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il Golfo di ...ed il suo ... oltremonte Periodico della voce indigena e della Gente comune Rapallo, S. Margherita, , , media ed alta Fontanabuona ossia l’antico territorio della Podesteria (1203/1608) 2017 e del Capitaneato di Rapallo (1608/1797) Anno VII - N. 9 La Chiesa di S. Francesco ed il Convento d oriente di Rapallo su di un rialzo, che anticamente la Senato di Genova ed per decreto del Papa Clemente VIII, Adifendeva dagli straripamenti del torrente di Monti, si subentrarono i Padri Minori Riformati, i quali ristorarono la trova la Chiesa di S. Francesco. Chiesa ed ampliarono il Convento(5), che consta di 4 ali a Il 6 giugno 1519 il munifico rapallese Giovanni Della Torre due piani compreso il terreno e con il chiostro (6). fu Francesco - creato Conte Palatino e Cavaliere del Sacro Ma alla fine del ‘700 il turbine della Rivoluzione rovescia- Romano Impero da Massimi- tosi sulla Francia fece senti- liano I Imperatore d’Austria, il re le sue ripercussioni anche quale aveva soggiornato a Ra- sull’Italia, conquistata dalle pallo, nella residenza del Con- vittoriose aquile napoleoniche te, il 14 ottobre 1496(1) - faceva e, un decreto del Direttorio, solenne donazione di un terre- infatti, in data 1798, espel- no con annessa costruzione al leva i Frati dal loro Convento P. Angelo da Triora dei Minori in Rapallo e ne confiscava la Osservanti perché fosse co- proprietà. struita una chiesa ed un con- Qualche anno dopo, nel 1812, vento ad onore del Poverello chiesa e convento venivano d’Assisi, del quale era devotis- venduti dal governo francese simo, “Volens (come si legge all’Amministrazione dell’Ospe- nell’atto di donazione) mes- dale di S. Antonio di Rapallo sem in terra seminare cuius la quale, a sua volta, cedette fructus multiplicetur in coelis, tutto al Comune il 21 dicem- et per temporalium bonorum bre 1850, avendo acquistato largitatem aeternorum spiri- l’antico convento di S. Ago- tualium munera permovere” (2). stino ove ancora oggi (1974) Così per la pietà del Conte e l’ospedale ha sede. col contributo entusiastico del- L’Amministrazione comunale la popolazione, sorsero i due decise allora di affidare il Con- edifici dei quali il Convento a vento ad una comunità reli- spese del Comune di Rapal- giosa che officiasse la chiesa lo come apprendiamo da un e fosse in grado di assumere istrumento del notaro Giobatta l’incarico del pubblico inse- Chichizola: “...Conventus hic gnamento e la scelta cadde seraphico Patri Francisci sacer sull’Ordine dei Padri Soma- ac inter moenia oppidi Rapalli schi che, ancor oggi (1974) situs quem decem fratres in- dirigono il Collegio e la chiesa. trohibant anno salutis huma- La chiesa, dedicata a S. Fran- nae 1519 communibus Rapal- cesco, venne costruita per lensium sumptibus edificatus opera dei Padri Francescani existit” (3). che la innalzarono dirimpetto “Passava - nota il dott. Molfino - fin ab antico stretta cor- alle Porte di Pozzarello, concedendo ai signori Della Torre il rispondenza fra il Convento di Rapallo e quello di , gius-patronato sul presbiterio per la loro sepoltura. Il 14 lu- patria del Cardinale Clemente Dolera, il quale nel 1558 ave- glio 1558 mons. Egidio Falceta consacrava il tempio mentre va avuto dal Pontefice Paolo IV in commenda l’arcipretura 17 anni più tardi il nobile Gerolamo Bianchi dei Conti di La- di Rapallo, onde egli più volte, non solo di passaggio, ma di vagna ordinava, a sue spese, diversi lavori interni ed esterni proposito, ebbe a trattenersi nel Convento di S. Francesco della chiesa e a ricordo collocava sull’architrave della porta di Rapallo” (4). centrale una tavoletta, visibile ancor oggi, lavorata in pietra I Frati Minori vi stettero fino al 1603 anno in cui, per supplica di ove si legge: “Hoc opus fecit fieri Hieronimus sporta dalla magnifica comunità di Rapallo al Serenissimo Blanchus, Q. Augustini, comes Lavanie ex Dei amore et Div.

