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Comune di Padova Assessorato al Commercio e al Turismo

PADOVA, CITTÀ D’ACQUE 3 un modo diverso per conoscere la città

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A cura dell’Ufficio Turismo Settore Comunicazioni ai Cittadini Palazzo Moroni e-mail.: [email protected] www.padovanet.iwww.padovanet.it

In copertina: Porta Portello

Finito di stampare nel mese di Febbraio 2004

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La “cultura dell’acqua” da funzionali di canale atto alla sempre fa parte della nostra navigazione e al collegamento storia e Padova, con la sua rete di diverse aree storiche della fluviale, ritrova la sua città, senza poi dimenticare la espansione commerciale, bellezza dei suoi antichi ponti. come punto di collegamento Navigare a Padova oggi è un fra Venezia e l’entroterra modo alternativo per vivere padovano e vicentino. turisticamente la città, un Padova è sempre stata quindi nuovo strumento di una grande città d’acque, posta conoscenza del territorio, una tra il fiume a nord e formula vincente che porta il Bacchiglione a sud. il pubblico a riscoprire, o ad I due fiumi padovani formano accostarsi per la prima volta, un unico sistema, collegato alle straordinarie attraverso due corsi d’acqua testimonianze della Padova artificiali: il canale Piovego rinascimentale, fulcro che va da Padova a Strà, commerciale e centro culturale completato nel 1209, e il vivacissimo, polo di attrazione Brentella, che va da di artisti, uomini di scienza, a Voltabrusegana, del 1314. letterati e architetti. In questi

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Nel corso dei secoli molti dei ultimi anni si è verificato tratti fluviali hanno subito una maggiore attenzione varie deviazioni, assumendo dell’opinione pubblica per così vari nomi, non solo, ma tutte le problematiche inerenti nel corso del ‘900, a seguito i corsi d’acqua e il loro delle piene che sommergevano contesto ambientale. la città e del declino della Si riscoprono a Padova navigazione commerciale, i fiumi e i canali, facenti iniziò un processo di parte dell’antica riequilibrio delle risorse “ Città delle acque”, acquee che portò ad un con iniziative che graduale interramento dei progressivamente hanno canali della città, culminato modificato la percezione che negli anni ’50 con la cittadinanza ha del suo l’interramento di parte del territorio, contribuendo a Tronco Maestro del Bacchiglione - Naviglio Interno, utilizzando veduta da Ponte Molino sviluppare una diversa l’alveo come strada e sede del consapevolezza del possibile collettore fognario. Il Naviglio al Castello (ora Specola), utilizzo delle risorse Interno, tratto che collegava la conservava le sue ambientali in generale e dei Conca delle Porte Contarine caratteristiche morfologiche e corsi d’acqua in particolare.

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E’ aumentata la richiesta di di evoluzione del porto una delle poche opere che fruizione degli spazi lungo fluviale del Portello, porto si sono salvate dalla i corsi d’acqua padovani, in inutilizzato fino dagli anni ’60, distruzione attuata con la alcuni casi ritornati ad essere permettendo così l’arrivo di chiusura del Naviglio Interno. luogo d’incontro e di ritrovo, motonavi fino a 100 tonnellate La conca padovana, che forse ed hanno assunto una di stazza lorda. prende il nome del podestà rinnovata funzione di Iniziò così, gradualmente Contarini, sotto il cui governo approccio alla navigazione dal ’95, la navigazione venne costruita, o più del Piovego con piccole imbarcazioni e poi a seguire le prime motonavi verso la fine degli anni ’90. Infine a marzo del 2000 finirono i lavori di recupero della Conca di navigazione delle Porte Contarine, riportando alla luce la bella banchina in trachite. La Conca delle Porte Contarine è il “monumento” idraulico Conca delle Ponte Contarine più insigne di Padova, In navigazione sul Piovego

