Comune di Provincia di

Verifica di assoggettabilità alla VAS Rapporto preliminare

Allegato: Data: maggio 2018 Aggiornamenti: 1 Nome file: Rapporto preliminare.docx

Adottata con Delibera C.C.N.: in data:

Approvata con Delibera C.C.N.: in data:

IL SINDACO IL SEGRETARIO COMUNALE Maurizio Capitani Dott. Nicolò Cufalo

- VARIANTE PIODA -

PROGETTISTA Arch. Silvano Molinetti Verifica di assoggettabilità a VAS - Variante al PdR e PdS - DI VERTEMATE CON MINOPRIO -

INDICE

1- PREMESSA ...... 2

2- RIFERIMENTI LEGISLATIVI - NOTE METODOLOGICHE E PROCEDURALI ...... 3

2.1 Riferimenti legislativi ...... 3

2.2 Note metodologiche e procedurali ...... 3

3- LA VARIANTE AL PIANO DELLE REGOLE ED AL PIANO DEI SERVIZI ...... 5

3.1 L’avvio del procedimento ...... 5

3.2 Autorità di VAS e soggetti coinvolti ...... 5

4- LA PROPOSTA DI VARIANTE ...... 6

4.1 Proposta di variante agli elaborati del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi ...... 6

5- PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA ...... 16

5.1 Inquadramento geografico del territorio comunale ...... 16 Profilo geografico ...... 16 Ambiti di rilevanza paesistica ...... 19 Geologia e Pedologia ...... 21 Geomorfologia ...... 23 Clima ...... 24 Idrogeologia ...... 24 Idrografia ...... 25 Rete acquedottistica e fognaria ...... 27 Impatto acustico ...... 27 Vegetazione ...... 28

5.2 I Piani sovraordinati e i dati territoriali ...... 31

6- INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI POSSIBILI IMPATTI GENERATI DALLA VARIANTE AL PIANO DELLE REGOLE ...... 33

6.1 Valutazione degli impatti possibili ...... 34

6.2 Coerenza interna ed esterna della variante ...... 34

7- VALUTAZIONI IN MERITO AELLA SOSTENIBILITA’ INSEDIATIVA IN RELAZIONE AL CONSUMO DEL SUOLO PREVISTA DAL PTCP ...... 36

8- CONCLUSIONI ...... 36

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RAPPORTO PRELIMINARE

1- PREMESSA

La Legge Regionale 13 marzo 2012, n. 4 – Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente ed altre disposizioni in materia urbanistica- prevede che le varianti al Piano dei Servizi di cui all’art. 9 ed al Piano delle regole di cui all’art. 10 della legge 12/2005, siano soggette a verifica di assoggettabilità a VAS, fatte salve le fattispecie per le quali è prevista l’applicazione diretta della Valutazione Ambientale Strategica. Il comune di Vertemate con Minoprio ha avviato una variante al Piano di Governo del territorio riguardante il Piano delle Regole ed il Piano dei Servizi, quindi si rende necessario predisporre le attività progettuali previste per la sopracitata verifica di assoggettabilità, avendo quale particolare riferimento metodologico e contenutistico la DGR 25 luglio 2012 n. 93836.

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2- RIFERIMENTI LEGISLATIVI - NOTE METODOLOGICHE E PROCEDURALI

2.1 Riferimenti legislativi

I riferimenti normativi relativi alla procedura di assoggettabilità alla VAS sono i seguenti:

• Direttiva 2001/42/CE del parlamento Europeo del Consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente (di seguito Direttiva); • Legge Regionale 11 marzo 2005, n. 12 per il Governo del territorio e successive modifiche e integrazioni (di seguito L.R. 12/2005); • Indirizzi generali per la Valutazione ambientale di piani e programmi – Deliberazione Consiglio regionale 13 marzo 2007, n. VIII/351, (di seguito indirizzi generali); • Delibera Giunta Regionale n° VIII/6420 del 27 dicembre 2007 – Determinazione della procedura per la valutazione ambientale di Piani e Programmi. • Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” come modificato dal Decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 e dal Decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128 (di seguito D.Lgs.); • Legge regionale 13 marzo 2012, n. 4 – Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in materia urbanistica – edilizia. • Delibera Giunta Regionale n° IX/3836 – Determinazione della procedura per la valutazione ambientale di Piani e Programmi – VAS – approvazione allegato 1u – modello metodologico procedurale e organizzativo della VAS – variante al piano dei servizi e piano delle regole. • Delibera della Giunta Regionale n. IX/3836 del 25 luglio 2012

2.2 Note metodologiche e procedurali

La normativa di riferimento prevede una metodologia attraverso la quale compiere le azioni necessarie per la verifica di assoggettabilità alla VAS e per definire gli effetti significativi sull’ambiente e sul territorio a seguito dell’approvazione della variante.

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In particolare la procedura prevede:

o L’avvio del procedimento di variante e l’individuazione dei soggetti interessati, nonché la definizione delle modalità di informazione e di comunicazione. o La predisposizione di un rapporto preliminare contenente i dati necessari per la verifica degli effetti significativi sull’ambiente, sulla salute umana e sul patrimonio culturale. o La messa a disposizione del rapporto preliminare e l’avvio della procedura di verifica. o La decisione in merito alla verifica di assoggettabilità alla VAS ed informazione circa la decisione assunta.

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3- LA VARIANTE AL PIANO DELLE REGOLE ED AL PIANO DEI SERVIZI

3.1 L’avvio del procedimento Il procedimento della variante parziale al vigente PGT relativamente alla riclassificazione delle aree prive di destinazione ex P.I.I. "La Pioda" ha preso avvio con deliberazione della Giunta Comunale n.108 del 03.11.2016. In esecuzione a tale deliberazione il responsabile della struttura Gestione e pianificazione del territorio ha reso noto l’avvio del procedimento sia mediante avviso pubblico sul sito del Comune e nelle bacheche comunali, che mediante la pubblicazione secondo le modalità indicate nella normativa vigente; Con delibera della Giunta Comunale n.108 del 03.11.2016 sono state individuate le autorità competenti per la VAS.

3.2 Autorità di VAS e soggetti coinvolti

La delibera della Giunta comunale sopracitata, ha disposto le seguenti figure: • Autorità proponente per la VAS – il Sindaco pro tempore del Comune di Vertemate con Minoprio Sig. Maurizio Capitani • Autorità procedente per la VAS – il Responsabile della area tecnica del Comune di Vertemate con Minoprio Arch. Bruno Megalizzi • Autorità competente per la VAS – Arch. Monica Monti competente in materia di tutela, protezione e valorizzazione ambientale e di sviluppo sostenibile. ed ha individuato gli enti competenti in materia ambientale e gli enti territorialmente interessati che possono presentare suggerimenti e proposte: - ASL (ATS) della Provincia di Como; - ARPA di Como; - Ministero dei Beni Culturali – Direzione Regionale per i Beni Culturali. - Soprintendenza per i Beni Ambientali e Archeologici della Lombardia; - Regione Lombardia; - Provincia di Como; - la Soc. Colline Comasche; - la Soc. Sud Servizi; - Comuni confinanti: , Cantù, , , .

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4- LA PROPOSTA DI VARIANTE

Il Comune di Vertemate con Minoprio è dotato del Piano di Governo del Territorio, adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 20.07.2008 e approvato con delibera del Consiglio comunale n.1 del 15 gennaio 2009; con delibera del Consiglio comunale n° 33 del 15/12/2010 – provvedimenti a seguito della sentenza del TAR dell’1/07/2009- il comune ha adeguato lo strumento urbanistico alle prescrizioni contenute nella citata sentenza; successivamente l’Amministrazione ha approvato due varianti e più precisamente una variante al vigente Piano di Governo del Territorio approvata con deliberazione del Consiglio Comunale n.3 del 01 marzo 2016, ed una variante puntuale a seguito del Piano attuativo comparto T2 in variante al PGT approvata con deliberazione del consiglio Comunale n.20 del 25 luglio del 2017. Nella variante marzo 2017 il Comune ha preso atto della decadenza del Programma Integrato di Intervento denominato PII “La Pioda” inserendo nelle tavole di progetto del Piano delle Regole i comparti quali aree prive di specifica destinazione d’uso. A seguito dei contatti intercorsi con le proprietà coinvolte con la presente variante si reintroduce negli ambiti in esame la possibilità di intervento riclassificando gli ambiti tra gli ambiti di completamento. Si tratta di trasferire in una specifica scheda i due ambiti di completamento denominati C.a e C.b, per i quali la normativa di attuazione tiene conto di quello che è stato il precedente sviluppo di attività di pianificazione attuativa decisa nel Consiglio Comunale.

