Mensile di critica e approfondimento calcistico

TMWn° 11 - novembre 2012 magazineTUTTOmercatoWEB com

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Mensile di critica e approfondimento calcistico

TMWn° 11 - novembre 2012 Editore: magazineTUTTOmercatoWEB com TC&C srl Sede Centrale, Legale ed Amministrativa Strada Setteponti Levante, 114 52028 Terranuova B.ni (AR) l’intervista Mattia Perin i Re del mercato Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872 Davide Lippi i giganti del calcio avevano chiamato Guardiolismo, in ossequio alla Moreno Torricelli saranno campioni Nicola Bellomo Redazione giornalistica questioni di cuore felice scelta del Barcellona di puntare sul tecnico Pino Insegno Tel. 055 9172741 | Fax 055 9170872 della propria cantera raccogliendo risultati inimma- Antonio Cassano Michele Sede redazione Napoli ginabili alla vigilia. Una tendenza coraggiosa, che ha contagiato lo Così nasce Fantantonio Piazza Municipio 22, CRISCITIELLO L’ 81031 Aversa (CE) | Tel. 081 0148867 spirito e le scelte di numerosi altri club in giro per l’Europa, fino a Sede redazione Milano sbarcare nel nostro paese. Va da sè che la crisi che ci ha avvolto abbia funzionato da concausa indispensabile, soprat- Via Lodovico Settala 8, 20124 Milano Tel. 02 83412081 tutto nell’impellente necessità di una riduzione dei costi e dei tagli d’ingaggio; tuttavia è da sottolineare come da questa Sede redazione Firenze situazione complicata siamo in grado di far emergere una virtù. Un articolo pubblicato in settimana direttamente dal Viale dei Mille 88, Firenze sito della Fifa, ha evidenziato come la nuova corrente italiana stia fornendo al panorama tattico europeo alcuni pro- Tel. 055 5532892 | Fax 055 5058133 Direttore Responsabile: spetti di assoluto valore, assoggettando in qualche modo il nostro calcio a “Primavera d’Europa” almeno in materia Michele Criscitiello di allenatori. La fase inevitabilmente calante della carriera di mostri sacri come i vari Trapattoni, Capello, Sacchi e [email protected] compagnia; la fortuna meritata da Mancini all’estero e la bravura della nouvelle vague azzurra ci sta mettendo in luce Redazione: Marco Conterio in attesa di costruirci nuovamente in casa il top della categoria. Sono in par- [email protected] Luca Bargellini ticolare le figure di e Vincenzo Montella a meritare [email protected] le luci della ribalta per quanto proposto in questa prima fase di stagione. Chiara Biondini GUARDIOLA D’ITALIA [email protected] La volontà di un calcio propositivo è alla base dei progetti sposati da Inter e Gianluca Losco [email protected] Fiorentina, le idee tattiche non sono fisse e i risultati premiano la scelta. Paradigmatico il caso dei nerazzurri, partiti Hanno collaborato: con il dogma della difesa a 4 e giunti però alla maturazione solo con un’impronosticabile difesa a 3: la stessa che costò Raimondo De Magistris, Andrea Losa- pio, Gianlugi Longari, Pietro Mazzara, la panchina a Gasperini tredici mesi fa. La scelta di non rinunciare mai al talento in fase avanzata ha poi contribuito Tommaso Loreto, Alessio Alaimo, Raf- a creare una certa curiosità nell’ambiente ampiamente ripagata dall’attuale classifica interista: ampiamente superiore faella Bon, Barbara Carere, Alessio Calfapietra, Stefano Borgi, Gaetano alle attese. Una svolta, quella della tecnica e dello spettacolo, sposata anche dalla Fiorentina di Montella. Stessa scuo- Mocciaro, Max Sardella, Alessandro Carducci, Claudio Sottile. la, la Roma, per entrambi così come simili sono le idee alla base del loro calcio. Il mercato dei toscani è stato frutto di Fotografi: una simbiosi totale tra dirigenza e guida tecnica. Un aspetto, quest’ultimo, fondamentale nell’ottica di ridare vigore e Balti/Photoviews, Image Photo Agency, Nato ad Avellino il luce nuova ad un ambiente che della propria identità aveva perso tutto nelle ultime travagliate stagioni. Un po’ come il ImageSport, Alberto Fornasari, Federico 30/09/1983, giornalista e De Luca, Aldomaria Canalini, Rino Riccio. nostro calcio, stanco di fare da periferia e voglioso di riprendersi in mano il proprio destino. A partire dalla panchina. conduttore televisivo. Lavo- Realizzazione grafica: ra a Milano, Capo-Redat- Athos de Martino tore della Redazione calcio di Sportitalia. Direttore Re- TMWmagazine Supplemento mensile gratuito alla sponsabile di TuttoMerca- testata giornalistica Tuttomercatoweb.com® toWeb e di TMWmagazine Testata iscritta al Registro degli Operatori scaricalo gratuitamente da www.tmwmagazine.com di Comunicazione, numero 18246 TMW magazineTUTTOmercatoWEB com 3 IN QUESTO NUMERO coverstory 9|10|11|12 l’intervista Mattia Perin Antonio Cassano 13 editorialejuventus 14 editorialenapoli Dalla Pro Inter all’Inter: 15 editorialemilan 16 editorialeinter 17 editorialeroma Genesi di un 18 editorialefiorentina 19|29|21|22|23|24 i Re del mercato Campione di Marco Conterio Davide Lippi

25|26|27|28|29|30 aolo Cassano. Sussur- giornate infinite, a rincorrere una sfera, i giganti del calcio ri lontani raccontano con gli occhi che sognano e i piedi che Moreno Torricelli che Antonio da Bari danzano. Punta e tacco iniziano ad affi- dovesse chiamarsi narsi all’inizio a pochi passi da casa, alla 31|32 così. Volontà del pa- Pro Inter Bari, del presidente Tonino dre Gennaro,P che dalla vita del futuro Rana. “Antonio arrivò con mio zio che mi dis- saranno campioni campione del pallone mondiale scom- se: ‘questo è bravino’. Noi non facevamo scuola Nicola Bellomo parve presto, in un rapporto sin troppo calcio e non avevo certo intenzione di iniziare a tormentato. Paolo, racconta la leggenda. comprare biberon. Però il ragazzo era figlio di 33 ti presento i miei Come Pablito, come Paolo Rossi, per- Giovanna Perrelli, una mia amica, e non potevo Lorenzo Rosseti ché la storia di Fantantonio è da subi- dire di no. Lì iniziò tutto: palleggiava da Dio, to illuminata dalla Dea Eupalla. Nasce lo abbiamo tenuto con noi e a otto-nove anni ha il giorno dopo la finale del Mundialito iniziato con gli Esordienti”. Una storia nata 34 sulla cresta dell’onda spagnolo e, tra un cotillon e l’altro, la sotto la stella del tocco di fino, dove i gol 35 l’altra metà di… benedizione terrena è scartata ad appan- piovono e fioccano, come le giocate deli- [ Santana ] naggio di una più alta. Antonio, come il ziose che gli valgono prime chiamate ed 36|37|38 Santo, come una luce che da subito brillò i primi provini. “Il primo è con la Fiorentina questioni di cuore sulle scarpette del giovane talento di Bari -racconta Rana-, poi ad Interello. Siamo stati Pino Insegno Vecchia, della sua Bari. Vicoli e amici, tre giorni, dove ha fatto i test e dopo questi, l’al- malavita e luci che filtrano nelle ricurve lora responsabile del settore giovanile dell’Inter webcorner strade pugliesi. L’infanzia di Cassano è Giampiero Marini, mi chiese di andare un sede 39 racchiusa lì: Strada San Bartolomeo e affinché Cassano restasse ancora a Milano. 40 la Recensione | TMW auguri a... TMW magazineTUTTOmercatoWEB com coverstory 4 Marini voleva vederlo personalmente, allora era stato suoi vicoli. Prima di tornarvi, Fantantonio fa Il presidente della Pro Inter va avanti con gli visionato solo dagli osservatori e per il dirigente l’affare anche tappa a Parma. Fabrizio Larini, ora di- aneddoti. Racconta un Cassano privato, che a Spronai era fatto. Poi...”. Poi il tono si fa amaro, Rana s’in- rettore sportivo dell’Udinese, guidava i giovani Mosciano Sant’Angelo bucò con la forchetta i Antonio cupisce perché il retroscena non si dipinge di del Parma e s’innamorò calcisticamen- bicchieri a compagni e staff prima di un brin- quando nerazzurro. “Ci fu un cambio al vertice, arrivò Mario te del Pibe di Bari. La madre, disi. Spiega anche che Antonio era un giovane perdevamo 2-0: Corso alla guida del settore giovanile che voleva solo ra- però, non voleva lasciare casa, talento ribelle ma con una classe immensa. “Po- fece cinque gol gazzi del settore giovanile”. per questo Cassano fece nuo- lignano a Mare, un torneo giovanile -racconta Rana-. vamente le valigie e rientrò a Perdevamo 2-0 contro una squadra di Torino, I Lupi. in poco tempo due passi dalle sue mura, Antonio aveva il torcicollo, dissi al tecnico di toglierlo ‘Tonino Rana Non l’abbiamo preso dai suoi amici. “Io al Bari? perché sembrava il Gobbo di Notre Dame. Poi mi sono presidente Pro Inter perché era troppo No, non ci vado, lì sono tut- affacciato e gli ho detto di impegnarsi: ha fatto cinque giovane: puntavamo ti raccomandati”. Tonino reti, dopo quel rimprovero. Andava dal capita- dicendo ‘il vizio della mamma’... Rana racconta di una no avversario dicendogli ‘allora bravo, così Ok, non era il massimo dell’e- solo su ragazzi risposta chiara e secca sei forte’. Faceva tunnel agli avversari leganza, ma non ha mai detto dell’hinterland del giovane Cassano, niente con cattiveria, solo da ‘ milanese quando gli si prospettò giovane guascone sorridente. l’ipotesi di vestire la maglia dei Uno che, alla fine di ogni Galletti. “Non avesse giocato lui, però, allenamento prendeva il sarebbe finito il calcio. E così fu, perché il pallone in un angolo e face- Mario Corso ex responsabile Bari, che da lungo tempo seguiva Antonio, lo va cinquecento palleggi, per settore giovanile Inter prese senza altri indugi”. intendersi”.

“Potevo fare altrimen- Il Bari, poi. “Ero amico ti?”. La risposta del presidente Rana, che mi di Mario Corso parlava sempre di Cassano, è chiara. Antonio di questo ragazzo con una tecnica Cassano era un meravigliosa. Poi l’ho visto, allena- bambino e, spie- to e cresciuto e devo dire che ga l’ex artista della Antonio è sempre stato ‘foglia morta’, “a uno capace di creare quell’età prendevamo spazi anche dove solo ragazzetti dell’hin- non ce n’erano”. terland milanese. Il Parola di An- salto da Bari a Mila- gelo Carel- no sarebbe stato troppo la, tecnico importante, per bambi- degli Allie- ni così giovani lo spirito vi del Bari, dev’essere un altro, è giu- un lungo sto che giochino nel loro passato da ambiente”. La Puglia, i attaccante TMW magazineTUTTOmercatoWEB com coverstory 5 nelle maggiori squadre calcistiche pu- a giovani prospetti. “Il passaggio dal settore giovanile gliesi. “Iniziò a giocare coi Giovanissimi, alla prima squadra è stato rapidissimo, ma mi pareva ma il salto fu breve, così come quello verso la la cosa giusta da fare. Era l’11 dicembre del 1999, Primavera di Sciannimanico e poi in prima lo feci giocare contro il Lecce nel derby ed in un campo squadra. Antonio ha avuto un’infanzia tosta, impossibile fece un’ottima prestazione. Si allenava come difficile, dove si è fatto due spalle grandi come gli altri, alla faccia di chi dice che fosse un fannullone: una casa per crescere. E’ sempre stato un ra- certo, ha sempre avuto un carattere sbarazzino, ma se gazzo simpatico, che nel calcio ha trovato luce non avesse fatto il professionista, l’avrei lasciato a casa. e salvezza. ‘Se non dovessi diventare giocatore, Poi, la giornata seguente, giocammo contro l’Inter e An- rischierei di andar a fare qualcosa di sbaglia- tonio siglò il suo primo gol tra i professionisti”. Tutti to’, mi diceva, e questa è sempre stata la sua gridano al miracolo, Fascetti forza. Aveva un carattere vivace, è vero, ma no. “Non mi stupii, ha sem- quando gli dicevo ‘basta’, capiva che era l’ora pre fatto queste cose anche in di smetterla. Sa cosa sia la sofferenza, ma è allenamento”. un buono, un animo genuino, seppur fosse un burlone. Una volta, durante un allenamento Un lancio lungo dalla al Matarrese, mi metà campo del Bari, chiese di andare una cometa che Anto- in bagno e ne ap- nio Cassano fa brillare profittò per taglia- con la sua classe. Tacco, re con le forbici testa, punta. Sinistro, tutte le calze dei rientra sul destro, tiro compagni”. dal limite a chiudere sul primo palo e Fabrizio Poi la Primave- Ferron battuto, mentre ra di Scianni- due leggende del cal- manico, poi la prima squadra, con Eugenio Il gol alla seconda Fascetti. “Ho presenza con l’Inter visto questo ra- gazzo, talentuoso, non mi stupì: faceva e ho deciso di farlo certe cose già in giocare”. L’equa- allenamento zione è sem- plice, per uno ‘ come il tecni- co viareggino, vero e proprio guru in quanto ex tecnico Bari TMW magazineTUTTOmercatoWEB com coverstory 6 cio come Laurent Blanc e Christian Panucci la fortuna di commentare gli sono costretti all’autoscontro, ubriacati dallo esordi di Cristiano Ronaldo splendore della giocata del ragazzo. A raccon- da titolare con il Manchester United, tarla, nelle case degli italiani, c’erano Fabio quello di Messi e sono casi nei quali Caressa e Giuseppe Bergomi. “Esordivano lui ti resta qualcosa dentro. Capisci subi- ed Enynnaya, un altro talento importante -spiega il to che quel che è stato resterà a lungo, collega di Sky Sport-. Hugo nel settore giovanile calciatori così sono predestinati. Fu era chiamato ‘Vento’, tanto correva rapido e felino. una goduria vederlo segnare con la ma- Io mi trovai a preparare per la prima volta la storia glia della sua città, contro quella che era la sua e la vita di Cassano, sul quale era già uscito qual- squadra del cuore: lì hai la sensazione del Fenomeno cosa. Ero curioso di vederlo, se ne parlava come un puro, del genio assoluto”. Dopo la rete, dopo la ma- potenziale fenomeno assoluto; personalmente ho avuto gia, Cassano corre sotto la curva. Una città che condizio- impazzisce, dinanzi alla stella di Fantantonio, nato e che si prende pure un giallo da Braschi. Il reciproco ragazzo sorride, abbraccia il fischietto, come con la Ge- per dire ‘cos’altro avrei dovuto fare se non nova blu- godermi una gioia così bella?’. L’arbitro sor- cerchiata, ride. E’ iniziata la storia di Peter Pan. sono le cor- na a Rosetti, gli assist a Pazzini, Ho avuto la fortuna la rottura con di commentare quel Garrone. E’ un gol in rossonero, Bari-Inter: capisci qualche chilo di subito quando troppo, l’amore, il hai davanti un matrimonio ed i figli, uno in arrivo tra poco, ‘ fenomeno con Carolina Marcialis. E’ una Nazionale che arriva solo a sprazzi, sono i Mondiali saltati ed i boc- – Fabio Caressa telecronista Sky coni amari buttati giù. E’ il cuore matto al , le visi- te degli amici di sempre all’o- La vita col tacco, sulle punte, con gli occhi ver- spedale, è un nuovo incrocio so al cielo. Il resto è storia recente, dei giorni con Pazzini per un presente che nostri. E’ una bandierina rotta con la Roma, si chiama Inter. Perché Antonio è un abbraccio e poi un addio con Totti. E’ da Bari non si ferma mai. Anche se la pelliccia di Madrid, è un diamante all’orec- si fosse chiamato Paolo. chio, è l’imitazione di Capello. E’ l’amore in- TMW magazineTUTTOmercatoWEB com coverstory 7

