Mup Editore è una impresa strumentale della

Presidente Marzio Dall’Acqua Vicepresidente Michele Guerra Consiglio di Amministrazione Maurizio Dodi, Giancarlo Gonizzi, Nicola Rinaldi, Giulio Tagliavini www.mupeditore.it - [email protected]

PARMA URBAN CENTER

Soci fondatori: Dario Costi (Presidente), Carlo Mambriani (Vicepresidente), Daniele Ferretti, Eugenio Mangi, Simona Melli, Andrea Segalini, Nicola Seriati (Altri componenti dell’associazione culturale), Marco Biraghi, ALBARETO URBAN ACT Federico Bucci, Giovanni Leoni, Marco Mulazzani, Sergio Pace (Comitato scientifico d’indirizzo) Il Progetto Urbano Strategico

Collana STRUMENTI di Urban Center Direttore per la valorizzazione Dario Costi Comitato scientifico editoriale turistica e gastronomica Francisco Barata, Marco Biraghi, Federico Bucci, Aldo De Poli, Luigi Franciosini, Giovanni Fraziano, Giovanni Leoni, Carlo Magnani, Carlo Mambriani, Vincenzo Melluso, Marco Mulazzani, Gianfranco Neri, dell’Alta Valle del fiume Taro Sergio Pace, Andrea Sciascia

Uscite precedenti 1. Casa pubblica e città. Esperienze europee, ricerche e sperimentazioni progettuali, a cura di Dario Costi, 2009 Dario Costi 2. Parma 2020. Un confronto a più voci verso il nuovo PSC, a cura di Dario Costi, 2010 3. Parma. I luoghi del lavoro. Analisi e scenari per una riqualificazione urbanistica della città di Parma, a cura di Michele Zazzi, 2011 4. Paesaggi della mobilità. Fornovo: il telaio infrastrutturale come occasione di riqualificazione intermodale, insediativa e di paesaggio, Fotografie di a cura di Dario Costi, 2012 5. Parma Città Futura. Volume I. Il Progetto urbano strategico di un’idea di città, Dario Costi, 2016 Carlo Gardini e Jacopo Ferrari 6. Parma Città Futura. Volume II. Il libro bianco, AA. VV., 2017 7. Identità Economica del Paesaggio. Dario Costi, 2017 8. Edu City. Il Progetto Urbano Strategico partecipato per la città dei corretti stili di vita, Dario Costi, 2018 9. Lungo l’Argine Maestro. Il Progetto Urbano Strategico per i Paesaggi della golena del Po a , Dario Costi, 2018

© 2020 Monte Università Parma Editore © Parma Urban Center © Dario Costi © Fotografie di Carlo Gardini e Jacopo Ferrari

ISBN 978-88-7847-596-0 Finito di stampare nel 2020 presso Esperia srl - Lavis (Trento) per conto di Mup Editore. INDICE ALBARETO URBAN ACT PROGETTI Una strategia per punti attraverso il paesaggio 60 Il Progetto Urbano Strategico per la valorizzazione Progetto di nuovi itinerari alternativi attraverso i percorsi e i luoghi del territorio: dal Passo della Cappelletta e dal Sentiero Italia a Borgo passando per Albareto turistica e gastronomica dell’Alta Valle del fiume Taro La scala dei luoghi 64

Albareto 66

Relazioni 68 Luoghi 70 Progetti 72 Masterplan 76

L’Alta Valle del Fungo Porcino: una strategia per progetti di architettura 6 Nuovo Albergo “Berzolla” 80 Progetto di ricomposizione architettonica della struttura per l’ospitalità di Albareto

CARTE 1580 Atlante d’Italia. Il sistema insediativo e territoriale del fiume Taro 14 Il futuro del Palafungo 88 L’adeguamento degli spazi esistenti per un polo di tutela e valorizzazione 1850 / 2014 La matrice storica del territorio 16 del Fungo Porcino

Geografia| Territorio | Parchi | Percorsi 18 Centro eventi sul Gotra 94 Il sistema naturale delle relazioni tra il fiume Po e gli Appennini Il recupero della struttura dell’ex magazzino comunale come centro culturale e luogo per le feste Alta Val Taro 20 Il sistema insediativo e i percorsi escursionistici Centro servizi sul Gotra 100 Uno spazio ricreativo per il parco fluviale nella Casa dell’Alpino Morfologia del paesaggio 22 per una nuova centralità sociale di accoglienza turistica Il grande letto del Taro e del Gotra Campeggio al Lido Gotra 106 Sistema insediativo 24 La valorizzazione dell’alveo come occasione naturalistica di ospitalità La rete dei centri urbani, del sistema infrastrutturale e delle strutture di accoglienza Pieve di Campi 112 Terra 26 I percorsi escursionistici e i luoghi del sistema appenninico della Val Gotra Percorsi e sguardi 114 Paesaggi 116 Acqua 28 Progetto 118 La rete dei corsi d’acqua e il sistema dei mulini La scuola di cucina internazionale 122 Il recupero di un restauro interrotto come polarità di valorizzazione turistica e gastronomica del Fungo Porcino e dei prodotti del sottobosco MODELLI Val Gotra e Alta Val Taro 30

Dal torrente Gotra al monte Scheggia 32 PAESAGGI Albareto 130 Dal fiume Taro a Pieve di Campi 34 Fotografie di Jacopo Ferrari

ITINERARI Percorsi | Tra terra e cielo nella valle di Albareto 36 RASSEGNE Processo 156 Fotografie di Carlo Gardini Incontri di confronto e partecipazione 7

le architetture possano catalizzare, immaginandole come strumento per sviluppare poli- L’Alta Valle del Fungo Porcino: una strategia per progetti di architettura tiche mirate. Da questo processo emergono progressivamente le proposte che si affinano nel tempo attraverso una serie di passaggi aperti al pubblico in cui le strategie divengono ipotesi, le ipotesi diventano progetti, il lavoro didattico viene discusso e ragionato orien- tando le scelte della successiva elaborazione progettuale del gruppo di ricerca. Oltre alla definizione di una idea di città come obiettivo collettivo verso cui indirizzare le politiche pubbliche il Progetto Urbano Strategico si concentra su un secondo obiettivo generale: ricucire nella città un sistema di relazioni urbane alternative alla viabilità carra- bile per realizzare un insieme di spazi e parchi pubblici pensati per stimolare la mobilità Un piccolo paese in una grande valle, immerso in paesaggi che cambiano con le quote lenta e, nel contempo, promuovere le occasioni di socialità, costituendosi come sfondo salendo: il torrente, i borghi in pietra, il bosco, la montagna, il crinale. Una straordinaria ec- strutturale per consolidare le comunità urbane. La trama che viene disegnata individua cellenza conosciuta in tutto il mondo che vede qui il riconoscimento IGP: il Fungo Porcino. una serie di aree di interesse pubblico che vengono ripensate con le destinazioni emerse Questi sono gli elementi su cui abbiamo iniziato a ragionare ormai due anni fa e su cui dai tavoli di discussione e verificate progettualmente in maniera immediatamente com- abbiamo costruito il Progetto Urbano Strategico per Albareto e l’Alta Valle del Taro. prensibile grazie a modelli, grafiche e disegni con rappresentazioni realistiche come fo- toinserimenti tridimensionali messi a confronto con lo stato di fatto. Su questa base, resa Piccolo promemoria: come si fa un Progetto Urbano Strategico?1 facilmente accessibile a tutti, si attiva una partecipazione vera che può far comprendere la proposta e raccogliere le valutazioni che spontaneamente emergono nel tempo. Stiamo da alcuni anni supportando le Pubbliche Amministrazioni con questo strumento Il processo prevede una serie di passi successivi che portano le questioni nelle aule, nelle di comprensione delle potenzialità dei vari contesti e di proposta per interventi concreti piazze, nei centri civici, nei luoghi e nelle case aprendo una dinamica di sollecitazione e praticabili per il rilancio delle città che amministrano. Elaboriamo una riflessione verifi- continua che produce notevoli riscontri e molti ritorni davvero utili per il progetto. cata, discussa e condivisa in forma di progetto urbano con prefigurazioni architettoniche L’esito finale di questa azione civile svolta grazie al progetto di architettura è una imposta- pensate per indagare le potenzialità dei luoghi, presentare ipotesi praticabili e rendere zione di sintesi delle politiche pubbliche di attuazione della idea di città condivisa. L’attua- trasmissibile lo scenario immaginato alla popolazione, agli interlocutori del territorio, agli zione concreta di questa impostazione è l’allineamento tematico delle politiche dei vari Enti, alle Istituzioni coinvolte e agli esperti di varie discipline che ci aiutano a mettere a settori amministrativi e la predisposizione dei progetti da realizzare su cui far convergere fuoco le questioni nella loro complessità. risorse pubbliche e private. Il Progetto Urbano Strategico che ne esce è così uno strumen- Questo processo, che stiamo sperimentando in molti contesti, produce alcuni materiali to pensato per molte finalità collegate: per la mobilitazione della popolazione sulla sfida finalizzati ad aumentare l’attrattività dei centri urbani e dei territori. Una serie di proget- collettiva della rigenerazione urbana a cui è chiamata a partecipare, per l’azione delle ti coordinati sviluppano, caso per caso, le singole occasioni che vengono individuate e politiche amministrative da integrare tra loro e da impostare su obiettivi comuni, per la ragionate in maniera collettiva. Innanzitutto attiviamo uno spazio critico di discussione ricerca degli investitori privati e dei fondi pubblici, per programmare una strategia di in- continua con le competenze e le esperienze del contesto per ragionare su come mettere terventi da realizzare uno dopo l’altro, passo dopo passo, ma in una prospettiva unitaria. in valore le identità trasformandole in idee di città da intendersi come prospettive tema- tiche da perseguire. Alcune azioni accompagnano e rendono produttivo questo percorso ALBARETO URBAN ACT: il territorio nei progetti come le proposte di valorizzazione turistica con nuovi itinerari ciclopedonali alla scala ter- ritoriale e campagne fotografiche tese ad evidenziare le qualità, molte volte sconosciute Seguendo la metodologia del Progetto Urbano Strategico abbiamo sviluppato una serie o poco documentate, dei luoghi più interessanti. Fuori dall’ambito architettonico alcuni di azioni in un percorso collettivo di progressivo affinamento della proposta. rapporti preziosi sono chiamati ad entrare nel merito della discussione su come promuo- ALBARETO URBAN ACT è un patto territoriale, esito di un processo di partecipazione a vere il territorio: quelli tra paesaggi e prodotti, tra identità territoriali e specificità locali, tra vari livelli che prende la forma di un progetto di architettura alla scala del territorio. Di- cultura alta e bassa. Queste dialettiche non sono solo però contributi utili a supportare versi soggetti hanno lavorato insieme al gruppo di progettisti, attivi prima nella didatti- le politiche turistiche o culturali della varie Pubbliche Amministrazioni verso un obiettivo ca e poi nella ricerca, all’elaborazione di uno scenario di valorizzazione della vocazione condiviso capace di strutturare un marketing territoriale veramente efficace. Sono anche turistica e gastronomica del contesto: la popolazione del paese, i sindaci dell’Alta Val il tavolo di discussione e di confronto a cui invitare i soggetti interessati e gli interlocutori Taro – , Borgotaro, e –, le presenze istituzionali di Provincia e di ogni settore pertinente che possono portare stimoli, idee, proposte da condividere. Da Regione, i ricercatori e studiosi di varie discipline dalla demografia al marketing, i docenti questo luogo pubblico di confronto che viene continuamente attraversato emergono le dell’Istituto alberghiero di Bedonia, il presidente di ALMA, La Scuola Internazionale di informazioni e gli stimoli per la costruzione condivisa del programma funzionale del pro- Cucina Italiana, e il presidente dei Musei del Cibo e di Confagricoltura Parma. getto che intendiamo come sperimentazione integrata tra l’interesse pubblico e il coin- Dopo due anni di processo presentiamo esiti di due tipi: una indagine meta-progettuale volgimento del privato. Questa doppia dimensione è la chiave per combinare valutazioni sul paesaggio con il contributo di fotografie d’autore messe a disposizione dalla Pubblica economiche e commerciali con azioni culturali e sociali verificando gli effetti turistici che Amministrazione per promuovere il turismo e il Progetto Urbano Strategico vero e proprio 9

come attuazione praticabile di una idea di città finalizzata alla promozione dei Paesaggi del Fungo Porcino IGP dell’Alta Valle del Taro. Da un lato i materiali di valorizzazione del paesaggio con le campagne fotografiche di Carlo Gardini e Jacopo Ferrari, che sono state esposte in paese e potranno essere un veicolo di grande interesse per la conoscenza di questi luoghi, si combinano a una pro- posta di integrazione agli itinerari escursionistici esistenti con nuovi percorsi pensati per suggerire un passaggio dal territorio di Albareto ai turisti in transito sui crinali appenninici o in vacanza in questo versante degli Appennini. Dall’altro una strategia urbana di rigenerazione strategica di Albareto e del territorio che si applica su due aree: quella centrale, nel paese, che abbiamo chiamato il Campo di Albareto e quella di Pieve di Campi. Nel primo caso ripensiamo le strutture esistenti in un sistema di architetture coordinate dall’obiettivo di migliorare l’offerta turistica e di stimolare le occasioni di visita. Acco- gliendo le idee e le indicazioni emerse nel processo abbiamo immaginato una serie di interventi collegati: ridisegnare l’Albergo “Berzolla” su standard e con servizi contempo- ranei valorizzando il rapporto con il paesaggio e la balza del giardino sopraelevato oggi abbandonato; rilanciare la struttura del cosiddetto Palafungo in maniera polifunzionale con spazi per esposizioni, per la ristorazione e la ricreazione, gli uffici IGP e un belvedere sul paesaggio; realizzare un centro culturale per eventi e spettacoli al chiuso e all’aperto nella struttura del deposito comunale e un centro di servizi turistici a completamento Modello in scala 1:200 della Casa dell’Alpino collegata al nuovo affaccio sul torrente; insediare un campeggio nel Nella pagina a fianco parcheggio situato appena oltre il ponte sul limite del bosco che raggiunge il corso d’ac- Il Campo di Albareto, schizzi per le architetture qua. Tutti questi episodi architettonici ripensati in una logica integrata accompagnano i percorsi di attraversamento del paese e suggeriscono la realizzazione di una passeggiata Nella successiva Le Corbusier, schizzo, 1934 nella Tav. XXIV lungo il torrente per il tratto urbano del Gotra che va dalla nuova impiantistica sportiva in E. N. Rogers, Gli elementi del fenomeno fino alla fine del paese. architettonico, a cura di C. De Seta, Christian Nel secondo caso la località baricentrica all’intera Alta Val Taro di Pieve di Campi vede Marinotti Edizioni, Milano 2006 una occasione di grande valenza territoriale. Alcuni edifici incompleti e lasciati vuoti da un 10 11

