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Comune di (Potenza) 1 Regolamento urbanistico

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1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Il Comune di Calvello è collocato in una zona interna della Provincia di Potenza. Ha un territorio esteso per 105 kmq con una densità territoriale di 22 abitanti per Kmq. Confina a nord e a nord-est con i Comuni di Abriola e Anzi, ad est con Laurenzana, a sud con , a sud-est con e a sud-ovest con Marsiconuovo. Fa parte della Comunità Montana Alto Sauro Calastra e dell’area PIT dell’Alto . I collegamenti principali sono assicurati dalle strade provinciali Potenza- Pignola-Abriola-Calvello, Calvello Marsicovetere e Calvello –Laurenzana – Camastra- SS Basentana. Quest’ultima arteria, collegando il paese con la Basentana, rappresenta il più agevole collegamento con la viabilità regionale ed extra regionale. Le altre strade assumono un valore più propriamente interno, anche se, i recenti sviluppi legati allo sfruttamento petrolifero, hanno collocato la viabilità di collegamento con la Val d’Agri su un piano di grande importanza.

1.a Le prospettive territoriali introdotte dal PSSE della Comunità Montana Alto Sauro Camastra Il PSSE della Comunità Montana Alto Sauro Camastra pone, tra i suoi obiettivi, quello del completamento della Saurina rispetto al quale si stanno discutendo diverse opzioni. Il Piano sottolinea che quale che sia la scelta progettuale definitiva della Saurina, il tratto di S.P. 32 da Bivio Calvello alla Saurina stessa andrà comunque migliorato, divenendo bretella di collegamento fra la Saurina, il nodo Camastra, Calvello ed Abriola. Il Piano

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Relazione medesimo individua, tra gli assi di secondo livello, il collegamento Camastra – Abriola – Pierfaone, di cui sono necessari ultimazione e miglioramenti.

1.a1 L’estrazione petrolifera Nella zona del Camastra, in special modo in territorio di Calvello, sono ubicati numerosi pozzi petroliferi per i quali è prevista la confluenza nel Centro Oli di Viggiano. Le problematiche fondamentali sono riconducibili sommariamente a: • Riduzione al minimo e monitoraggio di controllo delle emissioni inquinanti, sia durante le prove di produzione che durante lo sfruttamento vero e proprio. • Interventi di ripristino e/o di risanamento ambientale per i siti di tutte le postazioni, quelle sfruttate e non. Eventuale individuazione di aree per lo stoccaggio e per un primo trattamento dell’olio nella zona della Val Camastra. L’elevato numero di pozzi presenti nella Val Camastra e nel territorio di Calvello in particolare e le postazioni di produzione, hanno più volte posto l’interrogativo circa la opportunità di prevedere in zona un ulteriore Centro Oli distinto da quello di Viggiano (oltre che, ovviamente, da quello di Corleto), utilizzando la metodologia delle linee guida applicate per il caso di Corleto. E’ da considerare che i pozzi siti nell’area del Camastra sono a ridosso della linea di spartiacque tra la valle del Camastra e quella dell’Agri sul versante Nord. Siamo in una zona interamente boscata, con quote oltre i 1000 –1200 metri in buona parte ricadenti nella zona di perimetrazione del Piano Paesistico e, quindi, di elevato valore naturalistico sia fisico che biologico.

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Il collegamento dei pozzi (oggi occupano cinque piattaforme, mentre un’altra è in corso di realizzazione) con il Centro Oli di Viggiano comporta un notevole vulnus in termini ambientali, oltre a possibili gravi conseguenze per eventuali malaugurati incidenti, dovendo i tracciati per forza di cose svilupparsi tutti in quota ed in massima parte in aree particolarmente vulnerabili. Per quanto riguarda quindi le modalità realizzative degli oleodotti di adduzione dai pozzi al recapito previsto e da qui in poi, occorre comunque che i tracciati rispettino rigorosamente le compatibilità ambientali, evitando sia le aree di interesse naturalistico e biologico che le aree più vulnerabili in caso di incidenti. Sembra il caso, per attività che siano localizzate in zone con tali caratteristiche, di procedere con maggiore attenzione alla valutazione del rapporto costi – benefici (economico ed ambientale) per soluzioni alternative che valutino tutte le ipotesi possibili. L’estrazione petrolifera va riguardata comunque, specie per le aree del Camastra, come un sacrificio temporaneo per l’interesse nazionale ed apportatore di benefici economici compensativi. Va, infatti, ancora sottolineato che, con la costituzione del Parco della Val d’Agri e con la definizione dei Piani Paesistici di ambito, viene legislativamente sancita la già riconosciuta vocazione naturalistica del territorio (sono comprese zone territorialmente a Calvello). Ne consegue la necessità di aumento dell’impegno teso a far coesistere le peculiarità del territorio con i vantaggi economici offerti dalla attività petrolifera.

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Sembra il caso poi di far riferimento per piccole attività di supporto alla attività petrolifera, purché ambientalmente compatibili, alle aree artigianali presenti nel Camastra (della Comunità Montana e di Calvello). Lo sfruttamento delle risorse petrolifere comporterà un flusso di risorse aggiuntive quantitativamente notevole e temporalmente prolungato, di cui un esempio è l’accordo di programma definito per la Val d’Agri. Si tratta di una occasione storica per Calvello e per i Comuni interessati per rendere stabile nel tempo una prospettiva di sviluppo che altrimenti sarebbe solo temporanea. I principali interventi dovrebbero riguardare un programma di sviluppo sostenibile e concentrarsi su: • Azioni di riequilibrio complessivo del territorio, dal punto di vista ambientale e delle risorse naturali, anche attraverso interventi di sistemazione del suolo con tecniche appropriate, andando oltre la tradizionale forestazione; • Utilizzazione dei poli e delle aree di insediamento produttivo in genere per la installazione di attività non inquinanti collegate all’indotto ed ai servizi necessari per le attività estrattive, con particolare riguardo alle occasioni offerte da Contratto d’area della Provincia di Potenza e Patto Territoriale. • Azioni di qualificazione professionale e di crescita culturale, anche attraverso la localizzazione nell’area di strutture scientifiche connesse alla attività della Fondazione Mattei e la istituzione di Borse di Studio per i giovani dell’area. • Sviluppo e gestione di una rete di monitoraggio ambientale, di tipo generale e non esclusivamente connessa al fenomeno estrattivo.

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• Azioni legate allo sviluppo del Parco, di cui si ribadisce necessità di rapida costituzione tecnico-amministrativa, e delle zone turistiche ricadenti nell’area Comunitaria. • Azioni connesse alla riqualificazione produttiva dei centri storici. • Azioni legate alla istituzione di Centri di eccellenza collegati alla Fondazione Mattei, con borse di studio per i giovani meritevoli. • Azioni di incentivazione alle imprese agricole, a quelle di produzione e di servizi per l’insediamento in aree attrezzate, per l’ampliamento della attività produttiva, per l’aggiornamento dei processi e dei prodotti, per l’espansione di servizi reali. • Azioni per la costituzione di fondi di garanzia per l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese con sede legale e produttiva nel territorio della Comunità Montana.

1.a.2 Lo sviluppo turistico connesso alla valorizzazione/riqualificazione ambientale • Il Patrimonio naturale Obiettivi Costituire un “Sistema Ambiente Integrato” con una serie di servizi ed attrezzature, per la fruizione sia turistica sia degli abitanti dell’area. Progetti mirati alle nuove professioni: • Restauro ambientale • Guardia ecologica • Gestione naturalistica • Rete informativa sulle conoscenze legata al turismo • Costruzione e gestione di percorsi naturalistici con piccole strutture ( musei aperti, parchi robinson, parchi a tema

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Perseguire un Marchio di Qualità Ambientale. Risolvere i problemi gestionali attraverso il coinvolgimento non solo degli enti Pubblici ma anche delle Associazioni e dei privati operanti sul territorio. Progetti mirati basati su: • Gestione partecipata degli agenti economici • Strumenti di concertazione pubblico- privati che mettano in rete opere, servizi, contenitori..

• Il patrimonio culturale 1. Istituzioni culturali Obiettivi Riqualificazione degli elementi presenti sul territorio e messa in rete degli stessi: • Classificazione • Individuazione delle peculiarità o specialismi • Creazione di sezioni Territoriali • Messa in rete

2. Il patrimonio delle tradizioni Obiettivi Ricondurre ad unità le manifestazioni attraverso un processo continuo di valorizzazione che si basi su: • Ricerche storiche sulle origini delle singole manifestazioni • Recupero di elementi perduti nel corso degli anni

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• Connessione delle manifestazioni con altri momenti culturali e tradizionali quali la gastronomia, l’artigianato tipico, l’uso culturale dei centri storici…. • Creazione di un percorso tematico Recupero della tradizione orale e valorizzazione della medesima come nuovo/antico strumento di comunicazione 3. Le Lavorazioni Obiettivi Attivare specifici progetti di sostegno e valorizzazione dell’artigianato tipico attraverso • Sistemi di incentivazione alla formazione professionale • Apertura di botteghe nei centri storici • Veicolazione delle caratteristiche storico –tradizionali attraverso il sostegno di canali di vendita anche alternativi Realizzazione all’interno dei centri storici di veri e propri piani per gli insediamenti produttivi che esaltino le lavorazioni tipiche e diano nuova dignità a piccoli artigiani 4. L’alimentazione Obiettivi La gastronomia o quanto è legato all’alimentazione può essere considerato il collante di quel meccanismo di connessione più volte citato che dovrà mettere insieme i vari elementi che compongono l’assetto culturale del territorio comunitario. Gli obiettivi citati ai punti precedenti trovano in questo settore un elemento di grande importanza economica e di ottimo valore aggiunto.

