SANT’ANNA NEWS Newsletter dell’Associazione Ex-Allievi Scuola Superiore S. Anna –

Numero 44 • 2016 - semestrale www.sssup.it/exallievi

Numero 44 La robotica pisana: realtà, opportunità, prospettive ome deliberato in Assemblea ed Cin CD il Sant’Anna News viene Il punto su ricerca, formazione, applicazioni e industria spedito solo a quanti in regola con le nel Convegno dell’Associazione quote di iscrizione annuale. Siete pre- gati di dare disposizione alla vostra di Ugo Faraguna e Franco Mosca banca di corrispondere la quota all’ini- zio di ogni anno. Come più volte ribadito ed approvato da Assemblea e CD il nostro giornale esce solo al momento del raggiungi- mento del budget necessario per stesura e spedizione attraverso sponsor. Urge che gli Associati trovino sponsor. Fino- ra è il Vostro Presidente che li ha tro- vati ma questo è un meccanismo che non può durare in eterno; occorre dare continuità con iniziative “diffuse”. Per la revisione di spesa la nostra ama- ta Scuola è in difficoltà nel finanziare la partecipazione degli allievi a Stages formativi in Italia ed all’estero. L’As- sociazione è impegnata a garantire un importante finanziamento derivante dal Fondo Satriano e dal Fondo Campa se- condo le deliberazioni dell’Assemblea e del CD (30 aprile 2016). Al di là del- le attuali congiunture sfavorevoli, cer- ti che la Scuola riprenderà i finanzia- menti ad loc in tempi migliori (campa cavallo), riteniamo che gli Ex Allievi possano fare molto in modo stabile e non occasionale. Pertanto esortiamo tutti a contribuire sistematicamente al finanziamento di questi progetti. Nel 2017 corre il trentennale della Scuola e della nostra Associazione. Il 29 e 30 aprile 2016 il Convengo robotica della Scuola Sant’Anna, il Cen- Nel prossimo numero presenteremo il “La robotica pisana: realtà, opportunità, tro Piaggio e il Centro Endocas dell’Uni- programma degli eventi e delle iniziati- prospettive” organizzato dall’ Associa- versità di Pisa. Un ecosistema tecnologico ve, che saranno condivise con la Scuo- zione Ex-Allievi della Scuola Superiore che nasce dal lungimirante investimento la e con l’Associazione Allievi. Sant’Anna e dalla Fondazione Arpa ha in “Formazione e Ricerca” – tema del- riunito, presso l’Aula Magna della Scuola la prima sessione – avvenuto negli anni Brunello Ghelarducci e Franco Mosca Superiore Sant’Anna, esperti provenienti ’80. In un clima di terrorismo diffuso, da quel trapezio toscano che rappresenta in cui l’Italia iniziava a interrogarsi cir- oggi una ben radicata eccellenza nel set- ca l’opportunità di istituire i Dottorati Il giornale in PDF è scaricabile tore della robotica. Robotica che a Pisa si di Ricerca (il primo ciclo risale al 1983) da questa pagina: è sviluppata nell’ecosistema fertile delle c’erano persone che il Prof. Dario identi- www.santannapisa.it/it/collegio/ nostre tre università, in seno alle quali fica come propri personali ispiratori e che sono nati centri di eccellenza riconosciuti santanna-news continua a pag. 6 a livello mondiale, quali l’Istituto di Bio- Dopo un secolo dalla previsione di Einstein sono state osservate le onde gravitazionali Grazie alla misura effettuata con gli interferometri gemelli LIGO le collaborazioni scientifiche LIGO e VIRGO aprono una nuova finestra sul cosmo rivelando le onde gravitazionali prodotte nella collisione di due buchi neri Intervista a Federico Ferrini* di Daniela Salvestroni

La nostra intervista a Federico Ferrini, *Direttore dell’European Gravitational Observatory EGO, dove è situato l’inter- ferometro Virgo.

er la prima volta, gli scienziati han- Pno osservato in modo diretto le onde gravitazionali, confermando la previsio- ne della Relatività Generale di Albert Einstein del 1915: perché è importante questa scoperta e in che cosa consiste? Le due collaborazioni LIGO e Virgo per la prima volta hanno misurato il 14 settembre 2015 il passaggio di onde gra- vitazionali emesse da un sistema binario di buchi neri che hanno sprigionato una quantità straordinaria di energia durante le fasi finali del loro collasso. Si è trattato di un evento astronomico straordinario che ha permesso di verificare sperimen- talmente la predizione di Einstein circa l’esistenza delle onde gravitazionali e di poter “vedere” direttamente per la prima volta i buchi neri: due scoperte storiche collegate ad un unico fenomeno. E poi, nuovamente, il 26 dicembre 2015 un tre- no di onde ha attraversato i due strumenti LIGO, sorprendendoci con l’evidenza di un fenomeno ancora collegato al collas- so di un sistema binario di buchi neri, di masse inferiori a quelle del primo evento. A settembre il segnale è durato due de- cimi di secondo e a dicembre un secondo, permettendoci di seguire una fase relati- vamente lunga del processo di collasso. L’importanza del primo evento è preva- lentemente storica: la verifica dell’esi- stenza dell’emissione delle onde gravita- zionali, unita alla prima diretta evidenza dei buchi neri ne fanno una pietra miliare della astronomia. Il secondo evento apre la strada alla nuova astronomia gravita- zionale: la raccolta di simili segnali non è un fatto isolato ma potrà divenire uno strumento assolutamente nuovo per la comprensione dell’universo.

L’annuncio del secondo evento è sta- to dato a San Diego al convegno del- la Società Astronomica Americana dai In alto, una vista aerea dell’interferometro italo-francese Virgo, costruito vicino a , coordinatori delle collaborazioni Ligo, nei pressi di Pisa; in basso, Federico Ferrini (EGO) insieme a Fulvio Ricci (INFN).

2 Una illustrazione delle onde gravitazionali (INFN); a destra, la pulsar Chandra. Gabriela Gonzales, e Virgo, Fulvio Ric- propriate come se esso risultasse da un ci, e dal direttore esecutivo di Ligo, Da- fenomento astrofisico, analogo a quelli vid Reitze, del Caltech. Accanto al se- degli altri eventi. condo segnale delle onde gravitazionali è stato probabilmente osservato un ter- Quale è stato il ruolo di VIRGO, zo evento, ritenuto molto probabile, ma l’interferometro del Consorzio EGO comunque in attesa di conferma. Cosa (Osservatorio Gravitazionale Europeo) può dirci? che si trova vicino a Pisa, in località Una delle analisi che più ci rassicu- Santo Stefano a Macerata? rano sulla natura dei segnali visti quali Nel 2007 LIGO e VIRGO hanno fir- emissioni di onde gravitazionali, è la de- mato un accordo per cui i dati presi dagli terminazione della statistica di ricorren- interferometri sono da considerarsi pro- za del segnale nella sua forma e intensità prietà comune e vengono quindi ana- rispetto al fondo di rumore presente co- lizzati congiuntamente. Nel seguito la munque nella strumentazione. In termini collaborazione è evoluta verso una inte- di frequenza temporale della coinciden- grazione ancora maggiore: le informazio- za tra i segnali misurati il 14 settembre ni sulle tecnologie adottate sono diven- e il 26 dicembre, abbiamo determinato tate comuni e dal 2014 a tutti gli effetti che solo una volta ogni 200.000 anni siamo divenuti una unica collaborazione potremo avere un effetto casuale del ge- globale. nere. Per quanto riguarda invece il terzo A partire dal 2009 LIGO ha interrot- possibile evento, la frequenza di coinci- to la presa di dati per iniziare il proces- denza casuale è una volta ogni tre anni so di upgrade, mentre VIRGO ha con- circa. Questo è un argomento che ci fa tinuato a funzionare, sperimentando concludere che non ha validità scienti- nuove tecnologie, quale l’istallazione fica sufficiente ascribere tale segnale tra di sospensioni degli specchi con fibre quelli effettivamente corrispondenti alle di quarzo, a vantaggio anche di LIGO, emissioni di ondi gravitazionali, anche che ha potuto istallare gli specchi con se abbiamo effettuato tutte le analisi ap- sicurezza grazie all’esperienza accumula-

3 L’interno di uno dei bracci da te chilometri di Virgo ta da VIRGO. VIRGO quindi nel 2012 raggiungibile nella configurazione prece- di studiare le sorgenti con “occhi” com- ha iniziato l’upgrade e ha partecipato dal dente. Abbiamo terminato l’istallazione plementari e fornire quindi informazio- 2015 all’analisi congiunta dei dati. e l’integrazione delle numerose nuove ni complete per la comprensione dei componenti due settimane fa. Abbia- fenomeni. Quali sono i ricercatori coinvolti a mo in programma la complessa fase di vario titolo negli studi? commissioning, praticamente rodaggio e Quali sviluppi potrebbe avere la Ad EGO lavorano circa 60 persone, cancellazione delle numerose sorgenti di scoperta delle onde gravitazionali in di cui 50 con contratti a tempo indefi- rumore che disturbano la recezione dei futuro? nito. Un buon numero di essi ha origini segnali, per poter essere pronti nell’au- L’arricchimento principale risultan- localizzate in un raggio di 50 chilometri; tunno a prender dati congiuntamente te dalla possibilità di osservare le onde gli stranieri attualmente dipendenti di con i due interferometri LIGO, anch’es- gravitazionali consiste nel fornire uno EGO sono 8. La maggior parte del per- si da gennaio 2016 spenti per migliora- strumento di indagine dell’universo in- sonale è costituita da ingegneri e tecni- menti e riparazioni varie. dipendente dalle informazioni che pro- ci, due solamente sono i fisici e sei gli vengono dalla astronomia tradizionale. amministrativi. EGO è sempre stato at- Quale sarà il ruolo di VIRGO in L’analisi congiunta del cielo ci porte- tivo nella formazione di giovani, più di futuro? rà probabilmente a una visione dell’uni- 80 borse di studio sono state assegnate in VIRGO avrà un ruolo fondamenta- verso sicuramente più completa ma forse 12 anni di esistenza. Nella Collaborazio- le, indispensabile per la localizzazione anche differente da quella odierna. ne VIRGO sono presenti circa 270 tra nella volta celeste della sorgente emet- Ci attendiamo sorprese come sem- fisici, ingegneri e tecnici, nei laboratori titrice di onde gravitazionali. Solo con pre è accaduto quando nuove finestre di delle cinque Nazioni che partecipano al tre strumenti funzionanti potremo indi- osservazione sono state aperte, dal tele- progetto: Francia, Italia, Olanda, Polo- viduare con un margine di errore ridotto scopio puntato sul cielo da Galilei, alla nia e Ungheria. Da poche settimane si è la posizione del fenomeno astronomico radioastronomia, ai satelliti infrarossi aggiunto un laboratorio spagnolo. che da origine al segnale: è questa una e X. Vi è in atto uno sforzo globale per informazione cruciale per tutti gli stru- concepire e progettare i nuovi strumen- L’interferometro è stato spento per menti astronomici “classici” (telescopi ti sia terrestri (Einstein Telescope) che lavori: come mai e quando è prevista la ottici, infrarossi, radiotelescopi, satelliti spaziali (LISA) che forse potranno esse- ripresa degli studi? X e gamma) che hanno sottoscritto ac- re attivi tra quindici-venti anni e saran- VIRGO ha iniziato l’upgrade ai fini cordi con noi per poter ricevere imme- no la naturale prosecuzione di VIRGO di migliorare la sensibilità di un fatto- diatamente l’allerta di segnale e puntare e LIGO. re 10, per poter esplorare un volume di quindi i loro strumenti sulla regione di universo 1.000 volte maggiore di quanto cielo interessante. Questo permetterà A cura di Daniela Salvestroni

4 Due italiane nella classifica delle 25 scienziate riconosciute geni della robotica RoboHub ha inserito nell’elenco Cecilia Laschi dell’Istituto di BioRobotica di Daniela Salvestroni oboHub, la grande comunità scientifi- Rca globale, ha stilato la classifica delle 25 scienziate che si sono distinte per “ge- nialità” nel 2015 nell’ambito della robo- tica. Il riconoscimento è andato anche a due italiane, Cecilia Laschi del Sant’Anna e Barbara Mazzolai dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova. Un risultato importante perché riguarda un ambiente considerato doppiamente maschile, quello dell’ingegneria in generale e quello della robotica in particolare. Ma grazie al con- tributo delle scienziate sono stati raggiunti progressi significativi nella ricerca. L’elen- co di RoboHub, una grande comunità vir- tuale e globale che comprende migliaia di scienziati, è stato presentato a margine di ICRA 2015, l’importante appuntamento scientifico ospitato per il 2015 negli Usa. Cecilia Laschi e Barbara Mazzolai han- no lavorato insieme in passato e collabo- rano tuttora. Barbara Mazzolai ha iniziato Cecilia Laschi con il suo “Octobot” infatti la sua carriera al Sant’Anna ed è ora la coordinatrice del Centro di Micro- nante – dichiara Cecilia Laschi – sia per BioRobotica di IIT a Pontedera, ospitato la sua interdisciplinarità, sia per l’oppor- nello stesso complesso dell’Istituto di Bio- tunità che offre nell’affrontare importan- Robotica, al Polo Sant’Anna Valdera. La ti sfide scientifiche e tecnologiche e, allo vicinanza è soprattutto di tipo scientifico: stesso tempo, sviluppare applicazioni che Cecilia Laschi ha coordinato il progetto di rispondono a esigenze sociali ed econo- “robotica ispirata al polpo” che ha porta- miche. Questo è ancora più vero per la to al primo “robot soft” e Barbara Mazzolai biorobotica, ambito in cui svolgo la mia è la responsabile del “progetto Plantoide” ricerca, studiando e realizzando ‘robot per lo sviluppo del primo robot al mondo soft’, realizzati con materiali morbidi, che ispirato alle piante. rappresentano una vera rivoluzione in ro- “Il fatto che i contributi di donne, botica. La ricerca in biorobotica premia come quello di Ada Lovelace, non sia- creatività e coraggio, motori essenziali Barbara Mazzolai no stati celebrati fino a poco tempo fa ci per l’innovazione, e l’Italia occupa una cepire l’ambiente in un robot autonomo offre un motivo per rimediare – spiegano posizione di rilievo. La biorobotica è an- in grado di monitorare la qualità del suo- gli animatori di RoboHub – Alla sua terza che un’eccellente palestra per insegnare lo è una delle recenti sfide che ci siamo edizione la lista delle ‘25 donne da cono- le tecnologie di frontiera, per formare posti. scere’ è un invito a guardare a tutto ciò nei giovani l’apertura mentale necessaria Questi robot, che nascono da uno stu- che tutte queste donne hanno fatto nel a rompere le barriere tra discipline e per dio approfondito degli organismi viventi campo della robotica, come un importan- trasmettere il valore dell’impegno e credo ai quali si ispirano, rappresentano tec- te passo verso la parità. Il nostro elenco che possa rappresentare un’opportunità di nologie e strumenti innovativi che pos- comprende donne in una vasta gamma ricerca per scienziate in paesi che offrono so essere applicati a contesti disparati, di ruoli e fasi di carriera e abbiamo ca- condizioni meno favorevoli”. dal monitoraggio ambientale all’appli- ratterizzato le donne che lavorano in una “Sono molto onorata di ricevere que- cazione medica, all’esplorazione di suoli vasta gamma di settori della robotica. Le sto riconoscimento – afferma Barbara su ambiente terrestre e su altri pianeti. scienziate, elencate in ordine alfabetico, Mazzolai – che rappresenta un ulteriore Il raggiungimento di tali risultati è reso sono state scelte per la pura genialità che stimolo a svolgere la ricerca con passione possibile dal lavoro quotidiano e dalla hanno dovuto dimostrare per arrivare al e con responsabilità. La nostra ambizione collaborazione di giovani ricercatori che top della loro settore. Qualunque sia il è di unire scienza e tecnologia per realiz- condividono un sogno comune: migliora- vostro campo ci auguriamo che troviate zare robot ispirati al mondo della natura re la qualità della vita e dell’ambiente in una donna che fa grandi cose nel settore in grado di muoversi in ambienti reali e cui viviamo”. della robotica per darvi ispirazione”. non strutturati. Tradurre i principi che “La robotica è una disciplina affasci- consentono alle piante di muoversi e per- Daniela Salvestroni

5 “La robotica pisana...”

segue dalla prima pagina hanno posto le solide fondamenta per lo sviluppo della città della Robotica: il Prof. Lucio Lazzarino, preside della Facoltà di Ingegneria, il Prof. Alessandro Faedo, Presidente del CNR, il Prof. Luigi Dona- to, ispiratore dell’area di ricerca del CNR di San Cataldo, il Prof. Danilo De Rossi, Direttore del Centro Piaggio, il Professor Vincenzo Tagliasco, Professore di Robo- tica Antropomorfa presso l’Università di Genova, e il Prof. Franco Mosca che negli anni ’80 ispirò una linea di ricerca in am- bito biomedico che ancora oggi continua a fiorire. Da un primo nucleo di 15 perso- ne che popolavano i laboratori ARTS e MiTech labs, quello che è oggi l’Istituto di Biorobotica del Sant’Anna vede una cre- scita esponenziale. Oggi al Polo Sant’An- na Valdera di Pontedera, ultimato nel 2012, lavorano più di 200 persone di cui quasi la metà studenti di dottorato. In una entusiasmante carrellata il Prof. Dario ha esposto le numerose attività di ricerca e formazione. “Ho accolto con grande piacere questa iniziativa. Siamo in tanti a occuparci di Robotica a Pisa; veniamo tutti dallo stes- alla laurea triennale in Ingegneria Biome- milioni circa. I nuovi sviluppi più difficili so ceppo. Ci vediamo regolarmente ma a dica è andato progressivamente aumen- da quantificare si riferiscono alle previsioni migliaia di chilometri di distanza da qui, tando, dai 70 iscritti del 2001 agli attuali di applicazione dei cosiddetti “Service Ro- durante i congressi internazionali di Ro- 360: oggi è il quarto corso per numero di bot” sia personali che professionali. Merca- botica”. Così il Prof. Antonio Bicchi ha iscritti all’interno dell’Università di Pisa. to difficile da mappare anche perché fatto aperto il suo intervento, durante il quale L’offerta formativa è inoltre integrata dalla di una costellazione di startup promettenti ha sintetizzato le numerose linee di ricerca Laurea Magistrale in Ingegneria Robotica tra le quale MMI Microinstruments, fon- del Centro Piaggio, un centro interdiparti- e dell’Automazione, attiva dal 2010. Infi- data dall’ex Allievo Ing. Giuseppe Prisco, mentale dell’Università di Pisa fondato nel ne, dal 2015 l’Università di Pisa e la Scuo- tornato a Calci dopo una lunga esperienza 1965 e che ospita oggi 42 professori prove- la Sant’Anna hanno dato vita al corso di nella Silicon Valley, alla Intuitive Surgical, nienti da 13 dipartimenti. Un Centro nato Laura Magistrale – in inglese – di “Bionics l’azienda leader mondiale nella chirurgia per trasferire alla realtà sociale ed econo- Engineering”, consolidando una sinergia robotica con il suo “Da Vinci”. Il piano di mica i risultati della ricerca tecnologica interistituzionale, elemento di ricchezza MMI è di sviluppare una piattaforma ro- più avanzata, con particolare attenzione del campus formativo sul quale il Prof. Da- botica capace di amplificare la destrezza per l’interazione tra robot e uomo, dalle nilo De Rossi ha fatto un accorato appello del chirurgo nelle operazioni di microchi- applicazioni industriali a quelle medico- ad investire, affrontando problemi struttu- rurgia. La rilevanza del core business del- protesiche. rali prima di celebrare risultati nati da for- la startup di Prisco è stata efficacemente La ricca offerta formativa di carattere tunati incidenti, e non da una consapevole trasmessa dal microchirurgo Marco Inno- biomedico e biorobotico presso l’ateneo programmazione. centi dell’Ospedale di Careggi, che ne ha pisano è stata delineata dagli interventi La ricca giornata congressuale è prose- descritto le potenziali applicazioni. del Prof. Luigi Landini e dal Prof. Andrea guita con la sezione “Robotica e Industria”, Il Convegno si è concluso con la consa- Caiti. Partendo da un iniziale timido inse- aperta dall’Ing. Arturo Baroncelli, nel suo pevolezza di aver dato uno spazio di confron- rimento dell’indirizzo in Ingegneria Biome- ruolo di Business Development Manager to ad un ecosistema variegato e aperto alle dica presso i Corsi di Laurea in Ingegneria presso Comau Robotics e past President collaborazioni nazionali e internazionali. Elettronica e Ingegneria Meccanica tra il dell’International Federation of Robotics, Una locale commistione di eccellenze che 1985 e il 1999, l’Ateneo ha poi consolidato nonché Vice-Presidente dell’Associazione identifica Pisa non solo come la Città della l’interesse in queste tematiche attraverso ex Allievi. La sua relazione si è concentrata Torre, ma anche e soprattutto come Città l’istituzione del Diploma Universitario in su passato, presente e futuro della robotica delle Tecnologie e che, dopo il successo del Ingegneria Biomedica tra il 1996 e il 2001, industriale, delineando gli impressionanti Convegno si candida ad ospitare nella set- e del corso di laurea triennale e speciali- margini di sviluppo dell’impiego dei robot timana tra il 7 e il 13 settembre 2017 il pri- stica in Ingegneria Biomedica a partire in ambito industriale, prevedendo di arri- mo Festival Internazionale della Robotica. dal 2001, in stretta collaborazione con la vare ad un impiego totale di 2.3 milioni Facoltà di Medicina. Il numero di iscritti di unità nel 2018 a fronte degli attuali 1.5 Ugo Faraguna e Franco Mosca

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I relatori e gli argomenti del convegno

29 aprile 2016 30 aprile 2016

Ricerca e Formazione Il Centro Clinico Multidisciplinare La dimensione economica, di Chirurgia Robotica di Pisa. Sviluppo, I laboratori di robotica dell’Università di Pisa giuridica, etica... ed artistica risultati, prospettive Antonio Bicchi della Robotica Franca Melfi I laboratori di robotica della Scuola Superiore La formazione dei Chirurghi. Il ruolo della La dimensione economica e di mercato della Sant’Anna simulazione Robotica nei settori sanitario Paolo Dario Andrea Moglia e socio-sanitario Formazione: dal Corso di Laurea in Ingegneria Integrazione clinica-ricerca nel Centro Giuseppe Turchetti Biomedica (2001) al Corso di Laurea in EndoCAS. Sviluppi Ingegneria Bionica (2015). Sinergie. Le implicazioni economiche della Robotica Vincenzo Ferrari Danilo Emilio De Rossi Luigi Landini Medica per un Ospedale di Alta Specialità. L’accreditamento dell’American College of L’esperienza del Centro Surgeons del Centro di Simulazione EndoCAS. Multidisciplinare di Chirurgia Robotica Robotica e Industria La certificazione del Chirurgo Robotico dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana Stato dell’arte. Prospettive Luca Morelli Carlo Milli Arturo Baroncelli Tatto artificiale: dalle protesi bioniche Il primo capitale di rischio per le start-up. Verso il primo Robot Chirurgico Pisano alla robotica chirurgica L’esperienza dell’Associazione SAMBA Giuseppe Prisco Calogero Oddo Marco Bendinelli L’esperienza di Scienzia Machinale di Integraz ione di segnali e sistemi biorobotici La dimensione legale-giuridica - Cascina da una prospettiva Andrea Bertolini elettrofisiologica Dedalo Piffer La dimensione etica Ugo Faraguna Barbara Henry Chirurgia, Formazione, Robotica e bioingegneria per diagnosi, Fiorella Battaglia chirurgia e terapia. Nuove piattaforme Riabilitazione, Protesi bioniche, e nuove strumentazioni Robotica pisana. Opportunità Robotica di Assistenza Arianna Menciassi per la valorizzazione dei giovani Maria Chiara Carrozza Intervento preordinato Riabilitazione Robotica Direzione della Azienda Ospedaliero Bruno Rossi La Robotica nell’arte Universitaria Pisana Federico Posteraro Massimo Bergamasco

