia di tipo quiescente che di tipo relitto. Ai confini nord del Comune sono invece individuati alcuni dissesti regionali di tipo attivo. Dal Documento di Inquadramento e dallo studio di dettaglio del dott. Landi allegato al PRG vigente: Lo studio e l'indagine eseguita sul territorio dal geologo incaricato prende in esame in modo specifico l’utilizzazione del territorio sotto il profilo geologico, pertanto tale analisi consente di classificare la fattibilità geologica per le azioni di piano proponendo alcune limitazioni di modifica d'uso del territorio stesso. Complessivamente nel territorio comunale sono state quindi individuate 4 CLASSI DI FATTIBILITÀ entro le quali sono stati distinti i caratteri salienti in ordine ai problemi morfologici, litologici, le limitazioni alla modifica di destinazione d'uso e le prescrizioni circa le indagini da svolgere. Le classi di fattibilità si distinguono in: CLASSE 1 - Fattibilità senza particolari limitazioni CLASSE 2 - Fattibilità con modeste limitazioni CLASSE 3 - Fattibilità con consistenti limitazioni CLASSE 4 - Fattibilità con gravi limitazioni Vengono inoltre individuati i prevalenti caratteri geomorfologici e geolitologici delle aree, le indagini preventive richieste, la tipologia degli interventi ammessi nelle varie aree.

Sistema dei servizi Dal Documento di Inquadramento si recepisce questa analisi delle attuali attrezzature per servizi. Il vigente P.R.G. comunale prevede, secondo quanto indicato nelle relazioni documentali del Piano stesso, una capacità insediativa teorica di 7.300 abitanti e, a fronte di questa, un’ammontare di aree a standard comunali di 207.169 mq, pari ad una dotazione di 28,3 mq/ab. Alcune delle previsioni contenute nel presente Documento riguardano interventi pubblici che l'Amministrazione Comunale reputa strategici per il futuro della città; tra questi sono presenti anche interventi che, classificabili come servizi pubblici contribuiscono ad aumentare la dotazione dei servizi esistenti e, se non già previsti nel P.R.G., anche la dotazione complessiva (standard) di essi. … Il quadro conoscitivo dei servizi esistenti ha origine dallo studio avanzato proposto dal Sociologo Dott. Mauro Anzini a suo tempo svolto per la redazione della variante generale del tutt'ora vigente P.R.G. Nell'indagine svolta nel 2004 si delineava un quadro pressoché positivo, tutt'oggi il quadro non sembra avere subito variazioni rilevanti. I dati di seguito riportati fanno riferimento al piano dei servizi redatto nel 2003. L'analisi della rete di servizi offerti alla comunità era stata compiuta al fine di verificare il soddisfacimento sul territorio delle dotazioni di standard minime per quanto concerne attrezzature pubbliche e di uso pubblico, prestando particolare attenzione alle fasce di popolazione come anziani, famiglie, giovani, in quanto caratterizzate da necessità più specifiche o problematiche legate ad una minore autosufficienza. I servizi ai quali la popolazione residente può a tutt'oggi fare riferimento vengono di seguito raggruppati secondo 5 classi corrispondenti ai maggiori bisogni di una comunità: - culto - cultura e ricreazione - istruzione e formazione - sanità e assistenza - verde e sport Tale classificazione comprende sia i servizi di pertinenza del Comune sia quelli offerti da Enti, Organizzazioni o Gruppi privati. Culto: All'interno del territorio comunale sono presenti tre parrocchie: Santa Brigida, San Giovanni, San Martino, corrispondenti a tre nuclei originariamente indipendenti: Ponzate, Solzago e Tavernerio. Da segnalare anche la Chiesetta di san Fereolo. Cultura e ricreazione: I nuclei di Tavernerio, Ponzate, Solzago e Rovascio sono dotati di un centro civico, particolarmente attivo il "Rosario Livatino" di Tavernerio che ospita inoltre la biblioteca pubblica. Una piccola biblioteca, attivata dall'associazione "Le Sorgenti", è invece localizzata presso il centro civico di Rovascio. Diverse associazioni e gruppi svolgono un ruolo attivo all'interno della realtà comunale, facendosi promotori di iniziative di interesse culturale e ricreativo, come feste, eventi, gite, ed altre attività che coinvolgono l'intera comunità. Numerosi gruppi inoltre collaborano con l'Amministrazione Comunale, l'Assessorato e la Commissione Culturale nell'organizzazione di attività e serate che animano l’estate di Tavernerio. Istruzione e formazione: I servizi per l'infanzia sono garantiti dalla presenza di un asilo nido privato localizzato a Solzago. Sempre a Solzago vi è una scuola materna. Nel nucleo di Tavernerio i servizi scolastici sono invece assicurati dalla presenza di un unico Istituto Statale Comprensivo di scuola materna, elementare e media. Le scuole impegnano gli alunni a tempo pieno protraendo le lezioni durante il pomeriggio e sono dotate di un servizio mensa. Non sono presenti scuole medie superiori o istituti professionali. Alcuni corsi formativi per chi ha terminato la scuola dell'obbligo (corsi di inglese, corsi di fotografia, etc.) sono proposti e gestiti da associazioni e gruppi operanti in comune. Sanità e assistenza: II servizio sanitario è fornito dall'Azienda Asl del Distretto Sanitario di Como e dai medici di base operanti in comune che prestano il loro servizio presso il Centro poliambulatorio di Tavernerio, Via Perlasca. Nel Centro Poliambulatorio prestano il loro servizio n. 4 medici di base, n. 1 pediatra, n. 1 ufficio di segretariato sociale e sportello lavoro. Sempre nel Centro Poliambulatorio verranno trasferiti imminentemente dal Centro Civico di Tavernerio i servizi di prelievi ed analisi con possibilità di richiedere il servizio a domicilio in caso di residenti non autosufficienti. Anziani e disabili possono inoltre contare su servizi di assistenza e di trasporto. Presso il Centro Civico di Tavernerio verrà istituito il nuovo servizio ISEE. Presso il centro civico di Tavernerio vengono organizzati corsi di yoga e ginnastica per bambini e adulti, mentre la Parrocchia di San Martino da qualche anno è organizza una serie di incontri relativi alle problematiche giovanili attraverso un percorso formativo rivolto ai genitori. Verde e sport: Attrezzature e strutture sportive quali campi da calcio e da pallacanestro sono presenti all'interno del territorio comunale distribuiti attorno ai nuclei di Ponzate, Tavernerio, e Rovascio. A Solzago vi è un centro sportivo utilizzato esclusivamente dalle Società Sportive. Oltre alle aree verdi di destinazione agricola, gli orti ed il verde privato vi sono i giardini pubblici attrezzati presenti nei nuclei di Ponzate, Rovascio e Tavernerio. Molto frequentati sono inoltre i Giardini della Casarga a Solzago. Un percorso pedonale/ciclabile che segue il vecchio tracciato del tram ed attraversa il "Ponte dei Bottini" collega Tavernerio con Como rappresentando "la direttissima ecologica Tavernerio-Como". Altro importante progetto legato al verde è la realizzazione del Parco del Cosia.

Conclusioni: Dal piano dei servizi redatto nel 2003 non emergono particolari carenze dello stato dei servizi. Si vuole sottolineare in ogni caso la necessità di un aggiornamento dei dati in particolare per quanto riguarda il settore scuola. Infatti conseguentemente ad una tendenza demografica che vede un costante aumento del numero delle famiglie è corretto prevedere un proporzionale aumento della domanda del servizio scolastico legata all'età dell'obbligo.” Sistema dei servizi Dal Documento di Inquadramento si recepisce questa analisi delle attuali attrezzature per servizi. Il vigente P.R.G. comunale prevede, secondo quanto indicato nelle relazioni documentali del Piano stesso, una capacità insediativa teorica di 7.300 abitanti e, a fronte di questa, un’ammontare di aree a standard comunali di 207.169 mq, pari ad una dotazione di 28,3 mq/ab. Alcune delle previsioni contenute nel presente Documento riguardano interventi pubblici che l'Amministrazione Comunale reputa strategici per il futuro della città; tra questi sono presenti anche interventi che, classificabili come servizi pubblici contribuiscono ad aumentare la dotazione dei servizi esistenti e, se non già previsti nel P.R.G., anche la dotazione complessiva (standard) di essi. … Il quadro conoscitivo dei servizi esistenti ha origine dallo studio avanzato proposto dal Sociologo Dott. Mauro Anzini a suo tempo svolto per la redazione della variante generale del tutt'ora vigente P.R.G. Nell'indagine svolta nel 2004 si delineava un quadro pressoché positivo, tutt'oggi il quadro non sembra avere subito variazioni rilevanti. I dati di seguito riportati fanno riferimento al piano dei servizi redatto nel 2003. L'analisi della rete di servizi offerti alla comunità era stata compiuta al fine di verificare il soddisfacimento sul territorio delle dotazioni di standard minime per quanto concerne attrezzature pubbliche e di uso pubblico, prestando particolare attenzione alle fasce di popolazione come anziani, famiglie, giovani, in quanto caratterizzate da necessità più specifiche o problematiche legate ad una minore autosufficienza. I servizi ai quali la popolazione residente può a tutt'oggi fare riferimento vengono di seguito raggruppati secondo 5 classi corrispondenti ai maggiori bisogni di una comunità: - culto - cultura e ricreazione - istruzione e formazione - sanità e assistenza - verde e sport Tale classificazione comprende sia i servizi di pertinenza del Comune sia quelli offerti da Enti, Organizzazioni o Gruppi privati. Culto: All'interno del territorio comunale sono presenti tre parrocchie: Santa Brigida, San Giovanni, San Martino, corrispondenti a tre nuclei originariamente indipendenti: Ponzate, Solzago e Tavernerio. Da segnalare anche la Chiesetta di san Fereolo. Cultura e ricreazione: I nuclei di Tavernerio, Ponzate, Solzago e Rovascio sono dotati di un centro civico, particolarmente attivo il "Rosario Livatino" di Tavernerio che ospita inoltre la biblioteca pubblica. Una piccola biblioteca, attivata dall'associazione "Le Sorgenti", è invece localizzata presso il centro civico di Rovascio. Diverse associazioni e gruppi svolgono un ruolo attivo all'interno della realtà comunale, facendosi promotori di iniziative di interesse culturale e ricreativo, come feste, eventi, gite, ed altre attività che coinvolgono l'intera comunità. Numerosi gruppi inoltre collaborano con l'Amministrazione Comunale, l'Assessorato e la Commissione Culturale nell'organizzazione di attività e serate che animano l’estate di Tavernerio. Istruzione e formazione: I servizi per l'infanzia sono garantiti dalla presenza di un asilo nido privato localizzato a Solzago. Sempre a Solzago vi è una scuola materna. Nel nucleo di Tavernerio i servizi scolastici sono invece assicurati dalla presenza di un unico Istituto Statale Comprensivo di scuola materna, elementare e media. Le scuole impegnano gli alunni a tempo pieno protraendo le lezioni durante il pomeriggio e sono dotate di un servizio mensa. Non sono presenti scuole medie superiori o istituti professionali. Alcuni corsi formativi per chi ha terminato la scuola dell'obbligo (corsi di inglese, corsi di fotografia, etc.) sono proposti e gestiti da associazioni e gruppi operanti in comune. Sanità e assistenza: II servizio sanitario è fornito dall'Azienda Asl del Distretto Sanitario di Como e dai medici di base operanti in comune che prestano il loro servizio presso il Centro poliambulatorio di Tavernerio, Via Perlasca. Nel Centro Poliambulatorio prestano il loro servizio n. 4 medici di base, n. 1 pediatra, n. 1 ufficio di segretariato sociale e sportello lavoro. Sempre nel Centro Poliambulatorio verranno trasferiti imminentemente dal Centro Civico di Tavernerio i servizi di prelievi ed analisi con possibilità di richiedere il servizio a domicilio in caso di residenti non autosufficienti. Anziani e disabili possono inoltre contare su servizi di assistenza e di trasporto. Presso il Centro Civico di Tavernerio verrà istituito il nuovo servizio ISEE. Presso il centro civico di Tavernerio vengono organizzati corsi di yoga e ginnastica per bambini e adulti, mentre la Parrocchia di San Martino da qualche anno è organizza una serie di incontri relativi alle problematiche giovanili attraverso un percorso formativo rivolto ai genitori. Verde e sport: Attrezzature e strutture sportive quali campi da calcio e da pallacanestro sono presenti all'interno del territorio comunale distribuiti attorno ai nuclei di Ponzate, Tavernerio, e Rovascio. A Solzago vi è un centro sportivo utilizzato esclusivamente dalle Società Sportive. Oltre alle aree verdi di destinazione agricola, gli orti ed il verde privato vi sono i giardini pubblici attrezzati presenti nei nuclei di Ponzate, Rovascio e Tavernerio. Molto frequentati sono inoltre i Giardini della Casarga a Solzago. Un percorso pedonale/ciclabile che segue il vecchio tracciato del tram ed attraversa il "Ponte dei Bottini" collega Tavernerio con Como rappresentando "la direttissima ecologica Tavernerio-Como". Altro importante progetto legato al verde è la realizzazione del Parco del Cosia.

Conclusioni: Dal piano dei servizi redatto nel 2003 non emergono particolari carenze dello stato dei servizi. Si vuole sottolineare in ogni caso la necessità di un aggiornamento dei dati in particolare per quanto riguarda il settore scuola. Infatti conseguentemente ad una tendenza demografica che vede un costante aumento del numero delle famiglie è corretto prevedere un proporzionale aumento della domanda del servizio scolastico legata all'età dell'obbligo.” Dati statistici: popolazione, immigrazione, istruzione II Comune di Tavernerio ha conosciuto nel corso degli ultimi decenni una scarsa crescita demografica. Dal 1981 al 1991 gli abitanti sono passati da 5.032 a 5.049 abitanti, con una crescita praticamente pari a zero (+ 0.3%). Nel 2001 gli abitanti di Tavernerio sono quindi diventati 5.357, con una crescita registrata nel decennio 1991 - 2001 del 6.1 %. Dal 2001 al 2007 (5.734 ab.) l’incremento risulta del 7,06%. Risulta invece più evidente la crescita delle famiglie anagrafiche che sono passate da 1.855 unità nel 1993, a 2.257 nel 2007, con una diminuzione del numero di componenti per famiglia: da 3,67 ab./famiglia nel 1961 a 2,06 al 2007. Per quanto concerne il fenomeno dell'immigrazione straniera, si registra un notevole aumento di cittadini stranieri residenti in Tavernerio, che sono passati dalle 54 unità del 2000, alle 243 unità del 2006 (da 1,00% a 4,23%) e 276 al 2007, pari al 4,8%. Infine, in riferimento al grado di istruzione, a Tavernerio l'indice della popolazione diplomata (25,97%) risulta essere leggermente più alto rispetto alla media della Provincia di Como (24,66%) e della Regione Lombardia (25,41%). Analogamente l'indice della popolazione laureata (6,37%) risulta essere ancora leggermente più alta rispetto alla media della Provincia di Como (6,09%), ma minore rispetto alla media della Regione Lombardia (7,42%), per un grado di istruzione complessivo del 32,33% al 2001, contro il 30,75% della provincia di Como. Un altro dato importante è l’indice di vecchiaia (il rapporto % di popolazione > 65 anni / popolazione tra 0 – 14 anni) pari al 113,7% al 2001 (113,7 anziani per ogni 100 giovani), e pari al 126,4% al 2006, contro una percentuale del 136,90 al 2006 in Provincia di Como. Questo dato è confermato anche dall’indice di ricambio (% pop. 60 ÷ 64 / pop. 15 - 19 anni) pari al 138,5% al 2001 ed al 150,9% al 2006 contro il 120,20% in Provincia di Como ( più elevato è questo valore, minore è la quota di giovani che entra nell’età produttiva). Un altro dato interessante è quello che emerge dalla tabella allegata al Documento di Inquadramento vigente relativamente alle fasce di età dei cittadini residenti. Fascia età residenti N°. persone % Bambini in età scolare < 15 anni 837 15% Ragazzi delle superiori 16 a 20 anni 228 4% Ragazzi universitari 21 a 30 anni 657 12% Persone in età lavorativa 2937 52% Persone in età pensionabile 928 17% Totale 5587 100%

I dati di popolazione di cui sopra consentono una prima quantificazione dell'incremento demografico futuro. Se dovessimo pensare ad un'estrapolazione neutrale dell'incremento che si e' verificato in passato,pari a 43,9 ab./annno,al 2020 potremmo ipotizzare una popolazione di (5735 ab.+ 439,37 ab.= 6174,37 =) 6200 abitanti residenti.

