foto Federico Gaetano TMW DOTTOR FOOTBALL n° 17-maggio2013 ma Mensile dicriticaeapprofondimentocalcistico Vladimir PETKOVIC

saranno i giganti del i Re del

g RICHMOND BOAKYE PIETRO LEONARDI mercato mercato azine TUTTO campioni calcio mercato WEB

com

® TMW L’ editoriale magazineTUTTOmercatoWEB com® 2

Editore: TC&C srl Un progetto VINCENTE Sede Centrale, Legale ed Amministrativa o avevamo anticipato a novembre, quan- Strada Setteponti Levante, 114 52028 Terranuova B.ni (AR) do ci rendemmo conto, magari con un ri- Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872 tardo che qualcuno potrebbe considerare Redazione giornalistica colpevole, che le valutazioni effettuate a Tel. 055 9172741 | Fax 055 9170872

ridosso del mercato estivo da parte nostra Sede redazione Napoli L stavano ricevendo ed avrebbero continua- Piazza Municipio 22, di Michele to a mantenere le conferme del rettangolo verde. 81031 Aversa (CE) | Tel. 081 0148867 CRISCITIELLO Quando un progetto è vincente, del resto, è abbastanza sem- Sede redazione Milano plice da intuire. Basta avere fiducia in chi lo porta avanti ed Via Lodovico Settala 8, 20124 Milano Tel. 02 83412081 il resto viene sostanzialmente da sé. Noi l’errore lo avevamo Sede redazione Firenze speso ai tempi in cui Lo Monaco ed il Catania decisero di pun- Viale dei Mille 88, Firenze tare su Montella dopo la parentesi alla Roma, esprimemmo Tel. 055 5532892 | Fax 055 5058133 dubbi che le capacità dell’attuale tecnico dei viola spazza- Direttore Responsabile: rono via dopo poche settimane. Da allora personalmente mi Michele Criscitiello fregio di esserne uno dei più grandi estimatori in assoluto. [email protected] Anche per questo, ed in virtù delle universalmente riconosciu- Redazione: Daniele Pradè Marco Conterio te capacità di , anima e cuore del progetto [email protected] Roma che incantò nei primi anni 2000, la stagione mostruosa Luca Bargellini [email protected] della Fiorentina era veramente difficile da non pronosticare. Chiara Biondini Alla faccia dei fenomeni che dicono che occorre tempo per [email protected] Gianluca Losco assemblare una squadra completamente nuova, Pradè ha [email protected] colpito in estate prima ed inverno poi, per l’assoluto riserbo Hanno collaborato: con cui ha messo a segno colpi che altri ds inspiegabilmente Alessio Alaimo, Simone Bernabei, Ales- più reclamizzati ancora non hanno compreso. sio Calfapietra, Alessandro Carducci, Borja Valero Barbara Carere, Raimondo De Magi- diventa così uno dei centrocampisti dal mi- stris, Cristina Guerri, Gianlugi Longari, gliore rendimento in Italia oltre ad affermarsi come uno Andrea Losapio, Pietro Mazzara, Max dei pezzi più pregiati a livello continentale; Cuadrado Sardella, Alessandro Zappulla. esplode in maniera a dir poco fragorosa attirando su di Fotografi: sé l’interesse di tutte le squadre più blasonate d’Europa; Daniele Andronico, Federico De Aquilani smette i pani dell’incompiuto e si trasforma in Luca, Federico Gaetano, ImageSport, Ag.Photoviews. Nato ad Avellino il leader fuori e dentro al campo; e chissà cosa ci riserverà 30/09/1983, giornalista e il futuro con Giuseppe Rossi e compagnia cantante... conduttore televisivo. Lavora Una squadra vincente e bella da vedere, un gruppo che a Milano, Capo-Redattore Realizzazione grafica: si muove all’unisono e seguendo nel dettaglio i dettami TC&C srl della Redazione calcio di Sportitalia. Direttore Respon- di un Montella ormai maturo per affrontare nuove sfide TMWmagazine sabile di TuttoMercatoWeb e più importanti e più stimolanti. Sempre in viola, ovvia- Supplemento mensile gratuito alla testa- di TMWmagazine mente, qui si parla d’Europa... ta giornalistica Tuttomercatoweb.com®

foto Federico De Luca Testata iscritta al Registro degli Opera- tori di Comunicazione, numero 18246 TMW coPERTINA/Vladimir Petkovic magazineTUTTOmercatoWEB com® 3 nel numero 17 Vladimir Petkovic La Guerra, 3 copertina Valdimir Petkovic la Caritas, 9 editoriale juventus 10 editoriale inter 11 editoriale milan 12 editoriale napoli Roma. 13 editoriale roma Storia di un allenatore 14 editoriale lazio che si è fatto da solo. 15 editoriale estero di Marco Conterio 16 editoriale foto Image Sport - F.Gaetano 17 i Re del mercato Pietro Leonardi 24 i giganti del calcio Renzo Ulivieri 29 saranno campioni Richmond Boakye 37 ti presento i miei Yuri Meleleo alle nubi ai sorrisi. Dai dub- 38 l’altra metà di bi alle certezze. La storia Salvatore Masiello di Vladimir Petkovic è la 39 questione di cuore favola di un self made man, Giacomo Poretti di un uomo che con le sue D forze, con la sua cultura, si 41 social soccer - yourfootball.it 41 la voce del web è fatto da solo. Roma lo accolse titubante, tuttoudinese.it poiché le latitudini svizzere erano incogni- shoTMW - soccerex ta importante per regalare capisaldi ad 42 snap una Lazio bisognosa di ripartenze senza 44 web fototifo intoppi. Il Dottore parla sette lingue, ma 46 recensioni - auguri TMW una in particolare ha sempre accompagna- to la sua vita: quella universale del calcio. TMW coPERTINA/Vladimir Petkovic magazineTUTTOmercatoWEB com® 4

LA GUERRA – Nasce a Sarajevo, in quella sone con basso reddito, di chi aveva dipen- terra ricca di tante meraviglie e di troppe denze, di uomini e famiglie che non potevano insidie chiamata Jugoslavia. Era il 1963, il arrivare a fine mese. Una storia privata, che padre del giovane Vladimir era calciatore, Petkovic racconta senza dettagli, perché fa divenne poi allenatore. Il calcio, la lingua uni- “Non mi sento parte del suo bagaglio umano e dev’esser versale della sua vita, scorreva già nelle sue straniero da buona solo per convincere altri a prendere vene. Petkovic parte lì, da casa sua, quella la sua strada. “Ha lavorato cinque anni da noi dove poi pioveranno bombe e morte, nella nessuna parte” come operatore sociale nella sede di Giubia- carriera da calciatore. Le giovanili del Sara- sco -ci spiega Stefano Frisoli, suo collega ed jevo, un salto al Koper a piantonare il centro- amico nell’associazione umanitaria-. In questo campo della formazione ora nel campionato periodo, Vladimir ha abbinato due vite. Fino sloveno, poi la guerra. Quella che dilania alle cinque operatore sociale di Caritas, dopo un paese, strappa i sogni, annienta le vite. le cinque allenatore. Conciliava le due realtà Quella che abbatte i ponti e costringe chi vi con fatica ma bene, dando importanza ad en- si trova coinvolto, terrorizzato, spaventato, a trambe le cose, senza farci pesare mai niente. scegliere la sua strada: restare e combatte- Si sapeva organizzare molto bene, da persona re oppure andarsene, in cerca di una nuova molto alla mano e capace di costruire relazioni vita. Petkovic aveva vinto un campionato ju- forti quale è. La sua forza è questa, quella di goslavo nel 1985, ma la prima tappa del- costruire un gruppo”. Frisoli spiega, nel detta- la sua nuova esistenza è Chur, un comune di glio, il compito di Petkovic a Giubiasco. “Da trentaseimila anime nel Canton Grigioni. La noi faceva sopralluoghi e con le squadre ester- Svizzera, come nido sicuro, lontano dal fra- ne faceva ritiro e consegna mobili: a Giubiasco stuono e dallo strazio della morte. abbiamo un negozio dove le persone donano oggetti in un negozio dove vengono rivendute. LA CARITAS – Il Chur 97 è la sua prima squa- Lui si occupava del lavoro esterno, del ritiro e dra. Petkovic è un onesto mestierante della consegna. Lo ricordo sempre con grande af- mediana, lì si è trasferito prima che arrivas- fetto, in modo vero: è sempre stato legato alle sero i primi aerei, i primi mortai, prima che cose che faceva, concentrato, senza pensare scoppiasse la Guerra dei Balcani. I genitori al big match della domenica. Viveva bene le rimasero a Sarajevo, ha raccontato il cittadi- due dimensioni, finché ad un certo punto ci ha no del mondo Vladimir in una recente inter- detto che sarebbe andato allo Young Boys: vista a Panorama. “Riuscivo a chiamarli, ma non poteva conciliare questa vita con quella sentivo gli spari in lontananza: per sei mesi, ci da professionista della panchina”. Già. Tra i sentivamo solo tramite i radioamatori”. La car- due, però, è rimasto sempre un rapporto me- riera di calciatore, fatta di gavetta e sudore, raviglioso. “A volte ci sentiamo, ci scambia- dura in totale diciassette anni. Petkovic studia mo qualche messaggio. E’ passato a trovarci poi per diventare allenatore, nel frattempo recentemente, abbiamo mantenuto un legame. si impegna anche nel sociale, con la Caritas, Fa parte del suo modo di essere, quello di dove nasce il soprannome Dottore. Per cinque mantenere le relazioni nel tempo. Una grande lunghi anni, si occupava di povertà, di per- persona, ecco chi è Petkovic”. TMW coPERTINA/Vladimir Petkovic magazineTUTTOmercatoWEB com® 5

CITTADINO DEL MONDO – Vladimir Petko- ro casa sua, anche perché lui lo ha sempre ri- vic parla otto diverse lingue. Serbo, bosniaco, badito, nel corso della sua vita. “Non mi sento italiano, francese, inglese, tedesco, russo, spa- straniero da nessuna parte”. Così si sente nella gnolo. Vladimir Petkovic ha tre cittadinanze Capitale, così si sentirà in qualsiasi sarà la sua diverse: bosniaca, croata, svizzera. Vladimir prossima destinazione. Petkovic è un cittadino del mondo. Perché il mondo è la sua casa, perché quella natia gli LE PANCHINE – Petkovic non ha modelli a cui è stata strappata sotto il frastuono delle bom- ispirarsi. Cerca di prendere il meglio da chi “Ha lavorato cinque anni be ed ha fatto dell’intero globo il posto dove ha incrociato, osservato e studiato, però. Wen- “Firmammo il contratto per con noi alla Caritas di Giubiasco: vivere col sorriso, per sé e per gli altri. Anche ger e Capello, per esempio, sono da sempre il Bellinzona alle sette e mezzo di si divideva tra tecnico ed ope- per la sua famiglia, come la moglia Ljiljana fonti di spunti e idee. Prova a metterle in atto mattina in un albergo: scelse lui ratore sociale”. - Stefano Frisoli, e le due figlie, Ines e Lea. E’ per questo che, dal 1997, quando si siede sì una panchina l’orario”. - Marco Degennaro, uo- oggi, Roma è come Sarajevo, come Bellinzona, senza però appendere le scarpette al chiodo: www.caritas-ticino.ch come Locarno, come Martigny. Roma è davve- con il Bellinzona ricopre il ruolo di allenatore- mo-mercato Sion. TMW coPERTINA/Vladimir Petkovic magazineTUTTOmercatoWEB com® 6

giocatore, poi per cinque anni è il tecnico del CORE DE STA CITTA’ - “L’ho conosciuto in Sviz- Malcantone Agno con cui conquista anche una zera -spiega Flavio Ferraria, amico e consulen- promozione in Challenge League. Fa la storia te di Petkovic, figura fondamentale nel presen- della piccola società biancorossa, tanto da te dell’allenatore-. Ero presidente e dg di un lottare anche per salire in Super League, sin club, lui allenava il Bellinzona. E’ sempre stato quando nel 2004 il Malcantone non si fonde una persona seria, professionale, un uomo che con l’FC Lugano, formando l’AC Lugano. Torna conosce il calcio internazionale e che guarda poi a Bellinzona, dove trova il suo ex allena- molte partite: uno studioso del football”. Già. tore Arno Rossini, che da lì in poi sarà il suo Cittadino del mondo, cittadino onorario del fedele vice, sino all’esperienza della Capitale. pianeta calcio. La bandiera che si sarebbe Qui scopre anche Senad Lulic, bosniaco fuggi- aggiunta, di lì a poco, nell’atlante delle emo- to in Svizzera anche lui, storie parallele che si zioni di Petkovic è quella italiana. “Ho avuto incrociano nuovamente anche a Roma, sponda io l’idea Lazio -spiega Ferraria-: mi sono visto Lazio. Poi lo Young Boys e le prime esperien- con Vlado per un caffè, vicino Locarno, e gli ho ze in Europa, l’esonero nel maggio 2011 e la spiegato tutto. Ci abbiamo provato, è iniziata Turchia. Vola al Samsunspor, aperitivo di nuova eravamo io, il mio ds di allora Bignotti e Petko- per gioco, quasi, poi la realtà ha preso piede esperienza in una casa diversa da quella pre- vic. Gli dissi: ‘dimmi tu a che ora preferisci, e lui ha avuto i contatti diretti con la società cedente, visto che qui resta solo per sei mesi. non ci sono problemi’. Mi disse ‘sette, sette e biancoceleste. Io ho mandato una lettera di Poi torna in Svizzera, grazie a chi l’aveva co- mezzo all’albergo’. Di mattina, però... Il per- presentazione a Lotito, il 15 maggio c’è stato nosciuto molto prima. “La prima volta eravamo corso con Vlado fu bellissimo, riuscimmo anche il primo incontro e da lì è nato tutto”. Adesso a Bellinzona – ricorda Marco Degennaro, ex a salire in A nel 2008 dopo lo spareggio. Poi Petkovic abita vicino a Formello, zona del cen- uomo mercato del club elvetico ed ora al Sion-. ci ho giocato tre-quattro volte contro, quando tro sportivo della Lazio. Casa e lavoro, lavoro Stavamo attraversando un periodo di risultati era allo Young Boys, poi è andato in Turchia e casa. Perché le favole si costruiscono anche deludenti, lui aveva fatto bene a Lugano ed e poi...”. Già, poi. Poi il Sion, quasi come una così. Sudore, fatica ed impegno. E’ la favola era senza squadra. Ci incontrammo in città, nuova missione, perché di quello si trattava. del Dottor Football. all’Hotel Sereda. Era la stagione 2005-2006, “Ci dettero trentasei punti di penalizzazione -ricorda Degennaro-: dal secondo, finimmo al penultimo posto e dovevamo giocare quattro partite e ci serviva un motivatore, un leader. Al club dissi chiaramente: ‘la persona giusta è Petkovic’. Stavolta scelse l’orario il presidente, ci vedemmo a Locarlo e lui ci chiese un attimo per riflettere, visto che aveva già i primi con- tatti in essere con la Lazio. Poi accettò ed in pochissimo tempo salvò il Sion, in quattro par- “Petkovic-Lazio: ho avuto tite. Il passaggio in biancoceleste -chiosa-, l’ho quest’idea ed ho mandato una let- vissuto da amico di Vlado: ha sempre vissuto tutto bene, serenamente. Era sì teso, ma anche tera di presentazione a Lotito”. tranquillo, è riuscito a guidare il Sion alla sal- - Flavio Ferraria, consulente Petkovic. vezza ed a condurre le trattative con massima serenità”. TMW coPERTINA/Vladimir Petkovic magazineTUTTOmercatoWEB com® 7