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ricreazionale e turistica, probabilmente dal nome della legata alla riscoperta delle contrada “Contarinorum”, acque come risorsa economica. consentiva il ricongiungimento Molte e importanti sono state due corsi d’acqua: quello le opere volte al risanamento del Naviglio Interno, dei corsi d’acqua, sia dal punto proveniente da sud e che di vista idraulico che da quello attraversava qualitativo-ambientale. il centro città, e il Piovego. Ricordiamo che negli anni ’80, La costruzione della conca grazie all’interessamento idraulica (1526), innovativa di associazioni e uomini della per quegli anni, cultura padovana, si attivò con porta interna a battente un processo di riscoperta doppio e quella esterna a delle acque padovane. battente unico, risolse i Dapprima venne effettuato problemi di forte dislivello il recupero della scalinata fra i due corsi d’acqua, che cinquecentesca del Portello, da impediva il passaggio delle secoli sepolta da metri di terra. imbarcazioni. Poi venne dragato e Particolare della darsena Dalla Conca delle Porte risezionato l’alveo e il bacino delle Porte Contarine Contarine, immediatamente

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all’interno delle mura di strategica importanza cinquecentesche e nel cuore fra Padova e Venezia. di Padova, ha inizio uno Durante la piacevole e degli itinerari turistici fluviali tranquilla navigazione più suggestivi, un percorso si ha la possibilità di culturale e paesaggistico, ammirare, da una ideale per chi ama scoprire prospettiva privilegiata, in modo inconsueto una i monumenti che straordinaria sintesi di storia, segnarono la storia arte e natura. Avvincente è della città di Padova la storia di questi luoghi, fra il XV e il XX secolo. importanti i monumenti e le Si sottopassa il Ponte opere d’arte, di considerevole di Corso del Popolo interesse le opere idrauliche (1908) uno dei primi realizzate per consentire la ponti in cemento armato navigabilità dei canali e quindi costruiti in Italia, lo sviluppo della civiltà nel e si fiancheggiano corso degli anni. le antiche mura rinascimentali Prima però di imbarcarsi con il Bastione dell’Arena merita uno sguardo Naviglio interno Romana, area circostante

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fu riscolpito all’inizio dell’800 forse per cancellare l’immagine del leone marciano. Nella parte inferiore della lapide invece, sono riportati i vari tipi di imbarcazioni previste al transito: burchi e burchielli per il trasporto passeggeri, peote, battelli, zattere per Ponte di Corso del Popolo la fluitazione del legname e Cappella degli Scrovegni persino gondole. l’Oratorio della Beata Vergine di circa 3 ettari Si comincia così la (1723) che si affaccia sulla di superficie che navigazione lungo il canale Conca delle Porte Contarine, ora accoglie Piovego, nato come sulla cui parete ovest è curioso i giardini pubblici collegamento del ramo notare una lapide su cui in cui si possono ammirare del Tronco Maestro del sono scolpite le tariffe la Cappella degli Scrovegni Bacchiglione al Brenta e per il transito dei natanti. di Giotto e poco più in là che dette vita ad una linea Il testo non è leggibile la Chiesa degli Eremitani fluviale diretta e completamente perché con gli affreschi del Mantegna.

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Di fronte al Bastione troviamo osservazione sul Piovego, di i vari istituti universitari. Ci ciò che resta del molo del cui si serviva il Sorvegliante avviciniamo ora al celebre Vecchio Gasometro, che idraulico in corso di piena. La complesso portuale e accoglieva i barconi carichi di navigazione poi prosegue monumentale del Portello, di carbone provenienti da Venezia oltrepassando l’ex Macello, cui Porta Portello, o Porta per destinarli alla produzione opera ottocentesca progettata Ognissanti o Porta Venezia è del gas. Qui si può osservare il da Giuseppe Jappelli, il senza dubbio la porta basamento di una vecchia gru celebre architetto del Caffè monumentale più importante che giace smontata sulla riva e Pedrocchi. Subito dopo fra quelle cinquecentesche il rivestimento in trachite della scorgiamo il Bastione Piccolo, perché apre il collegamento di riva. Poco oltre, ai piedi del così chiamato perché è Padova alla capitale Venezia. Bastione e della cortina di effettivamente il più piccolo Costruita nel 1518, è attribuita mura, si trova la golena dei bastioni padovani, che all’architetto Guglielmo Grizi, (o”maresana”) che ospita il interrompe la cortina muraria detto il Bergamasco, su Parco giochi dei Giardini tra il Torrione dell’Arena e iniziativa di Marco Aurelio dell’Arena. A metà circa del quello del Portello. Si Loredan, capitano di Padova. parco giochi, sopra le mura, si sottopassa la passerella della All’esterno, in pietra d’Istria, trova una sorta di poggiolo Cittadella Universitaria, appare quasi come un arco di aggettante, che qualcuno ponte pedonale del 1996 di trionfo, con 8 colonne sostiene trattarsi di un punto di struttura metallica, che collega composite e sopra l’attico una