Ha avuto un’infanzia “tosta, difficile, dove si è fatto due spalle grandi come una casa per crescere ” IN COLLABORAZIONE CON

CONDIVIDERE I BISOGNI, PER CONDIVIDERE IL SENSO DELLA VITA

www.bancoalimentare.it TMW magazineTUTTOmercatoWEB com l’intervista 9 è chi lo paragona a Buffon ma “All’inizio bene poi ho avuto qualche difficoltà perché appena glielo accenni lui subito dovevo frequentare la scuola. Non avevo più i miei ge- si ritrae, come fosse intimorito nitori ad aiutarmi ma il tutor ma, dopo un periodo di dall’essere accostato ad un mostro ambientamento, mi sono trovato sempre bene. Da allora sacro come il numero uno juven- ho preferito stare fuori casa: la famiglia è la cosa più tino. A soli 19 anni Mattia Perin è importante della mia vita ma quando ti abitui a stare traC’ gli astri nascenti del calcio italiano. Gli allena- da solo poi è difficile tornare indietro e loro lo sanno”. tori con cui ha lavorato in passato sono sicuri che Ed è anche per questo che chi ti conosce ti diventerà un campione mentre i giornali lo acco- descrive come una persona matura… stano da settimane alle big del calcio italiano: “Ma “Credo di sì. Andare fuori di casa quando sei giovane io finché non vedo non credo e penso solo ad allenarmi” ti aiuta a crescere, inizi a risolvere le cose da solo senza assicura il giovanissimo portiere del Genoa, pas- l’aiuto dei tuoi genitori, nonostante loro mi siano sempre sato in estate al Pescara per farsi le ossa dopo l’e- stati vicini”. sperienza a Padova. Ha un carattere esuberante, si Dopo la Pistoiese sei passato al Genoa: come definisce estroso“ e positivo”, forse “poco diplomatico” è nata la trattativa con i liguri? e per inseguire il suo sogno è andato via di casa a “Avevo fatto alcuni provini, mi sembra con Fiorentina 13 anni: “All’inizio è stata dura ma poi è andata bene”. e Juve, ma non mi avevano preso. Il Genoa mi chiamò Mattia Perin

Non chiamatemi di Alessandro Carducci - foto di Aldomaria il Canalini nuovo Buffon

Perché hai scelto di fare il portiere? e provai anche con loro: stavo assieme ad altri portieri “Abitavo in un condominio ed ero il più piccolo di tutti. della mia età e, a turno, gli allenatori dei portieri degli Quando giocavo con gli altri e mi passavano la palla la Allievi, della Primavera della Prima squadra ci osser- stoppavo con le mani e la giocavo. Allora mi hanno detto vavano tutti. Alla fine dell’allenamento parlarono con di andare in porta e da allora mi è sempre piaciuto fare il Mazzoncini,l’ allora responsabile del Settore giovanile portiere. Mi piaceva essere preso a pallonate (ride ndr)”. della Pistoiese, dicendogli che avrebbero voluto prender- I tuoi inizi? mi”. “Sono stato due anni al Latina e cinque al Nuovo Lati- A 17 anni il tuo primo successo: la vittoria na. Poi a 13 anni mi ha chiamato la Pistoiese e mi sono dello scudetto con la Primavera proprio del trasferito in Toscana”. Genoa… Come hai affrontato il distacco da casa così “E’ stato molto bello: nessuno ad inizio anno pen- giovane? sava potessimo vincere ma avevamo in squadra El TMW magazineTUTTOmercatoWEB com l’intervista10 Shaarawy, Ragusa, Lazarevic, ra. Come vivete la rivalità? Boakye, Cofie, Polenta. Eravamo “Siamo molto amici fuori dal campo, mi dispensa molti consi- una bella squadra e abbiamo fatto gli. Lui è un portiere di esperienza, ha fatto anche la Cham- vedere a tutti le nostre qualità con pions, è stato in Nazionale e da lui ho da imparare tanto”. la vittoria dello scudetto”. Due tuoi precedenti allenatori, Chiappino Che rapporto avevi con El (Genoa) e Dal Canto (Padova), hanno detto Shaarawy? che potenzialmente sei un campione e che “Si vedeva subito che aveva talen- sei il miglior giovane italiano in circolazione. to. Da ragazzo era un po’ discon- Senti questa responsabilità? tinuo ma le qualità le ha sempre “Sono due allenatori che hanno creduto molto in me. Mi avute e da quando ha giocato a impegno sempre in allenamento, do il 100%, spero di Padova ha acquistato continuità. realizzare quello che loro dicono”. Siamo stati sempre amici, anche Alcuni ti chiamano il nuovo Buffon… Andare fuori di casa perché andavamo insieme in ritiro “Di Buffon ce n’è uno e ne nasce uno ogni 30-40 anni con le Nazionali giovanili. Parti- e, poiché non abbiamo tutta questa differenza di età, quando sei giovane ti vamo da Genova, stavamo sempre bisognerà aspettare un altro po’…” “aiuta a crescere, inizi assieme e anche ora abbiamo un Com’è nata l’idea di vestire la maglia abruz- bel rapporto. Quest’anno siamo zese? a risolvere le cose da andati anche in vacanza assieme”. “Conosco Immobile e Verratti molto bene e loro mi han- solo senza l’aiuto dei Poi il passaggio al Padova, no detto che mi sarei trovato benissimo. Ho deciso quindi dove sei stato in compe- di venire anche perché c’è un grande stadio, sempre pieno, tuoi genitori tizione con Pelizzoli, così e c’è passione da parte della gente”. come quest’anno a Pesca- Il tuo rapporto con mister Stroppa? “Il mister dà molti consigli soprattutto a noi giovani. Consigli su come affrontare gli allenamenti, le partite, abbiamo un buon rapporto”. Fuori dal campo che tipo sei? Esci molto o sei più riservato? Quanto è stata importante la tua famiglia? “Prima di fidanzarmi uscivo tantissimo, sempre, ora in- “Soprattutto per tutti i ragazzi che fanno parte del mon- vece molto poco: circa una volta a settimana”. do dello sport è fondamentale.” Ti dà i consigli giusti su I tuoi compagni di squadra li frequenti an- cosa fare e cosa non fare. All’inizio mia madre non che fuori dal campo? voleva mandarmi ma mio padre le disse «Pensa se un “Sì, sì. Caprari e Crescenzi più di tutti”. giorno poi ti chiederà perché non lo hai mandato». La Oltre a quelle già citate, hai altre amicizie nel famiglia è al primo posto”. calcio? La tua giornata tipo? “No, quando posso vado a casa a Latina dai miei amici “Dopo gli allenamenti vado a casa: ho un cane, un bo- che conosco da quando sono piccolo. Ne ho tre in par- varo del bernese di 60 kg di nome Taz. È un po’ come ticolare e quando posso vado lì così vedo anche la mia avere un figlio. Poi ogni tanto esco e vado al cinema, vado famiglia”. a cena fuori una o due volte a settimana”. TMW magazineTUTTOmercatoWEB com l’intervista11 quillo e pacato (ride ndr)”. C’è un video in cui, nell’intervallo di un Roma-Genoa, si vede che palleggi con un chewing-gum. Qualche mese fa poi hai ammesso di averne combinata qualcuna in Di Buffon ce n’è uno passato. Puoi raccontarci qualcosa? e ne nasce uno ogni “Quella di Roma-Genoa è stata una ragazzata. Poi “30-40 anni, bisognerà il giorno prima della finale scudetto Primavera siamo andati a fare i trampolini elastici con le imbracature e aspettare un altro po’ siamo arrivati a 6-7 metri di altezza. Altre cose non si possono raccontare (ride ndr) ma ora ho messo la testa a posto”. Due anni fa hai vinto lo scudetto Pri- mavera, ora ti accostano al City, al Mi- lan, alla Roma, al Napoli. Come vivi questa situazione? Un hobby in particolare? “Finché non vedo non credo. Tante volte escono “Il tennis: durante l’anno ci gioco pochissi- delle voci non vere per cui continuo ad alle- mo mentre l’estate molto di più”. narmi e poi è difficile che ci pensi. Quando ci Tennista preferito? ” sarà qualcosa di concreto ci penserò”. “Federer, solo lui”. Ovviamente ora sei concentrato Come coniughi i doveri di un sul Pescara ma per il futuro ha una professionista con i bisogni e la preferenza? Una squadra dove ti vita di un diciannovenne? piacerebbe giocare, una città dove “Più che altro ci pensa la mia ragaz- vivere… za. Mi ha un pochino ammanettato “Mi piace tanto Genova e non lo dico perché il ma mi ha aiutato molto a tranquil- Genoa è la squadra che detiene il mio cartellino. lizzarmi. Convivo con lei, ho dei Ho vissuto lì qualche anno e mi sono trovato doveri e mi fa stare più tranquillo”. benissimo”. Quello del portiere è un Il tuo obiettivo sarà quindi quello di di- ruolo atipico: si dice che fendere i pali dei rossoblù? occorra essere o un po’ “Ora c’è Frey quindi non c’è niente da fare ma in matti o estremamente un lontano futuro mi piacerebbe”. riflessivi. A quale cate- Il tuo rapporto con lui? goria ti senti di appar- “Lo sento spesso: in ritiro stavamo vicini di tavolo tenere? poi condividiamo le stesse passioni, tra cui il tennis”. “Sono riflessivo”. Tecnicamente un tuo pregio e un tuo difetto Sicuro? “Mi sento sicuro in tutto e in niente. Non ho un aspet- “Sì, sì. Sono riflessivo, tran- to in cui mi senta più tranquillo rispetto ad un altro. Foto di Federico Gaetano di Federico Foto TMW magazineTUTTOmercatoWEB com l’intervista12

Sono abbastanza equilibrato ma devo migliorare tutto, lo so. Cresci quando sei consapevole di dover migliorare Matteo Roggi di Raffaella Bon in tutto”. Un tuo pregio e un tuo difetto a livello ca- Matteo Roggi, procuratore di Mattia Perin, rac- Monitorano continuamente i ragazzi, non solo calci- ratteriale conta il suo assistito, partendo dalle origini. “L’ho sticamente ma anche per quanto riguarda l’educazio- “Sono sempre positivo, estroso, fantasioso mentre di di- conosciuto a Pistoia quando era un ragazzino: par- ne. Sono stati fondamentali, davvero, sia dal punto fetti ne ho tanti: per esempio non mi tengo le cose dentro lando con l’ex portiere Mareggini, mi di vista tecnico che da quello umano”. mentre alcune volte bisognerebbe farlo. Sono poco diplo- disse che era impressionante, per maturi- Un occhio al futuro. Ha esti- matico, ecco”. tà e per doti tecniche. Non per altro era matori ovunque, dall’Italia e Ad agosto la prima convo- soprannominato ‘Sindaco’: riusciva ad dall’estero. cazione di Prandelli per la amministrare la difesa, sia che giocasse “Il suo futuro immediano è quello di partita contro l’Inghilter- coi ragazzi che coi veterani”. rientrare al Genoa, poi faremo un passo Cosa ha significato Genova per alla volta. Vorrebbe fare un campionato

