MORNAGO L’INFORMATORE COMUNALE Stampe periodiche lettera D Tariffa regime libero Poste Italiane S.p.A.

Notiziario di informazione dell’amministrazione comunale - Anno XVII Numero 42 – Giugno 2011

IL 17 MARZO E IL TASSELLO DI INDICE

UNITÀ CHE ANCORA MANCA Il 17 marzo e il tassello di unità che ancora manca all’Italia, ALL’ITALIA pag. 1

I 150 anni dell’unità d’Italia a Mornago, pag. 3

La guerra d’Africa raccontata da due mornaghesi, pag. 5

Tempo di bilanci: consuntivo 2010 e previsione 2011, pag. 8

Il punto sul sociale e sull’ecologica, pag. 10

La fame aguzza…l’impegno, pag. 10

Notizie dall’ambiente, pag. 11

A proposito di Malpensa, pag. 12

Tutti i cantieri in un click, pag. 13

Lo scorso 17 marzo il nostro Paese ha festeggiato una Il soccorso alpino abita anche a Mornago, pag. 16 ricorrenza importante: il 150° anniversario dell’unità d’Italia. Le numerose manifestazioni sul tema, cui In duecento in sella alla bici alla scoperta di Mornago, pag. 17 anche il nostro ha contribuito con alcune Cari mornaghesi, abbiamo ospiti, pag. 18 iniziative locali, sembrano aver risvegliato un senso di patriottismo che credevamo perduto. Sos commercio, il Comune risponde, pag. 19 Sarebbe bastato aggirarsi per le strade di lo scorso 21 marzo per registrare con quanto entusiasmo Appello alla generosità, pag. 20 centinaia di persone abbiano salutato la visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un Una villa romana del secondo secolo d. C. a Mornago, pag. 21 tale spettacolo mi ha favorevolemente colpito, così come le analoghe manifestazioni di orgoglio Nozze d’argento sotto rete, pag. 22 patriottico in tutta Italia. Al di là delle strumentazioni Bacheca, pag. 23 politiche che di un tale sentimento sono state fatte, credo che queste manifestazioni vadano colte per Anagrafe, pag. 24 quello che sono e cioè un segnale di sincero attaccamento degli italiani all’Italia, nonostante i tanti cancri che azzoppano il nostro Paese. È un fatto positivo, questo: se questo sentimento mancasse, come talvolta siamo stati indotti, nostro

1 malgrado, a sospettare, verrebbero Così, gli italiani hanno lungamente meno le fondamenta del nostro scontato una forzatura politica che, Stato e non ci sarebbero governo o invece di unità, ha prodotto forza politica capace di supplirvi. insofferenze e divisioni. Tuttavia, non si può negare che, a Mi dichiaro d’accordo con il distanza di 150 anni dai giorni del Presidente Napolitano, quindi, Risorgimento, l’unità del nostro quando, proprio a Varese, ha Paese resti, in qualche modo, ancora proclamato che l’unità d’italia sarà incompiuta e che l’impresa di esaltata attraverso il federalismo, Garibaldi e Cavour sia ancora, in perché solo questo tipo di governo parte, da completare. Dopo tanti potrà valorizzare la nostra vera anni, infatti, scontiamo ancora gli natura, cioè le diverse espressioni egoismi, la fretta, gli errori dei regionali e, più ancora, municipali, fondatori della nostra Patria. Buona senza soffocarle in un parte della storiografia è ormai controproducente appiattimento. concorde nell’ammettere che, al di Credo che il federalismo sia la nostra là della retorica con cui fu condita, ultima occasione per fare l’Italia e l’epica risorgimentale rappresentò per togliere al Paese quel freno che più una forzatura che un’effettiva fin dal Risorgimento lo soffoca e lo esigenza, che si trattò più di rallenta. un’annessione di territori al Regno di Sardegna che Qualche passo, in questi ultimi mesi, è stato fatto: il della nascita di un nuovo ed indipendente Stato, che Governo ha approvato i decreti sul federalismo nel progetto credevano solo i pochi intellettuali, municipale, regionale e demaniale, che trasferiscono mentre le masse analfabete e contadine lo subirono, poteri e introiti economici agli enti locali. Ma la strada che i plebisciti seguiti all’unificazione furono in realtà è ancora lunga: per raggiungere un modello davvero una farsa e che, come purtroppo ci è spesso capitato, federale è necessario istituire un Senato in il nostro destino fu deciso da forze straniere rappresentanza delle Regioni ed avere un solo interessate a disegnare la carta politica europea Parlamento deputato alla legiferazione. secondo la loro convenienza. Una riprova di tale Solo così possiamo sperare di offrire all’Italia una disagio ci viene dalla storia del Sud, da quelle terre prospettiva di prosperità, unione, crescita culturale. dominate per secoli dai Borboni dove il brigantaggio Tocca a noi dare al Paese che amiamo la forma che post unitario rappresentò, in realtà, una forma di meglio ci rappresenta. E saranno le nostre differenze, ribellione e insofferenza verso il nuovo governo finalmente riconosciute e valorizzate, a creare sabaudo. quell’unità che ancora ci manca. Con i se e con i ma la storia non si fa, dice il proverbio. Per finire, dato il tema di questo editoriale e E se dopo 150 anni, nonostante tutto, abbiamo dell’anniversario da poco celebrato, voglio l’entusiasmo per festeggiare l’anniversario di quei approfittare di questo numero per offrirvi il resoconto lontani fatti, allora vuol dire che nell’Italia unita ormai dell’iniziativa mornaghese legata alle celebrazioni del tutti ci riconosciamo. Come si diceva, però, a questo centocinquantenario e rivolta alle scuole. Ho poi Paese manca ancora un pezzo e tocca a noi, oggi, voluto riservare qualche pagina del giornalino per ricevere l’eredità del passato per portarla a degno un’intervista a due mornaghesi che hanno partecipato compimento. Come? Riconoscendo che, se l’Italia è come soldati alla Seconda guerra mondiale: sono stata fatta, gli italiani ancora no. Allora come oggi persone come loro l’esempio più limpido e coraggioso siamo stati tutti fagocitati da una forma di governo di cosa voglia dire amare veramente il proprio Paese e unitario che, per la storia di divisione politica e i propri connazionali. Non ci rimane che colmare il culturale in cui l’Italia si è dibattuta per secoli, era nostro debito di riconoscenza dimostrando loro forse la meno adatta per riunire gli italiani sotto affetto, interesse e solidarietà. un’unica bandiera. Le voci di intellettuali illuminati come il milanese Carlo Cattaneo o di Vincenzo Gioberti, che predicavano un’opzione federalista, Il sindaco furono sepolte sotto le diverse mire di Savoia e Paolo Gusella governo, poi replicate dai loro successori repubblicani.