4.1 Proposta di variante agli elaborati del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi

Come indicato nel paragrafo precedente la variante consiste nell’inserimento sulle tavole del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi: Tav.R.1_Classificazione del territorio comunale e tessuti urbani (scala 1:5000), Tav.R.2.2_Classificazione del territorio comunale e tessuti urbani (scala 1:2000) e Tav.S.2_Il sistema dei servizi essenziali e della mobilità esistente e previsto (scala 1:5000), di un’apposita simbologia che individua le aree di variante come ambiti di completamento definiti C.a e C.b e con le contestuali modifiche all’allegato 1 delle norme tecniche del Piano delle regole.

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Queste modifiche prevedono l’inserimento nelle specifiche tabelle degli ambiti C.a e C.b nonché la predisposizione di una specifica scheda più avanti allegata, che individua con maggior dettaglio gli ambiti stessi. Per quanto attiene il Piano dei Servizi la variante prevede l’eliminazione della previsione dell’attraversamento stradale protetto previsto in questi ambiti e l’inserimento della viabilità di progetto relativa all’allargamento della via Pioda.

Estratto tavola del Piano delle Regole scala 1:5.000

VIGENTE VARIANTE

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Estratto tavola del Piano dei Servizi scala 1:5.000

VIGENTE VARIANTE

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Ip verde It max H max Ic max Ip privato ID Località (mq/mq) (m) (%) (% Sf) (% su area verde) C.1 Vertemate, via Risorgimento 0,30 10 0,40 30

C.2 Vertemate, via S. D'Acquisto 0,30 10 0,40 30 C.3.1 Vertemate, via Pastura 0,30 10 0,40 30 100 C.3.2 C.4 Vertemate, via Isonzo 0,30 10 0,40 30

C.5 Vertemate, via Cimitero 0,30 10 0,40 30 100

C.6 Vertemate, via Piave 0,30 10 0,40 30 100

C.7 Vertemate, via Risorgimento 0,30 10 0,40 30

C.8 Minoprio, via Volta 0,30 10 0,40 30

C.9 Minoprio, via Santa Maria 0,30 10 0,40 30

C.10 Minoprio, via Statale dei Giovi 0,30 10 0,40 30

C.11 Minoprio, via A. Doria 0,30 10 0,40 30 100

C.12 Minoprio, zona produttiva 0,75 10 0,60 25 100

C.13 Minoprio, via Sant'Angelo 0,75 10 0,60 25

C.a Vertemate, Via Pioda Vedi scheda di dettaglio C.a

C.b Vertemate, Via Don A. 0,30 Vedi scheda di dettaglio C.b

verde privato di aree per servizi essenziali da Abitanti teorici St Slp max definizione del margine ID cedere all'interno dell'ambito (40 mq/ab = (mq) (mq) urbano (mq) 120mc/ab) (mq) C.1 2.370 711 18

C.2 2.638 791 98 20

C.3.1 1.985 595 532 205 15

C.3.2 5.878 1.763 2.325 705 44

C.4 3.760 1.128 28

C.5 2.970 891 765 22

C.6 4.335 1.301 490 860 33

C.7 10.780 3.234 1.600 81

C.8 4.784 1.435 815 36

C.9 6.560 1.968 1.440 49

C.10 3.770 1.131 560 28

C.11 7.380 2.214 4.410 225 55

C.12 8.835 6.626 4.120

C.13 9.645 7.234 2.105

C.a 10.023 Vedi scheda di dettaglio C.a

C.b 5.350 Vedi scheda di dettaglio C.b 75.690 TOTALE 31.022 12.642 8.613 429 91.063

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Destinazioni d'uso Destinazioni d'uso non ID Descrizione servizi essenziali e opere pubbliche da realizzare principali ammesse

medie e grandi C.1 usi residenziali strutture di vendita, - usi produttivi medie e grandi Realizzazione percorso di connessione ambientale in direzione C.2 usi residenziali strutture di vendita, nord/sud di collegamento alla rete dei percorsi previsti dal Piano usi produttivi dei servizi. medie e grandi Cessione aree per ampliamento acquedotto; sistemazione C.3.1 strutture di vendita, usi residenziali percorso verso Gattorano. L'accesso all'insediamento deve C.3.2 usi terziari, usi produttivi avvenire da via Pastura. medie e grandi strutture di vendita, Realizzazione viabilità d'accesso e sistemazione tratto stradale C.4 usi residenziali usi terziari, usi esistente. produttivi medie e grandi strutture di vendita, C.5 usi residenziali usi terziari, usi Attenzione al trattamento del margine urbano. produttivi medie e grandi Realizzazione: percorso ciclopedonale previsto dal Piano dei C.6 usi residenziali strutture di vendita, usi produttivi servizi; aree di sosta alberate.

medie e grandi Realizzazione: nuova viabilità di accesso al comparto; aree per C.7 usi residenziali strutture di vendita, usi produttivi la sosta alberate e percorso urbano Realizzazione parcheggi alberati su via Volta e su via Raimondi; sistemazione via Volta e tratto di viale Raimondi per medie e grandi migliorare l’ accesso con opere di sicurezza per la viabilità in C.8 usi residenziali strutture di vendita, loco o possibile trattativa da concordare in sede di convenzione. usi produttivi Particolare attenzione dovrà essere conferita alla definizione del margine verso l'area industriale ad est, prevedendo una fascia verde alberata. Adeguamento strade esistenti a servizio dell'insediamento; usi residenziali, grandi strutture di C.9 realizzazione parcheggi alberati. E' vietato l'accesso dalla strada usi commerciali vendita, usi produttivi SS35. medie e grandi Sistemazione percorso ambientale in prossimità del lotto. Particolare attenzione dovrà essere conferita alla definizione dei C.10 usi residenziali strutture di vendita, usi produttivi margini verso la campagna, prevedendo una fascia verde alberata Sistemazione percorso ambientale verso il Parco del Lura. grandi strutture di Particolare attenzione dovrà essere conferita alla definizione dei C.11 usi residenziali vendita margini verso l'area prospiciente industriale, prevedendo una fascia verde alberata. Cessione area per nuova viabilità di progetto. Sistemazione usi residenziali, usi area verde di definizione del margine urbano. Particolare C.12 usi produttivi commerciali attenzione dovrà essere conferita alla definizione dei margini verso sud, prevedendo una fascia verde alberata. Realizzazione: strada in continuità con Via S. Angelo e lungo il confine comunale a ovest; parcheggio; pecorso urbano usi commerciali, grandi strutture di pedonale e percorso ambientale verso il Parco del Lura; pozzi C.13 usi terziari, usi vendita, usi perdenti. produttivi residenziali Particolare attenzione dovrà essere conferita alla definizione dei margini verso il Parco del Lura, prevedendo una fascia verde alberata La realizzazione dell’ambito di completamento può avvenire per usi commerciali, usi Grandi strutture di lotti distinti nei comparti A, B e C, l’attuazione del comparto è C.a terziari, usi vendita, usi produttivi subordinata al rispetto dei contenuti della scheda di dettaglio residenziali C.a. medie e grandi L’attuazione del comparto è subordinata al rispetto dei contenuti C.b usi residenziali strutture di vendita, usi produttivi della scheda di dettaglio Cb.

*E’ comunque ammessa la residenza del custode fino ad un massimo di 120 mq di Slp.

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SCHEDA C.a – Disposizioni particolari per l’ambito di completamento C.a

L’ambito di completamento C.a riguarda un’area già oggetto di un programma integrato di intervento successivamente dichiarato decaduto con Delibera del Consiglio Comunale n°3 del 18.02.2015. L’ambito è inserito dal Piano delle Regole tra gli ambiti di completamento con la denominazione Ambito di Completamento C.a. Il comparto è attuabile attraverso un Piano Attuativo o un Permesso di Costruire Convenzionato ed i contenuti della relativa convenzione sono quelli previsti dall’art. 46 della legge regionale 12/2005, integrati da quanto specificato nella presente scheda. Gli interventi possono essere attuati separatamente per comparti ed, in tal caso, la proposta deve essere preceduta da uno studio generale, completo di un Cronoprogramma, che mette in relazione gli interventi programmati nei singoli comparti e rispetti le previsioni relative alla viabilità di accesso ai lotti ed al rapporto con la viabilità comunale e statale esistente e in progetto. Nel caso di interventi per comparti separati i relativi oneri urbanistici saranno computati in proporzione alle volumetrie previste nel comparto in attuazione. Per quanto riguarda la viabilità, le previsioni del Piano attuativo o del Permesso di Costruire Convenzionato dovranno prevedere il doppio senso di marcia su via Pioda, con ingresso e uscita sulla Strada ex Statale S.S. 35 completo di camminamento protetto in continuità a quello esistente. Lo studio generale di cui sopra deve essere preventivamente validato dalla Provincia di Como nelle forme e modalità prescritte dall’Ente, per gli aspetti relativi alla viabilità di interesse sovracomunale.