ra: è vero che inizialmente De Luca di Federico Foto hai pensato che fosse uno lui? in rossoblù, ma col mercato mai dire scherzo? “Una tappa fondamentale per la sua crescita: ha mai. Le lodi sono normali, visto che sta facendo “Sì, avevo appena terminato gli trovato una seconda famiglia, deve ringraziare bene ed è molto giovane. Però il presente si allenamenti e dovevo partire con i due direttori Mario Donatelli e Michele chiama Pescara e la sua testa è solo a questa l’Under 21. Il Team Manager Sbravati, sono loro che lo hanno lanciato. formazione”. Zucchini mi disse che non sarei più partito perché forse mi sa- rei aggregato alla Nazionale per motivi diversi, non hanno iniziato bene vuoi dire? Dopo che hai toccato il fondo puoi solo ri- maggiore. Gli risposi di non la stagione salire”. prendermi in giro ma alla fine “Borini l’anno scorso ha fatto molto bene. Ora purtrop- Chiudiamo con una curiosità: perché hai era tutto vero”. po si è fatto male ma poi tornerà ai suoi livelli. Su Mat- scelto la maglia numero 77? Come hai vissuto la pri- tia ho letto che a Roma non sono contenti di come abbia “Mi piace molto ed è il simbolo delle gambe delle donne. A ma esperienza in Az- iniziato il campionato: quest’anno si sta sacrificando Genova ce l’aveva Milanetto e quando andai lì mi chiesero zurro? molto per la squadra e appena si sbloccherà e troverà il quale numero preferissi. Quando risposi che mi piaceva il “Quando sei piccolo sogni gol ne farà poi una caterva”. 77 Milanetto mi disse: «Sì, sì, aspetta che te lo lascio» (ride di giocare in e di Il 20 aprile dello scorso campionato si è di- ndr). L’anno scorso invece avevo il 73 per Alessio Scarpi, giocare in Nazionale. Ho sputata Padova-Pescara, con l’allora squa- un maestro sia dentro che fuori dal campo”. avuto l’opportunità di essere dra di Zeman che si è imposta per 6-0. Tu convocato, seppur per un’a- giocavi nel Padova ma sei stato dichiarato il michevole e con molti miei migliore in campo dei veneti, nonostante il compagni dell’Under 21, ed forte passivo. Come hai vissuto quella parti- è stata un’esperienza emo- ta? Cos’è successo? zionante, una cosa forte”. “L’ho vissuta male, loro arrivavano da tutte le parti. In Under 19 hai co‘- Avevo un gran mal di testa a fine primo tempo”. nosciuto Borini e A fine partita cosa vi siete detti? Destro: entrambi, “Nulla, non c’era niente da dire. Dopo sei gol cosa ti intervista di Alessandro Carducci TMW magazineTUTTOmercatoWEB com editorialejuventus 13 samoah, Giovinco, nessuno ne parlava – alle occasioni sba- pio Asamoah-Isla, 0 per Pogba, 8 per Ca- Nordsjaelland in una condizione simile? Pogba, Isla, Caceres, gliate dallo Shakhtar in uno Juventus Sta- ceres, 0 per Lucio e Bendtner. Totale: 55 Possiamo sostenere che la Champions Lucio, Bendtner. Sen- dium decisamente incompleto. Essere milioni di euro a cui vanno aggiunti circa sia “un’altra cosa” pure quando i cam- za contare Boakye o d’accordo con l’aforismo più abusato dai 21 di ingaggi, che fanno lievitare la cifra pioni danesi si dimostrano abbastanza Gabbiadini, Rubinho tempi del “top player” automaticamente fino a 76 milioni di euro (ed escludendo modesti? Due domanda retorica, ovvia- o Leali.A Gli acquisti juventini dell’estate comporta due cose: che inglesi e ucrai- gli investimenti su Gabbiadini, per fare mente, con outlook (e risposta reale) ne- 2012 sono stati sette e la decisione, in ni siano a livello della Juventus, e ci può un esempio). Può la squadra Campione gativa. Il punto è chiaro: principio di pezzo, è di metterli in or- stare, e che i bianconeri sono incompleti d’Italia, permettersi di pareggiare con il aveva chiesto a Giuseppe Marotta un dine d’importanza per quel che s’è vi- centravanti alla Cavani. Anzi, Cavani. sto finora. Dall’acquisto forse migliore, Gli altri nomi, da van Persie – 8 gol in Andrea Nicklas Bendtner di quello di Kwadwo Asamoah, a quello 10 partite allo United – per finire con Jo- Losapio che sicuramente s’è rivelato un flop, dun- vetic, passando per Berbatov o lo stesso que Nicklas Bendtner. L’unico che non bistrattato Bendtner, erano dei ripieghi. abbia un’esperienza internazionale, di Con un grado differente di riuscita per questi sette, degna di questo nome è Paul ognuno, ma acquistare il danese rappre- Pogba, che ha giocato sì nel Manchester senta una soluzione last minute per chi United ma più nella squadra riserve che non è riuscito in tre mesi a raggiungere l’obiettivo principe. Non era meglio ri- Foto di Matteo Gribaudi | Image Sport Foto manere come nel precampionato? Per carità, nella stagione scorsa l’arrivo di Borriello ha portato in dote il gol al Ce- Continua la saga del Top Player sena (no, non quello segnalato da San Siro e da qualche giornalista intento a esultare), ma serviva un attore protago- non fra i veri campioni. Ha diciotto anni, nista. Anzi, un candidato all’Oscar, e non è arrivato a parametro zero, si farà. E il una comparsa, per raggiungere il livello gol al Napoli lo ha già portato, virtual- delle migliori d’Europa. mente, a essere un acquisto azzeccato. Come insegnava Peter Taylor, storico Invece il pareggio con il Nordsjaelland secondo di Brian Clough – forse il mi- è ancora troppo fresco per non potere glior manager della storia d’Inghilterra inficiare i bilanci di questo turbolento – nonostante l’iniezione di ottimi giocato- e vincitore di due Coppe Campioni con fuori dal campo – inizio d’anno. Quei bi- ri, tutti con curriculum e pedigree certa- il Nottingham Forest, una provincia- lanci che in campionato portano oneri e mente non disprezzabile. le – una grande squadra deve avere un Nato a Bergamo il 23 onori (stravincere la graduatoria sembra La prima implicazione può essere ac- I bianconeri sono portiere mitico, un leader in difesa, una giugno 1984, lavora in davvero il minimo garantito dalla banda cettabile, dopo 1000 e passa giorni di incompleti nonostante mente a centrocampo e un attaccante testate locali prima di Conte), ma che in zona Europa risuona lontananza dalla Coppa con le grandi capace di buttarla dentro in tutti i modi. approdare a TuttoMer- come una beffa. “Le coppe sono un’altra orecchie, ma la seconda porta qualche l’iniezione di ottimi Uno “spiedino” che al momento, alla catoWeb nel 2008, dove “ attualmente ricopre la cosa”. Avrò sentito questa frase almeno riflessione in più. Quanti soldi ha speso giocatori Juve, rimane incompleto per il reparto carica di caporedattore. tre o quattro migliaia di volte, dal 2-0 di la Juventus nel corso di questa campagna offensivo. E la saga del top player con- Collabora con il Corrie- Stamford Bridge – al termine del match acquisti? 11 per Giovinco, 36 per il dop- tinua. re della Sera e Odeon TV ” TMW magazineTUTTOmercatoWEB com editorialenapoli14 Ha fatto il massimo in tutte La Juventus per completezza della rosa è ottennero il passaggio del turno, ma agli tine. Sorprendono, invece, la tempistica le piazze in cui ha allena- uno step più avanti rispetto agli azzurri, ottavi sfiorarono addirittura una nuova delle sue dichiarazioni (siamo solo in to”. Ogni qualvolta si ma Mazzarri – come recita la sua frase impresa col Chelsea perdendo solo ai autunno!) e, soprattutto, la possibilità di deve presentare Walter di benvenuto – riesce sempre a spingere tempi supplementari contro la squadra prendersi un anno sabbatico. In passato, Mazzarri si comincia oltre il 100% le squadre che allena. An- che dopo il gol di Ivanovic volò dritta infatti, non era stato così. Nel 2010, ad con questa“ frase fatta. Una verità in- che all’ombra del Vesuvio è stato così, fino a Monaco di Baviera per alzare al esempio, la concreta possibilità di un suo confutabile, impossibile da smentire ri- l’esempio ormai più noto è anche quel- cielo la prima Champions della sua sto- addio era legata ai flirt con la Juventus. I leggendo il suo pedigree. Basti pensare lo che gli ha dato una certa notorietà in ria. bianconeri erano reduci da un annata di- alla promozione col Livorno o alla sal- campo europeo: la Champions League A conferma di tutto ciò anche l’ultima sastrosa e stavano scegliendo il loro nuo- vezza ottenuta con la Reggina col -11 sul 2011/12. Uno scontro tra titani quel sconfitta contro la Juventus. Una gara vo allenatore. Mazzarri o Conte. Conte Raimondo di groppone. Basti pensare al biennio alla gruppo A. Bayern Monaco, Man- viaggiata per 80 minuti sul filo dell’e- o Mazzarri. Questi erano i due nomi De Magistris Sampdoria: prima il sesto posto, chester City e Villarreal, col quilibrio, sbloccata solo da una disat- presi in considerazione. Alla fine la linea poi la cavalcata in Napoli che doveva recitare tenzione di Christian Maggio. Fino ad del presidente Agnelli ebbe la meglio e fino alla finale. Basti pensare il ruolo di Cenerentola. Gli allora, infatti, le conclusioni di Giovinco la Juventus fece una scelta che, a conti al suo operato al Napoli, or- azzurri, invece, non solo e Marchisio avevano giusto scaldato i fatti, s’è rivelata vincente. Un anno dopo mai dal 2009 a questa parte ben noto a tutti i tifosi par- tenopei. Sono dodici Gavetta vera quella del tecni- co di San Vincenzo. Nel A DANGEROUS METHOD anni che non suo curriculum guantoni di De Sanctis, tiri decisamente offerte così allettanti sono venute meno. mi fermo mai. ci sono anche meno pericolosi della traversa colpita di- L’allenatore toscano chiese comunque in “ piazze come rettamente da calcio piazzato da Cavani. pubblica piazza un incontro chiarificato- Voglio arrivare Acireale e Una sconfitta che non mina le certezze re con la società, ma la sua permanenza a alla fine e poi Pistoia. Ol- azzurre. Copione preventivabile visti i Napoli non è mai stata messa in discus- rifletterò tre dieci recenti precedenti in Coppa Italia e Su- sione. Tutt’altra storia, insomma, rispet- anni di percoppa. Diverso da quanto accaduto to a quanto accaduto un anno prima. battaglie subito dopo la fine della partita quando Ora la situazione è maledettamente più vinte per Mazzarri – e siamo solo a ottobre – con complessa. Mazzarri è nuovamente in arrivare un coraggioso salto in avanti degno del scadenza di contratto e ha aggiunto nei a lottare miglior Felix Baumgartner ha parlato del suoi abituali discorsi una variabile in più: – final- suo futuro: “Sono dodici anni che non mi fer- l’anno sabbatico. Una possibilità a cui il mente mo mai. Per correttezza non ho voluto allun- tecnico aprirà le porte con ragionevole Nato a Napoli il in ma- gare il contratto. Voglio arrivare alla fine e poi certezza in caso di vittoria del campio- 10/03/88, è il vice-di- niera rifletterò. E’ una questione personale, dovuta al nato. A meno che non arrivi una nuova rettore” di Tuttomercato- compe- tanto stress e al copioso lavoro”. chiamata ‘stile’ Juventus. A meno che un web.com con cui inizia titiva – per Sia chiaro: l’elemento di novità e di sor- presidente non gli metta in mano una a collaborare nel 2008. Esperto di calciomerca- lo scudetto. presa è solo parziale. Mazzarri ha sem- scintillante Ferrari che abbia tutte le ca- to per Radio Incontro e Già, perché l’o- pre ragionato così e a Napoli discutere pacità per arrivare davanti agli altri bolidi Radio Sportiva, collabo- biettivo è quello. in Primavera del suo futuro è ormai rou- sia in Italia che in Europa. ra con Tuttonapoli.net. TMW magazineTUTTOmercatoWEB com editorialemilan 15 n mese come quello che di più rispetto a quello che facevano negli un adeguato rendimento. Tornando alle sizione di classifica finale in campionato. ha vissuto Massimilia- anni precedenti. Insomma, devono esse- tensioni sulla panchina rossonera, Allegri Nonostante tutto, nonostante la fiducia no Allegri all’interno re più squadra. Sotto tutti i punti di vista. ha dimostrato d’avere sangue freddo nel da parte della società, Allegri resta sulla dell’ambiente Milan può L’estate ha depauperato la rosa rossonera gestire, soprattutto a livello personale, la sua panchina ma è ben consapevole di avere due conseguen- di qualità ed esperienza e i giocatori che situazione. I nomi che sono stati acco- quanto detto poc’anzi. Da professionista ze: o Uti uccide o ti fortifica. L’allenatore sono arrivati in sostituzione di quelli che stati alla panchina del Milan sono stati qual è, anche per orgoglio personale, si è toscano è stato molto vicino all’esonero sono andati via non stanno garantendo tanti e variegati. Nessuno di questi però guardato indietro ed ha cambiato modu- avrebbe accettato di salire sul treno in lo, disobbedendo alla regola aurea della corsa. Che il suo gioco non sia gradito difesa a quattro per tornare a quella a tre. a Berlusconi è cosa risaputa ma Massi- Un segnale positivo che testimonia come di Pietro miliano ha in Adriano Galliani un alleato sia lui che il suo staff stiano attuando Mazzara di assoluta importanza. La sensazione un cambio tattico e mentale rispetto al condivisa tra chi frequenta con una certa dogma delle passate stagioni e di come frequenza le stanze di Milanello è che il sappia che se dovesse riuscire a fare bene Milan arriverà a fine stagione con questa fino alla fine di questo suo terzo man- guida tecnica. Soprattutto per una man- dato, potrebbero esserci delle minime Allegri, un altro mese di “ultimi scogli” canza di validi traghettatori che si accon- speranze per una conferma anche per tentino di poter dire: “Ho allenato il Mi- l’anno prossimo. Il mese di novembre lan, seppur per sei mesi”. In quel di via lo metterà davanti a sfide importanti Turati non sono abituati a cambiare gli sotto questo punto di vista. Malaga, Fio- allenatori in corso d’opera salvo il caso in rentina, Napoli, Anderlecht e Juventus cui la squadra non sprofondi in una crisi saranno tappe cruciali per la stagione irreversibile di risultati ancor prima che del Milan sia in Europa che in campio- e, ogni giorno, sbattuto in prima pagina di gioco. Al termine della stagione si ve- nato. L’assenza di successi in almeno un Vice-direttore di Milan- Ha dimostrato d’avere News.it. Corrispondente da tutti gli organi d’informazione. Una drà. Guardiola è il grande sogno di Silvio paio di queste partite di campionato e la e radiocronista per Radio situazione che avrebbe potuto mettere sangue freddo nel Berlusconi che quando sceglie in prima qualificazione in Champions appesa a Sportiva. Opinionista per ko chiunque. Ma non lui. Con colpevole gestire, soprattutto persona gli allenatori ha sempre (è un un filo, potrebbero rendere vano quan- Odeon TV e Radio Radio. ritardo, Allegri ha capito che questo Mi- dato storico) aperto i cordoni delle casse to detto fino ad ora. Perché in caso di Scrive per Panorama.it. “a livello personale, lan non è più il Milan di Ibrahimovic ma societarie, nonostante abbia detto di non uscita dall’Europa e di capitomboli in Ospite a Milan Channel. la situazione E’ tra i principali cono- un gruppo di giocatori dalle discrete doti potersi dedicare al club che ha reso (e lo campionato, Tassotti sarebbe quasi co- scitori del settore giova- tecniche (con le eccezioni del caso), che ha reso) grande. Spalletti è stato accosta- stretto a prendere in mano la squadra. nile rossonero. Inviato per rendere al meglio devono fare molto to. Se ne riparlerà anche in base alla po- al seguito della squadra ” TMW magazineTUTTOmercatoWEB com editorialeinter 16 ell’era contrassegnata dai retto interessato non prova, Preferisce le critiche de in tutto il suo fragore con campionati sorrisi spontanei e dalle ma che è invece in grado da togliere il fiato. Quasi insopportabile battute caciarone, di trasmettere spesso e vo- agli elogi perché gli per la semplicità con cui dice no, e non ma per que- lentieri a chi lo osserva con permettono di porsi ai giornalisti ma alle prodezze che chi ha sto genuine, attenzione e magari quello “ di fronte prova ad inventarsi nel tentativo nuovi obiettivi, che stannoN scandendo ritmi e sguardo lì ha perfino l’ar- di emozionare in qualche maniera quello battaglie della Strama truppa dire di sfidarlo. Non è di alzare il livello, di sguardo altrimenti impenetrabile quanto dell’Inter, è inspiegabilmente un caso, che quando la diventare insondabile. quanto di più lontano e dissi- guerra si combatte sul più forte. Realizzato il sogno milanese, ha il me- mile il calcio moderno abbia filo dei nervi e proprio rito di non farsi travolgere dagli scom- di Gianluigi prodotto da questo prototi- gli occhi divengono le pensi iniziali derivanti da un infortunio Longari po a generare alcune delle lame più affilate, il -por che ne frena l’inserimento e da difficoltà note più liete di questo con- tiere nerazzurro si trovi che contribuisce a superare. I suoi voli troverso avvio di stagione. a suo agio come ai tempi Handanovic è fatto così, non ama le chiac- plastici, le sue mani immense, costrui- Gli opposti, da che mondo dello Slovan di Lubiana, chiere e di conseguenza preferisce che non scono in un gruppo nuovo e con autosti- e mondo, hanno sempre quando iniziava a pren- si ricami su di lui; preferisce le critiche agli ma relativa la certezza di poter fare cose avuto insita quell’attrazio- dere dimestichezza con elogi perché gli permettono di porsi nuovi importanti. È anche così che l’Inter rina- ne divenuta con il tempo l’abilità di pararigori obiettivi, di alzare il ”livello, di diventare più sce da quelle che parevano essere divenu- addirittura proverbiale, che lo avrebbe reso forte. Il più forte. te le sue ceneri, vincendo senza prendere ma difficilmente chiun- noto in Italia prima Una promessa solenne che il giovane Samir gol in trasferta ed iniziando a macinare que sarebbe stato in e col tempo in tutto si raccontò nel traumatico momento dell’e- gioco e risultati anche tra le mura ami- grado di ipotizzare ed il Vecchio Conti- sordio nel campionato dei suoi sogni, il no- che. Quelle che un tempo impazzivano anticipare l’empatia che nente. stro, in quello che sarebbe divenuto il suo per l’estro di un brasiliano passionale la freddezza fatta calcia- tore ha spontaneamente creato con un ambiente che da sempre è stato spesso anche troppo Il top player di ghiaccio passionale. Un eccesso di poesia forse stadio e contro quella che è attualmente la più di loro, che dribblava centravanti e li Non sono chiari, gli oc- banale, ma indispensabile sua squadra. Troppa roba quell’Adriano lì provocava prima che tirassero i rigori; e Nato a Milano il 18 ago- chi di Samir Handano- per riuscire a capire qual- per l’Handanovic di allora, ma di quella do- che adesso invece si godono il guardiano sto 1986, vive e lavora vic: non è nel colore cosa di un personaggio da menica nulla fu mai più come prima. venuto dall’Est, devastante nella sua sem- nella sua cittá dal 2010 per la redazione di Sporti- che esprimono una copertina solo per quello Momenti di sofferenza, impegno allo spasi- plicità e stakanovista nella sua volontà di talia e dal 2006 per quel- glacialità fuori dal che concede nel rettango- mo supportato dalla ferrea convinzione di meritarsi questa occasione. Impenetrabile la di Tuttomercatoweb. comune. È lo sguar- lo verde. Vietato provare essere all’altezza, di essere più alto non solo in campo come lo è fuori, e simbolo viven- Esperto di mercato, par- do che fa la differen- a chiedergli lumi in merito, fisicamente di tutti gli ostacoli e le delusioni te di quel top player che se non siamo più tecipa quotidianamente za. Magnetico senza rischiereste di interrompere che la carriera gli avrebbe messo di fronte. in grado di comprarci altrove, siamo stati alle trasmissioni calci- stiche Calcio€Mercato e dubbio, solcato da la conversazione prima che Una catarsi che si trasforma in epopea con invece eccezionali nel seminare, coltivare e Speciale Calciomercato una tristezza che questa abbia avuto maniera la maglia dell’Udinese, quella che per il no- lasciar fiorire dentro casa nostra. Dentro il in onda sull’emitten- evidentemente il di- di decollare. stro diventa la culla di un talento che esplo- calcio italiano. te televisiva nazionale Foto di Daniele Buffa | Image Sport TMW magazineTUTTOmercatoWEB com editorialeroma 17 ono passati quasi cinque estremismi si sono attenuati, le falle in di- retto per l’anemico calcio italiano. Molto mesi da quel 4 giugno in fesa rimangono un problema di difficile probabile, dunque, che tocchi alla società cui la Roma ufficializzò soluzione. nella persona del dg Franco Baldini, fare l’arrivo (o meglio il tanto una scelta se la crisi intestina allo spogliato- atteso ritorno) in panchi- Ciò che in realtà spaventa in prospettiva io dovesse durare ancora a lungo. Zeman, na di SZdenek Zeman. Un periodo, questo, futura non è tanto l’aspetto tattico quando al di là delle pecche tattiche, sembra infatti che, nonostante possa essere considerato quello ambientale, relativo alla palese in- palesare qualche problema di troppo con i piuttosto breve, soprattutto in relazione al compatibilità caratteriale fra Zeman e alcu- caratteri forti, tipici dei campioni e non dei contratto biennale che il boemo ha firmato ni senatori dello spogliatoio giallorosso. Il giovani talenti che tanto gli piacciono. Luca con la società capitolina, ha già regalato una riferimento a Daniele De Rossi è evidente di vasta gamma di esperienze e stati d’animo a e voluto anche perché si tratta del giocatore E se alla fine dovesse spuntarla il boemo Bargellini tutto il popolo giallorosso. Dal pareggio in a cui la società ha affidato l’eredità di Fran- quale futuro si prospetta per la AS Roma? extremis alla prima giornata contro il Cata- cesco Totti con un ricchissimo contratto Quello di una società che tenta l’assalto alle nia, passando dalla bella vittoria a San Siro rinnovato pochi mesi fa fino al 2017. Una prime posizioni della classifica oppure di in casa dell’Inter, fino ad arrivare alla terri- situazione simile riguarda anche Pablo Da- un club che ha come obiettivo principale quello di valorizzare giovani talenti, accon- tentando i propri tifosi con il bel gioco an- ziché con vittorie di prestigio? La scelta è di quelle importanti e da ponderare nel mi- Quale futuro con glior modo possibile, ma allo stesso tempo con grande celerità. Ne va della credibilità dell’intero progetto costruito attorno alla Zdenek Zeman? nuova Roma “made in USA”.

