Una Scuola Che Educa

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Una Scuola Che Educa Anno XIX numero 8/9 (164/165) AGOSTO-SETTEMBRE 2019 Mensile d’informazione, formazione e cultura pastorale dell’Arcidiocesi di Monreale Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 Palermo - Direttore-Responsabile: Francesco Inguanti- Direttore: Antonino Dolce Editore: Ente Opere Religione e Culto di Monreale - Registrato presso il Tribunale di Palermo n. 5/2001 Decr. 28.3.2001 - Amministrazione e Redazione: Via Arcivescovado, 8 - 90046 Monreale (Pa) Tel. 0916402424 int. 17 www.giornotto.com - email: [email protected] / Graphic designer: Antonino Mirto - Stampato presso: Tipografia Puccio di Fiorello Paolo & C snc Via Castiglia, 69 - 90047 Partinico (Pa) - Associato FISC VOCE DEL SEMINARIO VITA DELLA DIOCESI VITA DELLA DIOCESI VITA DELLA DIOCESI Un’esperienza Camminare Pellegrinaggio La missione di servizio insieme in Terra Santa è il compito... Missione Speranza #ChiAmaVà e Carità pag. 2 pag. 4 pag. 5 pag. 6 Messaggio agli Studenti per l’inizio dell’anno UNA SCUOLA CHE EDUCA scolastico 2019-2020 a questione educativa Lcoinvolge una complessa ari studenti, molteplicità di contesti e sog- Calle soglie di un nuovo anno scolasti- getti, dai giovani alla fami- co, traendo spunto dal recente discorso di glia, dalla scuola alla cultu- papa Francesco agli studenti del Liceo “Vi- ra, dalla politica alla società, sconti” di Roma, desidero consegnare alla senza trascurare, naturalmen- vostra riflessione un “decalogo per la scuo- te, la Chiesa che fin dalla sua la” che metta in evidenza la straordinaria origine ha ricevuto il mandato bellezza e fecondità dei giorni e degli anni di evangelizzare e di educare, trascorsi sui banchi di scuola. con l’ “euntes ergo docete” 1. La scuola è un bene di tutti (Mt 28, 19) con cui Cristo Essa deve restare un luogo nel quale si vie- inviò nel mondo i suoi disce- ne formati all’inclusione, al rispetto delle poli. Così come molteplici diversità e alla collaborazione. Il dialogo sono le “emergenze” educati- tra le diverse culture e le diverse persone ve della nostra società à: basti arricchisce il Paese e ci fa andare avanti nel ricordare la crisi della fami- rispetto reciproco. glia tradizionale e le nuove 2. La scuola è un luogo di crescita uma- famiglie; le grandi opportuni- na e culturale tà à ma anche i nuovi rischi La vostra comunità scolastica abbia sem- portati dall’ambiente digitale stemica, di progettazione per logica senza precedenti. Il che la storia dell’Umanità à pre come finalità la formazione integrale e dalle nuove tecnologie; la il futuro, di disegni program- deserto è la metafora di una si interseca indissolubilmen- dell’uomo mediante un esplicito e condivi- sfida dell’accoglienza di per- matici di medio periodo. Pre- societàà in cui i riferimenti ai te con la filosofia dell’edu- so patto educativo che coinvolga concreta- sone straniere e di minori non vale una dinamica d’opinio- valori comuni sono sempre cazione, la quale ne connota mente voi, ragazzi, i vostri educatori, i vo- accompagnati; l’integrazione ne messa in moto da quel che più labili e in cui i rapporti tra intimamente l’essenza. Gli stri genitori. di scolari figli di immigrati di avviene giorno per giorno. È gli individui sembrano avere antichi Greci chiamavano 3. La scuola è un laboratorio nel quale prima e ma ormai anche di se- la vittoria della pura cronaca perso umanità à. Ma dinanzi Paideia la profonda anali- si costruisce nel presente il futuro della conda generazione; l’ambien- e della disarticolazione strut- alla crisi dilagante, l’uomo si introspettiva relativa alla società te, l’ecologia e la sostenibili- turale del nostro sistema. La non rimane indifferente e centralità à dell’Uomo, cioè Un ruolo importante nella costruzione del tàà; l’inclusione delle persone composizione sociale è sem- cerca di sopravvivere metten- alla formazione permanen- futuro della collettività ha certamente l’e- con disabilità à; la tutela delle pre più di intensa moleco- dosi alla ricerca di oasi sicure te della Persona in diveni- sperienza religiosa. In tale esperienza trova donne contro la violenza e il larità à: vincono l’interesse dove trovare possibilità à di re all’interno di un sistema spazio tutto ciò che è autenticamente uma- femminicidio. particolare, il soggettivismo, sviluppo e di crescita perso- sociale multiforme. l Latini no. La Chiesa è impegnata a promuovere il Per cercare di trattare in modo l’egoismo individuale e non nale e professionale. intesero e rielaborarono il valore universale della fraternità che si basa adeguato il tema dell’emer- maturano valori collettivi, né Tra i diversi contesti educa- termine “Paideia” con quel- sulla libertà, sulla ricerca onesta della veri- genza educativa nelle sue po- unità à di interessi. Crescono tivi, la Chiesa, la Scuola e la lo ancora più profondo di tà, sulla promozione della giustizia e della liedriche implicazioni, occorre così le diseguaglianze, con Famiglia continuano a rive- “Humanitas”. Pertanto Pai- solidarietà, specialmente nei confronti delle innanzitutto compiere un’at- una caduta della coesione stire un ruolo