Parrocchia di Santa Maria Assunta in . Inventario dell'archivio storico (1595 - 2009)

a cura di Cooperativa Koinè

Provincia autonoma di . Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici in collaborazione con Archivio Diocesano Tridentino 2010

Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la direzione della Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio diocesano tridentino; la redazione dell'inventario è stata curata da Ornella Bolognese, Elena Bertagnolli, Cinzia Groff e Francesca Tecilla socie della cooperativa Koinè e ultimata nel giugno 2010.

L'intervento è stato realizzato utilizzando il Sistema informativo degli archivi storici del . Le schede sono state compilate secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. Relativamente alla descrizione delle singole unità archivistiche sono stati usati i seguenti criteri: - il titolo originale del documento è riportato tra virgolette; - nella trascrizione dei titoli si sono ricondotti all'uso moderno i segni d'interpunzione, i segni diacritici, le lettere maiuscole e minuscole e si sono sciolte le abbreviature; - le ricostruzioni di titoli, di date ed eventuali altre integrazioni sono state indicate tra parentesi quadre; - di ogni unità archivistica si sono indicati gli estremi cronologici, la definizione archivistica e il numero delle carte.

In particolare per i registri:

- in presenza di più titoli originali, si è scelto quello più significativo, specificandone la posizione solo se esso non appare all'esterno; - si è riportata, ove presente, la numerazione originaria per carte o per pagine; se assente si è dato il computo delle carte scritte, facendo seguire al numero l'espressione "non numerate" (n.n.); - la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte viene espressa mediante la locuzione "carte sinistra - destra" (cc. sd); - in presenza di una numerazione non omogenea si è indicato il computo totale delle carte scritte, specificando di seguito, tra parentesi tonde, il tipo di numerazione presente (parziale, varia, imprecisa); - si è indicata tra parentesi la presenza di carte bianche, tranne quelle esistenti in fine registro.

Nelle citazioni, l'unità archivistica è individuata dal nome del , dal nome della serie e dal numero che indica la posizione dell'unità all'interno della serie. Ad ogni unità archivistica è inoltre associata una segnatura, scritta nel margine sinistro in alto e applicata sul pezzo, che indica la collocazione fisica del pezzo all'interno della serie. Questa è costituita da una lettera alfabetica maiuscola diversa per ogni fondo, dal numero corrispondente alla serie, dal numero del pezzo in inventario e, eventualmente, dal numero della busta-contenitore.

Nella descrizione delle unità archivistiche si è fatto ricorso alle seguenti abbreviazioni e sigle: c., cc. carta, carte recto - verso cc. sd carte sinistra - destra, cioè con la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte n., nn. numero, numeri n.n. non numerato/e num. orig. numerazione originale p., pp. pagina, pagine tit. dorso titolo dorso tit. int. titolo interno

ADT Archivio Diocesano Tridentino

Alla fine dell'inventario si trovano indici relativi a: persone, toponimi, istituzioni e cose notevoli. Ad ogni lemma dell'indice sono associati i numeri che indicano la posizione del lemma stesso nell'inventario; tali numeri sono collocati tra parentesi tonde, accanto alle introduzioni e alle unità archivistiche, in alto a destra. Le voci dell'indice si riferiscono esclusivamente a quanto riportato nel presente inventario, senza ulteriori ricerche e approfondimenti critici.

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Sommario

Parrocchia di Santa Maria Assunta in Condino, 1595 - 2009...... 7

Parrocchia di Santa Maria Assunta ...... 11

Ufficio parrocchiale decanale di Santa Maria Assunta in Condino, 1595 - 2009...... 20

Registri dei nati e battezzati, 1826 (copia) - 1988...... 21

Registri dei matrimoni, 1826 (copia) - 1987 ...... 23

Registri dei morti, 1826 (copia) - 1980 ...... 25

Registri dei cresimati, 1920 - 2009...... 27

Stati delle anime, 1746 - 1927...... 28

Registri degli avvisi e delle pubblicazioni matrimoniali, 1919 - 1946...... 30

Registri dei consensi paterni, degli sponsali e delle pubblicazioni matrimoniali, 1852 - 1953...... 33

Atti matrimoniali, 1919 - 1960...... 35

Registri dei nati fuori parrocchia, 1904 - 1924...... 37

Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1852 - 1960...... 38

Diari delle messe avventizie, 1905 - 1960...... 39

Diari delle messe avventizie celebrate nella chiesa di San Rocco, 1949 - 1960 ...... 41

Registri degli adempimenti degli oneri missari, 1919 - 1988...... 42

Registri degli avvisi, 1946 - 1959...... 43

Registri dei legati, 1744 - 1792 ...... 44

Registri delle elemosine e delle offerte, 1920 - 1959 ...... 45

Registri di cassa generale, 1921 - 1960 ...... 47

Ricreatorio parrocchiale Silvio Pellico ...... 48

Registri di cassa del cinema-teatro parrocchiale, 1924 - 1963 ...... 49

Registri degli affitti degli enti ecclesiastici, 1934 - 1953 ...... 52

Urbari degli enti ecclesiastici, 1925 - 1952 ...... 53

Protocolli degli esibiti dell'ufficio parrocchiale, 1920 - 1945 ...... 54

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Protocolli degli esibiti dell'ufficio decanale, 1922 - 1960...... 56

Copie delle matricole, 1826 - 1968 ...... 57

Carteggio e atti ordinati, 1595 - 1966...... 63

Carteggio e atti amministrativi, 1894 - 1961...... 69

Chiesa di Santa Maria Assunta...... 70

Chiesa di Santa Maria Assunta in Condino, 1746 - 1960...... 75

Urbari, 1746 - sec. XIX prima metà ...... 76

Resoconti, 1914 - 1960...... 78

Beneficio Agnese Grana ...... 79

Beneficio Agnese Grana in Condino, 1914 - 1962...... 80

Resoconti, 1914 - 1962...... 81

Beneficio Daniele e Pietro Pesce ...... 82

Beneficio Daniele e Pietro Pesce in Condino, 1914 - 1962...... 83

Resoconti, 1914 - 1962...... 84

Beneficio pro quaresimalista...... 85

Beneficio pro quaresimalista in Condino, 1914 - 1962 ...... 87

Resoconti, 1914 - 1962...... 88

Confraternita del Santissimo Sacramento ...... 89

Confraternita del Santissimo Sacramento in Condino, 1939 - 1952...... 91

Registri degli iscritti, 1947 - 1950...... 92

Registri di cassa, 1939 - 1952...... 93

Scuola materna di Condino ...... 94

Scuola materna di Condino, 1919 - 1953 ...... 95

Registri di amministrazione, 1919 - 1953 ...... 96

Ufficio idrografico del Genio civile per gli studi del bacino del Po. Stazione pluviometrica...... 97

Documentazione dell'archivio dell'Ufficio idrografico del Genio civile per gli studi del bacino del Po, Stazione pluviometrica di Condino, 1920 - 1947...... 98

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Registri delle rilevazioni, 1920 - 1947 ...... 99

Indici...... 100

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Albero dei soggetti produttori

Parrocchia di Santa Maria Assunta, Condino, [1189] - Assorbe : Chiesa di Santa Maria Assunta, Condino, [sec. X]- 1987 gennaio 24 E' matrice di : Curazia di San Giovanni Nepomuceno, Darzo (), 1619 dicembre 16 - 1919 luglio 29 E' matrice di : Curazia dell'Annunciazione di Maria, Lodrone (Storo), 1499 aprile 21 - 1913 dicembre 7 E' matrice di : Curazia di San Giorgio, , 1633 novembre 26 - 1944 dicembre 31 E' matrice di : Curazia di San Martino, , 1630 - 1943 ottobre 31 E' matrice di : Curazia di San Bartolomeo, Brione (Condino), 1660 agosto 18 - 1962 novembre 14

Ricreatorio parrocchiale Silvio Pellico, Condino, 1923 febbraio 11 -

Chiesa di Santa Maria Assunta, Condino, [sec. X]- 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Santa Maria Assunta, Condino, [1189] -

Beneficio Agnese Grana, Condino, 1699 - 1987 gennaio 24

Beneficio Daniele e Pietro Pesce, Condino, 1926 - 1987 gennaio 24

Beneficio pro quaresimalista, Condino, 1909 luglio 11 - 1987 gennaio 24

Confraternita del Santissimo Sacramento, Condino, 1816 - ante 2004

Scuola materna di Condino, Condino, [1912] -

Ufficio idrografico del Genio civile per gli studi del bacino del Po. Stazione pluviometrica di Condino, 1920 - 1947

6 superfondo Parrocchia di Santa Maria Assunta in Condino, 1595 - 2009 {1} registri 48, quaderni 32, buste 38 (pergamene 1), fascicoli 9; metri lineari 6.0 Storia archivistica La formazione dell'archivio storico di Condino ha inizio dal 1919. Dell'antico archivio, andato distrutto durante la prima guerra mondiale, rimangono solo tre registri impiantati dall'arciprete Angelo Antonio Pellizzari nella prima metà del XVIII secolo (un registro dei legati del 1744, una anagrafe e un urbario della chiesa risalenti al 1746), un registro di consensi paterni dal 1852, un registro di messe dal 1904, pochi atti e carteggio anteriori al 1914. Negli anni 1915-1918 la chiesa arcipretale divenne rifugio e bivacco per soldati, profughi e prigionieri "i quali fecero man bassa su quanto capitò nelle loro mani" (1). L'arciprete Giacomo Regensburger annotò con amarezza sul registro dei nati, iniziato nel 1919: "La guerra fra tutte le malvagità ha commesso anche questa: la distruzione dei registri d'archivio ... E' deplorevole che ciò sia successo senza alcuna ragione di guerra e per parte dei nostri soldati: pazienza se fossero stati i tedeschi!" (2). Anche il suo successore, l'arciprete Luigi Pisoni, lasciò una nota sul primo registro dei matrimoni: "I registri dei matrimoni ... dell'anteguerra andarono perduti per saccheggio e devastazione durante l'occupazione militare di Condino 1915-1918" (3). Prima di questa terribile devastazione l'archivio parrocchiale aveva già subìto perdite, lo testimoniò l'arciprete Pellizzari nella sua 'Nota informativa' sullo stato della parrocchia presentata in occasione della visita pastorale del 1750 dove non mancò di segnalare che "li libri della chiesa sono custoditi da ciascun massaro in casa sua, cosa peraltro pericolosa, tanto egli è vero che essendovi stato in Condino l'anno 1736 un grande incendio, se ne abbruciarono alcuni libri. Ho però stabilito di fare nella sagristia nuova, quando farassi, un armaro nel muro e riporveli tutti, con ciascheduna scrittura della chiesa ... Vi sono i libri de battezzati, matrimoni e morti, ma non di cresimati, non ritrovandosi altro che quello del 1694; ed anche quelli de battezzati, matrimoni e morti non sono tutti ma vi mancano li più vecchi. Vi sono i decreti delle sagre visite del 1633, 1656, 1671, 1694, 1708, 1727. ... Vi sono in canonica, in sagristia ed in tutti i confessionali i casi riservati e li miei libri son tanti che non ho avuto il tempo di descriverli, ma sono esposti nelle librarie della mia camera" (4). Quindi, già al tempo dell'arciprete Pellizzari, mancavano i registri anagrafici più antichi: il primo dei nati e battezzati sembra datasse dal 1538 (5). La guerra quindi cancellò la memoria documentaria della pieve di Condino e ai suoi parroci non rimase che raccogliere e ordinare quel poco rimasto e quello che in seguito sarebbe stato prodotto. Sulle risposte rese al questionario per la visita pastorale del 1928 (6) l'arciprete Pisoni fornisce una 'fotografia' dell'archivio parrocchiale, descrivendone con precisione contenuto e ubicazione. L'archivio si conservava in canonica in una stanza apposita dove si trovavano un armadio ad uso archivio, un grande scaffale ed uno più piccolo ad uso libreria; nella stanza adibita ad ufficio parrocchiale vi era un altro armadio ad uso archivio ed un armadio con leggìo (7). "Nell'armadio ad uso archivio che trovasi nella stanza d'ufficio vi sono, bene disposti, i seguenti libri e atti": registri dei nati e battezzati, matrimoni, morti e sponsali "dal 1919 in poi", anagrafe "recentissimo", pubblicazioni matrimoniali, cresimati "dal 1920 in poi", iscritti all'Opera San Vigilio e alla Propagazione della Fede, "registro realità", messe legatarie, registri degli oboli, registri delle cappelle, "atti concernenti" affittanze, vendite, permute, restauro , chiesa. "Nell'armadio leggìo pure nella stanza d'ufficio si conservano le copie dei Registri parrocchiali delle varie cure d'anime del decanato. In appositi cassetti della scrivania nella stanza d'ufficio si conservano: a) i documenti di credito, le carte di valore, i libretti di deposito b) gli atti concernenti ispezione decanale sull'insegnamento religioso nelle scuole c) gli atti concernenti la visita canonica decanale d) atti della Curia P. V. e vescovili e) atti concernenti uffici di cura 7 d'anime del decanato f) il protocollo esibiti presidiale. Nell'armadio grande che trovasi nella stanza ad uso archivio vi sono: a) atti riguardanti Teatro 'Silvio Pellico' di proprietà della chiesa b) atti riguardanti i fabbricieri, il sagrestano, i chierichetti, i cantori c) corrispondenza con R.R. Autorità, d) con Municipio, e) con uffici di cura d'anime, f) con P.V. Ordinariato, g) atti riguardanti le associazioni fra il clero, h) la visita pastorale l) missioni-quaresimale m) benedizioni varie, processioni e solennità n) imposte su enti ecclesiastici o) fogli di possesso e inventari di legati p) conti dei legati q) conti chiesa r) atti concernenti il beneficio arcipretale s) atti di consegna e fassioni t) atti concernenti Commissione missionaria parrocchiale u) atti di nascita, di morti e di matrimoni avvenuti altrove v) atti di matrimoni qui celebrati z) atti di cresima. Inoltre ... n. 3 vecchi libri soli rimasti dell'archivio distrutto durante la guerra. Anche i registri parrocchiali dei nati e battezzati, dei morti, dei matrimoni e dei cresimati anteriori al 1919 andarono distrutti durante il periodo bellico ... L'armadio ad uso archivio della stanza d'ufficio è chiuso a chiave. V'è un posto distinto per la corrispondenza presidiale della quale si tiene apposito protocollo. Non vi sono documenti vecchi d'importanza, né pergamene. N. 3 vecchi manoscritti si custodiscono nell'armadio grande nella stanza ad uso archivio... Gli atti sono disposti in teche secondo il loro contenuto". Nel 1941 lo stesso arciprete, riprendendo la descrizione precedente, aggiunse sul questionario per la visita pastorale che in archivio "si conservano pochi vecchi manoscritti, fra i quali copie di testamenti concernenti disposizioni per cause pie, resto del saccheggio compiuto durante il periodo bellico 1915-1918. Gli atti sono disposti in teche secondo il loro contenuto" (8). L'arciprete Luigi Pisoni aveva quindi ordinato secondo il contenuto la documentazione presente in archivio e l'aveva disposta in teche. Il suo successore, l'arciprete Modesto Lunelli, dichiarò al contrario di aver trovato l'archivio "in disordine e disposto in maniera poco razionale". Don Lunelli intervenne quindi sull'archivio e rispondendo alle domande per la visita del 1951 dichiarò che "accintosi all'opera di riordinamento nei tempi liberi (estate), non ha potuto ancora por termine all'opera avendo dovuto, per mancanza di mezzi finanziari, approntare personalmente tutte le teche necessarie e studiare una pratica loro sistemazione; ora da un anno non ha potuto lavorarci per la mancanza del cappellano. Ecco la sua nuova disposizione ..." (9). Segue la descrizione particolareggiata della disposizione della documentazione all'interno degli arredi e l'elenco delle "teche ... così suddivise: Chiese: arcipretale, San Rocco, San Lorenzo; Beneficio arcipretale; Beneficio A. Grana; Beneficio Garbaini; Legato missario; Cinema teatro; Asilo; Congrua-Consegne; Affittanze; Confraternite e pie unioni; Clero secolare e regolare; Visite pastorali e atti relativi; Ordinariato corrispondenza per affari generali; Sagrestano-Coro-Organista; Autentiche reliquie; e affari civili; Giornalino e opere parrocchiali; Azione cattolica: uomini; Azione cattolica: donne; Azione cattolica: gioventù maschile; Azione cattolica: gioventù femminile; Azione sociale, Opere missionarie e Opera San Vigilio; Nati esteri; Morti esteri; Atti matrimoniali (n° 3 teche)". Curiosamente anche il successore dell'arciprete Lunelli, don Tobia Busatti, dichiarò di aver trovato al suo arrivo (febbraio 1961) l'archivio in disordine e di averne intrapreso l'ordinamento: "Certo l'ordine nel quale ho trovato l'archivio non era il migliore: ho iniziato l'opera di riordinamento, ma certo occorrerà del tempo"; la dichiarazione venne resa in occasione della visita pastorale compiuta in parrocchia nell'ottobre del 1961 e sul decreto che seguì una nota precisava che "l'archivio è situato in locale proprio, sicuro e asciutto; bene ordinato anche quello decanale" (10). L'ultimo intervento sull'archivio parrocchiale fu quello di don Busatti, la cui grafia è riconoscibile sulle titolazioni delle teche blu tuttora presenti in archivio. L'ordinamento operato da questo parroco ha tenuto però conto di quanto fatto in precedenza da don Lunelli, che a sua volta guardò a quanto operato sull'archivio dal suo predecessore. Per concludere si può quindi affermare che quello che ora troviamo nell'archivio storico è il risultato di un lavoro corale, operato da chi resse la parrocchia di Condino dal 1919 al 1967.

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Nel rispetto di questi interventi tutta la documentazione si trova attualmente raccolta nella serie "Carteggio e atti ordinati"; gli atti matrimoniali, raccolti nelle stesse teche blu, sono stati invece ricondotti nel presente inventario alla serie omonima.

Lingua Italiano; latino

Criteri di ordinamento e inventariazione Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico della parrocchia di Condino ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi" approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, parte prima, punto 3, che fa riferimento alla C.M. del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari". Il presente lavoro ha comportato tre momenti principali: la schedatura, l'ordinamento e l'elaborazione finale. In fase iniziale sono stati schedati tutti i pezzi rinvenuti nell'archivio parrocchiale rispettando le unità preesistenti. Per quanto riguarda l'ordinamento poiché non è stato possibile ricostruirne uno preesistente, si sono individuate le varie attività svolte dal parroco e le amministrazioni che nella parrocchia operano sotto la sua diretta o indiretta responsabilità. Le valutazioni, le scelte e le operazioni occorse nel presente lavoro di riordino sono state comunque concertate con il direttore dell'Archivio diocesano tridentino e con il referente della Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento.

Condizioni di accesso In base alle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana" la consultazione dei documenti riguarda esclusivamente la documentazione dichiarata di interesse storico. La consultazione di documenti di carattere riservato, relativi a situazioni puramente private di persone, è regolata in termini di legge statale (D. L. 30/6/03 n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali") richiamata dal "Testo unico provinciale dei Beni Culturali" (L. P. n. 1/2003). Ai titolari degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle persone e comunque solo ad essi, o ad operatori autorizzati, è concessa la facoltà di accedere alla parte relativa all'anagrafe. Inoltre, in base alle suddette "Intese", la consultazione da parte degli studiosi deve comunque avvenire mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio tramite l'Archivio diocesano, il quale dovrà inviare al servizio provinciale competente l'elenco delle autorizzazioni rilasciate.

Condizioni di riproduzione La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è consentita previa autorizzazione da parte del titolare dell'archivio stesso, sentito il parere e avuto il consenso dell'incaricato diocesano per gli archivi parrocchiali. L'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituire copie di sicurezza che saranno conservate presso l'Archivio provinciale Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 253

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Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888 COPPOLA G., GRANDI C. (a cura di), La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, Bologna, 1989 PAPALEONI G., Le chiese di Condino prima del 1550, IN Archivio Trentino, a. IX (1890), pp. 169-260 SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989

Fonti normative Circolare del Ministero dell'Interno 25 giugno 1966, n. 39, Norme per la pubblicazione degli inventari Codice di diritto canonico (1983) Decreto arcivescovile 10 febbraio 1993, istituzione dell'Archivio diocesano tridentino Deliberazione della giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, Approvazione delle direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi (art. 28, comma 2 L.P. 14 febbraio 1992, n. 11) Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 27 agosto 1993, n. 11704, Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana. Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali Codice in materia di protezione dei dati personali, D. L. 30 giugno 2003, n. 196

Norme o convenzion i La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

Note (1) Così si esprime nel 1928 l'arciprete Luigi Pisoni nei suoi 'Cenni storici ed artistici sulle chiese di Condino': cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 9. (2) Cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Registri dei nati, reg. 2. (3) Ibidem, Registri dei matrimoni, reg. 1. (4) ADT, Atti visitali, n. 60 (1750). (5) Giuseppe Papaleoni riferisce però che nel 1890 si trovavano in archivio i registri dei nati dal 1538, cfr. G. PAPALEONI, Le chiese di Condino prima del 1550, in Archivio Trentino, a. IX (1890), pp. 169-260. (6) Cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5. (7) Al momento del presente riordino la documentazione si trovava in canonica, distribuita negli arredi, tuttora presenti, dei due uffici. (8) Cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5. (9) Ibidem. (10) Ibidem.

