Val Di Vara Giardino Pieno Di Delizie 1 Val Di Vara, Giardino Pieno Di Delizie Itinerari Di Turismo Culturale E Religioso
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Val di Vara Giardino pieno di delizie 1 Val di Vara, giardino pieno di delizie Itinerari di turismo culturale e religioso La Val di Vara è come un hortus conclu- per la presenza di una molteplicità di borghi Al centro della vallata, da cui è possibile che collega l’appartamento vescovile con sus, un giardino verde pieno di delizie, alle che hanno mantenuto inalterate le caratte- raggiungere ogni località lasciandosi gui- la Curia. Oggi il palazzo è sede del Museo spalle del Golfo dei Poeti, racchiuso tra i ristiche originarie, per l’attenzione verso dare dai propri desideri e dai propri inte- diocesano: l’itinerario espositivo presenta monti dell’Appennino ligure e i crinali ter- la salvaguardia ambientale e per l’utilizzo ressi, si trova Brugnato, Bandiera Aran- paramenti sacri, oggetti d’argento per la razzati che si affacciano sulle Cinque Terre di forme di energia rinnovabile, in modo cione per la qualità turistica-ambientale, liturgia, sculture, importanti opere pittori- e la Riviera spezzina. La ricchezza d’acqua, particolare solare ed eolica. Per tutti que- dalla struttura urbanistica fortifi cata che come un affresco del 1600 che proba- garantita dal Vara e dai numerosi torrenti, sti motivi, la valle rappresenta un punto di di forma circolare, costruita intorno al bilmente raffi gura la Samaritana al pozzo, ha permesso lo sviluppo di un ambiente forza per l’eco-sistema del territorio e uno Palazzo vescovile. Questo edifi cio, di un affresco, proveniente dal Santuario naturale variegato dove macchia mediter- straordinario insieme di risorse capaci di cui si hanno notizie a partire dal 1277, della Madonna dell’Olivo a pochi chilome- ranea, boschi di latifoglie, castagneti, fag- arricchire e diversifi care l’offerta turistica è frutto di una serie di interventi, il più tri da Brugnato, raffi gurante la Madonna gete, pinete e vaste aree a pascolo caratte- locale grazie alla presenza di musei, chiese, incisivo voluto da Giovan Battista Paggi, con il Bambino e i SS. Pietro e Lorenzo, rizzano un paesaggio di notevole bellezza santuari, castelli, una rete sentieristica ben vescovo nella seconda metà del XVII sec., attribuito al cosiddetto Maestro delle Cin- che si è conservato grazie al sapiente lavoro segnalata, centri sportivi, sedi congressuali, che portò alla rea lizzazione delle volte al que Terre, attivo nel XVI sec., e una tela, in degli abitanti che nel tempo hanno mante- una ricettività diffusa e un’enogastrono- piano terra, dello scalone e del loggiato origine conservata nel vicino Oratorio di nuto il giusto equilibrio tra antropizzazione mia di eccellenza che si sposa magnifi ca- e sistema naturale. Qui il rispetto delle bio- mente con i prodotti locali. Così, ciascuno diversità e delle tipicità locali, urbanistiche dei quindici Comuni può essere considerato e insediative è un valore consolidato; anche uno scrigno ricco di tesori da scoprire senza per questo la vallata ha recentemente fretta, attraverso molteplici e personali conseguito un ulteriore e prestigioso rico- itinerari di visita. La posizione geografi ca, noscimento con l’attestazione di Distretto inserita tra mare e monti, permette una plu- Amministrativo Ambientale che rappre- ralità di vie di accesso: ognuna rappresenta senta il primo caso europeo per la vastità un viaggio a sé, con panorami sorprendenti, del territorio certifi cato e il numero di Enti scenari indimenticabili sul fi ume, sulle col- coinvolti (oltre il 60% del territorio provin- line punteggiate di borghi, sulle distese ciale). Del resto, la Val di Vara è nota per le di alberi che cambiano colore in base alle attività produttive agro-alimentari in linea stagioni, sino a raggiungere con la vista la con i parametri dell’agricoltura biologica, costa che si traguarda all’orizzonte. Casoni (Rocchetta di Vara) Veduta aerea, Brugnato 2 3 Da Brugnato si può raggiungere facil- castello e la chiesa di San Giovanni, v oluta mente Rocchetta di Vara, antico insedia- da Torquato Malaspina. Tra le altre frazioni mento pre-romano lung o la strada per il si segnala Beverone, anticamente munito passo dei Casoni e Mulazzo, importante di un castello oggi trasformato nella chiesa via di collegamento tra la Liguria e la Luni- di San Giovanni Battista; Garbugliaga con giana. Il borgo, raccolto intorno alla chiesa i suoi caratteristici vicoli voltati che si sno- parrocchiale di Santa Giustina (XVII sec.), dano come gallerie lungo il borgo; Veppo, costruita sull’antichissima cappella di con l’ottocentesco palazzo Zucchini in San Pantaleone, è un mirabile esempio località Piazza e, infi ne, Stadomelli, con il di architettura rurale tipico della vallata. ponte sospeso sul Vara e i resti di una for- A poca distanza si trova Suvero, con il tifi cazione sul Monte Calvario. Ponte medievale, Brugnato Casoni (Rocchetta di Vara) Interno cattedrale, Brugnato Lactatio di San Bernardo, Museo