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I 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA A MORNAGO Positivo il riscontro delle iniziative promosse dall’amministrazione comunale per festeggiare l’importante anniversario del 17 marzo

Anche il nostro paese ha celebrato, lo scorso 17 Oltre alla premiazione del concorso, la mattinata del marzo, i 150 anni dell’Unità d’Italia, coinvolgendo, in 16 è stata ricca di eventi: i ragazzi hanno presentato i particolare, i ragazzi delle scuole e raccogliendo una risultati di una ricerca sui personaggi del Risorgimento diffusa adesione. che hanno dato il nome ad alcune vie mornaghesi, un “Nelle settimane precedenti all’anniversario, agli alunno si esibito con la tromba nell’inno d’Italia alunni della terza media mornaghese mentre una sua compagna ne ha letto pubblicamente l’amministrazione comunale ha proposto un concorso il testo. Ad assistere alla cerimonia, oltre alle autorità dal titolo: ‘Illustra i 150 anni dell’unità d’Italia’ – che componevano la giuria del concorso, c’erano spiega il sindaco Paolo Gusella -. I ragazzi dovevano alcuni consiglieri comunali, il parroco della locale presentare un elaborato artistico sul tema, comunità pastorale, il dirigente scolastico e i dimostrando attinenza al tema, creatività e abilità presidenti di alcune associazioni presenti sul tecnica”. La risposta è andata oltre le previsioni, territorio. La mattinata si è conclusa con lo spettacolo giungendo a toccare ben 66 elaborati. Di questi sono teatrale, offerto dall’amministrazione comunale: stati selezionati i migliori 15, che poi hanno affrontato “Quei bravi ragazzi” in cui si è data lettura di alcuni il giudizio di una commissione composta da sindaco, episodi risorgimentali. assessore all’istruzione Lucia Busata, vicepreside delle Nel pomeriggio, in palestra sono stati esposti tutti i scuole medie e due insegnanti. La selezione finale è disegni pervenuti per il concorso scolastico ed è stata avvenuta la mattina del 16 marzo nella palestra allestita una mostra di oggetti storici dell’arma dei comunale di Crugnola: la giuria ha premiato i quattro Carabinieri a cura dell’Associazione mornaghese dei lavori migliori, stabilendo due ex aequo al quinto Carabinieri in congedo. La mostra è rimasta aperta posto. Ad aggiudicarsi il concorso è stato il giovane anche per tutto il giorno dell’anniversario, il 17 marzo Filippo Trinitas, che ha immaginato di sovrapporre alla e ha avuto un buon riscontro di visitatori. forma geografica dell’Italia un volto femminile che Le celebrazioni mornaghesi dedicate all’Unità d’Italia personifica il Paese. A tutti gli autori dei 15 lavori si sono infine chiuse lo scorso 1° aprile nella biblioteca selezionati sono comunque arrivati i complimenti comunale con la conferenza del professor Giuseppe della giuria e la consegna di una copia della Reguzzoni dal titolo: “Pensare il Risorgimento”. Costituzione.

Seguono le immagini della giornata. A partire da sinistra, foto in alto: il vincitore del concorso scolastico, Filippo Trinitas, tra il sindaco Paolo Gusella e l’assessore all’istruzione Lucia Busata. A fianco: l’elaborato di Trinitas. Sotto, a sinistra: foto di gruppo con i ragazzi di terza media coinvolti nei festeggiamenti per il 150° dell’unità d’Italia e il sindaco. A fianco: gli elaborati dei primi tre classificati. Ultima foto in basso, a sinistra: un momento della relazione del sindaco al tavolo delle autorità. A fianco: un’immagine della mostra storica organizzata dai Carabinieri in congedo.

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LA GUERRA D’AFRICA RACCONTATA DA DUE MORNAGHESI Nell’anno in cui si celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia, due reduci raccontano le loro drammatiche esperienze di soldati durante la Seconda Guerra Mondiale. Persone semplici che hanno dimostrato grande coraggio e spirito di sacrificio