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Ente Parrocchia di Santa Maria Assunta {2} [1189] -

Luoghi Condino (TN)

Altre Forme autorizzate del nome Pieve di Condino Pieve di Santa Maria Assunta

Archivi prodotti Fondo Ufficio parrocchiale decanale di Santa Maria Assunta in Condino, 01/01/1595 - 31/12/2009

Storia Il primo documento che attesta l'esistenza della pieve di Condino risale al 1189 (1); alcuni storici tuttavia ritengono lecito supporre che l'istituzione di Santa Maria come chiesa pievana risalga al X secolo (2). La pieve di Condino era la più meridionale delle sette pievi esistenti nelle Giudicarie, direttamente confinante con il territorio della diocesi di Brescia e pertanto la più lontana dall'autorità centrale del principe vescovo di Trento. La sua posizione geografica orientava dunque questa comunità verso il territorio lombardo per quanto riguardava il settore economico, sebbene sul versante politico ed ecclesiastico gravitasse nel territorio della diocesi e del principato vescovile di Trento. A Condino risiedeva stabilmente il pievano che, aiutato da un gruppo di sacerdoti, si occupava della cura delle anime di un vasto territorio che comprendeva , Lodrone, Darzo, Storo, , Brione, Cimego e Castello. Il pievano abitava la canonica, adiacente alla chiesa, di proprietà del beneficio parrocchiale. Il fabbricato, ancora oggi agibile, disponeva di ampi e numerosi spazi sia abitativi che di servizio (3). La pieve era dotata di discrete rendite e all'arciprete spettavano, oltre ai diritti di stola, le decime della campagna di Condino e la cosiddetta "quarantola", parte dei prodotti derivanti da campi detti "quarantini" che venivano pagati ogni quaranta giorni (4). La comunità di Condino pagava inoltre una quota annua per messe, anniversari, processioni e dispensava all'arciprete sale e pane in determinate occasioni. Il primo parroco di Condino di cui si ha memoria fu tale Otobonus, nel 1205 appellato "archipresbyter"; anche altri suoi successori portarono il titolo di arciprete, ma la bolla di erezione della parrocchia di Condino ad arcipretura di cui si ha conoscenza fu emanata il 4 ottobre 1613. Già a partire dal XIV secolo alcuni centri della pieve raggiunsero una certa autonomia, con chiese e curatori d'anime propri. La comunità di Bagolino, la più lontana dalla pieve, fu la prima ad ottenere nel 1383 la facoltà di scegliersi autonomamente il proprio sacerdote residente e operante in loco. Le pretese di Bagolino non finirono qui, perchè quella comunità cercò in tutti i modi di esonerarsi dal partecipare alle spese di manutenzione della chiesa pievana, ritenendole gravose per essere destinate ad una chiesa troppo lontana e assente. Le liti e le rimostranze durarono per molti secoli e

11 non solo contro la comunità di Condino, ma anche contro tutte le altre comunità della pieve che non volevano perdere un importante contributo per i gravosi oneri di mantenimento della chiesa matrice (5). Cominciò quindi il progressivo distacco delle filiali dalla matrice: alla fine del XV secolo furono erette a curazia le chiese di Lodrone e di Bondone-Baitoni che, con Bagolino, erano le più lontane da Condino. Nel XVII secolo anche le altre chiese raggiunsero la propria autonomia: Darzo nel 1619, Cimego nel 1630, Castello nel 1633, Brione nel 1660. L'autonomia raggiunta dalle filiali comportò però una diminuzione delle rendite spettanti al pievano. Nel 1694, in occasione della visita pastorale (6), don Innocenzo Pizzini riferisce ai visitatori che la sua entrata è incerta e che "consiste in biade, fieno e poco denaro" e nelle sue messe; a fronte di ciò gli oneri sono elevati: il mantenimento del cappellano, "al quale do il vitto et habitazione e gli lascio libere tutte le messe et incerti" e del predicatore quaresimale, la fornitura dei pasti ai sacerdoti in determinate occasioni, il mantenimento della servitù, l'acquisto del vino, ecc. I visitatori chiedono se ha decime, e il pievano spiega che la sua entrata consiste proprio di decime, pagate per intero solo in alcuni fondi. Don Pizzini riferisce anche di non avere alcuna dote per la chiesa parrocchiale. A quel tempo la pieve contava 6644 anime così suddivise: Condino 745, Bagolino 3100, Storo 1197, Lodrone 183, Darzo 215, Bondone 312, Cimego 417, Castello 318, Brione157. Nel 1743 l'arciprete Maurizio Antonio Zanoni rinunciò alla parrocchia; in occasione della vacanza la comunità di Condino, riunitasi in pubblica regola il 26 gennaio 1744, decretò la propria rinuncia al diritto di eleggere il parroco. Tale facoltà era stata concessa il 4 dicembre 1531 con bolla papale "con cui veniva concessa la facoltà ed il jus di elegere il parocho di Condino in caso di vacanza, una volta essa spettabile Comunità, e l'altra alternativamente il provedere detta pieve di Condino aspettasse al celsissimo e reverendissimo vescovo di Trento, e così succesivamente" (7). Il vescovo Bernardo riconfermò tale privilegio il 4 marzo 1535 (8). La facoltà quindi di eleggere il proprio parroco spettava alla comunità in alternanza con il vescovo di Trento, ma sembra che tale diritto fosse stato esercitato dagli uomini di Condino una sola volta, nell'anno 1558, con la nomina di don Lorenzo Belli. La comunità ebbe naturalmente altre occasioni per eleggere il proprio parroco, ma sembra che le liti causate da fazioni opposte avessero solo comportato il prolungamento della vacanza e l'inevitabile intervento dell'autorità vescovile. La nuova vacanza diede quindi occasione alla comunità di rivedere il proprio diritto e, "avendosi considerato che ciò poteva riuscire di dispendiosissime liti con gran strepito, (...) inimicicie ed altri mali di gravissime conseguenze in scapito della pace e buona armonia", di rimetterlo nelle mani del vescovo. La parrocchia di Condino divenne perciò di esclusiva collazione vescovile e a reggerla fu chiamato don Angelo Antonio Pellizzari, una delle figure più importanti nella vita spirituale di questo paese (9). Per la visita pastorale che si tenne nel 1750 l'arciprete presentò ai visitatori un'esauriente 'Nota informativa' che forniva uno spaccato sullo stato della parrocchia e del suo clero alla metà del XVIII secolo (10). Relativamente ai diritti ed agli oneri dell'arciprete, don Pellizzari precisava che "l'arcipretura di Condino ha sotto di se otto chiese filiali, tutte curate, nelle quali conservasi il Santissimo Sacramento evvi il Fonte Battesimale, e sono Bagolino, Storro, Lodrone, Bondone, Darzo, Cimego, Castello e Brione. Confina dalla parte di sotto da una parte la Val di Vestino colla cura di Armo, dall'altra la Val Sabbia con la cura di Anfo, e di sopra la Pieve di Bono. L'arciprete di Condino ha superiorità nelle terre di Condino, Bagolino, Storro, Lodrone, Bondone, Darzo, Cimego, Castello e Brione. Qualunque titolare di queste terre egli vi va ... e poi a tutti li matrimoni, ed a tutti gli obiti di adulti, così pure agli officii legatarii, cioè settimo, trigesimo ed anniversario. A tutte queste funzioni quando non possa, o non voglia andare, può spedire il suo cappellano ... Condino è vera arcipretura e non già semplice parrocchia, come appare dal diploma dell'eminentissimo cardinale Carlo Madruzzo legato apostolico a latere sotto l'anno 1613. Li aggravi dell'arciprete sono il mantenimento del cappellano, del predicatore quaresimale, la

12 steura di ragnesi 61 all'anno, il pasto dell'Assunta a tutto il clero, che sarà di circa 50 persone, poi altri sette pasti alli tre curati di Cimego, Castello e Brione e clero di Condino; un altro pasto alli cantarini che sono 15 e la continua ospitalità. L'arciprete di Condino ha 44 fondi fruttiferi tra campi e pradi, che facendoli lavorare a mezzo, rendono pochissima entrata a causa non meno della terra sterile, che della dappocaggine dei coloni. Ricava poi la quarta parte delle decime di Storo, Bondone, Condino e Brione e delle altre terre non ricava niente. Vi sono poi dei novali nella terra di Brione, dei quali pretendono, anzi esigono, li signori Conti la loro parte, cosicché invece di dare all'arciprete la decima intiera, danno solo la quarantola ... L'arciprete non ha altre limosine che l'offertorio delle feste solenni mobili ... così pure ha la limosina dell'offertorio in tutti i giorni dei titolari nelle filiali ... per la signatura nel giorno de' morti ... e così le ragioni parrocchiali vanno in rovina ed attesto sinceramente che ... si dura fatica a vivere e mantenersi et io medesimo se non avessi qualche cosa da mio padre non saprei come sostenermi con decoro di parroco ... A battezzare danno un picciolo fazzoletto ... ali matrimoni solitamente venti soldi e venti soldi parimenti a tutti gli obiti e agli altri offizi funerali". L'arciprete si sofferma poi ad enumerare una serie di abusi e pregiudizi che a suo dire vengono perpetrati dai curati nei suoi confronti e che non gli permettono di esercitare in pieno i suoi diritti. La pieve contava al tempo 6854 anime. Nel 1804, in seguito alla morte dell'arciprete Manini, i vicini di Condino si attivarono per esercitare il diritto di presentare il futuro arciprete, ignorando quanto era stato stabilito nel 1744. Con una nota l'autorità ecclesiastica rispose però che "le cose tutte s'intenderanno restate in statu quo" (11). La vacanza della parrocchia durò quasi quattro anni e il 17 giugno 1808 il vescovo decretò la nomina di don Domenico Boni quale rettore della parrocchia di Condino (12). Per la visita pastorale compiuta nel giugno del 1825 (13) l'arciprete Alessandro Canali ribadì che i redditi del parroco consistevano in decime e quarantesimi di grani, in fondi, in livelli, affitti, onorari ed incerti, gravati dalle imposte annue, dalle spese di mantenimento del cooperatore e del quaresimalista, dal salario per il sacrestano, dall'acquisto del vino e delle ostie, dalla distribuzione di pranzi in determinate occasioni e altro ancora. I sette curati della pieve dipendevano dal parroco, avevano diritto di predicare, di far dottrina, di tenere sacre funzioni nelle rispettive cure, di amministrare i sacramenti; le cure avevano tutte il diritto di battistero, mentre il diritto di assistere ai matrimoni ed alle sepolture spettava solo a Storo, Lodrone, Bondone e Darzo. I rapporti di dipendenza verso la chiesa matrice si mantennero ancora per anni: tutte le curazie vennero elevate a parrocchia nel corso del Novecento (Storo nel 1900, Lodrone nel 1913, Darzo e Bondone nel 1919, Cimego nel 1943, Castello nel 1944 e Brione nel 1962). Nell'immediato dopoguerra il patrimonio del beneficio arcipretale, ritenuto sempre modesto, era costituito da titoli pubblici e fondi dati in locazione. Notevoli migliorie vennero compiute dall'arciprete Lunelli, che sfruttò alcuni terreni con impianti di viti, mele e prugne che garantivano al parroco di ricavare il necessario per la propria sussistenza senza dipendere da altri. Rispondendo alle domande del questionario per la visita pastorale del 1951, nello specificare il suo operato, egli dichiarò: "Dico questo per sfatare, se ce ne fosse bisogno, la falsa convinzione che l'arciprete di Condino abbia una lauta prebenda e perché si riconosca che l'attuale arciprete non ha sfruttato il beneficio, ma anzi lo ha beneficiato e migliorato a tutto suo scapito. Tranne la solita questua di uova pasquali e la tradizionale offerta di burro e formaggio dalle malghe, non ci sono questue e offerte. Anzi c'è la convinzione fra la gente che l'arciprete sia ben sistemato economicamente e che quindi non abbia bisogno di aiuti materiali, che del resto non potrebbero essere tanto lauti da un popolo assai povero e di poche risorse economiche. ... Si spera che nel frattempo non venga a mancare a lui il contributo di carovita che il Comune generosamente gli passa" (14). Condino è sede decanale e comprende attualmente le parrocchie di Agrone, , Bondone-Baitoni, Brione, Castello, Cimego, , Darzo, Lodrone, Pieve di Bono, , Prezzo, Storo. Fino al 1936 nel decanato di Condino rientrava anche la parrocchia di (15).

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I confini attuali della parrocchia coincidono con quelli del comune di Condino. In seguito al D.M. del 30 dicembre 1986, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nel 24 gennaio 1987, la parrocchia di Santa Maria Assunta di Condino è stata dichiarata ente ecclesiastico civilmente riconosciuto (Tribunale di Trento, Registro Persone Giuridiche n. 285).

PARROCI-ARCIPRETI DI CONDINO (16)

1192 anonimo 1205 Ottobono, primo parroco condinese del quale si conosce il nome; era archipresbiter [1278-1312] Benvenuto 1328 Bonifazio da 1355 Federico da 1384 Nicolino da Monno in val Camonica 1391 Floriano da Enno 1397 Giovanni da Bologna 1401 Teodoricus 1465 Andrea da Bologna 1470-1499 Matteo Chizzola da Brescia 1499-1513 Bernardo Chizzola da Brescia 1513 Giovanni Battista Chizzola da Brescia, nipote dell'antecessore 1535 Bartolommeo Chizzola da Brescia 1545-1558 Francesco Beretta 1559-1580 Lorenzo Belli da Condino 1581-1595 Cristoforo Endrici da Cillà 1596-1618 Pietro Belli da Condino, primo arciprete (1613), poi vescovo suffraganeo di Trento 1618-1628 Angelo Belli 1628-1671 Cristoforo Dalla Piazza da Celledizzo 1671-1685 Giovanni Battista Pizzini da Castel Condino, poi vicario vescovile a Trento 1685-1736 Innocenzo Pizzini da Castel Condino, nipote dell'antecessore 1726-1743 Maurizio Antonio Zanoni da Campo d'Enno 1744-1781 Angelo Antonio Pellizzari 1781-1782 Giovanni Antonio Giacomoni di Por 1783-1804 Giovanni Francesco Manini di 1804-1808 - vacanza - 1808-1818 Domenico Boni di Darè 1818-1827 Alessandro Canali di Castione 1828-1842 Francesco Tavernini di Dro 1843-1853 Pietro Divina di Borgo 1854-1889 Cristoforo Pangrazi di

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1889-1911 Giacomo Redolfi di Mezzana 1911-1922 Giacomo Regensburger di 1922-1945 Luigi Pisoni di 1946-1960 Modesto Lunelli 1961-1967 Tobia Busatti 1967-1988 Tullio Rosa 1988-2004 Giuseppe Beber 2004- Francesco Scarin

Condizione giuridica ente ecclesiastico civilmente riconosciuto

Funzioni, occupazioni e attività Il termine "parrocchia" (17) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge 222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente riconosciuto".

Le chiese esistenti sul territorio con origini più antiche vengono denominate pievi ("pluif" in celtico, "plou" in bretone, "plêf" in ladino-friulano, "plaif" in engadinese, "ploâh" in ladino della Val di Non). L'origine del termine, lungi dall'essere stato studiato nella sua complessità, è però molto difficile da definire. L'esigenza di garantire al popolo cristiano e in special modo a coloro che vivevano lontano dalle sedi vescovili quell'insieme di servizi sacramentali e

15 pastorali che va sotto il termine generico di "cura d'anime" rese presto necessario l'invio di ecclesiastici nella campagne per annunciare il Vangelo anche lontano dalle mura cittadine (18). In Occidente ciò accadde a partire dalla seconda metà del IV secolo. Buona parte della storiografia chiama "pievi" i centri di cura d'anime sorti nel territorio extraurbano fin dal IV-V secolo ma è solo a partire dall'VIII secolo che il termine "plebs" cominciò a significare non solo la comunità cristiana ma anche il territorio in cui tale comunità risiedeva e l'edificio sacro al quale essa faceva riferimento. A una stabile suddivisione territoriale delle diocesi in circoscrizioni minori si giunse con la legislazione carolingia all'inizio del IX secolo. Questa estese anche all'Italia centro-settentrionale le norme che rendevano obbligatorio il pagamento della decima e precisò che gli introiti provenienti da tale pagamento dovevano essere destinati solo alle chiese battesimali. "Nacque in questo modo il "sistema" pievano, nel quale la realtà vivente (l'insieme del clero e del "popolo di Dio"), la realtà di pietra (il complesso degli edifici) e la realtà giurisdizionale (l'ambito territoriale di esercizio della giurisdizione spirituale, dal quale l'ente otteneva anche il suo sostentamento) assumevano significativamente lo stesso nome: plebs, pieve" (19). Da questo momento si viene a creare una completa ripartizione del territorio diocesano in distretti ecclesiastici minori, che riproducevano strutture civili preesistenti o rispettavano determinati confini naturali. In seguito i mutamenti demografici spinsero alla formazione di nuove pievi, ma il "sistema pievano" non fu per questo scardinato mantenendosi stabile fino alla fine del XIII secolo. Non è possibile attestare, dall'esame dei documenti pervenuti, se nel territorio trentino prima del 1000 il termine pieve fosse utilizzato nell'accezione sopra descritta (cioè indicante la triplice realtà istituzionale, edilizia e territoriale), per questo è necessario rivolgersi a fonti del XII secolo. Se ci si limita a prendere in considerazione le 68 circoscrizioni pievane della diocesi di Trento esistenti alla fine del XIII secolo si scopre che ben 33 di esse sono attestate prima del 1200 e altre 25 compaiono nella prima metà del XIII secolo (20).

Il decanato è un'istituzione intermedia tra la parrocchia e la diocesi ed è in qualche modo erede dell'antica pieve. Il termine 'decano' è documentato per la prima volta nel 1208, al tempo del sinodo diocesano del vescovo Federico Vanga, ma tale figura non appariva ben delineata, nè tanto meno i suoi compiti. Il titolo di decano venne attribuito al sacerdote che era preposto ad un raggruppamento di parrocchie rurali, detto anche vicario foraneo, che rappresentava l'anello di congiunzione tra parroci e vescovo. Nel sec. XV i 'decani rurali' erano gli accusatori pubblici degli 'excessus' dei chierici nel loro territorio e, per quanto di competenza del foro ecclesiastico, anche dei laici. Nel sinodo del 1489 (vescovo Udalrico Frundsberg) ricevettero il mandato esplicito di vigilare sull'applicazione dei decreti sinodali e di cooperare a rendere più duraturo il frutto della visita diocesana. Di regola l'ufficio di decano veniva affidato a uno dei pievani residenti nel distretto ma non era legato ad una determinata parrocchia; veniva conferito con apposito decreto vescovile, registrato nel libro delle investiture e corredato da un elenco dei compiti e delle attribuzioni. Nelle "Costituzioni sinodali" di Ludovico Madruzzo del 1593, cap. XXXIX, vengono descritti la figura del decano e il suo ufficio.Solo a partire dalla fine del secolo XVIII fino ai primi decenni del secolo seguente, sotto la spinta organizzativa dei vari governi, si vennero delineando i decanati con sede fissa e circoscrizione ben delimitata. ll numero dei decanati nella diocesi di Trento fu di 35 per tutto il secolo XIX, variando nel corso del XX secolo da 39 a 49.I principali compiti del decano, stabiliti da speciali provvedimenti dell'Ordinariato, riguardavano la disciplina del clero, le feste e i riti sacri, il decoro delle chiese e delle suppellettili, l'osservanza sia delle disposizioni vescovili sia di quelle diramate dall'autorità politica. I rapporti con le chiese 'soggette al decanato' erano mantenuti tramite le 'visite' che il decano doveva svolgere sul territorio decanale almeno una volta all'anno. Le visite che si svolgevano nelle varie chiese del distretto erano molto simili alle visite vescovili ed erano volte a verificare lo stato conservativo degli edifici di culto, delle sacrestie, delle canoniche e dei cimiteri, le condizioni religiose della popolazione, i resoconti, la tenuta degli archivi, ecc. Al termine

16 della visita veniva trasmessa una relazione all'Ordinariato. Il decano, come previsto dal regolamento politico per le scuole elementari delle province austriache pubblicato l'11 agosto 1805 (21), rivestiva anche il ruolo di ispettore scolastico distrettuale. Tale regolamento riservava alla chiesa la sorveglianza scolastica, l'approvazione dei programmi e dei libri di testo, la proposta dei maestri definitivi, la nomina degli assistenti e dei supplenti. Il decano, in veste di ispettore scolastico, aveva inoltre poteri di sorveglianza e controllo immediati sulle scuole, egli, entro il mese di novembre di ogni anno, era tenuto a consegnare al "Concistoro" (22) una relazione dettagliata sulla situazione delle scuole del suo distretto.Con la legge n. 48 del 25 maggio 1868 nuove disposizioni in materia scolastica sottrassero alla Chiesa il potere che fino ad allora aveva mantenuto trasferendolo allo Stato. Con ordinanza ministeriale del 10 febbraio 1869 n. 19 le attribuzioni in campo scolastico affidate all'Ordinariato vescovile passarono all'autorità politica provinciale e quelle affidate agli ispettori ecclesiastici distrettuali alle autorità politiche distrettuali.In occasione delle visite scolastiche annuali venivano consegnate al decano le copie delle matricole (copie esatte dei registri anagrafici di ogni parrocchia soggetta al decanato).