“Il Dottore parla sette lingue, ma una in particolare: quella universale del calcio”

TMW Sera eOdeonTV. con ilCorrieredella 2008, Collabora toMercatoWeb nel aTutcollaboratore - approdare come te localiprimadi lavora intesta- 23 giugno1984, a BergamoNato il di Andrea LOSAPIO ma intreccio Nedved-Marotta-Ibra Il mercato ègiàpartito carte delle tre Il gioco ancora inferiore rispettoai top team.Probabilmente sisente rendel’ideadiuna squadra che Germania di neocampioni i con sfida doppia la approcciato ha Conte (nonostanteabbia poi utilizzatoledue punte) appoggiare Vucinic.La mentalitàprovinciale concui per sullatrequarti pensare dispostare Marchisio che non tuttiinsieme, maquasi–haunavalenza diversa lità digiocare con Robben, Ribery, MullereKroos – almomentomancano. Avereche offensivi lapossibi- questa squadra habisognodiinterpreti capire che nentali? L’esempio delBayern per Monaco è chiave nelle competizioni interconti- per primeggiare anche delle grandi d’Europa. divedere ibianconericomegliuniciavversaririschia per un’ipotetica lotta Champions che sidenti – nonché penderà molto dall’intenzione di investire dei due pre- lontani competitorper il prossimo campionato – di- MilaneNapoliappaiono tempo dimercato, perché laLigue1intasca.Insomma,ègià ma hacomunque United le altre, ilPSG sta faticando più del previsto e poco più. Barcellona, Bayern Monaco, Manchester vivere di noia per la presenza di un padre padrone M g azine TUTTO mercato WEB

che ha visto tuttiigrandi campionati che trastataA inunanno dellaSerie nuovo scudettoperlaJuventus di un 2012/2013 manda agli archivi atematica o menolastagione com ® Cosa serve a questa JuventusCosa serve , dominatrice incon- , , Zlatan Ibrahimovic servono interpreti offensivi “Per competere inEuropa come quelli delBayern”

foto Giuseppe Celeste/Image Sport Gotze o Falcao, Ibra val beneuna messa. soloMario doveacquistare èquasiimpossibile anche magre,tappa della suacarriera. Inannidivacche ta parigina – eaccettare Torino come ultima grande dimezzarsi gliemolumenti–magari tramite buonusci- il cartellino.Poi lostesso calciatore dovrebbe quasi di Ibra, abbassando di fattoleproprie preteseper rebbero di dovere pagare un’enormità per l’ingaggio - rischie alizzazione. Lo è, chiaramente, ma gli sceicchi sembrerebbeeconomico un’operazione re- difficile di nei prossimi mesi. mi fandelcentravanti delPSGevorrebbe allenarlo con Antonio Conte, l’allenatore èuno dei pri- perché Ibrahimovic aTorino. Enoncisono contrasti nemmeno aprire conilbotto,e portarsi con Agnelli, diconcerto bilancio.care il DunqueNedved dirigente vorrebbe hannoaumentatolaqualitàmedia senzaintac- – che dialcunegrandi operazioniin virtù –Pogba in primis rimarrebbe saldo al suopostodiuomomercato che Anzi, Nedved pare prossimo all’incarico, con Paratici scadenza a giugno eilrinnovo nonècosìscontato. mettere ordine, ildg bianconero ha un contratto in Provando anello dicongiunzionefra ledueparti. a pennarello rosso, il nomediNedved come cerchiando conil realtà dellecose–sottolineanoquestorapporto Voci spesso fotografano bene la di corridoio – che Italia eMarotta hauncontratto inscadenza 2013. la tendenza. Ibrahimovicfuoriclasse comeZlatan rore in sé e per sé, ma nemmeno l’inserimento di un nonuner è piùun’ammissionedi colpevolezza che A proposito, losvedesein vuoletornare Da un punto di vista prettamente editoriale Pavel Nedved puòspostare juventus 9 - foto Daniele Buffa/Image Sport TMW editoriale inter magazineTUTTOmercatoWEB com® 10 avanti con Hugo Campagnaro

Strama Sport foto D. Buffa/Image di Gianluigi Nonostante un campionato al tenzione di portare avanti comunque vada. LONGARI Troppo indigesta la possibilità di vedere Stramaccioni di sotto delle attese il numero affermarsi altrove, o troppo scomoda la personalità uno nerazzurro ha deciso di di allenatori più blasonati e poco inclini a sposare il continuare col tecnico ROMANO nuovo low profile dettato da corso Vittorio Emanuele? Al mercato l’ardua sentenza. già successo, inutile negarlo. Non sa- Del resto, i cambi repentini non sono mai mancati rebbe una novità, o perlomeno un nei canovacci delle estati interiste, ed è anche e inedito, quello di una riconferma di soprattutto per questo che è bene non sottovalu- un tecnico di cui il Presidente Moratti tare alcun tipo di alternativa. Il nome di Mazzarri ' non è convinto. Un film già visto dal ha però perso quota rispetto a qualche settimana E finale assicurato, sia per l’esperienza fa, complice il biennale da 3,5 milioni a stagione dell’allenatore in questione, che solitamente intorno a proposto da De Laurentiis; Blanc non allena un club fine novembre può già tranquillamente dedicarsi ad da tre anni e non ha dimostrato di saper reggere altro rispetto ai problemi di casa Inter, sia per quanto a dovere quella pressione spasmodica che in casa concerne l’annata nerazzurra: in quei casi mai soddi- Inter è il pane quotidiano; Simeone ha appena rin- sfacente (Leonardo a parte). novato con l’Atletico Madrid e la candidatura di Una storia che potrebbe ripetersi, perlomeno per la Zeman sembra essere quel semplice diversivo che scelta di puntare ancora su Andrea Stramaccioni no- mai prenderà quota. nostante sembrerebbero davvero tanti i motivi alla L’indizio principale che fa propendere per la confer- base di una decisione diversa, ma che pare differen- ma di Strama giunge infine dal mercato: cinque i colpi Nato a Milano il ziarsi dal passato per un aspetto dall’importanza ba- già messi a segno dall’Inter, tutti approvati e concor- 18 agosto 1986, silare: questa volta Moratti ha davvero fiducia. vive e lavora nella dati con l’attuale guida tecnica. Laxalt si è addirittura I detrattori di Strama giudicano inspiegabile questa sua cittá dal 2010 già allenato con i suoi nuovi compagni, Campagna- dedizione del solitamente molto più risoluto massimo per la redazione ro ha la duttilità per passare dalla linea a quattro di Sportitalia e dal dirigente interista nei confronti di un tecnico che in ef- a quella a tre proprio come ama fare Stramaccioni, 2006 per quella di fetti non è stato protagonista di una stagione all’al- Andreolli idem e la coppia argentina Icardi-Botta è Tuttomercatoweb. tezza delle aspettative; d’altra parte chi ha conosciu- Esperto di mercato, stata voluta con forza dal tecnico romano. to nel dettaglio le metodologie dell’attuale allenatore partecipa quotidia- Se tre indizi solitamente fanno una prova, in questo nerazzurro lascia intendere come le colpe dello sface- namente alle tra- caso ce ne sono decisamente di più, sempre che l’in- smissioni calcistiche lo 2012-2013 siano tutt’altro che ascrivibili a lui. Una “Cinque i colpi già messi gresso di nuovi capitali solidi e consistenti non possa Calcio€Mercato e corrente di pensiero, quest’ultima, che sembra indiriz- modificare in maniera repentina il profilo e l’appeal Speciale Calciomer- zato a sposare lo stesso Moratti che non ha perso nel a segno, tutti approvati cato in onda sull’e- di una squadra che ha la necessità assoluta di ritro- corso dell’anno e non perde nemmeno ora, l’occasione dall’attuale allenatore” mittente televisiva vare la sua grandeur. Quale che sia il tecnico depu- nazionale per ribadire fiducia assoluta in una scelta che ha in-

foto Giuseppe Celeste/Image Sport tato a guidarla a partire dalla prossima stagione. TMW editoriale milan magazineTUTTOmercatoWEB com® 11 IL FULMINE e Clarence Seedorf BERLUSCONI di Pietro Il presidente vuole tornare al MAZZARA “Milan ai milanisti” ma Galliani vuole tenere saldo Allegri

