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INDICE

- PREMESSA

- INTRODUZIONE

- QUADRO NORMATIVO

- QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO

- CARATTERISTICHE DEL PIANO COMMERCIALE

- Descrizione dell’ Area di Intervento - Illustrazione e Descrizione del Piano Commerciale

- IL PROGETTO - Relazione tecnica illustrativa della proposta esecutiva del P.C. - Influenza del Piano su altri Piani, inclusi quelli Gerarchicamente Ordinati - La Pertinenza del Piano per l'Integrazione delle Considerazioni

Ambientali, al fine di Promuovere lo sviluppo Sostenibile - La Rilevanza del Piano per l’ Attuazione della Normativa Comunitaria nel Settore dell’ Ambiente - Caratteristiche degli Impatti e delle Aree Interessate - Misure di Mitigazione e Compensazione degli Impatti

- Corrispondenza tra i contenuti del Rapporto Ambientale Preliminare ed i Criteri dell’ All. I del Decr. Lg. n. 4/2008

- Tabella Sinottica delle Pressioni sull’ Ambiente, sia in fase di Cantiere, che di Realizzazione

- Conclusioni

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PREMESSA

Si premette che, il sottoscritto Raggruppamento Temporaneo di Professionisti, con capogruppo arch. Roberto Lagrutta, nato il 12/05/1962 a (), Iscritto all’ Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno con n. 985, con studio professionale in Viale Gramsci, 21, Salerno, tel. 089/9480756, fax 089/9480756, cell 3338383026, e-mail. [email protected], codice fiscale: LGRRRT62E12E221B,

su incarico del Comune di Paterno - PZ- , con Delibera Dirigenziale di Area Tecnica n. 001272 prot. 2015 del 19/02/2015, redige il seguente Rapporto Preliminare Ambientale, relativo al Piano Esecutivo Commerciale CM1, nel Comune di Paterno, con destinazione d’uso CM1, Commercio all’ Ingrosso, secondo quanto stabilito dal vigente strumento urbanistico e quindi dalla Variante Generale al Programma di Fabbricazione approvata con DPGR n. 177 del 28.02.1995.

Pertanto si procede alle opportune verifiche, così da adempiere alle prescrizioni previste, ai sensi degli art. 6 c.3, ed art. 12 del D.Lgs. n. 4 del 16/01/2008, e s.m.i. e di conseguenza a redigere il Rapporto Preliminare Ambientale, secondo l’Allegato I, del su citato decreto legislativo.

La normativa invocata, specifica all’ art. 6 i piani da sottoporre a V.A.S., mentre, all’art. 12 i piani da sottoporre a Verifica di Assoggettabilità, individuando l’ Autorità Competente e l’Autorità procedente, ovvero nel caso specifico :

- Autorità Procedente: Comune di Paterno; - Autorità Competente: Regione Ufficio di Compatibilità Ambientale. La presente "Verifica di Assoggettabilità" pertanto, si rende necessaria per verificare se il presente piano di lottizzazione deve essere sottoposto alla procedura della Valutazione Ambientale Strategica, V.A.S.

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INTRODUZIONE

La stesura del Rapporto Ambientale Preliminare per il Piano Commerciale, focalizza i seguenti aspetti :  descrizione del piano con gli interventi proposti;  valutazione primaria dei possibili impatti sull’ ambiente circostante, sul patrimonio culturale e sul paesaggio; e allo stesso tempo consente di individuare possibili interventi riconducibili allo sviluppo sostenibile e alla sostenibilità ambientale. Pertanto è necessario raccogliere e descrivere tutte le informazioni utili per una prima conoscenza del piano, degli interventi ad esso connessi e i relativi impatti ai sensi del D. Lgs. 16/01/2008 , Allegato I. Le motivazioni della procedura adottata trova anche riscontro in una normativa europea più specifica in merito che va sotto il nome di Valutazione Ambientale Strategica. Questa indicata con l'acronimo V.A.S. è stata introdotta dall'Unione Europea con la Direttiva 2001/42/CE, concerne la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente e costituisce un'innovazione nel processo di formulazione della pianificazione territoriale. D'altro canto detta norma è coerente con i principi stabiliti dal Trattato Comunitario volti a perseguire la salvaguardia, il miglioramento e la tutela della qualità ambientale, la preservazione della salute dell'uomo e l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali. Con la stessa Direttiva, infatti, si completa un lungo processo normativo e culturale che inizia con la Direttiva 85/337/CEE relativa alla Valutazione d’Impatto Ambientale (V.I.A.) dei singoli progetti e continua con la Direttiva 92/43/CEE sulla Valutazione d’Incidenza Ambientale, finalizzata alla tutela della biodiversità nei Siti d'Importanza Comunitaria (S.I.C. )

QUADRO NORMATIVO

Lo stato dell'arte del quadro normativo nazionale in materia di Valutazione Ambientale Strategica e di urbanistica può essere così riassunto: - legge urbanistica nazionale n° 1150 del 1942. - V.A.S., D.L. del 3 aprile 2006 n.152 di cui le disposizioni integrative del D.L. 16 gennaio

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2008, n.4, e del D.Lgs. n. 128 del 29 giugno 2010,

Lo schema dei D.Lgs. in materia ambientale prelude evidentemente alla costituzione di un Testo Unico per il coordinamento del quadro normativo e nella fattispecie per ciò che concerne l’art. 9 comma 4, nella proposizione “il proponente ha la facoltà di attivare una fase preliminare allo scopo di definire, in contraddittorio con l’autorità competente, le informazioni che devono essere fornite nel rapporto ambientale”, e al comma 5 che prescrive la consultazione preventiva di tutte le autorità con specifiche competenze ambientali sul territorio in oggetto, in merito alla “portata” ed al livello di dettaglio delle informazioni da includere. Per gli effetti del comma precedente, in base agli esiti dell’esame e delle valutazioni, l’autorità preposta alla valutazione ambientale, entro novanta giorni dalla scadenza dell’ultimo termine utile per la presentazione dei pareri, emette il "giudizio di compatibilità ambientale". Il parere ambientale così formulato costituisce presupposto per la prosecuzione del procedimento di approvazione del piano o del programma. Tuttavia , "Il giudizio di compatibilità ambientale" può essere anche condizionato all’adozione di specifiche modifiche ed integrazioni della proposta del piano o programma con conseguente invito a proponente di produrre le varianti del caso. In aggiunta alle norme sopra citate e da rilevare che la Regione Basilicata non ha ancora provveduto all'adeguamento del proprio ordinamento alle disposizione del Decreto Legislativo in oggetto e pertanto il quadro normativo di riferimento deve necessariamente considerare esclusivamente quanto contenuto nel D. Lgs. n° 152 del 03/04/2006 e nel D.L. n. 4 del 16 gennaio 2008. Ciò non ostante la Regione Basilicata è dotata di legge Regionale sul Governo del Territorio di cui : Legge Regionale 11 agosto 1999, n. 23 "TUTELA, GOVERNO ED USO DEL TERRITORIO" (B.U.R. 20 agosto 1999, n. 47) e relativo regolamento di attuazione di cui alla Delibera di Giunta Regionale 24 marzo 2003, n.512, " Approvazione regolamento di attuazione L.R.11/8/1999 n.23" e nella Versione definitiva del marzo 2003 "Delibera di Giunta Regionale 22/12/2003 n.2454". La procedura di " Verifica di assoggettabilità a V.A.S." si atterrà a quanto citato nell'articolo 12, comma 1, D. Lgs. n° 4/2008 e s.m.i. e in particolare a quanto stabilito nell'allegato I che elenca le seguenti valutazioni:  Aspetti riguardanti lo stato attuale dell’ Ambiente,  Segnalazione delle aree degradate e/o problematiche;  Esplicitazione dei possibili effetti significativi sull’ ambiente;

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 Verifiche degli impatti su aree o paesaggi di valore comunitario;  Descrizione delle caratteristiche delle aree e dei relativi impatti. Oltre a quanto sopra elencato si terrà conto degli studi a livello di "Area Vasta" già effettuati , quali :  la Carta Regionale dell’ Uso del Suolo,  Piano Stralcio dell’ Autorità Interregionale di Bacino della Basilicata;  Studio eseguito dal Consorzio di Bonifica Alta Val D’;  Variante al Programma di Fabbricazione del 1995;  Regolamento Urbanistico Comunale ;  Legge Regione Basilicata n. 23 del 1999 art. 16.

QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO

Il territorio di Paterno è compreso all’ interno del nodo nevralgico della Val d’Agri, interessata sia dalle attività estrattive petrolifere sia dalle azioni innovative FESR sulla certificazione ambientale comunale EMAS e dall’istituzione del Parco Nazionale della Val d’Agri. Il territorio di Paterno si estende per 40.74 Kmq. con una densità territoriale di 83.76 ab/kmq. e con 3.420 abitanti. E’ situato nel cuore dell’ Appennino Meridionale Lucano e ricade nel Bacino Idrografico del Fiume Agri. La conformazione del territorio, molto estesa e variegata, presenta limiti amministrativi piuttosto vari. Il Comune è attraversato dal Fiume Agri, confina a Nord con il territorio del Comune di , a Est con quello di Marsico Vetere e a Sud con quello di . L'area vasta del comprensorio è compresa tra i Monti Pierfaone, Volturino e i Monti della Maddalena che costituiscono un complesso sistema montuoso, vera ossatura centrale dell' Appennino Lucano. I Monti della Maddalena costituiscono il confine naturale ed amministrativo occidentale con la contigua depressione del Vallo di Diano. Da nord verso sud si elevano le cime dei monti: Serra di Capurso (m. 1215), M.te dell’Uomo Morto (m. 1280), L’Amoroso (m. 1287), Serra Bandiera (m. 1306), Serra del Monaco (m. 1376) e Fago Crociato (m. 1385). Il paesaggio risulta ricco e continuamente variabile, prevalentemente aperto, con presenza di boschi e varietà di colture. 6