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Condino

Fonti normative Codice di diritto canonico (1983) Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali ADT, Investiture ADT, Libro B ADT, Parrocchie e curazie Bibliografia AGOSTINI B., La pieve di Condino. Vicende storiche e catalogazione del patrimonio artistico nel V centenario della ricostruzione, Storo (Tn), 1995 AMBROSI F., Commentari della storia trentina, Trento, 1985 BERTOLOTTI G., Il parroco italiano ne' suoi rapporti con le leggi dello stato, Roma, 1910 BIANCHINI F., Le più antiche pergamene dell'archivio comunale di Condino (1207-1497), Trento, 1991 BONELLI B., Monumenta ecclesiae tridentinae, Trento, 1765 COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986

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CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origini al XIII secolo (studio introduttivo e schede), Bologna, 1999 Fonti per la storia del principato e della chiesa tridentina: atti del convegno Trento 16-17 maggio 1991, Trento, 1995 KÖGL J., La sovranità dei vescovi di Trento e Bressanone, Trento, 1964 LUTTEROTTI A., Il Trentino: il nuovo volto di un'antica terra d'incontro, Bolzano, 1997 TOVAZZI G., Parochiale tridentinum, ed. a cura di Remo , Trento, Biblioteca PP. Francescani, 1970 WEBER S., I vescovi suffraganei della Chiesa di Trento, Trento, 1932

Note (1) Cfr. CURZEL E., Le pievi trentine, Bologna, 1999, pp. 147-149. (2) Beppino Agostini la ritiene fondata verso la fine del IV secolo; cfr. AGOSTINI B., La pieve di Condino, Storo, 1995. (3) Attualmente il parroco di Condino abita presso la canonica di Storo, ma nella canonica di Condino ha ancora sede ed è funzionante l'ufficio parrocchiale. Sullo stato patrimoniale ed economico del beneficio rilevato nel 1929 la canonica viene così descritta: "Il fabbricato consta d'un primo e secondo piano con soffitto e avvolti. Al I piano: cucina con dispensa, tinello, stanza ad uso ufficio, stanza ad uso archivio e camera per l'allevamento bachi. Al II piano: n. 7 locali ad uso dei sacerdoti, di ospiti e di persone di servizio. Vi è inoltre un locale a disposizione del Circolo giovanile cattolico. A sera un locale come deposito di fieno e paglia. Sotto il I piano: pollaio, stalla, due avvolti ad uso cantina e altri due avvolti. Nel cortile annesso una tettoia con focolare per bucato ed altra tettoia nuova ad uso legnaia. La canonica ha un proprio piccolo acquedotto", cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 8. (4) Cfr. Chiesa di Santa Maria Assunta in Condino, Urbari, reg. 1, pp. 101 e segg. (5) Cfr. BIANCHINI F., Le più antiche pergamene dell'archivio comunale di Condino (1207-1497), Trento, 1991. Le rimostranze con Bagolino terminarono solo nel 1785 quando la curazia divenne parrocchia e passò definitivamente a far parte della diocesi di Brescia. (6) ADT, Atti visitali, n. 20 (1694). (7) Ibidem, Investiture, 9, cc. 121-121c. (8) Ibidem, Investiture, 3, c. 144. (9) La figura del sacerdote è stata oggetto di tesi di laurea per il Corso superiore di scienze religiose di Trento, a.a. 2000-2001: L'arciprete don Angelo Antonio Pellizzari (1744-1781) moralizzatore nella pieve di Condino nel Settecento, R. Tarolli, rel. prof. S. Vareschi. (10) ADT, Atti visitali, n. 60 (1750), cc. 116 e segg. (11) Ibidem, Libro B (116), n. 341, n. 428. (12) Ibidem, Parrocchie e curazie, 124, n. 2.B. (13) Ibidem, Atti visitali, n. 79 (1825). (14) Cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5, cc. 186- 187. (15) Con decreto 18 novembre 1936 venne eretto il nuovo decanato di Valvestino e dal primo gennaio 1937 cessò la giurisdizione del decano di Condino su questo territorio. Dal punto di vista amministrativo il territorio fu sottoposto alla provincia di Trento fino al 1934, anno in cui fu aggregato alla provincia di Brescia.

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(16) L'elenco (1192-1922) è tratto da "Cenni storici ed artistici sulle chiese di Condino" dell'arciprete Luigi Pisoni, cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 9, cc. 402-404. (17) Le presenti notizie informative sono da ritenersi generali e non esaustive. Per un approfondimento e una bibliografia articolata si rimanda alla voce corrispondente dell'"Enciclopedia del diritto", Giuffré, Varese, 1958-1995 (18) Cfr. CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origine al XIII secolo (studio introduttivo e schede), Bologna 1999, p. 5 e segg. Si rimanda alla ricca bibliografia contenuta nel volume. (19) Ibidem p. 7. (20) Ibidem, p. 29 e tabelle riprodotte. (21) Cfr. Gli archivi delle scuole elementari trentine: censimento descrittivo, a cura di R. G. ARCAINI, P.A.T., Servizio beni librari e archivistici, Trento, 2003, pp. XXXIII e segg. e Per una storia della scuola elementare trentina. Alfabetizzazione ed istruzione dal Concilio di Trento ai giorni nostri, a cura di Q. ANTONELLI, Trento, 1998. (22) Organo vescovile composto da tutti i decani in qualità di ispettori scolastici (consiglieri concistoriali) e presieduto dal "sommo scolastico"; era preposto al controllo e alla sorveglianza su tutte le scuole della diocesi, fissava le modalità di insegnamento delle materie e stabiliva le norme circa la moralità dei maestri e degli alunni.

19 fondo A Ufficio parrocchiale decanale di Santa Maria Assunta in Condino, 1595 - {3} 2009

registri 43, quaderni 31, buste 33 (pergamene 1), fascicoli 9

Soggetti produttori Parrocchia di Santa Maria Assunta, [1189] -

Modalità di acquisizione e versamento Il fondo è sempre stato di proprietà dell'ente; in base alla Commissione Beni Culturali del 13 ottobre 1993 è stato dichiarato di interesse storico.

Contenuto La documentazione conservata nel fondo è quella tipica presente in tutte le parrocchie, composta prevalentemente dai registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da carteggio e atti vari.

Lingua Italiano; latino

Incrementi previsti Si prevede il continuo accrescimento della documentazione in quanto l'ente parrocchia è ancora attivo.

Esistenza e localizzazione delle copie Presso l'Archivio diocesano si trovano microfilmati tutti i registri anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal Concilio di Trento fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali registrazioni e certificazioni diventano di competenza comunale.

Norme o convenzion i La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

20 serie A 1 Registri dei nati e battezzati, 1826 (copia) - 1988 {4}

registri 3

Contenuto I registri dei battesimi insieme a quelli dei matrimoni furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei battezzati vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili e anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione in modo da "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni.

La serie è formata da tre registri. Il primo registro non è originale: si tratta di una trascrizione di registrazioni estratte dalle copie delle matricole dei nati e battezzati di Condino conservate presso l'Archivio diocesano tridentino. Il periodo che esso copre è relativo agli anni 1826, 1860-1915, i più antichi a cui si possa risalire. Tra il primo e il secondo registro vi è una lacuna relativa agli anni di guerra 1916-18. Il secondo registro è in realtà il primo dei nati e battezzati della parrocchia di Condino. Esso fu iniziato nel 1919 dall'arciprete Giacomo Regensburger che annotò proprio all'inizio del registro che, causa la distruzione dei registri parrocchiali, "questo è il Libro I".

A 1.1 {5} "I Nati (1826) - 1870 ... 1893 - 1915" (1) 1826 gennaio 14 - 1826 dicembre 29; 1860 ottobre 29 - 1916 gennaio 1 (copie) Trascrizioni dalle copie della matricole conservate presso l'Archivio diocesano tridentino di nati e battezzati della parrocchia di Condino. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. sd 120 Note (1) Il registro originale fu distrutto durante la prima guerra mondiale.

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A 1.2 {6} "Nati libro II 1919-1956" (1) 1919 maggio 5 - 1956 dicembre 13 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 199, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Note (1) Sulla c. di guardia si trova la nota dell'arciprete Giacomo Regensburger: "La guerra fra tutte le malvagità ha commesso anche questa: la distruzione dei registri d'archivio e perciò questo è il Libro I. E' deplorevole che ciò sia successo senza alcuna ragione di guerra e per parte dei nostri soldati: pazienza se fossero stati i tedeschi! Condino 6 dicembre 1919".

A 1.3 {7} "Vol. III Nati 1957-1987" 1957 gennaio 2 - 1988 aprile 10 (1) Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. sd 155, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Note (1) Data del battesimo; la nascita è del 5 dicembre 1987.

22 serie A 2 Registri dei matrimoni, 1826 (copia) - 1987 {8}

registri 3

Contenuto I registri dei matrimoni, insieme a quelli dei battesimi, furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91- 97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; i libri dei matrimoni infatti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con la legge imperiale del 20 aprile 1815 ed il decreto del 21 agosto 1815 della Commissione aulica centrale d'organizzazione veniva restituito ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. Se durante la dominazione austriaca il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile e al parroco veniva richiesta un'attenzione particolare nella produzione degli atti necessari per la celebrazione e la registrazione del sacramento (Cfr. Codice civile austriaco, § 80), negli anni tra l'annessione al Regno d'Italia e il Concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e l'autorità politica, i riti civile e religioso venivano celebrati separatamente. Con la legge n. 847 del 27 maggio 1929 lo Stato italiano riconobbe la validità civile del matrimonio celebrato secondo le norme di diritto canonico ed il curatore d'anime è tenuto alla notificazione dell'avvenuta celebrazione al Comune, per la sua trascrizione nei registri anagrafici.

La serie è formata da tre registri. Il primo registro fu iniziato nel 1919 dall'arciprete Giacomo Regensburger e contiene le trascrizioni di registrazioni estratte dalle copie delle matricole dei matrimoni di Condino conservate presso l'Archivio diocesano tridentino. Incaricato delle trascrizioni fu don Teodoro Pauli, cooperatore parrocchiale, che riportò le registrazioni dei matrimoni celebrati a Condino per il periodo 1826, 1893-1914, le più antiche a cui si possa risalire. Si riscontra anche qui come in altri casi, la lacuna per il periodo di guerra 1915-18. Su questo registro si trovano gli indici alfabetici relativi al primo e al secondo registro dei matrimoni.

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A 2.1 {9} "I Registro matrimoni" 1826 febbraio 6 - 1826 novembre 21; 1893 gennaio 7 - 1914 ottobre 3 (copie); 1919 marzo 8 - 1929 luglio 25 cc. sd 1-57: registro dei matrimoni, 1919 marzo 8-1929 luglio 25 (1); cc. sd 58-174: "Trascrizione delle Copie delle Matricole essitenti nell'archivio della Curia principesca arcivescovile di Trento" (2), 1826 febbraio 6-novembre 21; 1893 gennaio 7-1914 ottobre 3. Sulla c. di guardia: "Annotazione. I registri dei matrimoni anteriori al presente, cioè dell'anteguerra, andarono perduti per saccheggio e devastazione durante l'occupazione militare di Condino 1915-1918", e indice delle registrazioni estratte dalle copie delle matricole, 1932 giugno 24. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 174 (bianche le cc. sd 93-97), con indice alfabetico a rubrica relativo al I e II registro dei matrimoni Note (1) Registrazioni originali; alla fine si rimanda al nuovo registro: "Vedi registro II dei matrimoni". (2) Trascrizioni di mano del cooperatore Teodoro Pauli che alla fine delle registrazioni appone la propria firma e la data del 17 dicembre 1932.

A 2.2 {10} "II Registro dei matrimoni celebrati a Condino" 1929 dicembre 12 - 1957 luglio 8 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 209

A 2.3 {11} "Vol. III Matrimoni celebrati a Condino dal 1958 al 13.6.1987" 1958 febbraio 1 - 1987 giugno 13 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 235, con indice alfabetico alla fine n.n.

24 serie A 3 Registri dei morti, 1826 (copia) - 1980 {12}

registri 2

Contenuto I registri dei morti vennero introdotti insieme ai registri dei cresimati e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilivano anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei morti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni.

La serie è formata da due registri. Il primo registro non è originale: si tratta di una trascrizione di registrazioni estratte dalle copie delle matricole dei morti di Condino conservate presso l'Archivio diocesano tridentino. Il periodo che esso copre è relativo agli anni 1826, 1893-97; 1900-15, i più antichi a cui si possa risalire. Tra il primo e il secondo registro vi è una lacuna relativa agli anni di guerra 1916-18. Il secondo registro della serie è quindi il primo dei morti della parrocchia di Condino. Esso fu iniziato nel 1919 dall'arciprete Giacomo Regensburger.

A 3.1 {13} "Condino. Registro dei morti I" 1826 gennaio 21 - 1826 dicembre 31; 1893 gennaio 2 - 1897 dicembre 6; 1900 febbraio 2 - 1915 giugno 7 (copie) Trascrizioni dalle copie delle matricole dei morti della parrocchia di Condino conservate presso l'Archivio diocesano tridentino. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 176 (bianche le pp. 53-64), con indice alfabetico alla fine n.n.

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A 3.2 {14} "I Registro dei morti 1919-1980" 1919 febbraio 11 - 1980 ottobre 29 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 2-398, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

26 serie A 4 Registri dei cresimati, 1920 - 2009 {15}

registri 2

Contenuto I registri dei cresimati vennero introdotti insieme ai registri dei morti e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilirono anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). In realtà nella diocesi di Trento i registri dei cresimati furono compilati con sistematicità solo a partire dal secolo XIX.

A 4.1 {16} "Cresimati 1920-1956" 1920 agosto 15 - 1956 dicembre 23 Alle pp. 1-2: elenco di cresimati dal 1904 al 1917 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 111 (bianche le pp. 48, 64-66)

A 4.2 {17} "Registro cresima 1956-***" 1956 dicembre 23 - 2009 maggio 24 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 174 Segnature precedenti: vol. II

27 serie A 5 Stati delle anime, 1746 - 1927 {18}

registri 3

Contenuto Il "Liber Status animarum" (o Anagrafe) era un registro che permetteva al parroco di conoscere in modo esatto la composizione, la situazione anagrafica e l'impartizione dei Sacramenti delle famiglie sottoposte alla sua cura al fine di facilitare il suo compito di sacerdote e di ufficiale di stato civile. La compilazione degli stati delle anime venne raccomandata, insieme a quella dei registri dei cresimati e dei morti, dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614. Successivamente diversi concilii e sinodi ordinarono che durante la Quaresima di ogni anno questi libri venissero aggiornati. Queste disposizioni non furono applicate diligentemente nelle parrocchie della diocesi di Trento: prima del XIX secolo infatti si sono conservati pochi registri di questo tipo nonostante le frequenti sollecitazioni provenienti anche dalle autorità civili. Molti sono i vescovi tridentini che, negli atti delle visite pastorali, richiamano l'attenzione su questa lacuna; ma fu il vescovo Celestino Endrici che in occasione della sua prima visita pastorale nella diocesi stilò un formulario in cui si richiedeva, tra l'altro, e per la prima volta in forma esplicita, di segnalare la presenza in parrocchia degli "Status animarum" o "Anagraphes". Nel 1917 il Codice di diritto canonico li rese obbligatori, lasciando alle disposizioni dei vari Ordinari il compito di introdurli e di stilare anche nuovi e più semplici metodi di compilazione.

La serie è formata da tre registri. La prima anagrafe risale al XVIII secolo e fu compilata dall'arciprete Angelo Antonio Pellizzari nel 1746. Il secondo registro è relativo alla prima parte (cognomi A-F) di una anagrafe compilata nella prima metà del XIX secolo. Questi due registri sono tra i pochi superstiti dell'archivio parrocchiale ante guerra; l'anagrafe settecentesca, insieme ad un registro dei legati (1744) e ad un urbario della chiesa (1746), rappresenta la documentazione più antica conservata nell'attuale archivio parrocchiale di Condino. Il terzo registro è stato compilato nel 1927 e, sul questionario per la visita pastorale del 1928, l'arciprete Pisoni rispondeva a proposito che "l'anagrafe fu compilata recentemente ex novo: è completa. (...). I matrimoni non si possono annotare nel registro dei nati, perché è andato distrutto. Si notano nell'Anagrafe" (1). Questa è l'ultima anagrafe compilata su un registro, poiché il successore di don Pisoni impiantò la nuova anagrafe a schede. In occasione della visita pastorale del 1951 l'arciprete Lunelli dichiarò infatti che "lo Status animarum vecchio non è aggiornato perchè è in cantiere un nuovo Status animarum a schedario più completo e più moderno" (2).

Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, p. 52 Codice di diritto canonico, Roma, 1984, can. 440 Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, VII (1905), p. 239 SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989, pp. 277-319

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Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5, c. 118. (2) Ibidem, c. 187.

A 5.1 {19} "Liber in quo animarum status oppidi Condini describitur ... efformatus a me Angelo Antonio Pellizzari ... archipresbitero, decano foraneo anno MDCCXXXXVI" (tit. int.) 1746 - 1780 Altre denominazioni: "1. Anagrafe del 1746 2. Copia di mansionerie e legati di Condino, Cimego, Castello 3. Elenco e giudizio sui predicatori quaresimali dal 1744 al 1788 per cura dell'arciprete Pelizzari" (tit. dorso) pp. 1-407: stato delle anime di Condino compilato dall'arciprete Angelo Pellizzari, 1746-1780 (integrazioni del giugno 1781 e 25 luglio 1785). Alle pp. 420-421: "Elenchus oratorum", elenco dei padri quaresimalisti con note di giudizio, 1744-1788; alle pp. 448-449: copie di atti relativi alla "Transazione per l'olio" (1) e alla conferma del titolo di arcipretale spettante "ab antiquo" alla chiesa matrice (2), 1761-1799 (copie); alle pp. 450-514: copie di testamenti e disposizioni per fondazioni di legati missari e benefici, 1608 settembre 2-1778 novembre (copie; integrazioni del 1828 e 1837); alle pp. 549-571: elenchi dei massari degli altari dell'Assunta, del Santissimo Rosario, del Suffragio, di San Pietro apostolo, della Pietà o del Carmine, del Santissimo Sacramento, di Sant'Anna, di santa Lucia, di Sant'Antonio abate, dei Santi Rocco e Sebastiano, di Sant'Antonio di Padova e della chiesa di San Lorenzo, 1744-1781 Italiano, latino Registro; carta, legatura in pelle, pp. 571 (mancano le pp. 246, 247, 466, 467, 494, 495, 516-545; bianche molte pp.) Note (1) Con atto 29 dicembre 1761 i rappresentanti delle comunità vennero ad una transazione relativa alla distribuzione di un annuo legato di olio. (2) Il 15 agosto 1779, in risposta alla formale protesta della comunità di Condino inoltrata nel luglio all'autorità vescovile, venne ufficialmente riconfermato alla chiesa di Condino il titolo di arcipretale, omesso in alcuni atti per un errore della cancelleria vescovile.

A 5.2 {20} "Antica anagrafe (dalla lettera A alla F)" sec. XIX prima metà Anagrafe della popolazione (cognomi A-F) con note relative all'origine delle famiglie e alle discendenze. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 53 n.n. (1) Note (1) In seguito ad un recente restauro sono state legate solo le carte scritte e pertanto la numerazione originale appare lacunosa.

