di Arese mercoledì, 01 aprile 2020 Comune di Arese mercoledì, 01 aprile 2020

Comune di Arese

01/04/2020 La Provincia di Lecco Pagina 23 Paola sandionigi 3 «Non appena si potrà tornerò sul lago»

01/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 32 5 L' Uniter si adegua alle strette da virus Ora lezioni sul web

[§25085359§] mercoledì 01 aprile 2020 Pagina 23 La Provincia di Lecco Comune di Arese

«Non appena si potrà tornerò sul lago»

Abbadia Enrico Beruschi, attore comico, ha un forte legame con il paese che frequenta fin dall' infanzia «Non ho più la casa delle vacanze ma conto di poter fare gite sul Lario e ricerche storiche sul paese»

Paola sandionigi

«I miei genitori frequentavano Abbadia già negli anni Trenta, con le loro famiglie che venivano in vacanza da Milano al lago. Mia mamma ha trascorso a Borbino le settimane prima della mia nascita per poi fare ritorno a Milano per il parto. Ho un forte legame con il paese e qui ho passato per parecchi anni lunghi periodi di vacanza spensierata, giocando ed andando al lago. Non appena sarà tutto finito e torneremo alla normalità, tornerò anch' io sul lago». Le estati a Borbino Enrico Beruschi, classe 1941, comico che non ha bisogno di presentazioni, con Abbadia, e in particolare con la frazione di Borbino, ha sempre avuto uno stretto rapporto, anche quando era all' apice della sua carriera non ha mai dimenticato il Lario. Dopo quindici anni come ragioniere in una grande azienda dove raggiunge la posizione di vice direttore commerciale, con una carriera che gli si profila davanti, decide di intraprendere una nuova strada: quella artistica. I primi passi al Derby Club di Milano, nel 1977 interpreta "Salvatore l' inventore" nel programma televisivo per ragazzi "Qua la zampa", è poi il momento di "Non stop", insieme con i Gatti di Vicolo Miracoli, la Smorfia, Boris Makaresko, Marco Messeri e Nicola Arigliano. Spicca il volo negli anni Ottanta con "Drive In" la storica trasmissione delle reti Fininvest, accanto a Lory Del Santo, Tinì Cansino, Ezio Greggio e Gianfranco D' Angelo, che è per lui un vero e proprio trampolino di lancio. Al festival di Sanremo nel 1979 propone il brano "Sarà un fiore" che diventa presto un tormentone, sono poi gli anni del successo in teatro, del cinema. Ha interpretato parti in alcuni film quali "Tutto liscio" del 2019, "La finestra di Alice" nel 2013, "Piccolo mondo antico" nel 2000, e in precedenza "Montecarlo Gran Casinò" oltre a "L' esercito più pazzo del mondo" e "Le braghe del padrone". Ma appena riesce tra un lavoro e l' altro il tempo per stare qualche giorno ad Abbadia lo trova. Il tempo passa e Beruschi scopre una rinnovata passione per il Guareschi «che avevo in programma di leggere alla scuola dei salesiani di Arese, al momento rimandate e che proporrò più avanti - racconta Beruschi -, anche il Manzoni è uno scrittore da riscoprire. Nel cassetto ho un piccolo grande sogno: quello fare delle ricerche storiche per trovare notizie legate ad Abbadia, ancora sconosciute. Mi interessa molto cercare le origini dei luoghi». Quanto al suo legame con il paese «fino a qualche anno fa avevo qui una casa in affitto dove trascorrevo le vacanze, poi ho fatto la scelta di lasciarla - prosegue l' attore -, quest' estate comunque tornerò

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[§25085359§] mercoledì 01 aprile 2020

La Provincia di Lecco Comune di Arese

a fare delle gite sul lago, Abbadia resta nel mio cuore, e Borbino fa parte della mia vita e qui ho ancora parecchi amici». Tante amicizie Tante le amicizie che conserva qui «e con le quali mantengo uno stretto rapporto, e ricordo con piacere gli anni dove si parlava di creare il museo setificio Monti di via Nazionale, che poi ha preso forma con un gruppo di sostenitori di cui facevo parte».

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[§25085361§] mercoledì 01 aprile 2020 Pagina 32 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

L' Uniter si adegua alle strette da virus Ora lezioni sul web

ARESE C' è gran movimento dietro le quinte dell' Uniter di Arese. Chiusi i battenti fino a data da destinarsi a causa del coronavirus, gli organizzatori hanno continuare ad operare. Per essere vicini ai soci costretti all' isolamento, i responsabili dei corsi, docenti e tecnici, si sono attivati per ricominciare a incontrarsi, anche se in modo virtuale, ed è così che l' attività didattica è ripresa sul web con grande soddisfazione degli studenti. Ad oggi sono stati attivati una ventina di corsi e un' altra dozzina circa sono in fase di prova. Continui aggiornamenti si possono, inoltre, trovare anche sul blog e sulla pagina Facebook Uniter-Università del tempo libero e delle tre età. «In questo modo, il calendario degli appuntamenti della Casa delle Associazioni, chiusa per tutti coloro che la frequentavano, non è più vuoto, ma riporta tutti i corsi proposti con modalità videoconferenza. Nonostante la pandemia, l' Uniter non si ferma», commentano dal consiglio direttivo. L' associazione ha inoltre deliberato due donazioni da devolvere alla Fraternità di Misericordia di Arese e all' Asst Rhodense (ospedali di Garbagnate e Rho). Mon.Gue.

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Comune di Arese

02/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 36 3 Arese fra le stazioni della Misericordia

[§25102721§] giovedì 02 aprile 2020 Pagina 36 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

LA VIA CRUCIS

Arese fra le stazioni della Misericordia

Anche Arese fra le stazioni della Via Crucis, animata da 14 Misericordie del territorio nazionale. Il cammino verso la Settimana Santa, la Pasqua e la Resurrezione del Signore, guidato da monsignor Franco Agostinelli, correttore nazionale delle Misericordie, partito martedì si concluderà domani. La Via Crucis al tempo del Covid19 sarà trasmessa sulla pagina Facebook e sul sito web delle Misericordie d' Italia ogni giorno dalle 18. La Fraternita di Arese è stata scelta per la Lombardia, Regione più colpita dal virus, in «segno di augurio e di speranza perché dopo il dolore e la morte c' è sempre la certezza della resurrezione».

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Comune di Arese

03/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 34 4 Anche i tulipani «spediti» dal campo

03/04/2020 Settegiorni Pagina 1 5 «Ciao Marco, colonna portante del Gso»

03/04/2020 Settegiorni Pagina 12 6 Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte

03/04/2020 Settegiorni Pagina 29 7 Cuce mascherine per i vicini di casa

03/04/2020 Settegiorni Pagina 46 9 Gigi: «Marco era unico, il vuoto che ha lasciato è incolmabile per il GSO»

03/04/2020 Settegiorni Pagina 46-47 11 «Faremo di tutto per continuare a riempir ti di orgoglio, rigorosamente biancorosso»

03/04/2020 Settegiorni Pagina 46-47 12 «Ripassavi, ogni settimana, le linee del campo da calcio»

03/04/2020 Settegiorni Pagina 47 15 «Marco: un padre, maestro ed amico, come il canto dedicato a don Bosco. L' oratorio non ti dimenticherà mai»

03/04/2020 Settegiorni Pagina 47 17 «Trasmettevi a tutti la tua passione»

03/04/2020 Settegiorni Pagina 48 18 «Ciao papi, ti voglio bene»

03/04/2020 Settegiorni Pagina 49 21 Piva: «Niente sarà più come prima, vanno cambiate le priorità di spesa»

03/04/2020 Settegiorni Pagina 49 22 Mancata a 33 anni

03/04/2020 Settegiorni Pagina 49 24 Uniter, continua la didattica in videoconferenza

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 2 25 Il virus sta causando molti più morti di quanto dicano le cifre ufficiali

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 23 26 Buoni spesa ai bisognosi: il via a metà aprile

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 26 28 Tragedia sconvolge via Cavour: addio Giuseppe

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 28 29 Emergenza medici di base: ne mancano 9

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 32 30 Mancano medici di base: nella zona di , Novate e sono ben nove i posti vacanti

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 35 31 Mancano nove medici di base: è emergenza

03/04/2020 Settegiorni (ed. ) Pagina 35 32 Cuce mascherine per i vicini di casa

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 36 34 106mila euro di buoni spesa per i "poveri"

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 54 35 Mancano nove medici di base: è emergenza 03/04/2020 Il Notiziario Pagina 42 36 Tra Paderno e mancano ancora 8 medici di famiglia

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 56 37 145mila euro di buoni spesa per i "poveri"

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 58 39 Il coronavirus si è portato via l' ex parroco don Agostino Sosio

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 40 Coronavirus, martedì Arese ha posto la bandiera a mezz' asta

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 41 Crescono ancora i contagiati ma il tasso ad Arese è basso

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 42 Il Comune avvisa: "E' una truffa"

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 58 43 Lutto nel Gso: è scomparso Marco Mantica

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 58 44 Viola il decreto per comprare droga: denunciato dai carabinieri

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 45 L' Uniter, non si ferma: i corsi ora si fanno in videoconferenza

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 58 46 Mancano medici di base, ma... Arese se la cava

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 47 Laboratori online con l' Agorà

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 33 48 Soldi per i cittadini bisognosi: più fondi dal Governo alla ricca Arese che non alla "povera" Baranzate

03/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 49 Un aresino ha creato un' App per cercare i negozi che fanno consegne a domicilio

[§25118690§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 34 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Arese

Anche i tulipani «spediti» dal campo

Possono essere recapitati fino a Milano e prima di coglierli si vedono on line

Dal campo di Arese, chiuso al tempo del virus, mazzi di tulipani a domicilio fino a Milano. Sono 558mila i tulipani piantati quest' anno dagli olandesi Edwin e Nitsuhe, ma la formula "u-pick", vale a dire il campo aperto al pubblico per camminare tra i filari e raccogliere i fiori, non è realizzabile in piena emergenza sanitaria e così, per non perdere il raccolto, si sperimentano diverse soluzioni. Costi? Undici euro per 10 tulipani consegnati ad Arese, 17 euro per 20 tulipani misti consegnati a Milano, in questo caso va aggiunto il costo di 8 euro per il fattorino. Per vedere il campo in fiore c' è, inoltre, la visita virtuale: si acquista il buono dalla pagina Facebook Tulipani Italiani Fanpage. Mon.Gue.

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[§25118680§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 1 Settegiorni Comune di Arese

ARESE Gruppo sportivo oratoriano in lutto per la scomparsa improvvisa di Mantica

«Ciao Marco, colonna portante del Gso»

Mondo biancorosso in lutto ad Arese per la scomparsa improvvisa di Marco Mantica, 62 anni, tra i fondatori del Gso don Bosco, oltre 40 anni fa. Marco, venuto a mancare nella notte tra lunedì e martedì, lascia la moglie Rosanna e i tre figli: Veronica, Nicolò e Mattia Marco. Tantissimi sono stati gli amici, i collaboratori, i giovani e i genitori che hanno voluto ricordarlo e ringraziarlo per la passione, l' amore e la dedizione che ha sempre saputo trasmettere ai «suoi» ragazzi.

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[§25118704§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 12 Settegiorni Comune di Arese

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Comune Robecchetto RHODENSE Arese Baranzate Bollate Garbagnate Novate Pero Pogliano Pregnana Rho Senago Settimo .

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[§25118696§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 29 Settegiorni Comune di Arese

L' aresina Mela Ducoli ha acquistato del tessuto Tnt e ha progettato, in casa, questi prototipi da donare

Cuce mascherine per i vicini di casa

ARESE (mly) Ordina del tessuto Tnt su Amazon e cuce un migliaio di mascherine per la sua famiglia e quelle del villaggio di via Pertini. E' la lodevole iniziativa di Mela Ducoli, conosciuta dalla maggior parte degli aresini per i suoi corsi di cucina. Come le è venuta l' idea? «Sono sempre stata una propensa ad aiutare gli altri, così l' idea di non poter far niente mi faceva star male. So cucire e, così, ho preso della stoffa bianca, mi sono fatta uno schema con le misure e la forma delle mascherine, guardando alcuni video su Facebook. Ho provato a farlo in casa e il risultato è stato buono. Avevo finito, però, il materiale; così mi figlia Sofia d' Imperio ha ordinato su Amazon un rotolo di Tnt da venti metri e degli elastici e, facendo un triplo strato, sono riuscita a fare un centinaio di mascherine». Per chi le ha fatte? «In prima battuta per i miei figli lontani e la mia famiglia. Poi le ho volute fare anche per le famiglie del mio villaggio. Le abbiamo messe in ogni casella della posta dei nostri vicini di casa. Ben 42 famiglie nel villaggio e altrettanti parenti hanno ricevuto un abbraccio caloroso». Come hanno reagito gli altri residenti? «Sono stati felicissimi: da quando ho iniziato, continuo a ricevere messaggi sul telefono di ringraziamento. Quando esco, per andare a fare la spesa, e incontro qualcuno, mi ringrazia. E questo fa immensamente piacere, poiché la mia è stata un' idea dettata dal cuore». Ne cucirà delle altre? «Sì, dopo il post che mia figlia ha fatto sui social, ab biamo ricevuto numerose richieste. Oppure mie amiche, che sanno anche loro cucire, mi stanno chiedendo di insegnarli a farle per poter aiutare, a loro volta, i vicini di casa».

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[§25118696§] venerdì 03 aprile 2020

Settegiorni Comune di Arese

Sei orgogliosa dell' iniziativa di tua mamma? «Sì moltissimo, mi aspettavo da lei un gesto del genere - ha spiegato la figlia Sofia - E' sempre stata un vulcano di idee, non si fermava mai per aiutare gli altri. Non parlo perché è mia mamma, parlo perché in questo periodo l' unica cosa che manca veramente è l' amore. Ci sono persone lontane, non ci si può abbracciare, non ci si può toccare, né vedere. Bisogna stare a più di un metro di distanza. Mia mamma mi ha sempre insegnato che per arrivare ad un obiettivo ci sono tante strade e tanti punti di vista possibili. Il suo modo di donare amore è stato fare queste mascherine per gli altri. E questo ha creato abbracci e baci così calorosi che ci è sembrato di toccarsi e abbracciarsi davvero». Elisa Moro.

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[§25118700§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 46 Settegiorni Comune di Arese

Mantica, tra i fondatori del Gruppo sportivo oratoriano, è scomparso a 62 anni

Gigi: «Marco era unico, il vuoto che ha lasciato è incolmabile per il GSO»

ARESE (mly) Gso don Bosco in lutto per la scomparsa improvvisa, a 62 anni, di Marco Mantica, tra i fondatori del gruppo sportivo oratoriano più di quarant' anni fa. «Marco c' era, c' è e ci sarà sempre. Io e Marco non siamo coetanei, abbiamo diversi anni di differenza, ma Marco ha sempre fatto parte della mia vita... in alcuni periodi una presenza forte in altri più marginale - così lo ricorda commosso Gigi Taddeo, presidente del Gso - Quando ho cominciato a frequentare l' oratorio di Arese c' era questo ragazzo che tutti chiamavano "Perry" (personalmente non so dire il perché di questo nome... i suoi amici di un tempo di sicuro). Una presenza fissa in oratorio... ma all' epoca i sette anni di differenza facevano vivere a entrambi mondi diversi. Ma c' era sempre». Poi entrambi sono diventati papà: «Con un balzo temporale enorme penso ad un successivo periodo quando i nostri figli (Mattia e Stefano hanno la stessa età), hanno iniziato a frequentare insieme la scuola materna di via Roma. E' proprio durante questo periodo che ho cominciato a vivere in modo più assiduo Marco, un periodo che è durato fino ad oggi. Era un martello pneumatico: ogni volta che mi vedeva continuava a ripetermi "Gigi devi entrare nel consiglio del Gso". I nostri ragazzi hanno frequentato insieme anche le elementari e le medie e ricordo che durante una gita di classe, eravamo seduti vicini sul pullman. Per tutto il viaggio non ha fatto altro che parlarmi delle meraviglie del Gso, dei suoi obiettivi sportivi ed educativi, della sua presenza sul territorio, non smise mai di parlare... tanto che nel viaggio di ritorno mi guardai bene dal sedermi vicino a lui». Il resto è storia. «Cosa dire di Marco? Credo che quando abbiano costruito Marco, presero lo stampino e lo buttarono via. Solo in questo momento mi rendo conto della sua unicità, uomo dalla disponibilità infinita, con un cuore grande e biancorosso, con il sorriso stampato in faccia, un sorriso sincero che trasmetteva al mondo intero la sua contagiosa capacità di coinvolgere le persone. Solo ora mi rendo conto di non averlo apprezzato fino in fondo, e chiedo scusa per questo a lui e alla sua famiglia. E' stato comunque un esempio per me, per noi del consiglio, con i suoi suggerimenti, con i suoi continui "no" sulle spese da fare come un buon padre di famiglia, la sua famiglia. Ci mancherà la sua modestia, capace di farsi carico dei lavori più umili pur di far andare avanti la baracca del Gso». Associazione sportiva da lui fondata nel 1979 insieme ad altri ragazzi e portata avanti sempre in prima linea, a volte prima della famiglia e del lavoro. «E' inutile negare che il vuoto che ha lasciato sarà incolmabile, non saranno sufficienti tre o quattro persone per fare tutto ciò che faceva lui. Ciao Marco, non dimenticarti di noi e perdonaci, se puoi, per i nostri errori. Cercheremo di portare avanti il

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[§25118700§] venerdì 03 aprile 2020

Settegiorni Comune di Arese

tuo sogno, con i nostri limiti personali. Ma dubito che potremo farlo come avresti fatto tu perché, come per i più grandi maestri, ammireremo le tue gesta sempre con il senno di poi. Un abbraccio».

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[§25118682§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 46-47 Settegiorni Comune di Arese

TRA I TANTI RICORDI PER MARCO, QUELLO DI BEATRICE BERTACCA ti di orgoglio, rigorosamente biancorosso»

«Faremo di tutto per continuare a riempir ti di orgoglio, rigorosamente biancorosso»

ARESE (mly) Il ricordo che ha fatto Beatrice Bertacca. «Ciao Marco. L' ultima volta che ci siamo visti mi avevi chiesto di inviarti due righe sulla squadra e io ti avevo detto di aspettare la fine del campionato, quando avremmo finalmente potuto ufficializzare la vittoria. Quelle due righe non prenderanno mai forma e il campionato una fine non l' avrà mai, così come mai avrei immaginato di trovarmi oggi qui, a scriverti con il groppo in gola. Sì, perché caro Marco devi sapere che ci mancherai, ci mancherai veramente tanto. E in questo momento così difficile, ancora più difficile è il pensiero di dover guardare avanti, mentre il nostro sguardo vorrebbe essere rivolto solamente indietro, a ripensare ai momenti condivisi, momenti inconsapevolmente felici. Ci man cherai. Ci mancherà la certezza di incontrati al Gso, perché tu c' eri sempre Ci mancherà trovarti alle partite dei 2005 perché, compatibilmente con il lavoro, non ne saltavi e non né avresti più saltata una. Ci mancheranno le tue profezie sul risultato finale; ci mancherà condividere con te le sconfitte, ma soprattutto le vittorie perché, più di tutti, riempivano te di orgoglio... E per festeggiare "doppio piatto di pasta!"; ci mancheranno i tuoi articoli con cui portavi alla ribalta della cronaca le prodezze del Gso. Ci mancherà poter scherzare sulle righe del Campo a 11, non sempre dritte come fusi, ma si sa, le ha tirate Marco, perché le righe, cascasse il mondo, le tira Marco. Ci mancheranno le "Foto storiche" che, con con grande cura e orgoglio, appendevi ai cartelloni della festa del Gso, cartelloni attaccati con lo scotch che si staccava sempre e quindi, in balia del vento, proprio come noi oggi, increduli, impotenti, svuotati, inevitabilmente spaesati e con troppe domande nella testa che rimarranno senza risposta. Ci mancherai Marco, mancheranno le tue parole, i tuoi sorrisi e, più di ogni altro, il tuo esempio che hai donato a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarti lungo il cammino. Sebbene ci impegneremo per andare avanti al meglio delle nostre possibilità, sarà difficile, e niente sarà più come prima. Tu però continua a guidarci, come hai sempre fatto. Noi faremo di tutto per continuare a riempirti di orgoglio, rigorosamente biancorosso. Ciao Marco, grazie di tutto, manchi e mancherai».

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[§25118684§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 46-47 Settegiorni Comune di Arese

«Ripassavi, ogni settimana, le linee del campo da calcio»

«Sei stato un esempio per tutti di dedizione, attaccamento, amore per lo sport e per l' educazione dei ragazzi»

ARESE (mly) Continuano i ricordi. Luca Agnesi «Ricordo ancora quando mi invitasti ad entrare nella meravigliosa famiglia del Gso.... sono passati tanti anni, ma la bellezza del tuo Gso è rimasta tale. Mi ricordo di quante volte ti ho guardato mentre ripassavi con il gesso le linee del campo da calcio e pensavo a quante volte negli anni avessi ripetuto quel gesto. Mai un lamento, sempre con il sorriso sul viso e sempre gentile ed amichevole con tutti. Pronto a dare una mano ed un consiglio a chi ne aveva bisogno e quanti consigli che mi hai dato. Tu, uno dei soci fondatori del Gso, a ripassare, ogni settimana, dopo 40 anni, le linee del campo. Un esempio per tutti di passione, attaccamento, amore per lo sport e per l' educazione dei ragazzi. Mi hai accolto con entusiasmo nella famiglia del Gso e mi abbracciavi ogni volta con affetto, mettendomi in imbarazzo, perché non credevo di meritarmi tanto. Avevi l' entusiasmo di un ragazzino, un entusiasmo che ti coinvolgeva, ti spronava ad andare avanti nonostante i problemi e le difficoltà; un vero maestro. Nulla sarà più come prima senza di te. Ci mancherai tantissimo Marco... Gui daci da lassù». Mattia Amicabile «Ciao Marco, in questo momento di dolore potrei dirti molte cose. Ma in modo particolare vorrei ringraziarti. Grazie per aver contributo alla nascita del Gso e aver, quindi, permesso a me e a molti ragazzi di poter fare sport in oratorio. Grazie per gli insegnamenti che mi hai saputo dare in tutti questi anni. Grazie per l' impegno che hai sempre messo in ogni cosa, per le partite che ci hai permesso di fare grazie alla tua presenza, come arbitro, e alle righe del campo che per molti anni hai tracciato. Mi mancherai». Alberto Carta «Un grande uomo, la prima bandiera biancorossa, sempre disponibile ad aiutare il prossimo e in prima linea per il suo Gso. Riposa in pace Marco». Stefano Taddeo «Ciao Marco. Sei stato un uomo buono, sempre disponibile, con i colori biancorossi nel tuo cuore. Sei stato un esempio, per me e per tutti noi, di grande impegno, di grande passione messi da te in campo per i più giovani, all' interno della grande famiglia del Gso, di cui tu sei stato uno dei fondatori. Mi ricorderò sempre di quando giocavo a calcio, indossando la maglietta biancorossa, e tu eri il nostro dirigente. Ci spronavi sempre a dare del nostro meglio, ci incoraggiavi, esultavi con noi! Era, quindi, evidente quanto tu tenessi immensamente a noi, alla nostra squadra: c' eri sempre!

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[§25118684§] venerdì 03 aprile 2020

Settegiorni Comune di Arese

Oppure, passando a tempi più recenti, non scorderò mai le volte in cui, grazie al tuo animo gentile, ti offrivi per arbitrare una partita, dicendo: "Stefano, se vuoi ci sono, posso arbitrare io"! Perciò un immenso grazie di cuore per tutto quello che hai fatto. Seguiremo sempre le tue orme. Sarai sempre in mezzo a noi a guidarci e lo stesso farai con la tua famiglia. Forza biancorossi! Ciao Marco». Fabio Federico «Purtroppo svegliarsi con una notizia del genere è devastante. Devastante soprattutto per la sua famiglia di cui io sono orgoglioso di far parte perché Marco e mia mamma sono cugini. Stare qua adesso a raccontare aneddoti o episodi non ha senso e da un lato mi farebbe ancora più male. Sono cresciuto con le maglie del Gso ovunque, si perché Marco aveva un box adibito solo a deposito maglie e non sai la zia come lo insultava. Ogni volta che scendevo a parlare con lui vedevo la passione per la vita, la famiglia, il lavoro e soprattutto questa società. Marco me lo ripeteva sempre: "Fabio prenderai tu il mio posto". Fa ridere ma, al tempo stesso, vedendo quello che è stato lui, difficilmente sarà possibile sostituirlo o almeno provarci. Ti abbraccio». Tino Barcordi «Ciao Marco, faccio parte dei privilegiati che ti hanno conosciuto e vissuto, ricorderò sempre le tue telefonate per farmi fare un passo indietro, per restare sempre dalla parte dei ragazzi. Tu sai. Chiamami ancora Marco». Fabio e Rosanna Scuoppo «Semplicemente ciao Marco. Un abbraccio forte forte a Veronica, Mattia, Nicolò, Rosanna e a tutti i tuoi cari». Alessandra Barbera «Marco.... sempre con il sorriso, sempre con una parola gentile per tutti, sempre a disposizione di chi ne avesse bisogno, sempre a lavorare. Che a ltro aggiungere... sennonché per me rimarrà sempre un u omo, un padre, un compagno di avventure al Gso. Fantastico e indimenticabile. Mi mancherà tantissimo». Andrea Beato «Devo dire che nonostante conoscessi Marco da non molto tempo, come non conoscevo tutti voi, la notizia della sua scomparsa mi ha colpito molto, forse perché da quando sono entrato a far parte del gruppo del Gso è stato un po' come entrare in una famig lia allargata dove, chi più chi meno, entra a fare parte della nostra vita, e Marco era uno di questi. Con me e con la nostra squadra è sempre stato molto disponibile, è stato l' unico, per grande parte dell' anno passato, che si prestava per venire ad arbitrare, ogni tanto ci faceva disperare per l' orario, magari un po' in ritardo, qualche decisione contro, qualche tempo che durava un po' troppo. Ma, a suo modo, era una persona davvero generosa e altruista e, per quel poco che ho potuto capire, il Gso era la sua seconda casa e ora questa casa senza di lui è un po' più vuo ta. Dovremmo aiutarci e stringerci tutti per colmare il vuoto che sentiamo. Ciao Marco, da tutti noi». Efrem Sassi «Ciao Marco, mi avevi fatto una promessa, mi avevi detto che dal campionato primaverile

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[§25118684§] venerdì 03 aprile 2020

Settegiorni Comune di Arese

la segnatura del campo e il guardalinee per la nostra squadra era roba tua. Parole tue. Ti ringrazio Marco per le nostre chiacc hierate che, alla fine, terminavano sempre co n: "vado, se no vedi la cicci". Così chiamavi tua moglie. Grazie ancora. Ti porterò sempre nel cuore». Susanna rampichini «Marco ha lasciato un segno indelebile in me che l' ho avuto come allenatore più di trenta anni fa, figuriamoci in chi ha condiviso con lui decenni di attività pallavolistica e dedizio ne agli altri. Ora è il momento del dolore ma arriverà il giorno in cui lo sentiremo vicino comunque». Ivan Pezzolo «Carissimi, il dispiacere per la scomparsa di Marco è enorme, era un uomo al quale non si poteva non voler bene, era un esplosione di entusiasmo e tutte le volte che avevo il piacere di passare qualche minuto con lui, era solo e puro divertimento. Sempre sorridente, sempre positivo, non so quante volte mi ha fatto gasare con i suoi complimenti. Mi diceva sempre: "sei il migliore allenatore del Gso", e voleva che gli raccontassi tutto quello che facevo con i ragazzi che lui amava come propri figli. E' stato un esempio e uno stimolo a fare sempre meglio. Ora so che è dura accettar e ciò che è capitato, ma il tempo aiuterà a superare il grande dolore e tutto sarà un po' più leggero. T uttavia mai nessuno si dimenticherà dell' amatissimo Sciur Mantica. Ti voglio bene Marco, per sempre». Under 10 «Hai arbitrato tante nostre partite con allegria ! I bambini under 10 e lo staff ti ricorda con tanto affetto. Ciao Marco». Carlo Alberto Bosani «La morte di Marco mi ha colto di sorpresa, come un pugno dritto allo stomaco. Davanti alla morte non ci sono tante parole da dire, ma quando è un amico, anc ora meno. Nella mente non ho pensieri, ma solo ricordi, tanti ricordi. Ciao Marco un abbraccio forte». Marina e Arianna «Ciao Marco, per me il basket era lo sport più bello del mondo, ma tu sei riuscito a convincere mia figlia che la pallavolo era ancor meglio. E così anch' io ho imparato le regole e mi sono appassionata. Perciò grazie per tutto quello che tu hai fatto, per come l' hai fatto, per il cuore e la passione che ci ha i messo, grazie per aver fatto parte di un pezzo della nostra vita. Resterai sempre nei nostri cuori».

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[§25118683§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 47 Settegiorni Comune di Arese

LE PAROLE COMMOSSE DI DON ROBERTO SMERIGLIO

«Marco: un padre, maestro ed amico, come il canto dedicato a don Bosco. L' oratorio non ti dimenticherà mai»

ARESE (mly) Colonna portante del Gso, Marco Mantica è stato ricordato anche dal responsabile dell' oratorio don Roberto Smeriglio. «"Ciao don, vedi che sono in pensione: se hai bisogno in oratorio, sappi che ci sono!". Come dimenticare questa disponibilità di Marco a pochissimi giorni dal suo pensionamento. Ma così disponibile lo è stato sempre con tutti, specialmente se legato all' oratorio e ai giovani. C' è un canto a don Bosco dal titolo: "Padre, Maestro ed Amico". Sono titoli con i quali viene ricordato il santo dei giovani. E sono sicuro che don Bosco sia felice se li uso per descrivere l' amico Mar co». Quindi prosegue don Roberto «Marco per molti è stato padre, ad iniziare dai suoi meravigliosi figli. Il padre è colui che si prende cura, che custodisce, che è presente: nonostante i suoi impegni lavorativi, sfido a trovare qualche oratoriano e atleta che abbia conosciuto Marco e non l' abbia sentito come padre. Lui c' era. Marco è stato anche maestro. Non solo ha insegnato la passione per lo sport, ma con essa ha passato l' amore per la vita. E come abile maestro amava le sfide difficili. Non si tirava indietro, provava a mettere insieme squadre all' apparenza "improbabili", ma sempre con la consapevolezza che il primo obiettivo della sua azione educativa era quella di insegnare a vincere le sfide della vita. E, infine, Marco è stato l' amico di tutti. Da quando lo conosco, non l' ho visto mai litigare, al massimo abbandonava la discussione per poi tornare a costruire ponti, proprio da vero amico. Aveva rispetto per tutti, specialmente per i più giovani e fino all' ultimo, in qualche nostra chiacchierata, si chiedeva come aiutare le giovani generazioni a crescere in maniera sana». Poi il saluto: «Marco non sei morto. Non lo sei perché la nostra fede in Gesù ci rende consapevoli che in Lui tu continui a vivere. Ed è quello che sempre hai insegnato: l' amore per il Signore Crocifisso e Risorto. Ricordo ancora, uno dei nostri incontri per strada, mi fermasti e, prendendo la croce che porto al collo, l' hai baciata dicendomi: "Gesù mi vuole bene!". Ed è forse per questo che adesso sei stato convocato nella "nazionale del Paradiso", perché Gesù ti vuole bene e aveva bisogno di uno in gamba come te perché da "lassù" tu possa ora sostenerci nel diventare veri padri e madri, appassionati di vita, autentici maestri che sanno trasmettere la passione per la vita e l' amore, amici di tutti, specialmente di quelli che sono dimenticati dal mondo che corre. Però ti chiedo un favore: dal Cielo, parla ai nostri cuori, sostieni i tuoi cari e noi che soffriamo per questo distacco improvviso. Soffriamo perché ti vogliamo bene. L' oratorio non ti dimenticherà mai.

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[§25118683§] venerdì 03 aprile 2020

Settegiorni Comune di Arese

Grazie Marco!».

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[§25118685§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 47 Settegiorni Comune di Arese

ALLENATORE DI VOLLEY

«Trasmettevi a tutti la tua passione»

ARESE (mly) Tantissimi i ricordi arrivati per la scomparsa di Marco Mantica. Roberto Vitali «Ho appreso con tristezza la notizia della scomparsa di Marco. Sono molto dispiaciuto. Scrivo a te, che sei Presidente per portare il mio cordoglio personale, non solo sportivo, per gli anni passati in biancorosso che ho trascorso insieme al Gso. Ringrazio Gesù di avermi fatto conoscere Marco e vi porto sempre nel cuore». Adelisa Covuccia «Ciao Marco, ricordo la prima volta che ci siamo conosciuti: io ragazzina di 11 anni timida e ansiosa di giocare a pallavolo, e tu allenatore determinato ad avere sempre nuovi atleti da aggiungere alla tua squadra. Mi hai insegnato a giocare a volley, trasmettendomi tutta la passione che ti ha sempre contraddistinto, da quando nel lontano 1979 hai deciso di fondare il Gso. Dopo qualche anno, mio malgrado, ho dovuto lasciare il volley per problemi al ginocchio, ma ti ho sempre visto presente in palestra con nuovi ragazzi. Crescendo la vita mi ha portato lontano da Arese e ritornata, dopo tanti anni, iscrivendo mia figlia al mini volley, ti ho ritrovato lì, sempre con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di stare tra i ragazzi. E dopo 20 anni ci siamo ritrovati di nuovo in palestra, perché la tua passione mi ha trascinato di nuovo nel mondo del volley. come allenatore. Mi hai insegnato a giocare e poi mi hai insegnato ad allenare. Ricordo con nostalgia le tue mail notturne, mentre eri al lavoro, che trovavo al risveglio del mattino con proposte di allenamenti e possibili formazioni di gioco della nostra u13 e u14. Quante vittorie, quante soddisfazioni e quanta fatica. Ma tu non mollavi mai. Eri sempre pronto a prendere in mano un pallone, a portare ragazzi in palestra e a coinvolgere adulti per aumentare le forze lavoro nella società che tu hai fondato. Grazie Marco per le risate, le fatiche e la passione che mi hai fatto ritrovare, resterai sempre nel mio cuore. Un grande amico e un grande uomo. Mancherai a tutti noi Gso».

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[§25118681§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 48 Settegiorni Comune di Arese

«Ciao papi, ti voglio bene»

Marco Mantica tra i fondatori del Gso don Bosco di Arese, il gruppo sportivo oratoriano più di 40 anni fa, è scomparso all' improvviso a 62 anni, nella notte tra lunedì e martedì. Lascia la moglie Rosanna e i tre figli: Veronica, Nicolò e Mattia Marco, che ha scritto una lunga e commovente lettera per ricordare il suo papà «Sappi che sono molto fiero di te Non sai quanto sono orgoglioso di portare il tuo nome nel mio»

Ciao papi, come sai bene solitamente sono bravo con le parole, ma, questa volta, mi trovo in difficoltà anche io. Non so nemmeno da dove iniziare, perché la verità è che non basterebbe un libro intero per raccontare la persona che sei. Mi farà tanto male, ma non posso fare a meno di partire dai ricordi che ho di te, quelli nessuno riuscirà mai a portarli via e mi permetteranno sempre di averti al mio fianco. Se qualcuno dovesse chiedermi con quale immagine descrivere la mia infanzia, sarebbe molto facile rispondere: io e te al parco Einaudi, due alberi a formare una porta, una palla e tu che fingevi di essere il portiere della Juve. Mamma ci guardava dal balcone e ci chiamava per la cena, ma io mi lamentavo sempre perché volevo che quei pomeriggi non finissero mai: con te mi sentivo semplicemente il bambino più felice del mondo. Crescendo non è poi cambiato molto; non ti sei mai interessato molto della scuola, e facevi bene, sapevi che c' era il generale mamma a pensare a noi. E cavoli era più che sufficiente! In compenso quante mie partite sei venuto a vedere, quante trasferte, quante sconfitte: io giocavo, correvo, cadevo e tu eri sempre lì, come guardalinee o in tribuna, pronto a tifare per me e a correre in campo ad abbracciarci quando segnavamo. Già, per te lo sport è tutto quanto, mi correggo: il Gso è tutto. Le parolacce che hai preso da mamma per questo non si possono contare; quanti rimproveri per le ore trascorse in oratorio al posto che a casa, quante urla quando entravi ricoperto di calcina dalla testa ai piedi, quante volte scordavi di togliere le scarpe piene di fango o sporcavi tutti i vestiti. Quanti appuntamenti o momenti con noi hai rimandato perché avevi impegni in oratorio e sentivi di non poter mancare. Il fatto è che proprio non ce la facevi ed era più forte di te: il tuo cuore, prima di ogni cosa, è a tinte biancorosse. L' hai fondata tu questa associazione, l' hai fatta crescere e per te rappresenterà sempre motivo di orgoglio. Ricordo quando passeggiavamo per Arese e ogni volta venivi fermato da qualche ragazza, ormai donna, che avevi allenato in gioventù e di cui ricordavi sempre il nome. Hai allenato e cresciuto centinaia e centinai di generazioni di aresini, perché tu ami stare con i bambini ed in mezzo a loro senti il cuore pieno di gioia, ti si legge in faccia. A volte si lamentavano di te, dicevano

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[§25118681§] venerdì 03 aprile 2020

Settegiorni Comune di Arese

che gridavi troppo o che facevi giocare poco le ragazzine più scarse. Ma io sono sempre stato convinto che stessi facendo la cosa giusta: perché va bene la "O" di oratorio, ma non bisogna dimenticarsi la "S" di sport e, in questo ambito, così come nella vita, bisogna cercare sempre di tendere alla vittoria. E tu, di perdere con il tuo Gso, proprio non avevi voglia. Nell' ultimo periodo il lavoro ti aveva reso più difficile allenare, ma non per questo hai smesso di aiutare chiunque ne avesse bisogno, o di renderti utile in qualsiasi modo possibile. Gli anni passavano e forse non avevi più quell' energia che ti ha sempre contraddistinto. Ma tutti quanti si sono dimenticati un po' troppo presto di quanta vita avessi dedicato al Gso. Già, perché forse le righe erano storte, ma adesso chi avrà voglia ogni finesettimana, sotto la pioggia, in una fredda mattina d' inverno, di tracciare i confini del campo? Forse non vedevi più come un tempo, ma ora chi si chiamerà il sabato o la domenica ad arbitrare partite tutto il pomeriggio? Chi riempirà l' oratorio di foto storiche durante le feste estive? Chi organizzerà le letture durante la messa? Chi sarà sempre pronto ad aiutare e a salvare le situazioni di emergenza? Stai tranquillo papà, non esiste nessuno al mondo che potrà farlo con il tuo stesso spirito e la tua stessa passione, ne sono certo. Mi hai visto crescere dicevo - e mi hai visto cambiare, prendere decisioni, sbagliare, ma la tua reazione è sempre stata la stessa: sorridermi. Sì, perché quella è la tua essenza e ci vuoi troppo bene per rimproverarci. Ci hai sempre difeso, anche quando eravamo in pieno torto, hai sempre cercato di strapparci un sorriso quando tutto andava male, o eravamo arrabbiati, hai sempre portato allegria e felicità in famiglia, semplicemente perché è quello che ti riesce meglio. Noi ragazzi siamo il tuo motivo di gioia più grande, ce lo hai sempre dimostrato. Quanto eri felice quando passavamo momenti tutti e cinque. Ricordo le mille vacanze e avventure trascorse; avevi paura di volare, ma questo non ti ha impedito di portarci ovunque con infiniti viaggi in macchina: Madrid, Valencia, Londra, Praga; migliaia di chilometri con te, instancabile, alla guida a mostrarci i paesaggi e mamma che si preoccupava ti addormentassi. E poi la tua amata Sardegna che, a detta tua, aveva il mare più bello del mondo. Lì esprimevi la versione migliore di te stesso: prendevi il sole, facevi i bagni giocando a palla con Nico, andavi a correre con la tua immancabile radiolina, leggevi il giornale, bevevi il caffè, ci portavi al ristorante, organizzavi gite ed avevi un' energia ed un sorriso contagiosi ed unici nell' universo. Ne ho tanti di ricordi che custodisco gelosamente nel cuore, ma ne esiste uno, in particolare, che credo ti possa rappresentare appieno. Era il giorno della mia laurea, ed alla proclamazione la presidente della commissione specificò chiaramente di aspettare la fine di ciascun candidato prima di applaudire. Arrivò il mio turno e, appena venne letto il mio voto, sentii delle urla da stadio provenire dalle mie spalle.

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[§25118681§] venerdì 03 aprile 2020

Settegiorni Comune di Arese

Mentre la relatrice mi guar dava severamente ed intimava il silenzio, io non riuscivo a non ridere, perché nella mente immaginavo ciò che poi i miei amici confermarono: ti era alzato in piedi ed avevi incominciato ad esultare con le mani al cielo come se l' Italia avesse vinto i mondiali. Perché tu sei fatto così papà e non ti interessa quello che ti dicono che puoi o ti è vietato fare, la tua spontaneità, il tuo buon cuore e l' amore per i tuoi figli superano ogni tipo di barriera. Insomma, volendo riassumere è facile dire che sei stato, sei e sarai sempre il papà migliore di tutti. Qui in casa siamo distrutti, perché vedi, nella tua bontà e semplicità, sei la persona che ci ha sempre tenuti così uniti, che ci ha sempre dato equilibrio, che ci ha sempre rassicurato e regalato gioia quando tutti eravamo nervosi. Caro papa l' eredità che mi lasci è più pesante di quanto credi, perché io non ce la farò mai ad essere ciò che sei. E se nella vita riuscirò a compiere anche solo la metà del bene che hai fatto, potrò dirmi felice. Mi hai insegnato a seguire sempre la Retta Via e, proprio per questo, ti prometto che cercherò di dare forza e tenere unita la famiglia, proprio come facevi tu. Non preoccuparti per mamma, le starò tanto vicino e non le farò mai mancare amore. Sono sicuro che dall' alto mi guiderai e starai con me in ogni momento importante della vita. Ti dedicherò ogni successo e conquista e ti porterò con me, in giro per il mondo. Sappi che sono fiero di te e non sai quanto sono orgoglioso di portare il tuo nome nel mio. Nessuno potrà mai sconfiggerti papà, perché il tuo esempio, il tuo amore ed il tuo sorriso sono ormai incisi nella memoria e nel tempo. Ti voglio tanto bene».

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[§25118719§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 49 Settegiorni Comune di Arese

Il commento del capogruppo Piva sull' emergenza sanitaria

Piva: «Niente sarà più come prima, vanno cambiate le priorità di spesa»

ARESE (mly) «Nulla sarà più come prima, vanno cambiate le priorità di investimento e spesa», così il capogruppo del M5S Michaela Piva analizza la situazione attuale del paese. «Arese è un comune ricco che attualmente dispone di 7,4 milioni di euro di avanzo di amministrazione, derivante dalla sovratassazione dei cittadini rispetto alle esigenze di spesa dell' Ente e accumulato negli anni ben prima dell' arrivo dell' attuale Amministrazione. La crisi sanitaria che ci sta investendo, porta a fare delle riflessioni sull' ordine delle priorità degli investimenti previsti in futuro. In questo scenario, investire 5,8 milioni di euro nel doppione della piscina esistente non è una priorità, tanto meno considerando che con 2 milioni si potrebbe riqualificare la piscina esistente». Cosa proponete, quindi? «Proponiamo di rivedere le scelte previste nel piano delle opere pubbliche, puntando sull' adeguamento delle strutture sanitarie esistenti, quali il poliambulatorio e la casa di riposo. In questa emergenza molte famiglie che, fino a ieri, non avevano bisogno di aiuti si sono rivolte ai servizi sociali, sicuramente sarà necessario aumentare i trasferimenti da parte del governo, ma anche il nostro comune può fare la sua parte. Il decreto Cura Italia permette di destinare la quota libera dell' avanzo di amministrazione, o parte di questa, per la spesa corrente legata all' emergenza Co vid -19». Inoltre vorreste aiutare le famiglie in difficoltà. «Sì, una proposta ulteriore che avanziamo è quella di trasferire le spese previste per gli eventi programmati nel periodo e ora annullati, a favore di famiglie e attività in difficoltà derivanti dall' emergenza. Infine proponiamo di offrire ai cittadini il baratto amministrativo, ovvero consentire di pagare tasse e debiti con il Comune mediante lavori socialmente utili. Questa crisi sanitaria ha colto impreparati tutti e ci sta portando a cambiare la nostra scala di valori. E' sempre più chiaro che per conviverci e superarla dovremo aiutarci tutti, al di là di ogni ideologia e schieramento politico».

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[§25118716§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 49 Settegiorni Comune di Arese

Alessia Reali scomparsa per complicanze dovute a un tumore alle ovaie

Mancata a 33 anni

«Ciao tata, ti voglio tantissimo bene. Non hai fatto in tempo a vedermi laureata. Tutto ciò che ho fatto, l' ho fatto per te»

ARESE (mly) «A mia sorella, che non ha fatto in tempo a vedermi laureata. Tutto ciò che ho fatto, l' ho fatto per te. Ciao tata, ti voglio tantissimo bene», così Ottavia ha ricordato su Instagram sua sorella Alessia Reali, scomparsa a soli 33 anni per complicanze dovute a un tumore alle ovaie. Puoi raccontarmi qualcosa di tua sorella? «Alessia era nata a Milano il 20 febbraio 1987, è cresciuta lì fino a quando non ci siamo trasferiti ad Arese, con mamma Nicoletta e papà Stefano. Aveva fatto il liceo classico al Beccaria di Milano e ha concluso gli ultimi anni al Rebora di Rho. Parlava francese da madrelingua e voleva visitare Parigi appena possibile. Ha studiato musicologia all' università di Cremona, suonava il flauto traverso e il violoncello. Conosceva l' arte, la letteratura e la musica classica in una maniera impressionante. Era intelligentissima. Negli ultimi anni aveva deciso di iscriversi a comunicazione interculturale, le sarebbe piaciuto poter lavorare in biblioteca, uno dei suoi posti preferiti al mondo. Leggeva tantissimi libri, e se non le piacevano li abbandonava a metà. Alessia è sempre stata molto sensibile, chi l' ha conosciuta ne ricorda la dolcezza sconfinata. Era la maggiore di quattro figli, Alessia, Francesco, Alberto e io, che sono la minore». Hai qualche ricordo particolare di Alessia? «Quando anche mia madre era tornata a lavorare, Alessia si occupava di me, mi preparava il pranzo tutti i giorni al mio ritorno da scuola. È stata come una seconda madre nella mia vita, la sua preoccupazione per me e per i miei fratelli era pari, e forse maggiore, a quella che può avere un genitore. Era molto protettiva nei nostri confronti. Seppure fosse una ragazza timida, socializzava in tutti i luoghi che frequentava. Tante sono state le persone, che la conoscevano, a raccontarci con affetto qualcosa di lei che, a volte, non sapevamo». Su Instagram hai scritto che, purtroppo, non ha fatto in tempo a vedere la tua laurea. «Era tanto contenta e fiera di me, per essere arrivata alla laurea. Se non ci fosse stata la situazione attuale, saremmo andate a comprare insieme i vestiti da mettere. Alessia ha avuto delle sfortune nella vita ma, nonostante questo, era sempre sorridente e, forse, più forte di tutti noi».