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torretta con orologio. Questa Porta Portello in pietra d’Istria, fossato ai piedi del Bastione e porta urbana fu concepita più torna ad essere un punto di un conseguente restauro, fu come porta ad uso civile e partenza ed arrivo, come nel poi acquistato e infisso nel commerciale che come porta passato, di barche dirette a palazzo romano sede delle ad uso militare. La porta, per Venezia lungo la magnifica Assicurazioni Generali. essere interamente apprezzata, Riviera del Brenta, non più Proseguendo nella navigazione va vista quindi dal fiume; i come trasporto delle merci, ma ci troviamo di fronte al Bastione suoi fregi giungono infatti a per scopi turistici. Castelnuovo e alla Golena livello dell’acqua fino ad Comunale di S. Massimo. immergersi. Sull’alto plinto Questo imponente torrione della prima coppia di colonne si avrebbe dovuto ospitare il nuovo legge l’iscrizione “Anno Christi Castello di Padova (Il vecchio Natalis MDXVIII”, data di ora è la Specola), una vera e costruzione, mentre in posizione propria cittadella fortificata, simmetrica , quindi sul plinto mai portata a termine. Anche della coppia più esterna qui meritevoli i lavori da parte di colonne, vi è l’iscrizione dell’associazione padovana “Anno ante Christi adventum “Amissi del Piovego” per il MCXVIII”, data leggendaria recupero di questo importante in cui Antenore fondò Padova. Golena di S. Massimo complesso monumentale,

PADOVA, CITTÀ D’ACQUE.

E sempre costeggiando le mura si arriva all’antico Bastione del Portello Nuovo Edicola di o Venier (1513) del diametro Santa Maria di 49 metri, da non confondere dei Barcari con quello del Portello Ponte dei Graissi Di fronte alla porta, oltre il Vecchio o Buovo, che è posto centrati nel ripristino e nella ponte, ricostruito nel 1784 in invece nel punto in cui il pulizia delle acque antistanti la sostituzione di un vecchio Piovego si collega con il canale porta ormai sepolta da terra. ponte di legno, vi è l’Edicola Roncajette-S.Massimo, dove, Sopra la porta si legge la data di Santa Maria dei Barcari prima della costruzione delle di costruzione del Bastione del 1790, dove i viaggiatori mura rinascimentali, esisteva (1519) e il nome dell’allora assistevano alla messa prima il porto di collegamento con capitano di Padova Marco di imbarcarsi sui burci e a Venezia. Sul Bastione Aurelio Loredan e più in alto fianco la famosa “Scalinata” del Portello Nuovo è ancora sopra l’architrave della porta cinquecentesca, portata alla bel visibile la nicchia in cui è acquea del Torrione luce grazie al prezioso lavoro alloggiata una copia del Leone Castelnuovo spicca di volontariato dell’associazione di San Marco, che, dopo il suo il Leone di San Marco, uno padovana “Amissi del Piovego” ritrovamento a metà dell’800 dei pochissimi rimasti dopo nel 1993. Realizzata come nelle acque melmose del la caduta della Serenissima.

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PADOVA NAVIGABILE

• Nei Canali interni della città di Padova; lungo il Piovego alle Porte Contarine fino al ponte di S. Antonio

• Alle Ville Venete della Riviera del Brenta da Padova a Venezia

• Alle Ville e ai Castelli della riviera Euganea da Padova a

• Sul Bacchiglione tra storia e natura da Padova fino a Selvazzano e Creola

• Lungo il percorso naturalistico del Canale Pontelongo e della Lagiuna Sud di Venezia

CENTRI DI PRENOTAZIONE.

