Rapporto Preliminare

Rapporto Preliminare

1 INDICE - PREMESSA - INTRODUZIONE - QUADRO NORMATIVO - QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO - CARATTERISTICHE DEL PIANO COMMERCIALE - Descrizione dell’ Area di Intervento - Illustrazione e Descrizione del Piano Commerciale - IL PROGETTO - Relazione tecnica illustrativa della proposta esecutiva del P.C. - Influenza del Piano su altri Piani, inclusi quelli Gerarchicamente Ordinati - La Pertinenza del Piano per l'Integrazione delle Considerazioni Ambientali, al fine di Promuovere lo sviluppo Sostenibile - La Rilevanza del Piano per l’ Attuazione della Normativa Comunitaria nel Settore dell’ Ambiente - Caratteristiche degli Impatti e delle Aree Interessate - Misure di Mitigazione e Compensazione degli Impatti - Corrispondenza tra i contenuti del Rapporto Ambientale Preliminare ed i Criteri dell’ All. I del Decr. Lg. n. 4/2008 - Tabella Sinottica delle Pressioni sull’ Ambiente, sia in fase di Cantiere, che di Realizzazione - Conclusioni 2 PREMESSA Si premette che, il sottoscritto Raggruppamento Temporaneo di Professionisti, con capogruppo arch. Roberto Lagrutta, nato il 12/05/1962 a Grumento Nova (Potenza), Iscritto all’ Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno con n. 985, con studio professionale in Viale Gramsci, 21, Salerno, tel. 089/9480756, fax 089/9480756, cell 3338383026, e-mail. [email protected], codice fiscale: LGRRRT62E12E221B, su incarico del Comune di Paterno - PZ- , con Delibera Dirigenziale di Area Tecnica n. 001272 prot. 2015 del 19/02/2015, redige il seguente Rapporto Preliminare Ambientale, relativo al Piano Esecutivo Commerciale CM1, nel Comune di Paterno, con destinazione d’uso CM1, Commercio all’ Ingrosso, secondo quanto stabilito dal vigente strumento urbanistico e quindi dalla Variante Generale al Programma di Fabbricazione approvata con DPGR n. 177 del 28.02.1995. Pertanto si procede alle opportune verifiche, così da adempiere alle prescrizioni previste, ai sensi degli art. 6 c.3, ed art. 12 del D.Lgs. n. 4 del 16/01/2008, e s.m.i. e di conseguenza a redigere il Rapporto Preliminare Ambientale, secondo l’Allegato I, del su citato decreto legislativo. La normativa invocata, specifica all’ art. 6 i piani da sottoporre a V.A.S., mentre, all’art. 12 i piani da sottoporre a Verifica di Assoggettabilità, individuando l’ Autorità Competente e l’Autorità procedente, ovvero nel caso specifico : - Autorità Procedente: Comune di Paterno; - Autorità Competente: Regione Basilicata Ufficio di Compatibilità Ambientale. La presente "Verifica di Assoggettabilità" pertanto, si rende necessaria per verificare se il presente piano di lottizzazione deve essere sottoposto alla procedura della Valutazione Ambientale Strategica, V.A.S. 3 INTRODUZIONE La stesura del Rapporto Ambientale Preliminare per il Piano Commerciale, focalizza i seguenti aspetti : descrizione del piano con gli interventi proposti; valutazione primaria dei possibili impatti sull’ ambiente circostante, sul patrimonio culturale e sul paesaggio; e allo stesso tempo consente di individuare possibili interventi riconducibili allo sviluppo sostenibile e alla sostenibilità ambientale. Pertanto è necessario raccogliere e descrivere tutte le informazioni utili per una prima conoscenza del piano, degli interventi ad esso connessi e i relativi impatti ai sensi del D. Lgs. 16/01/2008 , Allegato I. Le motivazioni della procedura adottata trova anche riscontro in una normativa europea più specifica in merito che va sotto il nome di Valutazione Ambientale Strategica. Questa indicata con l'acronimo V.A.S. è stata introdotta dall'Unione Europea con la Direttiva 2001/42/CE, concerne la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente e costituisce un'innovazione nel processo di formulazione della pianificazione territoriale. D'altro canto detta norma è coerente con i principi stabiliti dal Trattato Comunitario volti a perseguire la salvaguardia, il miglioramento e la tutela della qualità ambientale, la preservazione della salute dell'uomo e l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali. Con la stessa Direttiva, infatti, si completa un lungo processo normativo e culturale che inizia con la Direttiva 85/337/CEE relativa alla Valutazione d’Impatto Ambientale (V.I.A.) dei singoli progetti e continua con la Direttiva 92/43/CEE sulla Valutazione d’Incidenza Ambientale, finalizzata alla tutela della biodiversità nei Siti d'Importanza Comunitaria (S.I.C. ) QUADRO NORMATIVO Lo stato dell'arte del quadro normativo nazionale in materia di Valutazione Ambientale Strategica e di urbanistica può essere così riassunto: - legge urbanistica nazionale n° 1150 del 1942. - V.A.S., D.L. del 3 aprile 2006 n.152 di cui le disposizioni integrative del D.L. 16 gennaio 4 2008, n.4, e del D.Lgs. n. 128 del 29 giugno 2010, Lo schema dei D.Lgs. in materia ambientale