A 5.3 {21} "Liber status animarum Condini anno Domini 1927" 1927 (con integrazioni fino al 2001) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 494 (bianche molte pp.) 29

serie A 6 Registri degli avvisi e delle pubblicazioni matrimoniali, 1919 - 1946 {22}

registri 2, quaderni 11

Contenuto La serie è composta da 2 registri e 11 quaderni sui quali sono annotati gli avvisi da leggersi ai fedeli a conclusione delle principali celebrazioni liturgiche. Gli avvisi riguardavano prevalentemente l'orario e la scadenza delle funzioni settimanali, lo smarrimento di oggetti rinvenuti e portati in chiesa, l'orario delle confessioni, le attività di preparazione alle feste religiose e altre comunicazioni; sono inoltre annotate, per essere successivamente comunicate ai fedeli, anche le date delle tre pubblicazioni necessarie alla celebrazione dei matrimoni stabilite dal Concilio di Trento (Sess. 24) e dal Codice di diritto civile austriaco (§ 71) che recitava "la denuncia deve farsi in tre giorni di domenica o di festa, all'adunanza ordinaria nella chiesa parrocchiale del distretto e se gli sposi abitano in diversi distretti nella chiesa parrocchiale del distretto di ciascun di essi". Per tutto il periodo in cui don Luigi Pisoni resse la parrocchia (1922-45) si trova annotato, alla fine di ogni anno, il rendiconto delle elemosine raccolte per le chiese arcipretale e di San Rocco, per cappelle e capitelli, per l'Opera di San Vigilio e per le Sante Anime. Il successore di don Pisoni, don Modesto Lunelli, cambiò metodo e tenne registrazioni distinte per gli avvisi (1) e per le pubblicazioni matrimoniali (2); non furono inoltre più riportati i rendiconti delle elemosine.

Note (1) Gli avvisi dal 18 agosto 1946 continuano in: Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Registri degli avvisi. (2) Le pubblicazioni matrimoniali dal 29 giugno 1946 continuano in: Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta, Registri dei consensi paterni, degli sponsali e delle pubblicazioni matrimoniali, reg. 3.

A 6.1 {23} Pubblicazioni in chiesa 1919 luglio 19 - 1921 novembre 13 All'inizio, frammiste alle pubblicazioni matrimoniali: registrazioni di nati e battezzati (1), 1919 maggio 5-dicembre 4 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 41 n.n. Note (1) Queste annotazioni sono state riportate sul relativo registro dei nati e battezzati.

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A 6.2 {24} "Pubblicazioni in chiesa 1921-VIII.1923" 1921 dicembre 11 - 1922 agosto 20 Italiano Quaderno; carta, legatura in mezza tela, cc. 15 n.n. (1) Note (1) Quaderno mutilo

A 6.3 {25} "Libro per le pubblicazioni in chiesa dal 3.9.1923 al 21.2.1926" 1922 settembre 3 - 1926 febbraio 21 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 80 n.n.

A 6.4 {26} "Libro per le pubblicazioni in chiesa 1926-1928.IV" 1926 febbraio 28 - 1928 aprile 8 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta , cc. 58 n.n.

A 6.5 {27} "Libro per le pubblicazioni in chiesa dal 14.XII.1930 al 31.XII.32" 1930 dicembre 14 - 1932 dicembre 31 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 58 n.n.

A 6.6 {28} "Libro per le pubblicazioni in chiesa anni I.1933-1934.VIII" 1933 gennaio 1 - 1934 settembre 9 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 59 n.n.

A 6.7 {29} "Libro per le pubblicazioni in chiesa IX.1934-IV.1936" 1934 settembre 16-1936 aprile 13 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 60 n.n.

A 6.8 {30} "Pubblicazioni in chiesa Condino dal 19.IV.1936 al 19.III.1939" 1936 aprile 19 - 1939 marzo 12 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 98 n.n. 31

A 6.9 {31} "Pubblicazioni in chiesa Condino dal 19.III.1939 al 27.X.1940" 1939 marzo 19 - 1940 ottobre 27 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 59 n.n.

A 6.10 {32} "Pubblicazioni in chiesa Condino dal 1.XI.1940 al 31.V.1942" 1940 novembre 1 - 1942 maggio 31 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 60 n.n.

A 6.11 {33} "Pubblicazioni in chiesa dal 1.VI.1942 al 31.VII.1943" 1942 giugno 4 - 1943 luglio 31 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 39 n.n.

A 6.12 {34} "Pubblicazioni in chiesa Condino dal 1.VIII.1943 al 30.XI.1944" 1943 agosto 1 - 1944 novembre 26 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 40 n.n.

A 6.13 {35} "Pubblicazioni in chiesa Condino dal 1.XII.1944 al 18.VIII.1946" 1944 dicembre 3 - 1946 agosto 11 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 40 n.n.

32 serie A 7 Registri dei consensi paterni, degli sponsali e delle pubblicazioni {36} matrimoniali, 1852 - 1953

registri 2, quaderni 1

Contenuto La serie è composta da due registri e un quaderno. Sul primo registro sono riportate per gli anni 1852-1910, con qualche lacuna, le verbalizzazioni redatte davanti al parroco e a due testimoni dei consensi paterni al matrimonio dei figli ancora minorenni (cioè che non avevano compiuto il 24° anno d'età) insieme a promesse e pubblicazioni matrimoniali dal 1854 al 1891. Sul secondo registro sono invece riportate le promesse di matrimonio (sponsali), dalla fine del 1919 all'ottobre 1940, secondo le disposizioni di Papa Pio X che nel decreto "Ne temere" stabilì che dal giorno di Pasqua del 1908 la promessa di matrimonio per essere valida dovesse essere fatta per iscritto, alla presenza del parroco oppure di due testimoni e firmata dai due fidanzati. Tutto questo allo scopo di impedire problemi o controversie che potevano nascere in seguito ad accordi segreti e di evitare litigi o inimicizie tra persone e famiglie. Il decreto era anche in sintonia con il Codice civile austriaco che stabiliva inoltre che la promessa di matrimonio non imponeva alcun obbligo legale né a contrarre il matrimonio né a versare quanto era stato pattuito, nel caso uno dei due fidanzati mancasse alla promessa. Sul terzo registro si trovano atti di sponsali (dal 1941 continuando dal registro precedente) e pubblicazioni matrimoniali (dal giugno 1946) (1).

Note (1) Le pubblicazioni matrimoniali dal 1919 al 1946 si trovano in: Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Registri degli avvisi e delle pubblicazioni matrimoniali.

A 7.1 {37} "Consensi paterni di matrimonio" (tit. dorso) 1852 gennaio 20 - 1910 marzo 27 (con antecedente del 2 dicembre 1845) cc. 1-40: consensi paterni, 1852 gennaio 20-1888 aprile 26; 1892 gennaio 22-1899 novembre 5; 1905 gennaio 6-1910 marzo 27 (con antecedente del 2 dicembre 1845); capovolgendo il registro: cc. 1-53: sponsali e pubblicazioni matrimoniali, 1854 giugno 14-1891 aprile 24 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 40, 53

A 7.2 {38} "Registro degli sponsali dal 1919 al 1940" 1919 dicembre 30 - 1940 ottobre 26 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 101 n.n.

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A 7.3 {39} "II Libro degli sponsali. Condino" 1941 febbraio 2 - 1953 dicembre 13 - atti di sponsali, 1941 febbraio 2-1947 gennaio 24; - pubblicazioni matrimoniali, 1946 giugno 29-1953 dicembre 13 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 39 n.n.

34 serie A 8 Atti matrimoniali, 1919 - 1960 {40}

buste 5

Contenuto La serie è formata da cinque buste, di cui quattro originali, con documentazione a partire dal 1919. La documentazione è composta dall'insieme delle pratiche relative ai singoli matrimoni celebrati nella parrocchia. Gli atti, prodotti dagli enti ecclesiastici o civili e dai futuri sposi, variano per genere e quantità a seconda delle epoche e dei governi. Si possono trovare, per esempio, certificati di battesimo e di cresima, esami di religione, attestati di avvenute pubblicazioni, dispense vescovili da impedimenti, permessi politici e militari, consensi paterni. In seguito alla legge n. 847 del 27 maggio 1929, la documentazione di ogni matrimonio viene raccolta nel bifoglio "Esame dei contraenti", consistente nelle domande da farsi agli sposi secondo il can. 1020 del Codice di diritto canonico, e comprende anche la notificazione al comune dell'avvenuta celebrazione da parte del parroco con la relativa attestazione della sua registrazione nei registri anagrafici comunali.

Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 174-175

A 8.1 b. 1 {41} "Atti matrimoniali 1919-1929" 1919 - 1929 Italiano Busta; carta, cc. 323 n.n.

A 8.2 b. 2 {42} "Atti matrimoniali 1930-1940" 1930 - 1940 Italiano Busta; carta, cc. 474 n.n.

A 8.3 b. 3 {43} "Atti matrimoniali 1941-1948" 1941 - 1948 Italiano Busta; carta, cc. 488 n.n.

35

A 8.4 b. 4 {44} "Atti matrimoniali 1949-1957" 1949 - 1957 Italiano Busta; carta, cc. 500 n.n.

A 8.5 b. 5 {45} Atti matrimoniali 1958-1960 1958 - 1960 Italiano Busta; carta, cc. 180 n.n.

36 serie A 9 Registri dei nati fuori parrocchia, 1904 - 1924 {46}

registri 1

A 9.1 {47} "Index dei nati fuori di Condino" 1904 maggio 14 - 1924 ottobre 30 Registrazioni di nati e battezzati fuori parrocchia (1). Italiano Registro a rubrica; carta, legatura in mezza tela, cc. 10 n.n. Note (1) Le registrazioni sono 14.

37 serie A 10 Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1852 - 1960 {48}

buste 1, fascicoli 1

A 10.1 b. 1 {49} "Nati, morti, matrimoni esteri" 1852 - 1960 Certificati e notifiche di nascite e battesimi (1852-1960), di matrimoni (1913-59) e di morti (1914-56) avvenuti all'estero o fuori parrocchia e inviati al parroco per le dovute annotazioni. Italiano, tedesco, inglese, francese Busta; carta, cc. 361 n.n.

A 10.2 b. 1 {50} Carteggio e atti 1892 - 1951 Attestati di nascita, richieste di pubblicazioni di matrimonio e di certificati, elenchi di orfani e di vedove di guerra, atti di notorietà relativi a modifiche o correzioni di stato civile e anagrafico, indirizzari di parrocchiani residenti all'estero. Italiano Fascicolo; carta, cc. 87

38 serie A 11 Diari delle messe avventizie, 1905 - 1960 {51}

registri 7

Contenuto L'autorità ecclesiastica centrale predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione. I diari delle messe avventizie, con quelli delle messe legatarie, dovevano essere custoditi in sacrestia, come stabilito da una comunicazione ai decani del 14 agosto 1804 redatta dal vicario generale del vescovo di Trento Simone Albano Zambaiti che riprendeva quanto enunciato nell'enciclica 'Quamvis iterato' del 4 gennaio 1774. Tali disposizioni vennero confermate dal vescovo Francesco Saverio Luschin nel 1825 (Costituzioni diocesane, 1 marzo 1825). Nei diari delle messe avventizie dovevano essere annotati il numero progressivo delle messe celebrate, la data della celebrazione, l'intenzione e il nome del ministro celebrante.

Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386

A 11.1 {52} Diario delle messe 1905 maggio 19 - 1914 maggio 13 Latino Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 81 n.n.

A 11.2 {53} "Diarium missarum" 1920 gennaio 1 - 1926 dicembre 31 Latino Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 87 n.n.

A 11.3 {54} "Diarium missarum" 1927 gennaio 1 - 1934 febbraio 13 Latino Registro; carta, legatura in tela, cc. 86 n.n.

39

A 11.4 {55} "Diarium missarum celebratarum in ecclesia archipresbiterali decanali Condini 1934.II-31.IV.1937" 1934 febbraio 14 - 1937 aprile 30 Latino Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 39 n.n.

A 11.5 {56} "Diario delle sante messe celebrate nella chiesa arcipretale decanale di Condino dal 1.V.1937 al 10.IV.1943" 1937 maggio 1 - 1943 aprile 10 Latino Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 53 n.n.

A 11.6 {57} "Diarium missarum" 1943 aprile 11 - 1949 dicembre 31 Latino Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 72 n.n.

A 11.7 {58} "Diarium missarum" 1950 gennaio 1 - 1960 febbraio 13 Latino Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 76 n.n.

40 serie A 12 Diari delle messe avventizie celebrate nella chiesa di San Rocco, 1949 - {59} 1960

registri 1

A 12.1 {60} "Chiesa San Rocco - Condino" 1949 ottobre 1 - 1960 ottobre 31 Latino Registro; carta, legatura in mezza tela , cc. 73 n.n.

41 serie A 13 Registri degli adempimenti degli oneri missari, 1919 - 1988 {61}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale sono annotati gli adempimenti degli oneri missari (dei legati perpetui e temporanei).

A 13.1 {62} "Registro di evidenza delle messe legatarie" 1919 febbraio 1 - 1988 settembre 16 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 160 (bianche molte pp.), con indice dei legati all'inizio n.n.

42 serie A 14 Registri degli avvisi, 1946 - 1959 {63} quaderni 4

Contenuto La serie è composta da quattro quaderni sui quali venivano annotati gli avvisi da leggersi ai fedeli a conclusione delle principali celebrazioni liturgiche; essi riguardavano l'orario e la scadenza delle funzioni settimanali, lo smarrimento di oggetti rinvenuti e portati in chiesa, l'orario delle confessioni, le attività di preparazione alle feste religiose e altre comunicazioni. Dal 1949, in chiusura d'anno, vengono riportati gli stati di cassa di alcuni enti parrocchiali. Avvisi pubblicati dal 1854 al 1891 si trovano in: Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Registri dei consensi paterni, degli sponsali e delle pubblicazioni matrimoniali, reg. 1; gli avvisi pubblicati dal 1919 al 1946 si trovano in: Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Registri degli avvisi e delle pubblicazioni matrimoniali.

A 14.1 {64} Pubblicazioni in chiesa 1946 agosto 18 - 1949 gennaio 6 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 40 n.n.

A 14.2 {65} "Pubblicazioni della chiesa di Condino dal 9.I.1949 al 22.6.1952" (tit. int.) 1949 gennaio 9 - 1952 giugno 15 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 60 n.n. Segnature precedenti: II

A 14.3 {66} "Pubblicazioni della chiesa arcipretale di Condino dal 22.6.1952 al 1956.22.1" (tit. int.) 1952 giugno 22 - 1956 gennaio 22 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 57 n.n. Segnature precedenti: III

A 14.4 {67} "Chiesa arcipretale Condino dal 22.1.1956 al 8.2.1959" (tit. int.) 1956 gennaio 22 - 1959 febbraio 8 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 58 n.n. Segnature precedenti: IV 43 serie A 15 Registri dei legati, 1744 - 1792 {68}

registri 1

Contenuto Il registro presente nella serie è il più antico rimasto nell'archivio parrocchiale dopo il saccheggio e la distruzione dovuti agli eventi bellici della prima guerra mondiale. Esso fu impiantato dall'arciprete Angelo Antonio Pellizzari.

A 15.1 {69} "Libro in cui sono descritti i legati pii lasciati dalle particolari persone di Condino" (1) 1744 agosto 20 - 1792 agosto cc. 35-40: registro dei legati lasciati da uomini, 1744 agosto 20-1758 marzo 19; cc. 10-16: "Seconda parte contenente i legati pii lasciati dalle donne", 1744 novembre 7-1760 marzo 14; cc. 17-26: registro dei legati, 1779 febbraio 23-1792 agosto Registro; carta, legatura in pelle, con lacci in pelle, cc. 35-40, 10-26 Note (1) Di seguito: "Nella prima parte del quale vi sono quelli lasciati dagli uomini e nella seconda quelli lasciati dalle donne. NB perché in questo libro vi erano alcune pagine scritte, che niente valevano, perciò si sono levate per servirsene a questo fine, dal che pio nasce l'errore di mancare le prime numerate, onde comincia la prima parte dal numero 35 e le seconda dal numero 10. MDCCXLIV".

44 serie A 16 Registri delle elemosine e delle offerte, 1920 - 1959 {70} registri 3, quaderni 2

Contenuto La serie è formata da tre registri e due quaderni sui quali sono state annotate offerte ed elemosine a favore di opere diocesane, circoli cattolici, poveri e devozioni varie.

A 16.1 {71} "Registro cassa Sante Anime dal 1920 al 1940 incluso" 1920 marzo 14 - 1940 dicembre 31 All'inizio: "Tassatorio degli uffici e messe pro animabus", [1926] Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 54 n.n.

A 16.2 {72} "Registro delle collette raccolte per ordine delle autorità" 1922 luglio 10 - 1943 Altre denominazioni: "Registro delle offerte raccolte per ordine dell'autorità ecclesiastica a Condino" (tit. int.) Elemosine raccolte a favore di opere pontificie e diocesane. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 105 (bianche molte pp.), con indice delle opere alla fine n.n.

A 16.3 {73} "Santele o capitelli di Condino" (1) 1925 - 1945 luglio 19 (con annotazioni fino al 30 dicembre 1945) Registro delle elemosine raccolte dalle cassette delle edicole destinate alla loro manutenzione. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 59 (bianche molte pp.), con indice delle parti all'inizio n.n. Note (1) Nel raggio della cura d'anime di Condino vi erano quattro edicole, nel dialetto del luogo "santelle": il "Capitello al Giolis", ricostruito nel dopoguerra presso il torrente Giolis, esisteva nel 1743; l'edicola dell'Addolorata, appoggiato al muro di cinta dell'orto canonicale, fu semidistrutto durante la guerra e poi restaurato; l'edicola presso il ponte di Caramara e quella della Madonna di Caravaggio, vicino allo stradone, detta anche 'alla Crosetta'.

A 16.4 {74} "Registro delle elemosine pro animabus dall'anno 1941 al ***" 1941 gennaio 17 - 1951 ottobre 31 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 29 n.n.

45

A 16.5 {75} "Collette pro ricostruzione del Seminario Maggiore Trento. Oratorio" 1954 giugno 8 - 1959 ottobre 31 pp. 1-7: offerte per il Seminario Maggiore di Trento, 1954 giugno 8-1955 dicembre 20; pp. 7-30: offerte per l'oratorio parrocchiale, 1956 dicembre 1-1959 ottobre 31 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, pp. 30

46 serie A 17 Registri di cassa generale, 1921 - 1960 {76}

registri 2, quaderni 1

Contenuto La serie è formata da due registri e un quaderno, in uso al parroco, sui quali sono state annotate entrate e uscite di varie amministrazioni presenti in parrocchia sulle quali il sacerdote esercitava il suo controllo.

A 17.1 {77} "Libro cassa. Cappella Sacro Cuore. Teatro ricreatorio Silvio Pellico. 1921" 1921 febbraio 20 - 1936 - registro di cassa della cappella del Sacro Cuore di Gesù (1), 1921 febbraio 20-1924; - registro di cassa del teatro parrocchiale, 1921 maggio 20-1936 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 23 n.n. Note (1) La cappella fu eretta nell'immediato dopoguerra con le offerte dei condinesi emigrati in America.

A 17.2 {78} "Conto entrata-uscita dei legati di Condino" 1940 - 1943 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n.

A 17.3 {79} "Libro cassa degli enti ecclesiastici di Condino" 1951 dicembre 1 - 1960 ottobre 25 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, con appigli, cc. 30 n.n.

47

Ente Ricreatorio parrocchiale Silvio Pellico {80} 1923 febbraio 11 -

Luoghi Condino (TN)

Archivi prodotti Serie Registri di cassa del cinema-teatro parrocchiale, 01/01/1924 - 31/12/1963

Storia Grazie alla volontà dell'arciprete Giacomo Regensburger fu possibile erigere a Condino un ricreatorio parrocchiale, destinato alla gioventù maschile della parrocchia. I lavori di costruzione partirono nell'immediato dopoguerra (1) su un terreno donato dal Comune, che contribuì anche con l'offerta del legname da costruzione. I fondi necessari furono ricavati da un mutuo ipotecario stipulato con la Banca Cattolica Italiana e da offerte di privati. Il Ricreatorio parrocchiale Silvio Pellico fu inaugurato l'11 febbraio 1923. La struttura era dotata di un teatro nel quale si tennero rappresentazioni fino al 19 marzo 1927. Nell'autunno del 1929, dopo il rilascio dei certificati relativi all'idoneità e agibilità dei locali, fu installato il cinematografo. Il Cinema educativo cattolico Silvio Pellico cominciò le proiezioni dal 1930. L'11 ottobre 1936 fu inaugurato il cinema sonoro con la proiezione di "Zaganella e il cavaliere" dell'Istituto Luce. Dal settembre 1943 fino al giugno 1944 le proiezioni vennero sospese "a causa della difficoltà di avere pellicole buone" (2). L'ultimo film proiettato il 22 agosto 1943 fu "Legione bianca". Il parroco si affidò per il noleggio delle pellicole al Consorzio cinema educativo di Brescia; le proiezioni ripresero l'8 giugno 1944. Il cinema, di proprietà della parrocchia, venne ceduto in amministrazione al circolo locale delle A.C.L.I. nel 1949 quando, per comodità della popolazione, fu trasferito nel centro del paese in un locale di proprietà del comune di Condino. Nel 1955 fu acquistato un nuovo proiettore, ma nel 1957 don Modesto Lunelli decretò la chiusura del cinema per le gravi perdite di gestione dovute, a suo dire, "sia per la ristrettezza del paese, sia anche per le leggi iugulatorie di tassazioni e di penalità attraverso quella Società Autori, che è vera società a delinquere" (3). Il parroco comunicò al Comune la disdetta dell'affitto del locale, che venne riaffittato dal circolo A.C.L.I. che subentrò nella gestione del cinema parrocchiale con il vincolo di proiettare solo film approvati dal Centro cattolico cinematografico per la salvaguardia della moralità. Nel 1962 il cinema comunale risulta affidato alla gestione della parrocchia a titolo gratuito.