I Battelli del Brenta Via Porciglia, 34 - 35121 Padova Tel. 049 8760233 - Fax 049 8763410 E-mail: [email protected] www.battellidelbrenta.it

Delta Tour - Navigazione Turistica Via Toscana, 2 - 35127 Padova Tel. 049 8700232 - Fax 049 760833 E-mail: [email protected] www.deltatour.it

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Burci e Burchielli, Padovane e Gondole Sino alla metà del secolo scorso sui nostri corsi d’acqua circolava un’ampia varietà di barche, da quelle grosse da carico (burchio o burcio, padovana, comacina, gabara, carlina, peata), Burcio alle più piccole da passeggio come la mascareta, la gondola, il puparin e tante altre. Tutte barche tradizionali venete, rigorosamente in legno, costruite dai “squeraroli”. Il burcio, robusto e di grande capacità di carico, lungo anche 20-30 metri, aveva Burchiello

NAVIGARE

fondo e prua piatte che consentivano l’accostamento alle rive senza danni. Il burchiello, piccolo burcio, adatto al trasporto delle persone, aveva una copertura alta e finestrata che dava riparo e possibilità di affacciarsi ai viaggiatori. Di burci ne sono rimasti due Gondola Veneziana esemplari funzionanti, uno dei quali è stato recuperato dall’associazione “Lo Squero” di Padova, mentre di burchielli, che hanno cessato di funzionare già all’inizio dell’800, più nessuna traccia, ma solo raffigurazioni pittoriche e incisioni dell’epoca.

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Motonave il Burchiello 6v2 Motonave il Burchiello 4

Motonave Città di Padova Motonave Tiepolo

A PADOVA

Mototopo Gin Mototopo Giorgio

Vogalonga battellieri/ITA/3 12-10-2004 16:22 Pagina 12

Motonave Rialto Burcio Nuova Maria

Battello La Padovanella

Burcio Casanova

Burcio Antenore Canoe

Dodesona sul Fiume battellieri/ITA/3 12-10-2004 16:22 Pagina 13

Navigare le acque interne di fasci di luce provenienti dai una città imprendibile. Padova è piacevole di giorno, potenti fari della motonave Superando la cittadella ma romantico e affascinante Con il suo lento incedere, universitaria si arriva al Portello, la notte. Da aprile a ottobre, la motonave sottopassa il il più importante porto fluviale ogni sabato sera, il battello monumentale Ponte del Corso durante la dominazione Padovatour, motonave del Popolo, i giardini e il veneziana, con la sua bella panoramica da 100 persone, bastione dell'Arena Romana, scalinata cinquecentesca, dotata di bar, toilette, aria inoltrandosi nel verde oltre dipinta in un quadro del condizionata e filodiffusione, il ponte di via Porciglia. Canaletto e il suo magnifico percorre le acque del naviglio E mentre a bordo si diffondono portale in pietra d'Istria, che creando giochi di luce tra le illustrazioni della guida, ricorda un Arco di Trionfo, le acque e le monumentali un piacevolissimo commento con otto colonne e una torretta mura cinquecentesche cittadine. musicale sottolinea i giochi con l'orologio; qui facevano L’imbarco è previsto il sabato di luce sulle monumentalità capo i battelli che, percorrendo sera alle ore 21.00 alla Conca sorgenti dalle acque. fiumi e canali navigabili, delle Porte Contarine nel centro La navigazione prosegue collegavano Padova e la sua storico di Padova; una Conca tra lo sciacquio delle onde, provincia con la laguna di dotata di porte ispirate al superando l'ex Macello, opera Venezia. É detta popolarmente modello di Leonardo da Vinci, ottocentesca di Giuseppe Porta Portello, perché qui costruite dai veneziani nel Jappelli, costeggiando le verdi esisteva il piccolo porto fluviale 1526, che servivano a superare golene addossate alle mura cui facevano capo i battelli che, il dislivello d’acqua del veneziane, erette dopo che percorrendo fiumi e canali Piovego con il Naviglio Padova, nel 1509, durante la navigabili, collegavano Padova Interno della città. guerra della Lega di Cambrai, e la sua Provincia con la laguna

NOTTURNI DI LUCE E D’ACQUA.