sul canale l’Emittente Televisiva di Rapallo Trasmissione dei Consigli STV Tel. 0185 66664 Digitale Terrestre Canale 71 Comunali di Rapallo 71 2 - RAPALLO I RAPALLIN

Sancti Francisci 1575 die 29 iunii”. Il Piaggio ed altri per la altare che appare al visitatore. Pregevole pure il “Presepe” difficoltà della lettura cambiano facilmente la data dell’an- di scuola fiamminga del XV secolo. La parte inferiore del no in 1474, mentre devesi leggere 1575; così l’espressione quadro è composta di tre sezioni, assai piccole, raffiguranti “Dei amore et Divi Francisci”, malamente interpretata dal motivi diversi e cioè: “La visita dei Re Magi”, “Il Nazareno” e Piaggio, va letta, osser- “La fuga in Egitto”. va il Remondini, in “Dei Accanto all’ingresso vi amore et divotione San- è un quadro attribuito cti Francisci”. Della con- a Luca Cambiaso raffi- sacrazione della chiesa gurante il “Battesimo di parla anche il Piaggio Gesù”. Il quadro raffigu- (Monumenta, vol. VIII, rante Santa Rita e gli af- pag 61) riportando la la- freschi del soffitto sono pide che sta murata nel opera del pittore genove- Coro sopra la porta inter- se Beroggio, mentre altre na della sacrestia: Cer- tele (S. Cuore, l’Angelo tum diem buius basilicae Custode, S. Francesco, dedicationis sextum iulii N.S. di Montallegro) sono em.us et rev,us D. Cardi- del Traverso, entrambi vi- nalis Duratius decrevit venti (al 1974). A sinistra anno MDCLVII. dell’Altare Maggiore tro- La chiesa è a tre navi. Gli vasi lo stupendo gruppo altari, da 13 che erano, ligneo del Maragliano “la sono ridotti a 11 con la coronazione di Spine”. soppressione dei due a L’opera, del tipo “a pira- mide”, è composta di set- fianco dell’altare mag- te figure, tutte dipinte e giore ed oggi si presen- Chiesa di San Francesco - La Coronazione di spine (A. Maragliano) recentemente restaurate. tano così: Altare Mag- giore, Immacolata Concezione, S. Girolamo Emiliani, Santa NOTE BIBLIOGRAFICHE Rita, N.S. di Montallegro, S. Francesco, S. Antonio, Santa (1) Copia del diploma nell’Archivio Parrocchiale di Rapallo. Teresa del Bambino Gesù, Sacro Cuore, l’Angelo Custode, (2) Libro Rosso del Comune di Rapallo, pagg. 43-44 S. Giuseppe. (3) Libro Rosso del Comune di Rapallo, pag. 82. Numerose le opere figurative del XVII secolo fra le quali nel (4) MOLFINO, Region. III, pag. 44 Coro, una Crocifissione di S. Andrea ed un S. Pasquale. (5) Libro Rosso del Comune di Rapallo. Anche il Coro e gli arredi della sacrestia appartengono alla (6) Libro Rosso del Comune di Rapallo, pag. 48 medesima epoca. Di notevole valore artistico una tela del pittore Luciano Bor- N.B. L’articolo è stato ripreso dalla rivista trimestrale “Ra- zone, raffigurante “S. Antonio che resuscita un morto”, elo- pallo nella Storia”, N° 6 (aprile-giugno 1974), a cura degli giata da Guido Reni per la potente espressione del volto. Amatori di Storia Rapallese Pierluigi Benatti, Emilio Carta, Il quadro si trova a destra, entrando, e sovrasta il primo Mario Pastorino, Luigi Peccerillo, Umberto Ricci.

