Fronte del porto — P0060 senso il metodo si allontanava in maniera Un tram che si chiama desiderio [On the Waterfront] piuttosto netta dal classicismo hollywoo- — P0061 di Elia Kazan con , Eva Marie Saint, diano del periodo precedente. Le interpre- [A Streetcar Named Desire] di Elia Kazan , Lee J. Cobb, Rod Steiger, Pat Hen- con Vivien Leigh, Marlon Brando, Kim Hunter tazioni degli attori dello Studio vanno molto ning, Martin Balsam USA, 1951, 122’ USA, 1954, 108’ sentieri 15 al di là della trasparenza classica, con forti Ex pugile e scaricatore di porto, Terry Mal- connotazioni nevrotiche e accentuazioni loy è coinvolto nelle attività criminose di underground Omaggio drammatiche che modificarono profonda- Johnny Friendly, che controlla le banchine a Marlon mente la drammaturgia dell’attore dal do- sfruttando i lavoratori ed eliminando chi si poguerra in poi”2. Il più significativo inter- oppone al suo potere. In preda ai rimorsi, Brando prete del metodo di quegli anni, James Dean spinto da un prete e dalla sorella di un ra- a parte, fu sicuramente Marlon Brando, in- “Brando possiede volgarità, crudeltà, sadi- gazzo assassinato, Terry decide di denuncia- terprete carismatico, versatile, coraggioso smo e allo stesso tempo qualcosa di terribil- re Friendly e la sua gang.** e imprevedibile nella scelta dei ruoli che mente attraente” (Kazan). Contrariamente al ha saputo prestare la sua nevrotica bellez- teatro, sono ancora una volta i primi piani a Bulli e pupe — P0717 za virile a personaggi complessi, ambigui e dare però al personaggio un’accentuazione [Guys and Dolls] combattuti, rimasti inevitabilmente scolpiti del suo lato infantile. [...] E col Tram Kazan di Joseph L. Mankiewicz con Marlon Brando, Frank contribuisce a fissarne l’immagine esteriore Sinatra, Jean Simmons, Vivian Blaine, Robert Keith, nell’immaginario collettivo. “Marlon attore Stubby Kaye nuovo impone sullo schermo una fisicità di e ad assicurarne, da grande inventore di divi, USA, 1955, 150’ inedita forza e un modo di recitare comples- uno strabiliante successo.* Alla ricerca dei soldi per aprire una bisca so, intimo e però evidente in cui la presenza clandestina, il giocatore incallito Nathan De- fisica va insieme all’introspezione più acca- troit propone a Cielo Masterson una scom- Il selvaggio — P0156 nita. Diventa il segno di un’epoca e questo (The Wild One) di Laslo Benedek con Marlon Bran- messa: Cielo dovrà convincere la castissima gli impedisce di essere solo un attore, e una do, Mary Murphy, Robert Keith, Lee Marvin, Jay C. sergente dell’Esercito della Salvezza, Sarah Gli anni tra la fine della seconda guerra vita normale. I suoi grandi film sono in realtà Flippen Brown, a uscire con lui. Nel frattempo Na- mondiale e il 1960 furono un’epoca di enor- rari (il Tram, Fronte del porto, Viva Zapata, Il USA, 1953, 79’ than deve fronteggiare le insistenze di Ade- mi cambiamenti nella produzione hollywoo- selvaggio, i film di Penn e Huston, Il padrino laide, sua fidanzata da ben quattordici anni diana, dove registi e sceneggiatori sentirono e Apocalypse Now, e quell’Ultimo tango in che pretende il matrimonio.** la necessità di un rinnovamento tematico e cui Bertolucci lo guidò a essere-e- fare se stilistico, mettendo in dubbio quelli che era- stesso, a svelarsi e scoprirsi impudicamen- Pelle di serpente — P3022 no i canoni dei generi classici ed iniziando te e dolorosamente e bensì trionfalmente, [The Fugitive Kind] in un incontro-scontro attore-regista che di Sidney Lumet con Marlon Brando, Anna Magna- ad “affrontare esplicitamente con la loro La differenza con tutto quello che il cine- ni, , Victor Jory, Maureen Sta- opera temi quali la giustizia, l’antisemitismo, sapeva per entrambi di ossessive pratiche ma ha fatto su questo argomento prima del pleton, R. G. Armstrong il razzismo, riflettendo le inquietudini sociali psicanalitiche). Fu il successo il suo nemico, Selvaggio è davvero enorme. Non che fos- USA, 1960, 119’ ed ideologiche che attraversano la società la sua difficoltà a potersene districare, e il sero mancati in passato film sulle bande di Val Xavier, dopo aver campato alla giorna- 1 americana di quegli anni” . Si trattò di un suo amore, nonostante tutto, per quel che adolescenti. [...] Ma tutti insistevano sulle ta per anni, decide di mettere radici in un 3 enorme tentativo di “rinnovamento ideolo- il successo gli portava, anzitutto il denaro” . cause sociali del ‘disadattamento’ e sulla piccolo paese perché