Un welcome drink accoglie fu assediata e presa dalle truppe di Venezia. E sempre il visitatore, che si può imperiali di Massimiliano d'Austria. costeggiando le mura accomodare nel piacevole La città fu subito liberata, si arriva all'antico Bastione salone o sugli spazi aperti ma il pericolo corso indusse Portello Nuovo e quindi del ponte passeggeri. il Senato veneziano ad ordinare al Bastione Portello Vecchio. Inizia così la navigazione lungo il rifacimento completo delle La navigazione prosegue un percorso fluviale suggestivo, mura. Il complesso sistema quindi tra il verde e il tremolio tra i canali interni della città difensivo, ordinato su mura e delle onde che riflettono costeggiando le antiche mura bastioni formidabili, esemplare le luci della motonave, rinascimentali e i suoi possenti per l'architettura militare del terminando con il rientro bastioni, inondati da grandi tempo, faceva di Padova, alle Porte Contarine.

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Stiamo ormai quasi alluvione. La navigazione La Navigazione prosegue abbandonando il canale prosegue lambendo l’abitato risalendo un dislivello acqueo Piovego, dal latino publicus di Noventa Padovana con grazie alla Conca di (suolo pubblico) abbiamo l’affascinante Villa Giovannelli Voltabarozzo. Si raggiunge costeggiato anse e scorci per poi proseguire sul Naviglio così lo Scaricatore, un bellissimi lungo le antiche Brenta, già provincia di Venezia. magnifico rettifilo acqueo, mura per immetterci, Potremmo considerare ampio e panoramico, terminando al Bassanello, antico borgo fluviale, abitato dalle gente d’acqua e ora importante nodo fluviale, sede delle principali associazioni di voga e di canoa. Riscoprire i canali navigabili di Padova vuol dire anche poterli apprezzare seguendo i vari percorsi o piste ciclo-pedonali lungo il canale S. Gregorio fino al Ponte dei Graissi, lungo Villa Giovannelli, Noventa Padovana

. PADOVA, CITTÀ D’ACQUE

da S. Massimo, in un tratto terminata la prima proposta di l’argine del Piovego e chiaramente rettilineo che un percorso turistico il Lungargine Terranegra. raggiunge Strà e la bellissima rinascimentale padovano nel Prendendo ancora come punto Riviera del Brenta. punto in cui il Piovego di partenza la Conca delle Incontriamo Ponte dei si collega con il canale Porte Contarine, un nuovo Graissi, l’unico rimasto in S. Gregorio, che unitamente al percorso prosegue risalendo muratura lungo tutto il canale Scaricatore, funge il Tronco Maestro, il ramo percorso fluviale da Padova da circonvallazione fluviale sinistro del Bacchiglione. alla laguna, costruito di Padova. Il percorso lungo La navigazione si svolge originariamente in legno già il canale S Gregorio si quindi verso sud, lungo argini nel 1143 a seguito dello scavo trasforma in un itinerario ricchi di vegetazione, fra del primo tratto del Piovego e naturalistico, costeggiando palazzi antichi e moderni e poi ricostruito nel 1282. Il suo il borgo omonimo, l’Isola imponenti ponti. Uno dei primi curioso nome sembra derivi da di Terranegra, chiamata che incontriamo è Ponte “dei greci” o da “graticcio”. così perché completamente Molino, di origine romana, Poco più avanti il circondata da canali arginati sorretto da 5 arcate, restaurato Controsostegno di S. (il Roncajette a nord-est, e ricostruito nel 1830. Gregorio, importante opera il S. Gregorio a ovest e lo Sottopassiamo Ponte San idraulica studiata per evitare in Scaricatore a sud) incrociando Leonardo, risalente alla fine caso di piena il rischio di ponti e affiancando parchi. del XV secolo, poi Ponte