fallimento potrebbero ospitare un polo di offerta ricettiva e di ristorazione riorganizzato e di aggiunta di volumi che, nel rispondere alle nuove esigenze individuate, provassero a attorno ad una scuola di cucina di livello internazionale che ALMA si è detta interessata cambiare il carattere dei singoli episodi architettonici con inserimenti puntuali e misurati, ad utilizzare. La concretizzazione di questo scenario avrebbe una serie di vantaggi colle- facendo uno sforzo di recupero di quanto trovato. L’unica eccezione è l’Albergo “Berzolla”. gati: attivare una serie di appuntamenti di richiamo internazionale lungo tutto l’anno, per- Abbiamo infatti sostituito l’edificio esistente non solo per la inadeguatezza della struttura fezionare gli operatori della ristorazione del contesto proseguendo il lavoro svolto dall’Isti- e le difficoltà di un suo adeguamento ma anche per la possibilità di recuperare l’affaccio tuto alberghiero di Bedonia e qualificare progressivamente le strutture della ristorazione sulla valle dalla chiesa principale del paese oggi oscurato. La nuova configurazione ro- della Val Taro, promuovere il Fungo Porcino e i prodotti del sottobosco dell’Appennino a vescia lo sviluppo verticale attuale in una proiezione orizzontale che reinterpreta il tema livello globale grazie ai circuiti internazionali di ALMA, fare da traino con le sue attività della massicciata della strada aprendo un passaggio diretto di discesa tra il sagrato in alto didattiche per tutto il polo ricettivo. e l’alveo del torrente in basso. Tutti gli altri progetti completano e migliorano l’esistente. L’insieme di questi interventi definisce uno scenario strategico condiviso e praticabile Poco sotto, il Palafungo viene mantenuto nella sua struttura centrale e viene riconfigura- che potrà cogliere una serie di obiettivi collegati: il potenziamento tematico dell’offerta to completamente con una nuova identità insediativa multifunzionale per mantenerlo in turistica, la valorizzazione dell’eccellenza gastronomica del contesto, l’affinamento della attività tutto l’anno. Lungo la riva del Gotra si susseguono poi una serie di presìdi per il formazione professionale nella ristorazione, la crescita dell’offerta di lavoro, un contribu- turismo che riabitano preesistenze. La struttura del deposito comunale viene mantenuta to al mantenimento della popolazione in montagna. come copertura all’interno della quale realizzare una sala per iniziative culturali mentre una nuova parte la affianca aprendo una relazione con il torrente. Poco sopra, la Casa Misure della montagna: l’emergenza di un intervento chirurgico con l’architettura degli Alpini viene integrata con un ridisegno architettonico che la ripensa come centro di servizi turistici. Ancora sopra, oltre al ponte, il campeggio attrezza un parcheggio esistente Come in molti contesti di grandi potenzialità ma in via di spopolamento degli Appennini per dare un accesso diretto al bosco sul corso d’acqua. anche ad Albareto si vive una condizione di problematica resistenza demografica che Anche a Pieve di Campi, poi, il progetto, come già sottolineato, relaziona e riorganizza tre sollecita una regia integrata tra riorganizzazione dell’attività del marketing territoriale e ri- immobili abbandonati proiettandoli, con una struttura aggiunta di collegamento, sulla generazione urbana. La straordinaria dote paesaggistica e gastronomica di questi luoghi vista della valle del Taro e sul Castello di Compiano che si erge sullo sfondo. è oggi l’elemento che determina due registri differenti di attività. Quella invernale con po- chissime presenze e quella estiva che vede la popolazione quasi triplicarsi. Nei passaggi La lezione del Campo (magnetico) dei Miracoli di questa doppia condizione che alterna abbandono e ritorno si inserisce l’eccezione isolata della Fiera Nazionale del Fungo Porcino che concentra molte migliaia di persone La questione del carattere dei luoghi e di come l’architettura può metterli in valore è un agli inizi di ottobre. aspetto centrale della sperimentazione progettuale che documentiamo come della pro- In questa situazione così differenziata la sfida della Pubblica Amministrazione è rilan- spettiva di successo dell’intero programma di rigenerazione urbana strategica che potrà ciare la vocazione turistica con alcune azioni mirate, finalizzate a insediare una serie essere attivato. di presìdi permanenti di attrazione che riescano a distribuire il più possibile lungo tutto Ad Albareto mi ha da subito colpito la dimensione geografica del contesto urbano. L’in- l’anno le occasioni di arrivo e le presenze da fuori, consolidando le opportunità indotte di sediamento storico del paese è appoggiato in gran parte sopra la Strada Provinciale che lavoro e di condizioni di permanenza nella valle dei suoi abitanti. Occorre allora ora più segna con il suo tracciato la discontinuità orografica tra le montagne e il torrente. La mas- che mai concentrarsi su interventi strategici che mettano in valore una serie di strutture sicciata viaria in gran parte realizzata in pietra separa così due contesti molto diversi. In costruite nel tempo in maniera casuale e senza una logica unitaria. basso, il grande prato dell’alveo che ha preso lo spazio originario dell’acqua definisce un Certo oggi la situazione è davvero complicata se l’Albergo “Berzolla” in difficoltà sembra piano verde quasi orizzontale posto oltre venti metri sotto alla sequenza dei fatti urbani e dover lasciare il paese senza la sua unica struttura ricettiva. Se da un lato appare quindi dei monumenti della città che si dispongono, come fossero un acropoli di montagna, uno urgente rilanciare l’attrattività del paese, dall’altro ci è apparso opportuno fin dall’inizio dietro l’altro sullo sfondo dell’Appennino: la chiesa e l’albergo, il Palazzo della Comunalia, misurare con precisione le progettualità. In condizioni così delicate e fragili ci sembrava il e le scuole. dovessimo calibrare con molta attenzione gli interventi su una fattibilità concreta. Abbia- La dialettica degli sguardi tra questi due livelli così differenti vede una interessante logica mo allora ragionato su interventi coordinati che potessero mettere a frutto la dotazione at- di relazioni visive tra basso e alto su cui abbiamo ragionato molto nel progetto. Al ridi- tuale reimmaginandola in una nuova prospettiva molto più efficace e coordinata. Abbiamo segno delle relazioni urbane ciclopedonali si aggiunge quindi una logica di affaccio dei quindi svolto una riflessione sul tono e sul senso della modificazione dei singoli episodi due livelli dell’insediamento: quello storico sopra le grandi “mura” in pietra della strada architettonici e del loro insieme. Per ognuno di essi abbiamo compreso la compatibilità e quello recente sul fondo della valle con alcuni interventi isolati di strutture pubbliche tra il mantenimento delle strutture esistenti e le nuove destinazioni attraverso una valuta- realizzate sull’alveo. zione sulla qualità di contesto del loro posizionamento, sulla loro funzionalità attuale e sul Come appena descritto, il progetto immagina di reinventare questi episodi architettonici significato che ognuno di essi ha assunto per la comunità. In tutti i casi la questione della come elementi collaboranti di un sistema completo di servizi per il turismo e di valo- reinvenzione dell’esistente su cui abbiamo ragionato tiene conto il più possibile del man- rizzazione degli ambienti naturali in cui sono immersi. Questa logica strategica e il no- tenimento delle strutture esistenti e di un loro miglioramento con azioni di affiancamento stro approccio di lavoro finalizzato dell’abitare poetico nel paesaggio orientano la ricerca 12 13

progettuale della loro riconfigurazione pensata per accendere la scintilla di reazioni poetiche incrociate: sia all’interno nella dialettica visiva che si attiva tra gli episodi ar- chitettonici sia all’esterno tra questi ultimi, gli orizzonti naturali e i riferimenti a distanza. Più volte ho pensato a Le Corbusier fermo sul treno appena fuori dal Campo dei Miracoli di Pisa in attesa di entrare in stazione. Il disegno tracciato in quel momento confronta il progetto per il Palazzo dei Soviet rievocato mentalmente con la triangolazione che vedeva tra battistero, torre, cattedrale e camposanto sullo sfondo delle colline toscane. Lo schizzo che fissa quell’immagine con la nota l’unità del dettaglio, il tumulto dell’in- sieme non rappresenta solo, come dice Rogers, l’assorbimento della memoria nell’in- venzione2. È un promemoria per lui ma anche per tutti noi della potenza delle relazioni Nella pagina a fianco e nella precedente compositive che le architetture hanno, grazie al loro precisarsi progettuale, di attivare un I paesaggi della reazione poetica. Le Corbusier: rapporto di natura poetica. Palazzo dei Soviet, copertura dell’Unité d’Habitation, Centro governativo di Chandigarh. Ogni singolo oggetto architettonico può essere parte di una dialettica visiva capace di Disegni in scala di confronto tra la composizione creare un’atmosfera di sospensione densa di significati e corrispondenze se raggiunge architettonica e i profili del contesto di Ivo Susi una intenzionale e calibrata caratterizzazione formale. Solo grazie alla sua identità pla- stica che prende forma rispetto alla funzione ma anche al sottile gioco tra differenze e Le Corbusier, Progetto per il Centro Governativo analogie con le altre componenti, solo grazie alla messa in valore della propria posizione di Chandigarh, Veduta dal Palazzo di giustizia e Piano in Il cuore della città, a cura di E. N. Rogers, nel domino figurativo tra le parti e alla interpretazione dei vari livelli del gioco di sguardi J. L. Sert, J. Tyrwhitt, Milano 1954 - CIAM Bergamo nel contesto si può innescare quel rimbalzo di tensioni che dà senso alla composizione 1949, p. 154 architettonica alla scala urbana. Le Corbusier attiverà molti campi magnetici compositivi nella sua esperienza progettuale. Come a Pisa, anche per lui lo sfondo tratteggiato come profilo delle montagne è parte della dialettica progettuale. L’orizzonte del paesaggio è la condizione per segnare una delimitazione di campo, il bordo geografico del tavolo da gioco della pianura senza il quale i volumi architettonici non riuscirebbero ad assumere il loro significato di oggetti a reazione poetica. In questo gioco delle relazioni la scala del progetto è una variabile indifferente. Tra la di- stesa dei monumenti nazionali sulla piana di Chandigarth e gli elementi appoggiati sulla copertura dell’Unité d’Habitation a Marsiglia c’è una distanza dimensionale evidente ma non c’è alcuna differenza nella logica di ingaggio delle relazioni tra le parti. I grandi o pic- coli pezzi scultorei costruiscono in ogni caso un paesaggio minore dentro un paesaggio maggiore legati tra loro in maniera indissolubile: quello ravvicinato dell’architettura che assorbe e interpreta con la forma i rapporti a distanza si stringe con quello dilatato della cornice naturale delle montagne. Ogni ambito di lavoro nel paesaggio può essere allora un campo magnetico per l’architet- tura. Dentro questa idea di progetto e nella trama delle relazioni dei luoghi che sempre ci guida, abbiamo disteso e tirato i fili urbani che hanno stretto i nodi architettonici per Albareto e Pievi di Campi.

1 Su questi temi a valle dell’esperienza di ricerca degli ultimi anni sto concludendo il Manuale di Progetto Urbano Strategico che uscirà nella seconda parte del 2020. Vedi la versione in inglese D. Costi, Urban Strategic Design, architecture for the smart and wise city 4.0, per la collana The City Project, Springer, Berlin, in corso di stampa. 2 Assorbimento della memoria nell’invenzione è il titolo della Tav. XXIV con lo schizzo di Le Corbusier citato in E. N. Rogers, Gli elementi del fenomeno architettonico, a cura di C. De Seta, Christian Marinotti Edizioni, Milano 2006. 3

CARTE 15

1580 Atlante d’Italia 23 Il sistema 14 insediativo e territoriale 14 del fiume Taro 2

GEOGRAFIA 19

CENTRI URBANI 1 Parma 2 Piacenza 4 3 Cremona 4 Fiorenzuola 23 5 Borgo San Donnino () 5 6 7 Ponte Taro 8 Fornovo 9 Varano 10 11 15 12 Bardi 7 13 Compiano 18 6 22 1 SISTEMA NATURALE 14 Fiume Po 15 Fiume Enza 16 Torrente Parma 17 Torrente Baganza 18 Fiume Stirone 9 19 Fiume Taro 8 20 Fiume Ceno 21 Torrente Gotra 17 20 16

MORFOLOGIA DEL TERRITORIO 22 Linea Appenninica Tosco - Emiliana 23 Pianura Padana 12 19 22

13 Estratto del montaggio di cartografia storica da 11 immagini raster delle tavole dell’Atlante d’Italia, Galleria delle carte geografiche, Musei Vaticani 10 Porzione Placentiae et Parmae Ducatus Ignazio Danti 21 1580-1583 CARTE 17

Nella pagina a fianco 1850 / 2014 La matrice storica del territorio Estratto del montaggio di cartografia storica ottocentesca da immagini raster dellaCarta topografica regionale, scala 1:25.000, rilievo 1976-1994, edizione 1998, scansione e georeferenziazione di alta qualità della versione in bianco e nero tradizionale disegnata per le basi cartografiche scala 1:40.000

In questa pagina Estratto della Carta Topografica dell’Emilia-Romagna (2014) con l’indicazione del perimetro comunale di Albareto all’estremità sud della Provincia di Parma C19 CARTE 19 C1 C15 Geografia| Territorio | Parchi | Percorsi D1 Il sistema naturale delle relazioni tra il fiume Po e gli Appennini C23