l futuro a fine stagione, ora tale af- foto Giuseppe Celeste/Image Sport fermazione sembra diventata un come coach delle prime squadre senza affiancamenti. punto fermo. Massimiliano Allegri Insomma, Berlusconi vuole in panchina uno che abbia il si trova nella scomoda posizione tra Milan tatuato sulla pelle e interrompere un rapporto, l’incudine e il martello in quanto le quello con Allegri, mai decollato fino in fondo. Ma c’è I voci che vogliono un Silvio Berlusco- da sovrastare l’ostacolo Adriano Galliani. L’ammini- ni intenzionato ad avvicendarlo con Clarence Seedorf stratore delegato del Milan è fermamente convinto si fanno sempre più insistenti. L’allenatore del Milan, della sua scelta e la porterà avanti e, come detto, fino al 2014, in teoria sarebbe lui ma questo pres- farà ancora da parafulmine al suo protetto anche sing mediatico da parte del numero uno di via Tu- se nel settore giovanile c’è anche un altro cavallo di rati, che è ha cambiato idea espressa in conferenza razza che sta venendo fuori come allenatore ovvero stampa pre derby a dopo la sconfitta di Barcellona . Insomma, tra “il Milan ai milanisti” con i catalani, potrebbe cambiare le carte in tavola. e il continuare con Allegri, si preannuncia una lunga La sua missione personale, adesso, è quella di cen- estate caldissima per quel che riguarda la guida tec- trare il terzo posto per portare il Milan ai play-off nica rossonera della prossima stagione anche se, con- Champions della prossima estate. Con o senza di lui siderando il progetto giovani, Max è l’uomo giusto al Collaboratore posto giusto perché nessuno come lui, negli ultimi tre di MilanNews.it. questo, ancora, non è dato saperlo. Adriano Galliani Corrispondente e si sta facendo in quattro per proteggere il suo alle- anni, ha lanciato giovani in prima squadra. Ha saputo radiocronista per natore ma davanti al pressing del Presidente, che già aspettare e far crescere quei prospetti che poi, come Radio Sportiva. ha avallato la conferma di Allegri dopo la sconfitta De Sciglio e El Shaarawy, sono divenuti punti fermi Opinionista per interna con la Fiorentina, potrebbe cedere. I dubbi di questa squadra. Restiamo in attesa e vigili su una Odeon TV e Ra- situazione stranissima che, ciclicamente, tiene banco in dio Radio. Scrive permangono anche perché, in queste acque, è difficile per Panorama.it. persino pensare di proporre ad Allegri un prolunga- casa rossonera perché quando il Presidente parla, di- Ospite a Milan mento dell’accordo contrattuale che fino a un mese fa rettamente o dai corridoi romani nei quali si confida Channel. E’ tra i sembrava cosa scontata. Seedorf, uomo di carisma e con i suoi collaboratori, vuol dire che qualcosa bolle in principali cono- di grande impatto mediatico, è il prescelto ma non ha pentola. Vedremo che l’acqua berlusconiana partori- scitori del settore rà qualcosa oppure se Allegri riuscirà a mantenere la giovanile ros- ancora il patentino da allenatore così come non lo ha “Si preannuncia una sonero. Inviato Mark van Bommel mentre sta ulti- lunga estate caldissima” saldatura che lo stesso Adriano Galliani gli ha fatto al seguito della mando il corso per ottenere il patentino di allenatore alla panchina del Milan. Ma si sa, Berlusconi quando squadra. di prima categoria che gli consentirebbe di esercitare Sport foto Daniele Buffa/Image vuole cambiare qualcosa, a torto o a ragione, lo fa. TMW editoriale napoli magazineTUTTOmercatoWEB com® 12 E’ giunta Edinson Cavani l’ora della di Raimondo DE MAGISTRIS scelta Mese decisivo per il Napoli: scelta di chi dovrà guidare la squadra. Dopo aver sbagliato per due stagioni, Sabatini e Baldini non in bilico il futuro del mister possono più permettersi errori e Mazzarri, in tal senso, giunta l’ora della decisione, di rom- rappresenta l’usato garantito. Gioco, risultati e men- pere gli indugi e annunciare quale talità vincente. A Trigoria sanno perfettamente che il futuro lo attenderà. Dopo mesi di tecnico di San Vincenzo sarebbe la scelta migliore per indiscrezioni e risposte ripetute in far crescere un gruppo di giovani dalle potenzialità ' fotocopia, Walter Mazzarri è pron- finora solo intraviste. Nel mezzo ecco l’allenatore che, E to a svelare se la sua avventura a tra una dichiarazione e l’altra, dissemina indizi. “Il mio Napoli è giunta al termine o proseguirà anche il pros- futuro non dipende da De Laurentiis”, ha detto subito simo anno. “Vi dirò tutto a fine stagione”, continua a dopo la vittoria contro il Pescara. A sottolineare che ripetere il tecnico toscano ormai da mesi. Ora, però, l’incontro col presidente per discutere l’accordo eco- che alla fine del campionato mancano poche giorna- nomico non sarà determinante per la sua scelta. Serve te le possibilità che questa scelta venga comunicata una squadra competitiva ed ecco il secondo indizio: con qualche giorno d’anticipo sono concrete. Tutto “Per sostituire Cavani c’è bisogno di un attaccante con dipende dal secondo posto, dalla conquista di quei caratteristiche ben precise”. Consapevole che il Mata- punti che con matematica certezza permetteranno al dor andrà via, Mazzarri vuole le giuste rassicurazioni Napoli di tornare in Champions League dalla porta sui nomi su cui il Napoli punterà per sostituirlo. E qui si principale. In attesa della risposta definitiva non ci arriva al nocciolo della questione: quanto è disposto a resta che frugare tra gli indizi, capire cosa c’è dietro spendere sul mercato Aurelio De Laurentiis? E’ questo a quelle frasi sibilline che qui e lì Mazzarri dissemi- il punto su cui Mazzarri vuole certezze. Basta dover na quando deve parlare del suo futuro. Prima, però, fare come lo scorso anno quando si trascurò il campio- partiamo dalle certezze: Aurelio De Laurentiis vuole nato per fare bella figura in Champions. Basta dover Nato a Napoli il trattenerlo ed è pronto a cedere alle richieste econo- fare come in questa stagione dove una priorità chia- 10/03/88, colla- miche del suo allenatore. Per il patron del Napoli fa mata ha avuto come conseguenza quella di boratore di Tutto- poca differenza se il nuovo accordo sarà biennale o rimediare figuracce su figuracce in Europa League. Si mercatoweb.com dal 2008. Esperto triennale, la sua priorità è la permanenza dell’attuale “Mazzarri vuole un Napoli tornerà nella massima competizione continentale dal- di calciomercato tecnico che in quattro anni ha portato risultati e dato forte e competitivo la porta principale e Mazzarri vuole un Napoli forte e per Radio Incontro alla squadra una mentalità vincente. Per la seconda su tutti i fronti”. competitivo su tutti i fronti. De Laurentiis dovrà fornire e Radio Sportiva, certezza bisogna spostarsi qualche chilometro più a rassicurazioni in questo senso altrimenti la Roma – club collabora con Tutto- Nord, più precisamente a Roma dove il club gialloros- che ha speso sul mercato circa 115 milioni di euro napoli.net. so per il terzo anno consecutivo si trova dinanzi alla Sport - 2 foto Daniele Buffa/Image negli ultimi due anni – sarà la sua prossima squadra. TMW editoriale roma magazineTUTTOmercatoWEB com® 13 Allegri: un tecnico giovane, vincente e con la per- Aurelio Andreazzoli sonalità giusta per stare in una piazza come Roma. L’unico piccolo, insignificante, dettaglio riguarda il Rebus Milan, al quale l’allenatore livornese è legato da un contratto che scadrà nel 2014. In questi mesi qualche frizione con Silvio Berlusconi ha reso meno Toscano sicura la sua riconferma anche se i risultati stanno di Alessandro dando ragione all’ex tecnico del Cagliari, che ha CARDUCCI dovuto affrontare una profonda opera di rinnova- per la mento della rosa, che ha svuotato il Milan di pa- recchi campioni. Nonostante ciò, i rossoneri dopo un pessimo inizio hanno saputo rialzarsi e non può non essere sottolineata la mano di Allegri, bravo a ridi- Panchina segnare la squadra dopo un iniziale sbandamento. Difficile la conferma di Il suo futuro verrà definito solamente a fine stagio- Andreazzoli. In pole Allegri ne e, nel frattempo, la Roma continua a guardarsi attorno, un pochino più a Sud della Capitale, più ma occhio a Mazzarri precisamente a Napoli, dove Mazzarri potrebbe rima la scommessa , poi salutare tutti e tentare una nuova esperienza dopo l’utopia Zeman. In questi primi due aver dato tutto alla causa azzurra. L’allenatore di anni di gestione americana, la diri- San Vincenzo vorrebbe tentare il salto di qualità e, genza ha provato a portare il bel se i campani dovessero vendere Cavani, è possibile calcio a Roma, cercando di propor- che il tecnico possa essere allettato da un’altra so- P re un calcio offensivo e rivoluzio- cietà. Si parla molto dell’Inter ma piace anche alla nario. I risultati hanno dato torto e, per il prossimo Roma. Il suo marchio di fabbrica non è certamente anno, la scelta ricadrà su un tecnico collaudato che il bel gioco ma i risultati sono dalla sua parte. Non possa abbinare l’estetica alla concretezza e che ha mai fallito una stagione e ha portato il Napo- abbia, possibilmente, esperienza nel nostro calcio. li a giocarsi concretamente lo scudetto, arrivando Aurelio Andreazzoli si giocherà la sue possibili- inoltre fino agli ottavi di Champions e sfiorando i tà nel finale di stagione e nell’attesissima finale di quarti di finale, sfumati solo ai supplementari contro contro la Lazio, ma non sembrano molte il Chelsea. Gli viene però rimproverato di non voler le possibilità che il tecnico toscano possa rimanere lavorare con i giovani. Un sacrilegio, questo, per Nato a Roma il 25 gennaio 1986, sulla panchina giallorossa. Andreazzoli non ha fat- un club come la Roma che sta puntando moltissimo giornalista pub- to assolutamente male: ha ricompattato un gruppo sui ragazzi di qualità da far crescere: “In linea di blicista all’età di uscito con le ossa rotte dall’esperienza zemaniana, massima, dico che ho valorizzato tantissimi giovani vent’anni, inizia a ha ridato fiducia ai giocatori chiave, ha adattato – si è difeso recentemente Mazzarri - per stare a collaborare con il la Roma anche alle caratteristiche degli avversari, certi livelli servono calciatori forti, difficile vincere il Corriere Laziale. Ospite per il cal- cambiando modulo secondo necessità ed ha ascol- campionato con una squadra composta interamente ciomercato a Radio tato tantissimo i giocatori. I risultati sono migliorati da giovani”. Il club giallorosso dovrà però sbrigarsi Sportiva, è collabo- ma l’impressione è che la proprietà cerchi un alle- “Non si può più sbagliare” e sciogliere a breve le riserve: bisogna program- ratore di Vocegial- natore di esperienza e con qualche panchina in più mare la nuova stagione e, questa volta, non si può lorossa.it dal 2010. in serie A. L’identikit ideale porta a Massimiliano foto Giuseppe Celeste/Image Sport più sbagliare. TMW editoriale lazio magazineTUTTOmercatoWEB com® 14 Petkovic Vladimir Petkovic dentro o di Alessandro Igli Tare e Claudio Lotito foto G. Celeste/Image Sport esaltato una piazza. Un girone di andata giocato alla ZAPPULLA fuori stregua delle grandi. Mezzo campionato per mina- re leadership consolidate e accendere folli speranze. Un TORNEO fra luci ed ombre. Vlado e la sua Lazio, contro tutto e tutti e addirittura contro se stessa. Un girone di ritorno che rappresenta il destino legato al trofeo da l’altra faccia della medaglia, che sa di fallimentare. contendere alla Roma in finale Il lato oscuro di una stagione insomma, che Vladimir Petkovic ha dovuto ingoiare amaramente. Lotito e i n casa Lazio l’incertezza vige so- suoi dilemmi di mercato. Lotito e le sue liti intestine vrana. Delusione, rimpianto e nello (vedi Diakitè e Cavanda, ndr) a complicarne l’operato stesso tempo speranza. La stagione e un ruolino di marcia che sa di retrocessione. Fuori biancoceleste è giunta amaramente dall’Europa League sulla soglia delle semifinali e lon- al desio per il terzo anno consecutivo. tano anni luce dalla Champions, Vladimir Petkovic è I All’orizzonte si materializza l’imma- chiamato a ricompattare un gruppo e ad invertire la gine di una finalissima formato derby capitale, che marcia proprio a ridosso del traguardo. Dalle stelle potrebbe rappresentare il salvagente di un’intera sta- alle stalle, per risalire ancora e ripiombare a terra. gione. Sulla panchina biancoceleste un uomo all’ap- Un saliscendi di emozioni e di risultati, più repentino parenza duro, dallo sguardo quasi di ghiaccio, che ha di una montagna russa. Petkovic è abituato alle sfi- preso per mano in questo campionato il progetto La- de e sa come vincerle. Per schiarire l’orizzonte dovrà zio: Vladimir Petkovic. Componenti, aspetti, tesserine farlo ancora. Il contratto scade a giugno 2014, ma di uno stesso mosaico, che assemblati insieme non la- questo non significa che il suo futuro possa conside- sciano trasparire l’immagine della Lazio che verrà. La rarsi certo. Si era parlato di rinnovo, di adeguamento sfida di Vlado al campionato più difficile del mondo di contratto, ma oggi la sensazione è che lo scenario partì da semplici cose. Il calcio come scelta esistenzia- dovrà coronarsi di risultati importanti. Il fato gli ha Nato a Roma il 22- le, il calcio come parafrasi di vita. “Giocare, domina- dato la Lazio, lo stesso fato rischia di togliergliela. 09-1975. Radio- re, combattere, impegnarsi e non mollare mai…”, così Mai era accaduto in quasi 90 anni di storia calcistica cronista e condut- nel quotidiano, così nel rettangolo verde. Petko e il tore su Radio Sei romana. Mai Roma e Lazio si sono contese in una fi- (radio dei laziali) suo background, Petko e i suoi trascorsi nella Caritas, nale un trofeo così importante. E Petkovic ? Lui ci sarà. dal 2010. Redat- Petko e la sua sbandierata mentalità vincente. Uomo Il direttore d’orchestra di Sarajevo è pronto a stupire tore de Lalaziosia- semplice che buca le copertine patinate del football col suo spartito. “Dominare con coraggio e non molla- monoi.it dalla data dei ricchi e potenti. Persona comune che conquista un “Futuro incerto nonostante il re mai…”, motti scolpiti, frasi che riecheggiano. Petko di fondazione Ago- ambiente amareggiato per la Champions sfuggita contratto scada a giugno 2014” sto 2008. Giornali- si prepara all’ennesima sfida. La più emozionante, la sta pubblicista dal sul fotofinish a Edy Reja. Battaglie e vittorie, sfide e più importante, quella decisiva. Vlado vuole vincere, successi, la cura Petkovic ha acceso i riflettori e ha 2005. foto Image Sport Vlado vuole restare. TMW editoriale serie b magazineTUTTOmercatoWEB com® 15 UN NUOVO Piero Camilli ANNO ZERO? di Gianluca Il Grosseto retrocede LOSCO dopo sei anni.