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[§25118716§] venerdì 03 aprile 2020

Settegiorni Comune di Arese

Ma, purtroppo, è sopraggiunta la malattia. «La sua morte è avvenuta all' improvviso, da una notte all' altra, non per colpa del Coronavirus ma complice la situazione. Alessia, da un po' di settimane, aveva dei dolori alla schiena e all' addome. Il tempo di prenotare le visite necessarie - alcune delle quali le sono state rimandate causa Covid - e, quando è riuscita a fare un' ecografia e risonanza, venerdì 13, hanno scoperto il suo male. Probabilmente un tumore ovarico che si era esteso velocemente, ed era rimasto celato da altri problemi di cui soffriva. Purtroppo ciò aveva causato una polmonite e delle masse sul cuore. Al pronto soccorso di Garbagnate l' hanno messa in isolamento, perché sospettavano che la polmonite fosse da Covid-19, non ci è stato possibile vederla. I tamponi sono risultati negativi, la polmonite era causata dagli altri problemi. Avrebbe dovuto essere ricoverata in reparto immediatamente e assistita adeguatamente, ma non è stato possibile. La mattina di sabato 14 marzo, si è sentita male, ha avuto un arresto cardiaco e non sono riusciti a rianimarla. La sera prima l' avevamo chiamata e rassicurata di non preoccuparsi. Le avevo detto di non spaventarsi, che la mattina l' avrebbero messa in una vera camera e l' avremmo raggiunta. Siamo almeno riusciti a darle la buonanotte». Non avete neanche potuto farle il funerale... «No, siamo solamente riusciti a seppellirla in famiglia al cimitero di Arese. Avremmo voluto rimandare il funerale, per permettere a tutti quelli che le volevano bene di salutarla. Ma non è stato possibile». Elisa Moro.

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[§25118724§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 49 Settegiorni Comune di Arese

NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ DOVUTE ALLA CHIUSURA PER IL COVID-19

Uniter, continua la didattica in videoconferenza

ARESE (mly) Ligi alle disposizioni governative di sospensione di tutte le attività nelle università della terza età, anche l' Uniter ha prontamente chiuso i battenti fino a data da destinarsi. Secondo quanto desumibile da un recente provvedimento, molto probabilmente le attività dell' attuale anno accademico rivolte ai soci si dovranno considerare definitivamente concluse nelle consuete modalità di svolgimento. La gestione dell' Associazione non si è comunque fermata, in quanto, tenendosi in contatto con i moderni mezzi di comunicazione, i membri del consiglio direttivo hanno potuto riunirsi e i referenti delle diverse aree organizzative hanno potuto continuare a lavorare dove possibile. Ed è così che - oltre alla normale amministrazione sono state deliberate anche due donazioni a enti operanti sul territorio, come contributo per affrontare l' attuale stato di crisi. Sentiti anche gli organi istituzionali competenti, è stato deciso di devolvere tali fondi alla Fraternità di Misericordia di Arese e all' Asst Rhodense (ospedali di Garbagnate e Rho), senza escludere ul teriori elargizioni e sollecitando i propri soci sia a donazioni individuali sia a segnalare eventuali casi di bisogno. Inoltre, proprio per essere di sollievo ai soci che in questo momento sono sempre più costretti all' isolamento, i responsabili dei corsi, insieme ai docenti e ai tecnici, si sono attivati, lavorando alacremente, per uscire da questo stato di segregazione forzata e ricominciare a incontrarsi, anche se in modo virtuale, continuando l' attività didattica in videoconferenza. I risultati per ora sono di grande soddisfa zione, sia da parte degli studenti per la ripresa delle lezioni, sia degli organizzatori, in quanto tutto si è svolto perfettamente come se le lezioni si tenessero fisicamente in aula. Alla data odierna sono stati attivati una ventina di corsi e una dozzina circa sono in fase di prova. Per i corsi che non si svolgono in aula sono allo studio modalità alternative o complementari alla videoconferenza. Alcuni docenti sono rimasti comunque in contatto con i propri studenti fornendo loro documentazione e sup porto. Informazioni utili e continui aggiornamenti si possono trovare anche sul blog e sulla pagina Facebook Uniter- Università del tempo libero e delle tre età. In questo modo, il calendario degli appuntamenti della Casa delle Associazioni chiusa per tutti coloro che la frequentavano - non è più desolatamente vuoto, ma riporta tutti i corsi Uniter proposti con modalità di videoconferenza. Si può così senz' altro affermare che, nonostante la pandemia, l' Uniter non si ferma!

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[§25118707§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 2 Il Notiziario Comune di Arese

Il virus sta causando molti più morti di quanto dicano le cifre ufficiali

di Piero Uboldi Le immagini delle bare in fila sul pavimento della chiesa e la coda di camion che portavano i feretri alla cremazione le abbiamo viste tutti, arrivavano dalla Bergamasca, e proprio lì è nato il primo campanello d' allarme: c' è qualcosa che non va nei numeri ufficiali del conteggio di morti, sono numeri troppo bassi, di gente ne sta morendo molta di più. A raccogliere quel segnale è stata la redazione del Sole 24 Ore, che mercoledì 1 aprile ha pubblicato il risultato di un lavoro portentoso, a firma di Michele Finizio: il Sole ha contattato tutti i comuni d' Italia chiedendo di inviare un dato molto semplice, ossia il numero delle persone morte dal 24 febbraio al 21 marzo nel 2015, dal 24 febbraio al 21 marzo nel 2016, poi nel 2017, nel 2018, nel 2019 e... nel 2020. L' obiettivo era semplice: vedere se c' è davvero un incremento dei decessi quest' anno e se tale aumento è in linea con i dati ufficiali dei morti da coronavirus oppure no. Il risultato che ne è uscito è sconvolgente: sebbene la ricerca arrivi solo fino al 21 marzo, quando ancora non si era registrato il boom di morti, l' indagine del Sole dimostra che i bergamaschi avevano ragione: dal 24 febbraio al 21 marzo di quest' anno ci sono stati moltissimi morti in più rispetto alla media degli anni precedenti, cifre pazzesche nella Bergamasca (anche il 400% di morti in più), ma cifre pesantissime anche in quei pochi comuni della nostra zona che hanno avuto la capacità e il senso civico di rispondere alla richiesta del Sole: a Cogliate c' è stato un aumento di morti del 66,7%, a Cesate addirittura dell' 80%, a Solaro del 48,5%, ad Arese del 63,6%, a del 66,7%, a Novate del 25%, solo Bollate " si salva" (relativamente) con un aumento di morti quest' anno "solo" del 13,5%. Per capire meglio, prendiamo l' esempio di Cesate: al 21 marzo c' era un solo morto da corona virus dichiarato e ufficiale. Eppure secondo i dati del Sole dal 24 febbraio al 21 marzo ci sono stati 6 morti in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Prendiamo Cogliate: dai dati ufficiali al 21 marzo non c' era ancora nessun morto da coro navirus, eppure ci sono stati quest' anno 8 morti rispetto alla media di 4,8 dei cinque anni precedenti. Prendiamo infine Arese: 18 morti quest' anno, 11 in media nei cinque anni precedenti, eppure secondo i dati ufficiali al 21 marzo c' era un solo morto da coronavirus. E gli altri sei in più sono morti per che cosa? Sono dati preoccupanti, non c' è che dire. Un conteggio preciso di quanto questa pandemia ci sta costando in vite umane potremo farla solo alla fine, ma sarà un conteggio sicuramente pesante.

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[§25118691§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 23 Il Notiziario Comune di Arese

Buoni spesa ai bisognosi: il via a metà aprile

di Piero Uboldi BOLLATE - Il Governo Conte ha stanziato 400 milioni di euro da assegnare ai comuni perché li distribuiscano ai cittadini più bisognosi nella forma di buoni spesa da utilizzare nei supermercati e nei negozi di generi di prima necessità. Uno stanziamento che è stato poi suddiviso in modo molto rapido e semplice: al sud Italia circa 9 euro a cittadino poiché lì si fa più "nero" e dunque c' è meno gente che usufruisce di cassa integrazione e benefici sociali vari, 5 euro o poco più a cittadino al nord sebbene sia quello più colpito dall' emergenza. Ma non solo, perché i soldi dati ai comuni del nord sono stati suddivisi senza alcuna considerazione della ricchezza dei comuni stessi, è così che, per esempio, la ricchissima Arese (uno dei comuni italiani con reddito pro -capite più alto in assoluto) riceverà quasi il doppio di contributi rispetto a una realtà come Baranzate che è sicuramente più povera. A parte queste valutazioni, il Governo ha assegnato i soldi ai comuni come anticipazione sui soldi che deve dar loro per il fondo di solidarietà, ma ha anche scaricato sui comuni (senza alcun preavviso) il compito di organizzare tutto: i comuni devono decidere a chi dare i soldi e a chi no, devono organizzarsi con i supermercati e con i negozi e devono organizzare tutta la parte burocratica. Il tutto il più in fretta possibile mentre i comuni stanno già impazzendo per gestire mille altri aspetti di questa emergenza. Il Comune di Bollate, per esempio, si è ritrovato la patata bollente da gestire lunedì mattina: gli arriveranno 193mila euro e deve al più presto decidere chi ha diritto ad avere quei soldi (attraverso buoni spesa) e chi no. Subito il sindaco ha convocato una riunione in cui si sono messe a punto le prime idee, del tipo che quei soldi non saranno dati a chi ha uno stipendio, a chi ha una pensione, a chi percepisce già il reddito di cittadinanza, a chi percepisce altre forme di reddito dal Comune... Ma queste sono solo le prime idee. Per esempio, la donna delle pulizie che lavora in nero ha diritto ai buoni spesa? Come si fa a sapere se lavora ancora oppure no? E il libero professionista con partita Iva non iscritto all' Inps né ad altra cassa (e ce ne sono!) che non riesce più a fatturare, ne avrà diritto? La situazione non è semplice, ma il sindaco di Bollate conta di riuscire ad erogare i primi buoni spesa entro il 15 aprile. Sapremo presto chi ne avrà diritto e chi no. I CONTRIBUTI vediamo infine quanti sono i soldi a disposizione dei comuni della nostra zona: Arese 103mila euro per 19.454 abitanti, Baranzate 63.528 euro per 11.983 abitanti, Bollate 193.846 euro per 36.654 abitanti, Cesano Maderno 207.556 euro per 39.150 abitanti, Cesate 76.623 euro per 14.453 abitanti,

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[§25118691§] venerdì 03 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

Cormano 106.974 euro per 20.178 abitanti, avrà a disposizione 99.812 euro per 18.827 abitanti, avrà 145.183 euro per 27.385 abitanti, Limbiate 185.835 euro per 35mila abitanti, riceverà 106.200 euro per 20mila abitanti, avrà a disposizione 245.494 euro per 46mila abitanti, a Senago arriveranno 113.352 mila euro per 21.381 abitanti, a Solaro ci saranno a disposizione 75.250 euro per 14.194 abitanti.

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[§25118722§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 26 Il Notiziario Comune di Arese

LUTTO - Aveva 52 anni. "Era una persona splendida e solare, su di noi è calata l' oscurità..."

Tragedia sconvolge via Cavour: addio Giuseppe

di Piero Uboldi BOLLATE - A volte il nostro lavoro di giornalisti ci costringe a dover scrivere di gravi lutti che colpiscono la comunità, ed è davvero difficile. Ma diventa ancor più difficile quando si tocca con mano lo sconcerto e la disperazione di amici e parenti della vittima, perché chi è morto viene descritto da tutti come una persona splendida, sorridente, gentile, cordiale... E' il caso di Giuseppe Faustini, un uomo 52enne che viveva in via Cavour. Lo conoscevamo anche noi, davvero una brava persona... Beppe, così lo chiamavano gli amici, ha compiuto quello che parrebbe un gesto estremo, lunedì, gettando nel dolore tutti coloro che lo conoscevano. Un gesto al momento inspiegabile, ma certo non si può escludere che possa essere stato dettato dalla depressione che in questo periodo di isolamento domestico sta colpendo diverse persone. Già settimana scorsa si era verificato un gesto estremo ad Arese... La tragedia che si è consumata in via Cavour ha avuto un misterioso prologo il giorno prima, domenica, quando nella strada centrale di Bollate sono accorsi Vigili del fuoco di Garbagnate e Rho e tecnici di Unareti poiché nello stabile al civico 4 si percepiva odore di gas. La perdita arrivava proprio dall' appartamento di Giuseppe, da un tubo dello scaldabagno. I tecnici hanno provveduto a sigillare l' impianto in attesa che fosse riparato e l' emergenza sembrava finita lì. Poi lunedì in tarda mattinata un' altra chiamata d' emergenza, per correre di nuovo nello stesso appartamento. Sono arrivate due pattuglie dei carabinieri, un' ambulanza e un' automedica, ma questa volta non c' entrava il gas, purtroppo sanitari e carabinieri hanno trovato il corpo senza vita di Beppe. Ora resta solo il dolore: "Era un ragazzo solare, un grande amico, la cui scomparsa ha fatto scendere l' oscurità intorno a tutti noi", ci dice un amico. E anche altri amici ci descrivono Beppe come una persona splendida, che da trent' anni lavorava come meccanico alla Fercam di Rho. Nessuno avrebbe mai pensato potesse accadere una tragedia simile, eppure è accaduta. E non sarà neppure possibile dare a questo amico l' estremo saluto, abbracciare i suoi familiari, cosa questa che rende ancor più doloroso il lutto.

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[§25118699§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 28 Il Notiziario Comune di Arese

Emergenza medici di base: ne mancano 9

BOLLATE - Siamo nel pieno dell' emergenza da Coronavirus, nella quale i medici di base, soprattutto quando saranno attivate le Unità Speciali di ContinuitàAssistenziale, rivestiranno un ruolo centrale nel riuscire a segnalare e seguire le persone malate che si trovano a casa, ma di medici di base nella nostra zona, purtroppo, ce ne sono pochi: ci sono medici di base che hanno dovuto sobbarcarsi quasi duemila pazienti a testa ed è evidente che in una situazione di affollamento simile non possono svolgere al meglio il loro lavoro. Ecco dunque che nei giorni scorsi la Regione Lombardia ha avviato le procedure per indire nuovi bandi e nominare nuovi medici di base. Uno sforzo che in passato si è rivelato quasi sempre vano (c' erano i posti, ma nessun medico faceva domanda); adesso si spera che, vista la situazione, ci siano maggiori candidature e si riescano a coprire i posti vacanti. Ma quanti sono nella nostra zona i posti di medico di base che si devono coprire? Lo spiega la Regione stessa, che ha pubblicato le zone carenti in Lombardia. E la nostra area, purtroppo, di posti liberi ne ha sin troppi. Partiamo dall' area di Bollate - Novate - Baranzate, dove la situazione è quasi drammatica, poiché proprio questo è l' ambito in cui mancano più medici di famiglia: i posti liberi sono addirittura nove e ciò può far capire quanto siano affollati di pazienti i medici che oggi operano sul territorio. Ciò anche perché qualche medico è recentemente andato in pensione, aggravando la situazione complessiva. Situazione drammatica anche a Garbagnate - Cesate - Solaro, dove mancano anche qui nove medici, ma se si considera che hanno un numero di abitanti che è la metà di quello di Bollate - Novate - Baranzate, si comprende che lì il problema è ancor più grave. E non scherza in fatto di gravità neppure la zona Paderno - Senago, con otto posti vacanti. Scorrendo i dati regionali, si può anche vedere che mancano 6 medici pure nell' ambito Cormano--Cusano-Cinisello (ambito questo che è fortemente colpito dal virus). Come sempre, invece, è molto meno grave la situazione nell' ambito AreseLainate, dove mancano soltanto tre medici di base.

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[§25118713§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 32 Il Notiziario Comune di Arese

Mancano medici di base: nella zona di Baranzate, Novate e Bollate sono ben nove i posti vacanti

BARANZATE - I medici di base nella nostra zona sono un numero decisamente limitato, e ciò sebbene rappresentino il primo baluardo nella lotta al coronavirus, poiché sono coloro che tengono i contatti con i cittadini: a loro si rivolgono molte persone appena accusano i primi sintomi. Ma come possono lavorare bene medici che in alcuni casi hanno anche più di 1500 pazienti da seguire? Per cercare di rimediare a questa situazione (anche se i tempi sono lunghi, ovviamente), la Regione ha avviato un nuovo iter per arrivare al bando con cui cercare nuovi medici di base. Proprio la Regione ha diffuso il quadro della situazione nei nostri comuni, ed è un quadro sconfortante. L' area di Baranzate Novate - Bollate vive una situazione è quasi drammatica, poiché proprio questo è l' ambito in cui mancano più medici di famiglia: i posti liberi sono addirittura nove e ciò può far capire quanto siano affollati di pazienti i medici che oggi operano sul territorio. Ciò anche perché qualche medico è recentemente andato in pensione, aggravando la situazione complessiva. Situazione drammatica anche a Garbagnate - Cesate - Solaro, dove mancano anche qui nove medici di base, ma se si considera che hanno un numero di abitanti che è la metà di quello di Bollate - Novate - Baranzate, si comprende che lì il problema è ancor più grave. E non scherza in fatto di gravità neppure la zona Paderno - Senago, con otto posti vacanti. Scorrendo i dati regionali, si può anche vedere che mancano 6 medici pure nell' ambito Corma no-Bresso-CusanoCinisello (ambito questo che è fortemente colpito dal virus). Come sempre, invece, è molto meno grave la situazione nell' ambito Arese-Lainate, dove mancano soltanto tre medici di base. P.U.

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[§25118715§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 35 Il Notiziario Comune di Arese

SANITA' - La Regione ha diffuso i dati. E sono essenziali nella lotta all' epidemia

Mancano nove medici di base: è emergenza

NOVATE - I medici di base stanno diventando figure sempre più importanti nel contrasto all' emergenza coronavirus, poiché sono l' anello di congiunzione tra la sanità pubblica e i cittadini, sono coloro che più da vicino possono capire chi è malato e ha bisogno di cure. Un ruolo che proprio in questi giorni diventerà essenziale con l' attivazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale: i medici di famiglia rivestiranno un ruolo centrale nel riuscire a segnalare e seguire le persone malate che si trovano a casa. Ma come fa un medico di base a svolgere bene tale ruolo se ha (in alcuni casi) quasi duemila pazienti da seguire? Il problema è serio, perché in questa situazione di affollamento di pazienti i medici non possono svolgere al meglio il loro lavoro. Ecco dunque che nei giorni scorsi la Regione Lombardia ha avviato le procedure per indire nuovi bandi e nominare nuovi medici di base. Uno sforzo che in passato si è rivelato quasi sempre vano (c' erano i posti, ma nessun medico faceva domanda); adesso si spera che, vista la situazione, ci siano maggiori candidature e si riescano a coprire i posti vacanti. Ma quanti sono nella nostra zona i posti di medico di base che si devono coprire? Lo spiega la Regione stessa, che ha pubblicato le zone carenti in Lombardia. E la nostra area, purtroppo, di posti liberi ne ha sin troppi. Partiamo dall' area di Novate - Bollate - Baranzate, dove la situazione è quasi drammatica, poiché proprio questo è l' ambito in cui mancano più medici di famiglia: i posti liberi sono addirittura nove e ciò può far capire quanto siano affollati di pazienti i medici che oggi operano sul territorio. Ciò anche perché qualche medico è recentemente andato in pensione, aggravando la situazione complessiva. Situazione drammatica anche a Garbagnate - Cesate - Solaro, dove mancano anche qui nove medici, ma se si considera che hanno un numero di abitanti che è la metà di quello di Bollate - Novate - Baranzate, si comprende che lì il problema è ancor più grave. E non scherza in fatto di gravità neppure la zona Paderno - Senago, con otto posti vacanti. Scorrendo i dati regionali, si può anche vedere che mancano 6 medici pure nell' ambito Cormano-Bresso- CusanoCinisello (ambito questo che è fortemente colpito dal virus). Come sempre, invece, è molto meno grave la situazione nell' ambito Arese-Lainate, dove mancano soltanto tre medici di base.

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[§25118695§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 35 Settegiorni (ed. Legnano) Comune di Arese

L' aresina Mela Ducoli ha acquistato del tessuto Tnt e ha progettato, in casa, questi prototipi da donare

Cuce mascherine per i vicini di casa

ARESE (mly) Ordina del tessuto Tnt su Amazon e cuce un migliaio di mascherine per la sua famiglia e quelle del villaggio di via Pertini. E' la lodevole iniziativa di Mela Ducoli, conosciuta dalla maggior parte degli aresini per i suoi corsi di cucina. Come le è venuta l' idea? «Sono sempre stata una propensa ad aiutare gli altri, così l' idea di non poter far niente mi faceva star male. So cucire e, così, ho preso della stoffa bianca, mi sono fatta uno schema con le misure e la forma delle mascherine, guardando alcuni video su Facebook. Ho provato a farlo in casa e il risultato è stato buono. Avevo finito, però, il materiale; così mi figlia Sofia d' Imperio ha ordinato su Amazon un rotolo di Tnt da venti metri e degli elastici e, facendo un triplo strato, sono riuscita a fare un centinaio di mascherine». Per chi le ha fatte? «In prima battuta per i miei figli lontani e la mia famiglia. Poi le ho volute fare anche per le famiglie del mio villaggio. Le abbiamo messe in ogni casella della posta dei nostri vicini di casa. Ben 42 famiglie nel villaggio e altrettanti parenti hanno ricevuto un abbraccio caloroso». Come hanno reagito gli altri residenti? «Sono stati felicissimi: da quando ho iniziato, continuo a ricevere messaggi sul telefono di ringraziamento. Quando esco, per andare a fare la spesa, e incontro qualcuno, mi ringrazia. E questo fa immensamente piacere, poiché la mia è stata un' idea dettata dal cuore». Ne cucirà delle altre? «Sì, dopo il post che mia figlia ha fatto sui social, ab biamo ricevuto numerose richieste. Oppure mie amiche, che sanno anche loro cucire, mi stanno chiedendo di insegnarli a farle per poter aiutare, a loro volta, i vicini di casa».

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[§25118695§] venerdì 03 aprile 2020

Settegiorni (ed. Legnano) Comune di Arese

Sei orgogliosa dell' iniziativa di tua mamma? «Sì moltissimo, mi aspettavo da lei un gesto del genere - ha spiegato la figlia Sofia - E' sempre stata un vulcano di idee, non si fermava mai per aiutare gli altri. Non parlo perché è mia mamma, parlo perché in questo periodo l' unica cosa che manca veramente è l' amore. Ci sono persone lontane, non ci si può abbracciare, non ci si può toccare, né vedere. Bisogna stare a più di un metro di distanza. Mia mamma mi ha sempre insegnato che per arrivare ad un obiettivo ci sono tante strade e tanti punti di vista possibili. Il suo modo di donare amore è stato fare queste mascherine per gli altri. E questo ha creato abbracci e baci così calorosi che ci è sembrato di toccarsi e abbracciarsi davvero». Elisa Moro.

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[§25118686§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 36 Il Notiziario Comune di Arese

106mila euro di buoni spesa per i "poveri"

di Piero Uboldi NOVATE - 400 milioni di euro sono stati stanziati dal Governo da assegnare ai comuni perché li distribuiscano ai cittadini più bisognosi nella forma di buoni spesa da utilizzare nei supermercati e nei negozi di generi di prima necessità. Uno stanziamento che è stato poi suddiviso in modo molto rapido e semplice: al sud Italia circa 9 euro a cittadino poiché lì si fa più "nero" e dunque c' è meno gente che usufruisce di cassa integrazione e benefici sociali vari, 5 euro o poco più a cittadino al nord sebbene sia quello più colpito dall' emergenza. Ma non solo, perché i soldi dati ai comuni del nord sono stati suddivisi senza alcuna considerazione della ricchezza dei comuni stessi, è così che, per esempio, la ricchissima Arese (uno dei comuni italiani con reddito pro capite più alto in assoluto) riceverà quasi il doppio di contributi rispetto a una realtà come Baranzate che è sicuramente più povera. Ai comuni è ora lasciato l' onere di organizzare tutto: i comuni devono decidere a chi dare i soldi e a chi no, devono organizzarsi con i supermercati e con i negozi e devono organizzare tutta la parte burocratica. Il tutto il più in fretta possibile mentre i comuni stanno già impazzendo per gestire mille altri aspetti di questa emergenza. Il Comune di Novate ha a disposizione 106mila euro, ma bisogna stabilire un regolamento per decidere a chi darli. Certo non saranno dati a chi ha uno stipendio, a chi ha una pensione, a chi percepisce già il reddito di cittadinanza, a chi percepisce altre forme di reddito dal Comune... Ma sono moltissime le casistiche da capire per vedere chi possa averne diritto e chi no. I CONTRIBUTI Vediamo infine quanti sono i soldi a disposizione dei comuni della nostra zona: Arese 103mila euro per 19.454 abitanti, Baranzate 63.528 euro per 11.983 abitanti, Bollate 193.846 euro per 36.654 abitanti, Cesano Maderno 207.556 euro per 39.150 abitanti, Cesate 76.623 euro per 14.453 abitanti, Cormano 106.974 euro per 20.178 abitanti, Cusano Milanino avrà a disposizione 99.812 euro per 18.827 abitanti, Garbagnate Milanese avrà 145.183 euro per 27.385 abitanti, Limbiate 185.835 euro per 35mila abitanti, Novate Milanese riceverà 106.200 euro per 20mila abitanti, Paderno Dugnano avrà a disposizione 245.494 euro per 46mila abitanti, a Senago arriveranno 113.352 mila euro per 21.381 abitanti, a Solaro ci saranno a disposizione 75.250 euro per 14.194 abitanti.

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[§25118714§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 54 Il Notiziario Comune di Arese

Mancano nove medici di base: è emergenza

di Piero Uboldi GARBAGNATE - I medici di base stanno diventando figure sempre più importanti nel contrasto all' emergenza coronavirus, poiché sono l' anello di congiunzione tra la sanità pubblica e i cittadini, sono coloro che più da vicino possono capire chi è malato e ha bisogno di cure. Un ruolo che proprio in questi giorni diventerà essenziale con l' attivazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale: i medici di famiglia rivestiranno un ruolo centrale nel riuscire a segnalare e seguire le persone malate che si trovano a casa. Ma come fa un medico di base a svolgere bene tale ruolo se ha (in alcuni casi) quasi duemila pazienti da seguire? Il problema è serio, perché in questa situazione di affollamento di pazienti i medici non possono svolgere al meglio il loro lavoro. E proprio l' area del Garbagnate se è quella messa decisamente peggio in tutta la nostra zona. Nei giorni scorsi la Regione Lombardia ha avviato le procedure per indire nuovi bandi e nominare nuovi medici di base. Uno sforzo che in passato si è rivelato quasi sempre vano (c' erano i posti, ma nessun medico faceva domanda); adesso si spera che, vista la situazione, ci siano maggiori candidature e si riescano a coprire i posti vacanti. Ma quanti sono nella nostra zona i posti di medico di base che si devono coprire? Lo spiega la Regione stessa, che ha pubblicato le zone carenti in Lombardia. E la nostra area, purtroppo, di posti liberi ne ha sin troppi. Proprio il Garbagnatese, come detto, è quello messo peggio. Infatti nell' ambito Garbagnate - Cesate - Solaro mancano ben nove medici di base per una popolazione di circa 55mila persone. Anche nell' ambito di Bollate - Novate - Baranzate mancano nove medici, ma qui il bacino di popolazione è maggiore (circa 73mila abitanti), per cui il numero totale di medici di famiglia attivi è più elevato e la mancanza si sente meno. E non scherza in fatto di gravità neppure la zona Paderno - Senago (69mila abitanti circa), con otto posti vacanti. Scorrendo i dati regionali, si può anche vedere che mancano 6 medici pure nell' ambito Cormano-BressoCusano-Cinisello (ambito questo che è fortemente colpito dal virus). Come sempre, invece, è molto meno grave la situazione nell' ambito Arese-Lainate, dove mancano soltanto tre medici di base.

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[§25118721§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 42 Il Notiziario Comune di Arese

SANITA' - La Regione ha diffuso i nuovi dati. E sono essenziali nella lotta al coronavirus

Tra Paderno e Senago mancano ancora 8 medici di famiglia

PADERNO DUGNANO - La sanità locale è nel pieno dell' emergenza da Coronavirus, ma c' è un problema che rende sicu ramente meno efficace il contrasto: la mancanza di medici di base. Sì, proprio quei medici che, soprattutto quando saranno attivate le Unità Speciali di ContinuitàAssistenziale, rivestiranno un ruolo centrale nel riuscire a segnalare e seguire le persone malate che si trovano a casa. Ma di medici di base nella nostra zona, purtroppo, ce ne sono po chi: ci sono perfino medici di base che, per ovviare alla carenza, hanno dovuto sobbarcarsi quasi duemila pazienti a testa ed è evidente che in una situazione di affollamen to simile non possono svolgere al meglio il loro lavoro. Ecco dunque che nei giorni scorsi la Regione Lombardia ha avviato le procedure per indire nuovi bandi e nominare nuovi medici di base. Uno sforzo che in passato si è rivelato quasi sempre vano (c' erano i posti, ma nessun medico faceva domanda); adesso si spera che, vista la situazione, ci siano maggiori candidature e si riescano a coprire i posti vacanti. Ma quanti sono nella nostra zona i posti di medico di base che si devono coprire? Lo spiega la Regione stessa, che ha pubblicato le zone carenti in Lombardia. E la nostra area, purtroppo, di posti liberi ne ha sin troppi. Nell' ambito di Paderno Dugnano - Senago i posti vacanti sono 8, per una popolazione complessiva di circa 69mila persone. Una situazione grave. L' area di Bollate - Nova te - Baranzate è messa anche peggio, dato che in quest' ambito i posti scoperto sono ben nove per una popolazione attorno ai 73mila abitanti. La situazione più drammatica però sembra essere quella di Garbagnate - Cesate - Solaro, dove mancano anche qui nove medici, ma se si considera che hanno un numero di abitanti di sole 55mila persone circa, si comprende che lì il problema è ancor più grave. Scorrendo i dati regionali, si può anche vedere che mancano 6 medici pure nell' ambito Cor mano-Bresso-CusanoCinisello (ambito questo che è fortemente colpito dal virus). Molto meno grave invece la situazione nell' ambito Arese-Lainate, dove mancano soltanto tre medici di base.

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[§25118687§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 56 Il Notiziario Comune di Arese

145mila euro di buoni spesa per i "poveri"

di Piero Uboldi GARBAGNATE - Il Governo Conte ha stanziato 400 milioni di euro da assegnare ai comuni perché li distribuiscano ai cittadini più bisognosi nella forma di buoni spesa da utilizzare nei supermercati e nei negozi di generi di prima necessità. Uno stanziamento che è stato poi suddiviso in modo molto rapido e semplice: al sud Italia circa 9 euro a cittadino poiché lì si fa più "nero" e dunque c' è meno gente che usufruisce di cassa integrazione e benefici sociali vari, 5 euro o poco più a cittadino al nord sebbene sia quello più colpito dall' emergenza. Ma non solo, perché i soldi dati ai comuni del nord sono stati suddivisi senza alcuna considerazione della ricchezza dei comuni stessi, è così che, per esempio, la ricchissima Arese (uno dei comuni italiani con reddito pro -capite più alto in assoluto) riceverà quasi il doppio di contributi rispetto a una realtà come Baranzate che è sicuramente più povera. Ma c' è un' altra questione, che ci viene sottolineata dal sindaco Barletta dopo aver parlato con la Prefettura: quei 400 milioni di euro non sarebbero soldi in più che lo Stato dà ai comuni, bensì un' anticipazione del Fondo di solidarietà comunale, che poi dovrà essere recuperata, non si sa bene come. Ai comuni è ora lasciato l' onere di organizzare tutto: i comuni devono decidere a chi dare i soldi e a chi no, devono organizzarsi con i supermercati e con i negozi e devono organizzare tutta la parte burocratica. Il tutto il più in fretta possibile mentre i comuni stanno già impazzendo per gestire mille altri aspetti di questa emergenza. Il Comune di Garbagnate ha a disposizione 145mila euro, ma bisogna stabilire un regolamento per decidere a chi darli. Certo non saranno dati a chi ha uno stipendio, a chi ha una pensione, a chi percepisce già il reddito di cittadinanza, a chi percepisce altre forme di reddito dal Comune... Ma la donna delle pulizie che lavora in nero avrà diritto o no a questi buoni spesa? Come si fa a sapere se lavora ancora oppure no? E il libero professionista con partita Iva non iscritto all' Inps né ad altra cassa (e ce ne sono!) che non riesce più a fatturare, ne avrà diritto? I CONTRIBUTI Vediamo infine quanti sono i soldi a disposizione dei comuni della nostra zona: Arese 103mila euro per 19.454 abitanti, Baranzate 63.528 euro per 11.983 abitanti, Bollate 193.846 euro per 36.654 abitanti, Cesano Maderno 207.556 euro per 39.150 abitanti, Cesate 76.623 euro per 14.453 abitanti, Cor mano 106.974 euro per 20.178 abitanti, Cusano Milanino avrà a disposizione 99.812 euro per 18.827

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[§25118687§] venerdì 03 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

abitanti, Garbagnate Milanese avrà 145.183 euro per 27.385 abitanti, Limbiate 185.835 euro per 35mila abitanti, Novate Milanese riceverà 106.200 euro per 20mila abitanti, Paderno Dugnano avrà a disposizione 245.494 euro per 46mila abitanti, a Senago arriveranno 113.352 mila euro per 21.381 abitanti, a Solaro ci saranno a disposizione 75.250 euro per 14.194 abitanti.

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[§25118703§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 58 Il Notiziario Comune di Arese

Il coronavirus si è portato via l' ex parroco don Agostino Sosio

ARESE - Il 25 marzo il coronavirus si è portato via don Agostino Sosio, parroco ad Arese tra il 2001 e il 2005. Nato il 27 gennaio 1954 a Se mogo di Valdidentro, in provincia di Sondrio, don Agostino lasciò Arese per assumere l' incarico di Superiore dei salesiani dell' Ispettoria di Lombardia, Emilia Romagna e Svizzera. Incarico che tenne sino al 2011, anno in cui divenne responsabile della Comunità pastorale "S. Maria Ausiliatrice e S. Giovanni Bosco" di e del consultorio familiare. Don Agostino, che si è spento nel reparto di terapia intensiva dell' ospedale cittadino, aveva il dono di saper ascoltare e stare accanto alle persone con il conforto della parola e dell' agire. Ad Arese aveva unito le tre chiese ss Pietro Paolo, Maria Aiuto dei Cristiani e san Bernardino sotto un' unica parrocchia.

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[§25118693§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Coronavirus, martedì Arese ha posto la bandiera a mezz' asta

ARESE - Anche ad Arese a mezzogiorno di martedì 31 è stato osservato il minuto di silenzio. L' amministrazione, insieme alla Misericordia Arese, ai carabinieri e alla polizia locale, ha osservato un minuto di silenzio con le bandiere a mezz' asta, per ricordare le vittime del coronavirus, per onorare il sacrificio e l' impegno degli operatori sanitari, per abbracciarci idealmente tutti, per essere di sostegno l' uno all' altro.

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[§25118694§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Crescono ancora i contagiati ma il tasso ad Arese è basso

di Domenico Vadalà ARESE - Aumentano i contagiati. Infatti a oggi i casi positivi sono saliti a ben 44 e purtroppo 5 deceduti, ma si registrano anche 3 guarigioni dall' inizio dell' emergenza. Il tasso dei contagi rispetto al numero di abitanti è di 2,2, un dato comunque molto più basso rispetto a comuni quali Bollate, Garbagnate e Novate, più basso anche di Rho (2,5). "Un dolore - afferma la sindaca Michela Palestra che si rinnova e altre famiglie che si trovano a dover dire addio a un familiare in modo così straziante e a cui esprimo il mio cordoglio e la vicinanza di tutta la città di Arese. Il mio pensiero va anche a tutte le persone che stanno attraversando questo momento così difficile, così lontano dall' immaginario di chiunque e di fronte al quale ci sentiamo vulnerabili". Bisogna tenere duro e rispettare ogni possibile prescrizione. "I numeri non si arrestano -continua Palestra- e tanti esperti sostengono che la diffusione sia anche molto più ampia. Questo significa nuovi ricoveri e nuove famiglie che devono affrontare questa situazione in prima persona. Lo ripetiamo sempre. Non sono solo numeri. Sono i nostri familiari, i nostri vicini di casa, i nostri amici, la nostra comunità. Le misure restrittive intro dotte hanno portato a un parziale rallentamento dei contagi in alcune aree, ma non è certamente il momento di fermarci. I numeri sono ancora alti e la nostra priorità deve essere quella di proteggerci e di tutelare le persone che ci sono vicine". Non solo. "Abbiamo assistito -aggiunge Palestra- a un grande esempio di solidarietà tra popoli e nazioni col primo ministro albanese che ha ricordato che non si abbandonano gli amici in difficoltà e che oggi siamo tutti italiani: tutti insieme dobbiamo vincere questa guerra contro un nemico invisibile. Anche il presidente francese ha manifestato la propria vicinanza all' Italia chie dendo all' Europa di essere solidale nella crisi sanitaria più imponente della storia europea. Dobbiamo agire con responsabilità, farci garanti del rispetto delle disposizioni, aiutarci e sostenerci come comunità. Insieme ce la faremo". Intanto da lunedì 30 marzo è partito il servizio di pulizia meccanizzata delle strade con prodotti atti a garantire una pulizia approfondita. L' invito è rispettare i divieti e le indicazioni di lavaggio stradale, rimuovendo i veicoli secondo i giorni e gli orari previsti per lo spazzamento. Ci vuole il senso civico di ognuno affinché tutti rispettino le misure di contenimento.

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[§25118702§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Il Comune avvisa: "E' una truffa"

ARESE - Qui e là sono apparsi su cancelli e ingressi di case diversi avvisi che invitavano a lasciare la casa se non si fosse residenti. Il che ha spinto i malcapitati residenti a dare l' allarme. Ma dal municipio hanno spiegato che era un avviso farlocco, un tentativo di mettere a segno truffe. "Nessuno delle forze dell' ordine o di ATS -puntualizzano in municipio- sta chiedendo di lasciare le abitazioni in cui si ci si trova. Al contrario: l' invito è sempre di rimanere in casa. Inoltre nessuno è au torizzato a effettuare tamponi a domicilio. Non date seguito a nessuna mail che chieda dati personali via mail o su Facebook: né il Comune né altri soggetti stanno avanzando queste richieste". Insomma l' invito è porre la massima attenzione e avvisare le persone che non hanno possibilità di leggere l' avviso. La collaborazione in questo momento così difficile è un grande valore civico. In municipio ricordano che nel caso si venga contattati e invitati a uscire di casa o per effettuare tamponi a domicilio o indicazioni si mili, in contrasto con le limitazioni vigenti, chiediamo di avvisare immediatamente le forze dell' ordine al numero 02 9380880. Gli sciacalli purtroppo non si fermano mai e sono pronti ad approfittare dell' emergenza per consu mare i loro raggiri ai danni di chi sfortunatamente gli presta fede.

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[§25118711§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 58 Il Notiziario Comune di Arese

Lutto nel Gso: è scomparso Marco Mantica

di Ombretta T.Rinieri ARESE - Marco Man tica non c' è più. In questi giorni Arese piange un uomo che nell' umiltà del servizio agli altri aveva fondato nel '79 insieme a Carlo Alberto Bosani e a Ernesto Walter Pacchetti il Gruppo sportivo oratoriano e che nel Gso continuava tutt' ora la sua opera come consigliere, segretario e allenatore di pallavolo. Ha accompagnato e visto crescere generazioni di ragazzi. In "Don Bosco" e nella comunità cristiana era una presenza silenziosa e costante. Un volonta rio vero: "Non tanto per quello che faceva. Ma per come lo faceva". Ha commentato il parroco don Diego Cattaneo, colpito come tutti da una notizia che proprio non ti aspetti. Mantica, 62 anni, andato in pensione dalla Fiat appena il 28 febbraio scorso, è venuto a mancare all' improvviso nella notte tra domenica 29 e lunedì 30 marzo. Faceva fatica a respirare ed è stato trasportato all' ospedale di Garbagnate, dove è deceduto poco dopo al suo arrivo. Ma non è detto che sia stato a causa del coronavirus. La sua morte, infatti, non rientra mietuti ogni giorno dal covid-19 comunicati sul sito del comune. Qualche giorno prima aveva avuto un' avvisaglia. Si era recato al pronto soccorso. Il tampone e la radiografia ai polmoni avevano dato esito negativo. A Marco forse è ceduto il cuore e ora si attende l' esito dell' autopsia per averne la conferma. Però, in questo caso, ciò che fa male e sconvolge tutta una comunità, non è il motivo della morte di una persona conosciuta, stimata e amata, ma il vuoto incolmabile che la sua perdita lascia nella moglie, nei suoi tre ragazzi e in quella stessa comunità e il fatto di non potergli dare nemmeno l' ultimo saluto. La salma di Marco sarà benedetta dal parroco, ma con l' emergenza della pandemia e con la stretta dei decreti governativi, com' è noto, non potranno tenersi i funerali. Martedì, alle 18, sulla pagina Facebook dell' oratorio e su Youtube il parroco ha celebrato una funzione e alle 20 si è recitato il rosario.

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[§25118725§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 58 Il Notiziario Comune di Arese

Viola il decreto per comprare droga: denunciato dai carabinieri

GARBAGNATE - ARE SE - Da Arese a Garbagnate per comprare droga nel parco. E' successo lunedì 30 marzo nei pressi della rotonda di via Primo Maggio sulla strada provinciale che porta a Senago. "Sono tossicodipendente e ho bisogno di droga", addotta dal giovane ventenne di Arese che nella mattinata è stato fermato, mentre camminava verso i boschi, da una pattuglia dei carabinieri della caserma di Garbagnate. Il giovane era alla di sperata ricerca di droga da acquistare, un fatto che conferma la ripresa dello spaccio nella zona del parco delle Groane. Un' attività quella dello spaccio che sembrava fosse stata interrotta dalla diffusione del "co ronavirus" ma non per i consumatori di droga, tornati fuori alla ricerca dello sballo. Il giovane sorpreso dai carabinieri durante i quotidiani servizi di controllo del territorio, è stato denunciato per "inosservanza dei provvedimenti dell' Autorità", avendo violato le prescrizioni imposte dal Dpcm del 09 marzo 2020 emanato per contenere il contagio da Covid-19.

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[§25118709§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

L' Uniter, non si ferma: i corsi ora si fanno in videoconferenza

ARESE - L' Uniter,in osservanza alla sospensione di tutte le attività nelle università della terza età disposte dal Governo, ha prontamente chiuso i battenti sino a data da destinarsi. E l' anno accademico è da considerarsi concluso nelle consuete modalità di svolgimento. Tuttavia la gestione dell' associazione non si è fermata, poiché i membri del consiglio direttivo, grazie ai mezzi di comunicazioni, si sono potuti riunire e i referenti delle diverse aree organizzative hanno potuto continuare a lavorare dove possibile. Il che ha permesso, oltre alla normale amministrazione, di deliberare anche due donazioni a enti operanti sul territorio, come contributo per affrontare l' attuale stato di crisi. Infatti, sentiti anche gli organi istituzionali competenti, sono stati devoluti dei fondi alla Fraternità di Misericordia di Arese e all' Asst Rhodense (ospedali di Garbagnate e Rho), senza escludere ulteriori elargizioni e sollecitando i propri soci sia a donazioni individuali sia a segnalare eventuali casi di bisogno. Non solo. Per essere di sollievo ai soci che in questo momento sono sempre più costretti all' isolamento, i responsabili dei corsi, insieme ai docenti e ai tecnici, si sono attivati, lavorando alacremente, per uscire da questo stato di segregazione forzata e ricominciare a incontrarsi, anche se in modo virtuale, continuando l' attività didattica in videoconferenza. "I risultati -spiega Paola Toniolo dell' Uniter- per ora sono di grande soddisfazione, sia da parte degli studenti per la ripresa delle lezioni, sia degli organizzatori, in quanto tutto si è svolto perfettamente come se le lezioni si tenessero fisicamente in aula. Al momento sono stati attivati una ventina di corsi e una dozzina circa sono in fase di prova. Per i corsi che non si svolgono in aula sono allo studio modalità alternative o complementari alla videoconferenza. Alcuni docenti sono rimasti comunque in contatto con i propri studenti fornendo loro documentazione e supporto. Informazioni utili e continui aggiornamenti si possono trovare anche sul blog e sulla pagina Facebook UniterUniversità del tempo libero e delle tre età. In questo modo, il calendario degli appuntamenti della Casa delle Associazioni - chiusa per tutti coloro che la frequentavano - non è più desolatamente vuoto, ma riporta tutti i corsi Uniter proposti in videoconferenza. L' uniter, nonostante la pandemia, non si ferma".

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[§25118712§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 58 Il Notiziario Comune di Arese

Mancano medici di base, ma... Arese se la cava

ARESE - La sanità locale è nel pieno dell' emergenza da Coronavirus, ma c' è un problema che rende sicuramente meno efficace il contrasto: la mancanza di medici di base. Sì, proprio quei medici che, soprattutto quando saranno attivate le Unità Speciali di Continuità Assistenziale, rivestiranno un ruolo centrale nel riuscire a segnalare e seguire le persone malate che si trovano a casa. La Regione Lombardia nei giorni scorsi ha reso noto il numero di posti vacanti nei vari ambiti della nostra zona. La buona notizia per i cittadini di Arese è che l' ambito Arese - Lainate è uno di quelli messi meglio, poiché ci sono solo tre posti vacanti, assai meno, per esempio, dell' ambito del Garbagnatese. Trovate un servizio con tutti i dati della zona nelle pagine di Garbagnate.

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[§25118710§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Laboratori online con l' Agorà

ARESE - L' Agorà riapre le attività con 4 laboratori esperienziali online. L' iniziativa è a cura dell' aresina Isabella, insegnante ecclettica e racconta storie, che ha deciso di regalare un po' di spensieratezza. Per il laboratorio, i bambini possono recuperare facilmente il materiale occorrente in casa: un sacchetto, colla, forbici, materiale di riciclo, matite colorate, pennarelli, pastelli a cera, scotch... Il primo appuntamento è per domani, sabato pomeriggio, alle 16, sulla pagina Facebook Bibllioteca comunale Arese.

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[§25118720§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 33 Il Notiziario Comune di Arese

Soldi per i cittadini bisognosi: più fondi dal Governo alla ricca Arese che non alla "povera" Baranzate

BARANZATE - I cittadini di Baranzate hanno un reddito medio pro capite di 17.800 euro (dati del 2018), mentre i cittadini della vicina Arese hanno un reddito medio pro capire di 32 mila euro. Secondo voi, sono più poveri gli abitanti di Baranzate o quelli di Arese? Secondo voi, ci sono più casi di povertà a Baranzate o ad Arese? Secondo il Governo, sono più poveri gli aresini. Sì, perché il provvedimento che ha deciso domenica il Governo, di dare contributi ai comuni italiani da distribuire ai cittadini più poveri in buoni spesa, è davvero sconcertante: lo Stato si è limitato a prendere la cifra totale, dividerla per il numero di abitanti e dare a ogni comune del nord Italia 5,4 euro per abitante e a ogni comune del sud Italia 9 - 10 euro per abitante. Ha diviso il nord ricco dal sud povero, ma non ha diviso nel nord i comuni ricchi da quelli più poveri. E' così che Arese avrà da distribuire ai suoi poveri 103mila euro, mentre Baranzate ne avrà 63mila soltanto. Al di là di questa stranezza, il Governo ha scaricato ai comuni l' onere di organizzare tutto: i comuni devono decidere a chi dare i soldi e a chi no, devono organizzarsi con i supermercati e con i negozi e devono organizzare tutta la parte burocratica. Il tutto il più in fretta possibile mentre i comuni stanno già impazzendo per gestire mille altri aspetti di questa emergenza. Il Comune di Baranzate, come detto, ha a disposizione 63mila euro, ma bisogna stabilire un regolamento per decidere a chi darli. Certo non saranno dati a chi ha uno stipendio, a chi ha una pensione, a chi percepisce già il reddito di cittadinanza, a chi percepisce altre forme di reddito dal Comune... Ma sono moltissime le casistiche da capire per vedere chi possa averne diritto e chi no. I CONTRIBUTI Vediamo infine quanti sono i soldi a disposizione dei comuni della nostra zona: Arese 103mila euro per 19.454 abitanti, Baranzate 63.528 euro per 11.983 abitanti, Bollate 193.846 euro per 36.654 abitanti, Cesano Maderno 207.556 euro per 39.150 abitanti, Cesate 76.623 euro per 14.453 abitanti, Cormano 106.974 euro per 20.178 abitanti, Cusano Milanino avrà a disposizione 99.812 euro per 18.827 abitanti, Garbagnate Milanese avrà 145.183 euro per 27.385 abitanti, Limbiate 185.835 euro per 35mila abitanti, Novate Milanese riceverà 106.200 euro per 20mila abitanti, Paderno Dugnano avrà a disposizione 245.494 euro per 46mila abitanti, a Senago arriveranno 113.352 mila euro per 21.381 abitanti, a Solaro ci saranno a disposizione 75.250 euro per 14.194 abitanti. P.U.