Indici e limiti di edificabilità:

AMBITO DI COMPLETAMENTO Ca - parametri urbanistici dettagliati per i singoli comparti

Volumetria totale 17.300 mc COM 8.200 mc RES 9.100 mc Comparti descrizione Volumetrie complessive 1.000 mc Corte Bassa 3.200 mc COM VIC - esercizi di vicinato RES 2.200 mc COMPARTO 2.000 mc A Corte (ATTUALE OSTERIA) 7.700 mc COM Padronale VIC - esercizi di vicinato RES 5.700 mc

min 70% max 80% VIC - esercizi di vicinato e COMPARTO Corte Alta 5.200 mc MS1 - medie strutture di B COM livello 1 RES min 20% max 30%

COMPARTO Casa del 1.200 mc 1.200 mc C Fattore COM VIC - esercizi di vicinato

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H max: Per le operazioni di risanamento conservativo non è consentito superare l’altezza degli edifici preesistenti, computata senza tener conto di soprastrutture o sopraelevazioni. Per le nuove costruzioni e nel caso di interventi eccedenti la ricostruzione semplice, l’altezza massima non può superare l’altezza degli edifici circostanti o preesistenti, previa opportuna verifica sotto il profilo estetico, igienico e ambientale.

Ic max: 60% computato sull’intera superficie dell’ambito di completamento.

Df: Gli interventi sui fabbricati esistenti dovranno prevedere distanze tra gli edifici maggiori o uguali a quelle preesistenti; per le nuove costruzioni la distanza minima è fissata in metri lineari 10.

Dc: metri 5, salvo la riedificazione di corpi di fabbrica preesistenti.

Ds: per gli edifici esistenti la distanza dal ciglio stradale deve essere pari o non inferiore a quella esistente. Nella ricostruzione della Corte Alta è consentita l’edificazione a filo strada per ricostruire la cortina edilizia, ovvero gli allineamenti esistenti, fatto salvo l’arretramento lungo la via Pioda per il suo allargamento.

Prescrizione per la destinazione commerciale: Nell’ambito delle singole attuazioni dei comparti deve essere previsto il quantitativo minimo di spazi a parcheggio e la dotazione di standard in misura uguale a quella prevista per legge rispetto alle funzioni insediate, fermo restando la possibilità della monetizzazione delle aree standard non reperibili in loco. Gli esercizi commerciali di vicinato e/o medie strutture di vendita, fino alla MS1, non possono nel loro insieme configurare un centro commerciale comunque denominato e quale definito ai sensi dell’art. 4, comma 1, lett. G), D. Lgs. 114/1998 e della relativa disciplina regionale di settore, dovendo quindi essere ciascuno autonomo e indipendente, tra loro non comunicanti e fisicamente separati da muri divisori, con anche casse distinte e non avere spazi di servizio gestiti unitariamente ovvero dotazioni e infrastrutture comuni.

OPERE ED ONERI DI URBANIZZAZIONE Gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria saranno quantificati dai valori tabellari vigenti al momento della richiesta del titolo autorizzativo, in base ai parametri di progetto; sono a carico della proprietà tutte le opere di urbanizzazione interne ai lotti ed i collegamenti alle reti comunali oltre quanto stabilito al punto successivo e tutte le opere di urbanizzazione, anche secondaria, all’interno dei lotti. Si precisa che detti oneri risultano in parte già corrisposti al Comune di Vertemate con Minoprio come riportato nel documento “Protocollo d’intesa ex PII La Pioda” in merito agli Oneri di Urbanizzazione prot. n° del…; qualora venissero presentate nuove istanze a costruire la proprietà o gli aventi causa si impegnano a corrispondere al Comune di Vertemate con Minoprio l’eventuale cifra eccedente. La proprietà si impegna a cedere al comune le aree necessarie per l’allargamento stradale di via Pioda e per la realizzazione di un marciapiede, come indicato nella tavola del Piano delle regole R1 e del Piano dei servizi S.2.; la cessione delle aree, con la quantificazione del relativo indennizzo, potrà avvenire anche indipendentemente dall’attuazione del comparto, su esplicita richiesta del Comune.

DEFINIZIONE STANDARD URBANISTICI Gli standard urbanistici saranno quantificati dai valori tabellari vigenti, in base ai parametri di progetto, secondo quanto previsto dal PGT vigente art. 9 delle norme tecniche del Piano dei Servizi e dovranno essere monetizzati sulla base delle tariffe vigenti al momento del rilascio e/o formazione del relativo titolo edilizio.

Si precisa che detti standard sono stati già monetizzati e corrisposti al Comune di Vertemate con Minoprio come riportato nel documento “Protocollo d’intesa ex PII La Pioda” in merito agli Standard Urbanistici prot. n° del… ; qualora venissero presentate nuove istanze a costruire la proprietà o gli aventi causa si impegnano a corrispondere al Comune di Vertemate con Minoprio l’eventuale quantitativo di standard eccedente rispetto a quella già corrisposta, rinunciando, in caso contrario, al conguaglio.

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SCHEDA C.b – Disposizioni particolari per l’ambito di completamento C.b

L’ambito di completamento C.b riguarda un’area già oggetto di un programma integrato di intervento successivamente dichiarato decaduto con Delibera del Consiglio Comunale n°3 del 18.02.2015. L’ambito è inserito dal Piano delle Regole tra gli ambiti di completamento con la denominazione Ambito di Completamento C.b. Il comparto è attuabile attraverso un Piano Attuativo o un Permesso di Costruire Convenzionato ed i contenuti della relativa convenzione sono quelli previsti dall’art. 46 della legge regionale 12/2005, integrati da quanto specificato nella presente scheda.

Indici e limiti di edificabilità:

If max: 0,30 mq/mq

H max: 7,5 metri

Ic max: 40%

Ip min: 30% Sf

Df: 10 metri

Dc: 5 metri

Ds: DM 1444/68, art. 9

Destinazioni ammesse: residenza e relativi accessori

Non sono consentiti: - l’ampliamento della SlpE con modifica della sagoma edilizia esistente; - il ricorso agli incentivi edificatori di cui all’art. 20 del TitoloIV, Capo II.

Prescrizioni: Nell’ambito del progetto edilizio dovranno essere previste: - area a parcheggio di uso pubblico per tutto il fronte di via Don Antonio Verga, detti parcheggi dovranno essere arretrati di metri due rispetto all’attuale filo stradale per permettere il transito pedonale; - mantenimento di una fascia verde di mitigazione con alberature di alto fusto verso l’area vincolata posta a sud del comparto anche con la salvaguardia delle alberature già esistenti; - la strada di disimpegno al comparto dovrà essere prevista in fregio alla fascia a verde di mitigazione.

OPERE ED ONERI DI URBANIZZAZIONE: Gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria saranno quantificati dai valori tabellari vigenti al momento della richiesta del titolo autorizzativo, in base ai parametri di progetto; sono a carico della proprietà tutte le opere di urbanizzazione interne ai lotti ed i collegamenti alle reti comunali oltre quanto stabilito al punto successivo e tutte le opere di urbanizzazione, anche secondaria, in aggiunta a quelle già esistenti in zona, idonee a soddisfare le esigenze dei nuovi insediamenti. Si precisa che detti oneri risultano in parte già corrisposti al Comune di Vertemate con Minoprio come riportato nel documento “Protocollo d’intesa ex PII La Pioda” in merito agli Oneri di Urbanizzazione prot. n° del… .

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Nel caso della presentazione di nuove istanze a costruire l’importo di detti oneri sarà calcolato a conguaglio rispetto a quanto già versato. Nell’ambito della redazione del progetto edilizio e della revisione catastale dovrà essere perfezionata la cessione del sedime stradale già concesso per l’allargamento di via Don Antonio Verga. Tale regolarizzazione potrà avvenire anche indipendentemente dall’attuazione del comparto, su esplicita richiesta del Comune.

DEFINIZIONE STANDARD URBANISTICI Gli standard urbanistici saranno quantificati dai valori tabellari vigenti, in base ai parametri di progetto, secondo quanto previsto dal PGT vigente art. 9 delle norme tecniche del Piano dei Servizi e potranno essere monetizzati sulla base delle tariffe vigenti al momento del rilascio e/o formazione del relativo titolo edilizio.