- territorio e patrimonio edilizio La densità' di popolazione e' passata da 421,8 ab/Kmq al 1991 a 447,5 al 2001,con un incremento del 6,1%,pari all'incremento di popolazione nel periodo corrispondente. In Tavernerio si registra una densità1 di edifici di abitazione pari a 83,5 edifici per Kmq, per un totale di 2141 abitazioni,di cui 2045 occupate da almeno una persona residente. Degli 858 edifici di abitazione,la maggior parte e' stata realizzata dal 1962 al 1971 (203=23,7%) e dal 1972 al 1981 (168=19,6%) mentre gli edifici più' vecchi edificati prima del 1919,sono 120 pari al 14,0%. Le abitazioni sono invece aumentate dal 1991 al 2001 da 1970 a 2141,con un incremento dell'8,7%. Delle 2141 abitazioni al 2001,risultano occupate 2045 pari al 95,51%,essendo quelle non occupate 96. La superficie media delle abitazioni al 2001, e’ di 97,45 mq con una superficie per cittadino - occupante di 36,61 mq/ab., pari quindi ad un volume di (36,61 mqx 3,00 ml=)109,83 mc/ab. - standards In riferimento alla popolazione di 5735 abitanti residenti al 2007, il fabbisogno di standards per 26,5 mq/ab. dovrebbe essere pari a (5735 ab.x26,5 mq/ab.=)151.977,00 mq. Come già abbiamo detto, il P.R.G. vigente garantisce una disponibilità di 207.169 mq di superficie fondiaria che sommata alla Superficie lorda di pavimento dei piani oltre il piano terra degli edifici pubblici,dovrebbe elevare la disponibilità rispetto al fabbisogno dei 7300 abitanti previsti. Allo stato attuale risulterebbero gia’ di proprieta’ comunale 122.483,00 mq di sola superficie fondiaria, che si può arrotondare quindi a 130.000,00 mq a comprendere anche la superficie lorda di pavimento dei piani oltre il piano terra degli edifici pubblici e pari a 146.392,00 mq se si somma anche lo standard sovra comunale. Se così fosse risulterebbe una disponibilita’ di (146.392,00 mq : 5735 ab=) 25,52 mq/ab. superiore ai 18 mq/ab. minini della l.r.n°.12/2005. Dalla tabella allegata risulta che la dotazione dello standard di 122.483,00 mq di sola superficie fondiaria risulta soprattutto inferiore alla dotazione fornita dalla L.R. n°1/2001 di 4,5 mq/ab per le attrezzature scolastiche.. Pertanto il P.G.T. dovrà garantire il reperimento di nuove aree ed attrezzature scolastiche,soprattutto se si dovesse pensare ad un incremento di popolazione nei prossimi anni fino a 6200 ab.. Il problema si complica se dovessimo reiterare i vincoli urbanistici sulle aree gia’ vincolate dal P.R.G. vigente. Il P.R.G. vigente vincola inoltre altri 60.500 mq di superficie fondiaria per standard F1 di interesse sovra comunale, di cui 16.392 già in uso. - attività economiche Mentre nel periodo 1991-2001 c’è stato un incremento sia di U.L. (+ 5,08%) che di addetti (+14,34%),dal 2001 al 2006 si e’ verificato un decremento sia di U.L. (-5,88%) che di addetti (-12,48%). Il decremento di addetti si e’ verificato in forma generalizzata in tutta la Provincia di Como ed in particolare nei comuni confinanti,mentre il decremento di U.L. contraddice l’incremento registrato di U.L. in Provincia (+ 1,80%) ed in Albese con Cassano e Limono,rispettivamente di 7,47% e 2,32%. Risultano insistere sul territorio del comune 119 attività industriali con 1.033 addetti pari al 55,30% della forza lavoro occupata, 104 attività di servizio con 436 addetti pari al 5,57% della forza lavoro occupata, altre 95 attività di servizio con 282 addetti pari al 23,34% della forza lavoro occupata e 22 attività amministrative con 164 addetti pari al 5,09% della forza lavoro occupata. I rimanenti addetti sono occupati in agricoltura. La maggior parte delle Aziende industriali e commerciali,e’ localizzata lungo la ex S.S. Briantea.Le Aziende industriali sono di dimensione piccola e media mentre quelle commerciali di media e grande distribuzione.

Allegato CALCOLO SUPERFICIE DELLE AREE A STANDARD IN USO

STANDARD COMUNALI numero tipo superficie (mq) 01 AR 1.392,00 mq 03 AR 155,00 mq 04 V 2.600,00 mq 05 P 2.160,00 mq 06 P 1.280,00 mq 07 P 810,00 mq 08 AR 146,00 mq 9 P 316,00 mq 10 P 748,00 mq 11 P 1.875,00 mq 12 P 480,00 mq 13 AR 2.626,00 mq 14 V 8.215,00 mq 15 P 155,00 mq 16 P 775,00 mq 17 P 1.915,00 mq 18 P 1.320,00 mq 19 AR 8.770,00 mq 20 P 2.128,00 mq 21 AR 21.430,00 mq 22 M 998,00 mq 23 S 2.265,00 mq 24 S 13.313,00 mq 25 AR 306,00 mq TABELLA DI VERIFICA 26 P 407,00 mq 27 V 23.210,00 mq STATO DI FATTO ex LR 1/2001 28 P 780,00 mq AREA DI INTERESSE COMUNE 29 P 622,00 mq 35.823,00 / 5,735 6,25 Mq/ab > 4 mq/ab 30 V 2.890,00 mq AREA VERDE PUBBLICO (V) < 15 31 P 580,00 mq 48.685,00 / 5,735 8,49 Mq/ab mq/ab 32 P 756,00 mq AREA PARCHEGGI (P) 35 V 6.080,00 mq 22.397,00 / 5,735 3,91 Mq/ab > 3 mq/ab 36 P 1.600,00 mq AREA SCUOLE (S) < 4,5 37 V 5.690,00 mq 15.578,00 / 5,735 2,72 Mq/ab mq/ab 38 P 3.690,00 mq TOTALE AREA STANDARD TOTALE 122.483,00 mq 122.483,00 mq

SOVRACOMUNALI ATTREZZATI numero tipo superficie (mq) 2 AR 4.840,00 mq 33 V 1.392,00 mq 34 AR 580,00 mq F2 - 39 ST 9.580,00 mq TOTALE 16.392,00 mq

TOTALE GENERALE 138.875,00 mq

Prime Conclusioni L’andamento demografico che si e’ registrato in Tavernerio dal 1991 al 2001,si potrebbe giustificare con il corrispondente decremento della popolazione di Como nello stesso periodo (- 9,06%). Essendosi pero’ nel frattempo determinata un’inversione di tendenza nella citta’ di Como (+5,71% nel periodo 2001-2006) ed essendo stato contestualmente confermato l’incremento demografico di Tavernerio (+ 7,06%),significa che tale incremento risulta di tipo fisiologico,essendo probabilmente determinato da un’effettiva capacita’ di attrazione (immigrazione) del territorio comunale,non potendosi nemmeno giustificare tale incremento sulla base del saldo naturale nati-morti. Essendo poi tale incremento demografico accompagnato nel periodo 2001-2006,da un decremento di addetti,è presumibile che tale incremento sia generato da opportunita’ di tipo abitativo-residenziale,in riferimento ad esempio ad un parallelo incremento di abitazioni (+8,7%) nel periodo 1991-2001. Oltre che dalla disponibilita’ di abitazioni,tale incremento e’ sicuramente determinato - dall’accessibilita’ garantita sia dalla S.s.n°.342 sulla media distanza sia dalla S.P.n°.37 sulla breve distanza; - dalla particolare organizzazione urbana di Tavernerio articolata in tanti centri piccoli e piccolissimi,che consente quasi di personalizzare la scelta di residenza; - dal grande patrimonio storico,non gia’ di tipo monumentale ma connettivo; - dal grande patrimonio ambientale e paesaggistico rappresentato dal territorio non costruito. Sembrerebbe quindi che Tavernerio si possa sempre piu’ caratterizzare come centro residenziale,non escludendo questa prospettiva la possibilita’ dell’utilizzo dell’impianto produttivo esistente che si colloca lungo la S.s.n°.342,e quindi in posizione quasi autonoma rispetto all’organizzazione urbana. Una tale prospettiva richiede semmai il potenziamento dei servizi alla persona,sia in campo pubblico che privato,soprattutto di quei servizi che si possono fornire attraverso attrezzature (standards qualitativi). Tab. a.1.3 – Dinamiche e caratteristiche della popolazione – 1981 – 1991 – 2001

Anni di censimento Media AREA 1981- 1991- componenti per ANALIZZATA 1991 1981 2001 1991 2001 Famiglie 2001 Abitazioni Abitazioni famiglia ab. var. ab. var. Var. % % abitanti % abitanti abitanti 1991/01 n°. n°. mq/ab 1981 19912001 Regione Lombardia -0,40% 8.891.6521,99% 8.856.0749.032.554 11,03% 3.652.954 4.143.870 38,12 2,86 2,672,45 Prov. di Como 2,10% 511.4252,96% 522.147537.500 11,45% 210.588 254.405 38,03 2,94 2,732,53 Anni di censimento Media AREA 1981- 1991- componenti per ANALIZZATA 1991 1981 2001 1991 2001 Famiglie 2001 Abitazioni Abitazioni famiglia ab. var. ab. var. Var. % % abitanti % abitanti abitanti 1991/01 n°. n°. mq/ab 1981 19912001 Albese con Cassano -0,2% 3.942 1,2% 3.933 3.981 - 939 960 39,40 - - -

Como -8,9% 95.571 -9,6% 87.059 78.680 - 32.848 35.817 38,60 - - -

Faggeto Lario 3,3% 1.000 13,6% 1.033 1.173 - 2.060 2.166 35,60 - - -

Lipomo 10,4% 5.240 -4,5% 5.784 5.523 - 506 785 43,30 - - -

Montorfano 8,3% 2.083 10,3% 2.256 2.489 - 2.024 2.141 36,60 - - -

Tavernerio 0,3% 5.032 6,1% 5.049 5.357 - 1.516 1.557 39,60 - - -

Torno 6,1% 1.091 5,5% 1.158 1.222 - 501 855 41,30 - - -

Tab. a.1.2 – Famiglie anagrafiche – Serie storica - Tavernerio – 1993/2007

Famiglie anagrafiche al 31.12

Comunale. Anno 2007

Serie storica.

Codice Comune 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Istat (1) Albese con 13004 Cassano 1.297 1.401 1.4211.438 1.467 1.489 1.508 1.526 1.516 n.d. 1.537 1.538 1.539 1.546 1.572

13075 Como 33.332 33.436 33.42033.523 33.553 33.782 34.036 34.376 32.848 n.d. 34.192 35.941 36.244 36.809 37.050

13098 467 470 481 506 498 499 505 510 501 n.d. 517 534 546 551 558

13129 2.070 2.061 2.0772.055 2.067 2.057 2.043 2.050 2.060 n.d. 2.155 2.211 2.251 2.264 2.290

13157 Montorfano 824 880 886 902 902 912 916 922 939 n.d. 992 1.011 1.020 1.038 1.075

13222 Tavernerio 1.855 1.854 1.870 1.900 1.958 1.961 1.962 1.992 2.024 n.d. 2.051 2.117 2.158 2.207 2.257

13223 Torno 470 477 490491 493 503 512 510 506 n.d.509 591 517 525 521

Totale provincia di Como 194.293 198.064 200.050202.342 204.480 206.328 208.827 211.467 210.588 0 219.730 225.538 229.455 233.907 238.053 Totale Lombardia 3.435.514 3.499.597 3.527.243 3.569.606 3.601.678 3.653.514 3.702.324 3.743.168 3.652.954 n.d. 3.858.736 3.955.656 4.016.233 4.072.207 4.132.818

Fonte: Istat

(1) Al 21 ottobre 2001 - Censimento

n.d. dato non disponibile a.2 Fenomeni di immigrazione Tab. a.2.1 – Fenomeni immigratori – cittadini stranieri – 2006 - 2000

Cittadini stranieri. Bilancio demografico. Comunale. Anno 2006 Totale.

Residenti Movimenti Residenti al 31 Codice al naturali Movimenti migratori dicembre di cui Istat 1° gennaio Nati vivi Morti Iscritti Cancellati Totali minorenni Albese con 13004 cassano 140 4 1 53 43 153 36 13075 Como 6.924 153 9 1.113 644 7.537 1.768 13098 Faggeto lario 63 1 0 11 9 66 15 13129 Lipomo 264 9 1 86 58 300 67 13157 Montorfano 103 3 0 11 22 95 17 13222 Tavernerio 243 9 0 73 49 276 59 13223 Torno 52 0 0 21 7 66 9

Totale provincia di Como 29.455 687 39 6.352 4.074 32.381 7.538 Totale Lombardia 665.884 16.118 732 135.142 87.765 728.647 175.205

Fonte: Istat

Cittadini stranieri. Bilancio demografico. Comunale. Anno 2000 Totale.