D1

C3 D1 C21 A SISTEMA INSEDIATIVO LUNGO LA VIA EMILIA C SISTEMA DELLA MOBILITÀ D SISTEMA NATURALE A3 C4 D19 A1 Parma AUTOSTRADE ACQUA C20 A2 Reggio Emilia D21 A3 Piacenza C1 A1 Milano - Napoli D1 Fiume Po C30 A4 Fidenza C2 A15 Parma - La Spezia D2 Fiume Taro C5 D2 A5 Fiorenzuola C3 Autostrada Ti - Bre D3 Torrente Parma C15 D7 D18 A6 C4 Casello Piacenza Sud D4 Torrente Baganza C23 A5 B12 D20 A7 Sant’Ilario d’Enza C5 Casello Fiorenzuola D5 Torrente Ceno D1 A8 C6 Casello Fidenza \ Salsomaggiore Terme D6 Torrente Gotra C1 C6 D3 C7 Parma D7 Fiume Stirone C8 Casello Parma Ovest D8 Fiume Enza A8 C9 Casello Fornovo D9 Fiume Trebbia C32 C29 A4 D8 C10 Casello Borgo Val di Taro B SISTEMA INSEDIATIVO DELLE VALLI D9 D17 C11 Casello Berceto RETE DELLE ZONE PROTETTE DEL TARO E DEL CENO C8 C12 Casello C25 C19 C7 B11 B1 Albareto C13 Casello Terre di Canossa \ Campegine D10 Riserva Naturale Regionale dei Ghirardi A6 C17 D12 C1 C15 B2 Borgo Val di Taro C14 Casello Reggio Emilia D11 Parco Regionale dell’Aveto C23 C28 B3 Bedonia D12 Parco Fluviale del Taro A1 B4 Bardi LINEE FERROVIARIE D13 Parco dei Boschi di Carrega C13 B5 Ostia Parmense D14 Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma B10 C2 A7 B6 C15 Linea Alta Velocità Milano - Napoli D15 Riserva Naturale Monte Prinzera C31 C14 C16 B7 Berceto C16 Stazione Alta Velocità Mediopadana D16 Parco Regionale dell’Alto Appennino Reggiano D3 C22 B8 Varano de Melegari C17 Linea ferroviaria Parma - La Spezia D17 Parco dello Stirone e del Piacenzano D13 B9 Fornovo C18 Stazione ferroviaria Borgo Val di Taro D18 Riserva Naturale Orientata Parma Morta B8 C9 C25 B9 A2 C19 B10 C19 Linea ferroviaria Milano - D19 Parco Naturale della Foce del Taro C27 B11 Noceto C20 Linea ferroviaria Fidenza - Cremona - Brescia D20 Riserva Naturale e Trecasali D5 B6 B12 C21 Linea ferroviaria Parma - Mantova - Brescia D21 Parco Fluviale del Trebbia D4

SENTIERI B4 C23 D15 C29 D2 C22 Via degli Abati C23 Via Francigena D8 C24 Sentiero Italia C22 C10 C25 Via di Linari D10 C17 C26 Via dei Remi B5

ITINERARI B2 B3 C11 B7 D3 CICLOVIE DEI PARCHI D2 C18 C27 Ciclovia dei Boschi di Carrega C28 Ciclovia del Fiume Taro D6 C26 C25 C29 Ciclovia dello Stirone C17 C30 Ciclovia Regionale ER 7 B1 D11 C2 C31 Ciclovia Regionale ER 9 C24 D14 C32 Ciclovia Regionale ER 10 15 km C24 C23 C24 D16 C12 E1 CARTE 21 D6 D14 Alta Val Taro G10 Il sistema insediativo e i percorsi escursionistici F1

G20 D10 D3 Il sistema insediativo valligiano Geografia fisica dell’Alta Val Taro G7 G4 A PRINCIPALI CENTRI URBANI F CORSI D’ACQUA G1 G18 A1 Bedonia F1 Torrente Ceno A2 Borgo Val di Taro F2 Torrente Cogena G8 G17 A3 Compiano F3 Torrente Gotra D9 A4 Santa Maria del Taro F4 Torrente Ingegna G5 A5 F5 D13 G11 Tarsogno Fiume Taro C1 A6 F6 Tornolo Torrente Tarodine G19 D8 A7 Albareto F7 Torrente Vona

B AREE DI VALORE NATURALISTICO F SISTEMA MONTUOSO D7 A1 F2 B1 Parco Regionale dell’Aveto G1 Monte Bue (1777 m) B2 Riserva Naturale Regionale dei Ghirardi G2 Monte Crociata (1486 m) E1 F7 D11 G3 Monte Gottero (1639 m) G16 G4 Monte La Tagliata (1232 m) F5 A3 F4 F5 C LINEE FERROVIARIE G5 Monte Maggiorasca (1804 m) G6 Monte Molinatico (1550 m) A2 C1 Linea ferroviaria Parma - La Spezia G7 Monte Nero (1748 m) G9 A6 G8 Monte Pelpi (1479 m) F5 G9 Monte Penna (1735 m) D DIRETTRICI TERRITORIALI G10 Monte Ragola (1711 m) F6 G11 Monte Santa Donna (1027 m) D1 D1 SP 3 per Santa Maria del Taro D5 E1 D2 SP 20 per Pontremoli G12 Passo del Bocco G13 G6 D3 SP 21 per Bardi G2 D4 G13 Passo del Brattello D2 D4 SP 23 per Albareto G14 Passo della Cappelletta D5 SP 24 per Sestri Levante A5 A7 G15 Passo Cento Croci D6 SP 66 per Bardi G16 Passo del Chiodo D7 SP 75 per Santo Stefano d’Aveto F3 G17 Passo della Colla D8 SP 81 per Santo Stefano d’Aveto C1 G18 Passo Santa Donna D9 SP 308R per Parma A4 G19 Passo del Tomarlo D10 SP 359R per Bardi G20 Passo dello Zovallo D11 SP 523R per Parma G21 Foce dei Tre Confini D12 SP 523R per Sestri Levante D13 SP 654 per Santo Stefano d’Aveto G12 E3 G15 D14 SP 654R per Ferriere E3

D PRINCIPALI PERCORSI E RIFUGI G14 La sezione di paesaggio D12 E1 Via degli Abati tra la valle del fiume Taro E3 E2 Via Francigena e il monte Gottero E3 Sentiero Italia E2 Rifugio gestito Rifugio non gestito Bivacco 5 km E3 G3 G21 7 CARTE 11 23 Morfologia del paesaggio Il grande letto del Taro e del Gotra

INSEDIAMENTI E CORSI D’ACQUA

CENTRI URBANI 1 Bedonia 8 2 Borgo Val di Taro 3 Compiano 4 Tarsogno 5 Tornolo 13 6 Albareto 7 Bardi 8 9 Pieve di Campi 20

SISTEMA DEI CORSI D’ACQUA 10 Fiume Taro 11 Fiume Ceno 10 12 Torrente Gotra

21 1 SISTEMA MONTUOSO 13 Monte Maggiorasca 3 14 Monte Penna 15 Monte Scassella 14 2 16 Monte Bertola 10 17 Monte Gottero 5 18 Monte Tecchione 9 19 Monte Molinatico 25 VALICHI 19 20 Passo del Tomarlo 21 Passo del Chiodo 12 22 Passo del Bocco 23 Passo Cento Croci 24 Passo della Cappelletta 4 6 25 Passo del Brattello

22 23

15 24

16 Estratto del montaggio da immagini raster delle Carte del Ducato di Parma 1828 18

17 A11 D3 A6 A12 CARTE A8 25 F12 D6 Sistema insediativo D7 A1 E1 E4 La rete dei centri urbani, del sistema infrastrutturale e delle strutture di accoglienza E3 D8 A4 A13

A3 A2 A5 A7 E1 A9 F16 F15 F17 A15 F18 F7 B11 D1 B5 F14 F9 D5 F21 F13 B8 D4 F19 C1 F8 F5 F4 F20 A10 F10 A NUCLEI URBANI C LINEE FERROVIARIE F STRUTTURE RICETTIVE F6 F11 A1 Bedonia C1 Linea ferroviaria Parma - La Spezia F1 Albergo “Berzolla” D2 A2 Borgo Val di Taro F2 Società Agricola “La Peschiera” B6 A3 Breia F3 Albergo diffuso “Borgo Casale” B1 A14 B12 A4 Compiano D DIRETTRICI STRADALI F4 Agriturismo “Cavallo Biondo” F1 F3 B3 A5 Carniglia F5 Azienda Agricola “Casa Lanzarotti” D1 SP 3 per Santa Maria del Taro A6 Cavignaga F6 Agriturismo B&B “Funghi e Fate” B7 A7 Isola di Compiano D2 SP 20 per Pontremoli F7 Agriturismo “Casa delle Erbe” B4 A8 Mamarola D3 SP 21 per Bardi F8 Albergo “Ruggeri” B13 A9 Piane di Carniglia D4 SP 23 per Albareto F9 Albergo “Lo Scozzese” A10 Ravezza D5 SP 24 per Sestri Levante F10 B&B “La Castagna Matta” B2 A11 Roncole D6 SP 66 per Bardi F11 B&B “Il Casolare Bioenergetico” F2 A12 Strela D7 SP 81 per Santo Stefano d’Aveto F12 Azienda Agricola Ca’ Segale’ A13 Sugremaro D8 SP 523R per Parma F13 B&B “Casa Mallarino” B9 A14 Tarsogno D9 SP 523R per Sestri Levante F14 B&B “La Casetta” A15 Tornolo F15 Albergo “La Vecchia Locanda” F16 Albergo “Arcobaleno” F17 B&B “Casa Boniceto” F18 B&B “Casa Rustica” B ALBARETO E LE SUE FRAZIONI E CASTELLI E PIEVI DELLA VALLE F19 B&B “La Casetta” B1 Albareto E1 Rocca di Compiano F20 B&B “La Pineta” D9 F21 B&B “La Taverna” B2 Boschetto E2 Turris di Borgo Val di Taro B10 B3 Buzzò E3 Pieve di Bedonia B4 Cacciarasca E4 Pieve di Compiano AREA DI STUDIO/MODELLO IN SCALA 1:500 B5 Campi B6 Codogno La sezione di paesaggio tra il fiume B7 Folta Taro e la frazione di Pieve di Campi B8 Gotra B9 Groppo B10 Montegroppo La sezione di paesaggio della B11 Pieve di Campi valle del torrente Gotra ad Albareto B12 San Quirico B13 Tombeto

2.5 km CARTE 27 E2 Terra I percorsi escursionistici e i luoghi del sistema appenninico della Val Gotra F1

G2 E9

G1 C8

C7 E2

C14 A SISTEMA MONTUOSO C CHIESE E PIEVI F ITINERARI CICLOPEDONALI G1 A20 A1 Monte Gottero (1639 m) C1 Chiesa di Sant’Anna (Montegroppo) F1 Ciclabile Ostia Parmense - Borgo Val di Taro A2 Monte Bertola (1196 m) C2 Chiesa di San Giovanni Battista (Tombeto) F2 Ciclabile Albareto - Boschetto A18 G3 A3 Monte Scassella (1227 m) C3 Chiesa di San Pietro Apostolo (Groppo) A4 Monte Bagastese (1070 m) C4 Chiesa di Maria Maddalena (Folta) C12 E9 D1 A5 Il Pennale (1508 m) C5 Chiesa di Sant’Andrea Apostolo (Cacciarasca) G ITINERARIO DEI “SENTIERI PARTIGIANI” C6 A6 Monte Orsano (1528 m) C6 Pieve di San Quirico e Giuditta (San Quirico) C11 C10 C13 A7 C7 G1 Itinerario Montagne Partigiane E6 Monte Corlo (1358 m) Chiesa di San Giacomo Maggiore (Campi) E9 E1 A8 Monte Tecchione (1586 m) C8 Chiesa di San Paolo Apostolo (Pieve di Campi) G2 Borgo Val di Taro, Palazzo Manara C4 E6 F2 A9 Il Poggione (1494 m) C9 Santuario della Madonna del Boschetto Ambito del Territorio Libero del Taro (1944-45) C5 A10 Monte Vergastrelli (1458 m) C10 Chiesa di Santissima Maria Assunta (Albareto) A11 Monte Colombo (1566 m) C11 Oratorio di San Rocco (Codogno) G3 Albareto, Palazzo della Comunalia E8 A12 Monte Boschetto (1433 m) C12 Chiesa dei Santi Antonio e Savino (Codogno) Sede dell’Ospedale civile durante il 1944-45 G3 C2 A21 A13 Monte Cucherna (1494 m) C13 Chiesa di Santa Maria Assunta (Buzzò) Sede prevista del Museo del Fungo Porcino C9 A16 A19 E3 A14 Monte Ribone (1289 m) C14 Chiesa di San Michele Arcangelo (Gotra) G4 Folta - Tombeto - Boschetto A17 A15 Monte Pianazzi (1082 m) E1 C3 Zona di costituzione dei primi nuclei ribelli A14 A16 Monte Scheggia (884 m) E6 G1 A17 Monte La Crocetta (1066 m) D ARCHITETTURA RURALE G5 Montegroppo B1 A4 A15 A18 Monte Traforo (803 m) Paese Partigiano E9 E1 D1 Castagneti e Metati A19 Monte Foppo (1128 m) G6 Passo della Cappelletta A13 A20 Monte Alto (789 m) Luogo di rastrellamento nazifascista E5 A21 Monte Pero (1187 m) A12 E2 A3 E PERCORSI ESCURSIONISTICI A10 G5 A7 B VALICHI E1 Sentiero Italia AREA DI STUDIO/MODELLO IN SCALA 1:500 C1 B5 E7 E2 Via degli Abati G4 B1 Passo Cento Croci E3 Sentiero CAI 849 PR La sezione di paesaggio tra il fiume B2 Passo del Lupo E4 Sentiero CAI 847 PR Taro e la frazione di Pieve di Campi B3 Forcella del Gottero E5 Sentiero CAI 845 PR B4 Passo dei Due Santi (già Faggio Crociato) E6 Sentiero Comunità Montana Val di Taro A2 B5 Passo della Cappelletta B4 A11 Comune di Borgo Val di Taro La sezione di paesaggio della A6 B6 Passo del Focetto E7 Sentiero Comunità Montana Val di Taro valle del torrente Gotra ad Albareto E4 Comune di Borgo Val di Taro - Variante 1 B2 G1 E8 Sentiero Comunità Montana Val di Taro A9 B6 A8 Comune di Borgo Val di Taro - Variante 2 A5 B3 E9 Nuova via dei Remi 2.5 km E1 G1

A1 CARTE 29 A41 A32 A44 A42 Acqua A45 A40 La rete dei corsi d’acqua e il sistema dei mulini A34 A1 A31 A1 B2 A33 B1 A1