SERVIZI ESSENZIALE ED OPERE PUBBLICHE DA REALIZZARE A seguito della Delibera del consiglio Comunale n. 3 del 18.02.2015 declaratoria di decadenza del precedente “PII La Pioda”, sussistono e permangono a carico degli attuatori, i precedenti impegni assunti in merito alla esecuzione di opere pubbliche e di interesse pubblico; la proprietà o gli aventi causa provvederanno ad assolvere a tali obblighi come stabilito e quantificato nel documento “Protocollo d’intesa ex PII La Pioda” in merito allo Standard Qualitativo prot. n° del… documento che costituisce allegato alla presente scheda. In sede di Convenzione detti obblighi potranno essere assolti anche attraverso la realizzazione di un’opera di pubblica utilità da concordare con l’Amministrazione Comunale.

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5- PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA

5.1 Inquadramento geografico del territorio comunale

Nel presente documento, si riportano i capitoli relativi al profilo geografico, agi ambiti di rilevanza paesistica, agi aspetti geologici e pedologici e agli altri elementi che descrivono le caratteristiche ambientali del comune, già contenuti nel rapporto ambientale del PGT vigente.

Profilo geografico

Il comune di Vertemate con Minoprio nasce nel 1929 dalla fusione dei due centri storici di Vertemate e Minoprio. E’ situato nei comuni di corona a sud del capoluogo di provincia, dista circa 12 Km da Como, 13 Km da Saronno e 5 Km da Cantù. Confina ad Est col Comune di Cantù, a Nord con Cucciago, a Nord-ovest con Fino Mornasco, ad Ovest con Cadorago e a Sud con Cermenate. Come definito dal PTCP della Provincia di Como, il Comune è compreso nel costituendo Parco della Brughiera Comasca; i territori collinari si configurano infatti come un ambito paesistico di livello regionale che prelude all’istituzione di un parco regionale forestale di cintura metropolitana (LR n° 83/86, aggiornamento LR n° 32/96). Dal punto di vista geografico Vertemate con Minoprio appartiene al sistema collinare della Valle del Seveso che ne delimita il confine ad Est, mentre la valle del Lura lambisce il confine occidentale. A livello comunale si possono identificare due vasti ambiti di rilevanza naturalistica ambientale: il Parco del Lura, quasi in coincidenza del confine con Cadorago e Cermenate, ed il Parco della Brughiera Comasca, un’area ricca di aree umide/laghi/aree boscate e caratterizzata da una serie di percorsi storici e di beni di interesse storico archeologico: l’Abbazia, le cascine, i mulini lungo il Seveso. Il Comune ha un’estensione territoriale piuttosto limitata con una popolazione (dati Istat, 2005) di 3909 abitanti ed una superficie di 577 ha. L’uso del suolo risulta così distribuito:

• 56 ha (9,7% della superficie comunale) destinati all’attività di florovivaismo ed al frutteto compresi nell’ambito della Fondazione

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Minoprio • 182 ha (31,6 % della superficie comunale) boscati, appartenenti al sistema della Valle del Seveso • 152 ha (26,3% della superficie comunale) coltivati • 187 ha (32,4% della superficie comunale) urbanizzati o comunque non più utilizzabili per l’attività agricola Osservando le percentuali dell’uso del suolo all’interno del Comune si precisa che: • sono ancora libere aree per circa il 4% del territorio urbanizzato ed urbanizzabile • le aree boscate della Valle del Seveso sono localizzate per la quasi totalità nella parte orientale del territorio comunale (177 ha), mentre circa 7 ha si collocano a sud al confine con i comuni di Cadorago e Cermenate • le aree utilizzate a fini agricoli, ad esclusione dell’ambito della fondazione Minoprio, sono complessivamente 152 ha; 20 ha sono localizzati al confine con Cadorago e Cermenate costituendo, con le residue aree boscate, una sorta di fascia pre parco. Il tessuto insediativo, sviluppatosi lungo le principali direttrici viabilistiche, ha registrato nel corso degli anni un incremento di suolo urbanizzato cha ha, spesso, portato al congiungimento dell’edificato di Vertemate con Minoprio con i tessuti consolidati dei comuni contermini; la presenza del sistema collinare della valle del Seveso non ha tuttavia permesso la saldatura con i comuni di Cucciago e Cantù- Asnago situati nell’area di nord-ovest. Il sistema della viabilità è caratterizzato da direttrici che attraversano i centri edificati in direzione prevalentemente Nord-Sud, con ripercussioni sui centri abitati. La SS 35 (o statale dei Giovi), anziché costituire una sorta di connessione tra zone e funzioni diverse, rappresenta una vera e propria barriera fisica che divide il territorio comunale in due sistemi ben riconoscibili: • il sistema prevalentemente produttivo ad Ovest della statale • il sistema prevalentemente residenziale ad Est della statale

Nella zona ad ovest della statale si evidenziano, per la loro vastità, le aree urbanizzate industriali e commerciali della media e grande distribuzione di carattere sovralocale. Queste strutture assumono, all’interno del sistema economico, un carattere preponderate e testimoniano la funzione di centralità svolta dal Comune.

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Sul lato Est, invece, sono localizzati i nuclei di antica formazione, precedenti al 1888, i quali si sono espansi a tal punto che attualmente non è più possibile individuare una soluzione di continuità tra i due centri originari; sono inoltre presenti alcune attività industriali di piccole dimensioni che hanno caratterizzato la struttura produttiva sino agli anni ’70. L’espansione del settore produttivo ad ovest della SS 35 ha creato un’importante polo industriale, ma senza una specifica caratterizzazione per la riconoscibilità dei luoghi. La crescita delle attività commerciali, avvenuta parallelamente ed indipendentemente rispetto a quella dell’abitato, ha determinato un’assenza di continuità tra i due poli. Nell’area ad Est della statale le grandi attività commerciali sono praticamente inesistenti, ad eccezione di un ambito industriale di minor entità localizzato lungo la via Odescalchi e via Monte Rosa per una superficie di 58.1 m2. Quest’area ha una scarsa accessibilità, una bassa dotazione di servizi ed un carattere ormai prevalentemente residenziale. Il sistema insediativo moderno è caratterizzato dalla saldatura dei due centri storici in direzione nord-sud, senza però che essi abbiano perso la loro specificità originaria. Il Comune di Vertemate, localizzato ad una quota di circa 380 metri s.l.m., si contraddistingue per l’impianto urbano definito ma non denso, oggi quasi completamente ricostruito, su cui si affacciano, senza soluzione di continuità il Castello (oggi stravolto dagli interventi edilizi), la Chiesa di S. Giovanni, le case nobiliari, le grandi case rurali. L’Abbazia sorge nella zona orientale della comune, sul crinale affacciato sulla Valle del Seveso, lungo il percorso che collegava Vertemate con Cantù.

Il Comune di Minoprio, localizzato ai piedi della collina morenica, ha una struttura urbana più densa, costituita da edifici rurali e palazzotti a cui si aggiunge l’impianto di Villa Raimondi, meta di uno tra i più importanti assi viabilistici urbani di collegamento con la “Comasina” (l’attuale SS 35). Gli insediamenti rurali che ancora oggi identificano il territorio sono le cascine, tra le quali si ricordano la Cascina Pastura, la Cascina Bernardelli e la Cascina della Brughiera. Alcune di queste sono state inglobate dai recenti interventi di urbanizzazione, altre sostituite da edifici che non rispecchiano il carattere originale del paesaggio e del contesto.

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Altri insediamenti a carattere rurale sono i mulini lungo il corso del Seveso e il nucleo del quartiere Pioda, ormai completamente diroccato.

Vertemate con Minoprio possiede un insediamento abitativo sparso con pochissimi condomini e molte ville eleganti con giardini, piante ornamentali e parchi. La fitta parcellizzazione catastale delle proprietà lungo le strade consortili iniziata nel secondo dopoguerra ha dato luogo ad un impianto urbano privo di spazi di relazione, con lunghi tracciati che delimitano vasti isolati, organizzati al loro interno con stretti percorsi a fondo cieco ed accessi alle singole proprietà edificate in secondo o terzo ordine rispetto al fronte strada.

Tale situazione comporta sia potenziali problemi di sicurezza, sia una scarsa accessibilità alle funzioni urbane, determinata dalla presenza di lunghi percorsi. Si ritiene, dunque, necessario avviare una politica di riqualificazione dell’immagine urbana del comune attraverso la dotazione di servizi e spazi di relazione (parcheggi, percorsi pedonali); tali interventi permetteranno anche un rinnovamento dell’area destinata ad attività prevalentemente commerciali-industriali.