bile debacle allo Juventus Stadium contro niel Osvaldo, attuale cannoniere capitolino, la compagine bianconera, la Roma ha fatto ma che pare di tutt’altro tenore rispetto a Nato a Firenze l’11 no- vembre 1982, inizia a vedere veramente tutto il meglio e il peggio quella del mediano perno centrale della Zeman ha fatto del lavorare nel modo del di se. Ottime percussioni offensive (figlie Nazionale di . Ipotizza- giornalismo sulle pagi- del talento ancora inesploso di Lamela e re una soluzione positiva per il “caso De calcio offensivo il suo ne di Fiorentina.it di cui delle giocate dell’eterno Totti) abbinate ad Rossi”, al momento, non è assolutamente diventa una delle firme di “diktat fondamentale amnesie della retroguardia da far impallidire facile anche perché le sirene del mercato punta nei suoi sette anni di militanza come croni- anche il più fiducioso dei tifosi della Cur- non fanno altro che attendere il momento ma le falle in difesa sta di campo. Collabora va Sud (chiedere per informazioni a Bur- opportuno per risuonare attorno al centro- rimangono un problema prima Lady Radio, poi disso e al neo acquisto Castan). In fondo, campista romano. Manchester City, PSG e con Radio Fiesole (di però, perché sorprendersi? Ormai in Italia Chelsea sono solo tre dei top club pronti a di difficile soluzione cui è tuttora una delle da quasi trent’anni, il tecnico di Praga ha fare follie per il giocatore e a versare nelle voci principali) e Ra- dio Blu. Dallo scorso fatto del calcio offensivo il suo diktat fon- casse della Roma non meno di 30 milioni anno è uno dei redatto- damentale e, anche se con il tempo alcuni di euro. Ovvero un vero e proprio teso- ri di Tuttomercatoweb Foto di Marco Iorio | Image Sport ” TMW magazineTUTTOmercatoWEB com editorialefiorentina18 i sono restituiti il sorri- merito di mettere subito in chiaro il suo sono preoccupati so a vicenda, Firenze e credo. Calcistico e non. Di tattica e di in pochi. Perché, Vincenzo Montella. E disciplina. Andando ad individuare, per in effetti, se di se non fosse stato per esempio, una fascia da capitano che po- ciclo si può qualche svista arbitrale tesse girare tra i vari esempi di condotta parlare, quel- (più diS una per la verità...) anche la stessa Montella, ha avuto il interna al gruppo. Scelta per niente ba- lo di Montella classifica dei viola sorriderebbe di più. nale, come del resto quella di voler pro- sembra sol- Ma se lo stesso tecnico gigliato ha più merito di mettere vare a costruire una squadra “alla spa- tanto all’ini- volte preferito sorvolare sulle direzioni subito in chiaro il suo gnola”, completamente votata al gioco. zio. Anche se di gara ripetutamente negative, non si credo. Calcistico e non. Adesso, mentre la piazza si specchia nei i tifosi viola se di Tommaso può ignorare il feeling immediato che si talenti arrivati in estate (Borja Valero, n’erano accorti Loreto è creato tra il tecnico, la sua squadra e Di tattica e di disciplina Roncaglia, Pizarro e compagnia, in at- in anticipo su una piazza reduce da due annate assolu- tesa di recuperare pienamente Aquila- tutti. tamente da incubo. Del resto, il lavoro di ni) è soprattutto lui a rappresentare la Montella, ha sortito frutti positivi in am- prima grande svolta di un’annata tutta pio anticipo su quelle che erano le previ- da seguire. Con il suo sorriso, talvolta sioni iniziali. Previsioni comunque sup- Tutti pazzi per Montella

portate dal primo impatto. Qualcosa, del prove su tutte. La prestazione del “San sornione, che ha già resto, si era già intuito in quel di Moena, Paolo” contro il Napoli e quella interna di fatto stregato l’inte- anche se forse in pochi avrebbero scom- contro la Juventus, diventate il primo fio- ra tifoseria viola, così messo a occhi chiusi sul gioco dell’”A- re all’occhiello di Montella, la cui squadra come accaduto anche al eroplanino”. Una scelta quasi istintiva, si è trovata a stringere all’angolo le prime di fuori dei confini fio- forse dettata dal profilo comunque bas- due della classe. E se, alla fine, il risultato rentini. Non può essere so ed educato dell’ex bomber di Roma finale non è stato il migliore possibile, è semplicemente un caso, del e Sampdoria. Una simpatia nemmeno l’idea di gioco di Montella che oggi rap- resto, se l’identità della Fiorentina sia Nato nel 1976, è diretto- scalfita dalle precedenti scottature chia- presenta la migliore garanzia per il futu- stata sottolineata anche nelle cronache re responsabile di Firen- mate Mihajlovic prima e Rossi poi. Poco ro dei tifosi viola. Oltre, ovviamente, a extra toscane. Con ripercussioni persino zeviola.it. Collaboratore si poteva intravedere in quei primi giorni una gestione dello spogliatoio ben più in ambito di calciomercato. Tanto che del quotidiano La Na- di nebulosa Fiorentina prima che Pradè rigida di quanto la giovane età potesse qualcuno si è già prodigato a prevedere zione, è una delle voci di punta dell’emittente e Macia aprissero i rubinetti del mercato, far pensare. Perché a differenza dei suoi per l’allenatore campano un radioso fu- toscana Radio Blu di molto si è invece visto dopo, quando il predecessori, Montella, ha sì avuto la turo sulla panchina di qualche “big”. Da cui è esperto di calcio- campionato ha preso il posto dei rumors fortuna di ritrovarsi uno spogliatoio “ri- queste parti, abituati a tormentoni simili mercato e voce su Firen- e delle trattative di calciomercato. Due pulito” da cattive abitudini, ma anche il in uscita (non ultimo quello di Jovetic), si ze per Radio Sportiva. TMW ma azineTUTTOmercatoWEB com g i Re del mercato 19 iamo nel cuore di Milano, Davi- Da figlio di un ex calciatore anche tu hai in- de Lippi ci apre le porte della sua trapreso da ragazzo quella strada? “Reset Group”, l’azienda fonda- “Quando hai un padre così e giochi a pallone hai un ta con Carlo Diana “figura im- sogno che è quello di fare il calciatore. Io ebbi la sfor- S portantissima che mi ha insegnato tuna di avere un incidente stradale: mi ruppi tutte e tantissimo” dichiara. Si occupano non solo di calcio, due le gambe, i legamenti crociati. Comunque ripresi a ma anche di marketing e comunicazione. Saltano 19 anni, feci un paio di campionati in Interregionale, all’occhio le riproduzioni dei propri calciatori in sti- vinsi il campionato con Camaiore e Viareggio. Ho fatto le figurine Panini, le foto e i cimeli con tutti i più diverse nazionali giovanili e non ero un cattivo giocatore, grandi del calcio, da Maradona a Messi, i sette bi- anche se un po’ lento. Ero mezz’ala”. glietti delle partite di Germania 2006 esposti e una C’è qualche tuo ex compagno di squadra maglia di Gianluca Vialli autografata, lui che, come che poi è emerso? Lippi ammette: “è stato il mio idolo, che quando una “Totò Di Natale al Viareggio. Giocava con me, fece 14 volta era alla Samp e mi accarezzò la testa quasi non gol era il più bravo di tutti e devo dire che all’epoca ancora volevo più lavarmi i capelli”. Ci parla a 360° dai suoi non aveva questa sensibilità. Non avrei mai pensato potesse inizi a come è nata la sua creatura. Passando per il diventare fino a questo punto. Lui è maturato un pochino in ciclone Calciopoli. ritardo ma ha fatto una grande carriera”. Davide Lippi

Il leone non di G aetamollano Mocciaro - mai foto di Balti Touati/PhotoViews

Chi è Davide Lippi, giovane rampante della Poi come è andata a finire la tua carriera? comunicazione? “Con mio padre un giorno facemmo una camminata sul “Nonostante abbia appena compiuto 35 anni ho avuto mare nella quale mentre si parlava a 360° di calcio, la fortuna-sfortuna di incominciare presto e lo devo a tante persone, in primis la mia famiglia: mia madre, mio padre, che è stato fondamentale in tutto quello che ho fatto”. TMW ma azineTUTTOmercatoWEB com g i Re del mercato20

Quando hai un “padre così e giochi a pallone hai un sogno che è quello di fare il calciatore

