Corriere di Verona Giovedì 13 Marzo 2014 19 VR Sport Corso: caro Hellas, Iturbe è da Inter VERONA — «Ve lo ricordate: è alto un metro e settanta circa, ha le spalle Il veronese osservatore nerazzurro spioventi e il suo addome tende a dila- tarsi in modo inappropriato per un calciatore. Ha ricevuto in dono da Dio «Un talento. Lui e Toni decisivi» un piede solo, il sinistro. Il destro gli serve per bellezza». Lo racconta così, «Chiaramente sì. Insieme a Luca To- Freccia nel suo libello «Il più mancino dei ti- ni. A determinare le partite, per l’Hel- Juan ri», il compianto Edmondo Berselli, las, sono sempre loro. Ma dietro c’è Manuel Corso Mario, per tutti Mariolino, nato un’organizzazione di gioco rodata, il Itrube, a San Michele Extra in data 25 agosto lavoro di , che ho attaccante 1941, in giorni di guerra. Anni battuti avuto nel mio gruppo quando, per un argentino numero 72. Veronese, ma totem inte- periodo, ho guidato l’Inter l’ho guida- del rista, della Beneamata più leggenda- ta, nel campionato 1985-86. Sta otte- Verona ria: «A Milano ci sono arrivato nel nendo risultati eccellenti». 1958, con Angelo Moratti presidente. Che partita si aspetta al Bentego- parenti più prossimi, la mia famiglia. sconfiggere. Tra l’altro, prima di pas- che la palla sapeva bene come giocar- E sono diventato giocatore e, ancor di di? ❜❜ Da tanto sono a Milano, che è casa sare all’Inter, lo seguivo da appassio- la». più, uomo», dice lui, il tono al solito «Aperta ad ogni pronostico. Sono mia, ma non nego che il legame con nato». Sulla stessa panchina di Bagnoli, medio-basso e sgusciante. due squadre che stanno bene. La sta- le origini non sia per nulla interrotto. Un’immagine gialloblù? quella del Verona, si sedette anche Signor Corso, il suo sinistro somi- gione del Verona è eloquente. Da neo- Verona-Inter? Aperta a E ci mancherebbe altro». «Nel 1957-58, la prima partita di Se- lei. glia a quello di… promossi, difficile pensare che si pos- ogni pronostico. Per una Si fece notare, ragazzino, nell’Au- rie A che ho visto. Al vecchio Bentego- «Un’esperienza senza fortuna, in «Mi piace Iturbe. Sì, proprio lui. E sa fare meglio di così. E noi dell’Inter, dace, storica società di San Michele. di, in pieno centro, ero sulle tribune coppia con il povero , infatti all’Inter (di cui è tutt’ora osser- invece, siamo in ripresa. Da qualche neopromossa difficile Poi l’Inter. Contro il Verona non ha per una gara con la Juve. Che vinse. E nel 1992. Lavoravo nelle giovanili, vatore, nda) lo stiamo seguendo. Ha settimana in qua equilibri e valori so- fare meglio di così giocato spesso, no? io mi innamorai del genio di Omar Si- con il Barone mi chiamarono a suben- dei colpi da campione, quando punta no emersi: c’è ottimismo». «In effetti l’Hellas fu in B per quasi vori». trare ad per centrare la porta in velocità non lo fermi facil- Di Toni e Iturbe fondamentali per tutti gli anni ’60, il periodo in cui ho Quel Verona retrocesse, ma di ta- la salvezza in A. Non ce la facemmo. mente. Se continua così avrà un futu- l’Hellas ci ha detto. E chi può essere però, è una bella garanzia». speso la parte più ampia della mia car- lento ne aveva… Ma Verona è sempre Verona. Auguri, ro molto importante, fidatevi. Perché a risolvere per l’Inter? Lei e Verona. Ci parli di quella che riera, quello delle vittorie più belle. «Emanuele Del Vecchio era il più buona fortuna. Come sempre, che vin- ha tutto per essere ancora più forte». "C’è l’imbarazzo della scelta, sono resta la sua città. Ma ci siamo ritrovati, comunque. E grande: brasiliano, uno che non dove- ca il migliore». Lui decisivo sabato per il Verona, tanti i