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5. Le identità Obiettivi Trasformare gli handicap in fattori di positività, recuperare le connotazioni antropologiche, dialettali per farne oggetto di ricomposizione, di recupero di caratteristiche che vanno messe in luce e sulle quali costruire un percorso tematico. Le identità delle singole comunità rappresentano un ulteriore collante per il discorso di rivalutazione culturale che si vuole condurre. 6. Il paesaggio • Naturale Obiettivi Il segno del turismo compatibile trova in questi ambienti il massimo della esplicitazione. E’ necessario: • Un programma di costante e ciclica manutenzione/riqualificazione • Un uso produttivo mirato • l’organizzazione di un sistema di conoscenze sulle caratteristiche scientifiche dell’assetto naturalistico per costruire una serie di percorsi tematici con fili conduttori definiti • l’organizzazione di micro interventi ricettivi ottenuti dal recupero di vecchie strutture abbandonate e/o a nuova destinazione • Delle comunicazioni Obiettivi Il primo obiettivo è di rendere organico e leggibile il rapporto tra viabilità e supporto percettivo. A questo scopo è necessario:

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Creare un sistema diffuso di luoghi di visione organizzati ( semplice belvedere, piccola area attrezzata, area con maggiori servizi) lungo i tracciati. Definire, anche attraverso una opportuna segnaletica il sistema viario come insieme di assi di supporto: • Al paesaggio • Ai percorsi tematici Alle connessioni tra elementi fortemente definiti ( centri storici) • Dei luoghi Obiettivi L’obiettivo è di inserire i luoghi, i tematismi individuati in una maglia organizzata e articolata con gli altri settori. Occorre, pertanto, inserire queste presenze nel processo di riqualificazione comune agli altri settori trattati. • Dei nuclei storici e degli agglomerati, dei paesi e delle frazioni Obiettivi L’obiettivo è di perseguire una politica di recupero e riequilibro urbano che renda questi poli funzionali alla costruzione della maglia produttiva connessa al turismo compatibile. La politica dei borghi albergo e del riuso dei centri storici deve rappresentare una prassi nelle scelte programmatiche e progettuali a tutti i livelli istituzionali. Si rende opportuno reintrodurre una nuova stagione della pianificazione finalizzata alla elaborazione di Piani particolareggiati dei Centri storici, connessi a piani del colore, a progetti finalizzati del verde, dell’arredo, della segnaletica, della toponomastica, degli insediamenti piccolo-

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Relazione commerciali e piccolo artigianali nei centri storici, a piani delle caratterizzazioni o delle identità. 7.Gli itinerari e i percorsi tematici Obiettivi Valorizzare le politiche e gli interventi di adeguamento infrastrutturale e ricettivo sostenendo gli interventi privati. Sostenere la promozione turistica e i progetti di adeguamento dei servizi Costruire una mappa ragionata degli itinerari in cui il sostegno dell’insieme dei servizi sia chiaro e immediatamente percepibile ( disponibilità ricettive, dove mangiare, i calendari delle iniziative, i punti informativi, cosa comprare, le descrizioni dei luoghi da visitare……..) Relazionare le informazioni ad una efficace segnaletica ed ad una sorta di compatibilità grafica del comprensorio. Collegare il sistema informativo ad un forte sistema informatico. 8. Le attrezzature di settore esistenti Obiettivi Incentivare la realizzazione dei punti ricettivi attraverso una politica del recupero dell’esistente. Torna in campo la proposta di borghi albergo, della costruzione di un sistema di bed and breakfast nei centri storici e nelle aziende agricole sparse sul territorio. Importante è il potenziamento del sistema agriturismo legato agli itinerari descritti nei paragrafi precedenti.

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9. I progetti pilota Obiettivi Indirizzare e “catalogare” il sistema degli interventi nel settore turistico attraverso la costruzione di un sistema di progetti collegato alla creazione di un parco progetti. • Costruzione del sistema di supporto all’offerta turistica • ( Assetto tematico) collegato ai modi e le forme di gestione • Realizzazione di una rete di ricettività minore integrata e sostenibile • Costruzione del sistema moderno di supporto e di gestione coordinata. 10. La gestione e il marketing territoriale Obiettivi Realizzare una politica di marketing compatibile con la politica di interventi decisa per lo sviluppo turistico, invertendo la metodologia tradizionale, allo stesso modo in cui si è invertito il processo tradizionale di sviluppo turistico. Trasformare il freddo concetto di marketing tradizionale in “arte di ospitare” 1.a.3 Potenziamento e articolazione dei servizi La riarticolazione dei servizi avviene secondo tre progetti/obiettivo principali: 1. Coesione sociale; 2. Superamento dell’isolamento territoriale; 3. Adeguamento della Pubblica Amministrazione attraverso il miglioramento della efficienza e lo sviluppo di nuovi servizi 1.a.4 Artigianato L’obiettivo è di completare e potenziare le aree artigianali sia comunali che comprensoriali, a tale proposito devono individuarsi aree con lotti di dimensioni più consistenti (10.000, 15.000 mq) per consentire l’allocazione di aziende di dimensioni rilevanti che, tramite gli incentivi in conto capitale

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(legge 488, Roialtyes), possono trovare convenienza ad una allocazione nel territorio della Comunità Montana. Altro obiettivo è di sviluppare in loco delle strutture private o miste pubblico – private che eroghino servizi a favore delle imprese artigianali esistenti o che intendono sviluppare la propria attività sul territorio. La necessità di servizi reali è particolarmente necessaria sul fronte dell’artigianato artistico e tradizionale (ceramica, legno, ferro) trattandosi di una nicchia che può dare buoni risultati in termini di prodotto proprio ed in termini di indotto nel settore del turismo. In questo settore vanno ricercate e studiate le tecniche più tradizionali di lavorazione e vanno formati gli operatori emergenti per giungere ad un punto di incontro tra offerta e domanda in un mercato che sia il più possibile rivolto fuori dal territorio della Comunità Montana e della Regione. E’ importante questo processo il coinvolgimento dei giovani già dalla fase scolastica; ossia occorre trovare forme di collaborazione con le strutture scolastiche per avviare la formazione di una specifica sensibilità nella fase di maggiore ricettività degli individui stessi. Altro settore di nicchia che va sviluppato in sinergia con l’agricoltura e con il turismo è quello dei prodotti tipici nel settore alimentare in particolare salumi, caciocavallo podolico, latticini in genere, frutti di banco, castagne, ecc., ecc. Anche in questo settore sono importanti le attività di servizi propedeutici per uno sviluppo organico della attività a partire dalla formazione del personale fino alla ricerca di mercato ed alla individuazione di canali di vendita. In sintesi i principali obiettivi sono: 1. Completamento e ampliamento delle aree attrezzate. 2. Sviluppo in loco di società di servizi alle imprese. 3. Sviluppo dell’artigianato artistico e dei prodotti tipici.

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Gli strumenti per raggiungere questi obiettivi sono di facile reperimento in quanto, fatta eccezione per il 1° punto, si tratta di attività che richiedono poche risorse finanziarie e solo risorse umane che sono certamente individuabili con un opportuno lavoro di ricerca.

Primo elemento conclusivo Sulla base di quanto descritto, si può giungere ad una prima conclusione. A fronte di una situazione socio-economica non propriamente positiva, vi sono processi in atto che fanno presupporre una inversione di tendenza e l’avvio di processi di sviluppo credibili. Questa asserzione è un fatto, non solo una ipotesi di programma. E’ un fatto l’accordo di programma per il petrolio, come tutti gli elementi legati alle politiche di sviluppo di questo territorio. Si parte, quindi, da una base che diviene, attraverso i programmi regionali, sempre più solida che deve essere considerata nella sua importanza. Per questo motivo l’impostazione del Regolamento Urbanistico non può né presupporre la costruzione di una sorta di libro dei sogni le cui pagine siano costituite da una occupazione totale del territorio, né deve dare spazio ad ipotesi pessimistiche che si pongano l’obiettivo di gestire unicamente l’esistente. L’obiettivo è costruire uno strumento che, da un lato, consolidi l’esistente avviando processi di riqualificazione e, dall’altro, costruisca le occasioni per cui le possibilità di impresa, ai vari livelli compatibili con le risorse territoriali, possano trovare giusti strumenti.

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2. ANALISI DEMOGRAFICA E SOCIO-ECONOMICA

La situazione demografica

TAB. 1

ANNO POPOLAZIONE 1861 26.600 1871 27.500 1881 26.900 1891 26.400 1901 19.500 1911 17.500 1921 17.300 1931 18.700 1941 20.400 1951 22.000 1961 21.088 1971 17.052 1981 15.339 1991 13.383 1998 12.522 2001 12.499

andamento demografico popolazione dal 1861 al 31.12.2001 30.000 27.500 26.400 25.000 26.600 26.900 20.400 21.088 19.500 20.000 17.300 22.000 18.700 15.339 17.500 13.383 15.000 17.052 12.499

popolazione 10.000 12.522

5.000

0 1861 1871 1881 1891 1901 1911 1921 1931 1941 1951 1961 1971 1981 1991 1998 2001 anno

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COMUNE DI “CALVELLO” REGOLAMENTO URBANISTICO TAB. 2 - situazione demografica del comuni al Censimento del 2001 - i dati della popolazione residente al 21.10.2001 sono forniti dall'Ufficio Anag rafe del Comune SITUAZIONE DEMOGRAFICA PROVINCIA COMUNE ABRIOLA ANZI CALVELLO CORLETO GUARDIA LAURENZANA COMUNITA' DI PERTICARA PERTICARA MONTANA POTENZA superficie territoriale (kmq) 96,74 76,74 105,53 88,98 52,95 95,27 515,61 6.545,49 superficie montana (kmq) 96,74 76,74 95,27 superficie svantaggiata (kmq) 76,74 45,00 altitudine min. sul livello del mare (mt) 683 550 602 510 361 524 361 altitudine max sul livello del mare (mt) 1.744 1.249 1.806 1.300 1.056 1.893 1.893 popolazione residente nell'anno 1971 2.608 2.579 3.434 3.959 1.103 3.369 17.052 408.435 popolazione residente nell'anno 1981 2.350 2.230 3.077 3.668 954 3.060 15.339 406.616 popolazione residente nell'anno 1991 2.061 2.158 2.362 3.345 817 2.640 13.383 401.543 Popolazione residente al 1998 2.218 popolazione residente nell'anno 2001 2.061 2.158 2.227 3.345 817 2.640 differenza assoluta tra 1971-1981 -258 -349 -357 -291 -149 -309 -1.713 -1.819 differenza assoluta tra 1981-1991 -289 -72 -715 -323 -137 -420 -1.956 -5.073 differenza assoluta tra 1991-2001 -547 -421 -135 -614 -286 -729 -3.669 -6.892 differenza percentuale 1971-2001 -9,89% -13,53% -35,15% -7,35% -13,51% -9,17% -10,05% -0,45% differenza percentuale 1981-1991 -12,30% -3,23% -27,62% -8,81% -14,36% -13,73% -12,75% -1,25% differenza percentuale 1991-2001 -20,97% -16,32% -35,15% -15,51% -25,93% -21,64% -21,52% -1,69% densità abitante per kmq (dati 2001) 21,30 28,12 21,10 37,59 15,43 27,71 25,96 61,35 popolazione resid. maschile al 2001 1.033 1.060 1.090 1.626 396 1.268 6.529 198.126 popolazione resid. femminile al 2001 1.028 1.098 1.137 1.719 421 1.372 6.854 203.417 Comune di Calvello (Potenza) 16 Regolamento urbanistico