innamorato, ricam- gico e narrativo del cinema hollywoodiano A lui la trentesima edizione de Il Cinema Ri- democratica possibilità di superarle. Quei biato, di una donna più grande di lui, Lady dal suo interno, riflettendo la crisi di una trovato ha voluto dedicare una meraviglio- ribelli avevano se non una causa almeno dei Torrance, maltrattata dal marito infermo. Si società, ma anche la fine di quell’orizzonte sa retrospettiva, che noi abbiamo deciso di motivi sociali precisamente individuabili per delineerà un triangolo amoroso dai tragici produttivo cinematografico americano che trasformare nel nuovo capitolo de I Sentieri ribellarsi. Con gli anni Cinquanta si assiste a risultati.** poteva essere definito «fabbrica dei sogni»”. Underground! un fenomeno del tutto diverso. La ribellione È chiaro che questo rinnovamento per ave- giovanile è without a cause, come il titolo **sinossi da longtake.it 1 Paolo Bertetto (a cura di), Introduzione alla storia del ci- re il successo che ha avuto doveva essere nema, Novara, Utet università, 2008, pp. 143-146. originale di Gioventù bruciata reciterà meno supportato a dovere da dei volti nuovi, da 2 Ivi. di due anni dopo II selvaggio. E le sue radici 3 Goffredo Fofi, “Omaggio a Marlon Brando”, Il Cinema Ri- attori che avessero l’energia e il carisma di trovato XXX edizione sono più generazionali e psicologiche che caricarsi sulle spalle i cambiamenti di un’in- non sociali.* tera nazione. Non è sicuramente un caso che nacque in quegli anni, nel 1948 ad essere

Mediateca La Cappella Underground — Palazzo Galatti via Roma 19 34132 Trieste 040 3728662 mediateca@lacappellaundergrou nd.org precisi, l’Actor’s Studio, una scuola di reci- tazione che si focalizzava sulla teoria dell’i- dentificazione della personalità profonda dell’attore con quella del personaggio. “Un’identificazione che deve quindi com- prendere la totale disponibilità psicologica dell’attore, che deve scavare nel proprio in- conscio e farne affiorare i conflitti. In questo in collaborazione con: I due volti della vendetta — P3026 La contessa di Hong Kong — P3025 Il padrino — P0097 da) che è possibile giudicare della bravura (One-Eyed Jacks) di Marlon Brando con Marlon (A Countess from Hong Kong) di Charlie Chaplin (The Godfather) di Francis Ford Coppola con Mar- di un attore che è più che un attore, che è Brando, Karl Malden, , Ben Johnson, con Marlon Brando, , Sydney Chaplin, lon Brando, Al Pacino, Robert Duvall, James Caan, un’immagine collettiva.* Pina Pellicer Tippi Hedren, John Paul, Patrick Cargill, Geraldine Diane Keaton, John Cazale, Talia Shire, Richard S. USA, 1961, 141’ Chaplin Castellano UK, 1967, 120’ USA, 1972, 175’ Apocalypse Now Redux — P0126 di Francis Ford Coppola con Martin Sheen, Mar- lon Brando, Robert Duvall, Frederic Forrest, Sam Bottoms, Laurence Fishburne, Albert Hall, Harrison Ford, Dennis Hopper USA, 1979 (2001), 195’ Primo e unico film diretto da Marlon Bran- do, questo originalissimo western non è solo Fu Mario Puzo a proporre Brando come Il transatlantico di lusso su cui viaggia un una delle sue interpretazioni migliori e più interprete del lm tratto dal suo best seller, ricco diplomatico americano fa scalo a misurate (soprattutto se si pensa che Brando chiamato da noi II padrino per imperizia di Hong Kong, dove un vecchio amico del pa- aveva solitamente bisogno di registi di polso un traduttore certo settentrionale, essendo dre presenta all’ambasciatore alcune prosti- che gli impedissero di strafare), ma anche e Godfather l’equivalente in linguaggio ma- tute russe. Una di queste decide di approfit- Il film di Coppola è una presa di posizione un debutto molto promettente, e, visto che fioso del meridionale ‘compare’. [...] L’orga- tare dell’occasione per fuggire in America, autenticamente progressista contro l’inter- fu anche la sua ultima regia, uno dei migliori nizzazione del film fu affidata al producer e il resto del film segue le schermaglie della vento degli Stati Uniti in Vietnam e gli ecces- esempi di carriera costituita da un solo film.