A CORSI D’ACQUA E INVASI B MULINI A37 A2 A1 Fiume Taro B1 Mulino Gerasco B4 B3 A2 Lago del Cornale B2 Mulino di Porpiano A35 A3 Torrente Gotra B3 Mulino Tardiani B19 A4 Torrente Arcina B4 Mulino Rossi A3 A5 Rio del Mulino B5 Mulino Sabini A6 Torrente Uccellecchia B6 Mulino della Rocchia B45 A7 Rio Lazzaretti B7 Mulino Tambini A5 A36 B18 A8 Rio Roncasso B8 Mulino Bini Sopra B1B17 B46 A9 Rio Borra B9 Mulino Bini Sotto o Tambini B1B16 A20 A35 A6 A46 A10 Rio della Lama B10 Mulino Pasqualetti A43 B44 A11 Rio dei Monti B11 Mulino Ricoboni B33 B41 A12 Rio dei Laghi B12 Mulino di Groppo A11 B43 A4 A13 Riolo degli Avenari B13 Mulino Lacchini B31 B40 A14 B14 B32 B15 B39 Rio Ruffinale Mulino Bordi B42 A15 Rio Baregareccio B15 Mulino di San Quirico B30 B38 B29 A16 Rio della Beda B16 Mulino delle Moie A12 A29 A17 Torrente Lecora B17 Mulino Mezzetta B25 B24 A18 Rio del Lungo B18 Mulino di Gallina o Merelli B37 A13 A30 A19 Rio di Corno Casarino B19 Mulino di Campi o Zampicinini B36 A9 B14 A28 A14 A20 Torrente Tarodine B20 Mulino Signorini B28 B35 B13 A16 B34 B23 B22 A21 Rio delle Leme B21 Mulino Orlandazzi o di Acciara A7 B27 A22 Torrente Rio Biselle B22 Mulino dei Grilli A8 B26 B21 A27 A17 A23 Gotrino B23 Mulino Battali A15 A24 Rio dell’Ariccio B24 Mulino di Boschetto A10 A26 B20 A25 Torrente Schiena B25 Mulino Basi B12 Il mulino dei Groppini contiene due coppie di B11 A21 A26 Rio della Fontanella B26 Mulino Ferrari I B10 A3 A18 A27 Rio delle Lubie B27 Mulino Ferrari II macine azionate a ruote orizzontali a ritrecine A28 Rio del Carmo B28 Mulino Ferrari III e testimonia l’impronta delle economie delle A38 A22 A29 Rio del Lagaccio B29 Mulino Ferrari IV Comunalie A19 A30 Rio delle Quadrise B30 Mulino di Cacciarasca B9 A31 Torrente Ingegna B31 Mulino dei Groppini B8 A32 Torrente Remola B32 Mulino di Facino B7 B6 A33 Torrente Rizzone B33 Mulino Maestri AREA DI STUDIO/MODELLO IN SCALA 1:500 A24 A34 Rio Palpirana B34 Mulino Borella I B5 A20 A35 Torrente Lubiana B35 Mulino Borella II La sezione di paesaggio tra il fiume A36 Torrente Lubianella B36 Mulino dei Matia Taro e la frazione di Pieve di Campi A23 A37 Rio dei Boschi B37 Mulino Depaoli A38 Cascate di Groppo B38 Mulini dell’Oca A39 Foce dei Tre Confini B39 Mulino di Billò La sezione di paesaggio della A25 A40 Rio dei Bertoli B40 Mulino Orsi valle del torrente Gotra ad Albareto A41 Rio Granere B41 Mulino Mussi A42 Rio Raschianello B42 Mulino Mussi o Grassi A43 Rio della Trinità B43 Mulino Lanzarotti A44 Torrente Varacola B44 Mulino Maestri o Tognacca A45 Torrente Vona B45 Mulino Salvanello A46 Torrente Arzola B46 Mulino Bozzi 2.5 km A39 MODELLI 31

Val Gotra e Alta Val Taro

Albareto 520 m s.l.m.

Pieve di Campi 448 m s.l.m.

Modello di paesaggio in scala 1:5000 Pieve di Campi

Pieve di Campi Albareto MODELLI 33

Modello territoriale del centro urbano di Albareto Dal torrente Gotra al monte Scheggia scala 1:500

884 m s.l.m. Verso la vetta del monte Scheggia

522 m s.l.m. Chiesa di Santissima Maria Assunta e la vista sul paesaggio da ritrovare

520 m s.l.m. Nucleo urbano di Albareto e Albergo “Berzolla”

495 m s.l.m. Campo di Albareto 492 m s.l.m. Lido Gotra 491 m s.l.m. Torrente Gotra

505 m s.l.m. San Quirico

486 m s.l.m. Letto del torrente Arcina MODELLI 35

Modello territoriale di Pieve di Campi Dal fiume Taro a Pieve di Campi scala 1:500

464 m s.l.m. Il complesso residenziale da recuperare e la vista verso Compiano

448 m s.l.m. Pieve di Campi e la chiesa di San Paolo Apostolo

440 m s.l.m. Lago del Cornale

435 m s.l.m. Fiume Taro ITINERARI 37

Percorsi | Tra terra e cielo nella valle di Albareto Fotografie di Carlo Gardini ITINERARI 39

Sei paesaggi per immagini

ALBARETO CASALE

FOLTA TOMBETO GROPPO

MONTEGROPPO

PASSO DELLA CAPPELLETTA

BOSCO

6

MONTE GOTTERO 1 km ITINERARI

Albareto Casale

44º27’14”N 9º42’14.08”E

44º26’48.91”N 9º42’01.21”E ITINERARI

44º26’44.5”N 9º43’07.01”E 44º26’44.12”N 9º42’45.89”E ITINERARI

Folta Tombeto Groppo

44º26’12.62”N 9º40’32.92”E

44º26’6”N 9º40’52.86”E ITINERARI

44º25’37.52”N 9º40’45.26”E

44º25’37.52”N 9º40’45.26”E ITINERARI 49

Montegroppo

44º24’3.96”N 9º41’3.98”E 44º24’9.65”N 9º41’3.34”E ITINERARI 51

44º24’15.34”N 9º40’55.24”E

44º24’12.89”N 9º40’51.74”E ITINERARI 53

Passo della Cappelletta

44º23’46.78”N 9º39’45.79”E 44º24’0.03”N 9º39’47.27”E 44º23’58.02”N 9º39’49.54”E ITINERARI

Bosco

44º27’21.41” N 9º40’40.09” E

44º27’21.41” N 9º40’40.09” E ITINERARI 57

Monte Gottero

44º24’51.79” N 9º38’33.66” E

44º21’57.28” N 9º41’12.16” E ITINERARI 59

44º24’51.79” N 9º38’33.66” E

44º24’51.79” N 9º38’33.66” E PROGETTI I17 61 BORGO VAL DI TARO E2 Una strategia per punti attraverso il paesaggio I16 Progetto di nuovi itinerari alternativi attraverso i percorsi e i luoghi del territorio: I15 D1 dal Passo della Cappelletta e dal Sentiero Italia a Borgo Val di Taro G1 G1 passando per Albareto G1 E9 H1 H2 H3 G1 I13 A SISTEMA DELLE VETTE LUNGO D ITINERARI CICLOPEDONALI NUOVI ITINERARI DI PROGETTO IL SENTIERO ITALIA I14 D1 Ciclabile Ostia Parmense - Borgo Val di Taro H ITINERARI E PAESAGGI ATTRAVERSATI LUNGO LA A1 Monte Gottero (1639 m) G4 A2 Monte Bertola (1196 m) D2 Ciclabile Albareto - Boschetto RETE SENTIERISTICA ESISTENTE H4 A3 Monte Scassella (1227 m) A4 Monte Bagastese (1070 m) G2 A5 Il Pennale (1508 m) E PERCORSI ESCURSIONISTICI PASSO DELLA CAPPELLETTA - BORGO VAL DI TARO A6 Monte Orsano (1528 m) H1 Stazione ferroviaria di Borgo Val di Taro come A8 Monte Tecchione (1586 m) E1 Sentiero Italia punto di accesso all’Alta Valle A9 Il Poggione (1494 m) E2 Via degli Abati H2 Museo del Fungo Porcino E3 A10 Monte Colombo (1566 m) Sentiero CAI 849 PR H3 Centro storico di Borgo Val di Taro e il I11 E4 Sentiero CAI 847 PR A11 Monte Boschetto (1433 m) collegamento ciclopedonale con Ostia H5 E9 E2 A12 Monte Cucherna (1494 m) E5 Sentiero CAI 845 PR Parmense e la fascia territoriale pedemontana H6 E6 Sentiero Comunità Montana Val di Taro H4 Relazioni con la Via degli Abati I12 Comune di Borgo Val di Taro H5 Albergo diffuso Borgo Casale E6 E7 Sentiero Comunità Montana Val di Taro E9 E1 B VALICHI H6 L’ambiente naturale dei castagneti e la H8 E6 Comune di Borgo Val di Taro - Variante 1 tradizione produttiva dei Metati D2 B1 Passo Cento Croci E8 Sentiero Comunità Montana Val di Taro H7 Santuario della Madonna del Boschetto Comune di Borgo Val di Taro - Variante 2 B2 Passo del Lupo H8 Riattivazione delle relazioni tra Albareto E8 B3 Forcella del Gottero e Boschetto lungo il sentiero ciclopedonale G3 B4 Passo dei Due Santi (già Faggio Crociato) E9 Nuova via dei Remi H9 Il paesaggio delle Cascate di Groppo B5 Passo della Cappelletta H10 Relazioni con il Sentiero Italia A19 E3 H7 B6 Passo del Focetto E1 F ITINERARIO DEI “SENTIERI PARTIGIANI” I ITINERARI DI PROGETTO E PAESAGGI ATTRAVERSATI LUNGO LA RETE VIABILISTICA MINORE E6 B1 A4 C LINEE FERROVIARIE E9 E1 C1 Linea ferroviaria Parma - La Spezia G SISTEMA DELLE ACQUE DEL FIUME TARO SENTIERO ITALIA - BORGO VAL DI TARO H9 A12 E DEL TORRENTE GOTRA I11 Mulino dei Groppini come testimonianza SENTIERO ITALIA E5 A11 E2 dell’identità produttiva del territorio A3 G1 Fiume Taro I12 Il Campo di Albareto H10 G2 Torrente Gotra Nuovo Albergo “Berzolla” G3 Torrente Arcina Palafungo B5 E7 G4 Torrente Lubiana Centro servizi sul Gotra PASSO DELLA CAPPELLETTA G5 Foce dei Tre Confini Centro eventi sul Gotra Campeggio al Lido Gotra G2 I13 Pieve di Campi e la scuola di cucina A2 internazionale B4 A10 I14 Il paesaggio sulle sponde del Lago del Cornale A6 E4 I15 Castello di Compiano B2 I16 Bedonia e il Seminario Vescovile A9 I17 Riserva Naturale Regionale dei Ghirardi B6 A8 A5 B3 G5 2.5 km E1

A1 PROGETTI 1 8 3 9 2 4 10 5 11 Albareto 6 12 13 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Via degliAbati Borgo Casale Castagneti eMetati Albareto Santuario della Madonna del Boschetto Cascate diGroppo Passo dellaCappelletta BORGO VAL DITARO PASSO DELLACAPPELLETTA - Borgo Val diTaro Naturale RegionaleRiserva dei Ghirardi Lago delComale Pieve diCampi Mulino deiGroppini Paesaggi delBoscoScuro Sentiero Italia SENTIERO ITALIA - BORGO VAL DI TARO 7 14

0 km 8 Passo della Cappelletta - 1080 m s.l.m. 0 km 1 Sentiero Italia - 1080 m s.l.m. 44°23’59.85”N 9°39’46.78”E 44°24’51.79”N 9°38’33.66”E 4 2 Paesaggi del Bosco Scuro - 700 m s.l.m.

5 9 Cascate di Groppo - 720 m s.l.m. 44°25’54.21”N 9°40’42.51”E 44°24’3.96”N 9°41’3.98”E 9 8 10 Santuario della Madonna del Boschetto - 550 m s.l.m. 3 Mulino dei Groppini - 538 m s.l.m. 44°26’03.59”N 9°41’35.79”E 44°26’53.8”N 9°40’23.0”E

10 11 Albareto - 520 m s.l.m. 44°26’54.36”N 9°42’2.65”E 12 12 Castagneti e Metati - 620 m s.l.m. 44°26’44.12”N 9°42’45.89”E

13 13 Borgo Casale - 690 m s.l.m. 44°26’44.50”N 9°43’07.01”E 15 4 Pieve di Campi - 450 m s.l.m. 44°28’55.23”N 9°41’39.76”E 18 5 Lago del Comale - 430 m s.l.m. 44°28’52.27”N 9°42’39.48”E

29 14 Via degli Abati - 500 m s.l.m. 44°28’10.19”N 9°47’21.77”E 24 6 Riserva Naturale Regionale dei Ghirardi - 680 m s.l.m. 44°30’35.03”N 9°44’38.53”E 28

31 15 Borgo Val di Taro - 394 m s.l.m. 7 Borgo Val di Taro - 394 m s.l.m. 44°29’16.93”N 09°46’0.442”E 44°29’16.93”N 09°46’0.442”E A2 PROGETTI 65

La scala dei luoghi C1 A21 B10 B5 A11 B1 A LOCALITÀ DEL SISTEMA INSEDIATIVO

A1 Albareto A2 Bedonia B1 A3 Bertorella A4 Borgo Val di Taro B6 A14 A5 Boschetto A6 C2 A6 Breia A7 Buzzò A8 Case Mazzetta A9 Case Mirani B1 A4 A10 Campi B2 A11 Compiano C8 A12 Gotra A13 Il Costello A14 Isola di Compiano A3 A15 La Costa di Gotra A17 B1 A16 Le Moie A17 Pieve di Campi D2 A18 Roncole A19 San Quirico B7 A20 Spallavera B8 B9 A21 Sugremaro A10

B SISTEMA DELLE ACQUE A1 B1 Fiume Taro B2 Lago del Cornale B3 Torrente Gotra A12 B4 Torrente Arcina B5 Torrente Ingegna B8 B3 B6 Torrente Rizzone B7 Torrente Tarodine B8 Torrente Lubiana B9 Torrente Lubianella A15 B10 Rio dei Bertoli B11 Rio Ruffinale A20