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COMUNE DI “ CALVELLO REGOLAMENTO URBANISTICO 2003

TAB. 3 - distribuzione della popolazione residente nel Comuni i per fasce di età e sesso negli anni 1998 e 2001

COMUNE ETA' da 0 a 14 anni da 15 a 34 anni da 35 a 64 anni oltre i 64 anni Popolazione residente

MEMBRO ANNO M F Totale M F Totale M F Totale M F Totale M F Totale

1998 152 181 333 301 295 596 406 374 776 212 301 513 1.067 1.151 2.218

CALVELLO 2001 195 180 375 339 332 671 368 416 784 179 218 397 1.090 1137 2227

diff.% parz. 28,28% -0.55% 12,61% 12,62% 12,54% -5.6% 12,58% 11,23% 1,03% -15,56% -27,57% -22,61% 2,15% -0,12% 0,41%

COMUNITA' 1998 928 922 1.850 1.743 1.747 3.490 2.198 2.122 4.320 1.239 1.623 2.862 6.108 6.414 12.522

MONTANA 2001 1.126 1.115 2.241 2.046 2.003 4.049 2.236 2.337 4.573 1.121 1.399 2.520 6.529 6.854 12.499 diff.% 21,33% 20,93% 21,13% 17,38% 14,65% 16,01% 1,73% 10,13% 5,85% -9,52% -13,80% -11,89% 12,21% 6,86% -0,18% Fonte - dati ISTAT : 14° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni 21.10.2001 e dati ISTAT al 21.10.2001 Fonte : dati ISTAT - 14° Censimento Generale della Popolazione dati ISTAT al 21.10.2001

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COMUNE DI “CALVELLO” REGOLAMENTO URBANISTICO 2003 TAB. 4 - distribuzione e variazione della popolazione nell'anno 2001 COMUNE Popolazione Nati Deceduti Saldo Immigr. Emigr. Saldo Popolazione MEMBRO al 01.01.2001 naturale migratorio al 31.12.2001 CALVELLO 2.221 16 23 7 31 30 1 2.227 COMUNITA' MONTANA 12.625 117 165 74 138 193 67 12.522

Comune di Calvello (Potenza) 18 Regolamento urbanistico

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COMUNE DI “CALVELLO” REGOLAMENTO URBANISTICO 2003

TAB. 5 - distribuzione popolazione scolastica nell'a. s. 2003-2004

COMUNI Scuola Scuola Scuola Totale Scuola N° edifici Università TOTALE

MEMBRI Materna Elementare Media alunni Superiore e sedi Altre Totale GENERALE CALVELLO 45 96 56 197 68 2 30 24 124 32 COMUNITA' MONTANA 334 585 396 1.315 17 248 1.563 Fonte : dati acquisiti presso le scuole dei Comuni membri con indagine diretta

Comune di Calvello (Potenza) 19 Regolamento urbanistico

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COMUNE DI “ CALVELLO REGOLAMENTO URBANISTICO 2003

TAB. 6 - Popolazione residente in età da 6 anni in poi per grado di istruzione, sesso

ALFABETI PRIVI FORNITI DI TITOLO DI STUDIO DI ANALFABETI TITOLO DI STUDIO Licenza di cui in età di cui in età COMUNI Elementare Licenza Media Diploma Laurea Totale Totale da Totale da TOTALE 65 anni in 65 anni in GENERAL MEMBRI parziale parziale poi parziale poi E M F M F M F M F M+F M+F M F M+F M F CALVELLO 324 348 296 292 99 83 14 11 1.467 524 78 105 236 59 73 2.227 COMUNITA' MONTANA 1.897 1.872 1.669 1.483 638 707 131 80 8.477 2.986 498 644 1.108 273 410 12.571

Fonte - dati ISTAT : 14 Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni 21.10.2001

Comune di Calvello (Potenza) 20 Regolamento urbanistico

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COMUNE DI “CALVELLO” REGOLAMENTO URBANISTICO

TAB. 7 - Popolazione residente attiva e non attiva per sesso

POPOLAZIONE ATTIVA POPOLAZIONE NON ATTIVA in condizione professionale Disoccupat in cerca di COMUNI Occupati i prima Totale Casalinghe Studenti Ritirati Totale Altri Totale general MEMBRI occupazione parziale dal lavoro parziale e M F M F M F M + F M F M F M F M + F M F CALVELLO 391 148 73 87 92 130 921 ….. 148 58 77 245 355 878 221 207 2.227 COMUNITA' MONTANA 2.563 1.053 362 342 435 648 5.403 ….. 1.065 387 502 1.462 1.926 5.342 1.320 1.318 11.132

Fonte - dati ISTAT : 4 Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni 21.10.2001

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COMUNE DI “CALVELLO” REGOLAMENTO URBANISTICO 2003

TAB. 8 - Popolazione residente attiva per sesso, indicatori relativi ai disoccupati nell'anno 1991 nell'anno 2001

POPOLAZIONE ATTIVA ( Censimento 1991 POPOLAZIONE ATTIVA ( censimento 2001) in condizione professionale ottobre 2001 in condizione professionale ottobre 2001 COMUNI Occupati Disoccupati Totale Totale TOTALE Occupati Disoccupati Totale Totale TOTALE MEMBRI occupati disoccupati GENERALE occupati disoccupati GENERALE M F M F M+F M+F M + F M F M F M+F M+F M + F CALVELLO 415 157 175 230 572 405 977 393 205 182 340 598 522 1.120 COMUNITA' 2.563 1.053 797 990 3.616 1.787 5.403 1.512 853 1.087 1.897 2.365 2.984 5.349 MONTANA % disoccupati 29,2% 49,8%% disocc. 39,8%

Fonte - dati ISTAT : 14 Censimento Generale della Popolazione e delle Fonte : rilevazione diretta presso Ufficio del Lavoro Abitazioni 21.0.2001 Circoscrizione di Laurenzana - ottobre 2001 - N.B. : il tasso di disoccupazione è stato desunto dal suddetto Ufficio del Lavoro sulla base dei dati della popolazione attiva al 2.10.2001

Comune di Calvello (Potenza) 22 Regolamento urbanistico

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COMUNE DI “CALVELLO” REGOLAMENTO URBANISTICO 2003

TAB. 9 - Abitazioni occupate, numero stanze, occupate

ABITAZIONI STANZE OCCUPANTI ABITAZIONI TOTALE PERCENTUA.LE OCCUPATE NON DELLE ABITA- Numero Superficie Adibite esclusi- Cucine Adibite Totale Abitazioni Famiglie Compo- OCCUPATE ABITA- ZIONI COMUNI mq. vamente o pro- esclusiva- parziale con nenti ZIONI NON MEMBRI miscuamente mente ad angolo OCCU- ad abitazione altro uso cottura PATE CALVELLO 846 57.800 2.150 702 22 2.874 140 760 2.227 691 1399 49,34% COMUNITA' MONTANA 4.886 358.404 13.730 4.028 155 17.913 808 4.888 13.355 2.588 7.474 34,63%

Fonte - dati ISTAT : 14°Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni 21.10. 2001

Comune di Calvello (Potenza) 23 Regolamento urbanistico

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COMUNE DI “CALVELLO” REGOLAMENTO URBANISTICO 2003

TAB. 10 - Abitazioni occupate fornite di impianti igienico-sanitari

ABITAZIONI FORNITE DI

GABINETTO BAGNO NELL'ABITAZIONE FUORI TOTALE DELL'ABITAZIONE COMUNI di cui colle- di cui colle- di cui colle- Acqua MEMBRI gato alla rete gato alla rete gato alla rete potabile e 1 2 o più Totale fognaria Totale fognaria 1 fognaria 1 2 o più Totale gabinetto CALVELLO 792 55 847 829 6 4 853 833 692 55 747 849 COMUNITA' MONTANA 4.289 527 4.816 4.681 36 29 4.852 4.710 3.646 314 3.960 4.812

Fonte - dati ISTAT : 14°Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni 21.10.2001

Comune di Calvello (Potenza) 24 Regolamento urbanistico

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COMUNE DI “CALVELLO” REGOLAMENTO URBANISTICO 2003

TAB. 11 - Abitazioni occupate fornite di acqua potabile, riscaldamento, acqua calda

ABITAZIONI FORNITE DI

ACQUA POTABILE RISCALDAMENTO APPARECCHI FISSI ACQUA CALDA DI ACQUEDOTTO IMPIANTO FISSO CHE RISCALDANO COMUNI nell'abita- fuori Totale Pozzo o centralizzato autonomo ad tutta o la alcune Totale Totale di cui con impianto MEMBRI zione dell'abi- cisterna ad uso di più uso esclusivo maggior parte alcune parti comune con quello tazione abitazioni dell'abitazione dell'abitazione dell'abitazione del riscaldamento CALVELLO 838 1 839 11 60 122 407 148 737 781 280 COMUNITA' MONTANA 4.759 11 4.770 66 171 1.024 1.366 2.139 4.700 4.158 1.351

Fonte - dati ISTAT : 14°Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni 21.10.2001

Comune di Calvello (Potenza) 25 Regolamento urbanistico

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COMUNE DI “CALVELLO” REGOLAMENTO URBANISTICO 2003

TAB. 12 - Indicatori relativi a popolazione e istruzione

COMUNI Tasso di non conseguimento della Indice di conseguimento diploma Indice di conseguimento diploma Indice di conseguimento diploma MEMBRI scuola dell'obbligo (15-42 anni) scuola media superiore (19-34 anni) scuola media superiore (35-44 anni) scuola media superiore (19 e più) M F M+F M F M+F M F M+F M F M+F CALVELLO 20,3 18,0 19,15 22,65% 20,16% 21,41% 13,6% 11,78% 12,69% 10,08% 7,7% 9,25% COMUNITA' MONTANA

Fonte - dati ISTAT : 14°Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni 21.10.2001

Comune di Calvello (Potenza) 26 Regolamento urbanistico

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COMUNE DI “ CALVELLO” REGOLAMENTO URBANISTICO 2003

TAB. 13 - Indicatori relativi a popolazione e lavoro

COMUNI TASSO DI ATTIVITA' TASSO DI DISOCCUPAZIONE TASSO DI DISOCCUPAZIONE MEMBRI GIOVANILE M F M+F M F M+F M F M+F CALVELLO 51,7% 32,21% 42,5% 27,5% 53,20% 40,35% 54,20% 80,1% 67,15% COMUNITA' MONTANA

