Titolo I° Principi Generali E Programmatici Capo Unico
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Raccolta, Depurazione E Recupero Delle Acque Usate : La Chiusura Del Ciclo Idrico Integrato
Estratto dal Bilancio Socio Ambientale 2015 RACCOLTA, DEPURAZIONE E RECUPERO DELLE ACQUE USATE: LA CHIUSURA DEL CICLO IDRICO INTEGRATO Il ciclo integrato delle acque si chiude con il trattamento ed il recupero delle acque di scarico, provenienti dalle reti di fognatura nera e dalle reti di fognatura mista che raccolgono anche acque meteoriche. Per fognatura si intende il complesso di canalizzazioni, generalmente sotterranee, per raccogliere e smaltire lonta- no da insediamenti civili e/o produttivi le acque superficiali (meteoriche, di lavaggio, ecc.) e quelle reflue prove- nienti dalle attività umane in generale. Le canalizzazioni, in generale, funzionano a pelo libero; in tratti particolari, in funzione dell'altimetria dell'abitato da servire, il loro funzionamento può essere in pressione (condotte prementi in partenza da stazioni di pompaggio, attraversamenti, sifoni, ecc.). Acque nere Per quanto sopra, tutte le acque originate dalle suddette utenze vengono definite acque nere. In una definizione più generale, le acque nere sono quelle acque riconosciute nocive per la salute pubblica o moleste per il pubblico. Acque bianche Di contro tutte le acque non riconosciute nocive per la salute pubblica o moleste per il pubblico vengono chiamate acque bianche. Tra queste ci sono: le acque meteoriche di dilavamento provenienti da tutte le aree aperte impermeabilizzate quali strade, par- cheggi, tetti, cortili, ecc. le acque utilizzate per il lavaggio delle strade le acque di raffreddamento provenienti da attività industriali. Si definisce trattamento delle acque reflue (o depurazione delle acque reflue) il processo di rimozione dei contami- nanti da un'acqua reflua di origine urbana o industriale, ovvero di un effluente che è stato contaminato da inqui- nanti organici e/o inorganici. -
Verso Il Parco Di Archeologia Condivisa (Parco) Di Poggio Del Molino Carolina Megale, Erica Foggi
Verso il Parco di Archeologia Condivisa (PArCo) di Poggio del Molino Carolina Megale, Erica Foggi L'area archeologica di Poggio del Molino si estende sul versante settentrionale dell'omonimo promontorio che separa il Golfo di Baratti, a sud, dalla spiaggia di Rimigliano, a nord (fig. 1). L'insediamento occupa un vasto pianoro, posto a 22 m s.l.m., che domina, oltre ad un ampio tratto di mare, la vasta pianura che in antico ospitava la laguna di Rimigliano e l'entroterra fino alle colline metallifere del Campigliese1. Le prime indagini archeologiche furono condotte negli anni '80 dall'Università di Firenze, sotto la direzione scientifica di Vincenzo Saladino2. Dal 2008, a vent'anni di distanza e dopo un lungo periodo di oblio e abbandono, il sito è al centro di un nuovo progetto di ricerca3 e valorizzazione coordinato sul campo dall'Associazione culturale Past in Progress4 in convenzione con il Comune di Piombino5. Obiettivo del progetto è la creazione di un Parco di archeologia condivisa, il primo in Italia, del quale in questa sede vogliamo descrivere il concept, raccontarne le modalità di attuazione e mettere in evidenza gli strumenti che ne consentiranno la realizzazione, lo sviluppo economico e la sostenibilità. Premessa Negli anni '80, Riccardo Francovich, Italo Insolera e Luigi Gazzola nel piano di progettazione del Sistema dei Parchi della Val di Cornia inserirono l'area archeologica di Poggio del Molino quale terzo lotto archeologico, dopo il Parco Archeominerario di San Silvestro e quello Archeologico di Baratti e Populonia. -