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[§25118723§] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Un aresino ha creato un' App per cercare i negozi che fanno consegne a domicilio

ARESE - La solidarietà ad Arese non si ferma. Sì, grazie all' inventiva e alla professionalità di un cittadino è stata creata un' applicazione, scaricabile gratuitamente, che offre la possibilità di trovare la lista dei commercianti disponibili alla consegna a domicilio e la lista dei negozi che hanno comunicato la loro apertura (consentita dal DPCM). Per scaricarla su computer o cellulare, è sufficiente andare su https:// aresespesadomicilio. glideapp.io/ In questo modo, direttamente sullo smartphone è possibile avere una lista sempre aggiornata. Per info o difficoltà a scaricare l' App, basta inviare una mail a gestione.territorio@ comune.arese.mi.it. Intanto il Comune esprime gratitudine all' inventore dell' App, che costituisce un ulteriore strumento di supporto ai cittadini e anche al commercio di vicinato. Tuttavia il Comune con i propri mezzi si era già attivato per aiutare il cittadino a individuare gli esercizi aperti. Infatti, invitando i gestori delle attività consentite dal decreto a comunicare la propria apertura alla mail [email protected] con orari di apertura e informazioni utili per l' utente, ha potuto pubblicizzare e aggiornare l' elenco sui propri canali istituzionali (sito e pagina Facebook Comune di Arese ). I negozi aperti sono quelli di generi alimentari e di prima necessità, farmacie e parafarmacie, assistenza stradale, edicole, tabaccai, servizi bancari, postali, assicurativi, finanziari, ecc.

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Comune di Arese

04/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 32 3 Arese, Lainate e Bollate: qui il virus non è entrato

[§25135047§] sabato 04 aprile 2020 Pagina 32 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Arese, Lainate e Bollate: qui il virus non è entrato

Bollettino finora negativo nella tre residenze che si sono organizzate con largo anticipo

ARESE Nell' hinterland di Milano gli ospiti delle Rsa di Arese, Bollate e Lainate resistono al virus. In isolamento sociale, anche dai parenti, dal 23 febbraio scorso, gli anziani vivono protetti dal contagio. «Stanno tutti bene, non abbassiamo mai la guardia», dice Andrea Segrini, direttore generale della Rsa Gallazzi Vismara di Arese che accoglie 110 ospiti. «Il sistema delle Rsa è molto valido - precisa - sono il posto più sicuro dove gli anziani possono stare, molto più sicuro della propria abitazione e dell' ospedale, nonostante quei tamponi che non arrivano da Regione Lombardia». Alla Gallazzi Vismara le misure di prevenzioni sono state adottate ancora prima che fossero rese obbligatorie «non bastasse quotidianamente usiamo ogni prudenza ulteriore per evitare il contagio», sottolinea Segrini. «Il personale si sta molto impegnando non solo dal punto di vista delle pratiche sanitarie ma anche di quelle relazionali», aggiunge. Si cura la nostalgia per la lontananza dei parenti con smartphone e tecnologie varie, senza dimenticare i mezzi più tradizionali «come un saluto attraverso il vetro della reception, lettere e piccoli doni». Nei giorni scorsi c' è stata preoccupazione fra i parenti per la notizia di un ospite sotto ossigeno: «Terapia normale nelle strutture per anziani, tant' è che è praticabile da ogni letto», dice Segrini. Il bollettino. Alla Gallazzi Vismara dal 23 febbraio è stato registrato un solo decesso non imputabile a Covid, alcuni ospiti sono in osservazione, ma per patologie tipiche delle Rsa. E stanno tutti bene anche i 105 ospiti della Rsa di via Marche a Lainate. Buone notizie arrivano, infine, dalla Rsa Giovanni Paolo II di Bollate. Monica Guerci.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 - powered by Volo.com Pagina 3 Comune di Arese domenica, 05 aprile 2020 Comune di Arese domenica, 05 aprile 2020 Comune di Arese lunedì, 06 aprile 2020 Comune di Arese lunedì, 06 aprile 2020

Comune di Arese

06/04/2020 Il Cittadino Pagina 20 3 Il cimitero è chiuso, un fiore per i defunti

[§25159979§] lunedì 06 aprile 2020 Pagina 20 Il Cittadino Comune di Arese

Pieve Dal Comune tulipani sulle tombe

Il cimitero è chiuso, un fiore per i defunti

Un "piccolo gesto gentile", per non lasciare i defunti del paese privi di un fiore fresco in occasione della Pasqua. Con il cimitero chiuso per l' emergenza, ci ha pensato il Comune di Pieve Fissiraga a prendersi cura delle tombe dei concittadini. L' amministrazione comunale ha pulito tutte le tombe e i vasi, e su richiesta anche le cappelle private, ma il sindaco Stefano Guerciotti, il vicesindaco Nevis Dainesi e l' assessore Domenico Pedote hanno anche raggiunto l' oasi "Tulipani Italiani" di Arese e scelto i tulipani per le tombe dei pievesi. «Siamo andati per comprarli, ma i proprietari, colpiti forse dalla tenerezza del nostro gesto, hanno deciso di regalarceli - racconta il sindaco Guerciotti - e in cambio abbiamo regalato loro un libro con la storia di Pieve Fissiraga. Non possiamo che ringraziarli e invitare tutti i pievesi a visitare il loro sito».

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Comune di Arese

07/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 30 3 Un ospite Covid alla Gallazzi Vismara

07/04/2020 Il Giorno (ed. Legnano-Varese) Pagina 37 4 Un sorriso nel buio.Tulipani nelle stanze

[§25175546§] martedì 07 aprile 2020 Pagina 30 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Arese

Un ospite Covid alla Gallazzi Vismara

Il primo cittadino rassicura: «Stiamo facendo il possibile per contenere i danni»

ARESE Un ospite positivo alla casa di riposo Gallazzi Vismara di Arese. La Rsa di via Matteotti ad Arese accoglie 110 ospiti, quello di domenica è il primo caso che si registra dall' avvio dell' emergenza il 23 febbraio scorso. «Domenica 5 aprile dal direttore della Rsa Gallazzi Vismara è arrivata la notizia che un ospite ricoverato in ospedale per patologie non collegate all' emergenza sanitaria è risultato positivo al tampone Covid- 19. Immediatamente sono stati ulteriormente rafforzati gli interventi che erano già in atto per prevenire la diffusione del virus e che ci hanno permesso di tutelare fino a oggi gli ospiti della casa di riposo», afferma la prima cittadina Michela Palestra. Al 5 aprile si registrano 56 persone positive al Covid 19, tra cui 6 decessi e 5 guarigioni dall' inizio dell' emergenza. «Vogliamo rassicurare le famiglie che ci stiamo prodigando per mettere in campo ogni azione a tutela degli ospiti della Rsa e che comprendiamo l' ansia di sapere se i vostri cari sono al sicuro, in un momento anche di forzata separazione. Sappiate che vi siamo vicini e stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre capacità per proteggere ospiti e personale» prosegue la sindaca. Alla Gallazzi Vismara dal 23 febbraio è stato registrato un solo decesso «non imputabile a Covid». «Tutte le misure di prevenzioni sono state adottate ancora prima che fossero rese obbligatorie», spiega Andrea Segrini, direttore generale della Rsa.Monica Guerci.

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[§25175547§] martedì 07 aprile 2020 Pagina 37 Il Giorno (ed. Legnano-Varese) Comune di Arese

L' INIZIATIVA

Un sorriso nel buio.Tulipani nelle stanze

La dimora di via Don Volpi ha ricevuto in dono i 200 fiori decorativi

Sono stati i volontari della Croce Rossa di Saronno a raccogliere i 200 tulipani che hanno decorato le finestre e le stanze degli ospiti della casa di riposo Focris di via Don Volpi. Nella vicina Arese da qualche anno è attivo un "tulip u-pick field", cioè un giardino di tulipani aperto al pubblico, dove poter raccogliere e comprare i fiori. In un campo di 2 ettari ci sono più o meno 450 varietà. La fioritura dura al massimo sei settimane a partire dalla metà del mese di marzo. A causa del coronavirus però quest' anno il campo di tulipani di Arese non aprirà al pubblico. Così da parte della proprietà è arrivata l' idea di una la donazione alla casa di riposo saronnese Focris dove i 200 tulipani hanno portato una ventata di primavera. S.G.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 - powered by Volo.com Pagina 4 Comune di Arese mercoledì, 08 aprile 2020 Comune di Arese mercoledì, 08 aprile 2020 Comune di Arese giovedì, 09 aprile 2020 Comune di Arese giovedì, 09 aprile 2020

Comune di Arese

09/04/2020 La Prealpina Pagina 13 3 La compassione passa da un campo di tulipani

09/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 34 4 Quelle lunghe code per gli acquisti. I più numerosi sono gli over 65

[§25208953§] giovedì 09 aprile 2020 Pagina 13 La Prealpina Comune di Arese

La compassione passa da un campo di tulipani

ARESE - Fiori donati a cimitero e strutture per anziani

ARESE Tante croci in queste settimane. Troppe inattese croci. In tutto, in Lombardia, 9722 dovute al maledetto coronavirus. Al dolore per la perdita di una persona cara si aggiunge, in ogni famiglia colpita dal contagio, lo strazio di non poterla salutare e di non poter piangere sulla sua tomba. I fiori, dotati da sempre di un grande poter di consolazione, stanno supplendo in questi giorni alla presenza fisica dei parenti. Fiori colorati e gioiosi come solo i tulipani sanno essere. Ad Arese, nel campo coltivato da Edwin Koeman e Nitsuhe Wolanios, sono stati raccolti tulipani di tutti i colori da parte del sindaco di un piccolo comune del Lodigiano, Pieve Fissiraga, molto colpito dal Covid-19. Il sindaco Stefano Guerciotti ha raggiunto l' area coltivata alle porte di Milano, il più grande campo U-pick di tulipani nel nostro Paese: uno spazio in cui sono gli acquirenti stessi a raccogliere ciò che preferiscono. Il campo è chiuso, come tutti i vivai, in seguito alle ultime ordinanze, ma l' olandese che ne è proprietario ha deciso che quei mazzi meritassero di essere regalati e non venduti. Parliamo di mille tulipani, destinati alle tombe al cimitero di Pieve Fissiraga. Un dono che ha portato sollievo a molte famiglie. Come tanti floricultori, Koeman sta cercando di procedere con vendite on line e consegne a domicilio, altrimenti il suo bellissimo "raccolto" andrebbe perduto. Il gesto compiuto dal sindaco che non ha voluto lasciare, per Pasqua, i defunti della sua piccola realtà senza un segno di umana compassione, si è già moltiplicato anche sul nostro territorio. I volontari della Croce Rossa di Saronno hanno raccolto ad Arese duecento tulipani per ravvivare le stanze degli anziani accolti dalla Focris - Fondazione Casa Riposo Intercomunale saronnese. L' idea è partita dai parenti di uno dei nonni ed è sbocciata per tutti quanti. Anche a Caronno Pertusella l' allegria di questo fiore che richiama la tradizione floreale olandese è entrata nelle camere degli anziani, direttamente nelle loro abitazioni: gli Alpini e la protezione civile li hanno consegnati a chi non può uscire ed è più fragile di altri di fronte a questo nemico invisibile e pericoloso. Segni di compassione, segni di speranza. Un fiore, come sempre, può dire molte cose.

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[§25208955§] giovedì 09 aprile 2020 Pagina 34 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Quelle lunghe code per gli acquisti. I più numerosi sono gli over 65

I cittadini di Garbagnate chiedono al sindaco di cambiare le regole

GARBAGNATE Fanno discutere quelle code, fotografate ieri mattina da un cittadino in attesa all' Esselunga di Santa Maria Rossa di Garbagnate Milanese, destinate agli over 65 e lunghe quanto le altre. Fare la spesa in tempi di pandemia da coronavirus è in molti casi davvero estenuante. L' avvicinarsi della Pasqua rende ancora più difficile avvicinarsi ad alcuni supermercati per via delle interminabili attese. I garbagnatesi si lamentano, si sfogano con il sindaco sui social e chiedono provvedimenti. Spesa per cognome il sistema adottato nella vicina Bollate, «tesserare gli acquisti, visto che le derrate (farina tra tutte) stanno finendo con relativo aumento dei prezzi», ma anche controlli della polizia locale per verificare tessere sanitarie alla mano che vi siano solo i residenti in coda a Santa Maria Rossa. Il popolo del web chiede liberatorie al sindaco per consentire ai garbagnatesi di potersi recare nel vicino Iper di Arese, meno di quattro chilometri in linea d' aria dallo store di Esselunga. L' Iper della Grande I, è l' unico esercizio aperto nel centro commerciale dei record, dove solo in tempo di pandemia non si registrano sovraffollamenti e code. Regolarizzare gli accessi per fasce orarie o sulla base di altri parametri, suggeriscono, infine, in un post. La considerazione generale è la stessa per tutti: «Purtroppo sembra siano proprio i più anziani a non aver capito l' importanza dello stare a casa». Monica Guerci.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 - powered by Volo.com Pagina 4 Comune di Arese venerdì, 10 aprile 2020 Comune di Arese venerdì, 10 aprile 2020

Comune di Arese

10/04/2020 La Repubblica (ed. Milano) Pagina 4 4 Distribuzione delle mascherine gratis: vince il fai da te

10/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 32 5 «Ad Arese aiuti per medici e pediatri» Sindaco sotto accusa

10/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 33 6 Tutti i numeri della Misericordia

10/04/2020 Il Notiziario Pagina 8 7 Con la Cri la primavera "da Arese" arriva in Focris

10/04/2020 Il Notiziario Pagina 26 8 Un altro uomo ha tentato il suicidio

10/04/2020 Il Notiziario Pagina 36 9 Nei nostri comuni i contagi aumentano in modo disomogeneo

10/04/2020 Il Notiziario Pagina 58 10 Emergenza: aiuti ai bisognosi da San Vincenzo e Caritas, distribuiti grazie alla Misericordia

10/04/2020 Il Notiziario Pagina 58 12 Riceviamo e pubblichiamo - Perchè Il Comune di Arese non toglie il divieto di sosta per pulizia strade?

10/04/2020 Il Notiziario Pagina 58 13 L' altra faccia del Covid-19. Intervista a Giovanni Benzi della Protezione civile Ana

10/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 15 Esplode il Covid ad Arese: 63 positivi e 11 aresini morti

10/04/2020 Il Notiziario Pagina 58 16 Volete comprare un hotel a 4 stelle ad Arese? Con un milione di euro è tutto vostro...

10/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 17 Misure del Comune per constrastare l' emergenza: sospesi i pagamenti

10/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 19 Pulizia delle strade, neppure il coronavirus ferma le multe per sosta vietata

10/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 20 Laboratori online con l' Agorà

10/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 21 Telefono h24 per chi ha bisogno di Ostetricia o Pediatria

10/04/2020 Settegiorni Pagina 24 22 Al Comune 103mila euro per aiuti ai cittadini

10/04/2020 Settegiorni Pagina 24 24 «La Giunta come protegge i nostri nonni?»

10/04/2020 Settegiorni Pagina 24 25 Rsa, un ospite positivo al Covid «Rafforzati interventi di tutela»

10/04/2020 Settegiorni (ed. Legnano) Pagina 28 26 Prima vittima alla Rsa Gallazzi-Vismara di Arese Il sindaco: «La Regione tuteli ospiti e personale»

10/04/2020 Settegiorni Pagina 36 27 Prima vittima alla Rsa Gallazzi-Vismara di Arese Il sindaco: «La Regione tuteli ospiti e personale»

10/04/2020 Settegiorni (ed. Legnano) Pagina 34 28 Crisi nera per materne e nidi privati: «Contributi o molti non riapriranno»

10/04/2020 Settegiorni Pagina 42 30 Crisi nera per materne e nidi privati: «Contributi o molti non riapriranno» 10/04/2020 Settegiorni (ed. Legnano) Pagina 40 32 I tulipani di Edwin donati a cimiteri e case di riposo

10/04/2020 Settegiorni Pagina 48 33 I tulipani di Edwin donati a cimiteri e case di riposo

10/04/2020 Settegiorni (ed. Legnano) Pagina 42 34 Lezioni d' arte su Facebook: l' iniziativa di Cioffi

10/04/2020 Settegiorni Pagina 50 35 Lezioni d' arte su Facebook: l' iniziativa di Cioffi

[§25226654§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 4 La Repubblica (ed. Milano) Comune di Arese

I l caso

Distribuzione delle mascherine gratis: vince il fai da te

di Massimo Pisa Per tutti a Solaro, a , a San Donato e a Cornaredo, dove ne sono state distribuite due a famiglia. Solo agli over 65 a e , infilate nelle cassette della posta. Gazebo con banchetti ( quindici) a Rho, presentandosi rispettando il distanziamento. Un pacco da dieci a famiglia a . A iscrizione a Bresso, porta a porta a San Giuliano, tramite gli esercenti aperti a . Arese ha puntato su medici di base e pediatri, chiedere a loro. A , Novate e hanno risolto con donazioni private da decine di migliaia di pezzi, per coprire l' intera popolazione. La distribuzione a macchia di leopardo delle mascherine gratuite ordinate da Regione Lombardia, alla fine, è andata a compimento. «I prossimi arrivi - annuncia l' assessore alla Protezione Civile, Pietro Foroni - sono destinati alle forze dell' ordine » . Il consigliere Pd Carlo Borghetti le invoca ora « anche per il personale delle Rsa». Sarà il prossimo passo, che non ha ancora una data. Il primo si è concluso senza che si creassero colli di bottiglia o tensioni. Nemmeno presso i tabaccai e gli edicolanti - 200 mila per tutti i 4 mila esercizi lombardi, 50 a testa, spazzolate in due ore - nemmeno nelle farmacie dove la protezione gratis è uno spicchio dell' enorme volume di mascherine che passano dal banco a pagamento. A prezzi, precisa la presidente di Federfarma, Annarosa Racca « su cui nessuno sta lucrando. Ognuno di noi le paga 8 euro al distributore, i ricarichi sono minimi, molti le hanno date gratis. E tutti stiamo rischiando in prima persona. Fissasse lo Stato un prezzo standard, se quello è il problema». Altro versante è quello delle mascherine di dubbia provenienza, su cui ogni giorno veglia l' Unità Annonaria della Polizia Locale. Ieri, su 49 farmacie controllate, quattro - in piazza Udine, piazza Piemonte, viale Forze Armate e piazza Bande Nere - ne avevano oltre un migliaio di non conformi per mancanza di certificazione. Sono state sequestrate, con una multa di 6 mila euro per ogni esercente e di 16 mila euro per ogni distributore. © RIPRODUZIONE RISERVATA k Una mascherina sequestrata.

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[§25226642§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 32 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

«Ad Arese aiuti per medici e pediatri» Sindaco sotto accusa

La difesa: quelle della Regione non sono sufficienti neppure per darne una a nucleo familiare

ARESE Il lotto di mascherine è arrivato in municipio. Prima la conta poi la scelta impopolare della sindaca di Arese: «Dopo lunghe riflessioni, abbiamo deciso di non distribuire una mascherina a tutti i cittadini di Arese». Meno di 20mila abitanti in città, la fornitura ricevuta da Regione Lombardia «non è sufficiente neppure per dare una mascherina a nucleo familiare» le parole della prima cittadina, Michela Palestra. «Per questo abbiamo ritenuto di utilizzare le mascherine mettendole a disposizione dei medici di famiglia e dei pediatri per le persone con situazioni di criticità sanitaria« aggiunge la sindaca. L' invito agli aresini è quello di non recarsi agli studi medici per pretendere le mascherine «non sarà una distribuzione a pioggia, sarà una scelta consapevole e mirata». «La decisione regionale di distribuire mascherine ai comuni è una scelta che mi mette profondamente a disagio e che valuto come un brutto scivolone, una scelta populista che rischia, per altro, di illudere di poter allentare il livello di attenzione sulle misure di contenimento», sottolinea Palestra. «A Regione Lombardia chiedo invece che si muova per tutelare con ogni mezzo le case di riposo, ospiti e personale che ci lavora - prosegue la prima cittadina -, chiedo una politica di massima attenzione verso tutto il personale sanitario, chiedo che tuteli i medici di famiglia e i pediatri con tamponi e con dispositivi di protezione individuale. Tutto questo viene prima, molto prima di una distribuzione in quantità non adeguata di mascherine ai cittadini». Monica Guerci.

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[§25226681§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 33 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Arese

Tutti i numeri della Misericordia

Sono 809 le missioni di cui 133 a Bergamo, 119mila i litri di ossigeno erogati, 573 pazienti Covid19 trasportati, 16.650 chilometri percorsi dalle ambulanze, 820 tute e 2.975 mascherine utilizzate, 310 servizi di assistenza effettuati. È il bilancio di un mese della Misericordia: «Per noi marzo è stato molto impegnativo, i numeri rendono solo in parte l' idea dello sforzo, anche emotivo, che i nostri soccorritori hanno messo in campo».

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[§25226647§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 8 Il Notiziario Comune di Arese

Con la Cri la primavera "da Arese" arriva in Focris

di Sara Giudici SARONNO - Sono stati i volontari della Croce Rossa di Saronno, in prima linea in questo momento di emergenza per portare avanti tanti progetti in ambito sanitario ma anche sul fronte del sostegno delle categorie più deboli, a raccogliere di 200 tulipani donati alla casa di riposo Focris di via Don Volpi. Come è noto nella vicina Arese da qualche anno è attivo un tulip u pick field, cioè un giardino di bellissimi tulipani aperto al pubblico, dove poter raccogliere e comprare i fiori. In un campo di 2 ettari ci sono più o meno 450 varietà. La fioritura dura al massimo sei settimane a partire dalla metà del mese di marzo. A causa del Coronavirus però quest' anno il campo di tulipani di Arese non aprirà al pubblico. E' disponibile una visita virtuale con tante proposte, dalle foo ai video interattivi e nei giorni scorsi è stata attivata la consegna a domicilio ad Arese, Cornaredo, Rho, Bollate, Garbagnate Milanese, Lainate e . A questo si è aggiunta la donazione alla Focris dove i 200 tulipani hanno portato una ventata di primavera.

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[§25226682§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 26 Il Notiziario Comune di Arese

Un altro uomo ha tentato il suicidio

BOLLATE - La quarantena che stiamo vivendo rischia di far scattare fenomeni di depressione che possono spingere verso atti estremi. Lo scrivevamo settimana scorsa raccontando di due tragedie accadute a Bollate centro e ad Arese, ma purtroppo anche questa settimana la cronaca ci pone davanti allo stesso allarme: non c' è soltanto il coronavirus a uccidere, ci sono anche gli effetti collaterali dovuti allo stile di vita che abbiamo intrapreso. Questa settimana, però, la vicenda non ha avuto un epilogo tragico. Un uomo sui cinquant' anni ha tentato il suicidio nella zona a est della ferrovia di Bollate centro, recandosi in garage dove ha cercato di togliersi la vita. Ma i familiari, probabilmente insospettiti, sono intervenuti in tempo e lo hanno salvato. Sul posto sono poi giunti carabinieri e ambulanza.

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[§25226670§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 36 Il Notiziario Comune di Arese

Nei nostri comuni i contagi aumentano in modo disomogeneo

NOVATE - BOLLATESE - Più le città sono popolose e più sembra difficile tenere la gente a casa e contenere il contagio. Questo è il dato che emerge dall' analisi della situazione nel bollatese. Il grafico che pubblichia mo mostra infatti che nel Bollatese l' andamento del contagio non è omogeneo: la curva di incremento si mantiene simile in comuni quali Novate, Arese, Baranzate, Cesate e perfino a Cormano, comunque questo che all' inizio aveva avuto un vero e proprio boom di casi ma che ora vede stabilizzata la curva di incremento. Situazione assai diversa a Bollate e Paderno Dugnano, dove il contagio continua a crescere con una curva decisamente più ripida, e sarebbe importante capirne il perché. Situazione diversa invece per Garbagnate, città che per numero di abitanti è simile a Novate, Sena go, Arese e Cormano: qui l' impennata dei casi si registra dall' 1 aprile, ma è dovuta al contagio che si è diffuso all' interno delle Case Pertini, la Rsa gestita dall' Asst Rhodense, contagio che ha portato a un considerevole aumento dei positivi e purtroppo anche dei decessi. P.U.

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[§25226655§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 58 Il Notiziario Comune di Arese

Emergenza: aiuti ai bisognosi da San Vincenzo e Caritas, distribuiti grazie alla Misericordia

ARESE - Caritas e San Vincenzo de Paoli di Arese sono un ponte tra la parrocchia e i servizi sociali del comune costituendo di fatto una rete di sostegno per le persone che attraversano momenti più o meno lunghi di difficoltà. In questo periodo di clausura casalinga per il coronavirus, le due associazioni cattoliche non hanno certo desistito nel continuare a prestare il proprio aiuto, ma hanno dovuto comunque riorganizzarne le modalità. In particolare la sezione aresina della San Vincenzo assiste sul territorio quarantasei famiglie. Si tratta di cittadini che hanno parecchie difficoltà a tirare avanti. L' associazione li aiuta portando loro a casa una spesa mensile grazie alle offerte in denaro ricevute dai benefattori e a derrate offerte da catene come l' Esselunga e l' Iper e dal Banco Alimentare cui peraltro si sono aggiunti a marzo altri esercenti che con la chiusura forzata hanno donato del fresco pur di non buttarlo via. Restava il problema della distribuzione. Ne parliamo con il presidente Diodato Vietri, molisano d' origine, docente in pensione del liceo scientifico "Falcone e Borsellino". "In questo periodo eravamo messi male - ci racconta con un po' di ironia - perché tutti noi siamo molto adolescenti, nel senso che i nostri volontari vanno dai 65 anni in su, e così ai primi di marzo ci è arrivato l' ordine tassativo dal nazionale e dal regionale di sospendere l' attività di consegna a domicilio. Addirittura ci è stato detto di tenere chiuso il punto di distribuzione viveri. Abbiamo fatto un' unica eccezione quando una ditta di Novara ci ha chiamati chiedendoci se volevamo andare a ritirare il loro fresco. Allora con molta attenzione e cautela sono uscito io. Abbiamo aperto il punto di ristoro, abbiamo caricato gli alimenti con tutte le accortezze e abbiamo riempito i due freezer in modo da essere pronti a distribuirli appena passerà la buriana". Per la consegna Caritas e San Vincenzo si interfacciano con il gruppo d' intervento organizzato dal comune di Arese insieme alla Misericordia. Le associazioni contattano gli assistiti, si fanno dire i beni di necessità di cui hanno bisogno, danno la consegna ai volontari della confraternita che provvedono ad andare a fare la spesa e a consegnarla alle famiglie. L' ammontare dello scontrino è poi scaricato dal conto corrente della San Vincenzo alimentato dalle offerte dei parrocchiani. "Questa è una modalità - continua Vietri - laddove invece gli assistiti possono muoverci provvediamo online a un versamento simbolico di 50 euro su una carta prepagata. Noi non possiamo assolutamente muoverci e ciò nonostante alcuna delle nostre famiglie abbia contratto il covid-19. E' la prima cosa che noi chiediamo".

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[§25226655§] venerdì 10 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

Una dozzina i confratelli della San Vincenzo che assistono le famiglie. I nuclei vanno dai mononucleari a più persone. Vi sono famiglie composte da quattro, sei fino a otto persone. Alcune sono storiche. Altre si sono aggiunte per la perdita del lavoro, la separazione, l' abbandono. Un alleggerimento anche per il comune, che in proprio assiste almeno trecento realtà disagiate. Alcune famiglie sono assistite dalla Caritas per il colloquio, poi sono appoggiate alla San Vincenzo per la spesa. "Avendo molti più assistiti tutti i mesi noi della San Vincenzo andiamo a prelevare al Banco Alimentare di Muggiò - spiega Vietri - mentre accompagnati con Caritas andiamo ogni due mesi". Negli ultimi quindici giorni, con il sostegno del buono spesa diretto e con la collaborazione dei servizi sociali e della Misericordia, la San Vincenzo è riuscita a raggiungere nonostante il coronavirus 29 dei 46 assistiti. "Vi è anche da dire - specifica Vietri - che vi sono anche coloro che si stanno arrangiando da soli per non pesare sui volontari in questo periodo di difficoltà, pur rimanendo sempre la disponibilità della San Vincenzo a dir loro che in caso di necessità non si facciano scrupoli a chiamare".

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[§25226677§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 58 Il Notiziario Comune di Arese

Riceviamo e pubblichiamo - Perchè Il Comune di Arese non toglie il divieto di sosta per pulizia strade?

Spett.le Redazione il Notiziario, nelle scorse settimane sono molte le amministrazioni comunali, in Lombardia ed in tutta Italia, che hanno previsto limitazioni o sospensioni ai divieti di sosta, proprio per fronteggiare la situazione di emergenza e gestire con buonsenso l' elevato numero di auto in sosta nelle strade a causa delle limitazioni alla circolazione disposte dal Ministero dell' Interno. Riporto di seguito un breve elenco, ovviamente non esaustivo, riguardante alcuni comuni della Lombardia: Comune di Lainate, Comune di Rho, Comune di Novate Milanese, Comune di , Comune di Lissone, Comune di , Comune di , Comune di Cusano Milanino, Comune di Sesto San Giovanni, Comune di , Comune di Lodi, Comune di . Purtroppo questo non è successo nel comune di Arese, dove non solo l' Ammi nistrazione Comunale non ha ritenuto di dover adottare alcun provvedimento in merito, ma addirittura la Polizia Locale ha continuato per tutto il periodo di limitazione alla circolazione dei cittadini (ancora in vigore), a notificare numerose multe per sosta vietata ai residenti. L' attività ordinaria di pulizia delle strade e dei parcheggi è generalmente prevista in orario lavorativo dei giorni feriali, proprio per essere effettuata in momenti in cui le strade sono sgombre da vetture in sosta (nonché per facilitare le attività dell' operatore incaricato). Appare quindi evidente che le stesse limitazioni - e annesse sanzioni - non possono essere applicate in un momento straordinario, in cui l' emergenza sanitaria in corso ha imposto la chiusura delle scuole e delle attività lavorative, e tutte le vetture dei cittadini sostano nelle strade. Michele Lighezzolo.

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[§25226663§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 58 Il Notiziario Comune di Arese

L' altra faccia del Covid-19. Intervista a Giovanni Benzi della Protezione civile Ana

ARESE -Dopo anni di tagli alla sanità con chiusura di ospedali e decimazione di medici e infermieri, la pandemia ha sparigliato le carte e se c' è un lato positivo in tutto questo è il cambiamento per molte persone dell' ordine delle priorità. Dappertutto aumentano i volontari. In un nostro articolo di qualche mese fa, in occasione del centenario dell' Ana (associazione nazionale alpini), si ipotizzava il coinvolgimento dei giovani nel prepararli al servizio di protezione civile. Ebbene, nelle ultime settimane, nell' ambito del gruppo alpini di Arese, una ventina di persone si sono iscritte nella protezione civile dell' Ana di Milano. Un trend che coinvolge anche gli altri 46 gruppi alpini dislocati in provincia del capoluogo lombardo. I nuovi iscritti non sono ancora operativi perché non sono ancora formati. Il corso doveva partire a metà marzo, ma lo scoppio dell' emergenza lo ha fatto rimandare. E' Giovanni Benzi , coordinatore della Protezione civile alpini della sezione di Milano, a raccontare l' impegno delle penne nere in tempi di coronavirus. "Come alpini della Protezione civile - spiega - facciamo parte della colonna mobile di Regione Lombardia e come tale siamo stati attivati già il 23-24 febbraio scorso quando a Malpensa o in altri posti sono cominciati ad arrivare materiali sanitari da portare ai magazzini Areu (azienda regionale emergenza urgenza) che aveva sede a Niguarda. All' inizio portavamo il materiale addirittura al nostro magazzino di Cesano Maderno. In principio erano coinvolti solo gli autisti. Poi diventando l' impegno più grande, si sono aggiunti altri volontari degli alpini e non. Con quelli del Ccvi (coordinamento del volontariato) la colonna mobile ha collaborato a caricare e scaricare i camion e portare il materiale dal magazzino di Niguarda, ch' era un po' stretto, a Rho Fiera. Ora quando il materiale arriva va direttamente lì". Gli alpini hanno un ospedale da campo che viene montato nelle emergenze e che è stato in tutto il mondo, ad Haiti, in Africa, Abruzzo. "Ovunque c' è bisogno - dice Benzi - sono tensostruttu re. Adesso è a Bergamo montato in supporto all' ospedale. Si pensa che l' intervento duri minimo sei mesi. Mercoledì sono entrati i primi 40-45 ricoverati". La colonna mobile ha portato anche cucine e bagni dalla sede di Cesano Maderno a Crema e Cremona dove si trovano altri ospedali da campo dell' esercito. Ha montato tende pneumatiche in tutte le carceri della Lombardia per effettuare il triage in entrata e in uscita dei detenuti e dei visitatori. Ha recuperato le attrezzature sanitarie che servivano per Bergamo. A Brescia ha caricato dieci letti di terapia intensiva

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[§25226663§] venerdì 10 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

donati da una ditta per Bergamo. Il tutto possibile velocemente e senza fatica grazie a una grande flotta di attrezzature: bilico, gru, muletti, carrelli elevatori. Un lavoro non privo di rischi, come quando gli alpini sono andati a recuperare in una ditta a Gandino mascherine prodotte con materiale subacqueo. "Nessun corriere voleva andare a ritirare per paura del contagio - racconta Benzi - perché Gandino è in Val Seriana dove c' è stato il focolaio. Siamo andati noi e abbiamo portato il materiale vicino a Lodi dove poi il corriere lo ha caricato. Adesso, in settimana, dovrebbero arrivarci un migliaio di mascherine donate da alcune ditte". Gli alpini della protezione civile si muovono con le mascherine e con i guanti. Sui camion vanno al massimo in due. Sui furgoni in quattro invece che in nove. Dei 140 alpini volontari della colonna mobile, solo una cinquantina sono operativi in questo periodo. Ciò perché l' età media è di oltre i 65 anni e quindi si tratta di volontari vulnerabili. Ma come si diceva all' inizio, in questo periodo i gruppi dei vari comuni stanno ricevendo molte iscrizioni di volontari intenzionati a entrare nella protezione civile Ana. "La prassi è che facciano un corso base e di un certo periodo di prova - spiega Benzi - però in questi frangenti in cui la necessità l' aiuto abbiamo la possibilità di farli operare sul territorio come fare la spesa al domicilio, ritirare i farmaci dalla farmacia per gli indigenti, preparare i pasti. Eccetera. Non posso permettermi di mandare a Bergamo in un campo dove c' è un rischio elevato, personale che non è addestrato". La necessità di non mandare fuori i vecchi è quella di preservarne oltre la natura anche l' esperienza. "I nostri vecchi sono rulli compressori - dice Benzi - ne hanno viste veramente tante: a partire dal Friuli terremoti, frane, alluvioni. Se è possibile, almeno da parte mia, cerco di lasciarli a casa anche se sono arrabbiati perché vorrebbero darsi da fare". Benzi li tutela perché teme una ricaduta del contagio: "Le norme restrittive poste venti giorni fa stanno dando i loro frutti. Il problema è che da lunedì io ho visto un po' troppo movimento. Secondo me tra una settimana ci sarà una brusca ricaduta". Intanto la Giochi Preziosi ha donato dei giochi per i bambini di medici e infermieri dell' ospedale di Saronno, trasformato in centro Covid-19. A consegnarli mercoledì in ospedale il gruppo alpini di Ceriano Laghetto. O.T.R.

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[§25226656§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Esplode il Covid ad Arese: 63 positivi e 11 aresini morti

di Domenico Vadalà ARESE - L' emergenza sanitaria non inverte la marcia. Dall' inizio della pandemia è stato un crescendo di contagi: a oggi si è arrivati a 63 persone positive al Covid 19, a ben 11 decessi e per fortuna a 7 guarigioni. Ma sono dati preoccupanti, perchè settimana scorsda i contagi erano 44 (dunque un aumento del 50%) e i decessi solo 5 (oltre 100% di aumento). "Continuiamo a registrare -afferma la sindaca Michela Palestra- un aumento dei contagi; sebbene ci sia la notizia positiva di nuove guarigioni, ma negli ultimi giorni hanno perso la battaglia contro questo terribile virus altre persone. Tre vite spezzate, dolore su dolore per le persone a loro vicine che non possono tenere la mano ai loro cari nell' ultimo saluto. Esprimo il mio personale cordoglio e la vicinanza di tutta la città di Arese. In questa situazione di massima emergenza, ringrazio tutti coloro che stanno rispettando le limitazioni previste restando in casa. Oggi -continua Palestra- questo è l' unico strumento efficace di contrasto e di contenimento alla diffusione del virus. La nostra coscienza civica è fondamentale: continuiamo ad adottare compor tamenti responsabili e di buon senso, nel rispetto degli operatori sanitari, dei volontari, di coloro che lavorano nei servizi essenziali e in memoria di chi non ce l' ha fatta". Il distanziamento sociale resta dunque la misura più efficace per contrastare la diffusione del virus, ma la guardia non va abbassata. Rispettare tutte le prescrizioni e comportarsi in modo responsabile è la scelta giusta per dare scacco matto al virus. Intanto sono attivi diversi servizi di supporto: per le persone con più di 65 anni, sole senza rete di parenti, con patologie, in quarantena o in isola mento o in grave difficoltà per le necessità primarie, è possibile chiamare il numero 379 1909759, tutti i giorni 24 ore su 24. Allo stesso numero rispondono i volontari della Misericordia che raccolgono le richieste di supporto. Al medesimo numero 379 1909759 è anche possibile chiedere un sostegno psicologico. Inoltre per chi si sente disorientato e non sa come affrontare questi giorni di isolamento o semplicemente ha bisogno di chiacchierare con qualcuno, perché si sente solo, è possibile chiamare il numero 344 0488729, da lunedì a sabato, dalle 10 alle 13.

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[§25226683§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 58 Il Notiziario Comune di Arese

Volete comprare un hotel a 4 stelle ad Arese? Con un milione di euro è tutto vostro...

ARESE - Volete acquistare un hotel ad Arese? Detto, fatto. Nei giorni scorsi è comparso un dettagliato articolo - annuncio sul sito requadro.com (Real Estate information network) per la vendita di un hotel a 4 stelle (e dalla foto si capisce che si parla dell' hotel al centro Giada) comprensivo di arredi e diritto di esercizio. L' annuncio spiega che l' hotel si trova in via dei Platani 6, che è disposto su tre livelli fuori terra oltre ad interrato, con reception, bar, sala cola zioni, ufficio e cucina, 17 camere al primo piano, 19 al secondo di cui cinque accatastate ad appartamento, sala convegni al piano interrato e parcheggio con 17 posti auto. "Il complesso è produttivo ed efficiente, in quanto detenuto a titolo provvisorio - spiega il sito - La vendita include i beni mobili che costituiscono la dotazione necessaria per la gestione dell' attività ricettiva. Inclusi inoltre il diritto di esercizio dell' albergo, il diritto alla denominazione, all' insegna, il consenso alla volturazione di tutte le concessioni, licenze, autorizzazioni, abilitazioni, nulla osta, permessi ed ogni altro atto di consenso comunque denominato per l' esercizio dell' attività; contratti in essere per utenze e manutenzioni". Il prezzo di vendita? Il sito spiega che la cifra richiesta dal venditore è di un milione e 49.600 euro. A quanto pare, l' hotel è andato all' asta e si tratterebbe del secondo tentativo di metterlo in vendita. Vedremo se sarà la volta buona.

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[§25226669§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Misure del Comune per constrastare l' emergenza: sospesi i pagamenti

ARESE - L' amministrazione comunale ha approvato il quadro degli interventi per sostenere le famiglie alle prese con gli effetti dell' emergenza epidemiologica. Si tratta delle misure volte a sostenere la liquidità tramite sospensione o posticipazione dei pagamenti verso il Comune e tramite anticipazione di pagamenti da parte del Comune. "Questo è un primo intervento -spiega la sindaca Michela Palestra- che ha come obiettivo primario quello di non creare problemi di liquidità sospendendo e posticipando i pagamenti verso il Comune. Stiamo già lavorando a misure più incisive che integrino i provvedimenti previsti dal Governo e che diano un segno sostanziale del supporto che il Comune vuole dare ai propri cittadini". Non solo. "Il Governo -aggiunge Palestra- ha stanziato 400 milioni di euro per i Comuni, vincolandoli all' acquisto di generi alimentari o di buoni spesa per chi in difficoltà. Al Comune di Arese sono spettati 103.000 euro". Quali misure? Le quote contributive dell' asilo nido (tariffa mensile) per i mesi di chiusura non verranno addebitati a partire dal mese di marzo sino al termine dell' emergenza sanitaria. La retta di febbraio verrà addebitata sulla base dell' effettiva erogazione del servizio. Le quote contributive dei servizi socio -assistenziali riscosse direttamente dal Comune o da terzi verranno addebitate agli utenti sulla base dell' effettivo numero di giorni di regolare funzionamento dei servizi. Il pagamento degli affitti degli immobili di proprietà comunale, concessi in locazione a privati e in scadenza dal 1° marzo al 30 giugno differito entro il 31 dicembre 2020. Le sanzioni per le violazioni al codice della strada nel lasso di tempo tra il 17 marzo e il 31 maggio 2020 possono essere pagate con un importo scontato del 30% entro 30 giorni dalla data di contestazione o notificazione della violazione. La valorizzazione dei contratti dei servizi gestiti in forma associata dall' Ambito Territoriale Rhodense verrà ridefinita e corrisposta in base all' effettivo periodo di erogazione delle prestazioni e dei servizi. Possibili ulteriori interventi a sostegno delle famiglie in difficoltà con il pagamento dell' affitto o delle spese condominiali e per gli inquilini morosi incolpevoli che abitano in alloggi a libero mercato attraverso contributi diretti mediante l' utilizzo delle risorse regionali derivanti dal fondo della morosità incolpevole. Per quanto concerne il bando per il sostegno al commercio la scadenza è stata prorogata al prossimo 30 settembre. Il pagamento delle locazioni degli immobili commerciali in scadenza dal 1° marzo al 30 giugno differito al 31 dicembre 2020.

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[§25226669§] venerdì 10 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

Lo stesso criterio si applica per gli immobili concessi in uso agli Alpini e all' Associazione carabinieri nazionale, nonché per i canoni di locazione per gli impianti sportivi e per il rimborso delle utenze domestiche al Circolo ricreativo Col di Lana e per le utenze Enel del Caffè letterario.

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[§25226675§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Pulizia delle strade, neppure il coronavirus ferma le multe per sosta vietata

ARESE - Il Covid-19 non ferma le multe. Sì, a farne le spese è stato un cittadino per sosta vietata nel posteggio adiacente al parco Einaudi in via Campo Gallo durante il servizio di pulizia delle strade. Le multe gli sono state irrogate il 4 e il 5 marzo scorso proprio quando Arese è passata da "zona gialla" a "zona arancione" per l' emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus. La sanzione non è andata giù a Michele L. che ha scritto al comando di polizia locale ritenendo "vessatoria e oltre ogni buon senso la notifica delle sanzioni, nonché probabilmente ai limiti della regolarità". Siccome non gli è stata data alcuna risposta ha inoltrato ricorso al Prefetto. "Fatico davvero a comprendere -ha scritto Michele L. ai vigili- come non si possa tenere conto del momento contingente - con scuole e luoghi di lavoro chiusi e cittadinanza invitata a ridurre al minimo gli spostamenti non necessari - e procedere come se nulla fosse alla notifica delle sanzioni. Il gran numero delle vetture presenti in sosta sulla via Campo Gallo (appartenenti a residenti) in orario mattutino di un giorno feriale, avrebbe a mio avviso dovuto indurre gli accertatori ad atteggiamento di maggior cautela e comprensione. Mi rifiuto di credere che, in un mo mento così delicato e problematico di emergenza sanitaria nazionale, gli enti locali intendano 'fare cassa' aumentando le sanzioni elevate ai residenti a causa del maggior numero di vetture in sosta nelle strade". Insomma, a suo giudizio, va bene il divieto di sosta per agevolare le operazioni di pulizia, ma sarebbe anche opportuno creare meno disagi possibili alla cittadinanza.

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[§25226664§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Laboratori online con l' Agorà

ARESE - Un nuovo laboratorio all' Agorà. Il secondo è in cartellone per domani, sabato 11, alle 16, sulla pagina Facebook Biblioteca comunale Arese. L' iniziativa è a cura dell' aresina Isabella, insegnante eclettica e racconta storie, che ha deciso di regalare un po' di spensieratezza. Per il laboratorio, i bambini possono recuperare facilmente il materiale occorrente in casa: un sacchetto, colla, forbici, materiale di riciclo, matite colorate, pennarelli, pastelli a cera, scotch...

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[§25226680§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Telefono h24 per chi ha bisogno di Ostetricia o Pediatria

ARESE - La chiusura dei cimiteri comunali e la sospensione dei mercati settimanali scoperti pro 15 aprile, salvo proroghe, è stata invece disposta la chiusura totale del centro di raccolta comunale NOVATE - In periodo di emergenza da coronavirus anche la semplice febbre del bambino genera panico, soprattutto nelle mamme che non sanno se procedere per i canali stabiliti dalla Regione in termini di Covid 19, andare al Pronto Soccorso o cosa fare. Ancor più complicata la situazione per le partorienti che continuano ad essere assalite da mille dubbi. Analizzando tutti questi fattori, l' Asst Rhodense ha deciso di attivare una linea telefonica per le future mamme che hanno bisogno di avere un consulto o per quelle che hanno figli in età pediatrica. Il pediatra di turno risponderà a tutte le chiamate, nel caso dovesse essere impegnato in altra conversazione un operatore prende il numero di chi chiama e sarà poi ricontattato. Il servizio è aperto 24 ore su 24 proprio per garantire l' assistenza a minori e gestanti. La linea attiva riguarda sia la Pediatria che l' Ostetricia ed è operativa tutti i giorni della settimana. Il numero da chiamare è lo 02-994302256.