Fonte - dati ISTAT : 14°Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni 21.10.2001

Comune di Calvello (Potenza) 27 Regolamento urbanistico

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COMUNE DI “CALVELLO” REGOLAMENTO URBANISTICO 2003

TAB. 14 - Superficie territoriale,popolazione residente per sesso, densità, numero dei centri abitati e dei nuclei abitati, relativa popolazione residente per sesso

COMUNI Superficie Densità CENTRO NUCLEI CASE SPARSE Popolazione residente Popolazione residente Popolazione residente MEMBRI territoriale POPOLAZIONE RESIDENTE

Kmq Ab/Kmq M F Totale M F Totale M F Totale M F Totale CALVELLO 105,03 21,20 1.090 1.137 2.227 1.076 1.151 2.248 50 58 108 333 269 602 COMUNITA' MONTANA 516 26 6.529 6.854 13.383 6.139 6.518 12.657 216 209 425 520 421 941

Fonte - dati ISTAT : 14°Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni 21.10.2001

Comune di Calvello (Potenza) 28 Regolamento urbanistico

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COMUNE DI “CALVELLO” REGOLAMENTO URBANISTICO 2003

TAB. 15 - Famiglie e componenti, abitazioni in complesso ed occupate, nei centri abitati, nei nuclei abitati e nelle case sparse rapporto CENTRO NUCLEI CASE SPARSE Abit.ni COMUNI FAMIGLIE ABITAZIONI FAMIGLIE ABITAZIONI FAMIGLIE ABITAZIONI occupate MEMBRI Totale Compo- Totale di cui Totale Compo- Totale di cui Totale Compo- Totale di cui Totale Totale Abit.ni Totale nenti occupate nenti occupate nenti occupate Famiglie Abit.ni occupate Abit.ni CALVELLO 814 2.198 1.187 814 …. …. …. …. 32 126 211 32 846 1.400 846 60,43% COMUNITA' MONTANA 4.659 12.637 6.297 4.656 93 310 145 93 138 410 1.032 137 4.890 7.474 4.886 65,37%

Fonte - dati ISTAT : 14°Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni 21.10.2001

Comune di Calvello (Potenza) 29 Regolamento urbanistico

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ANNO POPOLAZIONE andamento demografico Comunità Montana Camastra-Alto Sau dal 1871 al 21.10.2001 1861 26.600 30.000 1871 27.500 27.500 1881 26.900 26.400 1891 26.400 25.000 26.900 26.600 22.000 1901 19.500 21.088 1911 17.500 18.700 19.500 1921 17.300 20.000 17.500 17.052 1931 18.700 20.400 15.339 1941 20.400

17.300 1951 22.000 15.000 12.522 1961 21.088 popolazione 13.383 12.499 1971 17.052

10.000 1981 15.339 1991 13.383 1998 12.522 5.000 2001 12.499

0 1861 1871 1881 1891 1901 1911 1921 1931 1941 1951 1961 1971 1981 1991 1998 2001 anno

diagramma della popolazione residente dal 1871 al 21.10.2001

Comune di Calvello (Potenza) 30 Regolamento urbanistico

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COMUNE DI “CALVELLO”

Comune di Calvello:andamento popolazione dal 1971 al 21.10.2001

4000 3.434 3500 3.077 3000 2.362 2500 2.218 2.227 1971 1981 1991 1998 2001 2000

1500

popolazione 1000

500

0

1 2 3 4 5

anno

Serie1 Serie2

COMUNE DI “CALVELLO” REGOLAMENTO URBANISTICO 2003

Comune di Calvello (Potenza) 31 Regolamento urbanistico

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Comune di CALVELLO

600

531 522 500

400 405

300 disoccupati

200

100

0 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 anno

Serie1

Comune di Calvello (Potenza) 32 Regolamento urbanistico

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TAB.A – Imprese Unità Locali e Addetti

COMUNE Imprese Indipendenti Dipendenti Addetti Unità Addetti Imprese Addetti Imprese Imprese Imprese Locali U.L. imprese

valori assoluti valori percentuali

CALVELLO 127 87 71 158 113 172 3.1 2.9

Fonte : dati ISTAT – Censimento intermedio dell’Industria – 06.02.2002

Comune di Calvello (Potenza) 33 Regolamento urbanistico

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TAB.B – Numero di Imprese per settore di attività Comuni membri della Comunità Montana “Camastra – Alto Sauro”

ONI

COMUNE E MINERALI DI

ACQUA

SOCIALI

COSTRUZIONI E FINANZIARIA SELVICOLTURA COMUNICAZI

ALBERGHI E RISTORANTI AGRICOLTURA, CACCIA E ESTRAZION SANITA’ ED ALTRI SERVIZI ATTIVITA’ MANIFATTURIERE DI ENERGIADI E ELETTRICA,GAS

PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE TRASPORTI, MAGANIZZAGGIO E INTERMEDIAZIONE MONETARIA ATTIVITA’ NOLEGGIO, IMMOBILIARI, COMMERCIO, DETTAGLIO : INGROSSO AUTO, MOTO EPERSONALI BENI RIPARAZIONE DI E INFORMATICA,RICERCA,PROFESS ALTRI SERVIZI PUBBLICI,SOCIALI E PERSONALI AIT L O T A C D E F G H I J K N O

CALVELLO 394 .. 9 .. 20 45 13 4 2 9 .. 4 500

TOTALI 2602 1 50 .. 85 211 34 23 6 72 .. 17 3101

Fonte : dati ISTAT – Censimento intermedio dell’Industria – 06.02.2002

Comune di Calvello (Potenza) 34 Regolamento urbanistico

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TAB. C – Numero di Addetti per settore di attività Comuni membri della Comunità Montana “Camastra – Alto Sauro”

COMUNE

ACQUA

SOCIALI

COSTRUZIONI E FINANZIARIA SELVICOLTURA COMUNICAZIONI

ALBERGHI E RISTORANTI AGRICOLTURA, CACCIA E ESTRAZIONE MINERALI DI SANITA’ ED ALTRI SERVIZI ATTIVITA’ MANIFATTURIERE DI ENERGIADI E ELETTRICA,GAS

PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE TRASPORTI, MAGANIZZAGGIO E INTERMEDIAZIONE MONETARIA ATTIVITA’ NOLEGGIO, IMMOBILIARI, COMMERCIO, DETTAGLIO : INGROSSO AUTO, MOTO EPERSONALI BENI RIPARAZIONE DI E INFORMATICA,RICERCA,PROFESS ALTRI SERVIZI PUBBLICI,SOCIALI E PERSONALI AIT L O T A C D E F G H I J K N O

CALVELLO .. 20 20 .. 27 76 14 4 5 14 2 7 189

TOTALI .. 9 71 .. 243 281 55 35 31 118 .. 18 861

Fonte : dati ISTAT – Censimento intermedio dell’Industria – 06.02.2002

Comune di Calvello (Potenza) 35 Regolamento urbanistico

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TAB.D – Imprese Settore Manifatturiero Comuni membri della Comunità Montana “Camastra – Alto Sauro”

COMUNE

TABACCO TABACCO

INDUSTRIE TESSILI E DELL’ABBIGLIAMENTO INDUSTRIE ALIMENTARI, BEVANDE DELLE E DEL

INDUSTRIA DEL LEGNO PRODOTTIE DEI IN LEGNO T O T AIT L O T INDUSTRIE CONCIARIE, FABBRICAZIONE PRODOTTI E IN CUOIO, SIMILARIPELLE FABBRICAZIONE PRODOTTI DI CARTA :STAMPA ED EDITORIA DI PASTA-CARTA,CARTA FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, E TRATTAMENTO COMBUSTIBILI NUCLEARI FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI SINTETICHE E ARTIFICIALI E DI FIBRE FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI METALLIFERINON PRODUZIONE DI METALLO PRODOTTI IN METALLO E FABBRICAZIONE DI FABBRICAZIONE MECCANICI: INSTALLAZIONE E RIPARAZIONE MACCHINE ED FABBRICAZIONE MACCHINE APPARECCHI APPARECCHIARURE ELETTRICHE E OTTICHE ELETTRICHE FABBRICAZIONE DI MEZZI TRASPORTO DI ED ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE A B C D E F G H I J K L M N

CALVELLO 3 1 .. 6 ...... 10

TOTALI 18 3 .. 12 2 .. .. 1 1 11 1 1 .. .. 50

Fonte : dati ISTAT – Censimento intermedio dell’Industria – 06.02.2002

Comune di Calvello (Potenza) 36 Regolamento urbanistico

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TAB. E – Addetti Settore Manifatturiero Comuni membri della Comunità Montana “Camastra – Alto Sauro”

COMUNE

TABACCO TABACCO

INDUSTRIE TESSILI E DELL’ABBIGLIAMENTO INDUSTRIE ALIMENTARI, BEVANDE DELLE E DEL

INDUSTRIA DEL LEGNO PRODOTTIE DEI IN LEGNO T O T AIT L O T INDUSTRIE CONCIARIE, FABBRICAZIONE PRODOTTI E IN CUOIO, SIMILARIPELLE FABBRICAZIONE PRODOTTI DI CARTA :STAMPA ED EDITORIA DI PASTA-CARTA,CARTA FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, E TRATTAMENTO COMBUSTIBILI NUCLEARI FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI SINTETICHE E ARTIFICIALI E DI FIBRE FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI METALLIFERINON PRODUZIONE DI METALLO PRODOTTI IN METALLO E FABBRICAZIONE DI FABBRICAZIONE MECCANICI: INSTALLAZIONE E RIPARAZIONE MACCHINE ED FABBRICAZIONE MACCHINE APPARECCHI APPARECCHIARURE ELETTRICHE E OTTICHE ELETTRICHE FABBRICAZIONE DI MEZZI TRASPORTO DI ED ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE A B C D E F G H I J K L M N