Bando-Concorso-Farmacie-Toscana
Allegato C BANDO DI CONCORSO PUBBLICO REGIONALE STRAORDINARIO PER TITOLI PER L’ASSEGNAZIONE DELLE SEDI FARMACEUTICHE DISPONIBILI PER IL PRIVATO ESERCIZIO NELLA REGIONE TOSCANA -art. 11 DL 24 gennaio 2012 n. 1 convertito con modificazioni nella legge 24 marzo 2012 n. 27-1 Sommario Articolo 1 Oggetto del concorso Articolo 2 Requisiti per l’ammissione al concorso Articolo 3 Partecipazione in forma associata Articolo 4 Limite alla partecipazione Articolo 5 Domanda di partecipazione al concorso Articolo 6 Cause di irricevibilità delle domande e di non ammissione al concorso Articolo 7 Commissione esaminatrice Articolo 8 Valutazione dei titoli Articolo 9 Formazione della graduatoria Articolo 10 Approvazione della graduatoria ed interpello dei vincitori Articolo 11 Assegnazione della sede farmaceutica Articolo 12 Cause di esclusione dalla graduatoria Articolo 13 Accertamento dei requisiti Articolo 14 Pubblicità del bando Articolo 15Disposizioni finali Articolo 16 Normativa di riferimento Articolo 17 Informativa sul trattamento dei dati personali. Art. 1 Oggetto del concorso E' indetto un pubblico concorso per soli titoli per la formazione della graduatoria unica regionale nella Regione Toscana per l’assegnazione di complessive n. 131 sedi farmaceutiche pari a quelle di nuova istituzione e a quelle vacanti, nonchè per le sedi farmaceutiche eventualmente resesi vacanti a seguito delle scelte effettuate dai vincitori di concorso straordinario. Di seguito si riporta l’elenco delle 131 sedi farmaceutiche messe a concorso: PROVINCIA DI AREZZO n. sede Tipo sede Comune farma- Descrizione della sede farmaceutica farmaceutica ceutica Di nuova Arezzo 26 Area della lottizzazione La Marchionna istituzione Di nuova Arezzo 27 Area Tregozzano istituzione 1 Art. 11 DL 24 gennaio 2012 n. -
Piano Strutturale D'area
girondrio2l2di2gorni rovini2di2vivorno ffiio2 rnisti2gomprensorile ino2trutturle2d9re dell2l2di2gorni gomuni2di22gmpigli2wFm22iomino22uvereto vFFF2n°I2del2HQFHIFPHHS ivesyxi2qixievi ivefyey2wyhspsgey2e2iq sy2eggyqvswixy2yiesyxs perio2PHHU INDICE PARTE PRIMA IL QUADRO NORMATIVO E DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO 1. Gli orientamenti, gli indirizzi e le determinazioni degli organi decisionali comunali .........3 1.1 L’avvio del procedimento e successiva integrazione ............................................................3 1.2 Il gruppo di lavoro.................................................................................................................6 2. La pianificazione sovraccomunale....................................................................................9 2.1 Il piano di indirizzo territoriale regionale..............................................................................9 2.2 Il piano territoriale di coordinamento provinciale...............................................................16 2.3 I piani di settore...................................................................................................................20 2.3.1 Il piano regionale dei porti e degli approdi turistici .................................................20 2.3.2 Il piano regionale di azione ambientale della toscana 2004-2006............................21 2.3.3 Il piano di tutela delle acque del Bacino “Toscana costa” .......................................26 2.3.4 Il piano dell’ambito territoriale ottimale (Ato) n. 5..................................................29 -