I RAPALLIN Periodico di informazione, cultura, storia, attualità, costume e tradizioni Organo della Associazione Liguri Antighi - I Rapallin: tel. 320 9025916 - [email protected] Autorizzazione del Tribunale di n° 5 / 2011 R. S. Direttore Responsabile: Davide Riccò - Responsabile Editoriale: Angelo Canessa Segretaria di Redazione - Fotografia e Grafica: Lidia Canessa tel. 328 7137716 Impaginazione, stampa e pubblicità Tipolitografia NUOVA ATA Via G. Adamoli, 281-16138 Genova tel. 010 513120 - fax 010 503320 - [email protected] - www.nuovaata.it Anno VII - n. 9/2017 (settembre) Distribuzione gratuita • Tiratura: 5000 copie Delle opinioni manifestate negli scritti firmati o siglati sono responsabili i singoli Autori, dei quali la direzio- ne intende rispettare la libertà di espressione. La riproduzione, anche parziale, degli scritti, delle fotografie RAPALLO C.SO GOFFREDO MAMELI 360 e dei grafici pubblicati su “I RAPALLIN” è consentita solo se autorizzata dalla direzione del giornale. TEL. e FAX 0185 63315 IL PERIODICO PUÒ ESSERE LETTO PURE ON-LINE VISITANDO IL SITO e-mail: [email protected] • www.ecostore.it www.liguriantighi.it10 giugno 2017 - Gruppo di Rapallin in gita a Lucca davanti al Duomo di San Martino Foto di Aldo Ardito

Torte su richiesta di qualunque tipo e peso

Via della Libertà, 22 a - Rapallo (GE) Tel. 0185 51665 I RAPALLIN ASSOCIAZIONE - 3 Proposte dell’Agenzia Tigullio Marcone per “I Rapallin” (soci e famigliari)

SABATO 30 SETTEMBRE, DOMENICA 1° OTTOBRE DUE GIORNI INDIMENTICABILI A GRADARA - RIMINI - SAN MARINO QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE IN CAMERA DOPPIA EURO 170,00 IN SINGOLA PIÙ EURO 28,00 - CAPARRA EURO 50,00 Si prenota presso il Socio Emilio Simonetti, Negozio Casalinghi, Piazza Cavour, 16 – Rapallo entro il 25 settembre, salvo esaurimento anticipato dei posti. Chi desidera partecipare, si affretti. * SABATO 7 E DOMENICA 8 OTTOBRE DUE GIORNI ALL’ ISOLA D’ELBA PER LA FESTA DELL’UVA QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE IN CAMERA DOPPIA: EURO 170,00 SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA: EURO 40,00 - CAPARRA: EURO 50,00 Si prenota presso il Socio Emilio Simonetti, Negozio Casalinghi, Piazza Cavour, 16 – Rapallo entro il 25 settembre, salvo esaurimento anticipato dei posti.* DAL 14 AL 20 OTTOBRE SETTE GIORNI NEL MONTENEGRO BUDVA - LAGO DI SCUTARI - CETTIGNE - VILLAGGIO DI NJEGUSJ - KOTOR - SPALATO CROAZIA: ZARA E DUBROVNIK - BOSNIA: MOSTAR QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE IN CAMERA DOPPIA: EURO 890,00 SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA: EURO 190,00 - CAPARRA: EURO 250,00 Si prenota presso il Socio Emilio Simonetti, Negozio Casalinghi, Piazza Cavour, 16 – Rapallo entro il 25 settembre, salvo esaurimento anticipato dei posti. *

*PER TUTTE TRE LE PROPOSTE L’ORGANIZZAZIONE TECNICA È DELL’AGENZIA TIGULLIO MARCONE - CHIAVARI

Associazione Liguri Antighi - I Rapallin

DOMENICA 15 OTTOBRE 2017, ORE 12,30 presso Ristorante “La Pineta” Via S. Maria del Campo, 50 (vicino fermata Autobus) PRANZO SOCIALE D’AUTUNNO Quota di partecipazione Euro: 23,00

