Cento Anni Di Libri: La Biblioteca Di Bellisario Bulgarini E Della Sua Famiglia, Circa 1560-1660 Toscana Biblioteche E Archivi – Strumenti
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Cento anni di libri: la biblioteca di Bellisario Bulgarini e della sua famiglia, circa 1560-1660 Toscana Biblioteche e Archivi – Strumenti Oltre ad una tiratura limitata a stampa, le pubblicazioni di questa collana sono realizzate in versione digitale, scaricabili gratuitamente dal sito web della Regione Toscana (www.regione.toscana.it) e della Pacini Editore (www.pacinieditore.it). Gli e-book sono realizzati in formato ePub, al fine di garantire una lettura ottimale del documento, qualunque sia il lettore e il sistema operativo utilizzato. I. Carteggio universale di Cosimo I de Medici /XVI Archivio di Stato di Firenze Inventario XVI (1571-1574) Mediceo del Principato Filze 569-599 a cura di Susanna Gori II. Catalogo della biblioteca privata di padre Ernesto Balducci a cura di Elisabetta Viti, Direzione scientica di Mauro Guerrini III. Carteggio universale di Cosimo I de Medici /III Archivio di Stato di Firenze Inventario III (1544-1549) Mediceo del Principato Filze 373-391A a cura di Anna Bellinazzi, Claudio Lamioni, Marcella Morviducci I V. Carteggio universale di Cosimo I de Medici /XI Archivio di Stato di Firenze Inventario XI (1560-1564) Mediceo del Principato Filze 489-499A a cura di Marcella Morviducci V. Carteggio universale di Cosimo I de Medici /XII Archivio di Stato di Firenze Inventario XII (1562-1565) Mediceo del Principato Filze 500-514 a cura di Silvia Floria VI. Cento anni di libri: la biblioteca di Bellisario Bulgarini e della sua famiglia, circa 1560-1660 Daniele Danesi Toscana Biblioteche e Archivi I. Gli archivi degli editori toscani. Materiali dal censimento regionale a cura di Luca Brogioni e Aldo Cecconi II. Gli incunaboli della Biblioteca Provinciale dei Frati Minori di Firenze a cura di Chiara Razzolini, Elisa di Renzo, Irene Zanella Cento anni di libri: la biblioteca di Bellisario Bulgarini e della sua famiglia, circa 1560-1660 Daniele Danesi Pacini Editore Finito di stampare nel mese di Febbraio 2014 presso le Industrie Grafiche della Pacini Editore S.p.A. Via A. Gherardesca • 56121 Ospedaletto • Pisa Telefono 050 313011 • Telefax 050 3130300 www.pacinieditore.it Sommario Regione Toscana – Direzione regionale Presidenza Coordinamento editoriale Settore Comunicazione istituzionale e pubblicitaria. Eventi e tutela del marchio Supervisione e coordinamento generale Settore Biblioteche, archivi, istituzioni culturali Paola Ricciardi Franco Castellani In copertina Bonifacio Vannozzi, Delle lettere miscellanee, volume primo, Venezia, Giovanni Battista Ciotti, 1606 (n. 1193 del catalogo) © Copyright 2014 Pacini Editore e Regione Toscana ISBN 978-88-6315-682-9 Realizzazione editoriale e progetto grafico Via A. Gherardesca 56121 Ospedaletto-Pisa www.pacinieditore.it [email protected] Sales Manager Lisa Lorusso Responsabile di redazione Francesca Petrucci Fotolito e Stampa Industrie Grafiche Pacini L’editore resta a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare e per le eventuali omissioni. Copia fuori commercio - Vietata la vendita Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122, e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org Sommario 7 CENTO ANNI DI LIBRI 44 Ringraziamenti 44 Fonti principali 45 Indice dell’introduzione 49 CATALOGO 289 APPENDICI 291 Appendice 1. Opere con note marginali 296 Appendice 2. Opere monograche di Bellisario Bulgarini 301 Appendice 3. Confronto tra data di acquisto e data di edizione 303 INDICI 305 Edizioni in ordine cronologico 337 Edizioni per luogo di stampa 367 Provenienze precedenti e successive a Bellisario Bulgarini 373 Indice delle localizzazioni e degli inventari 375 Indice degli autori Cento anni di libri “Se havessi hora tanti denari quanti ne ho spesi ne libri, che mi trovo, se non sarei ricco ricco, almeno potrei essere chiamato benestante”. Roberto Titi a Bellisario Bulgarini1 Una premessa quasi metodologica Negli ultimi anni il lavoro sulle biblioteche private, antiche e moderne, sia di ricostruzione come di analisi storica, è stata una delle attività di ricerca che ha conosciuto una crescita esponenziale, una piccola, fiorente, “industria accademica”2. Ne sono prova i numerosi volumi, spesso di dimensioni ragguardevoli, dedicati alla ricostruzione 7 di collezioni disperse, di solito appartenute a personaggi importanti dal punto di vista intellettuale e sociale3. Il fenomeno non è nuovo: l’interesse per il censimento delle biblioteche private esistenti e la ricostruzione di quelle scomparse ha avuto i suoi inizi più di un secolo fa4. Si tratta di un fenomeno non limitato all’Italia, e anche se qui ha avuto una fioritura molto più estesa, è molto vivo anche nel mondo anglosassone5, dove però tende a 1 Lettera del 4 aprile 1592, Biblioteca comunale degli Intronati, Siena (d’ora in avanti BCI) C.II.25 c. 128r-v. Lo spunto per questa affermazione a seguito di una richiesta del Titi al Bulgarini di fornirgli un elenco di libri di imprese che vorrebbe comprare perché niente sa sull’argomento e perché questa spesa la può fare senza rischiare di fallire. 