Non Ce La Date a Bere
Maurizio Marchi non ce la date a bere L'Acqua nella Toscana occidentale, tra inquinamento e privatizzazioni 1 2 Indice INTRODUZIONE Capitolo 1° L‟ACQUA IN TOSCANA, TRA IPERCONSUMI ED INQUINAMENTO pag. 6 Capitolo 2° SOLVAY, ACQUA E SALGEMMA: LA MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE SULL'ACQUA pag. 15 Capitolo 3° ACQUA, ANCHE L'UNIVERSITÀ DI PISA METTE GLI OCCHI SU SOLVAY pag. 52 Capitolo 4° MERCURIO, UN'ALTRA CONDANNA PER LA POPOLAZIONE pag. 55 Capitolo 5° CANOVA, UN'ALTRA STORIA ESEMPLARE pag. 66 Capitolo 6° DISCARICA DI BULERA, VECCHIO E NUOVO INQUINAMENTO pag. 77 Capitolo 7° GEOTERMIA, IL TESORETTO AVVELENATO pag. 79 Capitolo 8° ACQUA INQUINATA, NON CE LA DATE A BERE pag. 100 Capitolo 9° LA VAL DI CORNIA NELLA MORSA TRA GEOTERMIA E ACCIAIERIE pag. 116 Capitolo 10° FONTANELLE, ARETUSA, FENICE: PATETICO MAQUILLAGE pag. 139 Capitolo 11° LIVORNO SENZ'ACQUA pag. 162 Capitolo 12° ANCHE I NITRATI CANCEROGENI NELL‟ACQUA pag. 172 Capitolo 13° CROMO, 622 MORTI IN PIU' IN VAL DI CECINA pag. 185 Capitolo 14° TRA AATO E ASA, UN'UNICA CASTA pag. 236 3 Introduzione La crisi dell'acqua in Toscana, lungamente preparata, esplode negli ultimi dieci anni: 2001-2004 la privatizzazione di ASA 2003 inizia il calvario delle deroghe 2004 autorizzato il nuovo sfruttamento di salgemma 2006, il TAR annulla le deroghe, ma la Toscana insiste 2006, anche il cromo nei pozzi della Val di Cecina 2007 il TAR annulla l'autorizzazione regionale sul salgemma 2009 lo studio del CNR sul cromo: 622 morti in più in Val di Cecina 2009 la Commissione europea blocca le deroghe 2010 la Commissione europea striglia la Toscana: stop all'arsenico e al boro 2010 lo studio della Regione sulla geotermia: 535 morti in più 2010 dicembre i Comuni dell'Elba chiudono l'acqua negli asili 2010 dicembre il TAR annulla nuovamente le delibere sul salgemma 2011 febbraio la Regione autorizza l'uso potabile di acque più scadenti 2011 giugno, i referendum nazionali esigono una politica alternativa dell'acqua Lo straordinario risultato dei referendum nazionali è stato solo l'ultimo salutare scossone. -
Piano Particolareggiato Del Parco Archeologico Di
COMUNE DI PIOMBINO PROVINCIA DI LIVORNO PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL Ambito del Piano Particolareggiato PARCO ARCHEOLOGICO DI BARATTI E POPULONIA Ambito del Piano Particolareggiato TAVOLA SD 02 AREA TEMATICA STATO DI DIRITTO TITOLO LA PIANIFICAZIONE COMUNALE - IL LIVELLO COMUNALE SCALA 1 : 10.000 novembre 2011 PROGETTAZIONE Architetto Silvia Viviani COLLABORATORI Barbara Croci, Arch. P. Terr. Francesco Ghergo, Geom. Valerio Buonaccorsi ASPETTI PAESAGGISTICI Arch. Emanuela Morelli ASPETTI AMBIENTALI Dott. Maurizio De Pirro Il Piano Strutturale d’ Area approvato nel 2007 dai Comuni di Piombino, Campiglia M.ma e Suvereto ASPETTI GEOLOGICI individua, secondo quanto indicato dalla legge regionale per il governo del territorio, le Unità Territoriali Organiche Elementari (UTOE) ovvero i subambiti rispetto declinare gli obiettivi, gli indirizzi e i dimensio- Geologi: Maurizio Sileoni, Paolo Annovi, Alessandro Damiani, Dario D’Avino, Luca Finucci namenti. Il P.S. della Val di Cornia è formato da sei ambiti “ordinari” (UTOE da 1 a 6) e tre ambiti “strate- COMUNE DI PIOMBINO gici” (UTOE 