Si prenota presso il Socio Emilio Simonetti, Piazza Cavour, 16 - Rapallo, sino all’11 ottobre, salvo l’anticipazione del termine per esaurimento di posti 4 - RAPALLO I RAPALLIN UN POETA IRLANDESE NEL TIGULLIO illiam Butler Yeats, nato a Sandymount, Du- Da Rapallo Yeats scrive a Lady Gregory: “È un montagna tra Rapallo e Zoagli somiglia a qualco- Wblino nel 1865, morto a Roquebrune Cap luogo bellissimo, al di là di ogni descrizione, sa nella mia mente, qualcosa che ho scoperto”. Martin presso Mentone nel 1939, ebbe parte come quei villaggi greci che ci si immagina”. È di questo periodo italiano il saggio sulla morte preponderante nella fondazione (1891) della Irish E ancora: “Montagne che riparano la baia da di Synge, poi apparso in “The Death of Synge and Literary Society. Con Lady Gregory ed altri (1899) ogni vento fuor quello del sud, coi loro profili che other Passages from hand Old Diary”. inaugurò l’Irish Literary Theatre a Dublino. Fu il i bruni rami spogli di vigne basse e di alberi alti Anche nell’inverno del 1929 Yeats sverna a Ra- massimo esponente della rinascenza celtica. velano, come di una nebbia tenue, case riflesse pallo, dove scrive le poesie della futura raccolta Durante una vacanza a Siviglia con la moglie nel in un mare quasi immobile: un paio di miglia più “The Winding Stair and other Poems” (“La scala 1927, William Butler Yeats è colpito da emorragia in là un’altana a veranda che ricorda un dipinto a chiocciola e altre poesie”) del 1933 e “Fighting polmonare e quindi il clima umido dell’Irlanda cinese. La linea sottile di Rapallo, di madreperla the Waves” (“Combattendo le onde”), versione in non è l’ideale per una guarigione. spezzata, lungo il bordo dell’acqua. La cittadina prosa di “The only Jealousy of Emer” (“La sola Il poeta sceglie perciò di soggiornare sia sulla descritta da Keats nell’ “Ode su un’urna greca”. gelosia di Emer”). Costa Azzurra che sulla Riviera Ligure di Levante, Dove troverei un posto migliore, proibiti gli inver- Trascorre l’estate tra Coole e Dublino, ma torna a Rapallo, in un appartamento in Via delle Ameri- ni di Dublino e tutti i luoghi affollati ed animati, a Rapallo nel successivo inverno, ammalato di che (oggi Corso Colombo). per trascorrervi gli inverni che ancora mi resta- febbre maltese e vi arriva molto grave. La cittadina offre un clima salubre ed è in que- no? Sulla larga banchina lungo il mare passano Guarito, è però molto debole e si riprende dopo gli anni centro di vita intellettuale e mondana, contadini ed operai italiani, gente che esce dalle un soggiorno a Portofino Vetta, dove scrive la po- che si concentra nei circoli del Golf e del Ten- piccole botteghe, un celebre drammaturgo tede- esia “Byzantium” e si dedica alla vita familiare nis e nei due caffè principali, il Caffè Rapallo, sco, il fratello del barbiere che sembra un profes- con i figli Ann e Michael. dove si possono incontrare regolarmente Ezra sore di Oxford, un capitano inglese in pensione, Rapallo lo ricorda con una lapide marmorea in Pound, Gerhart Hauptmann, Jacop Wassermann, un principe italiano discendente di Carlo Magno Via C. Colombo (nei pressi del ponte detto di An- Gerhart Munch, Max Beerbohm, Sem Benelli, e non più ricco di tutti noi. Alcuni turisti in cerca nibale). Salvator Gotta, Thomas Mann, Franz Werfel e il di tranquillità. Non essendoci né un grande porto Caffè Chuflay, sul Corso Regina Elena (oggi Corso ricco di panfili, né una grande spiaggia dorata, QUI VISSE ED OPERO’ NEL 1928 - 1930 Matteotti). Nel febbraio 1928, Yeats vi si trasferi- né grandi sale da ballo, né grande casinò, i ricchi WILLIAM BUTLER YEATS 1865 - 1939 sce con moglie e figli, rafforzandovi la sua ami- portano altrove le loro dure vite”. POETA IRLANDESE cizia con Ezra Pound, conosciuto nel 1909 e con E ancora più avanti: Descanes andò in pellegri- PREMIO NOBEL 1923 cui aveva trascorso alcuni periodi nel Sussex, naggio a un santuario della Vergine, quando fece dove Ezra Puond gli aveva fatto da segretario. la sua prima scoperta filosofica e la strada di Mirna Brignole