Dilemma Camilli Francesco Moriero foto Federico Gaetano poco più di quattro mesi. Difficile stare dietro ad una ei anni fa il Grosseto tornava in Se- rivoluzione dopo l’altra: compresa quella del mercato rie B dopo un’annata da incorniciare: di gennaio, nel quale parte Sforzini (che resta ancora vittoria del girone A della Serie C1 oggi il miglior marcatore della squadra in campiona- e vittoria successiva anche della Su- to) e arrivano, fra gli altri, Cosenza, Belardi, Brugman, percoppa di Lega. Da allora i ma- Soddimo, Gimenez, Feltscher e Piovaccari. I risultati S remmani non hanno mai rischiato di continuano a non arrivare, il ritorno di Francesco retrocedere, anzi in un’occasione la squadra si è gio- Moriero (11 febbraio) rappresenta forse una boc- cata anche i playoff per la promozione in Serie A nel ciatura di quanto fatto fino a quel momento mi- derby con il Livorno. L’anno scorso la società festeg- sto ad una certa rassegnazione. Ed il finale non giava il centenario dalla fondazione del 1912. Poi il regala sorprese: il Grosseto centra, anzi, il filot- dramma: nell’ambito del Calcioscommesse, il Grosseto to da record di sconfitte ed il pensiero di Camilli viene retrocesso in Lega Pro, poi, dopo il ricorso alla non lascia spazio ad interpretazioni: “Gli arbitri ci Corte di Giustizia Federale, viene ripescato in Serie B hanno condannati, regalo il Grosseto”. con sei punti di penalizzazione. Ma sarà vero? Il vulcanico presidente spesso si è la- Nato a Firenze Da qui si può partire per analizzare una stagione co- sciato andare in dichiarazioni colorite: “A fine stagione il 16 novembre minciata male e finita peggio, con la retrocessione in lascio tutto”, “Se retrocediamo è colpa del sistema”, 1982, inizia a la- vorare nel mondo Lega Pro con cinque torni di anticipo. Come mister vie- e ancora “Penso di lasciare il calcio, mi sono vera- del giornalismo ne scelto Francesco Moriero, il mercato non vede sus- mente rotto le scatole” (questa del maggio 2012). I calcando i campi sulti, ma l’ultimo giorno arriva un giocatore di grande primi sintomi di malessere sono addirittura del 2009, del calcio giova- esperienza come Gennaro Delvecchio. In campionato dopo l’eliminazione ai playoff da parte del Livorno. nile per Calciopiù. il Grosseto non inizia malissimo, ma i troppi pareggi Da sempre abituato a lottare, resta difficile credergli Successivamente si affaccia al mon- accumulati fanno restare i toscani nei bassifondi della anche questa volta; del resto un addio di Camilli sa- do del web con classifica (la penalità pesa come un macigno). La pa- rebbe una grave perdita per il Grosseto. Acquisito nel FirenzeViola.it e rabola discendente è iniziata e non si fermerà più. A 2000, il club maremmano è passato da una situazione CalcioNews24. poco servono i continui esoneri, le scosse attese solita- “Il vulcanico presidente quasi tragica (la militanza nei campionati dilettantisti- com prima di ap- Mo- ci) alla Serie B nel giro di sette anni. E ora c’è da ri- prodare nel 2010 mente dopo un cambio di guida tecnica mancano. spesso si è lasciato andare programmare quasi tutto, perché ripartire dalla Lega alla redazione di riero resiste fino al primo ottobre, Somma fino al 19 in dichiarazioni colorite” Tuttomercatoweb. novembre, Magrini viene esonerato il 18 dicembre. Pro non è affatto facile; e con un eventuale cambio

com. Leonardo Menichini rappresenta il quarto tecnico in foto Federico Gaetano delle alte sfere tutto si complicherebbe ulteriormente. TMW editoriale estero magazineTUTTOmercatoWEB com® 16 mister 21 milioni di euro e baluardo della mediana Juan Manuel Mata del Manchester City, fa parte di questa nidiata. Il Real lo ha fatto esordire tra i professionisti: tre par- ERRORI REALI tite e poi via, prima in prestito, poi per 2,5 milioni di Mata, Javi Garcia, Negredo, euro all’Osasuna. Javi, però, meraviglia, per 4 mi- Soldado, Borja Valero: lioni il Real lo riprende ma per 7 lo rivende un anno cinque talenti del vivaio dopo al Benfica. Che gode e, poi, incassa. Roberto di Marco sui quali il Real Madrid Soldado, invece, arrivò a quindici anni a Madrid: con CONTERIO i giovani segnava valanghe di gol, in prima squadra non ha creduto. esordì pure in Champions League, segnando alla pri- ma. Niente da fare: nel luglio 2008, vola al Getafe alattici sì, lungimiranti no. Quanto per 4 milioni, il Valencia lo prende nel 2010 per 10 sono lontane, Barcellona e Madrid. milioni ed ora è uno dei migliori cannonieri spagnoli La prima fa dei giovani, dei cante- in attività. Lo stesso vale per Alvaro Negredo. L’e- rani, dei talenti che saranno, il pro- sordio tra i professionisti, in verità, arriva col Rayo prio caposaldo. Xavi, Iniesta, Messi. G Tre tenori che fotografano al meglio la filosofia di una realtà, di un progetto, quasi di una religione calcistica. Alvaro Negredo. Roberto Solda- do. Javi Garcia. Juan Mata. Borja Valero. Cinque prime voci, tenori del football, gente che dà del tu al pallone, che il Real Madrid si è lasciato sfuggire. Tanto per spiegare quanto non sia vero l’assioma che racconta di come si impari dagli errori. Si imparano gli errori, semmai, ma difficilmente come correggerli. Il discorso non tocca i vari Esteban Cambiasso, Arjen Robben, Wesley Sneijder ed altri talenti persi per strada. Nossignore: i cinque di cui sopra sono cante- rani persi per strada, per mancanza di fiducia, per Borja Valero foto Alberto Lingria/PhotoViews Nato a Firenze il mancanza di progettualità. Perché il tutto e subito, Vallecano, ma il Real lo prende nel 2005, a vent’an- 5 maggio 1985, in casa Real, è sempre stato ideale dogmatico, tra i ni, per farlo giocare con la squadra B. Due anni di collabora con Tut- miliardi di pesos prima ed i milioni di euro ora. Par- gol, poi va all’Almeria per 3 milioni e nel 2009 vie- tomercatoweb.com tiamo da Juan Manuel Mata Garcia. Centosettan- ne ricomprato per 5 e ceduto a 15 al Siviglia. Coi dal 2011. Inizia ta centimetri di talento e fantasia, ventisette milioni con Firenzeviola. biancorossi, la ‘Belva’, segna però praticamente un it, per poi colla- di euro più fior di bonus che il Chelsea ha pagato gol ogni due partite. Affare a metà, mentre cade borare con Radio al Valencia nell’estate del 2011: un affare fruttato nel vuoto l’ipotesi di un futuro in bianco per Borja Blu, Lady Radio e bene, vista la Champions conquistata, visto che Mata Valero. Il Real lo abbandona giovanissimo, nel 2007, La Nazione. Ora “Bastava guardarsi in è stato votato calciatore dell’anno del club. A Ma- quando lo lascia andare gratuitamente al Maiorca. firma de Il Mes- drid sbocciò tra i giovani, stupendo osservatori ed casa, forse, per saggero e Leggo, Storie di retrobottega, di una società tanto forte, è stato speaker e ammiratori. Niente da fare: i Blancos non credevano riconoscere il talento” tanto stellare, quanto poco lungimirante. Bastava conduttore per Ra- in lui, i Pipistrelli sì e lo presero grazie ad una clauso- guardarsi in casa, forse, per riconoscere il talento. dio Sportiva. la nel contratto. Francisco Javier Garcia Fernandez, foto Daniele Buffa/Image Sport foto Daniele Buffa/Image Cinque tenori così, in fondo, non nascono tutti i giorni. i Re del mercato / Pietro Leonardi TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 17 Pietro Leonardi Il mercato a tempo di musica

di Cristina Guerri - foto Daniele Andronico

a bruciato le tappe, piom- bando a soli 33 anni in Serie A nell’Empoli sotto la guida di Fabrizio Lucchesi. Dopo la crescita Nel Parma ha conso- H lidato le sue capacità. “Ma considero il mio maestro Allodi, non Moggi. Con lui ho senza dubbio accresciuto il mio ba- gaglio”. Pietro Leonardi racconta la sua vita, una vita prestata al calcio fin da giovane. Anche se il suo destino pote- va essere affidato alla musica. “I miei più grandi amori erano la musica e il calcio. Studiavo e lavoravo nella realtà mu- sicale, però oltre che a giocare a pallone mi divertivo ad allestire le squadre di dilettanti i Re del mercato / Pietro Leonardi TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 18

all’interno della società dove sono cresciuto, hanno fatto sì che diventasse quello che è ora”. quella del Monterotondo. In quella stessa so- cietà arrivò in seguito un gruppo importante, Come mai lasciò l’Empoli? che aveva voglia di crescere: è nata questa “Questa è un po’ la storia della mia carriera. opportunità, quasi casuale, di lavorare nel All’Empoli, così come alla Juventus e all’Udinese, mondo del calcio. Da li è partito tutto”. pensavo che il mio ciclo fosse terminato. L’anno in cui lasciai l’Empoli arrivò l’opportunità di fare Quale strumento suonava? il direttore generale in una società di Serie B e “Suonavo il clarinetto, ma non cantavo. Non avevo l’ho colta: ecco perché ho scelto il Savoia”. una bellissima voce. Come musicista ho insegnato per cinque anni in vari conservatori, dall’accade- Non è andata male: dopo è arrivata la Ju- mia di Santa Cecilia, alla Rai. Poteva esserci una ventus di Luciano Moggi. prospettiva di lavoro in quel mondo, ma una delu- “L’operato di Empoli era sotto gli occhi di sione mi ha fatto smettere di suonare”. tutti, soprattutto nel settore giovanile. Un la- voro oculato in una piccola dimensione”. E’ ancora importante per lei la musica? “Ha un ruolo importante nella mia vita, sia nei Cosa si porta dietro dall’esperienza alla momenti di relax che in quelli difficili. L’arrab- Juventus? biatura può svanire più velocemente ascoltando “La cultura del lavoro appresa da Giraudo una bella canzone. Quelle neomelodiche, oppure e Moggi. Una crescita professionale impor- italiane leggere, sono quelle che preferisco anche tante, una palestra che mi ha fortificato per se talvolta mi piace sentire qualcosa di sinfonico”. la conoscenza del mondo del calcio. Mi ha portato a fare un bel passo in avanti nella Torniamo al calcio: dopo il Monterotondo gestione sportiva e il passaggio a quella or- è passato alla breve esperienza all’Aquila ganizzativa economica di una società”. sino all’Empoli. “Andare all’Empoli ha significato fare un salto E anche i trucchi del calciomercato... enorme a soli 33 anni: dalle categorie dilettanti, “Non si scopre l’acqua calda se dico che anche dalle interregionali, arrivare fino alla Serie B è qui i meriti vanno soprattutto a Moggi; con lui ho stato un passo estremamente gratificante culmi- avuto la possibilità di carpire qualcosa di impor- nato poi con la vittoria del campionato cadet- tante. Ma non solo mercato e strategie, parlo per to con la conseguente promozione in Serie A. esempio anche della gestione dello spogliatoio”. Categoria che abbiamo mantenuto con Spalletti l’anno successivo e l’anno dopo abbiamo vinto Da Moggi ha preso anche la passione per i sigari? lo scudetto nel campionato Primavera, il primo “No, quella ce l’avevo di già per fortuna. Ma qual- nella storia della società”. che volta ci siamo scambiati delle opinioni sui sigari”.

Cosa vedeva nel giovane Spalletti dell’Empoli? Lei ha vissuto da dentro il si- “Un predestinato. Un allenatore scrupoloso, con in- stema. Le va di parlarne? tuizione, creatività, grande carisma. Tante doti che “Se n’è parlato tanto senza capire a fondo come i Re del mercato / Pietro Leonardi TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 19

di pari passo. e molti dei ragazzi che mi vedono oggi scherza- “La seguo, e l’idea da ignorante in materia è no con me su queste cose, sui brutti voti a scuola, che ci sia un grande vuoto. Ci vorrebbe una fi- se si comportavano male. Vestivano una maglia gura nuova che proponesse qualcosa di interes- importante, e indipendentemente dal risulta- sante. Invece ho la sensazione che si estremizzi to dovevano dimostrare di saperla indossare. troppo la negatività. Indipendentemente dalle Un’altra cosa importante è stata quella di cre- ideologie, che ormai non ci sono più, stupisce are dei concetti di stress nelle categorie degli che si parli della corsa a non governare piutto- Allievi e della Primavera per abituarli da subito sto che a farlo. E questo la dice lunga”. a quello che poteva accadere dopo. Insegnargli la cultura della vittoria e della sconfitta. e non Torniamo alla sua esperienza al settore è un caso che questi ragazzi facciano parte dei giovane bianconero: di giocatori ne impor- club più importanti di Serie A e B”. tanti ne sono usciti. “E alcuni sono ancora alla Juve, vedi Marchisio, Molti di loro non ce l’hanno fatta. Giovinco e De Ceglie. Claudio è un ragazzo ec- “In molti avevano delle potenzialità importanti, cezionale, con lui e la famiglia mai avuto un pro- ma tanti si sono un po’ persi. Penso a Chiumien- blema, mai una polemica. Ma lo stesso dicasi per to per esempio; che gioca ancora, ma pensavo “Spalletti era un predestinato. Con tutti gli altri ragazzi: in quel periodo si curava la potesse far di più. Un altro che aveva destato un crescita non solo calcistica, ma anche scolastica. interesse importantissimo è stato ragazzo bra- Donadoni ho uno splendido rapporto” Ero molto rigido riguardo quest’ultimo aspetto, vissimo è Pederzoli, premiato a quel tempo come

sono andate le cose. E’ innegabile che siano sta- siamo molto indietro rispetto ad altri paesi”. te fatte delle cose sbagliate, ma se n’è parlato in maniera forte danneggiando anche lo stesso si- Che colpe ha la Lega? stema, senza considerare che all’interna di quel- “Dovrebbe tutelare la società, dovrebbe esse- lo stesso sistema c’erano molte persone oneste. re la Confindustria delle 20 società di calcio. Il calcio è un’industria importante anche per la Qualcuno dice che andrebbe tolto potere alla Nazione, porta soldi e posti di lavoro. Prima di Lega, specie per quanto riguarda la ripartizio- esagerare si doveva contare fino a 10”. ne dei diritti televisivi, ma secondo me il rica- vo del diritto dovrebbe essere dimensionato in L’industria del calcio italiano sta vivendo una maniera diversa. Non ha più senso che ci però una crisi innegabile. siano ripartizioni in base al bacino di utenza, “Si regge su delle situazioni che sono a rischio alla storia del club, alla popolazione della cit- totale: per le società medio piccole si basa tutto tà. Son tutte situazioni che altrove son già state sui diritti televisivi e le plusvalenze derivate dalla considerate e risolte. Per ridare vita al cam- vendita di giocatori. Normale che qui personaggi pionato, bisogna dare risorse a tutti. Sarebbe come emiri o magnati russi non vogliano investi- molto più bello, invece ci troviamo di fronte una re. Normale che si vada a investire da altre parti, competizione sempre più appiattita, scontata”. dove c’è già qualcosa che funziona, dove ci sono le “Suonavo il clarinetto ed ho insegnato infrastrutture, meno problemi. Inutile nasconderlo, Il calcio e la politica sembra vadano per cinque anni al conservatorio” i Re del mercato / Pietro Leonardi TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 20