Note (1) La prima pietra fu benedetta il 16 agosto 1920. (2) Cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Registri di cassa del cinema-teatro parrocchiale, reg. 11. (3) Cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5, c. 175.

48 serie A 18 Registri di cassa del cinema-teatro parrocchiale, 1924 - 1963 {81}

registri 2, quaderni 11

Soggetti produttori Ricreatorio parrocchiale Silvio Pellico, 1923 febbraio 11 -

A 18.1 {82} "Borderò dimostrativo per la tassa erariale. Teatro ricreatorio" 1924 novembre 23 - 1927 marzo 19; 1930 gennaio 5 - 1930 dicembre 28 Registro di incassi e spese di ogni rappresentazione (1) al fine di calcolare la quota (10%) spettante alla S.I.A.E. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 30 n.n. Segnature precedenti: N. 2 Note (1) L'ultima rappresentazione teatrale si tenne il 19 marzo 1927; nell'autunno del 1929 fu "installato il cinematografo" e le proiezioni si tennero dal 1930.

A 18.2 {83} "Cine educativo cattolico Condino. 1931" 1931 gennaio 1 - 1931 dicembre 27 Registro degli incassi e delle spese di ogni proiezione. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 9 n.n. Segnature precedenti: N. 3

A 18.3 {84} "Cine educativo cattolico "Silvio Pellico" Condino anno 1932" 1932 gennaio 6 - 1932 dicembre 11 Registro degli incassi e delle spese di ogni proiezione. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 12 n.n.

A 18.4 {85} "Cine educativo cattolico "Silvio Pellico" Condino anno 1933" 1933 gennaio 6 - 1933 dicembre 10 Registro degli incassi e delle spese di ogni proiezione. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 16 n.n.

49

A 18.5 {86} "Cine educativo cattolico "Silvio Pellico" Condino anno 1934" 1934 gennaio 6 - 1934 novembre 19 Registro degli incassi e delle spese di ogni proiezione. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 18 n.n.

A 18.6 {87} "Cine-teatro 1935" 1935 gennaio 1 - 1935 dicembre 8 Registro degli incassi e delle spese di ogni proiezione/rappresentazione. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 17 n.n.

A 18.7 {88} "Registro dell'entrata ed uscita della gestione del Cine parrocchiale sonoro dal X.1936 al 1942" (1) 1936 settembre 30 (2) - 1942 dicembre 25 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, pp. 83 Segnature precedenti: N. 1 Note (1) Il cinema sonoro fu inaugurato l'11 ottobre 1936. (2) Le spese effettuate prima dell'inaugurazione sono relative a pagamenti a muratori ed artigiani e all'acquisto dell'apparecchio per le proiezioni.

A 18.8 {89} "Registro delle spese e degli incassi dalle proiezioni col Cine sonoro parrocchiale" (1) 1936 ottobre 11 - 1937 dicembre 18 Incollate: fatture relative al noleggio delle pellicole. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 48 n.n. Note (1) Segue: "Dal 11 ottobre 1936 (giorno dell'inaugurazione dello stesso)".

A 18.9 {90} "Registro delle spese e degli incassi del Cinema sonoro parrocchiale anno 1938" 1938 gennaio 1 - 1938 dicembre 8 Incollate: fatture relative al noleggio delle pellicole. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 30 n.n.

50

A 18.10 {91} "Registro dell'entrata ed uscita della gestione del Cinema parrocchiale sonoro di Condino dal 1943 al ***" 1943 gennaio 31 - 1960 novembre 9 (con annotazione del 15 marzo 1962) Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 48 n.n. Segnature precedenti: N. 2

A 18.11 {92} "Registro per il Cinema educativo "Silvio Pellico" Condino dal 1944" 1944 gennaio 8 - 1944 dicembre 17 Registro degli incassi e delle spese di ogni proiezione. Incollate: fatture del Consorzio per il cinema educativo relative ai costi di noleggio delle pellicole. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 25 n.n.

A 18.12 {93} Registro delle spese e degli incassi del Cinema sonoro parrocchiale 1945 gennaio 1 - 1946 luglio 28 Incollate: fatture relative al noleggio delle pellicole. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 54

A 18.13 {94} "Gestione cinema A.C.L.I. 1957" 1957 luglio 2 - 1963 novembre 24 Registro degli incassi e delle spese di ogni proiezione. Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 40 n.n.

51 serie A 19 Registri degli affitti degli enti ecclesiastici, 1934 - 1953 {95}

registri 2

Contenuto La serie è formata da due registri relativi agli affitti degli immobili di proprietà degli enti ecclesiastici della parrocchia di Condino: beneficio arcipretale, chiesa arcipretale, benefici Agnese Grana, pro quaresimalista, Daniele e Pietro Pesce.

A 19.1 {96} "Registro delle affittanze degli stabili di proprietà degli enti ecclesiastici di Condino" [1934 ottobre 21 - 1943 settembre 22] Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 117, con indice degli enti a p. 1 e indice dei locatari alle pp. 116-117

A 19.2 {97} "Partitario dei locatari degli stabili di proprietà degli enti ecclesiastici di Condino. Inizio delle locazioni 22.X.1943. Durata massima: 9 anni (fino al 21.X.1952)" [1943 ottobre 21] - 1953 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 122, con indice alfabetico dei locatari alla fine n.n.

52 serie A 20 Urbari degli enti ecclesiastici, 1925 - 1952 {98}

registri 1

A 20.1 {99} "Urbario realità Condino" [1925] - 1952 (con annotazioni fino al 24 gennaio 1987) Urbario dei fondi di proprietà degli enti ecclesiastici della parrocchia di Condino. Italiano Registro; carta, legatura in tela, con appigli, cc. sd 145 (bianche le cc. sd 80-84, 103, 105), con indice delle parti alla fine n.n.

53 serie A 21 Protocolli degli esibiti dell'ufficio parrocchiale, 1920 - 1945 {100}

registri 4, quaderni 1

Contenuto I protocolli degli esibiti sono registri sui quali devono essere annotati, secondo una numerazione progressiva, gli atti e la corrispondenza in arrivo e in partenza di una amministrazione con l'indicazione della data e del contenuto. Ai parroci venne raccomandata la compilazione di tali registri per una corretta gestione del loro ufficio sia dall'autorità politica, sia da quella ecclesiastica.

Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 120-121

A 21.1 {101} "Protocollo esibiti dal 1920 al IX.1930" 1920 gennaio 2 - 1930 settembre 17 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 120

A 21.2 {102} "Protocollo esibiti dal 17.IX.1930 al 15.XI.1935" 1930 [settembre 17] - 1935 novembre 14 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 60 n.n.

A 21.3 {103} "Protocollo degli esibiti dal 17.XI.1935 al 3.X.1941" 1935 novembre 16 - 1941 ottobre 3 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 61 n.n.

A 21.4 {104} "Protocollo esibiti dal 3.X.1941 al 31 gennaio 1944" 1941 ottobre 3 - 1944 gennaio 29 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 50 n.n.

54

A 21.5 {105} "Protocollo esibiti dal 1 febbraio 1944 al ***" 1944 febbraio 1 - 1945 ottobre 26 Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, cc. 15 n.n.

55 serie A 22 Protocolli degli esibiti dell'ufficio decanale, 1922 - 1960 {106}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale sono stati registrati gli esibiti dell'ufficio decanale ovvero la "corrispondenza presidiale", distinta da quella dell'ufficio parrocchiale. Sulle risposte al questionario per la visita pastorale del 1928 il parroco dichiarava infatti che nell'archivio "v'è un posto distinto per la corrispondenza presidiale, della quale si tiene apposito protocollo" (1).

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5, c. 118.

A 22.1 {107} "Protocollo degli esibiti dell'arciprete-decano di Condino (presidiale) dal 7.V.1922 al ***" 1922 maggio 12 - 1960 gennaio 11 Non ci sono registrazioni per gli anni 1924, 1925. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 45 n.n.

56 serie A 23 Copie delle matricole, 1826 - 1968 {108}

buste 16, fascicoli 7

Contenuto Come necessaria cautela contro l'eventuale perdita degli originali delle matricole, nella comunicazione dell'Ordinariato ai decano n. 1153/544 del 5 maggio 1826, si ordinava che ogni curatore d'anime avente il diritto di registro dovesse approntare, entro il primo gennaio di ogni anno, una copia esatta dei propri registri dell'anno precedente da presentare al decano in occasione della visita scolastica. Lo stesso decano, dopo aver confrontato la copia con l'originale e averla vidimata con la propria sottoscrizione, doveva consegnarla (unitamente alla propria e a quelle di tutto il distretto) all'Ordinariato. Il decreto del governo n. 15230 del 18 luglio 1835 e il decreto vescovile del 14 febbraio 1877 confermavano nella sostanza le disposizioni del 1826, modificando soltanto i termini della consegna. Il vescovo nel 1877 stabiliva che "i duplicati delle matricole d'un anno già scorso fino al temine del susseguente mese di gennaio si estenderanno in fogli legati l'uno all'altro e dovranno venir trasmessi entro febbraio". Nella circolare dell'Ordinariato del 14 marzo 1907 si stabiliva che le singole stazioni di cura d'anime dovessero spedire alla fine dell'anno una copia delle matricole alla propria sede decanale la quale aveva il compito di farla inoltrare, insieme alla propria, alla Curia vescovile. Queste disposizioni non vennero né alterate né disattese anche dopo l'introduzione dell'ordinamento dello stato civile presso i Comuni (1 gennaio 1924).

La serie è formata da 16 buste e 7 fascicoli ordinati alfabeticamente secondo la località e in base ad una preesistente classificazione attribuita dall'Ordinariato, che distingue con un numero romano il decanato (nel caso di Condino il IX), seguito da un numero arabo relativo alla cura d'anime di cui si rilevano le matricole. A rompere la sequenza sono le località della Valvestino che erano originariamente raggruppate tra loro: Armo (IX.2) e Bollone (IX.4) con Turano (IX.22); Magasa (IX.14) e Moerna (IX.15) con Persone (IX.16). Nella sequenza risultano vuote le posizioni IX.9 e IX.21 attribuite rispettivamente a Condino e Strada. La sequenza ordinata risulterebbe essere quindi la seguente: IX.1 Agrone, IX.2 Armo, IX.3 Bersone, IX.4 Bollone, IX.5 Bondone, IX.6 Brione, IX.7 Castello, IX.8 Cimego, IX. 9 Condino, IX.10 Creto, IX.11 Daone, IX.12 Darzo, IX.13 Lodrone, IX.14 Magasa, IX.15 Moerna, IX.16 Persone, IX.17 Por, IX.18 Praso, IX.19 Prezzo, IX.20 Storo, IX.21 Strada, IX.22 Turano. Sul questionario per la visita pastorale del 1941 il parroco dichiarava che "le copie delle matricole si mandano al principesco arcivescovile Ordinariato e quelle di tutte le stazioni di cura d'anime del decanato all'ufficio decanale di Condino" (1).

Note (1) Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5, c. 151.

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A 23.1 b. 1 {109} IX.1 Agrone 1826; 1893 - 1960 Copie dei registri: - dei nati (1826; 1893-1960), mancano gli anni 1908-1910, 1915-1918; - dei matrimoni (1922-1960); - dei morti (1826; 1893-1960), mancano gli anni 1914-1918. Italiano Busta; carta

A 23.2 b. 1 {110} IX.3 Bersone 1826; 1893 - 1965 Copie dei registri: - dei nati (1826; 1905-1965); - dei matrimoni (1919-1965); - dei morti (1826; 1893-1965) Italiano Busta; carta

A 23.3 b. 2 {111} IX.5 Bondone 1826; 1908 - 1966 Copie dei registri dei nati, dei matrimoni e dei morti; mancano gli anni 1911-1918. Italiano Busta; carta

A 23.4 b. 2 {112} IX.[6] Brione 1919 - 1965 Copie dei registri dei nati, dei matrimoni e dei morti. Italiano Busta; carta

A 23.5 b. 3 {113} IX.7 Castello 1826; 1893 - 1964 Copie dei registri: - dei nati (1826; 1893-1964), mancano gli anni 1894-1898, 1902-1904, 1908-1911, 1915-1918; - dei matrimoni (1899-1964), mancano gli anni 1900-1905, 1914-1918; - dei morti (1894-1964), mancano gli anni 1902-1904, 1915-1918 Italiano Busta; carta

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A 23.6 b. 3 {114} IX.8 Cimego 1826; 1893 - 1964 Copie dei registri: - dei nati (1826, 1893-1964), mancano gli anni 1896-1899, 1914-1918; - dei matrimoni (1893-1964), mancano gli anni 1896-1899, 1915-1918; - dei morti (1826; 1893-1964), mancano gli anni 1914-1918 Italiano Busta; carta

A 23.7 b. 4 {115} IX.10 Creto (1) 1826; 1847 - 1961 Copie dei registri dei nati; mancano gli anni 1855-1858, 1876-1892, 1897-1899, 1914-1919. Italiano Busta; carta Note (1) Sede della parrocchia di Pieve di Bono.

A 23.8 b. 5 {116} IX.10 Creto 1826; 1836 - 1961 Copie dei registri: - dei matrimoni (1826; 1836; 1847-1961), mancano gli anni 1855-1892, 1897-1899, 1914-1919; - dei morti (1826; 1847-1961), mancano gli anni 1855-1892, 1897-1899, 1914-1919 Italiano Busta; carta Note (1) Sede della parrocchia di Pieve di Bono.

A 23.9 b. 6 {117} IX.11 Daone 1826; 1887 - 1959 Copie dei registri: - dei nati (1826; 1887-1959); - dei matrimoni (1909-1959); - dei morti (1826; 1909-1959) Italiano Busta; carta

A 23.10 b. 6 {118} IX.12 Darzo 1826; 1893 - 1944 Copie dei registri dei nati, dei matrimoni e dei morti; mancano gli anni 1914-1918. 59

Italiano Busta; carta

A 23.11 b. 7 {119} IX.13 Lodrone 1826; 1892 - 1968 Copie dei registri: - dei nati (1892-1968), mancano gli anni 1896, 1901-1906, 1914-1918, 1945; - dei matrimoni (1894-1896; 1911-1967), mancano gli anni 1915-1918; - dei morti (1826; 1892-1961), mancano gli anni 1900-1906, 1915-1918 Italiano Busta; carta

A 23.12 b. 7 {120} IX.14 Magasa 1826; 1854 - 1927 Altre denominazioni: Valvestino Copie dei registri: - dei nati (1854-1927), mancano gli anni 1860-1891, 1897-1899, 1902-1905, 1907-1912; - dei matrimoni (1892-1927), mancano gli anni 1897-1899, 1902-1905; - dei morti (1826; 1892-1927), mancano gli anni 1897-1899, 1903-1905 Italiano Fascicolo; carta

A 23.13 b. 7 {121} IX.15 Moerna 1826; 1893 - 1935 Altre denominazioni: Valvestino Copie dei registri: - dei nati (1826; 1893-1934), mancano gli anni 1902-1906, 1914-1921; - dei matrimoni (1922-1935); - dei morti (1826; 1893-1935), mancano gli anni 1902-1906, 1914-1921 Italiano Fascicolo; carta

A 23.14 b. 7 {122} IX.16 Persone 1826; 1907 - 1935 Altre denominazioni: Valvestino Copie dei registri: - dei nati (1826; 1907-1935), mancano gli anni 1915-1921; - dei matrimoni, 1913; 1922-1935, - dei morti (1826; 1908-1933), mancano gli anni 1914-1921, 1926-1930 Italiano 60

Fascicolo; carta

A 23.15 b. 8 {123} IX.17 Por 1826; 1900 - 1961 Copie dei registri: - dei nati (1826; 1906-1961), mancano gli anni 1910-1912, 1914-1918; - dei matrimoni (1921-1960), mancano gli anni 1930-1935; - dei morti (1826; 1900-1961), mancano gli anni 1902-1905, 1911-1912, 1914-1918 Italiano Busta; carta

A 23.16 b. 8 {124} IX.18 Praso 1826, 1893 - 1960 Copie dei registri: - dei nati (1826; 1893-1960); - dei matrimoni (1913-1960); - dei morti (1826; 1904-1960), mancano gli anni 1906-1910 Italiano Busta; carta

A 23.17 b. 9 {125} IX.19 Prezzo 1826; 1900 - 1960 Copie dei registri: - dei nati (1826; 1900-1960), mancano gli anni 1914-1919; - dei matrimoni (1920-1960); - dei morti (1826; 1900-1960), mancano gli anni 1914-1918 Italiano Busta; carta

A 23.18 b. 10 {126} IX.20 Storo 1826; 1843 - 1960 Copie dei registri dei nati; mancano gli anni 1844-1852, 1854-1855, 1863-1893, 1914-1918 Italiano Busta; carta

A 23.19 b. 11 {127} IX.20 Storo 1826; 1851 - 1960 Copie dei registri dei matrimoni; mancano gli anni 1863-1893, 1914-1918 Italiano 61

Busta; carta

A 23.20 b. 12 {128} IX.20 Storo 1826; 1856 - 1960 Copie dei registri dei morti; mancano gli anni 1863-1893, 1907-1912, 1915-1918 Italiano Busta; carta

A 23.21 b. 13 {129} IX.2 Armo 1826; 1900 - 1936 Altre denominazioni: Valvestino Copie dei registri: - dei nati (1826; 1900-1936), mancano gli anni 1909-1912, 1914-1918; - dei matrimoni (1919-1928); - dei morti (1900-1936), mancano gli anni 1914-1918 Italiano Fascicolo; carta

A 23.22 b. 13 {130} IX.4 Bollone 1826; 1888 - 1935 Altre denominazioni: Valvestino Copie dei registri dei nati, dei matrimoni e dei morti; mancano gli anni 1914-1919 Italiano Fascicolo; carta

A 23.23 b. 13 {131} IX.22 Turano 1826; 1900 - 1935 Altre denominazioni: Valvestino Copie dei registri dei nati, dei matrimoni e dei morti; mancano gli anni 1915-1918 Italiano Fascicolo; carta

62 serie A 24 Carteggio e atti ordinati, 1595 - 1966 {132}

buste 11 (pergamene 1)

Contenuto La serie è formata da 11 buste originali, riportanti sul dorso un titolo generico ("Ufficio decanale", "Beneficio arcipretale", "Chiesa arcipretale"), seguito da un elenco più preciso del contenuto. Queste titolazioni evidenziano la suddivisione del carteggio in tre macro argomenti corrispondenti grossomodo all'ufficio parrocchiale-decanale, al beneficio e alla chiesa arcipretali. In generale si riscontra una certa omogeneità nella fattura delle buste: ogni argomento è stato ulteriormente suddiviso in fascicoletti, anch'essi titolati secondo il contenuto. In questa serie si conserva il documento più antico di tutto l'archivio parrocchiale: un atto pergamenaceo di fine Cinquecento relativo ad una dote. I saccheggi e le dispersioni dovute agli eventi bellici fanno però partire, con poche eccezioni, dal 1919 la parte più antica dell'archivio parrocchiale di Condino. La sequenza delle buste all'interno della serie segue un ordine logico corrispondente ai macro argomenti.

A 24.1 b. 1 {133} "Ufficio decanale. Indennizzo danni di guerra. Riconsegne di guerra. Vertenza Valvestino. Documenti antichi" 1595; 1743 (copia); 1915 - 1930 - "Documenti antichi": atto in pergamena (1595), lettera dell'arciprete di Mori Gerolamo Thun relativa all'opportunità della fondazione di nuovi conventi a Condino e a Malé (1743, copia), 1595, 1743; - "Riconsegne di guerra": atti di consegna di valori e oggetti appartenenti alle chiese del decanato consegnati durante la guerra (1), 1915-1920 (con seguito del 1928); - Ufficio Belle Arti: notificazioni di riconoscimento del valore artistico delle chiese del decanato con le relative opere d'arte ai fini della loro tutela, 1919-1922; - "Indennizzo danni di guerra": carteggio e atti relativi alle pratiche di risarcimento per i danni subiti dalla chiesa arcipretale durante la guerra, in particolare per i danni ai beni mobili, 1921-1930 (contiene materiale a stampa); - "Vertenza Valvestino": atti relativi all'abbandono della chiesa parrocchiale di Turano e alla questione relativa alla cattiva amministrazione del Consorzio elettrico Valvestino presieduto dal parroco di Moerna, 1922-1926 Italiano Busta; carta e pergamena, cc. 256 Note (1) Gli oggetti e i valori risultano consegnati da diversi luoghi e le comunicazioni relative alla loro restituzione provengono dal Commissariato civile del distretto politico di Tione.