7,8 e 9) che includono le aree e gli oggetti territoriali ai quali è affidata la parte più importante Arch. Camilla Cerrina Feroni, Arch. Laura Pescini delle prospettive di sviluppo. ELABORAZIONI GRAFICHE Il territorio interessato dal Piano Particolareggiato ricade all’interno dell'UTOE 7, estesa per quasi 8.600 Studio Viviani ettari senza continuità territoriale, suddivisa in 4 ambiti: ambito di Monte Calvi e di Monte Valerio, ambito di Montioni, ambito della Costa Est, ambito del promontorio. Concettualmente si tratta dell’insieme delle aree che sono, a vario titolo, assoggettate ai regimi di tutela delle direttive UE nonché delle leggi naziona- le e regionale per le aree naturali protette. -
Elenco Vini Selezionati Per Provincia
Elenco Vini selezionati per Provincia Siena 19 - 21 Novembre 2010 In collaborazione con Enoteca Italiana Associazione Enologi Enotecnici Italiani - Istituto Commercio Estero 1 Categoria Descrizione 1 Vini bianchi e rosati D.O.C.G. e D.O.C. - D.O.P. 2 Vini bianchi D.O.C.G. e D.O.C - D.O.P.elaborati in barrique o comunque affinati in legno 3 Vini bianchi e rosati I.G.T. – I.G.P. 4 Vini bianchi I.G.T. elaborati in barrique o comunque affinati in legno 5 Vini rossi D.O.C.G. - D.O.P.delle ultime due vendemmie (2009-2008) 6 Vini rossi D.O.C.G. - D.O.P. dal terzo al quarto anno dalla vendemmia (2007/2006) 7 Vini rossi D.O.C.G. a partire dal quinto anno dalla vendemmia (2005 e precedenti) 8 Vini rossi D.O.C. - D.O.P. delle ultime due vendemmie (2009-208) 9 Vini rossi D.O.C. - D.O.P. dal terzo anno dalla vendemmia in poi (2007 e precedenti) 10 Vini Rossi D.O.C.G. e D.O.C. – D.O.P. che entreranno in commercio a partire dal 01.01.2011 11 Vini rossi D.O.C.G. e D.O.C. - D.O.P.riserve 12 Vini Rossi D.O.C.G. e D.O.C. – D.O.P. che entreranno in commercio a partire dal 01.01.2011 13 Vini rossi I.G.T. I.G.P.delle ultime due vendemmie con prevalenza del 85% ed oltre, di uvaggio alloctono (Cabernet, Merlot e altri…) (2009/2008) 14 Vini rossi I.G.T. -
UNIVERSITA‟ DEGLI STUDI DI FIRENZE Facoltà Di Lettere E Filosofia Dottorato Di Ricerca Internazionale in Storia E Civiltà Del Mondo Antico XXII Ciclo
View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by Florence Research UNIVERSITA‟ DEGLI STUDI DI FIRENZE Facoltà di Lettere e Filosofia Dottorato di Ricerca Internazionale in Storia e Civiltà del Mondo Antico XXII Ciclo LA PIANURA DI PIOMBINO IN ETÀ ANTICA: DINAMICHE DI CONTROLLO E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE Tesi di dottorato di Pierluigi Giroldini Settore scientifico-disciplinare L/Ant 06 Coordinatore: Prof. P. Liverani Tutori: Prof. G. Camporeale Prof. L. Donati Prof. P. Liverani Anno Accademico 2009/2010 INDICE I - L‟ARCHEOLOGIA NELLA PIANURA DI PIOMBINO. STORIA DEGLI STUDI E FINALITÀ DELLA RICERCA, p. 3 1.1. La scoperta della piana: tra rinvenimenti fortuiti e ricerche topografiche, p. 3 1.2.Ambito, metodologia e finalità della ricerca, p. 8 1.3.Ringraziamenti, p. 11 II - IL QUADRO GEOMORFOLOGICO: IL PROBLEMA DELLE LAGUNE, p. 13 III - CARTA ARCHEOLOGICA, p. 23 Avvertenza, p. 23 IV - PROFILO STORICO-ARCHEOLOGICO, p. 131 4.1 – Prima di Populonia: il Bronzo finale, p. 131 4.2 – Età del Ferro, p. 132 4.3 – Orientalizzante antico, p. 135 4.4 – Orientalizzante medio e recente, p. 137 4.5 – Strategie di sfruttamento e dinamiche sociali nel tardo Orientalizzante, p.147 4.6 –Arcaismo, p. 150 4.7 – V e IV secolo a.C., p. 152 4.8 – Dalla fine del IV al I sec. a.C., p. 157 4.9 – Il paesaggio agrario tra continuità e nuovi assetti produttivi, p. 167 4.10 – L‟età augustea e il I sec. d.C., p. 169 4.11 – Dal II sec. d.C. -