CALVELLO 5 1 .. 7 ...... 13

TOTALI 28 3 .. 15 6 .. .. 2 2 13 1 1 .. .. 71

Fonte : dati ISTAT – Censimento intermedio dell’Industria – 06.02.2002

Comune di Calvello (Potenza) 37 Regolamento urbanistico

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I dati , in generale, mostrano una situazione di sofferenza generalizzata nell’intera Comunità Montana, con punte di maggiore difficoltà nelle zone più interne e meno servite dalla viabilità principale. Per Calvello il decremento ha un andamento costante negli ultimi trenta anni. Vi è coincidenza con la fase storica che ha caratterizzato il flusso migratorio e gli effetti dell’isolamento. E’ evidente, altresì, una sia pur contenuta inversione di tendenza nel triennio 1998-2001 evidenziata da un saldo positivo di 9 unità pari ad un +0,41% . E’ altrettanto evidente il dato riguardante il grado di istruzione che presenta una percentuale del 9,3% di laureati e diplomati e, in generale del 36% con un titolo di studio dalla Licenza media alla Laurea. Contemporaneamente, il 18% della popolazione totale, pari al 41% degli attivi, è disoccupato. In maniera grossolana, ma non troppo, si potrebbe affermare che gran parte dei disoccupati appartengono alla fascia più scolarizzata della popolazione. Questo aspetto rappresenta un pericolo e un vantaggio. Il pericolo è dato dal fatto che , se è vero che lo spopolamento dipende dalla disoccupazione e che il disoccupato è giovane e scolarizzato, è assai facile che la mancanza di prospettive di sviluppo, determini una nuova emigrazione con effetti nefasti per il Comune. Se, al contrario, si aprono nuovi scenari di sviluppo, i protagonisti possono essere i migliori possibili ( giovani e scolarizzati). Comune di Calvello (Potenza) 38 Regolamento urbanistico

Relazione I dati, in definitiva, restituiscono la lettura tipica di un Comune dell’area interna della Regione con difficoltà di comunicazione e mancanza di ruolo. Ovviamente la lettura della situazione socio- economica non può essere compiuta in termini esclusivamente numerici, ma ha necessità di una interpretazione critica ed equilibrata. Questo non significa “piegare” i numeri ad esigenze estranee ad una corretta pianificazione, ma introdurre i dati che mostrano già una timida inversione, in uno scenario di prospettiva credibile e sostanziato da elementi di programmazione reale (Regionale, Nazionale e Comunitaria). Se questa operazione viene condotta con l’equilibrio necessario, nelle dimensioni quali-quantitative della proposta di Piano potranno risiedere, credibilmente, le prospettive di una comunità che, altrimenti, con scelte di marcato pessimismo o di esagerato ottimismo, continuerà la sua autonoma strada verso il declino.

Comune di Calvello (Potenza) 39 Regolamento urbanistico

Relazione 3. INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI POLITICA URBANISTICA DEL REGOLAMENTO URBANISTICO

3.a Aspetti qualitativi e scelte di fondo Le scelte di fondo scaturiscono dai concetti espressi nella parte finale del primo capitolo. Appare evidente, infatti, il contrasto evidenziato dai dati socio- economici e demografici e le prospettive che possono nascere sul la qualità sociale della comunità. I problemi evidenziati nel capitolo precedente sono legati allo scenario complessivo dello sviluppo e all’inesistenza di un ruolo del paese. Il ruolo non rappresenta un concetto vuoto o una sorta di esercitazione accademica. Costituisce, piuttosto, un segno identificativo e, contemporaneamente, un percorso di sviluppo. La riconoscibilità è presenza qualificata e fattiva nei processi economici e socio- culturali ed insieme testimonianza di vitalità di una comunità. Ad oggi , sono pochissimi i Comuni in cui questa caratterizzazione appare fondante nel processo di sviluppo. In questa situazione storica molti preferiscono assumere in toto il ventaglio delle prospettive economiche che si attivano soprattutto con le leggi e i provvedimenti di sostegno finanziario. Questa scelta ”onnivora” produce, in positivo, una grossa capacità di spesa, ma anche, in negativo, una ricaduta, in termini di continuità dei processi economici attivati, piuttosto deludente. Questo perché una struttura sociale, una città, non può essere plasmata in maniera tanto evidente da supportare molteplici e, a volte, contrastanti, Comune di Calvello (Potenza) 40 Regolamento urbanistico

Relazione proposte di sviluppo. Se il Piano volesse presentare questo scenario, condurrebbe ad un disegno disarmonico e improduttivo a medio e lungo termine. La ricerca del ruolo diviene quindi una scelta ”politica” che individua e struttura le proposte finalizzandole e canalizzandole in una prospettiva di lunga durata capace di consolidare il timido trend positivo. In questo senso, le scelte che uno strumento limitato come il RU può compiere dovranno fungere da indirizzo alle scelte che ulteriori strumenti di Piano e di Programma compiranno.

3.b In primo luogo la qualificazione dell’ambito urbano La qualificazione o riqualificazione dell’ambito urbano rappresenta il punto di partenza. Un paese non può essere riconoscibile se non è accogliente in primo luogo per chi lo abita. Ci sono molti metri per misurare la qualità urbana, quello che li riassume tutti è rappresentato dal benessere che essa produce negli abitanti. Per questo aspetto, il Piano compie scelte mirate e piuttosto evidenti: • Inversione nell’uso residenziale del territorio attraverso la eliminazione di cospicue aree edificabili e la contestuale scelta di completamento all’interno dell ’Ambito urbano riconosciuto ; • Qualificazione del tessuto urbano storicizzato in termini urbanistici , socio-culturali, produttivi;

Comune di Calvello (Potenza) 41 Regolamento urbanistico

Relazione • Qualificazione e riconversione delle aree periurbane attraverso la creazione di strutture di servizio dedicate alla ricerca del benessere nei tempi di non lavoro; • Qualificazione del supporto produttivo attraverso la creazione di interventi e/o micro-interventi dedicati alle specificità territoriali. Per questo aspetto la creazione di aree multifunzione integrate in strutture verdi rappresenta una linea di intervento precisa. Su questa traccia potranno/dovranno essere collocate, con appositi provvedimenti, scelte legate alla qualificazione dei servizi e della macchina amministrativa. Quale dunque la “riconoscibilità” di Calvello? Il primo elemento è offerto dal riconoscimento del “tempo di non lavoro “ come vero e proprio parametro urbanistico. Questo aspetto determina una serie di scelte che modificano l’uso del territorio amplificandone l’uso sociale. Il secondo aspetto riguarda la qualificazione del tessuto storico in termini produttivi ( centro storico come residenza, come ricettività, come struttura produttiva e commerciale, come ambiente che ospiti eventi e programmi culturali e di aggregazione) Il terzo elemento è legato allo sviluppo del piccolo artigianato e alla trasformazione dei prodotti agricoli cui offrire spazi multifunzione all’interno dei quali la produzione si articoli alla commercializzazione e alla gestione del tempo di non lavoro. Si propongono, in definitiva, aree destinate a servizi inserite in piccoli parchi attrezzati.

Comune di Calvello (Potenza) 42 Regolamento urbanistico

Relazione La componente verde , intesa come socialità e qualità degli spazi, diviene l’elemento unificante del sistema urbano , l’elemento che connette la residenza, il lavoro, il riposo, il gioco, l’istruzione, lo sport……. La riconoscibilità è quindi sostanziata da un sistema urbano che tende ad influenzare in positivo il sistema sociale stimolando le capacità d’impresa di fasce sociali già sensibili e “tirando fuori delle case “ gli spazi dedicati al riposo e alla cura delle esigenze ricreative e culturali che ognuno di noi possiede.

3.c Gli scenari dello sviluppo possibile/compatibile Il Comune di Calvello ha programmato, sin dal 1984 , sulla scorta dei programmi di allestimento di aree produttive con i fondi della Legge n. 219/81, la realizzazione del P.I.P. - Piano Insediamenti Produttivi in località “Ischia”. Con diversi e successivi interventi , di cui l’ultimo a valere sui fondi del 1° bando “Val d’Agri” alimentato con le “ royalties” rivenienti dalle attività di estrazione petrolifera in Basilicata, l’area è stata parzialmente infrastrutturata e, allo stato attuale, accoglie le seguenti iniziative produttive già in esercizio: • Mattatoio Comprensoriale a marchio CEE della Comunità Montana “Camastra Alto Sauro” • Azienda “Murino Nicola” per le lavorazioni in legno • Azienda “Larocca Rocco” per le lavorazioni in legno • Azienda “Vibres” per la lavorazione di filati (calze)

Comune di Calvello (Potenza) 43 Regolamento urbanistico

Relazione • Azienda “Arcomano Nicola” per la lavorazione di inerti • Azienda “AGIPGAS” per la fornitura di GPL alla rete comunale • Azienda “Rinaldi Michele” per la lavorazione di cereali (in via di esercizio)

Gli investimenti suddetti hanno alimentato un discreto numero di occupati diretti stimato in circa n. 30 unità , creando un effetto di positiva emulazione che ha portato alla nascita della seguente ulteriore impresa nel settore della lavorazione del legno il cui opificio provvisorio è attualmente ubicato lungo la Strada Calvello-Bivio Camastra con impiego di circa 15 unità lavorative: • Azienda “CIERRE IMBALLAGGI INDUSTRIALI” srl E’, inoltre , censito un fondato interesse a realizzare nuovi opifici in diversi settori di attività da parte di imprenditori esistenti e nuovi la cui aspirazione a realizzare nuovi investimenti è alimentata dai recenti bandi regionali e/o strumenti di programmazione che hanno visti numerosi imprenditori di Calvello già concorrere e collocarsi utilmente nelle graduatorie di merito. In particolare, il fabbisogno di nuove aree attrezzate può distinguersi in due settori in ragione della diversa tipologia di investimento programmato.

