Comune Di Candelo (BI) Archivio Storico Inventario
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Comune di Candelo (BI) Archivio storico Inventario Intervento realizzato con il contributo della Regione Piemonte 1 Note archivistiche I documenti dell'archivio storico di Candelo coprono un arco cronologico che va dall’inizio del XIV secolo al 1955 circa. Il presente intervento si configura come una revisione e relativa informatizzazione della schedatura precedente, risalente all’inizio degli anni ’90 del ‘900. La situazione preesistente L’archivio storico era stato schedato ed ordinato suddividendolo in due sezioni, la prima dal XIV al 1897 (denominata Archivio Storico I) e la seconda dal 1897 al 1955 circa (denominata Archivio Storico II). L’inventario della parte più antica dell’archivio, oggetto a di una mostra nel 1993, è stato pubblicato nel volume M. Cassetti, T. Gamaccio, G. Tomelleri, Memorie storiche della Comunità di Candelo (secoli XIV-XIX), Candelo 1993. L’Archivio Storico I è stato schedato per unità archivistiche – 1626 in tutto - senza l’individuazione di serie, ma si riscontra una ulteriore suddivisione in tre nuclei di documenti: il primo dalle origini all’età napoleonica, il secondo per l’età napoleonica, il terzo dall’età napoleonica al 1897, anno di entrata in vigore del titolario Astengo. I primi documenti rappresentano gli atti fondanti della comunità di Candelo - concessione di privilegi, infeudazioni, consegnamenti – cui seguono catasto, ordinati, liti, causati, conti e allegati ai conti e poi gli altri documenti, infine i disegni. Questa struttura è stata applicata a tutti e tre i periodi, senza indicare tuttavia una cesura evidente tra l’uno e l’altro; all’interno di ciascun nucleo si riscontra un ulteriore ordinamento cronologico. Si segnala che fanno parte dell’archivio storico comunale anche i registri di nascita, morte e matrimonio delle parrocchie di San Lorenzo e San Pietro tra il 1838 e il 1865. L’Archivio Storico II, che comincia dal 1897, anno di entrata in vigore del titolario Astengo, è stato trattato come un archivio chiuso, con una numerazione consequenziale da 1 a 350 che non lascia le categorie aperte per il versamento dell’archivio di deposito. La struttura considera solo parzialmente la suddivisione in categorie; il riordino infatti prevede innanzitutto le delibere, poi bilanci, conti e relativi allegati, i protocolli della corrispondenza. Esaurite queste serie documentarie le carte sono suddivise in categorie, senza tuttavia l’utilizzo di classi e sottoclassi. Criteri archivistici adottati nel presente intervento Il nuovo inventario dell’Archivio Storico I è stato organizzato per serie al fine di permettere un più facile reperimento dei documenti al ricercatore; l’ordinamento per serie è esclusivamente virtuale poiché le unità archivistiche hanno mantenuto la stessa collocazione fisica e la stessa segnatura precedenti. Questa soluzione è stata adottata per non intervenire sul precedente riordino, ormai storicizzato, ma dare allo stesso tempo all’archivio una struttura che rispecchiasse gli ambiti di attività del soggetto produttore. All'interno dell'archivio comunale sono custoditi anche i registri di stato civile delle parrocchie di San Pietro e San Lorenzo; non stati estrapolati in quanto ritenuti ormai storicizzati all’interno dell’archivio comunale. 2 L’Archivio Storico II è stato lasciato completamente nella situazione preesistente; un intervento di riordino che avesse previsto categorie aperte, lo avrebbe stravolto completamente. Alla suddivisione in categorie, ove possibile, sono state aggiunte suddivisioni in classi. I registri anagrafici sono conservati presso l’Ufficio Anagrafe del Comune. Note di consultazione dell’inventario L’inventario riporta il titolo attribuito all’unità archivistica, la descrizione del contenuto, la datazione, e nelle ultime due colonne la segnatura definitiva e il numero del contenitore fisico. Al termine dell’inventario si trovano gli indici dei nomi, dei luoghi e degli argomenti. 3 fondo Archivio storico Comune di Candelo (Archivio Storico I - fino al 1897) serie Amministrazione sottoserie Privilegi, infeudazioni, consegnamenti Concessione di Concessione da parte del duca Ludovico 24 gennaio AS I - 1.3 1 privilegi di Savoia alla Comunità di Candelo degli 1450 Torino stessi privilegi, franchigie e statuti di Santhià (1450) Statuti Copia degli statuti della Comunità di 1363 - 22 AS I - 1.4 1 Candelo rimessi al procuratore della giugno 1822 Comunità, Bartolomeo Bays, da Giovanni Candelo Donna di Quinto, vicario e luogotenente di Guglielmo de Balina, capitano di Santhià; copia eseguita nel 1583 dal notaio Giovanni Francesco Caravino di Candelo con documenti in copia dal 1363. Contiene documenti fino al 1822 Transazione per Transazione fra la comunità di Candelo e i 18 febbraio AS I - 1.5 1 l'applicazione dei feudatari Fontana circa l'osservanza degli 1450 Candelo bandi statuti di Santhià, l'applicazione dei bandi e le procedure nelle cause civili e criminali (1451) Supplica per la Supplica della comunità di Candelo per 06 marzo AS I - 1.6 1 concessione del