calciatori di qualità in rosa. La «Ci sono cresciuto e, finché sono ho fatto pure gol, al Verona, che era va farsi pregare per segnare. Ma non Matteo Fontana se vorrà sorprendere l’Inter? compattezza di questi ultimi tempi, stati al mondo, ci hanno abitato i miei un avversario coriaceo, mica facile da dimentico , un altro © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’attaccante ritorna dallo stage Chievo L’ex centrocampista e la gara di Firenze: «Là pensano all’Europa League» diceva "tranquillo, manca an- cora un’ora" e tornavo a dormi- re. Persona educata, schiva, Buso, dai gol in Viola allo staff di Corini per bene. Ho un bei ricordi an- che della coppia Vialli-Manci- ni alla Samp». Allenatori? «Ho cavalcato due epoche. Dalla «Speriamo in una Fiorentina in riserva» marcatura a uomo all’avvento di Sacchi: per un po’ nessuno VERONA — «Sento parlare tus e se la Fiorentina si spre- di squadra alla Sampdoria, al ti, "se vuol prendere un gioca- ci capì nulla. Tanti nomi, Bo- solo di Juve, mai di Chievo…». me il Chievo può avere un’ar- Napoli e in Under 21. Ragazzo tore qui in Veneto prenda Re- skov, Eriksson, Lippi. Alcuni Ergo: «Speriamo si distragga- ma in più. «Per Firenze è la puro, Eugenio. Sempre rima- nato Buso". E Boniperti gli die- lavoravano pochissimo sul no. O che l’Europa League tol- partita del decennio. Tutti ri- sti amici. A novembre la chia- de retta…». Maglie: Juventus, campo, ma poi nello spogliato- ga loro energie mentali». Rena- pensano a quella finale di Uefa mata al Chievo: l’ho presa subi- Fiorentina, Sampdoria, Napo- io erano paterni e ti facevano to Buso, 44 anni, trevigiano, del ’90, all’arbitraggio dell’an- to con entusiasmo. Lavoro sul li, Lazio. Un personaggio dopo esprimere al massimo. Altri ti collaboratore tecnico di Euge- data, al ritorno nel "feudo ju- campo poi la domenica guar- l’altro. «Platini: immenso nel facevano sgobbare e tenevano nio Corini. Uno scudetto con ventino" di Avellino. Io c’ero e do la partita dalla tribuna e gioco ma anche molto lunati- il distacco. La grande forza di la Juve (’85-’86), un Europeo a Torino segnai l’1-1, l’assist prendo appunti su come appli- co, un vero francese, aveva ognuno di loro stava nell’esse- da capocannoniere con l’Un- fu di Di Chiara, che oggi ha chiamo il piano-gara». Una queste battute molto sottili re se stessi». Un altro calcio. der 21 (’92), nello zainetto 310 scritto un libro ricordandola carriera partita dal Montebellu- che piacevano anche all’Avvo- «Eravamo un po’ più ingenui, partite in e 39 gol. Ex come "Quella sporca finale». na. «Straordinaria fucina di ta- cato. Poi Baggio a Firenze. Con di comunicazione non sapeva- Paloschi da Prandelli viola, Buso è entrato nello Ecco, quel ricordo sta renden- lenti, fra i tanti Aldo Serena. lui ho condiviso la camera in mo niente. Oggi sono più im- staff gialloblù nel novembre do ancora più spasmodica l’at- Poi la legge Bosman ha distrut- ritiro. La mattina si alzava a postati, si curano pure i capel- scorso con l’inizio del Cori- tesa della città. «Noi arriviamo to i vivai. Mi prese la Juve che pregare. A quei tempi Bruno li. Se ripenso a certe immagini «Ho risegnato a Perin» ni-bis. Aspetta Fiorenti- nel bel mezzo e vedremo se sa- avevo appena 16 anni. Andò Giorgi ci metteva la sveglia al- d’epoca in cui avevamo i pan- VERONA — Alberto Paloschi è tornato dallo stage a na-Chievo di domenica col te- ranno in riserva e penseranno così: vennero a fare un’amiche- le 6 e mezza, facevamo tre alle- taloncini tirati su fin quasi al- Roma con Prandelli, dove ha ritrovato il portiere del lecomando a portata di mano, già al match di ritorno». Buso vole a Careano di San Marco, namenti al giorno. Quella di l’ombelico…». Genoa Perin: «L’ho sfidato ai rigori, ho segnato ancora» perché stasera c’è l’andata di e Corini. «Primi anni Novanta, un ex dirigente del Montebel- Baggio suonava alle 5.30, apri- Matteo Sorio Europa League contro la Juven- periodo fantastico, compagni luna tirò per la giacca Boniper- vo gli occhi di soprassalto, mi © RIPRODUZIONE RISERVATA