Residenti Movimenti Residenti al 31 Codice al naturali Movimenti migratori dicembre 1° di cui Istat gennaio Nati vivi Morti Iscritti Cancellati Totali minorenni Albese con 13004 Cassano 60 2- 22 8 76 13 13075 Como 2.950 67 5 590 254 3.348 623 Faggeto 13098 Lario 49 2- 97 53 13 13129 Lipomo 83 2- 28 7 106 18 13157 Montorfano 43 1- 10 7 47 10 13222 Tavernerio 54 3 - 25 9 73 8 13223 Torno 54 -- 610 50 6

Totale provincia di Como 12.145 354 15 2.980 1.598 13.866 2.887 Totale Lombardia 292.251 7.020 399 71.329 29.351 340.850 69.429

Fonte: Istat

Incremento migratorio Tavernerio Provincia di Como Cittadini stranieri al 31/12/2006 276 32.381 Cittadini stranieri al 31/12/2000 73 13.866 Incremento 2000/2006 ab. stranieri 203 18.515

Percentuale stranieri rispetto ai residenti totali

31 dicembre 2006 (276 / 5.688 ab.)Tavernerio 4,85% 5,66% 31 dicembre 2000 (73 / 5.361 ab.) Tavernerio 1,36% 2,59%

La crescita delle famiglie in Lombardia 2001 - 2002

Nel corso degli anni ‘90 la popolazione lombarda è cresciuta mediamente del 3%, con un minimo di 0,9% in provincia di Milano. Il tasso di crescita, superiore alla media nazionale, mostra una regione che si avvicina al modello europeo in particolare nell'incremento dei nuclei famigliari indipendenti. Nel periodo 1991-2000, infatti, il loro numero è aumentato mediamente del 14%, con il valore più alto nella provincia di Brescia (18 %) e il minimo in quella di Pavia (3 %). La dimensione media delle famiglie sta subendo, di riflesso, significative modificazioni con il numero medio di componenti che passa da 2,7 nel 1991 a 2,4 nel 2000. Il fenomeno dei nuovi nuclei, con un tasso di crescita 4 volte superiore a quello della popolazione, pesa anche sulla domanda di abitazioni. Ne conseguono nuove utenze domestiche e quindi consumi di gas, di energia elettrica e di acqua, e aumenta la superficie media occupata dalla singola unità abitativa.1

Figura 2.1.11 Schema di crescita delle famiglie in Lombardia – 2001

1 Segnali Ambientali della Lombardia – Rapporto sullo Stato dell’Ambiente – 2002, A.R.P.A., Regione Lombardia I dati raccolti nel Rapporto sullo Stato dell’Ambiente – 2003, A.R.P.A., Lombardia introducono nuove conclusioni. La crescita del numero di abitanti, osservati nell’ultimo decennio, dei nuclei famigliari e delle abitazioni caratterizza in maniera netta il periodo, mentre i valori più recenti mostrano una certa tendenza alla stabilizzazione: questo fatto induce a considerare con attenzione le previsioni di Istat per i prossimi 20 anni, secondo cui l’intravisto calo della popolazione continuerà e potrà raggiungere il 10% nel 2021. Infatti la crescita degli ingressi in Lombardia, a vario titolo osservati nell’ultimo decennio e previsti in continua espansione per i prossimi 20 anni, prospetta uno scenario caratterizzato da una popolazione di residenti in recesso rispetto alla crescita di popolazioni nomadi - turisti, viaggiatori d’affari e congressuali, studenti, immigrati a permanenza breve, city-users occasionali - poco propense a comportamenti eco-sostenibili in quanto con minore senso di appartenenza al territorio.2

Fonte: Regione Lombardia, elaborazione ARPA Lombardia

Figura 2.1.2 Schema di crescita delle famiglie in Lombardia – 2002 Gli indicatori demografici manifestano una certa stazionarietà degli andamenti e preludono agli scenari secondo i quali nel corso dei prossimi 20 anni la popolazione residente nella regione si ridurrà per un complessivo 10%.

2 Segnali Ambientali della Lombardia – Rapporto sullo Stato dell’Ambiente – 2003, A.R.P.A., Regione Lombardia Tabella b.2.1 - Popolazione residente per grado di istruzione – Censimento 2001.

Cod. ISTAT Laurea e diploma Diploma di scuola Area analizzata universitari secondaria Totale 2001 Totale 2001 % studenti % studenti studenti abitanti 13004 Albese con Cassano 5,45 217 24,27 966 1.183 3.981 29,72 13075 Como 11,08 8.716 28,48 22.409 31.125 78.680 39,56 13098 Faggeto Lario 5,46 64 26,26 308 372 1.173 31,71 13129 Lipomo 6,74 372 28,97 1.600 1.972 5.523 35,71 13157 Montorfano 8,20 204 28,12 700 904 2.489 36,32 13222 Tavernerio 6,37 341 25,97 1.391 1.732 5.357 32,33 13223 Torno 8,18 100 28,07 343 443 1.222 36,25

Provincia Como 6,09% 32.740 24,66% 132.523 537.500 30,75% Lombardia 7,42% 669.885 25,41% 2.295.396 9.032.554 32,83% Fonti: 1) ISTAT –12 e 14° Censimento della popolazione

- l’indice della popolazione diplomata risulta più alto rispetto alla media della provincia di Como e della regione Lombardia, mentre l’indice della popolazione laureata risulta maggiore rispetto alla media della provincia di Como ma minore rispetto a quello della regione Lombardia.

b – Indici di struttura della popolazione e grado di istruzione

Tab. b.1 – Indici di struttura della popolazione - 2006 Indice di struttura della popolazione Indice di Indice di Indice di AREA ANALIZZATA vecchiaia dipendenza ricambio 2001 2006 2001 2006 2001 2006 139,9 131,40 49,02 51,10 116,90 108,60 Italia 0 142,5 135,50 44,60 49,40 141,90 130,00 Regione Lombardia 0 148,6 143,53 44,71 49,30 162,49 143,30 Prov. di Milano 0 Prov. di Monza 121,09 43,29 143,76 136,9 49,30 120,20 Prov. di Como 0

Comuni 2001 2006 2001 2006 2001 2006 Albese con Cassano 198,9 191,5 49,6 54,0 126,7 174,3 Como 190,1 194,1 51,1 57,6 169,2 143,7 Faggeto Lario 131,6 136,0 44,4 48,6 151,2 157,4 Lipomo 108,6 128,4 35,7 42,0 108,1 140,2 Montorfano n.d. 110,4 n.d. 44,3 n.d. 148,3 Tavernerio 113,7 126,4 40,3 46,8 138,5 150,9 Torno 136,9 152,8 50,4 56,0 153,5 134,5

Fonti: ISTAT – 14° Censimento della popolazione Annuario demografico 2002, Provincia di Milano, 2002 – Annuario Statistico Provinciale di Milano sito www.ring.lombardia.it/asp Indice di vecchiaia rapp. % popolazione > 65 anni / popolazione compresa tra 0 – 14 anni Per l’Italia all’inizio del 2003 si ottiene un valore di 133 vecchi su 100 giovani Indice di dipendenza rapp. % popolazione (0 – 4) + (> 65 anni) / pop. Compresa tra 15 – 64 anni Più elevato risulta questo valore, maggiore è la quota di popolazione non autonoma dal punto di vista produttivo. Indice di ricambio popolazione attiva rapp. % popolazione 60 – 64 anni / popolazione compresa tra 15 – 19 anni Più elevato risulta questo valore, minore è la quota di giovani che entra nell’età produttiva attiva.

Densità di popolazione - Provincia di Como - Censimenti ISTAT 1981,1991,2001

Densità territoriale Variazione densità territoriale Residenti / Kmq 1981-1991 1991-2001 Comuni 1981 1991 2001 % % Albese con Cassano 484,3 483,2 489,1 -1,1 -0,2% +5,9 +1,2% Como 2.559,5 2.331,52.107,1 -228,0 -8,9% -224,4 -9,6% Faggeto Lario 55,3 57,1 64,8 +1,8 +3,3% +7,7 +13,6% Lipomo 2.130,1 2.351,22.245,1 +221,1 +10,4% -106,1 -4,5% Montorfano 590,1 639,1705,1 +49,0 +8,3% +66,0 +10,3% Tavernerio 420,4 421,8 447,5 +1,4 +0,3% +25,7 +6,1% Torno 140,1 148,7156,9 +8,6 +6,1% +8,2 +5,5%

Totale provincia di Como 397,1 405,4 417,3 +8,3 +2,09% +11,9 +2,94% Valore minimo 7,2 6,7 6,4 -228,0 -18,84% -224,4 -22,16% Valore massimo 2.787,2 2.656,4 2.604,5 +222,3 +36,09% +379,6 +60,25%

Fonte: CCIAA-Istat-Elaborazione Provincia di Como. Da PTCP di Como

Edifici per tipologia di utilizzo e per Comune - Provincia di Como - Censimento 2001

Tipologia di utilizzo Edifici Edifici ad Totale con Non % uso % % edifici % % Totale altro utilizzati provinciale abitativo utilizzati Comuni utilizzo Albese con Cassano 762 89,1% 65 7,6% 827 96,7% 28 3,27% 855 0,68% Como 7.599 84,4% 1.041 11,6% 8.640 96,0% 359 3,99% 8.999 7,13% Faggeto Lario 572 91,5% 29 4,6% 601 96,2% 24 3,84% 625 0,50% Lipomo 654 90,3% 49 6,8% 703 97,1% 21 2,90% 724 0,57% Montorfano 438 93,4% 22 4,7% 460 98,1% 9 1,92% 469 0,37% Tavernerio 858 85,9% 97 9,7% 955 95,6% 44 4,40% 999 0,79% Torno 507 90,1% 27 4,8% 534 94,8% 29 5,15% 563 0,45%

Totale provincia di Como 110.160 87,27% 10.121 8,02% 120.281 95,28% 5.954 4,72% 126.235 100,00% Valori minimi 111 61,1% 2 1.0% 136 68,3% - 0.00% 142 0.1% Valori massimi 7.599 99,0% 1.041 23.7% 8.640 100,0% 359 31,68% 8.999 7,1%

Fonte: CCIAA-Istat-Elaborazione Provincia di Como. Da PTCP di Como

Edifici per Kmq e per Comune - Provincia di Como - Censimento 2001

N. Edifici N. Edifici ad uso abitativo Comuni Albese con Cassano 105,0 93,6 Como 241,0 203,5 Faggeto Lario 34,5 31,6 Lipomo 294,3 265,9 Montorfano 132,9 124,1 Tavernerio 83,5 71,7 Torno 72,3 65,1

Totale provincia di Como 98,0 85,5 Valori minimi 8,7 5,8 Valori massimi 447,2 367,7

Fonte: CCIAA-Istat-Elaborazione Provincia di Como. Da PTCP

Numero di abitazioni per comune - Provincia di Como- Censimenti 1981,1991,2001

Abitazioni Variazione abitazioni 1.981 1.991 2.001 1981-1991 1991-2001 Comuni n. n. n. n. % n. % Albese con Cassano 1.326 1.561 1.557 235 +17,7 % -4 -0,3 % Como 35.487 36.193 35.817 706 +2,0 % -376 -1,0 % Faggeto Lario 765 697 855 -68 -8,9 % 158 +22,7 % Lipomo 1.840 2.063 2.166 223 +12,1 % 103 +5,0 % Montorfano 734 849 960 115 +15,7 % 111 +13,1 % Tavernerio 1.752 1.970 2.141 218 +12,4 % 171 +8,7 % Torno 624 703 785 79 +12,7 % 82 +11,7 %

Totale provincia di Como 205.618 230.912 254.405 25.294 +12,3 % 23.493 +10,2 % Media 1.261,5 1.416,61.560,8 155,2 144,1 Valori Minimi 119 126 137 -68 -8,9 % -376 -36,0 % Valori Massimi 35.487 36.193 35.817 1.208 +96,7 % 1.551 +75,0 %

Fonte: CCIAA-Istat-Elaborazione Provincia di Como. Da PTCP

Edifici ad uso abitativo per epoca di costruzione e per Comune - Provincia di Como - Censimento 2001

Epoca di costruzione

Prima del 1919 Dal 1919 al 1945 Dal 1946 al 1961 Dal 1962 al 1971 Dal 1972 al 1981 Dal 1982 al 1991 Dopo il 1991 Totale Comuni n. % n. % n. % n. % n. % n. % n. % Albese con Cassano 170 22,3 % 82 10,8 % 93 12,2 % 184 24,1 % 128 16,8 % 53 7,0 % 52 6,8 % 762 Como 1.539 20,3 % 1.415 18,6 % 1.529 20,1 % 1.623 21,4 % 948 12,5 % 339 4,5 % 206 2,7 % 7599 Faggeto Lario 47 8,2 % 136 23,8 % 291 50,9 % 64 11,2 % 20 3,5 % 6 1,0 % 8 1,4 % 572 Lipomo 29 4,4 % 24 3,7 % 51 7,8 % 184 28,1 % 191 29,2 % 151 23,1 % 24 3,7 % 654 Montorfano 37 8,4 % 16 3,7 % 19 4,3 % 41 9,4 % 175 40,0 % 120 27,4 % 30 6,8 % 438 Tavernerio 120 14,0 % 98 11,4 % 90 10,5 % 203 23,7 % 168 19,6 % 94 11,0 % 85 9,9 % 858 Torno 298 58,8 % 54 10,7 % 28 5,5 % 35 6,9 % 33 6,5 % 35 6,9 % 24 4,7 % 507

Totale provincia di Como 24.175 21,9 % 12.203 11,1 % 15.430 14 % 21.113 19,2 % 18.031 16,4 % 10.581 9,6 % 8.627 7,8 % 110.160

Fonte: CCIAA-Istat-Elaborazione Provincia di Como. Da PTCP

Abitazioni occupate e non occupate per comune - Provincia di Como - Censimenti 1981,1991,2001

ABITAZIONI 1.981 1.991 2.001 Non Non Non Occupate Totale Occupate Totale Occupate Totale Comuni occupate occupate occupate Albese con Cassano 1.229 97 1.326 1.373 188 1.561 1.515 42 1.557 Como 32.983 2.504 35.48733.011 3.182 36.193 33.133 2.68435.817 Faggeto Lario 361 404 765 407 290 697 515 340 855 Lipomo 1.663 177 1.8401.975 88 2.063 2.081 852.166 Montorfano 657 77 734757 92 849 939 21960 Tavernerio 1.626 126 1.752 1.790 180 1.970 2.045 96 2.141 Torno 366 258 624429 274 703 509 276785

Totale provincia di Como 168.545 37.073 205.618187.715 43.197 230.912 211.650 42.755254.405 Valori minimi 62 0 119 60 6 126 76 2 137 Valori massimi 32.983 2.504 35.487 33.011 3.182 36.193 33.133 2.684 35.817

Fonte: CCIAA-Istat-Elaborazione Provincia di Como. Da PTCP

Variazioni numeriche e percentuali delle abitazioni occupate e non occupate per comune. Provincia di Como - Censimenti 1981, 1991, 2001

1981 - 1991 1991 - 2001 Occupate Non occupate Totale Occupate Non occupate Totale Comuni n. % n. % n. % n. % n. % n. % Albese con Cassano +144 +10,5 % +91 +48,4 % +235 +15,1 % +142 +9,4 % - 146 - 347,6 % - 4 - 0,3 % Como +28 +0,1 % +678 +21,3 % +706 +2,0 % +122 +0,4 % - 498 - 18,6 % - 376 - 1,0 % Faggeto Lario +46 +11,3 % - 114 - 39,3 % - 68 - 9,8 % +108 +21,0 % +50 +14,7 % +158 +18,5 % Lipomo +312 +15,8 % -89 - 101,1 % +223 +10,8 % +106 +5,1 % -3 -3,5 % +103 +4,8 % Montorfano +100 +13,2 % +15 +16,3 % +115 +13,5 % +182 +19,4 % - 71 -338,1 % +111 +11,6 % Tavernerio +164 +9,2 % +54 +30,0 % +218 +11,1 % +255 +12,5 % -84 -87,5 % +171 +8,0 % Torno +63 +14,7 % +16 +5,8 % +79 +11,2 % +80 +15,7 % +2 +0,7 % +82 +10,4 %

Totale provincia di Como +19.170 +10,2 % +6.124 +14,2 % +25.294 +11,0 % +23.935 +11,3 % - 442 - 1,0 % +23.493 +9,2 % Valori minimi - 15 - 12,2 % - 149 - 283,3 % - 68 - 9,8 % - 40 - 18,1 % - 498 - 1.400,0 % - 376 - 56,3 % Valori massimi +1.018 +30,3 % +678 +100,0 % +1.208 +49,2 % +1.178 +44,1 % +373 +88,7 % +1.551 +42,9 %

Fonte: CCIAA-Istat-Elaborazione Provincia di Como. Da PTCP

Correlazioni fra le variazioni % dei residenti nei Comuni e le variazioni % delle abitazioni Provincia di Como - Censimenti ISTAT 1981, 1991, 2001

Variazione Variazione Dfferenza Variazione Variazione Dfferenza Residenti Abitazioni Variazioni Residenti Abitazioni Variazioni %Abitaz- %Abitaz- %Resid. %Resid. Comuni 1981-1991 '1981-1991 '1981-1991 1991-2001 '1991-2001 '1991-2001