Pergamena 1 {134} Consegna di dote e assicurazione di dote 1595 novembre 22 , Condino

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Nicolò fu Angelo Borzaga da Condino dichiara di aver ricevuto da Pietro fu Antonio Mazola, dallo stesso luogo, a titolo di dote per la figlia Flora 85 ducati, parte in mobili e parte in denaro, e dà garanzia alla suddetta Flora su due fondi situati nel territorio di Condino. Notaio: Martino fu Giovanni Minache (SN) Originale, atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 310 x 180 (175)

A 24.2 b. 2 {135} "Ufficio decanale. Atti concernenti: Curia. Facoltà binazioni, benedizioni, confessioni. Vertenze matrimoniali. Miscellanea. Messe legatarie" 1852 - 1961 - "Curia: varie": corrispondenza con la curia vescovile di Trento relativa a disposizioni, circolari, comunicazioni, autorizzazioni, 1852-1961; - "Miscellanea": corrispondenza, richiesta di aiuti rivolta all'autorità politica per le ricostruzioni a seguito dell'incendio del 1936 (1), relazione delle opere di interesse pastorale eseguite nella parrocchia di Condino dal 1941 al 1955 (2), ecc., 1853-1856; 1926-1960; - "Facoltà": autorizzazioni per la binazione di messe, a impartire benedizioni e consacrazioni, licenze di confessare, erezione della Via Crucis nella parrocchiale, 1919-1960; - "Vertenze matrimoniali": disposizioni e chiarimenti in merito a questioni matrimoniali, 1921-1952 (con antecedente del 1863); - Messe legatarie: affrancazioni e riduzioni di oneri missari, 1921-1958; - "Nomine cooperatori Condino": decreti e comunicazioni relativi alle nomine di cooperatori per la parrocchia, 1922-1959 Italiano Busta; carta, cc. 362 Note (1) Il 2 dicembre 1936 nella borgata di Condino scoppiò un incendio che distrusse oltre 20 case e danneggiò più di 40 famiglie. (2) La relazione riferisce di restauri e ampliamenti eseguiti per la canonica, l'oratorio, l'asilo infantile, il cinema parrocchiale, la chiesa arcipretale, la chiesa di San Rocco, il "Capitello di Caramara".

A 24.3 b. 3 {136} "Ufficio decanale. Corrispondenza: Comune, Sovrintendenza, convento Cappuccini, Sottocommissariato Tione, Consorzio elettrico, assicurazioni" 1911 - 1962 - "Convento dei Cappuccini": convenzioni per le predicazioni quaresimali e per la celebrazione di messe, 1911-1962; - "Commissariato di Tione" (1): comunicazioni e circolari relative prevalentemente allo stato civile, 1919-1928; - "Comune di Condino": autorizzazioni per spese, contributi, compensi per il sacresano e l'organista, notifiche di processioni religiose trasmesse all'autorità di pubblica sicurezza tramite il Comune, 1919-1962; - "Corrispondenza con l'autorità scolastica": carteggio e atti relativi alle visite ecclesiastiche fatte alle scuole popolari del decanato per il controllo sull'insegnamento religioso, proposte e nomine di catechisti, disposizioni per l'istruzione religiosa nelle scuole del circolo didattico di Condino e Storo, 1922-1961; - "Assicurazioni": polizze contro gli incendi e contro gli infortuni, 1925-1950; - "Soprintendenza": atti relativi ai restauri della chiesa arcipretale, corrispondenza con la Soprintendenza ai monumenti ed alle gallerie della Venezia tridentina, 1932-1962; - "Consorzio elettrico di Condino": esoneri di pagamento dell'energia usata nei locali parrocchiali e contratto di fornitura per uso domestico, 1946-1959. Italiano Busta; carta, cc. 475 64

Note (1) Commissariato civile per il distretto politico di Tione.

A 24.4 b. 4 {137} "Ufficio decanale. Azione Cattolica. Opere missionarie. Associazione capi famiglia. Confraternita Santissimo. Esercizi spirituali chiusi. Opera san Vigilio" 1919 - 1956 Carteggio, atti, materiale informativo relativo ai gruppi cattolici attivi nel decanato e alle opere diocesane: associazione dei capifamiglia di Condino (1919-1927), Azione cattolica (1920-1944), esercizi spirituali per i giovani del decanato (1924-1947, contiene 1 foto b/n), carteggio e materiale a stampa relativo al Consiglio parrocchiale di Condino (1) (1928-1956), Opera missionaria nel decanato (1929-1945), Opera di san Vigilio (1930-1939), confraternita del Santissimo Sacramento di Condino (1930-1945). Italiano Busta; carta, cc. 194 Note (1) Nel 1928 venne costituito in ogni parrocchia il Consiglio parrocchiale come organo direttivo e coordinatore dell'Azione cattolica. Esso dipendeva dalla Giunta diocesana. Il Consiglio rappresentava tutta l'Azione cattolica parrocchiale.

A 24.5 b. 5 {138} "Ufficio decanale. Visite pastorali. Sacre missioni. Congresso eucaristico" 1921 - 1966 - "Varie": carteggio e atti relativi alla Società diocesana di mutuo soccorso fra il clero, a balli pubblici e moralità, all'Opera nazionale dopolavoro di Condino, avvisi alle chiese del decanato per l'acquisto di indulgenze, corrispondenza, ecc., 1921-1959; - "Sacre missioni": programmi e avvisi relativi alle missioni tenute nel decanato, 1921-1966; - Visite pastorali: risposte ai questionari, programmi, relazioni delle visite alla parrocchia (1928-1965); carteggio preparatorio alle visite pastorali nel decanato (1929-1937), 1928-1965; - "Congresso eucaristico": atti preparatori del congresso eucaristico decanale del 1949 con materiale a stampa, 1946-1949. Italiano Busta; carta, cc. 298

A 24.6 b. 6 {139} "Atti riguardanti: Bondone, Brione, Castello, Cimego, Darzo, Lodrone, Storo, Valvestino" 1822 - 1966 - "Bondone": comunicazioni di nomine dei parroci, atti relativi all'erigenda chiesa di Baitoni, relazioni delle visite decanali del 1948 e del 1958, autorizzazione a benedire il nuovo cimitero di Baitoni, ecc., 1925-1960 (con antecedente del 1866); - "Brione": nomine di curati, vertenza con il comune di Condino per l'uso di un locale nella casa canonica, facoltà di binare, relazione della visita decanale del 1948, ecc., 1920-1959; - "Castel Condino": ammonizioni al clero, pubblicazioni di vacanze, nomine di curati e parroci, erezione della parrocchia, relazioni delle visite decanali del 1948 e del 1958, ecc., 1822-1863; 1919-1962; - "Cimego": campane, verbale del comizio dei capifamiglia per la presentazione del curato, decreto di erezione della parrocchia, contributo comunale per il parroco, relazione della visita decanale del 1948, ecc., 1924-1959; - "Darzo": consegne, nomine, relazione della visita decanale del 1948, trasferimenti, ecc., 1924-1956; - "Lodrone": disposizioni della Curia in merito a questioni di cura d'anime, relazioni delle visite decanali del 1948 e del 1958, verbale relativo alla votazione dei capifamiglia per la nomina del nuovo parroco, ecc., 1922-1958 (con antecedente del 1890);

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- "Storo": rapporti contro il curato, nomine di parroci e cooperatori, relazioni delle visite decanali del 1948 e del 1958, ecc., 1822- 1895; 1919-1960; - "Valvestino" (1): corrispondenza con il parroco di Turano, atti relativi alla partecipazione dei Comuni alle spese di restauro della canonica parrocchiale, nomine di curati, invito alla conferenza casuistica in Valvestino, nomine di fabbricieri, atti relativi all'erezione a decanato della parrocchia di Valvestino e decreto di erezione, 1894-1936 (con seguito del 1949) Italiano Busta; carta, cc. 458 Note (1) Ai confini della diocesi, la parrocchia di Valvestino comprendeva Turano, sede parrocchiale, con le filiali di Moerna, Magasa, Bollone, Armo e Persone. Fino al 1936 fu compresa nel decanato di Condino, ma con l'erezione del nuovo decanato di Valvestino (decreto del 18 novembre 1936), dal primo gennaio 1937 cessò la giurisdizione del decanato di Condino su questo territorio.

A 24.7 b. 7 {140} "Atti riguardanti: Agrone, Bersone, Creto, Daone, Por, Praso, Prezzo" 1919 - 1962 (con antecedente del 1854) - "Agrone": nomine, relazioni delle visite decanali del 1948 e del 1958, verbale di riconsegna, ecc., 1923-1959; - "Bersone": nomine, relazioni delle visite decanali del 1948 e del 1958, ecc., 1928-1960; - "Creto" (1): corrispondenza con il parroco, nomine, atti relativi al trattamento economico dei curatori d'anime del comune di Pieve di Bono, relazioni delle visite decanali del 1948 e del 1958, ecc., 1919-1962 (con antecedente del 1861); - "Daone": pubblicazione di vacanza, relazioni delle visite decanali del 1948 e del 1958, atti relativi al trattamento economico del parroco, nomine, ecc., 1926-1962; - "Por": nomine, relazioni delle visite decanali del 1948 e del 1958, verbale relativo alla cessione del diritto di presentazione del curato da parte dei capifamiglia di Por all'Ordinariato di Trento, ecc., 1923-1958; - "Praso": atto di consegna, avvisi per il pubblico comizio per la presentazione del nuovo curato, nomine, relazioni delle visite decanali del 1948 e del 1958, ecc., 1930-1960 (con antecedenti del 1854 e del 1864); - "Prezzo": nomine, atti relativi al trattamento economico del parroco, relazioni delle visite decanali del 1948 e del 1957, ecc., 1919- 1962. Italiano Busta; carta, cc. 305 Note (1) Sede della parrocchia di Pieve di Bono.

A 24.8 b. 8 {141} "Beneficio arcipretale. Caroviveri. Concessione acqua-miniera. Vertenza Maffei. Affittanza miniera. Fassione" 1872 - 1960 - "Varie": atti relativi all'amministrazione del beneficio parrocchiale, insinuazioni ipotecarie, inventario del beneficio alla fine del 1894, atti relativi agli indennizzi di guerra, pagamenti delle imposte, stato patrimoniale al 1929, resoconti del beneficio dal 1945 al 1959, carteggio con la società telefonica Tel.Ve. (1) per l'installazione di un apparecchio in canonica, ecc., 1872-1959; - "Riconsegne": verbali e prospetti di consegna e riconsegna degli enti ecclesiastici della parrocchia, 1911-1960; - "Fassione": atti relativi alla presentazione delle fassioni di congrua per il II cooperatore (2) e per l'arciprete, con prospetti di rettificazione, 1913-1950; - "Vertenza beneficio arcipretale-Maffei": atti relativi alle pratiche per invalidare il contratto di affitto del fondo sito in località 'Fratel' col quale si accordava lo sfruttamento della cava di barite, in seguito rilevata dall'impresa Carlo Maffei (3), 1924-1938;

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- "Carovita-decano": atti relativi alla corresponsione da parte del comune di Condino di un contributo annuo in favore dell'arciprete (4), 1927-1940; - "Concessione miniera-acqua": atti relativi alla richiesta di concessione perpetua della miniera di barite in località 'Fratel' (1928- 1953); atti relativi al riconoscimento del diritto d'uso di acqua a scopi domestici e irrigui (1948-1953), 1928-1953 Italiano Busta; carta, cc. 316 Note (1) Società Telefonica delle Venezie. (2) Al mantenimento del II cooperatore era destinato il beneficio Agnese Grana. (3) Sul fondo era presente una miniera di baritina (solfato di bario) data in concessione al beneficio arcipretale che a sua volta la concesse in affitto nel 1924 a Giulio Zanetti e a Guido Tarolli. Ad essi subentrò per passaggio ereditario l'impresa Carlo Maffei & Co. di Darzo specializzata nell'estrazione e macinazione del solfato di bario, che nel 1938 disdettò l'affitto. Il fondo fu poi locato alla Società Anonima Gessi del Lago d'Iseo di Lovere (BG). (4) Dal 1923 il Comune corrispondeva la quota annuale di 1500 lire; la spesa era facoltativa e veniva deliberata di anno in anno.

A 24.9 b. 9 {142} "Chiesa arcipretale. Cenni storici. Opere di restauro. Organo. Chiese San Rocco e San Lorenzo. Varie" 1919 - 1958 - "Opere di restauro": progetti, preventivi, relazioni tecniche, quietanze, corrispondenza con ditte e artigiani e con gli uffici competenti per i lavori di restauro e per il rifacimento di arredi e paramenti sacri della chiesa arcipretale rovinati o distrutti dalla guerra, 1919-1929; - "Chiesa di San Rocco e di San Lorenzo": atti relativi ai restauri occorsi nelle due chiese a causa dei danni di guerra, 1921-1929 (con seguito del 1949); - "Varie": atti e disegni relativi alla costruzione di una cappella in memoria dei caduti in guerra, offerte e quietanze per le riparazioni di capitelli, requisizione delle campane, offerte per il tabernacolo, acquisto di arredi sacri, motorizzazione delle campane, progetti per l'ampliamento e la sistemazione del cimitero di Condino, ecc., 1921-1956 (contiene 6 disegni e 1 foto b/n); - "Coro": regolamento del coro parrocchiale, nomine di cantori, esito di una gara di canto, preventivo per la riparazione dell'armonium, 1923-1939 (con seguito del 1954); - "Organo": atti relativi alla costruzione del nuovo organo della parrocchiale, richieste dell'organista, intervento di pulitura, 1925- 1958; - "Cenni storici sulle chiese di Condino": manoscritto di don Luigi Pisoni e carteggio relativo alla sua pubblicazione, 1928. Italiano Busta; carta, cc. 412

A 24.10 b. 10 {143} "Capitolati d'asta. Vendita stabili. Permuta stabili. Affittanze" 1919 - 1959 Capitolati d'asta relativi a vendite, permute e affitti di fondi appartenenti agli enti ecclesiastici di Condino. Contiene: "Repertorio degli atti soggetti a tassa di registro riflettenti la fabbriceria della venerabile chiesa arcipretale di Condino", registrazioni degli atti di vendita, permuta e affitto soggetti a tassazione, 1924-1933. Italiano Busta; carta, cc. 360

A 24.11 b. 11 {144}

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"Cinema-Oratorio. Atti di fondazione. Verbali di collaudo. Corrispondenza con S.I.A.E. Corrispondenza con Questura. Corrispondenza varia" 1920 - 1962 - "Documenti di fondazione": carteggio e atti relativi all'erezione dell'oratorio parrocchiale, alla cessione gratuita del terreno da parte del Comune, alla ricerca di fondi e materiali, alla messa in attività e alle spese sostenute, relazione dell'arciprete Pisoni, atti relativi ai lavori di ristrutturazione del teatro-oratorio, 1920-1959 (contiene 3 progetti); - "Permessi rilasciati dalla questura. Verbali di collaudo. Corrispondenza con Società Autori": atti relativi al rilascio da parte delle autorità competenti dei permessi per rappresentazioni teatrali nei locali dell'oratorio parrocchiale Silvio Pellico, licenza per proiezioni cinematografiche, verbali di ispezione e collaudo dei locali, corrispondenza con la S.I.A.E. per le disposizioni riguardanti i diritti sugli spettacoli, ecc., 1921-1962; - "Corrispondenza": corrispondenza con società di noleggio e con ditte specializzate nelle attrezzature cinematografiche, 1928-1962; - Cinema parrocchiale Silvio Pellico: matrici di borderò delle programmazioni con distinte degli incassi ai fini del pagamento dei diritti erariali sui cinematografi, elenchi delle proiezioni, resoconti della gestione, elenchi di titoli, 1933-1959; - "Varie": carteggio e atti relativi all'attività della sala cinematografica e ai rinnovi di licenza di esercizio, 1937-1962. Italiano Busta; carta, cc. 558

68 serie A 25 Carteggio e atti amministrativi, 1894 - 1961 {145}

fascicoli 1

A 25. 1 b. 1 {146} Atti amministrativi 1894 - 1961 Carteggio e atti relativi all'amministrazione degli enti ecclesiastici della parrocchia di Condino: inventario del patrimonio della chiesa arcipretale (1894), inventario del patrimonio del beneficio Pietro Pesce (1897) e del beneficio Pietro Belli (1902), atti relativi all'amministrazione della cappellania Giuseppe Butterini (1913-1959), fogli di possesso fondiario (1921-1961), avvisi per il pagamento delle imposte e fassioni per la commisurazione dell'equivalente d'imposta sul valore del possesso fondiario (1922), tasse di registro (1925-1933), certificati di debito pubblico a favore dell'asilo infantile e quietanze (1932-1945), ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 186

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Ente Chiesa di Santa Maria Assunta {147} [sec. X] - 1987 gennaio 24

Luoghi Condino (TN)

Archivi prodotti Fondo Chiesa di Santa Maria Assunta in Condino, 01/01/1746 - 31/12/1960

Storia La chiesa di Santa Maria Assunta sorge in posizione decentrata rispetto al paese di Condino. La sua erezione sembra risalire al X secolo, ma l'antica costruzione fu distrutta da un incendio nel 1383. La chiesa venne riedificata e ampliata tra il 1495 e il 1505; animatore della fabbrica fu il pievano Matteo Chizzola, che curò anche la costruzione dell'attigua canonica. La chiesa venne consacrata nel 1510. Nel 1547 si rese necessario un intervento di consolidamento dovuto a problemi di ordine statico (1). Il 4 ottobre 1613 il cadinale Carlo Madruzzo, recatosi in visita da don Pietro Belli, elevò la chiesa di Condino ad arcipretale e insignì del titolo di arciprete tutti i suoi rettori (2). Nel 1736 un altro incendio rovinò parzialmente l'edificio. La chiesa subì la profanazione nel 1866 durante la campagna garibaldina e negli anni 1915-1918, durante il primo conflitto mondiale, quando divenne rifugio e bivacco per soldati, profughi e prigionieri "i quali fecero man bassa su quanto capitò nelle loro mani, riducendo la bella chiesa in uno stato deplorevolissimo tanto da sembrare un immenso stallone" (3). Subito dopo la guerra venne restaurata nelle parti più pericolanti dal Genio civile; i lavori furono portati a termine tra il 1926 e il 1928 a cura della fabbriceria e con gli importanti contributi del Comune, delle autorità ecclesiastiche e di quanti offrirono denaro e manodopera gratuita. In occasione della visita pastorale del 1928 l'arciprete Pisoni precisava che "essendo stato distrutto l'archivio arcipretale durante la guerra non vi sono qui documenti riferentesi alla storia della chiesa ... tutte le sante reliquie che la chiesa possedeva sono andate perdute durante la guerra colle loro autentiche. Sono rimaste solo le reliquie contenute nelle due urne di legno di due altari laterali, ora prive di sigillo" (4). L'interno, a navata unica, conserva attualmente nove altari: l'altare maggiore, in marmo policromo, dedicato alla Vergine Assunta; otto laterali, in legno, dedicati a Sant'Antonio abate, ai Martiri (detto anche di Sant'Anna), alla Deposizione (detto anche del Carmine), alle Anime (detto anche del Suffragio), al Santissimo Rosario, alla Disciplina, alla Scola (detto anche della Pietà), a Santa Lucia (5). Gli altari lignei furono eretti dalle diverse confraternite che operavano nella pieve; ad esse era affidato il mantenimento del proprio altare presso il quale si fondavano legati e benefici. Sul decreto visitale del 1951 si osservava che "la chiesa è veramente bella e maestosa: peccato che sia fuori di centro e che manchi perciò di quella frequenza da parte della popolazione che certo meriterebbe" (6). Tutte le comunità sottoposte alla pieve avevano l'obbligo di contribuire al mantenimento della chiesa pievana e tale onere fu sempre oggetto di rimostranze. Nel 1694, in occasione della visita pastorale, don Innocenzo Pizzini riferisce ai visitatori di non avere alcuna dote per la chiesa parrocchiale, ma che "le comunità sottoposte sono obligate a