C AREE DI INTERESSE STRATEGICO A8 C1 Rocca di Compiano A18 C2 Turris di Borgo Val di Taro C3 Albergo diffuso Borgo Casale A16 C4 Castagneti e Metati C5 Chiesa di Santissima Maria Assunta C6 Mulino dei Groppini B11 C7 Santuario della Madonna del Boschetto C8 Chiesa di San Paolo Apostolo A19 D1 D AREE DI PROGETTO B4 C5 A9 C6 D1 B7 Il Campo di Albareto A7 Nuovo Albergo “Berzolla” C4 C3 Palafungo Centro servizi sul Gotra A1 Centro eventi sul Gotra Campeggio al Lido Gotra B4 A13 D2 Pieve di Campi e la scuola di cucina internazionale B3 B11 Aree boschive

C7 A5 PROGETTI 67

Albareto

Centro eventi sul Gotra Palafungo Nuovo Albergo Centro servizi sul Gotra Campeggio al Lido Gotra “Berzolla”

Tra la linea alta della Strada Provinciale e il fondo del greto del torrente si tende la trama urbana che attraversa il grande prato sull’alveo del Gotra. La prima linea di relazione che viene attivata taglia la sezione orografica con un asse pedonale centrale. Il progetto del Nuovo Albergo “Berzolla” risolve due rilevanti questioni urbane: l’apertura di un passaggio diretto che collega il sagrato della chiesa e la valle e l’apertura del suo affaccio perduto sul paesaggio. Lo spostamento del volume ricettivo da una presenza verticale che ne occludeva la vista ad uno sviluppo orizzontale che la valorizza, diviene l’occasione per riorientare le aperture sul paesaggio e mettere in valore la balza verde leggermente rialzata da attrezzare con spazi per il benessere e per l’attività all’aperto. Appena sotto la struttura del Palafungo nella sua configurazione ampliata con un gran- de ristorante, spazi espositivi, aree per eventi, uffici IGP e belvedere sul paesaggio si attesta lungo il nuovo percorso diretto che scende verso il greto costeggiando la Casa dell’Alpino. Quest’ultima, in posizione ancora più bassa, anch’essa ampliata per realiz- zare un Centro servizi per il turismo si dispone verso il torrente con una lunga vetrata che ne ridisegna il fronte e diviene il punto di appoggio per l’apertura di una nuova discesa all’acqua scavata nella massicciata di protezione della riva. In questo punto la prima linea di relazione verticale si incrocia con quella ortogonale che realizza una passeggiata sul torrente. Da un lato risalendo la corrente prosegue fino al campeggio pensato nel parcheggio oggi presente oltre il ponte con l’accesso diretto al bosco sull’acqua dove è possibile ancora fare il bagno e dall’altro, scendendo verso valle, porta al Centro eventi e all’impiantistica sportiva. A fianco del campo da calcio in corso di realizzazione, l’attuale deposito comunale viene trasformato in uno spazio per spettacoli che può utilizzare il palcoscenico per eventi con pubblico sia all’interno che all’esterno. Al di fuori dell’ambito compreso tra il Centro eventi e il Centro servizi vengono concen- trati nuovi parcheggi per lasciare l’ampio campo interno libero da veicoli. Al centro del grande prato, liberato da molto dell’asfalto che oggi lo copre, rimane il grande albero esistente come crocevia delle triangolazioni visive tra i nuovi episodi architettonici del Campo di Albareto che, quasi fosse il Campo dei Miracoli di Pisa, diventa un campo magnetico compositivo in relazione con il paesaggio. PROGETTI 69 A1 B2 Relazioni Assetto urbano esistente A5 B3

B1 A SISTEMA INSEDIATIVO D3 A1 A1 Strada Provinciale 23 in quota rispetto alla valle del torrente Gotra A2 Muro di contenimento/balza sulla valle del torrente Gotra D7 B5 A3 Ponte carrabile per San Quirico A4 Ciclopedonale verso il Santuario di Boschetto A5 Impiantistica sportiva principale oggetto di interventi di adeguamento D2 A6 Insediamento urbano attestato sulla balza D4 A7 Insediamento urbano a fondovalle A8 Sistema parchi e attrezzature per feste/sport A6 A9 Parcheggio sterrato A10 A10 Area per le feste A11 Palestra comunale A3 D5 A15 A12 Municipio A13 Palazzo della Comunalia/sede prevista del Museo del Fungo Porcino A7 A14 Scuola Primaria e Secondaria di I grado A15 Chiesa di Santissima Maria Assunta D1 A2 A9 A11 B SISTEMA NATURALE A6 B1 Torrente Gotra A8 B2 Torrente Arcina B3 Rio Peghinzola A13 B4 Pendici del monte Scheggia B5 Campo di Albareto A12 A14 C UNA POTENZIALE RETE DI RELAZIONI ATTIVABILI

Mobilità carrabile D6 Mobilità dolce A6 Nuove relazioni urbane

D AREE DI INTERESSE STRATEGICO A1 D1 Area nell’alveo del Gotra come possibile lido di balneazione fluviale estiva D2 Palafungo come possibile dotazione per la B1 valorizzazione delle eccellenze del Fungo B3 D3 Ex magazzino comunale come nuovo polo culturale e spazi per le feste D4 Casa dell’Alpino come luogo di accoglienza turistica D5 Albergo “Berzolla” come occasione di B4 potenziamento dell’ospitalità dell’Alta Val Taro D6 Possibili spazi per la didattica all’aperto D7 Nuovo affaccio sul torrente

200 m A4 A1 PROGETTI 71 B2 B1 Luoghi Paesaggi urbani e naturali A5 B3 A SISTEMA INSEDIATIVO

A1 Strada Provinciale 23 in quota rispetto alla valle del torrente Gotra D3 A1 A2 Muro di contenimento/balza sulla valle del torrente Gotra A3 Ponte carrabile per San Quirico A4 Ciclopedonale verso il Santuario di Boschetto B5 A5 Impiantistica sportiva principale oggetto di interventi di adeguamento A6 Insediamento urbano attestato sulla balza A7 Insediamento urbano a fondovalle B1 D2 A8 Sistema parchi e attrezzature per feste/sport D4 A9 Parcheggio sterrato A6 A10 Area per le feste A11 Palestra comunale A10 B3 A12 Municipio A3 D5 A13 Palazzo della Comunalia/sede prevista del A16 Museo del Fungo Porcino A14 Scuola Primaria e Secondaria di I grado A15 Possibili spazi per la didattica all’aperto A7 A16 Chiesa di Santissima Maria Assunta D1 A9 A2 B SISTEMA NATURALE A8 A11 B1 Torrente Gotra B2 Torrente Arcina A6 B3 Rio Peghinzola A13 B4 Pendici del monte Scheggia B5 A6 Valle del torrente Gotra A12 A14 C LE MATRICI DEL PAESAGGIO A15 Sistema boschivo a prevalenza di faggi e conifere

Prati spontanei di montagna A1

Alveo torrentizio B1

D TEMI DI PROGETTO B3 D1 Lido Gotra D2 Palafungo D3 Ex magazzino comunale D4 Casa dell’Alpino B4 D5 Albergo “Berzolla”

200 m A4 PROGETTI 73 A1 B2 B1 Progetti Riordino delle polarità A5 pubbliche B3

A SISTEMA INSEDIATIVO B1

A1 Strada Provinciale 23 in quota rispetto alla A1 valle del torrente Gotra A2 Muro di contenimento/balza D3 sulla valle del torrente Gotra A3 Ponte carrabile per San Quirico A4 Ciclopedonale verso il Santuario di Boschetto B5 A5 Impiantistica sportiva principale oggetto di interventi di adeguamento A6 Insediamento urbano attestato sulla balza A7 Insediamento urbano a fondovalle D4 D2 A8 Sistema parchi e attrezzature per feste/sport A6 A9 Palestra comunale A10 Municipio B3 Palazzo della Comunalia/sede prevista del D1 A11 A3 A14 Museo del Fungo Porcino A12 Scuola Primaria e Secondaria di I grado A13 Possibili spazi per la didattica all’aperto A7 A14 Chiesa di Santissima Maria Assunta D5

A2 A9 A6 B SISTEMA NATURALE

B1 Torrente Gotra A8 B2 Torrente Arcina A11 B3 Rio Peghinzola B4 Pendici del monte Scheggia A10 B5 Campo di Albareto A12

C LE MATRICI DEL PAESAGGIO A6 A13 Sistema boschivo a prevalenza di faggi e conifere

Prati spontanei di montagna A1

Alveo torrentizio B1 B3 D INTERVENTI DI PROGETTO

D1 Nuovo Albergo “Berzolla” D2 Palafungo D3 Centro servizi sul Gotra D4 Centro eventi sul Gotra D5 Campeggio al Lido Gotra B4

200 m A4 PROGETTI 75

16 15 6 14 1 13 12

24

7 11

4 10 9 1

19 5 18 3 21 2 23 23 22

8 23 20

20 17

2 3 EPISODI ARCHITETTONICI RELAZIONI URBANE

1 Albergo “Berzolla” 6 Strada Provinciale 23 come principale 16 Chiesa di Santissima Maria Assunta 2 Parcheggio sterrato a ridosso del torrente Gotra collegamento alla Val Taro 17 Area di balneazione del torrente Gotra 3 Casa dell’Alpino/sede Avis 7 Strada Provinciale 23 come collegamento con 18 Impiantistica sportiva oggetto di interventi di 4 Palafungo la frazione di Boschetto e i passi di montagna adeguamento 5 Magazzino comunale in dismissione 8 Ponte carrabile verso la frazione di San Quirico 19 Campo sportivo comunale sul torrente e la sponda ovest del torrente Gotra 20 Torrente Gotra come elemento di paesaggio da 9 Sistema parchi e attrezzature per feste/sport valorizzare tra il Municipio e il Gotra 21 Asse tra la chiesa di Santissima Maria Assunta Vista verso la chiesa 10 Parcheggio/area per le feste ai piedi dell’abitato e il torrente Gotra come dialogo tra città, di Santissima Maria Assunta 11 Palestra comunale come completamento delle paesaggio e nuove polarità urbane dotazioni pubbliche sportive dell’area 22 Asse tra gli edifici scolastici e il Lido Gotra 12 Municipio rivolto verso il paesaggio come ulteriore paesaggio da valorizzare 13 Palazzo della Comunalia/sede prevista del 23 Il sistema ambientale del Gotra come affaccio sul Museo del Fungo Porcino torrente per possibili itinerari di relazioni lente 14 Scuola Primaria e Secondaria di I grado 24 Muro di contenimento/balza sul paesaggio e 15 Possibili spazi per la didattica all’aperto sulla valle del torrente Gotra 4 5 PROGETTI 9 77

Masterplan 4

10 2 ASSE MUNICIPIO - LIDO GOTRA 1 Municipio 2 Scuola primaria 1 3 Palazzo della Comunalia/sede prevista per il 11 3 Museo del Fungo Porcino 4 Strada Provinciale 23 5 Palestra Comunale 6 Sistema parchi e attrezzature per feste/sport 7 Campeggio al Lido Gotra 12 8 Area di balneazione al Lido Gotra

14 4 ASSE CHIESA - CAMPO DEI MIRACOLI 12 6 9 Chiesa di Santissima Maria Assunta 10 Nuovo Albergo “Berzolla” 11 Scalinata di collegamento con il Campo di 5 Albareto 13 12 Rio Peghinzola 13 Palafungo/polo di valorizzazione del Fungo Porcino 14 Asse tra la chiesa di Santissima Maria Assunta e il torrente Gotra come dialogo tra città, paesaggio e nuove polarità urbane 15 15 Via A. Gotelli 16 Centro servizi sul Gotra 22

ASSE DELLA PASSEGGIATA LUNGO TORRENTE 17 Passeggiata ciclopedonale lungo torrente 18 Torrente Gotra 19 Centro eventi sul Gotra 21 20 Nuova impiantistica sportiva 20 19 21 Spogliatoi del complesso sportivo 22 Campo sportivo comunale sul torrente 16 7 17 17 18

SEZIONI NEL PAESAGGIO DELLE PAGINE SEGUENTI 8

18

0 10 20 50 18 PROGETTI 79

SEZIONE DI PAESAGGIO SUL GOTRA

Centro eventi sul Gotra Palafungo Chiesa di Nuovo Albergo “Berzolla” Ponte verso la frazione Campeggio al Lido Gotra Polo di valorizzazione del Santissima Maria e Centro servizi sul Gotra di San Quirico Fungo Porcino Assunta

SEZIONE DALLA STRADA PROVINCIALE AL GOTRA

Piscina naturale ricavata nel Centro eventi sul Gotra Palafungo Rio Peghinzola Scalinata di SP 23 Chiesa di greto del torrente Gotra e Campo di Albareto Polo di valorizzazione del collegamento con il Santissima Maria Fungo Porcino Campo di Albareto Assunta PROGETTI 81

Nuovo Albergo “Berzolla” Progetto di ricomposizione architettonica della struttura per l’ospitalità di Albareto

Nel centro abitato di Albareto, la prima tappa del nuovo assetto delle relazioni urbane del Campo di Albareto è l’Albergo “Berzolla”. L’edificio, nell’attuale configurazione, si trova all’inizio dell’insediamento urbano, sulla -de stra, lungo la strada che collega Albareto alla valle del Taro. Data la morfologia territoriale dell’area e la posizione della struttura che sormonta una balza di terreno alta all’incirca dieci metri, l’edificio sul fronte strada mostra un numero di piani minore rispetto a quelli sul retro. L’albergo è definito da due volumi, uno più datato, composto da quattro piani, ospitanti un’osteria, un bar, un negozio di alimentari e alcune stanze private con accessi riservati ai soli proprietari. In seguito viene costruito anche il secondo edificio che definisce la forma finale dell’albergo: la torre. Questo secondo vo- lume, disallineato rispetto a quello già esistente, è costituito da sette piani, quattro fuori terra sul lato strada e tre seminterrati che vanno a costituire un’unica facciata dall’anda- mento verticale rivolta verso la valle del torrente Gotra. Una galleria con la nuova cucina e un porticato garantiscono l’unione funzionale tra i due volumi. Un falsopiano verde e una ulteriore balza di terreno ricuciono le quote con il Campo di Albareto. Ad oggi l’albergo risulta in dismissione e proprio la posizione geografica strategica, all’in- terno dell’Alta Valle del Taro, ma soprattutto la collocazione chiave rispetto ad una serie di episodi urbani di rilievo ne suggeriscono un recupero funzionale per garantire nuovi spazi di ospitalità di livello per Albareto, ripensando le forme di questa architettura in relazione al contesto urbano e al paesaggio che si apre sulla valle del Gotra. Il Progetto Urbano Strategico recupera il rapporto tra la strada principale del nucleo ur- bano e il torrente attraverso due mosse iniziali: la prima è l’apertura di un asse di colle- gamento tra la chiesa di Santissima Maria Assunta, antistante l’albergo, e il piano verde della valle del Gotra. La seconda è la demolizione degli ultimi tre piani dell’edificio a torre ricomposti poi, con la stessa volumetria, in orizzontale lungo la scarpata. La demolizione è motivata dalla necessità di riaprire un dialogo tra città e paesaggio, oggi disatteso dal volume incoerente della torre dell’albergo. Il progetto interpreta quindi il luogo attraverso la ricomposizione dell’edificio a torre in un nuovo volume orizzontale il cui programma funzionale si articola su quattro piani. Il piano terra, unico visibile dal fronte strada, è composto da una hall d’ingresso con vista sul paesaggio, caffetteria e ristorante con terrazza sulla valle e alcuni locali di servizio come cucine, depositi, servizi igienici e spogliatoi. Attraverso una lunga scala in linea, illuminata da luce zenitale, che attraversa tutti i piani della struttura, si accede ai due livelli sottostanti seminterrati, nei quali tro- vano spazio, affacciate sul paesaggio, venti camere da letto suddivise in doppie, triple e quadruple, oltre a locali tecnici, lavanderie ed un parcheggio coperto. Infine, all’ultimo piano seminterrato, posto dieci metri sotto il livello stradale, il progetto immagina di poter destinare questi spazi ad aree relax e benessere con palestre indoor e outdoor, spogliatoi, piscine coperte e a cielo aperto e zone solarium affacciate sulla valle del Gotra. 2 83 3