Albese con Cassano - 0,2 % +17,7 % +18,0 % +1,2 % -0,3 % -1,5 % Como - 8,9 % +2,0 % +10,9 % - 9,6 % -1,0 % +8,6 % Faggeto Lario +3,3 % -8,9 % -12,2 % +13,6 % +22,7 % +9,1 % Lipomo +10,4 % +12,1 % +1,7 % -4,5 % +5,0 % +9,5 % Montorfano +8,3 % +15,7 % +7,4 % +10,3 % +13,1 % +2,7 % Tavernerio +0,3 % +12,4 % +12,1 % +6,1 % +8,7 % +2,6 % Torno +6,1 % +12,7 % +6,5 % +5,5 % +11,7 % +6,1 %

Totale provincia di Como +2,1 % +12,3 % +10,2 % +2,9 % +10,2 % +7,2 % Valori minimi -18,8 % -8,9 % -12,2 % -22,2 % -36,0 % -43,2 % Valori massimi +36,1 % +96,7 % +115,5 % +60,3 % +75,0 % +57,8 %

Fonte: CCIAA-Istat-Elaborazione Provincia di Como. Da PTCP

Utilizzo percentuale del patrimonio abitativo (Abitazioni occupate / Abitazioni totali) Provincia di Como - Censimenti ISTAT 1981, 1991, 2001

Abitazioni occupate / Abitazioni totali Variazione utilizzo patrimonio abitativo % Variazioni in punti % Variazioni % relative Comuni 1.981 1.991 2.001 81-91 91-01 81-91 91-01

Albese con Cassano +92,7 % +88,0 % +97,3 % - 4,7 % +9,3 % -5,1 % +10,6 % Como +92,9 % +91,2 % +92,5 % - 1,7 % +1,3 % - 1,9 % +1,4 % Faggeto Lario +47,2 % +58,4 % +60,2 % +11,2 % +1,8 % +23,7 % +3,2 % Lipomo +90,4 % +95,7 % +96,1 % +5,4 % +0,3 % +5,9 % +0,4 % Montorfano +89,5 % +89,2 % +97,8 % - 0,3 % +8,6 % -0,4 % +9,7 % Tavernerio +92,8 % +90,9 % +95,5 % - 1,9 % +4,7 % -2,1 % +5,1 % Torno +58,7 % +61,0 % +64,8 % +2,4 % +3,8 % +4,0 % +6,3 %

Totale provincia di Como +82,0 % +81,3 % +83,2 % - 0,7 % +1,9 % - 0,8 % +2,3 % Valori minimi +27,0 % +18,3 % +19,2 % - 30,9 % - 26,6 % - 52,3 % -34,6 % Valori massimi +100,0 % +99,0 % +99,5 % +15,9 % +23,5 % +27,9 % +84,1 %

Fonte: CCIAA-Istat-Elaborazione Provincia di Como. Da PTCP

Superficie media delle abitazioni (mq) per Comune e tipo di occupazione e metri quadrati per occupante in abitazioni occupate da persone residenti Provincia di Como - Censimento 2001

Superficie media (mq) mq per Per tipo di occupazione occupante in Superficie abitazioni Abitazioni non Abitazioni occupate da occupate da occupate da media abitazioni persone persone persone residenti residenti residenti Comuni Albese con Cassano 83,48 99,41 98,96 39,57 Como 73,93 90,8089,36 38,62 Faggeto Lario 99,16 96,79 97,77 41,34 Lipomo 85,98 94,7994,35 35,60 Montorfano 77,50 104,66103,98 39,36 Tavernerio 103,78 97,07 97,45 36,61 Torno 90,51 101,7697,76 43,27

Totale provincia di Como 82,15 96,53 94,01 38,03

Fonte: CCIAA-Istat-Elaborazione Provincia di Como. Da PTCP

Tab. a.1.3 – Dinamiche e caratteristiche della popolazione – 1981 – 1991 – 2001

Anni di censimento Media AREA 1981- 1991- componenti per ANALIZZATA 1991 1981 2001 1991 2001 Famiglie 2001 Abitazioni Abitazioni famiglia ab. var. ab. var. Var. % % abitanti % abitanti abitanti 1991/01 n°. n°. mq/ab 1981 19912001 Regione Lombardia -0,40%8.891.652 1,99% 8.856.074 9.032.55411,03% 3.652.954 4.143.870 38,12 2,86 2,672,45 Prov. di Como 2,10% 511.425 2,96% 522.147 537.50011,45% 210.588 254.405 38,03 2,94 2,732,53 Anni di censimento Media AREA 1981- 1991- componenti per 2001- ANALIZZATA 1991 1981 2001 1991 2001 Famiglie 2001 Abitazioni Abitazioni famiglia 2007 2007 ab. var. ab. var. Var. % ab. var. % abitanti % abitanti abitanti 1991/01 n°. n°. mq/ab 1981 19912001 % abitanti Albese con Cassano -0,2% 3.942 1,2% 3.933 3.981 - 939 960 39,40 - - - 0,88 % 4.016

Como -8,9% 95.571 -9,6% 87.059 78.680 - 32.848 35.817 38,60 - - - 5,71 % 83.175

Faggeto Lario 3,3% 1.000 13,6% 1.033 1.173 - 2.060 2.166 35,60 - - - 6,90 % 1.254

Lipomo 10,4% 5.240 -4,5% 5.784 5.523 - 506 785 43,30 - - - 4,82 % 5.798

Montorfano 8,3% 2.083 10,3% 2.256 2.489 - 2.024 2.141 36,60 - - - 8,60 % 2.703

Tavernerio 0,3% 5.032 6,1% 5.049 5.357 - 1.516 1.557 39,60 - - - 7,06 % 5.735

Torno 6,1% 1.091 5,5% 1.158 1.222 - 501 855 41,30 - - - 1,39 % 1.239 Fonti: ISTAT – 12 e 14° Censimento della popolazione c – Sistema economico

Unità Locali delle imprese, delle istituzioni pubbliche e delle imprese no profit rilevate al censimento industria e servizi per sezione di attività economica e Addetti Comunale. Anno 2001 Codice Descrizione Totale Totale Incremento 2001 1991 1991-2001 1991-2001 U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti 13004 Albese con Cassano 375 1.754 % % 13028 Como 10.065 44.816 % % 13075 Faggeto Lario 86 134 % % 13098 Lipomo 475 1.751 % % 13129 Montorfano 226 737 % % 13157 Tavernerio 391 1.947 % % 13222 Torno 94 216 % % Totale provincia di Como 49.322 211.463

Fonte: Istat Incrementi oltre i 500 addetti nel periodo 1991/2001

In generale si registra un incremento delle U.L. e degli addetti nel decennio ‘91/2001 al quale segue il decremento delle U.L. nel quinquennio 2001/2006. Per Tavernerio si può notare un incremento del 5,08% delle U.L. e del 14,34% per gli Addetti (1991/2001). Nei cinque anni successivi si è verificato un aumento del 7,26% delle U.L. e una riduzione di -44,37% tra gli Addetti, come si evince dalla tabelle successive. Nel febbraio 2002 con delibera consigliare è stata approvata la convenzione per la gestione dello sportello unico per le attività produttive tra i Comuni di , , , , Fenegrò, . , , e . Il Comune di Lomazzo è stato individuato come Comune capofila e ad esso spetta la rappresentanza esterna dello Sportello Unico. La Camera di Commercio di Como ha commissionato un Piano Integrato di Sviluppo Locale (PISL) della Bassa Comasca al Politecnico di Milano in collaborazione con lo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) dei comuni dell’area di Lomazzo. Il progetto ha portato alla stesura di un documento di Marketing Territoriale per l’area in questione (in cui sono stati evidenziati i punti di forza e debolezza del territorio e le opportunità di investimento nel territorio da parte di attori locali e/o esterni). Lo studio ha l’obiettivo di stendere le linee guida di un Piano Integrato di Sviluppo Locale (PISL), per i comuni del SUAP e gli altri 6 della Bassa Comasca (Carbonate, , , , e ).3

Unità Locali e Addetti per comune e per settore in valore assoluto – Anno 20064

3 www.polo-como.polimi.it – referente per ulteriori informazioni Simone Prandin 4 Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro – 2005/2006 – Camera di Commercio Como Cod. Descrizione Agricoltura Industria Costruzioni Commercio Terziario Totale U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti 13004 Albese con Cassano 37 78 99 616 101 239 92 258 74 382 403 1.558 13075 Como 95 222 1.2105.743 928 2.182 2.176 7.131 4.276 15.276 9.225 30.554 13098 Faggeto Lario 5 5 13 28 23 31 11 12 21 29 73 105 13129 Lipomo 5 6 88 522 72 133 151 430 170 429 486 1.520 13157 Montorfano 10 30 33 251 49 91 51 99 53 182 196 653 13222 Tavernerio 12 20 80 900 77 159 100 340 99 285 368 1.704 13223 Torno 5 6 8 20 14 20 15 18 33 109 75 173

Incremento Unità Locali e Addetti per comune e per settore in valore percentuale – Anno 2001/2006

Totale incremento % Cod. Descrizione Totale v.a. 2001 Totale v.a. 2006 2001/2006 U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti 13004 Albese con Cassano 375 1.754 403 1.558 7,47% -11,17% 13075 Como 10.065 44.816 9.225 30.554 -8,35% -31,82% 13098 Faggeto Lario 86 134 73 105 -15,12% -21,64% 13129 Lipomo 475 1.751 486 1.520 2,32% -13,19% 13157 Montorfano 226 737 196 653 -13,27% -11,40% 13222 Tavernerio 391 1.947 368 1.704 -5,88% -12,48% 13223 Torno 94 216 75 173 -20,21% -19,91% Provincia di Como 49.322 211.463 50.209 180.827 1,80% -14,49%

Superficie territoriale gestita dallo Sportello Unico per le Attività Produttive dell’area di Lomazzo

Codice Comune Superficie territoriale Istat (Kmq) 13004 Albese con Cassano - 13075 Como - 13098 Faggeto Lario - 13129 Lipomo - 13157 Montorfano - 13222 Tavernerio - 13223 Torno -

Totale superficie territoriale gestita dello SUAP di …. 60,58

Totale Lombardia 23.862,85 Fonte: Istat

Tab. c.2 - Tasso di occupazione, disoccupazione e attività. Censimento (1) Comunale. Anno 2001 Codice Comune Tasso di Istat occupazione disoccupazione disoccupazione giovanile attività 13004 Albese con Cassano 48,57 4,41 15,38 50,81 13075 Como 47,04 5,10 16,79 49,57 13098 Faggeto Lario 52,23 3,83 14,52 54,31 13129 Lipomo 53,33 4,60 15,38 55,89 13157 Montorfano 53,53 3,28 12,39 55,35 13222 Tavernerio 53,17 4,72 13,60 55,80 13223 Torno 52,72 4,83 19,15 55,40 Provincia di Como 50,99 4,45 14,00 53,36 Totale Lombardia 50,36 4,73 14,50 52,86 Fonte: ISTAT - 14° Censimento della popolazione

(1) Al 21 ottobre 2001 – Censimento

Il Tasso di occupazione del comune di Tavernerio è pari al 53,17%

Occupati al 2001

Occupati per attività economica. Censimento (1) Comunale. Anno 2001 Codice Comune Attività economica Istat Agricoltura Industria Altre attività Totale 13004 Albese con Cassano 37 785 891 1.713 13075 Como 292 10.060 22.297 32.649 13098 Faggeto Lario 9 219 299 527 13129 Lipomo 12 933 1.629 2.574 13157 Montorfano 31 452 668 1.151 13222 Tavernerio 16 1.078 1.371 2.465 13223 Torno 7 181 364 552 Totale provincia di Como 3.814 108.984 123.706 236.504 Totale Lombardia 96.288 1.608.216 2.245.150 3.949.654

Fonte: Istat

(1) Al 21 ottobre 2001 – Censimento

Prime Conclusioni L’andamento demografico che si e’ registrato in Tavernerio dal 1991 al 2001,si potrebbe giustificare con il corrispondente decremento della popolazione di Como nello stesso periodo (- 9,06%). Essendosi pero’ nel frattempo determinata un’inversione di tendenza nella citta’ di Como (+5,71% nel periodo 2001-2006) ed essendo stato contestualmente confermato l’incremento demografico di Tavernerio (+ 7,06%),significa che tale incremento risulta di tipo fisiologico,essendo probabilmente determinato da un’effettiva capacita’ di attrazione (immigrazione) del territorio comunale,non potendosi nemmeno giustificare tale incremento sulla base del saldo naturale nati-morti. Essendo poi tale incremento demografico accompagnato nel periodo 2001-2006,da un decremento di addetti,è presumibile che tale incremento sia generato da opportunita’ di tipo abitativo-residenziale,in riferimento ad esempio ad un parallelo incremento di abitazioni (+8,7%) nel periodo 1991-2001. Oltre che dalla disponibilita’ di abitazioni,tale incremento e’ sicuramente determinato - dall’accessibilita’ garantita sia dalla S.s.n°.342 sulla media distanza sia dalla S.P.n°.37 sulla breve distanza; - dalla particolare organizzazione urbana di Tavernerio articolata in tanti centri piccoli e piccolissimi,che consente quasi di personalizzare la scelta di residenza; - dal grande patrimonio storico,non gia’ di tipo monumentale ma connettivo; - dal grande patrimonio ambientale e paesaggistico rappresentato dal territorio non costruito. Sembrerebbe quindi che Tavernerio si possa sempre piu’ caratterizzare come centro residenziale,non escludendo questa prospettiva la possibilita’ dell’utilizzo dell’impianto produttivo esistente che si colloca lungo la S.s.n°.342,e quindi in posizione quasi autonoma rispetto all’organizzazione urbana. Una tale prospettiva richiede semmai il potenziamento dei servizi alla persona,sia in campo pubblico che privato,soprattutto di quei servizi che si possono fornire attraverso attrezzature (standards qualitativi).

COMUNE DI TAVERNERIO (PROVINCIA DI COMO)

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO L.R. N°. 12/2005

DOCUMENTO PROGRAMMATICO Ai sensi della L.R. 12\2005

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E STATO DI FATTO: Versione senza allegati

09 dicembre 2008 INQUADRAMENTO TERRITORIALE E STATO DI FATTO

Premessa L’inquadramento territoriale e lo stato di fatto vengono di seguito descritti sulla base della lettura del Piano di Coordinamento Provinciale di Como e del Documento di Inquadramento vigente in Tavernerio.Di quest’ultimo Documento si riportano in rosso alcuni stralci, per garantire la necessaria continuità fra i vari atti di pianificazione comunale (Documento di Inquadramento – Piano di Governo del Territorio). Sia l’inquadramento territoriale che la lettura dello stato di fatto verranno integrati,precisati e/o modificati nella Relazione del Piano di Governo del Territorio.