I primi 150 anni di storia dell’Italia unita sono costati a Tobruk, come ricorda Varalli, “furono fatti 33mila cari ad alcuni mornaghesi. Tra le pagine dolorose e prigionieri”. tremende delle guerre nazionali sono scritti, tra gli Ma l’avanzata della divisione di Pavia non poteva altri, i nomi di due nostri concittadini di circa 90 anni: arrestarsi: l’obiettivo da raggiungere era El Alamein. Giovanni Aurelio Varalli, nato l’11 giugno del 1921 e Nonostante le migliori intenzioni, però, senza benzina Primo Bosetti, che il novantesimo compleanno l’ha era impossibile raggiungere la località dove le forze festeggiato il 2 maggio. A loro la Patria ha chiesto un inglesi si stavano ritirando: i mezzi su cui viaggiava immenso sacrificio: quello di donare gli anni più Varalli, infatti, rimasero insabbiati nel deserto privi di spensierati, quelli della giovinezza, agli interessi del carburante. Fu allora che il mornaghese vide Rommel Paese e a rischio, per giunta, della loro stessa vita. in persona che incitava il suo capitano: “Avanti, Fortunatamen avanti!”. E te da quello: “Ma quell’esperien non c’è più za i due amici benzina!”. In sono usciti effetti, il sani e salvi e, a problema quasi degli scarsi novant’anni, equipaggiame possono nti, così come ricordare con dei sabotaggi, serenità e un rese più eroico pizzico di il sacrificio commozione degli italiani in le avventure Africa. che, loro La divisione di malgrado, Pavia riuscì affrontarono comunque a in terra raggiungere El d’Africa. Fu lì Alamein, dove che il regime gli alleati - fascista di “formati Mussolini li soprattutto da chiamò a combattere, quando erano poco più che dei indiani, indocinesi, australiani”, ricordano i due reduci - ragazzini. si erano trincerati. “El Alamein era un fronte di 70 km, “Sono partito da Mornago il 13 gennaio del 1942 e non stretto tra il mare da una parte e una depressione di vi sarei ritornato che il 9 settembre del 1946”, ricorda sabbie mobili dall’altra – racconta Varalli -. Il 23 Varalli. Quattro anni e mezzo che Giovanni passerà in ottobre del 1942 era stata una giornata tranquilla, gran parte in un campo di prigionia delle forze alleate. come tutte le altre. Improvvisamente, all’imbrunire, “Quando partì venni arruolato nell’artiglieria, divisione vedemmo alzarsi un fuoco di artigleria dal fronte di Pavia – racconta il novantenne -. Venni inviato in nemico così compatto che sembrava un’unica Libia, dove sbarcai il 9 marzo. Appena otto mesi dopo, esplosione. Caricammo subito le nostre armi e il 7 novembre, sarei stato preso prigioniero”. In quel passammo una notte d’inferno. La battaglia proseguì breve lasso di tempo Varalli visse esperienze senza soste anche nei giorni e nelle notti seguenti. Noi drammatiche, che lo portarono sulla prima linea degli dovevamo proteggere i paracadusti della Folgore che avvenimenti storici. Intorno a giugno il mornaghese si stavano appena dietro di noi e che avrebbero dovuto trovò a Tobruk e, più tardi, a Marsa Matruh, nomi, lanciarsi oltre Alessandria d’Egitto. Sentivamo le questi, che chi conosce la storia delle campagne granate fischiare sopra le nostre orecchie ma per d’Africa associa ad alcune tra le battaglie più dure. Solo fortuna nessuna ci colpì. Si andò avanti così fino al 28