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[§25226645§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 24 Settegiorni Comune di Arese

COVID-19 Approvato il primo quadro di interventi, misure di sostegno e agevolazioni, nel periodo di emergenza

Al Comune 103mila euro per aiuti ai cittadini

Il sindaco: «Nei prossimi giorni comunicheremo i criteri di accesso utilizzo di questo importante provvedimento»

ARESE (mly) Approvato il primo quadro di interventi, misure di sostegno e agevolazioni, nel periodo di emergenza. La Giunta il 30 marzo ha approvato l' atto di indirizzo in merito all' adozione di misure di sostegno e agevolazione connesse all' emergenza epidemiologica da Co vid -19. Si tratta del primo quadro di interventi a livello locale in favore della cittadinanza, volti a sostenere la liquidità tramite sospensione o posticipazione dei pagamenti verso il Comune e tramite anticipazione di pagamenti da parte del Comune. «Questo è un primo intervento che ha come obiettivo primario quello di non creare problemi di liquidità sospendendo e posticipando i pagamenti verso il Comune - ha dichiarato il sindaco Michela Palestra - Stiamo già lavorando a misure più incisive che integrino i provvedimenti previsti dal Governo e che diano un segno sostanziale del supporto che il Comune di Arese vuole dare ai propri cittadini. Il Governo ha stanziato 400 milioni di euro per i Comuni, vincolandoli all' acquisto di generi alimentari o di buoni spesa per chi in difficoltà. «Al Comune di Arese spettano 103 mila euro, nei prossimi giorni comunicheremo i criteri di accesso utilizzo di questo importante provvedimento». Ecco il dettaglio degli interventi previsti. Famiglie e cittadini Per le quote contributive dell' Asilo nido (tariffa mensile) a partire dal mese di marzo non verranno addebitati i mesi di chiusura fino al termine dell' emergenza sanitaria. La retta relativa al mese di febbraio 2020 verrà addebitata sulla base dell' effettivo funzionamento del servizio. Le quote contributive dei servizi socio -assistenziali riscosse direttamente dal Comune o da terzi verranno addebitate agli utenti sulla base dell' effettivo numero di giorni di regolare funzionamento dei servizi. Per tutti gli altri immobili di proprietà comunale, concessi in locazione a soggetti privati, si stabilisce il differimento dei pagamenti aventi ordinaria scadenza dal 1 marzo al 30 giugno 2020 entro il 31 dicembre 2020. Inoltre l' Amministrazione si riserva di adottare ulteriori interventi a sostegno delle famiglie in difficoltà, con il pagamento dell' affitto o delle spese condominiali e per gli inquilini morosi incolpevoli

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[§25226645§] venerdì 10 aprile 2020

Settegiorni Comune di Arese

che abitano in alloggi a libero mercato attraverso contributi diretti mediante l' utilizzo delle risorse regionali derivanti dal fondo della morosità incolpevole. In attuazione dell' art. 108 del D.L. n. 18/2020 le sanzioni per le violazioni al Codice della strada in via del tutto eccezionale e transitoria, nel lasso di tempo tra il 17 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 possono essere pagate con un importo scontato del 30% entro 30 giorni dalla data di contestazione o notificazione della violazione. La valorizzazione dei contratti dei servizi gestiti in forma associata dall' ambito territoriale Rhodense, verrà ridefinita e corrisposta in base all' effettivo periodo di erogazione delle prestazioni e dei servizi, fatte salve le disposizioni contenute nell' art. 48 del DL 17 marzo 2020 n. 18. Commercianti Il limite per presentare le domande del V° bando comu nale per il sostegno di imprese commerciali di vicinato è stato prorogato al 30 settembre 2020. Inoltre per gli immobili commerciali di proprietà comunale, concessi in locazione a soggetti privati, si stabilisce il differimento dei pagamenti, aventi ordinaria scadenza dal 1 marzo al 30 giugno 2020, entro il 31 dicembre 2020. Associazioni cultura e sport Per le concessioni in uso di unità immobiliari di proprietà comunale (Filarmonica G. Verdi, Associazione Nazionale Alpini e Associazione Nazionale Carabinieri), è previsto il differimento delle scadenze del pagamento dei canoni di concessione, aventi scadenza dal 1 marzo al 30 giugno 2020, entro la fine dall' anno in corso. Per le concessioni di servizio inerenti la gestione degli impianti sportivi comunali sono sospesi, dalla data di entrata in vigore del D.L. n. 18 del 17.3.2020 e fino al 31 maggio 2020, i termini per il paga mento dei canoni di locazione. Per la riscossione del rimborso delle utenze domestiche relativo all' immobile comunale, concesso in uso al Circolo Ricreativo Col di Lana, le somme dovute verranno ricalcolate tenuto conto del periodo di sospensione delle attività. Per i rapporti con il Csbno lo svolgimento delle ore contrattuali per servizi bibliotecari e quelle inerenti il coordinamento, verrà effettuato tramite modalità di smart working con la presentazione di appositi progetti. Inoltre il Comune di Arese provvederà ad anticipare la quota di adesione annuale in misura pari a 3/12esimi. Per la concessione del servizio di gestione della Civica scuola di musica si procederà regolarmente al versamento delle rate contrattuali considerata l' erogazione dei corsi con modalità e -learning.

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[§25226643§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 24 Settegiorni Comune di Arese

POLITICA Dopo il caso positivo alla Casa di riposo, il M5S ha presentato un' interrogazione

«La Giunta come protegge i nostri nonni?»

ARESE (mly) «Domenica abbiamo appreso che un paziente della casa di riposo Gallazzi Vismara, ricoverato per altro problema, è risultato positivo al Covid 19 - ha dichiarato il capogruppo del M5S Michaela Piva - Il paziente fortunatamente non è in terapia intensiva e dormiva in una stanza singola. In questi giorni si pone molto l' attenzione sui tamponi da effettuare a degenti e personale». Il sindaco ha fatto richiesta urgente, ma non è scontato che venga evasa «in quanto i tamponi disponibili sono 5mila e si tende a dare precedenza alle strutture con più casi positivi. I tamponi comunque non sono l' unica soluzione in quanto il tempo di attesa degli esiti da parte dei laboratori richiede circa 4 giorni e, nel frattempo, sarà determinante la strategia di contenimento che adotterà il direttore della casa di riposo». A tal proposito il M5S ha presentato un' interrogazione sulle misure di contenimento sanitario categorie fragili: «Chiediamo quali strategie ha adottato la casa di riposo, sia a livello di spazi che di procedure per il personale. Le stesse domande le abbiamo poste anche per quanto riguarda l' assistenza domiciliare, chiedendo anche di precisare i dispositivi di protezione individuale forniti. Infine si chiede se il Comune ha intenzione di assegnare spazi per l' emergenza Covid-19».

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[§25226678§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 24 Settegiorni Comune di Arese

A darne notizia il direttore della casa di riposo Gallazzi-Vismara

Rsa, un ospite positivo al Covid «Rafforzati interventi di tutela»

ARESE (mly) Un ospite della casa di riposo Gallazzi-Vismara positivo al Coronavirus. Il direttore della nostra Rsa ha comunicato che un ospite ricoverato in ospedale, per patologie non collegate all' emergenza sanitaria, è risultato positivo al tampone Covid-19. Immediatamente sono stati ulteriormente rafforzati gli interventi che erano già in atto per prevenire la diffusione del virus e che hanno permesso di tutelare fino a oggi gli ospiti della casa di riposo. «Vogliamo rassicurare le famiglie che ci stiamo prodigando per mettere in campo ogni azione a tutela degli ospiti» - ha commentato il sindaco Palestra.

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[§25226672§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 28 Settegiorni (ed. Legnano) Comune di Arese

Il paziente era ricoverato in ospedale, per altre patologie, quando è risultato positivo

Prima vittima alla Rsa Gallazzi-Vismara di Arese Il sindaco: «La Regione tuteli ospiti e personale»

ARESE (mly) Prima vittima di Co vid -19 alla casa di riposo Gallazzi-vismara di Arese. A rendere noto il caso positivo era stato lo stesso direttore della Rsa domenica. Un ospite ricoverato in ospedale, per patologie non collegate all' emergenza sanitaria, era risultato positivo al tampone Covid-19. E, purtroppo, mercoledì è arrivata la notizia che il paziente ricoverato ha perso la sua battaglia contro il Coronavirus. Pronta la risposta dell' Amministrazione comunale che ha voluto rassicurare i familiari: «Immediatamente sono stati ulteriormente rafforzati gli interventi che erano già in atto per prevenire la diffusione del virus e che ci hanno permesso di tutelare fino a oggi gli ospiti della Rsa. Vogliamo rassicurare le famiglie che ci stiamo prodigando per mettere in campo ogni azione a tutela degli ospiti e che comprendiamo l' ansia di sapere se i vostri cari sono al sicuro, in un momento anche di forzata separazione. Sappiate che vi siamo vicini e stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre capacità per proteggere ospiti e personale». E in merito alla manca di mascherine il sindaco ha aggiunto: «Alla Regione chiedo che si muova per tutelare con ogni mezzo le case di riposo, ospiti e personale che ci lavora, chiedo che adotti una politica di massima attenzione verso tutto il personale sanitario, tamponi a tutti, troppe le vittime e troppo il rischio di contagio nelle strutture sanitarie».

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[§25226673§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 36 Settegiorni Comune di Arese

Il paziente era ricoverato in ospedale, per altre patologie, quando è risultato positivo

Prima vittima alla Rsa Gallazzi-Vismara di Arese Il sindaco: «La Regione tuteli ospiti e personale»

ARESE (mly) Prima vittima di Co vid -19 alla casa di riposo Gallazzi-vismara di Arese. A rendere noto il caso positivo era stato lo stesso direttore della Rsa domenica. Un ospite ricoverato in ospedale, per patologie non collegate all' emergenza sanitaria, era risultato positivo al tampone Covid-19. E, purtroppo, mercoledì è arrivata la notizia che il paziente ricoverato ha perso la sua battaglia contro il Coronavirus. Pronta la risposta dell' Amministrazione comunale che ha voluto rassicurare i familiari: «Immediatamente sono stati ulteriormente rafforzati gli interventi che erano già in atto per prevenire la diffusione del virus e che ci hanno permesso di tutelare fino a oggi gli ospiti della Rsa. Vogliamo rassicurare le famiglie che ci stiamo prodigando per mettere in campo ogni azione a tutela degli ospiti e che comprendiamo l' ansia di sapere se i vostri cari sono al sicuro, in un momento anche di forzata separazione. Sappiate che vi siamo vicini e stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre capacità per proteggere ospiti e personale». E in merito alla manca di mascherine il sindaco ha aggiunto: «Alla Regione chiedo che si muova per tutelare con ogni mezzo le case di riposo, ospiti e personale che ci lavora, chiedo che adotti una politica di massima attenzione verso tutto il personale sanitario, tamponi a tutti, troppe le vittime e troppo il rischio di contagio nelle strutture sanitarie».

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[§25226652§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 34 Settegiorni (ed. Legnano) Comune di Arese

Nasce il Comitato Servizi infanzia 0-6: «Scegliamo di salvarci insieme»

Crisi nera per materne e nidi privati: «Contributi o molti non riapriranno»

LEGNANO (asr) Da settimane sono chiusi, svuotati dall' emergenza Coronavirus, e il timore è che restino vuoti anche a settembre, perché non saranno più in grado di riaprire. In mancanza di aiuti pubblici la sopravvivenza di asili nido e scuole materne privati è a rischio: alla fine dell' emergenza sanitaria, gran parte di essi potrebbero non esistere più. A denunciarlo è il Comitato Servizi infanzia 0-6 Legnano e dintorni, nato nella città del Carroccio per iniziativa di alcune strutture private che offrono servizi per i bambini in età prescolare e che hanno unito le forze per affrontare questa situazione di emergenza. «Abbiamo deciso di salvarci insieme, e di non proseguire soli, interfacciandoci con altre realtà che si sono costituite a livello regionale e nazionale, una su tutte EduChiAmo» spiega Cristina Scutari, una delle titolari dell' asilo nido legnanese Gli amici di Winnie, che del comitato è l' ideatrice e la referente. «Appena il Governo ha disposto la chiusura delle strutture, molte di noi hanno iniziato a ricevere le prime email da parte di genitori che ci chiedevano come avremmo rimborsato le rette - prosegue Scutari - Ci siamo sentite sole e non tutelate, perché a oggi non esiste un ente o un organismo che rappresenti le strutture per l' infanzia private sul territorio, e ci è venuto naturale confrontarci. Così abbiamo deciso di unirci, per affrontare questa situazione di incertezza e paura, ma l' idea è di continuare a parlare con una voce sola anche in futuro. Futuro che tutte noi auspichiamo di poter garantire ai nostri nidi, micronidi e scuole materne, ma sul quale davvero non c' è certezza. Questa emergenza ci sta mettendo in ginocchio: abbiamo sospeso il pagamento delle rette perché non ci sentiamo legittimate a richiederle, quindi, senza introiti, per quanto tempo potremo andare avanti a pagare l' affitto e le altre spese fisse? abbiamo dipendenti che a loro volta hanno famiglie: c' è la cassa integrazione, ma copre l' oggi, e a settembre? Siamo investite di una responsabilità su tre livelli che a volte ci toglie il sonno: per le nostre famiglie, cui è venuta a mancare una fonte di reddito; per le famiglie delle nostre dipendenti, che ora usufruiscono degli ammortizzatori sociali ma domani chissà; e per quelle dei nostri bambini, che al momento della ripresa lavorativa rischiano di non poter contare più su un servizio essenziale qual è quello che forniamo. I genitori ci hanno dimostrato vicinanza: abbiamo proposto loro di versarci una piccola quota volontaria che ci dia la possibilità di sopravvivere in questo momento e di assicurare loro una riapertura con la stessa qualità, ma tutto questo non basta. Quello dei servizi privati per i bambini non è un settore di nicchia: nella fascia 0-6 il pubblico non riesce a soddisfare appieno la domanda, ed è il privato a sopperire in maniera massic

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[§25226652§] venerdì 10 aprile 2020

Settegiorni (ed. Legnano) Comune di Arese

La referente del comitato Cristina Scutari e, a sinistra, altre imprenditrici del settore che hanno aderito all' iniziativa cia. Per questo chiediamo un contributo a fondo perduto per i canoni di locazione o la conversione dei voucher baby sitter in rette asilo nido». L' invito a entrare a far parte del comitato è aperto a tutti i nidi e le scuole private del Milanese e non solo, a oggi le strutture che hanno aderito sono: i nidi Gli amici di Winnie, Il nano nel motore, Primi passi, La tribù dei bimbi, Ippobimbi kids e 1, 2, 3 stella di Legnano, il Nido dei nani di , Melarido di , Biancaneve e i sette nani di San Vittore Olona, Tom & Jerry di , Fate e folletti di Busto Arsizio, i micronidi Le Puzzole Monica e Elena San Giorgio su Legnano, La casa delle meraviglie e La nuova aurora di Canegrate, la scuola speri mentale trilingue 0-6 Little pumpkids di Villa Cortese, i nidi Cocco e Drilli di Pregna na Milanese, I tigrotti di Lai nate, il Nido di Martina e Lella di Garbagnate, Crescere bilingue e La tana dei cuccioli di Bollate, Primi passi di Senago, Bimbi in fiore di , il Mondo di Pollicino di , il Pianeta dei bambini di Caronno Pertusella, Le coccinelle di Uboldo, i nidi famiglia Le coccole di Pam e L' albero blu di Arese, Filastroccole e L' albero blu di Garbagnate, Vivere una favola di Segrate, BabyBoom di , Il giardino di Liliana di Cinisello Balsamo, il Villaggio dei folletti e Gioca bimbo di Gallarate e l' asilo nido e scuola dell' infanzia gioc@impar@ di Carimate. Serena Agostani.

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[§25226653§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 42 Settegiorni Comune di Arese

Nasce il Comitato Servizi infanzia 0-6: «Scegliamo di salvarci insieme»

Crisi nera per materne e nidi privati: «Contributi o molti non riapriranno»

LEGNANO (asr) Da settimane sono chiusi, svuotati dall' emergenza Coronavirus, e il timore è che restino vuoti anche a settembre, perché non saranno più in grado di riaprire. In mancanza di aiuti pubblici la sopravvivenza di asili nido e scuole materne privati è a rischio: alla fine dell' emergenza sanitaria, gran parte di essi potrebbero non esistere più. A denunciarlo è il Comitato Servizi infanzia 0-6 Legnano e dintorni, nato nella città del Carroccio per iniziativa di alcune strutture private che offrono servizi per i bambini in età prescolare e che hanno unito le forze per affrontare questa situazione di emergenza. «Abbiamo deciso di salvarci insieme, e di non proseguire soli, interfacciandoci con altre realtà che si sono costituite a livello regionale e nazionale, una su tutte EduChiAmo» spiega Cristina Scutari, una delle titolari dell' asilo nido legnanese Gli amici di Winnie, che del comitato è l' ideatrice e la referente. «Appena il Governo ha disposto la chiusura delle strutture, molte di noi hanno iniziato a ricevere le prime email da parte di genitori che ci chiedevano come avremmo rimborsato le rette - prosegue Scutari - Ci siamo sentite sole e non tutelate, perché a oggi non esiste un ente o un organismo che rappresenti le strutture per l' infanzia private sul territorio, e ci è venuto naturale confrontarci. Così abbiamo deciso di unirci, per affrontare questa situazione di incertezza e paura, ma l' idea è di continuare a parlare con una voce sola anche in futuro. Futuro che tutte noi auspichiamo di poter garantire ai nostri nidi, micronidi e scuole materne, ma sul quale davvero non c' è certezza. Questa emergenza ci sta mettendo in ginocchio: abbiamo sospeso il pagamento delle rette perché non ci sentiamo legittimate a richiederle, quindi, senza introiti, per quanto tempo potremo andare avanti a pagare l' affitto e le altre spese fisse? abbiamo dipendenti che a loro volta hanno famiglie: c' è la cassa integrazione, ma copre l' oggi, e a settembre? Siamo investite di una responsabilità su tre livelli che a volte ci toglie il sonno: per le nostre famiglie, cui è venuta a mancare una fonte di reddito; per le famiglie delle nostre dipendenti, che ora usufruiscono degli ammortizzatori sociali ma domani chissà; e per quelle dei nostri bambini, che al momento della ripresa lavorativa rischiano di non poter contare più su un servizio essenziale qual è quello che forniamo. I genitori ci hanno dimostrato vicinanza: abbiamo proposto loro di versarci una piccola quota volontaria che ci dia la possibilità di sopravvivere in questo momento e di assicurare loro una riapertura con la stessa qualità, ma tutto questo non basta. Quello dei servizi privati per i bambini non è un settore di nicchia: nella fascia 0-6 il pubblico non riesce a soddisfare appieno la domanda, ed è il privato a sopperire in maniera massic

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[§25226653§] venerdì 10 aprile 2020

Settegiorni Comune di Arese

La referente del comitato Cristina Scutari e, a sinistra, altre imprenditrici del settore che hanno aderito all' iniziativa cia. Per questo chiediamo un contributo a fondo perduto per i canoni di locazione o la conversione dei voucher baby sitter in rette asilo nido». L' invito a entrare a far parte del comitato è aperto a tutti i nidi e le scuole private del Milanese e non solo, a oggi le strutture che hanno aderito sono: i nidi Gli amici di Winnie, Il nano nel motore, Primi passi, La tribù dei bimbi, Ippobimbi kids e 1, 2, 3 stella di Legnano, il Nido dei nani di Parabiago, Melarido di Busto Garolfo, Biancaneve e i sette nani di San Vittore Olona, Tom & Jerry di Canegrate, Fate e folletti di Busto Arsizio, i micronidi Le Puzzole Monica e Elena San Giorgio su Legnano, La casa delle meraviglie e La nuova aurora di Canegrate, la scuola speri mentale trilingue 0-6 Little pumpkids di Villa Cortese, i nidi Cocco e Drilli di Pregna na Milanese, I tigrotti di Lai nate, il Nido di Martina e Lella di Garbagnate, Crescere bilingue e La tana dei cuccioli di Bollate, Primi passi di Senago, Bimbi in fiore di Marcallo con Casone, il Mondo di Pollicino di Ossona, il Pianeta dei bambini di Caronno Pertusella, Le coccinelle di Uboldo, i nidi famiglia Le coccole di Pam e L' albero blu di Arese, Filastroccole e L' albero blu di Garbagnate, Vivere una favola di Segrate, BabyBoom di Rozzano, Il giardino di Liliana di Cinisello Balsamo, il Villaggio dei folletti e Gioca bimbo di Gallarate e l' asilo nido e scuola dell' infanzia gioc@impar@ di Carimate. Serena Agostani.

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[§25226658§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 40 Settegiorni (ed. Legnano) Comune di Arese

L' iniziativa è stata possibile grazie ai volontari della Croce Rossa e agli Alpini

I tulipani di Edwin donati a cimiteri e case di riposo

ARESE (mly) Le restrizioni dei decreti per contenere la diffusione del Coronavirus hanno colpito anche il campo di tulipani di Edwin Koeman e Nitsuhe Wolanios che, dall' anno scorso, è approdato nell' area vicina a Il Centro di Arese. Ma se i cittadini non possono visitare il campo... i tulipani vanno da loro. Qualche settimana fa, in fatti, tramite la pagina social, Edwin aveva lanciato l' iniziativa della visita virtuale. «State a casa, state bene, veniamo noi da voi. Per vedere tantissime foto e video dal campo basta accedere a Tulipani Italiani Fanpage esclusiva! Per entrare potete acquistare un buono di ingresso open (o più buoni) sul nostro sito che potete usare quest' anno o l' anno prossimo. Una parte del ricavato sarà donato all' ospedale di Garbagnate Milanese». Ma le iniziative di Edwin non si sono fermate qui: da qualche giorno, infatti, è iniziata anche la consegna a domicilio dei tulipani, per quanti ne faranno richiesta. Inoltre, con l' arrivo della Pasqua, Stefano Guerciotti, sindaco di Pieve Fissiraga, un piccolo comune del lodigiano, ha pensato di portare i tulipani sulle tombe del cimitero chiuso per l' emergenza sanitaria, facendo «un piccolo gesto gentile per non lasciare i defunti del paese privi di un fiore fresco». E non solo: i volontari della Croce Rossa di Saronno, prendendo spunto dall' idea del parente di un ospite della Rsa cittadina, hanno consegnato mazzi coloratissimi agli anziani della struttura. Esempio seguito anche dai volontari della Protezione Civile Alpini di Caronno Pertusella Bariola, che hanno portato i tulipani a casa delle persone sole, che non possono uscire. Elisa Moro.

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[§25226659§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 48 Settegiorni Comune di Arese

L' iniziativa è stata possibile grazie ai volontari della Croce Rossa e agli Alpini

I tulipani di Edwin donati a cimiteri e case di riposo

ARESE (mly) Le restrizioni dei decreti per contenere la diffusione del Coronavirus hanno colpito anche il campo di tulipani di Edwin Koeman e Nitsuhe Wolanios che, dall' anno scorso, è approdato nell' area vicina a Il Centro di Arese. Ma se i cittadini non possono visitare il campo... i tulipani vanno da loro. Qualche settimana fa, in fatti, tramite la pagina social, Edwin aveva lanciato l' iniziativa della visita virtuale. «State a casa, state bene, veniamo noi da voi. Per vedere tantissime foto e video dal campo basta accedere a Tulipani Italiani Fanpage esclusiva! Per entrare potete acquistare un buono di ingresso open (o più buoni) sul nostro sito che potete usare quest' anno o l' anno prossimo. Una parte del ricavato sarà donato all' ospedale di Garbagnate Milanese». Ma le iniziative di Edwin non si sono fermate qui: da qualche giorno, infatti, è iniziata anche la consegna a domicilio dei tulipani, per quanti ne faranno richiesta. Inoltre, con l' arrivo della Pasqua, Stefano Guerciotti, sindaco di Pieve Fissiraga, un piccolo comune del lodigiano, ha pensato di portare i tulipani sulle tombe del cimitero chiuso per l' emergenza sanitaria, facendo «un piccolo gesto gentile per non lasciare i defunti del paese privi di un fiore fresco». E non solo: i volontari della Croce Rossa di Saronno, prendendo spunto dall' idea del parente di un ospite della Rsa cittadina, hanno consegnato mazzi coloratissimi agli anziani della struttura. Esempio seguito anche dai volontari della Protezione Civile Alpini di Caronno Pertusella Bariola, che hanno portato i tulipani a casa delle persone sole, che non possono uscire. Elisa Moro.

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[§25226665§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 42 Settegiorni (ed. Legnano) Comune di Arese

Lezioni d' arte su Facebook: l' iniziativa di Cioffi

Il musicista e divulgatore culturale di Arese ha creato dei video culturali per regalare momenti di svago

ARESE (mly) Brevi «Note d' arte» per svagarsi su internet e vedere qualcosa di costruttivo e culturale. Questo è l' obiettivo dell' iniziativa lanciata da Ruggero Cioffi, musicista e divulgatore culturale che, generalmente, organizza visite guidate e viaggi culturali con il Csbno. Com' è nata questa iniziativa? «Volevamo tenere una continuità con le persone che ci seguono normalmente. Inoltre abbiamo pensato che fosse un modo per svagarsi e vedere qualcosa di bello, in questi giorni difficili. Così abbiamo iniziato a pubblicare dei brevi video, piccole pillole, di storia dell' arte, ma anche di musica e storia. Abbiamo giocato con la parola "note": devono essere interventi brevi, massimo cinque minuti, strutturati su un argomento». Dove possiamo trovarli e cos' è stato pubblicato fino ad ora? «I video sono visibili sulla pagina Facebook di Percorrendo l' Arte. Abbiamo fatto sei video: tre sulla Reggia di Caserta e tre su Raffaello. Inoltre, visto l' alto grado di gradimento da parte del pubblico, abbiamo deciso di fare anche delle dirette da 30/40 minuti, dove la gente può interagire con domande o altro». I video sono realizzati da lei? «Sì, ho dovuto costruire un piccolo set in casa: proietto le immagini delle opere che descrivo sul mio televisore, in modo che si vedano chiaramente. Poi, una volta realizzati i filmati, li passo a un videomaker che li monta, aggiungendo la musica». Quando potremo vedere il prossimo video? «Per quanto riguarda le brevi pillole, ne mettiamo un paio alla settimana. Mentre le dirette vengono annunciate di volta in volta. La prossima sarà sabato alle 18 e parlerò di Raffaello». Elisa Moro.

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[§25226666§] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 50 Settegiorni Comune di Arese

Lezioni d' arte su Facebook: l' iniziativa di Cioffi

Il musicista e divulgatore culturale di Arese ha creato dei video culturali per regalare momenti di svago

ARESE (mly) Brevi «Note d' arte» per svagarsi su internet e vedere qualcosa di costruttivo e culturale. Questo è l' obiettivo dell' iniziativa lanciata da Ruggero Cioffi, musicista e divulgatore culturale che, generalmente, organizza visite guidate e viaggi culturali con il Csbno. Com' è nata questa iniziativa? «Volevamo tenere una continuità con le persone che ci seguono normalmente. Inoltre abbiamo pensato che fosse un modo per svagarsi e vedere qualcosa di bello, in questi giorni difficili. Così abbiamo iniziato a pubblicare dei brevi video, piccole pil lole, di storia dell' arte, ma anche di musica e storia. Abbiamo giocato con la parola "note": devono essere interventi brevi, massimo cinque minuti, strutturati su un argomento». Dove possiamo trovarli e cos' è stato pubblicato fino ad ora? «I video sono visibili sulla pagina Facebook di Percorrendo l' Arte. Abbiamo fatto sei video: tre sulla Reggia di Caserta e tre su Raffaello. Inoltre, visto l' alto grado di gradimento da parte del pubblico, abbiamo deciso di fare anche delle dirette da 30/40 minuti, dove la gente può interagire con domande o altro». I video sono realizzati da lei? «Sì, ho dovuto costruire un piccolo set in casa: proietto le immagini delle opere che descrivo sul mio televisore, in modo che si vedano chiaramente. Poi, una volta realizzati i filmati, li passo a un videomaker che li monta, aggiungendo la musica». Quando potremo vedere il prossimo video? «Per quanto riguarda le brevi pillole, ne mettiamo un paio alla settimana. Mentre le dirette vengono annunciate di volta in volta. La prossima sarà sabato alle 18 e parlerò di Raffaello». Elisa Moro.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 - powered by Volo.com Pagina 35 Comune di Arese sabato, 11 aprile 2020 Comune di Arese sabato, 11 aprile 2020 Comune di Arese domenica, 12 aprile 2020 Comune di Arese domenica, 12 aprile 2020

Comune di Arese

12/04/2020 ilgiorno.com MONICA GUERCI 3 Coronavirus ad Arese, padre e figlia volontari in prima linea

12/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 35 4 Volontari alla Misericordia Padre e figlia in prima linea

[§25257168§] domenica 12 aprile 2020

ilgiorno.com

Comune di Arese

Coronavirus ad Arese, padre e figlia volontari in prima linea

MONICA GUERCI

Arese (Milano), 12 aprile 2020 - Padre e figlia , entrambi volontari alla Misericordia di Arese. Paolo e Sara , di Pero e da poco più di un anno operativi ad Arese, hanno deciso di affrontare insieme questa esperienza al servizio di chi ha bisogno con "passione e umiltà". "Sara e Paolo - spiegano i colleghi - svolgono servizio 118 e in questa emergenza Sara si occupa della logistica e dell' assistenza alla comunità. Paolo invece portare alle persone medicinali, spesa, pasti caldi. Sono molto legati, e questa emergenza è stata per loro un' ulteriore occasione per sentirsi uniti in un ambito extra familiare". Oggi è Pasqua, alla Misericordia sono operativi , Sara e Paolo con loro. Anche l' assistenza alla comunità è attiva, basta chiamare il numero 3791909759, 24 ore su 24. "L' assistenza alla comunità si traduce in servizio spesa a domicilio oppure consegna farmaci e generi di necessità ai pazienti ricoverati in ospedale che non possono ricevere visite - spiega l' équipe - Inoltre su richiesta mettiamo a disposizione un team di psicologhe per le persone che vivono l' isolamento. Il tutto in collaborazione con il Comune, anche in considerazione del fatto che un nostro volontario, Elio Di Leo, è componente del Centro operativo comunale". Per aiutare la Misericordia è aperta la raccolta fondi sulla piattaforma 'Go fund me' .

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 - powered by Volo.com Pagina 3

[§25257172§] domenica 12 aprile 2020 Pagina 35 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Volontari alla Misericordia Padre e figlia in prima linea

Sara e Paolo uniti nella vita come nel servizio che rendono alla comunità

ARESE Padre e figlia, entrambi volontari alla Misericordia di Arese. Paolo e Sara (nella foto), di Pero e da poco più di un anno operativi ad Arese, hanno deciso di affrontare insieme questa esperienza al servizio di chi ha bisogno con «passione e umiltà». «Sara e Paolo - spiegano i colleghi - svolgono servizio 118 e in questa emergenza Sara si occupa della logistica e dell' assistenza alla comunità. Paolo invece portare alle persone medicinali, spesa, pasti caldi. Sono molto legati, e questa emergenza è stata per loro un' ulteriore occasione per sentirsi uniti in un ambito extra familiare». Oggi è Pasqua, alla Misericordia sono operativi, Sara e Paolo con loro. Anche l' assistenza alla comunità è attiva, basta chiamare il numero 3791909759, 24 ore su 24. «L' assistenza alla comunità si traduce in servizio spesa a domicilio oppure consegna farmaci e generi di necessità ai pazienti ricoverati in ospedale che non possono ricevere visite - spiega l' équipe - Inoltre su richiesta mettiamo a disposizione in team di psicologhe per le persone che vivono l' isolamento. Il tutto in collaborazione con il Comune, anche in considerazione del fatto che un nostro volontario, Elio Di Leo, è componente del Centro operativo comunale». Per aiutare la Misericordia è aperta la raccolta fondi sulla piattaforma "Go fund me". Mon.Gue.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 - powered by Volo.com Pagina 4 Comune di Arese lunedì, 13 aprile 2020 Comune di Arese lunedì, 13 aprile 2020 Comune di Arese martedì, 14 aprile 2020 Comune di Arese martedì, 14 aprile 2020 Comune di Arese mercoledì, 15 aprile 2020 Comune di Arese mercoledì, 15 aprile 2020

Comune di Arese

15/04/2020 ilgiorno.com MONICA GUERCI 3 Emergenza Coronavirus, nei negozi per bimbi si riparte: "Ma che fatica"

15/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 31 4 Negozi per bimbi, si riparte: «Ma che fatica»

15/04/2020 La Prealpina Pagina 4 5 Alto Milanese, il contagio esplode ad Arese

[§25288320§] mercoledì 15 aprile 2020

ilgiorno.com

Comune di Arese

Emergenza Coronavirus, nei negozi per bimbi si riparte: "Ma che fatica"

Protezioni, distanziamento e orari ridotti: l' apertura delle botteghe che vendono abbigliamento per l' infanzia è una corsa a ostacoli

MONICA GUERCI

Rho (Milano), 15 aprile 2020 - Tra i negozi per l' infanzia che da ieri hanno rialzato le saracinesche , con tutte le precauzioni del caso, mascherine, guanti e gel igienizzanti, c' è Babyland a Rho . "Siamo aperti, fra mille restrizioni e con molta fatica , ma da oggi siamo aperti", dice la titolare Francesca Mucedola, alle prese con le vetrine da allestire, erano rimaste vuote dall' 11 marzo scorso e con la ripresa sono da ricostruire. "Ci dobbiamo organizzare: il via libera alla riapertura è arrivato quasi inaspettato e ora c' è tutto da sistemare, tenendo conto che io e la mia socia abbiamo anche una famiglia, una casa, i bambini da curare e le tate che non possono venire", spiega. Il negozio, posizionato nella centralissima via Madonna 79 a Rho, è di quelli storici, sulla piazza dal 1971. Hanno abbigliamento per neonati e bambini e mamme in attesa. Capi firmati, made in , per neonati e prémaman. "Come ci organizziamo? Per ora terremo aperto a turno con orario ridotto , fino alle 12.30. E poi abbiamo pensato di ricevere nel pomeriggio su appuntamento , in questo modo pensiamo di poter soddisfare le esigenze dei nostri clienti e allo stesso tempo sarà più facile riuscire a rispettare anche le regole di distanziamento previste per la sicurezza di tutti", aggiunge la titolare. Il negozio sarà aperto nelle mattinate di martedì, mercoledì e venerdì. Giorno di chiusura il giovedì. Una ripresa lenta . Ieri mattina qualcuno si è affacciato alla vetrina, ma molte di più sono state le telefonate dei clienti che ordinano i capi per la nuova stagione: "Scarpine, le calze, i bambini crescono e, si sa, le taglie a una certa età scappano via in fretta". A serrande abbassate l' attività di vendita qui non si è mai fermata. "Abbiamo implementato il servizio di spedizioni , la vendita online: la pagina Facebook e Instagram sono diventate la nuova vetrina del negozio". I l metodo funziona. E in questi periodi di incertezza generale risponde bene alle esigenze dei tempi. Riaperta l' attività, la vendita online proseguirà in parallelo. "Andiamo avanti - conclude Francesca - sperando che non arrivi qualche altro decreto a complicarci la vita". Si allentano timidamente le forti restrizioni del lockdown, le sole vetrine (dedicate all' infanzia) che ieri hanno cominciato a rialzarsi nella galleria commerciale de 'Il Centro' di Arese sono state quelle di BimboStore (fino alle 17). Un giorno comunque speciale al grande mall dei record che proprio ieri festeggiava (a porte chiuse) il quarto compleanno dall' inaugurazione.

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[§25288324§] mercoledì 15 aprile 2020 Pagina 31 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Negozi per bimbi, si riparte: «Ma che fatica»

Protezioni, distanziamento e orari ridotti: l' apertura delle botteghe che vendono abbigliamento per l' infanzia è una corsa a ostacoli

RHO di Monica Guerci Tra i negozi per l' infanzia che da ieri hanno rialzato le saracinesche, con tutte le precauzioni del caso, mascherine, guanti e gel igienizzanti, c' è Babyland a Rho. «Siamo aperti, fra mille restrizioni e con molta fatica, ma da oggi siamo aperti», dice la titolare Francesca Mucedola, alle prese con le vetrine da allestire, erano rimaste vuote dall' 11 marzo scorso e con la ripresa sono da ricostruire. «Ci dobbiamo organizzare: il via libera alla riapertura è arrivato quasi inaspettato e ora c' è tutto da sistemare, tenendo conto che io E la mia socia abbiamo anche una famiglia, una casa, i bambini da curare e le tate che non possono venire», spiega. Il negozio, posizionato nella centralissima via Madonna 79 a Rho, è di quelli storici, sulla piazza dal 1971. Hanno abbigliamento per neonati e bambini e mamme in attesa. Capi firmati, made in Italy, per neonati e prémaman. «Come ci organizziamo? Per ora terremo aperto a turno con orario ridotto, fino alle 12.30. E poi abbiamo pensato di ricevere nel pomeriggio su appuntamento, in questo modo pensiamo di poter soddisfare le esigenze dei nostri clienti e allo stesso tempo sarà più facile riuscire a rispettare anche le regole di distanziamento previste per la sicurezza di tutti», aggiunge la titolare. Il negozio sarà aperto nelle mattinate di martedì, mercoledì e venerdì. Giorno di chiusura il giovedì. Una ripresa lenta. Ieri mattina qualcuno si è affacciato alla vetrina, ma molte di più sono state le telefonate dei clienti che ordinano i capi per la nuova stagione: «Scarpine, le calze, i bambini crescono e, si sa, le taglie a una certa età scappano via in fretta». A serrande abbassate l' attività di vendita qui non si è mai fermata. «Abbiamo implementato il servizio di spedizioni, la vendita online: la pagina Facebook e Instagram sono diventate la nuova vetrina del negozio». Il metodo funziona E in questi periodi di incertezza generale risponde bene alle esigenze dei tempi. Riaperta l' attività, la vendita online proseguirà in parallelo. «Andiamo avanti - conclude Francesca - sperando che non arrivi qualche altro decreto a complicarci la vita». Si allentano timidamente le forti restrizioni del lockdown, le sole vetrine (dedicate all' infanzia) che ieri hanno cominciato a rialzarsi nella galleria commerciale de "Il Centro" di Arese sono state quelle di BimboStore (fino alle 17). Un giorno comunque speciale al grande mall dei record che proprio ieri festeggiava (a porte chiuse) il quarto compleanno dall' inaugurazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§25288318§] mercoledì 15 aprile 2020 Pagina 4 La Prealpina Comune di Arese

Alto Milanese, il contagio esplode ad Arese

LEGNANO - Il virus frena a Legnano, ma galoppa ad Arese, che in un solo giorno conta oltre trenta casi in più, passando da 2,81 a 4,53 contagiati ogni mille abitanti. I numeri riassunti nella tabella ufficiale che tutte le sere è pubblicata dalla Protezione civile raccontano di movimenti apparentemente inspiegabili, che però di fatto registrano i risultati delle analisi dell' Agenzia di tutela della salute Città metropolitana di Milano: ci sono dei giorni in cui i funzionari di Ats ottengono i risultati dei tamponi eseguiti a Legnano, ed ecco che il numero dei positivi a Legnano balza verso l' alto; poi ci sono dei giorni in cui sono analizzati i numeri di Arese, ed ecco che a impennarsi sono i dati relativi ad Arese. Ieri in quest' ultimo comune il numero dei pazienti contagiati dal virus è balzato da 54 a 87, facendo registrare 33 casi in più in in solo colpo. Un risultato che deve preoccupare solo fino a un certo punto, perché i tamponi sono stati eseguiti solo su persone che mostravano tuti i sintomi della malattia. Anche se l' indice dei contagiati ogni mille abitanti è quasi raddoppiato da un giorno all' altro, ad Arese si mantene su livelli tutto sommato non preoccupanti. E comunque ben al di sotto dell' indice registrato nella vicina Garbagnate Milanese, dove ci sono 6,72 positivi ogni mille abitanti. Ieri a Garbagnate sono stati contati sette casi in più, comunque non pochi: per restare ai comuni che occupano i posti alti della tabella qui a destra, a Legnano e a Rho dopo le impennate dei giorni scorsi è andata molto meglio. A Legnano i casi registrati ieri sono stati solamente tre (da 249 a 251), mentre a Rho sono stati quattro (da 242 a 246). Un caso in più è stato poi registrato a , comune che con 7,56 malati ogni mille abitanti resta quello che nell' Alto Milanese ha la percentuale di contagiati di gran lunga più alta. Complessivamente, ieri sono stati 19 i comuni in cui non sono stato accertato alcun nuovo caso.

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Comune di Arese

16/04/2020 La Prealpina Pagina 4 3 Alto Milanese, a Legnano dieci contagi in un giorno

16/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 31 4 Anche piante e fiori hanno voglia di rinascere

16/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 34 6 Una linea telefonica per il supporto spirituale Rispondono i sacerdoti

[§25304620§] giovedì 16 aprile 2020 Pagina 4 La Prealpina Comune di Arese

Alto Milanese, a Legnano dieci contagi in un giorno

LEGNANO - Un giorno il numero dei contagi fa un balzo in avanti, il giorno dopo pare rallentare. Poi dopo qualche ora di tregua i numeri tornano a salire. Ieri Legnano è arrivata a contare 261 contagiati, dieci in più rispetto al giorno precedente. Sembrava che l' impennata della scorsa settimana fosse ormai un brutto ricordo, tra lunedì e martedì i nuovi contagi registrati dall' Agenzia di tutela della salute erano stati solamente 3. Invece la tabella diffusa ieri sera alla Protezione civile ha subito fatto capire che le cose stavano diversamente: altri dieci casi che si sommano ai cinquanta registrati negli ultimi giorni della scorsa settimana, per un indice di 4,33 contagiati ogni mille abitanti. A Rho non va meglio, anche se ieri i nuovi contagiati sono stati solamente quattro i contagiati ogni mille abitanti sono diventati 4,93, con una concentrazione superiore a quella della stessa metropoli di Milano (4,52). Nonostante un solo nuovo caso di contagio, Garbagnate continua a stare peggio, con 6,76 contagiati ogni mille residenti. Rispetto ai dati diffusi martedì, ieri si è registrato un aggiustamento dei numeri relativi ad Arese: tra lunedì e martedì il contagio in quest' ultimo comune era letteralmente esploso, con un incremento di oltre trenta casi che avevano portato il totale dei residenti positivi al Coronavirus a 87. Ieri il dato è stati leggermente ritoccato al ribasso, perché una persona che era stata contagiata è poi risultata negativa ai tamponi di controllo. Per il resto, nell' Alto Milanese non si notano gradi cambiamenti: in oltre la metà dei comuni del campione (19 su 34) la situazione è rimasta la stessa registrata martedì. Certo, si tratta di dati ufficiali, che non tengono conto dei tanti e tanti casi sospetti che ogni giorno un po' in tutti i paesi continuano a manifestarsi senza che sia possibile verificare la presenza del virus con l' esame tampone.

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[§25304621§] giovedì 16 aprile 2020 Pagina 31 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Anche piante e fiori hanno voglia di rinascere

Il via libera ai florovivaisti ostacolato dalle restrizioni agli spostamenti tra Comuni e sui prodotti in libera vendita, serve più chiarezza

RHO di Monica Guerci I florovivaisti a nord ovest di Milano sono ripartiti a singhiozzo. Non tutte le attività a cui il decreto ministeriale ha dato il via libera per la ripresa del 14 aprile, sono state nelle condizioni di farlo. Limiti di spostamento fra i Comuni, restrizioni sui prodotti, ingresso consentito a chi indossa guanti e mascherina, distanze di 2 metri tra le persone, sono alcuni dei vincoli. Difficili e confusi i primi passi verso la Fase due della pandemia. Al Flower Market di Rho, all' ombra della bella villa Scheibler, fanno produzione all' ingrosso e al dettaglio. Dal 23 febbraio scorso la titolare Giulia Clamer, 44 anni, di Arese da sola ha portato avanti la sua impresa: consegne a domicilio, innaffiature, coltivazione «tutto per salvare il salvabile». La crisi per lei da fronteggiare la raccontano i numeri: 35mila viole e primule ferme nelle serre, migliaia di gerani in coltivazione che rischiano di andare invenduti, migliaia di piantine da trapiantare. Dallo sconforto, all' idea. Con la collaborazione della sorella Paola, che dall' estero le dà una mano sui social, parte la vendita online e le consegne a domicilio. «Il primo giorno sono arrivate 150 richieste. Ma il 70% del fatturato è comunque perso - spiega Giulia -. Se riusciremo a tenere aperto? Per capirlo i conti andranno fatti più avanti, il lavoro è rimasto fermo nel momento grosso della stagione. Per ora le spese correnti sono state pagate, si è riusciti a sopravvivere e anche a farsi conoscere di più». Martedì la prima giornata di riapertura al pubblico. «Da Rho i clienti sono arrivati, qualche grosso ordine è ripartito, ma il problema è che non si può andare da un paese all' altro. Basterà a non farci chiudere?», aggiunge la titolare. Ripartiti anche alcuni fra i grossi garden center del territorio, fra questi c' è Viridea, sempre a Rho, dove in questi primi due giorni di ripresa non sono mancati i clienti (per la settimana l' orario di apertura sarà ridotto: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19). Al Garden Steflor, il giardino delle meraviglie di Paderno, si attende, invece, che il Comune dia il via libera per riaprire i battenti. «Sem chi», rispondo in dialetto dallo storico Vivaio Banfi di Garbagnate. «In questi giorni chiuderemo un' ora prima, alle 18.30. C' è gente, c' è tanto da fare, ma il lavoro è meno della metà rispetto al periodo», dicono dai reparti. Anche qui il telefono continua a squillare, «tutti a chiederci se siamo aperti, le persone non sanno

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[§25304621§] giovedì 16 aprile 2020

Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

se hanno il permesso di venire o rischiano una multa. Non sanno cosa possono comprare», spiegano. Sui dubbi interviene Confagricoltura Lombardia che ha espresso apprezzamento per il chiarimento dato dalla Regione sull' ordinanza 528 a proposito della vendita al dettaglio di prodotti agricoli, compresi piante, fiori e orticoli, dagli imprenditori agricoli. «La Regione - spiega Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia - ha confermato che, anche in base al Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile scorso, le imprese agricole possono commercializzare i prodotti della propria attività. L' interpretazione regionale - continua Boselli - è in linea con quanto richiesto fortemente da Confagricoltura, in considerazione del grave stato di crisi in cui si trovano le aziende del comparto florovivaistico, e conferma la possibilità, anche per i florovivaisti, di vendere al dettaglio fiori, piante, semi e fertilizzanti». «In questo modo - conclude il presidente di Confagricoltura Lombardia - si dà la possibilità ad attività ferme da oltre un mese di riavviare un commercio che possa dare ossigeno alle imprese».© RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§25304625§] giovedì 16 aprile 2020 Pagina 34 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Una linea telefonica per il supporto spirituale Rispondono i sacerdoti

ARESE Un numero di telefono per il supporto spirituale a distanza. I sacerdoti della Comunità Pastorale Santi Pietro e Paolo si mettono a disposizione. «L' attenzione è rivolta chi si trova ricoverato o in quarantena perché ha contratto il virus, le loro famiglie, i sanitari e quanti si sono visti strappare un proprio caro». Il numero 333.4061063 risponde da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.

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Comune di Arese

17/04/2020 Settegiorni (ed. Legnano) Pagina 22 4 Il sindaco: «Sono state attuate le misure di isolamento, si stanno effettuando trasferimenti e rinforzati sistemi di prevenzione»

17/04/2020 Settegiorni Pagina 25 5 Ativo un numero di telefono per un supporto spirituale a distanza

17/04/2020 Settegiorni Pagina 25 6 Buoni spese per le famiglie in difficoltà

17/04/2020 Settegiorni Pagina 25 7 Lega: «Usiamo i vigili per aiutare i cittadini, non per fargli multe»

17/04/2020 Settegiorni Pagina 30 8 Il sindaco: «Sono state attuate le misure di isolamento, si stanno effettuando trasferimenti e rinforzati sistemi di prevenzione»

17/04/2020 Settegiorni (ed. Legnano) Pagina 36 9 Prende la sanzione per divieto di sosta per pulizia strade

17/04/2020 Settegiorni Pagina 44 10 Prende la sanzione per divieto di sosta per pulizia strade

17/04/2020 Settegiorni Pagina 67 11 Digiglio: «Prima di tornare in campo chiederei ai ragazzi»

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 10 12 Il Gruppo Alpini ha coordinato 150 consegne

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 22 13 Si sta morendo di più dappertutto

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 25 15 E' morta Anita Cimbro, colonna dell' ospedale

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 35 16 A Novate il 34,69% di decessi in più

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 49 18 Ma è solo perchè qui i veri problemi sono iniziati ad aprile

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 52 19 Misteriosa "strage" di donne: che cosa è successo in marzo a Garbagnate?

