Bilancio Sociale E Di Sostenibilità 2019
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Bilancio Sociale e di sostenibilità 2019 BILANCIO SOCIALE E DI SOSTENIBILITÀ 2019 La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità. La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato. (Costituzione della Repubblica Italiana - art. 45) Stiamo scrivendo le pagine di questo nostro Bilancio Sociale e di Sostenibilità immersi in una situazione nuova e per certi versi drammatica. Un dramma sanitario, sociale, economico e umano che stringe il cuore e annebbia i pensieri. Eppure è proprio in questi momenti che occorre riflettere e cercare le ragioni della speranza. Alcune di queste ragioni le abbiamo trovate nella relazione di Alessandro Azzi all’Assemblea di Federcasse di otto anni fa: “Nelle fasi di difficol- tà si corrono due rischi: lo scoraggiamento, il lasciarsi cadere le braccia; l’individualismo, il pensare che ci si possa “salvare da soli”. La nostra capacità di uscire da questa difficile fase non può che fondarsi sulla fiducia reciproca. E la fiducia ha elementi strutturali, non congiunturali. Il futuro è come il patrimonio delle nostre cooperative bancarie: indivisibile. Ci si salva solo insieme. Il cooperatore conosce questa verità.” Anche in questo terribile 2020, la fiducia reciproca e il patrimonio “indivisibile” della nostra Banca sono argini robusti contro lo scoraggiamento e l’individualismo. Ma rispetto al tempo in cui Azzi pronunciò quelle parole, oggi possiamo contare “in più” sull’appartenenza al Gruppo Ban- cario Cooperativo Iccrea. Un’appartenenza che dà ancora più forza alle “ragioni della speranza”, più sostanza alle iniziative sociali, migliore capacità operativa nel sostegno alle attività imprenditoriali, maggiori possibilità di conseguire il “bene comune” nelle nostre comunità. Molte cose saranno più difficili rispetto al passato. Ma “insieme” sapremo dare vita ad un futuro nel quale potranno sbocciare le speranze di oggi. Il Presidente Angelo Porro CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI CANTÙ B.C.C. – BILANCIO SOCIALE E DI SOSTENIBILITÁ 2019 1 LA CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI CANTÙ BCC 1.1 La storia La “Cassa Rurale di prestiti e risparmio di Cantù” nasce il 2 giugno 1907 grazie a diciannove Soci fondatori che versarono 19 lire di capitale sociale. Lo Statuto firmato quel giorno impegna la società a perseguire "il miglioramento morale ed economico dei suoi Soci mediante opera- zioni di credito". Sul finire degli anni ’50 avviene la svolta decisiva: viene assunto il primo impiegato e spostata la sede. Nel 1963, con il nuovo presidente Gio- vanni Zampese, la grande crescita già in atto diventa un'esplosione: la Cassa Rurale sembra vivere una seconda giovinezza. Nel 1965 si apre la filiale di Vighizzolo e, nel 1970, quella di Carimate. Nel 1976 è pronta la nuova sede di Corso Unità d'Italia. Da questo momento ha inizio l'espansione della Cassa Rurale non solo nel territorio canturino, ma anche nel marianese, nel comasco, nell’olgiatese. E al nome storico “Cassa Rurale” si affianca il logo BCC. Il 4 marzo 2019 prende formale avvio il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, a cui la nostra Banca ha aderito. È l’atto finale della Legge di Riforma del Credito Cooperativo del 2016 ed è l’inizio di una realtà nuova, i cui principi si fondano sulla storia della cooperazione bancaria con l’obiettivo di dare continuità e forza alle BCC affiliate per sostenere il proprio territorio. Ma anche all’interno del Gruppo, lo spirito che anima il Consiglio di amministrazione della BCC di Cantù è ancora e sempre quello di rendersi utile alla comunità, di coglierne i problemi per contribuire a risolverli. Diceva spesso il presidente Zampese: “Concordia parvae res crescunt”, nella concordia anche le piccole cose crescono. È il titolo della rivista trimestrale nata alla fine del 2009, ideale anello di congiunzione tra il passato e il futuro, tra la Banca, i Soci e le Comunità locali. La frase racchiude anche il segreto che fa della BCC di Cantù una Banca "differente per scelta": per il modo di “stare insieme” nella cooperazione, nella solidarietà, nella costruzione del bene comune. 1.2 La missione La missione delle Banche di Credito Cooperativo è illustrata nell’articolo due dei loro Statuti. Esso attribuisce alla Banca la finalità di “favorire i Soci e gli appartenenti alle Comunità locali nelle operazioni e nei servizi di Banca, perseguen- do il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera”. Le Banche di Credito Cooperativo perseguono quindi lo sviluppo “complessivo” del territorio di cui fanno parte, in una visione più estesa della sola compagine sociale. Le operazioni e i servizi di Banca – attività di natura economica – sono strumentali al conseguimento dello sviluppo di natura sociale. Uno sviluppo che si realizza giorno dopo giorno ma che guarda al futuro (“crescita responsabile e sostenibile del territorio”) all’interno di una componente “di sistema”: la promozione e lo sviluppo della cooperazione, quale strumento per svolgere ancora più efficacemente le attività al servizio dell’economia reale. 