2 La testimonianza più immediata e corposa di questo fenomeno sono gli atti di due convegni internazionali tenuti in Italia negli ultimi anni: Biblioteche private in età moderna e contemporanea, atti del convegno internazionale, Udine, 18-20 ottobre 2004, a cura di Angela Nuovo, Milano, Sylvestre Bonnard, 2005; e Le biblioteche private come paradigma bibliografico, atti del convegno internazionale, Roma, Tempio di Adriano, 10-12 ottobre 2007, a cura di Fiammetta Sabba, Roma, Bulzoni, 2008. 3 I più cospicui sono stati gli studi di Alfredo Serrai, e della sua scuola, che ha perseguito questo tipo di lavoro con costanza e con una impostazione omogenea: La biblioteca di Lucas Holstenius. Udine, Forum, 2000; Bernardino Baldi: la vita, le opere, la bibliote- ca, Milano, Sylvestre Bonnard, 2002; La biblioteca di Aldo Manuzio il Giovane, Milano, Sylvestre Bonnard, [2007]; La ricostruzio- ne della Biblioteca Durantina, Urbino, Quattro venti, 2009. In realtà, anche limitandosi agli ultimi anni, i contributi potrebbero riempire una bibliografia: basta ricordare, tra i più importanti, i lavori di Angela Nuovo sulla biblioteca di Gian Vincenzo Pinelli, o di Massimo Danzi su Bembo che presentano approcci e finalità diversi dalle opere ricordate sopra. 4 Basti pensare al tentativo fallito della Società bibliografica italiana di censire le biblioteche private esistenti all’inizio del secolo: Giuseppe Fumagalli e Achille Bertarelli, Guida delle biblioteche e delle raccolte bibliografiche private italiane, Milano, Tipografia di Umberto Allegret- ti, 1903. È chiaro che questo lavoro aveva uno scopo completamente diverso, più di natura bibliofilica, rispetto alla tendenza recente. 5 Un lavoro a suo modo monumentale e, almeno per alcuni aspetti, simile alle ricostruzioni in voga da noi sono i quattro volumi di Dirk F. Passmann e Heinz J. Vienken, e library and reading of Jonathan Swift: a bio-bibliographical handbook, Frankfurt, Peter Lang publishing, 2004, dove, giustamente secondo me, viene messo l’accento non solo sulla biblioteca, ma anche sulle letture, cioè sull’uso dei libri. Al contrario, il caso della ricostruzione di una biblioteca e della sua dispersione basate sugli aspetti materiali, in questo caso le legature, anche se non recente: Anthony Hobson, Apollo and Pegasus. An enquiry into the formation and dispersal of a Renaissance library, Amsterdam, Gérard van Heusden, 1975. Cento anni di libri un approccio più articolato, modulato anche con una attenzione tradizionalmente più radicata per gli studi di provenienza6. Molte delle opere di questo tipo sono costituite da edizioni critiche di inventari delle collezioni studiate, edizioni critiche nel senso che viene trascritto fedelmente l’inventario e, di solito in note a pie’ di pagina, si interpreta ogni singola voce, cercando, con risultati alterni, di individuare l’edizione che è descritta nella voce inventariale esaminata. La procedura presenta alcune difficoltà: cataloghi e inventari antichi sono normalmente molto stringati: in alcuni casi danno solo autore e titolo abbreviato; non sempre il formato; luogo e data di stam- pa, anche questi abbreviati e comunque non sempre presenti. La disponibilità di grandi cataloghi in linea e di altri strumenti di grande potenza informativa, facilitano questo tipo di lavoro e lo rendono anche molto stimolante, ma non eliminano alcune difficoltà intrinseche nell’approccio, soprattutto la creazione di fantasmi bibliografici dovuta alla necessità di impiegare anche una notevole dose di fantasia nella interpretazione di descrizioni carenti. Inoltre l’inventario e il catalogo, sono sempre fotografie più o meno fedeli di una fase o di un momento della vita di una biblioteca privata, mentre tutti sappiamo che sono proprio le collezioni private ad avere una vita molto dinamica e spesso drammatica. Non solo: gli inventari quasi mai elencano i documenti ritenuti, in quel dato mo- mento, di minore interesse, come fogli volanti, testi di rappresentazioni drammatiche, pubblicazioni d’occasione, libretti di devozione, stampe popolari e altri materiali considerati, a torto o a ragione,