5 ottobre, quando fu proclamata una tregua e i volontari che ci salvammo”. Appena sbarcati a Tripoli fu dato svizzeri della Croce Rossa furono ammessi a soccorrere l’ordine di raggiungere velocemente la Tunisia a bordo i feriti nelle trincee e a seppellire i morti. Nel dei camion. Intanto il tenente diede a Bosetti il frattempo, i tedeschi avevano lasciato il fronte e noi compito di provare il moschetto: “Provai ad inserire la italiani eravamo rimasti soli. Riuscimmo anche a pallottola, ma non c’era verso di farla entrare. Gli diedi sfondare la linea nemica all’altezza del mare. Ma un colpo più forte, il moschetto esplose e io venni eravamo destinati a perdere la battaglia. Capitolammo scagliato di colpo all’indietro. Si scoprì che, per colpa di e il 6 novembre fui fatto prigioniero dagli alleati”. un sabotaggio, ci erano state inviate le munizioni Per Varalli si apriva un nuovo capitolo della guerra, non sbagliate”. meno faticoso del precedente. “Per raggiungere il In ogni caso la spedizione doveva continuare: treno che ci avrebbe portato ad Alessandria d’Egitto “Partimmo da Agedabia, attraversando il deserto della dovevamo macinare 30 chilometri a piedi nel deserto. Sirti su una strada asfaltata, dormendo di notte nei Mi ricordo che di notte dormimmo per terra e, siccome camion. Fu in quel viaggio che mi sentì chiamare per piovve un poco, con la borraccia raccogliemmo le nome: mi trovai davanti Armando Caletti, ex sindaco di poche gocce nelle pozzanghere che si erano formate Mornago, che mi aveva riconosciuto”. Quando, però, i sulla sabbia. Poi bevevamo l’acqua filtrandola con il camion dovettero guadare l’aperto deserto, per i fazzoletto. Ho visto amici piangere per la sete, con la soldati italiani arrivarono disagi più seri: “Eravamo lingua gonfia per mancanza d’acqua. Qualcuno beveva diretti all’Oasi di Giava ma nella sabbia le ruote dei addirittura l’acqua che stava nei radiatori dei trattori”. nostri mezzi affondavano. Passammo tutta la notte a Fortunatamente, dopo vari spostamenti, la vita nel sistemare travi sul percorso per permettere ai camion campo di prigionia a El Cairo non fu così dura: “Non di avanzare, ma eravamo stremati, non avevamo più c’era molto da mangiare, ma eravamo liberi di giocare né cibo né acqua. Ci salvò un Lancia 3Ro che, riuscendo a pallone e di scrivere lettere”. a muoversi facilmente sulle dune, arrivò all’oasi e poi ritornò da noi con i rifornimenti”. Dopo Giava, fu raggiunta un’altra oasi “il cui pozzo – ricorda Bosetti – si trovava in una conca profonda 7 – 800 metri. Ci calavamo a prendere l’acqua a due e due, trasportando la cisterna a spalla, ma risalire il dislivello era quasi impossibile, perché le gambe affondavano nella sabbia. Facevamo un passo avanti e due indietro”. Per fortuna il modir, il capo dell’oasi, era “una brava persona”, ricorda il novantenne mornaghese, “che veniva a trovarci con il suo asinello portandoci spesso da mangiare. Fu proprio lui a comunicare al tenente che gli inglesi stavano avanzando verso di noi”. In effetti, dalla torretta di guardia, il giorno dopo furono avvistate tre In quegli anni Varalli tenne corrispondenza anche con camionette. L’esercito italiano sparò, fermando l’amico Bosetti che, pur trovandosi in Africa, non gli l’avanzata. Ma quella sera stessa all’orizzonte si toccò mai di incontrare. Primo era stato arruolato nel profilarono decine di mezzi nemici. Non potevamo più terzo reggimento Bersaglieri di Milano, dove rimase scappare e ci arrendemmo”. fino a giugno del ’42. “Dovevamo partire per la Russia Era il 22 novembre del 1941. Primo Bosetti venne – racconta -, ma il giorno di Pasqua arrivò un condotto dai nemici a Giarabub, “camminando nel contrordine. Fummo trasferiti a Bolzano nel settimo deserto e con una sola scatoletta alimentare da Bersaglieri e, dopo due settimane nel Trentino, dividere in 4”. Dopo varie tappe, raggiunse finalmente venimmo inviati a Taranto e imbarcati sulle navi il suo campo a El Cairo. “Un giorno sì e uno no si Oceania, Nettuna e Vulcania. Salpammo alla sera, lavorava in mensa. Il turno durava dalle 6 alle 22. Si eravamo 15mila tra italiani e tedeschi diretti in Libia. preparava la colazione alle 8, il tè alle 10, poi il pranzo, Appena fummo al largo, cominciarono a spararci di nuovo il tè alle 4 e la cena alla sera. Un giorno un addosso coi siluri. Ricordo che l’ammiraglio ci ordinò di maresciallo inglese mi domanda in dialetto varesino: stare sotto coperta e di tenerci aggrappati a qualcosa ‘Da dove vieni?’. Rimasi di stucco. Si scoprì che l’uomo di stabile con tutte le nostre forze. Vedemmo aveva soggiornato a lungo a Varese per motivi di studio avvicinarsi velocemente un siluro ma l’ammiraglio, con ed era dovuto rientrare in Patria a causa della guerra. una prova di riflessi davvero sorprendente, fece una Conosceva bene le nostre zone e mi prese in simpatia. manovra repentina e riuscì a schivare la bomba. Fu così Quando poi, con l’armistizio dell’8 settembre del ’44, ci 6 venne offerta l’opportunità di firmare il nostro rilascio, Bosetti, invece, si è sposato nel 1958, ha avuto tre fui finalmente liberato”. figlie e ha sempre lavorato alla Majno, fino all’età della Finita la guerra, non cessarono le avventure per pensione. Giovanni e Primo. Il ritorno verso casa fu una vera Dei tempi passati i due reduci rimpiangono solo una odissea per entrambi. Racconta Bosetti: “Sbarcammo a cosa: la solidarietà e l’allegria che si respirava tra la Napoli, da dove, col treno, ci portarono a Roma. Lì il gente comune. “All’epoca avevamo una bella convoglio si fermò, finendo su una rotaia ferma. Ci compagnia, andavamo a ballare alle feste di paese in lasciarono lì tutta la notte senza cibo. Alla mattina si sella alla bicicletta”, ricorda Varalli. E Bosetti aggiunge: partì di nuovo per Viareggio, dove il macchinista ci “Una volta mi ricordo che abbiamo fatto persino il giro comunicò che era il suo giorno di riposo e fermò il del lago Maggiore. Eravamo 15 o 20 mornaghesi, un treno di nuovo. A quel punto, cinque o sei tra po’ di tutte le età. Una volta si era più uniti”. bergamaschi e bresciani andarono dal capostazione a Di guerra, invece, non vorrebbero più sentir parlare. fare il diavolo a quattro finchè quello non trovò un Loro che l’hanno vissuta sulla loro pelle conoscono macchinista. Alla cabina di comando si sedettero anche bene le fatiche e il dolore che comporta. Per questo, loro, impedendo al macchinista di fare tappe intermedie fino a Genova, dove il convoglio era diretto, e lasciando a terra tantissimi pendolari. Quando finalmente arrivai a Milano e, da lì, a Mornago, mi accompagnarono a casa alcuni amici in bicicletta”. La prigionia di Giovanni durò più a lungo: “All’armistizio non volli firmare, temevo per i miei fratelli rimasti a Mornago e così fui trasferito in un campo fascista. Riuscì a tornare in Italia, precisamente a Napoli, il 7 settembre del 1946, a bordo di un piroscafo italiano. Da lì coi miei compagni prendemmo il treno verso il nord ma incontrammo mille intoppi. Quando finalmente riuscimmo a raggiungere Bologna, dove c’era il centro di smistamento per i reduci che tornavano verso il Settentrione, scoprì che non c’era posto sul treno per Milano. Ricordo ancora che il capostazione disse all’addetto allo smistamento: ‘Questi qui devi farli andare a casa’”. Mentre lo racconta, Varalli fa una breve pausa, ha un momento di commozione. Che si scioglie subito pensando che quella sera riuscì a tornare a Mornago da Milano con il treno delle 20. Arrivato in stazione, gli vennero incontro il fratello e gli amici in bicicletta: dopo anni di lontananza, lo riportarono a casa seduto sulla canna. Da allora i due coscritti hanno fatto molta strada e esperienze di vita decisamente più serene. Varalli si è sposato nel 1950 e ha avuto una figlia nel 1962, nell’anno in cui si celebrano i 150 anni dell’Unità quando ormai stava per rinunciare ai suoi sogni di d’Italia, essi desiderano che il loro ricordo si trasformi paternità. Ha lavorato alla Majno e poi all’Erica di in una memoria condivisa, almeno tra i loro Crugnola, sempre nel campo della tessitura, fino alla concittadini, perché diventi un valido ammonimento pensione, arrivata nel 1976 dopo 40 anni di lavoro. contro chi, ancora oggi, crede che la guerra abbia un senso.

