Sabato, 23 Aprile 2016 COMUNE DI ARESE Sabato, 23 Aprile 2016
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COMUNE DI ARESE Sabato, 23 aprile 2016 COMUNE DI ARESE Sabato, 23 aprile 2016 Comune di Arese 23/04/2016 Il Giorno (ed. Metropoli) Pagina 7 Tutti al Centro «Ma servono infrastrutture» 1 23/04/2016 La Prealpina Pagina 9 AreseLondra e ritorno 2 23/04/2016 La Prealpina Pagina 9 ANGELA GRASSI Il Centro aspetta Apple e Ikea 3 23/04/2016 La Prealpina Pagina 9 E il Legnanese si mangia le mani 5 23/04/2016 La Prealpina Pagina 9 Area Expo spera di poter risorgere 6 23/04/2016 Il Cittadino MB (ed. Brianza Sud) Pagina 9 La comunità che dà speranza ai malati psichiatrici 7 23/04/2016 Gazzetta Martesana Pagina 64 Le triplette segnate da Ticozzi e Cavallini rilanciano gli Esordienti del... 8 23 aprile 2016 Pagina 7 Il Giorno (ed. Metropoli) Comune di Arese ARESE Tutti al Centro «Ma servono infrastrutture» ARESE «SI È AVVERATO quanto pronosticato anni fa: è stato costruito il centro commerciale più grande d' Europa ma mancano le strade e le infrastrutture adatte a gestire l' aumento di traffico. Occorre intervenire al più presto sulla viabilità per limitare i disagi alla cittadinanza». È il pensiero del vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, Fabrizio Cecchetti, sui gravi problemi di traffico causati dall' apertura del mega centro commerciale di Arese. Ieri Cecchetti ha presentato un' interrogazione all' assessore regionale per chiedere «di individuare e proporre soluzioni per migliorare la viabilità e ridurre al minimo criticità e disagi nei confronti della popolazione residente per colpa del traffico automobilistico». Ro.Ramp. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 23 aprile 2016 Pagina 9 La Prealpina Comune di Arese AreseLondra e ritorno ARESE (a.g.) Figlio di un ingegnere aeronautico e di una insegnante elementare, Davide Padoa è cresciuto ad Arese. Poi la laurea a Los Angeles, le trasferte a Giacarta e Sidney fra licenziamenti e colpi di fortuna. Quindi la svolta a Londra, a Design International. Ad Arese è tornato volentieri. «Da piccolo, giocavo a scoprire quali dei prototipi che uscivano in prova sarebbero stati messi in produzione dall' Alfa. Marco Brunelli l' ho incontrato nel giugno 2014. Arnaldo Zappa di Finiper aveva impostato il layout a "L". Michele De Luc chi ha articolato la facciata con una veste elegante ma dentro il mercato non rispondeva. Siamo subentrati in parallelo, dando le linee guida ai retailer: gli affittuari sono attori diretti da un regista unico. Serviva ritmo, come nella musica, e lo abbiamo trovato. L' architetto è bravo se fa diventare i negozi le star, serve un architetto umile». All' esterno «pensiline e facciate uccidono la sensazione di un centro commerciale e raddoppiano le vetrine». Qui ci sono state 2000 assunzioni dirette, 5000 quelle da costruire. Ora Padoa non nasconde che se lo chiamassero per disegnare le abitazioni che sorgeranno dietro Il Centro ne sarebbe contento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 23 aprile 2016 Pagina 9 La Prealpina Comune di Arese Il Centro aspetta Apple e Ikea NUOVE LOGICHE NEL COMMERCIO «Il prodotto ti circonda e invita all' acquisto» L' ARCHITETTO «Sei negozi devono ancora aprire. Ciascuno è protagonista come i palazzi di una strada di città» ARESE Primark e Lego già ci sono e le code si notano. Nella ristorazione a fare il pieno è KFC con il suo polletto fritto. Ma Il Centro di Arese ancora non è al completo. Mancano sei negozi all' appello, tra cui l' Apple store, e si lavora per integrare Ikea nel super centro commerciale. Il colosso Usa occuperà tra sei mesi i 600 metri quadrati che ora accolgono in esposizione modelli storici del Biscione, prestati dal Museo Alfa Romeo: vuole un debutto tutto per sé. Il paradiso dell' arredamento made in Svezia non imporrà il tradizionale parallelepipedo blu al posto dei silos della vecchia fabbrica automobilistica, ma studia come integrarsi tra i duecento negozi esistenti. Sono alcune delle novità di un Centro che vuole incuriosire di continuo. Non ci sono messaggi on line per segnalare le proposte: spetterà alla gente stare al passo, tornare spesso e godersi le iniziative. Per la primavera sono in vendita sotto le tettoie piante e fiori. In estate si passerà al cibo di strada. Poi verrà il Natale e via di seguito. A dare l' impronta a questi 130mila metri quadrati costruiti (92mila affittabili, usate tutte le superfici in licenza) è stato l' architetto Davide Padoa, con Design International attiva a Londra e Milano. Col progetto iniziale i marchi faticavano a decidere, ora c' è persino un venti per cento di retailers in lista d' attesa e sono da approvare le ultime sei vetrine. Itinera è stato general contractor, Moretti ha fornito le coperture. «E' stato come virare una petroliera che viaggiava verso Portofino invece che verso Rotterdam spiega, accompagnandoci tra le piazze delle corti Ho solo creato uno storyboard, la storia che fornisce una trama al pubblico». Di