miglior giocatore del torneo di Viareggio”. in cui avevo covato in me l’aspettativa di la- Proseguiamo col racconto: dalla Juve alla anche quella sera d’estate, ero consape- vorare per la prima squadra di un club. Con- Reggiana. vole che sarei approdato presto all’U- Dopo cinque anni ha lasciato anche la Juve. tinuare sarebbe diventato improduttivo anche “Una breve esperienza in Emilia, dall’a- dinese. In inverno le cose non andarono “Per alcuni sono stato considerato un pazzo, per lo stesso settore giovanile”. gosto al dicembre del 2004. Una volta bene e io decisi di lasciare la Reggiana ma la verità è che avevo ottenuto tutto quello lasciata la Juventus venni chiamato subito nonostante gli ottimi risultati, accettando che la società mi aveva chiesto. Quando sono E’ esistita la possibilità di tornare alla Juve dai Pozzo, ma poi l’udinese scelse Cinquini di andare a Udine. Un mondo nuovo”. arrivato la situazione del settore giovanile non prima dell’arrivo di Marotta e Paratici? per sostituire Marino. E in quel momento era delle migliori, ma insieme al mio gruppo “Il mio nome era uscito, ma in tutta onestà avevo fece anche bene a fare una scelta più sul Ovvero? di lavoro siamo riusciti a dare un’impronta di- ricevuto indiscrezioni quando lavoravo all’Udi- sicuro. Per una società così importante era “Una macchina da guerra. L’Udinese ha una versa, a toglierci tante soddisfazioni. Ma era nese e la Juve stava risalendo dalla Serie B in A. giusto andare sul sicuro. Ma con Pozzo il grandissima forza internazionale, e questo inutile continuare quel percorso nel momento Ma non c’è mai stato niente di serio”. feeling era già nato: ci lasciammo bene aiutava nel mantenere tutti i vari rapporti con i Re del mercato / Pietro Leonardi TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 21

tantissimi club di tutto il mondo. Ci chiamavano emotivo, che si presta alla causa come pochi. Ed quando c’erano giocatori importanti da vedere, essendo il primo tifoso del Parma ha caricato di una cosa difficilmente eguagliabile”. molte più responsabilità il mio operato. Vedere il suo volto dopo una sconfitta mi deprime. Posso Cosa c’entrò l’acquisto di Gheddafi? dire di aver scelto Ghirardi e non il Parma”. “Tutti pensarono fosse soltanto un atto pubbli- citario, ma in pochi si ricordano dell’esistenza Quali differenze ha trovato a Parma rispetto dell’associazione benefica ‘Udinese per la Vita’. all’esperienza a Udine? La sua presenza fu determinante per il prose- “Parma ha un storia diversa, una cultura diversa guo degli intenti dell’associazione, perché porto dei tifosi. Perciò bisogna creare delle prerogative qualche risorsa in più che l’Udinese non poteva diverse per arrivare a degli obiettivi non dico simi- garantire. Va solo ringraziato per averci aiutato lari, ma di stabilità. L’udinese vive di ricambio, di a raggiungere certi obiettivi sociali”. novità; il Parma ha una realtà più conservatrice”.

A distanza di tanti anni il rapporto con i Poz- E cosa dice a proposito della Lazio, la squa- zo è sempre idilliaco? dra per la quale ha sempre tifato? “Li sento spesso. Manterrò sempre una grande “Sono stato vicino ad andare alla Lazio un paio riconoscenza nei loro riguardi. Mi hanno fatto “Marchisio un ragazzo eccezionale. di volte, ma la cosa non si è mi concretizzata. Da sentire uno della famiglia. E anche quando la- quel momento ho smesso di crederci, di pensarci sciai l’Udinese per andare alla Cisco Roma per Chiumiento un talento mai sbocciato” e di sperarci. Il mio sogno è quello di migliorare problemi familiari mi stettero vicini, e mi richia- il Parma. La mia vita è qui, la mia famiglia sta marono appena ne ebbero l’opportunità. E dopo benissimo, non ho altri sogni nel cassetto”. quattro anni, quando ritenni anche questa espe- rienza un capitolo chiuso, durante l’ultima parti- Problemi con Lotito? ta di campionato mi commossi dall’abbraccio di “Mi riferisco al periodo antecedente a Lotito. Giampaolo Pozzo”. Adesso c’è lui e penso che sia abbastanza”.

Nessuno screzio di mercato? Dai calciatori agli allenatori. In tanti voglio- “Nessuno, anche perché sono solo due le ope- no provare la cosiddetta esperienza all’este- razioni che ho portato a termine con loro da ro. Ci ha mai pensato? quando sono a Parma: Candreva e Coda”. “No perché mi trovo a disagio confrontarmi in una realtà che conosco poco. Sono molto A Parma, invece, ha trovato un presidente tradizionalista, vado a mangiare sempre negli alle prime armi nel mondo del calcio. stessi posti, non ho mai abbandonato gli amici “Questo aspetto non è del tutto vero, visto che di sempre. E poi, diciamo le cose come stanno: Ghirardi è da tanti anni nel mondo del calcio. Con l’esperienza all’estero uno la fa perché si gua- la sua passione è riuscito a portare la squadra dagna di più. Dubito che in tanti andrebbero della sua cittadina, il Carpenedolo, dalla terza via per percepire meno denaro”. categoria ai professionisti. Ha vissuto tutta la sua “Vedere il volto di Ghirardi dopo una sconfitta gioventù nel mondo del calcio; è un presidente mi deprime: ho scelto prima lui, poi Parma” A proposito di tradizionalismo: gli affari li fa i Re del mercato / Pietro Leonardi TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 22

molto più volentieri con qualche procuratore A proposito di Brignano: nel suo ambiente in particolare? gira voce che sia anche po’ simpatico. “Mi interesso alla qualità del giocatore, al limite “Certe volte una battuta può servire a stem- quello che fa fuori dal calcio, non di certo a chi perare un po’ le tensioni. Ma il fatto di essere lo assiste. Credo di essere uno dei pochi ad aver accostato a Brigano è per me motivo di or- lavorato con i più svariati procuratori. Di loro mi goglio. Lui è un po’ la continuazioni di quelli infastidisce solo una cosa”. che sono diventati poi i vari Sordi, Verdone, Proietti. E’ lui il nuovo che avanza”. Prego? “Che talvolta parlano tanto, troppo. Vogliono Dei tanti allenatori che ha avuto a chi è rima- dare indicazioni sul sistema calcio delle società, sto più legato? cosa che non spetta assolutamente a loro. Alcuni “Ce ne sono stati tanti. Spalletti come ho già si permettono di parlare a sproposito, cercando detto è stato un predestinato, mi ha permesso di sparare sulla croce rossa e senza tenere in di vivere momenti unici, come la Champions con considerazione che il calcio dà lavoro a tante l’Udinese. Adesso ho Donadoni: con lui ho sta- persone”. to a lungo termine, passando per l’imminente bilito un rapporto che va oltre l’aspetto profes- centenario che stiamo organizzando con tan- sionale. E’ una persona onesta, un lustro per il Tornando al suo sogno, quello di far crescere to sudore e sacrificio. Anche se non tutti sono Parma. Anche se qualche volta lo vogliono far il Parma: cosa ha intenzione di fare? pronti ad aspettarci. E a tal proposito in viene passare per il lupo cattivo della situazione”. “Partiamo dai miglioramenti tecnici, infra- in ente una frase di Enrico Brignano…”. strutturali e patrimoniali. Dai lavori che stia- Quindi le vostre due posizioni sono saldissi- mo facendo al centro sportivo, alle curve del Ovvero? me al Parma? Tardini che verranno coperte. Questa è la no- “‘Ogni attore dovrebbe essere un contenito- “Di saldo nel calcio non c’è niente, anche perché stra ambizione. Abbiamo in mente di cambiare re vuoto senza emozioni, eppure quando in- alla fine chi decide è il Presidente. Che può deci- il nostro atteggiamento a favore di un proget- terpreto il Rugantino mi commuovo sempre’. dere di mandarci via, se gli prendesse bene. Sono Anche io dovrei essere un contenitore vuo- certo che l’anno prossimo verremo riconfermati, to, ma certe volte dispiace ricevere critiche stiamo facendo grandi cose per il Centenario”. quando tutti, in primis i nostri tifosi, sanno che agiamo in buona fede. Questa situazio- ne può essere pesante nel momento in cui io mi sono attaccato in maniera così viscerale a questo progetto. Per questo reagisco alle critiche. Mi viene in mente la sconfitta di quest’anno con l’Inter: è successo un vero e proprio dramma. Mentre da altre parti vedi realtà come Bologna, Torino e Sampdoria, che hanno una tradizione forse più impor- tante della nostra, festeggiare per il man- tenimento della categoria, noi cerchiamo di fare qualcosa di più costruttivo”. intervista di Cristina Guerri foto Andrea Ninni/Image Sport foto i Re del mercato / Pietro Leonardi TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 23

“Devo tanto a Moggi, per i trucchi del mercato e per la gestione dello spogliatoio” i giganti del calcio / Renzo Ulivieri TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 24 Renzo Ulivieri Compagno Mister Iniziata da giovanissimo la sua avventura in panchina l’attuale presidente del- l’AssoAllenatori racconta oltre 40 anni di carriera vissuta “a pugno chiuso”

di Luca Bargellini - foto Federico De Luca

on c’è mai pace al Centro Tec- nico Federale. Anche quando la Nazionale di Cesare Pran- delli non è protagonista nelle stanze di Coverciano il via vai N nei corridoi è incessante. Fuori una buia mattina di primavera, dentro gli esa- mi per i preparatori atletici di domani. Renzo Ulivieri, appunti in mano, si siede sul divano az- zurro che campeggia nell’atrio della Casa del calcio italiano. Faccia vissuta la sua, disegnata anche dalla tensione tipica di chi si appresta a valutare i professionisti del calcio del domani.

Mister, oggi lei è al lavoro per i preparatori del futuro, ma si ricorda ancora la sua prima i giganti del calcio / Renzo Ulivieri TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 25

volta con il pallone fra i piedi? “Quelli sono stati gli anni più formativi. Con gli “Certo. Avevo quattro anni e giocavo con i miei azzurri ho vissuto tre anni in durante i amici sulla tosco-romagnola. Niente asfalto, tan- quali sono cresciuto molto. E’ stata la mia prima te buche e i barrocci che passavano e che dove- avventura e l’iniziare a confrontarmi con il cal- vamo evitare durante il gioco”. cio professionistico è stato decisivo”.

Un’immagine molto bella che la disegna Dopo un paio di parentesi vissute fra il setto- come calciatore fin da piccolo. Era questo il re giovanile della Fiorentina, la Ternana e il suo vero sogno? Vicenza arriva anche l’esordio in Serie A con “A dire il vero a me è sempre piaciuto molto di il Perugia. Correva la stagione 1980/1981. più allenare. Mi sono accorto presto che non ero “Ricordo benissimo la prima panchina di quella un giocatore di grande levatura e così ho prefe- stagione. Eravamo a Firenze e la Fiorentina s’im- rito virare su altro. Il mio punto di riferimento? pose per 1-0 con un gol su rigore di Bertoni”. , sia per i comportamenti che per il sapere di calcio”. Quale fu il suo pensiero al momento dell’in- gresso in campo? Non a caso ha fatto il suo esordio in panchi- “Francamente… ‘Intanto metto il culo in Serie A na a soli 24 anni nel Cuoiopelli, una piccola una volta. Poi vediamo’”. realtà di provincia. Difficile imporsi con cal- ciatori più grandi di lei? Il ‘vediamo’ è corrisposto a tre anni di gran- “No anche perché ho sempre creduto, allora de livello con la Sampdoria. come oggi, che ciò che importa davvero è quello “E’ stata una cavalcata esaltante. Arrivai sulla che dici e non l’età che hai”. panchina blucerchiata quando la squadra era in fondo alla classifica di Serie B e a fine stagione Un discorso che si può applicare anche alle fummo, invece, promossi. In quella squadra c’era nuove leve della panchina protagoniste oggi anche un giovanissimo . Più che in Serie A? un ragazzo era un bambino”. “E’ vero che io ho iniziato presto ad allenare, ma nella massima serie sono arrivato a 37 anni suo- Cosa si ricorda di quel campione in erba? nati. Prima ho fatto tanta esperienza fra Serie “Ebbi dei contrasti con lui. Io lo vedevo come B e la vecchia Serie C. Il mio è stato un percor- attaccante, mentre Roberto voleva fare la mezza so più lungo, fatto di tanta gavetta, ovvero ciò punta. Solo dopo anni e anni mi ha dato ragione che serve davvero per rimanere ad alti livelli per quando con la Lazio giocò da primo attaccante”. molto tempo. Senza, è difficile avere continuità in questo ambiente”. Oltre ad un grande giocatore Mancini è di- ventato anche un tecnico vincente. Si vedeva Il primo vero palcoscenico che l’ha vista già qualche peculiarità da allenatore di alto protagonista, non a caso, è stato quello di livello in lui quando era ai suoi ordini? Empoli. Una società che storicamente è una “No perché per diventare un allenatore sono fucina di talenti… troppe le variabili che influiscono. Nelle mie i giganti del calcio / Renzo Ulivieri TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 26