70 mantenerla, e se vi è qualche piccolo legato, questo di già è inventariato e gli massari annualmente rendono conto minuto anco di tutte le elemosine" (7). Per la visita pastorale che si tenne nel 1750 l'arciprete Angelo Antonio Pellizzari presentò ai visitatori un'esauriente 'Nota informativa' sullo stato della parrocchia e della sua chiesa. Relativamente alla chiesa matrice egli affermò che "vien mantenuta dalle sette comunità, cioè Condino, Bagolino, Storo, Bondone, Cimego, Castello e Brione. Non si sa poi ritrovare perché siano esenti Lodrone e Darzo che pure sono chiese filiali ... Il titolare di questa chiesa matrice è l'Assunzione della Santissima Vergine nel dì 15 agosto, nel qual giorno altro abuso non evvi, se non che alcuni curati mancano di venir a celebrare nella parrocchiale come sono tenuti ... La chiesa matrice si crede consecrata, poiché si celebra annualmente il giorno anniversario nel dì 22 novembre ma non si sa da chi, né vi è alcuno istromento o tradizione. Vi sono in essa nove altari, otto de' quali dopo la rifforma sono stati consecrati dall'eminentissimo signor cardinale Quirini vescovo di Brescia nel dì 23 aprile 1748 ... Ognuno di questi altari ha il suo bisogno sufficiente di adornamenti ... Vi sono tre campane: la maggiore è stata benedetta in Brescia, la mezzana nell'ultima sagra visita dell'anno 1727 e la piccola resta da benedire nella sagra visita presente. L'inventario dei mobili della chiesa è scritto a parte per mano di notaio ... li altri altari poi hanno il suo inventario particolare ... così l'Altare maggiore come ciascun altro altare ha il suo inventario dei beni stabili, censi e rendite annue, le quali si amministrano dalli detti massari previo il giuramento. Ciaschedun massaro ha li libri della sua amministrazione, cioè di capitali, stabili, entrate, spese, istromenti, ecc." (8). La chiesa arcipretale disponeva di proprie rendite derivanti prevalentemente da capitali e affitti, ma l'entità delle entrate fu sempre giudicata scarsa e inadeguata dai suoi parroci. In paese esistono altre due chiese da sempre sottoposte al controllo e all'amministrazione della parrocchiale: la chiesa di San Rocco e quella di San Lorenzo. Nel centro del paese si trova la chiesa di San Rocco, contitolare San Sebastiano, detta anche di Pagne dalla località in cui sorge. Fu costruita, o forse ricostruita (9), tra la prima e la seconda metà del XV secolo ed è decorata da pregevoli affreschi sulla facciata. Al suo interno si conservano tre altari. La sfavorevole posizione della chiesa arcipretale fece sì che la chiesa di Pagne diventasse la succursale della parrocchiale. L'arciprete Pisoni nella sua relazione per la visita del 1928 espresse in tal modo la sua opinione: "Non vi sono ostacoli o difficoltà straordinarie per la cura d'anime. Però la circostanza che la chiesa arcipretale si trova all'estremità della borgata, la quale si stende per la lunghezza d'oltre un chilometro, ostacola la frequenza alle sacre funzioni, alla dottrina cristiana e ai sacramenti. Si cerca di render meno grave questo inconveniente col tenere molte funzioni in San Rocco, chiesa sussidiaria e centrale" (10). Qualche tempo dopo anche don Modesto Lunelli rispondendo alle domande del questionario per la visita pastorale del 1951 ebbe modo di sottolineare che "il posto vero della parrocchia dovrebbe essere questo, ma la chiesa di San Rocco non vi si adatta perché troppo piccola. Il tentativo, dell'attuale arciprete, di sistemare il centro di cura d'anime in questo posto andò fallito per l'opposizione della popolazione che in teoria è assai affezionata alla sua arcipretale; ciò nonostante sarà sempre vero che a Condino non si avrà mai una cura d'anime efficiente fino a che non si sia risolto il problema in questo senso, con chiesa, canonica e oratorio in Pagne" (11). Il decreto visitale che seguì sottolineò infatti che la chiesa di San Rocco "è nel centro e sostituisce la parrocchiale in tante occasioni perché molto più comoda per la popolazione" (12). Come l'arcipretale anche la chiesa di San Rocco subì le profanazioni e i danni causati dagli eventi bellici. La chiesa di San Lorenzo è situata invece sul monte Rango a circa 600 metri di altezza. Sembra che in quel luogo già prima del XIII secolo sorgesse una chiesetta titolata a san Lorenzo, ma l'attuale edificio venne costruito negli anni 1517-

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1518. All'interno vi è un solo altare di legno dove si celebra la messa in determinate ricorrenze. Nel 1866 fu trasformata in caserma e nel periodo 1915-1918 l'occupazione militare le procurò ingenti danni. Nel 1825 l'arciprete Alessandro Canali dichiarava che "i redditi di questa chiesa matrice e filiali di San Rocco e San Lorenzo sul Monte non esistendo che una sola amministrazione consistono in interessi di capitali, in fitti di fondi, in rendite urbariali, in prestazioni cosiddette livellarie ed in offerte", ma che le spese erano ingenti considerando "li aggravi: messe annue legatarie, onorario all'arciprete, al sagrestano, all'organista, ai cantori al predicatore quaresimale" (13). L'amministrazione della chiesa arcipretale e delle chiese di San Rocco e di San Lorenzo era unica: il patrimonio era costituito da capitali presso enti pubblici e privati, e da beni mobili e immobili. Le entrate derivavano dagli interessi sui capitali, dalle locazioni dei fondi, da elemosine raccolte nelle chiese, da questue, da tasse per i funerali e altri introiti occasionali. Le spese erano relative alla celebrazione di messe, ai salari per il sacrestano, l'organista, i fabbricieri, il quaresimalista, al pagamento delle imposte, all'acquisto di cera, vino, olio, a piccole manutenzioni, ecc. La situazione rimase immutata anche dopo le inevitabili perdite conseguite a causa degli eventi bellici: i conti della chiesa si chiudono variamente con segno negativo o debolmente positivo (14). Nell'ambito parrocchiale rientrano inoltre sette capitelli, tutti dedicati alla Madonna, che prendono il nome dalle località in cui si trovano: al Giolis, al ponte di Caramara, alla Crosetta, a Dalguen, alle Fontane, sulla via di Coldon, presso l'orto della canonica. Presso alcuni capitelli, affidati alle cure dei devoti, si raccoglievano elemosine che poi venivano consegnate al parroco che le utilizzava per eventuali lavori di restauro e di manutenzione. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa parrocchiale di Condino e annesse chiese filiali di San Lorenzo e di San Rocco è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia Di Santa Maria Assunta con sede a Condino.

Funzioni, occupazioni e attività Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili, dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità. L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo ecclesiastico dell'amministrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione". I fabbricieri venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i

72 fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del 26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20 maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti parrocchia.

Contesto generale Diocesi di Trento

Fonti normative Codice di diritto canonico (1983) Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali Bibliografia AGOSTINI B., Guida alle chiese di Condino, Trento, 1976 AGOSTINI B., La pieve di Condino. Vicende storiche e catalogazione del patrimonio artistico nel V centenario della ricostruzione, Storo (Tn), 1995 BIANCHINI F., ECCHER L., Condino e Brione. Immagini da salvare, Storo (TN), 1993

Note (1) La fragilità geologica del terreno alluvionale sul quale fu costruita la chiesa creò notevoli problemi dal punto di vista statico; l'edificio subì nel tempo interventi di riassetto e consolidamento ed è ancora attualmente oggetto di monitoraggio.

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(2) La dignità di arciprete comprendeva alcuni segni distintivi nell'abbigliamento del sacerdote, quali "la veste filettata di paonazzo, fascia, calze, nappa del berretto e trasparenti del rocchetto e dei camici dello stesso colore", ancora utilizzati dal parroco Luigi Pisoni (1922,1945) cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5, c. 177. Don Modesto Lunelli (1946-1960) abolì tutto, non senza scatenare le ire della popolazione e dell'autorità comunale. Il suo successore, don Tobia Busatti (1961-1967), ripristinò le insegne. (3) Così si esprime nel 1928 l'arciprete Luigi Pisoni nei suoi "Cenni storici ed artistici sulle chiese di Condino": cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 9. (4) Cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5. In seguito furono donate alla chiesa altre reliquie, poste in teche sigillate. (5) Per più esaurienti notizie architettoniche e artistiche delle chiesa arcipretale e delle chiese di Condino cfr. AGOSTINI B., Guida alle chiese di Condino, Trento, 1976; AGOSTINI B., La pieve di Condino. Vicende storiche e catalogazione del patrimonio artistico nel V centenario della ricostruzione, Storo (TN), 1995; BIANCHINI F., ECCHER L., Condino e Brione. Immagini da salvare, Storo (TN), 1993. (6) Cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5, c. 209. (7) ADT, Atti visitali, n. 20 (1694). (8) Ibidem, n. 60 (1750). (9) La chiesa potrebbe risalire al Trecento, al tempo della terribile peste, come farebbe supporre la scelta dei titolari. (10) Cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5, c. 118. (11) Ibidem, c. 184. (12) Ibidem, c. 209. (13) Ibidem, n. 79 (1825). (14) Cfr. Chiesa di Santa Maria Assunta in Condino, Resoconti.

74 fondo B Chiesa di Santa Maria Assunta in Condino, 1746 - 1960 {148}

registri 2, buste 1

Soggetti produttori Chiesa di Santa Maria Assunta, [sec. X] - 1987 gennaio 24

Contenuto Altra documentazione relativa al periodo 1919-1958 si trova in Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 9.

Lingua Italiano

75 serie B 1 Urbari, 1746 - sec. XIX prima metà {149}

registri 2

Contenuto Per la corretta e vigile amministrazione dei beni della chiesa e per dimostrare la regolarità della gestione del patrimonio, si faceva uso di un particolare tipo di registro chiamato "inventarium" o "urbarium". In esso si registravano i fondi, gli stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le scadenze dei pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni.

La serie è formata da due registri. Il primo registro, uno dei più antichi rimasti in archivio, fu impiantato dall'arciprete Angelo Antonio Pellizzari. In esso sono descritti i beni stabili appartenenti alla chiesa (più precisamente quelli spettanti agli altari eretti nell'arcipretale) e anche i beni immobili spettanti al beneficio parrocchiale. Il secondo urbario fu compilato nella prima metà del XIX secolo.

B 1.1 {150} "Inventario delli beni stabili che sono di ragione della venerabile chiesa matrice archipresbiterale di santa Maria Assonta di Condino, come pure della venerabile cappella dei Santi Sebastiano e Rocco ad essa adiacente. MDCCXLVI" (1) [1746] - 1791 (con annotazioni fino al 13 agosto 1838) pp. 3-36: urbario dei beni immobili spettanti agli altari della chiesa arcipretale (2), [1746]1791 (con annotazioni fino al 13 agosto 1838). Alle pp. 97-100: "Commissaria di Antonio Pesce e Commissaria Gasotti", inventario dei fondi, sec. XIX; alle pp. 101-139: "Inventario dei beni stabili che appartengono al venerabile arciprete di Condino, o sia alla canonica, rinnovato nel mese di giugno dell'anno 1768 secondo la misura e perticazione fatta per ordine di me Angiolantonio Pellizzari", [1768 giugno], (con annotazioni fino al 30 giugno 1823). Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 139 (bianche le pp. 37-98) Note (1) Segue, di altra mano: "In questo medesimo libro si contengono ancora diritti e raggioni dell'arciprete di Condino". (2) Altari maggiore o dell'Assunta, del Santissimo Rosario e di San Giovanni, di San Pietro apostolo o della Disciplina, della confraternita del Santissimo Sacramento, di Santa Lucia e San Pietro d'Alcantara, di Sant'Anna e San Vigilio, della Pietà o del Carmine, della Santissima Trinità e del Suffragio, dei Santi Sebastiano e Rocco, di Sant'Antonio abate.

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B 1.2 {151} Urbario sec. XIX prima metà (con annotazioni fino al 2 aprile 1890) - "Inventario dei beni stabili della venerabile chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta di Condino" (1), sec. XIX; - "Seguono la descrizione dei fondi stabili delli altari ereti nella matrice e sue figliali di San Rocco e San Lorenzo di Condino, descriti ad uno ad uno, altare per altare" (2), sec. XIX. Italiano Registro; carta, acefalo e mutilo, coperta perduta, cc. 52 n.n. Note (1) Titolazione mutuata dall'iscrizione che si trova sulle ultime carte, non compilate, che dovevano servire all'aggiornamento dell'urbario. (2) Nella chiesa matrice altari di Santa Maria Assunta, del Santissimo Rosario, di San Pietro apostolo, della confraternita del Santissimo Sacramento, di Sant'Antonio abate, di Santa Lucia, di Sant'Anna, del Carmine, del Suffragio; cappella dei Santi Sebastiano e Rocco e suo altare di Sant'Antonio di Padova; cappella di San Lorenzo e suo altare.

77 serie B 2 Resoconti, 1914 - 1960 {152}

buste 1

Contenuto Con il decreto governativo del 3 agosto 1803 il Ministero per il culto del Regno d'Italia stabiliva delle regole per una migliore amministrazione economica dei beni in possesso degli istituti religiosi. Tutti gli "stabilimenti di religione e di beneficenza pubblica" erano tenuti a presentare annualmente alle municipalità il bilancio della loro attività, entro i tre mesi dell'anno successivo. In base alla circolare del governo del Tirolo e Vorarlberg del 13 ottobre 1821, ogni anno i sindaci della chiesa, nominati dal capo-comune e confermati dal pastore delle anime e dal giudice distrettuale, dovevano rendere conto dell'amministrazione del patrimonio della chiesa mediante un resoconto. Sei settimane dopo il termine dell'anno militare, che cominciava il primo novembre e terminava il 31 ottobre, il sindaco della chiesa servendosi di appositi formulari doveva rendere i conti dell'amministrazione della chiesa, alla presenza del giudice, del pastore locale e di una deputazione comunale. Il conto formalmente rivisto e approvato doveva essere custodito nella cassa della chiesa o in un apposito armadio; in questa occasione era cura del pastore locale delle anime compilare un estratto di tale conto e trasmetterlo per conoscenza all'Ordinariato. Rimase sempre comunque al vescovo l'ispezione del patrimonio delle chiese della sua diocesi. La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava quindi agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.

B 2.1 b. 1 {153} Resoconti 1914 - 1960 Nn. 1-38 Italiano Busta; carta, cc. 359 n.n.

78

Ente Beneficio Agnese Grana {154} 1699 dicembre 31 - 1987 gennaio 24

Luoghi Condino (TN)

Archivi prodotti Fondo Beneficio Agnese Grana in Condino, 01/01/1914 - 31/12/1962

Storia Il beneficio fu fondato da Agnese Grana di Condino con testamento del 31 dicembre 1699 (1). Il patrimonio era costituito da alcuni fondi la cui rendita veniva impiegata per metà nella celebrazione delle messe ordinate dalla fondatrice, e l'altra metà per il mantenimento del cooperatore. Il piccolo beneficio era amministrato dall'arciprete che ne soddisfaceva gli oneri. In applicazione alla legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 24 gennaio 1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio Agnese Grana ha perso la sua personalità giuridica civile.

Contesto generale Diocesi di Trento

Fonti normative Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Note (1) Copia delle disposizioni testamentarie di Agnese Grana si trovano in: Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Stati delle anime, reg. 1, pp. 456-457.

79 fondo C Beneficio Agnese Grana in Condino, 1914 - 1962 {155}

buste 1

Soggetti produttori Beneficio Agnese Grana, 1699 dicembre 31 - 1987 gennaio 24

Contenuto Altra documentazione relativa al beneficio si trova in: Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 10; ibidem, Registri di cassa generale, reg. 2; ibidem, Registri degli affitti degli enti ecclesiastici, regg. 1, 2; ibidem, Urbari degli enti ecclesiastici, reg. 1.

Lingua Italiano

80 serie C 1 Resoconti, 1914 - 1962 {156}

buste 1

C 1.1 b. 1 {157} Resoconti 1914 - 1962 Nn. 1-24 Sono corredati di quietanze i resoconti del 1922, 1923-25, 1944. Contiene l'inventario del patrimonio del beneficio assunto alla fine del 1927. Italiano Busta; carta, cc. 138 n.n.

81

Ente Beneficio Daniele e Pietro Pesce {158} 1926 - 1987 gennaio 24

Luoghi Condino (TN)

Archivi prodotti Fondo Beneficio Daniele e Pietro Pesce in Condino, 01/01/1914 - 31/12/1962

Storia Le mansionerie Daniele Pesce e Pietro Pesce furono fondate per disposizione testamentaria rispettivamente il 28 febbraio 1682 e il 2 agosto 1728 (1). Fino al 1925 l'amministrazione dei due benefici missari venne tenuta separata, ma dal 1926 i rispettivi patrimoni furono riuniti e con le rendite fu disposta la celebrazione di due messe la settimana. La diminuzione del patrimonio portò nel 1928 a ulteriori riduzioni e le messe che si celebravano erano tante quante ne permettevano le rendite; nel 1932 l'Ordinariato, per ristabilire un ordine, fissò a 312 il numero delle messe annue. La caratteristica di questo beneficio era quello di essere di aiuto al clero locale. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 24 gennaio 1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio Daniele e Pietro Pesce in Condino ha perso la sua personalità giuridica civile.

Contesto generale Diocesi di Trento

Fonti normative Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale decanale di Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 10.

82 fondo D Beneficio Daniele e Pietro Pesce in Condino, 1914 - 1962 {159}

buste 1

Soggetti produttori Beneficio Daniele e Pietro Pesce, 1926 - 1987 gennaio 24

Contenuto Altra documentazione relativa al beneficio si trova in: Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 10; ibidem, Registri di cassa generale, reg. 2; ibidem, Registri degli affitti degli enti ecclesiastici, regg. 1, 2; ibidem, Urbari degli enti ecclesiastici, reg. 1.

Lingua Italiano

83 serie D 1 Resoconti, 1914 - 1962 {160}

buste 1

Contenuto Dal 1914 al 1925 i resoconti sono relativi ai benefici Daniele Pesce e Pietro Pesce, separati. Nel 1926 i due benefici vennero uniti e da allora si presentò un unico resoconto.

D 1.1 b. 1 {161} Resoconti 1914 - 1962 Nn. 1-24 Contiene l'inventario del patrimonio del beneficio assunto alla fine del 1927. Italiano Busta; carta, cc. 128 n.n.

84

Ente Beneficio pro quaresimalista {162} 1909 luglio 11 - 1987 gennaio 24

Luoghi Condino (TN)

Archivi prodotti Fondo Beneficio pro quaresimalista in Condino, 01/01/1914 - 31/12/1962

Storia Il beneficio, finalizzato al mantenimento di un padre quaresimalista, venne formato dall'unione dei benefici Giacomo Garbaini, Antonio Pesce e Pietro Belli con decreto vescovile dell'11 luglio 1909. Il decreto fu però sospeso (1) e, fino al 1925, i tre benefici, pur destinati allo scopo, vennero amministrati separatamente. Fu solo dal 1926 che l'unione si rese effettiva. Il patrimonio era costituito da alcuni fondi la cui rendita veniva impiegata per metà nella celebrazione delle messe ordinate dai fondatori, e l'altra metà per sussidiare predicazioni straordinarie e quaresimali. Sull'inventario del beneficio assunto alla fine del 1927 si legge: "Il beneficio 'pro Quaresimalista' consta dei benefici Pietro Belli, Antonio Pesce e Garbaini, fondati coi rispettivi documenti di data 7 ottobre 1630, 19 ottobre 1692 e 25 luglio 1722, riuniti con decreto visitale del principe vescovo di data 11 luglio 1909" (2). Sulle risposte al questionario rese in occasione della visita pastorale del 1928 il parroco affermava che il beneficio per il quaresimalista era un ente ecclesiastico con propria amministrazione. In applicazione alla legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 24 gennaio 1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 i benefici ecclesiastici Giacomo Garbaini, Antonio Pesce e Pietro Belli hanno perso la personalità giuridica civile.

Contesto generale Diocesi di Trento

Fonti normative Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

85

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5, c.148. (2) Cfr. Beneficio pro quaresimalista in Condino, Resoconti, fasc. 1. Copia delle disposizioni testamentarie di monsignor Pietro Belli e di Antonio Pesce si trovano in: Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Stati delle anime, reg. 1, pp. 450-454.

86 fondo E Beneficio pro quaresimalista in Condino, 1914 - 1962 {163}

buste 1

Soggetti produttori Beneficio pro quaresimalista, 1909 luglio 11 - 1987 gennaio 24

Contenuto Altra documentazione relativa al beneficio pro quaresimalista si trova in: Ufficio parrocchiale di Santa Maria Assunta in Condino, Registri di cassa generale, reg. 2; ibidem, Registri degli affitti degli enti ecclesiastici, regg. 1-2; ibidem, Urbari degli enti ecclesiastici, reg. 1.