Il territorio del Comune di Paterno in oltre, per il 52 % ricade nell’ area di tutela di competenza dell’ Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Lagronegrese - Val d’ Agri a partire da una quota definita che esclude il centro abitato. La parte a Valle del Territorio di Paterno, posta ad est, segnata dalla presenza di molti corsi idrici che sfociano tutti nell’Agri, è ben utilizzata prevalentemente per fini agricoli, mentre la parte ovest, confinante con la Campania, è una zona montuosa con quote che raggiungono quasi i 1500 m.s.l., per la maggior parte coperta da boschi di conifere e cedui (circa 1.300 ettari dei 3.900 amministrati), mentre in parte è pianeggiante e costituisce un importante bacino imbrifero per l'alimentazione di importanti sorgenti a valle. Da nord a sud sono ben visibili i due segni quasi paralleli ma qualitativamente antitetici, lasciati l’uno dall’opera dell’uomo (Fondovalle dell’Agri) e l’altro dal lavoro della natura (corso del fiume Agri) ed esprimono la potenziale ricchezza del sito con l’acqua del fiume Agri e l’infrastruttura della Strada Statale 598 che ha rotto l’isolamento della Valle. Il territorio risulta in una posizione strategica, in relazione alle vie di comunicazione, infatti dall’autostrada A3 SA-RC, uscita Atena Lucana, si accede alla la SS.598 per la Val d'Agri e oltre, fino alla costa ionica della Basilicata. Il comune di Paterno in oltre, ricade nell’ Ambito Val d’Agri, del Sistema Insediativo definito dal Piano Strategico della Provincia di Potenza. L’andamento demografico segue la tendenza generale di tutti i comuni della Basilicata e allo stato attuale Paterno conta 3.420 abitanti dislocati su una superficie di 40,74 kmq, corrispondente ad una densità di 83,76 ab/kmq. La situazione occupazionale riflette la tendenza rilevata nelle aree interne della Regione Basilica, nonostante la presenza di attività agricole , esercizi commerciali e di piccole botteghe artigiane che occupano il 15% della popolazione residente, di cui rispettivamente, il 25%, i primi due e il 60% il terzo. Resta comunque il dato sconfortante che il numero dei disoccupati è molto elevato soprattutto fra i giovani. L'insediamento abitativo riflette l'origine rurale della comunità, infatti si articola su numerosi nuclei abitati sparsi su tutto il territorio, alcuni dei quali discretamente distanti tra loro. Quanto detto trova conferma dalla lettura complessiva dei dati ISTAT che evidenziano una tendenza alla riduzione della popolazione che non deriva soltanto da fenomeni migratori (anche se in questa parte della Valle vi è un forte richiamo di residenzialità dal comune limitrofo, e in particolare verso il suo centro residenziale di Villa d'Agri.) ma anche da un

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progressivo fenomeno di invecchiamento della popolazione e da una conseguente forte riduzione delle nascite.

La disposizione planimetrica a grappolo dell’abitato di Paterno denuncia un esagerato consumo di territorio in rapporto alla quantità di edificato ed al numero di abitanti e Il tessuto urbano così sgranato implica naturalmente, maggiori costi per le urbanizzazioni, per la manutenzione e spreco di risorse. Il Programma di Fabbricazione prima e subito dopo la sua Variante Generale (pur valida per gli aspetti puramente disciplinari), sovradimensionando le previsioni, indicando indici di fabbricabilità alti ed aree vaste, pur prescrivendo in molti casi, una attuazione graduale gestita collettivamente (con Piani Attuativi obbligatori), ha consentito un diffuso ricorso alla pratica dell’intervento diretto che ha contribuito in modo decisivo ad istituzionalizzare una anarchia edilizia. In questo modo il problema della inadeguatezza della forma urbana già presente prima della Variante al Piano di Fabbricazione del 1995, è rimasto irrisolto. Non è di secondaria importanza, per quanto si è verificato nel passato, una sorta di resistenza dei cittadini a regole restrittive della edificabilità piuttosto che a un vasto consenso a una pianificazione territoriale che salvaguardi prima di tutto l’interesse comune. Tuttavia, nonostante l’insediamento urbano di Paterno sia disomogeneo e sfrangiato verso i campi coltivati, l'aspetto positivo dal punto di vista dell'uso del suolo è la quantità di suoli permeabili esistenti che è preponderante rispetto a quelli impermeabili e in una situazione non

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programmata, questa condizione può essere un buon punto di partenza per attuare una più giusta gestione del territorio.

CARATTERISTICHE DEL PIANO COMMERCIALE

Descrizione dell’ Area di Intervento Dalla Lettura della disposizione Planimetrica dell’abitato di Paterno si evidenzia che il nucleo urbano originario, situato a circa 600 mt dal livello del mare, risulta avere una tipica percezione dell’ “ambiente urbano”, con quelle caratteristiche fisiche e percettive che fanno di un aggregato edilizio un vicolo, una piazza, un borgo, un paese. Completamente diversa è la sensazione che si percepisce verso valle, con nuclei sparsi, senza una caratterizzazione tipologica edilizia ben definita, anzi con la presenza di piccole unità edilizie, a volte aggregate in piccoli borghi, a servizio delle attività della campagna e delle coltivazioni praticate. La valle con estesi campi, dediti all’ agricoltura, non presenta il paesaggio tipico delle colture intensive con caratteristiche ben precise. Due i segni forti della Valle, l’attraversamento dell’Asta fluviale del Fiume Agri e la Strada Statale 598, Fondo Valle d’ Agri. Data la ricchezza di sorgenti d’ acqua del territorio di Paterno, da sempre le attività più praticate, sono quelle legate all’agricoltura. Di fatti, come già detto, la maggior parte del territorio non impegnato dal nucleo urbano e dalle attività edilizie, è destinato a seminativi. Lo strumento urbanistico in vigore è un Programma di Fabbricazione, di cui è stata eseguita Variante Generale approvata con DPGR n. 177 del 28.02.1995. Questa ha la peculiarità di zonizzare, non solo la parte abitata, ma anche di classificare urbanisticamente l’intero territorio amministrato. Di fatti, oltre il nucleo urbano storico, abitativo e di espansione, a Valle vengono individuate le aree territoriali omogenee destinate alle attività produttive ed artigianali (D), commerciali (CM) e quelle destinate al commercio all’ ingrosso (CM1) e di cui la sintesi nella tabella di seguito riportata: Qui è evidenziata la suddivisione delle zone territoriali omogenee in rapporto alla

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estensione di superficie territoriale impiegata con gli indici fondiari di edificabilità e di previsione degli strumenti di attuazione.

Oggetto del nostro studio e relativo progetto coincide di fatto con l’area indicata quale CM1 al Commercio all’ Ingrosso. E' da sottolineare che anche se l'area oggetto di intervento è ubicata alla fine del territorio amministrativo occupa una posizione strategica sia per la facilità di accesso da Paterno che dai

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comuni limitrofi. Di fatti, essa è delimitata dalla Strada Provinciale di collegamento Paterno- Galaino, nonché, proprio in prossimità dello svincolo per Paterno, dalla Strada Statale 589.

 Sistema Paesaggistico Ambientale: Per meglio capire la connotazione dell’ area in rapporto al territorio ed al suo intorno è bene specificare che: L’area ad oggi è destinata a seminativo, senza colture di pregio o di particolare redditività economica, inoltre, essa può essere considerata, nella sua estensione, quasi totalmente pianeggiante. Non insistono in quest’ area particolari connotazioni ambientali o paesistiche. Inoltre il Comune di Paterno, sebbene abbia una parte di territorio compreso nel Parco Nazionale, la porzione di territorio ricadente nel Piano Commerciale non ha alcuna interazione con esso, trovandosi ad una distanza notevole. I lotti impegnati nel Piano Esecutivo del Piano Commerciale, CM1, non sono impegnati in colture intensive, ma vengono individuati nella Carta Regionale dell’ Uso dei Suoli, come seminativo. Allo stato attuale, i lotti impegnati sono completamente liberi da manufatti e senza una precisa connotazione funzionale. Di fatti, non si registra un’utilizzazione del terreno per fini altri oltre a una piccola coltivazione di filari di viti , ortaggi e qualche albero da frutto. Va rimarcata la presenza, in prossimità della suddetta area oggetto di intervento, del nuovo insediamento del Piano P.I.P., che ha già compromesso la percezione visiva ed ambientale rispetto al sistema della Valle con i Monti della Maddalena.  La Struttura Urbana: Si rileva che la struttura urbana, abitativa e residenziale, è pressoché inesistente in tale zona. Essa si può definire frammentata per piccole unità isolate e non si rilevano nelle prossimità strutture di particolare pregio architettonico e culturale, la cui fruibilità e percezione potrebbe essere compromessa dal piano in oggetto. E' evidente pertanto che la località non è inserita in un contesto urbanizzato tranne che per la presenza di infrastrutture di attraversamento della Val d’Agri e di un reticolo di strade comunali.

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Gli studi hanno messo in evidenza la presenza sul territorio di alcune strutture d'uso pubblico, quali quelle adite alla pratica delle attività sportive sia scoperte che coperte , Palsport. Sono anche presenti nuovi edifici per il culto e spazi ricreativi per manifestazioni culturali e di aggregazione sociali. Di seguito, viene riportata la tabella estratta dal Documento Preliminare per il Piano del Parco Nazionale Appenino Lucano Lagonegrese - Val d’ Agri, del 2010, dell’ ISPRA.

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AREA INTERESSATA DAL PIANO COMMERCIALE

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Illustrazione e Descrizione del Piano Commerciale

La strategia dell’intervento previsto, coerentemente con gli ormai consolidati orientamenti in materia di integrazione fisica e funzionale degli interventi, si basa sulla eventuale costatazione preliminare dell’ inopportunità di realizzare interventi di rilevante entità dimensionale. In questo caso specifico si pone anche in evidenza il problema vero o falso connesso al fatto che parte dell'area di che trattasi è inclusa nel documento del piano della Protezione Civile quale area soggetta a esondazione a valle dell'invaso della diga di Marsico Nuovo. In ogni caso, al redazione del Piano Commerciale di che trattasi ha considerato i seguenti fattori: • Obbiettivi ed Indicazioni del Piano Strategico Provinciale, per ciò che concerne gli indirizzi per la Val d’ Agri, orientati allo sviluppo delle infrastrutture e del turismo e della valorizzazione dei beni culturali al fine di contrastare lo spopolamento in atto. • Lo spopolamento in se e la necessità di trovare attrattori economici per evitare che le giovani generazioni abbandonino i luoghi di origine. • Il Programma di Fabbricazione, redatto in base, al DM. 1444/1968, quale strumento urbanistico vigente sul territorio, sebbene il comune si stia dotando di una nuovo Regolamento Urbanistico, secondo quanto prevede la Legge Regione Basilicata n. 23 del 1999 art. 16. e che nella fattispecie recepisce in toto la parte del P.D.F. riguardante la zona commerciale. In coerenza con quanto sopra elencato viene riproposta la Scheda 1, riassumente il Bilancio Urbanistico dello stato dell’ arte per Zone Omogenee della Variante al P.F. Qui viene riportata la Zona Commerciale CM1 con una previsione di superficie impegnata pari a 72.000 mq circa , in attesa del relativo Piano Esecutivo. Il Piano di lottizzazione di cui al progetto è per tanto in piena coerenza con lo strumento urbanistico e la razionalizzazione delle risorse del territorio di Paterno. Nello specifico, per la redazione un quadro sinottico di agevole lettura si riportano i dati seguenti che troveranno ampia discussione nella relazione di progetto appresso allegata. L’ area Interessata dall’ intervento è definita dal programma di fabbricazione come CM1: Zona Commerciale.

