Santa Lucia E La Comunità Di Ballino
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Graziano Riccadonna Ivana Franceschi Santa Lucia e la Comunità di Ballino Comune di Fiavè Asuc di Ballino Graziano Riccadonna Ivana Franceschi Santa Lucia e la Comunità di Ballino Comune di Fiavé Asuc di Ballino Gruppo Culturale Fiavé - Lomaso - Bleggio Collana Chiese e Comunità di Fiavé e Lomaso 1. San Biagio e la Comunità di Favrio, 2008 2. Santa Lucia e la Comunità di Ballino, 2009 Collaborazione: don Fortunato Caresani Ringraziamenti: Rodolfo Alberti, Cesare Beber, Alvaro Fruner, Arduino Fruner, Bruna Fruner, Stefano Fruner, Alcide Malacarne, p. Adriano Maronese, Armando Poli, Dario Ravagni, Carlo Refatti, Carmen Seia, Luciana Zambotti e il Museo della Scuola di Rango del Bleggio Superiore Fotografie: Silvio Berti, Mario Bort, Patrick Franceschi, Ivana Franceschi, Bruna Fruner, Luigino Fruner, Mariella e Michela Fruner, Stefano Fruner, Paola Graziani, Piero Lechner, Maria Carmen Sansoni, Ines Schaffelhofer, Luciana Zambotti Pala Ligozzi: la foto dell’ancona lignea dipinta da G.E. e J. Ligozzi è di Nicola Eccher (Trento), 2002, in Archivio Restauri - Soprintendenza per i Beni Storico-artistici - Provincia Autonoma di Trento Attestato per Marco Zanini: l’attestato di Giovanni Armani Sindico di Ballino è in Tiroler Lan- desmuseum, abt. Landesverteidigung 1796-97, fasc. 75 n. 7180 Genealogia Fruner: Mariella e Michela Fruner Archivi: Archivio Curaziale Ballino Archivio ASUC Ballino Archivio Parrocchiale Ballino Archivio Parrocchiale Fiavé Archivio Comunale Fiavé Archivio Pievano Vigo Lomaso Archivio Storico di Tenno, sezione Ville del Monte Archivio Storico di Riva del Garda Archivio Diocesano Trento Archivio di Stato Trento Ufficio Tavolare di Tione Museo di Arte antica, medievale e moderna, Castello del Buonconsiglio Archivi privati: Mariella e Michela Fruner, Maria Carmen Sansoni e Ines Schaffelhofer Testimonianze: don Renzo Fait, padre Adriano Maronese, Luciana Zambotti Copertina: Mattia Riccadonna Foto di copertina: Patrick Franceschi, fotoripr. Bosetti © 2009 - Tutti i diritti riservati Con gli auspici della Cassa Rurale “Don Lorenzo Guetti” Prefazione Comune e Asuc per la ricerca sulle comunità fiavetane Continuando nel percorso culturale iniziato l’anno scorso con la Parrocchia e le ASUC rivolto alla divulgazione dei risultati delle preziose ricerche sulla storia delle Chie- se esistenti nelle Frazioni siamo arrivati alla 2^ tappa: Ballino. Ed è con grande gioia, ed orgoglio di vivere in questa meravigliosa terra, ricca di storia e di bellezze naturali, che presentiamo a tutta la popolazione la pubblicazione “Santa Lucia e la Comunità di Ballino”, testo curato dai nostri conterranei Ivana Franceschi e Graziano Riccadonna, i quali con impegno e passione hanno portato a termine un lavoro certosino per metterlo a disposizione di tutti. Questa pubblicazione, come la precedente “San Biagio e la Comunità di Favrio” oltre a far emergere l’interessante storia della Chiesa di Santa Lucia, racconta quella mi- crostoria che è alla base della nostra identità e che raccoglie momenti di vita religiosa e civile vissuti in un mondo completamente diverso dall’attuale, un mondo più semplice ma con numerosi momenti di socializzazione e di solidarietà tra le famiglie. È anche un valido strumento di promozione del nostro territorio in tutte le sue dimensioni e peculiarità: usi civici, tradizioni, paesaggi, luoghi di interesse storico e di interesse na- turalistico. Grazie di cuore a chi ha collaborato con entusiasmo alla buona riuscita della pre- sente opera, a chi continua ad aiutarci nel solco tracciato, a chi crede nell’ambizioso pro- getto culturale rivolto alla promozione della conoscenza della nostra storia, necessaria sia per rafforzare il senso di appartenenza a chi vive già in questa terra sia per offrire una maggior consapevolezza a chi sceglie il nostro paese come nuovo luogo di residenza e che deve sentirsi anche lui, come noi, facente parte della Comunità. A tutti auguriamo una buona lettura, con l’auspicio che da questo libro scaturisca- no ulteriori spunti culturali e di aggregazione. Nicoletta Aloisi Silvio Berti Sindaco Comune di Fiavé Presidente ASUC di Ballino Introduzione Santa Lucia e la Comunità di Ballino Il secondo studio sulla storia delle chiese fiavetane e le rispettive comunità riguarda Santa Lucia e la Comunità di Ballino: anche questo, come quello di San Biagio e la Co- munità di Favrio, uno studio sui documenti e l’iconografia relativi al villaggio di Ballino, per stimolare l’interesse non solo degli studiosi ma soprattutto degli abitanti. La storia delle radici di un villaggio rappresenta sempre un patrimonio inestimabile di notizie e di accadimenti che interessano da vicino le memorie antiche e moderne: e riandare alle radici di quella che consideriamo anche la nostra comunità non può che es- sere gratificante per noi e per i lettori, l’intera comunità fiavetana, chiamata a fare da te- stimone a una storia ricca di sorprese, e per questo tanto più affascinante e coinvolgente. Sorretti dall’aiuto e dalla condivisione degli abitanti di Ballino, anche in questo