Il Golfo di Rapallo nell’atlante di Matteo Vinzoni (1773) Genova - Biblioteca Berio I RAPALLIN ZOAGLI - 5 I TUMULTI DI ZOAGLI DEL 1849 Le tessitrici di velluto, consigliate dal Parroco, provocarono persino l’intervento dell’esercito n che cosa consistessero esattamente i famosi dell’esercito del Regno del Piemonte sostò a Zoagli to contro eccessi di “liberalismo” dell’epoca, visto I“tumulti” di Zoagli del novembre 1849 non è chia- a spese del Comune. La relazione della Camera di come espressione dei ceti sociali più privilegiati ed ro fin nei dettagli. Di certo vi furono violenze fisiche Commercio sente poi il dovere di informare il Mi- estraneo ai bisogni della povera gente. La Came- contro i piccoli fabbricanti locali di velluto che si nistro che i tumulti furono segretamente diretti da ra di Commercio di Genova che è espressione dei videro minacciati dalle tessitrici (e dai loro mariti “una sola mano occulta di qualche partito esage- mercanti della città (e quindi dei grandi fabbricanti contadini) fin nei loro stabilimenti e nelle loro case. rato”. Ed è qui che sono tirati in ballo il Parroco di e negozianti di velluto cittadini) oltre ad addossa- Di “violenze” parla esplicitamente la relazione della Zoagli dell’epoca ed “un altro prete del luogo”. re nella famosa relazione la colpa della diminuita Camera di Commercio di Genova, richiesta, a se- Questi due sacerdoti avrebbero diretto tutto il mo- “mercede” solo ai piccoli fabbricanti locali e non ai guito dei tumulti, dal Ministero dell’Agricoltura e del vimento di rivolta eccitando i tessitori (“particolar- mercanti genovesi (ma forse non era esattamente Commercio del Regno del Piemonte. mente le donne, prevalendosi della loro credulità”) La relazione, che abbiamo ritrovato nell’Archivio di a sospendere il lavoro. così) invita il governo a far stare il Parroco “nei limiti Stato di Genova (1), è di straordinario interesse per Il Parroco di cui si parla dovrebbe essere stato il ge- del proprio ministero di pace” dal momento che egli comprendere l’economia zoagliese dell’epoca. Si novese don Pietro Tacchini il quale resse appunto la “di questo solo dovrebbe occuparsi”. apprende così che l’arte di tessitore di velluto era Parrocchia di S. Martino di Zoagli fino al 1850, anno Ma alla fine l’Esercito dovrebbe aver avuto la me- esercitata “da lunghissimi anni” da contadini, “anzi in cui lasciò la sede per altra destinazione. glio se l’autore della relazione conclude che “rinsa- quasi esclusivamente dalle loro dinne delle quali è, Se pensiamo che la relazione del Presidente della viti i turbatori, per buoni consigli di chi aveva mente per così dire, la dote”. Camera di Commercio di Genova è del novembre illuminata per darne ed autorità per frenare le ina- Erano infatti la moglie e le figlie del contadino (ma 1849, è anche possibile ipotizzare che l’appello “a dempienze, le cose sono tornate allo stato normale anche del fittavolo o del piccolo proprietario) che far stare il Parroco nei limiti del proprio ministero” ed i tessitori, conosciuto per esperienza l’inganno in lavoravano a casa loro e con un proprio telaio per abbia avuto successo. Don Pietro Tacchini, infatti, che erano stati tratti da chi consigliava loro il disor- conto dei fabbricanti genovesi o locali. nel 1850 non era ancora vecchio (morirà nel 1866) dine, qual mezzo di ottenere migliore fortuna, han- Senonché le “mercedi” che si pagavano per questo né risulta che sia stato nominato vescovo (al mo- no, spontanei, ripreso il lavoro”. Sembra, però, di lavoro, dal 1845 in poi scemavano ogni anno. mento della morte era canonico nella Cattedrale di capire che la “mercede” per le donne di Zoagli restò I fabbricanti genovesi, tuttavia, pagavano almeno San Lorenzo, in Genova). Perché lasciò nel 1850, sempre molto bassa. Il Presidente della Camera di “in moneta effettiva”, mentre i piccoli fabbrican- cioè pochi mesi dopo la relazione, la Parrocchia di Commercio è, peraltro, sicuro che da allora “le cose ti zoagliesi non pagavano “a tempo debito”, ma, Zoagli? Forse uno studio più attento potrebbe dar- cammineranno senza ulteriori sconcerti, sempre- come se ciò non bastasse, costringevano le donne ci la risposta. I due preti vengono quindi accusati ché, però, l’autorità faccia sentire ai seminatori di ad accettare in pagamento “commestibili” oppure di essersi recati “di casa in casa” convincendo i “oggetti di vestito” e spesso “tanti gli uni che gli tessitori “che si sarebbero costretti, così facendo; discordie che per loro non dorme”. altri, a prezzi alterati e di pessima qualità”. i fabbricanti ad aumentare le mercedi”. E da qui si Non si dimentichi, infatti, dice il Presidente (“Il Si- La situazione dovette diventare insostenibile nel apprende che, oltre alle violenze, vi fu lo “sciopero” gnor Intendente”) che gli Zoagliesi sono comunque novembre del 1849 quando scoppiarono i famosi delle tessitrici. “brava gente” e non avrebbero mai fatto questo tumulti di cui si ha conoscenza dalla predetta rela- La verità è che i tumulti di Zoagli ed il coinvolgimen- “trambusto” se non vi fossero stati i “sussurroni”. zione che parla - senza descrivere i particolari - di to del clero a favore delle povere lavoratrici locali Ulisse “disordini”, “violenze” e “trambusto”. Si sa di cer- devono essere visti nel contesto dei “moti” del 1848 (1) Archivio di Stato di Genova, Camera di Commercio, 513. to che per quasi un mese un piccolo reggimento dove il nascente movimento cattolico era schiera- Argomento tratto dal giornalino “La Piazzetta” di Zoagli.