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N.T.A.: Destinazione Consentite: Attività Commerciali all’ Ingrosso, Uffici connessi alle attività commerciali e di rappresentanza (sportelli bancari, studi notarili, ecc…). Zona Omogenea CM1: Piano Esecutivo. L’ area di intervento ha un’ estensione di 72.000 mq., quasi totalmente pianeggiante, limitata dalla Strada Statale 598, Fondo Valle d’ Agri a nord est, dalla Strada provinciale Paterno- Galaino, dalla pista ciclabile e da altre strade di interconnessione poderali. I lotti del Piano Esecutivo Commerciale, CM1, e sono classificati come "seminativo". Allo stato attuale, i lotti interessati sono liberi da manufatti e senza una precisa connotazione funzionale. Da un’analisi delle Tavole del Piano Strategico Provinciale, l’area interessata dal Piano Esecutivo Commerciale non registra la presenza di essenze arboree di particolare valore. (Inoltre, Il Piano Strategico Provinciale definisce il Territorio del Comune di Ambito Urbano strategico) Si riporta il Dimensionamento dei Parametri Urbanistici, secondo il Piano di Fabbricazione: Dati dell’ Area di Intervento CM1

Superficie Territoriale: 72.000 mq

Indice Territoriale: 1.50 Rapporto Copertura: 108.000x0.50= 54.000 mq

H max ml= 10.00

Distanza dai Confini ml= 5.00

Distanza dai fabbricati ml= 10.00

Distanza dalle strade ml= 5.00

Superfice minima Lotto mq= 300

Numero dei Piano fuori terra = 3

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La Superficie Coperta di Progetto è pari a mq 27.474< mq 31.529, distribuita secondo quanto indicato nella tabella seguente:

ATTIVITÀ SUPERFICIE COPERTA - (Mq) Terziario 2649 Commerciale al dettaglio 3150 Commerciale all’ingrosso 1 3119 Commerciale all’ingrosso 2 7432 Ristoro 1328 Piazza di uso pubblico 3042 Piazza di uso pubblico coperta 1892 Isola ecologica 186 Percorsi coperti 4676 Superfice coperta totale 27. 474 mq

Il volume di progetto ammonta a mc 84.547,8, distribuito così come indicato nella tabella di sintesi del progetto di seguito riportata:

Attività Moduli/n Superficie Livelli/n Superficie Altezza Volumetria/ Modulo/ mq Tot. mq edificio /m mc

Terziario 8 300 1 2400 4.1 9840

Commerciale 10 489 2 4890 7.9 19218 al dettaglio

Commerciale 10 489 2 4890 7.90 19218 all’ingrosso 1

Commerciale 24 300 1 7200 4.60 33120 all’ingrosso 2

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Attività di 1 300 1 300 4.10 1230 somministrazi one (ristoro) 1

Attività di 2 489 2 945 7.90 19218 somministrazi one (ristoro) 2

TOTALE VOLUMETRIE 84.547.8

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Nella fase di progettazione del Piano Commerciale Esecutivo , per il dimensionamento ci si è attenuti alle normative nazionali e regionali per il commercio e di tutti gli standard urbanistici, in modo specifico per le aree destinate a parcheggio. In particolare si è fatto riferimento alle normative appresso elencate :

 Legge 122/1989 Tognoli: Parcheggi Pertinenziali, per tutte le nuove costruzioni, nella misura di 1 mq ogni 10 mc;  DM 1444/1968 art. 5 Standard Minimo: in ragione di 40 mq, escluse le sedi viarie, per ogni 100 mq di superficie lorda di pavimento di edificio previsto;  LR Basilicata 19/1999 s.m.i., Disciplina del commercio su aree private in sede fissa e su aree pubbliche. Art. 12. Parcheggi, c. 1. Lettera d1. Per medie strutture di vendita non alimentari con superfici di vendita superiore a 250 mq ed inferiore a 1500 mq. Parcheggi di Relazione – nella Misura di 1 mq per ogni mq di superficie di vendita del commerciale al dettaglio. Tale misura vale anche per le attività di somministrazione aventi superfici inferiori a 250 mq., cosi come stabilito dal comma 2 art. 12.  Piano Comunale di Protezione Civile, redatto con particolare riguardo per il rischio idraulico.  Il Documento di Protezione Civile, redatto ai sensi della CIRC. MIN. LL.PP. 352/87 E CIRC. PCM-DSTN 19 marzo 1996 N.DSTN/2/7019, è stato approvato dal comitato di protezione civile dalla Prefettura di Potenza. Va considerato che in quest'ultimo rientra "il rischio dighe", ossia il rischio connesso alla eventualità che lo sbarramento della Diga di Marsico Nuovo posta a monte della vallata di Paterno, possa collassare. Infatti, l’ipotetico collasso o tracimazione della diga è stato oggetto dello studio fatto dal Consorzio di Bonifica Alta Val D’Agri e dal documento relativo , all'Allegato 4 "Verifiche idrauliche per le portate di cui all’art. 4 della Circolare Ministeriale n. 1125 del 28/08/1986" sono evidenziate le porzioni di territorio soggetto a rischio esondazione. Tale studio viene recepito completamente dal Piano di Protezione Civile. Dagli elaborati citati si evince che la Zona CM1 di che trattasi sarebbe invasa da un'onda di piena al di sotto del metro di altezza.

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Nello stesso piano viene recepito il Piano Stralcio dell’ Autorità Interregionale di Bacino della Basilicata che caratterizza l'area in questione a Rischio Idrologico di Alluvione ed esclude inequivocabilmente in rischio da possibili frane. Viene recepito altresì il Rischio Sismico e quanto stabilito dalla Regione Basilicata con D.C.R. 731/2003 che classifica il Comune di Paterno, Zona Rischio Sismico 2.

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Il Progetto RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

DELLA PROPOSTA DI PIANO ESECUTIVO DEL PARCO COMMERCIALE

1. STATO DI FATTO

1.1 –Inquadramento Territoriale –.

L’intervento proposto e descritto nella presente relazione, riguarda la realizzazione di un insediamento commerciale in un’area posta nel settore orientale del territorio comunale di Paterno, in prossimità dello svincolo della Fondo Valle d’ Agri SS 598 e della Zona PIP del Comune di Paterno , attualmente in fase di realizzazione,ai confini con il comune di Marsico Nuovo

L’area di intervento, di circa 72000 mq, è situata ad una quota s.l.m. di circa 615 m. su una superficie leggermente degradante verso sud. L’area confina a Nord con la Strada Provinciale di collegamento Paterno - Galaino, affiancata da una pista ciclabile (di cui il presente piano ne prevede la riqualificazione) proveniente dal nucleo abitato che termina in prossimità dell’areain corrispondenza del confine comunale . A Est confina con una strada interpoderale denominata Piercontissi e sugli altri lati, con terreni agricoli a seminativi, gli stessi che attualmente caratterizzano l’area d’intervento.Come si evince dall'indagine geologico-tecnica nell'area interessata dal Piano Esecutivo dell’Area Commerciale “CM1” del vigente Piano di Fabbricazione commissionata dal Comune di Paterno 1, la superficie pianeggiante su cui è situata l’area d’intervento risulta assolutamente stabile e non inclusa in areali a rischio idrogeologico e/o in aree naturali protette, il deflusso delle acque di ruscellamento è garantito da una serie molto fitta di fossi e canali di scolo.

L’area di intervento, censita al Foglio catastale n° 5 comprende numerose e varie superfici di proprietà privata come si evince dall’ortofoto su cui è stata sovrapposto lo stralcio catastale riportato di seguito.

1Dalla relazione geologica stilata dal Geologo dott. Massimo Canciello inseguito all’espletazione dell'indagine geologico-tecnica nell'area interessata dal Piano Esecutivo dell’Area Commerciale “CM1” del vigente Piano di Fabbricazione su incarico ricevuto dal comune di Paterno con Determinazione del Responsabile del Servizio Area Tecnico – Manutentiva Urbanistica LLPP atto n° 265 del 21/11/2014, 22

Fonte: http://rsdi.regione.basilicata.it/

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1.2 – Inquadramento Urbanistico

Per il vigente Programma di Fabbricazione, (approvato con D.P.G.R. n. 177 del 28/02/1995) l’area d’intervento ricade nella zona omogenea CM1: Zona Commerciale, le cui destinazioni consentite dalle Norme Tecniche di Attuazione sono di Attività Commerciali all’Ingrosso, Uffici connessi alle attività commerciali e di rappresentanza (sportelli bancari, studi notarili, ecc…), da attuarsi mediante uno strumento urbanistico esecutivo.

I parametri fissati dal piano urbanistico per tale area sono i seguenti:

 Indice territoriale mc/mq 1.50  rapporto di copertura mq/mq 0.50  Altezza massima ml 10  Distanza dai confini ml 5  Distanza dai fabbricati ml 10  Distanza dalle strade ml 5  Numero dei piani fuori terra 3

La superficie Territoriale (ST) dell’area oggetto d’intervento2 è di mq 72.065,61

2Come riportato nella scheda n°1 – Bilancio urbanistico Paterno – per la zona territoriale omogenea CM1 24

2. PROPOSTA DI PIANO ESECUTIVO DEL PARCO COMMERCIALE

2.1 - Il Concetto.