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TEMPO DI BILANCI: CONSUNTIVO 2010 E PREVISIONE 2011 L’assessore al bilancio Alessandro Montin presenta il resoconto dettagliato del bilancio comunale dello scorso anno

Con la delibera di giunta n. 27 del 23.3.2011 e la successiva delibera del consiglio comunale n. 9 del 27.04.2011 è stato approvato il bilancio dell’esercizio 2010. Eccolo nel dettaglio:

ENTRATE VOCE AMMONTARE ECONOMICO DETTAGLI TITOLO I (entrate tributarie) € 1.717.404,75 Ici: € 826.000, accertamenti Ici anni pregressi: € 76.200, addizionale comunale Irpef: € 300.000, tassa smaltimento rifiuti: € 390.0000 TITOLO II (trasferimenti statali e € 962.832,78 da altre amministrazioni) TITOLO III (entrate € 566.554,77 Diritti segreteria: € 26.000, sanzioni amministrive e extratributarie) violazioni codice stradale: € 32.000, prov. serv. e concess. cimiteriali: € 106.000, conc. sp. e rivalse per serv.soc.: € 75.000, prov. gas: € 114.000 TITOLO IV (trasferimenti in € 423.635,82 oneri di urbanizzazione: € 292.000, contributi per conto capitale) realizzazione mensa Scuola media: € 100.000 TITOLO V (accensione di prestiti) € 515.000,00 opere esterne ubicazione nuova palestra TITOLO VI (servizi per conto € 268.379,13 terzi - partite di giro) TOTALE € 4.453.807,25

USCITE VOCE AMMONTARE ECONOMICO DETTAGLI TITOLO I (spese correnti) € 2.985.700,69 (stipendi: € 705.000, spese sociale, assistenza, cultura, sport e contributi vari: € 502.500, trasporto alunni: € 69.000, consorzio polizia locale: € 200.000, utenze stabili comunali e scuole: € 134.000, illuminazione pubblica: € 110.000, quota servizio di smaltimento rifiuti: € 321.000, taglio erba e pulizia strade: € 93.000, manutenzione cimiteri: € 43.000, servizio rete idrica: € 51.000, interessi passivi su mutui: € 72.000 TITOLO II (spese in conto € 1.087.080,55 Manutenzione straordinaria immobili comunali: € capitale/opere immobiliari) 152.000, opere esterne ubicazione nuova palestra: € 515.000, realizzazione mensa scuola media: € 100.000, manutenzione straordinaria strade: € 95.000, realizzazione campi cimiteriali: € 102.000 TITOLO III (sp. per rimborso € 188.297,50 prestiti, quote capitale) TITOLO IV (serv. per conto terzi - € 267.499,40 partite di giro) TOTALE € 4.528.578,14

Al totale c’è da aggiungere l’avanzo applicato di € 147mila relativo all’esercizio 2009. Nonostante le difficoltà, i servizi offerti dal comune sono rimasti numerosi e immutati: l’assistenza agli anziani, agli indigenti, ai minori, ai portatori di handicap, ai nuclei famigliari in difficoltà, all’assistente sociale per € 336mila euro. A queste spese si aggiungono i contributi alla biblioteca per acquisto di libri (pari a 6mila euro), 90mila euro il contributo agli asili, 3.500 euro agli oratori, 43mila euro a: Pro loco, banda mornaghese, associazioni sportive, Vodaf e per manifestazioni culturali, 22mila euro per il diritto allo studio, libri e nido comunale. In totale si sono spesi € 500.500. Nel bilancio di previsione 2011, a testimonianza dell’attenzione verso questi argomenti, sono stati stanziati € 510.500, il 2% in più rispetto all’anno scorso. Inoltre il Comune offre collaborazioni a tutti i livelli istituzionali garantendo servizi su cui non avrebbe competenza, ad esempio sostenendo il costo per i libri di testo delle scuole elementari (€ 8.000), i pasti per le insegnanti (€ 8.500), il trasporto degli alunni (€ 69.000) e la gestione degli ambulatori (€ 15.000). Passiamo ora all’esercizio 2011. Conti in ordine e concrete capacità di spesa: questi sono i cardini sui quali l’amministrazione comunale ha costruito il nuovo bilancio. Ogni singola voce è stata analizzata con attenzione, sono state recepite le indicazioni sulla riduzione della spesa pubblica e sulla partecipazione ai costi dei servizi a domanda individuale.

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Per quanto riguarda le entrate, senza apportare alcun aumento di tasse per i cittadini si è fatta una previsione realistica di gettito, soprattutto per le entrate correnti, al fine di garantire la copertura delle spese e il rimborso dei prestiti ed evitare così di intaccare gli oneri di urbanizzazione, già in costante diminuzione e destinati a garantire le manutenzioni e gli investimenti. Entriamo, dunque, nel dettaglio:

ENTRATE USCITE VOCE AMMONTARE ECONOMICO VOCE AMMONTARE ECONOMICO TITOLO I (entrate tributarie) € 1.753.160,00 TITOLO I (spese correnti) € 3.146.451,00

TITOLO II (trasferimenti € 896.496,00 TITOLO II (spese in conto € 2.446.197,00 statali e da altre capitale/opere immobiliari) amministrazioni) TITOLO III (entrate € 494.667,00 TITOLO III (spese per rimborso € 157.872,00 extratributarie) prestiti, quote capitale) TITOLO IV (trasferimenti in € 656.197,00 TITOLO IV (servizi per conto € 395.000,00 conto capitale) terzi - partite di giro) TITOLO V (accensione di € 1.950.000,00 prestiti) TITOLO VI (servizi per conto € 395.000,00 terzi - partite di giro) TOTALE € 6.145.520,00 TOTALE € 6.145.520,00

SCUOLE E… PARTECIPAZIONE Sulla questione bilancio, una nota a margine dell’amministrazione comunale sulle spese relative alle scuole del paese

Nelle ultime settimane sono state consegnate al Comune due raccolte firme relative al funzionamento delle scuole, che imputavano all’amministazione comunale un presunto disimpegno economico su tale fronte. A completamento delle spiegazioni rivolte direttamente alle persone coinvolte, riportiamo un resoconto sugli investimenti affrontati negli ultimi anni dal Comune per l’edilizia scolastica e sulle spese ordinarie di funzionamento scuole per l’anno 2010.