L’Associazione Liguri Antighi - I Rapallin, allo scopo di poter conoscere la vera storia del nome del nostro Golfo da sempre chiamato “di Rapallo”, e poi cambiato in quello di “del Tigullio”, fa sapere di voler costituire una borsa di studio o premio per chi (studente, cultore di storia locale, od altri) sia in grado di fornire notizie in modo circostanziato e documentato sul motivo di tale cambiamento e di chi sia stato il promotore di tale proposta. Per altri dettagli si invita a contattare l’Associazione per e-mail: [email protected] 6 - FONTANABUONA I RAPALLIN In uno studio di centoquarant’anni fa la linea ferroviaria Chiavari- È rimasta nel libro dei sogni come tutti i grandiosi progetti per la Fontanabuona

ella biblioteca del Lascito Cuneo di Calvari stradale, incisa da solchi profondi fino a 35 il trasporto delle ardesie, per le quali calcola Nè conservato il fascicolo dell’ottobre 1877 centimetri che rendevano difficile il transito un movimento giornaliero di 80 tonnellate, de- degli Atti della Società Economica di Chiavari delle carrozze, sottoposte a “continue scosse stinato a crescere “a più del doppio quando contenente uno studio dell’ing. Carlo Sandri e pericolosi trabalzi”. E spiega che per ovviare vi sarà la ferrovia, tanto più se si avviasse il a questi inconvenienti erano state avanzate di- traffico con l’estero e segnatamente con l’In- verse proposte: un selciato di grosse pietre su ghilterra”. “I carri attuali - scrive – trasportano cui fare scorrere le ruote dei carri, oppure due circa tre tonnellate e mezza e la spesa è da 20 binari su cui far passare carri ferroviari trainati a 21 lire, mentre egual carico potrebbe esse- da cavalli o da “locomotive stradali”; o addi- re trasportato a Chiavari mediante la ferrovia rittura la costruzione di una strada riservata per il solo costo di lire 8,23 risparmiando in fin unicamente al “tramway” o ad una “ferrovia a d’anno l’egregia somma di circa 85 mila lire”. vapore a binario ridotto”. Avviandosi alla conclusione del suo studio e ri- Per superare tutto questo propone una so- ferendosi ai proventi che sarebbero potuti de- luzione alternativa e, meno costosa: la co- struzione di una galleria sotto il colle di rivare dalla deviazione dell’acqua del Lavagna, con imbocco a Cogozzale e uscita nella parte Carlo Sandri afferma di avere formulato una mediana della valle del Rupinaro, a monte di previsione “limitatissima” onde “evitare le Sampierdicanne. Una galleria con una duplice fatali disillusioni che accompagnano sempre i valenza, ossia destinata a farvi passare una progetti fondati sopra troppo rosee speranze”. linea ferrata ma nel contempo anche un cana- Come il lettore avrà capito, questa conside- le per portare l’acqua del Lavagna a Chiavari. razione appare valida per l’intero progetto, la E proprio su questo aspetto innovativo l’ing. cui realizzazione è rimasta nel libro dei sogni. Sandri si sofferma a lungo perché l’attuazione Come del resto è sempre successo per tutte le del suo progetto avrebbe posto fine all’attingi- opere di un certo rilievo che hanno avuto per mento di acqua più o meno potabile dai pozzi tema la viabilità della Fontanabuona. L’elenco della città consentendo di dotare di un rubinet- (dei progetti, delle illusioni e delle disillusioni) to ogni abitazione. Ma non solo, perché con la sarebbe lungo. Soltanto il traforo Ferriere- per una ferrovia a binario ridotto tra Chiavari e parte superflua si sarebbero potute “generare Bargagli ha superato il passaggio dal sogno Cicagna. Si tratta di un documento che merita grandi forze