1.3 Risultati economici Il “valore” viene normalmente misurato nella sua dimensione economica. Ma, accanto ad essa, ne esiste una di carattere sociale (che conside- ra e analizza il valore nella logica delle relazioni con i “portatori di interessi”) e una di carattere ambientale (valore in termini di “sostenibilità”). I dati che seguono illustrano la dimensione economica del valore generato dalla nostra Banca nel 2019. Dati di sintesi Dati Patrimoniali (€/1000) 2019 2018 Var. Var.% Raccolta diretta 2.094.643 1.974.034 120.609 6,11% Raccolta indiretta 1.225.041 1.145.956 79.085 6,90% di cui: risparmio gestito 737.943 650.257 87.686 13,48% risparmio amministrato 487.098 495.709 -8.611 -1,74% Crediti lordi a clientela 1.809.434 1.796.262 13.172 0,73% Titoli di proprietà 957.868 886.120 71.748 8,10% Disponibilità presso banche 123.528 87.150 36.378 41,74% Fondi Propri (Patrimonio ai fini prudenziali) 281.269 244.741 36.528 14,93% Dati economici 2019 2018 Var. Var.% Margine di interesse 36.252 45.099 -8.847 -19,62% Margine di intermediazione 64.024 68.013 -3.989 -5,87% Risultato netto della gestione finanziaria 49.277 48.625 652 1,34% Costi operativi 40.242 38.707 1.535 3,97% Utile della operatività corrente 9.036 9.874 -838 -8,49% Imposte 707 883 -176 -19,93% Utile di esercizio 8.329 8.992 -663 -7,37% 5 CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI CANTÙ B.C.C. – BILANCIO SOCIALE E DI SOSTENIBILITÁ 2019 Dati di struttura 2019 2018 Var. Var.% Numero sportelli 28 28 - - Numero dei dipendenti (FTE) 314,02 308,97 5,05 1,63% Indici più significativi REQUISITI PRUDENZIALI DI VIGILANZA 2019 2018 CET1 ratio 19,111% 17,151% TIER1 ratio 19,111% 17,151% TCR ratio 19,111% 17,151% I tre indicatori, rapportati alla posizione patrimoniale complessiva e relativi rispettivamente al capitale primario di classe 1, al capitale di classe 1 e al capitale complessivo (fondi propri), esprimono la solidità della Banca attraverso una valutazione oggettiva dell’effettiva consistenza patrimoniale confrontata con una valutazione della qualità dei crediti concessi. Gli indicatori risultano ampiamente superiori a quanto richiesto dalla normativa, con valori migliori sia dei dati medi del sistema bancario italiano che di quelli del credito cooperativo. INDICI DI RISCHIOSITÀ DEL CREDITO 2019 2018 Crediti netti a sofferenza/Crediti netti vs. clientela 1,68% 1,82% Crediti netti a inadempienza probabile/Crediti netti vs. clientela 4,06% 5,47% Crediti netti a sofferenza/Fondi Propri 9,91% 12,24% Crediti netti a sofferenza e inadempienza probabile/Fondi Propri 33,88% 48,94% INDICI DI REDDITIVITÀ 2019 2018 Margine di interesse/Margine di intermediazione 56,62% 66,31% Risultato di gestione/Fondi Propri 3,21% 4,05% Costi operativi/Margine di intermediazione 62,85% 56,91% Cost income ratio 65,12% 57,03% Cost income ratio rettificato per i soci (CIRRs) 60,01% n.d. Cost income ratio rettificato per il territorio (CIRRt) 55,76% n.d. Il “Cost income ratio” tradizionale misura l’efficienza dell’attività bancaria, ma per come è costruito non tiene conto dei costi collegati ad attività peculiari della BCC-CR a favore dei soci, in particolare non tiene conto di maggiori costi e/o minori ricavi sostenuti per attività a favore di soci, quali costi propriamente detti, ristorni e componenti figurative (mancati ricavi o maggiori costi derivanti da condizioni di favore rispetto alla clientela ordinaria su tassi attivi, tassi passivi, servizi). La rettifica sul cost income derivante dall’impegnoper il territorio nasce dalla differenza del cost income effettivo rispetto a quello che si avreb- be se non ci fosse questa attività, che comporta il sostenimento di maggiori costi per attività verso il territorio, sponsorizzazioni, relativo costo del personale dedicato e un margine di intermediazione più basso per mancati ricavi. Margine di Interesse/Margine di Intermediazione: indica il contributo dell’attività di intermediazione creditizia sull’attività caratteristica della Banca. Maggiore è l’indice, più alta è la rilevanza dell’attività di credito rispetto all’attività di prestazione di servizi. Cost Income Ratio: calcolato come rapporto tra le spese amministrative (al netto delle imposte indirette e aumentate delle rettifiche/riprese di valore su attività materiali ed immateriali) e il margine di intermediazione. Nel caso delle BCC, il Cost Income Ratio non rappresenta soltanto un indicatore di efficienza gestionale in quanto può anche fornire indicazioni circa la coerenza identitaria della Banca che, nell’applicazione del principio di mutualità, può scegliere di promuovere il sostegno ai Soci e al territorio accollandosi maggiori costi o rinunciando a possibili maggiori ricavi.