fondamentale deia e Humanitas non rap- persone più deboli. tenta analisi dello sfondo del sociale e delle strutture inter- nel favorire la condivisio- presentano esclusivamente il 4. La scuola è palestra di libertà. sistema sociale attuale, al fine medie di rappresentanza che ne delle migliori esperienze concetto di cultura in senso A scuola voi imparate ogni giorno ad es- di comprendere più profonda- l’hanno nel tempo garantita. educativo-formative e nel quantitativo ed oggettivo, ma sere liberi dai condizionamenti esterni, ad mente le ragioni della difficol- A ciò corrisponde una pro- garantire l’acquisizione di interpretano il sapere nella esercitare con intelligenza un sano spirito tà à e, nel contempo, ineludi- fonda debolezza antropolo- processi di elaborazione del sua alta espressione qualita- critico, a vivere un’esistenza non ripiegata bile necessità di “educare” in gica, un letargo esistenziale sapere, difficilmente rintrac- tiva e personale, legata alla su se stessa, ma spesa per gli altri. Senza questo tempo presente. collettivo, dove i soggetti (in- ciabili altrove, che siano stru- formazione dell’individuo. libertà non può esserci alcuna azione auten- È un’emergenza che deriva dividui, famiglie, comunità, menti della coesione sociale Nella civiltàà greca, quindi, ticamente umana. sempre più da una situazione associazioni, imprese) resta- e di una rinnovata etica della la persona umana realizzava C’è tanto bisogno di giovani che sappiano sociale del Paese dove la spin- no in un recinto securizzan- responsabilità e della solida- agire anteponendo il bene comune agli in- ta solidaristica sembra perdere te, ma inerziale. In sintesi, ne rietà. Continua pag. 7 teressi personali! quota, con una conseguente e deriva una società à a bassa Non possiamo dimenticare Chiara Di Prima A proposito di libertà, permettetemi una ac- inevitabile crisi economica e consistenza e con corata esortazione. sociale, dove l’interesse ver- scarsa autopro- Il telefonino è un grande aiuto, è un grande so la partecipazione alla rea- pulsione: una progresso; va usato, è bello che tutti sappia- lizzazione di progetti comuni sorta di «limbo no usarlo. Ma quando si diventa schiavi del si è molto affievolito. Stiamo italico» fatto telefonino, si perde la libertà. Il telefonino è vivendo un momento in cui di mezze tinte, per comunicare. C’è il pericolo che, quando prevalgono atteggiamenti di mezze classi, il telefonino diventa una droga della quale insicurezza, di chiusura nel mezzi partiti, non potete fare a meno, la comunicazione si privato, di timore verso il fu- mezze idee e riduca a semplici “contatti”. Ma la vita non turo. mezze persone. è per “contattarsi”, è per comunicare! Il Censis delinea un ritratto Un’Italia in cui a tinte fosche del Paese, nel cresce il deserto Continua pag. 6 quale rileva una pericolosa e si rileva una X Michele Pennisi povertà à di interpretazione si- crisi antropo- 2 Voce del Seminario - Anno XIX numero 8/9 (164/165) - AGOSTO-SETTEMBRE 2019 Un’esperienza di servizio presso la Missione Speranza e Carità di Biagio Conte abato 13 luglio, io, Savino, Gaspare e proprio qui che ab- tasi nel centro di via Archirafi e presie- SVito insieme al Rettore, ci siamo re- biamo trascorso gran duta da don Pino Vitrano. Il messaggio cati presso una delle sedi della Missione parte delle nostre del Vangelo ci ha accompagnati durante Speranza e Carità di Biagio Conte, situa- giornate, lavorando i giorni della nostra permanenza presso ta in via Archirafi, nel cuore di Palermo. nelle grandi cucine la Missione Speranza e Carità: il Signore Lì abbiamo fatto la conoscenza di Don e nella sala mensa benedice tutti coloro che, nel Suo nome, Pino Vitrano, sacerdote salesiano, da della struttura, dove sono in grado di essere “buoni samarita- anni fedele amico e stretto collaboratore vengono preparati ni” per tanti fratelli e sorelle emarginati di Fratel Biagio. È stato bello accorgersi più di duemila pasti della nostra società. di come la Missione operi ogni giorno per al giorno e ciò gra- Nell’ultimo giorno di questa arricchente accogliere tanti fratelli e sorelle che, ac- zie alle donazioni di esperienza di volontariato presso i più contentandosi di poco, vivono con sem- generi di prima ne- poveri della Missione fondata da Fratel plicità… ma che per la società diventano cessità che arrivano Biagio, ci siamo recati presso il santuario “ultimi”: sono i barboni, gli extracomu- da più parti: Banco di Tagliavia, vicino Corleone, nel cui ter- nitari, le prostitute e i tossicodipendenti. alimentare, singoli ritorio è stata creata una sorta di “fattoria Don Pino insieme a Fratel Davide ha rac- cittadini, strutture solidale”. Nel corso degli anni, infatti, i contato come l’impegno primario sia ri- fratelli e le sorelle della Missione sono ri- volto soprattutto all’incontro con i fratel- i numerosi interventi forma- usciti a restaurare un antico rudere di una li e le sorelle che vivono o dormono per tivi che si svolgono all’in- vecchia casa rurale presente nei terreni strada, senza fissa dimora, ma che hanno terno del centro, finalizzati del Santuario.
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