1

15 10

14 21 7 20 9 13 1

16 19 17 18 4 5 6

22 23

8 12 11 1 1

PROGETTO 0 5 10 30 1 Strada Provinciale 23 2 Chiesa di Santissima Maria Assunta 3 Sagrato della chiesa 4 Scalinata di collegamento con il Campo di Albareto 5 Municipio 6 Palazzo della Comunalia 7 Scuola primaria e secondaria di I grado 8 Parcheggio e balza sul paesaggio 9 Parcheggio dell’Albergo “Berzolla” 10 Rampa di accesso al parcheggio 11 Rio Peghinzola 12 Sentiero di collegamento con il Campo di Albareto 13 Ingresso all’Albergo “Berzolla” 14 Ingresso caffetteria ristorante 15 Ingresso merci 16 Reception e area relax 17 Sala colazioni, caffetteria e ristorante 18 Terrazza affacciata sul Campo di Albareto 19 Servizi igienici 20 Cucina 21 Spazi di servizio 22 Solarium al piano del Campo di Albareto 23 Piscina al piano del Campo di Albareto PROGETTI 85

STRUTTURA ESISTENTE 4827 m3

NUOVO ALBERGO “BERZOLLA” 4816 m3 PROGETTI 87

PIANO DI COPERTURA ALLA QUOTA DELLA CITTÀ 1 1 Edificio esistente recuperato per appartamenti privati

PIANO DELLA CITTÀ 2 2 Copertura dell’albergo 3 Chiesa di Santissima Maria Assunta 4 Sagrato della chiesa 3 8 5 Strada Provinciale 23 6 11 Ingresso all’albergo 7 Ingresso caffetteria ristorante 8 12 Parcheggio dell’Albergo “Berzolla” 4 9 Reception e area relax 7 10 Sala colazioni, caffetteria e ristorante 10 11 Cucina 13 12 Spazi di servizio 6 13 Servizi igienici 5 9

14 16 PIANO -1 E -2 RISPETTO AL PIANO DELLA CITTÀ 15 14 Parcheggio coperto 15 Lavanderia 16 Camere da letto affacciate sul paesaggio 16 17 Locale tecnico 18 Scalinata di collegamento con il Campo di Albareto 17

18

17

18 22

23 PIANO DEL CAMPO DI ALBARETO 19 Rio Peghinzola 20 Sentiero di collegamento con il Campo di 21 19 Albareto 21 Caffetteria del solarium 25 22 Palestra 24 20 23 Piscina indoor 18 24 Piscina outdoor 25 Solarium PROGETTI 89

Il futuro del Palafungo L’adeguamento degli spazi esistenti per un polo di tutela e valorizzazione del Fungo Porcino

Il Palafungo è la seconda tappa di intervento e ridisegno delle relazioni urbane e si in- contra dopo aver ridisceso le scale che portano dal sagrato della chiesa di Santissima Maria Assunta al Nuovo Albergo “Berzolla” e dopo aver attraversato il rio situato sotto la scarpata ai piedi dell’albergo. L’edificio esistente è a pianta semicircolare con facciate per lo più opache che circon- dano uno spazio centrale coperto da una volta sorretta da travi in legno. Concepito come spazio di rappresentazione, l’edificio mette in valore il Fungo Porcino come il bene gastronomico più prezioso del territorio e diventa il centro nevralgico durante la Fiera Nazionale del Fungo Porcino, celebrata ad Albareto con cadenza annuale. Il Progetto Urbano Strategico conferma la centralità di questo elemento urbano e lo raf- forza come presidio nella sua nuova configurazione. L’intervento prevede di mantenere la volta centrale e immagina la realizzazione di una torre a pianta rettangolare di quin- dici metri di altezza che lo identifica come elemento di riconoscimento nel paesaggio e che instaura un dialogo con il campanile della chiesa situata nella parte superiore del paese. Questo osservatorio in quota offre un punto di vista sul paesaggio verso il torren- te Gotra e segnala la nuova centralità come elemento riconoscibile da qualsiasi punto di vista del Campo di Albareto. L’intervento architettonico propone di circoscrivere lo spazio centrale recuperato carat- terizzando ciascuna delle sue facciate in funzione dello spazio pubblico a cui si dirigono e il paesaggio che inquadrano. Nella facciata sud, parallela al nuovo asse, un portale ci invita ad accedere allo spazio interno. Dopo aver superato la soglia ci si trova in un patio con luce zenitale che permette di accedere dentro o di salire al belvedere. Dal patio si entra anche al nuovo ufficio per la certificazione IGP del Fungo Porcino. La sala centrale voltata è perimetrata da un ballatoio aperto su tre dei quattro lati e offre una traspa- renza continua est-ovest. Sul lato est è situata una zona bar per eventi più riservati all’ombra degli alberi che accompagnano il percorso del piccolo rio. Ad ovest un grande ristorante destinato alla cucina dei prodotti del territorio offre una vista panoramica sulla spianata del Campo di Albareto che traguarda la folta vegetazione che delimita il greto del torrente Gotra. A nord l’edificio è delimitato da una fascia di servizi al ristorante e si trova un piccolo parcheggio protetto dalla folta vegetazione. 91

4

14 11 9 5

13 7 16 8 6 12

10

2

1

15 3

PROGETTO 0 5 10 30 1 Via A. Gotelli 2 Asse tra la chiesa di Santissima Maria Assunta e il torrente Gotra come dialogo tra città, paesaggio e nuove polarità urbane 3 Campo di Albareto 4 Rio Peghinzola 5 Parcheggio protetto 6 Atrio coperto di accesso 7 Reception e accesso al belvedere 8 Sala eventi esistente recuperata 9 Ufficio certificazioni IGP 10 Sala ristorante 11 Spazio caffetteria riservato 12 Cucina 13 Servizi igienici 14 Deposito 15 Centro eventi sul Gotra 16 Palestra comunale PROGETTI 93

PIANO DI COPERTURA DEL BELVEDERE 1 1 Belvedere sul torrente Gotra 2 Scalinata di accesso al belvedere 3 Vano ascensore

3

2

4 PIANO DI COPERTURA DEL PALAFUNGO 4 Copertura del nuovo Palafungo 5 Copertura a volta recuperata dell’edificio 5 6 esistente 6 Sviluppo a doppia altezza dell’accesso al belvedere 7 Patio 7

12

11 21 PIANO DELLA CITTÀ 20 8 Via A. Gotelli 19 9 Asse tra la chiesa di Santissima Maria 18 Assunta e il torrente Gotra come dialogo tra città, paesaggio e nuove polarità urbane 15 10 Campo di Albareto 16 11 Rio Peghinzola 12 Parcheggio protetto 9 17 14 13 Atrio coperto di accesso 13 14 Reception e accesso al belvedere 15 Sala eventi esistente recuperata 16 Ufficio certificazioni IGP 17 Sala ristorante 10 8 18 Spazio caffetteria riservato 19 Cucina 20 Servizi igienici 21 Magazzino PROGETTI 95

Centro eventi sul Gotra Il recupero della struttura dell’ex magazzino comunale come centro culturale e luogo per le feste

L’ex magazzino comunale si trova nella parte nord della spianata esistente del Campo di Albareto ed è un edificio isolato, privo di relazioni urbane con via A. Gotelli e con il comparto. L’edificio esistente si presenta come una struttura industriale porticata in cemento con tamponamenti in facciata chiusi verso l’esterno. Attualmente è delimitato da uno spazio di carico e scarico che trova sbocco solo sul fronte strada. Il Progetto Urbano Strategico immagina di rivalorizzare e riconvertire l’edificio in un cen- tro culturale e in un luogo delle feste per gli abitanti del paese e riconosce nella sua posizione un ruolo cardine tra il nuovo centro sportivo e il Campo di Albareto. All’inter- no delle nuove strategie urbane proposte l’ex magazzino diventa la quinta scenica del grande spazio di relazione composto dal nuovo polo di valorizzazione del Fungo Porcino a est, dal nuovo Centro servizi nella Casa dell’Alpino a sud e dal percorso ciclopedonale sul greto del torrente Gotra a ovest. L’intervento architettonico propone di recuperare la struttura porticata liberata dai tamponamenti lasciandola in parte all’esterno e inglobando nel nuovo edificio l’altra parte per convertirla nel tetto dello spazio principale. Il nuovo edificio viene dotato di un atrio di accesso e distribuzione che offre una vista continua della struttura recu- perata e che inquadra il grande prato del Campo di Albareto. In maniera continua si accede ad una grande sala polifunzionale per eventi dotata di scenario su fondo ve- trato, che permette un uso interno ed esterno e che apre una prospettiva sul greto del torrente Gotra. Inoltre l’edificio è dotato di una ala di servizi sul lato nord dove è situato il blocco per i collegamenti verticali di accesso alla pianta superiore che, attraverso un corridoio vetrato sui due lati, conduce ad una sala lettura affacciata sull’alveo. Questo spazio, che funziona come belvedere, permette la contemplazione del paesaggio da un punto di vista privilegiato guidando lo sguardo oltre il torrente verso la località di San Quirico. A livello funzionale l’intervento viene completato da un parcheggio sul lato nord, protetto grazie alla piantumazione di nuovi alberi. Il parcheggio servirà anche il complesso sportivo nell’intenzione di ridurre ulteriormente il traffico nella zona centra- le del Campo di Albareto. 97

9 1 10 20 19 18

2 4 3 15 21 11 8

17 7

16

12 13

14

5

6

PROGETTO 0 5 10 30 1 Via A. Gotelli 2 Campo sportivo comunale sul torrente 3 Nuova impiantistica sportiva 4 Spogliatoi del complesso sportivo 5 Passeggiata ciclopedonale lungo torrente 6 Torrente Gotra 7 Campo di Albareto 8 Parcheggio protetto di servizio al Centro eventi e all’impianto sportivo 9 Ingresso al Centro eventi 10 Atrio di accesso e distribuzione 11 Sala eventi polifunzionale 12 Spazio coperto all’aperto per rappresentazioni estive 13 Quinta laterale per gli spettacoli 14 Prato come scenario esterno 15 Spazio porticato recuperato dell’edificio esistente 16 Ingresso di servizio 17 Magazzino 18 Regia audiovisiva 19 Servizi igienici 20 Collegamenti verticali 21 Locale tecnico 22 Centro servizi sul Gotra PROGETTI 99

PIANO DI COPERTURA 1 Copertura del volume aggiunto al piano primo

1

2

PIANO PRIMO 2 Copertura dello spazio eventi che integra la struttura porticata dell’edificio esistente 3 3 Sala lettura affacciata sul torrente Gotra

4

10 11 8 19 PIANO TERRA 21 16 20 4 Via A. Gotelli 12 5 Nuova impiantistica sportiva 22 6 Passeggiata ciclopedonale lungo torrente 7 Torrente Gotra 18 8 Campo di Albareto 9 Parcheggio protetto di servizio al Centro eventi 14 e all’impianto sportivo 10 13 Ingresso al Centro eventi 11 Atrio di accesso e distribuzione 9 17 12 Sala eventi polifunzionale 13 Spazio coperto all’aperto per rappresentazioni estive 15 14 Quinta laterale per gli spettacoli 15 Prato come scenario esterno 16 Spazio porticato recuperato dell’edificio esistente 17 Ingresso di servizio 18 Magazzino 5 19 Regia audiovisiva 20 Servizi igienici 21 Collegamenti verticali 6 7 22 Locale tecnico PROGETTI 101

Centro servizi sul Gotra Uno spazio ricreativo per il parco fluviale nella Casa dell’Alpino per una nuova centralità sociale di accoglienza turistica

L’intervento sull’edificio della Casa dell’Alpino si inserisce al termine del nuovo asse pedonale che dalla chiesa di Santissima Maria Assunta, passando per il nuovo polo di valorizzazione del Fungo Porcino, conduce fino alla piscina naturale ricavata sul greto del torrente Gotra. Il manufatto attuale è dotato di due piani fuori terra sul fronte Gotra e di un solo piano fuori terra sul fronte di via A. Gotelli per la presenza di un terrapieno verde che dal livello strada connette direttamente il piano primo dell’edificio dove si trova la sala riunioni dell’Avis e dell’associazione degli Alpini. Il Progetto Urbano Strategico propone una nuova struttura che circoscrive il manufatto e che permette di stabilire nuove relazioni urbane con la passeggiata ciclopedonale lungo greto utilizzando gli argini verdi esistenti e ampliandoli sul fronte Gotra per definire uno spazio protetto all’aperto affacciato sul verde al piano terra e un belvedere vetrato al piano primo. Il nuovo Centro servizi, oltre ad assolvere le funzioni di aggregazione delle associazioni esistenti, andrebbe a complementare l’offerta turistica proposta dal progetto grazie alla presenza di uno spazio ricreativo per il parco fluviale in una posizione centrale rispetto alle nuove polarità per Albareto. Inoltre la possibilità di integrare il percorso ciclopedo- nale all’interno della nuova architettura consentirebbe di collocare spazi per il noleggio biciclette e per la promozione del cicloturismo nella valle. L’intervento architettonico propone di conservare e ridefinire il manufatto esistente per la messa in valore dei rapporti con il paesaggio e con il nuovo sistema di relazioni urba- ne attraverso l’aggregazione di un corpo in aggetto affacciato sul torrente Gotra. Il programma funzionale si articola su due livelli di cui uno all’interno del terrapieno. L’intervento prevede di aprire al piano terra una grande vetrata sul fronte Gotra per inserire un piccola caffetteria con cucina annessa per una comunicazione diretta con lo spazio riservato ai tavolini affacciati sull’alveo. Le parti di magazzino vengono trasferite sul fronte cieco dell’edificio che delimita il piccolo parcheggio sul lato sud. Viene aggiun- to un blocco per i collegamenti verticali sul lato nord che permette una comunicazione diretta con la sala riunioni al piano primo. Al livello superiore il progetto prevede una struttura agganciata all’edificio esistente che definisce una corte vetrata con patio cen- trale sospesa su due lati che protegge lo spazio sottostante e che diventa una galleria di relazione visiva con il paesaggio fluviale. 2 1 103