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 49 21 Salgono i positivi al Covid, ma... meno rispetto ai paesi limitrofi

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 58 22 Barletta sull' attacco della Lega di Arese: "Noi non abbiamo fatto multe"

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 56 23 Non sei di Garbagnate o Cesate? Niente Esselunga

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 58 24 Com' è difficile morire ai tempi del Covid 19

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 58 25 Il sindaco Palestra sulla Gallazzi: "Non ci fermeremo finché non otterremo ciò che è giusto"

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 58 26 "Ad Arese e Garbagnate multe a chi fa la spesa fuori comune"

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 58 28 Scoppia il caso contagi in Gallazzi Vismara

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 30 "Ce la faremo, sento forte la forza della nostra comunità" 17/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 31 "Esplosione" di contagi: passano da 63 a ben 100

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 32 Orti comunali, divieto di accesso

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 33 Buoni spesa, al via le domande

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 34 Emergenza coronavirus: un sacerdote al telefono sostiene le persone in difficoltà

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 35 Bilancio partecipato, la votazione rinviata a settembre

17/04/2020 Il Notiziario Pagina 61 36 Stop virus/Arese attende con ansia

[§25321752§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 22 Settegiorni (ed. Legnano) Comune di Arese

Il sindaco: «Sono state attuate le misure di isolamento, si stanno effettuando trasferimenti e rinforzati sistemi di prevenzione»

ARESE (mly) Dei 38 tamponi fatti alla casa di riposo Gallazzi-Vismara di Arese 34 sono risultati positivi. Di cui 29 sono ospiti residenti in Arese. «Siamo molto preoccupati, ma anche consapevoli che nella nostra casa di riposo si sta facendo di tutto per prendersi cura degli ospiti - ha dichiarato il sindaco Michela Palestra - Abbiamo sperato, grazie al lavoro di tutti, di tenere il nemico fuori dalla porta e ci siamo riusciti a lungo». I tamponi sono stati possibili grazie all' impegno profuso dalla struttura e grazie all' interessamento di persone vicine alla nostra casa di riposo. «La strada è ancora lunga, serve arrivare a fare i tamponi su tutti gli ospiti e su tutto il personale molto rapidamente e in questo necessario obiettivo non ci sentiamo supportati dalle strutture competenti che lasciano in capo alla casa di risposo ogni responsabilità. Siamo al fianco della nostra Gallazzi-Vismara e non ci fermeremo finché non riusciremo a ottenere ciò che è giusto e necessario per ospiti e lavoratori». Molti degli ospiti risultati po sitivi non presentano sintomi e a oggi non si registrano patologie gravi collegabili al Covid-19. «Sono state attuate le misure di isolamento, si stanno effettuando trasferimenti e sono stati rinforzati i sistemi di prevenzione e cura e previste tutte le misure di sanificazione necessarie. Il personale sta lavorando con gli strumenti di protezione individuali adeguati».

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[§25321737§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 25 Settegiorni Comune di Arese

ARESE Il servizio della Comunità pastorale

Ativo un numero di telefono per un supporto spirituale a distanza

ARESE (mly) I sacerdoti della Comunità Pastorale Santi Pietro e Paolo, si mettono a disposizione, mediante un numero telefonico dedicato, di tutti coloro che nell' emergenza Coronavirus sentono la necessità di un sostegno di carattere spirituale. È, quindi, attivo un supporto spirituale a distanza per coloro che, in questo contesto complicato e drammatico, sono spiazzati, provocati e distrutti da quello che sta succedendo e, quindi, hanno un maggior bisogno di consolazione, ma anche di un aiuto per ricercare un senso e un significato o, semplicemente, chiedono un confronto nella fede. « L' attenzione è rivolta a tutti coloro che si trovano ricoverati o in quarantena perché hanno contratto il virus, le loro famiglie, i sanitari e quanti si sono visti strappare un proprio caro - ha spiegato il parroco don Diego Cattaneo - Molte persone, certo, possono contare su familiari, parenti e amici come riferimento sicuro. Siamo coscienti e consapevoli che per molti altri non è così e nella solitudine non sanno a chi rivolgersi e a chi porre domande più attinenti alla dimensione spirituale. Per questi motivi sarà attivo il numero 333.4061063 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Risponderà uno dei sacerdoti per prestare aiuto e ascolto».

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[§25321742§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 25 Settegiorni Comune di Arese

ARESE L' entità va da un minimo di 200 a un massimo di 600 euro a seconda dei componenti del nucleo

Buoni spese per le famiglie in difficoltà

ARESE (mly) Per sostenere concretamente i cittadini che risultano temporaneamente in difficoltà economica in conseguenza dell' epidemia da Covid-19, il Comune di Arese ha attivato un sistema di erogazione di benefici tramite buoni spesa e/o carte pre pagate, per l' acquisto di generi alimentari e di prima necessità, inclusi i farmaci, che potranno essere utilizzati nei diversi esercizi commerciali presenti in città. Chi può accedere La misura è rivolta a cittadini residenti o domiciliati nel Comune di Arese (per i cittadini stranieri non appartenenti all' Unione Europea è richiesto il possesso di un titolo di soggiorno in corso di validità) che, per effetto dell' emergenza epidemiologica da Covid-19: hanno subito una riduzione del reddito mensile netto disponibile complessivo del nucleo familiare a seguito di perdita del posto di lavoro subordinato, riduzione delle ore lavorative (lavoro subordinato), cessazione e/o riduzione dell' attività professionale autonoma e/o imprenditoriale, decesso di uno dei membri del nucleo familiare percettore di reddito o di entrate mensili anche a titolo risarcitorio e/o di indennizzo con decorrenza dal 1° febbraio 2020. Hanno carente disponibilità di reddito disponibile complessivo del nucleo familiare. Dispongono di un saldo sul conto corrente bancario o postale, relativo all' intero nucleo familiare, inferiore o uguale a 5mila euro per i nuclei familiari fino a tre persone, inferiore o uguale a 8mila euro per i nuclei familiari composti da più di tre persone alla data del 31 marzo 2020. L' entità del buono è determinata in base al numero dei componenti del nucleo famigliare e va da un minimo di 200 a un massimo di 600 euro. Il Comune erogherà i buoni e/o carte prepagate, in ordine cronologico, in base alla data di ricevimento delle domande (numero di protocollo), fino ad esaurimento delle risorse disponibili in bilancio. Come utilizzare i buoni spesa e/o le carte prepagate ll buono spesa e/o le carte pre pagate potranno essere utilizzati per gli acquisti presso gli esercizi commerciali di Arese, il cui elenco sarà pubblicato sul sito e consegnato ai cittadini insieme ai buoni spesa e/o carte prepagate. Come fare domanda Il modello di domanda è scaricabile dal sito istituzionale www.comune.arese.mi.it, deve essere debitamente compilato e trasmesso via mail a: [email protected]. Oppure alla pec: [email protected]. Per coloro che sono sprovvisti di strumenti telematici sarà possibile ritirare il modello di domanda in formato cartaceo all' ufficio Protocollo, via Roma 2.

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[§25321753§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 25 Settegiorni Comune di Arese

Lega: «Usiamo i vigili per aiutare i cittadini, non per fargli multe»

ARESE (mly) «Arese e Garbagnate si fanno la guerra a colpi di multe e i cittadini ne sono le vittime sacrificali», la sezione aresina della Lega esprime indignazione per le sanzioni comminate negli ultimi tempi dalla Polizia Locale a danno dei cittadini. «E' inaccettabile che venga contestato agli aresini di andare all' Esselunga di Garbagnate a fare la spesa e, viceversa, a quelli di Garbagnate di venire all' Iper per compiere la stessa operazione. Anche perché, in questo modo, alcuni cittadini non fanno altro che rispettare il divieto di assembramento raggiungendo il posto più vicino a casa». Ad Arese succede poi che vengono multate le macchine in divieto per la pulizia delle strade «Senza, però, dire ai cittadini dove possono andare a parcheggiarle. La situazione attuale è di cittadini che non possono né uscire di casa né andare a lavorare. Il che rende i parcheggi saturi». Dove può quindi un cittadino trovare posteggio? «In un mo mento del genere in cui la cittadinanza è già penalizzata, si vede anche comminare delle sanzioni - commenta il capogruppo in Consiglio Vittorio Turconi - Giustissimi e favorevolissimi ai controlli. Ma bisogna utilizzare la Polizia Locale in aiuto ai cittadini e non a colpirli con sanzioni ridicole. Piuttosto che utilizzare i vigili per l' attività sanzionatoria, utilizziamoli per andare in contro ai bisogni dei cittadini, magari portando loro a domicilio le mascherine».

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[§25321751§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 30 Settegiorni Comune di Arese

Il sindaco: «Sono state attuate le misure di isolamento, si stanno effettuando trasferimenti e rinforzati sistemi di prevenzione»

ARESE (mly) Dei 38 tamponi fatti alla casa di riposo Gallazzi-Vismara di Arese 34 sono risultati positivi. Di cui 29 sono ospiti residenti in Arese. «Siamo molto preoccupati, ma anche consapevoli che nella nostra casa di riposo si sta facendo di tutto per prendersi cura degli ospiti - ha dichiarato il sindaco Michela Palestra - Abbiamo sperato, grazie al lavoro di tutti, di tenere il nemico fuori dalla porta e ci siamo riusciti a lungo». I tamponi sono stati possibili grazie all' impegno profuso dalla struttura e grazie all' interessamento di persone vicine alla nostra casa di riposo. «La strada è ancora lunga, serve arrivare a fare i tamponi su tutti gli ospiti e su tutto il personale molto rapidamente e in questo necessario obiettivo non ci sentiamo supportati dalle strutture competenti che lasciano in capo alla casa di risposo ogni responsabilità. Siamo al fianco della nostra Gallazzi-Vismara e non ci fermeremo finché non riusciremo a ottenere ciò che è giusto e necessario per ospiti e lavoratori». Molti degli ospiti risultati po sitivi non presentano sintomi e a oggi non si registrano patologie gravi collegabili al Covid-19. «Sono state attuate le misure di isolamento, si stanno effettuando trasferimenti e sono stati rinforzati i sistemi di prevenzione e cura e previste tutte le misure di sanificazione necessarie. Il personale sta lavorando con gli strumenti di protezione individuali adeguati».

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[§25321763§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 36 Settegiorni (ed. Legnano) Comune di Arese

ARESE Il caso di Michele Lighezzolo

Prende la sanzione per divieto di sosta per pulizia strade

ARESE (mly) Nelle scorse settimane sono molte le Amministrazioni comunali, in Lombardia ed in tutta Italia, che hanno previsto limitazioni o sospensioni ai divieti di sosta, proprio per fronteggiare la situazione di emergenza e gestire con buonsenso l' elevato numero di auto in sosta nelle strade a causa delle limitazioni alla circolazione disposte dal Ministero dell' Interno. Tra questi, però, non c' è il comune di Arese e, nei giorni scorsi, ha scritto alla redazione l' aresino Michele Lighezzolo per lamentarsi. «Il 4 e 5 marzo scorsi mi sono state notificate dalla Polizia Locale del Comune di Arese (nel quale sono residente, in via Campo Gallo n° 62) due sanzioni per violazione del divieto di sosta in concomitanza con la pulizia della strada. Ritengo vessatorie ed oltre ogni buon senso la notifica delle sanzioni sopra indicate, oltre che probabilmente ai limiti della regolarità, in quanto lo spostamento delle vetture per consentire la pulizia della strada - considerato l' elevato numero di vetture in sosta a causa dell' emergenza sanitaria relativa alla diffusione del nuovo coronavirus avrebbe implicato il notevole allontanamento della vettura del mio indirizzo di residenza». Secondo Lighezzolo tale allontanamento è in aperto contrasto con le recenti limitazioni poste dal Ministero dell' Interno alla circolazione delle persone per fronteggiare la diffusione del Covid-19, nonché contrario alle ultime raccomandazioni dell' Istituto Superiore di Sanità. «Fatico davvero a comprendere come non si possa tenere conto del momento contingente e procedere come se nulla fosse alla notifica delle sanzioni». Ora il signor Lighezzolo ha scritto al Prefetto di Milano per far ricorso. Elisa Moro.

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[§25321762§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 44 Settegiorni Comune di Arese

ARESE Il caso di Michele Lighezzolo

Prende la sanzione per divieto di sosta per pulizia strade

ARESE (mly) Nelle scorse settimane sono molte le Amministrazioni comunali, in Lombardia ed in tutta Italia, che hanno previsto limitazioni o sospensioni ai divieti di sosta, proprio per fronteggiare la situazione di emergenza e gestire con buonsenso l' elevato numero di auto in sosta nelle strade a causa delle limitazioni alla circolazione disposte dal Ministero dell' Interno. Tra questi, però, non c' è il comune di Arese e, nei giorni scorsi, ha scritto alla redazione l' aresino Michele Lighezzolo per lamentarsi. «Il 4 e 5 marzo scorsi mi sono state notificate dalla Polizia Locale del Comune di Arese (nel quale sono residente, in via Campo Gallo n° 62) due sanzioni per violazione del divieto di sosta in concomitanza con la pulizia della strada. Ritengo vessatorie ed oltre ogni buon senso la notifica delle sanzioni sopra indicate, oltre che probabilmente ai limiti della regolarità, in quanto lo spostamento delle vetture per consentire la pulizia della strada - considerato l' elevato numero di vetture in sosta a causa dell' emergenza sanitaria relativa alla diffusione del nuovo coronavirus avrebbe implicato il notevole allontanamento della vettura del mio indirizzo di residenza». Secondo Lighezzolo tale allontanamento è in aperto contrasto con le recenti limitazioni poste dal Ministero dell' Interno alla circolazione delle persone per fronteggiare la diffusione del Covid-19, nonché contrario alle ultime raccomandazioni dell' Istituto Superiore di Sanità. «Fatico davvero a comprendere come non si possa tenere conto del momento contingente e procedere come se nulla fosse alla notifica delle sanzioni». Ora il signor Lighezzolo ha scritto al Prefetto di Milano per far ricorso. Elisa Moro.

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[§25321746§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 67 Settegiorni Comune di Arese

CALCIO Il mister aresino

Digiglio: «Prima di tornare in campo chiederei ai ragazzi»

ARESE (pmu) Lorenzo Digiglio vive la sua quotidianità come tutte le persone che devono affrontare l' emergenza sanitaria iniziata da una quarantina di giorni e che proseguirà per almeno un' altra ventina. Per lui il calcio ha sempre rappresentato un punto di riferimento e, se provocato sull' argomento, non esita nemmeno per un secondo a dire che: «Fosse per me giocherei sempre. E' difficile stare senza un pallone tra i piedi». Purtroppo per lui e per tutti gli appassionati di sport in genere, e di calcio in particolare, bisogna vedersela con un avversario che sinora non ha mostrato debolezze. Al punto che l' iniziale entusiasmo motivato dal desiderio di giocare a calcio, lascia spazio ad una più ponderata riflessione sul momento attuale: «Situazione surreale - commenta l' allenatore della SG Arese - che per mille motivi rende impossibile una prospettiva diversa da quella della sospensione dei campionati. Non ci sono le condizioni per tornare in campo. L' emergenza sanitaria prosegue e rende sempre più stretti i tempi a disposizione per completare gli impegni di campionato, considerando la dead line del 30 giugno, data oltre il quale ogni tesseramento non ha più valore». «A questo - aggiunge Digiglio - aggiungiamoci anche i timori, logici, legati alle dinamiche di campo. Chiedere ai giocatori di tornare ad allenarsi o di ricominciare a frequentare uno spogliatoio non è banale. Personalmente ne parlerei con i miei ragazzi, affrontando ogni aspetto e valutando cosa fare». Come se ne esce? «Mi aspetto che dal Comitato giunga una decisione netta. Non è più possibile temporeggiare. Chi guida il calcio deve prendere una decisione con responsabilità, correttezza e in tempi brevissimi. Se lo meritano tutte le società». Riesce a capire come sarà la ripresa? «Sarà una sorta di anno zero, dove tutte le parti in causa potranno tornare ad una dimensione più reale, più dilettantistica. Ad esempio, non è possibile sapere, oggi, se e come si riusciranno a coinvolgere aziende e sponsor. L' impressione è che a settembre ci aspetta una ripresa complicata. Per ora - conclude il mister della SG Arese - ci sono poche certezze».

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[§25321749§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 10 Il Notiziario Comune di Arese

Il Gruppo Alpini ha coordinato 150 consegne

CARONNO PERTUSELLA - Dal 13 marzo l' attività del Gruppo Alpini non si è mai fermata. Dal lunedì alla domenica, dalle 8.30 alle 18.30, insieme all' Associazione Carabinieri in Congedo e alla Protezione civile, partendo dalla Baita di via Pola, sono state coordinato e garantite 150 consegne sul territorio. "Ogni mattina la nostra coordinatrice interna Alessia Pezzini riceve dai Servizi sociali del Comune le richieste di intervento spiega Paolo Brambilla, attivo volontario degli Alpini - In base alle richieste ricevute, iniziamo il giro di consegna di medicinali, spesa e attrezzature sanitarie". Il gruppo è composto da 18 volontari attivi su Caronno e Bariola, ma ci sono anche 4 cuochi che in questo momento svolgono l' attività all' ospedale da campo a Bergamo. "Oltre ai 4 cuochi, anche il nostro Stefano Fiscato è impegnato a Bergamo nel coordinare la logistica", precisa Brambilla. "Quando possiamo, insieme alla consegna, regaliamo un tulipano: ci sono stati regalati dal proprietario del campo dei tulipani di Arese. Non smetterò mai di ringraziare, per l' aiuto che ci viene dato giornalmente, l' Associazione Carabinieri in Congedo, la Protezione civile e il Comune: da soli non potremmo aiutare tutti". Per supportare le attività di volontariato è possibile effettuare una donazione attraverso l' Iban IT37G 0837 4500 9000 0011 251308, causale "Aiuto emergenza Coronavirus", intestato al Gruppo Alpini di Caronno Pertusella Bariola. M.M.

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[§25321766§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 22 Il Notiziario Comune di Arese

SCONCERTO - L' istat ha finalmente reso noti i dati ufficiali. Abbiamo fatto due confronti: il numero di decessi nei primi 3 mesi di quest' anno rispetto ai 5 anni precedenti e poi il confronto tra marzo 2020 e marzo 2019

Si sta morendo di più dappertutto

di Piero Uboldi BOLLATE - Il coronavirus sta uccidendo davvero più cittadini residenti nei nostri comuni oppure no? E, se sì, quanto sta incidendo? Queste due domande ce le stiamo ponendo tutti ormai da più di un mese e fino ad oggi le risposte sono state le più diverse, perché circolano i numeri più diversi (e a volte strani) ed è difficile capire la verità. Vi facciamo un esempio chiarissimo: verso fine marzo al Comune di Bollate ci dicevano che a loro risultava un dato strano: da gennaio a marzo c' erano stati più morti l' anno scorso che quest' anno, sebbene quest' anno ci sia il coronavirus. Erano impazziti? No, è vero, lo confermano i dati Istat pubblicati nei giorni scorsi. Ma questo non significa che a Bollate il virus non stia colpendo, vuol dire semplicemente che l' anno scorso, non si sa perché, a Bollate ci furono molti decessi in più del normale tra gennaio e marzo. Per capire come stanno davvero le cose, bisogna confrontare i morti di quest' anno non con quelli dell' anno scorso, ma con quelli della media degli ultimi anni. Ed è quello che noi abbiamo fatto, utilizzando i dati ufficiali estratti dal sito dell' Istat. Non è stato un lavoro semplice, dovete pensare che abbiamo lavorato su un foglio elettronico che aveva circa 65milioni di caselle ognuna con dentro dei dati. Abbiamo trascorso i giorni di Pasqua a impazzire su questi numeri, ma ce l' abbiamo fatta. Il risultato che ne esce è preoccupante, poichè i decessi sono in aumento ovunque, e c' è anche da spiegare un dettaglio: i dati Istat sui morti del 2020 in alcuni casi sono più bassi (di qualche unità) rispetto ai dati dei comuni, per una questione di tempi di cancellazione di chi muore fuori comune. Dunque la realtà potrebbe essere anche un po' peggiore rispetto a quella che vi mostriamo qui. DUE TABELLE E UN GRAFICO In questa pagina pubblichiamo due tabelle e un grafico, ma se non leggete bene la spiegazione che stiamo per darvi rischiate di confondervi. Sì, perché la prima tabella (quella verde e rosa) è una cosa, la seconda (bianca e azzurra) e il grafico sono un' altra cosa. La prima tabella (verde e rosa) mostra il numero di morti nei nostri comuni nei primi tre mesi dell' anno dal 2015 al 2019 e calcola la media di questi 5 anni, poi confronta la media con i morti del 2020. Invece l' altra tabella e il grafico mostrano solo le prime 4 settimane di marzo, dall' 1 al 28, e confrontano i morti solo di marzo del 2019 e del 2020. A Bollate, come dicevamo prima, i morti nei primi 3 mesi del 2019 sono stati di più che i morti nei primi tre mesi del 2020 (110 contro 108, come dice

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[§25321766§] venerdì 17 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

la tabella), ma se guardiamo il solo mese di marzo, ecco che i morti del 2020 sono stati dieci in più rispetto all' anno scorso (39 contro 29, e parliamo solo dei primi 28 giorni del mese, non di tutto il mese). Ciò vuol dire che il virus in marzo ha colpito. E probabilmente i dati di aprile, quando saranno disponibili, mostreranno di più questo incremento. LA PRIMA TABELLA Ma veniamo ad analizzare la tabella verde e rosa, che confronta i dati di Bollate, Baranzate, Novate, Garbagnate, Arese e Senago. Ebbene, stando ai dati Istat, il comune che ha fatto registrare il maggior aumento di decessi nel 2020 rispetto alla media dei cinque anni precedenti è Novate, con un incremento del 37,69%, seguita da Arese (24.47%), Baranzate (23,97%), poi Garbagnate, Bollate e da ultima Senago, che sembra non essere colpita pesantemente, almeno fino a fine marzo, dal virus. Va detto che, se guardiamo al numero ufficiale di morti da Covid di quegli stessi comuni, la situazione appare molto diversa, Baranzate per esempio ha pochissimi decessi in marzo. Ma ormai abbiamo capito tutti che ci sono molti casi di persone che muoiono ma ufficialmente non vengono catalogate come Covid, per cui non rientrano in quel numero. Però sono persone morte, e i morti sono di più rispetto agli anni precedenti, ed è questo il dato che conta, quello che riportiamo nella tabella. LA SECONDA TABELLA E IL GRAFICO L' altra tabella e il grafico confrontano dei comuni diversi rispetto alla tabella solo perché i dati Istat disponibili per questo confronto non ci sono per tutti i municipi: non ci sono dati per Baranzate e Arese, ma nel grafico abbiamo aggiunto Corma no e Bresso poiché sono due realtà in cui a marzo c' erano stati moltissimi infetti. Il grafico mostra in rosso i morti dall' 1 al 28 marzo 2020 e in blu i morti dall' 1 al 28 marzo 2019. Si può vedere che ovunque il dato del 2020 è più alto, addirittura a Bresso e Cormano i morti sono stati più del doppio questo marzo, una vera strage. Ma ci sono stati più morti ovunque: a Bollate 10 in più, a Novate 6 in più, idem ad Arese, a Bresso ben 36 morti in più, a Cormano 23 in più. Poi c' è il caso clamoroso di Garbagnate, dove ci sono in marzo 8 morti in più, ma l' incremento di morti è soltanto di donne, e sembra un dato incredibile poiché il Covid colpisce di più gli uomini. Ma alle Pertini un nucleo di donne allettate era stato colpito dal Covid: non è che per caso siano morte proprio lì in marzo e non sia emerso? E anche Novate mostra dati anomali: nessun aumento di uomini morti, ma sono aumentate sensibilmente le donne decedute. IL MISTERO L' analisi dei dati Istat ci ha fatto balzare all' occhio anche un dato "misterioso": cosa diavolo è successo nel 2017 che non ci hanno detto? Guardate la tabella, nei primi tre mesi del 2017 (e in parte anche nel 2019) è morta molta gente, quasi tanta quanta ne è morta quest' anno col Covid. Come mai?

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[§25321747§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 25 Il Notiziario Comune di Arese

E' morta Anita Cimbro, colonna dell' ospedale

di Piero Uboldi BOLLATE - Tante volte in passato abbiamo dovuto scrivere che l' ospedale di Bollate aveva perso una delle sue colonne. Tanti i primari di quella storica e amatissima struttura che ci hanno lasciato negli anni, tanti i medici e gli infermieri, ma adesso dobbiamo scrivere che il nostro ospedale non ha perso "UNA" colonna, ma la perso "LA" colonna. Si è spenta venerdì mattina all' età di 88 anni, per le complicanze dovute a una bronchite cronica, Anita Cimbro, colei che sin dal 1964 e fino all' età della pensione è stata l' economa del Caduti Bollatesi, colei che si occupava di gestire la struttura, degli acquisti, delle spese, dagli stipendi... Anita era una persona onestissima, una persona che, chiunque la conoscesse lo sa, pur gestendo importanti movimenti economici, mai si è permessa di sottrarre neppure una lira a quello che era l' ospedale di tutti. Proprio l' altro giorno, saputo della sua morte, un commerciante bollatese ci raccontava un episodio avvenuto anni fa, di un imprenditore che doveva aver cercato di ottenere un appalto con la promessa di qualche regalo, ma si era visto declinare l' invito: "Voi a Bollate siete molto fortunati ad avere in ospedale una donna così!", aveva confessato l' imprenditore al commerciante. Perchè Anita Cimbro era una persona schiva, educata, buona, ma fermissima nei suoi principi morali, principi che le hanno permesso sempre di girare a testa alta a Bollate, anche quando, ormai anziana, era costretta a camminare a testa bassa appoggiata al suo carrellino. A testa bassa per l' età, ma sempre a testa alta nello spirito. Da alcuni mesi, non riuscendo più a essere autonoma in casa, si era trasferita a vivere alla casa per anziani Gallazzi Vismara di Arese e a inizio settimana, a causa di una crisi respiratoria, era stata trasferita all' ospedale di Garbagnate, dove venerdì purtroppo si è spenta. Lascia una sola nipote e tre pronipoti. Le ceneri saranno prossimamente tumulate, dopo la cremazione nella tomba di famiglia al cimitero di Bollate. Anita era anche un' assidua lettrice del Notiziario e la speranza che abbiamo è che anche nelle sue ultime settimane di vita abbia potuto leggere il nostro giornale: avrà così saputo che quell' ospedale che amava tanto è tornato proprio di recente a riaprirsi ai malati, nell' emergenza Covid, e per lei come per tanti altri bollatesi questa è una soddisfazione che non ha prezzo.

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[§25321735§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 35 Il Notiziario Comune di Arese

VIRUS - Lo dicono i dati dell' Istat, confrontando i morti del primo trimestre di quest' anno con la media dei cinque anni precedenti. Se poi si guarda al grafico con i morti di marzo, l' aumento è confermato

A Novate il 34,69% di decessi in più

NOVATE - A Novate il Covid sta causando numerosi decessi, più di quanti dicano i dati ufficiali se è vero che a fine marzo secondo tali dati i novatesi i morti per Covid erano solo quattro, ma secondo i dati tratti dal sito dell' Istat nel primo trimestre si sono registrati 17 morti in più rispetto alla media degli ultimi cinque anni e, sempre secondo i dati Istat, nei primi 28 giorni di marzo i decessi in più rispetto al 2019 erano stati sei. E' dunque interessante non limitarsi ad analizzare i dati dei positivi al Covid e dei decessi di quest' anno, ma confrontarli anche con il passato. Ma, per non fare confusione, occorre basarsi sui dati ufficiali dell' Istat e bisogna capire bene di che cosa si sta parlando. LA PREMESSA In questa pagina pubblichiamo una tabella e un grafico, che parlano di due cose diverse. La tabella mostra il numero di morti nei nostri comuni nei primi tre mesi dell' anno dal 2015 al 2019 e calcola la media di questi 5 anni, poi confronta la media con i morti del 2020. Invece il grafico mostra solo le prime 4 settimane di marzo, dall' 1 al 28, e confronta i morti solo di marzo del 2019 e del 2020. LA TABELLA Ma veniamo ad analizzare la tabella, che confronta i dati di Bollate, Baranzate, Novate, Garbagnate, Arese e Cormano. Ebbene, stando ai dati Istat, il comune che ha fatto registrare il maggior aumento di decessi nel 2020 rispetto alla media dei cinque anni precedenti è Novate, con un incremento del 37,69%, seguita da Are se (24.47%), Baranzate (23,97%), poi Garbagnate, Bollate e da ultima Senago, che sembra non essere colpita pesantemente, almeno fino a fine marzo, dal virus. Va detto che, se guardiamo al numero ufficiale di morti da Covid di quegli stessi comuni, la situazione appare molto diversa, Baranzate per esempio ha pochissimi decessi. Ma ormai abbiamo capito tutti che ci sono molti casi di persone che muoiono ma ufficialmente non vengono catalogate come Covid, per cui non rientrano in quel numero. Però sono morte e i morti sono di più rispetto agli anni precedenti, ed è questo il dato che conta, quello che riportiamo nella tabella. IL GRAFICO Il grafico confronta alcuni comuni diversi rispetto alla tabella solo perché i dati Istat disponibili per questo confronto ci sono soltanto per pochi municipi: non ci sono dati per Baranzate e Arese, ma abbiamo aggiunto Bresso poiché è una realtà in cui a marzo c' erano stati

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[§25321735§] venerdì 17 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

moltissimi infetti. Il grafico mostra in rosso i morti dall' 1 al 28 marzo 2020 e in blu i morti dall' 1 al 28 marzo 2019. Si può vedere che ovunque il dato del 2020 è più alto, addirittura a Bresso e Cormano i morti sono stati più del doppio questo marzo, una vera strage. Ma ci sono stati più morti ovunque: a Bollate 10 in più, a Novate 6 in più, idem ad Arese, a Bresso ben 36 morti in più, a Cormano23 in più.

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[§25321755§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 49 Il Notiziario Comune di Arese

Ma è solo perchè qui i veri problemi sono iniziati ad aprile

SENAGO - Il coronavirus sembra avere colpito i cittadini senaghesi molto meno rispetto a tutti gli altri comuni della zona, ed è un dato quasi incredibile, che però ha una spiegazione. Questo per lo meno è quanto emerge dall' analisi dei dati diffusi dall' Istat che riguardano i decessi avvenuti nei cinque anni precedenti. Se infatti la media dei decessi da gennaio a marzo di quest' anno in comuni quali Garbagnate, Bollate e Arese viaggia su un incremento del 20% circa, a Senago invece l' incremento è di soli 0,37%, ossia di nulla: in pratica, a Senago i morti nel primo trimestre del 2020 sono stati lo stesso numero dei morti (in media) dei cinque anni precedenti. Solo fortuna o merito delle azioni messe in campo e dalla diligenza dei cittadini? Aspettiamo a gioire. Se poi analizziamo i dati relativi al solo 2019, ecco la sorpresa: l' anno scorso a Senago i decessi nel primo trimestre dell' anno erano stati di più rispetto al primo trimestre del 2020: 61 (secondo il dato Istat) contro 54 di quest' anno. Dunque a Senago il virus colpisce meno? Sarebbe bello. Ma in realtà l' impressione è che qui il virus sia semplicemente arrivato dopo, perchè i 18 morti covid ci sono, ma sono quasi tutti in aprile. Dunque il vero effetto lo vedremo solo con i dati di aprile. Per quanto riguarda invece il primo trimestre (col dato di Senago molto più basso degli altri comuni), trovate la tabella che confronta i dati in un ampio servizio pubblicato nella prima pagina di Garbagnate.

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[§25321757§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 52 Il Notiziario Comune di Arese

L' INCHIESTA - I dati ufficiali dell' Istat svelano una situazione inquietante: cosa l' ha causata?

Misteriosa "strage" di donne: che cosa è successo in marzo a Garbagnate?

di Piero Uboldi GARBAGNATE - L' Istat ha finalmente pubblicato i suoi dati ufficiali relativi alle persone decedute nei nostri comuni a marzo 2020, confrontando tale dato con quello del 2019. Un confronto importante per cominciare a capire l' effetto dell' epidemia da coronavirus sulla nostra popolazione. Inoltre dai dati Istat si può fare anche un confronto tra i morti nel primo trimestre di quest' anno rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Tutti questi dati a Gar bagnate svelano una situazione sconvolgente, una situazione che si è verificata solo qui e in nessun altro comune della zona: a Garbagnate il Coronavirus ha fatto strage di donne, solo di donne. Eppure tutti sanno che questo virus uccide soprattutto gli uomini, non le donne: come è possibile che a Garbagnate sia successo il contrario? Andiamo con ordine. LA PRIMA TABELLA In questa pagina pubblichiamo due tabelle: una (quella sopra) confronta i morti del primo trimestre 2020 con quelli degli anni precedenti (e con la loro media). Abbiamo inserito diversi comuni della zona in questa tabella, così da far confrontare le diverse situazioni. Il dato che emerge subito è che il numero di persone morte nel primo trimestre del 2020 è più alto rispetto alla media degli anni precedenti, e ciò accade in tutti i nostri comuni. A Garbagnate da gennaio a marzo 2020 il numero dei morti è aumentato del 21,04% rispetto agli anni prima, risultato simile ad Arese, mentre a Bollate i decessi sono cresciuti del 14,41%, a Senago invece il virus sembra aver avuto (fino a fine marzo) un impatto lievissimo, poiché la percentuale di decessi è cresciuta solo dello 0,37%, ossia è rimasta quasi uguale. Ma i comuni in cui il virus ha colpito più pesantemente sono Cesate, dove dai dati Istat nel primo trimestre di quest' anno c' è stato un aumento del 40% dei decessi, e Solaro. LA SECONDA TABELLA La seconda tabella è senza dubbio quella più inquietante, poichè si riferisce solo e soltanto alle prime 4 settimane di marzo, dall' 1 al 28 del mese, e confronta il numero di decessi del 2019 e quelli del 2020 a Garbagnate, Cesate, Are se e Caronno. Ebbene, da qui emerge un dato davvero misterioso, poiché a Garbagnate nelle prime quattro settimane di marzo 2020 il Covid potrebbe aver colpito duro, ma secondo l' Istat avrebbe colpito soprattutto (e moltissimo) le donne. Infatti il numero di uomini che sono morti a marzo a Garbagnate è addirittura inferiore a quello dell' anno scorso (8 contro 10), mentre sono morte tantissime donne: nel 2019 ne morirono solo 6 in quelle quattro settimane, nel 2020 ne sono morte 16, con un aumento enorme, del 166%. Come è possibile tutto ciò se il virus a livello mondiale uccide molto di più gli uomini che le donne?

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[§25321757§] venerdì 17 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

La spiegazione potrebbe nascondersi (ma è solo un' ipotesi, fino a quando non saranno svelati i dati ufficiali) in quello che è accaduto alle Case Pertini: noi abbiamo scritto il 3 aprile che c' era un reparto di donne allettate che risultava infetto e ci era stato comunicato che a fine marzo c' erano stati tre decessi (poi aumentati la settimana dopo). Ma siamo sicuri che già prima non ci fossero persone morte per Covid, senza che lo si sapesse? Così si spiegherebbe perché sono morte così tante donne, dato che per primo è rimasto infettato un reparto di sole donne. Ma questa è, lo ripetiamo, solo un' ipotesi. Però non può rimanere un' ipotesi, un mistero, occorre che qualcuno si muova per fare chiarezza. Noi, come si può leggere nella pagina seguente, abbiamo provato a fare chiarezza chiedendo lumi direttamente alla direttrice generale dell' Asst, che dà una risposta diversa rispetto alla nostra ipotesi, come potete leggere in quell' articolo. E chiarezza richiede anche il dato di Arese, poiché anche qui, seppur con numeri minori, c' è una preponderanza di decessi femminili, cosa che va controcorrente rispetto alle statistiche mondiali: secondo i dati Istat i decessi di uomini ad Arese sono aumentati dall' 1 al 28 marzo del 22%, mentre quelli delle donne del 100%. Ma per Arese c' è una spiegazione nel fatto che nel 2019 dall' 1 al 28 marzo morirono po chissime donne (un fatto probabilmente dettato dal caso), mentre il numero di donne decedute nel 2020 è in linea con la tendenza generale. IL GRAFICO Infine, in questa pagina sicuramente poco allegra pubblichiamo anche un grafico che confronta il totale dei decessi nelle prime 4 settimane di marzo del 2019 e del 2020 nei quattro comuni. Si può chiaramente vedere che c' è una netta crescita di morti nel 2020 in questo triste mese, crescita che però rispetto all' anno scorso è più accentuata a Cesate e Caronno.

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[§25321764§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 49 Il Notiziario Comune di Arese

Salgono i positivi al Covid, ma... meno rispetto ai paesi limitrofi

Il sindaco rinnova l' appello a restare a casa e utilizzare i servizi attivati

di Stefania Priolo SENAGO - Aumenta anche in città il numero di positivi che, con 11 casi in più rispetto alla scorsa settimana, arriva a quota 62 stando alla tabella diffusa dalla Regione Lombardia. Un valore che sorprende perché a Senago, molto più che nei comuni limitrofi che hanno lo stesso numero di abitanti, il contagio sembra crescere molto più lentamente. A Novate e Cormano (entrambi con poco più di 20mila abitanti) il numero dei positivi è cresciuto in maniera più veloce raggiungendo rispettivamente le quote di 83 e 110 contagiati. Numeri più alti anche in Comuni che hanno poco meno di 20mila abitanti come Arese e Cusano Milanino che contano rispettivamente 87 e 100 casi positivi. Rispetto alla scorsa settimana si sono registrati 3 decessi in più, per un totale di 18 vittime da Coronavirus. E anche in questo caso la "curva senaghese" sorprende inspiegabilmente. In città il numero complessivo dei decessi nel primo trimestre del 2020 è in linea con il numero dei morti (in media) degli ultimi cinque anni. Di fronte alle tabelle viene subito da chiedersi se questo risultato sia solo fortuito o merito delle azioni messe in campo e dai comportamenti virtuosi dei cittadini. Un interrogativo a cui è impossibile trovare risposta. Dalla scorsa settimana inoltre in città si è riaccesa la speranza con l' annuncio dei primi pazienti guariti che salgono a quota 10. "La strada per tornare alla normalità credo sarà ancora lunga - ha commentato il sindaco Magda Beretta - ma un primo spiraglio di luce infondo al tunnel finalmente si inizia a intravedere". Dall' Amministrazione si rinnova anche l' appello a rimanere in casa. "In questo momento emergenziale è necessario il sacrificio e il senso civico di tutti del rispetto delle regole per non vanificare l' impegno di medici, infermieri, personale sanitario, medici di base, forze dell' ordine e amministratori". Sul sito istituzionale del Comune è presente il lungo elenco di servizi attivati, dalla consegna di farmaci a domicilio della Protezione Civile all' elenco dei Commercianti senaghesi che effettuano consegna a domicilio ai volontari che effettuano i servizi per le persone più fragili del territorio.

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[§25321738§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 58 Il Notiziario Comune di Arese

Barletta sull' attacco della Lega di Arese: "Noi non abbiamo fatto multe"

GARBAGNATE - Sembra un po' sorpreso il sindaco di Garbagnate di fronte all' attacco della Lega di Arese, sorpreso per un motivo semplice: la Polizia locale di Garbagnate non ha fatto nessuna multa agli aresini che ha trovato in coda all' Esselunga di Santa Maria. Li ha semplicemente allontanati. Ce lo conferma lo stesso sindaco Barletta: "Noi non abbiamo fatto multe - ci dice - abbiamo solo mandato via le persone di Arese e di altri comuni che hanno supermercato nei loro territori, invitandoli a recarsi lì a fare la spesa".

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[§25321760§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 56 Il Notiziario Comune di Arese

Non sei di Garbagnate o Cesate? Niente Esselunga

GARBAGNATE - Venerdì prima di Pasqua, una giornata infernale agli ingressi della Esselunga di via Primo Maggio, con code interminabili; le corsie preferenziali, organizzate dalla direzione, per il personale sanitario e per gli over 65 non hanno dato i risultati sperati, forse perché non era quella la soluzione, dato che sono moltissimi gli anziani che, pur di non restare a casa, escono con la scusa di fare la spesa. Il "Caos spesa" è stato segnalato da moltissimi cittadini ed è stata anche la notizia con cui abbiamo aperto il Notiziario della scorsa settimana, con una fotografia che mostrava proprio la situazione di Santa Maria Rossa. C' era chi tra i garbagnatesi chiedeva che si attuasse anche qui la spesa per cognome, chi voleva che si introducesse un importo minimo obbligatorio di spesa, così da eliminare quelli che spendono pochi euro perché non devono fare davvero la spesa, ma cercano una scusa per uscire di casa. La verifica della residenza delle persone in coda è stata la risposta attuata dall' Amministrazione comunale tramite la Polizia locale, una verifica che è stata effettuata sia venerdì che sabato. Si è cominciato venerdì intorno alle 13 quando due pattuglie del la Polizia locale si sono presentate agli ingressi del grande supermercato: una pattuglia si è posizionata all' ingresso sulla via Garibaldi e l' altra all' ingresso est, alla testa del serpentone che lentamente cercava di entrare. Gli agenti con modi discreti e professionali hanno verificato i documenti a tutti, invitando i non residenti ad allontanarsi, in quanto le disposizioni dell' ultimo Dpcm impediscono di spostarsi in un comune vicino per fare la spesa. Unica eccezione i cesatesi, che sono ammessi a fare la spesa a Garbagnate poiché nel loro comune c' è forte carenza di supermercati. Sono invece stati identificati e mandati via cittadini di Arese, Senago, Bollate, Rho e perfino Origgio. Ma l' aspetto più curioso è che c' è chi, vedendo arrivare i vigili, ha abbandonato in fretta il carrello in coda ed è scappato, temendo di ricevere una multa. Invece nessuno è stato multato, però si è fatto capire che i decreti e le ordinanze devono essere rispettati. E le code si sono dimezzate.

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[§25321743§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 58 Il Notiziario Comune di Arese

Com' è difficile morire ai tempi del Covid 19

ARESE - Il dramma nel dramma di veder morire un parente in tempi di pandemia è di non poterlo vedere per l' ultima volta e di non potergli organizzare il funerale. Le funzioni religiose, indipendentemente dalla causa della morte, sono infatti sospese per evitare gli assembramenti. I morti possono ricevere solo l' estrema unzione. La causa della morte, tuttavia influisce sulla vestizione e sull' ultimo saluto, nel senso che se una persona è certificata Covid o sospetto Covid, ossia è morta senza l' accertamento ma in vita aveva avuto sintomi riconducibili al virus, il corpo deve essere automaticamente trattato come se fosse ufficialmente un Covid. Per cui, fanno sapere dalle società di pompe funebri, il defunto non è visibile perché la norma sanitaria prevede che il corpo sia messo all' interno di una barriera, sigillato con del disinfettante e chiuso nella bara. Ciò perché, a tutela della salute del prossimo, vi è il divieto di manipo lare il corpo. Toccarlo, vestirlo, muoverlo. E' per questo che se il proprio caro muore per covid o sospetto covid in un ospedale o in una struttura fuori casa, non è più possibile vederlo. La sepoltura, invece, può essere fatta a scelta nelle tre maniere conosciute: a terra, nel loculo o in cremazione. O.T.R.

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[§25321750§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 58 Il Notiziario Comune di Arese

Il sindaco Palestra sulla Gallazzi: "Non ci fermeremo finché non otterremo ciò che è giusto"

ARESE - Anche il sindaco Michela Palestra interviene sulla delicata questione della Gallazzi Vismara: "Siamo molto preoccupati -dichiara- ma anche consapevoli che nella nostra casa di riposo si sta facendo di tutto per prendersi cura degli ospiti e condivido le parole del direttore della struttura: abbiamo sperato, grazie al lavoro di tutti, di tenere il nemico fuori dalla porta e ci siamo riusciti a lungo. Ora combatteremo con tutta le nostre forze per vincerlo prima possibile". "La strada è ancora lunga -aggiunge la sindaca - serve arrivare a fare i tamponi su tutti gli ospiti e su tutto il personale molto rapidamente e in questo necessario obiettivo non ci sentiamo supportati dalle strutture competenti, che lasciano in capo alla casa di risposo ogni responsabilità. Siamo al fianco della nostra Gallazzi-Vismara e non ci fermeremo finché non riusciremo a ottenere ciò che è giusto e necessario per ospiti e lavoratori". D.V.

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[§25321731§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 58 Il Notiziario Comune di Arese

"Ad Arese e Garbagnate multe a chi fa la spesa fuori comune"

Un duro comunicato della Lega aresina si fa portavoce della protesta di chi vuole andare all' Esselunga

ARESE-GARBAGNATE - Sul territorio ci si sposta fra comuni come a Milano ci si sposta fra quartieri. Soprattutto quando si fa la spesa. E' noto come l' Esselunga di Garbagnate Milanese e l' Iper del centro commerciale di Arese abbiano clienti residenti in tutti i comuni del circondario e oltre. Ma dal 20 marzo scorso un' ordinanza del Ministero dell' Interno vieta di uscire dal proprio municipio per gli approvvigionamenti alimentari salvo, ha chiarito due giorni dopo una circolare del ministero della salute, nel caso in cui il punto vendita più vicino e/o accessibile alla propria abitazione sia ubicato nel territorio di un altro comune. E siccome, da una parte la difficoltà di cambiare le abitudini e, dall' altra, le accattivanti offerte delle due catene e in questo periodo di maggior bisogno, hanno indotto i cittadini a violare l' ordinanza, sono di conseguenza fioccate le multe. Inevitabili le proteste. Sull' argomento è intervenuta nei giorni scorsi la sezione aresina della Lega che in un comunicato stampa ha preso le parti dei cittadini multati: "La sezione aresina della Lega - si legge nel comunicato - esprime indignazione per le sanzioni comminate negli ultimi tempi dalla Polizia Locale a danno dei cittadini. E' infatti inaccettabile che venga contestato agli aresini di andare all' Esselunga di Garbagnate Milanese a fare la spesa e, viceversa, a quelli di Garbagnate di venire all' Iper per compiere la stessa operazione. Anche perchè, in questo modo, alcuni cittadini non fanno altro che rispettare il divieto di assembramento raggiungendo il posto più vicino a casa". I leghisti hanno poi preso cappello anche sulle multe per divieto di parcheggio nei giorni di pulizia delle strade. "Ad Arese succede poi - continua il comunicato - che vengono multate le macchine in divieto per la pulizia delle strade, senza però dire ai cittadini dove possono andare a parcheggiarle (la situazione attuale è di cittadini che non possono né uscire di casa né andare a lavorare. Il che rende i parcheggi saturi). Dove può quindi un cittadino trovare posteggio? In un momento del genere in cui la cittadinanza è già penalizzata, ha commentato Vittorio Turconi, capogruppo leghista in consiglio comunale - questa si vede anche comminare delle sanzioni. Giustissimi e favorevolissimi ai controlli. Ma bisogna utilizzare la Polizia Locale in aiuto ai cittadini e non a colpirli con sanzioni ridicole.

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[§25321731§] venerdì 17 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

Piuttosto che utilizzare i vigili per l' attività sanzionatoria, utilizziamoli per andare in contro ai bisogni dei cittadini, magari portando loro a domicilio le mascherine di protezione naso -bocca. Ci riferiamo a chi ne è privo e non si trova nella condizioni di poterle andare ad acquistare sia per problemi di reperibilità del materiale che economici". O.T.R.

