...cenni storici

chi percorre da est verso ovest la Statale N° 456 detta del Turchino, che collega Genova ad , sorpassata la piana di , prima che la strada prenda A a salire verso il passo del , si offre lo spettacolo di un agglomerato di case arroccate su di un poggio. Molare è sorto, come tanti altri borghi della zona, al- l'ombra di un castello. Il nome di Molare ha una etimologia assai controversa. La più ac- creditata, riportata dal Casalis, ritiene il nome di Molare derivato da "saxa molaria", cioè da una cava di pietre da macina esistente nella vicina depressione del rio Fontana.I mar- chesi del Bosco furono i primi signori di Molare. All'ombra del loro castello verso il 1250, per ragioni di maggior sicurezza si addensò la maggior parte della popolazione delle cam- pagne, ossia l'antichissimo borgo di Cerriato e di Campale. In seguito, avendo Agnese, figlia ed unica erede di Guglielmo, marchese del Bosco, ramo alermico, sposato Fede- rico dei marchesi Malaspina di Gavi, gli portava in dote metà delle terre di Molare, Cre- molino, , .Tomaso Malaspina, figlio di Agnese, si fece costruire un castello con attigua torre e vi stabilì la sua residenza. Nell’ anno 1278 Isnardo Malaspina, succeduto a Tomaso, portò la sua residenza in Cremolino e nel 1327 emanò gli Statuti che regolarono le vicende della comunità di Molare fino al 1467, anno in cui si estinse la Signoria dei Malaspina di Cremolino e la comunità di Molare si diede in balia dei marchesi del Monferrato, dai quali ottenne particolari concessioni di autonomia. Dell'antico castello, dimora dei marchesi del Bosco, Malaspina e Spinola, come pure della torre e della porta detta del Ponte, non rimane più alcuna traccia. Attualmente Molare è un comune di 32,77 Kmq. con 2100 abitanti c.a.Il suo territorio si estende da nord verso sud, lungo l'alto corso del Torrente , confinando a nord con il territorio del Comune di Cremolino mediante il rioCrosio; ad est con il territorio di Ovada mediante il corso del- l'Orba e del rio Granozza; a sud con il territorio di e di ; a ovest con il territorio dei comuni di Cassinelle e . Del Comune fanno parte le frazioni di Bat- tagliosi-Albareto, del Santuario Madonna delle Rocche-Terio, di San luca e di Olbicella. Quest'ultima frazione dista dal concentrico ben 16 Km. Un tempo la maggiore risorsa del paese consisteva nella coltivazione della vite, la quale domina ancora oggi incontrastata sulle colline poste a ridosso dell'abitato e famose per il dolcetto. La costruzione della diga dello Zerbino con la centrale idroelettrica, anno 1917-1923, e lo sviluppo industriale della Liguria, hanno modificato la struttura sociale della popolazione.Monumento nazionale è l'antica Chiesa di N.S. della Pieve, la cui abside è un vero gioiello di arte Gotico-Roma- nico. Grandiosa è la nuova Chiesa Parrocchiale di stile barocco del 1700, decorata ed af- frescata dai fratelli Ivadi di Ponzone (anno 1869), con la sua monumentale balaustra di marmo policromo. Rinomato e frequentato è il Santuario di N.S. delle Rocche, officiato attualmente dai Padri Passionisti. Il Castello dei conti Chiabrera Castelli Gaioli Boidi, il Pa- lazzo dei conti Tornielli di Crestvolant, la Villa dei marchesi Salvago Raggi a Campale, ric- chi di opere d'arte, ci parlano ancora di Molare come antica ed ambita sede di nobili Casati. Dal 1973 il Comune di Molare fa parte della Comunità Montana Alta Valle d'Orba, Erro e Bormida di Spigno.

(Dal libro “Storia del comune di Molare” del Cav. Domenico Raffaghelli)