Arcidiocesi Di Modena-Nonantola Archivio Storico Del Comune Di Modena Soprintendenza Archivistica Per 1'Emilia Romagna
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Arcidiocesi di Modena-Nonantola Archivio Storico del Comune di Modena Soprintendenza Archivistica per 1'Emilia Romagna A cura di Franca Baldelli POLIGRAFICO MUCCHI Con il Patrocinio del Ministero per i Rapporti con il Parlament0 Ministro Carlo Giovanardi Ideazione e cura editoriale: Franca Baldelli Comitato scientifico: Franca Baldelli. Aldo Borsari, Euride Fregni, Paolo Golinelli, Maria Parente, don Adriano Tollari, mons. Guido Vigarani Coordinamento: Aldo Borsari Revisione ed aggiornamento dati: Enrico Angiolini e Maria Parente Supervisione scientifica: Paolo Golinelli Fotografie di: Gianni e Leopoldo Roncaglia, Modena 63 2003, Poligrafico Mucchi Si ringraziano per aver reso possibile la pubblicazione del volume: Gianni e Leopoldo Roncaglia, Modena; il Poligrafico Mucchi (Sara Intini Mucchi) Hanno collaborato: Giuseppe Bertoni e il personale dell'Archivio Storico del Comune di Modena Giorgio Garuti, Curia Arcivescovile di Modena Matteo Al Kalak, che svolge il servizio civile presso YArchivio Capitolare Finito di stampare presso Poligrafico Mucchi di Modena nel mese di maggio 2003 Con grande soddisfazione presento questa pubblicazione rappresenta la revisione scienti- fica di un lungo e paziente lavoro dell' Archivista dell' Archivio Arcivescovile, della Curia e delllArchivio Capitolare di Modena: Mons. Guido Vigarani Opera di alt0 valore scientifico questo volume intende essere anche un atto di dovuta rico- noscenza per la lunga e instancabile attivith di don Guido e la sua 'cronometrica' disponi- bilith verso tutti: 10 studioso, il dilettante e il curioso di storia. Mi auguro che questo sia l'inizio di una serie di pubblicazioni che abbiano come scopo in primo luogo la valorizzazione della documentazione delllArchivio Capitolare e delltArchivio Diocesano, ver0 tesoro iconografico - documentario, dove sono conservate, come amava dire Paolo VI, le tracce del transitus Domini nella storia degli uomini. La vera importanza di pubblicazioni come queste i5 il prezioso contributo offerto alla comunith degli storici, dei cultori di storia locale, ma i5 soprattutto la salvaguardia della memoria storica collettiva e, quindi, anche un aiuto per 10 Studio della storia della comu- nith cristiana e della citth. Desidero infine ringraziare quanti hanno contribuito a rendere possibile questa pubblica- zione. Benito Cocclzi Arcivescovo Abate di Modena-Nonantola Metropolita della Proviticia Ecclesiastica Emiliana La Soprintendenza Archivistica per 1'Emilia Romagna, nell'ambito di rapporti di collabo- razione sempre piu stretti, soprattutto dopo le intese del 1996 e del 2000 tra C.E.I. e Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (ora Ministero per i Beni e le Attivith Culturali), con questo primo contributo vuole innanzitutto rendere un doveroso omaggio a Monsignor Guido Vigarani, alle cui cure 6 affidato llArchivio Capitolare di Modena e della cui Opera sono testimonianza i numerosissirni indici ed inventari del patrimonio archivi- stico 1i conservato, ma vuole anche portare a conoscenza di un pubblico sempre pih vasto tale patrimonio. I1 presente lavoro di Monsignor Vigarani riguarda la schedatura di tutti i codici posseduti da1 Capitolo della Cattedrale modenese, e l'intervento della Soprintendenza Archivistica per 1'Emilia Romagna si i3 limitato ad una revisione, ad un aggiornamento e ad una infor- matizzazione dei dati inventariali gih disponibili. La ricchezza e l'importanza delllArchivio Capitolare di Modena sono testimoniate, ovvia- rnente, anche da tutti gli altri fondi archivistici conservati, a corninciare da1 Diplomatico, che conta circa 4.000 pergamene con documentazione a partire da1 786: su tutti questi fondi si & esercitata I'operosith di Monsignor Vigarani, con la revisione del "tesoro" di anti- chi repertori prodotti nei secoli passati da una ininterrotta tradizione di archivisti capitola- ri di altissimo profilo culturale, e con la produzione di nuovi e piu moderni strumenti dat- tiloscritti; la Soprintendenza Archivistica per 1'Emilia Romagna, percio, i3 intenzionata a mettere progressivamente a conoscenza di un pubblico sempre piu ampio tali mezzi di cor- red0 con i loro progressivi aggiornamento, informatizzazione ed inserimento in S.I.U.S.A. (Sistema Informativ0 Unificato per le Soprintendenze Archivistiche). Maria Parente Soprintendenza Archivistica per 1'Emilia Romagna L'Archivio Storico del Comune di Modena che conserva il piii antico fondo documentario - con i suoi quasi otto secoli di documentazione - affidato ad un Ente locale in Emilia Romagna, ha inteso, in questi ultimi anni, porsi come punto di riferimento per la valoriz- zazione del patrimonio documentario presente, a qualsiasi titolo, sul