INVESTIMENTI EDILIZIA SCOLASTICA 2009 Adeguamento igienico-sanitario Palestra Elementari Crugnola 143693,29 2010 Rifacimento impianto di riscaldamento Palestra Elementari Crugnola 25068,39 2010 Realizzazione nuova mensa Scuole Elementari Crugnola 62815,74 2010 Rifacimento/adeguamento servizi igienici ICC Mornago 64238,46 2010 Rifacimento pavimentazione palestrina Scuole Mornago 5093,40 TOTALE COMPLESSIVO 300.909,28

SPESE FUNZIONAMENTO SCUOLE ANNO 2010 SCUOLA ACQUISTI UTENZE E LIBRI DI DIRITTO MOBILI E TOTALE SERVIZI TESTO ALLO STUDIO ATTREZZATURE PARZIALE SCUOLA PRIMARIA 1288,16 31743,00 8000,00 8500,00 9048,60 58579,76 SCUOLA SECONDARIA 250,38 26609,00 0 8500 0 35359,38 ISTITUTO 2379,51 8416,54 0 0 0 10796,05 COMPRENSIVO COMPLETO COSTI COMUNI TRASPORTO PASTI AFFITTO ACQUISTI TOTALE ALUNNI AGEVOLATI E LOCALI PER MENSA PARZIALE DOCENTI 69113,64 8500 15424,14 833,54 93871,32 TOTALE COMPLESSIVO 198.606,51

Lasciamo che la cittadinanza giudichi dalle cifre riportate se l’amministrazione non investe a sufficienza nelle scuole. Per quanto riguarda il costo del buono pasto scolastico, che non dipende dal Comune, informiamo che la cooperativa titolare del servizio ha dichiarato la disponibilità a rivedere la quota al ribasso.

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IL PUNTO SUL SOCIALE E SULL’ECOLOGIA Dall’assessore ai servizi sociali Sergio Zulianello riceviamo e pubblichiamo la presentazione di due nuovi servizi a favore dei cittadini svantaggiati e alcune riflessioni sull’ambiente arricchite dalla cronaca degli ultimi eventi “verdi”

LA FAME AGUZZA… L’IMPEGNO!

La situazione delle attività relative al settore dei servizi sociali, parafrasando un famoso proverbio, si può riassumere nel modo indicato dal titolo: la fame corrisponde all’aumento delle necessità ed alla contemporanea diminuzione delle risorse, l’impegno è quello dei nuovi volontari che, aggiungendosi a quelli già da tempo attivi nell’associazione VODAF, hanno permesso di attivare due iniziative: la consegna gratuita a domicilio sia dei farmaci che della spesa. I due servizi, medicinaAmica e spesaAcasa, sono partiti da qualche settimana ed impegnano alcuni volontari del Centro Ricreativo Quattro Campanili che, pur avendo altri impegni lavorativi e familiari, utilizzano parte del loro tempo libero per queste importanti attività. A mio modo di vedere, i due servizi soffrono di una scarsa conoscenza da parte di chi ne potrebbe usufruire ed è per questo che voglio nuovamente pubblicizzarli: si ricorda che essi sono destinati agli anziani a partire dai 65 anni, alle persone riconosciute invalide al 100%, alle persone con inabilità temporanea oggettiva ed a quei cittadini con particolari situazioni di disagio, anche temporanee. Per usufruire del servizio, è necessario richiederlo entro le ore 20 del mercoledì di ogni settimana, chiamando il numero di cellulare:

339 2343920

Per semplificare l’accesso al servizio e per minimizzare i costi a carico del richiedente, è possibile fare un semplice squillo chiamando da un numero di rete fissa: il numero chiamante sarà memorizzato e l’utente verrà richiamato a cura del volontario. Sempre nell’ottica di rispondere alle esigenze dei nostri concittadini, è stata attivata un’altra iniziativa che dovrebbe portare ai Servizi Sociali la disponibilità di un mezzo attrezzato per il trasporto di anziani e soggetti svantaggiati. Chi pagherà il costo dell’acquisto del veicolo? L’Amministrazione in questo caso fa affidamento sulla sensibilità e sulla generosità delle attività commerciali ed industriali del territorio che, in cambio di uno spazio pubblicitario sul mezzo, potrebbero contribuire al suo acquisto. L’operazione partirà nei prossimi mesi: vuoi mettere la soddisfazione di vedere il proprio nome circolare su un mezzo che svolge un servizio così importante per il bene comune? In un panorama sempre più complesso, fra luci ed ombre, è importante che i cittadini mantengano il loro continuo supporto e la loro vicinanza all’Amministrazione nello svolgimento di un compito così gravoso come quello dell’assistenza a chi è nel bisogno. Dal canto loro, il personale del Comune, i volontari del VODAF e quelli del Centro Ricreativo Quattro Campanili continueranno a fare al meglio la propria parte.