Ambiti di rilevanza paesistica

Il Comune di Vertemate con Minoprio si caratterizza per la presenza di numerosi ambiti a rilevanza paesistica- ambientale, rappresentati da aree boscate inserite nel contesto territoriale: il Parco del Lura da Saronno a , il Parco della Brughiera di Tradate ad ovest, il Parco delle Groane a Sud e il Parco sovracomunale della Brughiera Briantea, che si estende fino al limitrofo comune di Cermenate. Le peculiarità ambientali, naturalistiche e storiche del territorio comunale si stanno delineando con maggior precisione attraverso l’identificazione del Parco (proposta di Parco Locale di interesse Sovracomunale) del Rì (dall’omonimo affluente del Seveso) che raggrupperà le aree ad Est dell’abitato. L’obiettivo prioritario è, dunque, il riconoscimento dei valori sopra citati, sia ai fini della riqualificazione dei luoghi, sia per individuare la continuità delle relazioni morfologiche costituenti il sistema ambientale locale. La potenzialità del territorio di Vertemate con Minoprio risiede nella possibilità di offrire un sistema insediativo legato ad attività commerciali a carattere

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sovracomunale e contraddistinto dalla presenza di aree ad elevata quiete acustica e di notevole interesse paesaggistico.

La valle del Fiume Seveso, che si estende su una vasta area del territorio comunale, è l’ambito più rilevante dal punto di vista paesistico e naturalistico, con evidenti potenzialità per la creazione di greenway a carattere ecologico-ricreativo (ad esempio percorsi ciclo-pedonali attraverso la valle o lungo il corso del fiume) e culturale (per la presenza di monumenti come l’Abbazia cluniacense). L’Abbazia, una delle architetture storiche più importanti del comune, domina il crinale e la collina della Valle del Seveso ed è raggiungibile percorrendo una strada sterrata che la collega al centro urbano di Vertemate. Oltre all’Abbazia sono presenti sul territorio comunale altri ambiti di rilevanza storico-monumentale, come il Castello e Villa Raimondi a Minoprio (che verranno descritti in seguito), la Cascina Bernardelli, la stazione della Pioda. Rilevanti, dal punto di vista paesaggistico, sono anche i luoghi di particolare percezione visiva: ad Ovest, in corrispondenza della Piana Melli, verso il nucleo di Vertemate e la torre del Castello; lungo viale Raimondi verso l’omonima Villa; dalla Pioda verso il Castello; dall’Abbazia verso la valle del Seveso. Tra le attività di pregio localizzate sul territorio di Vertemate con Minoprio un ruolo preponderante è svolto dalle attività florovivaistiche e dal frutteto della Fondazione Minoprio, che si sviluppano ai piedi della fascia collinare affacciata sul Seveso.

L’importanza di parte di tali elementi sarà riconosciuta con la proposta di istituzione del Parco del Rì, che costituirà una parte del Parco della Brughiera Comasca e si congiungerà con il già costituito Parco sovracomunale della Brughiera Briantea. Il profilo collinare dello spartiacque del Seveso, che sarà compreso all’interno del costituendo Parco del Rì, rappresenta una delle più rilevanti potenzialità del territorio di Vertemate con Minoprio. La riconoscibilità di alcuni luoghi e percorsi rappresenta un altro elemento essenziale della tutela territoriale e ambientale; è questo il caso di 4 aree marginali che svolgono differenti compiti strategici, pur essendo apparentemente prive di valenza specifica: • la stretta fascia a Sud e a Ovest della zona produttiva, in continuità col Parco del Lura, che rafforza il corridoio ambientale individuato nel

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territorio di Cermenate • le aree libere comprese tra Minoprio e la Frazione Montesordo di Cermenate che assicura la continuità fisica e territoriale tra i due parchi • le aree libere appartenenti alla Cascina di Melli in continuità con l’enclave delle residue aree agricole di Bulgorello e Socco, che assicureranno un filtro al proposto tracciato della variante alla SP 31 • le aree parzialmente edificate situate a nord, al confine con Fino Mornasco, che assicureranno un filtro tra l’abitato e la variante alla SS 35, collegata alla SP 31.

Recentemente la Commissione Provinciale per la tutela delle bellezze naturali di Como ha proposto di inserire una vasta porzione del territorio comunale nelle aree soggette a vincolo ambientale ai sensi del D.Lgs. 42/04. In particolare la Commissione ha richiesto di sottoporre a vincolo: • l’area che costituirà il Parco del Ri, comprendente le aree ad est del territorio comunale • una superficie di 13 ha comprendente il parco, le serre e la scuola della Fondazione Minoprio

Le diverse componenti del sistema ambientale locale sono tra loro interconnesse da percorsi ciclo pedonali che collegano ambiti a differente valenza ed interesse (naturalistico, paesaggistico, ambientale.) e che si raccordano con la rete degli itinerari esistenti e previsti dai comuni contermini all’interno del Parco del Lura. Oltre ai percorsi storici già citati in precedenza bisogna sottolineare anche l’importanza del recupero delle stradelle campestri appartenenti alla rete storica di collegamento del territorio con i comuni contermini: i percorsi di interesse naturalistico tra i piccoli nuclei dei due centri storici e l’Abbazia, tra la Pioda, l’Abbazia e la Valle del Seveso, l’Asta del Rì tra Vertemate (lavatoio) e Minoprio (Fondazione), il percorso della Valle del Seveso ed il tracciato originale della valle dei Mulini, il percorso storico tra il nucleo di Minoprio e la Stazione di Asnago.

Geologia e Pedologia

Il territorio del comune di Vertemate con Minoprio appartiene, dal punto di vista geologico, all’anfiteatro morenico lariano, costituito da depositi accumulatisi sui lati ed attorno alle fronti dei ghiacciai e dinanzi al loro sbocco nella pianura padana.

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I suoli presenti differiscono tra loro per origine e caratteristiche intrinseche, ma sono accomunati da una tessitura medio-grossolana, da una elevata profondità e da un buon grado di drenaggio: • ambiti comunali meridionali, collinette moreniche ad ovest della Ss. dei Giovi, terreni alle pendici del Castello di Vertemate: si tratta di depositi Rissiani di origine glaciale e fluvio-glaciale. Costituiscono superfici pianeggianti corrispondenti a paleoalvei e rilievi isolati di cerchie moreniche a moderata pietrosità; • zona collinare con sviluppo nord-nord est: qui si trovano depositi morenici recenti (Wurmiani), costituiti da sedimenti glaciali e fluvioglaciali di natura eterogenea e a forte pietrosità: includono infatti massi erratici, blocchi, ciottoli, ghiaie, sabbia e limi. Sono caratterizzati da pendenza medio/elevata (15- 20%) e debole erosione; nelle parti più scoscese sono presenti terrazzamenti antropici ormai abbandonati • terreni compresi fra l’abitato e i rilievi collinari: sono superfici di raccordo tra i rilievi morenici e le piane fluvio-glaciali, generalmente con basse pendenze (5-10%) e moderata pietrosità. Sono costituiti da depositi colluviali di piede di versante e/o da materiali caratteristici degli ambienti deposizionali con cui fanno da transizione

• pendici collinari verso il Seveso: comprendono le scarpate di erosione del Seveso e le piccole valli dei corsi d’acqua minori. La zona è caratterizzata da pendenze elevate o estremamente elevate (30- 80%) e da un grado di erosione da moderato a forte. Sono visibili affioramenti del substrato conglomeratico (Conglomerato dell’Adda o Ceppo), mentre il materiale colluviale si deposita nelle zone a minore pendenza. A ridosso dell’alveo del fiume si riconoscono depositi fluvioglaciali Wurmiani ghiaiosi e sabbiosi, in un ambito terrazzato che sfuma nei depositi alluvionali antichi e recenti • piana del Seveso: è costituita da depositi alluvionali attuali e recenti, prevalentemente ghiaiosi- sabbiosi, debolmente limosi. Le alluvioni recenti costituiscono la piana di inondazione del fiume, mentre le alluvioni attuali, poste ad una minore altitudine, costituiscono il letto di piena ordinaria.

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Geomorfologia

La morfologia attuale della zona è in gran parte dovuta all’opera dei ghiacciai di epoca Rissiana e Wurmiana e, successivamente, all’azione delle acque incanalate e selvagge, oltre al contributo degli agenti atmosferici. Il territorio si presenta con lunghe fasce collinari boscate, interrotte da valli fluviali come quella del Seveso: questo perchè i corsi d’acqua hanno depositato, nel corso delle loro piene, materiali che hanno riempito le conche e dato così origine ad una morfologia pianeggiante nella quale rimangono isolate le colline moreniche.