7 La microchirurgia oculare Evoluzioni tecnologiche per la standardizzazione e sicurezza delle procedure chirurgiche di Stanislao Rizzo*, Alfonso Savastano*

egli ultimi anni il progresso tec- zare le fasi più delicate dell’intervento in to refractive keratectomy) e la LASIK nologico che si è avuto nell’am- modo automatizzato. Il chirurgo gestisce (Laser assisted in situ Keratimileusis) si Nbito oftalmologico per quel che e visualizza tutta la procedura in tempo associano nuove prospettive e si prospet- riguarda lo sviluppo delle tecniche di mi- reale su un monitor nel quale si proietta tano alternative rivoluzionarie per quan- crochirurgia, risulta essere di notevole una immagine della sezione dell’occhio da ti desiderano correggere definitivamente importanza. In tutti i distretti oculari l’in- trattare. Il femtolaser può essere utilizzato i difetti della vista. L’introduzione del la- troduzione di macchinari sempre più so- quindi per migliorare la sicurezza e la pre- ser a femtosecondo anche in quest’ambi- fisticati ha permesso di raggiungere dei cisione dell’intervento di cataratta, stan- to è stata una innovazione significativa. livelli di performance chirurgica vera- dardizzando alcuni passaggi delicati della Infatti grazie a questo strumento si rie- mente considerevoli che fino a qualche chirurgia che da esclusivamente manuale scono ad effettuare nella cornea sana ta- anno fa erano apparentemente “fanta- diventa robotizzata. L’uso del femtolaser gli di estrema predicibilità, precisione ed scientifici”. Ad esempio l’unico tratta- nella chirurgia della cataratta ha l’obiet- esattamente programmabili, riproducen- mento efficace nella cura della cataratta tivo di rendere più sicuri, precisi, ripetibili do l’effetto di un “bisturi luce” che esegue è rappresentato dall’estrazione chirurgi- e riproducibili alcuni step chirurgici rea- un taglio 3D all’interno della cornea, la ca del cristallino naturale opacizzato (Il lizzando le fasi più delicate dell’intervento quale risulta così scolpita e rimodellata in cristallino è una lente naturale situata in modo automatizzato. modo personalizzato, in base cioè alle esi- nell’occhio dietro all’iride, la cui funzio- Altro esempio da annoverare sono genze visive del singolo paziente. I laser a ne è focalizzare i raggi luminosi sulla reti- sicuramente i progressi tecnologici fatti femtosecondi di ultima generazione, do- na) e dalla sua sostituzione con una lente nell’ambito della chirurgia rifrattiva. In- tati di altissima frequenza e bassi livelli di intraoculare di materiale sintetico (IOL = fatti alle classiche metodiche PRK (pho- energia, riescono ad ottenere superfici di Intra Ocular Lens). L’intervento classico di cataratta, che si basa sulla frammenta- zione del cristallino con ultrasuoni ed in- cisioni manuali, è l’intervento chirurgico numericamente più eseguito in Italia e nel mondo e fornisce ottimi risultati oltre che un recupero visivo ottimale. L’ultima evo- luzione dell’intervento chirurgico della cataratta, però, è il laser a femtosecondi o femtolaser. Quest’ultimo utilizza una luce infrarossa con impulsi della grandezza di pochi micron e di brevissima durata (l’or- dine dei femtosecondi corrisponde ad un milionesimo di miliardesimo di secondo: 10-15 secondi) che può essere focalizzata a diverse profondità nell’occhio per taglia- re i tessuti nel punto desiderato. Il fascio di luce laser per la sua elevatissima velo- cità produce bassa energia non arrecan- do danni all’interno dell’occhio. Questa nuova tecnica di chirurgia della catarat- ta può essere definita robotizzata perché è il laser guidato da un computer a realiz- Stanislao Rizzo Alfonso Savastano

8 e cicatriziali. Al contrario, l’interfaccia di un flap corneale tagliato con laser a femtosecondi, risulta perfettamente vita- le e cellulata, mostrando minimi segni di reattività. Un ultimo esempio che vale sicuramen- te ricordare è lo sviluppo tecnologico che si è raggiunto nell’ambito della chirurgia per le patologie vitreoretiniche. Gli stru- menti chirurgici che si utilizzano attual- mente hanno dei calibri molto piccoli (attualmente si raggiungono 27 Gauge = 0,41 mm diametro) rendendo questo tipo di chirurgia sempre meno invasiva. Pato- logie come il distacco di retina, membra- ne epiretiniche ed il foro maculare hanno raggiunto percentuali di successo chirurgi- co nettamente superiore rispetto agli an- ni precedenti. In alcuni casi siamo stati in grado di ridare il senso di percezione di ombre e luci (vista rudimentale) a pazienti resi ciechi da patologie retiniche progressi- ve come la retinite pigmentosa. Tale pro- gresso è stato possibile grazie allo sviluppo e creazione della protesi retinica Argus® II che è anche noto come l’occhio bionico o retina artificiale e che ha lo scopo di for- nire una stimolazione elettrica della retina per indurre la percezione visiva in soggetti non vedenti. Una mini-videocamera al- loggiata negli occhiali del paziente cattu- ra l’immagine. Il video viene inviato a un piccolo computer indossato dal paziente (l’unità di elaborazione video, VPU), do- ve viene elaborato e trasmesso senza fili ad un’antenna all’interno dell’impianto reti- nico. I segnali vengono quindi inviati al- la matrice di elettrodi, che emette piccoli impulsi elettrici. Questi impulsi bypassano i fotorecettori danneggiati e stimolano le cellule rimanenti della retina, che trasmet- tono le informazioni visive lungo il nervo ottico fino al cervello, creando la percezio- ne di motivi luminosi. Le innovazioni tecnologiche in chirur- gia oculistica negli ultimi anni sono ve- ramente straordinarie: l’utilizzo di nuovi laser meno invasivi e di interfacce com- puterizzate capaci di essere biologicamen- te perfettamente compatibili apre scenari che fino a qualche tempo fa erano consi- derati pura fantascienza. Un femtolaser (e il dettaglio di uno screenshot) ultima evoluzione tecnologica per l’intervento Non siamo lontani dal momento in cui chirurgico della cataratta. Questa nuova tecnica può essere definita robotizzata perché è il laser procedure completamente automatizzate guidato da un computer a realizzare le fasi più delicate dell’intervento in modo automatizzato. renderanno i nostri interventi chirurgici taglio corneale altamente precise e rego- laser fino ad oggi utilizzato nella correzio- più efficaci e sicuri anche in pazienti affetti lari per profondità, estensione e direzio- ne dei difetti di vista, comporta un no- da gravi problemi dell’apparato visivo. ne, perfettamente programmabili. Con la tevole vantaggio per il tessuto corneale. procedura Flex (Femtosecond lenticule Studi istologici dimostrano infatti che Stanislao Rizzo, Alfonso Savastano extraction) inoltre, è oggi possibile effet- l’interfaccia di un flap corneale su cui * Primario del Dipartimento di Oculistica tuare una procedura rifrattiva attraverso viene effettuata un’ablazione con laser ad dell’Azienda Ospedaliera Universitaria cui si è capaci di estrarre dallo spessore eccimeri, subisce una marcata riduzione Careggi di Firenze della cornea un piccolo lenticolo stroma- della normale densità cellulare associata * Medico Chirurgo Specialista le. L’eliminazione del laser ad eccimeri, all’attivazione di processi infiammatori in Oftalmologia

9 Arriva la nuova mappa di Pisa per bambini Il progetto dell’Associazione Mnemosyne con la scuola primaria Fabio Filzi di Pisa di Daniela Salvestroni

on l’intento di insegnare ai ragazzi l’a- Cmore e il valore della città in cui vivo- no e di creare una proposta innovativa per conoscere Pisa ha preso il via il progetto “Una nuova mappa per Pisa”. A proporlo è stata l’Associazione Cultu- rale Mnemosyne, che collabora da anni con la Scuola Superiore Sant’Anna per lo sviluppo di strumenti per la divulgazione e valorizzazione della ricerca e della cultura attraverso tecnologie innovative di comu- nicazione. Il progetto ha visto la collabora- zione della Scuola Primaria “Fabio Filzi” di Pisa. L’obiettivo è sia didattico che forma- tivo e punta alla conoscenza e alla consa- pevolezza del territorio e delle sue risorse, alla valorizzazione di Pisa e dei suoi spazi poco conosciuti rispetto ai tradizionali cir- cuiti turistici. “L’idea – spiega Chiara Evangelista, tecnico dell’Istituto TeCIP nell’area di ri- cerca Computer Graphics & Virtual En- vironments del PERCRO Lab e Presidente dell’Associazione Mnemosyne - è quella di realizzare uno spazio web dove raccogliere luoghi di svago e cultura pensato dai bam-

bini per i bambini, formando in loro sen- ficare il luogo sulla mappa online e per ave- so civico e di rispetto per crescere adulti re le indicazioni e le impressioni del posto consapevoli”. Il progetto ha portato alla scritte dai bambini. Il progetto sperimen- creazione di pannelli in cui gli alunni del- tale è stato attuato con la collaborazione le classi II-A e III-B hanno rappresentato delle insegnanti della Scuola “Fabio Filzi” i luoghi per i bambini da loro stessi indi- Claudia Antoni, Marianna Cordì, Sara viduati: disegni di giardini, luoghi verdi e Palla, Silvana Salviati e Teresa Berni e con particolari botanici formano un racconto il coordinamento di Daniela Cappelletto. di questo lavoro che è stato esposto all’e- La “Carta di Pisa” è stata realizzata dallo sterno della Scuola “Fabio Filzi”in occa- Studio di Architettura Maurizio Andruet- sione di “Pisa in Fiore” nell’aprile scorso. to & Monica Deri. Ogni pannello era dotato anche di un codice QRCODE per permettere di identi- Daniela Salvestroni

10 Un amico virtuale in oltre 50 destinazioni italiane La nuova app ZonzoFox indica ai turisti quali sono i posti migliori da visitare di Daniela Salvestroni

na nuova applicazione semplifica sentirà di crescere anche a livello interna- Cimino, CTO e Co-Founder di ZonzoFox Ula vita ai turisti portandoli “a zon- zionale. Il modello che stiamo validando – ma è anche uno stimolo ad andare avanti zo” per la città: si chiama “ZonzoFox” e in Italia è già concepito per essere scalato a con ancora più convinzione. Abbiamo in ha già vinto un premio a livello europeo livello europeo, ma è fondamentale creare cantiere una serie di novità che renderan- (nella foto in alto, l’home page del sito relazioni con partner commerciali e isti- no ancora più fruibile il patrimonio artisti- www.zonzofox.com). L’idea è di una start- tuzionali nei singoli Paesi in cui andremo co ed enogastronomico del nostro Paese, up pisana che quest’anno è risultata tra i a operare: proprio per questo collaborare come le mappe smart in grado di rendere vincitori dell’Idea Challenge di EIT Digi- con il network di EIT Digital sarà per noi ancora più immediata la scoperta di ciò tal, organizzazione europea che promuove un’ottima occasione”. che ti circonda e una nuova sezione sui l’innovazione digitale e l’imprenditoria e “È un bel riconoscimento al duro lavo- prodotti tipici locali”. che vanta collaborazioni con importanti ro fatto dal team finora – dichiara Andrea ZonzoFox è attiva oggi in oltre 50 de- realtà industriali e accademiche del con- stinazioni italiane e punta a coprire in ma- tinente. Nella finale al London City Hall niera capillare il territorio italiano entro la “ZonzoFox” si è aggiudicata il terzo premio prossima primavera. nel settore Urban Life & Mobility: 15 mila “Guardiamo all’Europa – spiega Rizzone euro e l’accesso al network europeo di EIT – ma il nostro obiettivo primario rimane Digital. Un successo che dimostra che si l’Italia. Vogliamo valorizzare il territorio e può innovare e fare business combinando le sue tipicità insieme alle istituzioni e a tecnologia e turismo, partendo dall’Italia. partner locali che abbiano la lungimiranza “È una grande opportunità – affer- di credere nel nostro progetto”. ma Marco Rizzone, CEO e Co-Founder di ZonzoFox (nella foto a fianco) – e ci con- Daniela Salvestroni

11 Il mondo di Putin Lucio Caracciolo alla Scuola Sant’Anna di Eric Repetto* a cura della Redazione Allievi

Lucio Caracciolo durante il suo intervento econdo molte interpretazioni, te agiscono come se il mondo fosse co- Così la conferenza sulla Russia organizza- SRussia ed Europa avrebbero due stantemente all’opera per sottrarre loro ta dall’Associazione Allievi il 5 febbraio, diverse visioni del mondo: realista l’una, la propria potenza? E quanto è davvero con Lucio Caracciolo, direttore di Limes, normativa l’altra. Molti leader europei razionale questa visione? Ci ritroviamo in qualità di relatore d’eccezione, diviene vedono il proprio operato come un eser- così d’un tratto in un contesto completa- innanzitutto un difficile esercizio di anali- cizio di potere normativo, ovvero uno mente diverso, in cui si mescolano com- si della psicologia collettiva; quella psico- sprone diretto ad altri paesi per adeguarsi plessi d’inferiorità post-sovietici e aspira- logia i cui elementi, secondo Caracciolo, alla società e alle istituzioni di Stati più zioni imperiali di sapore zarista. sono chiavi di lettura imprescindibili per moderni; ai Russi ciò appare invece un Se Putin è IL presidente russo per ec- comprendere la politica russa. pericolo per la propria area d’influenza. Il cellenza, il “mondo di Putin” non è solo Primo elemento, lo stigma della comu- Russo valuta le proprie scelte di politica l’insieme delle sue visioni e azioni: è l’e- nità internazionale: non quello odierno, estera (e, a volte di riflesso, interna) in spressione dei pensieri e dei sentimenti di ma quello che i Russi, analogamente a maniera fredda e pragmatica, mentre do- tutta una nazione, l’insieme delle catego- Turchi e Giapponesi dopo le due guerre ve egli vede equilibri di potere altri (ad rie kantiane (ahimè, molto più peculiari mondiali, provano a partire dalla caduta esempio gli occidentali) si lasciano tal- per ciascuna società di quanto il filosofo dell’URSS. Essi si sentono come dei paria volta guidare da vuoti idealismi. Quan- di Königsberg volesse credere) con cui della comunità internazionale, emargina- to di ciò è vero? Probabilmente molto, essa interpreta la realtà; ed in questo ti o guardati con sufficienza dai “potenti” ma il discorso non è affatto esaurito. Se mondo sono incluse, in quanto percepite, del mondo. Secondo elemento, lo spazio. questo è davvero il metro di giudizio dei ma escluse in quanto non comprese altre La Russia distribuisce 143 milioni e mez- Russi, cosa li ha spinti a sceglierlo? Per- visioni del mondo, quella del “re filosofo” zo di abitanti, per giunta in maniera dise- ché i decisori di un Stato così importan- Obama, quella (quelle?) degli Europei. guale, su più di 17 milioni di chilometri

12 quadrati di territorio; ogni chilometro di un sistema di pari ma sistema esso stesso. americana, i fatti del 2013 hanno sottrat- confine in più significa nuovi paesi confi- La Federazione sarebbe un perno naturale to all’influenza russa un territorio enorme, nanti, possibili nemici da cui difendere la del mondo cristiano, pronta a difenderlo che porta l’ipotetica linea di frattura tra i propria terra con risorse demografiche in assieme agli Stati Uniti; essi non sono contendenti dal confine polacco-ucraino proporzione inferiori. Da ciò deriva una dunque un nemico esistenziale, ma solo direttamente a quello russo-ucraino; una continua preoccupazione per il control- nella misura in cui negano ai Russi quella perdita, in termini di “spazio”, insoppor- lo del territorio da occupare e difendere sfera d’influenza autonoma cui essi sento- tabile. Più complessa l’analisi dell’inter- come obiettivo primario, quel territorio no di avere diritto. vento in Siria, dove è difficile distinguere di cui, a partire dal crollo del muro, im- Che impero è allora questo su cui lo tra vincitori e vinti. Con la propria azione portanti porzioni sono passate agli avver- zar Putin regna (per ora) incontrastato? la Russia ha voluto proteggere l’unico al-

sari. Terzo elemento, quell’afflato volon- Sebbene divisa in distretti federali di di- leato rimasto in Medio Oriente e con esso a cura della Redazione Allievi taristico che i Russi pongono in ogni loro mensioni paracontinentali, la Russia ha la propria base navale nel Mediterraneo, atto, quasi un moltiplicatore di forze ed un sistema di potere verticale e accen- ma il maggiore successo sta forse nell’a- energie e uno sprone all’azione, compo- trato, con Mosca al vertice. La sua forza ver mostrato agli Stati Uniti e al resto del nente fondamentale di quella logica per militare è storicamente sproporzionata mondo la propria capacità di proiezione, cui, citando Fëdor Dostoevskij, “due per all’apparato industriale, sbilanciato sia ancora superiore a quella cinese, assieme due fa cinque”. Da ultimi, i relitti della dal punto di vista strutturale che sul pia- ad un vasto catalogo di armi di ultima ge- Russia zarista: l’ossessione per i mari cal- no degli investimenti sul settore pesan- nerazione da vendere ad acquirenti terzi di, che spinge la Federazione a violente te e bellico. La potenza russa non è solo (anche per supplire alla crisi delle espor- reazioni contro chi minacci le sue basi di veicolata dalle Forze Armate, ma anche tazioni di materie prime). Sebastopoli e Tartus; la stretta alleanza dalla capacità di proiezione nel cosmo e Quali sono allora i possibili scenari in tra Stato e religione, potente miccia di dall’arsenale nucleare, completo anche cui si può evolvere la situazione attuale? innesco di concezioni per noi retrograde, delle testate precedentemente collocate Più di uno, secondo il direttore di Limes. ma capaci di suscitare forti sentimenti di nei territori ex-URSS e del Patto di Var- A seguito delle sanzioni il commercio unità nella popolazione. savia. Vero tallone d’Achille dell’Impero euro-russo è crollato del 28%, assom- Di qui hanno origine le schermaglie è la dipendenza dell’intera economia dal- mandosi alla crisi del prezzo del petrolio di quel tacito conflitto USA-Russia che le esportazioni energetiche, che invece di e alla conseguente recessione della Rus- alcuni definiscono “guerra fredda”: defini- supportare una fiorente industria interna sia. I Russi hanno più volte fatto mostra zione impropria, dice Caracciolo, poiché producono entrate immediate, ma spre- di una cultura disposta al sacrificio pur di negli anni del secondo dopoguerra le due cate in corruzione, mantenimento della preservare il rango di potenza della patria superpotenze condividevano una comune pace sociale e potenziamento militare. (ciò su cui Putin sta facendo leva attual- comprensione della strategia e obiettivi Tentativi di industrializzazione sono stati mente), e niente impedisce di supporre dell’avversario. Ora invece America e fatti, ma si sono spesso scontrati con la che il contesto attuale si manterrà inal- Russia sembrano incapaci di interpre- mancanza di tempo, risorse e know-how, terato nell’immediato futuro, soprattutto tare correttamente le rispettive mosse, oltre che con fattori socio-culturali come dovesse il prezzo del petrolio ricomincia- accecate da forti differenze culturali e la piaga dell’alcolismo. Il risultato è un re a salire. I rapporti tra Europei e Russi politiche, nonché di personale antipatia PIL pari a quello del Messico (quindice- non sono irreparabilmente deteriorati e tra i due leader. Obama ha un approc- simo al mondo) e un reddito pro-capite potrebbero essere ripristinati, come la re- cio che alcuni analisti definiscono quasi ancora più indietro in classifica rispetto al azione francese agli attentati di Parigi ha “filosofico” alla politica estera, evita gli resto del mondo. lasciato intuire. È possibile tuttavia una interventi militari diretti e si concentra Che ne è invece dell’area di influenza svolta più drastica: a seguito della crisi sulla Cina come vero nuovo competitor, di pertinenza russa, quel near abroad così economica e della perdita dell’Ucraina la declassando la Russia al rango di potenza spesso fondamentale nei calcoli strategici Russia ha dovuto retrocedere sia in ter- regionale. Putin non si adegua a questa dei decisori russi? L’Ucraina è una nota mini di sviluppo che di sfera d’influenza, visione e continua a presentare la Russia dolente. A partire dalla deposizione del il tutto sotto la guida di un leader, Putin, come una potenza globale e soprattutto presidente Janukovyč la Russia ha diret- ormai al potere da molto tempo. Vari interventista, risvegliando le suggestioni tamente annesso la Crimea, sfruttando analisti vedono crescere sempre più, tra della guerra fredda tra i membri dell’e- il sostegno della popolazione locale, e ha l’establishment, i dubbi sulle sue perfor- stablishment e del Congresso america- supportato una sollevazione nel Donbass mances. Sin dai tempi dell’URSS le crisi no, più inclini a vedere i Russi come il con strategie di guerra ibrida, mediante energetico-finanziarie russe hanno avuto nemico tradizionale e in grado di influire milizie non identificate. Putin ha però già effetti politici, a volte anche devastanti, sulle scelte del presidente. Il vero peri- chiarito ai miliziani di Donetsk e Luhansk e non è errato ritenere che quest’ultima colo per gli Americani è la creazione di che la Russia non ha le risorse economi- possa portare addirittura ad una sostitu- un blocco rivale nello spazio eurasiatico, che per annetterli (la Crimea ha già pe- zione al vertice, ad opera di pressioni in- un’alleanza russo-tedesca (con la possibi- sato enormemente sulle casse russe): essi terne provenienti dalle stanze del potere le aggiunta cinese nel quadro del progetto rimarranno Stati de facto, come l’Ossezia e dagli oligarchi. Di certo non assistere- delle Vie della Seta, un ambizioso tenta- del Sud o la Transnistria, parte di una ca- mo però ad altre “rivoluzioni arancioni”. tivo di proiezione economica sinica nel tena mercantile illecita che giunge fino L’Impero non può passare alla democrazia cuore dell’Asia e fino all’Europa) in grado ai Balcani, attraversando paesi dove élite dal giorno alla notte. O è l’Impero Russo di contrastare l’egemonia americana. La criminali e politiche tendono a coincidere che non può? Russia invece, nella sua visione imperia- offrendo ai Russi ottime basi per i propri le, si considera già da sola un soggetto di traffici illegali. Assieme a ciò, non si può prim’ordine della comunità internaziona- nascondere che anche se l’Ucraina orien- Eric Repetto le: un impero auto-centrato, non parte di tale non rientrasse più nell’orbita euro- *allievo del primo anno di scienze politiche