ottenere la concessione di tenere il 1459 Torino mercato mercato ogni sabato e lettera di Ludovico di Savoia al capitano di Santhià per la raccolta di informazioni in proposito (1459) Consegnamento dei Alla presenza del notaio Filippo de Riciis 09 agosto AS I - 1.7 1 beni di Benna da di Salasco, commissario per le 1473 Santhià parte degli Avogadro ricognizioni feudali per conto della duchessa Jolanda di Savoia, tutrice di Filiberto, gli Avogadro di Benna consegnano terre, edifici e abitazioni fortificate in Benna e un mulino con due ruote da grano e una da pesta con annessi edifici e roggia nel territorio di Candelo, nel luogo detto "l'isola del Cervo"; beni feudali ottenuti con investitura dal duca Ludovico di Savoia il 10 settembre 1455. Fa la consegna Agostino Avogadro di Benna, figlio di Bartolomeo, in qualità di procuratore di: Giovanni, Giacomo, Guglielmo figli di Guglielmo, Matteo e Bertolino figli di Ludovico, Pietro e Simone figli Agostino, Antonio, Giovanni, Alessio e Gaspare figli di Stefano, e Domenico e Giovanni fratelli dello stesso Agostino 4 (1473). Contiene una copia del 1798 e una del 1836 Concessione di La credenza di Biella concede a 09 febbraio AS I - 1.8 1 Biella a Sebastiano Sebastiano Ferrero, signore di Candelo e 1496 - 11 Ferrero Gaglianico, di aumentare la portata della maggio 1496 roggia del Piano di Biella per condurla a Biella Gaglianico con allegata testimonianza del livellatore delle acque Giovanni Spalla di Tronzano sulla portata della roggia (1496). Notaio Agostino de Ferrariis Concessione per la Filiberto di Savoia concede agli Avogadro 28 agosto AS I - 1.9 1 vendita del mulino di Benna di vendere il mulino nel territorio 1497 Torino degli Avogadro di di Candelo con tutte le sue pertinenze; la Benna concessione contiene copia della supplica degli Avogadro (1497). Notaio Pietro Durando di Candelo. Copia del sec. XVIII fatta dal notaio Nicolino Pisani di Candelo e copia del 1798 fatta Giovanni Battista Negri, segretario dei Regi Archivi Conferma dei Il duca Carlo di Savoia conferma i privilegi 07 settembre AS I - 1.12 1 privilegi alla e le franchigie alla comunità di Candelo 1509 Torino comunità di Candelo (1509). Contiene allegata supplica della comunità Atto di Atto di sottomissione della comunità di 11 dicembre AS I - 1.13 1 sottomissione della Candelo al duca Carlo di Savoia raccolto 1515 Candelo comunità di Candelo da Manfredo de Puglaco, notaio e a Carlo di Savoia commissario ducale per le ricognizioni con riepilogo dei privilegi ottenuti dal 1374 (1515) Concessione della Concessione da parte di Emanuele 27 aprile 1561 AS I - 1.14 1 fiera Filiberto di Savoia alla comunità di Biella Candelo del diritto di tenere una fiera della durata di due giorni nel mese di ottobre, nonché di riparare quelle parti delle mura e delle torri del ricetto che sono danneggiate (1561). Copia del sec. XIX Ordine circa Besso Ferrero Fieschi, marchese di 01 novembre AS I - 1.15 1 l'amministrazione Masserano e conte di Lavagna, 1577 - 19 della giustizia Crevacuore, Candelo, Benna e febbraio 1578 Gaglianico, ordina che le cause vertenti a Torino - Benna e Gaglianico vengano discusse a Masserano Candelo. Contiene copia della patente con cui Emanuele Filiberto di Savoia unisce i beni di Gaglianico e Benna a Candelo ed erige Candelo a capo del contado (1577-1578) Conferma e Capitoli concessi alla comunità da Besso 19 febbraio AS I - 1.16 1 concessione di Ferrero Fieschi, marchese di Masserano e 1578 - 20 privilegi alla conte di Candelo in occasione giugno 1583 comunità di Candelo dell'erezione di Candelo a contea; in essi Torino si confermano i privilegi ottenuti precedentemente e si concedono nuovi privilegi circa l'amministrazione della 5 giustizia (1578). Contiene la liberazione da investitura del mulino, pascoli e Baragge comprati dalla comunità ai confini con Benna (1583) Conferma dei Conferma dei privilegi alla comunità di 07 settembre AS I - 1.18 1 privilegi alla Candelo da parte del duca Carlo 1597 - 05 comunità di Candelo Emanuele I di Savoia (1608). Contiene dicembre 1608 documenti relativi alla concessione di tutti Torino i privilegi dal 1509. Copia redatta dal notaio Giovanni Lorenzo Durando di Candelo Bolla papale di Bolla papale di Urbano VIII con la quale si 1642 AS I - 1.19 1 conferma del conferma la nomina a parroco di San parroco di San Pietro Pietro di Antonio Dionisio (1642) in Candelo Infeudazione di Vittorio Amedeo II di Savoia infeuda 08 febbraio AS I - 1.20 1 alcuni beni in Giovanni Bartolomeo Allario di alcuni beni 1684 - 23 Candelo a Giovanni nel territorio di Candelo (1684) marzo 1684 Bartolomeo Allario Torino Infeudazioni di beni Elenco delle infeudazioni avvenute sul 1678 - 1695 AS I - 1.21 1 in Candelo territorio di Candelo dal 1678 al 1695 con s.l. relativi importi Concessioni circa la Concessione da parte della duchessa 15 agosto AS I - 1.22 1 nomina dei consoli e Anna di Savoia al conte di Cossato Carlo 1704 Torino dei sindaci di Gerolamo Fecia e ai suoi eredi della Candelo facoltà di nominare in perpetuo i consoli ed i sindaci di Candelo dietro il pagamento di lire 1.500 alla finanza ducale (1704).