L’Assessore ai Servizi Sociali ed Ecologia Sergio Zulianello

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NOTIZIE DALL’AMBIENTE

Quella che ci attende nei prossimi tempi è una grande sfida: pur rimanendo legati al nostro territorio, dobbiamo superare una visione limitata come quella di chi passa il suo tempo a guardare il proprio orticello senza occuparsi dei campi intorno. Sembrano due concetti in contrasto ma sappiamo bene che le acque, l’aria, gli animali non si preoccupano delle divisioni amministrative e quindi sempre più l’ottica deve essere quella della collaborazione fra enti, associazioni e cittadini. Un esempio per tutti: siamo sicuri che la questione della terza pista della Malpensa non ci coinvolga? Crediamo che sia un problema relativo solo ai territori immediatamente a ridosso dell’aeroporto? Noi siamo convinti che anche i Comuni come il nostro, della cosiddetta seconda fascia, abbiano tutti i diritti di preoccuparsi per le questioni relative al rumore ed all’inquinamento che interessa le zone dove avvengono atterraggi e decolli. Altro caso di collaborazione fra amministrazioni diverse è il progetto al quale Mornago ha partecipato fin dall’inizio e che ha visto una preziosa consonanza fra diversi enti, quello del Corridoio Ecologico che attraverserà il nostro Comune: uno spazio libero che, individuato lungo il corso del torrente Strona, collega il Parco del Ticino al Parco del Campo Dei Fiori fino alla vicina Confederazione Elvetica. L’obbiettivo è di favorire la biodiversità delle specie facilitandone lo scambio genetico. Lo scorso gennaio è stato siglato il patto preliminare al contratto di rete, che impegnerà le varie amministrazioni a mantenere aperto il corridoio impedendone la cementificazione. Un altro aspetto molto importante è quello della partecipazione, cioè del coinvolgimento dei cittadini e specialmente dei ragazzi: lo scorso 3 aprile si è svolta la consueta Giornata Ecologica. Le associazioni: Gruppo Ana, Carabinieri in congedo, Pro-Loco, Protezione Civile, hanno risposto come sempre con disponibilità totale. Un discreto numero di studenti delle nostre scuole, accompagnati anche dai loro genitori, si è dato da fare nel ripulire boschi, sentieri e, purtroppo è triste dirlo, bordi delle strade. Quest’anno, comunque, abbiamo notato una diminuzione degli abbandoni all’interno dei sentieri (forse è entrato nella testa che si fa prima a portare il vecchio televisore nei centri di raccolta COINGER piuttosto che ad abbandonarlo in un bosco…). Quello che notiamo ancora è l’abbandono lungo le strade, come se lasciare una cartaccia all’interno della nostra automobile per poi gettarla nel cestino dei rifiuti più vicino fosse una rottura della sacralità del nostro spazio vitale, ma quello che c’è intorno non ha le stesse caratteristiche? Siamo convinti che l’ambiente intorno a noi sia qualcosa di diverso, staccato da noi? In queste occasioni è comunque una consolazione del cuore vedere con quanta dedizione, anche con quanta rabbia e con quanta passione i più giovani si diano da fare: la speranza è che da adulti si ricordino di questi momenti e si comportino di conseguenza.

Un altro momento di coinvolgimento sono stati gli incontri, tenutisi presso la biblioteca comunale nei mesi di aprile e maggio, che hanno permesso ai partecipanti di confrontarsi con tematiche come le energie rinnovabili, la natura, i boschi, le acque ed i diversi ambienti che ci circondano. Questi appuntamenti sono stati seguiti (a mio modo di vedere, non come meriterebbero) da un gruppo di cittadini che ne hanno apprezzato i contenuti e i relativi stimoli, insomma una serie di occasioni per far funzionare la testa invece di annegarla in orge di Grandi Fratelli ed Isole dei Famosi televisivi…Luci ed ombre, anche qui, questa è la caratteristica del nostro vivere quotidiano.

L’Assessore ai Servizi Sociali ed Ecologia Sergio Zulianello

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A PROPOSITO DI MALPENSA A margine dell’articolo dell’assessore Zulianello, pubblichiamo il resoconto di un rappresentante della LIPU circa il progetto di ampliare l’aeroporto con la costruzione della terza pista

Un parco protetto, un aeroporto in espansione. Il parco è quello del Ticino, una delle poche aree verdi significative che ancora resiste all’urbanizzazione dilagante tipica delle aree lombarde; l’aeroporto è quello della Malpensa, naturalmente, con i suoi progetti di espansione nonostante la perdurante crisi che attraversa il traffico aereo. Questi sono i due attori in precario equilibrio ambientale che il progetto della terza pista andrebbe a compromettere ulteriormente e in modo irreparabile. Dato per acquisito l’aeroporto nella sua attuale configurazione (che significa un traffico di passeggeri di venti milioni l’anno), la realizzazione della terza pista per un traffico ipotizzato di addirittura settanta milioni, andrebbe a impattare sulle Zone di Protezione speciale costituite dai boschi del Ticino. Questo comporterà la perdita dell’ultima brughiera alberata di pianura (il Gaggio) famosa in mezzo mondo per gli aspetti botanici. Inoltre, l’incremento dell’inquinamento luminoso arreca non pochi problemi alle specie migratrici che transitano lungo il Ticino. Tutto ciò avverrebbe in violazione delle direttive europee e nazionali in materia di valutazioni d’impatto ambientale. Oltre a questi temi sta avanzando anche la consapevolezza dei rischi cui è esposta direttamente la salute umana per le popolazioni che risiedono nell’area aeroportuale; a questa consapevolezza ha contribuito una sentenza del Tribunale di Milano, la “Quintavalle”, che ha messo in relazione la morte di un bosco di circa 240 ettari con gli idrocarburi incombusti emessi dagli aerei in decollo. A questa si aggiungono studi epidemiologici e indagini ambientali tra cui la recente analisi commissionata dal comune di Casorate, che ha mostrato la concentrazione di numerose sostanze cancerogene presenti nell’aria in conseguenza delle rotte percorse dagli aerei. Per queste ragioni le associazioni dei cittadini, i comitati, le associazioni ambientaliste rilanciano la loro attività di opposizione al progetto impegnandosi, da una parte, perché la Regione Lombardia, che ha espresso la volontà di attuare la Valutazione Ambientale Strategica, dia un seguito a questa decisione, tanto più che gli stessi comuni interessati ne avevano richiesto l’avvio. Dall’altra ci si sta attrezzando per la produzione in maniera sistematica delle osservazioni sugli aspetti negativi del progetto, anche senza una formale apertura della procedura di cui sopra, che affronti i vari ambiti (economici, occupazione, equilibri ecologici, biodiversità).