13 Te la do io l’America Il 2016 dell’Associazione Allievi spiegato bene di Giuseppe Lauri* a cura della Redazione Allievi

rande evento del nuovo anno so- raccontate. Intanto, per il contesto in cui Alessandro Gemignani, Lorenzo Spada- Gciale dell’Associazione degli Al- si inseriscono, perché non sarà facile esse- vecchia e Matteo Tranchero) e il collegio lievi della Scuola. Il primo aprile scorso re il successore di Barack Obama, in tem- dei probiviri (Stefano Covino, Ludovica (vedi foto), presso l’Aula Magna della pi di lotta serrata al terrorismo e di crisi Fazio e Luca Tiseni). A seguire, le prime Scuola, “USA 2016: Le elezioni america- economica; e poi per quello che hanno iniziative, alcune organizzate dagli orga- ne, spiegate bene” è stata la tappa pisana esse stesse, in un certo senso, contribui- ni sociali uscenti, come l’incontro col dell’omonimo ciclo di incontri organizza- to a creare, in quanto entrambi i partiti professor Lucio Caracciolo, direttore di to dal centro studi Youtrend sulla (lun- statunitensi hanno conosciuto una certa Limes, su “Il mondo di Putin. La Rus- ga) campagna elettorale statunitense. radicalizzazione dell’elettorato e delle te- sia protagonista tra Occidente e Medio L’incontro è stato aperto da Francesco matiche in discussione, di cui è paradig- Oriente”, l’apprezzatissimo “Wine not Costa (vicedirettore del giornale online matica l’emersione di figure come Donald SSSUP?” (coordinato da Marco Zito, in “Il Post” e grande esperto del tema), che Trump e Bernie Sanders (che fino a qual- collaborazione col master “Vini italiani insieme a Giovanni Diamanti e Loren- che settimana fa ha avuto discrete speran- e mercati mondiali” diretto dal professor zo Pregliasco (cofondatori di Quorum, ze di diventare il primo inquilino dichia- Tonutti) e il ciclo “Una finestra sulla ri- consulenti e analisti politici) ha accom- ratamente socialista della Casa Bianca) e cerca” (promosso dagli Allievi di Medici- pagnato il pubblico lungo quello che pri- dal fatto che per molto tempo le maggio- na della Scuola e l’area di Biologia della ma che una fase politica è un vero e pro- ranze interne alle due convention hanno Scuola Normale Superiore); appartengo- prio rito collettivo, il cui scopo di fon- tardato a delinearsi in modo chiaro (non no invece al nuovo corso dell’Associa- do (la nomination presidenziale) diventa per niente, tra i democratici Hillary Clin- zione il concerto del chitarrista Giacomo quasi un elemento di sfondo. Tra comi- ton può contare solo ora, dopo le primarie Susani (insieme all’Accademia Musicale zi tenuti ad un solo uditore (è successo), del 19 aprile, su una maggioranza sicura, “Stefano Strata”), il primo appuntamento spot più o meno riusciti in cui l’avversa- mentre la partita sembra tuttora più aper- dedicato al settantennale della Repubbli- rio viene paragonato ad un cane o se ne ta tra i repubblicani). ca Italiana (“Il secondo dopoguerra, tra fanno notare le ondivaghe posizioni in C’è da dire, comunque, che gli Allievi rinascita e continuità”) e il cineforum politica estera, immagini irriverenti del- non sono arrivati impreparati, visto che degli Allievi, che cala dei veri e propri le aspiranti first lady e uccellini sul pal- già il primo marzo l’Associazione ha or- pezzi da novanta (sono previste le proie- co, le primarie USA sono un fenomeno ganizzato una diretta (guidata da Franco zioni, a cadenza bisettimanale, di “Lame- difficilmente replicabile – nei numeri e Palazzi e da Moreno Stambazzi via Skype rica” di Gianni Amelio, “La notte di San nei modi – altrove. Qualcuno ha parla- dalla Columbia University) sull’impre- Lorenzo” dei fratelli Taviani, “Cadaveri to di “caleidoscopico circo”, e forse non scindibile momento del Super Tuesday. eccellenti” di Francesco Rosi e “L’albero a torto, in quanto i toni di questa gigan- L’anno sociale 2016 dell’Associazione degli zoccoli” di Ermanno Olmi). Il tut- tesca kermesse rendono questo appunta- Allievi è iniziato con le elezioni del 28 e to aspettando il grande appuntamento mento a cadenza quadriennale una vera 29 gennaio, che hanno visto rinnovato di Sant’Anna 2017, cui non mancherà il e propria arena che si snoda lungo dieci il consiglio direttivo (composto da Gui- contributo dell’Associazione. interminabili mesi, muovendo centinaia do Panzano, eletto presidente, Ginevra di migliaia di dollari. Ferrarini, Caterina Giannini, Andrea Queste del 2016, peraltro, sono pri- Gorini, Filippo Morello, Massimiliano Giuseppe Lauri marie particolari e che meritano di essere Pinti), il collegio dei revisori (formato da * allievo del quinto anno giurisprudenza

14 Una proposta (degli allievi) per il sociale di Alessandro Nardo* ome sappiamo, la (nostra) Scuola prie predisposizioni. Inoltre, questa re- Criunisce al proprio interno studen- te vuole essere uno strumento utile da ti provenienti da tutti i punti d’Italia: un lato a cementare i rapporti tra gli al- dalla Sicilia all’Alto Adige, dal Piemon- lievi della Scuola, portando ad avvici- te alla Puglia, gli allievi giungono a Pisa nare chi, inconsapevolmente, condivi- carichi di speranze, di interessi e di vo- de interessi nel sociale – in particolare glia di fare e di partecipare. Tutte quali- verso un determinato settore (quello de- a cura della Redazione Allievi tà da condividere con i propri compagni gli anziani, dei bambini, dei poveri, dei d’anno, di settore, di stanza, di collegio, carcerati, delle donne vittime di violen- o, semplicemente, di mensa. In tali am- za); dall’altro (utile) a ricordarci che al bienti emergono, tra una conversazione di fuori delle mura dei collegi e delle au- e l’altra, le passioni comuni e tra le va- le di scuola vive un’intera città con tut- rie attività condivise dagli allievi è pre- te le sue difficoltà che, con il contributo sente anche il volontariato. Un interes- di ciascuno di noi, possono quantomeno se che va oltre gli anni e oltre i setto- essere alleviate. Un modo per dimostra- ri, che riunisce “sperimentali” e “socia- re che l’“eccellenza” di cui può vantarsi li” nella comune predisposizione verso il nostro istituto non è fatta solo di li- l’altro. associazioni del territorio. Ma non solo. bri ma anche di iniziative concrete ver- Sono tante le ragazze e i ragazzi che, pri- Come già detto, spesso ci dimentichia- so l’esterno . “Conciliare l’approfondi- ma di giungere a Pisa, hanno cercato di mo che intorno a noi abbiamo com- mento tecnico che la Scuola ci garan- dare il proprio contributo alla comunità pagni più “anziani” con un bagaglio di tisce con la conoscenza e l’esperienza impegnandosi, in vari modi, nella pro- esperienze nella città ben più carico del concreta di queste realtà”. Ecco il senso pria terra d’origine. Una volta arrivati nostro ed è difficile sapere a chi potersi dell’iniziativa. al Sant’Anna, però, diventa complicato rivolgere per avere qualche informazio- Il futuro del progetto ora appare incer- mantenere le attività avviate a casa e la ne utile. Anche a questo problema vor- to, tanto che ancora manca un nome lontananza rischia di frenare la “passio- rebbe ovviare il progetto in questione, con cui poterlo riconoscere. Se di sicu- ne per gli altri” di molti allievi. In più, che dovrebbe essere presentato agli al- ro in un primo momento la lista delle è difficile conoscere a pieno le propo- lievi al rientro ai collegi. Oltre a riuni- associazioni sarà raccolta in un file a cui ste per il sociale offerte dalla nuova cit- re i dettagli più importanti che qualifi- potranno avere accesso tutti gli allievi tà, dove i primi mesi di “orientamento e cano ciascuna associazione (settore, fre- di Scuola, per il futuro si ipotizza di tra- ambientazione” sono passati quasi inte- quenza degli incontri e dei lavori, im- sferire la rete in un formato digitale sul ramente tra le mura di scuola e dell’uni- pegno richiesto, età minima, eventuale web, lasciando magari l’accesso anche ai versità. Si è costretti a muoversi da soli tesseramento o iscrizione, competenze giovani al di fuori del Sant’Anna che, nel buio, senza sapere dove andare o a necessarie, possibilità di formarsi prima come noi, ritengono giusto prestare il chi rivolgersi, senza pensare che molti di iniziare…) l’idea sarebbe quella di af- proprio tempo alla propria comunità. allievi “più anziani” hanno un bagaglio fiancare a ciascuna associazione gli al- Ma per scendere in azioni ancora più di esperienze e conoscenze nel territorio lievi della scuola che in passato hanno concrete il gruppo sembra volersi im- molto più vasto delle “matricole”. Il ti- collaborato con essa o che ancora con- pegnare in eventi in collaborazione con more è che questa serie di fattori spinga tinuano a collaborarci. In questo modo associazioni esterne, in modo da riunire alcuni ad abbandonare una componente si garantirebbe un collegamento diret- in un unico momento tutti i “volonta- fondamentale del proprio “essere nella to con l’associazione e si potrebbero ot- ri” di Scuola (e – perché no? – al di fuo- società”. tenere informazioni più approfondite, ri di essa). Di tali problematiche si sono accorti al- magari non contenute nella descrizione Una possibilità, in quest’ottica, sembra cuni studenti, provenienti dai più di- fornita dalla rete. essere fornita dalle nuove iniziative di versi settori e anni di studio. Da loro è Le finalità di questo progetto sono orti etici, progetti di “agricoltura socia- germogliata una proposta per ovviare quindi plurime. Non si vuole sempli- le” che attraverso la coltivazione per- alla mancanza di informazioni sulle re- cemente facilitare la ricerca di associa- mettono di riabilitare chi è stato vitti- altà del volontariato e del terzo setto- zioni che offrano agli studenti l’oppor- ma di abusi, droghe, povertà. Si aspet- re di Pisa. Lo scopo del progetto – per tunità di restituire qualcosa alla socie- terà la fine della stagione calda per par- ora ancora in cantiere ma che dovrebbe tà che ci ospita e che in fondo ci per- larne. venire alla luce entro la fine dell’esta- mette di usufruire di tutte le possibili- L’augurio, fino a quel momento, è che te – sarebbe quello di riunire all’interno tà che il Sant’Anna, in quanto istituto questo progetto si realizzi al più presto di un’unica “rete” il maggior numero di universitario pubblico, offre ai vincitori e possa portare, nella sua sentita spon- associazioni pisane (e limitrofe) dedite, del bando. La volontà che alberga sotto taneità, a risultati concreti nel lungo nelle più diverse forme, al sociale. Que- questa iniziativa è quella di fornire agli periodo. Sia all’esterno che all’interno sto gruppo di allievi – in un secondo allievi uno strumento per potersi avvici- delle mura di Scuola. momento abbondantemente cresciuto – nare al mondo del terzo settore e del vo- ha unito le forze nell’indagare le diver- lontariato, cercando di fornire a ciascu- se aree di intervento sociale del pisano no la proposta più conforme alle proprie Alessandro Nardo prendendo direttamente contatti con le capacità, ai propri interessi e alle pro- * allievo del primo anno scienze politiche

15 Un anno a Trento: l’inverno è arrivato ed è anche passato di Damiano Morando*

o sempre avuto un problema a rea- dita dai più anziani il dono delle loro ve- prendere sono quelle legate alla quali- Hlizzare ex ante l’importanza delle de- tuste esperienze, utilissime quando si tà della vita, che dipingono Trento co- cisioni che ho assunto nella mia vita; a tratta di valutare la bontà delle due stra- me una realtà idillica in Italia. Mi spiego voler prestar fede a quel poco di filosofia de che, lapalissianamente, ci si parano meglio: in verità a Trento d’inverno non a cura della Redazione Allievi orientale che conosco, si tratta di un at- di fronte ad un qualunque bivio. Ed è un manca nulla, eccetto il sole e le perso- teggiamento del tutto sano e condivisibi- dono di cui tipicamente non ci rendiamo ne. Tutto il resto c’è, e come prevedibile le: di fatto le scelte appaiono tali fintanto- conto, come spesso capita, fino al giorno funziona egregiamente: autobus, bibliote- ché si guarda ad esse superficialmente. Ad in cui ci viene sottratto. Io e Luisa siamo che, bar… Ma questo pezzo di Scandina- un’osservazione più attenta, esse appaio- via trapiantato in Italia è riuscito a tentar- no invece come il logico compimento di mi con l’idea di dar nuova linfa agli studi un percorso intrapreso a partire da molto che correlano l’assenza di sole ed il tasso tempo prima. di suicidi. Detto questo, non mi stupisco quan- Le persone, come accennavo, a Tren- do, riandando con la memoria al mo- to d’inverno sono tendenzialmente mal mento in cui ho deciso di uscire dal sol- viste: alle 9 di sera puoi sentire i tuoi co di una lunga e consolidata tradizio- passi risuonare solitari in piazza del Duo- ne che vedeva noi Allievi di Economia mo, e domandarti cosa ci sia di sbaglia- e Management snobbare il Master in In- to in te, te che da solo vaghi in mezzo novation Management (Main), non no- al vento pungente, diventa francamen- to alcuna soluzione di continuità, nessun te naturale. Dopo un paio di volte smet- grande momento risolutivo. A quei tem- stati i primi allievi a scegliere il Main: io ti proprio di avventurarti fuori la sera, pi l’idea che lasciare Pisa, gli affetti che sicuramente, ma da quanto so anche lei, convinto che il privilegio di vivere sulla mi ero costruito là e la quotidianità che abbiamo appreso il valore di quel dono, propria pelle l’esperienza del protagoni- tre lunghi anni erano riusciti a rendere elargito nei modi più disparati ed inso- sta del “La steppa” di Cechov non sia in familiare e piacevole sarebbe potuto es- spettabili, ma pur sempre tale. fondo così gratificante. sere difficile, o addirittura doloroso, non Per cominciare, se dovessi giudicare la L’arrivo della primavera getta una lu- mi sfiorava nemmeno: la semplice con- mia esperienza interamente in base alla ce nuova sulla città: improvvisamente le sapevolezza che quella era la scelta giusta qualità degli insegnamenti, il giudizio non montagne che d’inverno paiono incombe- da fare si era impadronita di me. Il fiume potrebbe che essere estremamente positi- re sulla valle come cupe minacce assumo- delle mie scelte ed esperienze precedenti vo: il paragone con certi corsi che ho avu- no un’aria gentile, quasi bucolica. L’aria portava in quella direzione, e, come mio to il piacere di non seguire a Pisa è impie- stessa che si respira pare più leggera, men- solito, mi sono limitato ad assecondarne toso. Un approccio realmente attuale alle tre la gente torna a muovere timidi passi la placida corrente. varie materie, una richiesta di partecipa- sulle strade finalmente illuminate. E tutto A parecchi mesi di distanza la mole zione degli studenti che non è solo sban- ciò finisce con il riverberarsi anche sulla di esperienze accumulate da quando so- dierata, ma che è effettivamente incenti- considerazione degli studi accademici, do- no a Trento, per l’appunto al Main, mi vata ed apprezzata, un syllabus che non è ve i corsi improvvisamente appaiono an- permette di tornare a quei tempi ed os- composto esclusivamente da un tomo ar- cora più interessanti, i professori più pre- servare con lucidità la portata di quella caico frutto dell’ingegno di un padre fon- parati e disponibili, le modalità d’insegna- decisione, o presunta tale. Anche se non datore della facoltà, e riproposto di anno mento efficaci. In questo meccanismo di fosse per la scusa un po’ hipster della filo- in anno con fervore quasi mistico. continuo rinforzo positivo, la mia consi- sofia orientale, sarebbe sufficiente il mio E questo per non parlare dell’organiz- derazione del posto ha iniziato a mutare: malinconico fatalismo a convincermi zazione della struttura nel suo complesso, certo, Trento sarà privo del fascino un po’ che un’altra scelta non sarebbe stata pos- che francamente mi ha fatto rimpiangere degradato di Pisa, ma in fondo è un posto sibile: ma questo naturalmente non vuol la fine della dominazione austriaca, che in cui si vive e si studia bene. dire che io non sia diventato più consa- evidentemente in queste terre gode an- Ammetto che se mi fossi trovato a scri- pevole riguardo alle conseguenze che in cora di un certo influsso: a Trento, co- vere queste poche parole prima di essere nuce già si trovavano nella deviazione me per una sorta di strano sortilegio, le scampato ad un simile inverno, il mio giu- dal sentiero consolidato che intrapresi in attività che uno studente si attende che dizio su Trento non sarebbe stato così po- un assolato pomeriggio della scorsa pri- la segreteria di facoltà svolga vengono ef- sitivo. Ma per mia fortuna così non è sta- mavera. fettivamente svolte. Se a ciò aggiungia- to, ed ora, a quanti di voi siano indecisi su Ritengo sia giunto quindi il momen- mo un clima culturale che, per lo meno quale strada intraprendere, posso sincera- to di condividere gli aspetti salienti di nei confini dell’ateneo, è piuttosto viva- mente consigliare di prendere in conside- questo autoinflittomi esilio trentino, nel- ce, ecco che il quadro che ne emerge è razione quella che porta verso il Brenne- la speranza che possano essere utili per di quelli allettanti, di quelli che giusti- ro: non è poi così male! qualche altro allievo indeciso in merito ficano le lusinghiere graduatorie di cui alla scelta della propria magistrale: tipi- Unitn si può far fregio. Damiano Morando camente chi frequenta il Sant’Anna ere- Le classifiche che invece fatico a com- *allievo del quarto anno di economia

16 Il diritto d’amore nell’Italia che cambia Stefano Rodotà ospite degli Allievi di Gianclaudio Malgieri*

aramente negli anni un evento alla RScuola S.Anna ha registrato un suc- cesso tanto grande e una partecipazione così ampia come il convegno “Diritto d’A- more”, dialogo con Stefano Rodotà intor- a cura della Redazione Allievi no al suo ultimo libro (che ha dato il nome al convegno) edito da la Laterza nel 2015. Alla Tavola Rotonda, organizzata dall’Associazione Allievi lo scorso 14 gen- naio e moderata da Gianclaudio Malgie- ri, hanno preso parte Marco Gattuso, ma- gistrato bolognese, fondatore della rivista giuridica GenIus e tra i redattori della proposta di legge sulle Unioni Civili re- centemente approvata; le Professores- se Angioletta Sperti e Valentina Calde- rai dell’Università di Pisa, le Professoresse Anna Loretoni ed Erica Palmerini della Scuola S. Anna, che ha introdotto l’even- Stefano Rodotà insieme agli Allievi to, e l’Avvocato Denise Amram, del Lider- Lab della Scuola S. Anna. liazione alla realtà vivente. alla ribalta mediatica in occasione della di- Molte dunque le angolature da cui si Riduttivo pertanto appare ogni approc- scussione parlamentare sulle unioni civili. è affrontato il tema del “diritto d’amore”, cio “separatista” come quello delle Unioni Posto che in Italia è già vietata dalla leg- inteso sia come un diritto individuale al Civili per persone dello stesso sesso, pure ge n. 40/2004 e che il fenomeno riguarda riconoscimento del proprio amore, sia da salutare positivamente rispetto a unioni prevalentemente le coppie eterosessuali, il come una branca del sapere giuridico de- “deboli” proposte negli scorsi anni nel no- Professor Rodotà ha esplicitato la necessità dicata alle scelte familiari delle coppie e stro Paese (Di.Co., Cus, Pacs). di distinguere all’interno della GPA le di- dei singoli. Importante punto di riferimento è verse ipotesi possibili: il dono solidaristico In un contesto socio-giuridico in cui la stato il diritto comparato, con le diverse da una parte, che presenta anche rilevanti centralità della persona umana (e dei suoi soluzioni di riconoscimento delle coppie profili di meritevolezza giuridica; lo scam- diritti fondamentali) è diventata sempre same-sex, ma sempre più orientato alla pie- bio commerciale dall’altra, che presenta più la chiave di lettura, non può non darsi na parificazione attraverso il matrimonio indubbiamente maggiori criticità in termi- rilievo giuridico all’amore e all’esigenza di egualitario. Non è stato casuale, infatti, ni giuridici e sociologici. riconoscimento di tutte le “coppie” e ciò l’ampio spazio dedicato (attraverso l’in- Enorme interesse ha destato anche il appare ancor più urgente in un ordina- tervento della Prof.ssa Sperti) alla recente substrato filosofico che si cela nell’eman- mento (come il nostro) dove i riferimenti sentenza Obergefell c. Hodges della Corte cipazione delle “nuove” famiglie. Dalle all’“affettivo” non compaiono mai se non Suprema USA che ha esteso il matrimo- parole di Martha Nussbaum agli importan- incidentalmente (ad esempio in norme nio alle coppie omosessuali. Di ben diverso ti principi esposti nelle Carte dei Diritti penali). Questo il messaggio centrale del impatto sono state le sentenze della Corte sovranazionali, infatti, la filosofia politica Professor Rodotà, commosso dalla grande Costituzionale italiana (la n. 138/2010 e la si è mostrato il fil rouge – come ha chia- partecipazione all’evento organizzato in 170/2014), come messo in luce dal dott. rito la Prof.ssa Loretoni – che ha guidato suo onore. “Non potete, davvero non po- Gattuso e dal Professor Rodotà, che hanno il cammino dalla staticità dell’individuo al tete immaginare il grande regalo che mi quasi “costituzionalizzato” la visione arcai- dinamismo della persona. avete fatto oggi!” ha esordito il Professo- ca di famiglia e di matrimonio accolta dal Dopo un vivo dibattito con la platea, in re, prima di dedicarsi al punto centrale: il legislatore del codice civile nel lontano cui il Professor Rodotà non si è sottratto matrimonio non fu letto dai nostri Padri 1942. a considerazioni che spaziassero dall’at- Costituenti come un istituto per esclude- Nel corso della tavola rotonda, ci si è tualità politica e della scarsa qualità del re, ma pensato come spazio inviolabile dunque chiesti se la proposta legislati- dibattito in Italia alla riflessione teoretica della persona e per questo non può essere va (ormai diventata legge) delle Unioni sul valore dell’autodeterminazione umana, precluso alle coppie omosessuali. Civili fosse adeguata al nostro contesto l’incontro si è concluso con una promes- Stefano Rodotà ha dunque sottolinea- socio-giuridico. Come tutte le leggi di me- sa: ripetere questa tavola rotonda all’in- to come l’elemento fondamentale in que- diazione, ha sottolineato la Prof.ssa Calde- domani del raggiungimento della piena sto percorso di riforma sociale siano state rai, presenta rilevanti profili di criticità, già uguaglianza dell’amore di tutte le coppie in le donne, le donne della costituente e le solo nella sua forma testuale. Corollario Italia. successive parlamentari che coraggiosa- ineludibile, anche su sollecitazione di un mente dal 1970 ad oggi hanno spinto per intervento della platea, è stato poi il tema Giaclaudio Malgieri aggiornare il diritto di famiglia e della fi- della Gestazione per Altri (GPA), tornato *allievo del quinto anno giurisprudenza