L’area d’intervento si trova in un punto nodale nella valle, praticamente dove il tratto di strada Paterno Galaino si incontra con la strada statale 598. Essa inoltre è visibile da tutti i monti che circondano la valle e dai comuni limitrofi tra cui la stessa Paterno. Per cui la percezione madre è quella del punto di vista dall’alto verso il basso dove la direzione piana dà la possibilità di creare un nuovo tipo di segno: un_"landmark" orizzontale, specifico per questo territorio che si possa fondere con esso e allo stesso tempo rendersi visibile in tutta la sua forza. Il progetto del piano commerciale dovrà assumere, nel suo insieme, il ruolo di “landmark” per il Territorio, tutto ciò implica una lettura a scala più dettagliata delle linee e delle forme. Non a caso sono i rilievi che caratterizzano l’intorno del territorio in cui l’area si inserisce a suggerire i profili delle coperture dei nuovi edifici produttivi che con le loro forme affermano la propria “identità” integrandosi nel territorio. Inoltre, il progetto parte da una profonda riflessione sugli elementi che compongono lo spazio urbano di dimensione pubblica : via, piazza, pubblico e rinvia ai concetti: di “città”, come simbolo di unità, identità , equità territoriale, qualità dei servizi e di “urbanità” che vivifica il ruolo delle aree marginali da coinvolgere in un processo di crescita facendo “massa critica” e realizzando servizi di natura “urbana”, utilizzabili dall’intera comunità; di “territorio”, inteso come spazio ecologico per la vita dell'uomo e delle attività da questo promosse, come ecosistema in cui l’ambiente offre sempre più reali opportunità di sviluppo e benessere per le generazioni presenti. Il territorio come nucleo e motore di uno sviluppo da ricercare attraverso la valorizzazione delle sue valenze ambientali, culturali e produttive. Tutto questo rientra anche nell’obiettivo principale del PIT della Val d’Agri (nel cui ambito rientra Paterno insieme ad altri 18 comuni) sintetizzato nello slogan “creare le prospettive di sviluppo della città territorio”. L’intervento proposto prevede un insediamento in grado di generare risvolti occupazionali di ampia portata. Con riferimento alle destinazioni commerciali e terziarie si è definita la scelta di 25

provvedere ad un insediamento commerciale che assuma la configurazione definita dalla terminologia di settore di “parco commerciale” con cui si intende un agglomerato commerciale aperto, ideato, progettato e costruito in modo unitario, dove la prevalenza degli esercizi commerciali è rappresentata principalmente da una pluralità di medie strutture di vendita con accesso diretto dai parcheggi o da passaggi pedonali aperti.

2 -Descrizione Generale del Progetto.

Il progetto comprende tre gruppi di edifici che si sviluppano perlopiù, su due livelli e assecondano l’andamento naturale del terreno con una forma allungata del tipo a “fuso”, con sviluppo lineare. La pianta di ogni singolo edificio è costituita da moduli multipli, ognuno di essi di forma rettangolare della dimensione di 15,00m X 20,00m disposti in serie, paralleli ed allineati. Gli edifici sono disposti intorno ad un nucleo centrale, la piazza, in modo da conformare, attraverso la reinterpretazione degli elementi fondamentali dello spazio urbano di riferimento, un insieme urbano omogeneo. In generale l’intervento è compreso all’interno dell’angolo che viene a formarsi con l’intersezione della Strada Provinciale Paterno-Galaino e l’attuale strada vicinale denominata Piercontissi. Il primo gruppo di edifici è quello parallelo alla strada provinciale, la cui destinazione d’uso prevista è commerciale al dettaglio e terziario. Il secondo gruppo di edifici occupa la posizione centrale dell’assetto compositivo del progetto ed è adibito a commerciale all’ingrosso e ancora a terziario. Tutti questi edifici gravitano direttamente intorno alla predetta piazza, polifunzionale e parzialmente coperta. Da qui, tramite percorsi pedonali, si raggiunge un’ampia area attrezzata a verde pubblico sistemata a parco. Elemento fondamentale della progettazione, assume il ruolo di cerniera spaziale sede dei collegamenti tra le quote differenti del progetto, quella superiore della piazza con quella inferiore dei parcheggi a raso. Il terzo ed ultimo gruppo di edifici, con destinazione di commerciale all’ingrosso, è costituito da due blocchi interconnessi da uno spazio semicoperto. Esso imposta alla quota inferiore di progetto e copre parzialmente, con i suoi elementi portanti, il parcheggio che però si estende ulteriormente sul lato sud-est del lotto d’interveto.

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All’area di parcheggio si accede mediante la viabilità interna che si dirama, in modo reticolare, dalla strada Piercontissi, situata a confine con il comune di Marsico Nuovo, di cui il piano ne prevede il potenziamento. L’aggregato commerciale , così concepito, diventa un vero pezzo di città, dove la sistemazione della viabilità al contorno consente contemporaneamente di separarlo dal traffico veicolare e di direzionare il maggior numero delle autovetture verso il centro stesso, senza per questo interferire con l’uso pubblico dello spazio, che rimane sostanzialmente pedonale. Le aree verdi contribuiscono ad innalzare la qualità dello spazio pubblico e l’uso degli strati vegetativi, lo strato erbaceo, quello arbustivo ed arboreo, consentono di migliorare l’aspetto percettivo dell’area anche dall’esterno. Nel progetto della viabilità è previsto l’inserimento di una rotatoria limitrofa all’area d’intervento, la dove si incontrano la Strada Provinciale Paterno-Galaino, la nuova Strada Comunale Piercontissi e gli svincoli della Strada Statale 598, tale da garantire un’adeguata sicurezza per la circolazione veicolare e pedonale in funzione dell’aumento dei flussi di mobilità. 2.3 –Contenuti ed Indirizzi della Progettazione.

Le scelte progettuali hanno tenuto conto principalmente e contemporaneamente delle problematiche intrinseche alla redazione del Piano Esecutivo dell’Area Commerciale “CM1”, del problema della contestualizzazione dell’oggetto di progetto e della coincidenza della posizione dell’area deputata, dal Piano di Fabbricazione del Comune di Paterno, al commercio all’ingrosso con l’ambito di rischio diga, così come individuato nel documento della protezione civile, redatto ai sensi della Circ. Min. LL.PP. 352/87 modificato dalla Circ. PCM/DSTN n.7019 del 19 marzo 1996. La difficoltà principale è dovuta alla compatibilità del progetto con il rischio, di cui è soggetta l’area deputata alla redazione del progetto, connesso alla possibilità di esondazione dovuto ad un eventuale crollo della diga situata a Marsico Nuovo e quindi a monte del comune di Paterno. Nell’area oggetto di studio si è considerata l’entità del battente d’acqua, previsto dagli studi effettuati e redatti nelle verifiche idrauliche per le portate di cui all’art.4 della C.M. n.1125, si è valutata la sezione trasversale di sedime, che intercetta le curve di livello comprese tra 610mt e 620mt e si è considerato Il dislivello totale è di ca. 2,50 m tra il punto più alto dell’area, relativo al fronte parallelo alla strada provinciale, e quello più basso in corrispondenza del limite inferiore dell’area stessa, mentre resta irrilevante il salto di quota lungo la sezione longitudinale che è pressoché nullo.

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Da qui si è concretizzata l’idea di porre i volumi del progetto su due piani con quote differenti, lasciando parte dell’area, quella compresa tra le curve di livello che vanno da 615 mt a 610 mt, con il suo andamento naturale. Il nucleo centrale di progetto è quello impegnato dalla piazza, di uso pubblico, impostata a quota 615,90m. In corrispondenza di questa, con una estensione quasi pari ad essa, è la vasca di laminazione presente al di sotto del solaio di calpestio, utilizzata per la raccolta di acqua piovana. I volumi presenti in questa parte del progetto sono posti su di un basamento alto 0,50 m in modo da contenere, al di sotto della quota di calpestio dei locali, il battente d’acqua previsto in caso di esondazione, dovuta al collasso della diga di Marsico Nuovo. In corrispondenza della parte bassa dell’area è posto il secondo piano di progetto, a quota 618,35, su cui poggiano gli ultimi blocchi da edificare. Esso rimane più alto del primo di 2,45 m ed è mediamente più alto del terreno sottostante di 3,70 m. Come si è già detto, questa parte di area rimane con il suo andamento orografico originario, ad una quota più o meno costante, nella parte più bassa, di 613,80 m. La differenza di altezze tra il terreno ed il piano impegnato dalle strutture per il commercio fa si che quest’ultime rimangano preservate dall’ ipotesi di esondazione. Il superamento dei dislivelli avviene tramite l’utilizzo dei blocchi ascensori/montacarichi, immersi nelle aree attrezzate a verde, per cui immaginati completamente trasparenti, tramite i tapis roulantes e le rampe con inclinazione minore del 8%. La scelta tipologica e le dimensioni dei volumi sono strettamente connesse alla volontà di non sfruttare completamente le volumetrie realizzabili e di favorire un intervento piuttosto diffuso per evitare appunto, una concentrazione del costruito in un unico punto dell’area. Con queste premesse sarà più semplice, per chi si occuperà del progetto architettonico esecutivo, realizzare un architettura di contestualizzazione. Dove immaginiamo che i prospetti degli edifici saranno il frutto della reinterpretazione delle cortine serrate che si sviluppano lungo le curve di livello del nucleo antico del comune di Paterno. Nel contesto del progetto gli edifici sono fatti gravitare intorno alla piazza, che diventa luogo di incontro di scambio e di eventi che possono riunire l’intera comunità. Anche le coperture a spiovente, inclinate per il fotovoltaico integrato, oltre che riparo dei terrazzi per il pubblico, posti al piano superiore degli edifici, offrono un’ulteriore opportunità di interpretazione delle costruzioni delle coperture a falda esistenti nel luogo. La contestualizzazione del progetto e la ricerca della capacità di leggere i valori invisibili e difficilmente verificabili, in una parola il senso dei luoghi, che definiscono la qualità progettuale. Essa ha suo fondamento la relazione tra progetto e luogo, che non corrisponde esclusivamente, con l’area oggetto di studio ma si espande fino a scovare il cuore, il senso profondo del luogo stesso. La capacità del progetto di dialogare con il contesto e quindi anche la capacità di relazionarsi con il paesaggio risulta così fondamentale in un sistema ormai fragile di equilibri e di qualità ambientali. Così come afferma Christian Norberg Schulz l’importanza di “vivere poeticamente” costituisce la tensione dell’uomo per ritrovare nel luogo la sua identità. 28

2.4– Datidi Progetto. a)-Superfici coperte

La superficie coperta ammissibile data dalla formula:

SC= (SFxRC)

Dove

SF(superficie fondiaria)3=[72065,61 -(72065,61 /8) ] = 72065,61 mq – 9008mq = 63058 mq

RC (rapporto di copertura) = 0.504

Quindi la superficie coperta ammissibile in base al Piano di fabbricazione è:

SC = 63058mqx 0.50 = 31529 mq

La superficie coperta di progetto è dimq 27474

SUPERFICIE COPERTA (Mq) Terziario 2649 Commerciale al dettaglio 3150’ Commerciale all’ingrosso 1 3119 Commerciale all’ingrosso 2 7432 Attività di ristoro 1328 Piazza di uso pubblico 3042 Piazza di uso pubblico coperta 1892 Isola ecologica 186 Percorsi coperti 4676 Superficie coperta totale mq27474