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S.Benedetto, che attraversa 1522 su precedente ponte di Corso Milano, Ponte dei Tadi, legno; deve il suo nome dal nome di una antica all’imponente chiesa gotica famiglia padovana, e Ponte di eretta nei pressi e demolita S. Giovanni delle Navi, con la nel 1818. Qui le acque vicina chiesa omonima non compiono un salto di circa visibile dal fiume. 1 metro ed una “briglia” Quest’ultimo, ricostruito alla mantiene costante il livello fine del 1200, di forma piana e dell’acqua. Qui si entra in uno senza dosso per consentire un dei luoghi più suggestivi della passaggio agevole ai carri che città, un affascinante insieme portavano la merce nelle di arte, scienza e natura, piazze, prende il nome dalla rappresentato dal Castello o Fraglia dei Barcaroli, una “Castelvecchio”, dalla corporazione medievale che là Specola o “Tor Longa”, torre aveva sede. Ancora un fatta erigere da Ezzelino da susseguirsi di storia romana, di Romano nel 1242 in difesa del scorci di mura medievali castello. Fino a poco tempo fa inglobati negli edifici di il Castello era un carcere recente costruzione, di case a penale, mentre la torre è stata

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Ponte Molino schiera che si riflettono sulle trasformata in Osservatorio acque e che portano le tracce Astronomico. Oggi ospita un degli antichi accessi al fiume, museo con esposizione di ormai perduti, fino ad arrivare cannocchiali e strumenti al medievale Ponte di per la misurazione. La Secola o “Tor Longa” e particolare S.Agostino, ricostruito nel Nella sala “Meridiana” dell’osservatorio astronomico

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si trova la più grande meridiana in Italia – diametro di 244 cm – costruita nel 1779. Importante il circolo meridiano, la Sala delle Figure, l’archivio storico, che contiene i registri delle osservazioni astronomiche, e la biblioteca antica. Siamo all’incrocio del Tronco Maestro del Bacchiglione con la diramazione dell’antico Burcio lungo il Bacchiglione Naviglio Interno, di cui possiamo scoprire un breve Tutte le città d’acque hanno un percorso alternativo, unendo tratto, prima del completo fascino particolare, in cui arte al piacere della navigazione interramento, che inizia e storia si integrano con le la scoperta della città antica al Ponte delle Torreselle. bellezze naturali del territorio, da un punto di vista inusuale Da qui l’antico naviglio, come e Padova, città di grandi e privilegiato. Oggi in Italia ricordato precedentemente, tradizioni artistiche e culturali, come in Europa è continua interrato seppellendo quasi la utilizzando i suoi corsi la ricerca di nuovi rapporti con totalità dei ponti romani. d’acqua, offre al turista un l’ambiente, l’acqua e la città,

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proponendo al mercato turistico il recupero delle risorse che un tempo costituivano l’identità del territorio. Il potenziamento della navigabilità di Padova potrebbe creare una diversa prospettiva per fruire della città, promuovendo questo aspetto come vera e propria risorsa economica, un percorso alternativo per il trasporto pubblico e come sviluppo turistico del territorio. Il fiume Brenta, che attraversa e che collega la città a Venezia e il fiume Bacchiglione che la collega all’entroterra vicentino, ritornano punto di riferimento a scopi anche

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trasportistici. I progetti di trasporti turistici, passerelle sviluppo della navigazione lungo l’argine e pontili prevedono un aumento dei ecocompatibili in legno per pontili d’imbarco; battelli delimitare una piccola darsena ormeggiati come centro servizi naturale. Verranno valorizzate e informazioni; noleggio di tutte quelle strisce di verde barche a remi, aree verdi cittadino fra acqua e mura, attrezzate con panchine. spesso lasciate al degrado, Il sito monumentale della trasformandole in punti Conca delle Porte Contarine d’incontro e svago animate potrebbe alloggiare un Museo di bar, ristorantini, punti virtuale che con immagini, luci di ristoro e altre situazioni e suoni riproponga ai padovani di piacevole divertimento. e soprattutto ai turisti la memoria storica di Padova “L’acqua che tocchi de’fiumi Città d’Acque e della è l’ultima di quella che andò sua navigazione fluviale. e la prima di quella che viene. Nelle vicinanze dei Giardini Così il tempo presente”. dell’Arena è prevista un’area di sosta dei natanti adibiti ai Leonardo da Vinci

PADOVA, CITTÀ D’ACQUE..