17 La Scuola Superiore Sant’Anna forma esperti di diritti umani ad Addis Abeba di Matteo Bartolini*

Alcuni momenti del corso di formazione per funzionari di organizzazioni internazionali impegnati nel settore della tutela dei diritti umani o scorso novembre la Scuola Superio- dell’Ambasciatore d’Italia ad Addis Abe- foto di rito e la tradizionale consegna dei Lre Sant’Anna ha organizzato ad Addis ba, S.E. Giuseppe Mistretta e del Dott. meritati attestati finali. Se dal punto di vi- Abeba, nell’ambito del progetto ENTRi Samuel Kale Ewusi, Direttore dell’Africa sta didattico le attività si sono sviluppate (Europe’s New Training Initiative for Ci- Programme della United Nations Univer- regolarmente, molto più difficile è stato vilian Crisis Management), un corso di sity for Peace. Gli interventi introduttivi conciliare la burocrazia italiana con quella formazione destinato a funzionari di orga- hanno poi lasciato il posto alle lezioni co- etiope sulla questione delle procedure am- nizzazioni internazionali impegnati nel set- me sempre molto interattive e coinvolgen- ministrative e le tempistiche per il paga- tore della tutela dei diritti umani. Il corso, ti del Prof. de Guttry, basate su simulazio- mento del dovuto all’Hotel. Una volta su- denominato “International Standards for ni che hanno visto i partecipanti e lo staff perato senza non poche difficoltà anche lo the Protection of Individuals and Groups: della Scuola impegnarsi in scenette rigo- scoglio burocratico, allo staff della Scuola A Training Course for Field Officers rosamente improvvisate sul momento – e non è rimasto che usufruire delle navette Working on Human Rights”, è stato real- quindi dall’esito solitamente imprevedibile offerte dall’Hotel per raggiungere insieme izzato sotto la direzione del Prof. Andrea – relative ad ipotetiche situazioni reali (co- ai partecipanti l’aeroporto Bole Interna- de Guttry e in cooperazione con la School me non citare la finta telefonata dell’Alto tional e riprendere la via di casa. of Law dell’Università di Addis Abeba. Il rappresentante dell’Unione per gli affari Considerata la soddisfazione degli orga- successo dell’iniziativa è stato evidente fin esteri e la politica di sicurezza al Prof. de nizzatori e dei partecipanti, nonché il suc- dalla fase di raccolta delle candidature poi- Guttry). Dopo altri due giorni di lezione cesso riscosso sia dal punto di vista qualita- ché, a fronte dei 27 posti disponibili, sono – è finalmente giunto il momento di una tivo che da quello quantitativo, il bilancio state presentate oltre 150 domande, fatto giornata di meritato riposo dalle fatiche finale è indubbiamente positivo. Come questo che testimonia il grande interesse del corso – la giornata di domenica è stata sottolineato dal Prof. Andrea de Guttry che immediatamente si è manifestato nei dedicata ad una visita guidata dei principa- «Il successo di questa nuova iniziativa di confronti del progetto. Di fronte ad un li punti di interesse della città e del monte formazione è stato confermato dall’eleva- così alto numero di candidature è stato Entoto, a 3.200 metri di altitudine. Nono- to numero di domande di partecipazione possibile creare un gruppo di partecipanti stante alcuni incidenti di percorso, come il e dall’interesse riscontrato a livello inter- provenienti sia da paesi europei che extra- malessere di una partecipante che la sera nazionale. In questo modo si è confermato europei (Somalia, Sud Sudan e Repubbli- prima aveva avuto la malaugurata idea di l’impegno delle istituzioni italiane ed eu- ca Democratica del Congo, solo per citar- consumare del cibo di strada e la difficol- ropee nella promozione dei diritti umani». ne alcuni) e aventi un background molto tà di recuperare informazioni sugli orari di Allo stesso tempo con il corso in Etiopia la diversificato. Se il gruppo di partecipanti apertura di alcune strutture, il gruppo ha Scuola Superiore Sant’Anna ha ribadito il è stato eterogeneo non da meno è stato il avuto la possibilità di visitare le principali suo ruolo di primo piano nella formazione corpo docenti. Grazie alla cooperazione attrazioni cittadine illustrate da una gui- di funzionari di organizzazioni internazio- con la School of Law dell’Università di da locale. I cinque giorni successivi sono nali o non governative e ha dimostrato, Addis Abeba è stato infatti possibile coin- quindi trascorsi tra lezioni e simulazioni, ancora una volta, la capacità di fornire – volgere non solamente esperti del settore casi studio e giochi di ruolo. Nonostante attraverso attività formative di rilievo – già impiegati da tempo nei corsi di alta le discussioni tra i partecipanti abbiano un contributo attivo alla tutela dei diritti formazione della Scuola ma anche docenti talvolta raggiunto toni alquanto accessi il umani sul campo. dell’università etiope. dibattito è stato costruttivo e l’interazione Il corso è stato inaugurato nella gior- efficace. Il corso si è infine concluso nel- Matteo Bartolini nata del 12 novembre dagli interventi la giornata di venerdì 20 novembre con le *Tutor del Corso

18 Al Sant’Anna si parla di e-health di Mauro Arispici* alfabetizzazione di un pubblico interessa- to ai nuovi problemi della salute. Il libro chiarisce numerosi interrogativi e fa chia- rezza sulle terminologie, distingue il punto di vista del paziente da quello del sistema sanitario ed analizza meccanismi, poten- zialità e rischi dell’e-health proponendosi come strumento per essere protagonisti in- formati e quindi consapevoli utenti della sanità nell’era di internet. Interessanti riflessioni e domande sui contenuti del libro sono venute dall’inter- vento del Dott. Michelangelo Bartolo, di- rigente di Telemedicina dell’Ospedale San Giovanni di Roma e segretario generale di Global Health Telemedicine e che cura per la Comunità di Sant’Egidio il program- ma di prevenzione e trattamento dell’Aids e della malnutrizione in Africa. Altre in- formazioni, molto tecniche, sul comples- so mondo dell’informatica applicata alla Da sinistra: Isisdoro Napoli, Cristina Da Rold, Mauro Arispici, Franco Mosca salute, sono venute dal Dott. Paolo Mar- l 12 aprile scorso nell’Aula Magna Stori- Giovanna Macrì, un bioingegnere che ha cheschi, responsabile dell’UO Tecnologie Ica della Scuola è stato presentato il libro svolto la sua tesi di laurea al Sant’Anna. Informatiche della Fondazione Monaste- di una giovanissima Autrice: Cristina Da Giulia ha personalmente curato la presen- rio, Istituto di Fisiologia Clinica del CNR Rold. Nel titolo, Sotto controllo. La salute tazione delle immagini, sapendo cogliere di Pisa e dall’Ing. Alessandro Taddei che ai tempi dell’e-health (nella foto in basso, la il senso profondo delle cose sfrondandole si è occupato per anni dei Servizi Infotele- copertina), è sintetizzato il complesso con- dalla retorica del superfluo che spesso ab- matici dell’Ospedale del Cuore Pasquinuc- testo di una situazione molto attuale che bonda negli adulti. ci di Massa. Profondo, puntuale e molto tratta della salute e della sua gestione at- Cos’è l’e-health? Cosa si intende per umano, come di consueto, l’intervento traverso le innovazioni che stanno rivolu- telemedicina? Cosa si rischia usando una del Prof. Davide Caramella, il quale come zionando i rapporti tra medico e paziente. app? Esistono siti affidabili per la ricerca di radiologo conosce da sempre l’importanza Cristina Da Rold è una giornalista informazioni mediche? Cosa significa esse- dell’imaging nella gestione della salute. scientifica e datajournalist che si occupa re pazienti quando l’elettronica entra nella Altri giovani docenti, Calogero Oddo prevalentemente di temi legati a salute, sanità? Cristina Da Rold ha illustrato il ed Emanuele Neri, hanno contribuito con sanità e nuove tecnologie per diverse rivi- contenuto del suo libro, risultato di nume- aggiornamenti circa l’uso delle immagini e ste fra cui l’Espresso, Oggiscienza, Rivista rose interviste ai massimi esperti italiani e delle sensazioni tattili quali complemen- Micron, Scienza in Rete, StartupItalia e che risponde efficacemente ad esigenze di ti per la diagnostica anche a distanza. La Wired. serie degli interventi è stata coordinata L’evento è stato promosso dall’Associa- da Mario Arispici, già docente di anato- zione ex-Allievi grazie all’organizzazione mia patologica veterinaria di Pisa che ha del prof. Franco Mosca, e ha visto l’inter- invitato il suo collega Francesco Tolari e vento di numerosi esperti del settore sani- la Dott.ssa Daniela Cioci dell’Istituto Zo- tario e delle discipline attinenti al mondo oprofilattico Sperimentale di Teramo ad delle applicazioni informatiche su larga aggiungere informazioni circa i contributi scala. che le applicazioni informatiche da anni A partecipare all’incontro anche il dott. consentono alla medicina veterinaria di Isidoro Napoli, presidente dell’Associazio- affiancare la medicina umana nel persegui- ne Jimuel – Internet Medics for Life, che re le finalità dell’One Health. da anni si occupa di telemedicina in aree L’evento si è chiuso con le con le con- in via di sviluppo, e la cui esperienza uma- clusioni del Prof. Mosca, che ha augurato nitaria è considerata più volte nel contesto alla promettente Cristina Da Rold ulte- del libro. Mentre Isidoro Napoli esponeva riori meritati successi, e con gli interventi le sue considerazioni intorno al ruolo che musicali di Nicola Dardanis (chitarra) ed la telemedicina ha svolto nell’ultimo de- Emanuele Luzzati (violino), ormai consue- cennio, scorrevano le immagini di un do- te presenze agli eventi dell’Associazione cumentario sull’attività svolta da Jimuel ex-Allievi. nelle Filippine, in Kenya e Congo, realiz- zato dalla piccola Giulia Cerulo, figlia di Mauro Arispici

19 Numme’omerito di Paolo Breccia parzialmente per la mancia, il tassista che ci seminava nella notte romana pri- ma di riportare il Maestro a casa si ve- deva lontano un miglio che guidava con accorta fierezza. Ovviamente, le prime volte, io mi sarei accontentato di mol- to meno, né mai mi passò per la testa che tutto questo potesse divenire anno- sa, lussuosa routine. Rientrato, mi guar- davo allo specchio, anche solo metafori- camente, e mi dicevo: “Non me lo meri- to”. Poi, traducevo in basic romanesco (appunto: “numme’omerito”) e negli in- contri successivi trovavo quasi sempre il modo di riferirlo a Ettore e compagnia, finché il paziente amico non si stufò di mandarmi a quel paese e allora anch’io la smisi. Ma intanto quel soprannome era nato, e io potevo menarne un cer- to vanto: primo e ultimo, ne sono sicu- ro, ad aver affibbiato un soprannome a Ettore Scola. Del resto, le prime volte, quando tornavo a Roma e lo chiamavo requento Ettore Scola assiduamente rabilia della serata. Ottimo intenditore al telefono di casa verso mezzogiorno e Fe inutilmente da oltre un decennio. di vini e buon esperto di Vodka, punti- mezzo, già mi sarei accontentato di po- Assiduamente: diciamo due o tre vol- glioso e pacato fumatore – approfittavo ter comporre il numero… Invece, anda- te a settimana nei periodi che trascorro del suo status di Maestro riconosciuto va così: respiro profondo, componevo il a Roma. Il che fa almeno sei sette vol- da qualunque maitre per godere anch’io numero (sapevo che aveva sempre la se- te al mese, agosto escluso. Inutilmente: della illegale esenzione dal divieto –, greteria telefonica inserita), “lasciate un già, perché se avessi incominciato a fre- Ettore esaminava con cura, ponendo pi- messaggio”, ecc… , “Pronto, sono...”… , quentarlo uno o due decenni prima, du- gnole domande, il menu per poi finire CLIC: “Quando sei tornato? Oggi c’ho bito che avrei potuto sottrarmi al com- sempre per ordinare mozzarella di bufa- una seccatura, ma domani sera ci vedia- pito di produrre qualche altro scaraboc- la della sua infanzia e spaghetti alla car- mo senz’altro… “: con tre sillabe aveva chio per il cinema. Va subito precisato, bonara molto scotti, “quasi colla”, con- subito riconosciuto la mia voce! Non infatti, che la nostra frequentazione ini- cludeva perché non ci fossero scappa- potevo chiedere di più. Il resto, oro che ziò in modo quasi casuale, se non fortu- toie per l’incredulo cameriere. Il copio- sarebbe colato… E oro gratuito, come ito; certamente per me fortunato (ma ne che si svolgeva a rotazione nei più ho cercato di spiegare, almeno ai miei non dirò come) al di fuori di qualsiasi sfiziosi ristoranti romani era sempre lo occhi. Quindi, secondo il motto da me contesto professionale del pubblico. Lo stesso: un misto di massimi sistemi poli- coniato per cui “solo il gratuito gratifi- feci sorridere, spesso ridere, col mio pro- tico culturali, qualche affettuosa spruz- ca” (e il linguaggio non tradisce mai), il vocatorio cinismo finto ingenuo, qual- zata di peperoncini privati, una buona più gratificante. Se ottieni infatti quel- che volta invece più persuaso, e allo- dose di frivolezze ridanciane (ma nien- lo che ti meriti (già di per sé raro even- ra lui seriamente concordava: “Eh già”. te gossip: con mio leggero disappunto, to), nel bene e nel male, raggiungi sol- Provate a farvi un’idea di come potevo che magari qualche aneddoto su Sophia tanto un pareggio. Chiedo venia per la sentirmi a veder sorridere, spesso ridere, o su Fanny, per non dire su Marcello e pedanteria, ma non è che mi fidi molto alle mie, diciamo per farla breve, bouta- Alberto e Vittorio, lo avrei anche gradi- dei lettori (improbabili fra l’altro, sup- des, non tanto lo sceneggiatore, quanto to). Il massimo che sono riuscito a por- pongo). Avanti. il battutista principe del cinema italia- tarmi a casa negli anni, è che Alberto no (e non solo). Da seduto nel prescel- Sordi era quello che lo faceva più ridere Qualche anno fa (evidentemente sazio to ristorante di turno, mi sentivo, cre- fuori dal set, che Vittorio Gassman, pri- di sconfitte, illusioni, amori, dolori, pia- do visibilmente, crescere di cinque o sei ma della nota depressione, aveva la più ceri, telenovelas, paesaggi, doni, perdi- centimetri. Uscivamo di solito in tre, stupefacente memoria che si possa con- te… ), quando mi capitò di pensare alle con una comune, giovane bravissima cepire, e che una sera a cena stracciò 6 cose mancanti all’elenco per cui sarebbe amica attrice, e qualche volta in quat- 1 6 1 in varie materie Carmelo Bene, valsa la pena di fare, a tempo debito, un tro, quando si aggregava l’amato fratello verso il quale nutriva peraltro un mal altro giro da queste parti, ne elencai quat- di Ettore, Pietro, maggiore di due anni, nascosto complesso di inferiorità. Il per- tro: imparare a bordeggiare su una tavola magro e elegantissimo, decano dei me- sonale faceva buon viso agli straordina- da wind surf, riuscire a parlare fluente- dici legali di Roma, nonché munito di ri, per me e ovviamente la giovane at- mente e dolcemente il tedesco, diven- taccuino su cui annotava alcune memo- trice era impossibile contribuire se non tare un buon pianista di piano bar (con

20 le femmine in sollucchero), verificare se possa esistere qualcuno che, pur sotto il peso delle più gravose e rutilanti livree della fama e del successo, riuscisse a sen- tirsi agevolmente agile e nudo e sempre se stesso. In seguito, la prima cosa la feci mia grazie ad alcune lezioni prese insieme a mio nipote, la seconda è per me ormai fuori portata in questo giro, la terza idem (e comunque dubito che il futuro preve- da ancora piani bar: Casablanca c’è stata solo nel secolo lunghissimo e credo non ci sarà mai più). Quanto all’ultima, confesso di averci fatto un pensierino, di aver con- templato cioè la possibilità di risolvere in prima persona il dilemma procurandomi le succitate livree, ma poi è andata diver- samente, e so perché. Ora, è tardi. Però, ci ha pensato Ettore. Ecco, Ettore Scola è quel qualcuno capace di restare age- volmente agile e nudo e sempre se stesso pur sotto qualsiasi gravosa livrea di fama e di successo. Quindi, in conclusione, in questa vita, in questo giro, mi è mancato solo il tedesco. Varrà la pena per questo di candidarmi per un altro giro? Non so, ci penserò…

Infine. Altri, molto più titolati di me, hanno già parlato e scritto e ancora par- leranno e scriveranno dei film, dell’opera di Ettore Scola. Quindi, me ne astengo volentieri. Lo faranno un po’ peggio del sottoscritto, ma comunque in manie- ra più che attendibile e adeguata. Posso stare tranquillo. Mi limiterò a qualche notazione un po’ più intima, un po’ più segreta. Ettore non amava più di tanto “Una giornata particolare”, troppo riu- scito, troppo capito, troppo lodato. Pa- rafrasando a memoria una battuta di un suo film: “Ai figli che non danno pensieri, si dedicano meno pensieri”, ecco. Credo che il suo “figlio” preferito fosse “Trevico Torino”, il più povero, il più piccolo. Poi, forse, il poco compreso e poco visto (mal- grado un raro Alberto Sordi) “La più bella serata della mia vita”, da un racconto di Durrematt. E ancora, “Le bal”, il più spe- rimentale. E certamente, era consapevole dell’efferata audacia di “Brutti, sporchi e cattivi” e della complessità strutturale e della epocale tematica della “Terrazza”… Voilà. Voglio finire. Il lettore (almeno uno dei due o tre) che magari si fosse spinto fin qui, avrà certo notato che ho iniziato al presente: “Frequento Ettore Scola as- siduamente…”, ecc… Se si è chiesto il perché, così gli rispondo: perché io, non so lui, ho intenzione di continuare a fre- quentarlo, Ettore Scola.

Paolo Breccia

21 Giacomo Tachis, un grande del vino uomo di talento e di rara sensibilità di Amedeo Alpi

veva una forte passione per il si Incisa della Rocchetta, ha continuato Principina a mare, fu rapito dall’intenso Asole, per il mare, per la luce. Ai incessantemente a lavorare e, dal 1992, profumo dell’olivo di Boemia e si ripromi- primi di Febbraio 2015 il tempo era fred- anno del suo pensionamento dalla can- se di fare “grandi cose” con quell’aroma. do e la pioggia non dava tregua. Per un tina Antinori, rivolge le sue attenzioni La sua debilitazione fisica, intervenuta corpo ed una psiche, provati da lungo alla produzione dei luoghi da lui preferiti, poco dopo, gli impedì di realizzare sicuri tempo, poteva essere il momento giusto quelli – come lui diceva – “a sud di Firen- nuovi successi legati al mare. D’altra par- per il congedo. Così è stato per Giacomo te a Porto Pino, in Sardegna, aveva det- Tachis, per tutti un grande del vino, per to, con una punta di compiacimento, ma me anche un amico, un paziente compa- anche con commozione, che i grandi vini gno di tante conversazioni, viaggi, emo- che aveva realizzato in quell’area, veniva- zioni, confessioni. Certo, anche per me no da uve di viti così vicine alla scogliera il vino ha rappresentato la via di acces- tali da ricevere gli spruzzi del mare bur- so alla sua conoscenza, ma il nostro rap- rascoso. porto – per sua volontà – è stato assai ra- Tutto ciò lo rendeva certamente felice, pidamente indirizzato ad altro e non alla ma l’uomo Giacomo Tachis cercava altro. cultura, come forse si potrebbe pensare, vista la sua notevole erudizione. Ciò che Mentre il mondo enologico, elegante, lo interessava era la sensibilità umana. ricco, persino esclusivo, lo incensava e Gli studi seguiti in gioventù gli deter- cercava la sua collaborazione, Giacomo minarono la strada da percorrere per il pensava a valori superiori. Capire il suo suo lavoro. Fosse stato completamente tempo, e quelli trascorsi, lo impegnava libero non avrebbe scelto gli studi tecni- nella lettura continua dei classici greci ci, ma nella sua famiglia di origine (padre e romani, nella letteratura rinascimenta- operaio e madre casalinga) era il secondo le e anche in quella contemporanea; ne di due fratelli e le condizioni economiche parlava volentieri con gli amici e aveva familiari avevano consentito al primo fi- l’abitudine alla loro citazione quando glio gli studi liceali e quindi l’iscrizione scriveva. Sembrava che volesse recupera- all’Università, ma al secondo figlio, Gia- re quella cultura che gli era stata impedita como, si poteva solo offrire una scuola dalle scelte familiari, quando lo indirizza- tecnica immediatamente professionaliz- ze”. Certamente le isole del sud, Sicilia rono ad una scuola tecnica. Gli piaceva il zante. Si iscrisse alla Scuola Enologica di e Sardegna, la prima definita “isola della suo lavoro per il vino e non poteva essere Alba, dove si distinse per l’impegno nello cultura” e la seconda “isola della natura”, altrimenti, considerato i grandi regali di studio. Terminata la scuola ebbe varie pur sapendo bene come le due caratteri- “gioia” – così li definiva – che ci ha fatto occasioni di lavoro sino ad arrivare alla stiche fossero spesso intimamente asso- con i suoi numerosi vini. In essi realizzava distilleria di Tommaso Alberti a Imola, ciate. Sono nati altri vini strepitosi dalla una sintesi della sua eccellente conoscen- dove ottenne un lavoro nel settore della collaborazione sia con l’Istituto Regiona- za tecnica, con la cultura storico-lette- liquoristica; aveva elaborato un interesse le della Vite e del Vino e con l’Azienda raria dei territori nei quali si trovava ad notevole per fare liquori (gli “intrugli” Duca di Salaparuta in Sicilia e sia con le operare. Ribadiva così tante volte il con- come lui li chiamava) e il giovane Ta- cantine Argiolas e Santadi in Sardegna, cetto di fare il “mescolavino” come via chis non chiedeva di meglio. Mi è facile quali Turriga, Terre Brune, Barrua; come alla gioia degli altri (e quindi della sua), immaginare che avrebbe ottenuto grandi è stato giustamente scritto su WineNews per cui si rimane convinti che raggiunges- risultati, ma ancora una volta – come era l’enologo Tachis operava con impegno, se l’eccellenza in quanto voleva offrire un avvenuto per la scelta scolastica – furono precisione, preparazione assolutamente bel modo di vivere agli estimatori dei suoi le circostanze ad avviarlo ad un percorso unici, “su tutte le fasi del processo produt- prodotti, quella leggera “ebbrezza di Bac- diverso. La cantina “Marchesi Antinori”, tivo: territorio, vigna, cantina e merca- co” che dà libero sfogo agli istinti umani a san Casciano Val di Pesa, necessitava di to”, collezionando successi enologici con- migliori. un enologo (San Casciano è molto vicino tinui. Anche il territorio della Maremma a Firenze e ciò non fu secondario per lui); toscana lo ha molto attirato, sedotto, al L’enologo aveva realizzato la più im- fu così che il destino di Giacomo si legò solito, dai profumi del Mediterraneo, portante rivoluzione del vino italiano nel inesorabilmente al vino. Arrivarono i dalla luce, dai venti marini. Aveva inte- dopoguerra; veniva considerato il primo suoi prodotti, i più famosi dei quali, come riorizzato il verso di Baudelaire “Homme artefice del “rinascimento” del vino, colui Sassicaia, Tignanello e Solaia, hanno se- libre, toujours tu chériras la mer” e per- che, più degli altri, lo aveva sprovincializ- gnato il grande successo del vino italiano tanto non capiva l’avversione che molti zato, creando vini di qualità che si avvia- nel mondo. Ma la sua vena creativa non enologi avevano avuto per i territori ma- vano ad un progressivo successo mondia- si è mai fermata; anche dopo lo straordi- rini, un’avversione durata lunghi decenni le. Qualcuno lo contestava, solo perché nario successo del Sassicaia, fatto con le se non secoli. Nella primavera di alcuni aveva lavorato molto con i vitigni inter- uve dei vigneti di Bolgheri per i Marche- anni fa, lungo il litorale grossetano di nazionali. Il suo orizzonte è sempre stato