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[§25321765§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 58 Il Notiziario Comune di Arese

Scoppia il caso contagi in Gallazzi Vismara

di Ombretta T. Rinieri ARESE - Cento contagiati di cui una trentina nella rsa Gallazzi Vismara (34 positivi su 38 tamponi effettuati). La doccia fredda sull' epidemia nella residenza degli anziani di via Matteotti è arrivata con un comunicato ufficiale dell' amministrazione comunale alle ore 20 di mercoledì 15, quando ormai la notizia stava passando di bocca in bocca fra i parenti. Tutti estremamente preoccupati per i loro familiari che non hanno più potuto vedere dai primi di marzo in seguito a una misura decisa dalla struttura. Fino a mercoledì per i più la Gallazzi Vismara sembrava un' isola felice rispetto allo scandalo dei copiosi contagi e morti di altre realtà milanesi e del territorio. E invece no, il covid 19 ha varcato le mura anche della rsa aresina. Stando al comunicato non si registrerebbero in struttura patologie gravi collegabili al virus e molti anziani risultati positivi non presente rebbero sintomi. "Sono state attuate le misure d' isolamento, si stanno effettuando trasferimenti e sono stati rinforzati i sistemi di prevenzione e cura, così come sono state previste tutte le misure di sanificazione necessarie - recita il testo - Il personale sta lavorando con gli strumenti di protezione individuali adeguati, a loro tutela e a tutela degli ospiti". Ma la verità ufficiale sembra non convincere i parenti che raccontano di buona parte del personale assente per malattia e sottodimensionato, di un medico storico che di punto in bianco avrebbe dato le dimissioni "per motivi personali" dopo uno scontro con la direzione, di un centro diurno tenuto aperto fino a metà marzo che avrebbe generato il primo decesso da coronavirus, di allontanamento dei parenti ma di infermieri, asa e oss lasciati liberi di andare e venire invece di essere blindati nella rsa insieme agli anziani per tutto il periodo di contenimento. Poi vi sarebbero una ventina di anziani in condizioni critiche ai quali non a tutti è stato eseguito il test. Fra questi, proprio mercoledì mattina, rientrerebbe il decesso di un' anziana di 95 anni febbricitante da cinque giorni il cui corpo sarebbe stato impacchettato in un sacco di plastica e rinchiuso in una bara senza che la famiglia abbia potuto vederla per l' ultima volta. E sembrerebbe, tanto per completare il quadro, che la struttura abbia ospitato due casi provenienti dall' ospedale. E' tutto, purtroppo, un condizionale perché con il direttore e l' amministrazione comunale non si è riusciti al momento in cui usciamo sul giornale a conferire per avere o meno conferma di tutte queste notizie. "Cosa vuol dire blindare gli anziani, non far più andare i parenti a trovarli e far andare avanti e indietro il personale infermieristico, di assistenza, di pulizia e della cucina?

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[§25321765§] venerdì 17 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

", lamentano dei familiari preoccupatissimi per la sorte dei loro genitori, dei consorti o dei fratelli e delle sorelle così come lamentano di non conoscere il criterio con il quale su un centinaio di anziani ricoverati sono stati scelti i 38 da testare. Fra i parenti più sconfortati c' è chi avrebbe scritto una lettera al sindaco per spiegare la carenza di personale. Il 28 febbraio la cooperativa Kcs, che ha perso l' appalto, ha passato il testimone alla cooperativa Il Labirinto che tranne la responsabile dell' assistenza, ha assorbito alla proprie dipendenze i lavoratori . Il Labirinto è subentrata il 1° marzo, ma nel corso di marzo si sarebbe venuta a trovare con il personale ridotto.

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[§25321732§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

IL MESSAGGIO DELLA SINDACA

"Ce la faremo, sento forte la forza della nostra comunità"

ARESE - La sindaca Michela Palestra sulla scia della Pasqua ha lanciato un messaggio alla città per spronare gli aresini alla speranza e alla fiducia. "Ed è con questa speranza che saremo chiamati a ripensare il nostro futuro, a ricostruire la nostra socialità, ad abbattere le barriere della diffidenza, ad affrontare le conseguenze economiche che ci saranno una volta superata l' emergenza sanitaria. Lo potremo fare se sapremo cogliere la sfida al cambiamento, se sapremo superare gli egoismi, l' accidia e la sfiducia che caratterizzano il nostro tempo. Anche da questo difficile momento dovremo saper migliorare noi stessi, anche con quel pizzico di utopia utile a farci nuovamente sognare un mondo diverso". Poi uno sguardo sulla fatica del momento. "Non nascondo il peso della responsabilità di agire per il bene comune, ma sento forte la forza della nostra comunità, espressa in questo mese con tanti piccoli grandi gesti, donazioni, generosità negli appelli per mettersi a disposizione. E allora alla fatica e al dolore fa da controcanto uno straordinario sentimento di orgoglio, di appartenenza, capace di dare forza e coraggio". L' auspicio che si ritorni alla normalità. "La speranza a un rapido ritorno a qualcosa che possa il più possibile assomigliare alla normalità, facendo tesoro di quanto questo periodo ci ha insegnato sui valori e sugli affetti". Infine la promessa che "nessuno arretrerà di un passo nella lotta al virus, tutti assieme, responsabilmente, saremo capaci di arginarlo. Ci vorrà tempo, ma i nostri sacrifici nei comportamenti quotidiani non saranno vani". D.V.

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[§25321733§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

CO VID -19 -Palestra: "Teniamo duro per tutelare la salute"

"Esplosione" di contagi: passano da 63 a ben 100

di Domenico Vadalà ARESE - Sembrava, dopo una settimana di contagi zero, che la curva dei casi positivi avesse preso la discesa. Ma il risveglio è stato brusco: infatti i contagi sono saliti da 63 a ben 100, per via dei tamponi alla Gallazzi, i decessi sono passati da 11 a 12 e le guarigioni sono 9. Il tutto dall' inizio dell' emergenza. Insomma la tendenza non si è ancora invertita per arrivare all' atteso azzeramento dei contagi. "Il nostro pensiero -afferma la sindaca Michela Palestra -va a queste famiglie e a tutti coloro che devono affrontare questa battaglia. Non ci stancheremo di ripeterlo che il distanziamento fisico e il rispetto delle prescrizioni aiutano a limitare il contagio, ma è chiaro che il virus continuerà a circolare, in modo invisibile e subdolo, ancora per molto tempo. Bisogna adattare i nostri comportamenti quotidiani a tutto ciò che possa aiutare la prevenzione. Non possiamo permetterci di tornare indietro. Dobbiamo essere pronti a cambiare le nostre abitudini, ripensare le nostre giornate ed essere disponibili a ripartire con uno spirito nuovo e solidale". La parola d' ordine è dunque restare a casa. Non bisogna uscire anche per andare al parco o a casa di amici o altri parenti. La mascherina non autorizza a uscire senza un valido motivo. "Gli ospedali -continua Palestra- sono ancora pieni di persone malate e sarebbe un grave errore ripartire da capo. Tutti desideriamo tornare alla nostra quotidianità, ma non è ancora il momento di abbassare la guardia. Ci saranno altre occasioni conviviali. Teniamo duro. Tornerà il momento per riabbracciarci e per stare insieme, ma oggi l' attenzione deve rimanere ancora alta". Non solo. "Ne approfitto -aggiunge la sindaca- per ringraziare 'Il Piccolo Principe' e i commercianti del centro che, con un grande gesto di solidarietà, hanno portato un po' di sollievo agli equipaggi della Misericordia e ai medici e agli infermieri del Sacco nelle recenti festività. Sono gesti che fanno bene al cuore e mostrano quanto sia importante il senso di vicinanza e di calore umano in questi mesi difficili".

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[§25321761§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Orti comunali, divieto di accesso

ARESE - Orti comunali off limits. Il Comune in considerazione dell' evolversi della situazione epidemiologica ha confermato il divieto di accesso e utilizzo degli orti comunali. I concessionari e/o i loro delegati e/o i terzi soggetti sono interdetti all' accesso e uso sino al 3 maggio prossimo.

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[§25321741§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Buoni spesa, al via le domande

ARESE - Comune ha attivato il sistema di erogazione di benefici tramite buoni spesa e/o carte prepagate per l' acquisto di generi alimentari e di prima necessità, inclusi i farmaci. La misura è rivolta a cittadini residenti o domiciliati in Arese in difficoltà economica. L' entità del buono è determinata in base al numero dei componenti del nucleo familiare e va da un minimo di 200 a un massimo di 600 euro. La domanda, su modulo scaricabile dal sito comunale, va inviata via mail a [email protected].

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[§25321748§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Emergenza coronavirus: un sacerdote al telefono sostiene le persone in difficoltà

ARESE - L' emergenza causata dalla pandemia ha generato paura, sconforto, fragilità e disorientamento fra le persone. I sacerdoti della Comunità pastorale Santi Pietro e Paolo, consapevoli della gravità del momento, si sono messi a disposizione telefonicamente di tutti coloro che desiderano avere un sostegno di carattere spirituale. Si tratta di un supporto spirituale a distanza per coloro che, in questo contesto complicato e drammatico, si sentono spiazzati, provati e di strutti da quello che sta succedendo e hanno un maggior bisogno di consolazione. Ma anche un aiuto per ricercare un senso e un significato o, semplicemente, per chiedere un confronto nella fede. Così già da questo mercoledì è attivo il numero 333 4061063, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Risponde uno dei sacerdoti per prestare aiuto e ascolto. L' attenzione è rivolta a tutti coloro che si trovano ricoverati o in quarantena perché hanno contratto il virus, le loro famiglie, i sanitari e quanti si sono visti strappare un proprio caro. Molte persone, certo, possono contare su familiari, parenti e amici come riferimento sicuro. "Siamo coscienti e consapevoli -affermano i sacerdoti- che per molti altri non è così e nella solitudine non sanno a chi rivolgersi e a chi porre domande più attinenti alla dimensione spirituale, oppure semplicemente hanno bisogno di esternare il proprio dolore". D.V.

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[§25321739§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Bilancio partecipato, la votazione rinviata a settembre

ARESE - La pandemia proroga a settembre il bilancio partecipativo "Mi lancio nel bilancio". In municipio, valutando la necessità di concentrare l' attività amministrativa sulla situazione emergenziale causata dal Covid-19, hanno convenuto di posticipare nel mese di settembre la fase di voto del bilancio partecipativo e le attività a essa propedeutiche. Una decisione inevitabile per non disperdere energie in un momento in cui è opportuno rivolgerle all' emergenza sanitaria ed economica. L' obiettivo è riprendere quanto prima il percorso avviato con i cittadini e concludere così la nuova edizione. A ogni modo sono state ben 136 le proposte presentate da cittadini e gruppi all' iniziativa promossa dal Comune. Le proposte ammesse alla coprogettazione sono state più di 60 per effetto dell' accorpamento dei progetti similari. I progetti al vaglio degli uffici comunali sono 35 e quelli considerati fattibili saranno votati appunto a settembre. La votazione è elettronica. Le risorse impegnate ammontano in 150.000000 euro.

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[§25321767§] venerdì 17 aprile 2020 Pagina 61 Il Notiziario Comune di Arese

Stop virus/Arese attende con ansia

Un' attesa quella per il calcio dilettantistico che si fa sempre più spasmodica, oltretutto dopo aver osservato la fine che hanno fatto le altre discipline di squadra che hanno dovuto decretare il termine della stagione con l' anticipo di mesi. Per quanto concerne le formazioni di zona che prendono parte ai campionati di Prima e Seconda categoria siamo andati a sentire la loro opinione poco prima di un' altra eventuale clamorosa scelta da parte della Federazione. In casa Arese militante in Seconda categoria il tecnico Digiglio ci ha dichiarato: "Vedo un futuro veramente difficile a quest' ora i tornei dovevano già essere terminati e passare alle varie appendici playoff e playout, non penso si riesca a trovare il tempo necessario. Ma in particolare quello che più mi preme e che ci sia la dovuta sicurezza sanitaria e a sentire i dati di questi giorni non mi pare proprio. Oltretutto il 30 giugno scadono i tesseramenti, anzi non vedo un futuro certo nemmeno per il prossimo mese di settembre, di settimana in settimana il tempo scorre ma quel maledetto essere indesiderato resta sempre lì fuori pronto a colpire e certamente già si fatica ad uscire di casa con la mente serena figuriamoci a fare il resto poi...".

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Comune di Arese

18/04/2020 Il Cittadino Pagina 29 Laura Gozzini 3 Precipita dalla finestra di casa, non c' è scampo per un 89enne

[§25337088§] sabato 18 aprile 2020 Pagina 29 Il Cittadino Comune di Arese

Codogno - Il nipote lo aveva visitato il giorno prima, sono in corso le indagini sul caso

Precipita dalla finestra di casa, non c' è scampo per un 89enne

Laura Gozzini

Pensionato di Codogno muore precipitando dalla finestra di casa. N.R. aveva 89 anni, viveva solo e da tempo non poteva uscire di casa se non accompagnato, perché le gambe non reggevano da sole le scale dell' appartamento al 3 di via Contardi al secondo piano dove viveva, in uno dei condomini di piazza Italia. Lì dove si è consumata la tragedia. Dove un tempo ci si conosceva tutti e le famiglie erano una grande famiglia, ma ieri mattina c' erano solo i parenti a piangere l' anziano, ex carrozziere all' di Arese. L' uomo sarebbe precipitato dalla finestra, come si è potuto dedurre dalla posizione del cadavere, ma le circostanze sono ancora tutte da chiarire. Nessuno infatti avrebbe assistito alla scena, e a dare l' allarme è stato un vicino che, destato dal tonfo proveniente da fuori, si è affacciato al balcone e ha visto N.R. a terra. L' inquilino ha chiamato immediatamente la nipote dell' 89enne che ha avvisato il fratello, ed è stato lui a correre sul posto. Lanciato l' allarme, in piazza Italia sono accorsi i soccorritori della Croce rossa di Codogno e un equipaggio del 118 su un' eliambulanza in arrivo da Milano, carabinieri e polizia locale, ma i tentativi di salvare l' anziano sono stati vani. La ricostruzione dell' accaduto è affidata ai carabinieri della compagnia di Codogno che hanno eseguito i rilievi nell' abitazione e nel cortile interno del complesso residenziale, i palazzi affacciati sul "foro" con il monumento ai caduti al centro. In casa era tutto in ordine, per cui sarebbe da escludere l' ipotesi di un' aggressione finita in tragedia. Al tempo stesso resta da chiarire come l' anziano sia precipitato dalla finestra. «Ero venuto a trovarlo ieri - ha raccontato sconsolato il nipote -. Abbiamo parlato un po', come facevamo sempre, e poi mi aveva chiesto se riuscivo a trovargli i ganci della tenda perché si erano rotti». La tenda penzoloni davanti alla portafinestra del balcone di casa, appesa ai soli due ganci rimasti, che ieri dava tutto il senso della precarietà dell' esistenza. Il nipote a cercare i ganci c' era andato subito, e aspettava di portarglieli non appena gli avrebbe rifatto visita. Ma non c' è stato il tempo. «Con il coronavirus ultimamente non riuscivo più a venire a trovarlo spesso. Prima lo portavo anche un po' fuori, lo aiutavo a scendere le scale, lo facevo salire in macchina e andavamo al bar qui vicino» ha proseguito il nipote. Quel bar che da due mesi è chiuso. «Tutti i giorni però alle 12 mi chiamava» ha ricordato il nipote. Evidentemente il suo più forte legame.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 - powered by Volo.com Pagina 3 Comune di Arese domenica, 19 aprile 2020 Comune di Arese domenica, 19 aprile 2020

Comune di Arese

19/04/2020 Avvenire (Diocesane) Pagina 45 3 storia.

[§25350633§] domenica 19 aprile 2020 Pagina 45 Avvenire (Diocesane) Comune di Arese

storia.

25 aprile 1945: così a Milano iniziò la Liberazione Nell' istituto dei salesiani si decise l' insurrezione generale

FDI LUCA F RIGERIO u una visita memorabile: quarant' anni fa, il 25 aprile 1980, Sandro Pertini tornava nell' istituto salesiano di via Copernico a Milano. Diciamo «tornava» perché l' allora presidente della Repubblica era già stato diverse volte in quella sede e l' ultima proprio nel giorno del 25 aprile, ma del 1945. Tra quelle mura, infatti, il Comitato di liberazione nazionale alta Italia (Clnai) si era riunito fin dal primo mattino per decretare e diffondere l' ordine di insurrezione generale che da lì a poche ore avrebbe portato alla liberazione dall' oppressione nazifascista e quindi alla fine della guerra. Una lapide commemorativa, posta dal Comune di Milano nel porticato del cortile, ricorda questi fatti. I capi della Resistenza - oltre allo stesso Pertini anche altri leader politici del fronte antifascista come Arpesani, Basso, Marazza, Merzagora, Sereni, Valiani - già dall' inizio del 1945 si erano ritrovati nella «sala verde» della scuola dei salesiani per mettere a punto le strategie finali della lotta partigiana, discutendo del futuro del Paese devastato dalla dittatura e dal conflitto. Incontri segretissimi e assai rischiosi, come si può ben immaginare, anche perché l' Istituto Sant' Ambrogio si trovava, com' è ancor oggi, a pochi metri dalla Stazione Centrale che all' epoca era militarizzata (e quindi obiettivo di sabotaggi e di attentati da parte dei gappisti), mentre nelle adiacenze vi era il comando della brigata nera «Aldo Resega » e di un raggruppamento della guardia della Repubblica di Salò; senza contare che i tedeschi avevano requisito alcuni ambienti dei salesiani per utilizzarli come depositi (e in più occasioni vi fecero anche accampare reparti dell' esercito), così come il vicino Hotel Gallia era luogo di ritrovo degli ufficiali della Wehrmacht Eppure, paradossalmente, proprio per questo i nazifascisti non poterono immaginare che il Comitato di liberazione nazionale si riuniva sotto il loro naso! L' artefice di questa impresa, tuttavia, ha un nome preciso, ed è quello di don Francesco Beniamino Della Torre: figura ben nota nel mondo salesiano ambrosiano, ma che merita davvero di essere meglio conosciuta da tutti per tutto ciò che egli ha saputo realizzare in aiuto dei giovani e dei più deboli (dalle opere sociali di Sesto San Giovanni alla benemerita realtà di Arese). Classe 1912, bresciano, laureato in lettere in Cattolica e in teologia alla Gregoriana, «Dondella » - com' era affettuosamente chiamato - fu ordinato prete salesiano allo scoppio della guerra e nel settembre del 1944 venne destinato all' istituto milanese come vicepreside. Nel più assoluto riserbo, ma avendo informato i superiori e d' intesa con l' arcivescovo Schuster, prese subito contatto con esponenti della Resistenza, fungendo

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[§25350633§] domenica 19 aprile 2020

Avvenire (Diocesane) Comune di Arese

da collegamento tra Milano e Como per fornire informazioni ai combattenti, ma anche per mettere in salvo ricercati e giovani renitenti (come, del resto, faceva il confratello don Enrico Cantù insieme ai giovani del contiguo oratorio Sant' Agostino). Colto e brillante, don Beniamino mostrò in varie circostanze un coraggio quasi spavaldo, arrivando a entrare in confidenza con ufficiali tedeschi per carpine notizie o per chiedere il loro intervento in favore di prigionieri e deportati. La mancanza di memoriali e di altra documentazione rende difficile oggi ricostruire con precisione il suo contributo alla lotta di liberazione, ma evidentemente fu proprio lui a portare gli alti esponenti del Clnai nell' istituto di via Copernico, tra lo stupore iniziale dello stesso Pertini (che pur era un ex allievo salesiano). Tornando a quel 25 aprile di 75 anni fa, nel pomeriggio avveniva l' ultima, drammatica trattativa per la resa di Mussolini, in Arcivescovado, con la mediazione del cardinal Schuster. Ma il duce, allibito di fronte alla prova che i tedeschi da giorni stavano già negoziando con gli Alleati a sua insaputa («Ci hanno sempre trattati come servi e alla fine ci hanno traditi!», sbottò) e credendo forse di poter giocare un' ultima carta, preferì abbandonare la Curia e fuggire lungo il Lago di Como, in un disperato quanto inutile tentativo di sottrarsi al proprio destino. Don Della Torre, intanto, sapendo bene cosa stava per accadere, riuscì ad avvertire quante più persone gli fu possibile dell' imminente battaglia per le strade della città, facendosi poi mediatore in diverse occasioni tra gli insorti e le truppe tedesche e repubblichine, per evitare ulteriori violenze e spargimenti di sangue. In questo seguendo le raccomandazioni del cardinal Schuster stesso, che da pastore voleva preservare la popolazione, che già aveva sofferto pene indicibili, da nuove tragedie nell' ora della liberazione. Per approfondire questa pagina di storia si consiglia la lettura del libro di Francesco Motto: Storia di un proclama. Milano 25 aprile 1945: appuntamento dai Salesiani (Editrice Las).

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Comune di Arese

20/04/2020 L'Eco di Bergamo Pagina 11 3 «Dalla Gavazzeni alla Germania: io, guarito, ora finalmente a casa»

[§25360588§] lunedì 20 aprile 2020 Pagina 11 L'Eco di Bergamo Comune di Arese

«Dalla Gavazzeni alla Germania: io, guarito, ora finalmente a casa»

«Mi sono addormentato alla Gavazzeni, mi sono risvegliato a Wurzburg, in Germania, con un' infermiera che mi rassicurava in inglese e un compagno di stanza di Dalmine. Ho avuto paura di morire, sì, ma ora sono a casa: i medici mi hanno salvato». Giacomo Carminati, 61 anni, di Brembilla, titolare con un socio di un' azienda informatica a Brembate, risponde con voce chiara dalla quarantena del fronte di casa, dove è tornato giovedì notte. È uno dei primi pazienti di Covid-19 rientrati dalla Germania dopo il trasferimento d' urgenza in aereo da Orio. «Ho riabbracciato mia moglie infrangendo la distanza di sicurezza, passeggiare in giardino con la mascherina è una meraviglia», dice ora perché quarantena per lui non è un modo di dire. È la discesa e la risalita dagli inferi di un incubo di 40 giorni scolpito nella memoria come tacche su una cintura: i primi sintomi, tra l' 8 e il 9 marzo, la febbre che non passa, la tosse, la prima chiamata al 112, la seconda. «Ho cominciato con la febbre a 38-38,5, curata con la tachipirina. Passava e tornava. Poi la tosse. All' inizio sembrava un malessere lieve, ma col passare dei giorni è peggiorato rapidamente, finché il 21 marzo, con la saturazione che si abbassava, mi hanno trasportato in ambulanza alla Gavazzeni». Una settimana di terapia, il quadro clinico che precipita nonostante il passaggio dalle mascherine al respiratore e infine al casco. «Con quello mi sembrava di soffocare, non riuscivo a tenerlo. Le ultime parole che ricordo alla Gavazzeni sono quelle di un medico che dice: "Portiamolo in rianimazione». Carminati ci resta tre giorni, dal 28 al 30 marzo. Il 31 viene caricato su un volo per la Germania, clinica universitaria di Wurzburg, Baviera. Solo il giorno dopo, il primo aprile, quando viene estubato, Giacomo comincia a capire dove si trova. «Ho il ricordo vago di qualcuno alle mie spalle che mi sussurra in inglese: "Ti stiamo curando, sei in terapia intensiva, ci rimarrai poco, vedrai". E uno indelebile quando mi sono svegliato in mezzo ai macchinari della rianimazione: il sorriso dei medici e degli infermieri, la felicità nei loro occhi. Sono stati eccezionali». Il 2 aprile Carminati viene trasferito in reparto dove trova un paziente di Dalmine. E una sorpresa. «Avevo lasciato tutto alla Gavazzeni, documenti, portafogli, telefono. Un medico arriva e mi dice: questo è un regalo per lei. È il mio cellulare, recuperato da Bergamo. La prima telefonata l' ho fatta a mia moglie, una lunga videochiamata: anche lei è stata male, per tre giorni, a casa da sola. Per fortuna una gentilissima dottoressa la teneva aggiornata, chiamandola di persona per raccontarle i mie progressi». È il primo passo verso l' uscita dal tunnel. Qualche altro passo Giacomo comincia a farlo in ospedale,

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[§25360588§] lunedì 20 aprile 2020

L'Eco di Bergamo Comune di Arese

«otto: avanti e indietro in camera», e lì inizia la fisioterapia. Comincia anche a pensare al ritorno a casa, che diventa realtà il 15 aprile con la notizia delle dimissioni. «Il giorno dopo, il 16, i volontari della Misericordia di Arese sono arrivati a prendermi con l' ambulanza. Sono partiti al mattino, sono arrivati nel primo pomeriggio, siamo ripartiti poco dopo e a mezzanotte ero a casa. Non posso far altro che ringraziarli». Ora che cammina in giardino dopo aver perso 11 chili, Giacomo ammette di aver pensato di non farcela. «Quando sei in un posto che non conosci, senza sapere perché, senza i tuoi familiariQualche brutto pensiero mi è venuto». Così come il pensiero di come, dove, possa aver preso il virus. A San Siro per Atalanta-Valencia? O girando per lavoro, anche se in ufficio, dice, è l' unico ad averlo preso? «Non so rispondere. Adesso però guardo avanti. Sono stanco, debilitato. Dubito che torneremo alla normalità, dovremo abituarci a una vita diversa, per settimane, forse mesi. Ma intanto ne sono uscito e sono di nuovo a casa». Simone Pesce.

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Comune di Arese

21/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 34 3 Ambulatori svuotati In arrivo due "camici" nei prossimi tre mesi

[§25376437§] martedì 21 aprile 2020 Pagina 34 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Ambulatori svuotati In arrivo due "camici" nei prossimi tre mesi

Una buona notizia sul fronte sanitario per tanti lainatesi rimasti senza riferimenti

LAINATE «Due medici entro tre mesi», la promessa fatta da Ats a gennaio a Lainate. I vertici dell' Agenzia Tutela Salute della Città Metropolitana erano intervenuti all' incontro pubblico, organizzato dalle Acli di Lainate e Barbaiana, per fare il punto sulla questione caldissima dei medici di base che vanno in pensione e non vengono sostituiti. Un tema particolarmente sentito dai lainatesi che erano rimasti senza tre medici di famiglia in pochi mesi, molti i cittadini che hanno dovuto rivolgersi agli ambulatori di Arese per non rimanere senza assistenza. Detto, fatto. Dal 27 aprile il dottor Dario Bevacqua, prenderà il posto di Laura Pitrè, dottoressa in sostituzione. Una buona notizia per quanti in città temevano, in tempi di Covid19, di dover restare soli e senza riferimenti. Il nuovo medico di base, Bevacqua eserciterà nello studio di via Weil Weiss 10 a Lainate. Procedure semplificate: «Data l' emergenza sanitaria in corso, per cui è stata disposta da Ats la chiusura dello sportello scelta/revoca al Cup di Rho, il trasferimento dei pazienti avverrà, su richiesta dell' Amministrazione comunale, in deroga alle consuete regole di funzionamento della scelta del medico di base», informa la municipalità. I pazienti potranno eventualmente modificare la propria scelta del medico una volta che i servizi di scelta/revoca torneranno a regime. «In questo modo si è assicurato che nessun paziente resti senza medico di base nemmeno per un giorno - aggiungono dal Comune -. Ats annuncia, inoltre, che dalla fine di giugno entrerà in servizio un nuovo medico di base«. Monica Guerci.

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Comune di Arese

23/04/2020 La Prealpina Pagina 12 3 Alto Milanese, a Legnano registrati altri 15 contagi

[§25408383§] giovedì 23 aprile 2020 Pagina 12 La Prealpina Comune di Arese

Alto Milanese, a Legnano registrati altri 15 contagi

LEGNANO - A fare la differenza sono sostanzialmente i tamponi effettuati nelle case di riposo, ma il dato di fatto è che la corsa del virus non si ferma. Nella sola giornata di ieri in base alle tabelle che puntualmente alle 18 sono state diramate dalla Protezione civile si sono registrati alti 15 casi a Legnano, 11 a Parabiago e a Lainate, 8 ad Arese e 4 a , tanto per citare alcun tra i comuni dove ancora per una volta i numeri sono schizzati verso l' alto in modo deciso. A Legnano in particolare la situazione continua a essere preoccupante: dopo l' impennata della scorsa settimana, coincisa con i primi tamponi sui pazienti della Rsa gestita dalla Fondazione Sant' Erasmo, la situazione non accenna ancora a migliorare. Ieri mattina i casi di pazienti risultati positivi agli esami per accertare la presenza del Coronavirus erano 310, ieri sera 325. Di conseguenza, il numero dei contagiati ogni mille abitanti è passato da 5,14 a 5,39, confermandosi ancora per una volta superiore a quello registrato a Milano (5,23 contagiati ogni mille residenti). Nell' Alto Milanese non si tratta del valore più alto, ci sono Comuni che nel loro piccolo stanno decisamente peggio. Ancora nella giornata di ieri il poco invidiabile record del maggior numero di positivi ogni mille abitanti è stato registrato a Mesero (7,80), ma anche Turbigo, Garbagnate Milanese e San Vittore Olona si avvicinavano parecchio, avendo fatto registrare rispettivamente 7,63, 7,46 e 7,38 casi ogni mille residenti. Valori motivati sostanzialmente dal numero dei tamponi eseguiti nelle case di riposo, ma che di fatto pongono i comuni a un livello ben al di sopra della media del territorio o oltre il triplo di quello registrato nella provincia di Varese. Nei comuni dove non è stato possibile sottoporre a tampone gli ospiti delle residenze sociali per anziani, i valori sono ovviamente più bassi. Ma non è detto che la situazione sia migliore.

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Comune di Arese

24/04/2020 Libero Pagina 26 3 è la città più ricca d' Italia, Tremezzina terza

24/04/2020 ilgiorno.com MONICA GUERCI 4 Coronavirus, a Bollate scatto d' autore alle coppie separate dalla quarantena

24/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 34 5 Scatto d' autore alle coppie separate dalla quarantena

24/04/2020 Gente Pagina 79 di Alessio Pagani 7 Nei tulipani mai colti BATTE UN GRANDE CUORE

24/04/2020 Settegiorni Pagina 27 9 Casa di riposo Galazzi-Vismara

24/04/2020 Settegiorni Pagina 27 10 « Fare i tamponi a tutti gli ospiti e al personale è il nostro obiettivo»

24/04/2020 Settegiorni Pagina 27 11 «Fatto tutto il possibile per la sicurezza delle struttura e delle persone Adesso Regione Lombardia deve cambiare approccio all' emergenza»

24/04/2020 Settegiorni (ed. Legnano) Pagina 44 13 «Vendiamo principalmente enigmistiche e riviste di cronaca rosa»

24/04/2020 Settegiorni Pagina 50 14 «Vendiamo principalmente enigmistiche e riviste di cronaca rosa»

24/04/2020 Il Notiziario Pagina 22 15 Istat: il numero reale dei morti al 4 aprile

24/04/2020 Il Notiziario Pagina 36 18 A Novate 142% di donne decedute in più

24/04/2020 Il Notiziario Pagina 44 21 Paderno supera Garbagnate per infettati

24/04/2020 Il Notiziario Pagina 53 22 A Garbagnate raddoppiati i decessi in 7 giorni

24/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 25 Gallazzi - Vismara: intervista al sindaco

24/04/2020 Il Notiziario Pagina 59 27 Piva (m5s) chiede lumi sul personale in Gallazzi Vismara

24/04/2020 Il Notiziario Pagina 60 28 Allagamenti, Comune citato da un cittadino per danni alla propria autovettura

24/04/2020 Il Notiziario Pagina 60 29 Agorà, laboratori e letture animate: appuntamento sabato alle 16

24/04/2020 Il Notiziario Pagina 60 30 Cimiteri, manutenzione del verde e pulizie

24/04/2020 Il Notiziario Pagina 60 31 Il Pd accusa: "La Rsa nel momento cruciale è stata dimenticata da Regione e Ats"

24/04/2020 Il Notiziario Pagina 60 32 Morti totali e contagiati Covid ad Arese: ecco numeri, tabelle e grafici per capire

24/04/2020 Il Notiziario Pagina 60 33 Palestra avverte: "I contagi sono pressoché costanti"

[§25425570§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 26 Libero Comune di Arese

Basiglio è la città più ricca d' Italia, Tremezzina terza

La classifica nazionale dei redditi

Basiglio si conferma il Comune più ricco d' Italia. Nel Comune dell' hinterland milanese il reddito imponibile pro-capite è 45.645 euro e, nonostante il calo rispetto ai 48.807 euro pro-capite dell' anno di imposta 2017, non lascia il primo posto. Stando ai dati diffusi ieri dal Ministero dell' Economia e delle Finanze sui redditi del 2018 in Italia, ed elaborati dall' agenzia InTwig, il reddito imponibile pro capite (al netto delle eventuali detrazioni) è di circa 20mila euro, con un incremento di circa 500 euro rispetto al 2017 (+2,8%). Tra i primi dieci Comuni per reddito imponibile pro-capite (il rapporto tra l' ammontare di reddito imponibile totale del Comune e il numero di contribuenti) ben sei sono lombardi. Il triangolo Milano-Bergamo-Monza si conferma infatti il più ricco d' Italia, con un dato medio a persona lontanissimo dalla mediana nel reddito imponibile di tutti i Comuni italiani, 17.680 euro. In seconda posizione (l' anno scorso era terzo) troviamo Lajatico - Comune della provincia di Pisa dove abita il cantante Andrea Bocelli - con 45.080 euro di reddito pro-capite. Medaglia di bronzo a Tremezzina, Comune del Comasco di cinquemila abitanti, che scala la classifica: guadagna 1.894 posizioni passando dal 1.897esimo posto al terzo. Reddito imponibile pro-capite: 45.033 euro. Tremezzina è nato nel 2014 dalla fusione dei comuni di Lenno, Mezzegra, Ossuccio e Tremezzo. L' iter ha previsto nei quattro enti un referendum consultivo, svoltosi l' 1 dicembre 2013, con il 63% dei votanti a favore. Staccato di alcune migliaia di euro c' è (Milano), quattromila abitanti per una media di reddito imponibile pro-capite di 38.081 euro. Al settimo e ottavo posto della classifica troviamo prima Torre D' Isola, poco più di duemila abitanti in provincia di Pavia, 34.780,56 euro; poi Arese (Milano), quasi ventimila cittadini, 33.513,21 euro. Chiude la decade, dopo il nono posto occupato da Pino Torinese (Torino), Segrate: 36mila abitanti, 33.147,47 euro. E Milano? Il capoluogo lombardo è l' undicesimo Comune in Italia per reddito pro-capite con 32.382 euro. L' ultimo della classifica è il Comune Cavargna, in provincia di Como, con 5.800 euro di reddito imponibile. Il penultimo è Val Rezzo, poco distante. Per questi due casi si devono segnalare il bassissimo numero di abitanti (Cavargna ne ha 214, Val Rezzo 163) e la vicinanza con il confine svizzero. I redditi dei frontalieri, infatti, non sono conteggiati in questa classifica. riproduzione riservata Basiglio si conferma Comune «Paperone»

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[§25425573§] venerdì 24 aprile 2020

ilgiorno.com

Comune di Arese

Coronavirus, a Bollate scatto d' autore alle coppie separate dalla quarantena

Il fotografo Angelo Cozzi guarda al dopo-pandemia e invita nel suo studio per celebrare il ricongiungimento col progetto 'L' amore al tempo del Covid'

MONICA GUERCI

Bollate (Milano), 24 aprile 2020 - Il virus separa, quali sono gli effetti sugli amori tenuti lontani? Quali dolori, attese, aspettative delle coppie verso il dopo-emergenza ? Domande a cui Jordan Angelo Cozzi , classe 94, pluripremiato, con la passione e l' amore per la fotografia umanistica, proverà a rispondere. Il suo progetto ' L' amore al tempo del Covid-19 ' guarda al dopo-pandemia e invita le coppie che sono rimaste separate dalla quarantena , nei giorni del ricongiungimento , a presentarsi nel suo studio di Bollate per uno scatto. Come nasce l' idea? "A gennaio stavo realizzando i lavori di restauro per adibire uno spazio come studio fotografico nel centro di Bollate, un minuto a piedi dalla stazione. Poi l' emergenza è esplosa fermando tutto. Per questo nel primo periodo di inaugurazione e di stabilità ho pensato di offrire un ritratto fotografico a tutte le coppie che sono state separate a causa del Covid. Insomma anch' io vorrei fare la mia parte in questo periodo così drammatico. Vorrei creare uno stile di narrazione sempre unico, con più coppie. Un contatto, dopo tanta separazione". È la sua stessa condizione? "Ho molti amici che stanno vivendo la separazione, io sono, invece, abituato a vivere a relazione a distanza e non ne soffro. Dai loro racconti comprendo che questa condizione stia facendo soffrire molto". Jordan è un romantico? "Lo sono, purtroppo, ed è tutta colpa di mia mamma". Come sta vivendo la quarantena? "Sto facendo tanto volontariato con Auser Monza Brianza e ho aperto una campagna solidale 'Un tablet (e molto altro) per le case di riposo', per le due Rsa di Bollate". Gli anziani sono protagonisti dei suoi scatti. "Racconto con le immagini il rapporto con i nonni. E in particolare ho realizzato un progetto 'Truelove (Vero Amore)', nato nel 2014 da un' esperienza di volontariato in una casa di riposo di Garbagnate, durante il mio periodo di formazione al liceo artistico di Arese, un lavoro che ha ricevuto diversi premi: è uno sguardo intimo sulle coppie di anziani che hanno vissuto sempre insieme, separate ai tempi solo dalla guerra, oggi da un virus".

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[§25425585§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 34 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Scatto d' autore alle coppie separate dalla quarantena

Il fotografo Angelo Cozzi guarda al dopo-pandemia e invita nel suo studio per celebrare il ricongiungimento col progetto "L' amore al tempo del Covid"

BOLLATE di Monica Guerci Il virus separa, quali sono gli effetti sugli amori tenuti lontani? Quali dolori, attese, aspettative delle coppie verso il dopo-emergenza? Domande a cui Jordan Angelo Cozzi, classe 94, pluripremiato, con la passione e l' amore per la fotografia umanistica, proverà a rispondere. Il suo progetto "L' amore al tempo del Covid-19" guarda al dopo-pandemia e invita le coppie che sono rimaste separate dalla quarantena, nei giorni del ricongiungimento, a presentarsi nel suo studio di Bollate per uno scatto. Come nasce l' idea? «A gennaio stavo realizzando i lavori di restauro per adibire uno spazio come studio fotografico nel centro di Bollate, un minuto a piedi dalla stazione. Poi l' emergenza è esplosa fermando tutto. Per questo nel primo periodo di inaugurazione e di stabilità ho pensato di offrire un ritratto fotografico a tutte le coppie che sono state separate a causa del Covid. Insomma anch' io vorrei fare la mia parte in questo periodo così drammatico. Vorrei creare uno stile di narrazione sempre unico, con più coppie. Un contatto, dopo tanta separazione». È la sua stessa condizione? «Ho molti amici che stanno vivendo la separazione, io sono, invece, abituato a vivere a relazione a distanza e non ne soffro. Dai loro racconti comprendo che questa condizione stia facendo soffrire molto». Jordan è un romantico? «Lo sono, purtroppo, ed è tutta colpa di mia mamma». Come sta vivendo la quarantena? «Sto facendo tanto volontariato con Auser Monza Brianza e ho aperto una campagna solidale "Un tablet (e molto altro) per le case di riposo", per le due Rsa di Bollate». Gli anziani sono protagonisti dei suoi scatti. «Racconto con le immagini il rapporto con i nonni. E in particolare ho realizzato un progetto "Truelove (Vero Amore)", nato nel 2014 da un' esperienza di volontariato in una casa di riposo di Garbagnate, durante il mio periodo di formazione al liceo artistico di Arese, un lavoro che ha ricevuto diversi

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[§25425585§] venerdì 24 aprile 2020

Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

premi: è uno sguardo intimo sulle coppie di anziani che hanno vissuto sempre insieme, separate ai tempi solo dalla guerra, oggi da un virus». © RIPRODUZIONE RISERVATAù.

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[§25425579§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 79 Gente Comune di Arese

GENTE AD ARESE FIORISCE UN CAMPO CHE SOSTIENE I MEDICI E ALLIETA GLI ANZIANI

Nei tulipani mai colti BATTE UN GRANDE CUORE

di Alessio Pagani

AVEVANO PIANTATO 558 MILA BULBI DI 400 VARIETÀ Arese (Milano). L' immensa coltivazione dagli stupefacenti colori dell' azienda Tulipani italiani. Ne sono state piantate 400 varietà per un totale di 558 mila bulbi. L' anno scorso erano stati 50 mila i visitatori acquirenti. Quest' anno i fiori possono essere solo spediti, e solamente nella provincia di Milano. Per info: www.tulipani-italiani.it . DALL' OLANDA CON AMORE Edwin Koeman, 43 anni, olandese, e Nitsuhe Wolanios, 33, di origini etiopi: sono agronomi e da 4 anni lavorano in Italia. Fanno coppia anche nella vita. Non potranno essere ammirati e raccolti dagli amanti dei fiori, eppure i Tulipani italiani di Arese (Milano) regalano emozioni e sorrisi. Sono fiori buoni, coltivati con amore, fiori che portano amore. In questi giorni allietano le giornate e le stanze degli ospiti di alcune case di riposo, come quelle di Saronno e Caronno Pertusella, in provincia di Varese, e rendono omaggio ai defunti del cimitero di Pieve Fissiraga, nel lodigiano. Sono regali di speranza e anche di solidarietà perché sostengono pure il lavoro di medici e infermieri dell' ospedale di Garbagnate Milanese, al quale viene devoluto parte del ricavato delle visite virtuali alla coltivazione, unico modo per ammirare ora il mare multicolore di tulipani. Questi fiori sono speciali. Una distesa multicolore creata da Edwin Koeman e Nitsuhe Wolanios. Lei, 33 anni, nata in Etiopia, ha un master in scienze ambientali; lui, olandese, 43 anni, è agronomo. Per entrambi i tulipani sono una passione bruciante. Questi fiori, simbolo dei Paesi Bassi, li fanno crescere in Italia quattro anni fa con le prime due semine a Cornaredo. Poi il trasferimento ad Arese. Qui, dopo una prima annata di successo, con circa 50 mila persone venute a vedere e comprare, Edwin e Nitsuhe puntavano a fare il bis. Il campo dei tulipani è stato pensato per essere visitato: è il primo "u-pick" d' Italia, ovvero si arriva, si paga un ingresso e si ha diritto a girare tra le aiuole e a creare a piacimento il proprio mazzo. Ma il lockdown ha rovinato tutto. Edwin e Nitsuhe provano a correre ai ripari. Ecco l' idea: consegne a domicilio e visite virtuali tramite il pagamento di un ticket simbolico che servirà a sostenere anche l' ospedale Guido Salvini di Garbagnate, perché «un piccolo gesto potrebbe aiutare molte persone». Per tuffarsi nella natura, anche se non fisicamente, è possibile ordinare un bouquet sul sito Internet www. tulipani-italiani.it . Mazzi da 10, 20 o 30 tulipani misti, a seconda della disponibilità (indicata dalla pagina al momento dell' ordine). «Purtroppo possiamo consegnare solo a Milano e nell' hinterland», chiarisce Edwin Koeman, «e direttamente sulla nostra pagina web sono disponibili i paesi e le aree che riusciamo a servire a domicilio».

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[§25425579§] venerdì 24 aprile 2020

Gente Comune di Arese

Per tutti gli altri, invece, lo staff ha creato un gruppo Facebook ad hoc ( Tulipani Italiani Fanpage esclusiva! ) a cui potrà accedere chi acquisterà uno o più voucher per un futuro ingresso al campo, buoni che saranno utilizzabili quando Tulipani italiani aprirà, che si tratti di quest' anno o del prossimo. Nel frattempo, i membri del gruppo potranno ammirare i tulipani da remoto e assistere allo sviluppo del campo.

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[§25425571§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 27 Settegiorni Comune di Arese

Il Movimento 5 Stelle chiede spiegazioni dopo i 34 pazienti risultati positivi al Covid-19

Casa di riposo Galazzi-Vismara

ARESE (mly) «E' sotto organico il personale della casa di riposo?», il Movimento 5 Stelle chiede spiegazioni alla Giunta dopo che, la scorsa settimana, sono stati effettuati 38 tamponi su pazienti sintomatici e 34 sono risultati positivi. «Le case di riposo accreditate da Regione Lombardia sono tenute a seguire standard specifici per il personale in base al servizio offerto. Ad oggi non ci risulta che siano stati effettuati tamponi sul personale che è anch' esso da mappare e proteggere. Ci siamo chiesti se il personale della casa di riposo sia sufficiente o sotto organico perché sappiamo che parte del personale è in malattia». Il portavoce Michaela Piva ha, quindi, interrogato l' Amministrazione per conoscere se sono garantiti gli standard qualitativi e quantitativi sia per i pazienti senza infezione che per i pazienti Covid, ponendo i seguenti quesiti. «Vogliamo sapere il numero attuale del personale a servizio del reparto Covid per turno e la qualifica. Il numero attuale del personale in servizio negli altri reparti, dettagliando il tipo di reparto e il numero di persone assegnate per turno e la qualifica. Quali protocolli sono stati applicati e da che data per il personale in entrata e in opera. Il numero attuale del personale in malattia e il motivo della malattia. Se ci sono dipendenti della Rsa o addetti della cooperativa positivi al Covid 19. Se subentrato, la provenienza del personale in avvicendamento al personale in malattia, se esterno o appartenente alla cooperativa appaltatrice. L' organigramma della cooperativa appaltatrice a servizio della Rsa Gallazzi Vismara». Quindi passano alle richieste relative ai pazienti. «Se corrisponde a verità il fatto che i pazienti non Covid, per carenza di personale, risultano allettati da 8 giorni. La data di chiusura del centro diurno. Il numero di tamponi effettuati sul personale della Rsa e sui pazienti, quanti per persona, e quanti in program ma. Siamo a conoscenza del problema di reperibilità di tamponi, ma sappiamo anche che le strategie di contenimento del virus necessitano di un numero adeguato di personale e inoltre, gli standard minimi previsti da regione Lombardia per i pazienti non Covid devono essere garantiti», ha concluso Michaela Piva, portavoce del Movimento 5 Stelle aresino. Elisa Moro.

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[§25425562§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 27 Settegiorni Comune di Arese

Il sindaco ha spiegato che ne sono già stati eseguiti 110, di cui si attendono i risultati

« Fare i tamponi a tutti gli ospiti e al personale è il nostro obiettivo»

ARESE (mly) Abbiamo cercato di fare il punto di quello che sta succedendo alla Rsa con il sindaco Michela Palestra. Possiamo fare un' analisi di quanto è stato fatto dall' inizio dell' emergenza sanitaria? «Negli ultimi due mesi la struttura è costantemente impegnata ad attuale modalità per proteggere gli ospiti dal contagio e riorganizzare le modalità di lavoro, riorganizzare gli spazi per attuare il più efficacemente isolamenti e tutelare gli ospiti. Dal 22 febbraio la nostra casa di riposo ha introdotto provvedimenti mirati a prevenire la diffusione del virus nella struttura. Il 22 febbraio è stata fatta la prima riduzione degli ingressi parenti, limitando a un visitatore per ospite. Il 5 marzo sono state sospese le visite e il 23 marzo è stato chiuso il centro diurno. Il 6 aprile è stata accertata la positività di un ospite trasferito in ospedale (e qui deceduto) e l' 11 aprile sono stati eseguiti i primi 38 tamponi sugli ospiti». Cosa avete in mente di fare per arginare l' emergenza ed evitare che i numeri aumentino? «Fare i tamponi a tutti gli ospiti e al personale a loro diretto contatto è l' obiettivo che stiamo perseguendo. E' importate avere un quadro completo della situazione sempre aggiornato per contenere la diffusione. Ad oggi sono stati fatti 110 tamponi, compresi i 38 iniziali di cui si è già avuto l' esito, attendiamo a breve i risultati degli ultimi. Questi sono stati eseguiti sugli ospiti presenti in struttura (98 fissi e 12 temporanei) e agli operatori che devono rientrare in servizio. Sono disponibili altri 109 tamponi poiché la struttura è riuscita ad acquistarne 150 e questo permetterà di completare l' analisi di tutti gli ospiti e procedere anche con i tamponi al personale. Purtroppo non abbiamo i tempi di quando saranno processati. La fornitura di ATS è stata di soli 10 tamponi, a fronte della richiesta di procedere con i tamponi per tutti gli ospiti e per gli operatori. La struttura, però, è stata in grado di reperire in autonomia tamponi, pagandoli, e di trovare un laboratorio che li processi. L' impegno per la cura degli ospiti e di chi lavora è altissimo».