Con Roberto Mancini - finale Coppa Italia 2000-2001 Con - Hall of Fame 2012

“Il mio riferimento era Liedholm sia per i “Paolo Mantovani mi ha insegnato molto. comportamenti che per il sapere di calcio” Farina del Modena il migliore presidente” squadre ho avuto dei calciatori che ero convin- personalità che sapeva gestire la società. Era anni duri sono tornato alla mia professione”. “Sono tornato su quegli eventi durante una le- to sarebbero diventati grandi allenatori e che una persona di cultura”. zione del Corso Allenatori su esplicita richie- invece non si sono imposti. Altri invece hanno Da lì alcune stagioni in giro per l’Italia prima sta di Baggio che voleva che io spiegassi i fatto carriera e non me lo sarei mai immaginato. Dopo un’esperienza così felice come quella di approdare al Bologna, l’altra grande avven- perché della mia scelta”. Quello del tecnico è un mestiere che si basa mol- con la Sampdoria è arrivato per lei il mo- tura professionale che l’ha vista protagonista. to sulla personalità che uno ha”. mento più buio della sua carriera di allena- “Era una piccola grande squadra nella quale han- Una decisione forte fatta da un tecnico dal tore. La squalifica durante l’inchiesta per il no lavorato al meglio tante componenti: il tecnico, carattere deciso. A questo proposito in molti Sempre in blucerchiato incontrò il presidente Totonero-Bis del 1986. i giocatori, la società, ma anche la città e la tifo- parlano di Walter Mazzarri come suo erede. Mantovani, una persona che in più di un’oc- “A quasi 27 anni di distanza posso dire che mi seria. Ci fu una grande comunione d’intenti che ci “Lo conosco da anni. Ha fatto per me l’osser- casione lei ha definito un esempio. comporterei esattamente alla medesima manie- permise di tornare ad alti livelli dopo tanti anni”. vatore e non solo. In lui rivedo le cose sbaglia- “Ho imparato molto da lui. Paolo Mantovani mi ra, in modo serio e onesto. Nel tempo è stato, te del mio carattere, soprattutto il comporta- ha fatto comprendere il ruolo dell’allenatore come infatti, appurato che quello fu un procedimento In rossoblù ha poi lavorato per una stagio- mento in campo. L’ho chiamato tante volte per uomo d’azienda. Mi ha insegnato davvero molto”. truccato, basato su testimonianze false com- ne con . E’ passata alla storia dirgli di non copiarmi in queste cose”. provate in seguito. Io poi non sono mai sta- l’esclusione del “Divin Codino” nel match Una bella investitura per un tecnico come lei to neanche ascoltato: né come testimone, né contro la Juventus… Smessi i panni di tecnico per lei si è aperta una che ha lavorato con moltissimi presidenti. Da come indagato. Non a caso il giudizio della “Fu una bella esperienza. In quel particolare epi- nuova fase, quella all’interno dell’Associazio- Cellino a Gazzoni Frascara ne ha conosciuti CAF cambiò totalmente il quadro. Detto questo sodio Roberto si rifiutò di andare in panchina e ne Italiana Allenatori di cui oggi è presidente. tanti. Un altro nome che si sente di citare? ho vissuto quel momento molto male, ma si so- sbagliò. Perché è l’allenatore che decide”. Come vive l’epoca attuale in cui i tecnici spes- “Francesco Farina, con cui ho lavorato al Mo- pravvive. Per me fu un grosso problema quello so vengono esonerati con troppa facilità? dena. Si trattava di un presidente completo, con di essere toccato nell’orgoglio, ma dopo due Ne avete mai riparlato? “Sinceramente dato che sono i presidenti stessi a i giganti del calcio / Renzo Ulivieri TMW “Buffon, Thuram, Vierchowod, Cannavaro, Junior, ® Bagni, Sensini, Brady, Mancini, Francis, Baggio” magazineTUTTOmercatoWEB com 27 foto Daniele Buffa/Image Sport foto Daniele Buffa/Image Andrea Ninni/Image Sport foto

“Mazzarri il mio erede? In lui rivedo “Anche se abbiamo sensibilità diverse le pecche del mio carattere” reputo Di Canio un bravo ragazzo” esonerare un allenatore, ovvero coloro che paga- mai avuto problemi in carriera per questo? abbia mai allenato. Aveva molto estro e forse solo quello e il liceo magistrale, ma in realtà avrei no gli stipendi, possono fare quello che vogliono. “No. Anche io ho salutato con il pugno chiuso, per questo non ha fatto carriera. Era un artista, voluto fare studi letterari perché amo la filosofia e Sono posti di lavoro che aumentano. C’è un errore ma credo che, soprattutto in un paese come l’I- un po’ troppo per questo mondo”. mi sarebbe piaciuto insegnarla. Diciamo che questo è di fondo, ma nessuno lo compie gratuitamente”. talia, ci sia molta differenza fra questo tipo di il mio mestiere mancato, ma studio e leggo ancora”. saluto e quello fatto da Di Canio”. E se dovesse recitare la “Top 11” della sua E del “caso Di Canio” che ne pensa? Il suo carriera quali calciatori sceglierebbe? Il suo autore preferito? arrivo sulla panchina del Sunderland ha por- Da questo tema è facile approdare alla sua “In porta Buffon. In difesa Thuram, Vier- “(Ride, ndr)… Beh è abbastanza facile da in- tato il vicepresidente del club alle dimissioni. ultima avventura, quella politica. Nelle scor- chowod, Cannavaro, Junior. Centrocampo dovinare…” “Quella delle dimissioni è stata una scelta basa- se elezioni si è presentato nella lista SEL. a tre con Bagni, Sensini e Brady, In attac- ta sulla sensibilità personale. Di fronte ad alcune “E’ stata una scelta dettata dalla volontà di dare co Mancini, Francis e Baggio. Non male”. tematiche ci sono sensibilità diverse, ma perso- una mano ad un partito e ad un movimento come nalmente reputo Di Canio un ragazzo per bene. quello della sinistra italiana che vive un momento Direi proprio di no. Tornando sull’immagine di quel saluto all’Olim- di difficoltà. Io credo ancora in un certo tipo di “Peccato mi siano toccati uno per volta. Fossero pico posso dire tranquillamente che a me non valori e cerco di dare il mio contributo”. stati tutti insieme avrei avuto una squadra da piace, ma credo che anche lui se si riguardasse scudetto e forse da Coppa del Mondo”. probabilmente ci farebbe un pensiero”. Torniamo al calcio. Se la sente di fare il nome di un giocatore per il quale si sarebbe aspettato un Rimpianti ne ha Ulivieri? Lei non ha mai nascosto la propria appar- grande futuro ma che invece non ha sfondato? “Non per la mia carriera nel mondo del calcio, bensì tenenza politica ad un determinato schie- “Alviero Chiorri. Ho lavorato con lui alla Sam- per il lavoro. Da ragazzo scelsi di fare il liceo scienti- ramento, antitetico a quello di Di Canio. Ha pdoria. E’ stato probabilmente il migliore che fico perché a San Miniato, il mio paese natale, c’era intervista di Luca Bargellini i giganti del calcio / Renzo Ulivieri TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 28

“Il mio rimpianto? Non essere potuto diventare professore di filosofia” SARANNO CAMPIONI / Richmond Boakye TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 29 Richmond Boakye “Sogno un futuro Eto’omico” di Simone Bernabei - foto Federico De Luca

on l’aiuto di Dio tutto è “ possibile”. E’ questo il leitmotiv che pervade il pensiero di Richmond C Boakye, attaccante clas- se ‘93 in forza al Sassuolo. Giovane, alla moda, sempre sorridente e con impresso bene in testa il suo futuro: di- ventare uno degli attaccanti più forti al mondo. Ambizione giustificata, nata SARANNO CAMPIONI / Richmond Boakye TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 30

per gioco sulle spiagge di e tra- anche il Genoa? sformatasi col tempo prima in passione, “Io feci di tutto per mettermi in luce. Dalle quindi in lavoro. Boakye, fra un allena- tribune mi notò Leonardo Giusti, che poi mento e l’altro, si è concesso ai nostri prese contatti con l’allora DS rossoblù microfoni dall’interno dello stadio Ricci, Capozucca. Dopo poco diventai un nuovo sede del Sassuolo capolista di serie B. giocatore del Genoa. Arrivai al Grifone Anche grazie alle sue reti. Dal centro che dovevo giocare con gli Allievi, ma sportivo della ridente cittadina mode- dopo 2 giorni di allenamenti fui subito nese, Boakye inizia la sua storia: “Ho spostato nella Beretti. Pochissimi giorni iniziato a giocare a calcio da piccolissi- dopo giocai un’amichevole contro la Pri- mo. Giocavo sulla spiaggia di Accra con i mavera e feci un altro salto di categoria”. miei amici per divertimento. Poi è iniziata la scuola: uscivo alle 2 del pomeriggio e Detta così sembra la storia perfetta. alle 3 ero già sul campo di allenamento”. Nessun problema di ambientamento? “Assolutamente si. Avevo soprattut- Ci racconti i primi calci per una squa- to molte difficoltà col cibo. Ricordo un dra professionistica? aneddoto in particolare: le prime volte “Ho iniziato con il Bechem. A volte gio- che mi portarono gli spaghetti alle von- cavo anche con il DC United, che era una gole non ho avuto vita facile. Non mi squadra un po’ più piccola ma il presi- piacevano assolutamente, perché non dente era lo stesso. Nel Bechem ho inizia- ero abituato. Poi ho scoperto le lasagne, to a fare gli allenamenti in modo serio, e un po’ le cose sono migliorate. Al di là ma le partite spesso le giocavo col DC”. delle battute, i primi mesi, quando tor- navo in albergo dopo gli allenamenti, Quindi la grande opportunità: un tor- pensavo spesso a tornare a casa…”. neo giovanile in Italia… “Era il 2008. L’allenatore aveva a Il richiamo di casa è indubbiamente disposizione 30 giocatori, ne doveva forte per un ragazzo così giovane. scegliere solo 20. Facemmo dei provi- Cosa ti ha convinto a restare in Italia? ni e io fui tra i fortunati che partirono “La mia famiglia. I miei parenti sono per Vicenza, sede del torneo”. rimasti tutti in , ed io ero venu- to qua per potergli garantire un futu- Dove a vedere la partita c’era ro migliore. Tutto quello che faccio è SARANNO CAMPIONI / Richmond Boakye TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 31

per loro. E per Dio, ovviamente”. felicità del primo gol. Sapevo che avrei potuto giocare quella partita, visto che La fede sembra una componente di attaccanti a disposizione di Gasperini davvero primaria nella tua vita… c’era soltanto Suazo. David si infortu- “Certo. Ogni cosa che faccio, i gol e la nò durante l’incontro e il mister mi disse forza per giocare 90 minuti, viene da che toccava a me. Ricordo che entrai in Dio. E’ lui che mi guida verso il futuro”. campo con la testa giusta, ero convin- tissimo di poter aiutare i miei compagni Dopo i gol infatti non dimentichi mai di a vincere. La paura non mi sfiorò nean- fare un ringraziamento verso il cielo… che e quando segnai il primo pensiero “Mi capita spesso di fare le capriole l’ho rivolto a Dio. Già che ci sono, ne per festeggiare. Ma la dedica a Dio… approfitto per fare un ringraziamento a bhè quella proprio non può mancare. Gianpiero Gasperini, uno dei più grandi Con l’aiuto di Dio tutto è possibile”. allenatori che abbia mai avuto. Ha avu- to il coraggio di credere in me”. Ancora un salto nel passato: la Pri- mavera del Genoa in quegli anni vin- Pochi mesi dopo ecco la prima espe- ceva tutto. In attacco facevi coppia rienza da protagonista nel calcio che con un certo El Shaarawy. conta. Il prestito al Sassuolo in serie B. “Stephan è simpaticissimo. Fa davvero “Arrivavo dalla Primavera, quindi per ridere perché è un ragazzo che scherza me era un bel salto. Purtroppo ad ini- sempre. Vedendolo giocare, poi, mi im- zio stagione ero stato col Ghana per maginavo che avrebbe avuto un futuro giocare la Coppa d’Africa under 20 e del genere. Mi ricordo ancora una semifi- tornai con dei problemi fisici che all’i- nale di Coppa contro il Napoli Primave- nizio mi hanno frenato. Comunque mi ra: all’andata perdemmo 3-1, al ritorno ero promesso di segnare 10 gol in grazie ad una sua prova superlativa vin- stagione. Promessa mantenuta”. cemmo 6-2 e passammo noi il turno”. L’estate successiva ecco la grande oc- 3 aprile 2010: ti ricorda qualcosa casione. La Juventus acquista la metà questa data? del tuo cartellino per 4 milioni di euro… “Come dimenticarlo. Il mio esordio in “Sinceramente mi aspettavo che potesse serie A contro il Livorno condito dalla arrivare una grande squadra dopo la SARANNO CAMPIONI / Richmond Boakye TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 32 “Lavoro per garantire un futuro migliore alla mia famiglia. E con l’aiuto di Dio tutto è possibile” SARANNO CAMPIONI / Richmond Boakye TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 33

buona stagione a Sassuolo. L’interesse per un ragazzo stare in panchina. D’altra della Juventus l’ho scoperto solo all’ul- parte però pensavo anche che alla Juve timo minuto, io non leggo i giornali. Un avrei avuto la possibilità di vincere tutto giorno mi ha chiamato il mio agente e pur giocando poco. Mi sono fatto consi- mi ha dato questa bella notizia”. gliare dal mio agente e solo all’ultimo mo- mento ho scelto di andarmene in prestito”. Estate 2012: ritiro estivo a Pinzolo con la Juventus. Come ti è sembrata Perché ancora il Sassuolo? la prima convivenza con i campioni? “Perché ho ripensato al passato. Qua “Uno spettacolo vero. Allenarsi con cam- mi ero trovato benissimo, è come se pioni di quel calibro è qualcosa di incre- fossi a casa…”. dibile per un ragazzo. Quando sbagli qualcosa, hanno sempre una buona pa- Capitolo Nazionale. La Coppa d’Afri- rola per te e ti consigliano sotto tutti i ca regala emozioni particolari? punti di vista. Una volta stavamo facen- “Fortissime. Feci alcune ottime ami- do un torello e Pirlo mi chiese, scherzan- chevoli con Cina, Tunisia ed Egitto. do, se volevo in prestito i suoi piedi per Prima di partire però mi sono infortu- finire al meglio l’esercizio. Ma se devo nato ai legamenti della caviglia. Cre- ricordare un compagno in particolare devo non fosse niente, invece era un dico Storari: è davvero simpaticissimo”. problema più serio del previsto”.