22 ampio, sin dalla sua collaborazione con il devano disponibile per intervenire ocu- “burbanza” accademica faceva capolino. grande enologo francese Emile Peynaud, latamente, ha sempre evitato l’inganno Ricevette dall’Università di Pisa la laurea che considerava suo maestro. L’incon- dello scientismo. Per questo non parlava “honoris causa”; in quell’occasione tenne tro con Peynaud sarà fondamentale per molto di tecniche, di cui era maestro, ma una memorabile “lectio magistralis” che il l’interesse di Giacomo sul rapporto poli- preferiva esprimersi pubblicamente con preside della Facoltà di Medicina del tem- fenoli/qualità del vino e quindi sull’uso un linguaggio non specialistico, persino po mi confidò di ritenerla un vero esem- della barrique, ma anche per accertare la agli studenti. Per i giovani aveva molta pio “per molti di noi”. Già da tempo lo fermentazione malolattica ed il suo ruo- simpatia e si spendeva volentieri; credo chiamavano “il dottore” nel suo ambito lo nell’invecchiamento dei vini. Alcuni che fosse convinto che una vera passione di lavoro, ma lui si era sempre schermito, di questi aspetti – seguendo la via della per lo studio, avrebbe generato in loro la così come faceva al ristorante quando il sprovincializzazione – verranno comple- facile acquisizione di una indispensabile proprietario, conoscendo la straordinaria tati in anni successivi quando Giacomo si cultura di settore, ma successivamente, reputazione dell’ospite, gli chiedeva con recherà in California e incontrerà Ralph se vera passione era, avrebbe dovuto se- ansia cosa pensasse del vino messo in ta- Kunkee, professore di viticoltura ed eno- gnare il superamento della mera cultura vola: andava sempre bene! Nessuna esibi- logia a Davis. Molti, affettuosamente, lo tecnico-scientifica per aprirsi ad una mag- zione; solo dopo confidava all’amico che hanno definito un po’ alchimista e un giore sensibilità. Questa avrebbe dato la il prodotto non era proprio il massimo. po’ scienziato. Non credo proprio che si spinta a capire meglio la “base materiale” In tempi come gli attuali, nei quali il possa usare il termine “alchimista” per che non doveva subire coercizioni verso valore dei prodotti alimentari è soprat- Giacomo, che conosceva molto bene la traguardi tecnici pre-definiti, ma essere tutto cercato nella loro territorialità e biochimica, la microbiologia e l’enzi- assecondata verso naturali obiettivi. L’u- nella tipicità, cioè all’appartenenza delle mologia del vino. Forse si vuole allude- va doveva essere “interpretata”. Qui si materie prime e delle metodologie tecni- re che oltre a queste conoscenze, usava, può anche parlare di magia, ma a questo che, alla tradizione dei luoghi, l’attività di per realizzare i suoi successi, anche una livello Giacomo era arrivato con un per- Giacomo sembra superata; lui era l’uomo dimensione “creativa” assolutamente sua. corso interno tutt’altro che magico; direi dei vitigni internazionali, dell’uso della Questo è certamente il caso. Oltre alla che aveva addestrato anche la sua innata barrique, ecc. ecc., ma chi ha interpre- conoscenza tecnico-scientifica, usava la sensibilità. Il modo di guardare all’uva e tato meglio i territori dove ha lavorato? cultura storico-letteraria, la conoscenza al vino, era la grande prerogativa di Gia- Non è stato forse l’enologo “umanista” ambientale-paesaggistica delle aree vo- como e l’amico non ardiva chiedere più di che ha creato nella Toscana in prossimità cate a vino, e infine, riusciva a fare un tanto. E, se chiedeva, la risposta, spesso, del mare (Bolgheri) quel “vino dei presi- insuperabile “blend” di tutto questo; era consisteva in un lungo sguardo accompa- denti” che ha fatto la gioia di tutti noi! la sua “magia”, ma niente alchimia, solo gnato da silenzio o da poche parole e gesti, Bere il Sassicaia è sperimentare quella una eccezionale sensibilità. E i suoi suc- come quando scriveva e non completava “terapia dell’anima” che Giacomo voleva cessi arrivavano ed erano irripetibili. Si le frasi lasciando invece allusivi puntini raggiungere ed ha realizzato con insolita trattava in realtà di un duro lavoro che sospensivi. Alcuni si irritavano per questa maestria. I palati “ideologizzati” di oggi riusciva a legare la cultura specialistica sua abitudine, ma si trattava di una pe- dicono che non è roba della tradizione. tecnico-scientifica alla cultura classica, dagogia del non detto che, personalmen- L’“umanista” ha sempre sostenuto che gestendo il tutto con le sue straordinarie te, apprezzavo molto; esortava a studiare tradizione non può essere immobilismo; doti di creatività e sensibilità. Non sono il problema anziché pretendere da lui la una sua frequente citazione era quella adeguato a parlare di vino, ma su alcune facile soluzione. In definitiva questo è il comunemente riferita a Oscar Wilde “la polemiche sull’eccessivo uso di vitigni metodo delle università americane, pra- tradizione è una innovazione ben riusci- internazionali, come pure sul generaliz- ticato non nelle aule, dove si adottano ta”. Lo rappresentava molto bene; c’era zato uso della barrique, ho sentito speso metodi didattici quasi puerili, ma nei la- in essa il senso del continuo superamento il soffio della sciocca pretesa di vantare boratori di ricerca, dove ad ogni problema delle cose già fatte, che rispondeva allo i grandi pregi “nostrani”, ma declamati occorre fare fronte da soli; in altre parole, spirito pionieristico di Giacomo Tachis. solo da noi, non riconosciuti dagli altri. la soluzione va trovata di persona. Che comunque, all’occasione, aveva un Questo atteggiamento attraversa buona Come dicevo, Giacomo era certamen- rispetto assoluto della tradizione; pensia- parte dell’intera produzione agroalimen- te umile e non si accontentava dei succes- mo al suo lavoro sul Vin Santo e a quanto tare nazionale, che vorrebbe convincere si conseguiti; dopo un traguardo raggiunto questo vino rappresenta in termini di fa- circa una “naturale” superiorità italiana! cominciava una nuova sfida, restando la scino delle tradizioni toscane. Invece l’Italia avrebbe bisogno di seguire persona amabile di sempre, generoso, con l’insegnamento di Giacomo e della sua un forte senso di humor e, all’occasione, Questo piemontese-toscano, con il eccezionale forza innovativa. esplodendo in fragorose risate da ragazzo. cuore nelle isole della luce, ha operato Credo che la sua umiltà non sia da Il suo rapporto con l’Università era instancabilmente per decenni. Ma il suo confondere con la scarsa coscienza di molto stretto, infatti conosceva molti tratto fondamentale emergeva quando il sé; Giacomo era ben cosciente di sape- professori universitari e di alcuni di loro mondo esterno scompariva, quando non re agire in ambito enologico in modo aveva notevole stima, ma non di tutti; c’era televisione, non c’erano giornalisti, eccellente, ma la sua umiltà stava nella a quelli che non stimava non lesinava lontano dal frastuono dei commensali alle consapevolezza che la sua azione sarebbe critiche, ma soprattutto non sopportava numerose tavole, lontano dallo sfarzo, dal stata tanto più saggia quanto più – come tutti quelli, universitari e non, che vole- consumismo, insomma quando tornava se diceva lui stesso – assecondava la Natura. vano passare per autorevoli, senza esserlo, stesso e con uno sguardo da bambino si Usava dire: “la Natura è molto più forte nascondendosi dietro la gloria dell’Isti- chiedeva, insieme all’amico, quale fosse il dell’uomo”; quindi Giacomo, che cono- tuzione. “Gli uomini rendono grandi le senso della vita e delle cose. sceva tutto quello che la scienza del vino Istituzioni, non viceversa”, questa era la aveva disvelato e che le tecnologie ren- sua ricorrente affermazione, quando la Amedeo Alpi

23 Il mio Vietnam di Daniele Gandini*

In Vietnam c’ero già stato, quando Iqualche anno fa, di ritorno dalla Ma- lesia, mi fermai alcuni giorni nel sud del paese, a Saigon, il cui attuale nome è Ho Chi Minh City; io preferisco però usare ancora con il suo vecchio nome, sostitui- to dopo l’unificazione del paese con quel- lo dell’uomo simbolo vietnamita, padre della rivoluzione d’agosto del 1945 e della successiva vittoria di Dien Bien Phu del 1954, con cui il Vietnam si rese indipen- dente, liberandosi dell’occupazione fran- cese. Anche i vietnamiti d’altronde, chia- mano tutti ancora Saigon la parte centra- le, più antica, della città, quella colonia- le, di cui restano ormai solo pochi edifici, mentre chiamano Ho Chi Minh City l’in- tera metropoli, con i suoi sobborghi. La città, che è attraversata dal fiume Saigon, conta oggi quasi nove milioni di abitanti. Ho Chi Minh morì nel 1969 e tanti sostengono che se avesse potuto guidare il Vietnam qualche anno in più, forse si sarebbe potuta evitare la guerra tra nord e sud del paese che poi, con l’intervento americano, portò al disastro umanitario che tutti conosciamo. Forse non tutti sanno che solo qual- mondo: in Zambia (per sette anni con- faccia, spesso anche inoperabili. che anno dopo, a seguito dell’invasio- secutivi..), due volte in Uganda, due in Queste sostanze, in particolare una ne vietnamita della Cambogia del 1978, in Tibet, e poi in Cina e in Bolivia. In sostanza chiamata 2,3,7,8 tetraclorodi- che si concluse (grazie a loro) con la de- queste missioni, con la nostra associazio- benzo-p-diossina, purtroppo usate anche posizione del dittatore Pol Pot, capo dei ne Interplast , operiamo di solito le se in quantità minori in agricoltura, e famigerati Khmer Rossi, la Cina tentò malformazioni congenite del viso come la fortunatamente bandite dal 1971, han- di invadere il Vietnam da nord. Il “pic- labiopalatoschisi, le malformazioni degli no la capacità di rimanere per lunghis- colo” esercito vietnamita, che già aveva arti (dita sovrannumerarie o fuse assie- simo tempo nelle piante, nel terreno e resistito e battuto la potenza americana, me) e i gravi e invalidanti esiti cicatriziali negli organismi viventi, inquinando la con ancora addosso le gravissime perdi- da ustioni, molto frequenti in tutti i paesi catena alimentare esponendo per mol- te della guerra da poco finita, “rimandò” poveri della terra. tissimi anni la popolazione ad effetti te- indietro i cinesi in brevissimo tempo sen- In Vietnam abbiamo trovato anco- ratogeni e probabilmente addirittura a za farli nemmeno avvicinare alla capitale ra di più: molte malformazioni congenite mutazioni genetiche, con conseguenti Hanoi che dista poco meno di 200 chi- verosimilmente da contaminazione della gravi malformazioni e sindromi scono- lometri dal confine cinese. Tutto questo popolazione con agenti chimici a base di sciute nei nascituri. dà un’idea della forza di volontà di que- di diossina contenute nei defolianti che Di questi casi, purtroppo ancora ab- sto popolo. Cosa ancora più incredibile, durante la guerra gli americani spargeva- bastanza frequenti in Vietnam, ne abbia- è che questa gente non ha alcun risenti- no sulle foreste vietnamite del sud, per ri- mo operati molti con successo, ridando a mento verso nessuno, né con i francesi, muovere il fogliame dagli alberi e indivi- quei poveri pazienti (spesso bambini an- né con gli americani, né con i cinesi (a duare meglio i vietcong da colpire. che molto piccoli) la possibilità di avere parte qualche recente scaramuccia per La sostanza usata era il cosiddet- una vita normale. un’isola contesa) e accoglie chiunque va- to “agent orange”. L’agente arancio era La nostra missione chirurgica vietna- da da loro con enorme simpatia, sorrisi e così chiamato per la striscia arancione mita, iniziata il 2 gennaio di quast’anno, grande, spontanea, ospitalità.... disegnata sui fusti che lo contenevano. e durata due settimane, si è svolta nel- Quando a settembre scorso mi hanno La popolazione vietnamita assorbì negli la città di Bien Hoa, nel sud del paese, proposto di poter ritornare in quel paese, anni ‘60 e ‘70 questa sostanza, che pro- a due ore di auto da Saigon. Bien Hoa è questa volta per operare, non ci ho pen- vocò intossicazioni e mutazioni geneti- una enorme città di un milione di abitan- sato due volte ed ho subito accettato. che che tutt’oggi, dopo cinquanta an- ti, fatta di pochi alti edifici e case basse, Io sono un chirurgo plastico e già in ni, causano ancora nei bambini gravis- botteghe che vendono di tutto, mercati- passato ho avuto la fortuna di poter fa- sime deformità delle mani e dei piedi o ni, piccoli ristoranti di strada solo vietna- re missioni chirurgiche umanitarie nel sindromi malformative complesse della miti con tavolini sui marciapiedi, dove

24 si mangia il phò, la loro buonissima, pic- Nell’unico fine settimana libero dal la- te obbligate: l’enorme mercato centrale cante, zuppa di verdure, piatto naziona- voro in ospedale (che era di circa 12 ore di Ben Thanh (a mio parere solo la parte le vietnamita. Le strade, come in tutte le al giorno da lunedi al venerdì) siamo riu- alimentare, la mattina) e le zone intorno, città del Vietnam, sono completamente sciti ad andare a fare un giro nella bellis- e la Nguyen Hue street, elegante via cen- invase da centinaia di migliaia di picco- sima zona del delta del fiume Mekong; La trale da poco pedonalizzata. li scooter di fabbricazione cinese e giap- strada da Saigon al delta, la vecchia stra- Ma una visita la merita sicuramen- ponese, il loro mezzo di trasporto princi- da nazionale numero 4, attraversa enor- te il museo militare (quello detto dei re- pale, sui quali, per legge, possono anche mi distese di risaie, dove, grazie al clima, siduati bellici). Lì, proprio all’entrata, c’e viaggiare in.. quattro! basta che si tratti riescono a fare ben due raccolti di riso un drammatico messaggio al mondo che di persone dello stesso nucleo familiare.. all’anno. I campi, a perdita d’occhio, so- ricorda a tutti l’orrore delle guerre e che A Bien Hoa c’è un enorme ospedale, no qua e là cosparsi di tombe di famiglia, cosa sono capaci di provocare, soprattut- il Dong Nai Hospital, costruito recente- data l’usanza che hanno, di seppellire i to sulle popolazioni: appena entrati si tro- mente dai coreani, che prende il nome propri morti praticamente dietro ogni ca- va una grossa teca di vetro che contiene dalla regione dove si trova la città. È mol- sa, nella terra che hanno essi stessi lavo- molti feti di bambini con malformazioni to grande e funzionale, dotato di attrez- rato per tutta la vita, e nella quale voglio- indescrivibili, che non sono sopravvissuti zature mediche di prim’ordine e serve a no restare in eterno. alle tremende sostanze descritte, assorbite molti milioni di persone. Basti pensare Fortunatamente, grazie ai colleghi dalle loro madri. Sulla teca c’è solo scritto che nelle sale operatorie accanto alle no- dell’ospedale, abbiamo passato un’intera che cosa li ha uccisi, senza una sola paro- stre eseguivano tutti i giorni dai trenta ai giornata in luoghi non turistici, vivendo la polemica, di odio o rancore verso chi le quaranta parti cesarei al giorno!. uno spaccato di vera vita vietnamita di ha usate. Il nostro team, diretto dal chirur- quelle zone, a contatto di contadini, pe- Come scriveva Tiziano Terzani, gli go plastico torinese Giancarlo Liguori, scatori e piccoli artigiani, tutti estrema- americani si lasciarono dietro in Viet- era formato da 4 chirurghi plastici italia- mente ospitali che ci accoglievano, senza nam, oltre ai loro cinquantamila giova- ni, un microchirurgo svizzero, tre giova- nessun interesse economico, come fossi- ni militari morti, quasi quattro milioni di ni medici, 4 anestesiste e due infermiere mo gente del posto. Riuscimmo anche a morti tra i vietnamiti, trecentomila orfa- strumentiste. Come sempre facciamo ci pranzare in un piccolo ristoro a conduzio- ni, trecentocinquantamila bambini muti- eravamo portati dietro tutto il materiale ne familiare, mangiando le loro buonissi- lati, un’infinità di città e villaggi distrut- specialistico per poter operare (ferri chi- me cose, con loro, che ci insegnavano i ti, foreste defoliate e molte zone tutt’og- rurgici, farmaci, materiali di consumo). trucchi di come si prepara e si mangia il gi chimicamente inquinate. Nonostante Bien Hoa, durante la guerra del Viet- vero cibo tradizionale vietnamita fatto di tutto questo, in Vietnam in pochi anni si nam degli anni 60-70 era sede di un gran- ottime verdure, pesce di fiume accompa- sono dimenticati di loro, e di loro nulla de aereoporto americano, da dove arriva- gnato dalla fortissima “nuoc mam” (salsa è restato, nemmeno il risentimento della vano militari, armi e rifornimenti dagli di pesce) e la loro favolosa frutta tropica- gente. Quando ripartirono da là, i vietna- Stati Uniti, e da dove partivano incursio- le, il tutto chiuso da un ottimo caffè vie- miti, come Terzani sottolinea nel suo li- ni aeree contro i vietcong del nord. Alla tnamita e da acquavite fatta in casa. bro “Pelle di Leopardo”, “non si voltaro- base aerea di Bien Hoa vi era inoltre un Il delta è una zona meravigliosa, anche no nemmeno a guardarli...”. grosso distaccamento di medici militari, il se oggi un po deturpata dal pesante traf- Tutto questo riassume lo spirito e la Medical Platoon, dove venivano portati fico fluviale; lì molti milioni di persone fierezza della gente di quel piccolo, grande i feriti della guerra; ma soprattutto, pro- campano esclusivamente con i prodotti paese, dove il pensiero alla guerra è tutt’o- prio lì erano stoccati dagli stessi america- della terra e del fiume; sono tutti molto ra inevitabile, anche se a loro non fa per ni i fusti di Agent Orange prima di esse- poveri ma a loro non manca nulla per vi- niente piacere essere ricordati solo per re caricato sugli aerei e sparso sulla giun- vere dignitosamente. Non esistono infatti questo, ma se stimolati, parlano con orgo- gla vietnamita. Questa sostanza era pro- in quelle zone, bambini denutriti. glio della loro incredibile vittoria e della dotta da ben 34 ditte statunitensi, tra cui E nemmeno in questa parte remota del pace e unificazione raggiunte, e guardano la Dow Chemical (la stessa del disastro paese manca una certa istruzione; ho vi- avanti con grande determinazione. Molti di Bhopal del 1984 in India), in seguito, sto con i miei occhi capanne in mezzo al paesi europei, Italia compresa, stanno in- anche produttrice, fino a 20 anni fa, con nulla, con pavimento di fango battuto, vestendo molto laggiù, dato che la tassa- la sua affiliata Dow Corning, di.... prote- con un tavolino e le seggioline ed i qua- zione è molto bassa, sono tutti grandissimi si mammarie per interventi estetici (raro derni sopra, dove i bambini facevano i e instancabili lavoratori, e la burocrazia esempio di trasversalità commerciale al di compiti di scuola. sta snellendosi molto rapidamente. sopra dell’etica.. fortunatamente non più Questa meravigliosa gente vive così, La gratificazione di poter essere stati esistente!). con il tempo scandito dalle piene ritmi- un pò di aiuto a questo martoriato e me- All’ospedale Dong Nai, dove abbiamo che e costanti del Mekong, che portano raviglioso paese è stata per tutti noi, me- lavorato, nonostante l’elevata professio- nutrimento e vita. Purtroppo pare che dici ed infermieri, molto grande. Il buon nalità dei sanitari vietnamiti che ci aiuta- tutto questo a breve possa finire, dato che esito della nostra missione chirurgica vano, mancava completamente la figura in Cina, prima che l’enorme fiume, che umanitaria, è stato infine, reso possibile del chirurgo plastico ricostruttivo, perciò nasce addirittura in Tibet, arrivi in Viet- grazie alla preziosa collaborazione e impe- è stato a noi sottoposto a vistita un gran- nam, stanno finendo una enorme diga gno della attuale Console italiano a Sai- de numero di pazienti, circa 160, in pre- idroelettrica che bloccherà per sempre il gon, Carlotta Colli, e dell’importante so- valenza bambini, anche venuti anche da millenario alternarsi delle piene del fiu- stegno alla nostra associazione Interplast regioni lontane del paese, la cui selezione me, probabilmente annientando in pochi Italy, ricevuto dall’Ambasciata italiana per operabilità e competenza ci ha porta- anni l’intero ecosistema del delta. ad Hanoi. to a poterne trattare chirurgicamente ben Saigon infine, non offre spunti molto Daniele Gandini 77, tutti con ottimi risultati. interessanti oltre alle mete turisticamen- www.danielegandini.it

25 “La música interior” L’ermeneutica della musica dello psichiatra Naranjo di Claudio Billi e Flora Gagliardi*

laudio Naranjo è uno dei grandi la Gestalt Therapy. Secondo Naranjo la poraneo dissolvimento della maschera Maestri del pensiero contempo- psicoterapia gestaltica, molto al di là della caratteriale che chiamiamo “Io” o “Ego”. Craneo, un ricercatore, nel senso tecnica, è piuttosto una “filosofia implici- Dagli anni 70 ha ideato e diffuso in più profondo del termine, che nell’arco ta” che ha un’anima apollinea e una dio- molti paesi del mondo il SAT, un pro- di tutta la sua vita ha esplorato moltis- nisiaca. L’apporto di Naranjo costituisce gramma di formazione olistica per lo simi campi del sapere, fondendo l’amo- un radicale rinnovamento della teoria sviluppo personale e professionale, un re per la conoscenza con il lavoro per la della tecnica Gestalt, in una direzione percorso di crescita e di autoconoscenza trasformazione della persona e per favo- che Naranjo definisce “Gestalt viva” per- che ha raggiunto oggi, dopo oltre qua- rire una trasformazione della società. ché organica, sistemica, creativa, espe- ranta anni di sperimentazione, una ca- Psichiatra, specializzatosi con Ignacio rienziale, sinergica e fenomenologica. pacità trasformativa senza precedenti. Matte Blanco, è stato Docente di Psi- Nel suo percorso spirituale Claudio Fin dagli inizi della sua carriera di ricer- chiatria Sociale e Direttore del Centro Naranjo è stato a contatto con diver- catore Claudio Naranjo si è occupato di di Studi di Antropologia Medica del Ci- si Maestri, come Swami Muktananda, ambiti considerati molto differenti fra le. Successivamente ha collaborato con Idries Shah, Tarthang Tulku Rimpoché, di loro, come la musica, la psicoterapia, Raymond Cattell all’Università dell’Il- il XVI Karmapa, ed è ufficialmente rico- lo studio delle religioni e dell’educazio- linois, ed ha approfondito l’analisi dei nosciuto come Maestro Spirituale dalla ne, sempre legati tra loro attraverso la tipi psicologici soprattutto dopo l’in- tradizione tibetana. L’integrazione tra consapevolezza che tutti questi percorsi contro, avvenuto nel 1969, con Oscar spiritualità e psicoterapia è uno dei frut- non riguardano argomenti differenti ma Ichazo, a seguito del quale, negli anni ti più significativi di questo percorso: in hanno a cuore lo stesso obiettivo, cioè la successivi, ha sviluppato il modello del- uno dei suoi libri dedicati ai rapporti fra promozione di uno sviluppo umano ar- l’“enneagramma dei tipi psicologici”. Un meditazione e psicoterapia, “La via del si- monico. La spiritualità, la psicoterapia e contributo fondamentale di Naranjo è lenzio e la via delle parole”, Naranjo in- l’educazione costituiscono tre aspetti di stato quello di mettere in relazione la dica nella meditazione una delle vie più un medesimo tema, quello dello sviluppo psicologia degli enneatipi con le neuro- fertili per la formazione di un terapeuta, umano. scienze e in particolare con l’organizza- grazie alla sua capacità di creare uno spa- Negli ultimi anni le energie di Clau- zione tripartita del cervello proposta da zio interiore, di fare il vuoto attraverso dio si sono concentrate molto sull’educa- Paul MacLean la funzione di “inibizione” che è alla ba- zione: questa scelta dipende da una sua Allievo di Fritz Perls a Esalen, ha pro- se della spiritualità e alla possibilità di valutazione estremamente critica della fondamente rivoluzionato lo spirito del- determinare una sospensione o un tem- cultura che sostiene la società attua-