Sistema insediativo II Comune di Tavernerio è interessato da un sistema insediativo principale articolato in tre differenti centri abitati (Ponzate, Solzago e Tavernerio) messi tra loro in connessione da un certo numero di centri minori di tipo sparso (Chiassino, Casina, Caslascio, Gilasca, Fontana Sotto) intorno ai quali si è andata consolidando un'asta urbanizzata continua, rilevabile anche alla scala provinciale parallela alla ex S.S. n°342: un'asta che si regge sulla strada di connessione di Erba con Brunate, passando da Albavilla,Albese con Cassano e con Tavernerio. Esiste poi un sistema insediativo minore, separato da quello principale dalla Valle del Cosia, e sviluppato intorno alla viabilità urbana est-ovest (via Rovasco,via Salvo d'Acquisto,via Urago): un sistema articolato nei centri abitati minori di Urago (a sud della S.S.n°342), Rovascio (a nord), e dall'espansione a sud del centro principale di Tavernerio. Il vigente Documento di Inquadramento propone inoltre la seguente descrizione del sistema insediativo: “La localizzazione dei nuclei più isolati (Fontana di Sotto, Nisiate, S. Fermo e le cascine isolate denominate Ranzarotto, Costantina, S. Bartolomeo, Cà Franca, Merigetto) costituiti da cascine di impianto agricolo ancora evidente nelle fasce pedemontane, caratterizza fortemente il territorio. Sono ancora rilevabili i volumi e le pertinenze che configurano fortemente gli ambiti agricoli legati alla cultura contadina di un passato abbastanza recente, per fortuna ancora preservato nel carattere documentale, ma che versa in forte stato di abbandono e degrado. Il territorio urbanizzato del Comune di Tavernerio è situato in una posizione collinare ed è da considerare all'interno della cintura dei Comuni di prima periferia rispetto al capoluogo. E’ attraversato da due arterie di rilevante importanza: la Strada Provinciale n° 342 Briantea che collega Como con Bergamo e Milano attraverso la Valassina e la Strada Provinciale Como-Lecco che poi risulta essere il tracciato storico Pedemontano. Il collegamento con il sistema autostradale (autostrada A9 dei Laghi) non avviene in modo diretto ma attraverso il Comune di Como e la Strada Provinciale n° 28 verso Fino Mornasco; per le Ferrovie Nord Milano o per le Ferrovie dello Stato le stazioni più praticabili sono quelle del capoluogo distante circa sette chilometri. Storicamente esisteva un collegamento su ferro (tram) che collegava Tavernerio e i Comuni limitrofi con Como; tracciato soppresso nel primo dopoguerra. Sempre dalla Strada Provinciale Briantea diparte la Strada Provinciale 28 in direzione Montorfano, Capiago Intimiano, Fino Mornasco che collega Tavernerio con la Strada Provinciale 35 Milanese.”

Sistema infrastrutturale II territorio comunale è attraversato in senso est-ovest dalla ex strada statale “Briantea” n. 342 oggi S.P. n°. 342 che attraversa il sistema insediativo minore di Urago, Rovascio, e Tavernerio-sud, e che collega Como ad ovest con la provincia di Bergamo ad est. A livello previsionale il territorio di Tavernerio verrà attraversato in galleria, lungo il confine sud, dalla superstrada conosciuta come Tangenziale di Como, che potrebbe in futuro proseguire verso est,ad intersecare la Statale 36 . La tangenziale di Como si ricongiungerà con la ex S.S. n°342 in territorio di Albese con Cassano, liberando in futuro il tratto stradale da Como a Tavernerio dal traffico di attraversamento,consentendogli di svolgere compiti di connessione interna ai singoli comuni. Dal punto di vista del sistema del trasporto pubblico, Tavernerio non è direttamente interessato da alcuna linea ferroviaria, mentre è attraversato da almeno sei linee di trasporto pubblico locale servite da autobus della S.P.T. (Società Pubblica Trasporti) con passaggi e fermate a Tavernerio, Rovascio, Ponzate e Solzago. Sistema paesistico-ambientale Alla scala provinciale, attraverso un modello di valutazione ambientale, il territorio di Tavernerio è classificato di valore medio/elevato. Partendo da nord, è infatti interessato da ambiti a massima naturalità, da aree sorgenti di biodiversità di primo livello, e da aree sorgenti di biodiversità di secondo livello. E’ però attraversato, in prossimità delle aree urbanizzate, da una delle principali barriere ecologiche in ambito montano e pedemontano. Le stesse aree urbanizzate sono comunque interrotte da un corridoio ecologico di primo livello. Tavernerio è interessato da due zone di rilevanza ambientale ai sensi della L.R. 86/1983 poste a nord e a sud del territorio comunale e da quattro punti panoramici, classificati dal P.T.C.P. come P16–116 (Monte Boletto), P16–117 (Montorfano), P16–118 (Ponzate) e P16–119 (Baita Fabrizi). I vincoli paesistico-ambientali che riguardano il territorio comunale sono riferiti unicamente ai corsi d’acqua e alle relative sponde. Dal punto di vista del ciclo delle acque, il territorio comunale è attraversato dal corso d’acqua che scorre lungo la Valle del Cosia, caratterizzato da una classe-stato ambientale delle acque superficiali di tipo pessimo (classe 5) in riferimento al D.lgs 152/99. Il Documento di Inquadramento “(vedi anche tavole di sensibilità paesistica, ambiti di tutela, riportate dallo studio ambientale) definisce così il territorio dal punto di vista ambientale e paesaggistico: “II territorio di Tavernerio può essere definito come paesaggio costituito da un insieme di ecosistemi, cioè una struttura comprensiva di differenti tipologie ambientali fra di loro interconnesse. Il paesaggio, componendosi di entità geologiche, geomorfologiche, naturalistiche, estetiche ed antropiche, è stato modellato assumendo così nel tempo nuove componenti nell’ambito della gestione degli ambienti naturali, degli ambienti agricoli e delle aree urbane. Sono nate dunque valenze di tipo architettonico, tecnico, culturale e storico. La somma di tali fattori, che agiscono in un dato territorio ed attraverso la sua interpretazione, costituiscono la base di lettura sia della storia naturale sia di quella dell’uomo. Il Piano Paesistico Comunale sulla scorta delle definizioni a livello regionale suddivide il territorio di Tavernerio in sottounità tipologiche. L’unità di riferimento è quella che parte dalle pendici delle Prealpi e risale fino alle cime più alte delle montagne. L’area geografica rappresentativa di questa unità comprende la zona pedemontana, caratterizzata da ambiti collinari e pianeggianti posti ai piedi dei rilievi prealpini. Nel contesto del paesaggio collinare la morfologia morenica, testimonianza dei movimenti glaciali quaternari, assume una precisa individualità di forma e struttura. Le morene sono segni di livello macroterritoriale che occupano con larghi archi concentrici le aree a sud dei principali laghi prealpini. Nell’ambito localizzato dell’area pedemontana fra Como ed Erba, le morene glaciali si presentano sotto forma di numerosi cordoni disposti con andamento nord-sud. L’originalità di questo ambito è da ricercare nei seguenti elementi: − Geologia improntata su depositi quaternari di natura glaciale o fluvioglaciale; − Morfologia movimentata da numerosi dislivelli, pur di entità contenuta; − Presenza di comunità biologiche peculiari, con emergenze floristiche interessanti; − Intervento antropico antico e complesso a causa delle eredità glaciali del territorio, che risulta essere povero di drenaggi e formato da suoli poveri e poco fertili; − Funzione propria della zona pedemontana di essere una fascia di collegamento fra montagna e pianura, due mondi differenti sia dal punto di vista ambientale che da quello antropico. Caratteristica è la presenza di piccoli laghi (ad esempio Lago di Montorfano) rimasti chiusi fra gli sbarramenti morenici ed insediati su sedimenti a matrice fine depositati dal ghiacciaio. L’area circostante tali bacini presenta spesso altri ambiti legati ad essi, quali torbiere e piccole paludi. Il palinsesto territoriale su cui poggia questa unità possiede un importante pregio ambientale pur avendo conosciuto in passato fasi di sfruttamento antropico. Dal connubio fra gli interventi umani più antichi e lo scenario naturale, spesso scaturiscono luoghi di importante valore estetico. Il paesaggio collinare e pianeggiante è infatti arricchito da ville con giardini ed alberi monumentali, da nuclei storici di piccole comunità e da un mosaico di appezzamenti terrazzati nei quali si possono incontrare specie arboree testimoni della passata economia della zona (ad esempio il gelso). La vicinanza di questa unità tipologica alle grandi aree urbane della fascia pedemontana lombarda ne ha fatto un luogo preferenziale per gli insediamenti abitativi e per le industrie ad alto consumo di suolo. Ciò ha provocato il degrado degli aspetti originali e qualificanti. Gli imponenti flussi di traffico commerciale che si imperniano su tracciati stradali pensati per comunicazioni locali generano inoltre una grave situazione di congestione e inquinamento. L’alta montagna prealpina rappresenta una delle poche porzioni del territorio lombardo ad alto grado di naturalità, benché anch’essa oggi sia molto fruita dalle popolazioni urbane che trovano qui il più ravvicinato ambito ricreativo.

Gli indirizzi generali di tutela Il Documento di Inquadramento definisce inoltre gli indirizzi generali di tutela da considerare nella pianificazione. Preservarne l’integrità è l’obiettivo della legislazione nazionale e regionale. I paesaggi delle colline e degli anfiteatri morenici sono contraddistinti da un elevato valore sia dal punto di vista della storia naturale, sia da quello della costruzione del paesaggio antropico. Ogni intervento che può modificare la forma delle colline (crinali dei cordoni morenici, ripiani, trincee, depressioni intermoreniche lacustri o palustri) va perciò escluso o sottoposto a rigorose verifiche di ammissibilità. Deve anche essere contemplato il ripristino di situazioni ambientali deturpate da manomissioni in genere. Vanno salvaguardati i lembi boschivi sui versanti e sulle scarpate collinari, i prati aridi di crinale, i luoghi umidi, i siti faunistici, la presenza, spesso caratteristica, di alberi, di gruppi di alberi di forte connotato ornamentale o storico (ulivo, gelso, grandi conlfere dei parchi). Per quanto riguarda gli ambiti antropici da tutelare e salvaguardare per la loro importanza storica e culturale si ricordano: - il paesaggio agrario, le cui coltivazioni hanno dato adito a terreni a terrazzo o ripiani artificiali; - il sistema insediativo tradizionale, rappresentato da corti e case contadine costruite generalmente con ciottoli o pietra locale; - le ville signorili con parchi e giardini. La vista che si gode da queste colline è estremamente ampia e nei giorni tersi è possibile osservare il territorio planiziale fino alla città di Milano, la città di Como e, in lontananza, le Alpi Cozie e Marittime. La protezione generale delle visuali in questi ambiti deve essere oggetto di specifica analisi paesaggistica, come pure la verifica della compatibilità visiva degli interventi trasformativi.”

Sistema morfologico II Comune di Tavernerio presenta un andamento altimetrico abbastanza articolato, con una striscia di territorio più bassa e baricentrica rappresentata dalla Valle del Cosia attestata su una quota di 320 - 430 m.s.l.m. Il sistema insediativo principale di Ponzate, Solzago e Tavernerio, si attesta su di una quota media di circa 450 (Tavernerio e Solzago)-500 (Ponzate) m.s.l.m., così come i centri minori di Chiassino (490), Caslascio (510) e Casina (450). Leggermente più bassa la quota alla quale si attestano i piccoli centri del sistema insediativo minore, posto a sud della Valle del Cosia: Rovascio a 400 m.s.l.m., Urago a 440 m.s.l.m. La porzione di territorio urbanizzata posta a nord dei confini comunali, arriva infine a raggiungere i 1236 m.s.l.m. del Monte Boletto. Elementi di criticità Dal Documento di Inquadramento si riprende si riprende il seguente capitolo: “ Gli elementi di criticità presenti sul territorio possono qualificarsi in ordine alla morfologia territoriale e alle infrastrutture di servizio presenti. Dal punto di vista morfologico (l'orografia collinare nella zona ad alta concentrazione edificatoria e la zona montuosa di grande valenza paesaggistica) determina in sé problematiche per lo più legate alla costante "dismissione" delle zone originariamente coltivate con conseguente degrado naturalistico. Il ruolo di presidio, con l'attenzione e cura del territorio, che l'operatore agricolo si assumeva, oggi è pressoché inesistente; soprattutto nelle aree poste ad altitudine più elevata le conseguenze sono facilmente immaginabili. E' logica ormai consolidata che il dissesto idrogeologico conclamato nelle zone montuose si ripercuota a valle determinando fenomeni franosi e di lenta erosione dei versanti e degli impluvi. Vedi approfondimenti nel paragrafo successivo. Le zone a più alta concentrazione edificatoria, originata essenzialmente da un forte incremento degli anni '50-'60 (di grande benessere economico e di abbandono delle aree più rurali), hanno di fatto saturato gli ambiti che dal punto di vista infrastrutturale risultavano più asserviti spesso determinando qualche situazione di degrado e di scarsa qualità edilizia. Di contro la lungimiranza delle amministrazioni passate ha fatto sì che i servizi essenziali fossero comunque sufficienti per la popolazione residente. Oggi, per la necessità ormai consolidata di tutti gli strati sociali di elevare lo standard qualitativo di vita, si sono verificate carenze significative. Gli elementi di criticità rilevabili sul territorio risultano: - forte concentrazione del secondario e del terziario lungo asse viario ex SS. 342 ora strada provinciale con evidente indotto di traffico veicolare, soprattutto di mezzi pesanti; - carenza idrica dovuta alla rete acquedotto obsoleta nella frazione di Rovascio; - difficoltà attraversamento pedonale lungo ex. S.S. Briantea 342; - difficoltà reperimento aree per uso standard lungo la via provinciale (in prossimità del Palazzo Municipale e Auditorium); - scarso utilizzo dal punto di vista paesaggistico della Valle del Cosia; - concentrazione di area industriale (ex Bagliacca), in fase di dismissione, nei pressi del centro cittadino; - qualità dei collegamenti pedonali (marciapiedi stretti e attraversamenti stradali non sicuri) tra palazzo municipale, auditorium, scuola, centro del paese e chiesa; - riqualificazione di alcune aree attualmente libere che potrebbero fornire l'opportunità di riqualificazione del tessuto urbano esistente;” Sistema idrogeologico Dal punto di vista litologico, la parte nord del territorio di Tavernerio è interessata da calcari selciferi di colore prevalentemente grigio e grigio scuro, talora con interstrati marmosi; la parte sud sia da ghiaie e sabbie, sabbie limose, che da ghiaie, blocchi e limi. Nel corso d'acqua che scorre lungo la Valle del Cosia si riversano alcuni torrenti in parte caratterizzati da fenomeni geologici inseriti nell'inventario dei dissesti regionali, sia di tipo quiescente che di tipo relitto. Ai confini nord del Comune sono invece individuati alcuni dissesti regionali di tipo attivo. Dal Documento di Inquadramento e dallo studio di dettaglio del dott. Landi allegato al PRG vigente: Lo studio e l'indagine eseguita sul territorio dal geologo incaricato prende in esame in modo specifico l’utilizzazione del territorio sotto il profilo geologico, pertanto tale analisi consente di classificare la fattibilità geologica per le azioni di piano proponendo alcune limitazioni di modifica d'uso del territorio stesso. Complessivamente nel territorio comunale sono state quindi individuate 4 CLASSI DI FATTIBILITÀ entro le quali sono stati distinti i caratteri salienti in ordine ai problemi morfologici, litologici, le limitazioni alla modifica di destinazione d'uso e le prescrizioni circa le indagini da svolgere. Le classi di fattibilità si distinguono in: CLASSE 1 - Fattibilità senza particolari limitazioni CLASSE 2 - Fattibilità con modeste limitazioni CLASSE 3 - Fattibilità con consistenti limitazioni CLASSE 4 - Fattibilità con gravi limitazioni Vengono inoltre individuati i prevalenti caratteri geomorfologici e geolitologici delle aree, le indagini preventive richieste, la tipologia degli interventi ammessi nelle varie aree. Sistema dei servizi Dal Documento di Inquadramento si recepisce questa analisi delle attuali attrezzature per servizi. Il vigente P.R.G. comunale prevede, secondo quanto indicato nelle relazioni documentali del Piano stesso, una capacità insediativa teorica di 7.300 abitanti e, a fronte di questa, un’ammontare di aree a standard comunali di 207.169 mq, pari ad una dotazione di 28,3 mq/ab. Alcune delle previsioni contenute nel presente Documento riguardano interventi pubblici che l'Amministrazione Comunale reputa strategici per il futuro della città; tra questi sono presenti anche interventi che, classificabili come servizi pubblici contribuiscono ad aumentare la dotazione dei servizi esistenti e, se non già previsti nel P.R.G., anche la dotazione complessiva (standard) di essi. … Il quadro conoscitivo dei servizi esistenti ha origine dallo studio avanzato proposto dal Sociologo Dott. Mauro Anzini a suo tempo svolto per la redazione della variante generale del tutt'ora vigente P.R.G. Nell'indagine svolta nel 2004 si delineava un quadro pressoché positivo, tutt'oggi il quadro non sembra avere subito variazioni rilevanti. I dati di seguito riportati fanno riferimento al piano dei servizi redatto nel 2003. L'analisi della rete di servizi offerti alla comunità era stata compiuta al fine di verificare il soddisfacimento sul territorio delle dotazioni di standard minime per quanto concerne attrezzature pubbliche e di uso pubblico, prestando particolare attenzione alle fasce di popolazione come anziani, famiglie, giovani, in quanto caratterizzate da necessità più specifiche o problematiche legate ad una minore autosufficienza. I servizi ai quali la popolazione residente può a tutt'oggi fare riferimento vengono di seguito raggruppati secondo 5 classi corrispondenti ai maggiori bisogni di una comunità: - culto - cultura e ricreazione - istruzione e formazione - sanità e assistenza - verde e sport Tale classificazione comprende sia i servizi di pertinenza del Comune sia quelli offerti da Enti, Organizzazioni o Gruppi privati. Culto: All'interno del territorio comunale sono presenti tre parrocchie: Santa Brigida, San Giovanni, San Martino, corrispondenti a tre nuclei originariamente indipendenti: Ponzate, Solzago e Tavernerio. Da segnalare anche la Chiesetta di san Fereolo. Cultura e ricreazione: I nuclei di Tavernerio, Ponzate, Solzago e Rovascio sono dotati di un centro civico, particolarmente attivo il "Rosario Livatino" di Tavernerio che ospita inoltre la biblioteca pubblica. Una piccola biblioteca, attivata dall'associazione "Le Sorgenti", è invece localizzata presso il centro civico di Rovascio. Diverse associazioni e gruppi svolgono un ruolo attivo all'interno della realtà comunale, facendosi promotori di iniziative di interesse culturale e ricreativo, come feste, eventi, gite, ed altre attività che coinvolgono l'intera comunità. Numerosi gruppi inoltre collaborano con l'Amministrazione Comunale, l'Assessorato e la Commissione Culturale nell'organizzazione di attività e serate che animano l’estate di Tavernerio. Istruzione e formazione: I servizi per l'infanzia sono garantiti dalla presenza di un asilo nido privato localizzato a Solzago. Sempre a Solzago vi è una scuola materna. Nel nucleo di Tavernerio i servizi scolastici sono invece assicurati dalla presenza di un unico Istituto Statale Comprensivo di scuola materna, elementare e media. Le scuole impegnano gli alunni a tempo pieno protraendo le lezioni durante il pomeriggio e sono dotate di un servizio mensa. Non sono presenti scuole medie superiori o istituti professionali. Alcuni corsi formativi per chi ha terminato la scuola dell'obbligo (corsi di inglese, corsi di fotografia, etc.) sono proposti e gestiti da associazioni e gruppi operanti in comune. Sanità e assistenza: II servizio sanitario è fornito dall'Azienda Asl del Distretto Sanitario di Como e dai medici di base operanti in comune che prestano il loro servizio presso il Centro poliambulatorio di Tavernerio, Via Perlasca. Nel Centro Poliambulatorio prestano il loro servizio n. 4 medici di base, n. 1 pediatra, n. 1 ufficio di segretariato sociale e sportello lavoro. Sempre nel Centro Poliambulatorio verranno trasferiti imminentemente dal Centro Civico di Tavernerio i servizi di prelievi ed analisi con possibilità di richiedere il servizio a domicilio in caso di residenti non autosufficienti. Anziani e disabili possono inoltre contare su servizi di assistenza e di trasporto. Presso il Centro Civico di Tavernerio verrà istituito il nuovo servizio ISEE. Presso il centro civico di Tavernerio vengono organizzati corsi di yoga e ginnastica per bambini e adulti, mentre la Parrocchia di San Martino da qualche anno è organizza una serie di incontri relativi alle problematiche giovanili attraverso un percorso formativo rivolto ai genitori. Verde e sport: Attrezzature e strutture sportive quali campi da calcio e da pallacanestro sono presenti all'interno del territorio comunale distribuiti attorno ai nuclei di Ponzate, Tavernerio, e Rovascio. A Solzago vi è un centro sportivo utilizzato esclusivamente dalle Società Sportive. Oltre alle aree verdi di destinazione agricola, gli orti ed il verde privato vi sono i giardini pubblici attrezzati presenti nei nuclei di Ponzate, Rovascio e Tavernerio. Molto frequentati sono inoltre i Giardini della Casarga a Solzago. Un percorso pedonale/ciclabile che segue il vecchio tracciato del tram ed attraversa il "Ponte dei Bottini" collega Tavernerio con Como rappresentando "la direttissima ecologica Tavernerio-Como". Altro importante progetto legato al verde è la realizzazione del Parco del Cosia.