E di Conte cosa pensi? Al di là del campo, ci racconti l’atmo- “Quello che pensano tutti, cioè che è un sfera, l’aria che si respira in questa grandissimo allenatore che ti trasmette colorata competizione? tutta la sua voglia di vincere. Con lui “E’ tutto fantastico, ma soprattutto lo devi sempre essere disponibile e al mas- stare a contatto con campioni come simo, anche in allenamento”. Drogba, Obi e regala sensazioni particolarmente forti. Senti i Dopo tutto il ritiro, a fine agosto ecco giocatori cantare prima e dopo le par- il nuovo passaggio al Sassuolo. tite, così some i tifosi. Da brividi”. “Mancavano pochissime ore alla chiusura del mercato. Io volevo solo giocare, perché Chi ti ha impressionato maggiormen- credo che a quest’età non sia il massimo te nella tua Nazionale? SARANNO CAMPIONI / Richmond Boakye TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 34

“Asamoah Gyan. Lo chiamo affettuo- adesso chiaramente sono juventino”. samente Baby Jet. E poi Kwadwo Asa- moah: credo che oggi sia il giocatore Hai in programma, o almeno sogni più forte del Ghana”. esperienze all’estero in futuro? “Quando ho iniziato a fare il calciato- Facciamo un giro fuori dal campo: re mi sono promesso una cosa: prima di Boakye viene descritto come un bal- smettere voglio giocare in 5 squadre. La lerino provetto… prima l’ho già raggiunta ed è la Juven- “Si, mi piace e mi diverte. Quando ero pic- tus. Poi c’è il Milan, il Manchester City, il colo ci sfidavamo con gli amici ad Accra. Tottenham e l’Arsenal”. Ma è soltanto una passione. Chissà, forse se avessi studiato avrei potuto fare carrie- Si nota un certo amore per l’Inghilterra. ra come ballerino e non come calciatore”. “Si, la Premier League mi piace mol- to. Un giorno non nascondo che mi Nel tempo libero ti “scateni” ancora piacerebbe giocare in Inghilterra, ma come facevi con i tuoi amici? adesso il mio posto è qui. Intanto il “Adesso molto meno. Quando posso prossimo obiettivo è quello di giocare guardo moltissimi film e gioco alla ed affermarmi nella Juventus”. Play Station con i compagni”. Nella Juventus potresti giocare con Squadre preferite? uno dei tuoi idoli, Mirko Vucinic. “Il Real Madrid. E il Sassuolo, chiaro. “Mirko è uno dei miei attaccanti di riferi- Nel videogioco ci sono anche io, e devo mento. Da solo riesce a risolvere le partite, dire che mi hanno fatto fortissimo…”. ha una naturalezza nel fare le giocate che altri non hanno. E’ questa la sua forza”. Dietro la scelta del Real Madrid si na- sconde qualche sogno? A proposito di riferimenti: i paragoni “Niente di particolare. Quando ero per te si sprecano. Weah, Eto’o, Balotelli. piccolo, da casa mia, seguivo con in- “Weah ha fatto la storia del calcio, Eto’o teresse il Manchester United. Poi cre- è fortissimo e Balotelli mi piace molto. Io scendo ho apprezzato il Barcellona di però non mi monto la testa e cerco solo di quel fenomeno di Ronaldinho. In Italia lavorare duramente per arrivare ad esse- guardavo il Milan e la Juve, anche se re, un giorno, uno di loro. Voglio far par- “Razzismo? Le reazioni sono spesso SARANNO CAMPIONI / Richmond Boakye TMW frutto della situazione, ma io non me la magazineTUTTOmercatoWEB com® 35 prendo. Anzi, non mi offendo neanche” te della cerchia dei campionissimi. E’ que- ticissima. Io non ho mai avuto problemi sto che mi dà la forza di andare avanti e del genere, anzi qua in Italia mi sono di migliorarmi giorno dopo giorno”. sempre sentito a casa”.

Insistiamo: il tuo idolo, o comunque Chiudiamo con qualche ultimo lam- l’attaccante con cui vorresti giocare. po di calcio: un compagno che ri- “Eto’o è il mio preferito, sogno di ripe- cordi con affetto. tere le sue gesta e di segnare valanghe “Palacio. Mi dice sempre che sono il di gol come lui. Ma da quando sono in più forte e mi riempie di consigli. E’ Italia ho visto tanti attaccanti fortissi- un ragazzo semplice, lo ringrazio per mi. Cavani, Balotelli, Vucinic, Milito… l’aiuto che mi ha dato”. quando ero a Genova guardavo sempre Diego in allenamento e mi meravigliavo Un giocatore a cui non rinunceresti mai. tutte le volte della sua forza”. “Marchisio. Anche se sta male, anche se infortunato, io non lo toglierei mai Passiamo ad un tema caldo dei gior- dal campo”. ni nostri. Il caso Boateng ha riportato alla luce la discriminazione raziale a Un allenatore che ti ha colpito. cui sono spesso sottoposti i giocatori di “Di Francesco. Con lui ho un bellissimo colore. Richmond Boakye fermerebbe rapporto. Potendo scegliere lo seguirei una partita per i cori a sfondo razzista? anche in altre esperienze. Chissà cosa ci “Ho un’idea tutta mia. Credo che dipen- riserva il futuro…”. da tutto dalla persona e dalla sensibilità di ognuno. Le reazioni sono spesso frutto della situazione, ma io non me la prendo. Anzi, non mi offendo neanche. Succede spesso anche in campo di sentire frasi del genere, ma io non ci faccio caso, continuo a fare il mio e quando possibile rispondo con ciò che più mi piace: il gol”.

In Italia il problema del razzismo cre- di che sia più accentuato che altrove? “Ma no… gli italiani sono gente simpa- intervista di Simone Bernabei SARANNO CAMPIONI / Richmond Boakye TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 36

“Eto’o è il mio preferito, sogno di ripetere le sue gesta e di segnare valanghe di gol come lui” ti presento i miei / Yuri Meleleo TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 37 SULLE ORME Marco Stefanelli Yuri Meleleo DI KEVIN di Alessio ALAIMO PRINCE BOATENG “Dopo l’avventura al Lecce oggi è al Milan. Un club importantissimo dove si sente a casa”, spiega l’agente Marco Stefanelli

La passione per il calcio e tanta vo- glia di arrivare. Yuri Meleleo, at- taccante classe ‘97, è da anni sulla bocca di molti addetti ai lavori, di lui al Milan, che lo ha ceduto un anno in prestito al Novara. si parla un gran bene e in tanti sono E ora è tornato in rossonero dove gioca con gli Allie- S pronti a scommettere sul suo talento. vi, un’occasione importante in un club importantissimo. “È nato in provincia di Lecce, poi per motivi di lavoro Si sente a casa. Ha compiuto sedici anni da poco, ma del padre è andato in Germania, dove già a cinque-sei vive lontano da casa da un po’ ed è stato importante anni sorprendeva tutti”, racconta il suo avvocato, Mar- aver trovato un ambiente favorevole sia a Novara che co Stefanelli. al Milan”.

Poi il ritorno in Italia. Il suo modello? “Intorno ai dieci anni torna a Lecce, lo prende il Cutro- “Boateng. Per la forza fisica, la qualità e la voglia di fiano dove mette in mostra le sue qualità. E da li va al lottare in campo”. Redattore di Tut- Lecce, fino al 2011. In Salento si è imposto con i Gio- tomercatoweb. vanissimi Nazionali facendo diversi gol. Giocava con Di Obiettivi per il futuro: quali? com e TMW Ma- Mariano, era una coppia gol scoppiettante”. “Fare la trafila fino ad imporsi in rossonero. È il gazine, collabora sogno di tutti. Spera, il prossimo anno, di gravita- con Radio Spor- “Imporsi in rossonero. tiva. Direttore di Dopo il Lecce l’occasione da sfruttare: il Milan. E’ il sogno di tutti” re nell’ambiente della Primavera. Ovviamente se TuttoChampions.it “Non ha firmato il quadriennale con il Lecce ed è andato il Milan lo riterrà pronto”. Dal centro di Napoli alla tranquilla Torino l’altra metà di / Salvatore Masiello TMW lady Masiello racconta la loro storia d’amore magazineTUTTOmercatoWEB com® 38 casa con me e i nostri bimbi. E’ una persona semplice molto attaccata ai valori fondamentali della vita”. Cosa ti fa arrabbiare di più di tuo marito? In amore vince chi attacca “La sua impulsività che purtroppo nel suo lavoro spesso lo Salvatore Masiello, difensore del Tori- penalizza”. no, in amore è sempre piaciuto attacca- E invece com’e’ Salvatore nelle vesti di papà? re. Per conoscere sua moglie Maddalena “Come padre, purtroppo a causa del suo lavoro, è poco Sever, il giocatore granata l’ha insegui- di Barbara presente quindi le regole, le abitudini e i ritmi familiari li ta per le strade caotiche del centro di gestisco io. Quando invece è a casa per i bimbi è sempre CARERE A Napoli come soli i grandi bomber sanno una festa perchè gioca con loro, li vizia e al ritorno di ogni fare con il pallone per andare in gol: “Non mi ero accorta trasferta c’è un regalo a sorpresa per loro, a volte chiede che lui mi seguisse con la motocicletta - confida Maddalena a me di comprarli e li nascondo per poi darglieli quando -. Ho camminato per un bel po’ e a un certo punto mi ha torna e sono momenti unici”. fermato, ci siamo seduti a un bar raccontandoci tutto di noi Qual è la sua dimostrazione d’amore quotidiano? per più di due ore. Al termine della nostra chiacchierata ci “La sua presenza, il fatto che è sempre con noi e che è pre- siamo scambiati i numeri di telefono”. sente nella nostra vita”. E poi? Chi cucina in casa? Barbara Carere “Il giorno dopo gli ho detto che non doveva più chiamarmi “Io anche perché lui non ne è capace. Al massimo mi aiuta a nata a Napoli il 27 perché all’epoca avevo diciassette anni mentre lui ventuno. Aprile 1974, Gior- riordinare la cucina dopo aver mangiato”. nalista e Speaker Salvatore però è stato bravo a non mollare mai la presa e Qual è il suo piatto preferito? Radiofonico, nel così dopo due mesi di silenzi da parte mia ho deciso di ri- “In verità ne sono due: Pasta al forno e gnocchi alla sor- 2001 inizia la sua spondere al telefono. Da lì è nato tutto: ci siamo incontrati rentina”. carriera come gior- e da subito fidanzati”. Per prenderlo per la gola cosa gli prepari? nalista sportiva per Cosa ti ha fatto innamorare di Salvatore? Cronache di Napoli, “Gli spaghetti alle vongole come da tradizione partenopea”. Napoli+ e il Gior- “A dire il vero proprio questa sua insistenza nei miei con- Prima di una partita ascolta della musica per ricaricar- nale di Caserta. Nel fronti. Mi chiamava anche quindici volte il giorno”. si? 2002 fino al 2008 Ricordi la proposta di matrimonio? “No, preferisce concentrarsi da solo, al massimo recita qual- co-conduce un pro- “Certo! Eravamo a Parigi sulla Torre Eiffel e mi ha chiesto che preghiera”. gramma sportivo a se volevo sposarlo. Non avevo molta scelta considerando Radio Marte, dove Ha dei tatuaggi? “Sì, sulla schiena. A diciotto anni si è fatto inizia a curare la ru- che in caso di risposta negativa rischiavo un volo di molti incidere il suo nome ma se potesse tornare indietro, non lo brica dedicata alle metri (ride, ndr)”. rifarebbe “. mogli dei calciatori. E del matrimonio cosa ti è rimasto in mente? Come vi siete ambientati a Torino? Nel 2008 da’ vita “E’ stato tutto bellissimo. Abbiamo festeggiato fino a tarda “Benissimo e dirò di più, stiamo anche pensando di restare alla rubrica L’ altra notte. E’ stato un matrimonio classico e tradizionale all’in- Metà su TuttoMer- a vivere qui perché è una città molto tranquilla e la gente catoWeb. Attual- segna dell’amore”. e’ cortese. Ci ha aiutato molto legare con le famiglie Vives, mente collabora per Qual è stato il momento più emozionante? Di Cesare e Gazzi. Abbiamo anche la fortuna che i nostri www.noesolofutbol. “Quando sono entrata in chiesa ed ho visto Salvatore che mi bimbi vanno tutti nella stessa classe e insieme ci divertiamo com e cura una ru- aspettava all’altare. E’ stato un momento molto commovente tantissimo”. brica sulle frequen- anche quando, a fine cerimonia, ci siamo uniti in preghiera ze di Radio Crc e C’è qualcosa che vorresti dire a tuo marito Salvatore Capri Event. Autrice per ringraziare il Signore per averci donato l’amore”. attraverso questa intervista? del Ebookwww l’al- Com’è nel privato Salvatore? “Tutti i giorni gli dimostro il mio amore, però vorrei dirgli che tra metà’. “Una persona tranquilla che ama trascorrere del tempo a è un marito e un papà perfetto e che lo amo tanto”. questioni di cuorE / Giacomo Poretti TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 39