Sul territorio comunale si possono distinguere cerchie moreniche, delimitate da brusche rotture di pendenza (orli di scarpata d’erosione glaciale): quella principale, di origine wurmiana, è sdoppiata in due tronconi che passano ad ovest della valle del Seveso rispettivamente da Cascina Cuntitt a Cassinè e da Cascina Pastura verso Fino Mornasco. La scarpata di degradazione sulla piana del Seveso è caratterizzata da brevi incisioni vallive di acque correnti superficiali, che presentano modesti fenomeni erosivi lineari o laterali e che sono condizionate dal regime pluviometrico locale. Comuni a tutte le incisioni vallive sono le conoidi di deiezioni, accumuli di materiale alluvionale che si depositano al piede della scarpata a causa di bruschi cambiamenti di pendenza del fondo; ad oggi però tali fenomenologie non sono attive e non costituiscono particolare rilevanza. Gli orli di scarpata torrentizia del Seveso e del Rì sono invece forme di erosione quiescente, ed allo stato attuale si presentano colonizzate da folta vegetazione boschiva in un assetto geologico considerato stabile.

Infine, in virtù dell’estrema vicinanza al territorio comunale, è opportuno segnalare la presenza di una attività estrattiva in esercizio nella valle del Seveso, tra Cucciago e Vertemate, e di una discarica di materiali inerti ormai inattiva sita nel comune di Cucciago.

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Clima

La temperatura media annuale dell’aria è di 12,3°C, con una escursione media riferita allo stesso periodo di circa 19-20°C: si è dunque in presenza di un regime climatico di transizione tra il tipo intermedio ed il tipo continentale. Nel corso dell’anno si registrano quattro mesi temperati (marzo, aprile, maggio e settembre), tre mesi caldi e umidi (giugno, luglio e agosto) e cinque mesi freddi e umidi (ottobre, novembre, dicembre, gennaio e febbraio).

La media annuale delle precipitazioni, registrata a Cantù, è di 1427 mm, con 100 giorni di piovosità l’anno ed una intensità media giornaliera di precipitazione nei giorni di pioggia di 14,3 mm. Il regime pluviometrico è di tipo sublitoraneo- alpino, con un massimo principale di precipitazioni in autunno ed uno secondario verso Giugno e con un minimo principale in inverno ed uno secondario in estate.

Alla luce del valore ottenuto per il pluviofattore di Lang (117), il clima della regione risulta piuttosto umido con un dilavamento del terreno poco pronunciato. L’indice della capacità erosiva del clima di Fournier restituisce un valore non elevato (20), mentre il drenaggio calcolato di Aubert & Henin è piuttosto basso (778), a testimonianza di una modesta possibilità di fenomeni franosi erosivi.

Idrogeologia

La circolazione idrica profonda è orientata verso sud-sud-est. Nel territorio comunale si individuano tre differenti litozone, a cui corrispondono altrettanti acquiferi: la prima è costituita da depositi relativamente recenti, la seconda da conglomerati più o meno fratturati riferibili alla formazione del Ceppo, la terza, più profonda, costituita da sabbie e ghiaie poggianti su un substrato argilloso, denominata “acquifero sotto il Ceppo”. La falda sfruttata dai pozzi comunali per l’emungimento è però un acquifero associato al paleoalveo del Seveso, caratterizzato da una profondità di circa 30-40 metri e da una elevata produttività (20 litri/secondo); a causa della mancanza di orizzonti impermeabili tale acquifero è però praticamente privo di protezioni.

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Oltre ai pozzi attivi per l’emungimento dell’acqua ad uso pubblico e ad altri pozzi per usi diversi (siti nell’ambito urbanizzato), sono anche presenti, alle estremità settentrionale e meridionale dell’abitato, due sorgenti idriche non sfruttate, con portata inferiore a 5 litri/secondo.

Per quanto concerne la vulnerabilità degli acquiferi agli inquinanti, sono state individuate tre classi che coincidono, arealmente, con altrettante classi di permeabilità: • in corrispondenza degli affioramenti del conglomerato del Ceppo, più o meno fratturato, si è registrata una vulnerabilità dell’acquifero elevata, a fronte di un’alta permeabilità • i depositi alluvionali attuali e recenti e i depositi fluvioglaciali wurmiani, caratterizzati da permeabilità medio-alta, presentano una vulnerabilità da media ad elevata a causa della presenza variabile di matrice nel terreno • gli altri depositi, con buona percentuale di matrice fine, sono caratterizzati da permeabilità bassa o ridotta e da vulnerabilità medio- bassa.

Idrografia

A livello locale assumono rilevanza specifica le incisioni dei corsi d’acqua del Torrente Seveso, Torrente Acquanegra e Torrente Valle del Rì o Valle di Minoprio, classificati tra le acque pubbliche ai sensi di legge. Il Seveso nasce nel territorio di San Fermo della Battaglia, a quota 490 m., si snoda nel territorio della e nel comune di Milano si immette nel ; nei pressi di Porta Nuova il Naviglio origina il Cavo Redefossi, il quale, seguendo la via Emilia, confluisce poi nel . Lo scenario di riqualificazione delineato nel Contratto del fiume Seveso, prevede il raggiungimento di un livello di qualità definito “sufficiente” entro il 2016 e l’integrazione con i differenti livelli di pianificazione sovracomunale (piano assetto idrogeologico, piano delle aree protette) La parte più settentrionale del corso è caratterizzata da pendenze piuttosto rilevanti e da un numero elevato di piccoli affluenti; il tratto centrale del torrente è più serpeggiante, con pendenze meno accentuate, mentre nel tratto finale il Seveso

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scorre con pendenze quasi nulle. Ha una lunghezza di 55 km e tra i vari immissari il più importante per portata d'acqua è il torrente Certosa, che incontra nel territorio comunale di . Il Seveso attraversa l’estremità orientale del territorio di Vertemate con Minoprio da nord a sud, ricevendo una serie di modesti tributari che incidono la scarpata della valle fluviale; come già ricordato essi hanno tutti carattere stagionale e rimangono asciutti per la maggior parte dell’anno, fatta eccezione per i periodi contrassegnati da intense precipitazioni. L’unico affluente caratterizzato da regime ideologico permanente è la Roggia Rì, dotata di reticolo idrografico organizzato in ordini gerarchici, e con apporti a volte tali da determinare l’insorgenza di fenomeni erosivi. La flora ripariale del Seveso, confinata in una stretta striscia parallela al fiume, è costituita da robinia, salici, ontani, carpini e biancospino. Tutto il versante occidentale della valle del Seveso è sottoposto a vincolo idrogeologico ex R.D. 3267/1923; sono state inoltre sancite fasce di rispetto dal torrente ai sensi della Legge 431/85, anche in virtù del fatto che le esondazioni costituiscono un fenomeno tutt'oggi attivo. Per i due pozzi di captazione d’acqua ad uso potabile sono state delimitate fasce di rispetto del raggio di 200 m. ai sensi del D.P.R. 236/88 e del D.Lgs. 152/1999, e le funzioni in esse comprese sono riconducibili ad industrie dismesse e ad attività che non comportano rischio per la falda. Ad est dell’ambito urbanizzato sono inoltre presenti due piccoli specchi lacustri, consistenti in zone depresse che sono state invase da acque provenienti da una falda sospesa su lenti impermeabili argillose. Infine, ai confini occidentali del paese, nell’adiacente comune di Cadorago, si estende il torrente Lura. L’esistente Parco della Valle del Lura comincia alle spalle della nuova zona industriale e commerciale di Vertemate, sita ad ovest oltre la Ss. 35 dei Giovi. Da una prima valutazione dello stato di rischio per i singoli comuni derivanti dagli studi preparatori per la definizione dei quadri di rischio, eseguiti nel 1999, l’attuale Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) classifica il Comune di Vertemate con Minoprio come a rischio idrogeologico medio, ed il comune rientra nella prima priorità d’intervento per quanto concerne il rischio di inondazione.

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Rete acquedottistica e fognaria

L’acquedotto comunale viene quasi interamente approvvigionato tramite i due pozzi scavati nei pressi della confluenza tra il Torrente Ri ed il Torrente Seveso, ed in casi di emergenza può venire utilizzato l’afflusso proveniente dal Consorzio Intercomunale. La rete fognaria convoglia i liquami all’ impianto di depurazione consortile situato nel Comune di . Per lo smaltimento delle acque bianche, si utilizzano diversi pozzi perdenti localizzati nelle zone pianeggianti del territorio comunale; nel caso di aree più vicine alla valle del Seveso è invece in funzione il recapito diretto in corso d’acqua superficiale.

Impatto acustico

La Legge 447/95 definisce l’inquinamento acustico come “l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime funzioni degli ambienti stessi”. La Classificazione del Territorio Comunale in Zone Acusticamente Omogenee, detto anche Azzonamento Acustico, consiste nell’assegnare ad ogni porzione omogenea di territorio una classe acustica tra quelle individuate dal legislatore; all’interno di ognuna delle classi sono inoltre previsti valori limite di emissioni ed immissioni sonore da rispettare.