3Calcolata in base al criterio stabilito dall’art.74 delle NTA del Piano di fabbricazione 4indice stabilito dal PdF per la zona omogenea CM1 29

b) Volumetrie

Il volume ammissibile è dato dalla formula:

V= ST x IT

Dove :

ST (superficie territoriale) è = 72065,61 mq

IT (indice di edificabilità territoriale) = 1.50 mq/mq5

Quindi il volume ammissibile per il Piano di fabbricazione è

V=72065,61 x 1.50= 108098.41 mc

Il volume di progetto è mc 84547,8distribuito così come indicato nella tabella di sintesi del progetto di seguito riportata

Attività Moduli/n superficie Livelli/n Superficie Altezza Volumetria/mc modulo/ totale edificio mq /mq /m terziario 8 300 1 2400 4.1 9840 Commerciale al dettaglio 10 489 2 4890 7.9 19218 Commerciale all’ingrosso 1 10 489 2 4890 7.90 19218 Commerciale all’ingrosso 2 24 300 1 7200 4.60 33120 Attività di 1 300 1 300 4.10 1230 somministrazione (ristoro) 1 Attività di somministrazione 2 489 2 945 7.90 19218 (ristoro) 2 TOTALE VOLUMETRIE 84547.8

5indice stabilito dal PdF per la zona omogenea CM1 30

2.5- Verifica degli Standard Urbanistici.

Il piano commerciale esecutivo prevede il soddisfacimento degli standard urbanistici – specie per quanto riguarda le quote di parcheggio - richiesti dall’insieme delle norme nazionali e regionali in materia, che nello specifico sono:

 Legge 122/1989 (Tognoli) – parcheggi pertinenziali – per tutte le nuove costruzioni (sia del commerciale che del terziario) nella misura di 1mq ogni 10 mc

 Dm 1444/1968 –standard minimo-per gli insediamenti in zone commerciali direzionali- Attività collettive, verde pubblico, parcheggi pubblici:è stato previsto 1 mq*mq di SLP di cui almeno il 50% destinati a parcheggio

 LR 19/99 e s.m.i (23/2008 e 31/2008) – disciplina del commercio al dettaglio su aree private in sede fissa e su aree pubbliche- Art.12 – parcheggi - comma 1 lettera d1 , per “medie strutture di vendita non alimentari con superfici di vendita superiore a mq 250 ed inferiore a mq 1500 “ – parcheggi di relazione - nella misura di 1 mq per ogni mq di superficie di vendita (SV) del commerciale al dettaglio . Tale misura vale anche per le attività di somministrazione aventi superfici inferiori a 250 mq , cosi come stabilito dal comma 2 dell’art.12. Trattandosi di un centro commerciale, per il su citato comma 2 , a quanto stabilito dal comma 1 - lettera d1- dell’art 12 , per il commerciale a dettaglio si prevede anche un incremento del 10% Per il comma 4 dell’art.12 della LR 19/99 e s.m.i (23/2008 e 31/2008), “ la dotazione delle aree parcheggio, cosi determinata, assorbe ogni altra eventuale superficie prevista dalle norme di attuazione degli strumenti urbanistici “ Nella tabella seguente denominata -Fabbisogno parcheggi - sono sintetizzate le quote di parcheggio necessarie per il piano in base alla normativa vigente Tale tabella è riferibile anche all’elaborato Tavola 05 del P.C.E.

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Fabbisogno parcheggi

Attività L 122/1989 DM LR LR 19/1999 e smi Totale (mq) 1 mq ogni 1444/1968 19/1999 e art.12 comma 2 10 mc; 1 mq ogni 1 smiart.12 10% di (1 mq ogni mq SLP) comma 1 mq SV) lettera d1 1 mq ogni mq SV terziario 984 1200 mq 2184 mq Commerciale 5233.8 6045 mq 11278.8mq all’ingrosso Commerciale al 1921.8 2445 mq 2445 mq 244,5 mq 7056.3 mq dettaglio Attività ristoro(di 315.18 394.5 mq 550 mq 1259.68 mq somministrazione) totali 8454.78 10084.5 mq 2995 mq 244.5 mq 21778.78mq

Le aree pavimentate a parcheggio dovranno essere realizzate in modo tale da garantire la permeabilità del suolo con sistemi massimamente drenanti. Dovrà inoltre essere prevista la messa a dimora di specie arboree ed arbustive autoctone quali elementi di mitigazione. Infatti nella progettazione-realizzazione delle aree di parcheggio, l'adozione di apparati vegetali risponde, oltre, alle esigenze di schermare, ombreggiare e proteggere, anche all’esigenza di assicurare una sistemazione paesaggistica-ambientale adeguata all'area nella quale il parcheggio insiste. Nella selezione delle specie arboree - oltre ai consueti aspetti di clima, soleggiamento, compatibilità interna tra le essenze, esigenze igrometriche e microambientali, ecc. - occorre valutare i seguenti aspetti:  buona resistenza dell'essenza ai fattori inquinanti causati dai gas di scarico;  ridotte esigenze di cura e manutenzione (impianti ecologicamente autosufficienti);  assenza di produzioni viscose ed imbrattanti (foglie, bacche o frutti resinosi, oleosi e simili);  ridotta perdita stagionale di fogliame (essenze sempreverdi), che potrebbe intasare i sistemi di allontanamento e smaltimento delle acque meteoriche;  apparati radicali tali da non costituire pregiudizio per le opere di pavimentazione contigue o per le strutture  adeguata superficie e configurazione dell'ambito di pertinenza e imbibimento delle essenze, ed eventuale protezione dello stesso mediante opportuni dissuasori. 32

Per le nuove aree a parcheggio è prevista una dotazione minima di un albero ogni 6 posti auto. Nei parcheggi con superficie superiore a 200 mq è prevista una dotazione minima di verde di pertinenza di 5 mq ogni 15 mq di parcheggio. Inoltre, il 50% della superficie a verde deve essere piantumata con vegetazione arborea ed arbustiva. Il 30% della vegetazione arborea deve essere rappresentata da individui di grande taglia. Nei parcheggi di superficie superiore o uguale a 1000 mq, la continuità degli spazi occupati dai mezzi deve essere intervallata da fasce di superficie a verde piantumata con vegetazione arborea ed arbustiva con sesto impianto irregolare.

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3. - PROPOSTA DI UN PROGETTO SOSTENIBILE.

La realizzazione del parco commerciale si inserisce in un processo di trasformazione della porzione di territorio ad Est del comune di Paterno

Il riutilizzo dell’area oggetto di intervento, con l’inserimento di un insieme di funzioni integrate e di spazi di uso pubblico, consente di stabilire nuovi scambi e relazioni con la stessa Paterno e non solo. Gli edifici in progetto hanno un’altezza limitata e sono organizzati intorno a uno spazio di uso pubblico centrale rispetto al quale il mix funzionale di attività commerciali di vario tipo e terziarie contribuisce a definire un senso di urbanità che il PCE persegue.

La sistemazione della viabilità al contorno, la creazione di una piazza di uso pubblico, la definizione di percorsi pedonali , la dotazione di parcheggi, la creazione di una serie di aree verdi avranno come effetto un significativo miglioramento anche percettivo dello spazio pubblico esterno. La realizzazione di attrezzature private di interesse collettivo si inserisce nell’obiettivo di qualificare in modo significativo la direttrice Paterno-Galaino di accesso al Comune, intervenendo su un’area inutilizzata sotto l’aspetto delle colture agricole, in parte compromessa dalla presenza di attività industriali e a contatto con l’asse viario della SS 598.

La creazione di un parco commerciale con vaste superfici a verde costituisce un elemento di valorizzazione del contesto paesaggistico. Gli interventi previsti assumono in questo senso il valore di attribuire una nuova riconoscibilità e identità urbana ad aree periurbane marginali . Si segnalano in particolare, rispetto alla totalità delle aree interessate del PCE (mq72065,61) le seguenti consistenze percentuali:

-superfici a verde di uso privato del parco commerciale = mq 8774= 12 %

- superfici a verde di mitigazione = mq 4363 = 6 %

- superfici a verde pubblico = mq 11922 = 16 ,5%

-superfici totali a verde = mq 25059 = 34,7 %

La progettazione del P.C.E risponde ai criteri di sostenibilità che sono stati adottati quali principi cardine della proposta. La scelta dei materiali deve rispondere quindi all’esigenza di ridurre l’impatto del costruire sull’ambiente, privilegiando l’impiego di materiali biocompatibili ed

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ecosostenibili, leggeri, flessibili, smontabili e sostituibili per consentire i vantaggi del design modulare ottenuto con materiale sostenibile.

IL progetto prevede anche un sistema di raccolta delle acque meteoriche che può essere utilizzata oltre che per gli usi quotidiani degli edifici anche per l’irrigazione del verde pubblico che rappresenta, come indicato nel precedente paragrafo, circa il 35% della superficie totale.

Sistema costruttivo

Il sistema costruttivo proposto è quello del tipo prefabbricato in legno . L’uso di tale sistema , non solo consente di ottenere strutture con prestazioni energetiche molto alte in modo semplice ed economicamente equo ma assicura tempi di realizzazione molto brevi ed un’ottima organizzazione del cantiere. I tempi di cantiere si riducono, così come i rifiuti prodotti, il rumore e gli imprevisti a tutto vantaggio del comfort e della qualità finale.

ENERGY STRATEGY

Il progetto prevede il ricorso a fonti energetiche sostenibili quali la geotermia, la biomassa ed il fotovoltaico che vengono utilizzate in un sistema integrato ottimizzandone l’impiego in sequenza a seconda della loro efficienza.

La strategia energetica sostenibile che si intende adottare prevede:

1) Riduzione del fabbisogno energetico con massima performance dell’involucro edilizio

2) Massima efficienza di funzionamento degli impianti.

CERTIFICAZIONE ENERGETICA

In virtu’ delle caratteristiche specifiche dell’opera, il progetto definito secondo i criteri di massimo livello di sostenibilità intende proporsi per il conseguimento della certificazione Leed.