1996. D’altronde parliamo di mostri sacri”. della vita e di tante cose. Mi fece capire tante cose e mi Cos’altro ricordi di disse che se avessi voluto avrei avuto la possibilità di quell’esperienza alla seguire da vicino il mondo del calcio come avrei voluto ma Juve? in maniera diversa dal campo,” magari a livello manage- “Ebbi la fortuna di conoscere riale e mi disse che potevo fare uno stage alla Juventus”. Carlo Diana, il mio socio at- Aveva capito che avevi attitudini manage- tuale, che era il responsabile riali? marketing e per volontà di “Quello non lo so, mi fece un discorso di vita che avevo Giraudo mi fece da tutor. Ho condiviso. A 20 anni un giovane che non studia e fa fatto 2 anni al marketing, al una carriera di C1-C2, che poi quella di un calciatore commerciale. Ho fatto tante, è breve, fece dire a mio padre: “comincia a fare un ma tante fotocopie (ride). salto diverso”. L’ho ascoltato, anche se per 7-8 mesi Però è stata un’esperienza ce l’avevo con lui. Entrai alla Juventus e così incominciai formativa strepitosa, soprattutto per me che non avevo to senza fare niente di particolare, semplicemente stando a conoscere persone come Giraudo e Moggi che sono di- fatto l’università. E lavoravo di giorno e studiavo la zitto ma vicino a queste persone è stata un’università, un ventate fondamentali”. sera, perché Giraudo mi aveva messo un professore che master, un tutto insieme di livello impagabile. Non esiste Di cosa ti occupavi alla Juve? mi insegnava bilancio, marketing e comunicazione. Mi scuola che ti può dare tanto quanto quello che mi hanno “Mi misi a fare lo stage con la Juventus, lavoravo con ricordo che venivo sempre redarguito da Giraudo perché dato queste persone in 10 anni. Tant’è che dopo questi 2 Andrea Agnelli, avevamo le scrivanie vicine. lavorava- appena potevo dal piano terra di piazza Crimea andavo anni mi occupavo anche di fare i colloqui a chi avrebbe mo al progetto stadio”. al primo piano dove c’erano Moggi, Perinetti, Leonardi. poi fatto dopo gli stage. Vedevo i laureandi e laureati in Già all’epoca progetto stadio? Mi piaceva stare con loro. E Giraudo ogni volta mi ri- economia ma mi rendevo conto che ne sapevo più di loro, “Giraudo guardava già avanti, era intorno il 1995- chiamava. Per me aver avuto la fortuna di essere cresciu- proprio per l’esperienza formativa che avevo fatto”. TMW ma azineTUTTOmercatoWEB com g i Re del mercato21 dicevano ogni cosa. Il mondiale fu fondamentale perché partii e stetti un mese via, d’altronde non era possibile restare a Roma”. Hai un ricordo particolare di quel momento? “Ricordo che nel mio palazzo c’erano dei ragazzini che giocavano a pallone tutti i giorni con me. Un giorno non li sentii, andai io a suonare. Il TG5 aveva appena detto che io e Alessandro Moggi eravamo stati indagati per associazione a delinquere e questi bambini mi dissero: “Non scendiamo. La televisione ha detto che sei cattivo”. E io ricordo che stetti seduto sulle scale di casa mia un’o- Potevi restare a lungo alla Juve. E inve- ra e mezzo chiedendomi: “cosa ho fatto?” Ero ce? distrutto. Così decisi con mio padre di seguirlo ai “Mi resi conto che per me era difficile timbrare mondiali in Germania. In quel momento mi sono il cartellino. Passare dal campo alla scrivania era accorto di chi ti è amico, chi ti ha usato. Vedi i cal- dura. Mi veniva da piangere perché io ero in giacca ciatori che ti abbandonano. Oddo, Vantaggiato, e cravatta e vedevo ragazzi che fino all’anno prima Soncin decisero di non essere più seguiti da me. C’è giocavano contro di me in Primavera. Dissi: in uf- poi chi ha continuato a seguirmi come Chiellini, ficio non ce la faccio più, devo lavorare nel pallone, Coda, Brocchi, Mannini, Potenza: gente che mi è io devo andare nei campi. E devo dire, ancora una stata vicino e che ringrazierò sempre”. volta sono stato fortunato perché ho avuto la for- Non ti è mai passato in testa di mol- tuna di scegliere e di essere scelto dai top, nel senso lare tutto? che ho cominciato la mia carriera collaborando con “Mai. Ed è lì che è nata l’idea di creare Reset Paco Casal e Gustavo Mascardi, due mostri sacri e così andrai. Pensa- Group. Lo dice proprio il nome, che indica la vo- sono stato due mesi in Sudamerica. Poi ho avuto modo di vamo che i pro- lontà di resettare tutto. Ero quindi molto amico iniziare con Alessandro Moggi, altra persona che mi ha blemi che c’e- di Carlo Diana, che era il mio tutor, chi mi ha dato questa opportunità. Cominciai con lui quando an- rano a gennaio insegnato alla Juve, mi ha dato libri di marke- cora non aveva la GEA. Io collaboravo, non ero socio. fossero meno ting sportivo da studiare, tra l’altro scritti da lui. Dopo qualche anno volevo crescere, non intendevo restare grossi, poi a Avevo un processo penale, non sapevo se fare an- collaboratore e quindi avevo voglia di crescere e siccome maggio scoppiò cora questo mestiere e allora ho detto: facciamo alla GEA, che nel frattempo era stata costituita, non il casino”. un’agenzia che ci permetta di fare un lavoro di c’era possibilità già prima che scoppiasse Calciopoli co- Come hai marketing e comunicazione a 360 gradi. Poi, una municai ad Alessandro che me ne sarei andato comun- vissuto quel volta risolti i problemi con la giustizia, perché que. Volevo anche io fare l’imprenditore, non sono nato periodo? Eri indagato. ero tranquillo di risolverli perché non avevo fatto per stare sotto qualcuno, sono del Leone, voglio prendere “Fu davvero tosta, difficile. Quando ti trovi in questi nulla, cominciamo con la divisione calcio che è il mio decisioni e ne parlai con mio padre”. casini e non sai perché e per come è dura. C’erano 60-70 mestiere”. Cosa ti disse? articoli ogni giorno e sembravamo dei mostri. Vivevo a Come sono stati gli inizi? “Era gennaio 2006 e mi disse: vedo che c’è un po’ di Roma e per me, figlio dell’allenatore che ha fatto della “Primi due anni duri, abbiamo aperto questa società confusione, non è corretto che tu te ne vada. Aspetta che Juve in una città storicamente anti-juventina fu molto in un piccolo ufficio di 40 metri quadrati a Roma. È si risolvano i problemi, intanto comunica che tu te ne dura nella misura in cui ogni volta che uscivo di casa mi stato un lavoro di grande costruzione, abbiamo avuto TMW ma azineTUTTOmercatoWEB com g i Re del mercato22 tante porte chiuse, perché in quegli anni c’era il processo. E devo dire che questo è uno step importante perché se oggi ho questa cattiveria imprenditoriale è per quello che è successo. Io nella vita sono nato fortunato e quando è così non hai quella fame e cattiveria. Mio padre mi disse un giorno: qualsiasi cosa avessi fatto all’epoca avrei potuto bussare porta a porta a tutti gli italiani e sarebbe stato inutile, tanto non mi credevano. Perciò non mi ri- maneva che lavorare a testa bassa e avere fiducia che si sarebbe risolto tutto, perché tanto la verità viene sempre a galla”. E a lavoro quando hanno iniziato a dire sì? “Quando vinci il processo ti scrivono un piccolo articoli- no, il mondo cambia. E qua è entrata un’altra persona fondamentale nella mia vita: Adriano Galliani. lo chia- mo scherzosamente “zio”. Mi ha conosciuto anche grazie ad un grande amico, il proprietario di “Giannino” Lo- renzo Tonetti. Mi ha apprezzato come persona in primis e mi ha dato la possibilità di stargli vicino, andavamo punto di vista manageriale, nonché credibilità. Ovvia- “Persone che due mesi prima parlano a pranzo e a cena spesso come succede tutt’oggi e mi ha mente quando un personaggio del genere ti tiene vicino male poi diventano amici. Il mondia- aiutato ad acquisire sicurezza conoscenza calcistica dal significa che non sei tanto una persona sbagliata ed in le non ha cambiato noi, ma l’atteg- quel momento per me è stata fondamentale questa vici- giamento degli altri nei tuoi riguardi nanza, e per questo lo ringrazierò per sempre, perché ho sì. Io mi sono tolto qualche sassolino imparato e sto imparando molto, anche solo una cena con dopo e negli anni seguenti. Finti amici certi personaggi vale oro colato”. che sono tornati ma ho allontanato”. In quei periodi sei stato anche socio di Bria- Mondiale 2010 invece, Mar- tore cello Lippi criticato. Anche te Devo dire che alla “Con la famiglia avevamo fatto l’investimento della di- di conseguenza? Il caso Cas- scoteca Twiga a cui devo molto per le pubbliche relazioni. sano fece scalpore mia età crescere Grazie a Briatore che nel genere è il numero uno ho im- “Intanto la smentisco subito questa cosa che è stata solo facile rifare un mondiale dopo quello che hai fatto e dopo “come mio padre, parato molto. Ho fatto conoscere la persona che sono, mi mediatica. Non ho avuto alcun tipo di problema con 2 anni che sei stato fuori. Lui se n’era andato dalla sono fatto conoscere e apprezzare. Devo dire che alla mia Cassano, anzi. Gli ho dato una mano sul contratto con Nazionale lo ha fatto per tutto quello che ci hanno fatto. Moggi, Briatore, età crescere come mio padre, Moggi, Briatore, Galliani Diadora, abbiamo collaborato con lui e il suo agente Non è stato facile lasciare quella Nazionale, ma lui è Galliani è stato un è stato un grande privilegio. Non mi prendo tanti meriti Bozzo. Mai avuto problemi con lui. Addirittura Stri- stato coerente, un Uomo con la U maiuscola. Ha deciso se non quello di essere stato in silenzio ad apprendere”. scia la Notizia disse che ci eravamo picchiati, quando di tornare, le cose non sono andate come volevamo ma in grande privilegio Torniamo un attimo indietro, dicevi che sei non abbiamo nemmeno discusso”. conferenza stampa dopo l’ultima partita si prese tutte le andato in Germania nel 2006 per staccare la La brutta figura dell’Italia nel 2010 portò a responsabilità nonostante alla fine chi è che va in campo spina. L’Italia vince la coppa del mondo. Ciò capri espiatori è la squadra, ma fa parte del gioco”. ha cambiato l’opinione pubblica nei tuoi ri- “Quando le cose non vanno bene ci sono questi pretesti. Ora è in Cina, esperienza completamente ” guardi? Mio padre è stato comunque un grande perché non è diversa TMW ma azineTUTTOmercatoWEB com g i Re del mercato23 voglia. Potrebbe stare a casa tutta la vita a pescare Sulla divisione calcio avrai qualcuno a cui sei e invece ha una voglia e un’abnegazione che fa legato di più? venir voglia di fare lo stesso”. “Luca Pennacchi e Claudio Chiellini sono stati fon- Hai preso da tuo padre? damentale nel progetto, si sono occupati della divisione “È un piccolo complimento che mi fanno le perso- giovani e abbiamo una serie di giocatori che io chiamo ne. Tanti mi dicono: potresti fare qualsiasi altra affettuosamente “i terribili” perché sono di livello im- cosa anziché romperti le scatole sempre al telefono, portante, come Caprari, Verre, Camporese, Bellomo, sempre in viaggio. Io sto dove ho più lavoro. Sono Galano, Sabelli, Iemmello, Spinazzola ma non solo. fortunato perché faccio quello che mi piace fare a Difficile dire a chi sono più affezionato ma certo penso questi livelli a 35 anni”. a Brocchi, Coda o Chiellini che sono con me da sempre. Reset Group è in crescita. Quali sono i Vedere Giorgio, che hai conosciuto 16enne e vederlo ca- vostri progetti attuali? pitano della Juve e della Nazionale è il massimo del “Ci siamo posti e ci vogliamo porre nuovi obiettivi. massimo. Ma le soddisfazioni sono anche altre, come Organizziamo la Coppa Eatalia, che sfrutta que- Berni che domenica entra nella Samp fa il migliore in sto gioco di parole per indicare una gara culinaria campo e ti manda un messaggio dove ti ringrazia”. che ci sarà all’esterno degli stadi italiani. Poi con Come definiresti la tua vita? Dolce e Gabbana stiamo strutturando un discorso “Nella mia testa dicevo: ho rapporti, conoscenze tali che con la Cina. C’è il progetto new media, lanciamo un è come avere un mazzo di carte pieno di jolly che non canale Youtube, chiamato Human Celebs, dove cer- sapevo come utilizzare, come far fruttare. La conoscenza chiamo di far vedere al mondo quello che le celebrità di Carlo Diana, che è mio socio alla Reset, mi ha aiuta- fanno nella vita di tutti i giorni. E produrremo una to a creare questa struttura che mi dà modo di “giocare sit-com, un canale vero e proprio su Youtube”. a carte”. Vedo così la mia vita. È una partita a carte a cui sto giocando”. Rimpianti? “Uno solo. Mi pento di non aver provato veramente a fare il calciatore. Avevo le qualità per fare una discreta carriera. Il ragionamento di mio padre è stato corretto e lo penso anche io, cioè di provarci fino a 23-24 anni. Poi se vedi che puoi fare un’altra carriera che ti può “Questo mi inorgoglisce molto. Sono andato in Cina a sistemare anziché fare una carriera di C1 o C2. Io ho fine settembre e ho visto una persona che alla sua età smesso a 20, potevo andare avanti ancora un po’, però metteva una voglia e una cattiveria fuori dalla norma. sottoscrivo ciò che ho fatto”. È vero, sembra facile dire: “con tutti i soldi che gli hanno dato…”. Ma andare a 20mila km dalla fa- miglia, senza necessità economiche impellenti, solo per la voglia di fare una nuova esperienza ti inorgoglisce. Poi, vederlo allenare con quell’umidità, sotto l’acqua con l’interprete strillando mi faceva venire la pelle d’oca. Mi dicevo: chi glielo fa fare? L’ho visto allenare come alle- nava la Juve e la Nazionale, con la stessa intensità e intervista di Gaetano Mocciaro TMW ma azineTUTTOmercatoWEB com g i Re del mercato 24

Vedo così la mia vita. “È una partita a carte a cui sto giocando intervista di Marco Contero” TMW magazineTUTTOmercatoWEB com i giganti del calcio 25 oreno Torricelli ci accoglie nel- Di lei si è parlato spesso come il protagonista la sua casa di Marignolle, alla di una favola. Le dà fastidio? periferia di Firenze. La gior- “Sinceramente no. Però tengo a dire che nessuno mi ha nata tiepida aiuta, il sorriso di regalato nulla. Certo, passare da magazziniere in una Moreno ci rasserena. La loca- falegnameria a titolare nella Juventus può esser visto tion poi... piscina d’ordinanza, come una favola. Io preferisco considerarlo un esempio, un Mpanorama collinare, tre “meticci” che ci as- un motivo di speranza per tanti giovani. Poi, è ovvio, ci salgono bonariamente. In casa (se possibile, più vuole anche fortuna”. bella dell’esterno) la prima cosa che ci colpisce è A proposito di favole, partiamo dal sopran- un trono, costruito con corna di bufalo originali. nome “Geppetto”. “Gli indiani d’America sono una delle mie passioni - “Quello fu Baggio a darmelo. Era il ‘92, Roberto aveva spiega Torricelli-. Pensate che da giovane mi chiama- saputo dei miei trascorsi “operai” ed una sera in ritiro vano Cavallo Pazzo, proprio in onore del grande capo mi accolse così: “Ah, ecco Geppetto. Vieni, vieni pure...” indiano”. Avrete capito che il personaggio non è Comunque non era il solo, Trapattoni scherzando mi ordinario, tutt’altro. La conferma arriva quando chiamava il falegname”. scorgiamo un pianoforte elettrico, un juke-box La favola vera, invece, quando comincia? Moreno Torricelli “Rock” in campo

di S tefa no Borgie -nella vita foto di Federico De Luca

dell’epoca (in vetrina campeggia “Amico” di Re- “A 9 anni. Seguivo mio fratello che giocava, ed un giorno nato Zero), ed un mobile pieno zeppo di CD. il suo allenatore mi disse: prova anche tu, non si sa mai. “La musica è l’altra mia grande passione - prosegue-. Da lì cominciai ad allenarmi con i più grandi. A casa Sono un patito di heavy metal, prima di scendere in cam- il calcio era una specie di religione: mio padre gestiva un po mi caricavo con i Black Sabbath”. A questo punto bar ad Erba che era anche un Inter club, di conseguen- il titolo è fatto: “Torricelli, “rock” in campo e za diventai interista. I primi idoli furono Altobelli e nella vita”. Vediamo perchè... Beccalossi”. TMW magazineTUTTOmercatoWEB com i giganti del calcio 26

Il soprannome ‘Geppetto’ me l’ha dato Baggio. “Trapattoni mi chiamava ‘Il Falegname’ per i miei trascorsi in fabbrica

Poi si inizia a fare sul serio... “Il primo allenatore vero fu Roberto Antonelli (ex cen- travanti del Milan della “stella” ndr.) Nella Cara- tese mi impostò da terzino, e” mi spingeva a fare provini. A 15 anni lavoravo, la sera facevo allenamento e la domenica partita. Al tempo prendevo un rimborso spese di circa un milione e mezzo di lire mensili. Parliamo di serie D, un calcio semiprofessionistico”. Fino a quella famosa amichevole che le cam- bia la vita... “Eh già, un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Era la primavera del ‘92, a 20 anni facevo il magazziniere in una fabbrica di mobili, la carriera per me non era un assillo. Mentre ero alla Caratese mi voleva la Pro Vercelli. Lì c’era un dirigente, un certo Roncarolo amico di Furino, che riuscì a farmi giocare un amichevole tra la Juventus e la Pro Vercelli. Per fortuna giocai con la Juve, fu tutto più facile...” E Trapattoni che disse? “Finita l’amichevole mi chiese di allenarmi una settima- na a Torino. Emozioni particolari? Dissi tra me e me... godiamocela! Ma senza pensare al futuro. In fabbrica TMW magazineTUTTOmercatoWEB com i giganti del calcio 27