motrici per cinque o sei stabili- alla realtà. Ma in quella occasione venne colta di essere preso in considerazione se non altro menti industriali di discreta importanza”. una “congiunzione astrale” favorevole: il tra- per l’interesse storico che riveste. Attraverso Il prelievo dal Lavagna avrebbe dovuto av- sferimento da Genova a Trieste dell’Italcantieri le ingiallite pagine e la bella planimetria che lo venire in corrispondenza di Calvari median- e il conseguente “pacchetto compensativo”. completa, riesce facile, infatti, rivivere il clima, te una “galleria filtrante”, a valle della quale Non c’è dubbio, comunque, che l’opera gior- ricco di fermenti e di idee, di centoquarant’an- l’acqua sarebbe stata convogliata in un canale nalistica preparatoria di Guglielmino, la buona ni or sono. “ricoperto con lastroni d’ardesia” destinato a Dobbiamo avere presente che pochi decenni disponibilità di Taviani e, non ultimi, i ravioli di proseguire all’interno della galleria di Leivi per Ugo a Ognio sono stati i fattori determinanti. prima, per merito di Domenico Cuneo, era sta- giungere quindi in prossimità del castello di ta costruita la “carrabile” della Fontanabuona, Chiavari, da dove avrebbe dovuto avere inizio Renato Lagomarsino a lungo osteggiata dai burocrati e dall’am- la rete di distribuzione. biente militare dei Savoia. A Calvari, costruito Anche per quanto riguarda la linea ferrata il il ponte sullo Sturla, la strada era giunta nel progetto scende nei dettagli fino a stabilire TIGULLIO 1854, a Cicagna tre anni dopo. La ferrovia era dove ubicare le stazioni, quante carrozze sia- arrivata a Chiavari nel 1868 e aveva suscitato no necessarie e quante locomotive, comprese nuove aspirazioni. Ad esempio, per realizzare quelle di riserva. E un calcolo di convenienza ASSICURAZIONI una linea da Rapallo a Cremona con un primo basato sul probabile numero di viaggiatori lo [email protected] sbocco in Fontanabuona era stato lasciato, a raffronta con il servizio “che ora si effettua Rapallo, fra la stazione e il torrente San Fran- per mezzo degli omnibus”, che da Cicagna a cesco, un ampio spazio destinato all’insedia- Chiavari impiegano due ore. “Si può conta- mento dei binari di raccordo. A quegli anni re - osserva – su un movimento giornaliero di risale anche l’idea di una ferrovia da Cicagna sessanta persone”, destinato ad aumentare, Via della Libertà 61/3 a Rapallo, alla cui costruzione avrebbe dovuto fino a raddoppiare, con la maggiore comodità 16035 RAPALLO (Ge) provvedere un consorzio. offerta dal nuovo mezzo di trasporto e con il La nascente industria ardesiaca fontanina era minor tempo impiegato, riducibile a un’ora con alla base di questi progetti. La strada rotabi- i “treni omnibus” e a mezz’ora con i “diretti”, le ne aveva determinato un rapido sviluppo, dotati di carrozze di prima, seconda e terza consentendo di avviare le lastre allo storico classe, per le quali stabilisce anche le relative emporio di Lavagna. L’unico mezzo di traspor- tariffe a chilometro (15 centesimi per la prima, to erano i carri a due ruote, di grossa porta- 10 per la seconda e 5 per la terza) giungendo tel. 018560855 ta, trainati da sei o più cavalli. L’ing. Sandri a calcolare che l’introito giornaliero avrebbe nelle pagine introduttive del suo progetto si potuto essere di 184 lire e 18 centesimi, corri- fax 018560856 sofferma a considerare i danni provocati dai spondenti a lire 67.225,70 in un anno. cell. 3484058553 cerchioni di questi pesanti veicoli alla sede Più interessante ancora è la parte che riguarda I RAPALLIN ASSOCIAZIONE - 7