9 12

14

3 18 17 13 19 15

16 11 8

10

7 7

4 5 6

PROGETTO 1 Via A. Gotelli 0 5 10 30 2 Asse tra la chiesa di Santissima Maria Assunta e il torrente Gotra come dialogo tra città, paesaggio e nuove polarità urbane 3 Campo di Albareto 4 Discesa al greto del torrente Grota 5 Piscina naturale ricavata nel greto del torrente Gotra 6 Torrente Gotra 7 Passeggiata ciclopedonale lungo torrente 8 Passeggiata ciclopedonale sull’argine verde di collegamento con il Centro servizi 9 Terrapieno verde 10 Prato affacciato sulla piscina 11 Spazio coperto di pertinenza al bar 12 Parcheggio protetto 13 Caffetteria aperta sull’alveo del Gotra 14 Cucina 15 Ripostiglio 16 Magazzino 17 Servizi igienici 18 Collegamenti verticali 19 Campeggio al Lido Gotra PROGETTI 105

PIANO DI COPERTURA 1 Copertura esistente della Casa dell’Alpino 2 Copertura 1 3 Taglio di copertura in corrispondenza della terrazza estiva 3

2

PIANO PRIMO 8 4 Galleria vetrata affacciata sull’alveo del 7 torrente Gotra 5 Sala della associazioni 11 5 6 Spazio di noleggio biciclette e promozione del cicloturismo 4 7 Servizi igienici 6 8 Accesso al terrapieno sul fronte di via A. Gotelli

9

10 17

26 PIANO DELLA CITTÀ 9 Via A. Gotelli 25 22 10 Asse tra la chiesa di Santissima Maria 21 18 Assunta e il torrente Gotra come dialogo tra 19 città, paesaggio e nuove polarità urbane 23 20 11 Campo di Albareto 12 Discesa al greto del torrente Grota 24 12 13 Piscina naturale ricavata nel greto del torrente Gotra 14 Torrente Gotra 13 15 Passeggiata ciclopedonale lungo torrente 16 Passeggiata ciclopedonale sull’argine verde di collegamento con il Centro servizi 17 15 16 Terrapieno verde 18 Prato affacciato sulla piscina 19 Spazio coperto di pertinenza al bar 20 Parcheggio protetto 21 Caffetteria aperta sull’alveo del Gotra 14 22 Cucina 23 Ripostiglio 24 Magazzino 25 Servizi igienici 26 Collegamenti verticali PROGETTI 107

Campeggio al Lido Gotra La valorizzazione dell’alveo come occasione naturalistica di ospitalità

L’ultima tappa del nuovo assetto delle relazioni urbane per il centro di Albareto è il cam- peggio al Lido Gotra situato nell’attuale spianata di terra e ghiaia adibita a parcheggio in prossimità dell’incrocio tra via A. Gotelli e via Partigiani per la Libertà. La scelta strategi- ca di collocare una struttura per la ricezione turistica in questo luogo è determinata dal fatto che questo grande vuoto urbano si trova nelle vicinanze della curva che il torrente Gotra forma dopo il suo passaggio limitrofo al centro abitato costituendo un lido natura- le protetto da una fitta presenza di alberi in prossimità del greto. Il Progetto Urbano Strategico propone la collocazione di un campeggio attrezzato e di un’area camper nello spazio definito tra il greto e il terrapieno di contenimento della strada che collega Albareto con la località di San Quirico. Inoltre il progetto costituisce il termine del percorso ciclopedonale lungo torrente che mette in relazione le nuove polarità attestate sull’alveo del Gotra. La nuova struttura andrebbe a implementare ulteriormente l’offerta ricettiva per il turi- smo escursionistico del Comune di Albareto e dell’Alta Val Taro all’interno della messa in valore proposta dal Progetto Urbano Strategico dei percorsi appenninici della valle. La riscoperta di nuovi itinerari e sentieri attraverso i luoghi di Albareto richiama la ne- cessità di dotare il territorio di strutture capaci di accogliere la nuova domanda turistica per un rilancio economico dell’intera Alta Val Taro. L’intervento architettonico prevede una struttura capace di offrire servizi di accoglienza per campeggiatori e camperisti completamente attrezzata e dotata di spazi di cucina comuni oltre che di spazi per il benessere e il wellness. Il programma funzionale si articola su un unico livello di relazione al piano terra e si svi- luppa, oltre che nell’area dell’attuale parcheggio, anche nell’area limitrofa attualmente occupata da un vecchio casolare in stato di abbandono. Sul fronte strada si attestano gli ingressi alla struttura ricettiva e alla grande sala polifunzionale di accoglienza che può essere utilizzata per attività organizzate o come sala ricreativa durante le ore not- turne. Sul fronte sud viene posizionata la caffetteria di appoggio alla piscina affacciata sul greto. Sul lato nord si localizzano le aree riservate ai camper in collegamento diretto con le cucine comuni e con gli spazi per l’igiene della persona. Una spazio wellness dotato di sauna trova posto nel luogo con la miglior vista sull’alveo del torrente. L’intero intervento è legato da un lungo coperto, parallelo al greto, per il collegamento protetto tra le varie parti del complesso. 2 109

1

7

11 10 17 14 12 15 13 18 9 16 10 4 8 4

3

6 5 5

PROGETTO 0 5 10 30 1 Via A. Gotelli 2 Via Partigiani per la Libertà 3 Ponte carrabile verso la frazione di San Quirico e la sponda ovest del torrente Gotra 4 Passeggiata ciclopedonale lungo torrente 5 Torrente Gotra 6 Lido Gotra 7 Parcheggio protetto 8 Area di campeggio 9 Area camper attrezzata 10 Piscina 11 Spazio coperto di accoglienza 12 Sala polifunzionale di accoglienza e ricreativa 13 Sala caffetteria del campeggio 14 Cucina comune attrezzata 15 Spogliatoi, docce e servizi igienici 16 Sauna affacciata sul greto 17 Magazzini 18 Spazio coperto di collegamento 19 Centro servizi sul Gotra PROGETTI 111

1

PIANO DI COPERTURA 2 1 Copertura continua di collegamento 2 Copertura della sala polifunzionale di accoglienza

10 8

7 12 PIANO DELLA CITTÀ 3 Via A. Gotelli 15 4 Via Partigiani per la Libertà 20 5 Ponte carrabile verso la frazione di San Quirico 9 6 e la sponda ovest del torrente Gotra 6 Passeggiata ciclopedonale lungo torrente 14 18 7 Torrente Gotra 4 8 Lido Gotra 13 19 17 9 Parcheggio protetto 16 10 Area di campeggio 11 11 Area camper attrezzata 12 Piscina 13 Spazio coperto di accoglienza 14 Sala polifunzionale di accoglienza e ricreativa 5 6 15 Sala caffetteria del campeggio 16 Cucina comune attrezzata 17 Spogliatoi, docce e servizi igienici 18 Sauna affacciata sul greto 19 Magazzini 3 20 Spazio coperto di collegamento PROGETTI 113

Pieve di Campi

Fiume Taro Lago del Cornale Pieve di Campi Scuola di cucina con foresteria e ristorazione

In posizione baricentrica tra i centri urbani dell’Alta Val Taro, all’interno del confine di Albareto ma a metà strada tra Borgotaro e Compiano e lungo la strada che porta a Bedonia e Tornolo, un insediamento recente si è sviluppato sulle pendici di una collina a fianco del centro storico con la pieve e al lago del Cornale che si distende in un’ansa del Taro. Il quartiere residenziale sale verso l’alto fino ad un crocevia dove sono stati abbando- nati da un fallimento tre immobili a destinazione residenziale nella posizione più alta e dominante. Questa presenza, il degrado che può portare e le possibilità di riscatto che all’opposto può determinare hanno suggerito ai vari soggetti che hanno partecipato al processo una riflessione sul futuro di questi fabbricati e sul destino possibile della frazione. Al termine del percorso di discussione il Progetto Urbano Strategico prefigura la pos- sibilità che questo nucleo lasciato al grezzo possa ospitare una scuola di cucina, un ristorante e una struttura ricettiva. La scelta delle funzioni è ovviamente coordinata per realizzare un nucleo di accoglienza ed ospitalità di alto livello valorizzato dalla presenza di una didattica altamente qualificata. Il coinvolgimento di ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, che ha dato le indicazioni dimensionali e organizzative per gli spazi di sua competenza e ha dimostrato interesse ad attivare corsi tematici stagionali, stimola la proposta di realizzare un polo di formazione culinaria sul Fungo Porcino e sui prodotti del sottobosco, con gli ovvi rifles- si di promozione e di valorizzazione del contesto. L’aula magna a gradoni per le lezioni dimostrative ex cathedra che segue la penden- za della collina diviene l’occasione per collegare gli episodi architettonici adattati alle nuove funzioni e mettere loro a disposizione uno spazio all’esterno protetto per eventi. La nuova struttura diviene poi in copertura una terrazza urbana orientata raggiungibile risalendo la collina. Dalla sommità dell’insediamento è infatti possibile vedere la valle del Taro che risale verso il Castello di Compiano da una parte e il campanile della pieve dall’altra. Con questi sfondi sarà possibile organizzare momenti conviviali e spettacoli all’aperto in uno straordinario osservatorio affacciato su paesaggi artistici e naturali tra i più significativi dell’intero contesto. PROGETTI A1 B3 115

Percorsi e sguardi Stato di fatto B1 A SISTEMA INSEDIATIVO

A1 SP 523R Parma - Borgo Val di Taro - Bedonia A2 Strada a basso scorrimento Campi - Pieve di Campi - San Quirico A3 Borgo rurale storico di Pieve di Campi A4 Urbanizzazioni recenti B1 A5 Chiesa di San Paolo Apostolo A6 Parcheggio per sosta veicoli esistente A7 Strada di accesso e uscita dall’area di intervento D2 B SISTEMA NATURALE D2 B1 Fiume Taro B2 Lago del Cornale B3 Torrente Ingegna B4 Torrente Lubiana B4 B5 Torrente Lubianella

C LE MATRICI DEL PAESAGGIO D2 A1 Mobilità carrabile principale A3 Sistema di accesso all’area Possibili relazioni lente nel paesaggio B2

D AREE DI INTERESSE STRATEGICO A2 A5

D1 Nuova centralità per l’ospitalità turistica e la formazione e valorizzazione delle eccellenze gastronomiche del territorio D2 Sistema ambientale di bordo tra fiume Taro e lago del Cornale come possibile integrazione A2 D2 agli itinerari naturalistici

E SGUARDI SUL PAESAGGIO

E1 Vista verso il Castello A4 di Compiano, il borgo di A7 Bedonia e la valle del D2 fiume Taro A6 B1

E2 Vista verso il borgo storico, il campanile A7 della chiesa di San Paolo Apostolo E1 E2 D1

B5 A2 200 m B4 PROGETTI A1 117

Paesaggi B1 B3 Sistema ambientale

A SISTEMA INSEDIATIVO

A1 SP 523R Parma - Borgo Val di Taro - Bedonia A2 Strada a basso scorrimento Campi - Pieve di B1 Campi - San Quirico A3 Borgo rurale storico di Pieve di Campi A4 Urbanizzazioni recenti A5 Chiesa di San Paolo Apostolo A6 Parcheggio per sosta veicoli esistente A7 Strada di accesso e uscita dall’area di intervento

B4 D2 D2 B SISTEMA NATURALE

B1 Fiume Taro B2 Lago del Cornale B3 Torrente Ingegna B4 Torrente Lubiana D2 B5 Torrente Lubianella

C LE MATRICI DEL PAESAGGIO A3 A1

Sistema boschivo a prevalenza di faggi e conifere B2

Prati spontanei di montagna A2 A5 D2 Alveo torrentizio

Specchi d’acqua A2

D TEMI PER I PAESAGGI DELLA VAL TARO D2 B4 A4 D1 Sistema residenziale dismesso

D2 Sistema ambientale di bordo tra fiume Taro e lago del Cornale come possibile integrazione A6 A7 agli itinerari naturalistici B1

A7 D1

200 m A2 B4 B5 PROGETTI A1 B3 119

Progetto Recupero delle strutture esistenti B1

A SISTEMA INSEDIATIVO

A1 SP 523R Parma - Borgo Val di Taro - Compiano - Bedonia A2 Strada a basso scorrimento Campi - Pieve di B1 Campi - San Quirico A3 Borgo rurale storico di Pieve di Campi A4 Urbanizzazioni recenti A5 Chiesa di San Paolo Apostolo D2 A6 Parcheggio per sosta veicoli esistente A7 Strada di accesso e uscita dall’area di intervento D2

B SISTEMA NATURALE B4 B1 Fiume Taro B2 Lago del Cornale B3 Torrente Ingegna B4 Torrente Lubiana B5 Torrente Lubianella D2 A1 A3

C LE MATRICI DEL PAESAGGIO B2

Sistema boschivo a prevalenza di faggi e conifere A2 A5

Prati spontanei di montagna

Alveo torrentizio A2 D2

Specchi d’acqua

D TEMI PER I PAESAGGI DELLA VAL TARO A4 D1 Scuola di cucina con foresteria e ristorazione B4 A7 D2 Sistema ambientale di bordo tra fiume Taro e D2 lago del Cornale come possibile integrazione A6 B1 agli itinerari naturalistici