Vialli o Batistuta? Gianluca, tutta la “vita: il miglior calciatore con cui abbia mai giocato

Ricordo la frase di Trapattoni: “O sei matto, o sei giocatore”. Capito? detti i 30 giorni, poi quando Voleva” dire... O non sei normale, partii per il ritiro estivo mi oppure il calcio è il tuo mestiere. licenziai. Ovviamente ero sen- Quell’anno giocai 30 partite e vin- za contratto, ma figuriamoci cemmo subito la coppa Uefa”. se facevo problemi...” Due anni col Trap, poi arri- Le sue “prime volte” va Lippi... alla Juventus... “Ci scontrammo subito, per colpa “All’inizio ero un pesce fuor di una sigaretta. Lui era un ma- d’acqua: di colpo mi trovo a niaco della disciplina, ma dopo giocare con dei mostri sacri quell’episodio andò tutto liscio. Con come Baggio e Vialli, per Lippi ho vinto tantissimo, in Italia fortuna mi fecero sentire su- ed in Europa”. bito uno di loro. La prima Se le dico 22 maggio 1996? partita fu all’Olympiastadion “Rispondo la partita più bella del- di Monaco per l’addio al cal- la mia carriera. Finale di Coppa cio di Aughentaler, davanti Campioni a Roma contro l’Ajax. a 60.000 spettatori. Andò Vincemmo ai rigori e fui anche benissimo, giocai con natura- proclamato il migliore in campo. lezza, quasi con incoscienza. Ricordo che mi sorteggiarono per TMW magazineTUTTOmercatoWEB com i giganti del calcio 28 l’anti doping e nel corridoio incontrai Kluivert. popolo viola. E infatti...” Lui mi guardò, sorrise, e mi disse: “Ora ti si- Primo anno straordinario, senza l’infortunio stemano loro”. Forse pensava che mi avrebbero di Batistuta avreste vinto lo scudetto? trovato qualcosa, e invece...” “Forse il ‘98-’99 è stato l’anno migliore della mia Altra data, 26 aprile 1998... carriera. Lo scudetto? Non credo, mancava qualcosa. “Juventus-Inter, quella del rigore su Ronaldo. Addirittura perdemmo 10 partite fuori casa... No, non Guardi, so dove vuole arrivare... Io la penso eravamo ancora pronti”. come Boskov: “Rigore è, quando arbitro dà”. Poi l’esperienza spagnola fino ai titoli di Non credo alla mala fede degli arbitri, e neppu- coda. re alla sudditanza psicologica. Diciamo che con “All’Espanyol ho passato un anno e mezzo fantastico. gli arbitri bisogna saperci parlare, per questo in Gli spagnoli hanno una cultura diversa dalla nostra: una squadra sono decisivi gli uomini di perso- meno pressioni, minori tensioni, si vive meglio in tutti i nalità. Ecco: la differenza la fanno gli uomini, sensi. L’ultimo anno fu all’Arezzo nel 2005, poi comin- non il nome della squadra”. ciai la carriera di allenatore. Dapprima gli “esordienti” Però, qualcosa su quella Juve e sul do- alla Fiorentina, poi la Pistoiese in C1, per ultima la ping ce la deve dire... lega-pro a Figline nel 2009. Purtroppo queste ultime “Vi dico che in allenamento ci facevamo un c... due società ebbero grandi problemi economici, altrimenti pazzesco. Ma lo sa che con Ventrone (storico sarei andato avanti”. preparatore atletico di quella Juventus ndr.) facevamo anche 500 addominali in 15 minuti? E che la gente il giovedì vomitava per lo sforzo? Anche se non volevi, la tartaruga ti veniva per forza. E così le ho anche risposto sui muscoli sospetti di Vialli e Del Piero”. Due telegrammi, su Zeman e Moggi. “Zeman non dovrebbe parlare di situazioni che non conosce. Con Moggi, invece, non ho mai avuto problemi. Lui il grande burattinaio? Io non mi sono mai accorto di niente. E poi dico: ma le pare che se davvero il calcio fosse stato in mano a Moggi, gente come Berlusconi e Morat- ti avrebbe accettato di partecipare ad un gioco “manovrato”? Nel ‘98 va alla Fiorentina. Da ex-ju- ventino ci voleva coraggio. “E non poco. Però avevo deciso, anche perchè dalla Juve mi mandavano via. E poi mi voleva Trapattoni. Sapevo che a Firenze avrei trovato un ambiente difficile, ma ero convinto che im- pegnandomi al massimo avrei conquistato il TMW magazineTUTTOmercatoWEB com i giganti del calcio 29 stato il più grande con il quale abbia mai giocato. Un vero leader, dentro e fuori dal campo. Era tanto generoso quanto rompic... Voleva la palla sempre sui piedi. Però quando c’era da darti una mano era sempre il primo”. Una persona a cui deve dire grazie “Don Giancarlo”. Prego? “Don Giancarlo è stato fondamentale nel mo- mento più difficile della mia vita. Due anni fa ho perso mia moglie Barbara per un male incurabile. Per me e per i miei figli sono stati mesi terribi- li. Don Giancarlo ci ha spiegato tante cose, le chiaccherate con lui ci stanno aiutando ad andare avanti. Come si reagisce ad un dramma simile? Guardando al futuro, sperando che toccato il fon- do ci sia qualcosa di meglio”. A proposito di futuro, la prima cosa che farebbe per risolvere la crisi... “Rispondo con una provocazione: toglierei le guar- die del corpo ai politici. Chi è pulito deve andare Se proprio dobbiamo trovare un neo, in giro senza aver paura di nulla. Per il resto mi hanno la carriera azzurra. deluso tutti, da destra a sinistra”. “Si, in nazionale potevo far di più. Però se mi Ci dica allora cosa c’è nel futuro di Moreno guardo indietro ho disputato un europeo nel ‘96 Torricelli... ed un mondiale nel ‘98. Purtroppo con Sacchi “Vorrei allenare. Adesso sono fermo perchè devo pensa- avevo davanti Mussi, un fedelissimo di Arrigo. re ai miei ragazzi (i suoi figli, Arianna di 18 anni, Con Maldini ero chiuso da Panucci. Alla fine Alessio di 13, Aurora di 12, ndr), ma in futuro mi ho giocato solo 10 partite, ma va bene così”. piacerebbe ricominciare. E’ stimolante, è bello far “men- Risposta secca: Lippi o Trapattoni? talizzare” 20-25 teste in un unico pensiero. Vediamo... “Trapattoni. Per l’umanità e perchè gli devo Per ora vivo alla giornata”. molto. Se però si parla di metodi di lavoro, scel- go Lippi”. Baggio o Del Piero? “Con Alex siamo cresciuti insieme, scelgo lui. Ad- dirittura i primi tempi veniva a farsi i capelli a casa mia, mia moglie faceva la parrucchiera... Come nu- meri in campo, però, devo dire che Baggio era unico”. Vialli o Batistuta? “Vialli tutta la vita. Guardi, per me Luca è intervista di Stefano Borgi TMW magazineTUTTOmercatoWEB com i giganti del calcio 30

Zeman non parli “di cose che non conosce: alla Juve ci facevamo un c... pazzesco in allenamento! ” TMW magazineTUTTOmercatoWEB com saranno campioni 31 Nicola Bellomo Quartiere Murattiano,

citofonare Bellomo di Claudio Sottile

rego, nessun confronto con devo di pallone. All’età di sei anni i miei cugini andavano tando la Juventus a grandi livelli”. “FantAntonio”. Ok i tatuaggi, in una scuola calcio di Bari, il ‘FreeTime’, e mia madre Con gli occhi sembri rivivere quei momenti. ok il borsello a tracolla, ok il Anna volle mandarmi con loro. Ho iniziato lì, sapevo “L’emozione è stata forte. Avevo 18 anni, entrai in uno gel sui ciuffi sempre ben de- giocare, ma non mi piaceva tanto il calcio. Da li è iniziato stadio del genere stracolmo, il Bari stava andando in A, finiti; ok il destro a disegnare il mio percorso. A 10 anni sono entrato nel Bari facendo un qualcosa d’indescrivibile”. stupore fin dal tempo delle tutta la trafila, dal settore giovanile alla prima squadra. Appunto, i biancorossi veleggiavano verso la chiancheP preferite ai libri, ok l’abitare ad un’oc- Solo a Barletta, nel 2010/2011, non ho vestito la maglia massima serie. Sai come si vince un campio- chiata di balcone dal “Pibe di Bari”. Se la doman- del Galletto”. nato. da dei vecchi segnati dal levante fosse “Acciap- Tifosissimo barese. “Ho fatto parte del gruppo, anche se non ero protagonista. partìn?” (a quale famiglia appartieni?), la risposta “Da sempre. Fino ai tempi della Primavera ho fatto secca, irremovibile del ragazzo classe ’91, gio- anche le trasferte, ricordo le due a Roma il primo anno catore nello stadio col nome del Santo Patrono di Ventura, dodicimila baresi all’Olimpico. Brividi”. della città, che poi è anche il suo, sarebbe “Ai Quanto pesa per te questa maglietta? Bellomo, sono Nicola, non Antonio Cassano”. “Essendo di Bari e della città vecchia sento la responsa- “Scrivilo, non perché non mi piaccia l’accostamento ma bilità addosso e mi piace”. perché comunque siamo diversi. Caratterialmente, per po- Quest’anno sei riuscito a farti stampare sulle sizione in campo. Lo ammiro, lo conosco, ci ho parlato spalle il numero 10. Il mio obiettivo è qualche volta, non è che essere del Borgo Antico debba per “Lo scorso campionato lo prese Forestieri. Avremmo forza alimentare paragoni”. dovuto fare l’asta, lui veniva da più annate a sfondare il prima Nicola, ti diverte ancora il calcio? certi livelli e l’ho lasciata. In questo campio- “ “È iniziato come un divertimento, ma nato ce l’ho fatta”. possibile, così da quando con il professionismo inizi a gua- Ricordi la tua prima assoluta tra i sistemare la mia dagnare soldi diventa un lavoro, devi grandi? portare il pane a casa. Però lo prendo “16 maggio 2009 con Conte, in casa famiglia ancora col sorriso”. contro il Modena, feci un bell’esordio. Lo Come hai iniziato a giocare? ringrazio perché credette in me. Lui è un “Da piccolo non giocavo e non m’inten- grande allenatore, i fatti parlano, sta por- ” TMW magazineTUTTOmercatoWEB com saranno campioni 32 Fuori dal campo, lo ripeti spesso nelle inter- starci è il difficile. Uno punta sempre in alto per mante- viste, hai tua mamma come punto di riferi- nere i livelli top”. mento. Sei molto attivo su Facebook e Twitter e “Il mio obiettivo è sfondare il prima possibile, così da spesso pubblichi foto dallo spogliatoio. Qual sistemare la mia famiglia, specialmente mia madre, che è lo scatto che sogni di postare? ha fatto tanti sacrifici per me, papà non c’è più, lei ha “Una festa dopo la vittoria dello Scudetto, quella è una lavorato e lavora tuttora. Il mio sogno è che non vada più foto da pubblicare. E poi una dopo la Serie A col Bari”. a lavorare, e che stia sempre con me”. Proprio sui social network sei seguitissimo, fino ad oggi lo scorso 25 settembre, in cam- Quale traguardo sportivo vorresti dedicarle? soprattutto dai più giovani. po neutro ad Andria contro la Pro Vercelli. È “È facile, e non è che arrivi per tutti. È la maglia della “Mi fa piacere. Quando incontro per strada i bambini un caso che la prestazione monstre sia arri- Nazionale, anche se ho militato nelle giovanili azzurre mi metto a giocare, faccio due passaggi. Fai contenti loro vata in un catino infuocato e non nell’algido la squadra maggiore è tutta un’altra storia. Natural- e sono contento anch’io”. San Nicola? mente anche la Serie A col Bari. Non penso mai di A proposito di strada, c’era un ragazzo nelle “Un caso no, poteva capitare dappertutto (ride, ndr). essere al massimo. Ad arrivare non ci vuole niente, a infinite partite tra i vicoli più forte di te e che Scherzi a parte è chiaro che quando senti addosso non ha sfondato? i tifosi ricevi una spinta in più, tutto cambia, spe- “Giocavo sempre per strada, ce n’erano parecchi. riamo di riempire il nostro stadio, sarebbe bello”. Io andavo a scuola e devo ringraziare la mia fami- È possibile etichettarti “trecante”, un glia che ha sempre spinto affinché lo facessi. Tanti po’ trequartista un po’ attaccante? si sono persi e tanti si perderanno, devi essere forte “Io sono uno che può giocare in tutti i ruoli dalla mentalmente per evitare di prendere altre strade”. metà campo in su. Poi decide sempre l’allenatore. Hai veri amici nel calcio? Mi sento un po’ un nove e mezzo”. “Umberto Del Core, attaccante ex Catania ora I tuoi idoli Ronaldo e Messi, invece, al Martina Franca, è un mio amico stretto, abita come vuoi definirli? vicino a casa mia. Altri sono solo conoscenti, come “Messi è il giocatore più completo che esista, è na- Cassano”. turale guardarlo, mi piace il modo in cui sta in Proprio i colpi di testa fuori dal campo campo, ti fa vedere tutto. Dal suo essere persona di Antonio sono definiti “Cassanate”. al mestiere da calciatore è da ammirare. Ronaldo Tu invece, sul rettangolo di gioco, ti invece mi faceva impazzire, ha fatto la differen- stai specializzando nel gol dalla distan- za nell’Inter, che è la squadra che tifo. Non sono za con la palla calciata a mezz’altezza: un tipo che guarda dvd, anche i film non tanto mi sono nate le “Bellomate”? attirano, eppure mi piace rivedere tutti i suoi gol “Se è in positivo sì, possiamo dirlo (ride, ndr)”. anche oggi”. E allora c’è una “Bellomata” che imma- C’è un giocatore della storia del Bari al gini di mettere a segno? quale ti ispiri? “Esageriamo… al Mondiale! Poi il prossimo è in Una bella emozione, ho festeggiato con loro la promozio- “Pietro Maiellaro, ha fatto davvero tanto in car- Brasile, dove vado sempre in vacanza. Magari nel ne ma farlo da protagonista sarebbe un’altra cosa. Mai riera, poi è stato anche mio allenatore. Come per 2014 faccio un gol per la Nazionale Italiana. Co- dire mai”. Ronaldo ho visto tanti filmati suoi, sì mi ispiro un nosco l’aria brasiliana, so come funziona a stare Hai giocato la tua partita più bella in carriera po’ a lui”. lì (ride, ndr)”. TMW magazineTUTTOmercatoWEB com ti presento i miei 33 lasse ‘94, lavoratore silenzioso e Arezzo mi chiese di portargli Lorenzo. muove Jovetic, anche perchè è un tanta voglia di emergere. Loren- Lo accompagnavano e riprendevano loro. giocatore continuo. Poi forse lo zo Rosseti, attaccante classe ‘94 Ci hanno visto qualcosa che io, all’epoca, sente vicino anche come età. Ha è uno dei prospetti più interes- quando aveva cinque anni, non riuscivo un’ammirazione anche per Ba- santi di casa Siena. “Quello che ha a vedere”. lotelli, in lui vede un genio”. fatto oggi è tutta farina del suo sacco”, Chi è oggi il suo modello? Ok, adesso spazio ai pa- commentaC con orgoglio il padre, Valerio. “Ultimamente mi dice che gli piace come si ragoni “La sparo grossa. È un centra- Valerio Rosseti racconta vanti atipico, direi alla Cavani per il modo in cui partecipa alla Lorenzo Rosseti partita. Lorenzo gioca a tutto campo, corre e partecipa all’a- zione. Oggi un attaccante deve essere il primo a difendere”. Sembra Cavani e Lorenzo è arrivato in Na- zionale. Il suo prossimo obiettivo? “Ovvio, esordire in prima squa- si ispira a Jovetić dra. E ovviamente continuare di Alessio Alaimo a lavorare per guadagnarsi la maglia azzurra, a cui tiene tanto, anche se non lo dimostra. Partiamo dall’inizio. Il Anzi, so già che appena leggerà momento in cui Lorenzo la mia intervista brontolerà per- si è avvicinato al calcio? ché sto parlando di lui (sorride, “I ragazzi in Italia sono in- ndr)”. namorati del calcio, è lo sport a cui si avvicinano di più. Lorenzo ha un fratello di È un centravanti quattro anni più grande, atipico, direi Valerio, che lo metteva alla Cavani in porta - ossia il cancello “ per di ferro del giardino - fin da il modoin cui quando era piccolo. Prima le partecipa pallonate prese dal fratello e poi come qualsiasi altro bambino la alla partita passione per il calcio. Perché vuoi o non vuoi, questo pallone, Lorenzo, se lo ritrovava sempre tra i piedi. Poi una scuola calcio in provincia di ” TMW magazineTUTTOmercatoWEB com sullacrestadell’onda 34 l centro dell’attenzione di nario di Pozzuoli -. Si era trasferito da poco a Napoli Hamsik, dunque, punto di riferimento per tutti più bisogna tenere in con- gran parte del mondo media- e venne nel mio negozio grazie ad un amico comune. Mi coloro che uniscono la passione per il cal- siderazione Marco Borriello tico e non solo per le proprie spiegò subito quello che voleva e così decisi di optare per cio e quella per la moda? Non per che nel corso degli anni gesta sul campo, i calciatori un taglio triangolare che in gergo viene definito punk. tutti. Un’opinione diversa arriva ha cambiato molto, del 21° secolo sono diven- Oggi posso dire con orgoglio che Marek è stato il primo da uno dei massimi esperti studiando però A tati veri e propri punti di ri- a lanciare questo tipo di acconciatura che con il tempo è del jet set italiano, Gabrie- sempre ogni mini- ferimento anche per quanto riguarda tutto ciò diventata il suo portafortuna oltre che una vera e propria le Parpiglia. “Hamsik è mo dettaglio”. che fa tendenza. Dall’abbigliamento, ai tatuaggi, moda”. il classico bravo ragazzo Sul piano in- passando per le auto, fino ad arrivare alle accon- La cresta è anche al centro della sua tipica e su di lui cresta e ternazionale ciature, i giocatori di calcio sono esempi da imi- esultanza. occhiali da vista invece chi è tare soprattutto per i più giovani. E rimanendo “Vi regalo un aneddoto. Ogni volta che viene da me stonano un po’. che guida proprio in tema di capelli, cosa c’è di più “mo- riesce a segnare nella domenica successiva. E la sua esul- questo tipo daiolo” e “trendy” della cresta? Sfumata o ac- tanza dipende proprio da questo. E’ diventato un rito di speciale centuata, punk o da mohicano, sono tantissimi scaramantico”. classifica? ormai i calciatori della nostra Serie A a sfoggiare Da esperto, qual è, oggi, il taglio più di ten- la cresta con orgoglio e un pizzico di esibizioni- denza? Sulla cresta dell’onda di Barbara Carere