In merito alla classificazione acustica del territorio comunale di Vertemate con Minoprio è opportuno sottolineare che:

• nella classe I sono comprese le aree boschive e/o prative o incolte del costituendo Parco del Rì ; anche l’istituto-casa di riposo per anziani gestito dalle Suore Canossiane ricade in questa stessa classe, mentre i singoli edifici destinati ad attrezzature sanitarie, scolastiche e le aree verdi di quartiere sono state classificate in base al relativo contesto di appartenenza

• in classe II sono comprese zone a destinazione prevalentemente residenziale,

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con bassa densità di popolazione: si tratta prevalentemente di territori agricoli e similari o indirettamente collegate agli usi agricoli del territorio, che interessano le estremità orientali dei due centri abitati, oltre che gli ambiti meridionali di Minoprio, a sud di Viale Raimondi, e i margini comunali verso la Valle del Seveso. In questa classe vengono inoltre classificate aree incluse nel tessuto edificato esistente, quali il Castello di Vertemate, l’ambito tra Via Pioda e Via Vigna e il centro sportivo di Via Volta; sono infine qui comprese le scuole elementari, medie e materne del paese che, allo stato attuale, non possonono essere inserite in classe I come da decreto, e delle quali è in programma una riqualificazione del punto di vista acustico

• in classe III vengono inquadrati i nuclei storici abitativi di Vertemate e di Minoprio, oltre alle aree produttive situate ad Ovest della ex SS 35, in prossimità delle SP 26 “per Bulgorello” e SP 31 “per ”, e ad altre aree agricole e similari della Valle del Seveso;

• la classe IV - aree di intensa attività umana - si ritrova unicamente nelle aree di carattere produttivo esistenti e di nuova espansione lungo la ex SS 35 e negli ambiti della Valle del Seveso, in particolare lungo il tracciato ferroviario F.S. Milano-Como;

• sul territorio comunale non vi sono aree appartenenti alla classe V ed alla classe VI.

Vegetazione

Vertemate con Minoprio si caratterizza per uno sviluppo parzialmente collinare, che raggiunge una altitudine massima di 350 m s.l.m in prossimità della località Cassinè. L’area è interessata da eventi del Quaternario ed è caratterizzata dalla presenza di depositi morenici recenti (Wurmiani) e intermedi (Rissiani) di origine glaciale o fluvio glaciale. I suoli possiedono una tessitura media o moderatamente grossolana, con drenaggio generalmente buono. Queste peculiarità rendono il terreno leggermente acido e idoneo alle attività agricole: in passato la campagna di Vertemate con Minoprio era ricoperta di gelsi e il grande successo nella coltivazione dei bachi da seta rese l’industria manifatturiera della seta famosa in

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tutta Europa. Attualmente invece l’attività agricola si è in parte trasformata in florovivaismo, come testimoniato dall’attività sull’area dalla Fondazione Minoprio. La scarsa fertilità dei terreni e la carenza d’acqua hanno consentito il mantenimento dei boschi della pianura Comasca, altrove già eliminato in passato per lasciare spazio alle attività agricole indispensabili al sostentamento della popolazione. Queste superfici forestali sono di grande importanza ecologica, poiché, scendendo dalle Alpi, rappresentano gli ultimi spazi ad elevata naturalità prima della grande pianura coltivata ed urbanizzata. Considerando la composizione litologica dei suoli, in assenza di interventi di controllo, è possibile l’insediamento di numerose specie arbustive ed arboree, fra le quali prevalgono, nei suoli a reazione acida, il pino silvestre, la betulla, farnia e rovere; mentre sui suoli a reazione neutra si trovano principalmente boschi di carpino bianco e farnia. Le aree sulle quali è possibile riconoscere queste formazioni potenziali nel territorio della Brianza sono solo relitti degradati di una vegetazione climatica preesistente. La vegetazione naturale è quasi completamente scomparsa da vaste aree e si è rifugiata in piccole oasi superstiti infiltrata da specie esotiche invadenti come la robinia, il ciliegio tardivo, l’ailanto e la quercia rossa. Attualmente le associazioni più frequente nelle aree boscate della provincia sono costituite da un mix di vegetazione potenziale e reale: si tratta di boschi di robinia con presenze di latifoglie di origine locale o esotica. Queste tipologie sono frequenti a ridosso dei rilievi collinari che si sviluppano parallelamente alla valle del Torrente Seveso, lungo la via Doria, tra via Bulgorello e via per Bregnano e vicino al lago Sud; la robinia tende a prevalere nelle zone in cui si rilevano pendenze più elevate, mentre in ambiti a minore acclività sono più frequenti le essenze tipiche della Brianza.

Nell’area attorno alla Fondazione Minoprio e nei dintorni dell’Abbazia di Vertemate sono frequenti altre due tipologie di bosco quali la felce e la vitalba, che costituiscono lo strato lianoso. Le felci come la comune felce maschio e la più rara Matteuccia struthiopteris, la pervinca, il sigillo di salomone, l’anemone bianca e il cerfoglio selvatico sono tipologie vegetative frequenti nello strato erbaceo. Boschi meno frequenti, dove compare con frequenza il castagno, si possono trovare attorno a via Gattorano e in località Ronchi, mentre è associato con querce e carpino bianco nei dintorni della località Cuntitt

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Di particolare rilievo è la presenza di querco carpineto presente solo ad Est della valletta a platani in vicinanza di Via Gattorano; in quest’area e attorno alle zone umide è molto frequente il pado sia in forma arbustiva sia in forma di piccolo alberetto, mentre è praticamente assente l’infestante ciliegio tardivo. Le zone umide sono localizzate variamente nel territorio comunale: • a sud dove è presente un piccolo stagno ricco di vegetazione idrofila: tifa, ninfea, brasca comune, giaggiolo acquatico • all’interno della tenuta della Fondazione Minoprio: due laghetti anch’essi ricchi di vegetazione idrofila • un’altra area è situata tra Cascina Pastura e via Gattonano, dove sono presenti diversi stagni, paludi e boschi con differenti associazioni vegetali. La ricca biodiversità che caratterizza la zona deve essere necessariamente valorizzata e tutelata • un’ultima zona umida è quella che si apre tra via Dell’Abbazia e via Giovanni XXIII. In queste aree si possono trovare prati perenni, pochi seminativi e un piccolo ruscelletto (Rì) in cui convergono altri piccoli rigagnoli. Per poter tutelare l’area sarebbe opportuno favorire il mantenimento dei prati stabili e limitare i seminativi, riducendo anche la presenza di essenze arboree e arbustive ornamentali.

La moltitudine di specie vegetali presenti sul territorio è costituita, spesso, da associazioni esotiche e/o non autoctone. Analizzando il tipo di terreno e la climatologia della zona si deduce che boschi di questa zona del comasco dovrebbero essere costituiti prevalentemente da querce (farnia e rovere) ed altre latifoglie mesofite, con l’ulteriore presenza di pino silvestre sui terreni più acidi.

Ai fini della tutela delle aree si ritiene che una corretta gestione dei boschi debba passare attraverso una valorizzazione delle specie autoctone che caratterizzano il territorio comasco. I problemi più rilevanti di questi boschi, oltre alla scarsa manutenzione e pulizia, sono legati alla presenza di specie arboree infestanti (robinia, ciliegio tardivo, quercia rossa) e all’errata introduzione di conifere esotiche come il Pinus Strobus e l’Abete Rosso.

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La maggiore complessità è legata, sicuramente, alla presenza della robinia: questa specie, oltre ad essere altamente infestante e a propagarsi velocemente a scapito di altre associazioni vegetali, è particolarmente gradita ai proprietari dei terreni e agli apicoltori che la utilizzano come legna da ardere. L’unico trattamento possibile per ridurne il numero di specie è l’invecchiamento: in questo modo l’elevato ombreggiamento delle chiome più alte impedisce ai nuovi semi di germinare; inoltre nelle piante più vecchie la capacità di propagarsi per seme è minore. Il processo graduale di invecchiamento, per essere efficace, deve essere accompagnato dall’introduzione, anch’essa graduale, di specie vegetali autoctone, tipiche dell’associazione del territorio, come farnie o carpini. Specie autoctone arbustive ed arboree non dovranno solamente sostituire la robinia ma dovranno gradualmente occupare anche quelle aree dove attualmente si trovano il pino strobo, la quercia rossa e l’abete rosso.

5.2 I Piani sovraordinati e i dati territoriali

Gli strumenti di pianificazione sovraordinata che sono stati presi in considerazione nella gestione territoriale del Comune di Vertemate con Minoprio sono i seguenti:

• P.T.P.R. della Regione Lombardia • P.T.C.P. della Provincia di Como • P.A.I. dell’Autorità di Bacino • Studi di settore su tematiche ambientali

Tra le banche dati interrogate attraverso il Sistema Informativo Territoriale messo a disposizione dalla Regione Lombardia per la raccolta dei dati conoscitivi si ricordano:

• CT10

• S.I.B.A.

