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ANALISI SOCIO – ECONOMICA: Tendenze in atto e scenari di medio-lungo periodo pagina 1 di 70 Capitolo primo: Situazione attuale e tendenze in atto pagina 2 di 70 Premessa Come è noto, la totalità dei Comuni facenti parte degli Ambiti Territoriali Ottimali si identifica, solo in parte, con la dimensione territoriale, demografica, economico- produttiva, sociale dei territori provinciali coinvolti. L’ATO 2 Napoli – Volturno, rappresenta, a ben vedere, l’intersezione tra una considerevole porzione (la radiante nord-occidentale) di una tra le più imponenti aree metropolitane d’Europa, quella di Napoli, e tutto il comprensorio provinciale casertano. L’opportunità di affrontare, con una rigorosa metodologia analitico-investigativa gli aspetti socio-economici propri di quella che appare come una “nuova dimensione” territoriale, nonché la necessità di pervenire ad una stima del complesso degli indicatori utili al fine della determinazione dei fabbisogni idropotabili, conduce l’indagine necessariamente ad una articolazione di tipo tridimensionale, esprimendosi: 1. sul piano dell’oggetto (popolazione, addetti, presenze turistiche , ecc.); 2. sul piano del soggetto (ATO, comuni, bacini, classi di comuni dalle caratteristiche omogenee); 3. sul piano dei tempi (situazione attuale, scenari evolutivi, stime); Per quanto concerne le fonti, particolarmente preziosa si è rivelata la disponibilità dei dati provvisori del Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, svoltisi nell'ottobre 2001, e ufficializzata dall’ISTAT con il comunicato stampa del 27 marzo 2002 e dei dati, anch’essi provvisori, del Censimento 2001 dell’Industria e dei Servizi. I censimenti, a ben vedere, rappresentano la principale fonte informativa alla quale è possibile ricondurre, pur nella provvisorietà dei dati relativi all’edizione 2001, la lettura, su base comunale, dei fenomeni demografici, economici e abitativi. pagina 3 di 70 Il primo momento investigativo riguarderà l’analisi delle caratteristiche demografico- abitative dell’Ambito (residenti, distribuzione per sesso della popolazione, famiglie, abitazioni occupate da residenti, altri tipi di alloggio, densità della popolazione, ecc.); si procederà, poi, a misurare, la dinamica demografica, espressa da ciascuno dei 136 comuni rientranti nello stesso, nell’arco del ventennio intercorrente le tre ultime rilevazioni censuarie del 1981, del 1991 e del 2001. L’analisi delle variazioni intercensuarie - oltre a consentire un monitoraggio dei cosiddetti “drenaggi demografici” avutisi, nell’ultimo decennio, tra i comuni appartenenti alle diverse classi di ampiezza demografica - offre, come si avrà modo di verificare, l’unica valida base per l’attribuzione, a ciascuno dei comuni, degli scenari evolutivi diversificati della popolazione, elaborati dall’ISTAT. In considerazione del peso socio-economico di Napoli in rapporto all’intero ATO 2 si svolgerà un’articolata analisi dei dati, tentando di cogliere sia il posizionamento gerarchico di Napoli all’interno dell’Ambito, sia i mutati rapporti, connessi alla mobilità di persone e residenti, che legano il comune capoluogo al restante territorio. In particolare, con riferimento al Capoluogo partenopeo, si procede all’illustrazione di una serie di informazioni, e segnatamente quelle concernenti: • la popolazione residente; • le abitazioni; • gli stabili non residenti; • i fluttuanti; • gli spostamenti in entrata e in uscita rispetto alla cintura urbana con determinazione del saldo, sia con riferimento alla fascia oraria di punta, sia con opportuna esplosione del dato a livello di intera giornata (PCT di Napoli, edizione 1997); pagina 4 di 70 Uno specifico momento investigativo farà riferimento all’analisi del comparto imprenditoriale. A tale scopo si utilizzeranno i dati provvisori relativi all’ultimo (8°) Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi – 2001. Tali recentissimi dati consentono, pertanto, di porre in luce le principali dimensioni dell’attuale struttura economico-produttiva dell’Ambito. E’ possibile, inoltre, effettuare alcune prime valutazioni in merito alle variazioni intervenute a far data dal 1991, anno di riferimento della precedente rilevazione censuaria generale. La necessità di predisporre una aggregazione omogenea di Comuni per la determinazione del diverso fabbisogno idrico ha condotto, come si potrà verificare, alla costruzione di appositi indicatori rappresentanti la consistenza dei servizi offerti per ogni aggregato territoriale. La disponibilità dei dati con livello di disaggregazione per comuni, unitamente a quella di altri indicatori del terziario permetterà di determinare un vero e proprio scoring comunale, ovvero una gerarchizzazione dei comuni, sulla scorta dei misuratori aggregati indicizzati del terziario, a