smo, sia che si tratti di stile e di un semplice por- “Il rockbillys, ovvero quel particolare tipo di acconciatu- Attualmente credo che sia l’attaccante “Senza dub- bio Cristian tafortuna scaramantico. El Shaarawy, Boateng, ra con il ciuffo anni ‘50 alla James Dean. Personalmen- della Roma, Pablo Daniel Osvaldo, Ronaldo. Il portoghese è l’erede di Behrami, ma soprattutto Marek Hamsik, sono te lo vedrei benissimo su Marco Borriello”. il calciatore che fa più tendenza in Serie David Beckham”. solo alcuni dei più importanti rappresentati di E se un giorno Hamsik decidesse di cam- A. E’ il codino dell’argentino ad andare Chiudiamo con una con- questa parti- di moda oggi fra tutti gli siderazione generale. Un colarissima appassionati di calcio tempo le ragazze sogna- categoria cal- del nostro paese”. vano di sposare il principe cistica, con il Una Serie A azzurro, oggi invece l’obietti- centrocampi- esterofila vo più ricercato è il calciatore di sta slovacco anche sul successo. Cosa ne pensa? del Napoli piano della “E’ una situazione figlia di questioni prettamente che può esse- moda. economiche dato che il calcio è l’unico settore dove la re tranquilla- “Non è del crisi che sta attanagliando moltissimi ambienti in mente consi- tutto vero. questo preciso momento storico ha inciso in ma- derato il portabandiera di questo stile. “Ricordo biare capigliatura? Reputo cool anche la bar- niera minore. Sposare, dunque, un calciato- il primo incontro con Marek - confidaRino Riccio, “Per Marek cresta a vita fino al prossimo scudetto del ba di Andrea Pirlo. Lo re significa raggiungere il successo e una barbiere di fiducia del numero 17 azzurro origi- Napoli”. rende molto macho. In nuova disponibilità economica”. TMW magazineTUTTOmercatoWEB com l’altra metà di... 35 è la comune passione per che tutti mi prendevano un po’ in giro perché, bambini, se una lo sport alla base della vista la mia età, più che sposarmi sembrava partita anda- storia d’amore fra la bel- quasi che stessi facendo la Prima comunione. va male Mario la e simpatica Antonela Ci siamo sposati in Argentina, il nostro Paese, tornava a casa C’Moltrasio e il centrocampista del Torino a San Nicolas”. col musone. E Mario Alberto Santana. Galeotta una Che marito è Mario? non gli si pote- festa organizzata ai tempi della comune “E’ bravissimo. Mi ha colpito subito per il suo va rivolgere la militanza in Sicilia, lui nelle fila del Paler- attaccamento alla famiglia. E, ora che sono tra- parola. Adesso mo e lei nel club di Pallavvolo di massi- scorsi otto anni di matrimonio, mi rendo conto i nostri figli gli Barbara ma serie della città. Dopo essersi persi un che lui è anche più maturo. In effetti abbiamo tirano sempre di po’ di vista e sentiti solo telefonicamente, raggiunto un ottimo equilibrio di coppia”. fuori gioia e vita- Carere nel settembre del 2003, Mario, da poco Inizialmente c’è stato qualche pro- lità, a prescinde- trasferitosi a Verona nel Chievo, decise di blema? re dagli eventi”.

Antonela Moltrasio l’altra metà di... Mario Alberto Santana A proposito come papà come se la cava? Un amore sulle ali dello sport “Innamoratissimo dei suoi figli e in particolare Ti auguri che Mathias possa di Mia. E’ gelosissimo di sua figlia… Non seguire le orme del papà? tornare a Palermo per rivederla e oso immaginare cosa potrà accadere quando “E’ più facile che lo faccia Mia! E’ un vero così nacque effettivamente la loro crescerà (ride, ndr). Già adesso non le da’ maschiaccio a cui piace giocare a calcio. Detto storia d’amore. Un anno dopo la tregua”. questo, qualunque cosa mio figlio vorrà fare, lo scelta di sposarsi, nel luglio del Un Mario molto geloso dunque… appoggeremo, questo è certo” 2004, per coronare il loro sogno “Moltissimo... ma non scriverlo (ride, ndr)! Sei tornata a giocare in una squadra d’amore. Prima, lo ero più io. Ora, invece, lui mi ha locale a pallavolo, contenta? Antonela, ricordi la proposta di superata. Anche se mi permette di fare tutto, “Sì. Adesso che i bimbi sono cresciuti e sono matrimonio? dopo un po’ brontola sempre”. più indipendenti posso anche ritagliarmi un po’ “Certo, e con grande emozione.In fondo Sei brava in cucina? di spazio per me e per le mie passioni. Amo lo avevo appena 18 anni. Mia madre ha ri- “Nei primi anni insieme l’ho quasi avve- sport e la pallavolo a cui in passato ho dovuto schiato l’infarto ed anche mio padre ebbe lenato, ma adesso, per sua fortuna, sono rinunciare per seguire Mario e i nostri bambi- Mi ha colpito un bel colpo (ride, ndr). Ricordo che era- diventata abbastanza brava. Soprattutto ni. Non sono però pentita di niente. Se tornassi subito per il suo vamo tutti e quattro a tavola a casa mia a nel fare le empanadas, una pasta sfoglia indietro rifarei tutto”. attaccamento Palermo. Anche se ero giovanissima, ades- ripiena di carne e prosciutto. Della cucina Cosa auguri a Mario per il suo lavoro? alla famiglia so, dopo otto anni di matrimonio, posso af- italiana, invece adora la pasta al forno”. “Che stia bene sul piano fisico. Un aspetto fon- “ fermare che il matrimonio con Mario è stata Come trascorrete il tempo libero? damentale per il suo lavoro.” la scelta più sensata della mia vita”. “Non è stato facile amalgamarsi anche perché “Solitamente a casa con i bimbi, o al cinema. E al Mario uomo cosa auguri? E del tuo matrimonio cosa ricordi? ognuno di noi aveva esigenze diverse. Ora, inve- Però, quando vogliamo ritagliarci un po’ di “Di continuare ad essere l’uomo “Solo sensazioni bellissime. E’ stato il coro- ce, mi rendo conto che lui riesce meglio a gestire tempo per noi, andiamo a ballare. Ma lo fac- unico e speciale che è adesso con ” namento di un sogno, anche se devo ammettere le sue cose. Ad esempio, prima che arrivassero i ciamo solo nei periodi di vacanza” me e i nostri figli”. TMW magazineTUTTOmercatoWEB com questioni di cuore 36 difficile dare una definizione Immagino sia molto contento visto l’ottimo esaustiva di Pino Insegno. Per- avvio della Lazio. ché nella sua vita ha fatto di “Sì, noi laziali vivendo alla giornata sappiamo perfetta- tutto e per giunta anche mol- mente che dobbiamo navigare a vista, se volessimo essere to bene. Doppiatore, attore, tranquilli e sicuri avremmo scelto di tifare Real Madrid presentatore, comico, regista: o Barcellona. Si tratta di cogliere sempre il fiore quando con un èsingolo sostantivo si rischia di trascura- sboccia e coccolarcelo un po’. Ma noi non ci accontentia- re molti altri aspetti. Verrebbe la tentazione di mo: quando inizi ad odorare la vittoria perdi contatto chiamarlo “The voice”, come il mitico Frank Si- con le sconfitte, e quando queste arrivano fanno un po’ natra, per via della voce che abbiamo imparato più male perché hai paura di ricadere nel buio”. a conoscere in tutti questi anni e che abbiamo Cosa ne pensa di Petkovic? associato via via a personaggi che attraverso “Tutto il bene possibile, quando è arrivato era conside- una pellicola ci hanno emozionato, illuso, diver- rato un oggetto non identificato, era un bellissimo signo- tito, inflitto rabbia o stupore. In questo modo re, un anello di congiunzione tra me e George Clooney tralasceremmo il fatto che anche il suo volto come tipologia di uomo, una persona culturalmente molto ci sia divenuto molto familiare con fortunate preparata che parla svariate lingue. Alla luce dei fatti trasmissioni tv quali “Me lo dicono tutti” o “Re- abbiamo visto che con gli stessi calciatori - tranne qualche azione a catena” . Come se non bastasse, Pino innesto - dello scorso anno Petkovic riesce a far giocare la Insegno da ragazzo è stato un calciatore molto squadra; significa che ha le idee chiare e ha azzeccato il promettente, e se le cose fossero andate in un modo di gestire lo spogliatoio, si vede dal fatto che quando altro modo oggi la nostra intervista sarebbe del uno viene sostituito gli va a stringere la mano, cose che tutto diversa. Cercheremo di confrontarci con non si vedevano in Italia da mille anni”. Pino semplicemente come tifoso laziale DOC, Questa Lazio dove può arrivare? già Presidente della sezione femminile della “La Lazio fa tutto e il contrario di tutto. Mi sembra che compagine biancoceleste. Lo abbiamo contat- ci sia maggior continuità rispetto al passato. Petkovic ha tato durante una pausa del doppiaggio del film Pino Insegno sbagliato solo a Napoli dove ha cercato di giocare a viso “Django Unchained”, l’attesissimo spaghetti-we- aperto affrontando il match come fosse l’andata di una stern di Quentin Tarantino. coppa e non come gara di un campionato a lungo termine: ha cercato di fare risultato anche lì, questo gli rende ono- Mille volti, re ma allo stesso modo Petkovic deve abituarsi a gestire un torneo lungo e importante come quello italiano. Credo che possa camminare, l’inizio tra campionato ed Europa League è molto promettente, se non accade nulla a livello un solo cuore medico mi aspetto una bella cavalcata”. Lotito è riuscito di Alessio Calfapietra Se la sente di tracciare un bilancio di questi a tirarci fuori dal otto anni di gestione Lotito? “Lotito è riuscito a tirarci fuori dal baratro senza l’aiuto “ esterno dalle banche, al contrario della Roma, abbiamo baratro avuto qualsiasi tipo di contrasto rischiando veramente ” TMW magazineTUTTOmercatoWEB com questioni di cuore 37 della sofferenza è stato un bel periodo, io avvicino sempre invece capita spesso nella vita. Avevo 17 anni e nessuno i momenti bellissimi a quelli bruttissimi, si assomigliano dietro le spalle che potesse supportarmi per andare avan- tanto perché sono emozionalmente molto ampi, per cui li ti, mentre si sono affermati altri che magari mi facevano vivo con la stessa intensità”. da riserva. Ringrazio comunque tutto questo perché mi Tra l’altro sarebbe potuto diventare un cal- ha insegnato tantissimo, mi ha dato la possibilità di ciatore. Il Gen. Coletta, responsabile del set- conoscere la vita e fare quello che amo di più in assoluto. tore giovanile, mi ha detto che era un grande Il Generale Coletta lo nomino volentieri perché è stato talento. uno di quelli che ha creduto in me all’Urbetevere, dove “Ho vinto il campionato nazionale Primavera con il mi ha fatto disputare bellissime partite, è stato un bel Banco Roma in serie D, poi sono andato qualche tempo trampolino”. al Latina, poi al Casalotti e Tor Sapienza; ho navigato Che ruolo ricopriva? in quella fascia lì, ma tutto quanto è svanito dal Ban- “Giocavo sulla fascia, ho iniziato come mediano di spin- co Roma, ero davvero forte ma non avevo le amicizie ta poi sono diventato ala tornante e infine terzino fluidi- giuste, ero un ragazzino pulito che pensava di essere ficante, la cosa migliore visto che partendo da dietro ero valutato per il proprio talento e non per altro, come molto veloce: sui 100 metri ottenevo grandissimi tempi anche perché frequentavo l’ISEF. Partire da dietro, an-