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Stralcio Studio Consorzio di Bonifica Alta Val D’agri Villa D’Agri Scenario di rischio di riferimento collasso diga Marsico Nuovo

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Influenza del Piano su altri Piani, inclusi quelli Gerarchicamente Ordinati

Per stabilire in quale misura il presente piano incide su altri piani compreso quelli gerarchicamente ordinati è opportuno fare riferimento alla programmazione di Area Vasta e citare gli Obbiettivi e le Strategie di Sviluppo Locale definiti dai Piani sovraordinati, quale Il Piano Strutturale della Provincia di Potenza. Intanto l’area del Piano che trattasi non è interessata da particolari interventi puntuali ma è comunque inserita in un più vasto programma di assetto territoriale e di distribuzione delle risorse, nonché contemplata nelle Strategie e Obbiettivi tratti della Carta Regionale dei Suoli (CRS) e del PSP, quali:  La Tutela il Territorio Aperto, per le sue caratteristiche ambientali, naturalistiche, paesaggistiche e agricole di pregio;  La Tutela e Valorizzare il Patrimonio Culturale ed Ambientale, per la salvaguardia delle Valenze Ambientali con un efficiente uso delle risorse;  Il Contenimento del Consumo di suolo, Orientando la localizzazione delle nuove espansioni insediative verso zone a maggiore compatibilità ambientale, razionalizzando così il consumo di territorio libero. (Tutti Obbiettivi,questi, assonanti con quelli della la Legge Regione Basilicata n. 23 del 1999, Tutela e Governo del Territorio). Oltre a quanto sopra citato bisogna considerare altri sistemi oggetti di pianificazione quali: - sistema Naturalistico Ambientale; - sistema Insediativo; - sistema Relazionale. Il primo comprende tutto il territorio, ad esclusione delle aree urbane e delle reti afferenti all’armatura urbana (gas, acqua, elettricità, telefono, ecc.). Il secondo si riferisce all’ambito urbano e periurbano e ai sistemi produttivi industriali. Il terzo costituisce tutte le reti che mettono in relazione il sistema urbanistico. A questo proposito bisogna considerare che Il territorio del Comune di Paterno ha un ruolo chiave come Cerniera tra la Val d’ Agri e il Vallo di Diano, cosi come sottolineato dal Piano Strutturale Provinciale (PSP) dove è previsto il potenziamento dell’ Asse “Trasversale A3 Agrina ”. Infatti proprio in virtù della posizione strategica l'area in esame come " realtà di territorio cerniera", è

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soggetta a potenziamento in un quadro di dimensionamento delle strutture di accoglienza, per lo sport, per il tempo libero , per la cultura e per il commercio in chiave intercomunale con le comunità limitrofe del Vallo di Diano e quindi in generale, tra più ambiti territoriali. Tutto questo è sintetizzato nelle previsioni del PS come "Ambito Urbano Strategico" In ogni caso, a parte le precedenti considerazioni, in ultima analisi il Piano Commerciale si inserisce difatto nel fabbisogno di attività commerciali stabilite dal Piano di Fabbricazione vigente.

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La Pertinenza del Piano per l'Integrazione delle Considerazioni Ambientali, al fine di Promuovere lo sviluppo Sostenibile.

Nella fase istruttoria del "Rapporto Ambientale Preliminare", è fondamentale effettuare la comparazione degli Obbiettivi di Sostenibilità Ambientale con il Piano da attuare e cioè verificare l’effettiva applicazione dei principi dello sviluppo sostenibile ed equilibrato del territorio per lo scenario futuro, compatibilmente con le risorse impiegate. Rivestono, a questo punto fondamentale importanza, gli obbiettivi di protezione ambientale derivanti dalle normative comunitarie, ovvero :  Manuale per la Valutazione Ambientale dei Piano di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi Strutturali UE (Commissione Europea DGXI Ambiente, Sicurezza Nucleare e Protezione Civile, agosto 1988);  Obbiettivi del Consiglio Europeo di Barcellona 2002;  Obbiettivi della Strategia di azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (Del CIPE 02/08/2002);  Obbiettivi desunti dalla L. Reg. n. 23/1999;  Obbiettivi del Piano Strutturale Provincia di Potenza;  Linee di orientamento della Variante al Programma di Fabbricazione. Nel caso specifico nell'elenco manca il Piano Territoriale Regionale in quanto la Regione Basilicata, allo stato non si è ancora dotata di questo strumento urbanistico. Quindi per l'attuazione di una politica di sviluppo locale, nel caso in esame ci si conforma a quanto dettato dal Piano Strutturale Provincia di Potenza e dalla L.R. Basilicata n. 23/1999, ovvero alle seguenti linee guida:  Minimizzazione dell’ utilizzo delle risorse non rinnovabili;  Mantenimento e miglioramento del suolo e delle risorse idriche;  Mantenimento e miglioramento del patrimonio storico e culturale;  Mantenimento e miglioramento della qualità dell’ ambiente locale;  Mantenimento e miglioramento dell’ integrità del paesaggio;  Miglioramento della protezione del suolo dai rischi idrogeologici.

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Nello studio e nella elaborazione del Piano sono altresì state poste alla base le seguenti premesse e considerazioni :  Rispetto degli standard urbanistici delle volumetrie e delle altezze in conformità agli strumenti urbanisti comunali nella logica della ottimizzazione dei suoli;  Inserimento del Piano all’ interno del Bilancio Urbanistico nel rispetto degli standard per le attrezzature commerciali e il tempo libero, perseguendo obbiettivo di pianificazione che tende a salvaguardare il territorio sia per quanto riguarda l'edilizia diffusa in modo convulsivo e speculativa che il consumo stesso del suolo;  Adeguamento dell'attuale rete stradale, relativamente all'accesso al Lotto e potenziamento della viabilità esistente, con spazi appropriati per i percorsi carrabili, con aree di sosta per gli autoveicoli e la sistemazione della pista ciclabile tangente all’area di intervento;  Adozione di impianti tecnologici tesi al risparmio energetico e che utilizzeranno in modo prevalente fonti di energia rinnovabili quali, fotovoltaica, geotermica e eolica;  Il nuovo nucleo commerciale verrà dotato di apposite rete fognaria, che andrà a collegarsi con la rete comunale;  Previsione di vasche di raccolta per le acque meteoriche, per l’ irrigazione del verde, e come riserva d’ acqua non potabile;  Per il contenimento dei consumi energetici, è previsto un sistema integrato tra la ventilazione naturale, disposizione degli ambienti secondo l'orientamento eliotermico e la messa in opera di pannelli e materiali isolanti ad alta efficienza;  I moduli di progetto verranno posti parzialmente su pilotis,ovvero sopra elevati da piano di campagna in modo di sfruttare il piano terra per i posti auto, conservando così la naturale permeabilità dei suoli. Questa soluzione è anche una misura preventiva in caso di esondazione come rimarcato in precedenza;  L’area residuale del lotto, non impiegata dai moduli progettuali e dagli standard, sarà sistemata con la piantumazione di essenze arboree autoctone, salici, ontani, robinie, pioppi, tamerici, e cosi via;  Verrà realizzata una quinta arborea, tra la strada e l’ area del lotto, per separare la strada dalle attività svolte all’ interno del piano commerciale.

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Problemi Ambientali pertinenti il Piano Commerciale

Elementi di criticità del Piano

 Sistema Suolo - la natura geologica del suol, di tipo limosa argillosa si estende fino alla profondità di 20 ml circa dal piano di campagna; la presenza di falde acquifere a piccola profondità e la lieve pendenza del terreno non favoriscono il drenaggio delle acque meteoriche, pertanto nei periodi di forti, intense e prolungate precipitazioni si potrebbe verificare un innalzamento della piezometrica fino al livello di campagna , ovvero dei ristagni di acqua;  Al Sistema Urbano - L'intervento di cui trattasi per le sue caratteristiche induce i seguenti fattori di criticità:  La pressione antropica sul territorio;  I movimenti di terra, anche se moderati;  Il consumo di suolo;  I consumi energetici;  I consumi relativi alla risorsa idrica;  Incremento del traffico veicolare;  La produzione di rifiuti solidi urbani;  Emissioni sonore;  Regimazione delle acque di ruscellamento;

Mentre non ci saranno interazioni, ovvero:  Con le qualità ambientali e paesaggistiche dell’ area, del nucleo abitato, del centro storico di Paterno e con la fascia pedecollinare;  Con aree verdi marginali, costituite da vegetazione arborata, degli insediamenti collinari, dei comuni limitrofi;  Non sono da considerarsi rilevanti i problemi relativi alle acque di ruscellamento, in quanto nel progetto sono previste ampie misure di compensazione, quali una naturale pendenza del terreno con la raccolta delle acque in apposite canalette confluenti in vasche di laminazione; 44

 L’ area in esame non ricade in nessun vincolo;  Nelle immediate vicinanze dell’area non vi sono aree di particolare rilevanza ambientale, culturale e paesaggistica, quali Zone designate come di Protezione Speciale, per la conservazione di uccelli selvatici, e quelli classificati, come Siti di Importanza Comunitaria, per la protezione degli habitat naturali, e della flora e della fauna selvatica, nonchè di territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità;  Non sono di rilevanti le modifiche al naturale andamento orografico del terreno per l’ esecuzione degli interventi, in quanto la pendenza del lotto risulta 3%.  Si prevedono tutte le opere necessarie per lasciare inalterate le caratteristiche dei terreni adiacenti;  Non vi sono interazioni tra le aree protette designate dal Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese ed i progetti in corso, per la distanza notevole intercorrente, per la tipologia di interventi da realizzare e per la conformazione orografica del terreno;  Non sono comprese nel Piano Commerciale attività dannose alla salute umana, né per tipologia né per dimensioni. Non si prevedono attività che impiegano materiali tossici né sono contemplate attività con emissioni nocive in atmosfera;  Nel Piano Commerciale sono considerate attività e tipologie merceologiche, così come prevede il Piano di Fabbricazione Comunale ed in conformità con la Legge Regionale, per la vendita al dettaglio ed all’ ingrosso ( L.R. n. 19/1999- Disciplina del commercio al dettaglio su aree private in sede fissa e su aree pubbliche);  Per quanto riguarda la produzione di rifiuti soli urbani, le attività si adegueranno al Piano di raccolta differenziata del Comune di Paterno ed in più nel progetto è prevista la realizzazione di un isola ecologica per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti prodotti; In conclusione, si ritiene, che non esistono fattori ambientali tali da mettere pregiudicare il "Piano", sia nella fase di costruzione che nella fase di conduzione.