Conclusioni: Dal piano dei servizi redatto nel 2003 non emergono particolari carenze dello stato dei servizi. Si vuole sottolineare in ogni caso la necessità di un aggiornamento dei dati in particolare per quanto riguarda il settore scuola. Infatti conseguentemente ad una tendenza demografica che vede un costante aumento del numero delle famiglie è corretto prevedere un proporzionale aumento della domanda del servizio scolastico legata all'età dell'obbligo.” Dati statistici: popolazione, immigrazione, istruzione II Comune di Tavernerio ha conosciuto nel corso degli ultimi decenni una scarsa crescita demografica. Dal 1981 al 1991 gli abitanti sono passati da 5.032 a 5.049 abitanti, con una crescita praticamente pari a zero (+ 0.3%). Nel 2001 gli abitanti di Tavernerio sono quindi diventati 5.357, con una crescita registrata nel decennio 1991 - 2001 del 6.1 %. Dal 2001 al 2007 (5.734 ab.) l’incremento risulta del 7,06%. Risulta invece più evidente la crescita delle famiglie anagrafiche che sono passate da 1.855 unità nel 1993, a 2.257 nel 2007, con una diminuzione del numero di componenti per famiglia: da 3,67 ab./famiglia nel 1961 a 2,06 al 2007. Per quanto concerne il fenomeno dell'immigrazione straniera, si registra un notevole aumento di cittadini stranieri residenti in Tavernerio, che sono passati dalle 54 unità del 2000, alle 243 unità del 2006 (da 1,00% a 4,23%) e 276 al 2007, pari al 4,8%. Infine, in riferimento al grado di istruzione, a Tavernerio l'indice della popolazione diplomata (25,97%) risulta essere leggermente più alto rispetto alla media della Provincia di Como (24,66%) e della Regione Lombardia (25,41%). Analogamente l'indice della popolazione laureata (6,37%) risulta essere ancora leggermente più alta rispetto alla media della Provincia di Como (6,09%), ma minore rispetto alla media della Regione Lombardia (7,42%), per un grado di istruzione complessivo del 32,33% al 2001, contro il 30,75% della provincia di Como. Un altro dato importante è l’indice di vecchiaia (il rapporto % di popolazione > 65 anni / popolazione tra 0 – 14 anni) pari al 113,7% al 2001 (113,7 anziani per ogni 100 giovani), e pari al 126,4% al 2006, contro una percentuale del 136,90 al 2006 in Provincia di Como. Questo dato è confermato anche dall’indice di ricambio (% pop. 60 ÷ 64 / pop. 15 - 19 anni) pari al 138,5% al 2001 ed al 150,9% al 2006 contro il 120,20% in Provincia di Como ( più elevato è questo valore, minore è la quota di giovani che entra nell’età produttiva). Un altro dato interessante è quello che emerge dalla tabella allegata al Documento di Inquadramento vigente relativamente alle fasce di età dei cittadini residenti. Fascia età residenti N°. persone % Bambini in età scolare < 15 anni 837 15% Ragazzi delle superiori 16 a 20 anni 228 4% Ragazzi universitari 21 a 30 anni 657 12% Persone in età lavorativa 2937 52% Persone in età pensionabile 928 17% Totale 5587 100%

I dati di popolazione di cui sopra consentono una prima quantificazione dell'incremento demografico futuro. Se dovessimo pensare ad un'estrapolazione neutrale dell'incremento che si e' verificato in passato,pari a 43,9 ab./annno,al 2020 potremmo ipotizzare una popolazione di (5735 ab.+ 439,37 ab.= 6174,37 =) 6200 abitanti residenti.

- territorio e patrimonio edilizio La densità' di popolazione e' passata da 421,8 ab/Kmq al 1991 a 447,5 al 2001,con un incremento del 6,1%,pari all'incremento di popolazione nel periodo corrispondente. In Tavernerio si registra una densità1 di edifici di abitazione pari a 83,5 edifici per Kmq, per un totale di 2141 abitazioni,di cui 2045 occupate da almeno una persona residente. Degli 858 edifici di abitazione,la maggior parte e' stata realizzata dal 1962 al 1971 (203=23,7%) e dal 1972 al 1981 (168=19,6%) mentre gli edifici più' vecchi edificati prima del 1919,sono 120 pari al 14,0%. Le abitazioni sono invece aumentate dal 1991 al 2001 da 1970 a 2141,con un incremento dell'8,7%. Delle 2141 abitazioni al 2001,risultano occupate 2045 pari al 95,51%,essendo quelle non occupate 96. La superficie media delle abitazioni al 2001, e’ di 97,45 mq con una superficie per cittadino - occupante di 36,61 mq/ab., pari quindi ad un volume di (36,61 mqx 3,00 ml=)109,83 mc/ab. - standards In riferimento alla popolazione di 5735 abitanti residenti al 2007, il fabbisogno di standards per 26,5 mq/ab. dovrebbe essere pari a (5735 ab.x26,5 mq/ab.=)151.977,00 mq. Come già abbiamo detto, il P.R.G. vigente garantisce una disponibilità di 207.169 mq di superficie fondiaria che sommata alla Superficie lorda di pavimento dei piani oltre il piano terra degli edifici pubblici,dovrebbe elevare la disponibilità rispetto al fabbisogno dei 7300 abitanti previsti. Allo stato attuale risulterebbero gia’ di proprieta’ comunale 122.483,00 mq di sola superficie fondiaria, che si può arrotondare quindi a 130.000,00 mq a comprendere anche la superficie lorda di pavimento dei piani oltre il piano terra degli edifici pubblici e pari a 146.392,00 mq se si somma anche lo standard sovra comunale. Se così fosse risulterebbe una disponibilita’ di (146.392,00 mq : 5735 ab=) 25,52 mq/ab. superiore ai 18 mq/ab. minini della l.r.n°.12/2005. Dalla tabella allegata risulta che la dotazione dello standard di 122.483,00 mq di sola superficie fondiaria risulta soprattutto inferiore alla dotazione fornita dalla L.R. n°1/2001 di 4,5 mq/ab per le attrezzature scolastiche.. Pertanto il P.G.T. dovrà garantire il reperimento di nuove aree ed attrezzature scolastiche,soprattutto se si dovesse pensare ad un incremento di popolazione nei prossimi anni fino a 6200 ab.. Il problema si complica se dovessimo reiterare i vincoli urbanistici sulle aree gia’ vincolate dal P.R.G. vigente. Il P.R.G. vigente vincola inoltre altri 60.500 mq di superficie fondiaria per standard F1 di interesse sovra comunale, di cui 16.392 già in uso. - attività economiche Mentre nel periodo 1991-2001 c’è stato un incremento sia di U.L. (+ 5,08%) che di addetti (+14,34%),dal 2001 al 2006 si e’ verificato un decremento sia di U.L. (-5,88%) che di addetti (-12,48%). Il decremento di addetti si e’ verificato in forma generalizzata in tutta la Provincia di Como ed in particolare nei comuni confinanti,mentre il decremento di U.L. contraddice l’incremento registrato di U.L. in Provincia (+ 1,80%) ed in Albese con Cassano e Limono,rispettivamente di 7,47% e 2,32%. Risultano insistere sul territorio del comune 119 attività industriali con 1.033 addetti pari al 55,30% della forza lavoro occupata, 104 attività di servizio con 436 addetti pari al 5,57% della forza lavoro occupata, altre 95 attività di servizio con 282 addetti pari al 23,34% della forza lavoro occupata e 22 attività amministrative con 164 addetti pari al 5,09% della forza lavoro occupata. I rimanenti addetti sono occupati in agricoltura. La maggior parte delle Aziende industriali e commerciali,e’ localizzata lungo la ex S.S. Briantea.Le Aziende industriali sono di dimensione piccola e media mentre quelle commerciali di media e grande distribuzione.

Allegato CALCOLO SUPERFICIE DELLE AREE A STANDARD IN USO

STANDARD COMUNALI numero tipo superficie (mq) 01 AR 1.392,00 mq 03 AR 155,00 mq 04 V 2.600,00 mq 05 P 2.160,00 mq 06 P 1.280,00 mq 07 P 810,00 mq 08 AR 146,00 mq 9 P 316,00 mq 10 P 748,00 mq 11 P 1.875,00 mq 12 P 480,00 mq 13 AR 2.626,00 mq 14 V 8.215,00 mq 15 P 155,00 mq 16 P 775,00 mq 17 P 1.915,00 mq 18 P 1.320,00 mq 19 AR 8.770,00 mq 20 P 2.128,00 mq 21 AR 21.430,00 mq 22 M 998,00 mq 23 S 2.265,00 mq 24 S 13.313,00 mq 25 AR 306,00 mq TABELLA DI VERIFICA 26 P 407,00 mq 27 V 23.210,00 mq STATO DI FATTO ex LR 1/2001 28 P 780,00 mq AREA DI INTERESSE COMUNE 29 P 622,00 mq 35.823,00 / 5,735 6,25 Mq/ab > 4 mq/ab 30 V 2.890,00 mq AREA VERDE PUBBLICO (V) < 15 31 P 580,00 mq 48.685,00 / 5,735 8,49 Mq/ab mq/ab 32 P 756,00 mq AREA PARCHEGGI (P) 35 V 6.080,00 mq 22.397,00 / 5,735 3,91 Mq/ab > 3 mq/ab 36 P 1.600,00 mq AREA SCUOLE (S) < 4,5 37 V 5.690,00 mq 15.578,00 / 5,735 2,72 Mq/ab mq/ab 38 P 3.690,00 mq TOTALE AREA STANDARD TOTALE 122.483,00 mq 122.483,00 mq

SOVRACOMUNALI ATTREZZATI numero tipo superficie (mq) 2 AR 4.840,00 mq 33 V 1.392,00 mq 34 AR 580,00 mq F2 - 39 ST 9.580,00 mq TOTALE 16.392,00 mq