* Al Ruddy, che pensò a Coppola perché era strana coppia attraverso il Pacifico. L’inter- italo-americano e perché aveva sceneggia- si che ne derivarono. Con tutti i suoi limiti, pretazione di Brando nel ruolo del formale to un film d’azione come Patton, generale Apocalypse Now è probabilmente il miglior La caccia — P3027 e pomposo Ogden Mears è passata alla sto- d’acciaio. Ruddy e Coppola interpellarono film americano ad alto budget e di aperta (The Chase) di Arthur Penn con Robert Redford, ria come una delle sue meno felici, essendo Brando, che accettò immediatamente, ma denuncia realizzato negli anni Settanta sul- Marlon Brando, Jane Fonda, Angie Dickinson, Ro- improntata quasi esclusivamente alla nega- incontrarono l’opposizione della Paramount: la guerra del Vietnam, e resta da chiedersi bert Duvall, James Fox tività […]. Coreografati da un maestro del se da allora questo sottogenere abbia visto USA, 1966, 135’ Brando non faceva più cassetta da tempo, genere, Brando e Sophia Loren si mostrano ed era un noto piantagrane. Leggenda vuole molto di meglio. Platoon è chiaramente più all’altezza dell’esigente disciplina, anche se che i boss della ditta si convincessero ve- autentico, e Full Metal Jacket nei suoi mo- l’attrice in seguito rivelò che Brando era tan- dendo un provino con un Brando così tra- menti migliori riesce a tirar fuori concetti to intimidito dalla regia esuberante di Cha- sformato da essere loro irriconoscibile.* più profondi sulla guerra, ma né l’uno né plin da perdere la già esile voce.* l’altro si avvicinano all’esperienza totale di follia e di sovraccarico sensoriale che il film La caccia resta un grande film, capace di Ultimo tango a Parigi — P0362 + di Coppola fornisce così ampiamente.* anticipare, per dirla con Robin Wood, “mol- Riflessi in un occhio d’oro — P3024 D0332 ti dei principali sviluppi del cinema di Hol- (Reflections in a Golden Eye) di John Huston con di Bernardo Bertolucci con Marlon Brando, Maria Marlon Brando, Elizabeth Taylor, Brian Keith, Julie Schneider, Jean-Pierre Léaud, Massimo Girotti, lywood del decennio successivo”. A comin- Listen to Me Marlon — P3023 Harris, Zorro David , Giovanna Galletti di Stevan Riley — UK, 2015, 102’ ciare dal modo in cui supera la struttura del USA, 1967, 108’ Francia, Italia, 1972, 129’ melodramma per e Chase cercare invece nella rappresentazione del reale la natura violenta di quella stessa realtà […] E invece la violenza che all’improvviso contagia i cit- tadini di Terrell è molto di più dell’odio raz- zista: è il tracollo della fiducia nei valori del- Chi era davvero Marlon Brando? Listen to È un film misterioso perché il romanzo, mal- la cultura americana, è la deriva civile di un Brando ha messo di sé, in questo film, senza Me Marlon contribuisce a smascherare i grado la sua brevità e il parco stile narrativo, paese che dimostra di non aver mai abdica- le mediazioni cui in altri tempi era costretto, miti che circondano la figura del leggenda- è molto più esplicito nel descrivere i perso- to al suo spirito aggressivo. E che la sconfitta la ‘recitazione’ di un personaggio non trop- rio attore scomparso nel 2004. […] A volte il naggi e i loro moventi, mentre la lettura di dello sceriffo interpretato da Brando, pesto po esterno alla propria esperienza e in cui materiale audio è così intimo che lo spet- Huston è più elaborata e sembra voler ta- e sanguinante per aver cercato di fermare la calarsi con gli insegnamenti del metodo, al tatore si sente un voyeur. Le registrazioni cere informazioni presenti nel libro. È anche violenza che incendia la città, ribadisce in punto da poterlo rendere a tratti una espli- erano una sorta di diario in cui trovavano un film che non appartiene a nessun genere: una maniera che non si dimentica.* cita confessione. [...] Ed è indubitabile che posto riflessioni ideologiche ed esercizi di né commedia, né melodramma (poteva es- il colpo d’ali del Tango sia molto più signi- meditazione (alcuni nastri contengono for- sere entrambi, anche contemporaneamen- ficativo che non quello, tutto esteriore, del me di ‘autoipnosi’ in cui l’attore si rivolge a te), né thriller, né dramma militare, né in- Padrino. Ma è proprio dal confronto tra due se stesso: di qui il titolo del film). [...] contro-scontro teatrale tra attori come Chi interpretazioni così diverse (tutta mimetica All’inizio di Listen To Me Marlon si capisce ha paura di Virginia Woolf? e troppo freddo la prima, di testa e di mestiere, e prevalente- * Omaggio a Marlon Brando, Il Cinema Ritrovato XXX edi- che Brando intendeva essere l’autore del zione, note di Ian Christie, Goffredo Fofi, Miguel Marías, e pacato per ricordare Tennessee Williams.* mente ‘vissuta’, da psicodramma, la secon- proprio autoritratto cinematografico, ri- Paolo Mereghetti e Jonathan Rosenbaum correndo a una narrazione più letteraria di quanto ci si aspetti da un documentario.*