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[§25425563§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 27 Settegiorni Comune di Arese

IL PARTITO DEMOCRATICO DI ARESE INTERVIENE SUL CASO DELLA RSA DOPO I CASI DI PAZIENTI POSITIVI

«Fatto tutto il possibile per la sicurezza delle struttura e delle persone Adesso Regione Lombardia deve cambiare approccio all' emergenza»

ARESE (mly) Il Partito democratico di Arese esprime la propria posizione in merito alla Rsa Gallazzi-Vismara, dove nei giorni scorsi sono stati rilevati diversi casi di positività al Covid -19, pari a circa un terzo degli ospiti presenti nella struttura. «In primo luogo, è doveroso precisare che, fin dai primi segnali del diffondersi dell' epidemia, la direzione dell' Rsa ha tempestivamente adottato tutte le misure disponibili per mettere gli ospiti e il personale in sicurezza ha commentato il capogruppo Umberto Piovesan - In questa azione è stata efficacemente e costantemente supportata dall' Amministrazione comunale. Grazie allo spirito di sacrificio del personale, la struttura è riuscita per quanto possibile ad attuare le misure di isolamento e sanificazione necessarie. Al personale sono stati forniti gli strumenti di protezione disponibili, nonostante le grandi difficoltà nel garantire l' approvvigionamento». Tuttavia queste azioni sono state disposte ed effettuate in un clima di sostanziale disinteresse da parte delle autorità sanitarie regionali. «Sì, ricordiamo, ad esempio, che i tamponi sono stati possibili solo grazie all' impegno profuso dalla struttura e grazie all' interessamento di persone vicine alla nostra casa di riposo. Ad oggi, nonostante le reiterate richieste a Ats, non sono stati effettuati tamponi sul personale sanitario, con tutti i rischi che questo mancato monitoraggio comporta. In questi giorni, infine, il Comune ha fornito di sua iniziativa alla struttura un migliaio di mascherine Ffp2». Come accaduto nella maggior parte delle Rsa in Lombardia, anche la struttura aresina, secondo voi è stata sostanzialmente dimenticata dalla Regione e dall' Ats? «Sì, ma ad Arese non passa e non passerà mai l' idea che le vite di alcune persone siano sacrificabili a causa della loro condizione di maggiore fragilità. Riteniamo che la gestione della crisi sanitaria da parte di Regione Lombardia sia stata gravemente deficitaria, soprattutto se confrontata con altre regioni che, a prescindere dal colore politico di chi le guida, hanno saputo contenere meglio l' epidemia e stanno riducendo i numeri delle persone colpite. Oggi purtroppo dobbiamo constatare che in Italia la metà dei morti e dei contagiati da Covid-19 sono cittadini lombardi». Cosa bisognerebbe fare secondo voi? «È necessario cambiare rapidamente strategia e direzione. Occorre fornire a tutto il personale sanitario

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[§25425563§] venerdì 24 aprile 2020

Settegiorni Comune di Arese

le misure di protezione per lavorare in sicurezza. Spostare la gestione dell' emergenza dagli ospedali e dalle Rsa sempre più verso soluzioni alternative all' ospedalizzazione. L' intervento nel solo ambito ospedaliero è oramai insufficiente e va integrato con il monitoraggio e la prevenzione sul territorio. Infine occorre assicurare la fornitura di mascherine e guanti all' intera cittadinanza. Non c' è più tempo da perdere. Per fare tutto ciò bisogna mettere in campo tutte le forze disponibili, a ogni livello istituzionale, per collaborare in maniera concreta all' uscita della Lombardia dalla gravissima situazione in cui si trova».

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[§25425564§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 44 Settegiorni (ed. Legnano) Comune di Arese

ARESE Andrea Bergamini, titolare dell' edicola e cartoleria di viale Einaudi, racconta come sono cambiate le richieste

«Vendiamo principalmente enigmistiche e riviste di cronaca rosa»

ARESE (mly) Con guanti e mascherina e all' interno dell' edicola una, massimo due persone: queste le condizioni in cui anche l' edicola e cartoleria «Eccetera» di viale Einaudi di Arese è costretta ad operare in questi mesi di emergenza sanitaria. Ma, nonostante tutto, ha sempre scelto di andare avanti e non ha mai abbassato le serrande. Anche se, dall' inizio della quarantena, sono aperti dal lunedì al sabato solo la mattina. Mentre la domenica rimangono chiusi, così come prima dell' emergenza Coronavirus, per scelta del titolare. «Si va avanti, anche se è difficile; abbiamo già avuto grosse perdite, un 60% circa racconta Andrea Bergamini, da 12 anni titolare dell' edicola - In questi strani giorni vendiamo soprattutto quotidiani, settimanali e poi enigmistiche e riviste rosa. La gente cerca di svagarsi come può». Qual è l' età media della vostra clientela? «Prima avevamo moltissime mamme con i bambini, per via anche degli articoli di cancelleria, adesso sono prevalentemente anziani. Quando vedo un giovane mi si apre un sorriso». Elisa Moro.

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[§25425565§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 50 Settegiorni Comune di Arese

ARESE Andrea Bergamini, titolare dell' edicola e cartoleria di viale Einaudi, racconta come sono cambiate le richieste

«Vendiamo principalmente enigmistiche e riviste di cronaca rosa»

ARESE (mly) Con guanti e mascherina e all' interno dell' edicola una, massimo due persone: queste le condizioni in cui anche l' edicola e cartoleria «Eccetera» di viale Einaudi di Arese è costretta ad operare in questi mesi di emergenza sanitaria. Ma, nonostante tutto, ha sempre scelto di andare avanti e non ha mai abbassato le serrande. Anche se, dall' inizio della quarantena, sono aperti dal lunedì al sabato solo la mattina. Mentre la domenica rimangono chiusi, così come prima dell' emergenza Coronavirus, per scelta del titolare. «Si va avanti, anche se è difficile; abbiamo già avuto grosse perdite, un 60% circa racconta Andrea Bergamini, da 12 anni titolare dell' edicola - In questi strani giorni vendiamo soprattutto quotidiani, settimanali e poi enigmistiche e riviste rosa. La gente cerca di svagarsi come può». Qual è l' età media della vostra clientela? «Prima avevamo moltissime mamme con i bambini, per via anche degli articoli di cancelleria, adesso sono prevalentemente anziani. Quando vedo un giovane mi si apre un sorriso». Elisa Moro.

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[§25425576§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 22 Il Notiziario Comune di Arese

Resi noti i decessi della settimana dal 29 marzo al 4 aprile, quella più terribile

Istat: il numero reale dei morti al 4 aprile

di Piero Uboldi BOLLATE - La settimana dal 29 marzo al 4 aprile è stata per la nostra zona quella che ha fatto registrare il maggior numero di decessi da coronavirus. Non è stata la settimana peggiore per tutta la Lombardia, poiché nella regione il maggior numero di morti si è avuto tra il 22 e il 28 marzo (2849 decessi, contro i 2712 della settimana dopo), tuttavia per la nostra area è stata peggiore la settimana dal 29 al 4, la più terribile in assoluto. L' Istat ha reso noti nei giorni scorsi i dati ufficiali dei decessi (per qualunque causa) avvenuti proprio in quella settimana. Purtroppo non ha reso noti i dati di tutti i comuni, ma solo di quelli che hanno già "digitalizzato" l' anagrafe. Non c' è, per esempio, Baranzate e non c' è neppure Paderno Dugnano, ma ci sono i dati di tutti gli altri comuni della nostra zona. E' così che si può capire finalmente quanto abbia davvero colpito il virus nei nostri comuni, confrontando i dati dei decessi della settimana dal 29 marzo al 4 aprile con i dati dell' anno scorso. Vediamo la situazione a Bollate e nei comuni limitrofi. LA STRAGE Prima di leggere i numeri, occorre fare una premessa: se non ci fossimo chiusi in casa, nei nostri comuni ci sarebbe stata una strage. Sì, una strage: a Bollate 397 morti (invece sono "solo" 52), a Garbagnate 234 morti anzichè 38 morti, a Saronno 398 anziché 54, a Novate 173, a Limbiate 286... Il perché lo capirete alla fine di questo articolo. Adesso cominciamo a vedere la situazione al 4 aprile comune per comune. BOLLATE A Bollate, come già si sospettava, il virus non ha causato quella strage che si temeva, zi, l' impatnella set mana più alda" è sta modesto: est' anno l 29 marzo 4 aprile, eco n d o ati Istat, sono morte solo tre persone in più dell' anno scorso, per la precisione sono morte 13 persone in una settimana, mentre l' anno scorso ne morirono 10. Se però consideriamo tutto il periodo dall' 1 marzo, inizio dell' epidemia in zona, al 4 aprile, allora si nota che quest' anno a Bollate sono morte 13 persone in più, ossia 52 contro i 39 morti dello stesso periodo dell' anno scorso. Il tasso di incremento dei decessi è del 33,3%. Però l' impatto del virus si nota se si dividono i dati tra uomini e donne: a Bollate sono morti rispetto all' anno scorso il 46% di uomini in più, mentre è morta una donna in meno. Sapete cosa vuole dire questo dato? Che a Bollate il virus (almeno fino al 4 aprile) non ha colpito nelle due case per anziani. Sì, perchè nelle case per anziani ci sono quasi sempre molte più ospiti donne che uomini: in quei comuni in cui si nota che è aumentato il numero di donne morte più che di

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[§25425576§] venerdì 24 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

uomini, è molto probabile che ci siano stati problemi nelle Rsa (guardate i dati di Garbagnate e Arese, per esempio). GARBAGNATE A Garbagnate nella settimana dal 29 marzo al 4 aprile si è registrato un aumento di 7 morti rispetto all' anno prima, esattamente il doppio: 14 morti contro 7. Dei 14 morti 8 sono uomini e 6 donne, ma se confrontiamo il dato dall' 1 marzo al 4 aprile scopriamo che a Garbagnate sono morte 22 donne e solo 16 uomini, mentre l' anno scorso erano morti 13 uomini e 10 donne. Dunque all' 1 marzo l' aumento di decessi nel 2020 rispetto al 2019 è stato di ben 15 unità (38 morti nel 2020 e 23 nel 2019), con un aumento di 12 donne decedute e soli 3 uomini in più. Il tasso di aumento totale dei decessi è ora del 65% in più rispetto all' anno scorso (settimana scorsa era del 50%), con una crescita del 120% dei decessi di donne e del 23% di uomini. ARESE Anche ad Arese, come a Garbagnate, ci sono tante donne morte, troppe se si considera che il virus in media uccide molto di più gli uomini. I numeri di Arese parlano chiaro: l' anno scorso ad Arese dall' 1 marzo al 4 aprile morirono solo 7 donne, quest' anno sono 12; invece gli uomini deceduti l' anno scorso erano stati 12, quest' anno 14. L' unica consolazione è che nell' ultima settimana (dal 29/3 al 4/4) l' anno scorso morirono sei persone, quest' anno sette, per cui l' incremento di questa settimana è contenuto. Però il tasso di aumento della mortalità dall' 1 marzo è del 52,4% rispetto all' anno scorso. NOVATE A Novate l' anno scorso, secondo i dati Istat, ci fu solo un morto nella settimana dal 29 marzo al 4 aprile, quest' anno invece i morti sono stati cinque. Il tasso di mortalità del 2020 rispetto al 2019 la settimana scorsa segnava un +37,5%, questa settimana segna un + 58,8%. Ma il dato clamoroso emerge differenziando tra uomini e donne: al 4 aprile, rispetto all' anno scorso, si registra lo stesso numero di uomini deceduti (dall' 1 marzo) ma una crescita di decessi di donne del 142,9% (17 contro 7 dell' anno scorso). CORMANO Il territorio di Cor mano è stato colpito in modo piuttosto intenso dal virus e la settimana dal 29 marzo al 4 aprile non poteva essere da meno, purtroppo. Infatti, qui i decessi in una settimana sono stati ben 15, mentre l' anno scorso erano stati 6. Undici morti in più è tantissimo. Rispetto alla settimana prima, i 15 decessi sono stati di 8 uomini e 7 donne, l' incremento del tasso di mortalità fa paura: 128% di morti in più rispetto all' anno scorso (periodo 1 marzo - 4 aprile), mentre a settimana scorsa era del 121%. Impressionante l' aumento di uomini deceduti: + 181,8%, ma anche le donne non scherzano: +85%, purtroppo. CUSANO MIL. A Cusano Milanino fino alla scorsa settimana sembrava che il virus non stesse colpendo duramente, infatti i dati fino al 28 marzo dicevano che complessivamente era morta una persona in meno quest' anno rispetto all' anno scorso (dall' 1 marzo al 28 marzo). In una settimana, però, il quadro è cambiato di molto,

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[§25425576§] venerdì 24 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

infatti nell' ultima settimana analizzata dall' Istat ci sono stati quest' anno ben nove morti, mentre l' anno scorso solo 3. Così ora il totale dei morti nel 2020 è di 33, mentre nel 2019 erano 28. Il tasso di aumento della mortalità è del 17,9%, ma impressiona la mortalità degli uomini: è cresciuta dell' 83% rispetto all' anno scorso, mentre quello delle donne è sceso del 31%. Sono morte meno donne (11 contro 16 dell' anno scorso) ma sono morti molti più uomini (22 contro 12). E comunque il saldo totale è negativo: il virus ha colpito. GUARDATE ALZANO LOMBARDO! Qualcuno di voi, leggendo questi numeri, potrebbe pensare che - in fondo - il virus non è poi così terribile. E si sbaglia! Sì, perché noi, grazie al cielo, ci siamo chiusi in casa dall' 8 marzo in poi, limitando enormemente i danni. Guardate invece che cosa è successo ad Alzano Lombardo, dove il disastro è scoppiato prima che da noi, prima che ci si chiudesse in casa: il virus ha potuto diffondersi enormemente e ha fatto disastri. I dati Istat non ammettono repliche: ad Alzano Lombardo nel 2019 morirono dall' 1 marzo al 4 aprile 4 uomini e 6 donne, totale 10 morti. Nel 2020 sono morti 63 uomini e 49 donne, totale 112 morti! Il tasso di aumento della mortalità è stato del mille per cento, e tra gli uomini è stato addirittura del 1.475%. Una strage. Se non ci fossimo chiusi in casa, sarebbe andata così anche qui. Tanto per capirci, a Bollate, per esempio, non avremmo avuto 52 morti, ne avremmo avuti 397, sarebbe morto l' 1% della popolazione. A Garbagnate non avremmo avuto 38 morti, ne avremmo avuti 234, a Saronno 398, a Novate 173...

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[§25425567§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 36 Il Notiziario Comune di Arese

L' Istat ha reso noti i dati dall' 1 marzo al 4 aprile, e da noi è un dato "anomalo"

A Novate 142% di donne decedute in più

di Piero Uboldi NOVATE - La settimana dal 29 marzo al 4 aprile è stata per la nostra zona quella che ha fatto registrare il maggior numero di decessi da coronavirus. Non è stata la settimana peggiore per tutta la Lombardia, poiché nella regione il maggior numero di morti si è avuto tra il 22 e il 28 marzo (2849 decessi, contro i 2712 della settimana dopo), tuttavia per la nostra area è stata peggiore la settimana dal 29 al 4, la più terribile in assoluto. L' Istat ha reso noti nei giorni scorsi i dati ufficiali dei decessi (per qualunque causa) avvenuti proprio in quella settimana. Purtroppo non ha reso noti i dati di tutti i comuni, ma solo di quelli che hanno già "digitalizzato" l' anagrafe. Non c' è, per esempio, Baranzate e non c' è neppure Paderno Dugnano, ma ci sono i dati di tutti gli altri comuni della nostra zona. LA PREMESSA Prima di leggere i numeri, occorre fare una premessa: se non ci fossimo chiusi in casa, nei nostri comuni ci sarebbe stata una strage. Sì, una strage: a Novate 173 anziché 27, a Bollate 397 morti (invece sono "solo" 52), a Garbagnate 234 morti anzichè 38 morti, a Saronno 398 anziché 54... Adesso cominciamo a vedere la situazione al 4 aprile comune per comune. NOVATE A Novate l' anno scorso, secondo i dati Istat, ci fu solo un morto nella settimana dal 29 marzo al 4 aprile, quest' anno invece i morti sono stati cinque, di cui ben quattro donne. Il tasso di mortalità del 2020 rispetto al 2019 (dall' 1 marzo) la settimana scorsa segnava un +37,5%, questa settimana segna un + 58,8%. Ma il dato clamoroso emerge differenziando tra uomini e donne: al 4 aprile, rispetto all' anno scorso, si registra lo stesso numero di uomini deceduti (sempre dall' 1 marzo) ma una crescita di decessi di donne del 142,9% (17 contro 7 dell' anno scorso). Ossia: in 35 giorni nel 2020 sono morte dieci donne in più che non nel 2019. Ed è un dato strano, se si considera che il virus colpisce maggiormente gli uomini. BOLLATE A Bollate l' impatto nella settimana più "calda" è stato modesto: quest' anno dal 29 marzo al 4 aprile, secondo i dati Istat, sono morte lo tre persone più dell' anno orso, per la ecisione sono orte 13 persone una settimana, entre l' anno rso ne morirono 10. Se però consideriamo tutto il periodo dall' 1 marzo, inizio dell' epidemia in zona, al 4 aprile, allora si nota che quest' anno a Bollate sono morte 13 persone in più, ossia 52 contro i 39 morti dello stesso periodo dell' anno scorso. Il tasso di incremento dei decessi è del 33,3%. Però l' impatto del virus si nota se si dividono i dati tra uomini e donne: a Bollate sono morti rispetto all' anno scorso il 46% di uomini in più, mentre è morta una donna in meno. Sapete cosa vuole dire questo dato? Che a Bollate il virus (almeno fino al

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[§25425567§] venerdì 24 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

4 aprile) non ha colpito nelle due case per anziani. Sì, perchè nelle case per anziani ci sono quasi sempre molte più ospiti donne che uomini: in quei comuni in cui si nota che è aumentato il numero di donne morte più che di uomini, è molto probabile che ci siano stati problemi nelle Rsa (guardate i dati di Garbagnate e Arese, per esempio). CORMANO Il territorio di Cormano è stato colpito in modo piuttosto intenso dal virus e la settimana dal 29 marzo al 4 aprile non poteva essere da meno, purtroppo. Infatti, qui i decessi in una settimana sono stati ben 15, mentre l' anno scorso erano stati 6. Undici morti in più è tantissimo. Rispetto alla settimana prima, i 15 decessi sono stati di 8 uomini e 7 donne, l' incremento del tasso di mortalità fa paura: 128% di morti in più rispetto all' anno scorso (periodo 1 marzo - 4 aprile), mentre a settimana scorsa era del 121%. Impressionante l' aumento di uomini deceduti: + 181,8%, ma anche le donne non scherzano: +85%, purtroppo. CUSANO MIL. A Cusano Milanino fino alla scorsa settimana sembrava che il virus non stesse colpendo duramente, infatti i dati fino al 28 marzo dicevano che complessivamente era morta una persona in meno quest' ann o rispetto all' anno scorso (dall' 1 marzo al 28 marzo). In una settimana, però, il quadro è cambiato di molto, infatti nell' ultima settimana analizzata dall' Istat ci sono stati quest' anno ben nove morti, mentre l' anno scorso solo 3. Così ora il totale dei morti nel 2020 è di 33, mentre nel 2019 erano 28. Il tasso di aumento della mortalità è del 17,9%, ma impressiona la mortalità degli uomini: è cresciuta dell' 83% rispetto all' anno scorso, mentre quello delle donne è sceso del 31%. Sono morte meno donne (11 contro 16 dell' anno scorso) ma sono morti molti più uomini (22 contro 12). E comunque il saldo totale è negativo: il virus ha colpito. GARBAGNATE A Garbagnate nella settimana dal 29 marzo al 4 aprile si è registrato un aumento di 7 morti rispetto all' anno prima, esattamente il doppio: 14 morti contro 7. Dei 14 morti 8 sono uomini e 6 donne, ma se confrontiamo il dato dall' 1 marzo al 4 aprile scopriamo che a Garbagnate sono morte 22 donne e solo 16 uomini, mentre l' anno scorso erano morti 13 uomini e 10 donne. Dunque all' 1 marzo l' aumento di decessi nel 2020 rispetto al 2019 è stato di ben 15 unità (38 morti nel 2020 e 23 nel 2019), con un aumento di 12 donne decedute e soli 3 uomini in più. Il tasso di aumento totale dei decessi èora del 65% in più rispetto all' anno scorso (settimana scorsa era del 50%), con una crescita del 120% dei decessi di donne e del 23% di uomini. ARESE Anche ad Arese, come a Gar bagnate, ci sono tante donne morte, troppe se si considera che il virus in media uccide molto di più gli uomini. I numeri di Arese parlano chiaro: l' anno scorso ad Arese dall' 1 marzo al 4 aprile morirono solo 7 donne, quest' anno sono 12; invece gli uomini deceduti l' anno scorso erano stati 12, quest' anno 14. L' unica consolazione è che nell' ultima settimana (dal 29/3 al 4/4) l' anno scorso morirono sei persone,

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[§25425567§] venerdì 24 aprile 2020

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quest' anno sette, per cui l' incremento di questa settimana è contenuto. Però il tasso di aumento della mortalità dall' 1 marzo è del 52,4% rispetto all' anno scorso. IL CASO DI ALZANO L. Qualcuno di voi, leggendo questi numeri, potrebbe pensare che - in fondo - il virus non è poi così terribile. E si sbaglia! Sì, perché noi, grazie al cielo, ci siamo chiusi in casa dall' 8 marzo in poi, limitando enormemente i danni. Guardate invece che cosa è successo ad Alzano Lombardo, dove il disastro è scoppiato prima che da noi, prima che ci si chiudesse in casa: il virus ha potuto diffondersi enormemente e ha fatto disastri. I dati Istat non ammettono repliche: ad Alzano Lombardo nel 2019 morirono dall' 1 marzo al 4 aprile 4 uomini e 6 donne, totale 10 morti. Nel 2020 sono morti 63 uomini e 49 donne, totale 112 morti! Il tasso di aumento della mortalità è stato del mille per cento, e tra gli uomini è stato addirittura del 1.475%. Una strage. Se non ci fossimo chiusi in casa, sarebbe andata così anche qui. Tanto per capirci, a Bollate, per esempio, non avremmo avuto 52 morti, ne avremmo avuti 397, sarebbe morto l' 1% della popolazione. A Garbagnate non avremmo avuto 38 morti, ne avremmo avuti 234, a Saronno 398, a Novate 173, a Limbiate 286...

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[§25425580§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 44 Il Notiziario Comune di Arese

Paderno supera Garbagnate per infettati

PADERNO DUGNANO - Se si guarda al numero totale di persone positive al corona virus, Paderno è la città del Notiziario che sta sicuramente peggio, col numero di positivi più elevato. Ma è davvero così? La nostra è davvero la città più infestata dal virus? Fino a lunedì potevamo rispondere di no perché, per avere un' idea precisa della diffusione del contagio, si deve rapportare il numero di persone positive col numero totale di abitanti. Così si veniva a scoprire che la situazione della nostra città non era la peggiore, la peggiore era Garbagnate. Ma poi in questo particolare confronto è successo qualcosa e tutto è cambiato. "Fa impressione leggere che il numero dei positivi a Paderno Dugnano sta viaggiando verso quota 300", scrivevamo domenica sera, quando abbiamo elaborato la prima bozza di questo articolo. Adesso, mercoledì mattina, la frase che dobbiamo scrivere è: "Fa un' enorme impressione leggere che il numero di positivi a Paderno Dugnano ha superato quota 350", con un' impennata (stando ai dati forniti da Ats) tra domenica e martedì di quasi 100 nuovi casi. Fino a domenica scorsa se dividevamo il numero di positivi per il numero di abitanti, si scopriva che il comune che stava peggio era Garbagnate Milanese. Lì infatti il numero di persone positive al Covid-19 supera lo 0,7% della popolazione, mentre i comuni della zona che seguivano al secondo e terzo posto (ossia Paderno Dugnano e Cormano) viaggiavano sullo 0,6%. Adesso però è cambiato, con l' impennata di inizio settimana Paderno è balzata allo 0,77% della popolazione contagiata e dunque ha conquistato nettamente il primo posto assoluto come comune con il maggior contagio rapportato alla popolazione. Certo, un legittimo dubbio sorge: Garbagnate era prima in classifica poiché aveva un gran numero di positivi alle Case Pertini, dal grafico si vede la curva di Arese che si impenna il giorno in cui hanno fatto i tamponi alla loro casa per anziani. Logica vuole che anche a Paderno il dato dei positivi si sia impennato per Sull' asse delle X (in basso) le date dal 27/3 al 22/4, sull' asse delle Y (a sinistra) la % di cittadini infetti: Paderno arriva quasi allo 0.80% una questione di test in qualche casa per anziani. Ma resta comunque il fatto che anche prima di questi test Paderno era tra le prime in classifica per numero di contagiati rispetto al numero di abitanti. Qui, insomma, il virus ha colpito duramente. Analizzando tale grafico si può vedere, per esempio, che a Senago e a Saronno la situazione è sicuramente migliore rispetto a comuni quali Paderno, Garbagnate, Cormano e Novate, dove l' incidenza del virus sulla popolazione è maggiore.

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[§25425566§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 53 Il Notiziario Comune di Arese

CORONAV IRUS - Resi noti i dati Istat dal 29/3 al 4/4: il doppio di morti rispetto all' anno scorso

A Garbagnate raddoppiati i decessi in 7 giorni

Se non ci fossimo chiusi in casa, sarebbe stata una strage

di Piero Uboldi GARBAGNATE - La settimana dal 29 marzo al 4 aprile è stata per la nostra zona quella che ha fatto registrare il maggior numero di decessi da coronavirus. Non è stata la settimana peggiore per tutta la Lombardia, poiché nella regione il maggior numero di morti si è avuto tra il 22 e il 28 marzo (2849 decessi, contro i 2712 della settimana dopo), tuttavia per la nostra area è stata peggiore la settimana dal 29 al 4, la più terribile in assoluto. L' Istat ha reso noti nei giorni scorsi i dati ufficiali dei decessi (per qualunque causa) avvenuti proprio in quella settimana. Purtroppo non ha reso noti i dati di tutti i comuni, ma solo di quelli che hanno già "digitalizzato" l' anagrafe. Non c' è, per esempio, Baranzate e non c' è neppure Paderno Dugnano, ma ci sono i dati di tutti gli altri comuni della nostra zona. E' così che si può capire finalmente quanto abbia davvero colpito il virus nei nostri comuni, confrontando i dati dei decessi della settimana dal 29 marzo al 4 aprile con i dati dell' anno scorso. LA STRAGE Prima di leggere i numeri, occorre fare una premessa: se non ci fossimo chiusi in casa, nei nostri comuni ci sarebbe stata una strage. Sì, una strage: a Bollate 397 morti (invece sono "solo" 52), a Garbagnate 234 morti anzichè 38 morti, a Saronno 398 anziché 54, a Novate 173, a Limbiate 286... Il perché lo capirete alla fine di questo articolo. Adesso cominciamo a vedere la situazione al 4 aprile comune per comune. GARBAGNATE A Garbagnate nella settimana dal 29 marzo al 4 aprile si è registrato un aumento di 7 morti rispetto all' anno prima, esattamente il doppio: 14 morti contro 7. Dei 14 morti 8 sono uomini e 6 donne, ma se confrontiamo il dato dall' 1 marzo al 4 aprile scopriamo che a Garbagnate sono morte 22 donne e solo 16 uomini, mentre l' anno scorso erano morti 13 uomini e 10 donne. Dunque all' 1 marzo l' aumento di decessi nel 2020 rispetto al 2019 è stato di ben 15 unità (38 morti nel 2020 e 23 nel 2019), con un aumento di 12 donne decedute e soli 3 uomini in più. Il tasso di aumento totale dei decessi èora del 65% in più rispetto all' anno scorso (settimana scorsa era del 50%), con una crescita del 120% dei decessi di donne e del 23% di uomini. ARESE Anche ad Arese, come a Gar bagnate, ci sono tante donne morte, troppe se si considera che il virus in media uccide molto di più gli uomini. I numeri di Arese parlano chiaro: l' anno scorso ad Arese dall' 1 marzo al 4 aprile morirono solo 7 donne, quest' anno sono 12; invece gli uomini deceduti l' anno scorso erano stati 12, quest' anno 14.

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[§25425566§] venerdì 24 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

L' unica consolazione è che nell' ultima settimana (dal 29/3 al 4/4) l' anno scorso morirono sei persone, quest' anno sette, per cui l' incremento di questa settimana è contenuto. Però il tasso di aumento della mortalità dall' 1 marzo è del 52,4% rispetto all' anno scorso. BOLLATE A Bollate, come già si sospettava, il virus non ha causato quella strage che si temeva, anzi, l' impatto nella settimana più "calda" è stato modesto: quest' anno dal 29 marzo al 4 aprile, secondo i dati Istat, sono morte solo tre persone in più dell' anno scorso, per la precisione sono morte 13 persone in una settimana, mentre l' anno scorso ne morirono 10. Se però consideriamo tutto il periodo dall' 1 marzo, inizio dell' epidemia in zona, al 4 aprile, allora si nota che quest' anno a Bollate sono morte 13 persone in più, ossia 52 contro i 39 morti dello stesso periodo dell' anno scorso. Il tasso di incremento dei decessi è del 33,3%. Però l' impatto del virus si nota se si dividono i dati tra uomini e donne: a Bollate sono morti rispetto all' anno scorso il 46% di uomini in più, mentre è morta una donna in meno. Sapete cosa vuole dire questo dato? Che a Bollate il virus (almeno fino al 4 aprile) non ha colpito nelle due case per anziani. Sì, perchè nelle case per anziani ci sono quasi sempre molte più ospiti donne che uomini: in quei comuni in cui si nota che è aumentato il numero di donne morte più che di uomini, è molto probabile che ci siano stati problemi nelle Rsa (guardate i dati di Garbagnate e Arese, per esempio). CESATE Cesate è stato il comune (insieme a Caronno) in cui si è registrato il primo morto da Covid nella nostra zona, per cui qui il virus è arrivato sicuramente presto. E la settimana dal 29 marzo al 4 aprile lo conferma. Infatti, dai dati Istat in quella settimana quest' anno si sono registrati 10 morti, contro 3 soltanto dell' anno scorso. Sono morti in una settimana sei uomini e quattro donne e la situazione complessiva è decisamente peggiorata rispetto alla settimana prima, infatti l' aumento del tasso di mortalità, che fino al 28 marzo era già preoccupante con un +72,7%, è schizzato a un +107,1% (+112% gli uomini e + 100% le donne). Dall' 1 marzo al 4 aprile l' anno scorso erano morti 8 uomini e 6 donne, quest' anno a Cesate sono morti 17 uomini e 12 donne: il virus ha colpito, senza alcun dubbio. SARONNO Interessante analizzare di numeri di Saronno, anche se va detto che settimana scorsa l' Istat non riportava i dati di questo comune, mentre questa settimana li riporta. E' dunque impossibile dire quanti morti ci siano stati in una settimana, tuttavia è possibile fare il confronto dall' 1 marzo al 4 aprile 2019 con lo stesso periodo 2020. Ebbene, secondo l' Istat il tasso di mortalità è aumentato del 38,5% (54 morti contro 39), ma il dato diventa clamoroso se si divide tra uomini e donne: l' anno scorso dall' 1 marzo al 4 aprile morirono a Saronno 13 uomini e ben 26 donne, quest' anno invece sono morti 29 uomini e 25 donne. In sostanza, il tasso di mortalità femminile è stabile, ma quello maschile è cresciuto del 123%.

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[§25425566§] venerdì 24 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

CARONNO P. A Caronno Pertusella il virus ha colpito presto e in modo pesante in marzo, ma tra fine marzo e inizio aprile l' epidemia si stava già placando. Infatti, nella settimana dal 29 marzo al 4 aprile l' anno scorso erano morte 5 persone, quest' anno solo 3. Questo ha fatto diminuire anche l' aumento tasso di mortalità: settimana scorsa la crescita di morti rispetto all' anno prima era del 62,5%, adesso (al 4 aprile) è del 23,1%. Tuttavia, c' è una grande differenza tra uomini e donne: a Caronno la mortalità degli uomini è cresciuta dall' 1 marzo al 4 aprile del 50%, mentre la mortalità femminile è diminuita quest' anno, con un -20%. SOLARO a Solaro la settimana dal 29/3 al 4/4 è stata decisamente difficile, poiché quest' anno, secondo i dati Istat, ha fatto registrare sette decessi, mentre l' anno scorso se ne era verificato uno solo. Sette morti, di cui cinque uomini e due donne, che portano il totale dei morti dall' 1 marzo a 19, contro i 12 dell' anno scorso. Ma c' è un dato clamoroso: dei 19 morti di quest' anno, secondo i dati Istat ben 15 sono uomini. Il tasso di mortalità è aumentato del 58% rispetto all' anno scorso (settimana scorsa l' aumento era solo del 9%), ma la differenza tra uomini e donne è sorprendente: rispetto al 2019, a Solaro dall' 1 marzo al 4 aprile è morto il 33% di donne in meno, ma sono morti il 150% di uomini in più: da 6 del 2019 a 15. IL CASO DI ALZANO LOMBARDO Qualcuno di voi, leggendo questi numeri, potrebbe pensare che - in fondo - il virus non è poi così terribile. E si sbaglia! Sì, perché noi, grazie al cielo, ci siamo chiusi in casa dall' 8 marzo in poi, limitando enormemente i danni. Guardate invece che cosa è successo ad Alzano Lombardo, dove il disastro è scoppiato prima che da noi, prima che ci si chiudesse in casa: il virus ha potuto diffondersi enormemente e ha fatto disastri. I dati Istat non ammettono repliche: ad Alzano Lombardo nel 2019 morirono dall' 1 marzo al 4 aprile 4 uomini e 6 donne, totale 10 morti. Nel 2020 sono morti 63 uomini e 49 donne, totale 112 morti! Il tasso di aumento della mortalità è stato del mille per cento, e tra gli uomini è stato addirittura del 1.475%. Una strage. Se non ci fossimo chiusi in casa, sarebbe andata così anche qui. Tanto per capirci, a Garbagnate non avremmo avuto 38 morti, ne avremmo avuti 234, a Bollate non avremmo avuto 52 morti, ne avremmo avuti 397, sarebbe morto l' 1% della popolazione, a Saronno 398, a Novate 173, a Limbiate 286...

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[§25425574§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Gallazzi - Vismara: intervista al sindaco

di Ombretta T. Rinieri ARESE - "Non ci sentiamo supportati dalle strutture competenti che lasciano in capo alla casa di riposo ogni responsabilità". Questa la frase lapidaria con cui settimana scorsa il sindaco Michela Palestra ha comunicato alla cittadinanza il contagio da corona virus di molti anziani in Gallazzi Vismara. L' allerta è scattata l' 8 aprile con il primo decesso di un anziano che, ricoverato da un paio d' anni nel reparto sollievo della rsa, ha avuto bisogno di cure urgenti in ospedale. Trasportato in nosocomio, è risultato positivo al virus. A quel punto la rsa ha chiesto all' Ats metropolitana i tamponi per testare anziani e personale. "Dopo quel primo caso ci si è attivati immediatamente - racconta il sindaco Palestra - ma sui 220 tamponi necessari, l' Ats ne ha forniti solo una decina. Per fortuna grazie alla pro attività della struttura ci è venuto in soccorso l' ospedale Sacco con una prima fornitura di 38 tamponi (con cui sono state trovate 34 persone positive, ndr) e una seconda fornitura di un' altra quindicina. I restanti 150 tamponi, Gallazzi Vismara li ha dovuti acquistare sul libero mercato. Ora sono in corso le somministrazioni ad anziani e personale, tenendo presente che a quest' ultimo devono essere eseguiti due tamponi a distanza di 24-48 ore l' uno dall' altro. Peraltro la delibera del 30 marzo di Regione Lombardia stabiliva che i tamponi andavano fatti solo a chi aveva febbre e altri sintomi riconducibili al virus, dicendo che fra le misure di prevenzione rientrava la riorganizzazione delle strutture, ossia l' isolamento". In tal senso la Gallazzi Vismara ha adottato dei provvedimenti a singhiozzo. Il 22 febbraio ha interdetto l' ingresso in casa di riposo ai parenti degli anziani, ma ha tenuto aperto fino al 23 marzo il centro diurno con l' andirivieni di esterni alla struttura. Possibile causa di contagio al pari dell' andirivieni di medici, infermieri, asa, personale ausiliario e amministrativo. "Nella prima fase della pandemia - spiega il sindaco - un' altra delibera regionale distingueva tra servizi essenziali che dovevano rimanere aperti e servizi non essenziali che andavano chiusi. Il centro diurno rientrava nella prima categoria". "Vi sono due elementi che sicuramente determinano il rischio di diffusione - conviene Michela Palestra - uno è appunto il personale che ha contatti con l' esterno ove può avvenire il contatto con gli asintomatici, rimanere contagiati e contagiare a propria volta. L' altro è che gli anziani della Gallazzi Vismara spesso devono fare visite, esami, radiografie, trattamenti che non possono essere fatti all' interno e devono andare all' esterno. Questo è un altro elemento da conoscere".

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[§25425574§] venerdì 24 aprile 2020

Il Notiziario Comune di Arese

Ma in Gallazzi Vismara sono arrivati negli ultimi mesi due pazienti da un ospedale. Possono essere stati loro a diffondere il contagio in rsa? "Nessuno può avere delle certezze in un senso o nell' altro. Sul punto sto ancora verificando con la direzione, ma dalle prime notizie che ho non si tratterebbe di pazienti post Covid a bassa intensità così come sono stati definiti dalla Regione, ma di pazienti lungodegenti dell' ospedale di Passirana che è specializzato in riabilitazione. A un certo punto con la riorganizzazione, Passirana avrebbe chiesto alla Gallazzi Vismara di accogliere queste persone senza sintomatologie all' interno delle rsa perché non potevano essere rimandate a casa. Di certo, per precauzione, sono state comunque tenute in isolamento 15 giorni. Che poi questo mi porti a dire con certezza che è escluso matematicamente che queste persone fossero portatrici senza sintomi, se non hanno fatto il tampone, io non mi sento di dirlo". In questo periodo in Gallazzi Vismara, è accertato manca il personale. Sono diversi gli operatori in malattia e la politica della rsa è stata quella fin dall' inizio dell' emergenza corona virus di fare un lavoro di contenimento. "Ha preferito non chiamare nuovi operatori non conoscendo il pregresso nei quindici giorni precedenti - spiega Palestra - compensando le assenze richiedendo al personale interno qualificato e conosciuto di fermarsi in straordinario". Il sindaco è molto vicina ai parenti degli anziani. Si sta spendendo molto con mail e telefonate cercando di rispondere alle domande sullo stato di salute e benessere degli anziani e di consolare chi il proprio anziano lo ha perso. Questo le viene riconosciuto da molti familiari. Del resto non vi è un organismo interno che li rappresenti. Un tempo vi era un comitato ad hoc che si interfacciava a nome di tutti con la dirigenza. Poi è stato sciolto per istituire il Glim, un organismo nel quale sarebbero rappresentate tutte le componenti che operano i struttura. Quindi anche il personale. Ma il Glim non è mai in realtà partito. Oggi i singoli parenti sono soli davanti all' istituzione. Chiedono onestà e trasparenza sui numeri dei contagi, delle cure e dei decessi. Attualmente in Gallazzi Vismara sono coperti 103 dei 110 posti letto accreditati. All' appello di mercoledì scorso mancavano 7 posti: 5 nella rsa e 2 nel sollievo.

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[§25425584§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 59 Il Notiziario Comune di Arese

Piva (m5s) chiede lumi sul personale in Gallazzi Vismara

ARESE - (o.t.r.) - Michaela Piva, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, ha presentato il 20 aprile scorso alla giunta Palestra un' interrogazione sulla carenza di personale in Gallazzi Vismara per conoscere se sono garantiti nella rsa accreditata da Regione Lombardia gli standard qualitativi e quantitativi per i pazienti senza o con infezione Covid 19. Di seguito i quesiti posti: 1) numero attuale del personale a servizio del reparto Covid per turno e la qualifica (dipendente, asa, oss); 2) numero attuale del personale in servizio negli altri reparti, dettagliando il tipo di reparto e il numero di persone assegnate per turno e la qualifica (dipendente, asa, oss); 3) quali protocolli sono stati applicati e da che data per il personale in entrata e in opera; 4) Il numero attuale del personale in malattia e il motivo della malattia; 5) se ci sono dipendenti della rsa o addetti della cooperativa positivi al Covid 19; 6) se subentrato, provenienza del personale in avvicendamento al personale in malattia, se esterno o appartenente alla cooperativa appaltatrice; 7) l' organigramma della cooperativa appaltatrice a servizio della rsa Gallazzi Vismara; 8) se corrisponde a verità il fatto che i pazienti non Covid, per carenza di personale, risultano allettati da otto giorni; 9) la data di chiusura del centro diurno; 10) il numero di tamponi effettuati sul personale della rsa e sui pazienti ,quanti per persona, e quanti in programma.

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[§25425569§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 60 Il Notiziario Comune di Arese

Allagamenti, Comune citato da un cittadino per danni alla propria autovettura

ARESE - Il tentativo di trovare un accordo bonario per il sinistro in cui era incappato non è andato a buon fine. Da qui la citazione al Comune, che dovrà comparire davanti al giudice di pace di Rho il prossimo 5 maggio, per far valere le proprie ragioni. Il tutto per via dell' allagamento del sottopassaggio di via Enzo Ferrari, avvenuto il 3 luglio 2019, in cui l' autovettura del ricorrente è rimasta danneggiata. La richiesta risarcitoria è stata passata dal Comune alla compagnia assicurativa, che sulla scorta dell' istruttoria eseguita, ha però respinto l' addebito di responsabilità nei confronti dell' ente. L' interessato non si è arreso e ha proposto la negoziazione assistita senza successo. La compagnia ha riaffermato l' assenza di responsabilità del Comune. Ma l' automobilista per tutta risposta si è rivolto al giudice di pace affinché accerti e dichiari la responsabilità dell' ente nella verificazione del sinistro. Non solo. Ha pure chiesto di condannare il Comune, in persona del sindaco pro tempore, al risarcimento di ogni danno subìto per un valore di 3.669,24 euro o nella diversa maggiore o minore somma ritenuta di giustizia, oltre agli interessi legali e alla rivalutazione monetaria. Il Comune per tutelare i propri interessi e resistere alle pretese della controparte ha aderito alla nomina del legale designato dalla compagnia.

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[§25425568§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 60 Il Notiziario Comune di Arese

Agorà, laboratori e letture animate: appuntamento sabato alle 16

ARESE - Letture animate e laboratorio all' Agorà. L' appuntamento è in cartellone per domani, sabato 25, alle 16, sulla pagina Facebook Biblioteca comunale Arese. L' iniziativa è a cura dell' aresina Isabella, insegnante eclettica e racconta storie, che ha deciso di regalare un po' di spensieratezza. Per il laboratorio, i bambini possono recuperare facilmente il materiale occorrente in casa: un sacchetto, colla, forbici, materiale di riciclo, matite colorate, pennarelli, pastelli a cera, scotch...

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[§25425572§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 60 Il Notiziario Comune di Arese

Cimiteri, manutenzione del verde e pulizie

ARESE - L' emergenza Covid 19 ha determinato un radicale cambiamento anche per le cerimonie funebri (funerali vietati in chiesa, chiuse case funerarie e sale di commiato, ammessa la benedizione della salma al cimitero in forma privata o cremazione). Ma non per questo debba venire meno il decoro dei cimiteri cittadini. Infatti il Comune sta svolgendo la manutenzione del verde e le pulizie necessarie con regolarità e con l' assoluto rispetto che merita il luogo dove riposano le persone a noi più care. La memoria dei propri cari è custodita nel cuore di ognuno e la speranza è che presto si possa far loro visita.

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[§25425575§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 60 Il Notiziario Comune di Arese

Il Pd accusa: "La Rsa nel momento cruciale è stata dimenticata da Regione e Ats"

ARESE - Il Partito democratico è intervenuto per esprimere la propria posizione sulla Rsa Gallazzi-Vismara in cui un terzo degli ospiti è risultato positivo al Covid-19. Il Pd riconosce che la direzione della struttura, supportata dall' amministrazione comunale, si è attivata tempestivamente ad adottare tutte le misure disponibili per mettere gli ospiti e il personale in sicurezza. Ma osserva che "queste azioni sono state disposte ed effettuate in un clima di sostanziale disinteresse da parte delle autorità sanitarie regionali". Insomma, a suo giudizio, "come accaduto nella maggior parte delle Rsa in Lombardia, anche la nostra struttura è stata sostanzialmente dimenticata dalla Regione e dall' Ats. Ma ad Arese non passa e non passerà mai l' idea che le vite di alcune persone siano sacrificabili a causa della loro condizione di maggiore fragilità. La dimensione di questo dramma è un macigno che pesa in maniera insostenibile e, di fatto, rallenta l' uscita del Paese dalla fase 1". Bisogna, a suo parere, cambiare velocemente strategia e direzione. Come? Fornire a tutto il personale sanitario le misure di protezione per lavorare in sicurezza; assicurare la fornitura di mascherine e guanti all' intera cittadinanza; spostare la gestione dell' emergenza dagli ospedali e dalle Rsa in soluzioni alternative all' ospedalizzazione. L' intervento nel solo ambito ospedaliero è oramai insufficiente e va integrato con il monitoraggio e la prevenzione sul territorio. Ma bisogna agire veloci, non c' è più tempo da perdere. D.V.

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[§25425578§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 60 Il Notiziario Comune di Arese

Morti totali e contagiati Covid ad Arese: ecco numeri, tabelle e grafici per capire

ARESE - Come è, al di là delle dichiarazioni e delle sensazioni, la situazione del contagio da corona virus ad Arese rispetto ai comuni vicini? Per avere una risposta possono venirci in aiuto i dati diffusi dall' Istat e dalla Regione: i primi riguardano i decessi totali nei nostri comuni (non solo da Covid), i secondi riguardano i positivi. A pagina 53 trovate un interessante confronto tra i decessi (totali, non solo Covid) che l' Istat ha registrato nel 2019 e nel 2020 nei nostri comuni, aggiornati al periodo dall' 1 marzo al 4 aprile. Per quanto riguarda Arese, vi riportiamo qui sopra la tabella riassuntiva, ma andate a pagina 53 per leggere i dettagli. Invece, a pagina 33 trovate un grafico che confronta le curve dei positivi di tutti i nostri principali comuni. Il grafico mostra l' incidenza del contagio rapportata al numero di abitanti nel periodo dal 27 marzo al 22 aprile. Proprio la curva di Arese mostra un' impennata di positivi attorno al 13 aprile: come mai? Cos' è successo? E' quando sono stati effettuati i primi tamponi alla casa per anziani, che hanno fatto schizzare all' insù il numero di contagiati in città. P.U.