26 le, la quale sembra essersi incamminata verso il collasso. Molti segni indicano che il sistema scolastico occidentale è in crisi: uno degli aspetti più evidenti è il malessere crescente degli insegnanti. Si tratta di sviluppare quindi un’educazione per esseri umani tricerebrati, un’educa- zione per la completezza, un’educazione del cuore in riferimento sia al principio materno interiore che al bambino inte- riore. Naranjo definisce questo modello educativo “trifocale” o delle “tre persone interiori” a cui aggiungere l’intervento di un quarto elemento che le equilibra e le armonizza. Il quarto elemento di equi- librio è la capacità di creare uno spazio interiore, e la capacità di stare nel vuo- to. Si tratta di una rivoluzione radicale del pensiero educativo che deve partire da un cambiamento interiore degli edu- catori. La musica è sempre stata presente nel- la vita di Naranjo fin dalla sua nascita, quando la madre, musicista, decise di ispirarsi per la scelta del nome, al famo- so pianista cileno Claudio Arrau, amico di famiglia che frequentava spesso casa Naranjo. Pianista a sua volta, Naranjo ha condotto molte ricerche, in chiave psicologica e in particolare sul carattere di grandi compositori come Beethoven, Schubert, Schumann e Brahms, ispi- randosi alle loro biografie e attraverso l’analisi della loro forma compositiva. Naranjo ha sempre utilizzato la musica come una chiave fondamentale per l’ac- cesso a una dimensione meditativa pro- fonda, come una via verso la dimensione spirituale e devozionale, più che psico- logica, senza nulla togliere alla sua im- portanza come catalizzatore emozionale e istintuale anche nel lavoro psicologico. In questo ultimo libro, La Musica In- terior, però Naranjo apre decisamente un Il 30 gennaio presso la Chiesa di Sant’Anna, a cura dell’Associazione ex-allievi Scuo- altro orizzonte: quello di una ermeneu- la Superiore Sant’anna e del Centro Gestalt Viva Claudio Naranjo è stato presentato tica musicale che ci aiuti a comprende- l’ultimo libro di C. Naranjo “La música interior” edito nel 2015 dalle Ediciones La re il significato profondo del linguaggio Llave di Barcelona. musicale, quasi come una “ontologia Sono intervenuti, davanti a un foltissimo pubblico, Franco Mosca, Eduardo Ribeiro, musicale” in senso heideggeriano, che compositore, Claudio Billi, psicoterapeuta, e Flora Gagliardi, musicista. ci avvicina alla radura e all’orizzonte Nel testo Naranjo sostiene che dopo Stravinskji sia pregiudizio accademico che la dell’Essere e al Divino. Una importante musica “non significhi niente”. Ma la musica è un alimento psicospirituale che ci parte del lavoro è ispirata all’artista ci- eleva, ci sana e ci rende migliori. Questa è la tesi principale de “La música interior”, leno Totila Albert, che fu vicino a Na- un ‘opera rivoluzionaria sul significato profondo della musica e sui compositori che, ranjo negli anni della sua giovinezza, e come Beethoven, Brahms o Schumann, costituiscono poderose guide spirituali per la al dettato musicale, ossia alla traduzione cultura occidentale. in versi poetici di fondamentali compo- Secondo l’autore “la musica è un sistema simbolico che rimanda al processo di auto- sizioni di Brahms, Schumann e altri: l’ef- conoscenza trasformatrice dell’essere umano”. fetto è dirompente, come il disvelamento I relatori hanno focalizzato gli aspetti inerenti l’analisi musicale, il processo di cura e di un Senso che si manifesta al di là del conoscenza nonché l’ermeneutica che coraggiosamente si apre a orizzonti interpreta- linguaggio formale e storicamente deter- tivi non convenzionali rispetto alla grande musica. minato in cui troppo spesso la musica Il testo è interamente corredato da esempi musicali di cui se ne dà elenco completo è stata rinchiusa, per citare ancora una nell’“Indice dei temi musicali citati”, reperibili anche in QRCode e in cd allegato. volta Heidegger, dalla tecnica più che dalla interpretazione.

27 Va da sé che proprio perché l’ermeneu- plari”, optando per l’accessibilità del versa da quella originaria ma a essa unita tica si rivolge alla comprensione e all’in- linguaggio come metodo profondamente nella comune umanità. terpretazione più che alla spiegazione, per “democratico” per poter avvicinare alla Il capolavoro musicale sorge in una lasciarsi attraversare da questo libro oc- musica, e alla “lettura” che ne propone, dimensione virtuale che si pone tra corre che la parte della nostra mente pa- il maggior numero di persone senza farle la produzione dell’autore e l’esperien- triarcale responsabile, con la sua pretesa sentire escluse a causa di un eccessivo tec- za dell’ascoltatore; questa dimensione superiorità razionale, della nostra auto- nicismo e/o esoterismo. virtuale, che abita uno spazio di mezzo, mutilazione psicospirituale e della nostra Ecco che la tradizionale struttura for- non è un oggetto, bensì un effetto e ha incompletezza esistenziale, faccia silenzio. male di una sinfonia, e un esempio per in sé la possibilità di oggettivare sistemi Solo quando la mente razionale tace e tutte è la 5a Sinfonia di L. van Beetho- relazionali storico-letterari in opere che quando l’Ego patriarcale si arrende pos- ven, ci rappresenta nelle sue articolazio- evocano l’“orizzonte di attesa” del loro siamo infatti ascoltare e comprendere il ni tematiche, il “viaggio dell’eroe”, cioè fruitore quale è determinato dalle con- senso della musica interiore. Come nel ce- dell’uomo che, attraverso una strenua venzioni di genere, stile o forma, solo per lebre racconto zen della tazza di tè, non lotta col mondo esterno, ma soprattut- distruggerlo subito dopo pezzo per pezzo, è possibile infatti fare alcun spazio a un to col proprio mondo interiore, può rag- il che non solo può essere utilizzato a un significato altro se la nostra mente è già giungere la liberazione dalle costrizioni fine critico, ma anche per determinare piena come la tazza di tè: contrariamen- di una mente autoritaria e raggiungere la per se stesso effetti poetici e terapeutici, te alla logica patriarcale la conoscenza libertà della saggezza e dell’equilibrio del- cioè, come dice Naranjo “come efecto so- profonda in questo senso non è una ag- le forze psicospirituali (Cap. 6). bre nuestra vida emocional y spiritual”. giunta di sapere, quanto uno sottrazio- Ecco che l’“Incompiuta” di Schubert Il “dettato musicale” di Totila Al- ne di pregiudizio. Ed è proprio in questa viene interpretata quasi come “presenti- bert, ovvero la trasfigurazione, simulta- prospettiva che conviene, soprattutto ai mento” di morte, una morte vissuta pri- nea, estemporanea e sincronica, in versi musicisti professionisti, disporsi per com- ma della morte fisica che è possibilità di del 2° movimento della 1a Sinfonia di J. prendere più a fondo questa complessa accedere alla trascendenza e quindi alla Brahms è la manifestazione sublime di opera di Naranjo. negazione della morte spirituale. (Cap. 7) questo “efecto”, risultato straordinario di Il testo di Naranjo, non ancora tradot- Ecco che il Bolero di Ravel, nella sua una tensione spirituale che ha provato a to in lingua italiana, adotta un sistema evidente stratificazione ritmico-tematica farsi della stessa sostanza del linguaggio di esplicitazione dei significati psicospiri- tripartita, rimanda a una tripartizione musicale (Cap. 8). tuali della musica che attraversa le strut- della mente umana che via via procede La funzione della musica tuttavia non ture fondamentali della musica stessa in modo ascendente da una modalità più si esaurisce nella capacità di compren- così come si ritrovano nell’analisi armo- istintuale e pulsionale (cervello rettilia- sione del senso aldilà del segno, o nel- nica tradizionale e che di questa adotta no), a una fondata sugli affetti, sull’e- la possibilità di mobilitazione della vita il lessico: rapporti fra tonalità maggiori spressione di essi attraverso il linguaggio emotiva dell’individuo, o nella manifesta- e minori, andamenti temporali, fraseggi, (cervello mammifero), fino a una dimen- zione dell’attività intellettuale della sim- forme musicali, sinfonismo (Capitoli 2, sione intellettuale, simbolica e spirituale bolizzazione, ma porta in sé un messaggio 3, 4, 5, 6, 7, 8). (cervello umano) (Cap. 3, 9). ancora più “impegnativo” perché, citando Naranjo si avvale delle più famose “La musica interior” è un sistema di av- Naranjo, “invita al amor” (Cap. 9). composizioni dei compositori “patrimo- vicinamento “benevolo” alla fascinazione Se è vero che la musica è comunque nio dell’umanità”, quali Mozart, Bee- della musica; prima ancora dell’alfabetiz- espressione di emozione, anche nella vita thoven, Schubert, Brahms, Ravel, per zazione o dell’accesso a linguaggi specia- di tutti i giorni, è però ancor più vero che condurre il lettore all’interno di una in- listici essa può costituire un ponte ideale essa, tanto più è “grande” tanto più ci av- terpretazione della complessità del segno fra il linguaggio materno, con tutte le sue vicina a un livello più complesso della musicale. Ad esso, attraverso l’andamen- valenze semantiche, comprese le affettive, nostra vita affettiva; Naranjo definisce to, il movimento, la tensione e disten- e un linguaggio più vasto ma ugualmente questo livello come quello delle “emozio- sione, la sospensione e risoluzione, viene denso di significati. Avvicinare la musica ni superiori” e muovendosi all’interno di attribuita una capacità di rappresenta- non attraverso la performatività, ma at- esse, espone la teoria delle tre tipologie zione della vicenda dell’umana natura traverso la suggestione, con la consape- di amore: erotico, empatico, devozionale. costellata di tutte le sue antitesi: dolore/ volezza della padronanza di un linguaggio A queste tipologie di amore corrispondo- gioia, caduta/resurrezione, sconfitta/vit- nelle sue varie accezioni, porta a integrare no i tre cervelli dell’uomo; e ancora una toria, vita/morte. in esso molte parti di sé. volta la “grande musica” di Bach (Pas- Egli sostiene che la musica non è “as- “La musica interior” è anche un testo sione secondo San Marco), Mozart (Re- soluta” e cioè priva di significati che non poetico, oltre che per le suggestive scelte quiem), Beethoven (Missa Solemnis) ci siano quelli intrinsechi al proprio lin- lessicali, anche per la capacità di vede- sostiene e ci accompagna in questo viag- guaggio e riferentesi ai tradizionali para- re la musica come un testo drammatur- gio di consapevolezza e di tensione verso metri che la costruiscono, ma, anzi, che gico dove le strutture musicali possono un’elevazione spirituale di riconciliazio- è portatrice di tutti i significati esperien- essere avvicinate alle “figure testuali” ne attraverso la bellezza. ziali che attraversano la vita di un uomo (“l’annuncio”, “l’avvicinamento” “il com- e che hanno a che fare con la sua storia, battimento”…) nella loro infinita com- Claudio Billi, Flora Gagliardi relativa, personale, ma fondata sugli af- plessità e variabilità. fetti e sui sentimenti che costituiscono, L’ascoltatore, “interprete del testo”, ri- Nota: il testo è interamente corredato in assoluto, il vero patrimonio condivisi- costruisce il senso del testo ripercorren- da esempi musicali di cui se ne dà elenco bile dell’umanità. do a ritroso il cammino creativo da cui è completo nell’“Indice dei temi musicali Claudio opera quindi una scelta di re- nata l’opera, cammino creativo che, a sua citati”, reperibili anche in QRCode e in pertorio musicale e di compositori “esem- volta, si trasferisce in una soggettività di- cd allegato.

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29 Per la storia della medicina dell’antico Egitto Un caso psichiatrico d’improvvisa follia di Edda Bresciani*

n papiro ieratico databile al Me- Dal Papiro del British Museum no. 10470. Il leone dello Ieri (a destra) e il leone del Doma- Udio Regno (inizio II millennio a. ni (a sinistra) sorreggono il leone nell’Orizzonte, sotto l’arco azzurro del cielo, cioè l’Oggi. C.), conservato nel Museo di Berlino (n. 3024) ci ha trasmesso il testo noto come tar via l’uomo dalla sua casa, gettandolo cena fosse pronta, uscì di casa per far passa- Il dialogo del disperato con la sua anima1. sull’altura della necropoli. Mai uscirai su re il tempo (eg. Sst senza determinativo), ma L’eccezionale composizione sviluppa il dalla tomba a vedere il sole!” quando rientò l’uomo è diventato un altro, tema esistenziale universale se sia meglio Quindi il ba consiglia: “Passa un giorno è uscito di senno (eg. St determinativo di morire oppure vivere. Immediato il riferi- felice, dimentica l’afflizione”. Carpe diem “cose cattive”), non parla ed è indifferente mento al celebre soliloquio dell’Amleto di dunque, dal momento anche che non si (eg. ws ib) a quanto e quanti lo circondano. Shakespeare: “Vivere o morire; questo è può contare completamente sulla vita, Su un piccolo quadro di normalità casa- il dilemma”. esposta com’è al potere del destino, impre- linga – aspettando la cena! – è piombato Il protagonista del Dialogo egiziano è visto e imprevedibile. Non diversamente il destino facendo impazzire il protagonista. in piena crisi esistenziale, il suo dolore del cantava Lorenzo de’ Medici: “chi vuol esser Questa seconda storia è stata oggetto di vivere è tale che alla sofferenza non trova lieto sia di doman non c’è certezza”. studio e di varie interpretazioni a causa dei altro rimedio che la morte, sicché si appella Le ultime parole dell’anima, e ultime due verbi-chiave. alla sua anima – ba perché voglia seguirlo del testo, sono esortazioni all’ottimismo; Nel mio articolo del 2011 – citato in nella morte (il ba era l’elemento spirituale comportati piamente, ma goditi la vita, nota uno –, già proponevo la traduzione del individuale intimo all’uomo) perché non non volerla lasciare anzi tempo, aspetta di primo verbo sst come “passare il tempo”, e riesce a vedere altra soluzione se non mo- raggiungere l’Occidente dove l’uomo e il ba per il secondo verbo st “uscire (di senno)” rire; e questo nella speranza, trasmessagli riposeranno insieme. Non vi è replica da propendevo per crederlo causato da un ictus dalle credenze tradizionali, che la morte parte dell’uomo e sembra logico pensare o da un’ischemia. porterà a lui e al suo ba la serenità di un che l’uomo depresso e aspirante alla morte Adesso lo credo un caso di follia im- aldilà confortato dai riti funerari. Sotto il sia stato convinto, “guarito”, dall’anima-ba provvisa, con perdita di rapporto con la calamo dell’antico poeta, l’attrazione per psicoterapeuta ante-litteram. realtà, di cui non ricordo altri esempi nella la morte e la stanchezza della «condizione Tornando al testo, il ba affida il suo mes- letteratura medica dell’antico Egitto. umana» sono descritte con un lunga serie saggio anche al racconto di due vite (co- d’immagini indimenticabili: “La morte è lonne 68-85) che il destino ha rovinati in Edda Bresciani davanti a me oggi, come quando un ma- modo inatteso2. *Professore Emerito di Egittologia lato risana”, “come il profumo della mirra, Nella prima storia il destino utilizza una presso l’Università di Pisa, come seder sotto una vela in una giornata tempesta distruttiva per colpire l’uomo socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei di vento” [...] “come il tornar sereno del cie- nei suoi beni materiali e nella sua fami- lo, come quando si riesce a comprendere glia, mogli e figlioletti, annientati da una 1 Edizioni, studi, proposte di traduzione senza nu- ciò che non si capiva” [...] tempesta e mangiati dai coccodrilli; e ciò mero, cfr. bibliografia e discussioni in E. Bresciani, A questa speranza di felicità postuma, il proprio quando stava per festeggiare la sua A re-reading of papyrus Berlin 3024, 68-85, in Z. A. ba contrappone la realtà triste e termina- festa, un ulteriore scherzo crudele del desti- Hawass, Kh. A.Daoud, R. B. Hussein (ed.), Scribe of Justice: Egyptological Studies in honour of Shafik Allam, le della morte: “Se pensi alla sepoltura, è no che aggiunge pathos fatale alla storia. Le Caire 2011, 99-102. un’amarezza del cuore, è un portar pianto Nella seconda storia, l’uomo rientrava a 2 Il tema del destino padrone dell’uomo è sviluppa- facendo miserabile un uomo; è un por- casa senza premonizioni; aspettando che la to nell’Egitto antico specialmente nei testi sapienziali.

30 La resistenza agli antibiotici esisteva già mille anni fa I risultati di un’analisi su una mummia precolombiana di Gino Fornaciari, Valentina Giuffra*

he le ricerche paleopatologiche pos- (HPV), un’infezione sessualmente tra- Csano avere ricadute sulla medicina smessa anche oggi estremamente diffusa. attuale lo dimostra, se ce ne fosse biso- Si conoscono 120 tipi di papilloma virus, gno, un recentissimo studio condotto su alcuni dei quali ad alto potere oncoge- una mummia precolombiana conservata no, dal momento che favoriscono l’insor- nel Museo di Antropologia ed Etnologia genza del cancro del collo dell’utero; so- dell’Università di Firenze (foto a fianco). no a disposizione attualmente due vacci- Si tratta di un reperto risalente al pe- ni contro alcuni ceppi di papilloma virus. riodo compreso tra la fine dell’XI e l’ini- L’interesse dello studio su materiale anti- zio del XII secolo d.C., e portato da Cuzco co risiede, anche in questo caso, nell’ac- (Perù) in Italia nella seconda metà del certamento della presenza di questa infe- XIX secolo, quando era grande l’interes- zione oltre nove secoli fa e nella possibi- se storico-antropologico per i resti umani lità del confronto con il virus moderno. I mummificati. La mummia naturale appar- ceppi rilevati nella mummia, l’HPV-21 e tiene ad una giovane donna di età com- l’HPV-49, sono risultati simili al 98-99% presa tra i 18 e i 23 anni, la cui causa di a quelli attuali, dimostrando quindi che morte era già stata accertata da uno stu- il papilloma virus era così bene adattato dio pionieristico condotto nel 1992 al mi- all’ospite da non aver bisogno di mutare croscopico elettronico. L’autopsia aveva nel tempo, a differenza invece del Trypa- rivelato un anomalo ingrossamento (sin- nosoma. drome megaviscerale) di alcuni organi in- Ancora, lo studio metagenomico ha terni, tra cui il cuore, l’esofago e il colon. consentito di ricostruire il microbioma L’esame macroscopico fu poi conferma- intestinale, ossia tutta la flora batterica to dalle indagini ultrastrutturali, che di- intestinale della mummia, rilevando tra mostrarono che la causa di morte era sta- gli altri la presenza del Clostridium dif- ta la tripanosomiasi americana, nota an- ficile, un batterio comune nell’intestino che come malattia di Chagas. Si tratta di umano che, se cresce in maniera incon- una parassitosi, poco conosciuta nel no- trollata, può attaccare la mucosa intesti- stro continente, ma endemica ancora og- nale. gi nell’America centrale e meridionale, Ma il punto di maggior interesse di causata da protozoi del genere Trypano- questo studio paleopatologico, pubblica- soma. Il parassita, il Trypanosoma cruzi, to per esteso sulla rivista scientifica Plo- è trasmesso all’uomo da cimici ematofa- sONE, è rappresentato dall’identificazio- ghe, che ne costituiscono il vettore. La ne di geni batterici resistenti ad antibio- World Health Organization ha stimato tici attualmente di largo impiego, come che le persone infette da tripanosomia- fosfomicina, cloramfenicolo, tetracicli- si nel 2015 sono da 7 a 8 milioni; la ma- ne, chinoloni e vancomicina. Fino a que- lattia provoca circa 45-50.000 morti l’an- sta scoperta si riteneva che la resistenza no, soprattutto per insufficienza cardiaca. agli antibiotici fosse comparsa in seguito Anche la giovane donna, trovata in posi- all’eccessivo utilizzo di terapie antibioti- zione rannicchiata e avvolta in un bellis- che negli ultimi decenni, mentre invece simo cesto fatto di corde intrecciate, mo- ora è stato dimostrato che i geni della re- rì a seguito della cardiomegalia. Dunque sistenza ne precedono di secoli l’uso tera- questa mummia aveva fornito dati molto peutico. Quindi, anche se questa donna interessanti, accertando la presenza del- avesse avuto a disposizione gli antibioti- la malattia di Chagas già in epoca preco- e di identificare moltissimi antichi agenti ci scoperti negli anni ’50 e ’60 del XX se- lombiana. patogeni. Innanzitutto lo studio sulla ma- colo, il trattamento sarebbe potuto risul- Ma gli studi sono proseguiti grazie ad lattia di Chagas è stato approfondito ed è tare poco efficace. La scoperta riveste un una recente collaborazione tra la Divi- emerso che il protozoo parassita presen- grande interesse per la medicina attuale, sione di Paleopatologia dell’Universi- te nella mummia è più arcaico rispetto a in quanto dimostra che le mutazioni ge- tà di Pisa e l’Università della California: quello attuale; i due Trypanosomi sono ri- netiche sono avvenute naturalmente nei un campione di tessuto intestinale è sta- sultati simili al 90%, evidenziando quindi batteri e che non sono necessariamente to inviato ad un laboratorio specializzato una discreta mutazione nel corso dei se- da correlare all’abuso di antibiotici, un te- in DNA antico che utilizza le più moder- coli. ma molto dibattuto nella clinica attuale. ne tecniche di studio, come la metageno- Lo studio metagenomico ha inoltre mica; questa metodologia è in grado di permesso di accertare che la giovane don- Gino Fornaciari, Valentina Giuffra amplificare milioni di sequenze, che poi na era anche affetta da un’altra patolo- *Divisione di Paleopatologia vengono confrontate con le banche dati, gia infettiva da Human papilloma virus Università di Pisa

31 FFarmacieARMACIE CComunaliOMUNALIFARMACIE S ANanCOMUNALI GGIULIANOiuliano SAN TTERME ermeGIULIANO TERME DAL 4 APRILE NUOVIDAL 4 ORARI APRILE NUOVI ORARI ARENALA METATO FONTINA presso IPERMERCATOLA FONTINA CARREFOUR presso IPERMERCATO CARREFOUR Via E. De Amicis, 2 – tel. 050 810360Via E. De Amicis, 2 – tel. 050Via Fabbricone810360 Pontecorvo – tel. 050Via 878545 Fabbricone Pontecorvo – tel. 050 878545 Orario dal Lunedì al Sabato Orario dal Lunedì al SabatoDal Lunedì alla Domenica: Dal Lunedì alla Domenica: 08,00 - 13,00 • 15,00 - 20,0008,00 - 13,00 • 15,00orario - 20,00 continuato 08,00 -orario 22,00 continuato 08,00 - 22,00

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32 LOCANDA SANT’AGATA

LOCANDALOCANDA SANT’AGATASANT’AGATA LOCANDA SANT’AGATA LOCANDA SANT’AGATA LOCANDA SANT’AGATA

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Vi aspettiamo... Nuovi allievi, benvenuti... e fatevi onore! Benvenuti nella grande famiglia del Sant’Anna, godetevi questa esperienza stimolante e formativa ed impegnatevi a tenere alto il nome della Scuola!

