P.O.F. 2015-2016
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SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO Monteforte Irpino Via Nazionale, n. 13 –Tel. e Fax 0825 753018 C.M. AVIC81600Q DISTRETTO 003 C.F. 80009670649 Sito web: www.icmonteforte.gov.it E-mail : [email protected] PEC: [email protected] Dirigente Scolastico ANGELA RITA MEDUGNO – POF 2015/2016 1 – POF 2015/2016 Indice Premessa…………………………………………………………………………………............................. pag. 3 Punti fermi del P.O.F. ……………………………………………………….............................................. pag. 4 Realtà territoriale: Contesto: bisogni formativi……………………………………………………… pag. 5 L’I.C. Aurigemma: Strutture – Organizzazione e servizi…………………………………………… pag. 7 Docenti della Scuola dell’Infanzia………………………………………………………………………. pag. 8 Docenti della Scuola Primaria……………………………………………………………………………. pag. 10 Docenti Secondaria di 1° grado…..………………………………………………………………………. pag. 12 Personale A.T.A……………………………………………………………………………………………. pag. 14 Organigramma e funzionigramma………………………………………………………………………. pag. 15 Le Figure di sistema e Staff di dirigenza………..……………………………………………………….. pag. 19 Le Funzioni strumentali al P.O.F. ……………………………………………………………………….. pag. 20 Commissioni interne e dipartimenti…………………………………………………………………….. pag. 22 Continuità verticale………………………………………………………………………………………. pag. 23 Continuità orizzontale……………………………………………………………………………………. pag. 24 Commissione elettorale- GLI - Nucleo interno di valutazione (RAV e PdM) - Organo di garanzia pag. 25 Segretari dei Consigli di Intersezione e Interclasse…………………………………………………….. pag. 26 Consigli di Classe : Coordinatori e Segretari……………………………………………………………. Addetti al Pronto Soccorso e alla Sicurezza…………………………………………………………….. pag. 27 Calendario scolastico………………………………………………………………………………………. pag. 30 Orario di ricevimento al pubblico ……………………………………………………………………….. pag. 31 Numeri utili………………………………………………………………………………………………… Il sistema scolastico e la dimensione progettuale……………………...……………………………….. pag. 32 La progettazione didattica………………………………………………………………………………... pag. 33 La quota di flessibilità del curricolo locale……………………………………………………………… pag. 34 Competenze chiave europee……………………………………………………………………………… pag. 40 Declinazione delle competenze per aree………………………………………………………………… pag. 41 Curricolo verticale per la valutazione delle competenze………………………………………………. pag. 44 Alfabetizzazione culturale di base……………………………………………………………………….. pag. 51 Traguardi per lo sviluppo delle competenze……………………………………………………………. pag. 52 Scelte di metodo……………………………………………………………………………………………. pag. 57 La valutazione…………………………………………………………………………………………….. pag. 58 Scuola del primo ciclo: strutturazione dei contenuti…………………………………………………. pag. 62 Scuola Primaria: giudizi di profitto (classi 1^-2^)…………………………………………………….. pag. 65 giudizi di profitto (classi 3^-4^- 5^)………………………………………………… pag. 66 Scuola Secondaria di 1° grado : giudizi di profitto…………………………………………………… pag. 67 Valutazione del comportamento Scuola dell’Infanzia……………………………………………….. pag. 68 Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado ………………………………………………………………. pag. 70 Scuola Secondaria di 1° grado: Valutazione Esame di Stato………………………………………….. pag. 72 Utilizzo del Portfolio nel passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria……………….. pag. 76 Patto di corresponsabilità educativa…………………………………………………………………… pag. 77 Accoglienza e integrazione………………………………………………………………………………. pag. 81 Gruppo di lavoro per l’Inclusione (G.L.I.) ……………………………………………………………… pag. 82 Alunni con Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.) …………………………………………………………. pag. 83 Istruzione domiciliare…………………………………………………………………………………… pag. 84 Formazione e aggiornamento……………………………………………………………………………. pag. 86 Attività e Progetti Interni …………………………………………………………………………………. pag. 87 Attività e progetti in collaborazione con associazioni ed Enti………………………………………… pag. 90 Visite e Viaggi di istruzione………………………………………………………………………………. pag. 93 Monitoraggio P.O.F. ………………………………….…………………………………………………… pag. 94 Autoanalisi di Istituto……………………………………………………………………………………... pag. 96 RAV e PdM( Piano di Miglioramento) e Organico di potenziamento……………………………….. pag. 98 Documenti allegati al P.O.F………………………………………………………………………………. pag. 101 2 – POF 2015/2016 PREMESSA In riferimento al Regolamento sull’Autonomia (DPR 08 marzo 1999, n 275), ogni Istituzione Scolastica è chiamata a predisporre il Piano dell'Offerta Formativa. Dal CAPO II - Art 3 1. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il Piano dell'Offerta Formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale 3. Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. 4. Comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. 5. Il Piano dell'Offerta Formativa è elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado. 6. Ai fini di cui al comma 2 il Dirigente Scolastico attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. 7. Il Piano dell'Offerta Formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione. 3 – POF 2015/2016 Rispetto della normativa Verifica e Considerazione valutazione dei delle caratteristiche prodotti e dei e delle esigenze del processi contesto ambientale Potenziamento del Punti Costruzione di una valore e della progettazione funzione della fermi del condivisa e Scuola P.O.F. partecipata Il POF è, pertanto, la risposta della scuola alle esigenze sociali e individuali di educazione, formazione e istruzione provenienti sia dalla comunità nazionale che dal contesto territoriale di riferimento, con la considerazione della decisionalità autonoma, della partecipazione consapevole e delle responsabilità collegiali dell’istituzione scolastica. 4 – POF 2015/2016 Risposta della Scuola alle esigenze sociali, Analisi ed personali di educazione, organizzazione formazione, istruzione dei bisogni prioritari Domanda formativa del contesto Contesto – Bisogni formativi del contesto Il territorio di Monteforte Irpino è tra i più vasti della provincia di Avellino. Si estende da Mugnano del Cardinale, fino ad Avellino, seguendo nel suo sviluppo urbanistico la strada di collegamento tradizionale tra l’Irpinia e Napoli, strada a più alta percorrenza automobilistica della nostra provincia. La cittadina si è sviluppata in un contesto collinare e, negli ultimi 20 anni, è divenuta un centro residenziale che ha accolto una eterogenea popolazione proveniente dalla zona di Napoli e da Avellino, portando il numero di abitanti dai 4.000 del 1982, ai circa 8.500 attuali. Una stima, ultima fa risalire il numero di abitanti, ancorché non ufficialmente residenti, a circa 10.000. Il veloce inurbamento e la dislocazione urbanistica lungo un’unica significativa arteria di intenso traffico, hanno fatto sì che non si verificasse un’ integrazione tra gli abitanti storici ed i nuovi arrivati. Il pendolarismo verso Avellino e Napoli è quindi molto forte. L’agricoltura è di tipo tradizionale e si fonda sulla produzione delle nocciole e delle castagne. L’industria boschiva, ancora presente, oggi è scarsamente significativa . I cambiamenti socio – economici che si sono verificati negli ultimi decenni hanno contribuito a trasformare l’identità culturale della popolazione determinando: la precarietà del senso di appartenenza alla comunità l’attrazione dei giovani per i modelli cittadini la chiusura difensiva di alcuni gruppi sociale di fronte agli effetti di una modernizzazione veloce. 5 – POF 2015/2016 E’, quindi, importante per la scuola assumersi il compito di favorire il recupero della memoria storica e delle tradizioni culturali proprie della comunità. Inoltre, l’affermarsi di un modello di famiglia caratterizzato dalla parità di ruolo nella coppia e da impegno lavorativo di entrambi i genitori, determina, in alcuni casi, la mancanza di una guida costante nel processo formativo dei figli, le difficoltà di rapportarsi a nuove relazioni affettive che richiedono processi di adattamento lunghi, che danno origine a problematiche di disagio sociale. Anche su questo punto, si richiede alla scuola di intervenire sia sul piano dell’educazione che della prevenzione, promovendo momenti di socializzazione, di comunicazione dei vissuti, di accettazione di sé e degli altri per poter avviarsi ad una piena integrazione. In aggiunta a questo, è da tener presente un altro fenomeno che si sta diffondendo: cioè l’inserimento nella comunità di famiglie provenienti dall’area napoletana, di famiglie di rifugiati dai paesi in guerra accolte nel Villaggio Evangelico, di famiglie in cui uno dei genitori e/o i figli sono di lingua straniera. L’accoglienza dei ragazzi stranieri o residenti da poco sul comune determina l’esigenza da parte della scuola di favorire l’integrazione, sia promovendo percorsi formativi di accettazione del diverso come valore e come risorsa,