territorio. Non 2 un caso, dunque, la nostra partecipazione a questa impresa, voluta dallYArcidiocesi di Modena - Nonantola e dalla Soprintendenza Archivistica per 1'Emila Romagna, che vede pubblicare, con la cura redazionale di Franca Baldelli, lYInventario dei codici dellYArchivioCapitolare della Cattedrale di Modena. Tale Opera compiIato da Mons. Guido Vigarani in lunghi anni di lavoro, & stata rivista e aggiornata da Enrico Angiolini e Maria Parente, sotto la vigile supervisione del prof. Paolo Golinelli. Non poteva non coinvolgerci questa iniziativa, che intende promuovere e far conoscere la millenaria attiviti di una istituzione, il Capitolo della Cattedrale, che ha sempre avuto un molo fondamentale nella vita sociale e politica della citti di Modena. E questo nella piena convinzione che la salvaguardia e la tutela di un qualsiasi patrimonio documentario non possa prescindere dalla sua valorizzazione attraverso strumenti di cor- red0 che, se da un lato consentono una migliore fruizione del materiale conservato, dal- l'altro, rendendolo noto, ne favoriscono la conservazione. Aldo Borsari Direttore dellJArchivioStorico del Comune di Modena La proposta di pubblicare i Codici del Capitolo del Duomo ha riscosso grande entusiasmo e sollecita partecipazione. Sono particolarmente orgoglioso di constatate come i 4 Club cittadini della mia zona abbiano prontamente aderito all'iniziativa. Rivolgo il mio personale ringraziamento ai presidenti dei Club per la l'attenta collaborazione e il lavoro svolto. Mauro Martini, Delegato Prima Zona Essere Presidenti di club significa coordinare l'attivith dei singoli, alimentandone ed inco- raggiandone l'impegno, mettendo a frutto l'esperienza maturata nei piti multiformi campi, onde valorizzare al meglio le singole competenze e professionalith. Per quanto riguarda l'operativith nella societh in cui siamo immersi, ritengo che vada confermato il rispetto che abbiamo guadagnato e, soprattutto, si debba lavorare il piti possibile di concerto con le altre Associazioni di servizio che operano sul territorio, tenendo comunque sempre pre- sente che non si pub, n6 si deve dimenticare il passato. Un campo di osservazione che ritengo essenziale & quello determinato da1 grande dis- orientamento che si avverte nella societh di oggi; detta crisi penso sia dovuta in sostanza ad un processo di erosione di valori e comportamenti, che si riflette sia nella frarnrnenta- zione della vita sociale sia nel malessere delle reciproche relazioni tra le diverse genera- zioni. Occorre quindi guardare con occhio nuovo a quelle Istituzioni che per secoli hanno ispirato, guidato, sorretto ed indirizzato la nostra comunith. Occorre anche superare alcune diffidenze ideologiche che interessano le Imprese ed i Mercati considerando questi come le uniche realth capaci di vincere la poverth, generare benessere, migliorare la qualith della vita ed in definitiva apportare vantaggi alla nostra societh. Ritengo infine importante riuscire a continuare a sognare perch6 "coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". Lions Club Modena Host Presidente Pier Lamberto Negroni Bentivoglio Tra gli scopi del Liens Club International il "prendere attivo interesse al bene civico, cul- turale, sociale e morale della comunita" &, sicuramente, tra quelli che rendono pih visibile l'attivith dei singoli Club. 11 nostro Modena Estense fin da1 1980, anno di fondazione, ha mostrato particolare interesse per le problematiche socioculturali e, in virtii della sua voca- zione al servizio, si & impegnato nella realizzazione di progetti umanitari: dagl'impegni propositivi dell'imprenditoria modenese nei rapporti con La societh, alle Campagne contro il cancro, dall3interesse Per l'ambiente nei suoi molteplici aspetti ecologici, urbanistici e storici, alla promozione di iniziative contro le tossicodipendenze, dalla salvaguardia e valorivaUone del patrimonio artistico e culturale, ai problemi sociali del Terzo Mondo. La nostra &, dunque, uns presenza attiva e tesa al recupero dei grandi valori non solo sociali ma anche morali e spirituali. Malgrado le tante contraddizioni che disorientano la societh contemporanea (soprattutto quella occidentale piti attenta all'apparire che all'essere, al consumo di "benessere" piut- tosto che al rniglioramento della qualith della vita) noi ci sentiamo impegnati a salvaguar- dare i Beni della nostra Cultura e della nostra Storia. E di 1i ripartire per tentare di resti- tuire una maggiore dignith alla nostra fragile condizione umana. Per questa ragione il nostro Club ha contribuito nel tempo al recupero di opere, anche importanti, del patrimonio artistico e culturale: il restauro della statua lignea di San Geminiano conservata nel Duomo di Modena, la Pala dellYAltareMaggiore della chiesa di San Pietro, il restauro del Tempietto di San Geminiano a Cognento, l'intervento per