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Episodio di Mire di , 14.10.1944

Nome del Compilatore: Federico Maistrello

I.STORIA

Località Provincia Regione Mire Refrontolo

Data iniziale: 14/10/1944 Data finale: 14/10/1944

Vittime decedute:

Totale U Bam Ragaz Adult Anzia s.i. D. Bambi Ragazze Adult Anzian S. Ig bini zi (12- i (17- ni (più ne (0- (12-16) e (17- e (più i n (0- 16) 55) 55) 11) 55) 55) 11) 4 4 4

Di cui

Civili Partigiani Renitenti Disertori Carabinieri Militari Sbandati

4

Prigionieri di guerra Antifascisti Sacerdoti e religiosi Ebrei Legati a partigiani Indefinito

Elenco delle vittime decedute (con indicazioni anagrafiche, tipologie)

Altre note sulle vittime:

Partigiani uccisi in combattimento contestualmente all’episodio: 1. Agosti Giuseppe (‘Claudio’), classe 1914, di Mareno di , agricoltore e diplomato, Brigata ‘Piave’; 2. Agosti Luigi (‘Tiberio’), classe 1917, di , fratello di Giuseppe, agricoltore e diplomato, Brigata ‘Piave’; 3. Dal Bo Claudio (‘Bianco’), classe 1926, di , operaio, Brigata ‘Piave’; 4. De Polo Giovanni (‘Nino’), classe 1915, di , studente liceo classico, Brigata ‘Piave’. Descrizione sintetica (max. 2000 battute) Poiché per vendicare l’attentato in cui era stato ferito il Commissario Prefettizio di professor Mario Venezia, non si riteneva bastevole la rappresaglia compiuta il mattino del 13 ottobre 1944 uccidendo quattro partigiani (vedere apposita scheda), i fascisti organizzarono una spedizione per colpire un gruppo di ‘ribelli’ acquartierato in una casera di Mire di Refrontolo, di cui avevano avuto notizia da una spia. Il 14 ottobre all’alba una ventina di squadristi coneglianesi, unitamente a 130 del CRA di Conegliano, raggiunsero la località in bicicletta, circondando la casupola e attaccandola d’improvviso. I partigiani ivi nascosti erano sette. Tre di loro (Attilio e Bianco Milanese, e l’ex carabiniere Giovanni Schirru, classe 1907, di Settimo San Pietro di ) riuscirono ad allontanarsi indenni. Gli altri respinsero l’attacco finché gli avversari diedero alle fiamme l’edificio: costretti a uscire, furono falciati a raffiche di mitra mentre attraversavano il prato antistante il rifugio. Gli squadristi, a combattimento ultimato, infierirono sui corpi dei caduti.

Modalità dell’episodio: Uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse all’episodio:

Tipologia: Combattimento

Esposizione di cadaveri ☐ Occultamento/distruzione cadaveri ☐

II. RESPONSABILI

TEDESCHI

Reparto (divisione, reggimento, battaglione, corpo di appartenenza, ecc.)

Nomi:

ITALIANI

Ruolo e reparto Militi del distaccamento di Conegliano della XX BN di Treviso; una Compagnia di alpini del CRA di Conegliano.

Nomi: 1. Milite BN Aiello Vincenzo, classe 1905, di Trappeto (PA); 2. Milite BN Botter Giuseppe, classe 1907, di Conegliano; 3. Milite BN Dal Col Danilo, classe 1923, di Corbanese di ; 4. Milite Dal Col Giuseppe, classe 1899, di Corbanese di Tarzo; 5. Milite BN De Nardi Antonio; 6. Milite BN Fenti Domenico, classe 1899, di Conegliano; 7. Capitano alpino Pillon Attilio, classe 1911, di Montebellluna, comandante del CRA di Conegliano e coordinatore del rastrellamento; 8. Sottotenente alpino Boschian Guido, classe 1920, di Vivaro (UD), comandante di Compagnia; 9. Sergente alpino Conte Alberto, classe 1923, di , membro dell’Ufficio ‘I’ del CRA; 10. Sergente alpino Tessaro Angelo, membro dell’Ufficio I’ del CRA.

Note sui presunti responsabili: Il sottotenente Boschian Guido perse la vita il 1° marzo 1945 incappando in tre partigiani che aprirono il fuoco contro di lui mentre passava in motocicletta per il di Lago (TV) assieme a un collega.

Estremi e Note sui procedimenti: CAS Treviso, sentenza n.46/45 del 19.7.1945 - R.G.P.M. n.301/311 – 1945 a carico di Coassin Isidoro e altri militi del distaccamento di Conegliano della XX BN CAS Treviso, sentenza n. 9/47 dell’8.7.1947 - R.G. 7/47, a carico Aiello Vincenzo, Bella Angelo e altri. CAS Treviso, sentenza n.36/46 del 7.6.1946 - R.G.n.5 e 5 bis/1946 - R.G.P.M. 1859/46, a carico di Pillon Attilio e altri ufficiali, sottufficiali e alpini del CRA.

Esiti dei processi della CAS di Treviso: Botter e Dal Col Danilo condannati a morte (pena eseguita solo per Botter, fucilato a Volterra nel marzo 1946); Dal Col Emilio, 30 anni di reclusione; Aiello ergastolo subito commutato in 30 anni. Il capitano Pillon fu condannato a morte, ma già si era rifugiato in Colombia, a Bogotà, facendo l’insegnante di Storia dell’Arte: la Corte di Appello di Venezia nel 1953 commutò la pena di morte in ergastolo e poi in 30 anni di reclusione, ridotti a 10 nel 1954 . Conte e Tessaro (tuttavia non imputati dell’azione di Refrontolo) furono amnistiati.

III. MEMORIA

Monumenti/Cippi/Lapidi:

Musei e/o luoghi della memoria:

Onorificenze Agosti Giuseppe e Luigi, medaglia d’argento al valor militare; Dal Bo e De Polo, croce di guerra.

Commemorazioni

Note sulla memoria

IV. STRUMENTI

Bibliografia: Federico Maistrello, XX Brigata Nera - attività squadrista in Treviso e provincia (luglio 1944/ aprile 1945), Istresco, Treviso, 2006, pp. 107-108; Elio Fregonese, I caduti trevigiani nella guerra di Liberazione 1943-1945, Istresco, Treviso, 1993, pp. 15, 69, 83; Francesco Piazza, Portavano il fazzoletto azzurro – La Brigata autonoma ‘Piave’ nella Resistenza trevigiana, Cierre , 2000, p. 123; Daniele Ceschin, La lunga estate del 1944 – Civili e partigiani a Farra di Soligo e nel Quartier del Piave, Istresco, 2006, pp. 74-75.

Fonti archivistiche: CAS Treviso, sentenza n.46/45 del 19.7.1945 - R.G.P.M. n.301/311 – 1945 a carico di Coassin Isidoro e altri militi del distaccamento di Conegliano della XX BN; CAS Treviso, sentenza n. 9/47 dell’8.7.1947 - R.G. 7/47, a carico Aiello Vincenzo, Bella Angelo e altri; CAS Treviso, sentenza n.36/46 del 7.6.1946 - R.G.n.5 e 5 bis/1946 - R.G.P.M. 1859/46, a carico di Pillon Attilio e altri ufficiali, sottufficiali e alpini del CRA.

Sitografia e multimedia:

Altro:

V. ANNOTAZIONI

VI. CREDITS

ISTRESCO Treviso – ANPI provinciale Treviso