Giacomo Poretti edere Giacomo con un libro tra le mani fa un certo effetto. Un senso di déjà vu accompa- Interista da sempre V gnato da una curiosità frenetica. Mentre l’autore è intento a di Alessio Calfapietra - foto Image Sport firmare copie del suo “Alto come un vaso di gerani”, mi accosto a lui por- gendogli la domanda fatidica. “Esiste un rapporto tra questo lavoro e quel questioni di cuorE / Giacomo Poretti TMW magazineTUTTOmercatoWEB com® 40

mattone polacco minimalista di scrit- Il migliore ricor- tore morto suicida giovanissimo?”. do come tifoso Giacomo mi guarda un attimo, giusto dell’Inter? il tempo perché i suoi occhi bonari si “Ce ne sono tan- riempiano di compiaciuta e divertita ti...La prima volta soddisfazione, e mi rassicura: “Tran- che sono entrato quillo, non c’è nessun rapporto...”. In ef- allo stadio, avrò fetti la divertentissima scena dell’auto- avuto cinque grill in “Tre uomini e una gamba” non ha anni, vedere quel niente a che vedere con la storia che prato verde, quel- Giacomo Poretti, orfano per un giorno le maglie, quei colori, e poi il 22 mag- del celebre trio, è andato a raccon- gio 2010, giorno del Triplete” tare nella sua prima fatica letteraria. E il più negativo? Una sorta di autobiografia che spazia “Purtroppo il cinque maggio del 2002..” dall’infanzia sino all’adolescenza e la “Ricorderò sempre Alcuni mesi fa hai detto che Stramac- crescita presso Villa Cortese, paesino il giorno del Triplete” cioni ti fa impazzire. Oggi ripeteresti alle porte di Milano “senza nemmeno quel giudizio? un semaforo” e con tanti personag- “Assolutamente sì, per me non ha nessu- gi degni di essere ricordati. Giacomo na responsabilità rispetto a quanto ac- sottolinea che quando ha spiegato ad caduto, ha avuto una serie di sfortune, Aldo e Giovanni che il libro sarebbe tutti i giocatori che si sono rotti, però catalogabile come “memoir”, questi lo secondo me è un tecnico valido e spero hanno mandato gentilmente e metafo- che venga riconfermato” ricamente in bagno. Approfitto dell’oc- Pensi che l’ingresso dei russi nella casione per chiedere all’indimenticabi- “Saras” di Moratti sia un’opportunità le “Tafazzi” e “Mr. Flanagan” qualche di crescita? curiosità sull’Inter, squadra della quale “Ne so talmente poco, spero di sì, in modo è grande sostenitore. che forze fresche aiutino la società”. Come tutti sanno, la maglia di Ronal- Sei interista sin dal primo istante... do è finita. Hai dato via anche quella “Da sempre, è una malattia di fami- di Coutinho? glia che grazie a Dio mi ha trasmes- “Stramaccioni non ha alcuna “Purtroppo sì, il ragazzo non c’è più e so mio padre” colpa per la crisi dell’Inter” quindi me ne sono privato”. TMW web corner magazineTUTTOmercatoWEB com® 41

Vuoi far conoscere la tua LA VOCE DEL WEB fanpage sui social network di Max Sardella o il tuo forum dedicato su di Luca Bargellini TMWmagazine? Scrivi a: Fatti notare con YourFootball.it! [email protected] TuttoUDINESE.it

iochi a calcio? Fai vedere destinata a diventare un riferimento per a piazza di provincia a con- l’avvento dei social network? Nel calcio ora- quando vali! tutti i giocatori che vogliono farsi notare e creta realtà del calcio italiano, mai sono indiscussi protagonisti. E’ questa la promessa di acquisire consapevolezza e conoscenze per con un occhio sempre proiet- “L’uso dei social network è diventato fondamen- YourFootball.it il portale migliorarsi. tato al futuro sia esso rappre- tale e per questo motivo come redazione abbia- online pensato come punto La registrazione è gratuita, e ogni utente sentato da giovani talenti tutti mo attivato una pagina ufficiale su Facebook e G di incontro per società, gio- può caricare la propria scheda con i video D da scoprire o un nuovo stadio un account su Twitter (@tuttoudineseit). Si trat- catori e agenti. delle proprie performance. all’avanguardia: è questa l’Udinese della fa- ta di strumenti che utilizziamo per diffondere in Il servizio è nato da un’idea di Gabriele YourFootball permette anche a procura- miglia Pozzo, piccola gemma della Serie A in maniera ancora più capillare le nostre notizie e Cioffi, calciatore professionista del Carpi tori e società di qualsiasi livello di poter continua evoluzione. In questo quadro s’inseri- interagire con i tifosi. Quindi un mezzo di scam- FC (ex Marsala, Spezia, Arezzo Taranto, ricercare e visionare online calciatori per sce il lavoro della redazione di TuttoUdinese.it, bio delle informazioni a doppio senso”. testata giornalistica online dedicata alle gesta di Di Natale&C. “La nostra avventura è iniziata Qual è il vostro rapporto con la società e i

circa un anno fa - spiega il direttore Stefano calciatori bianconeri? Bentivogli - in concomitanza con gli ottimi risul- “I rapporti sono ottimi e la società ci ha sempre tati della formazione di Guidolin. Ci siamo posti dato appoggio. Quello della famiglia Pozzo è Novara, Mantova, Torino, Ascoli e Albino- caratteristiche, luogo ed età che possano l’obiettivo di raccontare la realtà della squadra un club disponibile e sono fra i nostri primi let- leffe) e Matteo Cioffi allenatore (ex calcia- soddisfare le proprie necessità e le proprie a tutti i tifosi bianconeri nel modo più accurato tori”. tore professionista e dilettante, laureato in intuizioni. possibile, attraverso interviste ai protagonisti e Psicologia del lavoro). Con YourFootball farsi notare nel mondo non solo. Vogliamo offrire un servizio completo Sorprese per i vostri utenti? YourFootball – patrocinato dall’Associa- del calcio è diventato più facile: siete pronti e reale”. “Molte e tutte con il preciso obiettivo di dare zione Italiana Calciatori – è una vetrina a dimostrare tutto il vostro valore? Com’è cambiato il lavoro giornalistico con sempre maggior voce ai tifosi friulani”. TMW SNAPSHOTMW/SOCCEREX forum 2013 magazineTUTTOmercatoWEB com® 42 SOCCEREX 2013 “Calcio e business” Istantanee da Manchester KEVIN KEEGAN Michael Owen Bryan Robson Gaizka Mendieta di Marco Conterio foto Federico De Luca occerEx ha acce- so i suoi riflettori a Manchester per il suo forum euro- peo dove gran- S di protagonisti dell’economia del calcio sono stati protagonisti. Un evento internazio- nale che riscuote successo in tutto il globo e che Tuttomercatoweb.com ha coperto come media esclusivo dall’Italia. Tanti i personaggi del Osvaldo Ardiles Denis Law Edwin Van Der Sar Gary Neville passato e del presente del foot- ball che sono passati nella due giorni di dibattiti, incontri e discus- sioni alla Manchester Central: vere e proprie leggende come Euse- bio, Kevin Keegan, Bobby Charl- ton, Ardiles, Edwin van Der Sar, Michael Owen; protagonisti del presente come Steven Gerrard, capitano del Liverpool, Joe Hart, portiere del Manchester City, Edu Gaspar, ds del Corinthians, , ct dell’Inghilterra e mol- Eusebio Sir Bobby Charlton Roy Hodgson Joe Hart ti, molti altri ancora. TMW SNAPSHOTMW/SOCCEREX forum 2013 magazineTUTTOmercatoWEB com® 43

Dario Sala David Bernstein Hayley McQueen Ledley King Stewart Castledine

Edu Gaspar Duncan Revie Ricardo Setyon Francisco Lampreia Mike Summerbee

John Williams Rufete Perez Francisco Michele Uva Gianfranco Teotino Avier Montanari TMW web fototifo magazineTUTTOmercatoWEB com® 44

ROMA-SIENA foto F. Gaetano FIORENTINA-TORINO foto F.De Luca

Torino-Juventus foto D.Buffa/Image Sport INTER-PARMA foto G.Celeste/Image Sport TMW web fototifo magazineTUTTOmercatoWEB com® 45

MILAN-NAPOLI foto A.Lingria/PhotoViews JUVENTUS-MILAN foto D.Buffa/Image Sport

GENOA-SAMPDORIA foto D.Buffa/Image Sport Vuoi leggere la recensione del tuo libro su TMWMagazine? recensioni TMW Scrivi a [email protected] magazineTUTTOmercatoWEB com® 46 La grande storia del derby Genoa-Sampdoria TMW AUGURI La Recensione di Gianluca Losco di Chiara Biondini Autore: Arveda Simone e Brighenti Mattia Editore: Edizioni della Sera Collana Sport Traiettorie due giovani autori, Simone Arveda e Mattia Brighenti hanno scelto due testimonial d’ecce- zione per dare il via alla grande storia del derby tra Genoa e Sampdoria, per trasmettere Andres Iniesta una testimonianza diretta di quelle sfide, che da settant’anni riempiono di sentimenti e pas- (Fuentealbilla, 11 maggio 1984) sioni lo stadio Luigi Ferraris. Il difensore del Genoa, Emiliano Moretti, prova e spiegare a Considerando il calcio come estro e fantasia, nessu- parole la particolarità di questo evento: “Non può essere una partita come le altre. Cosa sia no è un rappresentante migliore di Andres Iniesta. I il derby lo capisci una volta dentro gli spogliatoi...L’aria è diversa, elettrica. L’eco dei cori delle Uno dei tanti prodotti della Cantera del Barcello- gradinate arriva fin là sotto. Può spaventarti o darti la carica”. Ad approfondire ulteriormente il significato na, il centrocampista rappresenta al meglio i suc- di questa sfida è il capitano della Sampdoria, Daniele Gastaldello: “Un derby è sempre un derby... i tifosi ti cessi degli ultimi anni del club blaugrana insieme chiedono di vincere il giorno delle visite mediche...diventa una sfida coinvolgente, totale, qualcosa che ti fa dimen- a Messi e Xavi. Da sempre dedito al calcio, anche se inizialmente più tentato dal “futsal” (il calcio ticare tutto il resto..sei circondato da una città che allo stesso tempo fa festa e brucia tensione e tu lo stesso...”. a cinque), la carriera di Iniesta inizia a otto anni, Seguono, poi, quattordici pagine dedicate all’origine del derby genovese, che aprono la strada al racconto, quando i genitori lo iscrivono all’Albacete. Ma le nel dettaglio, di tutte le partite disputare dal 3 Novembre 1946, al 18 novembre 2012, tra le due formazioni doti del giovane Andres sono troppo evidenti per della città di Genoa, per un totale di 87 sfide, passate al setaccio, scavando nella memoria comune della passare inosservate, così già a 12 anni arriva la passione calcistica della città, con tanto di “curiosità” legate a fatti particolari e giocatori che, nell’anno in questione, hanno lasciato un segno particolare. Per dovizia di particolari, l’opera si conclude con il dettaglio di tutti i match, con relativi tabellini. Il libro è scritto per ripercorrere la storia del derby, “per vivere un film senza pause né intervalli, irrazionale e logico come solo qualcosa che nasce dal cuore sa essere”.

Firmamento Viola La Recensione Autore: Enrico Zoi Editore: ROMANO EDITORE Sport foto Daniele Buffa/Image di Chiara Biondini chiamata del Barcellona, che lo nota al Torneo alla penna di Enrico Zoi, nasce un suo personale tributo alla Infantil de Brunete. Da allora solo blaugrana, con Fiorentina, elencando tutte quelle stelle del firmamento della l’esordio a 18 anni in prima squadra nel match di storia Viola, affiorate alla sua mente dai ricordi da bambino, Champions League contro il Club Brugge. Poi una degli idoli di un tempo, fino ad arrivare alle simpatie di oggi crescita esponenziale prima con Rijkaard (anche e dei personaggi che lo hanno colpito. Un firmamento fatto grazie ad un infortunio di Xavi), poi con Guardiola D di costellazioni che scandiscono i capitoli tra calciatori, alle- e infine con Vilanova. A 29 anni, Iniesta è conside- natori, presidenti, personaggi famosi, giornalisti, tifosi, inni e associazioni, rato uno dei centrocampisti più forti al mondo ed ha vinto tutto sia a livello di club che con la Spagna. che hanno fatto parte della storia della società. L’opera è un’antologia di Molte anche le conquiste individuali (più volte mi- fotografie, pensieri, ricordi, parole, emozioni, aneddoti dei grandi nomi del- glior centrocampista della Liga, miglior giocatore la storia e del tifo viola, come per esempio, Antognoni, Albertazzi, Agroppi, in assoluto nella Liga nel 2009 e miglior giocatore Chiarugi, Mario Ciuffi, Curreri degli Stadio, De Sisti, Don Backy, Guetta, dell’Europeo 2012); per quanto riguarda il Pallone Margherita Hack, Marco Masini, , Moreno Roggi, Giuliano d’Oro, anche Iniesta si è dovuto inchinare al com- Sarti e . Sono oltre 142 le testimonianze dirette o indirette pagno di squadra Messi, ma il piazzamento come alla passione viola, che si possono leggere nelle sessanta pagine di questo secondo post-Mondiali nel 2010 grida ancora ven- libro, rilasciate a vario titolo, nel corso del tempo, ai media. detta: una magia che l’Illusionista, questo uno dei soprannomi di Iniesta, avrebbe volentieri evitato.