Comune di Calvello (Potenza) 44 Regolamento urbanistico

Relazione • SERVIZI E INVESTIMENTI DI FILIERA Esiste un censito fabbisogno di nuove aree anche per l’allocazione di servizi di interesse pubblico o di pubblica utilità o di piccole iniziative produttive legate soprattutto alle filiere produttive “Foresta-Legno-Energia” e “Agricoltura- Zootecnia-Prodotti del Sottobosco” in stretta coerenza con la vocazione locale. Agli atti del Comune a tal proposito sono giacenti i proposte di realizzazione: di un Foro Boario . Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere e valorizzare i prodotti degli allevamenti zootecnici locali ed , in particolare, del bovino di razza “podolico” tipico delle aree interne; di questa razza a Calvello insistono oltre trenta allevamenti con una presenza di circa 2.500 capi del sistema di allevamento allo stato brado; vi è quindi l’esigenza di disporre di una area attrezzata soprattutto dal punto di vista sanitario ove tenere a cadenze periodiche le attività di compravendita dei capi sia per alimentare occasioni di mercato per le aziende particolarmente penalizzate dai recenti eventi sanitari (mucca pazza, blue tongue, ecc.)) che impediscono la movimentazione della mandrie sia per favorire il ricambio genetico delle mandrie. di una stazione di Servizio con distribuzione di carburanti . Per ragioni tecniche di sicurezza imposte dalle vigenti normative in materia soprattutto regionale si rende

Comune di Calvello (Potenza) 45 Regolamento urbanistico

Relazione necessario delocalizzare in ambito extraurbano l’attuale impianto ubicato nel centro abitato. di un centro lucano di equitazione (campo, club-house, ecc,). Il progetto intende promuovere la pratica sportiva equestre al coperto in considerazione anche della vocazione locale all’allevamento del cavallo caratterizzata dalla presenza sul territorio di numerosi allevamenti per una presenza complessiva di oltre 1.000 capi e di un centro ippico con ottimi livelli di servizio – Il territorio da diversi anni realizza iniziative sportive e promozionali sulla base del tema “Turismo Montano e Cavalli”. Vi è, inoltre, la necessità di dare risposta alle esigenze del mondo produttivo per la realizzazione di piccoli investimenti per le seguenti filiere produttive:

• Filiera “Foresta-Legno-Energia”. Il Comune di Calvello con convenzione del 28.05.03 è stato individuato dalla Regione Basilicata quale soggetto attuatore per la Basilicata del Programma Nazionale PROBIO (Programma Nazionale Energia Rinnovabile da Biomasse – Programma Nazionale Biocombustibili – Legge n. 423/98) del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che prevede la realizzazione di due iniziative di cui una consistente nella creazione di una impresa per la fabbricazione del pellets da residui forestali locali.

Comune di Calvello (Potenza) 46 Regolamento urbanistico

Relazione • Filiera “Carne”. Vi è la richiesta di aree attrezzate per la allocazione di impianti produttivi per la lavorazione delle carni e dei prodotti caseari degli allevamenti dei bovini di razza “podolica” – E’ in via di costituzione un Consorzio misto pubblico-privato, promosso dal Comune di Calvello in unione con gli allevatori lucani del bovino di razza “podolica” , per la candidatura di un progetto valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti al corrispondente bando regionale di filiera Mis. IV.11 / POR Basilicata 2000/2006 in corso di pubblicazione da parte della Regione Basilicata.

• Filiera “Agricoltura-Prodotti del Sottobosco”. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di impianti vivaistici (funghi, mirtilli, miele, ecc.) che intendono avviare attività di trasformazione dei prodotti coltivati mediante la costruzione di piccoli opifici per la realizzazione dei quali si intende concorrere al corrispondente bando regionale di filiera Mis. IV.8 POR Basilicata 2000

• INVESTIMENTI PRODUTTIVI DI MEDIA DIMENSIONE Lo sviluppo del territorio di Calvello passa inevitabilmente attraverso una buona politica di investimenti privati per la realizzazione di opifici di media dimensione con la previsione di livelli occupazionali dimensionati in rapporto alla notevole domanda di occupazione che viene dalla comunità locale e

Comune di Calvello (Potenza) 47 Regolamento urbanistico

Relazione che non può ritenersi adeguatamente soddisfatto con i risultati conseguiti con gli insediamenti produttivi realizzati ed in esercizio nell’attuale Area PIP. L’Amministrazione Comunale di Calvello ha, pertanto, promosso diverse azioni finalizzate all’attrazione ed alla realizzazione di investimenti produttivi nel proprio territorio. In primo luogo ha partecipato al P.R.U.S.S.T. - Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio promosso dalla Città di Potenza ed approvato con Decreto n. 3 del 13.01.2003. In tale programma sono previste, oltre a diversi interventi pubblici, investimenti privati per complessivi €. 4.115.645,03 (£. 7.969.000.000) per la realizzazione di n. 9 iniziative produttive. E’ stata acquisita al Comune l’istanza della ditta MA.CI.RO. Metalmeccanica srl per la realizzazione in Calvello di un opificio per la costruzione di macchine snocciolatici per la frangitura industriale di olive da olio con una previsione di un fabbisogno di aree per oltre 10.000 mq. con un ipotesi occupazionale di circa 60 addetti. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio Regionale di Basilicata con deliberazione n. 645 del 27.05.2003 (BUR N. 41 del 16.06.2003) in data 6 giugno 2003 gli enti locali interessati, tra i quali il Comune di Calvello, hanno sottoscritto con la Regione Basilicata l’Accordo di Programma per il Programma Operativo “Val d’Agri, Melandro, Sauro, Camastra” ai sensi della Legge Regionale n. 40/95 e succ. alimentato dai fondi rinvenienti alla Regione

Comune di Calvello (Potenza) 48 Regolamento urbanistico

Relazione Basilicata a titolo di “royalties” per il D.Lgs. n. 425/96 per l’estrazione di idrocarburi (petrolio). Il Programma Operativo “Val d’Agri, Melandro, Sauro, Camastra” prevede, fra l’altro, investimenti per 134 milioni di Euro per il sostegno alle attività produttive ed, in particolare, 103 milioni di Euro per la localizzazione di imprese anche attraverso il sistema di mirate azione di marketing territoriali per le singole parti (valli) del territorio complessivamente interessato agli investimenti finanziati con il suddetto Programma Operativo. In tale ottica i Comuni del Comprensorio della Valle del Camastra (Calvello, Abriola, Anzi e Laurenzana) hanno sviluppato uno specifico Protocollo di Intesa per la Programmazione e l’Attivazione di Programma dai Sviluppo nel Comprensorio dei rispettivi territori per l’attuazione di investimenti con utilizzazione degli strumenti finanziari garantiti dal suddetto Programma Operativo. Allo stato attuale l’interesse privato verso le opportunità del programma operativo sono notevoli e si è in attesa che la Regione Basilicata dia concreto avvio alle procedure di legge per consentire agli investitori privati di manifestare il proprio interesse a realizzare insediamenti produttivi nei territori interessati tra i quali il Comune di Calvello.

Comune di Calvello (Potenza) 49 Regolamento urbanistico

Relazione

4. LE ZONE DELL’AMBITO URBANO Zona A1: di formazione originaria, di carattere storico- ambientale Zona A2: di antica formazione, di carattere urbanistico- ambientale Zona A3: di antica formazione, di carattere ambientale Comprendono le zone di formazione/evoluzione originaria di Calvello, quelle con elementi di maggiore pregio storico- ambientale. Nelle tre zone gli interventi ed i vincoli dovranno essere finalizzati: • al recupero degli edifici e degli spazi urbani a carattere storico- artistico ed ambientale; • alla rivitalizzazione dell’ambito urbano attraverso interventi di salvaguardia e valorizzazione finalizzati all’uso produttivo ( culturale, residenziale, ricettivo, artistico - artigianale, piccolo-artigianale ((antichi mestieri)) didattico -formativo) L’ambito urbano sarà oggetto degli interventi contenuti nell’Accordo di programma per il petrolio. Come è noto, tale accordo prevede una linea di intervento dedicata alle azioni di recupero dei centri storici. E’ importante, e il RU introduce in maniera ineludibile il tema, che gli interventi di riqualificazione incidano in qualche modo sull’”assetto produttivo” del centro storico inteso come:

Comune di Calvello (Potenza) 50 Regolamento urbanistico

Relazione • riqualificazione della residenzialità • recupero degli spazi dedicati/bili al piccolo commercio, alla ricettività diffusa, alle produzioni artigianali, all’artigianato tradizionale di servizio • riqualificazione delle facciate e degli ambiti urbani • qualificazione tecnologica Il Centro antico , inteso come spazio vivo in cui convivono le “fasi e i momenti” della vita dell’uomo (il lavoro, la residenza, il tempo libero) diviene un elemento determinante all’interno del processo di ricostituzione del ruolo che si vuole intraprendere. Il RU introduce livelli ulteriori di pianificazione finalizzati: • Piano Particolareggiato inteso come Piano di riqualificazione produttiva ; • Piano di Zona per l’edilizia economica e popolare finalizzato alla qualificazione della residenzialità ed alla riqualificazione del patrimonio pubblico a fini residenziali ; • Piano per gli Insediamenti Produttivi finalizzato alla qualificazione dell’artigianato , del commercio e della ricettività e collegato, principalmente all’uso dei piani terra da restituire alla produttività ambientalmente compatibile. In assenza di pianificazione esecutiva, il RU individua i regimi d’uso e di intervento per i singoli comparti Come si evince dai dati , il 49% delle abitazioni nel centro (comprendendo anche le zone B) non é occupato. Comune di Calvello (Potenza) 51 Regolamento urbanistico

Relazione Di queste, una stragrande maggioranza, valutabile intorno al 90%, viene utilizzata, durante i mesi estivi, dai Calvellesi trasferiti in altre regioni italiane o all’estero. La popolazione, infatti, da Luglio a Settembre, aumenta considerevolmente raddoppiandosi quasi in Agosto. Il patrimonio immobiliare non occupato appare quindi inutilizzabile. Quello “definitivamente non occupato” rappresenta una quota destinata al processo di riqualificazione abitativa.

Zona B : di recente formazione La zona di più recente formazione viene considerata satura per motivi di carattere : • urbanistico-ambientale , poiché si ritiene prioritario riqualificare gli spazi liberi piuttosto che occuparli con nuovi volumi; • geologico, poiché l’area è interessata da ampi fenomeni di instabilità. Zone Bn : di completamento e le zone di espansione residenziale

Le zone Bn sono destinate alla edilizia residenziale privata e sono edificabili con intervento diretto. Riassumono le aree già contenute nel PRG per la gran parte da completare. Le zone C riassumono le aree già contenute nel PRG per la gran parte da completare.