Basket Ieri a Verona il coach degli azzurri, Simone Pianigiani: «Questa è una grande piazza, vogliamo tornare a giocare qui» Altro cognome che inizia per C, stavolta parliamo di David Cour- nooh, play-guardia, classe ’90, na- «Ramagli, l’uomo giusto. Cournooh in nazionale» to a Villafranca, oggi proprio nel quintetto di Siena. Talento di casa VERONA — «La Nazionale a Ve- sponsabile dell’area tecnica della con coach Alessandro Ramagli: so- nostra, la notizia del giorno riguar- rona? Me lo auguro. Il futuro dice Scaligera Basket, Franco Marcellet- no stato io a volerlo, due estati fa, da lui: «E’ convocato al prossimo che giocheremo sempre di più, an- ti, ex tecnico della Scaligera che per lavorare con la nazionale speri- raduno della Nazionale, per lune- che durante l’inverno, quindi si oggi va a caccia di talenti per la Fe- mentale, perché Alessandro è un dì e martedì prossimo, a Roma. moltiplicheranno convocazioni e derBasket provinciale, e il presi- tecnico preparato che in carriera Abbiamo aspettato che finisse il opportunità. Non faccio promes- dente della Fip Verona, Roberto ha mosso tutti i passi, dalle giova- periodo delle Coppe per poterlo se, ma poter tornare in piazze sto- Leoni. Tutti lì per lui. E lui non si nili ad assistente a capo allenato- vedere più da vicino». Uno che sta riche come questa sarebbe molto nega: «La Tezenis? Società solida, re. Un bagaglio di esperienza asso- decollando, Cournooh. Uno parti- bello». bella squadra, ha tutto per giocar- luta, l’uomo giusto per la Teze- to da qui, dal Tosoni Villafranca e Anni 44, toscano di Siena, timo- si fino in fondo la promozione in nis». Pianigiani vuol dire 6 scudet- da questo movimento veronese niere degli Azzurri del basket, coa- A. Dopo l’incontro andrò a cena ti filati a Siena tra 2006 e 2012. che, a oggi, conta: 53 società, 232 ch Simone Pianigiani ritaglia que- Con lui c’era Marco Carraretto, tor- allenatori, 4.700 tesserati fra gli sto pensiero - stupendo per la Ve- nato oggi in riva all’Adige per pro- uomini, 480 fra le donne, 2.950 rona dei canestri - mentre gli stu- vare a riportare la Scaligera lassù iscritti al minibasket per 125 denti universitari di Scienze Moto- ❜❜ dove conta: «Una fortuna per chi istruttori e 74 arbitri spalmati sui rie prendono posto sui gradoni l’allena. Un giocatore il cui valore campionati provinciali, regionali della palestra di via Casorati. Sono La Tezenis? Società aggiunto va al di là della prestazio- e nazionali. «Sempre stata una ter- le tre del pomeriggio, c’è il pieno- solida, bella squadra, ne: per etica del lavoro, assistenza ra fertile», dice Pianigiani. Poi ne e c’è una conferenza dedicata ha tutto per giocarsi all’allenatore e ai compagni più prende il microfono: lo aspettano al «Valore del team: dalla pallaca- giovani, per l’esempio di come ar- gli studenti, Verona aspetta la sua nestro strategie oltre lo sport». fino in fondo la rivare fisicamente a posto a 37 an- Nazionale. Pianigiani stringe mani, firma au- promozione in A ni, uno come Carraretto è insosti- M.S. tografi, saluta Giorgio Pedrollo, re- In panchina Simone Pianigiani, attuale tecnico della Nazionale di Basket tuibile e decisivo». © RIPRODUZIONE RISERVATA