Statuto Del Comune Di Piombino
Statuto del Comune di Piombino CITTÀ DI PIOMBINO (Provincia di Livorno) Medaglia d’Oro al Valor Militare STATUTO del COMUNE Approvato con deliberazione n. 72 C.C. del 28.06.2002 Modificato ed integrato con deliberazione n. 96 C.C. del 02.10.2006 Modificato e integrato con deliberazione n. 120 C.C. del 28.10.2009 Modificato e integrato con deliberazione n. 3 C.C. del 03.02.2011 Modificato con deliberazione n. 4 del 17.02.2014 Statuto del Comune di Piombino INDICE T I T O L O I PRINCIPI GENERALI E PROGRAMMATICI CAPO UNICO Pag. ART. 1 Definizione generale 1 ART. 2 Territorio 1 ART. 3 Stemma e gonfalone 1 ART. 4 Finalità 2 ART. 5 Tutela della salute 2 ART. 6 Coordinamento degli interventi a favore delle persone handicappate 2 ART. 7 Istruzione e formazione 3 ART. 8 Tutela dell'ambiente 3 ART. 9 Tutela del patrimonio storico e artistico 3 ART. 10 Finalità culturali e tempo libero 3 ART. 11 Promozione dell'attività sportiva 3 ART. 12 Assetto ed utilizzo del territorio 4 ART. 13 Sviluppo economico 4 ART. 14 Programmazione economico-sociale e territoriale 5 ART. 15 Partecipazione, decentramento, cooperazione fra Enti 5 ART. 16 Consulte, forum, comitati di cittadini 5 T I T O L O I I PARTECIPAZIONE POPOLARE CAPO I ISTITUTI DELLA PARTECIPAZIONE ART. 17 Libere forme associative 7 ART. 18 Consultazione 7 ART. 19 Il Consiglio dei Bambini 8 ART. 20 Consulta dei cittadini stranieri e apolidi 8 ART. 21 Diritto di petizione 9 ART. 22 Diritto d'iniziativa 9 ART. -
Campo Nell'elba Capoliveri Collesalvetti Cecina Capraia Isola Bibbona Castagneto Carducci Campiglia Marittima
COMUNI NELLA PROVINCIA DI LIVORNO (ECCETTO LIVORNO) ELENCO SEZIONI ELETTRORALI BIBBONA Numero Sezione Ubicazione 1V - 2 Scuola Elementare Via Firenze 2 3 - 4 Scuola Elementare "La California" Via XXV Ottobre CAMPIGLIA MARITTIMA Numero Sezione Ubicazione 1 - 2 SP V Scuola Media " Campiglia M.ma", Via Veneto 7 3 Centro Giovani, Via della Repubblica - Loc.tà Cafaggio 4 - 5 - 9 - 10 Scuola Elementare "Marconi" Via Indipendenza 196 - Venturina 6 - 7 - 11 - 12 - 13 Scuola Media "Carducci" Via Gorizia - Venturina 8 Ist. Professionale "A. Volta" Via Cerrini - Venturina CAMPO NELL'ELBA Numero Sezione Ubicazione 1 - 6 Scuola Elementare via Roma - Marina di Campo 2 Scuola Materna Gentini, Via del Cantone - Località San Piero Campo 3 Ex Scuole Elementari - Loc.tà Sant'Ilario in Campo 4 Ex Scuole Elementari - Via per Portoferraio - Loc.tà La Pila 5 Ex Scuole Elementari - Via della Costa - Loc.tà Seccheto CAPOLIVERI Numero Sezione Ubicazione 1V - 2 - 3 Scuola Elementare "Carducci" - Loc.tà San Rocco CAPRAIA ISOLA Numero Sezione Ubicazione 1 Scuola Elementare Via Vittorio Emanuele 1° CASTAGNETO CARDUCCI Numero Sezione Ubicazione 1 - 2 Scuola Media "Malenotti" Via Umberto 1^ nr. 7 3 Ex Scuola Elementare Largo Nonna Lucia nr. 5 - Fraz. Bolgheri 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 Scuola Media di P.za Europa 2 - Fraz. Donoratico CECINA Numero Sezione Ubicazione 2 Spec. - 5 - 6 - 13 I.S.I.S. "Marco Polo - C. Cattaneo" via O. Marrucci 1 - 4 - 7 - 8 - 10 - 14 Scuola Media "Galilei" Viale Fucini 3 - 19 - 20 - 21 - 22 Scuola Elementare "Collodi", Via Sforza - Marina di Cecina 23 - 24V - 25 - 26 - 27 Scuola Media "Galilei" Via G. -
IL TRASPORTO SCOLASTICO NEL COMUNE DI PIOMBINO Scuola Dell