Comune di Calvello (Potenza) 52 Regolamento urbanistico

Relazione Dal bilancio urbanistico appare evidente il sovradimensionamento del PRG. Il RU ne prende atto e stralcia due ampie aree, l’una contenuta nella C4 del PRG, l’altra denominata C5 (PRG), mentre la C3 (PRG) era stata già stralciata in sede di approvazione per motivi geologici. Complessivamente, considerando le aree stralciate per problematiche connesse al rischio geologico (parte della C2A per 12.258 mc, C2B per circa 7.000 mc,C2C per circa 1.700 mc) ,ed altre per variazione d’uso( C4) sono stati stralciati circa 650 vani. In totale , risultano edificabili 658 nuovi vani così ripartiti (cfr. tav A2) COMPARTO Volume residuo Numero vani totali( 120mc edificabile mc per vano) B1 1240 10 B2 1034 9 B3 4358 36 B4 1954 16 B5 624,7 5 B6 2124 18 B7 1542 13 B8 2100 18 B9 4527 38 C1 2086 17 C2 2200 18 C3 13681 114

Comune di Calvello (Potenza) 53 Regolamento urbanistico

Relazione C4 15.362,40 128 C5 10780,2 90 C6 7142 60 C7 3.231 27 C8 6.523,20 54 80509,5 671

(Lo sviluppo dei singoli comparti è compreso nella tavola A2)

Il numero di vani presuppone un incremento della popolazione di 671 abitanti in dieci anni. Considerando l’incremento dello 0,41% (1998-2001) e mantenendolo costante per il decennio 2005-2015, si avrebbe, al 2015, una popolazione di 2.291 abitanti con un incremento complessivo del 2,79% ed un tasso di crescita annuo dello 0,13%. Per avere , alla stessa data, una popolazione di 2.227+671 =2.898 abitanti, dovremmo avere un incremento totale del 22,80 % pari ad un tasso di crescita annuo dell’1,37%. Il tasso programmato risulta evidentemente maggiore di quello attuale pari allo 0,13%, ma rientra in quel concetto di visione equilibrata della pianificazione di cui si diceva in precedenza. E’ un tasso che si confronta al meglio con i “supporti allo sviluppo” previsti nel RU. Le dimensioni e i volumi delle singole aree sono contenuti nella tavola A02.

Comune di Calvello (Potenza) 54 Regolamento urbanistico

Relazione

Zone Bn (B1-B9) : di completamento del nuovo impianto

ZONA SUP. mq If(mc/mq) Volume ed. mc B1 620 2 1240 B2 517 2 1034 B3 2366 2 4358 B4 977 2 1954 B5 680,50 2 624,70* B6 1220 2 2124* B7 771 2 1542 B8 1050 2 2100 B9 4527 1 4527

*Volume residuo utilizzabile

Zona C1: di completamento del nuovo impianto a margine del parco sportivo.

ZONA SUP. mq If(mc/mq) Volume ed. mc C1 1043 2 2086

Zone C2: di nuovo impianto

Comune di Calvello (Potenza) 55 Regolamento urbanistico

Relazione L’ area era compresa nella originaria C1 del PRG. Consente la realizzazione di un intervento di edilizia residenziale pubblica in corso di esecuzione. ZONA SUP. mq If(mc/mq) Volume ed. mc C2 2200 1 2200

Zona C3: di completamento del nuovo impianto Riguarda la realizzazione di un PdL adottato con delibera del Commissario prefettizio n. 54 del 14.04.2007 le cui norme il RU conferma. ZONA SUP. mq If(mc/mq) Volume ed. mc C3 7318 2 13681*

Zona C4: di di nuovo impianto Assoggettata a PdL

ZONA SUP. mq If(mc/mq) Volume ed. mc C4 5067 1,8 9120,6 C4 riveniente 6101 1,8 6.241,8* dal PLU C4 totale 11.168 15.362,4

Comune di Calvello (Potenza) 56 Regolamento urbanistico

Relazione Zona C5: di completamento del nuovo impianto ZONA SUP. mq If(mc/mq) Volume ed. mc C5 7144 1,8 10780,2*

Zona C6: di completamento del nuovo impianto Riguarda la realizzazione di un PdL adottato con delibera del Commissario prefettizio n. 53 del 14.04.2007 le cui norme il RU conferma. ZONA SUP. mq If(mc/mq) Volume ed. mc C6 10766 1 7142* • Già detratto il volume preesistente

Zona C7 : di nuovo impianto. La zona C7, derivante da aree comprese nel Piano di lottizzazione d’ufficio approvato con D.C.C. n. 33 del 24.05.1985 (Spc Potenza 30.07.85 n. 23933prot. Calvello del 26.08.1985), è destinata all’edilizia residenziale privata, , per la quale si prescrive la redazione di PdL di iniziativa privata ai sensi dell’art.28 della L. 1150/42. ZONA SUP. mq If(mc/mq) Volume ed. mc C7 1795 1,8 3.231

Zona C8 : di nuovo impianto.

Comune di Calvello (Potenza) 57 Regolamento urbanistico

Relazione La zona C8, derivante da aree comprese nel Piano di lottizzazione d’ufficio approvato con D.C.C. n. 33 del 24.05.1985 (Spc Potenza 30.07.85 n. 23933prot. Calvello del 26.08.1985), è destinata all’edilizia residenziale privata, , per la quale si prescrive la redazione di PdL di iniziativa privata ai sensi dell’art.28 della L. 1150/42. ZONA SUP. mq If(mc/mq) Volume ed. mc C8 3.624 1,8 6.523,20

Zona D: Produttiva artigianale commerciale Il Pip attualmente realizzato si sviluppa, in località “Fiumicello” su un’area di mq 217.838 dei quali mq 96.317 lottizzati per una cubatura di mc 94.000. La zona alla sinistra orografica del torrente Fiumicello – mq 32.000, è , per la gran parte edificata. La parte rimanente è posta a destra dello stesso torrente. Le due aree , collegate da un ponte, assecondano la morfologia del terreno. La parte non urbanizzata ricade in un’area che , ad un esame di maggiore dettaglio, presenta una forte conflittualità con il sistema orografico ( pericolo di esondazioni) ed ambientale oltre a difficoltà gestionali legate alla sdemanializzazione di gran parte dei suoli. Poiché il PIP è in larga parte già completato ed i pochi lotti residui sono quasi tutti assegnati, si pone la necessità, supportata da quanto sostenuto in precedenza, di trasferire,

Comune di Calvello (Potenza) 58 Regolamento urbanistico

Relazione almeno, in parte, la superficie non utilizzabile, in continuità con l’area urbanizzata per completare la lottizzazione ed offrire aree immediatamente disponibili. Stato di attuazione del PIP AREA 1

Lotto Sup. mq Sup. H. Volume Realizzato In Assegnato Libero n. cop. max mc. costruzione mq m. 1 1010,25 337 7.50 2.526 2.526 2 865,00 288 7.50 2.163 2.163 3 1.195,15 398 7.50 2.988 2.988 4 902,65 301 7.50 2.257 2.257 5 916,15 305 7.50 2.290 2.290 6 964,90 322 7.50 2.412 2.412 7 931,50 311 7.50 2.329 2.329 8 1.375,50 459 7.50 3.439 3.439 17.878 2.586

AREA 2

Lotto Sup. Sup. H. Volume Realizzato In Assegnato Libero n. mq cop. max mc. costruzione mq m. 1 1.520 507 7.50 3.800 3.800 2 1.520 507 7.50 3.800 3.800 3 1.520 507 7.50 3.800 3.800 4 3.270 1.90 7.50 8.175 8.175 5 1.950 650 7.50 4.875 4.875

Comune di Calvello (Potenza) 59 Regolamento urbanistico

Relazione 6* 2.250 750 7.50 5.625 5.625 7* 1.460 487 7.50 3.650 3.650 8* 1.504 501 7.50 3.760 3.760 9* 1.504 501 7.50 3.760 3.760 10* 1.504 501 7.50 3.760 3.760 11 2.435 812 7.50 6.088 6.088 12 1.479 493 7.50 3.698 3.698 13 1.479 493 7.50 3.698 3.698 14 1.516 505 7.50 3.790 3.790 15 1.516 505 3.790 3.790 16* 1.504 501 3.760 3.760 17* 1.504 501 3.760 3.760 34.144 28.195 11.280 11.400 00.000 * LOTTI STRALCIATI DAL RU

DIMENSIONAMENTO DEL P.I.P. IN AREA D Superficie complessiva compresa nel PRG mq 217838 Superficie lottizzata mq 96.312 Superficie stralciata non urbanizzata mq 121.526 Nuova superficie utilizzata mq 86.444

Relazione • Superficie calpestabile max 2*1/3*33.450= mq 22.300 • 80% di 22.300 = mq 17.840 • Superficie minima di parcheggio ½ *17.840= mq 8.920 La superficie totale destinata a parcheggio definita dal P.I.P. è pari a mq 7.911 A questa superficie si aggiunge quella interna ai lotti che, sulla base del volume massimo edificabile, sarà: Volume massimo edificabile mc 73.795 Volume con destinazione produttiva= mc 65.000 Volume con destinazione residenziale= mc 8.795 65.000*2/10= mq 13.000 8.795*1/10= mq 880 mq 13.880 destinati a sosta parcheggio, carico e scarico. 7.911mq+13.880 mq =21.791 mq>8.936 mq • SUPERFICIE DESTINATA A VERDE (Esterna ai lotti) mq 19.630 • SUPERFICIE DESTINATA ALLA VIABILITA’ INTERNA compresi i marciapiedi mq 22.836

ATTREZZATURE D’USO PUBBLICO E ATTIVITA’ TERZIARIE DI SERVIZIO Lotto di mq 3.067

LOTTI DESTINATI AD INSEDIAMENTI PRIVATI (ARTIGIANALI, COMMERCIALI, PICCOLA E MEDIA INDUSTRIA, DIREZIONALI)

Comune di Calvello (Potenza) 61 Regolamento urbanistico

Relazione N. DIMENSIONE SUPERFICIE SUPERFICIE VOLUME VOLUME m*m PARZIALE TOTALE PARZIALE TOTALE mq mq mc mc 5 25,25*55,50 1.401,38 7.006,90 3.083 15.415 4 25,00*55,25 1.381,25 5.525,00 3.060 12.2540 2 25,50*55,25 1.408,87 2.817,75 3.099,52 6.199,00 6 25,25*55,25 1.395,00 8.370,00 3.069,00 18.414,00 2 25,50*55,50 1.415,00 2.830,00 3.113,00 6.227,00 5 25,00*55,50 1387,50 6.937,50 3.060 15.300 24 33.487,15 73.795

E’ possibile accorpare più lotti

RIEPILOGO DEI PARAMETRI URBANISTICI • Densità territoriale 0,85 mc/mq • Densità fondiaria max 2,22 mc/mq • Altezza max fabbricati 8,50 m • Distanza min dai confini 5,00 m (*) • Distanza min tra fabbricati 1 0,00 m • Rapporto max di copertura 1/3 (*) misurati all’interasse del cordolo di perimetrazione del lotto

Superficie di zona 86.444 mq Volume consentito 73.795 mq Volume programmato 73.795 mq

Comune di Calvello (Potenza) 62 Regolamento urbanistico

Relazione ZoneD1: Produttiva di recente formazione in area ex E3

Si tratta di limitati interventi realizzati in area ex E3, consentiti dal PRG Per queste zone si prevedono unicamente interventi di riqualificazione/manutenzione.

