Le Donne Nei Ritratti Di Raffaello

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Le Donne Nei Ritratti Di Raffaello Le donne nei ritratti di Raffaello EDGARDA FERRI Dopo il matrimonio con Mad- il bustino ornato da una passama- Scrittrice e giornalista dalena Strozzi, celebrato il 31 gen- neria scura e chiuso da una doppia naio 1504, messer Agnolo aveva fila di bottoncini. Dalla generosa itrasse Raffaello Beatri- commissionato a Michelangelo un scollatura spunta un lembo sottile ce Ferrarese ed altre dipinto a tempera grassa raffigu- della camicia bianca che addirittu- donne, e particolarmen- rante la Sacra Famiglia racchiusa ra, arricciata e corposa, esplode te quella sua, ed altre in un tondo. Contemporaneamen- nel vuoto lasciato fra l’incavo del Rinfinite», scrive Giorgio Vasari nel- te, si era fatto ritrarre da Raffaello. corpetto e l’allacciatura delle mani- le sue Vite. Il ritratto della Ferra- Due anni dopo, lo aveva incaricato che staccabili color azzurro profon- rese, famosa cortigiana “opero- di farlo anche a sua moglie. do. Posate una sopra l’altra, le sa” in Roma, è andato perduto. Seduta con il capo in posizio- mani dalle dita corte e robuste Quello della donna sua è identifi- ne frontale, il busto girato a sini- sono ornate da tre anelli non del cabile nella celeberrima “Fornari- stra e le mani in grembo, madonna tutto infilati. Dall’esile filo aderente na”. Delle altre infinite, Vasari ci- Maddalena indossa un sontuoso alla base del collo, grande e roton- ta, senza farne il nome, soltanto abito di damasco rosso rubino con do pende un monile composto da Maddalena Strozzi. Raffaello Sanzio Sceso da Urbino, dove era (1483-1520), Ritratto di nato e aveva imparato a dipingere Maddalena Doni, dal padre Giovanni Santi, passato 1506 ca., olio su da Perugia, Città di Castello e tavola, Galleria Siena, dove aveva avuto buoni degli Uffizi, Firenze. maestri e si era già fatto un bel nome, Raffaello era approdato a Raffaello Sanzio Firenze: desiderava imparare e (Raphael) lavorare; e mentre osservava da (1483-1520), vicino le tecniche e i rivoluzionari Portrait of stili di Leonardo e Michelangelo, Maddalena Doni, ca. 1506, oil on accettava incarichi dai committen- panel, Uffizi ti privati, soprattutto i mercanti Museum, Florence. diventati ricchissimi importando o esportando stoffe pregiate e pro- dotti per tingerle. Agnolo Doni, che si era fatto una comoda e bellissima casa in corso de’ Tinto- ri appresso al Canto degli Alberti, era stato fra i primi. Women portrayed by Raffaello His artistic sensitivity and undisputed expertise led young Raffaello into the high society of the times and to portraying several female figures, even though not all necessarily identified. In Florence he was appointed to first portray Agnolo Doni and then his wife, Maddalena Strozzi. Already part of the courts of Duke Guidobaldo di Urbino, during one of his stormy returns to the family he created a splendid figure of Elisabetta Gonzaga, the Duke’s wife. In that same period, he portrayed Emilia Pia. The models of the “Dama del liocorno” (Young Woman with Unicorn) and the “Donna velata” (Veiled Woman) are more mysterious. “His woman” was however the famous Fornarina, whose origins and lifestyle still need to be deciphered. PortfolioAKG-Images/Mondadori 38 ANNIVERSARI uno smeraldo, un rubino, uno zaf- Giovanni Santi, pittore anche a glia di Francesco, quarto marchese firo, rispettivamente simboli di ca- corte, in onore delle loro nozze; e di Mantova, e di Isabella d’Este. stità, forza e purezza, e dal quale, qualche anno dopo, la lettera di Elisabetta indossa un abito a sua volta, scende una grossa raccomandazione che Raffaello di stoffa nera con brevi inserti perla a forma di goccia, simbolo aveva chiesto a Giovanna, sorella orizzontali e verticali di seta varia- della fedeltà coniugale. Fermati da di Guidobaldo, per andare a lavo- mente dorata. Degli stessi toni un nastrino ondulato, i capelli bruni rare a Firenze. sono anche i ricami e i rilievi intor- scendono dietro le spalle. La po- Elisabetta Gonzaga era la no allo scollo quadrato. Le scende stura, calma e diritta, suggerisce penultima delle figlie di Federico dal collo una catenella a due giri, l’indole di una donna determinata, Gonzaga, terzo marchese di Man- la più corta annodata al centro del sicura di sé. Lo sguardo è intenso tova, e di Margherita di Baviera. petto. Una massa di capelli biondo e fermo. La bocca un poco gonfia Intelligente, colta, elegante, aveva scuro si restringe verso la nuca e imbronciata. Sullo sfondo, un creato nello splendido palazzo du- lasciando intuire il coazzone, ben cielo che trascolora dal bianco cale di Urbino un circolo culturale evidenziato nella medaglia che la all’azzurro. Chiare nuvole sparse. composto da scrittori, musicisti, ritrae di profilo (British Museum di Un albero dai fusti sottili e i rami pittori e dame di corte che Baldas- Londra). La parte alta dei capelli leonardeschi. sarre Castiglione, ambasciatore divisi nel mezzo è tenuta ferma da Dalle radiografie, il