TOTALE GENERALE 138.875,00 mq

Prime Conclusioni L’andamento demografico che si e’ registrato in Tavernerio dal 1991 al 2001,si potrebbe giustificare con il corrispondente decremento della popolazione di Como nello stesso periodo (- 9,06%). Essendosi pero’ nel frattempo determinata un’inversione di tendenza nella citta’ di Como (+5,71% nel periodo 2001-2006) ed essendo stato contestualmente confermato l’incremento demografico di Tavernerio (+ 7,06%),significa che tale incremento risulta di tipo fisiologico,essendo probabilmente determinato da un’effettiva capacita’ di attrazione (immigrazione) del territorio comunale,non potendosi nemmeno giustificare tale incremento sulla base del saldo naturale nati-morti. Essendo poi tale incremento demografico accompagnato nel periodo 2001-2006,da un decremento di addetti,è presumibile che tale incremento sia generato da opportunita’ di tipo abitativo-residenziale,in riferimento ad esempio ad un parallelo incremento di abitazioni (+8,7%) nel periodo 1991-2001. Oltre che dalla disponibilita’ di abitazioni,tale incremento e’ sicuramente determinato - dall’accessibilita’ garantita sia dalla S.s.n°.342 sulla media distanza sia dalla S.P.n°.37 sulla breve distanza; - dalla particolare organizzazione urbana di Tavernerio articolata in tanti centri piccoli e piccolissimi,che consente quasi di personalizzare la scelta di residenza; - dal grande patrimonio storico,non gia’ di tipo monumentale ma connettivo; - dal grande patrimonio ambientale e paesaggistico rappresentato dal territorio non costruito. Sembrerebbe quindi che Tavernerio si possa sempre piu’ caratterizzare come centro residenziale,non escludendo questa prospettiva la possibilita’ dell’utilizzo dell’impianto produttivo esistente che si colloca lungo la S.s.n°.342,e quindi in posizione quasi autonoma rispetto all’organizzazione urbana. Una tale prospettiva richiede semmai il potenziamento dei servizi alla persona,sia in campo pubblico che privato,soprattutto di quei servizi che si possono fornire attraverso attrezzature (standards qualitativi). COMUNE DI TAVERNERIO (PROVINCIA DI COMO)

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO L.R. N°. 12/2005

DOCUMENTO PROGRAMMATICO Ai sensi della L.R. 12\2005

DOCUMENTO PROGRAMMATICO

09 dicembre 2008

DOCUMENTO PROGRAMMATICO

RIQUALIFICAZIONE URBANA

Una delle conseguenze piu’ evidenti dello sviluppo urbanistico di questi ultimi decenni e’ stato l’offuscamento delle qualita’ storico-culturali e paesaggistico-ambientali dei singoli comuni:un offuscamento piu’ o meno evidente a seconda del livello di omologazione urbanistica raggiunto nel loro sviluppo. Questa considerazione vale in particolare per Tavernerio in quanto Comune confinante con Como,area urbana definita dal P.T.C.P.,”come area strategica del territorio provinciale”. E’ allora evidente che il P.G.T. deve affrontare il tema dell’influenza su Tavernerio dell’area urbana di Como e contestualmente consolidare e valorizzare la sua identita’ storico-culturale per impedire qualsiasi tentativo di omologazione di questa realta’ urbana a modelli di sviluppo indotti dall’esterno (dall’area urbana di Como,ecc.). A questo scopo il P.G.T. di Tavernerio,esaurita la fase di espansione promossa dai P.R.G. precedenti, deve principalmente promuovere sul suo territorio interventi di riqualificazione urbana e paesistica,nel senso di interventi in grado di esplicitare e valorizzare le qualita’ proprie del territorio comunale,quello costruito e quello non costruito,agendo alla scala comunale attraverso innanzitutto, il recupero dei vecchi nuclei e la tutela dell'ambiente, per consentire ai suoi Cittadini di riconoscersi ancora meglio nel loro Comune e di abitarci bene, pur lavorando o studiando ... altrove; ed alla scala sovracomunale esplicitando e pianificando tutte le relazioni infrastrutturali,funzionali,paesistico-ambientali che Tavernerio intrattiene con il territorio di appartenenza e quindi anche con Como,evitando omologazioni,ripetizioni o sovrapposizioni incompatibili. Promuovendo interventi di riqualificazione sul territorio comunale,il P.G.T. potra’ anche ricercare le migliori soluzioni ai problemi della casa, del lavoro,dei servizi pubblici e dei bisogni nuovi, oggi emergenti in campo sociale, in campo ambientale e nel settore della sicurezza:soluzioni migliori in quanto durature perche’ ricercate in un’ottica di compatibilita’ urbanistica ed ambientale ed in quanto condivise perche’ elaborate attraverso forme di progettazione partecipata alla scala comunale ed intercomunale.

IPOTESI DI PROGETTO

A. ALLA SCALA SOVRACOMUNALE A questo livello, occorre innanzitutto costruire un corretto rapporto di sussidiarietà con gli altri Enti preposti alla pianificazione, per una soluzione condivisa di problemi altrimenti irrisolvibili alla sola scala comunale. - Mobilità E' in corso la revisione del Sistema della mobilità regionale e provinciale attraverso la realizzazione del Sistema Viabilistico Pedemontano. Questa revisione richiederà necessariamente anche la riorganizzazione del sistema della mobilità a livello sovracomunale, producendo alla fine anche benefici per i Cittadini di Tavernerio. La realizzazione in particolare della Tangenziale di Como potrebbe infatti eliminare gran parte del traffico di attraversamento lungo la ex S.S.n°342 nel tratto che attraversa Tavernerio,in quanto l’innesto della tangenziale di Como sulla ex S.S. n°342, avverrà in territorio di Albese con Cassano, all’esterno del territorio comunale. Questa ipotesi si rafforzerebbe se la tangenziale proseguisse verso est ad intersecare la S.S.n°36 in territorio di Nibionno, dando continuità ai flussi di traffico est-ovest. - Ambiente Avendo i problemi ambientali un'estensione sovracomunale, Tavernerio potrebbe assumere la componente ambientale quale motore del suo sviluppo futuro ed affrontare così i temi ambientali innanzitutto alla scala della Comunità Montana e dell’area urbana di Como. - Economia Anche in questo settore riqualificare significa innanzitutto ricercare intese tra Enti ed Imprese, per avviare sul territorio una nuova fase di sviluppo: uno sviluppo compatibile attraverso il potenziamento e la ricerca delle “attività tecnologicamente avanzate ed ecologicamente sostenibili”. In una fase di recessione dell’economia locale che nell’ultimo periodo ha registrato una riduzione di posti di lavoro e di Unita’ Locali, questa prospettiva va ricercata in coordinamento con i Comuni dell’asta stradale della ex strada statale n°342: un vero asse attrezzato dal punto di vista terziario-commerciale e produttivo, che richiede pero’ un coordinamento a livello sovracomunale per sfruttare tutte le sue potenzialita’ di accessibilita’,di infrastrutture, di servizi alle attività, ecc.. - Servizi Nel corso degli anni si sono insediate sul territorio comunale alcune attivita’ di interesse generale in campo religioso ed in campo socio-sanitario,con poche o nessuna relazione con il territorio comunale.Per quanto possibile queste relazione vanno favorite ed esplicitate,trasformando questi insediamenti in centri di aggregazione anche comunale,a beneficio dei Cittadini residenti. - Organizzazione urbana Con la realizzazione della Tangenziale di Como,l’attuale ex S.S. n°342 nel tratto da Como a Tavernerio, conservando comunque elevati livelli di accessibilità, potrebbe svolgere il suo ruolo di asse attrezzato per le attività di tipo espositivo,commerciale,produttivo e direzionale,in una forma più compatibile con l’esigenza di garantire i collegamenti interni ai singoli Comuni. A questo fine il Comune di Tavernerio potrebbe promuovere in coordinamento con la Provincia e con i Comuni interessati, la riqualificazione di questo tratto di strada e delle aree urbane limitrofe ed in particolare, delle aree urbane di confine tra comuni, per il coordinamento degli insediamenti esistenti e futuri, attraverso un’adeguata normativa di tipo urbanistico ed edilizio.

B. ALLA SCALA COMUNALE II P.G.T. dovrà quindi ricercare le migliori soluzioni alla scala comunale per quanto riguarda: - Mobilità II P.G.T. deve saper trasformare i problemi del traffico locale in una capacità diffusa di movimento dei Cittadini di Tavernerio, verso l'esterno ed all'interno del territorio comunale, lungo una rete stradale comunale gerarchicamente organizzata. In questa prospettiva, la realizzazione della tangenziale di Como, libererà l’attuale ex S.S. n°342 da gran parte del traffico di attraversamento est-ovest nel tratto stradale interno al Comune di Tavernerio, agevolando le connessioni interne al Comune stesso e quindi avviando a soluzione la storica frattura tra i due sistemi insediativi urbani di Rovascio e Urago a sud e di Ponzate, Solzago e Tavernerio a nord. Una volta risolte le connessioni interne, sarà possibile organizzare la rete stradale comunale in forma gerarchica, attrezzandola anche per la sosta, il parcheggio e per il trasporto pubblico su gomma ed estendendola a comprendere anche la rete di percorsi ciclopedonali, in sede stradale (marciapiedi e piste ciclabili) ed in sede propria, recuperando allo scopo i vecchi percorsi e sentieri per gli spostamenti interni al paese e verso l'esterno,consapevoli che queste connessioni ciclopedonali a volte rappresentano l’unica soluzione possibile ai collegamenti interni al Comune (percorso vita). - Ambiente L'immagine pubblica di Tavernerio va progettata valorizzando gli spazi verdi, esistenti e di progetto, pubblici e privati,interni all’abitato ed al suo esterno. A connettere i vari centri abitati, è in particolare possibile costruire e/o evidenziare un unico grande giardino, all'interno del quale si possa organizzare un vero e proprio "percorso vita" di collegamento tra i vari centri: un percorso attrezzato anche per la sosta, per il tempo libero e lo sport, passando da un centro all’altro e supplendo in questo modo anche alla carenza di connessioni stradali a causa delle stesse difficoltà orografiche. - Economia A livello comunale è innanzitutto necessario prevedere la migliore utilizzazione degli insediamenti produttivi esistenti,destinando le aree dismesse e/o eventualmente da dismettere,innanzitutto ad attività che meglio si ricollegano alla prospettiva delineata a livello sovracomunale (attività tecnologicamente avanzate ed ecologicamente compatibili ) di riqualificazione dell’ex S.S. n°342,soprattutto nel tratto che verrà prevedibilmente declassato a seguito della realizzazione della Tangenziale di Como. Solo in subordine ed in particolare per gli insediamenti dismessi o da dismettere all’interno del tessuto urbano consolidato,e’ possibile destinare queste aree ad attività diverse, residenziali e/o terziario-direzionali,nel tentativo di promuovere centri di aggregazione significativi anche dal punto di vista tipo-morfologico a beneficio degli insediamenti residenziali confinanti. - Organizzazione urbana II P.G.T. dovrà valorizzare l'organizzazione urbana esistente, già articolata in tanti centri urbani,alcuni collegati dalla S.p.n°.37 ( Tavernerio,Ponzate,Solzago,ecc.) ed altri disposti in ordine sparso,eventualmente collegati dal percorso vita di cui al precedente capitolo della mobilità. Il P.G.T. dovrà inoltre promuovere altri poli urbani a livello scolastico, sportivo e per il tempo libero e polifunzionale all’interno delle aree dismesse, facendoli interagire fra di loro e ricollegandoli alla storia ed al loro contesto, così da incidere positivamente sull'immagine pubblica del paese. In questo modo Tavernerio si caratterizzerà sempre più come una realtà urbana plurale,in grado di permettere scelte residenziali ed abitative molto differenziate e quasi personalizzate,ma sempre di alta qualità. - Patrimonio storico Ogni sviluppo urbano, per quanto innovativo, presuppone il recupero dei vecchi nuclei ed in generale la difesa e la valorizzazione del patrimonio storico, edilizio ed urbano, artistico ed archeologico, costruito e non, a salvaguardia dell'identità storico - culturale della comunità locale: un patrimonio irripetibile dal punto di vista tipologico, morfologico e culturale e quindi anche urbanistico, anche se non sempre di alta qualità edilizio-architettonica. Questa esigenza vale in particolare per Tavernerio essendo come già detto, la sua organizzazione urbana di tipo plurale imperniata su tanti centri storici che caratterizzano i vari nuclei abitati che compongono il Comune.

Attrezzature di servizio Per un Comune che cambia, anche l'impianto dei servizi pubblici e privati esistenti,deve essere adeguato, -non solo realizzando quelli mancanti (scolastici,culturali,socio-assistenziali, ecc…) in riferimento alla particolare struttura della popolazione residente in Tavernerio (cittadini tendenzialmente anziani per immigrazione con popolazione scolastica in aumento per incremento del numero delle famiglie) ed in riferimento alla prevalente caratterizzazione residenziale del Comune , -ma anche e soprattutto organizzando i servizi esistenti a sistema,a livello funzionale (scolastici,culturali,di tempo libero,ecc.) e territoriale (servizi dei vari centri urbani) per superare in questo modo le restrizioni tipologiche e morfologiche che normalmente si frappongono all'esercizio di nuove attività all'interno delle singole attrezzature. L’organizzazione funzionale dei servizi esistenti potrebbe infatti individuare e progettare molteplici spazi di relazione tra le attività presenti nelle diverse attrezzature esistenti (scolastiche,sportive e di tempo libero,amministrative,parrocchiali,ecc) così da rispondere anche a nuove esigenze in campo sociale,ambientale,culturale (ecc.) che gli spazi pubblici tradizionali non sono in grado di intercettare e quindi soddisfare. L’organizzazione territoriale potrebbe invece collegare le stesse attrezzature lungo il percorso vita di cui ai precedenti capitoli. Interventi di qualità Gli interventi, di recupero e quelli nuovi,questi ultimi da promuovere se ed in quanto necessari in funzione del fabbisogno individuato, dovranno essere organizzati e promossi nello schema di insediamenti di alta qualità: - urbanistica in quanto dovranno essere dotati di tutte le urbanizzazioni primarie e, tra le secondarie, di quelle che sono più funzionali al progetto (Standards qualitativi) che devono concorrere a realizzare; - edilizia, attraverso una normativa che dia spazio al progetto edilizio come espressione originale della volontà di ricerca e di rinnovamento degli Operatori, ed a garanzia di una sempre più puntuale aderenza del prodotto edilizio alle esigenze dei Cittadini. In particolare il P.G.T. dovrà proporre norme specifiche per regolamentare e favorire la bioedilizia; - ambientale, attraverso la verifica di compatibilità ambientale dei singoli interventi, già nella fase di pianificazione urbanistica (Valutazione Ambientale Strategica = V.A.S.), attraverso la riduzione del consumo del suolo, la raccolta dei rifiuti, l'abbattimento dei rumori, il disinquinamento delle acque, il risparmio energetico ed in generale attraverso il soddisfacimento dei criteri di sostenibilità UE. Gli insediamenti di qualità dovranno in definitiva risultare - a bassa densità di urbanizzazione e - ad alti contenuti ambientali e paesaggistici. Il primo obiettivo corrisponde innanzitutto all'esigenza di non espandere l'urbanizzazione del territorio,ma di ricompattarlo, così da non ampliare a dismisura i costi di realizzazione prima e di manutenzione poi delle urbanizzazioni. Il secondo obiettivo può essere perseguito operando per reintrodurre elementi naturalistici nei singoli insediamenti e per riunificarli in un'immagine del paese, prevalentemente verde. Altri problemi La pianificazione urbanistica deve anche garantire il soddisfacimento dei bisogni primari dei suoi Cittadini, innanzitutto in ordine alla Casa, al Lavoro ed ai Servizi, predisponendo gli aggiustamenti necessari anche per ovviare agli inconvenienti registrati in passato. - Casa Fermo restando che gran parte del fabbisogno abitativo sarà soddisfatto dagli interventi dei singoli Cittadini va incentivata - l’autocostruzione riconoscendo a ciascun Cittadino una dote volumetrica proporzionale al suo fabbisogno; - la diversificazione dell’offerta abitativa (case in affitto oltre che in proprieta’,case protette,centri di accoglienza,case di nuova costruzione e di recupero,ecc.),in riferimento alla particolare struttura della popolazione ed alla particolare caratterizzazione urbana di Tavernerio. - Bisogni nuovi ed emergenti In risposta ai bisogni nuovi ed emergenti in campo sociale, ambientale ed in quello della sicurezza, occorre soprattutto operare nei singoli settori d'intervento, ricercando soluzioni significative anche da questi punti di vista. In questo senso, il recupero del patrimonio edilizio esistente mira alla costruzione di un Comune in grado di rispondere anche al fabbisogno di alloggi di superficie ridotta ma funzionalmente integrati nel tessuto urbano (=case protette), espresso da quei Cittadini, che, altrimenti, sarebbero esclusi dai meccanismi di produzione delle nuove abitazioni, e, quindi, costretti ad emigrare. Impianto tecnologico Con il nuovo Piano di Governo del Territorio ci si deve anche porre il problema di avviare un processo di modernizzazione di alcuni settori dell'organizzazione urbana: dalla rete delle infrastrutture di trasporto alle reti tecnologiche. In quest'ultimo caso occorre superare un ritardo:l'organizzazione urbana dei comuni si regge normalmente su un impianto tecnologico che va sicuramente modernizzato, dotandolo di tutte le infrastrutture necessarie, non solo ad affrontare le emergenze ma anche e soprattutto per garantire migliori livelli di efficienza urbana, di qualità dei servizi, ecc.