AGRARIA E BIOTECNOLOGIE – Emanuele Orsini GIURISPRUDENZA – Michele Bellisario (Tricase (LE)), Stefano (Messina), Simona Grazioli (Morbegno (SO)), Margherita Taroni (Castelliri (FR)), Angelo Raffaele Mingolla (San Vito dei Tranchina (Bari), Giulia Carabelli (La Spezia), Alberto Contarini Normanni (BR)), Martina Daniele (Napoli), Umberto Lattanzi (Noventa Vicentina (VI)). (Roma), Federica Montanaro (Genova), Andrea Gorini (Firenze).

SCIENZE POLITICHE – Alessandro Nardo (San Martino di INGEGNERIA – Alfredo Bochicchio (Lecce), Andrea Infan- Lupari (PD)), Francesco Guarascio (Cosenza), Daniele Marcelli ti (Marcon (VE)), Mario Bonsembiante (Abano Terme (PD)), (Roma), Margherita Gori Nocentini (Scarperia (FI)), Sofia Marini Matteo Monti (Bibbiano (RE)), Leonardo Lai (Terni), Carlo Ma- (Roma), Tommaso Sacconi (Castel Gandolfo (RM)), Maria Serena ria Michele Belardini (Firenze), Lorenzo Ferrini (Subbiano (AR)) Dibari (Bari), Eric Repetto (Vigliano Biellese (BI)), Jacques Ferrand Corrado Comino (Genova), Federico Dragoni (Firenze), Elena (Latina), Gaetano Inglese (Palermo), Niccolò Pinzauti (Sesto Stracca (Pisa). Assente: Ivan Barbolini (Novate Milanese (MI)). Fiorentino (FI)). Assente: Rachele Cecchi (La Spezia).

MEDICINA – in alto: Nicolò Ribarich (Trieste), Flavia Petruso ECONOMIA – Enrico Stivella (Torre d’isola (PV)), Manuel Sarti (Palermo), Lucio Teresi (Palermo), Samuele Cannas (Elmas (Lastra a Signa (FI)), Davide Liverani (Imola (BO)), Ginevra (CA)), in basso: Lorenzo Mangone (Milano), Antonio Falasconi Ferrarini (Marzana (VR)), Corrado Calemma (San Donato (Portici (NA)), Alessandra Burini (Seriate (BG)), Melissa Torrisi Milanese (MI)), Leonardo Flori (Pistoia), Giacomo Lo Conte (San Giovanni la Punta (CA)), Silvia Barbiero (Torino), Enrica (Ariano Irpino (AV)). Manzato (Padova).

34 35 A Fabrizio Michelassi il Castle Connolly 2015 National Physician of the Year Award for Clinical Excellence

È con profonda soddisfazione che riportia- begins in Pisa, Italy, where he was born. His

in breve mo la notizia dello straordinario riconosci- grandfather was a family doctor – a man who mento conferito nel 2015 in New York a had survived World War I, as a surgeon try- Fabrizio Michelassi ex Allievo del Collegio ing to mend the carnage of the Austrian/Ital- Medico Giuridico. ian front – one of the most savage and bloody Ci riempie di orgoglio la presentazione del battlefields in all of history. After the war, he Relatore Dr. Stuart Diamond che pub- settled down in a village near Pisa to raise bli­chiamo integralmente di seguito; in es- his family and begin his practice as a general sa ben riconosciamo l’altissimo profilo ac­- practioner. As a young boy Fabrizio would cademico, professionale ed umano del Pre- accompany him on house calls. Though his miato, profilo che gli valse nel 2010 il grandfather had very little to offer his pa- Campano d’oro dell’Associazione Laureati tients in actual medical remedies – at least Ateneo Pisano. Ricordiamo come Fabrizio compared to the options available today – he Michelassi, sempre vicino all’Associazione ex Allievi, sia stato tra i would often simply sit by their side on the bed and hold their hands. primi referenti nell’ambito del sistema “Rete” dapprima a Chicago More often than not, the patients would get better. Perhaps it was a bit e dal 2004 a New York mettendosi al servizio degli studenti della of placebo, and yes, most illnesses simply take their course, but his gift Scuola in visita negli Stati Uniti. Ad majora Fabrizio e grazie per of touch facilitated a healing effect. il lustro che porti alla Università ed alla città di Pisa ed alla nostra I have heard similar stories before. Many doctors will acknowledge amata Scuola. Non mancheranno altri successi. that it is the patient who does the work – they are simply a midwife to a patient’s own healing. But there was one additional insight that A Personal Perspective came forth in Dr. Michelassi’s telling. Without fail, every patient and/ by Stuart Diamond, Editor-in-Chief, Empowered Doctor or family gave thanks – even if there was no money. There was always a slice of cake or a cup of coffee. It made one think: At the very core of When you first meet Dr. Fabrizio Michelassi you are struck by a host any interaction between physician and patient, there is always the per- of notable traits. He is personable, clearly intelligent and knowledge- sonal relationship. Perhaps the most effective medical-healing practice able, with a reassuring confidence. His slightly accented English, cos- includes the opportunity for the patient to give back. That in some way mopolitan persona and good looks make it seem as though he could healing at its most effective includes a virtuous cycle – from physician have walked off the set from a top-rated television program about big- to patient and back again. However, part of the challenge of our hi- city hospitals. The rapport is instant. As one who interviews people for tech medical world – with the advent of the maze of new technologies – a living, I understand the importance of rapport, and Dr. Michelassi is that it is becoming harder and harder for physician and patient to see is a master of the art of simpatico. It’s no accident – his ability to build each other through the ramparts of wires, tubes and panels – no less rapport, to make another comfortable, patient as well as journalist, is actually develop a personal connection. This is where Dr. Michelas- an important part of his success as a physician. Yes, he is the Depart- si truly excels. He certainly is a proponent of the latest technologies. ment Chair of one of the world’s leading surgical centers, an inno- (For example, he is proud of New York Presbyterian/Weill Cornell’s vative surgeon and administrator, and a highly respected teacher and patient simulation lab that he championed. I had a chance to visit mentor. But when in his presence, you feel as though you are the only the “star-trek” space filled with robotized mannequins that simulated one he cares about. And I am sure that this palpable empathy extends human biological responses, providing medical students with real time, to each and every one of his patients. life-like medical scenarios.) But through all the technical miracles, Dr. As the conversation develops, one learns just how elemental this abil- Michelassi keeps true to a core principle. Good medicine begins with ity to create an authentic bond with the patient is to his philosophy of a sacred and empathetic relationship of trust – between physician and practicing medicine – not only to his own personal philosophy, but as patient. So when you do meet Dr. Michelassi, we might surmise that a basic precept that he emphasizes to his students. his greatest gift is the legacy he shares with his grandfather. The ability As you listen to Dr. Michelassi tell his own life story, you begin to un- to ask a simple question: “How are you today?” And the skill to truly derstand how this accord between doctor and patient is key. The story listen, to observe, and only then to understand.

Sole, salsicce e assemblee al Convivio 2016

L’Associazione Ex Allievi della Scuola Superio- re Sant’Anna ha organizzato il 30 aprile scorso il tradizionale Convivio di Primavera. L’iniziativa rappresenta un fondamentale appuntamento fisso dell’Associazione per far incontrare ex Allievi, Al- lievi, personale Docente e Tecnico Amministrativo della Scuola. Il giorno seguente, il primo maggio, si è svolta l’Assemblea degli Associati e la seduta del Consiglio Direttivo. Chi è interessato a leggere i ver- bali dell’Assemblea e del Consiglio potrà trovarli sul sito web: www.santannanews.it

36 Mozart e Shostacovich Il bambino e i venti d’Armenia in breve secondo Ilaria Baldaccini di Arthur Alexanian

L’Associazione ha organizzato la presentazione del libro di Arthur Alexanian intitolato Il bambino e i venti d’Armenia il 28 febbraio scorso. Il programma prevedeva la presentazio- ne e la lettura di alcuni brani del libro da parte dell’ex allievo Gino Bartalena. Gli intervalli musicali sono stati curati da Vincenzo Di Nubila. Arthur Alexanian nasce a Grenoble, in Francia, da genitori Armeni. Consegue il diploma di ma- turità al Collegio Armeno di Venezia e si laurea in Chimica Industriale all’Università di Bologna. Dopo l’Algeria, dove ha risieduto per alcuni anni, è stato in molti paesi europei e del Medio Oriente, per poi stabilirsi a Firenze. Alexenian è titolare di un laboratorio di analisi e consulenza Per valorizzare le partiture meno conosciu- ambientali e svolge attività per il settore pubblico e privato. La poesia è sempre stata te di Mozart e Shostacovich l’Associazio- per lui una fedele amica, finché ha deciso di approdare alla narrativa. Il bambino e i venti ne Ex Allievi ha organizzato il 15 maggio d’Armenia è la sua opera prima. scorso, nella chiesa di Sant’Anna, un con- certo per pianoforte e quartetto d’archi. Al genio di W.A. Mozart, del quale era Marilyn Monroe: come la bellezza e la perfezione in programma una riduzione inedita del concerto K453 per pianoforte e orchestra, a tutti i costi possono diventare una gabbia dorata è stato affiancato uno dei più importanti compositori del XX secolo, D.D. Shosta- L’Associazione Ex-Allievi ha pre­ covich, di cui sono stati eseguiti il quar- sentato il 5 giugno scorso il vo- tetto op. 110 n. 8 e pagine di letteratura lume L’altra Marilyn. Psichiatria e pianistica. L’evento è stato organizzato psicoanalisi di un cold case di Li- con la collaborazione della pianista Ilaria liana Dell’Osso e Riccardo Dalle Baldaccini (foto), ospite da diversi anni Luche. Gli autori sono due noti dell’Associazione Ex Allievi e testimonial psichiatri che si sono formati alla della Fondazione Arpa, con il quartetto Scuola di Psichiatria dell’Univer- d’archi Kairos, di recente formazione e sità di Pisa per poi seguire strade costituito da musicisti d’esperienza decen- diverse. A introdurli è stato il nale in ambito nazionale e internazionale. prof. Franco Mosca, presiden- L’unione artistica è nata dal comune in- te dell’Associazione. Al centro teresse per la riscoperta di partiture poco dell’opera c’è il “caso Marilyn”, eseguite e per la musica del ‘900. un prototipo ideale per interro- garsi sui concetti fondamentali della psichiatria e della psicoa- Mario Enrico Pè eletto nalisi attuali, rivolgendosi anche nuovo preside della a un pubblico di non specialisti. La storia dell’attrice consente di Classe accademica di evidenziare la maggior parte del- le problematiche di cui si occu- Scienze sperimentali pa la psichiatria (panico, fobie, disturbi borderline e bipolari, La Scuola Sant’An- farmacodipendenze, suicidio) e na ha scelto il nuovo individua alcuni elementi psico- preside della Clas- patologici alla base sia del successo, sia delle difficoltà di coniugarlo con un adattamen- se accademica di to sociale adeguato. Il libro parte da una ricostruzione minuziosa della psicopatologia Scienze sperimen- autodistruttiva di Norma Jeane/Marilyn Monroe, espandendosi in diverse direzioni: i tali. A seguito della pericoli degli interventi psicoterapeutici iperempatici, se non eroici, le criticità dell’at- procedura elettora- tuale sistema diagnostico psichiatrico nei casi complessi, la necessità di formulare un le Mario Enrico Pè, ragionamento clinico innovativo fondato sulle acquisizioni più recenti delle neuro- ordinario di gene- scienze, il parallelismo esistente tra la psicopatologia del doppio, della maschera e della tica, è stato eletto personalità multipla e il mestiere dell’attore, il doppio volto del perfezionismo, qualità per il triennio 2016 essenziale per il conseguimento del successo e della consacrazione come icone, ma an- 2019, riportando che fattore di grave rischio psicopatologico. Il libro cerca una sintesi e un superamento la maggioranza assoluta dei voti validi delle contrapposizioni di saperi e punti di vista propri della psichiatria clinico-biologica espressi. Al prof. Mario Enrico Pè vanno e della pratica psicoterapeutica guardando al futuro di un mestiere sempre più affa- le felicitazione e i migliori auguri di buon scinante e sempre più possibile. L’incontro, che si è svolto nella chiesa di Sant’Anna, lavoro dall’intera comunità della Scuola prevedeva anche la lettura di alcune pagine del libro da parte di Francesco Bargi e gli Sa nt’An na. intervalli musicali al pianoforte di Vincenzo Di Nubila.

37 tenze nella convinzione che sommandole non pensassero. Ci aspetta tanto lavoro Vincenzo Barone non si raddoppiano, si moltiplicano. Vista per il bene dell’Ateneo, ma lo faremo tut- eletto nuovo Direttore la piccola taglia del nostro ateneo e l’alto ti insieme”. livello delle professionalità che siamo in Paolo Mancarella è nato a Gallarate (Va- della Scuola Normale grado di sviluppare possiamo permetterci rese) l’8 novembre del 1959, è sposato e di cercare nuovi orizzonti per la didattica ha due figli. in breve e la ricerca, percorrere strade inesplorate, Ha conseguito la laurea in Scienze dell’in- in grado poi di essere seguite dalle altre formazione all’Università di Pisa nel 1982 università. La Normale deve essere un e il dottorato di ricerca in Informatica modello, altrimenti quale sarebbe la no- congiunto tra Genova, Pisa e Udine nel stra funzione nel panorama universitario 1988. Dopo un periodo all’Imperial Col- italiano? Si può e si deve fare di più per far lege of Science di Londra, è rientrato comprendere il potenziale di una istitu- nell’Ateneo pisano prima come ricercato- zione come la Normale, in grado di essere re, poi come professore associato e infine, una fucina di talenti. In Italia e all’estero a partire dal 2004, come professore ordi- tutti coloro che vogliano formarsi in un nario, lavorando sempre nel dipartimento ambiente stimolante devono sapere che di Informatica. la Scuola Normale esiste e che è possibile Nel corso della sua carriera il professor La Scuola Normale ha eletto il Direttore provare ad accedervi. Siamo un ateneo Mancarella ha ricoperto diversi e impor- per il quadriennio 2016-2020: si tratta di sano, grazie al lavoro fatto da chi mi ha tanti incarichi istituzionali, sia nell’ambi- Vincenzo Barone, ordinario di Chimica preceduto, ma appunto per questo pos- to dell’Università di Pisa che a livello na- Fisica, e guiderà l’istituzione di piazza dei siamo permetterci adesso di fare un passo zionale. È stato vice preside della facoltà Cavalieri a partire dal prossimo autunno. ulteriore, di spingerci a esplorare nuove di Scienze matematiche, fisiche e naturali Era l’unico candidato alla direzione e ha possibilità di studio, di ricerca, per am- dal 2006 al 2010 e prorettore alla Didat- superato il quorum richiesto (di 26 voti) pliare i margini di impiego dei nostri al- tica dal 2010 al 2016. Dal 1999 al 2016 è ottenendo 41 voti. lievi nel mondo delle professioni, per dare stato delegato del rettore alle funzioni di Nato ad Ancona, ma napoletano per ori- l’opportunità al mondo delle imprese di coordinamento, monitoraggio e supporto gini e formazione, Vincenzo Barone è il sfruttare le nostre competenze, per cerca- di tutte le iniziative concernenti l’integra- ventiduesimo Direttore della Scuola fon- re con le istituzioni universitarie collabo- zione degli studenti portatori di handicap, data nel 1810 a Pisa da Napoleone. razioni su specifici progetti, avendo come ricoprendo anche il ruolo di responsabile “È un incarico di grande prestigio – di- parola d’ordine l’innovazione”. dell’Unità per il supporto e l’integrazione chiara il neo Direttore – e mi rende molto degli studenti disabili (USID). Tra il 2009 orgoglioso. Il mio pensiero prima di tutto Paolo Mancarella e il 2015 è stato Presidente della Confe- va ai colleghi, agli studenti, al personale renza nazionale universitaria dei delegati tecnico e amministrativo che ha creduto è il nuovo Rettore disabilità (CNUDD). nella mia candidatura e nel mio progetto, L’attività didattica è stata principalmente lavorerò per non deluderli”. dell’Università di Pisa rivolta all’ambito di insegnamenti fon- Le congratulazioni sono arrivate innan- damentali dei corsi di laurea in Scienze zitutto dall’attuale Direttore Fabio Bel- dell’informazione e in Informatica. È stato tram, in scadenza di mandato il primo responsabile dell’Unità operativa del di- novembre. partimento di Informatica per due proget- “Mi congratulo vivamente con Vincen- ti regionali orientati allo sviluppo di poli zo Barone per la sua elezione – afferma didattici multimediali e all’impiego di me- Beltram – Sono molto lieto per la sem- todologie innovative di teleformazione in plicità con cui la Scuola ha attraversato percorsi formativi per personale occupato. questo importante passaggio istituzionale. Sul piano della ricerca è partito dall’a- Abbiamo fissato queste elezioni nel mese nalisi dei linguaggi di programmazione di giugno per garantire alcuni mesi di dichiarativi per la rappresentazione della sovrapposizione con l’attuale direzione e conoscenza, ampliando poi i suoi interes- dare modo così al nuovo eletto di cono- si verso i temi di più ampio respiro della scere pienamente lo stato della Scuola e logica computazionale, con lo studio di le dinamiche di governo in corso”. modelli e linguaggi innovativi per sistemi Al centro del programma del neo Diret- Il professor Paolo Mancarella, ordinario intelligenti basati sulla logica, in grado di tore ci sono tre priorità per consolidare e di Informatica, è il nuovo Rettore dell’U- dotare i sistemi artificiali di capacità di ra- rinnovare l’identità della Normale: inte- niversità di Pisa. È stato eletto al secondo gionamento non solo deduttivo ma anche grazione, sperimentazione e promozione. turno di votazioni con 945 voti contro i ipotetico e predittivo. “Unire le forze è fondamentale, all’inter- 571 dell’altro candidato, il professor Giu- In anni più recenti, la sua attività di ri- no e all’esterno – spiega Barone – Penso seppe Iannaccone. cerca si è indirizzata ai cosiddetti sistemi alle due anime della Scuola, quella uma- Paolo Mancarella entrerà in carica il pri- argomentativi basati sulla logica (logic- nistica e quella scientifica, che devono mo novembre per il periodo 2016-2022. based argumentation systems), attraverso lavorare insieme e non essere considerate “Sono molto contento dell’ampio con- studi di carattere teorico e fondazionale, due mondi a sé stanti. E penso alle colla- senso ottenuto sin dal primo turno – di- ma con l’attenzione sempre rivolta anche borazioni con istituzioni a noi analoghe: chiara il neo Rettore – è segno che il no- agli aspetti computazionali e applicativi. dobbiamo sforzarci di integrare le compe- stro Ateneo è più unito di quanto alcuni D.S.

38 L’Ordine del Cherubino in breve a dieci professori dell’Università di Pisa

L’Ordine del cherubino viene asse- gnato a quei docenti che hanno contri- buito ad accrescere il prestigio dell’U- niversità di Pisa per i loro particolari meriti scientifici o per il loro contributo alla vita e al funzionamento dell’ateneo. Tradizionalmente la cerimonia avviene il 15 Febbraio, ovvero nel giorno in cui è nato Galileo Galilei, il docente più il- lustre dell’Università di Pisa. Quest’anno la cerimonia si è svolta l’8 aprile scorso. L’Ordine del Cherubino è stato confe- rito a Riccardo Benedetti, Giuliano Ma- nara, Aldo Petrucci, Stefano Sellari Fran- ceschini, Walter Landini, Federico Da Settimo Passetti, Alberto Castelli, Mario Morroni, Giovanni Cioni e Paolo Vitti. Il professor Riccardo Benedetti, nato a Livorno nel 1953, ha svolto i suoi stu- Da sinistra: Giuliano Manara, Federico Da Settimo Passetti, Walter Landini, Riccardo di e ha percorso tutta la carriera acca- Benedetti, Paolo Vitti, il Rettore Massimo Augello, Giovanni Cioni, Stefano Sellari demica all’Università di Pisa. Dopo la Franceschini, Alberto Castelli, Aldo Petrucci, Mario Morroni. laurea in matematica, è stato assistente incaricato di geometria superiore e di ge- il 1985 ha svolto fellowships all’estero universitario di Ecologia all’Università ometria analitica, diventando assistente perfezionandosi nella chirurgia otolo- di Modena. Dal 1992 al 2001 è stato pro- di geometria 1 nel 1978, poi professore gica. Nominato professore associato di fessore associato di Ecologia all’Universi- associato di algebra nel 1980, quindi Otorinolaringoiatria all’Università di tà di Sassari. Nel 2000 è risultato idoneo professore straordinario di geometria nel Pisa nel 1992, nel 2000 ha conseguito in un concorso per professore di ruolo di 1987 e ordinario nel 1990. È stato vice- l’idoneità a professore di prima fascia e I fascia e dal 2001 è professore ordinario direttore del dipartimento di matematica nel 2001 è stato chiamato come professo- di Ecologia all’Università di Pisa. nel triennio 1990-1993 e direttore nel re ordinario di otorinolaringoiatria. Dal Il professor Mario Morroni, nato a triennio 1993-1996. Il professor Giulia- 2002 dirige l’Unità Operativa di Oto- Venezia nel 1949, già ricercatore nelle no Manara, nato a Firenze nel 1954, si rinolaringoiatria 1 e dal 2009 al 2011 Università di Trento e di Bergamo, poi è laureato con lode in Ingegneria elet- è stato direttore del dipartimento assi- professore incaricato nell’Università di tronica nel 1979 alla facoltà di Ingegne- stenziale integrato “Testa Collo” dell’A- Bologna, dal 1992 al 1999 è stato profes- ria dell’Università di Firenze, dove ha zienda Ospedaliero Universitaria Pisana. sore associato di Macroeconomia alla fa- iniziato l’attività di ricerca. Dal 1987 al Il professor Walter Landini, nato a Porto- coltà di Scienze politiche dell’Università 1999 è stato professore associato di Cam- venere nel 1946, si è laureato in Scienze di Pisa. Dal 2000 è professore ordinario pi elettromagnetici alla facoltà di Inge- Naturali all’Università di Pisa nel 1973. prima della facoltà e poi del dipartimen- gneria dell’Università di Pisa. Dal 2000 È stato curatore del Museo di Geologia to di Scienze politiche. è professore ordinario di Campi elettro- e Paleontologia dal 1974 al 1981. È sta- Il professor Giovanni Cioni, nato a magnetici al dipartimento di Ingegneria to professore associato dal 1983 al 2001, Pistoia nel 1951, ha conseguito la laurea dell’Informazione. anno in cui è stato chiamato dall’Uni- con lode in Medicina e Chirurgia all’U- Il professor Aldo Petrucci, nato a versità di Pisa come professore ordinario niversità di Firenze nel 1977, ottenendo Roma nel 1957, si è laureato con lode di Paleontologia. le specializzazioni in Neuropsichiatria alla facoltà di Giurisprudenza dell’Uni- Il professor Federico Da Settimo Pas- infantile e poi in Medicina fisica e Riabi- versità di Roma La Sapienza nel 1981. setti, nato a Pisa nel 1959, si è laureato litazione all’Università di Pisa. Dal 2005 Nel 1990 ha conseguito il dottorato con lode in Chimica all’Università di è professore ordinario di Neuropsichia- di ricerca ed è stato ricercatore all’U- Pisa nel 1985. Dopo essere stato borsista tria infantile all‘Università di Pisa. niversità di Roma Tor Vergata. La sua e quindi ricercatore, nel 1998 è diventa- Il professor Paolo Vitti, nato a Livorno carriera accademica come professore to professore associato e dal 2001 profes- nel 1949, ha conseguito la laurea in Me- si è svolta interamente alla facoltà (ora sore ordinario di Chimica farmaceutica dicina e Chirurgia all’Università di Pisa dipartimento) di Giurisprudenza dell’U- alla facoltà di Farmacia. È attualmente nel 1973 e poi la specializzazione in En- niversità di Pisa, dal 1998 come pro- membro del dipartimento di Farmacia docrinologia nel 1976. Nel 1992 è diven- fessore associato e poi, dal 2000, come dell’Università di Pisa, dove svolge la sua tato professore associato di Endocrinolo- professore ordinario di Diritto romano. attività di ricerca. gia all’Università di Pisa. Attualmente è Il professor Stefano Sellari Franceschi- Il professor Alberto Castelli, nato a professore ordinario di Endocrinologia e ni, nato a Grosseto nel 1951, si è laureato Livorno nel 1955, si è laureato in Scien- direttore dell’Unità Operativa di Endo- con lode nel 1977 in Medicina e Chirur- ze biologiche nel 1978 all’Università di crinologia 1 dell’Azienda Ospedaliero- gia all’Università di Pisa. Tra il 1984 e Pisa. Dal 1983 al 1992 è stato ricercatore Universitaria Pisana. D.S.