ritratto dei Montefeltro presso la sede un cordoncino scuro che le attra- risulta ambientato, in una prima pontificia di Roma, avrebbe messo versa la fronte, da dove scende un stesura, dentro una stanza con al centro della sua opera Il Corte- piccolo monile del quale si distin- una finestra oltre la quale appare giano. Senza figli, Elisabetta e Gui- guono chiaramente la grossa te- lo stesso paesaggio che vediamo dobaldo avevano adottato France- sta, le zampette, la codina ricurva: oggi. Le dimensioni della tavola sco Maria della Rovere, che aveva probabilmente lo “Scorpio” a for- dipinta a olio, 63x45 cm, risultano sposato poi Eleonora Gonzaga, fi- ma di “S” che Baldassarre Casti- accorciate per adattarsi “in ditti- co” a quella raffigurante il marito. Ritratto di Nel 1826 i ritratti della coppia fio- Elisabetta Gonzaga, rentina sono stati ceduti dagli ere- 1504-05 ca., olio di al Granduca Leopoldo di Tosca- su tavola, Galleria na. Dal 2018 il “dittico” di Raffael- degli Uffizi, Firenze. lo e la Sacra Famiglia di Michelan- gelo, nota come il Tondo Doni, Portrait of Elisabetta Gonzaga, sono riuniti in un’unica stanza al ca. 1504-05, oil on secondo piano della Galleria degli panel, Uffizi Uffizi, a Firenze. Museum, Florence. Maria di Battista di Nicola Ciarla, madre di Raffaello, era mor- ta quando lui aveva otto anni. Giovanni Santi, suo padre, era morto quando ne aveva undici. In quel periodo lui stava già lavoran- do nella bottega del Perugino, a Perugia. Fra il giovanissimo orfano, la matrigna Berardina e la sorella- stra Elisabetta si erano scatenati interminabili attriti per la spartizio- ne del patrimonio. Se ogni tanto tornava a casa, era per dirimere la questione e portarsi via la sua parte. Si presume che il ritratto di Elisabetta Gonzaga sia stato ese- guito durante uno di quei suoi tri- bolati momenti, fra il 1504 e il 1505. Raffaello aveva più o meno 21 anni ed era già famoso. La di- mestichezza con i signori di Urbino gli veniva dalla frequentazione del padre alla corte del duca Guidobal- do, marito di Elisabetta. La prova è il poema in rima composto da Portfolio/Electa Mondadori glione cita nel Cortegiano. Un esile neva il contrario aveva contribuito Emilia Pia è ritratta a metà e vago sorriso spalma sulle sue la scritta sul retro della tavola figura su tavola dipinta a olio, (56x guance un tenue velo di rosa. Sot- “Isabella Mantovana, moglie del 36 cm) e in posizione frontale, la to il sottilissimo filo dei sopraccigli duca Guidobaldo”, successiva- stessa posa di Elisabetta Gonza- lo sguardo è pensoso, grondante mente spiegata dal fatto che Eli- ga. Sullo sfondo scuro e uniforme solitudine e malinconia. L’atmosfe- sabetta era solita firmarsi Isabet- indossa un semplice abito nero ra astratta, fermissima, è sottoli- A sinistra: Ritratto ta. Oggi, definitivamente attribuita dalle sfumature rossastre. La pet- neata dal paesaggio alle sue spal- di Emilia Pia da a Raffaello, è esposta nella Galle- tinatura è liscia, senza ornamenti. le: uno sperone di roccia, alberi Montefeltro, ria degli Uffizi di Firenze accanto Nessun gioiello sulla grande scol- stilizzati, luci di perla. 1504-05 ca., al ritratto di Guidobaldo da Mon- latura rettangolare. Un poco di ro- Dalla splendida raccolta nel Baltimore Museum tefeltro, il marito, eseguito nello sa sulle guance e le labbra. Sul of Art, Baltimora, palazzo ducale di Urbino il ritratto Usa. A destra: stesso periodo nello stesso stile retro, l’iscrizione “Emilia Pia da di Elisabetta Gonzaga era stato La Gravida, e dalla stessa mano. Montefeltro” e un sigillo con una portato a Firenze nel 1625, quan- 1505-06, olio su Allo stesso periodo è attribui- scritta frammentata e interpretata do Vittoria della Rovere, erede tavola, Galleria to anche il ritratto di Emilia Pia, fi- come fonticho tedesco di Venezia: della collezione dell’estinta fami- Palatina glia di Marco Pio signore di Carpi e il fondaco dei tedeschi. glia dei Montefeltro, era andata a di Palazzo Pitti, moglie di Antonio da Montefeltro, Si presume che anche quest’o- sposare il granduca Ferdinando II Firenze. figlio naturale di Federico e legitti- pera sia stata portata a Firenze da de’ Medici. Trasferito da Palazzo mato con il consenso del papa. Vittoria della Rovere. Prima di far Pitti al Guardaroba Granducale, in Left: Portrait Rimasta vedova, si era definitiva- parte della Collezione Covai Stoop un successivo inventario era sta- of Emilia Pia da mente stabilita alla corte di Urbi- di Erlenbach (Zurigo) è stata re- Montefeltro, ca. to attribuito alla scuola di Bellini. 1504-05, Baltimore no, diventando amica, consigliera staurata a Vienna. Venduta alla Nel 1825 l’autore era stato iden- Museum of Art, e confidente della cognata Elisa- Galleria Kleinberger di New York è tificato in Andrea Mantegna. Il Baltimore, Usa. betta Gonzaga. Cresciuta alla pic- definitivamente passata al Balti- primo ad attribuirlo a Raffaello era Right: La Gravida cola corte di Carpi, a quel tempo more Museum of Art di Baltimora.
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