A7 D1

B5 A2 200 m B4 PROGETTI 121

13 11

4

4

6 4 4

8

12

5 10 9 10

7

1 2

3 5 4

1 EPISODI ARCHITETTONICI RELAZIONI URBANE

1 Sistema residenziale dismesso con vista 4 Sistema ambientale di bordo tra fiume Taro e sull’Alta Val Taro lago del Cornale come possibile integrazione 2 Vista verso il Castello di Compiano, il agli itinerari naturalistici borgo di Bedonia e la valle del fiume Taro 5 Strada a basso scorrimento Campi - Pieve di 3 Uno sguardo verso il borgo storico, il Campi - San Quirico campanile della chiesa di San Paolo 6 Borgo rurale storico di Pieve di Campi Apostolo e lo specchio d’acqua del lago 7 Urbanizzazioni recenti del Cornale 8 Chiesa di San Paolo Apostolo 9 Parcheggio per sosta veicoli esistente 10 Strada di accesso e uscita dall’area di intervento 11 Fiume Taro 12 Lago del Cornale 13 Torrente Lubiana

2 3 PROGETTI 123

La scuola di cucina internazionale Il recupero di un restauro interrotto come polarità di valorizzazione turistica e gastronomica del Fungo Porcino e dei prodotti del sottobosco

Oltre agli interventi previsti nel Campo di Albareto, il Progetto Urbano Strategico immagina di allestire nella frazione di Pieve di Campi, località baricentrica all’intera Alta Val Taro, alcuni spazi per la valorizzazione turistica e gastronomica del Fungo Porcino di Albareto e dei prodotti del sottobosco. Il progetto prevede il recupero e il riordino di alcuni immobili abbandonati come nuovi spazi per l’accoglienza turistica e la ricettività e immagina di integrarli con nuovi volumi utili ad assolvere le funzioni di una scuola di cucina che valorizzi i prodotti del territorio. L’area si trova all’interno di una recente urbanizzazione, lungo il pendio di una collina che si affaccia sulla valle del Taro ed è caratterizzata dalla presenza di tre immobili in sasso abbandonati. Uno potrà essere destinato ad ospitare funzioni di ospitalità attraverso il semplice riordino delle partizioni interne. Questa prima mossa è suggerita dalla necessità di avere nella valle, soprattutto nel periodo estivo e nei periodi autunnali delle fiere del Fungo, nuove strutture ricettive in risposta all’afflusso di turisti, escursionisti e società sportive dilettantistiche. Un altro potrà accogliere spazi di ristorazione e una piccola sala polifunzionale per eventi. L’ultimo, più a monte, potrà essere destinato ad accogliere gli spazi didattici e la foresteria della scuola. Il progetto immagina di mantenere e riordinare i volumi esistenti attraverso tre interventi: l’inserimento di un corpo di distribuzione e di ac- coglienza nell’edificio destinato alla ristorazione, l’aggiunta di un volume, a fianco dell’e- dificio destinato alla scuola, che potrà ospitare un auditorium per spettacoli e conferenze oltre a un mirador sul paesaggio che potrà essere utilizzato per vernissage a margine di eventi. Il progetto è poi completato dalla sistemazione dell’assetto della corte interna che asseconda con una serie di piani, gradoni e rampe i dislivelli della montagna. Il primo intervento riconfigura la facciata dell’edificio destinato alla ristorazione attraverso l’inserimento di un volume centrale. Questo nuovo corpo, oltre ad assolvere la funzione di reception e area bar con cucina a vista, immagina di distribuire i vari piani dell’edificio po- sti a livelli differenti e garantisce l’accesso diretto alla corte interna dove potranno essere disposti sedute e tavolini per le consumazioni. Il secondo intervento, caratterizzato dalla nuova struttura da affiancare all’edificio da -de stinare alla scuola, si articola su due livelli ancorati al crinale della montagna. Al piano terreno lo spazio è risolto da una hall e da un auditorium vetrato a due platee disposto su due differenti livelli da dedicare a didattica, spettacoli e conferenze. Il piano superiore, raggiungibile sia dall’interno che dall’esterno tramite un passaggio in quota collegato alla montagna, è caratterizzato da una terrazza sul paesaggio con gradonate che offre una vista sul Castello di Compiano e sul borgo storico di Pieve di Campi. La corte interna, infine, è caratterizzata da rampe e gradoni che ricuciono le differenti quo- te, offrono sedute con vista sul paesaggio e permettono l’accesso e la relazione diretta con tutti gli edifici del complesso. PROGETTI 125

6

10 11 7 9 5 10 4 10 2 12 8 1 13 3

PROGETTO 0 5 10 30 1 Strada d’accesso 2 Percorso d’accesso al ristorante e alla corte interna 3 Percorso d’accesso all’auditorium 4 Ingresso al ristorante e alla foresteria 5 Reception e caffetteria 6 Foresteria 7 Sala per corsi di cucina 8 Auditorium indoor a doppia platea 9 Corte interna con gradoni 10 Sala da pranzo 11 Cucina 12 Sala eventi polifunzionale 13 Parcheggio PROGETTI 127

A SCUOLA DI CUCINA A1 Sala a gradoni/aula magna A2 Servizi aula magna A3 Ingresso aula magna A4 Aula di lavoro/pratica A5 Accesso alla foresteria superiore

C3

B RISTORANTE C3 B1 Parcheggi C1 B2 Ingresso principale C2 B3 Desk accoglienza B4 Cucina B5 Area carico / scarico B6 Distribuzione ai vari livelli C2 LA SEZIONE TRASVERSALE Struttura ricettiva Piazza interna con aula Ristorante con ingresso e Parcheggio B7 Sale SULLA PIAZZA INTERNA magna e terrazza sul distribuzione alle sale C3 B8 Accesso dalla piazza interrata paesaggio B9 Area esterna all’aperto B10 Coperto per eventi e cena all’esterno C2 B11 Caffetteria/sala eventi

C3 A5

C ALLOGGI C1 Distribuzione C2 Camera dippia B8 B7 C3 Suite B4 A4 B5 B6 B9

B3 B7 B10 B7 A3 LA SEZIONE SUL PAESAGGIO Struttura ricettiva Coperto per eventi e Aula magna Accesso alla terrazza B2 B11 DEL CASTELLO DI COMPIANO terrazza sul paesaggio sul paesaggio

A1 A3

B1 A2

SEZIONI NEL PAESAGGIO DELLA PAGINA A FIANCO

0 2.5 5 15 IL SISTEMA DEGLI ACCESSI Ingresso al ristorante Ingresso all’aula magna PROGETTI 129

PIANO DI COPERTURA 1 Mirador sul paesaggio 2 Auditorium outdoor 3 Foresteria

1 3 2

8 PIANO PRIMO 6 4 Foresteria per la scuola 4 7 5 Auditorium indoor a doppia platea 8 6 Sala da pranzo foresteria 5 7 Camere da letto 8 Servizi igienici scuola e auditorium 9 Sala da pranzo 10 Servizi igienici ristorante 10 9 9 9 9

14 15

16

17 PIANO TERRA 18 20 11 Strada d’accesso 12 Ingresso al ristorante e alla foresteria 18 18 13 Reception e caffetteria 19 14 Foresteria per la scuola 13 15 Sala per corsi di cucina 12 16 Auditorium indoor a doppia platea 17 Corte interna con gradoni 18 Sala da pranzo 11 19 Cucina 20 Sala eventi polifunzionale PAESAGGI

Squarci, 2019

Albareto Fotografie di Jacopo Ferrari

Estate 2019 PAESAGGI

Val Gotra, 2019

Val Gotra, 2019 PAESAGGI 135

Passo della Cappelletta, 2019

Passo della Cappelletta, 2019 PAESAGGI

Passo della Cappelletta, 2019

Passo della Cappelletta, 2019

Passo della Cappelletta, 2019 PAESAGGI

Lazzarè, 2019 Verso il Passo dei Due Santi, 2019 PAESAGGI

Passo della Cappelletta, 2019 Passo della Cappelletta, 2019 PAESAGGI

Squarci, 2019

Cento Croci, 2019 PAESAGGI 145

Lazzarè, 2019 Lazzarè, 2019 PAESAGGI

Folta, 2019

Buzzò, 2019

Folta, 2019 PAESAGGI

Codogno, 2019 Campi, 2019 PAESAGGI

Verso il Passo dei Due Santi, 2019

Verso il Passo dei Due Santi, 2019 PAESAGGI

Folta, 2019

Val Gotra, 2019 PAESAGGI

Gotra, 2019 Gotra, 2019 RASSEGNE 157

Processo Incontri di confronto e partecipazione Tra l’inizio di novembre 2018 e fine dicembre 2019, una serie di incontri discutono l’impostazione del lavoro didattico e della ricerca per condividere le strategie di azione, dall’individuazione dei temi alla configurazione delle prime idee, allo sviluppo delle ipotesi, alla definizione progettuale prima nella didattica e poi nel gruppo di ricerca. Gli interlocutori istituzionali della Regione Emilia-Romagna, dell’Unione delle Valli del Taro e del Ceno, dei Comuni dell’Alta Val Taro – Bedonia, Borgo Val di Taro, Compiano, Tornolo – e ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, sono stati coinvolti nel processo di elaborazione delle 1 2 3 proposte di prefigurazione. Architetti da tutta Italia e docenti dei Corsi di Laurea dell’Università di Parma sono chiamati a discutere avanzamenti ed esiti del lavoro didattico.

Due mostre fotografiche con le campagne di Carlo Gardini e Jacopo Ferrari documentate in questo libro, l’esposizione dei lavori didattici di prefigurazione delle prime sperimentazioni, una presentazione alle scuole, un convegno nel Palafungo e una mostra con la proposta finale del gruppo di ricerca sono stati l’occasione per discutere con gli abitanti di Albareto i contenuti della proposta.

1 07.11.2018 Idee per un Progetto Urbano Strategico 2 09.01.2019 Geografie | Strategie 3 08.05.2019 4 5 Strategie per una Idea di città 4 05.06.2019 Il Campo dei Miracoli di Albareto Sperimentazione didattica per il Progetto Urbano Strategico per l’Alta Valle del Taro 5 11.07.2019 Il Campo dei Miracoli di Albareto. Allestimento dei progetti didattici dell’anno accademico 2018-2019 nella piazza di Albareto 6 03.10.2019 Per una visione strategica dell’Alta Val Taro Percorsi | Tra terra e cielo nella valle di Albareto 7 05.12.2019 L’Alta Valle del Fungo Porcino. Dibattito per la valorizzazione turistica in chiave gastronomica del sistema territoriale dell’Alta Val Taro in occasione della mostra dei progetti di ricerca 3 6 7 ALBARETO URBAN ACT

DIDATTICA PUBBLICAZIONE L’analisi e le prefigurazioni progettuali preliminari alla ricerca sono state oggetto di lavoro didattico per il Laboratorio di Progettazione architettonica sostenibile II dell’anno accademico 2018/2019 affidato al ALBARETO URBAN ACT professor Dario Costi e ha visto coinvolti i seguenti studenti del Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura Il Progetto Urbano Strategico per la valorizzazione turistica e gastronomica dell’Alta Valle del fiume Taro dell’Università degli Studi di Parma: Dario Costi Sebastiano Arioli, Giovanni Avanzini, Yassmin Bahar, Giulia Becchi, Marco Barani, Martina Bortolotti, Giulia Burani, Edoardo Carboni, Domenico De Blasi, Ilaria D’Amico, Viktoriia Dutka, Ocsana Forestiero, Le presentazioni dei progetti a pagina 100 e 106 sono di Andrea Fanfoni Simone Guatteri, Sokaina Labiad, Mattia Leoni, Francesco Dell’Olio, Michele Torlaschi. Le presentazioni dei progetti a pagina 88 e 94 sono di Neus Alemany Abrines Le presentazioni dei progetti a pagina 80 e 122 sono di Emanuele Ortolan

L’analisi e la prefigurazione progettuale dell’Albergo “Berzolla” e del complesso polifunzionale di Pieve di Fotografie di: Campi sono state oggetto di approfondimento didattico e di ricerca per il Laboratorio di sintesi finale V in Carlo Gardini, Jacopo Ferrari LABORATORIO DI LABORATORIO DI PROGETTAZIONE SINTESI FINALE Progetto e Costruzione dell’Architettura dell’anno accademico 2018/2019 affidato al professor Dario Costi ARCHITETTONICA PROGETTO E SOSTENIBILE COSTRUZIONE con i professori Roberto Brighenti, Aldo De Poli e Carlo Mambriani e ha visto coinvolti Michela Egbon e Le immagini di istruttoria e le fotografie di presentazione dei temi progettuali DELL’ARCHITETTURA Ivo Susi, nell’ambito delle tesi di laurea del Corso di Laurea in Architettura Magistrale dell’Università degli sono di Andrea Fanfoni ed Emanuele Ortolan Studi di Parma. Collaborazione editoriale: Neus Alemany Abrines, Diletta Belli, Amanda Belloni, Andrea Fanfoni, Emanuele Ortolan RICERCA Responsabilità scientifica: Dario Costi Coordinamento: Andrea Fanfoni, Emanuele Ortolan Gruppo di lavoro: Neus Alemany Abrines, Diletta Belli, Amanda Belloni, Fabio Cairo, Andrea Fanfoni, Emanuele Ortolan, Marco Pistillo Con la collaborazione di: Michela Egbon, Federica Mordonini, Ivo Susi

COMUNE DI ALBARETO Con il supporto del Sindaco Davide Riccoboni ALBARETO URBAN ACT

MOSTRA DEI LAVORI DIDATTICI Albareto, Piazza Micheli, 11 luglio 2019 Responsabilità scientifica: Dario Costi Coordinamento: Emanuele Ortolan

MOSTRA DEI PROGETTI DI RICERCA Albareto, Piazza Micheli, 2019 Responsabilità scientifica: Dario Costi Coordinamento: Neus Alemany Abrines, Andrea Fanfoni, Emanuele Ortolan

MOSTRA FOTOGRAFICA PERCORSI | TRA TERRA E CIELO NELLA VALLE DI ALBARETO Fotografie di Carlo Gardini Albareto, Sede Municipale, dal 3 ottobre al 15 novembre 2019

MOSTRA FOTOGRAFICA ALBARETO Fotografie di Jacopo Ferrari Albareto, Sede Municipale, 2020

Con il patrocinio e la collaborazione di: Regione Emilia-Romagna Confagricoltura Parma ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana Musei del Cibo della Provincia di Parma