• La cartografia GEOAMBIENTALE

• Il DUSAF

• Il MISURC

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Per la gestione dei dati demografici e socio-economici si è fatto riferimento:

• Ufficio Anagrafe

• I.S.T.A.T.

• UNIONCAMERE

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6- INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI POSSIBILI IMPATTI GENERATI DALLA VARIANTE AL PIANO DELLE REGOLE

I capitoli precedenti hanno analizzato i riferimenti legislativi metodologici, la variante introdotta al Piano delle Regole e le componenti ambientali del territorio comunale. Nel presente rapporto si sintetizzano le principali componenti ambientali analizzate (clima – idrologia - geologia – qualità dell’aria – impatto acustico – vegetazione e flora – vegetazione - paesaggio) e si definiscono i possibili impatti positivi o negativi indotti dalla variante proposta allo strumento urbanistico. In applicazione ai contenuti di cui all’Allegato 2 della Direttiva 2001/42/CE, vengono elencati i principali impatti che l’intervento previsto dalla variante al Piano delle Regole potrà indurre sulle principali componenti ambientali:

- Paesaggio – gli interventi proposti non prevedono incidenze dirette sulle matrici paesaggistiche e sugli elementi più significativi del paesaggio - Aria – gli impatti sulla componente aria possono riguardare le emissioni dovute a nuovi insediamenti - Geologia e pedologia – la variante prevede un modesto consumo di suolo - Clima – le modeste modifiche proposte non incidono sulle problematiche relative al clima - Idrografia ed idrogeologia – le varianti proposte non incidono nel sistema idrografico e d idrologico. - Rete acquedottistica e fognaria - dovrà essere valutato il possibile aumento del consumo idrico e delle depurazioni. - Impatto acustico – la modesta entità delle varianti collocate in ambito urbano non comporta problematiche in merito all’impatto acustico. - Vegetazione - gli interventi sono prevalentemente individuati all’interno del tessuto consolidato senza incidenza sulla vegetazione - Rifiuti – gli impatti sono generati da possibili nuovi insediamenti che aumentano la produzione di rifiuti

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6.1 Valutazione degli impatti possibili

In applicazione ai criteri di cui all’Allegato 2 della Direttiva 2001/42/CE, la valutazione degli impatti generati dagli interventi indicati nel Capitolo 4 – Le proposte di variante – riguardanti il Piano delle regole ed il Piano dei Servizi, può essere effettuata attraverso la definizione di una matrice di identificazione degli impatti ambientali possibili posti in relazione con la matrice di caratterizzazione degli impatti, identificando le caratteristiche relative ai seguenti aspetti:

Probabilità – durata - frequenza - reversibilità – caratteri cumulativi degli effetti

La tabella di identificazione degli impatti è la seguente:

Matrici ambientali

e

Variante Aria Clima Rifiuti Impatto acustico Geologia Paesaggio idrografia Rete servizi Vegetazion

Ambito di completamento C.a_ + 0 0 0 0 + 0 0 0

Ambito di completamento C.b_ + 0 0 0 0 0 0 0 -

Legenda: + = impatto positivo - = impatto negativo 0 = impatto nullo

6.2 Coerenza interna ed esterna della variante

Come è possibile rilevare nelle valutazioni esposte nel paragrafo precedente, la modifica proposta nella Variante non produce impatti significativi sul sistema delle Matrici Ambientali. Si procede comunque ad una sintetica analisi di coerenza interna ed esterna dell’ipotesi di variante formulata.

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Tab.6.2a- Analisi di coerenza esterna per la Variante al PGT Normativa cogente

Modifica al PGT 31/2014 L.R. 12 P.T.C.P. PTR e PTR PPRe L.R. D.lgs 42/2004 D.lgs 152/2006

Ambito di completamento C.a_ 0 1 2 2 2 0 Ambito di completamento C.b_ 0 1 2 2 0 0

Legenda: 0 = ininfluente 1 = media 2 = buona 3 = alta

Tab.6.2ba- Analisi di coerenza interna per la Variante al PGT

Obiettivi PGT vigente

il luogo il

Modifica al PGT del paesaggio. culturale e ambientale e culturale ziare e diversificare l’offerta dei l’offerta diversificare e ziare intersezioni con la SS dei Giovi dei la SS con intersezioni cale per migliorare la circolazione circolazione la migliorare cale per Minoprio con la localizzazione di la localizzazione con Minoprio consolidato sia storico, si di recente recente di si storico, sia consolidato con gli spazi e gli elementi di valore valore di gli elementi e gli spazi con lo funzioni di richiamo sovracomunale richiamo di funzioni Potenziare il ruolo di Vertemate con con di Vertemate ruolo il Potenziare Razionalizzare la rete di accessibilità accessibilità di la rete Razionalizzare Poten all’interno del tessuto urbanizzato e le le e urbanizzato tessuto del all’interno formazione e valorizzare le peculiarità peculiarità le valorizzare e formazione del tempo libero alla scala della regione regione della scala alla libero del tempo Migliorare la qualità del tessuto urbano urbano tessuto del la qualità Migliorare servizi locali della popolazione residente popolazione della locali servizi Fare di Vertemate con Minoprio Minoprio con Vertemate Fare di urbana integrando l’offerta commerciale commerciale l’offerta integrando urbana

Ambito di completamento C.a_ 1 1 2 2 3

Ambito di completamento C.b_ 1 1 1 0 0

Legenda: 0 = ininfluente 1 = media 2 = buona 3 = alta

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7- VALUTAZIONI IN MERITO AELLA SOSTENIBILITA’ INSEDIATIVA IN RELAZIONE AL CONSUMO DEL SUOLO PREVISTA DAL PTCP

La variante consiste nella riproposizione di un Programma Integrato di Intervento scaduto e riguarda in parte ambiti costruiti nei quali sono previsti interventi generati dalle volumetrie esistenti. Gli ambiti di intervento denominati nel PGT approvato con delibera del Consiglio comunale n.1 del 15 gennaio 2009 sono già stati considerati al fine del dimensionamento del PGT e pertanto la riproposizione delle previsioni, peraltro inserite in ambiti già urbanizzati, non comporta un incremento delle previsioni insediative e non comporta consumo di suolo.

8- CONCLUSIONI

Le procedure per la definizione della assoggettabilità a VAS della variante al Piano di Governo del Territorio del Comune di Vertemate con Minoprio, sono stabilite nelle d.g.r. 27 dicembre 2007 n°8/6420 d.g.r. 18 aprile 2008 n°8/7110 e d.g.r. 25 luglio 2012 n° IX/3836.

L’ambito di applicazione della Vas alle varianti è stabilito al punto 2 della citata circolare, secondo cui le varianti al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole, ai sensi dell’articolo 4, comma 2 bis della l.r. 12/2005, sono soggette a verifica di assoggettabilità a VAS, fatte salve le fattispecie previste per l’applicazione della VAS di cui all’articolo 6, commi 2 e 6 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), tranne quelle per le quali sussiste la contemporanea presenza dei requisiti seguenti: a) Non costituiscono quadro di riferimento per l’autorizzazione dei progetti elencati negli allegati I e II della direttiva 86/337/CEE e successive modifiche. b) Non producono effetti sui siti di cui alla direttiva 92/43/CEE. c) Determinano l’uso di piccole aree a livello locale e/o comportano modifiche minori. Per queste varianti minori si procede a verifica di assoggettabilità alla VAS.

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Il rapporto preliminare ha quindi verificato il rapporto tra le varianti proposte e i criteri sopraesposti, con lo scopo di valutare l’incidenza delle varianti proposte rispetto alle matrici ambientali. In merito alle modifiche proposte, il rapporto preliminare descrive dettagliatamente i contenuti urbanistici, paesaggistici ed ambientali, considerando lo stato delle matrici stesse riportato nel rapporto ambientale allegato al PGT vigente e considerando gli elementi descrittivi della situazione geografica ed ambientale riportati nel presente rapporto preliminare. Dalle analisi effettuate è possibile rilevare la marginalità delle varianti proposte rispetto all’impianto del PGT vigente, e quindi la non incidenza sulle matrici ambientali, tenuto conto anche che la possibilità di intervento prevista nella scheda Ca, consente di migliorare il rapporto tra lo stato dei luoghi e l’ambiente, e di procedere al recupero di un’area di degrado. Pertanto è possibile concludere che la proposta di variante al Piano di Governo del Territorio, per le sue caratteristiche intrinseche e per le analisi effettuate non produce effetti sulle matrici ambientale e non necessita di Valutazione Ambientale Strategica.

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