nostro secondo contributo legato alla storia della chiesa ballinese e rispettiva comunità abbiamo cercato di abbracciare l’aspetto religioso inteso come modo di vivere comuni- tario, facente parte del bagaglio culturale e sociale del villaggio intero. Accanto allo studio dei documenti inediti e della tradizione orale, grande cura è stata posta nell’apparato delle immagini, facendo leva sulla disponibilità dimostrata da tutti gli abitanti, cui va la nostra riconoscenza. L’opera, patrocinata dalla Parrocchia e dal Gruppo Culturale Fiavé-Lomaso-Bleg- gio, esce grazie al contributo determinante del Comune di Fiavé e dell’Amministrazione Separata di Uso civico di Ballino, segno anche questo inequivocabile di rapporti strettis- simi tra chiesa e comunità, tra regole comunitarie e interessi frazionali. Graziano Riccadonna Ivana Franceschi 4 Cap. 1 Le origini e il dazio Il paese di Ballino, frazione del comune di Fiavé, trae la sua peculiarità dal fatto di essere situato presso il passo omonimo. Nel tempo andato costituì un punto importante per il controllo del commercio fra il lago di Garda e le valli del Trentino Occidentale. Sul dosso che domina strategicamente il passo era situato un posto di dazio già dal secolo XIII ed era perciò un luogo di passaggio e di sosta per viandanti e carradori. La strada che scendeva dalla località di Castil per poi salire in dolce pendio al passo, era fiancheg- giata dalla chiesa e dal campanile. Il luogo di culto è documentato fin dal secolo XIV, con il titolo di S.Lucia. La chie- sa, la cui edificazione risale ben oltre la prima data documentata, presenta tracce della sua storia altomedievale nella parete settentrionale e nel rustico torrione del campanile. Storicamente il toponimo ‘ballino’ compare per la prima volta nel 1207, in una citazione relativa ai diritti dei Conti d’Arco sul passo di Ballino, sul quale hanno la competenza di accipere et auferre mutam in Turbulis, Arco, Balino et Condino et Saxes Banali,1 cioè di ricevere ed imporre il dazio in Torbole, Arco, Ballino, Condino e i Sassi del Banale. Successivamente, in un documento del 1269, si accenna alla muta de Balino, ap- punto dazio o posto di controllo sottoposto a vigilanza. Dal punto di vista toponoma- stico, Emilio Lorenzi nel suo Dizionario del 1932 lo fa derivare dal diminutivo di bal, in antico tedesco probabilmente “dosso o cima”; questa etimologia è plausibile in quanto la località è dominata da un dosso, probabile sede di un castelliere in epoca altomedioevale e di un dazio in epoca documentata. *** 1 Hormayr J., Der Dressigste, Abhandlungen der Berliner Akademie der Wissenschaften 1864, pp. 87- 271, in Archivio di famiglia di Mantova, Busta 5, cit. in Waldstein-Wartenberg B., Storia dei Conti d’Arco nel Medioevo, Il Veltro editrice, Roma, 1979, p. 65. 5 Certamente già nell’alto medioevo fu edificata una cappella accanto all’ospizio che sul passo offriva vitto e ospitalità ai viandanti che transitavano sull’importante via di comunicazione. Ma la prima notizia documentata, che parla di una chiesa dedicata a S. Lucia nel paese di Ballino, risale al 13502: è il testamento di Flaudina, moglie del fu ma- estro Martino da Baldino3, abitante in Arco, figlia del fu Nicolò detto Pontone di Arco, nel quale lascia alla chiesa di Campiglio 40 soldi per celebrare messe, del rimanente istituisce eredi i poveri di Arco lasciando inoltre alla chiesa di S. Lucia una misura d’olio. In epoca successiva, è dell’anno 1537 il documento riguardante la prima Visita pastorale ordinata dal card. Bernardo Clesio,4 unitamente alle altre chiese della Pieve lomasina. La chiesa viene eretta a curazia solo nel 1770, il 2 luglio, anche se fin dal 1583 un sacerdote vi celebrava messa nei giorni festivi. Ottiene il fonte battesimale nel 1772 e il trasferimento del cimitero nella sede attuale attorno al 1817. Nel 1820 la comunità chiede (e ottiene) al pievano di esonerare il curato dalla par- tecipazione alle funzioni parrocchiali di Lomaso, data la notevole distanza dalla Pieve. La chiesa di Ballino viene elevata da curazia a parrocchia l’8 marzo 1962. La chiesa attuale conserva pochi elementi del primitivo edificio medioevale, forse la navata sinistra, di certo il campanile, possente e basso, costruito con pietre che lasciano intravedere sul lato nord un’antica porta, lungo la strada che dalla località Castil poco sopra il paese scendeva accanto al campanile. La costruzione attuale è cinquecentesca. Il largo portico che funge da protiro, il portale datato 1529, gli affreschi di S.Vigilio e S.Giacomo dietro l’altare di sinistra, l’an- cona in legno policromo ornato da una predella con i dodici apostoli del 1581, ora si- tuata sulla parete destra, la passione di Cristo affrescata sulla parete di fondo, la notevole pala d’altare cinquecentesca con le figure di Maria e i Santi Lucia e Antonio abate, opera attribuita solo recentemente ai pittori veronesi Giovanni Ermanno e Jacopo Ligozzi, sono i segni numerosi e tangibili che inducono a dedurre con sicurezza che nel secolo XVI la chiesa venne ampliata e dotata di opere artistiche significative, commissionate da una comunità economicamente solida e fiorente.