Riordino Deelle Unità Stratigrafiche Nel Pleistocene Inferiore
Studi costieri - 2006 - 12: Il Quaternario della Toscana costiera Il Quaternario della Toscana costiera Giovanni Boschian 1 , Alessandro Bossio 2, Barbara Dall’Antonia 2, Renzo Mazzanti 3 1 - 2 - 3 - Riassunto Questo saggio presenta una rassegna delle conoscenze acquisite sul Quaternario della Toscana Costiera, a partire dal 1984, anno in cui fu pubblicata su questo tema la monografia di Mazzanti. Nello studio dell’Olocene ci siamo limitati alla situazione presente in Età Romana, non tanto perché considerata priva di interventi antropici, bensì in quanto la più vicina nel tempo ad uno stato del territorio non influenzato da questi ultimi. Particolare attenzione è stata posta alla precisazione dei riferimenti cronologici dei livelli delle successioni stratigrafiche marine, datati secondo i moderni criteri di biozonazione basata principalmente sulle associ- azioni a Foraminiferi planctonici ed a Nannoplancton calcareo. D’altra parte non è stato trascurato il richi- amo a fossili di altri gruppi sistematici e loro associazioni di particolare significato stratigrafico (cronologi- co e/o paleoambientale) sia per le successioni marine, sia per le continentali, né ovviamente sono state trascurate le informazioni offerte dalle determinazioni radiometriche di età. Per agevolare la lettura di questo complesso riassunto, consigliamo di consultare i riferimenti offerti nella Figura 4. Un primo ciclo sedimentario, presente solo nel Valdarno Inferiore e nel Bacino di Castiglioncello – S. Vincenzo, e datato al Santerniano-Emiliano è composto da sedimenti litoranei (Conglomerati di V.la Magrini, trasgressivi), da sedimenti di ambiente più profondo (Sabbie e argille ad Arctica islandica, for- mazione qui ridefinita come Fm di Morrona), datati al Santerniano e all’Emiliano, da sedimenti di ambi- ente nuovamente poco profondo (Sabbie di Nugola Vecchia nel Valdarno Inferiore e Calcari di Montescudaio nel Bacino di Castiglioncello – S.
[Show full text]