Zona D2: Produttiva

Nell’area potrà essere insediato unicamente uno stabilimento destinato al riempimento di contenitori plastici di acqua di sorgente.

Zona E: Agricola Viene ricondotta alla sua condizione originaria di area destinata alle attività agricole. Le norme del RU evidenziano le possibilità di intervento ulteriori (vendita,degustazione di prodotti del territorio, agriturismo) assecondando le attuali possibilità di impresa consentite dai provvedimenti regionali, nazionali e comunitari. Zona F1 per lo sport, ricettività e cultura Nell’area sono comprese strutture sportive esistenti (campo di calcio con tribuna, piscina, tennis) e una struttura carceraria. Il Piano “chiede” una sistemazione organica della zona attraverso: • la riqualificazione esterna e delle strutture esistenti ; • la riconversione del carcere in ostello per la gioventù o in una struttura culturale compatibile con l’intorno.

Zona F2 di rispetto cimiteriale

Comune di Calvello (Potenza) 63 Regolamento urbanistico

Relazione Non subisce variazioni rispetto al PRG.

Zona F3 di servizi scolastici e sportivi L’area ospita attrezzature scolastiche e un parco urbano. Si prevedono unicamente interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione degli edifici esistenti e di completamento delle sistemazioni esterne.

Zona F4 di servizi sportivi E’ prevista la realizzazione di piccoli arredi per il tempo libero Si tratta di interventi pubblici previsti dal RU.

Zona F5 di servizi per lo svago e il commercio L’area è destinata ad attrezzature per lo svago e i piccoli servizi commerciali. Si tratta di interventi privati previsti dal PRG.

Zona F6: mattatoio – piattaforma per elicotteri Le strutture sono già esistenti. Il RU prevede interventi di riqualificazione funzionali ad una fruizione ottimale delle attrezzature.

Zona F7: di servizi ricreativi – sportivi – Parco dello Sport L’area, particolarmente degradata, sarà oggetto di interventi di riqualificazione ambientale realizzati attraverso successive fasi di:

Comune di Calvello (Potenza) 64 Regolamento urbanistico

Relazione • Eliminazione degli elementi di degrado e trattamento superficiale attraverso opere di sistemazione del suolo attraverso le tecniche dell’ingegneria naturalistica; • Sistemazione a verde e programma delle piantumazioni; • Sistema delle attrezzature esterne per la fruibilità dell’area; • Sistema dei percorsi ciclabili e/o pedonali • Articolazione del parco attraverso la realizzazione di strutture sportive e servizi connessi alle medesime strutture e, in generale, alla fruizione del parco. L’area è stata oggetto di approvazione attraverso la conferenza di localizzazione del 25/06/04 e DCM n. 25 del 29/09/04.

Zona F8: Attrezzature e servizi (privata di interesse generale) . Per gli edifici esistenti in tale zona è consentito destinare il piano terra ad attività di artigianato tradizionale ed artistico (ceramica, ferro battuto,…) e al commercio di prodotti tipici di diversa tipologia (artigianato, alimentari…).

Le zone F sinora descritte, si articolano in maniera organica lungo la direttrice del corso d’acqua che attraversa il paese. Consentono attività che costituiscono un sistema.

Comune di Calvello (Potenza) 65 Regolamento urbanistico

Relazione Zona V1: parco scultoreo - botanico Si trova a monte del Parco fluviale, sul versante opposto al centro abitato. Nasce dalla volontà di trovare uno spazio da destinare a laboratorio/esposizione di sculture. Non si tratta di una scelta estemporanea perché scaturisce da una iniziativa del Comune che, da anni, coltiva rapporti con artisti disponibili ad utilizzare il ”laboratorio”.

Zona V2: Il Parco fluviale Il Parco è la struttura di connessione della città nuova. Esso si articola in numerose attrezzature /iniziative. Osservando l’articolazione del Piano, si nota che il sul Parco si innestano le varie zone F i cui “contenuti” risultano complementari. L’articolazione diviene sistema nell’ottica dei contenuti di impostazione del Piano. In effetti, si verifica una sorta di ribaltamento di obiettivi, dal Piano funzionale al costruito a quello dedicato alla valorizzazione del territorio ed alla qualificazione delle produzioni e del tempo di non lavoro. Il Parco corre lungo la zona valliva che viene percorsa da camminamenti e piste ciclabili. Sono previsti attraversamenti pedonali che consentono di passare da un lato all’altro e utilizzare le aree attrezzate.

Zona V3: Bosco urbano Sul versante immediatamente a ridosso della zona A1 si sviluppa un’area boscata sulla quale il Piano interviene

Comune di Calvello (Potenza) 66 Regolamento urbanistico

Relazione attivando un processo di riqualificazione, per la realizzazione di un bosco fruibile dalla popolazione.

Zona V4: Verde attrezzato Nelle aree comprese nel presente articolo sono consentiti interventi di sistemazione a verde e di arredo urbano.

Aree verdi pubbliche diffuse nella struttura urbana Le aree verdi di proprietà comunale, cartografate alla tavola A5, possono essere assegnate in gestione a privati che ne facciano richiesta. Questa scelta consente di manutenere le aree verdi presenti nel tessuto urbano, attraverso l’attivazione di un bando i cui contenuti sono evidenziati nelle nta del RU.

Tutte le zone verdi presuppongono il rispetto delle norme di riqualificazione che impongono la rimozione di baracche e manufatti precari, nonché il riordino degli spazi definibili quali detrattori/inquinanti-ambientali.

Zona F9: Attrezzature e servizi (pubblica di interesse generale) L’area consente la realizzazione di un intervento articolato che prevede, all’interno di una sistemazione a parco, l’insediamento: • di un’area destinata alla protezione civile/foro boario • di un centro di equitazione ( campo, club-house, ecc)

Comune di Calvello (Potenza) 67 Regolamento urbanistico

Relazione Si tratta di un intervento articolato che consente di dotare il Comune di attrezzature di cui è attualmente sprovvisto (un’area destinata alla protezione civile/foro boario).e un centro equitazione

Zona F10: Attrezzature e servizi (pubblica di interesse generale) Area di servizio carburanti L’area consente la delocalizzazione del distributore di carburanti attualmente ubicato nel centro storico. L’intervento è conforme al Piano regionale di razionalizzazione ed ammodernamento della rete distributiva di carburanti.

Zona F11: Ufficio postale Viene prevista la realizzazione dell’ufficio postale in area R2 dell’ADB. L’Amministrazione comunale ha ottenuto nulla osta sul progetto da parte dell’AdB. Si consente, quindi, la realizzazione di un piccolo edificio e della gradinata che collega il medesimo con la strada sottostante.

Zona F12 Isola ecologica Si prevede una apposita area destinata allo stoccaggio dei rifiuti in appositi contenitori che consentono la raccolta differenziata dei rifiuti.

Comune di Calvello (Potenza) 68 Regolamento urbanistico

Relazione Zona F13: Parcheggio pubblico e/o privato interrato L’area dovrà ospitare un parcheggio interrato ( in unica superficie o organizzato in box singoli ed autonomi. Il solaio di copertura dovrà essere destinato alla realizzazione di una piazzetta arredata o a parcheggio.

Zona F14: Privata per la ricettività ed il tempo libero La zona ospita attualmente una struttura agrituristica. Al fine di realizzare un insediamento organico attraverso strutture complementari all’esistente, è possibile prevedere: • Una piscina con relativi servizi “compresa “in area baricentrica che funga da catalizzatore e nucleo centrale • Servizi: • Gazebo • Edifici per la ricettività

• Verde attrezzato

Zona T: Attività legate allo sviluppo turistico Le aree, comprese nel comprensorio turistico del Volturino, possono essere oggetto di interventi di arredo e piccole attrezzature per la corretta fruizione. E’ opportuno che il Comune formuli un articolato progetto di manutenzione delle attrezzature esistenti e un piano di gestione delle medesime strutture, attraverso il coinvolgimento di soggetti privati cui affidare le stesse.

Comune di Calvello (Potenza) 69 Regolamento urbanistico

Relazione La valorizzazione produttiva e compatibile dell’area a ridosso del Volturino rappresenta un obiettivo, soprattutto in relazione alle numerose iniziative attivate e realizzate che richiedono di essere completate. Queste ultime, già riportate nelle nta del RU, sono: • Albergo Volturino 25 pl (in paese) • Albergo ristorante Pietrapanna 70 pl (Montagna) • Agriturismo Di Trana 16 pl (Montagna) • Agriturismo Sacconati 16 pl (Montagna) • Agriturismo D’Ottavio 14 pl (Montagna) • Area attrezzata Cacciatizze (Montagna) o Campeggio o Maneggio con stalla o Rifugio o Aree attrezzate in collegamento con • Area attrezzata Piano degli Alberti (Montagna) o Aree attrezzate o Laghetti o Teatrino all’aperto o Punto ristoro o Percorso botanico in collegamento con: • Area attrezzata lungo la direttrice Calvello Pierfaone (Montagna) o Aree attrezzate.

Comune di Calvello (Potenza) 70 Regolamento urbanistico

Relazione Piattaforme petrolifere E’ confermato quanto prescritto in fase di autorizzazione regionale in tema di riqualificazione.

Comune di Calvello (Potenza) 71 Regolamento urbanistico

Relazione ART.3 Previsti Previsti Attuati Attuati in D.M. 1444/68 S=mq mq/AB S=mq rapporto (**) agli abitanti attuali mq/AB (*) ISTRUZIONE 17.000 5,89 17.000 7,61 Asili nido – Scuole materne Scuole dell’obbligo ATTREZZATURE DI 11.448 3,97 11.056 4,95 INTERESSE COMUNE Religiose-Culturali-Sociali-Assistenziali Sanitarie-Amministrative-Pubblici servizi SPAZI PUBBLICI 59.770 20,71 21.670 9,71 ATTREZZATI Parco-Gioco-Sport PARCHEGGI 6.828 2,37 3.952 1,77 TOTALE 95.046 32,94 53.678 24,04 (*) Abitanti attuali 2.227 (**) Abitanti previsti dal RU 2.885

Comune di Calvello (Potenza) 72 Regolamento urbanistico

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