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La Rilevanza del Piano per l’ Attuazione della Normativa Comunitaria nel Settore dell’ Ambiente

Da quanto esposto Il Piano Commerciale essendo per sua natura e dimensione contenuto ha connotazione strettamente locale, non interferisce con l’attuazione della normativa comunitaria nel settore ambientale e rapportandolo a livello nazionale e regionale rispetta i piani di settore e quelli locali, quali il PSP ed il Piano di Fabbricazione Comunale. In oltre per ciò che concerne le sue incidenze sulle risorse e sui sottosistemi vengono elencate le seguenti considerazioni:  Sistema Idrico Il Piano prevede, secondo quanto stabilito dal D. Lgs. 152/2006, che il sistema di raccolta delle acque reflue relativo agli usi ed i consumi, sia integrato col sistema fognario comunale, nei modi stabiliti dal Regolamento Comunale e così dicasi per la fornitura e l'approvvigionamento di acqua potabile. E' presente infatti in loco una rete idrica capillare gestita dal'Ente Acquedotto Lucano.

 Sistema Suolo Il Suolo è di gran lunga la risorsa più impegnata dal progetto, difatti vi è una trasformazione di suolo da "seminativo" ad "urbano". Tuttavia bisogna rileva a tale proposito che il territorio in esame non è utilizzato per la produzione agricola intensiva e di alto pregio e tra l'altro, molti campi versano nello stato di abbandono e non ha valenza di pregio paesaggistico. Nella redazione del progetto è stata posta maggiore attenzione alla preservazione di tale risorsa dato il notevole impatto conseguente alla realizzazione dei manufatti. Si è cercato infatti, di minimizzare la cementificazione e conseguente impermeabilizzazione del terreno. La soluzione di utilizzare opere di ingegneria naturalistica sicuramente permetterà di preservare le caratteristiche geologiche e idrogeologiche del sito.

 Sistema Aria Sicuramente il sistema aria e la sua qualità è tra i problemi maggiormente affrontati e discussi in materia ambientale sia dalle direttive comunitarie che a livello nazionale.

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Difatti, con il Protocollo di Kyoto del 1977 ed altre direttive comunitarie, recepite e ratificate in Italia con il Decr. L. n. 120/2002 e successivamente con il Decr. Leg. n. 216/2006, sono stati stabiliti i parametri comuni per la riduzione delle emissioni in atmosfera ai fini della mitigazione dell'effetto serra. Nel nostro caso è da rilevare che non si presentano problematiche del tipo anzi citate , sia per la tipologia dell'insediamento che per le attività previste dal piano stesso . Gli aspetti impattanti dal punto di vista delle emissioni sono strettamente limitati all'aumento del traffico veicolare connesso alle attività commerciali e alle emissioni dei gas di combustione delle centrali termiche per il riscaldamento degli ambienti. A questo proposito si considera che l'energia è fornita dalla combustione del metano di cui ala zona è fornita tramite una rete capillare di distribuzione locale. Tuttavia nella filosofia del risparmio energetico e l'impiego di risorse alternative rinnovabili, si pensa di mettere in opera opportuni isolamenti contro le dispersioni di calore e introdurre fonti energetiche naturali come il fotovoltaico, piccoli impianti eolici e geotermici a bassa entalpia.

 Sistema Energetico: Data la valenza del Piano a carattere locale l'incidenza, per la sua modesta entità, va sicuramente rapportata a livello locale e provinciale. Si sottolinea comunque che nonostante in progetto siano previsti sistemi di produzione e sfruttamento di energia da fonti rinnovabili, quali il geotermico, il solare e eolico, le attività svolte all’ interno dell'insediamento, saranno comunque garantite dall’ approvvigionamento energetico tradizionale cioè dalla rete di distribuzione locale.

 Inquinamento Acustico: Il Comune di Paterno ad oggi non è ha ancora elaborato un Piano di Zonizzazione Acustica, cosi come prevedono le normative nazionali DEcr. Leg. n. 447/1995 e s.m.i., Tuttavia bisogna rilevare che dal punto di vista acustico il Piano non ha rilevanza né a livello regionale né nazionale ma riveste un’ importanza solo a livello locale e le attività in previsione dal punto di vista delle emissioni sonore certamente non superano 50 DB diurni e 40 notturni. Per maggiore sicurezza e per isolare acusticamente tutto l'insediamento il progetto prevede una sorta di barriera di quinte arboree, sia lungo l’ asse Galaino Paterno, che lungo la viabilità di distribuzione interna lì dove è possibile.

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 Sistema Rifiuti: La pressione antropica e la realizzazione di nuove imprese commerciali provocheranno un aumento della produzione dei rifiuti solidi urbani. Di certo non si può parlare di carico nazionale, ma solo a scala locale e regionale. Sebbene si parli di una utenza mista commerciale con varie classi merceologiche, non vi sono in ogni caso produzioni di rifiuti tossici o radioattivi, speciali o dannosi per l’ uomo, ma rientrano nel carico del sistema locale di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Sempre in linea con D.L. 152/2006 e la Legge Regione Basilicata n. 6/2001 con il relativo Piano di Gestione Rifiuti, anche il Comune di Paterno, attraverso l’ emanazione di un bando di gara per la gestione e la raccolta dei rifiuti, si è dotato del Piano di Raccolta Differenziata Porta a Porta.

 La Biodiversità: Per quanto riguarda la biodiversità, il Piano non ha alcuna interazione con le direttive comunitarie ne’ con le convenzioni, quali la "Convenzione di Ramsar" per le zone umide, la " Direttiva Uccelli " per la conservazione degli Uccelli Selvatici, la " Direttiva Habitat" per la conservazione degli habitat naturali e semi naturali , della flora e della fauna selvatica, difatti, l’area oggetto di studio, non presenta nelle immediate vicinanze zone designate come a "protezione speciale", ne’ siti di importanza comunitaria, ne’ territori con produzione agricole di particolare qualità e tipicità;

 Il Sistema Paesaggio: Non vi sono interazioni tra le aree protette, designate dal Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese, infatti il Piano, per la distanza notevole intercorrente, per la tipologia di interventi da realizzare e per la conformazione orografica del terreno, non avrà alcuna interazione con le qualità ambientali e paesaggistiche del nucleo più consolidato del centro storico di Paterno, né con i rilievi collinari isolati e con le essenze arboree tipiche del Parco.

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Caratteristiche degli Impatti e delle Aree Interessate

Le caratteristiche fisiche e le qualità ambientali dell’ area interessata dal progetto, sono state ampiamente contemplate nei documenti appresso elencati e più volte richiamati nei paragrafi precedenti, quali : Piano Stralcio dell’ Autorità Interregionale di Bacino della Basilicata, Documento Redatto dal Consorzio di Bonifica Alta Val D’ Agri, Piano della Protezione Civile , Piano Strutturale Provinciale e Variante al Piano di Fabbricazione. Altre caratteristiche puntuali sono descritte nelle relazione Geologica allegata agli elaborati di progetto. Per una rapida lettura delle caratteristiche indicate è opportuno presentare il quadro schematico a seguire :  Il Lotto di intervento si inserisce nell’ utilizzazione del territorio comunale di Paterno, nella sua razionalizzazione delle risorse come stabilito dal Programma di Fabbricazione e in particolare in un contesto che presenta insediamenti produttivi sparsi di recente costruzione e unità residenziali unifamiliari anch'esse a carattere sparso, con una conseguente radicale alterazione della morfologia dei luoghi e delle attività colturali presenti;  Il Nucleo urbano originario, quale struttura insediativa originaria di impianto antico consolidato, compiuto nella sua struttura tipologia insediativa rimane sostanzialmente inalterato;  Le aree tutelate del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese, non avranno alcuna interferenza con i lavori da eseguirsi per il piano;  Le aree verdi marginali, e le fasce di vegetazione arborata, presenti alla base del tessuto pedecollinare, non saranno interessate dagli interventi;  I territori agricoli limitrofi e periurbani, incuneati tra i sistemi abitativi, caratterizzati da seminativi, non saranno, in alcun modo, interessate dagli interventi;  I rilievi collinari isolati e montuosi non saranno in alcun modo interessati dagli interventi;  La componente ambientale maggiormente interessata è l’ uso del suolo;  Non si registrano fonti di inquinamento dei suoli.

L'individuazione dei possibili impatti e le relative tipologie sono in stretta relazione con le opere che li generano nonché con le loro specifiche finalità. E' opportuno dunque conoscere : 49

 Il grado di integrazione nelle priorità e nella strategia della dimensione ambientale e dello sviluppo sostenibile;  La durata la frequenza e la reversibilità degli impatti,  I probabili effetti di piano sulle risorse essenziali;  I probabili effetti di piano, in particolare,in termini economici e di competitività;

Sinteticamente gli impatti cui bisogna far fronte possono essere così riassunti:

 Incremento della pressione antropica sul territorio;  Movimenti di terra;  Consumo di suolo;  Consumi energetici;  Consumi della risorsa idrica;  Incremento della produzione dei rifiuti solidi urbani;  Incremento di traffico veicolare;  Incremento relativo delle emissioni sonore;  Incremento relativo di emissione in atmosfera;  Incidenza sul sistema urbano nelle componenti architettoniche e paesaggistiche.

Misure di Mitigazione e Compensazione degli Impatti.

Il processo di analisi della redazione del Rapporto Preliminare Ambientale ha l’obbiettivo di analizzare il progetto in relazione alle componenti ambientali, per evidenziare ogni impatto negativo generato dal Piano,ai fini di attenuare e mitigare le significatività degli stessi, e allo stesso tempo individuare e massimizzare gli impatti positivi e quindi valorizzare gli aspetti ambientali. Le misure di mitigazione possono essere definite come quelle azioni, che riducono, riparano o compensano gli impatti di piano decritti nei precedenti paragrafi. Tutto ciò costituisce un manuale di riferimento in cui vengono esplicati i vincoli ineludibili alla base della progettazione esecutiva delle opere previste nell'insediamento. 50

Attesa l’ineludibilità della presenza degli impatti che insediamenti di tal tipo generano, di seguito vengono descritte le opere, gli accorgimenti e le azioni tese a mitigarli: - Realizzazione di quinte arboree, per la protezione dell’ inquinamento atmosferico e per la creazione di barriere antirumore, sia con siepi che con la piantumazione di alberi ad alto fusto lungo la viabilità perimetrale; " Sono previste essenze arboree come Fasce di Protezione stradale e come polmone verde interno dell'insediamento. La soluzione paesaggistica propone la creazione un tipico ambiente fluviale, con salici, pioppi bianchi e cipressino, tamerici, frassini, roverelle, robinie, ontani, querce, frassini, gelsi, corniolo e cosi via. Oltre a ciò si può aggiungere una vegetazione arbustiva tappezzante. Questo sistema oltre a costituire una barriera al rumore costituisce anche una protezione visiva ed acustica. In oltre migliora l’ ombreggiamento e favorire la biodiversità - Cura della viabilità, rotatorie e aiuole spartitraffico stradale. " è prevista la formazione del prato associata o sostituita, da specie vegetali tappezzanti ed ornamentali in composizione. La definizione in sede progettuale di tali spazi dovrà tendere alla massima unitarietà, evitando la frammentazione di minute aiuole o spazi di risulta e favorendo il principi0 del massimo accorpamento possibile. In particolare per le rotatorie dovrà essere previsto l’impianto di vegetazione rada con essenze ornamentali tappezzanti nella parte centrale, mentre nelle cornici esterne potranno essere impiantate essenze arbustive in coerenza ed in continuità con le alberature già presenti al contorno." - Risparmio energetico e protezione acustica. " Utilizzo dei materiali con elevata capacità isolante, fonoassorbente ed ecocompatibile, al fine di perseguire una qualità edilizia ottimale, sia per la salute che per il confort e del decoro urbano." - Riduzione dell’ inquinamento luminoso causato dagli impianti di illuminazione. " ci si attiene alle prescrizioni della normativa vigente. nazionale e regionale". - Impatto paesaggistico. " studio delle tipologie e morfologie progettuali, al fine di minimizzare ed omogeneizzare l’impatto percettivo delle nuove costruzioni".

