Barry Manilow
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B I O G R A F I A BARRY MANILOW INTRAMONTABILE MIETITORE DI SUCCESSI BARRY MANILOW INTRAMONTABILE MIETITORE DI SUCCESSI DALLA RIVISTA SM 44 Barry Alan Pinkus , in arte Barry Manilow, nasce a New York il 17/6/1943 in una famiglia umile di origini ebreo russe . Fin da giovanissimo dimostra un notevole talento artistico anche se il debutto sulla grande scena musicale arriva relativamente tardi , nel 1972, quando esce il primo album che porta il suo nome. Il successo non è ancora quello sperato ma è solo questione di tempo: nel 1974 pubblica Mandy – primo di una serie di singoli , confluiti poi in diversi album, tra cui Even now , This one’s for you , Weekend in New England , I write the song e Tryin’ to get the feeling again presenti nelle chart americane per intere settimane – e la porta della celebrità si spalanca. Da questo momento Barry si trasforma in una macchina sforna successi : grazie all’entusiasmo del pubblico inizia una vera e propria Manilow-mania , che si traduce in una produzione discografica così fitta da avere pochi riscontri nella storia del pop . Le continue apparizioni, i concerti che incantano folle di spettatori, il carisma fanno di Barry uno dei maggiori artisti degli anni Settanta e Ottanta . Vediamo quali sono le tappe principali : nel 1978 esce Even Now , seguito un anno dopo da One voice (1980). If I should love again (1981) e Here comes the night (1982) fanno da apripista alla fantastica tournée che avrà nelle cinque esibizioni alla Royal Albert Hall di Londra il suo apice. Dopo il tour in Inghilterra la sua fama arriva alle stelle e si diffonde anche nel resto del mondo: non appena esce un nuovo album Barry è conteso dai principali network e richiestissimo ovunque. 2:00 AM Paradise Café (1984), di impronta jazz, è un disco perfetto , mentre Swing street (1987) propone un mix quanto mai eclettico di pop , swing e black music . Il 1990 segna l’uscita di Because it’s Christmas , nel quale combina brani originali a melodie storiche quali Joy to the world e Baby it’s cold outside . Gli anni passano e la produzione non conosce sosta : si passa dalla raccolta di pezzi di Broadway Showstoppers (1991) a Singing with the big bands (1994), dalla collection Summer of ‘78 al tributo a “The voice” Manilow sings Sinatra (1998). Il secondo millennio si apre con una nuova trionfale tournée nella quale Manilow si fa accompagnare da un’orchestra di trenta componenti. Nel 2001 esce Here at the Mayflower , un disco quasi interamente composto e prodotto da Barry stesso, mentre il 2004 vede la commercializzazione del doppio album dal vivo 2 nights live! e di Scores , che raccoglie la colonna sonora di alcuni suoi musical. Ormai è storia recente: The greatest songs of the fifties e The greatest songs of the sixties , entrambi del 2006, che contengono cover tra l’altro di Elvis Presley , Dinah PAG. 2 Washington e Bobby Darin , sono le ultime prove di questa intramontabile icona del pop . - 40 album, Trying to get the feeling in classifica per due anni negli USA - 5 dischi presenti contemporaneamente nelle chart americane - 2 Grammy Awards 1976 Migliore canzone dell’anno 1978 Migliore performance vocale - 1 Emmy Award 2006 Straordinaria performance individuale in spettacoli Sono solo alcuni dei numeri della carriera di Barry Manilow. Realizzata il 15 febbraio 2007 Edizione Mondolibri S.p.A., Milano www.mondolibri.it PAG. 3 .