diocesano, Brugnato San Bernardo, che rappresenta la Lactatio una fascia decorativa con motivi vegetali di San Bernardo, attribuita a Gian Lorenzo e rosette, riconoscibile dagli attributi che Bertolotto, (seconda metà del XVII sec.). lo identifi cano: il tradizionale mantello, Accanto al museo si trova la Cattedrale, il bastone da eremita e il tintinnabulum. un edifi cio del XII sec. costruito su strut- All’inizio del borgo, si trova l’oratorio di San ture preesistenti, la più antica di età lon- Bernardo nato come luogo di preghiera gobarda (VI sec. d.C.). La chiesa a doppia per i viandanti che trovavano ospitalità navata presenta, sulla terza colonna, un nel vicino ospizio per i pellegrini, dedicato affresco, risalente al XV sec. che raffi - a Sant’Antonio, anticamente collocato gura Sant’Antonio Abate inquadrato da all’ultimo piano della casa adiacente. Garbugliaga (Rocchetta di Vara) Stadomelli (Rocchetta di Vara) 4 5 Proseguendo si raggiunge Zignago che ci vuole conoscere la storia locale, si consiglia introduce tra le montagne: i diversi nuclei la visita alla Mostra Storico-archeologica abitativi che formano il Comune, infatti, permanente a Pieve di Zignago che rac- sono dislocati a ridosso di monti che supe- coglie le testimonianze dell’Età del bronzo rano i 1000 metri s.l.m. come il Monte provenienti dagli insediamenti del terri- Dragnone su cui è edifi cato il Santuario torio, noti con il toponimo di “Castellari”, della Madonna del Dragnone, o il Valico del posti in posizioni arroccate e di diffi cile Rastrello. Il territorio anticamente era con- accesso, e dai siti di Età medievale; tra que- teso tra Longobardi e Bizantini; in seguito sti il villaggio fortifi cato sul Monte Zignago, diventa feudo dei Signori di Vezzano, con la torre di avvistamento, i fossati difen- quindi, proprietà della famiglia Fieschi di sivi e nove strutture abitative, distrutto da Lavagna e poi della famiglia dei Malaspina, un incendio alla fi ne del 1200 che ne causa signori della Lunigiana. Nel 1273 diventa l’abbandono. A fi ni didattici, nel museo dominio della Repubblica di Genova, tanto viene ricostruita una capanna bruciata che, a metà del XVI sec., assume il ruolo con le attestazioni della vita quotidiana Suvero (Rocchetta di Vara) di podesteria governata da un magistrato improvvisamente interrotta: due boccali, nominato appositamente. In seguito, una lama di coltello, un frammento di cuc- come tutta la vallata, subisce l’invasione chiaio, un manico di secchio, una pentola, austriaca nel 1747 e quella francese di una grattugia, alcune chiavi e una serratura Napoleone Bonaparte nel 1797. Per chi per la messa in sicurezza dei beni familiari. Veppo (Rocchetta di Vara) Chiesa di San Giovanni, Suvero (Rocchetta di Vara) Chiesa di San Giovanni Battista, Beverone (Rocchetta di Vara) Zignago 6 7 La strada, immersa nel verde, tra campi col- via panoramica della Foce che domina il tivati e corsi d’acqua, conduce a Pignone, Golfo. Ogni borgo è un esempio di archi- sorto su un antico pagus di età romana, tettura rurale di pregio, con le case torri, i alla confl uenza di due importanti vie di tetti ricoperti di ardesia, i vicoli voltati, la comunicazione che conducevano l’una a presenza di antichi castelli ormai inseriti o Segesta, l’odierna Sestri Levante, l’altra trasformati nel tessuto urbanistico, i por- a Velleia, antico centro dell’Appennino tali decorati e le Maestà a protezione degli piacentino. Il borgo è formato da vicoli incroci. Il territorio è contrassegnato da che dalla chiesa di Santa Maria Assunta una diffusa devozione popolare, evidente convergono sull’ampia piazza Guglielmo nella presenza di chiese all’interno dei Marconi, dove si trova la loggia seicente- paesi, in posizione strategica lungo le vie sca. Fuori dal borgo si nota un bel ponte di transito o completamente isolate sui cri- cinquecentesco su basamento medioe- nali dei monti. A questo proposito, è par- vale. Proseguendo, la strada conduce a ticolarmente interessante la produzione di Riccò del Golfo, un comune formato da ardesie dipinte del XVI-XVIII sec. presenti molte frazioni, a poca distanza dalla Spe- in molte chiese come manifestazione arti- zia, facilmente raggiungibile attraverso la stica popolare. Vezzanelli (Zignago) Riscendendo a valle, la visita prosegue sino a Borghetto Vara. Il borgo, fondato nel 1274, ha svolto storicamente un importante ruolo come snodo stradale, centro commerciale e luogo di transito di pellegrini, come dimostra la presenza di due importanti centri religiosi: il Santua- rio di Nostra Signora dell’Accola e il San- tuario di Nostra Signora di Roverano. Il primo, già esistente nell’881, citato in un Loggia seicentesca, Pignone decreto dell’imperatore Carlo III il Grosso, ha una struttura frutto di interventi che risalgono al 1482; al suo interno, conserva un altare della fi ne del Quattrocento e due cicli di affreschi raffi guranti la Madonna col Bambino e i SS. Giovanni Battista, Antonio abate e Sebastiano e la Madonna Addolorata con i Santi databili alla fi ne del XVII sec. e l’inizio del XVIII sec.