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- Tutela della risorsa idrica. " Realizzazione di vasche di raccolta e depurazione delle acque piovane, al fine del loro riutilizzo per usi non potabili, quale l’ irrigazione del verde. Individuazione delle tecnologie più adeguate per gestire l’incremento dei deflussi superficiali delle acque meteoriche".

- Inquinamento dei corpi idrici. " Esame delle caratteristiche qualitative e quantitative degli scarichi provenienti dal nuovo insediamento e successivo trattamento delle acque bianche e nere tramite idonei sistemi di depurazione, prima dell’ immissione in fogna comunale". - Inquinamento atmosferico. " Scelta dell'utilizzo di fonti di energie alternative e rinnovabili, quali il geotermico, il solare. Realizzazione di un polmone a verde".

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Corrispondenza tra i contenuti del Rapporto AmbientalePreliminare ed i Criteri dell’ All. I del Decr. Lg. n. 4/2008.

Criteri dell’ All. I del Contenuti del Rapporto Ambientale Decr. Leg. n. 4/2008. Preliminare. 1. Caratteristiche del Piano, tenendo conto, dei seguenti elementi:  In quale misura il Piano stabilisce un quadro Il Piano è Esecutivo, relativo a scelte di di riferimento per progetti di altre attività, o per quanto pianificazione (riguardo l’ ubicazione, la natura, le riguarda l’ ubicazione, la natura, le dimensioni e le dimensioni), operate in sede di Piano di Fabbricazione. condizioni operative o attraverso la ripartizione delle Nel presente Rapporto sono state analizzate le scelte risorse. urbanistiche e progettuali del Piano Commerciale CM1, che interessano l’ uso di risorse ed aspetti ambientali.  In quale misura il Piano influenza altri piani o Il Piano Commerciale CM1 non influenza altri programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati. piano o programmi: è stato verificato che, le scelte progettuali fossero in linea con le indicazioni dei piani ambientali settoriali, e che fossero rispettate le indicazioni ambientali del PSP.  La pertinenza del Piano o del Programma per Nel Piano Commerciale CM1, le considerazioni l’ integrazione delle considerazioni ambientali, al fine ambientali possono essere integrate a livello di scala di promuovere lo sviluppo sostenibile. progettuale dell’ intervento; sono state analizzate gli impatti attesi dalle scelte progettuali e le mitigazioni previste.  Problemi Ambientali attinenti al Piano. Sulla base del quadro dello stato ambientale sono state considerate le scelte di Piano.  La rilevanza del Piano per l’ Attuazione della Il Piano Commerciale CM1 ha rilevanza su scala Normativa Comunitaria nel Settore dell’ Ambiente (ad locale, comunale, al massimo provinciale. es. connessi alla gestione dei rifiuti, o alla protezione delle acque, ecc.) 2. Caratteristiche degli Impatti e delle aree che possono essere interessate tenendo conto:  Probabilità, durata frequenza e reversibilità Sono stati individuati e caratterizzati qualitativamente degli impatti; pressioni ed impatti attesi dalla realizzazione del  Carattere cumulativo degli impatti; P.C.CM1. Relativamente alla salute umana, è stato considerato, oltre all’ impatto atteso dalla realizzazione del P.C.CM1, l’ impatto subito dalle future attività da insediare con il relativo carico urbanistico, nell’ area in riferimento alla salubrità dell’ intorno.  Natura Transfrontaliera degli impianti. Nessuna.

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 Rischi per la salute umana o per l’ Ambiente Esclusi

 Entità ed estensione nello spazio degli E’ stata individuata l’ area di influenza del Piano impatti (area geografica e popolazione potenzialmente quale a scala locale. interessate).  Valore e Vulnerabilità dell’ area che potrebbe Sulla base del Contesto Ambientale descritto nel essere interessata a causa: Rapporto ambientale , sono state verificate sensibilità,  Delle speciali Caratteristiche Naturali o del vulnerabilità e criticità dell’ area di influenza del Piano Patrimonio Culturale; Commerciale CM1.  Del superamento dei livelli di qualità In particolare, sono state considerate le criticità che ambientale o dei valori limite dell’ utilizzo intensivo del potrebbero essere influenzate dalla realizzazione del suolo: Piano: Per la tipologia di intervento e/o per relazioni spaziali. Inoltre, attraverso sopralluoghi, è stata verificata quali potrebbero essere gli elementi di interesse nell’ area.  Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come Esclusa la presenza di aree protette nell’ area di protetti a livello nazionale, comunitario o influenza del Piano. internazionale.

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Tabella Sinottica delle Pressioni sull’ Ambiente, sia in fase di Cantiere, che di Realizzazione.

Categorie di Pressioni: Pressioni: Componente Pressione Fase di Cantiere. Fase di Gestione. Ambientale Risorse Idrica; Consumi risorsa idrica; Acqua; Asportazione di Suolo; Impermeabilizzazione di Suolo; Consumi: Impermeabilizzazione di suolo; Risorse Energetiche. suolo; Consumi energetici; Scavi. Perdita di Naturalità. Emissioni da mezzi di Emissioni da aumento di Aria; cantiere; traffico veicolare locale; Acqua;

Emissioni da rumore per Emissioni da Ambiente fisico; macchine di cantiere; riscaldamento; Salute Umana; Vibrazioni e da Produzione acque Ambiente biotico. Emissioni: lavorazioni; reflue; Scarichi idrici temporanei. Inquinamento luminoso; Rumore e vibrazioni da aumento di traffico veicolare locale. Accumuli di materiali; Volumi fuori terra delle Paesaggio. Deposito di materiali di opere edili. Ingombri: scavo Rifiuti Solidi Urbani; Aumento del degrado di Ecosistemi (zona di Aumento di rifiuti nelle "artificializzazione" del margine tra edificato Interferenze: aree di cantiere. territorio; ed ecosistemi) Aumento rifiuti urbani.

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Confronto tra gli obbiettivi della Strategia d’azione Obbiettivi Specifici ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia e quelli del Piano Commerciale CM1 di Paterno Aumento di efficienza del parco Gli obbiettivi del PC Termoelettrico contemplano interventi finalizzati alla riduzione delle emissioni.

Riduzione dei consumi energetici La razionalizzazione dell’impianto nel settore dei trasporti previsto può contribuire alla riduzione dei consumi.

Incremento produzione di energia Nelle Norme Attuative si da fonti rinnovabili; prevedono premialità per gli Utilizzazione di biocarburanti interventi che utilizzano fonti nelle benzine e nei gasoli; rinnovabili Attuazione del recupero biogas per l’approvvigionamento di nelle discariche esistenti. energia.

Riduzione consumi energetici nei settori industriale, abitativo, Nelle Norme Attuative si terziario; prevedono Riduzione delle emissioni Riduzione perdite termiche dagli premialità per gli interventi che nazionali dei gas serra del edifici nuovi/esistenti. utilizzano fonti rinnovabili per 6,5% rispetto al 1990, nel l’approvvigionamento di energia. periodo tra il 2008 e il 2012 Riduzione delle emissioni nei Considerata la dimensione fisica settori non energetici; del Piano ed i suoi obbiettivi Aumento della penetrazione del possono prevedersi interventi gas naturale negli usi civili e efficaci finalizzati alla riduzione industriali; delle emissioni Abbattimento delle emissioni di N2O da processi industriali; Abbattimento emissioni di CH4 dalle discariche; Riciclaggio e recupero energetico dai rifiuti; Abbattimento emissioni di CH4 dagli allevamenti agricoli; Riduzione emissioni di HFC, PFC, SF6 da processi industriali e apparecchiature. Assorbimento di CO2 dalle Obbiettivo che rientra in minima foreste e dai suoli. tra le competenze del Piano. Partecipazione a programmi di Obbiettivo che non rientra tra le cooperazione nell’ambito dei competenze del Piano. meccanismi flessibili di Kyoto.

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Conclusioni

Dall'analisi del Rapporto Preliminare Ambientale esplicitato nei paragrafi precedenti si evince quali siano i possibili impatti associati all'insediamento del piano in oggetto, come all’interno di esso siano stati considerati gli obbiettivi e le strategie di sviluppo locale e come è resa possibile l'eventuale compensazione degli impatti detti. Va inoltre rimarcato che il presente "Rapporto Preliminare" relativo al "Piano Commerciale CM1" che trattasi è stato redatto al fine di provvedere alle opportune verifiche di adempimento alle prescrizioni previste ai sensi degli art. 6, 3 e 12 del Decr. Leg. n. 4/2008, Allegato I e considerato che tale normativa all’ art. 6, specifica i piani da sottoporre a V.A.S. ed all’art.12 norma la "Verifica di Assoggettabilità alla stessa procedura ", individuando "l’Autorità Competente" cui compete il provvedimento di verifica e che scopo della Verifica di Assoggettabilità è la decisione di sottoporre o meno il Piano alla V.A.S. , la presente relazione si pone all'attenzione delle autorità individuate nel Comune di Paterno di quale soggetto promotore e la Regione Basilicata _ Settore ambiente quale Autorità Competente.

Il Professionista Incaricato Arch. Roberto Lagrutta

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