RIFERIMENTI E CRITERI GENERALI Nella elaborazione del Piano di Governo del Territorio occorre assumere anche alcuni riferimenti e criteri generali. - a livello legislativo : la L.R. n°. 12/2005 sul "Governo del Territorio" - a livello programmatico : - il Piano Territoriale Regionale ed il Piano Territoriale Paesistico Regionale ; - il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) di Como - gli atti di pianificazione sovracomunali (Comunita’ montana) e comunali (P.G.T. dei Comuni limitrofi). - a livello di compensazione, perequazione ed incentivazione : II P.G.T. consapevole che l'attuazione del progetto di Piano dovrà poi fare affidamento sulla collaborazione dei Cittadini, deve prevedere dei meccanismi di compensazione, perequazione ed incentivazione per promuovere interventi anche privati che si propongono di migliorare la qualità urbanistica, ambientale ed edilizia del paese.

FASI DI LAVORO: Le prestazioni del Professionista incaricato della redazione del Piano di Governo del Territorio possono essere così definite: Prima fase a - Inquadramento territoriale L'analisi di cui al titolo deve dimostrare la coerenza delle previsioni del Piano di Governo del Territorio sia con le analoghe previsioni regionali e comprensoriali che dei Comuni vicini per la definizione: della viabilità principale delle strutture abitative delle strutture produttive; delle zone a vincolo particolare (paesistico, idrogeologico, ecc.); delle principali infrastrutture di interesse intercomunale; dei confini dei singoli Comuni. b - Analisi dello stato di fatto Quest'analisi deve tendere a definire con la maggior chiarezza possibile i caratteri del territorio, allo scopo di individuare le esigenze di assetto e di sviluppo. A tal fine lo stato di fatto deve essere descritto nei suoi aspetti e principalmente nei seguenti: profilo storico; ambiente fisico; ambiente urbano; patrimonio edilizio; stato di urbanizzazione; viabilità e traffico; demografia; aspetti economici; attrezzature sociali e tecnologiche; disciplina urbanistico – edilizia.

Seconda fase A - La problematica conseguente all’inquadramento territoriale ed all'analisi dello stato di fatto deve affrontare i vari aspetti del processo pianificatorio e cioè: - i problemi dell’inquadramento comprensoriale; - i problemi di assetto e di sviluppo del territorio e dei singoli abitati, con riferimento particolare ad eventuali interventi di risanamento, anche attraverso la lettura critica della strumentazione urbanistico – edilizia vigente, della pianificazione attuativa particolareggiata approvata od in itinere, nonchè della programmazione pluriennale; - esame delle istanze di cui alla L.R. n°.12/2005 e degli indirizzi programmatici dell'Amministrazione Comunale; - i problemi organizzativi e dotazionali (standards urbanistici); - la capacità insediativa del piano (dimensionamento); B - Questi aspetti dovranno permettere la formazione - del Documento Programmatico per la stesura del P.G.T. in cui verranno esplicitati gli obiettivi da perseguire e le azioni e gli strumenti di cui avvalersi; - Documento di Scoping (V.A.S.) per il loro conseguimento in forma sostenibile Ad avvenuta approvazione del Documento Programmatico e stesura del Documento di Scoping, si potrà convocare la Conferenza di Valutazione C - Si procederà quindi alla stesura del progetto preliminare del - Documento di Piano di cui all’art. 8 – L.R. n°. 12/2005; - Rapporto ambientale. Ad avvenuta definizione del Documento di Piano e con la stesura del Rapporto ambientale si potrà svolgere la Conferenza di Valutazione finale (V.A.S.). D – Si procederà quindi alla stesura preliminare degli altri documenti di P.G.T.: - Piano dei Servizi (art. 9 – L.R. n°. 12/2005) - Piano delle Regole (art. 10 – L.R. n°. 12/2005), da sottoporre all'approvazione dell'Amministrazione Comunale. Ad avvenuta approvazione dei sopraddetti Progetti Preliminari si procederà alla: Terza fase Comprende la stesura definitiva: - del Documento di Piano (Art. 8 – L.R. n°. 12/2005) con integrazione dello Studio Geologico e della Valutazione Ambientale Strategica - del Piano dei Servizi (Art. 9 – L.R. n°. 12/2005); - del Piano delle Regole (Art. 10 – L.R. n°. 12/2005), per l’adozione del Piano di Governo del Territorio da parte del Consiglio Comunale. Quarta fase La redazione della proposta motivata delle controdeduzioni al P.G.T. adottato. La modificazione degli atti del Piano di Governo del Territorio a seguito dell’accoglimento delle osservazioni o recepimento delle prescrizioni.

ELENCO DEGLI ELABORATI

Doc. n°. 1 – DOCUMENTO DI PIANO - A - Stato di fatto All. A - Carta d’uso del suolo (edificato,mobilità,paesaggio,agricoltura) - Ortofoto scala 1:4000 All. B - P.R.G. vigente e Individuazione delle Istanze scala 1:4000 All. C - Urbanizzazioni esistenti scala 1:4000 - B - Progetto Tav. 1 - Previsioni di Piano scala 1:5000 Tav. 2 - Previsioni di Piano scala 1:10 000 Tav. 2a - Visualizzazione sintetica e funzionale delle principali azioni strategiche previste dal piano All. n°. 1 - Corografia - Inquadramento territoriale scala 1:20000 All. n°. 2 - Viabilità scala 1:4000 All. n°. 3 - Sistema Distributivo Commerciale scala 1:3000 All. n°. 4 - Carta della sensibilità paesistica dei luoghi e del monitoraggio dello stato del paesaggio al 2007 scala 1:5000 - C - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Art. 6 - ALLEGATI All. n° 2a1 - Fondo mappe Carlo VI 1721 – Centro storico e nuclei sparsi All. n° 2b1 - Catasto Lombardo Veneto 1856/57 più rettifiche – Centro storico e nuclei sparsi All. n° 2c1 - Cessato Catasto 1897 All. n° 2a2.1 - Stato di conservazione edifici - frazione- nuclei sparsi scala 1:1000 All. n° 2b2.1 - Altezza degli edifici - scala 1:1000 All. n° 2c2.1 - Destinazione d’uso - scala 1:1000 All. n° 2d2.1 - Epoca di costruzione - scala 1:1000 All. n° 2e2.1 - Tipologie edilizie, spazi liberi e schemi compositivi - scala 1:1000 All. n° 2f2.1 - Modalità d’intervento - scala 1: 500 - D - RELAZIONE All. n°. 1 - Carta del paesaggio All. n°. 2 - Delimitazione delle zone agricole All. n°. 3 - Scheda di valutazione - E - INDAGINI GEOLOGICO - TECNICHE DI SUPPORTO ALLA PIANIFICAZIONE COMUNALE AI SENSI DELLA L.R. 12/2005 E SECONDO I CRITERI DELLA D.G.R. 7/6645/01 ….. non comprese nell’incarico - F - INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDROGRAFICO PRINCIPALE E MINORE RELAZIONE TECNICA E REGOLAMENTO DI POLIZIA IDRAULICA … non compreso nell’incarico - G - VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) All. 1a - Documento di Scoping All. 1b - Vincoli esistenti sul territorio comunale scala 1:4000 All. 1c - Grado di sostenibilità ambientale del territorio comunale scala 1:4000 All. 1d - Azioni per la sostenibilità scala 1:4000 All. 1e - Rapporto ambientale e sintesi non tecnica

Doc. n°. 2 – PIANO DEI SERVIZI Piano dei servizi All. n°. 1 - Previsioni del Piano dei Servizi e invarianti ambientali scala 1:4000 All. n°. 2 - Calcolo aree F (Standard) e dei servizi di livello sovracomunale e generale

Doc. n°. 3 – PIANO DELLE REGOLE - A - Progetto Tav. 1a - Azzonamento P.G.T. – ovest scala 1:2000 Tav. 1b - Azzonamento P.G.T. – est scala 1:2000 Tav. 1c - Legenda Azzonamento P.G.T. Tav. 2 - Azzonamento P.G.T. – tavola d’unione scala 1:4000 All. n°. 1° - Individuazione delle aree di trasformazione urbanistica e di completamento scala 1:4000 All. n°. 1b - Calcolo della capacità insediativa scala 1:4000 - B - Norme Tecniche di Attuazione All. n°. 1 - Documenti di inquadramento di cui all’art. 3 delle presenti norme All. n°. 2 - Dimensionamento del P.G.T. - C - Relazione (= Doc. n°. 1 – D)

MODALITA’ DI CONDUZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATIVO

Ogni atto di pianificazione necessita della partecipazione mirata di tutti i Cittadini e degli altri Enti ed Operatori presenti sul territorio, per la ricerca di tutte le soluzioni condivise di riqualificazione dell'esistente (progettazione partecipata).

AMMINISTRAZIONE COMUNALE Fondamentale in questo processo di "progettazione partecipata" il lavoro di indirizzo e di sintesi che può svolgere l'Amministrazione Comunale nelle sue diverse articolazioni - per la definizione degli indirizzi e delle ipotesi di progetto, la Giunta ed il Consiglio Comunale con le Commissioni; - in fase di istruttoria un Comitato Tecnico - Scientifico composto dai Progettisti del P.G.T. e dei vari Piani di settore e dai Responsabili dei diversi procedimenti dell'Amministrazione Comunale. Per facilitare l'avvio della partecipazione, l'Amministrazione Comunale, in sede di avvio del procedimento, elabora contestualmente i Documenti Programmatici e di Scoping, che siano propedeutici al Documento di Piano del P.G.T. e della V.A.S., per l'esplicitazione degli obiettivi che essa intende perseguire sia a livello comunale che a livello delle singole località e dei riferimenti generali e specifici che intende assumere a livello programmatico ed urbanistico.

LIVELLI DI PARTECIPAZIONE Per promuovere fattivamente la partecipazione, l'Amministrazione Comunale 1) avvia innanzitutto le procedure di partecipazione previste dall'art. 13 della L.R. n°. 12/2005 - sollecitando i Cittadini, singoli ed associati, a presentare suggerimenti e proposte ai fini della determinazione delle scelte urbanistiche dell'Amministrazione Comunale - consultando le parti sociali ed economiche sui temi generali e su quelli specifici - favorendo un corretto rapporto di sussidiarietà con gli altri Enti di pianificazione, Comunali e Sovracomunali; 2) avvia le procedure della Conferenza di Valutazione chiamando a partecipare oltre che i soggetti competenti, anche le Associazioni Ambientali ed i Cittadini tutti, pubblicando i Documenti sul web comunale; 3) promuove procedure di progettazione partecipata a livello di singola località ed eventualmente altre procedure più specifiche per la formazione di un piano condiviso in favore dell'ambiente e della qualità della vita: un piano d'azione di lungo periodo valido non solo per la progettazione del P.G.T. ma anche per la sua gestione. 4) organizza sulla base delle proposte e dei suggerimenti dei Cittadini, Gruppi di lavoro tematici e di singola località e frazione, in grado di elaborare ipotesi di progetto condivise e quindi proposte di intervento fattibili, in quanto già assegnati a specifici operatori pubblici o privati, per la loro attuazione. A livello intercomunale,potrà essere istituito un Gruppo di lavoro istituzionale con la partecipazione degli Enti interessati ai problemi di pianificazione a questa scala. 5) sviluppa per il coinvolgimento dei cittadini più giovani (bambini/e e ragazzi/e) e quindi per l'elaborazione di un progetto di città " sostenibile delle bambine e dei bambini",la collaborazione con le scuole per affrontare i temi della trasformazione e la valorizzazione dei luoghi più frequentati dai bambini anche per adempiere a quanto previsto dalla legge n. 285/97, per la promozione di diritti e opportunità per l'infanzia e l'adolescenza.

PROGETTAZIONE PARTECIPATA Attraverso la partecipazione ed il rapporto/confronto con tutti i soggetti di cui sopra, sarà possibile raccogliere tutta la progettualità diffusa, con informazioni e dati che consentano, come già detto, di elaborare ipotesi di progetto condivise e quindi proposte di interventi fattibili, in quanto già assegnati a specifici operatori, pubblici e privati, per la loro attuazione, consentendo in definitiva al progetto di città che il P.G.T. dovrà elaborare, di rispondere effettivamente ai reali bisogni dei Cittadini, singoli o associati, semplici residenti o operatori, economici o sociali.

ATTESTAZIONE DI GARANZIA DI PARTECIPAZIONE AL PROCESSO PARTECIPATIVO SECONDO LE ESIGENZE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

In questo processo di "Progettazione Partecipata", i Tecnici incaricati del P.G.T. - partecipano alla stesura del Documento Programmatico e di Scoping da pubblicizzare con l'avvio del procedimento; - elaborano tutti i documenti per l'avvio delle varie forme di partecipazione ed operano attivamente per il suo svolgimento; - producono i documenti di sintesi delle consultazioni svolte ed elaborano le ipotesi di progetto conseguenti; - verificano l'attuazione di tali ipotesi nel progetto di P.G.T. con il vari Gruppi ed Enti che hanno concorso ad elaborarle - dichiarano l’impegno a partecipare al processo partecipativo secondo le esigenze dell’Amministrazione Comunale.

Sovico, li 3 giugno 2008

…………………………………. ……………………………….. (Dott. Arch. Aldo Redaelli) (Dott. Arch.Francesco Redaelli)

14

CRONOPROGRAMMA

La redazione e la consegna degli atti del Piano di Governo del Territorio e della Valutazione Ambientale Strategica sarà articolata nelle seguenti fasi:

1° FASE - redazione del Documento Programmatico e del Documento di Scoping 30 giorni dall’approvazione del Disciplinare

2° FASE - redazione del Progetto Preliminare del Documento di Piano e della V.A.S., del Piano dei Servizi e del Piano delle Regole 60 giorni dall’approvazione del Documento Programmatico e di Scoping

3° FASE - redazione dei documenti completi di tutto il P.G.T. e della V.A.S. 60 giorni dall’approvazione del progetto preliminare

4° FASE - redazione della proposta motivata delle controdeduzioni al P.G.T. adottato con modificazione degli atti del P.G.T. a seguito dell’accoglimento delle osservazioni o recepimento delle prescrizioni. 30 giorni dalla scadenza di presentazione delle Osservazioni al P.G.T.

Sovico, li 3 giugno 2008

…………………………………. ……………………………….. (Dott. Arch. Aldo Redaelli) (Dott. Arch. Francesco Redaelli)