fronte dei quali sarà possibile attribuire il fabbisogno idro-potabile previsto a monte per ciascuna “classe”. In altri termini si provvederà alla determinazione di “classi di comuni” aventi una loro peculiarità sul piano della potenzialità di domanda idro-potabile. Un’attenzione tutt’altro che marginale è rivolta agli indicatori relativi al comparto turistico-ricettivo. A tale scopo verranno utilizzate in modo integrato le rilevazioni compiute dall’ISTAT e quelle, più particolareggiate, predisposte dai due Enti Provinciali per il Turismo, (quello di Napoli e quello di Caserta). Nello specifico, con riferimento al turismo si procede alla: • analisi delle principali caratteristiche del mercato turistico dal lato della domanda e dell’offerta; • misurazione della domanda turistica; pagina 5 di 70 • stima del “sommerso” turistico, ossia, delle presenze non rilevate dagli enti preposti; E’ stato infine predisposto lo scenario delle previsioni della popolazione per i comuni dell’Ambito nell’arco, 2001-2020 nonché la valutazione della domanda turistica nello scenario di lungo periodo. La popolazione utilizzata come base per le elaborazioni è quella delle stima regionale ISTAT al 1.1.2000. Nel breve-medio periodo, le elaborazioni esposte rappresentano lo sviluppo della popolazione ritenuto più probabile, sulla base dell’andamento recente delle principali componenti demografiche (fecondità, mortalità, migrazioni interne, migrazioni esterne). Nel lungo periodo, aumenta progressivamente il numero ed il peso dei fattori che possono far deviare l’andamento delle componenti demografiche dalla traiettoria prevista. Il margine d’errore associato alle ipotesi diviene più ampio, e le previsioni, è doveroso anticiparlo, perdono progressivamente il significato di "futuro probabile" per divenire degli scenari, con il solo obiettivo di descrivere le implicazioni nel lungo periodo di determinate situazioni demografiche. Per quanto riguarda la valutazione della domanda turistica nello scenario di lungo periodo, si procederà alla: • Individuazione del modello per lo sviluppo dei flussi turistici interessanti l’ambito in uno scenario di lungo periodo; • stima previsionale delle presenze totali. pagina 6 di 70 STRUTTURA METODOLOGICA DELL’ANALISI SOCIO-ECONOMICA Turismo pagina 7 di 70 ASPETTI DEMOGRAFICI E STIMA DEI FLUTTUANTI Analisi demografica dell’ATO 2 I primi dati del 14° Censimento generale della popolazione e del Censimento delle abitazioni indicano che la popolazione residente nell’ATO 2 Napoli Volturno – costituita dalle persone che vi hanno dimora abituale – è pari a 2.751.930 unità, delle quali 1.338.508 maschi e 1.413.422 femmine; la popolazione femminile supera quella maschile di 74.914 unità. 3.000.000 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0 Maschi Femmine Totale Fig. 1 - Distribuzione per sesso della poalazione dell'ATO 2 - Napoli Volturno - 2001 In tutti i comuni dell’Ambito la popolazione femminile supera quella maschile: mediamente si contano 51,4 donne contro 48,6 uomini ogni 100 residenti. Ciò si deve al progressivo invecchiamento della popolazione e, in particolare, alla maggiore speranza di vita delle donne. Infatti, sebbene nascano più maschi, la più elevata mortalità maschile fin dalle età più giovani comporta che, nel totale della popolazione, le donne siano più numerose degli uomini. La popolazione residente si distribuisce per il 69 per cento nella porzione della provincia di Napoli rientrante nell’Ambito, e per il 31 per cento nella provincia di Caserta (fig. 3). pagina 8 di 70 E’ appena il caso di sottolineare che la popolazione dell’Ambito, rientrante nella provincia di Napoli, rappresenta circa il 63 per cento del totale provinciale. 31% ATO 2 - Caserta ATO2 - Napoli 69% Fig 3 - Composizione percentuale della popolazione residente dell'ATO 2 Napoli Volturno per ambiti provinciali - 2001 48,6% Maschi 51,4% Femmine Fig. 2 - Distribuzione percentuale della popolazione residente nell'ATO 2 Napoli Volturno, per sesso - 2001 È Napoli il comune più popoloso con 993.386 residenti; Rocchetta e Croce – in provincia di Caserta – il più piccolo con 524 residenti; quello più densamente popolato è Casavatore (NA), con 12.274,1 abitanti per Km2, mentre il comune dell’Ambito con la più bassa densità di popolazione risulta Ciorlano (CE), con appena 18,8 abitanti per Km2. Il comune più esteso territorialmente è Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, con poco più di 163 Km2 . Al contrario, il comune meno esteso territorialmente risulta essere Casavatore (NA), a riprova dell’elevata densità, con appena 1,6 Km2. pagina 9 di 70 Quanto appena esposto viene di seguito sintetizzato nella Tabella 1. Tabella 1 - Denominazione dei comuni dell'ATO 2 Napoli Volturno, con particolari caratteristiche e relativi valori - 2001 Caratteristica