di morire. All’inizio si parlava di un gestore freddo e belli e brutti combacia- distaccato che però ha portato la Lazio nel fair play no sempre; come tutte finanziario; sono poche le squadre che come la Lazio le squadre riesce a far- possono guardare in faccia il proprio commercialista. Da si amare e odiare allo quel punto di vista nulla da dire. La Lazio ha navigato stesso tempo, i momenti in Champions e in Coppa Uefa, non vincendo tanto ma belli sono quando ti teniamo conto dei sacrifici. Una persona non deve essere porti a casa un risul- simpatica per forza a tutti, lui ha personalizzato la so- tato importante. Ma il cietà su se stesso, non è stato molto disponibile con i tifosi 2000 non lo dimenti- ma sembra che in tal senso il vento sia cambiato, vedo che cherò tanto facilmen- c’è una sorta di riavvicinamento; durante le gare non gli te: la vittoria dello viene più augurato nessun tipo di malattia, anche grazie scudetto, quel periodo a queste vittorie e tutto quanto. Tirando le somme è una cragnottiano di gran- gestione positiva”. de gioia, ogni partita Il suo ricordo più bello come tifoso? sembrava di essere a “E’ ogni volta che vado a vedere la Lazio, i momenti teatro. Anche quello TMW magazineTUTTOmercatoWEB com questioni di cuore 38 ha fatto vedere al tecnico De Cosmi ricevendo parere fa- vorevole; ora sta crescendo nei Giovanissimi Nazionali, fra convocazioni e non, è giusto che paghi pegno e conosca come è conquistarsi un posto da titolare”. E’ impegnato nel doppiaggio di “Django Ero un grande Unchained”: ci vorrebbe uno sceriffo nel cal- talento, ma mio cio di oggi? “ “Servirebbero Franco Nero, Giuliano Gemma, Bud figlio è più forte Spencer e Terence Hill a dirigere le partite. Sono stati inseriti due arbitri che generano ancora più confusione di prima, non ho visto grandi miglioramenti; sarebbe ba- stato mettere qualcosa di tecnicamente evoluto come negli altri sport, invece ogni arbitro interpreta a modo suo, per uno è rigore e per un altro non lo è. Serve una riunione di condominio per decidere se la palla è dentro e fuori, mi sem- bra ridicolo, hanno unicamente aggiunto altra discrezionalità in ” campo e nulla di tecnicamente al di sopra delle parti”. Dal 28 novembre inizierà al teatro Ghione di Roma “TVb”, uno spettacolo in- novativo ed unico nel suo genere: ce ne vuole parla- re? “Sarà la prima volta in Europa, e’ una nuova tecnologia meravi- gliosamente invasiva, esclusiva della Tangram, una società ita- liana abbinata agli Stati Uniti e la Germania che porterà gli ologrammi sul palcoscenico. Ho chiesto ad alcuni colleghi di pre- ticipare l’avversario e andare in sovrapposizione quando “Lui è molto più forte di me, io ero un uomo di fatica, passione per il calcio e la lazialità, ma io ero un tipo ago- stare la loro presenza virtualmente in scena, sembrerà era una mossa non tanto praticata costituiva un ottimo uno da far entrare negli ultimi dieci minuti per risolvere nistico, lui invece ha molta tecnica, si tratta di una bella che mi stiano accanto; non vedo l’ora di partire, sarà uno punto di partenza”. la partita con un cross o una bella fuga, riuscivo a fregare mezz’ala. Poi è nato il nove gennaio, insomma tante cose spettacolo ricco di personaggi importanti e soprattutto di Per caso ha trasmesso i geni a suo figlio Mat- l’uomo allungandomi, senza dribblarlo. Matteo gioca hanno influito. E’ entrato alla Lazio senza il mio in- idee, è inutile avere un grande cantante o un grande at- teo, giovane promessa del vivaio biancocele- mezzo sinistro a centrocampo, è un regista, fa il lancio di tervento, Matteo giocava al San Paolo Ostiense fino allo tore se poi mancano i contenuti, e in questo caso, ci sono ste? fino e batte le punizioni; da me ha preso sicuramente la scorso anno, in seguito è stato osservato dal Pollini che lo gli uni e gli altri”. TMW magazineTUTTOmercatoWEB com webcorner 39 La voce del web Calcio & Web a cura di Max Sardella Emanuele Mercurio

arlare della loro classe e guardarli Su Facebook Ronaldo è avanti a Messi. La stella Palermo24.net giocare è quanto di più bello possa portoghese ha da poco festeggiato i suoi cinquanta di Luca Bargellini esserci nel calcio moderno. Provare milioni di fan. Sulla sua pagina ufficiale -https:// P a stabilire chi è il più forte tra due www.facebook.com/Cristiano - è molto attivo. Ci nformazione costante e interazione con i tifosi attraverso Facebook (Palermo24. è quasi impossibile. Messi e Ronaldo. Proviamo a mostra infatti le foto prima e dopo la partita ma I capire invece, se si può, chi è il numero uno sul web. anche foto in compagnia della mamma durante un net) e Twitter (@Palermo24net). Palermo24.net lancia la sfida e vuol diventare Un duello ai confini del calcio, come quelli tra Ma- concerto di Lady Gaga. Messi invece, su Facebook, un punto di riferimento dei tifosi rosanero. “Siamo tutti molto giovani, appassionati radona e Pelé solo che questi ultimi di calcio e motivati dalla voglia di crescere sia come gruppo che come singoli”, racconta il non hanno giocato nell’era digitale. direttore Emanuele Mercurio. “Negli ultimi mesi - dice - la nostra pagina ha aumentato Messi contro Ronaldo è soprat- notevolmente il numero di contatti grazie al lavoro svolto, questo ci sta facendo affermare a tutto la sfida tra sponsor: Nike Messi vs Ronaldo: livello locale e nazionale. I nostri redattori, così come i lettori, sono sparsi per l’Italia. Io per contro Adidas. Partiamo da You- chi è il più forte del web? esempio abito lontano da Palermo, vivo in Toscana e come me diversi collaboratori del sito sono Tube. Ci siamo commossi con lo figli di emigrati siciliani che hanno ereditato la passione per i colori rosanero e stanno cercando spot “Impossible is Nothing”. Qui di ritagliarsi uno spazio nel campo giornalistico”. Lionel Messi racconta la sua storia e il suo proble- è l’uomo dei record. Nel giorno dell’inaugurazione ma all’ormone della crescita, che però con grinta, della sua pagina ufficiale -https://www.facebook. coraggio e cure adeguate non gli ha impedito di com/LeoMessi - ha raggiunto sette milioni di fan Il vostro rapporto con i social network? essere un fuoriclasse mondiale, vincendo tre volte e circa ventimila commenti in meno di ventiquattro il pallone d’oro. Adrenalina allo stato puro con lo ore. Nessuna traccia su Twitter di Messi, al contra- “L’interazione con i tifosi è una marcia in più. Su Palermo24.net spot Nike “Write the Future” dove, in occasione rio di Ronaldo con https://twitter.com/Cristiano cerchiamo di lavorare sempre più a stretto contatto con i lettori, te- dei mondiali in Sud Africa, la Nike celebra il suo con oltre quattordici milioni di follower. nendo in grande considerazione le loro opinioni, che rappresentano più importante testimonial immaginando la costru- Andiamo ai loro siti. Cartellino giallo per Cristiano la “voce della piazza”. I social network ci offrono grande zione di una grandissima statua in Portogallo con Ronaldo. Il suo sito ufficiale http://www.cristiano- possibilità di interazione, ma utilizziamo anche i sondaggi la sua effige. Ad ogni modo, sui canali ufficiali dei ronaldoofficial.com/ è povero di contenuti e ripor- per avere il polso della tifoseria. Sondaggi che riscuotono due fuoriclasse vince Cristiano, con 65mila iscritti e ta soltanto alcune foto con la maglia del Portogallo, sempre maggiore successo”. otto milioni di visualizzazioni contro i quasi 7mila i tweet aggiornati di coloro che inseriscono hashtag iscritti e quattro milioni di visualizzazioni di Lionel. riferibili a lui (#ronaldo, #cristianoronaldo ) e i link Il Palermo ha cominciato male il campionato, ai suoi social. Leomessi.com invece è un sito dav- questo vi ha favoriti. vero bene fatto. Belle immagini, architettura dell’in- formazioni pratica e dinamica, e lo shop dedicato “Vero, abbiamo aumentato le visite. Ma i tifosi sono sempre con prodotti acquistabili online il cui ricavato andrà attenti verso la loro squadra del cuore, durante la settimana ad un’altra interessante attività del pallone d’oro ar- raggiungiamo numeri soddisfacenti, che tendono ad innal- gentino: www.fundacionleomessi.org, la fondazio- zarsi con lo svolgimento delle ne nata dal sogno di Lionel e dal sui desiderio tutti partite la domenica. Gli arti- i bambini abbiano le stesse opportunità e possano coli più letti sono le pagelle e il realizzare i loro sogni. In attesa di sa- commento delle partite, ma soprattutto i vari eventi che a Palermo sono pere chi vincerà il pallone d’oro tra i molto frequenti, come il cambio di allenatore o del direttore sportivo. Ha grande risalto anche due, sul web sono entrambi sul podio! la probabile formazione che lanciamo tra il venerdì pomeriggio e il sabato, questo testimonia Commenta l’articolo sul blog di Max: Vuoi far conoscere la tua l’attaccamento dei tifosi del Palermo verso la squadra rosanero. Il nostro obiettivo è quello di www.maxsardella.it fanpage sui social network crescere ancora e affermarci, diventando la realtà più affidabile sulle notizie. Sperando che il o il tuo forum dedicato su Palermo ci regali soddisfazioni vincendo e convincendo”. TMWmagazine? Scrivi a: [email protected] Amaranta.it TMW www.tuttomercatoweb.com - [email protected] Esfutbol.net Vuoi fare pubblicità su auguridi Gianluca a...Losco Fedelissimoonline.it Footballpress.net Monza-news.it Padovasport.tv questo magazine? Visita: Palermo24.net Zerocinquantuno.com Tuttochievoverona.it Soccerstars.net Direttore: Mario Sacchi Jean-Pierre Papin Direttore: Matteo Bursi Tuttoalbinoleffe.com Tuttoatalanta.com tmwmagazine.com Tuttob.com Tuttochampions.it Compie 49 anni uno dei più grandi attaccanti Milano Tuttofantacalcio.it Milannews.it Verona del calcio francese e mondiale. Nato a Bolo- Fcinternews.it Tuttohellasverona.it Direttore: Antonio Vitiello Torino Direttore: Domenico Fabbricini Tuttolegapro.com gne-sur-Mer nel 1963, Jean-Pierre Papin ha Parma Tuttomantova.it Genova Bologna Tuttomondiali.it Sportsbook24.net sicuramente scritto la storia dell’Olympique Direttore: Simone Lorini Tuttonocerina.com Cesena gli altri siti del N etwork TMW Tuttopremier.it Marsiglia, il club dove ha militato per più sta- Firenze Tuttoprovercelli.com Tuttoreggina.com gioni (sei), anche se ha vinto anche con le ma- Tuttocesena.it Tuttojuve.com Direttore: Daniele Mazzari glie di club Bruges, Milan e Bayern Monaco. In Direttore: Francesco Cherchi Torinogranata.it Direttore: Marina Beccuti particolare ne hanno sicuramente un ottimo

Firenzeviola.it Roma ricordo i rossoneri, dato che in due stagione Direttore: Tommaso Loreto Tuttobari.com Tuttomercatoweb.com Direttore: Andrea Dipalo Apple Store Android Market Papin con il Milan è Bari Ovi Store Napoli riuscito a vincere due

Lecce scudetti, due Supercop- Pianetagenoa1893.net Apple Store Apple Store Direttore: Marco Liguori Sampdorianews.net Direttore: Diego Anelli Salentosport.net pe Italiane e una Cop- Direttore: Marco Montagna Apple Store Apple Store pa dei Campioni. Ma Android Market Android Market Cagliari è in patria che Papin Apple Store Apple Store Android Market Android Market ha costruito la propria Palermo Vocegiallorossa.it Lalaziosiamonoi.it Tuttonapoli.net immagine di campione: Direttore: Alessandro Carducci Apple Store Apple Store Direttore: Alessandro Zappulla Catania Direttore: Francesco Molaro Android Market Android Market con il Marsiglia sono Tuttocagliari.net Direttore: Christian Seu arrivati quattro campio- Apple Store Apple Store nati consecutivi e una tmwmob.com tmwmob.com Coppa di Francia, oltre Itasportpress.it Tuttopalermo.net Direttore: Giuseppe Castro Direttore: Rosario Carraffa a tre riconoscimen- ti importanti. È stato nominato due volte calciatore dell’anno del Vuoi leggere la recensione del tuo libro su TMWMagazine? campionato francese Scrivi a [email protected] (1989, 1991) e sempre LA RECENSIONE nel 1991 (quindi durante l’ultimo anno con l’Olimpique) Papin ha vinto il Pallone d’Oro. di Giorgio Pivotti A livello di reti, in Francia Papin ha frantumato Dizionario - Glossario del gioco del Calcio record su record: cinque volte capocannonie- re di Ligue 1, con un apice di 30 reti messe a Il “Dizionario - Glossario del vengono raccolti solo i significati dei termini la compilazione del Dizionario-Glossario, nel quale – ho segno nella stagione 1989-1990, e tre volte ca- gioco del calcio” è un libro da più comuni, ma anche concetti tecnici e tat- notato- Ella non ha trascurato di inserire anche espressioni pocannoniere della Coppa dei Campioni. Un leggere e da consultare, una tici, i diversi ruoli d’impiego dei giocatori, i che, pur non rientrando nel linguaggio tecnico vero e proprio, buon bottino anche nella prima stagione con il raccolta di oltre 2.200 voci, fondamentali delle varie situazioni in campo appartengono senza ombra di dubbio a quel “gergo” colori- Bordeaux, mentre sicuramente l’attaccante ha concentrate in circa 170 pa- e tutte le possibili tipologie di gol segnati. to, efficace e comprensibile anche ai non addetti ai lavori...”. fatto peggio (sempre a livello realizzativo) con gine. Si possono trovare tutti Alcuni esponenti del mondo del cal- Antonio Paponetti, Presidente settore giova- Milan e Bayern Monaco (in Germania penaliz- i termini e le espressioni co- cio nazionale hanno espresso dei giudi- nile e scolastico: “... Intendo estenderle il mio ap- zato anche dagli infortuni). Anche in Nazio- munemente usati nel linguag- zi positivi su questo utile vocabolario, prezzamento per l’impegno che Le ha permesso di colma- nale (nonostante il non esaltante periodo della Francia del momento) conclude con numeri gio tecnico, regolamentare e tutti raccolti nella prefazione iniziale. re con la Sua opera uno spazio che ritengo necessario.” di tutto rispetto: 30 reti in 56 presenze. Nella nel gergo calcistico, che fanno Mario Macalli, presidente della Lega Carlo Tavecchio, presidente lega nazionale dilettanti: carriera di Papin anche tre club da allenatore, di questa opera uno strumento Pro: “...sono lie- “... Desidero esprimere il mio più vivo con fortune alterne: promozione e salvezza ri- valido a scopi non solo culturali, to di esprimerle compiacimento per il Suo lavoro, che spettivamente con Strasburgo e Chateauroux, ma anche didattici. Un libro uti- il mio apprezza- testimonia un altissimo livello di cono- retrocessione con il Lens. Papin è tornato al le per lo studio e la conoscenza mento per l’impe- Dizionario - Glossario scenza del calcio, nonché grande amore e calcio giocato nel 2008, a 45 anni, firmando un del gioco del Calcio contratto con i dilettanti del Facture Biganos. del gioco del calcio, perché non gno profuso nel- di Giorgio Pivotti passione per questa disciplina sportiva”. Edizioni nuova Prhomos