che si tratta? «Percorriamo una strada di città, i negozi sono i palazzi, protagonisti della scena. Procedendo si incontrano alberi, panchine, aree giochi, un campanile (che è un ascensore trasparente). Si va dalla "piazza del mercato", accanto all' Iper, a quella della chiesa. Le facciate (le vetrine) si moltiplicano dando vita a diversi fuochi visivi, alternati ai bar». Partiamo dall' Ingresso 4 e dall' Iper, idea base di Marco Brunelli, che ha acquistato l' area Alfa nel 2000. «Al piano terra il fresco si integra in modo poroso con la galleria commerciale spiega Padoa La barriera delle casse dà verso i parcheggi. Sono i prodotti a creare design: niente mensole ma chioschi, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 23 aprile 2016 Pagina 9 La Prealpina < Segue Comune di Arese frutta e verdura distribuite in cromia, assaggi per favorire acquisti esperienziali, piramidi di caciocavalli, il baccalà appeso come le carni, mozzarelle pugliesi preparate al momento, torte della scuola di cucina del Portello. Questo è l' Iper più bello assieme al City Market in Messico. E gli uffici si affacciano sul mercato: Brunelli vuole che si ascolti il bisbiglìo delle persone, per dar loro un buon servizio». Una scala elicoidale («è il Guggenheim del commercio!») porta alla galleria superiore, verso i punti ristorazione. «Tutto è emozionale e tridimensionale e il prodotto ti circonda continua l' architetto La luce naturale offre l' idea di un luogo autentico, il legno dà calore e ha un effetto minimal. Volevamo evitare l' aria condizionata, ma gli studi del Politecnico di Milano e Torino hanno spinto a inserire tubature a vista per combattere l' umidità. Altri 30 milioni di spesa, nel totale dei 350 utilizzati, ma ricordano anche che qui c' era una fabbrica». Le travi arrivano da Nord Est Italia e Austria. Sono sovrastate da policarbonato tra sparente per proteggere dalla pioggia. La copertura verde offre un ottimo isolamento. Ai lati, vetri trasparenti donano altra luce. «C' è porosità anche tra interno ed esterno, ad esempio la libreria Mondadori è accessibile da fuori spiega Padoa Ci sono delle chicche e le isole centrali hanno alberi piantati nella terra, sotto nessuna soletta: potranno crescere. La strada non è finta ma reale, offre possibilità di acquisto e di relax». Padoa ha le idee chiare: «In Francia la burocrazia è anche più difficile. I commercianti locali hanno trovato il business nel fare causa ai centri. Noi qui lavoriamo per rendere i negozi accattivanti, ciascuno esprime la sua individualità: tutto ti dice "prendimi!" e il cliente è invitato a fare quel che vuole quando vuole (c' è persino un pianoforte a disposizione e le aree giochi danno l' idea del salotto di casa). Il 40 per cento dei negozi presenti ha studiato con noi nuove vetrine: ci si mette in scena, senza fare ombra al vicino». Design International dà un vaglio artistico: se il retailer nicchia, si lavora a quattro mani. Il motto è semplice: «La fortuna bacerà gli audaci». Così il sogno è di aggiungere cinema, palestra, intrattenimento. Angela Grassi. ANGELA GRASSI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 23 aprile 2016 Pagina 9 La Prealpina Comune di Arese E il Legnanese si mangia le mani LEGNANO (a.g.) Tre anni fa iniziò l' iter per portare Ikea a Cerro Maggiore, poi tutto è finito nel nulla. E adesso sembra proprio che sarà Arese con il suo Centro a conquistare anche questo colosso. Il territorio legnanese lo ha respinto, per paura di traffico e di ripercussioni sul commercio locale. Un errore? Lo si vedrà con certezza nei prossimi mesi. Il piano interessava Cerro e Rescaldina, su un' area alle porte di Legnano. Ma la città del Carroccio non ha mai voluto esprimersi sui contenuti dell' accordo di programma. Eppure avrebbe "guadagnato" la riqualificazione dello svincolo autostradale per un importo pari a circa dieci milioni e altri dieci milioni da investire sul territorio, a partire dalla siste mazione di viale Toselli. Rescaldina ha abbandonato il tavolo nel 2014. Poi tutto è finito in fumo. Ikea ha salutato la zona, ha tenuto in cassa i duecento milioni che avrebbe investito e ha continuato a cercare uno spazio adatto nell' Altomilanese. «Il colosso svedese spiega l' architetto de Il Centro di Arese, Davide Padoa ha una tabella di dodici punti. Se un' area risponde almeno a undici requisiti, la esamina con cura. Noi incoraggiamo l' inserimento del negozio Ikea nella nostra struttura commerciale, così come sta facendo a Brescia e come ha fatto in Spagna, Russia e Cina. Quando ha visto il nostro progetto di Bollate, con un parco sul tetto, si è detta ancora più interessata». La scelta si conoscerà a breve. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 23 aprile 2016 Pagina 9 La Prealpina Comune di Arese Area Expo spera di poter risorgere In attesa dell' Human Technopole serata con Bocelli e Zanetti RHO (a.g.) Per arrivare a Il Centro di Arese c' è chi il giorno dell' inaugurazione, il 14 aprile, è partito in aereo dalla Sardegna.