O RECANTO DO ZENEISE a cura de Lidia Canessa Questo è il testo di un’antica canzone in genovese, tratta da un libro della Socia Gabriella Canessa: “O CHÊU IN ZENEIZE” di Carlino Velli Edito, il secolo scorso, da IL MARE - Rapallo

GH’È A FUNSION! L’ è doî giorni ch’ a battaggia dall’antiga cappelletta, che a se danna, a se gh’arraggia quella pövia campanetta ch’a n’ha manco de battaggio, ch’a n’ha ciù de campanin. L’han appeisa sotto a-o teito pe aveila da vixin. Con un ciodo pe battaggio, pe seunnâ l’Ave Maria, i te battan con ‘na prïa un pö forte un pö cianin. Anche sensa o campanin seunna seunna, gh’ è a funsion. Campanetta appeisa a-o teito, dilla sempre a to canson. Gh’ è a Barì ch’ a fa d’ ostaja In sciâ muagia sotta a-e oive, a campann-a a seunna, a ciamma tante allegre comitive. Con l’ armonica p’a læa i cominsan a ballâ; vëgne o parroco e i l’ assendan e candeje dall’artâ. Con un ciodo pe battaggio, pe seunnâ l’Ave Maria, i te battan con ‘na prïa un pö forte un pö cianin. Anche sensa o campanin seunna seunna, gh’è a funsion. Campanetta appeisa a-o teito, dilla sempre a to canson. Gh’è desteiso tutto in gïo Un evento da ricordare de meizann-e e de bottigge. 11 ottobre 2017 899° Gh’è chi mangia o chi da a mente L’ ricorrerà l’ anno di consacrazione della ballâ i zoveni co-e figge. Basilica di Rapallo. E l’anno prossimo saranno dunque nove Se fa seja, vëgne scüo, secoli da quando un Pontefice, Papa Gelasio II, in viaggio l’è finïa a benedission. per mare verso l’esilio in Francia, sostò a Rapallo e consacrò Ma gh’è asseizo in ta gëxetta e nisciun se mescia ancon. la nostra Basilica. A quei tempi fu sicuramente un evento ec- Con un ciodo pe battaggio, cezionale, oggi meritevole di un doveroso ricordo, sia da parte pe seunnâ l’Ave Maria, dei credenti che dai laici, per l’importanza religiosa e storica i te battan con ‘na prïa un pö forte un pö cianin. che riveste. L’Associazione Liguri Antighi - I Rapallin auspi- ca pertanto che le Autorità della Chiesa diocesana e locale, di Anche sensa o campanin seunna seunna, gh’ è a funsion. concerto con quelle civili, si mobilitino per tempo, allo sco- Campanetta appeisa a-o teito, po di onorare tale ricorrenza con appropriati festeggiamenti. dilla sempre a to canson.