Lingua Italiano

87 serie E 1 Resoconti, 1914 - 1962 {164}

buste 1

Contenuto Dal 1914 al 1925 i resoconti sono relativi ai benefici Giacomo Garbaini, Antonio Pesce e Pietro Belli separati; dal 1926 viene presentato un resoconto unico.

E 1.1 b. 1 {165} Resoconti 1914 - 1962 Nn. 1-32 Contiene l'inventario del beneficio pro quaresimalista assunto alla fine del 1927. Italiano Busta; carta, cc. 138 n.n.

88

Ente Confraternita del Santissimo Sacramento {166} 1816 - ante 2004

Luoghi Condino (TN)

Archivi prodotti Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento in Condino, 01/01/1939 - 31/12/1952

Storia La confraternita del Santissimo Sacramento fu eretta a Condino nel 1816, in conformità alla Bolla pontificia di Clemente VIII "Quaecumque". Secondo quanto si apprende dalla scarsa documentazione rimasta in archivio, non sembra che sia stato approvato lo statuto e pertanto si adottò uno statuto diocesano. La confraternita di Condino aveva un proprio stendardo e un gonfalone ed era organizzata in due sezioni: una maschile e una femminile. I confratelli vestivano nelle funzioni ufficiali, ai funerali o in processione una divisa formata da camice bianco con mantelletta rossa; le consorelle dovevano essere provviste di velo nero e apposita medaglia con nastro rosso. Le cariche sociali venivano rinnovate annualmente in occasione dell'adunata generale dei confratelli. Nel 1928 gli iscritti erano poco meno di 600, "sufficientemente assidui agli esercizi di pietà" (1); negli anni successivi la devozione andò scemando e il numero degli iscritti cominciò a diminuire, soprattutto nella sezione maschile. Nel 1951, in occasione della visita pastorale, il parroco don Modesto Lunelli dichiarò che "in parrocchia c'è la confraternita del Santissimo, ma di scarsa efficienza. Sarebbe necessaria una ricostruzione o riorganizzazione, ma l'arciprete non sa decidervisi per tema di restare appiedato e allora prende ciò che i sodali gli danno" (2). Sembra però che una riorganizzazione ci sia stata se, nel 1961, il neo arciprete don Tobia Busatti affermava che la confraternita era "riordinata da poco con non molti ma attivi confratelli" (3). La confraternita risulta ancora attiva in parrocchia negli anni Sessanta. Tutte le confraternite rimaste ancora attive nella diocesi di Trento vennero soppresse con decreti vescovili nel 2004.

Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla "Quaecumque a Sede Apostolica" del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di 89 messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25 aprile 1806 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie.

Contesto generale Diocesi di Trento

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5, cc. 102-103. (2) Ibidem, c. 178. (3) Ibidem, c. 224.

90 fondo F Confraternita del Santissimo Sacramento in Condino, 1939 - 1952 {167}

registri 3

Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Sacramento, 1816 - ante 2004

Contenuto Altra documentazione relativa alla confraternita per gli anni 1930-1945 si trova in: Ufficio parrocchiale-decanale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 4.

Lingua Italiano

91 serie F 1 Registri degli iscritti, 1947 - 1950 {168}

registri 2

F 1.1 {169} "Elenco alfabetico delle consorelle regolarmente ascritte alla Confraternita del Santissimo di Condino" 1947 - 1950 (con annotazioni fino al 22 febbraio 1954) Altre denominazioni: "Confraternita del Santissimo Sacramento di Condino. Riporto dal vecchio Registro Consorelle le ascritte nell'anno 1947" (tit. int.) Registro delle iscritte. Italiano Registro a rubrica; carta, legatura in mezza tela, cc. 16 n.n.

F 1.2 {170} "Elenco alfabetico dei confratelli regolarmente ascritti alla Confraternita del Santissimo di Condino" 1948 (con annotazioni fino all'8 marzo 1954) Altre denominazioni: "Confratelli ascritti alla confraternita a fine 1947 pel 1948" (tit. int.) Registro degli iscritti. Italiano Registro a rubrica; carta, legatura in mezza tela, cc. 6 n.n.

92 serie F 2 Registri di cassa, 1939 - 1952 {171}

registri 1

F 2.1 {172} "Registro cassa della Confraternita del Santissimo di Condino" 1939 dicembre 18 - 1952 dicembre Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 22 n.n.

93

Ente Scuola materna di Condino {173} [1912] -

Luoghi Condino (TN)

Altre Forme autorizzate del nome Società dell'asilo infantile di Condino

Archivi prodotti Fondo Scuola materna di Condino, 01/01/1919 - 31/12/1953

Storia L'istituzione di un asilo infantile a Condino risale ai primi anni del Novecento, ma in parrocchia l'unica documentazione presente è un registro di amministrazione del 1919: anche in questo caso la guerra è responsabile della perdita della documentazione. Nell'articolo 20 dell'odierno statuto, depositato presso la Federazione provinciale delle scuole materne a cui l'asilo infantile di Condino aderisce dal 1950, si legge che il 17 marzo 1912 venne redatto lo statuto. Qualche altra notizia la si apprende dalle risposte rese ai questionari in occasione delle visite pastorali compiute in parrocchia: per la visita del 1928 il parroco Luigi Pisoni dichiarava che a Condino "vi è un Asilo infantile. Presidente ne è l'arciprete. E' diretto con buono spirito. Maestre sono suore della Congregazione di carità (suore di Carità). Non consta se il contratto fra la direzione dell'Asilo e le suore, stipulato nell'anteguerra, sia stato approvato dalla Curia vescovile essendo l'originale andato smarrito" (1). Il suo successore, Modesto Lunelli, in occasione della visita pastorale del 1951 scrisse che "c'è l'Asilo Infantile per i bambini dai 3 ai 6 anni. Appartiene ad una società di fatto, con proprio statuto, presieduta dall'arciprete e da un consiglio direttivo ed è gestito dalle suore di Maria Bambina. L'Asilo serve anche per oratorio femminile festivo e per sede delle adunanze delle varie branche di Azione Cattolica" (2). Nel 1961 l'asilo venne dotato "di una giostra e di un televisore" (3). Attualmente la scuola materna di Condino fa parte della Federazione provinciale delle scuole materne.

Note (1) Cfr. Parrocchia di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5. (2) Ibidem. (3) Ibidem.

94 fondo G Scuola materna di Condino, 1919 - 1953 {174}

quaderni 1

Soggetti produttori Scuola materna di Condino, [1912] -

Contenuto Altra documentazione relativa all'asilo infantile di Condino per gli anni 1932-1945 si trova in: Ufficio parrochiale di Santa Maria Assunta in Condino, Carteggio e atti amministrativi, fasc. 1.

Lingua Italiano

95 serie G 1 Registri di amministrazione, 1919 - 1953 {175}

quaderni 1

G 1.1 {176} "Scuola materna di Condino. Patrimonio" 1919 dicembre 31 - 1953 luglio 10 Registrazioni dello stato patrimoniale (1). Italiano Quaderno; carta, legatura in carta, con indice dei capitali alla p. 80, pp. 80 (bianche molte pp.) Note (1) Patrimonio costituito da obbligazioni di stato, titoli, libretti di risparmio, crediti presso privati, legato Augusto Alimonta, prestiti per la ricostruzione dell'asilo.

96

Ente Ufficio idrografico del Genio civile per gli studi del bacino del Po. {177} Stazione pluviometrica 1920 - 1947

Luoghi Condino (TN)

Archivi prodotti Fondo Documentazione dell'archivio dell'Ufficio idrografico del Genio civile per gli studi del bacino del Po, Stazione pluviometrica di Condino, 01/01/1920 - 31/12/1947

Storia Nel luglio 1920 l'Ufficio idrografico del Po inviò un pluviometro a don Giacomo Regensburger; esso doveva essere collocato nell'orto della canonica. All'arciprete furono inviate tutte le opportune istruzioni e i moduli per le rilevazioni, insieme a tutte le carte intestate per la corrispondenza. Si evince che l'arciprete avesse aderito ad una specifica richiesta dell'Ufficio idrografico, che per l'incomodo erogava alla stazione di Condino un compenso annuo (1). L'arciprete si occupò delle rilevazioni dal primo settembre 1920 fino alla fine del suo mandato; nel 1922 gli subentrò don Fortunato Corradini in qualità di vicario parrocchiale. La stazione pluviometrica di Condino rimase attiva per tutto il periodo di reggenza del nuovo arciprete, don Luigi Pisoni; l'ultima rilevazione, curata dall'arciprete Modesto Lunelli, riporta la data del 9 febbraio 1947.

Note (1) Nel 1922 ammontava a 100 lire.

97 fondo H Documentazione dell'archivio dell'Ufficio idrografico del Genio civile {178} per gli studi del bacino del Po, Stazione pluviometrica di Condino, 1920 - 1947

buste 1 (quaderni 12)

Soggetti produttori Ufficio idrografico del Genio civile per gli studi del bacino del Po. Stazione pluviometrica, 1920 - 1947

Lingua Italiano

98 serie H 1 Registri delle rilevazioni, 1920 - 1947 {179}

buste 1 (12 quaderni)

H 1.1 b. 1 {180} Rilevazioni pluviometriche 1920 - 1947 Nn. 1-12 quaderni delle rilevazioni della stazione pluviometrica di Condino relative al bacino e corso d'acqua del fiume Chiese dal primo settembre 1920 al 9 febbraio 1947. Italiano Busta; carta, cc. 151 n.n.

99

INDICE ANALITICO DELLE COSE NOTEVOLI Altare dei Martiri di Condino Vedi Altare di Sant'Anna di Condino

Altare dei Santi Rocco e Sebastiano di Condino 19, 150, 151

Altare del Santissimo Rosario di Condino 19, 147, 150, 151

Altare del Santissimo Sacramento di Condino 19, 150, 151

Altare del Suffragio di Condino 19, 147, 150, 151

Altare della Pietà o del Carmine di Condino 19, 147, 150, 151

Altare dell'Assunta di Condino 19, 147, 150, 151

Altare di San Pietro apostolo di Condino 19, 150, 151

Altare di Santa Lucia di Condino 19, 147, 150, 151

Altare di Sant'Anna di Condino 19, 147, 150, 151

Altare di Sant'Antonio abate di Condino 19, 147, 150, 151

Altare di Sant'Antonio di Padova di Condino 19, 151

Arredi sacri 142

Campane 142, 147

Canonica 1, 2, 135, 139, 147

Capitello al Dalguen di Condino 147

Capitello al Giolis di Condino 73, 147

Capitello alla Crosetta di Condino 147

Capitello alle Fontane di Condino 147

Capitello della Madonna di Caravaggio di Condino 73

Capitello dell'Addolorata di Condino 73

Capitello di Caramara di Condino 73, 135, 147

Cappella del Sacro Cuore di Gesù di Condino 77

Cimitero 142

Coro parrocchiale di Condino 142

Cronache e memorie 142

Danni di guerra 1, 6, 142, 147

100

Incendi 135, 147

Indulgenze 138

Inventari 146, 150, 157, 161, 165

Lavori chiesa 135

Organo 142

Reliquie 1, 147

Restauri 135, 136, 139, 142

Via Crucis 135

Visite decanali 139, 140

Visite pastorali 1, 138, 147, 162

101

INDICE ANALITICO DELLE ISTITUZIONI Archivio Diocesano Tridentino, Trento 1, 3, 4, 5, 8, 9, 12, 13

Asilo infantile di Condino 1, 135, 146, 174, 176

Associazione dei capifamiglia di Condino 137

Azione Cattolica di Condino 1, 137, 173

Banca Cattolica Italiana 80

Beneficio Agnese Grana di Condino 1, 95, 141, 154, 155

Beneficio Antonio Pesce di Condino 150, 162, 164

Beneficio Daniele e Pietro Pesce di Condino 95, 158, 159, 160

Beneficio Daniele Pesce di Condino 158, 160

Beneficio Gasotti di Condino 150

Beneficio Giacomo Garbaini di Condino 1, 162, 164

Beneficio parrocchiale di Condino 1, 2, 95, 141, 149, 150

Beneficio Pietro Belli di Condino 146, 162, 164

Beneficio Pietro Pesce di Condino 146, 158, 160

Beneficio pro quaresimalista di Condino 95, 162, 163

Cappellania Giuseppe Butterini di Condino 146

Centro cattolico cinematografico per la salvaguardia della 80 moralità

Chiesa della Natività di Bondone-Baitoni 2

Chiesa dell'Annunciazione di Maria di Lodrone 2

Chiesa di Baitoni 139

Chiesa di Pagne Vedi Chiesa di San Rocco di Condino

Chiesa di San Bartolomeo di Brione 2

Chiesa di San Giorgio di Castel Condino 2

Chiesa di San Giovanni Nepomuceno di Darzo 2

Chiesa di San Lorenzo di Condino 1, 19, 142, 147, 151

Chiesa di San Martino di Cimego 2

Chiesa di San Rocco di Condino 1, 22, 59, 60, 135, 142, 147, 151 102

Chiesa di Santa Maria Assunta di Condino 1, 2, 19, 22, 32, 55, 56, 65, 66, 67, 95, 135, 136, 142, 146, 147, 148, 149, 150, 151

Circolo didattico di Condino e Storo 136

Commissariato civile di Tione 136

Commissione aulica centrale d'organizzazione, Vienna 4, 8, 12

Comune di Condino 80, 136, 139, 141, 147

Comune di Pieve di Bono 140

Comunità di Bagolino 2

Comunità di Bondone 147

Comunità di Castel Condino 147

Comunità di Cimego 147

Comunità di Condino e Brione 2, 19, 147

Comunità di Darzo 147

Comunità di Lodrone 147

Comunità di Storo 147

Confraternita del Santissimo Sacramento di Condino 137, 166, 167, 169, 170, 172

Consiglio parrocchiale di Condino 137

Consorzio elettrico di Condino 136

Consorzio per il cinema educativo di Brescia 80, 92

Convento dei Cappuccini di San Lorenzo 136

Curia arcivescovile di Trento 9, 135, 173

Decanato di Condino 2, 108, 139

Decanato di Valvestino 2, 139

Diocesi di Brescia 2

Diocesi di Trento 2, 4, 8, 12, 15, 18

Federazione provinciale delle scuole materne 173

Fondo Sante Anime di Condino 22, 71

Giunta provinciale di Trento 1

Governo per il Tirolo e Vorarlberg 152

Impresa Carlo Maffei di Darzo 141

Istituto Luce 80

103

Ministero dell'interno, Direzione generale degli archivi di 1 Stato

Opera di San Vigilio, Trento 1, 22, 137

Opera nazionale dopolavoro di Condino 138

Oratorio parrocchiale di Condino Vedi Ricreatorio parrocchiale Silvio Pellico di Condino

Ordinariato vescovile di Trento 108, 140, 158

Parrocchia di Pieve di Bono 115, 140

Parrocchia di San Giorgio di Castel Condino 139

Parrocchia di San Martino di Cimego 139

Parrocchia di Santa Maria Assunta di Condino 1, 2, 5, 13, 135, 146, 147

Parrocchia di Valvestino 139

Pia opera della Propagazione della Fede 1

Pieve di Bono 2

Pieve di Condino 1, 2, 147

Provincia autonoma di Trento, Commissione beni culturali 3

Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni 1 librari e archivistici

Regno d'Italia, Ministero per il culto 152

Ricreatorio parrocchiale Silvio Pellico di Condino 75, 80

Scuola materna di Condino Vedi Asilo infantile di Condino

Seminario vescovile di Trento 75

Società Anonima Gessi del Lago d'Iseo di Lovere (BG) 141

Società diocesana di mutuo soccorso fra il clero di Trento 138

Società Italiana Autori e Editori (S.I.A.E.) 82

Società telefonica delle Venezie (Tel.Ve) 141

Soprintendenza ai monumenti e gallerie della Venezia 136 Tridentina

Suore della Carità di San Vincenzo 173

Suore di Maria Bambina 173

Teatro-cinema parrocchiale di Condino Vedi Ricreatorio parrocchiale Silvio Pellico di

104

Condino

Ufficio amministrativo diocesano di Trento 152

Ufficio idrografico del Genio civile per gli studi del bacino 177, 178 del Po, Stazione pluviometrica di Condino

105

INDICE ANALITICO DEI NOMI DI PERSONA Andrea da Bologna, parroco di Condino 2

Beber Giuseppe, arciprete di Condino 2

Belli Angelo, arciprete di Condino 2

Belli Lorenzo, parroco di Condino 2

Belli Pietro, arciprete di Condino 2, 147

Benvenuto, parroco di Condino 2

Beretta Francesco, parroco di Condino 2

Boni Domenico, arciprete di Condino 2

Bonifazio da Romallo, parroco di Condino 2

Borzaga Nicolò fu Angelo da Condino 134

Busatti Tobia, arciprete di Condino 1, 166

Canali Alessandro, arciprete di Condino 2, 147

Chizzola Bartolomeo, parroco di Condino 2

Chizzola Bernardo, parroco di Condino 2

Chizzola Giovanni Battista, arciprete di Condino 2

Chizzola Matteo, arciprete di Condino 2, 147

Clemente VIII, papa 166

Cles Bernardo, principe vescovo di Trento 2

Corradini Fortunato, vicario parrocchiale di Condino 177

Dalla Piazza Cristoforo, arciprete di Condino 2

Divina Pietro, arciprete di Condino 2

Endrici Celestino, vescovo di Trento 18

Endrici Cristoforo, parroco di Condino 2

Federico da Albiano, parroco di Condino 2

Floriano da Enno, parroco di Condino 2

Giaocmoni Giovanni Antonio, arciprete di Condino 2

Giovanni da Bologna, parroco di Condino 2

Giuseppe II d'Asburgo, imperatore 166

Grana Agnese da Condino, fondatrice del beneficio Grana di 154

106

Condino

Lunelli Modesto, arciprete di Condino 1, 2, 18, 22, 80, 147, 166, 173, 177

Luschin Francesco Saverio, vescovo di Trento 51

Madruzzo Carlo Emanuele, principe vescovo di Trento 147

Manini Giovanni Francesco, arciprete di Condino 2

Mazola Borzaga Flora di Pietro da Condino 134

Mazola Pietro fu Antonio da Condino 134

Minache Martino fu Giovanni, notaio 134

Nicolino da Monno in val Camonica, parroco di Condino 2

Otobonus, pievano di Condino 2

Pangrazi Cristoforo, arciprete di Condino 2

Paolo V, papa 4, 8, 12, 15, 18

Pauli Teodoro, cooperatore di Condino 8, 9

Pellizzari Angelo Antonio, arciprete di Condino 1, 2, 18, 19, 68, 147, 149, 150

Pio X, papa 36

Pisoni Luigi, arciprete di Condino 1, 2, 18, 22, 142, 147, 173, 177

Pizzini Giovanni Battista, arciprete di Condino poi vicario 2 vescovile di Trento

Pizzini Innocenzo, arciprete di Condino 2, 147

Querini, cardinale e vescovo di Brescia 147

Redolfi Giacomo, arciprete di Condino 2

Regensburger Giacomo, arciprete di Condino 1, 2, 4, 6, 8, 12, 80, 177

Rosa Tullio, arciprete di Condino 2

Scarin Francesco, arciprete di Condino 2

Tarolli Guido 141

Tavernini Francesco, arciprete di Condino 2

Teodoricus, parroco di Condino 2

Zambaiti Simone Albano, vicario generale del vescovo di 51 Trento

Zanetti Giulio 141

Zanoni Maurizio Antonio, arciprete di Condino 2

107

INDICE ANALITICO DEI TOPONOMI Agrone 108, 109, 140

America 77

Armo, frazione di Valvestino 2, 108, 129, 139

Bagolino 2

Baitoni, località del Comune di Bondone 139

Bersone 108, 110, 140

Bollone, frazione di Valvestino 108, 130, 139

Bondone 2, 108, 111, 139

Brescia 2, 147

Brione 2, 108, 112, 139

Castel Condino 2, 108, 113, 139

Castello Vedi Castel Condino

Chiese, fiume 180

Cimego 2, 108, 114, 139

Condino 1, 2, 4, 8, 9, 10, 11, 12, 19, 47, 69, 78, 79, 80, 96, 97, 99, 108, 134, 147

Creto 108, 115, 116, 140

Daone 108, 117, 140

Darzo, frazione di Storo 2, 108, 118, 139

Fratel, località di Condino 141

Giolis, torrente 73

Lodrone, frazione di Storo 2, 108, 119, 139

Magasa (BS) 108, 120, 139

Moerna, frazione di Valvestino 108, 121, 139

Persone, frazione di Valvestino 108, 122, 139

Por, frazione di Creto 108, 123, 140

Praso 108, 124, 140

Prezzo 108, 125, 140

Rango, monte 147

108

Storo 2, 126, 127, 128, 139

Strada 108

Turano, frazione di Valvestino 108, 131, 139

Valvestino 2, 108, 139

109