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[§25425581§] venerdì 24 aprile 2020 Pagina 60 Il Notiziario Comune di Arese

Palestra avverte: "I contagi sono pressoché costanti"

di Domenico Vadalà ARESE - Il virus non si ferma. I contagi continuano a crescere tanto che dall' inizio dell' epidemia sono arrivati a ben 119 fra cui 16 decessi e 21 guarigioni. Il numero delle persone sottoposte a quarantena è di oltre 100, di cui 25 sono ancora in vigore. Tuttavia sono da registrare 2 nuovi decessi, di cui uno tra le persone risultate positive nella casa di riposo. Intanto l' impegno della casa di riposo per la cura e la tutela degli ospiti e del personale non si ferma. Infatti verranno effettuati altri tamponi. Il sostegno del Comune alla struttura è costante e nelle ultime ore le ha pure fornito 1.000 mascherine FFP2. "A nome della città di Arese -afferma la sindaca Michela Palestra- siamo vicini alle famiglie che hanno perso i loro cari, sconfitti da un virus che in modo subdolo è entrato nella nostra vita, cambiandola radicalmente. A dare un po' di respiro in questa situazione, si registrano anche delle guarigioni. Tanti di noi si stanno chiedendo perché non si è ancora arrestata la catena dei contagi. Gli infettivologi in queste settimane hanno affermato che le misure di contenimento e di distanziamento sono state utili a ridurre i contagi. Tuttavia la forza del virus non è cambiata e, oltre agli asintomatici, ci sono anche tante persone che si spostano per lavoro e che, se anche sospettano di essere contagiate, senza sintomi gravi non vengono sottoposte a tampone. Questo è uno dei motivi, per esempio, che fa oscillare l' andamento dei numeri". La situazione non è confortante. "L' andamento dei contagi - chiosa Palestra- è pressoché costante. La fase acuta sembra essere alle spalle, ma, visto il carattere particolarmente diffusivo dell' epidemia, gli effetti si prolungheranno ancora per un po'. L' invito è non uscire dalla propria abitazione fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, continuando a seguire le prescrizioni a tutela della nostra salute. Continuiamo dunque a comportarci in modo responsabile e a rispettare tutte le prescrizioni: tuteliamo la nostra salute e quella dei nostri cari".

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Comune di Arese

25/04/2020 Il Manifesto Pagina 22 3 Fanfare urbane resistenti

[§25441112§] sabato 25 aprile 2020 Pagina 22 Il Manifesto Comune di Arese

Fanfare urbane resistenti

PAGINE » UN LIBRO RIPERCORRE LE STORIE DI LOTTA DEGLI OTTONI A SCOPPIO, BANDA POPOLARE MILANESE

«In una società socialista tutti gli uomini devono diventare uomini di cultura, senza perdere la qualità di uomini». Che frase, che inizio! Sentiamo il Novecento in queste parole di Gianni Bosio, così lontane nello spazio -tempo che a leggerle pare di sfogliare un libro di favole e invece sono le prime righe in esergo al libro che racconta la storia di una banda particolare, quella degli Ottoni a Scoppio, raccolta da Guido Tassinari in Ma in fondo, delle note, chissenefrega (Meltemi, pp. 230, euro 18.00). L' originalità del tema - ci voleva un libro che raccontasse il fenomeno delle fanfare urbane nate dal basso- si riverbera nello stile: i brevi capitoli si succedono con una narrazione allegramente confusa, anarchica, in linea con le convinzioni della banda. COMPAGNI DI STRADA La storia segue il flusso della vita bandistica: concerti in commemorazione degli anarchici, manifestazioni per la pace, incursioni nei centri sociali in via di sgombero e ancora matrimoni o veglie funebri per compagni di strada. Ci sono le fabbriche in sciopero con la banda che si presenta ai pic chetti nel freddo dell' alba, le tavolate conviviali alla festa della lega di Cultura di Piadena e qui tornano le parole già citate di Gianni Bosio, intellettuale militante, tra i fondatori dell' Istituto Ernesto De Martino, che per tutta la vita non ha mai smesso di credere nelle virtù resistenziali della cultura popolare. Nel racconto picaresco della vita della banda un passaggio illumina il rapporto con questo passato. «Alan Lomax iniziò a registrare le voci degli schiavi liberati, altrimenti non sapremmo il suono dell' oppressione. De Martino archiviò le voci dei braccianti, i loro canti. Lomax registrò i suoni della taranta salentina, ora di moda, allora considerata barbarie, poi passò al blues delle origini registrando canti dentro il sistema concentrazionario americano. Lomax non c' è più, De Martino non c' è più, Della Mea non c' è più, ci mancano: saremo noi capaci di farlo? Entrare nelle galere, nei campi dei braccianti, trovare voci, suoni?». Gli Ottoni a Scoppio si fanno carico del lascito novecentesco, quando militanti, giornalisti e politici svolgevano l' attività d' inchiesta per capire quali fermenti e rivendicazioni si trovavano nella pancia della comunità, i sociologi ne studiavano le dinamiche, gli etnomusicologi davano voce alla cultura popolare andando a scovare i suoni e le parole con le «registrazioni sul campo». GLOBALIZZAZIONE Non è semplice traghettare questi contenuti nel nuovo millennio, iniziato all' insegna dell' individualismo e della globalizzazione. Un capitolo del volume è dedicato a Genova 2001. Gli Ottoni partecipano e si trovano con i loro strumenti a vivere uno dei momenti più bui del nostro ordinamento democratico. La musica scompare dall' orizzonte del racconto, lasciando il posto alla cronaca confusa di quelle giornate, raccontate con l' occhio sgomento di chi sa di trovarsi di fronte a qualcosa di

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[§25441112§] sabato 25 aprile 2020

Il Manifesto Comune di Arese

inedito, a un punto di non ritorno per il paese. Quello che emerge alla fine è il desiderio della banda di suonare il flusso della vita accompagnando operai dell' Alfa di Arese in lotta, anarchici, occupanti, no global, antifascisti, lavoratori precari, immigrati clandestini, tutto quel mondo frammentato che costituisce da qualche decennio il popolo dei ribelli senza protezione. La banda suona e accompagna con approccio esistenzialista, con spirito critico ma indole guerrigliera e, come insegna il Comandante, senza perdere la tenerezza. La musica è collante di ogni azione - in fin dei conti la banda di mestiere suona - ma la perfezione stilistica o la performance tirata a lucido non sono al centro del pensiero, sempre rivolto alla pratica sul campo, al di là del concetto «borghese» di esecuzione e fruizione. Tutto questo lavoro viene portato avanti senza troppe sovrastrutture, come sintetizza bene il titolo del libro. Gli Ottoni a Scoppio, «militanti strumentizzati» del popolo, entrano nella memoria collettiva e fanno se non la storia con la maiuscola, le storie. Così quando Dario Fo ritira a Oslo il premio Nobel mostra un suo disegno che ritrae la banda, presente a festeggiarlo nel momento in cui fu resa pubblica la notizia. «Il giorno in cui mi è stato designato il Nobel mi trovavo davanti al teatro di Porta Romana a Milano (...) All' improvviso, dal nulla, è apparsa una banda musicale di soli fiati con tamburi (...) accorrevano da punti diversi della città (...) suonavano insieme per la prima volta "Porta Romana bella, Porta Romana" a ritmo di samba. Non ho mai sentito stonare a quel modo ma era la più bella musica che Franca e io avessimo mai ascoltato». SPARTITI IN LIBERTÀ Il libro rispecchia la confusione democratica della banda: le voci dei protagonisti si mescolano come in un ensemble di fiati e Tassinari, l' autore, si preoccupa solamente di arrangiare la partitura facendo uscire dal collettivo le varie individualità, seguendo lo stile di ciascuno, lasciando libertà di divagare dallo spartito, di ripetersi, di perdersi. «Scoprii lo spessore politico del caos. Abbracciai la causa dei militanti del rintronamento (...) Feci mia l' ideologia rivoluzionaria dell' assolo alcolico. Camminai incordonato nelle fila della ribellione acustica». I punti di vista si moltiplicano, le variazioni sul tema abbondano e la soggettività emerge libera, irriverente, dadaista: «Ero un djambecille, un bongoloide, un darbucazzone, un rullantolato, la mia batteria mai scarica». Romanzo fatto dei concerti e delle storie di una banda che vive sulla strada e partecipa a tutto quanto sappia di collettivo, di spontaneo, in un lungo elenco di azioni portate a termine accumulando, come dicono chiudendo il libro, con un finale dolceamaro: «bollini rossi per il paradiso comunista». Il mondo delle bande vive anche di gemellaggi, cementati durante manifestazioni o cortei. Gli Ottoni a Scoppio in tanti anni di attività hanno intrecciato relazioni con tante «bande sorelle» e una appendice le elenca; ne emerge un quadro interessante di un movimento diffuso sul territorio nazionale: Banda Roncati di Bologna, Titubanda di Roma, Fiati Sprecati di Firenze. L' internazionalismo praticato portando la musica nei contesti caldi (Cuba, Palestina, ex -Jugoslavia), apre anche la strada a incontri con gruppi europei e anche qui i nomi vanno dalla Express Brass Band di Monaco alla Fanfare Invisible di

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[§25441112§] sabato 25 aprile 2020

Il Manifesto Comune di Arese

Parigi. La banda diventa un luogo di socialità dove nascono amori e litigi, spunta l' inevitabile squadra di calcio, la gestione collettiva ha le sue interminabili assemblee e anche una semplice grigliata diventa terreno per lo scontro tra carnivori e vegetariani. Gli Ottoni a Scoppio attraversano i drammi della sinistra degli ultimi decenni vivendo sulla propria pelle la deindustrializzazione di Milano, l' immigrazione e il razzismo, il lavoro flessibile, la nuova ecologia, le speculazioni urbane del capitalismo predatore. La banda diventa uno specchio della frantumazione della sinistra, dove la divisione su temi, azioni, comportamenti è totale in ogni frangente. Eppure nonostante le radici comuni sembrino labili, quasi sempre sul punto di esplodere, l' organico esiste da trentacinque anni. Possiamo solo pensare che la musica operi quel miracolo che la politica non riesce più a compiere nel tenere insieme le diversità, «rendendo divertente la noia politica», come spiega saggiamente un anonimo bandista.

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Comune di Arese

26/04/2020 ilgiorno.com MONICA GUERCI 3 Gallazzi Vismara "La situazione resta preoccupante"

26/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 30 4 Gallazzi Vismara «La situazione resta preoccupante»

26/04/2020 La Prealpina Pagina 32 5 La sicurezza diventa Smart

[§25454227§] domenica 26 aprile 2020

ilgiorno.com

Comune di Arese

Gallazzi Vismara "La situazione resta preoccupante"

La sindaca Palestra fa il punto sul ricovero dove dal primo aprile in dieci non ce l' hanno fatta

MONICA GUERCI

Alla Rsa Gallazzi Vismara di Arese che accoglie 110 ospiti, dal primo aprile si contano dieci morti. Otto sono risultati positivi al tampone. "La situazione è preoccupante. Da parte nostra, con grande impegno e determinazione, continua l' azione al fianco della casa di riposo per realizzare tamponi all' interno della struttura sia agli ospiti sia ai lavoratori" dice la sindaca Michela Palestra. Al personale ridotto si è cercato di sopperire con ogni mezzo, per far fronte all' emergenza chi non si è ammalato ha aumentato le ore di straordinario nell' attesa che i colleghi in malattia possano rientrare. A oggi sono stati fatti 111 tamponi, sottoposti al test tutti gli ospiti, tamponi anche sul personale che via via rientra dalla malattia. "Sono disponibili altri 109 tamponi e questo permetterà di completare i test su ospiti e personale. Confidiamo che i tempi siano rapidi ma è necessario attendere i tempi del laboratorio che deve processare i tamponi", conclude la prima cittadina. I tamponi positivi al 22 aprile erano 44, altri esiti si attendono domani. Anche qui come in molte altre case di riposo alla carenza di tamponi ha pensato la struttura. Anche qui, come in altre Rsa del territorio, sono stati ospitati pazienti in arrivo dagli ospedali, in particolare alla Gallazzi Vismara sono arrivati due pazienti lungodegenti dall' ospedale di Passirana di Rho Monica Guerci.

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[§25454228§] domenica 26 aprile 2020 Pagina 30 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Gallazzi Vismara «La situazione resta preoccupante»

La sindaca Palestra fa il punto sul ricovero dove dal primo aprile in dieci non ce l' hanno fatta

ARESE Alla Rsa Gallazzi Vismara di Arese che accoglie 110 ospiti, dal primo aprile si contano dieci morti. Otto sono risultati positivi al tampone. «La situazione è preoccupante. Da parte nostra, con grande impegno e determinazione, continua l' azione al fianco della casa di riposo per realizzare tamponi all' interno della struttura sia agli ospiti sia ai lavoratori» dice la sindaca Michela Palestra. Al personale ridotto si è cercato di sopperire con ogni mezzo, per far fronte all' emergenza chi non si è ammalato ha aumentato le ore di straordinario nell' attesa che i colleghi in malattia possano rientrare. A oggi sono stati fatti 111 tamponi, sottoposti al test tutti gli ospiti, tamponi anche sul personale che via via rientra dalla malattia. «Sono disponibili altri 109 tamponi e questo permetterà di completare i test su ospiti e personale. Confidiamo che i tempi siano rapidi ma è necessario attendere i tempi del laboratorio che deve processare i tamponi«, conclude la prima cittadina. I tamponi positivi al 22 aprile erano 44, altri esiti si attendono domani. Anche qui come in molte altre case di riposo alla carenza di tamponi ha pensato la struttura. Anche qui, come in altre Rsa del territorio, sono stati ospitati pazienti in arrivo dagli ospedali, in particolare alla Gallazzi Vismara sono arrivati due pazienti lungodegenti dall' ospedale di Passirana di Rho Monica Guerci.

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[§25454230§] domenica 26 aprile 2020 Pagina 32 La Prealpina Comune di Arese

La sicurezza diventa Smart

Alleanza - Contributi ai comuni che organizzano servizi insieme

RESCALDINA - Ci sono anche Rescaldina e Cerro Maggiore nell' accordo per partecipare allo "Smart 2000" (Servizi di monitoraggio aree a rischio del territorio), attraverso il quale Regione Lombardia ha messo a disposizione fondi da destinare alle polizie locali. In virtù della convenzione siglata a suo tempo per i pattugliamenti congiunti, le due amministrazioni hanno presentato un progetto di collaborazione per interventi integrati di sicurezza urbana (anche per affrontare il Covid-19). I contributi La Regione ha previsto lo stanziamento di somme da erogare agli enti sottoscrittori, che per Cerro Maggiore e Rescaldina si traduce in 2.600 euro con cui potranno essere pagati sino a fine maggio gli straordinari degli agenti di polizia locale. I vigili, in pratica, attueranno controlli ulteriori rispetto a quelli ordinari, anche in relazione all' emergenza di questo periodo. Ecco, concretamente, quanto contemplato nell' intesa: incremento delle ore di servizio con particolare riguardo al presidio del territorio nelle giornate festive e prefestive; incremento del servizio serale e notturno; raccordo e informazioni costanti alla Prefettura sulla pianificazione delle attività di polizia locale. Nello specifico, dovranno essere previsti e favoriti controlli di sicurezza stradale (con impiego di etilometri per contrastare la guida in stato di ebbrezza), controlli annonari degli esercizi pubblici e verifiche ambientali. Tutto nasce dall' intesa fra la Regione Lombardia e il Comune di Legnano, in qualità di ente capofila dell' aggregazione dell' Asse del Sempione, i cui comuni riceveranno le somme a seguito di positiva verifica della rendicontazione delle spese sostenute per i controlli. I controlli Le operazioni rientrano in una strategia sovracomunale di presidio del territorio e consentono di sviluppare un' azione particolarmente efficace di prevenzione e contrasto, di polizia stradale e di sicurezza urbana. Qualche esempio? I pattugliamenti effettuati di sera (a Legnano, comune capofila, Arese, Rescaldina, Canegrate, San Giorgio su Legnano, Parabiago, e San Vittore Olona) sono centinaia; migliaia i veicoli controllati con sistemi tradizionali e processati con targa-system (che individuano i mezzi senza revisione o assicurazione), così come i verbali redatti per violazioni al codice della strada (le più frequenti sono le soste pericolose, il mancato uso delle cinture di sicurezza, l' uso del cellulare alla guida e l' alta velocità). Fra gli obiettivi del progetto regionale, infatti, ci sono gli interventi finalizzati a contrastare il fenomeno delle stragi del sabato sera, con adeguati servizi preventivi nei punti di maggiore aggregazione. Si aggiungono i rilievi di incidenti stradali, accertando le responsabilità, e gli interventi su richiesta dei cittadini. Il concetto di fondo di queste operazioni Smart è che l' unione fa la forza. Quindi visto ceh i risultati arivano, i comuni vanno avanti su questa strada.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 - powered by Volo.com Pagina 5 Comune di Arese lunedì, 27 aprile 2020 Comune di Arese lunedì, 27 aprile 2020 Comune di Arese martedì, 28 aprile 2020 Comune di Arese martedì, 28 aprile 2020

Comune di Arese

28/04/2020 L'Unione Sarda Pagina 2 3 Addetti ai negozi, stagisti e manager per Bialetti

28/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 15 E.N. 4 Alleanza Finiper-Confimprese per aiutare la ripartenza del retail

28/04/2020 TuttoSport Pagina 31 6 Biscione 110 anni tra storia e futuro di una leggenda

28/04/2020 Corriere dello Sport Stadio Pagina 32 7 Biscione 110 anni tra storia e futuro di una leggenda

28/04/2020 Corriere dello Sport Pagina 32 8 Biscione 110 anni tra storia e futuro di una leggenda

28/04/2020 Today 9 Da SC Johnson 255mila euro per sostenere la lotta al Covid-19 in Italia

28/04/2020 Oggi Treviso 10 Da SC Johnson 255mila euro per sostenere la lotta al Covid-19 in Italia..

28/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 34 11 Il museo dell' Alfa Romeo di Arese racconta i grandi modelli classici

28/04/2020 ilgiorno.com 12 Il museo dell' Alfa Romeo di Arese racconta i grandi modelli classici

[§25480726§] martedì 28 aprile 2020 Pagina 2 L'Unione Sarda Comune di Arese

Addetti ai negozi, stagisti e manager per Bialetti

Bialetti, azienda che opera nella produzione e commercializzazione di prodotti per la casa e la cucina, assume nuovi addetti per le sue sedi in Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige, Umbria, Emilia Romagna, Veneto, Toscana e Sicilia. Le figure richieste La figura maggiormente richiesta è nel comparto negozi quella dell' addetto alla vendita, da assegnare alle seguenti sedi: Arese e Scalo Milano; Bolzano; Forlì; Rimini; Savignano sul Rubicone (Forlì); Firenze; Venezia; Catania. Segue nel medesimo settore aziendale lo store manager (con orario di quaranta ore settimanali) per Busnago (Bergamo) e Foiano Della Chiana (Ar). Ma opportunità occupazionali sono disponibili anche nel comparto corporate, infatti per il quartier generale di Boccaglio, in provincia di Brescia, si ricercano: senior product manager, junior product manager e legal specialist. Altra ricerca è per sales account per il marchio Aeternum da assegnare a vari sedi in Piemonte e Liguria. In vista delle future opportunità di inserimento, Bialetti valuta anche i curriculum vitae inviati da giovani, neolaureati e profili esperti interessati. I tirocini Piuttosto interessanti sono le opportunità di stage, sempre nella sede centrale di Coccaglio, in comunicazione digitale, demand planning, comunicazione digitale, tecnico di laboratorio e acquisti (con conoscenza della lingua rumena). Oggi il gruppo industriale Bialetti Industrie è attivissimo anche nei mercati internazionali. Con il marchio Bialetti è protagonista nel mercato di prodotti per la preparazione del caffè come caffettiere tradizionali, elettriche. A lei fanno capo anche i marchi: Rondine, Aeternum e Cem, che sono rivolti al segmento degli strumenti da cottura e accessori da cucina. Per ulteriori informazioni sulle opportunità lavorative e per trasmettere la propria candidatura a Bialetti consultare la sezione "Lavora con noi" del sito aziendale www.bialettigroup.it. (g. dep. )

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[§25480727§] martedì 28 aprile 2020 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Comune di Arese

CENTRI COMMERCIALI

Alleanza Finiper-Confimprese per aiutare la ripartenza del retail

Tagliati due mesi di canone e previsti risparmi sulle spese generali

E.N.

Per la prima volta una società proprietaria di centri commerciali concede un pacchetto di agevolazioni, di interventi concreti favore dei propri inquilini. Ieri è stata siglata la partnership tra Gruppo Finiper e Confimprese per supportare la ripartenza dei commercianti. Il pacchetto di interventi prevede per i soci Confimprese il taglio di due mensilità dei canoni di locazione del 2020. Ancora più importante la seconda misura varata: si tratta del contenimento delle spese di gestione che gli inquilini pagano. Da parte sua il Gruppo fondato da Marco Brunelli «si impegna ad approntare un significativo contenimento delle voci di spesa afferenti la gestione dei centri commerciali». Un taglio che secondo quanto risulta al Sole 24 Ore dovrebbe essere compreso tra il 20 e il 30%. Un risparmio che si otterrebbe intervenendo su alcuni voci delle spese generali, in un centro commerciale queste spese vengono ripartite come in un condominio, tra cui quelle della sicurezza, la climatizzazione e l' illuminazione. Inoltre Confimprese e Finiper concordano che, alla ripresa della normale attività, il contesto di contrazione economica risulterà particolarmente gravoso e perciò si impegnano ad applicare ulteriori forme di sostegno economico laddove le condizioni del mercato alla fine del secondo semestre 2020 risultassero particolarmente penalizzanti. «L' accordo - commenta Mario Resca, presidente di Confimprese - ha l' obiettivo di creare un precedente nel contesto italiano. Un modello di riferimento di quella partnership tra imprese capace di guidare un' inevitabile trasformazione socio-economica, non limitandosi a subirla. Tale modello, oltre a essere un esempio per altri contesti commerciali, potrà rappresentare un utile contributo alle istituzioni comunali, regionali e nazionali che hanno la responsabilità di definire regole e strumenti per gestire la fase 2 dell' emergenza Covid-19». L' attenzione è puntata soprattutto su Il Centro di Arese, il più importante investimento di Finiper. Da parte sua Francesco Ioppi, direttore immobiliare di Finiper, sottolinea che «gli operatori commerciali presenti nelle gallerie sono per noi dei partner con cui occorre collaborare e anche in questa visione il Gruppo Finiper conferma di essere differente per mille motivi». L' idea di scuotere il mondo dei centri commerciali è nata dal rapporto di amicizia che da trent' anni lega Mario Resca e Marco Brunelli. All' inizio di aprile l' idea di fare qualche cosa insieme per il mondo del retail ha iniziato a prendere forma e insieme hanno iniziato a lavorare all' accordo. In passato Marco Brunelli aveva appoggiato le battaglie di Confimprese tra cui quella più lunga e difficile contro la proposta delle chiusure domenicali dei negozi. Una battaglia condotta insieme a Giancarlo Panizza de Il Gigante.

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[§25480727§] martedì 28 aprile 2020

Il Sole 24 Ore Comune di Arese

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[§25480728§] martedì 28 aprile 2020 Pagina 31 TuttoSport Comune di Arese

L' ANNIVERSARIO

Biscione 110 anni tra storia e futuro di una leggenda

La data è da archivio storico, la celebrazione ci sarà anche se a oggi non si può sapere come. Il prossimo 24 giugno il mito Alfa Romeo festeggerà i 110 anni di vita: una storia che è leggenda, fatta di uomini, imprese e modelli unici, pagine di storia dell' auto e delle competizioni. Per ripercorrere il tutto, è nata Storie Alfa Romeo, una collana web che il Biscione regala a tutti gli appassionati. Una storia non convenzionale con episodi, retroscena, fatti intrecciati a testimonianze sociali, della cultura e della società italiana. Non mancano modelli più famosi, foto d' archivio, immagini e vetture del Museo Storico Alfa Romeo di Arese. I motori si sono accesi con la 24 HP del 1910, la prima Alfa Romeo.

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[§25480729§] martedì 28 aprile 2020 Pagina 32 Corriere dello Sport Stadio Comune di Arese

Biscione 110 anni tra storia e futuro di una leggenda

La data è da archivio storico, la celebrazione ci sarà anche se a oggi non si può sapere come. Il prossimo 24 giugno il mito Alfa Romeo festeggerà i 110 anni di vita: una storia che è leggenda, fatta di uomini, imprese e modelli unici, pagine di storia dell' auto e delle competizioni. Per ripercorrere il tutto, è nata Storie Alfa Romeo, una collana web che il Biscione regala a tutti gli appassionati. Una storia non convenzionale con episodi, retroscena, fatti intrecciati a testimonianze sociali, della cultura e della società italiana. Non mancano modelli più famosi, foto d' archivio, immagini e vetture del Museo Storico Alfa Romeo di Arese. I motori si sono accesi con la 24 HP del 1910, la prima Alfa Romeo.

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[§25480730§] martedì 28 aprile 2020 Pagina 32 Corriere dello Sport Comune di Arese

Biscione 110 anni tra storia e futuro di una leggenda

La data è da archivio storico, la celebrazione ci sarà anche se a oggi non si può sapere come. Il prossimo 24 giugno il mito Alfa Romeo festeggerà i 110 anni di vita: una storia che è leggenda, fatta di uomini, imprese e modelli unici, pagine di storia dell' auto e delle competizioni. Per ripercorrere il tutto, è nata Storie Alfa Romeo, una collana web che il Biscione regala a tutti gli appassionati. Una storia non convenzionale con episodi, retroscena, fatti intrecciati a testimonianze sociali, della cultura e della società italiana. Non mancano modelli più famosi, foto d' archivio, immagini e vetture del Museo Storico Alfa Romeo di Arese. I motori si sono accesi con la 24 HP del 1910, la prima Alfa Romeo.

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[§25480755§] martedì 28 aprile 2020

Today

Comune di Arese

Da SC Johnson 255mila euro per sostenere la lotta al Covid-19 in Italia

Nell' ambito di una donazione a livello globale da 10 mln di dollari, di cui 1 mln devoluto in Europa

(Adnkronos) - Dall' assistenza ai pazienti oncologici agli aiuti per il supporto alle persone con disabilità. In questa fase di emergenza Coronavirus, anche la multinazionale Sc Johnson, tra i principali produttori al mondo di prodotti detergenti per la casa, si è attivata per sostenere in Italia associazioni, ospedali, enti benefici grazie ad una donazione del valore complessivo di 255mila euro, parte del contribuito da un milione di dollari messo a disposizione in Europa. "La nostra vicinanza va a tutti coloro che sono stati colpiti dal Covid-19 inclusi gli operatori sanitari, i soccorritori e le famiglie in Italia e in tutto il mondo - dichiara l' azienda all' Adnkronos - Relativamente alla nostra organizzazione, continuiamo ad essere molto orgogliosi di tutti coloro che sono in Sc Johnson e la nostra priorità numero uno è assicurare un ambiente di lavoro sicuro al nostro team così coeso durante questo periodo di crisi". Per sostenere la lotta al Coronavirus a livello globale "siamo molto impegnati ad aiutare tutti coloro che sono in prima linea per questa emergenza e, a dimostrazione dei nostri sforzi globali, Sc Johnson ha donato un milione di dollari per sostenerne il lavoro in tutta Europa. Questa donazione costituisce una parte dei 10 milioni di dollari che l' azienda ha devoluto fino ad ora per aiutare le organizzazioni a combattere la diffusione e l' impatto del virus in tutto il mondo". Per quanto riguarda i progetti sostenuti in Italia, per un valore complessivo di 255mila euro, Sc Johnson sostiene la "Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori nel supporto alla terapia intensiva dell' Ospedale San Gerardo di Monza per l' acquisto di ventilatori polmonari, nell' acquisto di nuovi letti all' interno della terapia intensiva dell' Istituto Tumori di Milano e per dare continuità ai servizi di assistenza forniti ai pazienti oncologici". Supporto anche a "Obm Onlus per creare un' area parto dedicata alle donne con Covid19, sospetto o diagnosticato, ed un' isola neonatale per poter assistere fin da subito i bimbi appena nati; all' Ospedale Sacco e al Policlinico di Milano attraverso la Fondazione Francesca Rava, per l' acquisto di un macchinario ad ultrasuoni per la diagnostica di cuore e polmoni (Sacco) e dispositivi di protezione (Policlinico); al Comitato Maria Letizia Verga per l' acquisto di dispositivi di protezione e per supportare le case famiglia destinate a coloro che hanno controlli periodici e hanno necessità di un alloggio". Infine "per dare continuità ai servizi offerti in questo periodo di emergenza", l' azienda ha dato il suo contributo a "Nazaret Arese, Anffas Busto Arsizio, Cooperativa Santi Martiri Legnano, piccole associazioni locali dedicate all' assistenza di persone con disabilità e Centro educativo Salesiano per bambini e teenager".

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[§25480765§] martedì 28 aprile 2020

Oggi Treviso

Comune di Arese

Da SC Johnson 255mila euro per sostenere la lotta al Covid-19 in Italia..

Roma, 27 apr. (Adnkronos) - Dall' assistenza ai pazienti oncologici agli aiuti per il supporto alle persone con disabilità. In questa fase di emergenza Coronavirus, anche la multinazionale Sc Johnson, tra i principali produttori al mondo di prodotti detergenti per la casa, si è attivata per sostenere in Italia associazioni, ospedali, enti benefici grazie ad una donazione del valore complessivo di 255mila euro, parte del contribuito da un milione di dollari messo a disposizione in Europa. "La nostra vicinanza va a tutti coloro che sono stati colpiti dal Covid-19 inclusi gli operatori sanitari, i soccorritori e le famiglie in Italia e in tutto il mondo - dichiara l' azienda all' Adnkronos - Relativamente alla nostra organizzazione, continuiamo ad essere molto orgogliosi di tutti coloro che sono in Sc Johnson e la nostra priorità numero uno è assicurare un ambiente di lavoro sicuro al nostro team così coeso durante questo periodo di crisi". Per sostenere la lotta al Coronavirus a livello globale "siamo molto impegnati ad aiutare tutti coloro che sono in prima linea per questa emergenza e, a dimostrazione dei nostri sforzi globali, Sc Johnson ha donato un milione di dollari per sostenerne il lavoro in tutta Europa. Questa donazione costituisce una parte dei 10 milioni di dollari che l' azienda ha devoluto fino ad ora per aiutare le organizzazioni a combattere la diffusione e l' impatto del virus in tutto il mondo". Per quanto riguarda i progetti sostenuti in Italia, per un valore complessivo di 255mila euro, Sc Johnson sostiene la "Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori nel supporto alla terapia intensiva dell' Ospedale San Gerardo di Monza per l' acquisto di ventilatori polmonari, nell' acquisto di nuovi letti all' interno della terapia intensiva dell' Istituto Tumori di Milano e per dare continuità ai servizi di assistenza forniti ai pazienti oncologici". Supporto anche a "Obm Onlus per creare un' area parto dedicata alle donne con Covid19, sospetto o diagnosticato, ed un' isola neonatale per poter assistere fin da subito i bimbi appena nati; all' Ospedale Sacco e al Policlinico di Milano attraverso la Fondazione Francesca Rava, per l' acquisto di un macchinario ad ultrasuoni per la diagnostica di cuore e polmoni (Sacco) e dispositivi di protezione (Policlinico); al Comitato Maria Letizia Verga per l' acquisto di dispositivi di protezione e per supportare le case famiglia destinate a coloro che hanno controlli periodici e hanno necessità di un alloggio". Infine "per dare continuità ai servizi offerti in questo periodo di emergenza", l' azienda ha dato il suo contributo a "Nazaret Arese, Anffas Busto Arsizio, Cooperativa Santi Martiri Legnano, piccole associazioni locali dedicate all' assistenza di persone con disabilità e Centro educativo Salesiano per bambini e teenager".

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[§25480766§] martedì 28 aprile 2020 Pagina 34 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Il museo dell' Alfa Romeo di Arese racconta i grandi modelli classici

Fra i musei visitabili on-line in tempi di contagio da Coronavirus c' è anche quello storico dell' Alfa Romeo di Arese. Attraverso foto e video, in questi giorni sui canali Instagram e Facebook del Museo vengono via via svelati alcuni pezzi della Collezione Alfa Romeo conservati nei depositi, finora chiusi al pubblico. «Continuate a seguirci per scoprire gli altri tesori che, alla riapertura del museo, potrete ammirare di persona», l' invito degli organizzatori. Nei depositi non ci sono solo auto. «Romeo» è uno splendido trattore prodotto in poche centinaia di unità alla fine della prima guerra mondiale, alimentato a kerosene e con un potente bicilindrico da 8,7L e ben 20CV. Non è tutto. In occasione del 110° anniversario del marchio è nata «Storie Alfa Romeo», una serie web per rivivere il patrimonio del museo attraverso le storie di 11 dei veicoli più iconici dell' Alfa. Nella prima puntata online la quintessenza: l' Alfa 24 CV. Mon.Gue.

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[§25480767§] martedì 28 aprile 2020

ilgiorno.com

Comune di Arese

Il museo dell' Alfa Romeo di Arese racconta i grandi modelli classici

Fra i musei visitabili on-line in tempi di contagio da Coronavirus c' è anche quello storico dell' Alfa Romeo di Arese. Attraverso foto e video, in questi giorni sui canali Instagram e Facebook del Museo vengono via via svelati alcuni pezzi della Collezione Alfa Romeo conservati nei depositi, finora chiusi al pubblico. "Continuate a seguirci per scoprire gli altri tesori che, alla riapertura del museo, potrete ammirare di persona", l' invito degli organizzatori. Nei depositi non ci sono solo auto. "Romeo" è uno splendido trattore prodotto in poche centinaia di unità alla fine della prima guerra mondiale, alimentato a kerosene e con un potente bicilindrico da 8,7L e ben 20CV. Non è tutto. In occasione del 110° anniversario del marchio è nata "Storie Alfa Romeo", una serie web per rivivere il patrimonio del museo attraverso le storie di 11 dei veicoli più iconici dell' Alfa. Nella prima puntata online la quintessenza: l' Alfa 24 CV.Mon.Gue. © Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 - powered by Volo.com Pagina 12 Comune di Arese mercoledì, 29 aprile 2020 Comune di Arese mercoledì, 29 aprile 2020

Comune di Arese

29/04/2020 ilgiorno.com MONICA GUERCI 3 Alla casa di riposo Gallazzi il 55% degli ospiti è Covid

29/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 30 4 Alla casa di riposo Gallazzi il 55% degli ospiti è Covid

[§25498742§] mercoledì 29 aprile 2020

ilgiorno.com

Comune di Arese

Alla casa di riposo Gallazzi il 55% degli ospiti è Covid

MONICA GUERCI

"Manteniamo l' impegno ad aggiornare sulla situazione all' interno della nostra casa di riposo, con assoluta trasparenza, ma anche grande preoccupazione e sofferenza", scrive così la sindaca di Arese, Michela Palestra (lista civica) agli aresini. Il Coronavirus nella Rsa cittadina si è diffuso tra il 55% degli ospiti. L' appuntamento quotidiano con l' aggiornamento dei numeri dei contagi ieri è arrivato con anticipo sui tempi e con i risultati... "Manteniamo l' impegno ad aggiornare sulla situazione all' interno della nostra casa di riposo, con assoluta trasparenza, ma anche grande preoccupazione e sofferenza", scrive così la sindaca di Arese, Michela Palestra (lista civica) agli aresini. Il Coronavirus nella Rsa cittadina si è diffuso tra il 55% degli ospiti. L' appuntamento quotidiano con l' aggiornamento dei numeri dei contagi ieri è arrivato con anticipo sui tempi e con i risultati dell' ultima tranche di tamponi effettuata alla Rsa Gallazzi Vismara. "Sono arrivati gli esiti della restante parte dei tamponi sugli ospiti della casa di riposo. Dei 44 tamponi fatti sugli ospiti ne sono risultati 31 negativi e 13 positivi. Il virus nella casa di riposo si è diffuso, purtroppo, tra il 55% circa degli ospiti e sta colpendo duramente". Nella struttura la direzione ha provveduto a riorganizzare gli spazi, a una nuova distribuzione degli ospiti per garantire tutte le misure di sicurezza, agli isolamenti e ad attuare tutti i protocolli. "Sono 9 le persone che sono decedute in casa di riposo il cui tampone era risultato positivo, portando complessivamente a 13 i decessi fra gli ospiti nel mese di aprile - prosegue la prima cittadina -. Un grande dolore, tante perdite che segnano profondamente la nostra comunità". Palestra fa il punto sul personale, questione calda anche sul piano politico, è di pochi giorni fa l' interrogazione presentata alla Giunta dalla consigliera Michaela Piva (Movimento 5 Stelle) per sapere se siano garantiti gli standard ai pazienti o via sia carenza di personale alla Rsa. "L' impegno delle persone che lavorano per la nostra casa di riposo per la tutela dei nostri cari è altissimo. La struttura sta procedendo con i tamponi anche per il personale di rientro dalla malattia e l' auspicio è di poter superare al più presto la situazione critica e il gravoso carico di lavoro a cui è sottoposto il personale in servizio. La fatica è tanta e anche la preoccupazione, ma non ci si risparmia nelle cura delle persone. La riorganizzazione ha comportato sforzi di tutto il personale in assistenza agli ospiti: ASA, infermieri, medici, educatori, fisioterapisti, psicologi e suore si sono messi tutti in gioco per affrontare la situazione", conclude la sindaca. Monica Guerci.

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[§25498743§] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 30 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Arese

Alla casa di riposo Gallazzi il 55% degli ospiti è Covid

ARESE «Manteniamo l' impegno ad aggiornare sulla situazione all' interno della nostra casa di riposo, con assoluta trasparenza, ma anche grande preoccupazione e sofferenza», scrive così la sindaca di Arese, Michela Palestra (lista civica) agli aresini. Il Coronavirus nella Rsa cittadina si è diffuso tra il 55% degli ospiti. L' appuntamento quotidiano con l' aggiornamento dei numeri dei contagi ieri è arrivato con anticipo sui tempi e con i risultati dell' ultima tranche di tamponi effettuata alla Rsa Gallazzi Vismara. «Sono arrivati gli esiti della restante parte dei tamponi sugli ospiti della casa di riposo. Dei 44 tamponi fatti sugli ospiti ne sono risultati 31 negativi e 13 positivi. Il virus nella casa di riposo si è diffuso, purtroppo, tra il 55% circa degli ospiti e sta colpendo duramente». Nella struttura la direzione ha provveduto a riorganizzare gli spazi, a una nuova distribuzione degli ospiti per garantire tutte le misure di sicurezza, agli isolamenti e ad attuare tutti i protocolli. «Sono 9 le persone che sono decedute in casa di riposo il cui tampone era risultato positivo, portando complessivamente a 13 i decessi fra gli ospiti nel mese di aprile - prosegue la prima cittadina -. Un grande dolore, tante perdite che segnano profondamente la nostra comunità». Palestra fa il punto sul personale, questione calda anche sul piano politico, è di pochi giorni fa l' interrogazione presentata alla Giunta dalla consigliera Michaela Piva (Movimento 5 Stelle) per sapere se siano garantiti gli standard ai pazienti o via sia carenza di personale alla Rsa. «L' impegno delle persone che lavorano per la nostra casa di riposo per la tutela dei nostri cari è altissimo. La struttura sta procedendo con i tamponi anche per il personale di rientro dalla malattia e l' auspicio è di poter superare al più presto la situazione critica e il gravoso carico di lavoro a cui è sottoposto il personale in servizio. La fatica è tanta e anche la preoccupazione, ma non ci si risparmia nelle cura delle persone. La riorganizzazione ha comportato sforzi di tutto il personale in assistenza agli ospiti: ASA, infermieri, medici, educatori, fisioterapisti, psicologi e suore si sono messi tutti in gioco per affrontare la situazione», conclude la sindaca. Monica Guerci.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 - powered by Volo.com Pagina 4 Comune di Arese giovedì, 30 aprile 2020 Comune di Arese giovedì, 30 aprile 2020

Comune di Arese

30/04/2020 Msn 3 I volontari "green" dell' Uniter si prendono cura dei parchi

30/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 30 4 I volontari "green" dell' Uniter si prendono cura dei parchi

30/04/2020 ilgiorno.com (Milano) 5 I volontari 'green' dell' Uniter si prendono cura dei parchi

30/04/2020 Il Giorno (ed. Milano) Pagina 32 6 Affitto azzerato per due mesi I negozi del mall "respirano"

30/04/2020 ilgiorno.com (Milano) 7 Affitto azzerato per due mesi I negozi del mall 'respirano'

[§25515491§] giovedì 30 aprile 2020

Msn

Comune di Arese

I volontari "green" dell' Uniter si prendono cura dei parchi

"Adottiamo i parchi cittadini". Rinnovato in tempi di pandemia il "Patto di collaborazione per la cura, gestione condivisa e rigenerazione dei beni comuni urbani", stretto fra amministrazione e Uniter di Arese. Sotto le ali protettrici dei volontari, oltre al Parco della Roggia in viale dei Platani e al Parco Papa Giovanni Paolo II in viale Einaudi, finisce un altro dei parchi più frequentati di Arese, quello di via Allende. "Siamo molto grati ai volontari che hanno scelto di occuparsi di un bene comune - il commento del sindaco Michela Palestra -. Questo non significa certamente sostituirsi all' ente pubblico, ma collaborare alla cura di un bene di tutti, mettendo a disposizione il proprio tempo". Coinvolto anche i cittadini e le scuole.Mon.Gue.

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[§25515492§] giovedì 30 aprile 2020 Pagina 30 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

I volontari "green" dell' Uniter si prendono cura dei parchi

ARESE «Adottiamo i parchi cittadini». Rinnovato in tempi di pandemia il "Patto di collaborazione per la cura, gestione condivisa e rigenerazione dei beni comuni urbani", stretto fra amministrazione e Uniter di Arese. Sotto le ali protettrici dei volontari, oltre al Parco della Roggia in viale dei Platani e al Parco Papa Giovanni Paolo II in viale Einaudi, finisce un altro dei parchi più frequentati di Arese, quello di via Allende. «Siamo molto grati ai volontari che hanno scelto di occuparsi di un bene comune - il commento del sindaco Michela Palestra -. Questo non significa certamente sostituirsi all' ente pubblico, ma collaborare alla cura di un bene di tutti, mettendo a disposizione il proprio tempo». Coinvolto anche i cittadini e le scuole. Mon.Gue.

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[§25515493§] giovedì 30 aprile 2020

ilgiorno.com (Milano)

Comune di Arese

I volontari 'green' dell' Uniter si prendono cura dei parchi

"Adottiamo i parchi cittadini". Rinnovato in tempi di pandemia il 'Patto di collaborazione per la cura, gestione condivisa e rigenerazione dei beni comuni urbani', stretto fra amministrazione e Uniter di Arese. Sotto le ali protettrici dei volontari, oltre al Parco della Roggia in viale dei Platani e al Parco Papa Giovanni Paolo II in viale Einaudi, finisce un altro dei parchi più frequentati di Arese, quello di via Allende. "Siamo molto grati ai volontari che hanno scelto di occuparsi di un bene comune - il commento del sindaco Michela Palestra -. Questo non significa certamente sostituirsi all' ente pubblico, ma collaborare alla cura di un bene di tutti, mettendo a disposizione il proprio tempo". Coinvolto anche i cittadini e le scuole. Mon.Gue.

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[§25515485§] giovedì 30 aprile 2020 Pagina 32 Il Giorno (ed. Milano) Comune di Arese

Arese

Affitto azzerato per due mesi I negozi del mall "respirano"

In vista della riapertura del tempio dello shopping firmato l' accordo tra proprietà e insegne

ARESE Sconti sugli affitti per ripartire: due mesi gratis per i negozi de Il Centro di Arese e di tutti i mall del Gruppo Finiper, la holding fondata dall' imprenditore Marco Brunelli. Siglato il protocollo d' intesa tra Confimprese e Finiper contro la crisi del commercio ai tempi del Coronvirus. «L' accordo ha l' obiettivo di creare un precedente nel contesto italiano: un modello di riferimento di quella partnership tra imprese capace di guidare un' inevitabile trasformazione socio- economica, non limitandosi a subirla - commenta Mario Resca, presidente Confimprese -. Tale modello, oltre a essere un esempio per altri contesti commerciali, potrà rappresentare un utile contributo alle istituzioni comunali, regionali e nazionali che hanno la responsabilità di definire regole e strumenti per gestire la fase 2 dell' emergenza Covid 19». L' attenzione è puntata sul centro commerciale dei record, realizzato sull' area dell' ex Alfa di Arese estesa quanto una città. Inaugurato il 14 aprile 2016 Il Centro ha festeggiato -a porte chiuse dal Covid 19- il 4 anniversario dall' apertura. L' assenza di indicazioni e agevolazioni per il settore del commercio, la fase di stallo e di attesa per uscire dal lockdown, rischiano di diventare letali per l' intero sistema. Per sostenere le attività che hanno perso «il 95% del fatturato in due mesi«, discesa che continuerà a essere «drammatica» fino alla riapertura il 18 maggio nel fashion e il 1 giugno nella ristorazione, Finiper è scesa in campo. Tre i punti dell' intesa che riguarderà i negozi associati a Confimprese: la holding di Brunelli rinuncia a due mesi di canone e si impegna ad approntare un significativo contenimento delle voci di spesa di gestioni dei centri commerciali. Ulteriori forme di sostegno potrebbero aggiungersi «laddove le condizioni del mercato alla fine del secondo semestre 2020 risultassero particolarmente penalizzanti». «Gli operatori economici operanti nelle gallerie commerciali sono per noi dei partner con cui occorre collaborare», sottolinea Francesco Ioppi, direttore immobiliare di Finiper. Oltre al supermercato sono solo una manciata i negozi aperti in questo periodo nella galleria commerciale del grande mall dalle 200 vetrine. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§25515486§] giovedì 30 aprile 2020

ilgiorno.com (Milano)

Comune di Arese

Affitto azzerato per due mesi I negozi del mall 'respirano'

In vista della riapertura del tempio dello shopping firmato l' accordo tra proprietà e insegne

Sconti sugli affitti per ripartire: due mesi gratis per i negozi de Il Centro di Arese e di tutti i mall del Gruppo Finiper, la holding fondata dall' imprenditore Marco Brunelli. Siglato il protocollo d' intesa tra Confimprese e Finiper contro la crisi del commercio ai tempi del Coronvirus. "L' accordo ha l' obiettivo di creare un precedente nel contesto italiano: un modello di riferimento di quella partnership tra imprese capace di... Sconti sugli affitti per ripartire: due mesi gratis per i negozi de Il Centro di Arese e di tutti i mall del Gruppo Finiper, la holding fondata dall' imprenditore Marco Brunelli. Siglato il protocollo d' intesa tra Confimprese e Finiper contro la crisi del commercio ai tempi del Coronvirus. "L' accordo ha l' obiettivo di creare un precedente nel contesto italiano: un modello di riferimento di quella partnership tra imprese capace di guidare un' inevitabile trasformazione socio-economica, non limitandosi a subirla - commenta Mario Resca, presidente Confimprese -. Tale modello, oltre a essere un esempio per altri contesti commerciali, potrà rappresentare un utile contributo alle istituzioni comunali, regionali e nazionali che hanno la responsabilità di definire regole e strumenti per gestire la fase 2 dell' emergenza Covid 19". L' attenzione è puntata sul centro commerciale dei record, realizzato sull' area dell' ex Alfa di Arese estesa quanto una città. Inaugurato il 14 aprile 2016 Il Centro ha festeggiato -a porte chiuse dal Covid 19- il 4 anniversario dall' apertura. L' assenza di indicazioni e agevolazioni per il settore del commercio, la fase di stallo e di attesa per uscire dal lockdown, rischiano di diventare letali per l' intero sistema. Per sostenere le attività che hanno perso "il 95% del fatturato in due mesi", discesa che continuerà a essere "drammatica" fino alla riapertura il 18 maggio nel fashion e il 1 giugno nella ristorazione, Finiper è scesa in campo. Tre i punti dell' intesa che riguarderà i negozi associati a Confimprese: la holding di Brunelli rinuncia a due mesi di canone e si impegna ad approntare un significativo contenimento delle voci di spesa di gestioni dei centri commerciali. Ulteriori forme di sostegno potrebbero aggiungersi "laddove le condizioni del mercato alla fine del secondo semestre 2020 risultassero particolarmente penalizzanti". "Gli operatori economici operanti nelle gallerie commerciali sono per noi dei partner con cui occorre collaborare", sottolinea Francesco Ioppi, direttore immobiliare di Finiper. Oltre al supermercato sono solo una manciata i negozi aperti in questo periodo nella galleria commerciale del grande mall dalle 200 vetrine.

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