prelude evidentemente alla costituzione di un Testo Unico per il coordinamento del quadro normativo e nella fattispecie per ciò che concerne l’art. 9 comma 4, nella proposizione “il proponente ha la facoltà di attivare una fase preliminare allo scopo di definire, in contraddittorio con l’autorità competente, le informazioni che devono essere fornite nel rapporto ambientale”, e al comma 5 che prescrive la consultazione preventiva di tutte le autorità con specifiche competenze ambientali sul territorio in oggetto, in merito alla “portata” ed al livello di dettaglio delle informazioni da includere. Per gli effetti del comma precedente, in base agli esiti dell’esame e delle valutazioni, l’autorità preposta alla valutazione ambientale, entro novanta giorni dalla scadenza dell’ultimo termine utile per la presentazione dei pareri, emette il "giudizio di compatibilità ambientale". Il parere ambientale così formulato costituisce presupposto per la prosecuzione del procedimento di approvazione del piano o del programma. Tuttavia , "Il giudizio di compatibilità ambientale" può essere anche condizionato all’adozione di specifiche modifiche ed integrazioni della proposta del piano o programma con conseguente invito a proponente di produrre le varianti del caso. In aggiunta alle norme sopra citate e da rilevare che la Regione Basilicata non ha ancora provveduto all'adeguamento del proprio ordinamento alle disposizione del Decreto Legislativo in oggetto e pertanto il quadro normativo di riferimento deve necessariamente considerare esclusivamente quanto contenuto nel D. Lgs. n° 152 del 03/04/2006 e nel D.L. n. 4 del 16 gennaio 2008. Ciò non ostante la Regione Basilicata è dotata di legge Regionale sul Governo del Territorio di cui : Legge Regionale 11 agosto 1999, n. 23 "TUTELA, GOVERNO ED USO DEL TERRITORIO" (B.U.R. 20 agosto 1999, n. 47) e relativo regolamento di attuazione di cui alla Delibera di Giunta Regionale 24 marzo 2003, n.512, " Approvazione regolamento di attuazione L.R.11/8/1999 n.23" e nella Versione definitiva del marzo 2003 "Delibera di Giunta Regionale 22/12/2003 n.2454". La procedura di " Verifica di assoggettabilità a V.A.S." si atterrà a quanto citato nell'articolo 12, comma 1, D. Lgs. n° 4/2008 e s.m.i. e in particolare a quanto stabilito nell'allegato I che elenca le seguenti valutazioni: Aspetti riguardanti lo stato attuale dell’ Ambiente, Segnalazione delle aree degradate e/o problematiche; Esplicitazione dei possibili effetti significativi sull’ ambiente; 5 Verifiche degli impatti su aree o paesaggi di valore comunitario; Descrizione delle caratteristiche delle aree e dei relativi impatti. Oltre a quanto sopra elencato si terrà conto degli studi a livello di "Area Vasta" già effettuati , quali : la Carta Regionale dell’ Uso del Suolo, Piano Stralcio dell’ Autorità Interregionale di Bacino della Basilicata; Studio eseguito dal Consorzio di Bonifica Alta Val D’agri; Variante al Programma di Fabbricazione del 1995; Regolamento Urbanistico Comunale ; Legge Regione Basilicata n. 23 del 1999 art. 16. QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO Il territorio di Paterno è compreso all’ interno del nodo nevralgico della Val d’Agri, interessata sia dalle attività estrattive petrolifere sia dalle azioni innovative FESR sulla certificazione ambientale comunale EMAS e dall’istituzione del Parco Nazionale della Val d’Agri. Il territorio di Paterno si estende per 40.74 Kmq. con una densità territoriale di 83.76 ab/kmq. e con 3.420 abitanti. E’ situato nel cuore dell’ Appennino Meridionale Lucano e ricade nel Bacino Idrografico del Fiume Agri. La conformazione del territorio, molto estesa e variegata, presenta limiti amministrativi piuttosto vari. Il Comune è attraversato dal Fiume Agri, confina a Nord con il territorio del Comune di Marsico Nuovo, a Est con quello di Marsico Vetere e a Sud con quello di Tramutola. L'area vasta del comprensorio è compresa tra i Monti Pierfaone, Volturino e i Monti della Maddalena che costituiscono un complesso sistema montuoso, vera ossatura centrale dell' Appennino Lucano. I Monti della Maddalena costituiscono il confine naturale ed amministrativo occidentale con la contigua depressione del Vallo di Diano. Da nord verso sud si elevano le cime dei monti: Serra di Capurso (m. 1215), M.te dell’Uomo Morto (m. 1280), L’Amoroso (m. 1287), Serra Bandiera (m. 1306), Serra del Monaco (m. 1376) e Fago Crociato (m. 1385). Il paesaggio risulta ricco e continuamente variabile, prevalentemente aperto, con presenza di boschi e varietà di colture. 6 Il territorio del Comune di Paterno in oltre, per il 52 % ricade nell’ area di tutela di competenza dell’ Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Lagronegrese - Val d’ Agri a partire da una quota definita che esclude il centro abitato. La parte

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