39 La “Junior Enterprise Business & Engineering” Hyperloop è il treno nasce a Pisa. 23 allievi della Scuola Sant’Anna del futuro: potrà al servizio delle aziende per idee innovative su raggiungere i 1000 in breve business, comunicazione, informatica e ingegneria chilometri orari

Arrivano anche a Pisa gli studenti-consulenti, e coprire in meno di un gruppo di allievi della Scuola Sant’Anna che frequentano corsi ad alta specializzazione e che 30 minuti una distanza mettono al sevizio delle imprese la formazione di eccellenza con “Jebe”, acronimo di “Junior en- come quella tra terprise business & engineering”. Ne fanno già parte 23 allievi associati, provenienti da diversi Milano e Roma settori dell’ateneo come ingegneria, economia, giurisprudenza, scienze politiche. L’obiettivo è porre l’eccellenza universitaria a servizio dell’a- zienda, avviando collaborazioni di alto livello capaci di portare benefici a tutti i soggetti coin- volti. In questo modo gli studenti acquisiscono nuove competenze, mettendo in pratica concetti teorici appresi durante gli studi, e nello stesso tempo le aziende ottengono servizi di qualità a un prezzo competitivo per settori strategici come business, comunicazione, ingegneria. Per ottenere questi servizi aziende e imprese versano una quota e tutti gli introiti restano a beneficio di “Jebe” che li investirà in formazione aggiuntiva rispetto a quella universitaria. Di questa formazio- La start up fondata dagli studenti dell’U- ne “complementare” beneficeranno gli associati. niversità di Pisa e della Scuola Sant’Anna “L’idea di dare vita a ‘Jebe’ – spiega il presidente Antonello Congedo (foto) – è nata fornisce le sospensioni insieme a quattro amici. Siamo stati molto contenti di aver raccolto, sin da subito, L’Italia collabora al progetto Hyperlo- l’entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco di numerosi altri allievi. Adesso la sfida è op per realizzare il “treno del futuro” convincere le aziende che il dinamismo e la freschezza delle idee di un gruppo di stu- che con le sue “navicelle” al posto delle denti intraprendenti possa portare un reale valore aggiunto. A dimostrazione di come carrozze raggiungerà i mille chilometri i servizi offerti siano in linea con i bisogni del mercato abbiamo ricevuto numerose all’ora e coprirà in meno di 30 minuti commesse e, in questo momento, siamo impegnati su tre progetti. Non basta sapere una distanza come quella tra Milano e ma serve anche saper fare e noi ragazzi di ‘Jebe’ ben consapevoli di questo e soprattutto Roma. La sfida lanciata da Elon Musk, siamo pronti a raccogliere la sfida”. fondatore e amministratore delegato di aziende innovative come SpaceX e Te- sla, coinvolge anche una start-up che ha Fotonica applicata: siglato accordo tra Scuola sede a Pisa. Ales Tech è l’unica azienda Sant’Anna e divisione Microtech di Linkra italiana selezionata per questa impre- sa e fornirà, in questa fase propedeuti- È stato firmato un accordo quadro di durata ca, le sospensioni in grado di garantire biennale per avviare una collaborazione nel il comfort dei passeggeri e di ridurre le campo della fotonica. Protagonisti Giancarlo forti vibrazioni provocate dall’elevata Prati, direttore dell’Istituto Tecip (Tecnologie velocità. La start-up nasce da Hyperlo- della Comunicazione, dell’Informazione e della op Team Pisa, il gruppo di studenti in Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna ingegneria dell’Università di Pisa e del- di Pisa, e Michel Delagarde, amministratore de- la Scuola Superiore Sant’Anna che nei legato di Linkra, consolidata azienda lombarda mesi scorsi sono stati selezionati (uni- con sede in Brianza. La divisione Microtech ci in Italia e fra i pochi in Europa) per di Linkra fornisce un ampio spettro di servizi partecipare alla “SpaceX Hyperloop Pod ingegneristici e di piccola e media produzione Competition”, gara universitaria a livello ai protagonisti dell’industria elettronica per i globale indetta da Elon Musk, per pre- mercati della fotonica e delle microonde, con sentare il “concept” della “navicella”, l’e- particolare riferimento ai settori delle teleco- lemento paragonabile all’attuale carrozza municazioni, dell’aerospazio e della difesa. ferroviaria, con design e tecnologia più “Questo accordo – dichiara Giancarlo Prati – avanzate, fondamentale nella composi- esprime la volontà reciproca di collaborare per zione di Hyperloop. Il sistema su cui si favorire lo scambio di conoscenze e di prestazioni nell’ambito delle tecnologie foto- muoverà sarà costituito da tubi di acciaio niche avanzate e dei circuiti fotonici integrati. Linkra e Scuola Superiore Sant’Anna sui quali le “navicelle”, chiamate “Pod”, con Inphotec concordano nel dare primaria importanza nell’applicazione di risorse, si muoveranno sino a sfiorare la velocità capacità e processi avanzati al design e all’offerta di servizi competitivi di cui tutto il del suono, in maniera ecologica, sicura, sistema potrà beneficiare”. confortevole.

40 Superare le barriere La realtà virtuale nei licei grazie al progetto in breve architettoniche grazie “Amica” finanziato da Fondazione Tim alla ricerca e sviluppato dalla Scuola Sant’Anna

140 studenti di due licei di Pisa e Grosseto si avvicinano al mondo della ricerca grazie alla realtà virtua- le con un progetto sostenuto dalla Fondazione TIM e realizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. AMICA, acronimo per “AMbienti virtuali Immersivi per la Comunica- zione delle maestrie dell’Artigianato” La riabilitazione degli arti inferiori diventa arriva nei licei grazie ai ricercatori più gradevole e più efficace grazie alla real- della Scuola Sant’Anna per comuni- tà virtuale. Oggi è possibile muoversi im- care e per divulgare i mestieri artigia- mersi nello scenario rilassante della natura nali legati alla produzione di opere di o in una città della Toscana anche senza grafica d’arte, con i suoi entusiasman- uscire di casa, pedalando su una bicicletta ti percorsi di realtà virtuale. A que- da camera, a cui è stato applicato un ciclo- sta sperimentazione partecipano gli ergometro virtuale per eseguire gli esercizi studenti del Liceo Artistico Franco di riabilitazione fisica degli arti inferiori. Il Russoli di Pisa e del Liceo Artistico nuovo dispositivo tecnologico misura vari Bianciardi di Grosseto, coinvolti in parametri, come l’intensità della pedalata sessioni di sperimentazione sotto la e lo sforzo fisico, ed è stato realizzato dal guida del team di ricerca del Labora- Laboratorio di robotica percettiva (Percro) torio di Robotica Percettiva (Percro) dell’Istituto TeCIP (Istituto di Tecnologie e in una serie di visite all’’X-CAVE, della Comunicazione, dell’Informazione e il sistema di visualizzazione immersiva, del Laboratorio dell’Istituto di Tecnologie della della Percezione) della Scuola Sant’Anna, Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione (TeCIP) della Scuola Superiore che lo ha presentato alla manifestazione Sant’Anna. 90 studenti del Russoli e 50 studenti del Bianciardi hanno partecipato Tuttocasa 2016, a Carrara. In occasione alle sessioni fruendo di un modulo di formazione sperimentale della durata di un’ora dell’evento “CarrozzAbile” i ricercatori ciascuno, al termine del quale sono stati condotti questionari e interviste mirati a valu- della Scuola hanno allestito una dimostra- tare il coinvolgimento e l’efficacia comunicativa e formativa delle tecnologie realizzate. zione. Il team del Laboratorio è stato coin- Nella prima fase è stato realizzato un sistema di realtà virtuale “vivo”, attraverso riprese volto in una campagna di sensibilizzazione con telecamere 3D di artisti e di artigiani al lavoro. Ora il progetto finanziato da Fon- sulle barriere architettoniche e sulla disa- dazione Tim prevede una fase di sperimentazione in cui il sistema viene testato per bilità in collaborazione con l’Associazione verificarne le potenzialità comunicative ed educative. Indossando una mascherina, gli Italiana per l’assistenza agli spastici (Aias studenti si ritrovano immersi fisicamente ed emotivamente in un autentico laboratorio Onlus) di Carrara, che utilizza ogni giorno di incisione. Possono osservare da molti punti di vista e in prima persona gli artigiani il dispositivo. Il team, composto dal ricer- di un centro di grafica all’opera, mentre sono impegnati a realizzare una stampa uti- catore Marcello Carrozzino, dall’assegnista lizzando la tecnica della calcografia. Il progetto, caratterizzato da un approccio inno- Raffaello Brondi, dal dottorando Alessan- vativo, offre un’opportunità eccezionale per contribuire alla ricerca sulle metodologie dro Graziano e dal tecnico Alessandro didattiche assistite dalla tecnologia e di far conoscere agli studenti – e presto anche al Nicoletti, ha realizzato un cicloergometro grande pubblico dei musei - una realtà nuova e interessante. Il progetto AMICA per- virtuale, per rendere più divertenti gli eser- mette di avvicinarsi a questa realtà attraverso uno strumento interattivo per mostrare cizi di riabilitazione a cui sono sottoposti i processi e le competenze necessarie per creare un’opera d’artigianato, conservando e ogni giorno i ragazzi disabili. Il sistema si tramandando la sapienza dei maestri artigiani alle future generazioni. Dopo la fase di compone di un cicloergometro (di quelli coinvolgimento dei 140 studenti, i primi dati analizzati indicano un elevato potenziale commerciali) a cui sono stati applicati sen- didattico del sistema, considerazione confermata anche dagli studenti e dagli insegnan- sori per rilevare la frequenza di pedalata ti coinvolti nella sperimentazione. del paziente, e di un monitor su cui scor- rono scenari che rappresentano paesaggi di robotica percettiva – era importante mettendo a coloro che solitamente vivo- virtuali ideali per compiere escursioni in rendere più coinvolgente la seduta riabili- no la città in carrozzina di ’fare un giro bicicletta, aggiornati in tempo reale utiliz- tativa. Simulare una gita in bicicletta of- in bicicletta’ in città. In futuro l’obiettivo zando le informazioni ricavate dai sensori frendo uno stimolo visivo coerente con la è consentire a due o più ragazzi lontani sul cicloergometro. Questo per simulare il loro attività fisica è stato quindi il primo di condividere l’esperienza permettendo a movimento che si avrebbe pedalando in passo di questo progetto. Gli scenari reali entrambi di vedere il partner nel mondo esterno. realizzati nella città di Carrara, da dove la virtuale. Così l’esperienza sarà arricchita “Dovendo effettuare sedute di circa 30 maggior parte dei ragazzi che frequentano sfruttando la metafora ludica della gara in minuti per più di una volta al giorno – il centro provengono, ha permesso anche bicicletta e invogliando i ragazzi a miglio- spiegano i ricercatori del Laboratorio di rendere l’esperienza meno sintetica per- rare le prestazioni”.

41 “Research Transfer Award” al direttore Quanto rendono le dell’Istituto di BioRobotica Paolo Dario attività illegali in Italia?

Il premio è stato assegnato al Informatica, economia

in breve convegno “Le startup Innova- tive: una risorsa per il sistema e statistica definiscono Paese” che si è svolto il 9 mag- il loro “giro di affari” gio scorso a Napoli. L’evento promosso dalla Fondazione Ricerca & Imprenditorialità in collaborazione con la Regione Campania e con l’Universi- tà Federico II, vede la Scuola Sant’Anna tra i promotori. Al convegno hanno partecipato il ministro dell’Istruzione Ste- fania Giannini; il presidente della Regione Campania Vin- cenzo De Luca; Mauro Moret- ti, amministratore delegato e direttore generale di Leonardo – Finmeccanica e presidente della Fondazione Ricerca Per indagare la portata economica e la & Imprenditorialità; l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri; il diret- diffusione delle attività illegali è possibile tore scientifico dell’Istituto Italiano di tecnologia Roberto Cingolani; il presidente del intrecciare i modelli e le tecniche tipiche Consiglio nazionale delle ricerche Massimo Inguscio; il rettore dell’Università Federico della ricerca economica e della statistica II Gaetano Manfredi; il presidente del Fondo italiano d’investimento Innocenzo Ci- economica con le informazioni offerte polletta. Il rettore della Scuola Sant’Anna Pierdomenico Perata ha tenuto il suo inter- dalla linguistica computazionale, riuscen- vento nella sessione di apertura. L’iniziativa unisce in una giornata di approfondimento do ad automatizzare il trattamento di big università, grandi imprese, banche, fondi di venture capital e istituzioni, per riflettere data testuali. A questo incontro tra disci- sulle recenti esperienze in fatto di start-up e costituisce l’occasione per delineare poli- pline è dedicato il progetto di ricerca tra tiche che fanno delle nuove imprese innovative un cardine essenziale nello sviluppo Istat e Istituto di Management della Scuo- dell’innovazione per soddisfare la domanda pubblica e privata. la Sant’Anna. Nell’ambito del progetto è Nella sessione conclusiva il convegno assegna il “Research transfer award” con il quale stato organizzato un workshop nel maggio la Fondazione Ricerca & Imprenditorialità vuole offrire un riconoscimento ai docenti scorso alla Scuola. Si è discusso di turba- universitari che maggiormente si sono distinti per il ruolo assunto nel trasferimento tiva d’asta negli appalti e corruzione nella tecnologico alle società e al mondo produttivo. Nella categoria dedicata ai docenti Pubblica Amministrazione, in quanto reati universitari che si sono distinti come titolari di brevetti internazionali e come fondatori che interferiscono e distorcono il corretto di spin-off della ricerca, il premio è andato a Paolo Dario, direttore dell’Istituto di Bio- funzionamento dei mercati. Per combattere robotica della Scuola Sant’Anna. I designati sono stati selezionati in seguito ad un’atti- questi reati un aiuto è fornito dal “text mi- vità di ricognizione di candidature che ha portato a un elenco di trenta nominativi di ning”, ovvero dalla possibilità di ricavare docenti, appartenenti a sedici diverse istituzioni universitarie italiane. numeri ed estrarre informazioni significati- ve da testi di vario genere, come gli articoli dei giornali e le sentenze dei Tribunali, e Massimo Bergamasco eletto direttore del Tecip permetterne un’analisi statistica. Al wor- kshop sono intervenuti Guido Rey dell’I- A seguito della procedura elettorale che si stituto di Management della Sant’Anna è tenuta nel giugno scorso, il Prof. Massimo (foto); Sergio Bolasco, docente di Statistica Bergamasco, Ordinario di Meccanica ap- della Sapienza di Roma e ideatore del sof- plicata alle macchine, è stato eletto nuovo tware TalTac2, che ha illustrato i “Modelli Direttore dell’Istituto Tecnologie della Co- di estrazione di informazioni e categorizza- municazione, Informazione, Percezione della zione automatica di documenti”; Alessan- Scuola Superiore Sant’Anna. Alla Scuola dro Lenci, docente di linguistica dell’Uni- insegna meccanica dei robot, geometria del versità di Pisa, che ha chiarito il ruolo della moto nei sistemi meccanici e biologici, am- “Linguistica computazionale per l’analisi bienti virtuali. I suoi studi sono focalizzati dei documenti della Pubblica Amministra- sulla modalità di apprendimento ed esecu- zione”; Maria Francesca Romano dell’Isti- zione di lavori manuali da parte dell’uomo tuto di Economia della Sant’Anna, che ha nell’ambito della biomeccanica, delle neuroscienze e delle scienze cognitive. Comprendo- presentato i risultati preliminari dell’appli- no anche i nuovi sviluppi tecnologici in termini di robotica dei sistemi, interfacce aptiche cazione dei metodi dell’analisi testuale e e ambienti virtuali. Il Prof. Bergamasco ha fondato il laboratorio di Robotica Percettiva statistica, effettuata con text mining, alle Percro. Al Prof. Massimo Bergamasco, entrato in carica il 26 giugno 2016, le felicitazioni “Analisi delle sentenze su turbativa d’asta, e i migliori auguri di buon lavoro dall’intera comunità della Scuola Superiore Sant’Anna. concussione e corruzione”.

42 Il Centro INPHOTEC di fotonica integrata per lo studio del 5G in breve

L’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comu- bourne, in Australia. Oggi studiano e pro- nicazione, Informazione, Percezione) della gettano prototipi di componenti, moduli e Scuola Sant’Anna e il Centro Ricerche sottosistemi fotonici innovativi che avran- Ericsson hanno creato il Centro INPHO- no un ruolo dirompente per il 5G, che – in TEC di fotonica integrata, con il contribu- ambito di ricerca – ha già trovato un primo to della Regione Toscana. Al suo interno utilizzo con l’Istituto di Biorobotica della si trova una “camera bianca” di 700 metri Scuola Sant’Anna e con altre aziende to- quadrati, del valore di 12 milioni di euro, scane. Il 5G è stato infatti applicato alla dove avvengono i processi tecnologici per robotica per dare vita al primo esempio la realizzazione dei chip fotonici destinati di “cloud robotics”. Adesso la partnership agli apparati di rete. È l’unico centro in Ita- guarda alla fotonica e al 5G: tecnologia lia dove è possibile progettare e realizzare i disponibile nel 2020, quando saranno cir- nuovi servizi oggi soltanto immaginabili, processori fotonici su silicio, lo stesso mate- ca 7,5 miliardi gli abbonamenti alla ban- come la robotica potenziata dal cloud, i riale dell’elettronica, fondamentale anche da larga mobile, in grado di generare un sistemi di trasporto intelligenti e la tele- per agevolare la diffusione dell’internet del traffico dati 10 volte maggiore rispetto a medicina avanzata. “L’internet del futuro XXI secolo. La collaborazione tra Istituto quello attuale, per il quale sarà necessario non sarà soltanto quella che conosciamo TeCIP e il Centro Ricerche Ericsson ha disporre di “autostrade” lungo le quali far – dichiara il direttore dell’Istituto TeCIP permesso di far raggiungere all’Italia record correre i dati. Il 5G permetterà un nuovo Giancarlo Prati – l’internet delle persone e mondiali di velocità di trasmissione in rete. modo di pensare alla cosiddetta “società dei social network, ma anche e soprattutto Un Terabit al secondo di velocità massima connessa”. Aiuterà a realizzare la visione l’internet delle cose. La vostra auto parlerà su fibra ottica è il record mondiale di tra- di un accesso praticamente illimitato alle con quelle che la circondano, il lampione sferimento dati ottenuto nel 2013, testato informazioni e alla condivisione in qualsi- spiegherà al turista tutto quello che si trova su oltre mille chilometri della rete in fibra asi luogo, tempo e circostanza. Consentirà nelle vicinanze. Animare le cose sarà un ottica del gestore Telstra, tra Sydney e Mel- alle aziende di fare innovazione e di creare cambiamento di rilievo nel modo di vivere. La quantità di dati da gestire crescerà in Luca Sebastiani nuovo Direttore maniera significativa. Per questa evoluzio- ne serve anche una evoluzione tecnologi- dell’Istituto di Scienze della Vita ca che la sostenga. Questa tecnologia sta arrivando e si chiama fotonica integrata. A seguito della procedura elettorale La fotonica fa uso dell’energia della luce che si è tenuta nel giugno scorso, per la comunicazione e per l’elaborazione Luca Sebastiani, Ordinario di Ar- dell’informazione. I fotoni sono quantità boricoltura generale e coltivazioni di energia luminosa, la vecchia elettronica arboree, è stato eletto nuovo Di- sfrutta invece il moto degli elettroni nella rettore dell’Istituto di Scienze del- materia, come ben sappiamo. la Vita. Al Prof. Luca Sebastiani, La differenza non è di poco conto, in velo- che è entrato in carica dal 28 giu- cità e in consumo energetico soprattutto, a gno 2016, giungano le felicitazioni favore della fotonica. Le fibre ottiche e gli e i migliori auguri di buon lavoro amplificatori ottici rappresentano gli albori dall’intera comunità della Scuola della fotonica, in campo da decenni e han- Superiore Sant’Anna. no permesso l’internet di oggi”.

SANT’ANNA NEWS notiziario semestrale

Direttore responsabile: Brunello Ghelarducci; Redazione: Franco Mosca, Fabio Pacini, Pierdomenico Perata, Marina Petri, Davide Ragone, Daniela Edizioni ETS Salvestroni, Vincenzo Letta, Mauro Stampacchia, Giuseppe Turchetti; Editore: Associazione Ex-Allievi Scuola Superiore di Studi Universitari e di www.edizioniets.com Perfezionamento S. Anna, Pisa. Pubblicato con un contributo della Scuola Superiore Sant’Anna; Presidente: Franco Mosca; Presidente Onorario: Giuliano Amato; Coordinatore locale: Ugo Faraguna; Segreteria: Anna Letta; Sede: Piazza Martiri della Libertà, 33 – 56127 Pisa, Tel. 050/883226, fax 050/883600; e-mail: [email protected] – web: www.sssup.it/exallievi; Stampa: Edizioni ETS, piazza Carrara – 56126 Pisa, www.edizioniets.com; ISSN 1593-5442, Piazza Carrara 16-19, 56126 Pisa Registrazione n. 9 del 1993 presso il Tribunale di Pisa. tel. 050 29544, fax 050 20158

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