IL TRASPORTO SCOLASTICO NEL COMUNE DI PIOMBINO scuola dell’infanzia scuola primaria scuola secondaria di 1° grado istruzioni per l’uso edizione dicembre 2018 Alle famiglie che intendono utilizzare il servizio di trasporto PUBBLICO LOCALE DESTINATO ALL’ACCESSO ALLE SCUOLE nel Comune di Piombino. Per conoscere il servizio di trasporto offerto per fare la scelta migliore della scuola per i propri figli. INTRODUZIONE Quali sono i soggetti istituzionali coinvolti? Il trasporto scolastico è un servizio di linea all’interno del trasporto pubblico locale fornito dal Comune di Piombino agli alunni ed alle alunne per garantire la frequenza della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di 1° grado ed è gestita con autobus e personale dell'azienda Tiemme spa. Il Comune, tramite il proprio Ufficio Tecnico Settore Lavori Pubblici ed il Servizio Istruzione finanzia e autorizza il servizio di trasporto erogato. Tiemme studia, progetta e gestisce concretamente il servizio stesso all’interno delle modalità gestionali del TPL stabilite dalla Regione Toscana seguendo i bisogni evidenziati dall’Amministrazione Comunale e degli Istituti Scolastici. Quali criteri vengono adottati per organizzare il servizio di trasporto scolastico? Il Comune garantisce l’accesso dei bambini alla scuola attraverso il servizio di trasporto scolastico compatibilmente con le risorse 1/9 economiche disponibili. Essendo necessario ottimizzare l’uso di tali risorse il soggetto pianificatore adotta il criterio di privilegiare il collegamento casa-scuola riferito alla sede scolastica più vicina alla residenza degli alunni, cercando di mantenere invariata la struttura del servizio di trasporto attuale. L’adozione di questo criterio comporta, di massima, l’individuazione di centri di raccolta a cui le famiglie fanno riferimento per la salita/discesa degli alunni dall’autobus. -
Elenco Vini Selezionati Per Categoria
Elenco Vini selezionati per Categoria Siena 19 - 21 Novembre 2010 In collaborazione con Enoteca Italiana Associazione Enologi Enotecnici Italiani - Istituto Commercio Estero 1 categoria n. 1 Vini bianchi DOCG e DOC-DOP e rosati DOC-DOP Diploma d'Onore COLLI DELL'ETRURIA CENTRALE DOC BIANCO "SASSOBIANCO" 2009 MARCHESI GONDI - TENUTA BOSSI - PONTASSIEVE (FI) Presentato alle commissioni con il numero 2380 MONTECUCCO DOC VERMENTINO "MELACCE" 2009 COLLEMASSARI - CINIGIANO (GR) - (Azienda Biologica) Presentato alle commissioni con il numero 3443 MONTECUCCO DOC VERMENTINO 2009 TENUTA DI MONTECUCCO - CINIGIANO (GR) - (Azienda Biologica) Presentato alle commissioni con il numero 3969 PARRINA DOC BIANCO 2009 TENUTA LA PARRINA - ALBINIA - ORBETELLO (GR) Presentato alle commissioni con il numero 3470 Vino delle Donne VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO DOCG "CASTELLO MOTAUTO " 2009 CASTELLO MONTAUTO - SAN GIMIGNANO (SI) Presentato alle commissioni con il numero 2866 Diploma di Menzione Speciale PARRINA DOC BIANCO 2009 TENUTA LA PARRINA - ALBINIA - ORBETELLO (GR) Presentato alle commissioni con il numero 3202 Vino delle Donne Diploma di Merito ANSONICA COSTA DELL'ARGENTARIO DOC 2009 TENUTA LA PARRINA - ALBINIA - ORBETELLO (GR) Presentato alle commissioni con il numero 3505 Vino delle Donne BIANCO DI PITIGLIANO DOC SUPERIORE "ILDEBRANDO" 2009 CANTINA DI PITIGLIANO - PITIGLIANO (GR) Presentato alle commissioni con il numero 3372 BOLGHERI DOC BIANCO "MEZZODI'" 2009 BATZELLA - CASTAGNETO CARDUCCI (LI) Presentato alle commissioni con il numero 3129 Vino delle Donne