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MONUMENTI E LUOGHI 34 Piano Nobile del Caffè 68 Ospedale Civile e Cliniche STORICI Pedrocchi 69 Stadio Appiani e Velodromo 1 Basilica di S. Antonio 35 Palazzo del Bo Monti 2 Basilica di S. Giustina 36 Orto Botanico 70 CUS Padova Impianti Sportivi 3 Basilica del Duomo 37 Chiesa di S. Tomaso Universitari 4 Battistero del Duomo 38 Chiese Torresino 71 Darsena delle Porte Contarine 5 Chiesa degli Eremitani e S. Maria in Vanzo 6 Chiesa di S. Francesco 39 Chiesa di Santa Croce 7 Chiesa di S. Gaetano 40 Chiesa di Ognissanti 8 Chiesa di S. Luca 41 Porta Savonarola UFFICIO PER LE RELAZIONI 9 Chiesa di S. Maria del Carmine 42 Porta S. Giovanni CON IL PUBBLICO 10 Chiesa di S. Maria dei Servi 43 Porta di S. Croce U.R.P. Comune di Padova e Chiesa di S. Canziano 44 Porta Pontecorvo via Oberdan, 1 Tel. 049 8205572 - Fax 049 8205390 11 Chiesa di S. Massimo 45 Porta Portello e-mail.: [email protected] 12 Chiesa di S. Sofia 46 Porta Altinate www.padovanet.it 13 Santuario dell’Arcella 47 Porta Ponte Molino 14 Santuario S. Leopoldo Mandic 48 Piazza dei Signori, Orario: 15 Tempio Nazionale Torre dell’Orologio, lunedì, mercoledì, venerdì e 16 Cappella degli Scrovegni Loggia della Gran Guardia sabato 8.45 - 13.00 (Giotto) 49 Piazza delle Erbe martedì 8.45 - 13.00 e 15.00 - 17.00 17 Oratorio di S. Giorgio & Scuola 50 Loggia e Odeo Cornaro giovedì del Santo 51 Loggia Amulea 10.30 - 13.00 e 15.00 - 17.00

. COME ARRIVARE

18 Oratorio di S. Michele 52 Tomba di Antenore 19 Oratorio di S. Rocco 53 Teatro Verdi UFFICIO INFORMAZIONI 20 Oratorio del Redentore 54 ISA P. Selvatico TURISTICHE 21 Oratorio di S. Margherita 55 Planetario “G. Colombo” 22 Scuola di S. Maria della Carità Planetarium Sala Ex Macello Stazione FS 23 Musei Civici Eremitani 56 Sottopasso della Stua 049/8752077 24 Museo Civico Al Santo 57 Museo Archelogico Liviano lun-sab 9.15-19.00 25 Musei Antoniani 58 Chiesa di S. Nicolò dom 9.00-12.00 26 Collezione Minici Zotti Magie Galleria Pedrocchi del Pre-Cinema - Palazzo Angeli EDIFICI PUBBLICI 049/8767927 27 Museo Diocesano Palazzo 59 IAT (Sede) lun-sab 9.00-13.30 Vescovile 60 Municipio 15.00-19.00 28 Museo della 3° Armata 61 Prefettura e Amministrazione Chiuso domenica 29 Cimitero Monumentale Provinciale Piazza del Santo di Chiesanuova 62 Questura 049/8753087 30 Osservatorio Astronomico 63 Ostello della Gioventù Apertura stagionale Museo La Specola 64 P.le Boschetti Stazione Marzo - Ottobre 31 Palazzo della Ragione Autocorriere 32 Palazzo Zabarella 65 Poste Centrali Monumenti e luoghi storici 33 Palazzo 66 Auditorium “Pollini” Edifici Pubblici Mocenigo-Querini-Nievo 67 Fiera di Padova

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P 1 Sarpi P 6 Piovego P 2 A. da Bassano P 7 Le Cittadelle P 3 Stazione FS P 8 Busonera P 4 Valeri P 9 Rabin P 5 Pace P 10 Colli

Padova dista 40 km dall’Aeroporto Marco Polo di Venezia (shuttle SITA ogni 30 minuti) e 200 km da Milano.

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