Luca Chiarei Delegato LIPU Varese

Direzione, redazione e amministrazione: L’amministrazione comunale invita Piazza Libertà, n. 1 – 21020 – Mornago (VA) tutti coloro che vogliono contribuire Tel. 0331/901008 alla redazione de “L’informatore” ad Direttore responsabile: inviare articoli, news, foto e Paolo Gusella (sindaco) segnalazioni all’indirizzo mail: Periodicità quadrimestrale. [email protected] Diffusione gratuita a tutti i nuclei familiari del Comune o a contattare la segreteria Stampa: comunale entro e non oltre CARTA E PENNA s.n.c. – Via Donatello n. 11/a, 21020 TERNATE il 1° ottobre prossimo. (Va)

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TUTTI I CANTIERI IN UN CLICK Una galleria fotografica e la descrizione dell’assessore ai lavori pubblici Fabio Minonzi ci accompagnano nei cantieri del paese, in questi mesi estivi particolarmente impegnato a rifarsi il look

BACINO IDRICO DI MONTONATE

Il bacino, i cui lavori sono costati circa 130mila, iva esclusa, è stato realizzato dalla Società Mornago Patrimonio e Servizi srl. L’opera permette di quadruplicare la portata di acqua attualmente a disposizione degli abitanti di Montonate, risolvendo i problemi di carenza idrica che, talvolta, hanno afflitto la frazione. Il bacino entrerà in funzione a brevissimo, non appena il sistema di telecontrollo , già attivo nel vecchio bacino e necessario per monitorare il livello interno dell’acqua , verrà collegato al nuovo.

SISTEMAZIONE PARCHI COMUNALI

ROTONDA DI VIA MAZZINI

Come da previsioni, si è aperto il cantiere della rotonda di via Mazzini, che collegherà il secondo tratto della circonvallazione di Crugnola al terzo, Un restyling in piena regola ha attualmente in fase di progettazione e il cui appalto interessato i parchi comunali, da quello di è previsto per l’inizio del 2012. via Verdi a Crugnola a quello di via Dell’importo dei lavori, che al netto d’iva superano Marconi annesso alla biblioteca, dal appena i 240mila euro, si è fatta carico parco Zuliani al verde del nido l’amministrazione provinciale, a conferma Magicabula, al parcheggio di via De dell’ottima collaborazione tra la Provincia e il Amicis. I lavori hanno riguardato la messa Comune di Mornago. a norma di tutti i giochi con posa di

tappeto antitrauma e trattamento con vernici speciali antideterioramento per un totale di spesa di poco più di 20mila euro. Inoltre, il Comune ha fatto piantumare, complessivamente, 42 nuove piante e ha provveduto a tagliare e potare erba e alberi in tutte le zone verdi del paese, soprattutto al cimitero di Mornago e Montonate e scuola di Crugnola In questo caso le spese ammontano, complessivamente, a circa 15mila euro.

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VIA CARSO Sono in via di ultimazione i lavori di riqualificazione della via Carso, nel centro di Crugnola. L’opera, costata 205mila euro comprensivi di acquisizione aree e progettazione, avrà un importante risvolto sulla viabilità della frazione. I vigili, infatti, stanno studiando un nuovo modello di circolazione, che risolverà definitivamente il problema della strettoia di via Cesare Battisti, in corrispondenza del panettiere. In particoltare, si prevede che non sarà più possibile salire a Vinago dalla via Battisti e che verrà instaurato un senso unico ad anello con imbocco dalla rinnovata via Carso.

AMPLIAMENTO CIMITERO DI MONTONATE E MANUTENZIONE CIMITERO DI CRUGNOLA

È stato aperto il cantiere per l’ampliamento del cimitero di Montonate, che prevede la creazione di nuovi loculi, campi e parcheggio esterno. Il costo complessivo dell’opera ammonta a quasi 264mila euro, iva esclusa. Anche il cimitero di Crugnola è stato interessato da alcuni lavori di manutenzione straordinaria rivolti al blocco colombari e al muro perimetrale, oltre che di risanamento di loculi e murature compromessi da infiltrazioni e umidità. In questo caso la spesa ammonta a circa 40mila euro.

LAVATOIO DI MONTONATE

È una delle ultime testimonianze di come si viveva a Mornago nei tempi andati e, come tale, il Comune ritiene che si debba conservarla e valorizzarla. Si tratta del lavatoio di Montonate, oggi in stato di abbandono. L’amministrazione comunale ha già provveduto ad elaborare un progetto di recupero, la cui spesa ammonterebbe a circa 80mila euro. Per far fronte a questo carico economico, si stanno cercando i necessari finanziamenti, in particolare si stanno studiando i bandi della Fondazione Cariplo e della Fondazione Comunitaria del Varesotto per capire se esiste la possibilità di accedere ai relativi fondi e procedere, quindi, al recupero di un bene architettonico di valore storico. Ne parleremo più diffusamente nel prossimo numero.

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NUOVA PALESTRA DI VIA VERDI

Ecco il progetto e la proiezione grafica della palestra collegata al nuovo polo scolastico di via Verdi. Il cantiere delle opere di infrastrutturazione dovrebbe aprire subito dopo il 6 giugno, data concordata tra l’amministrazione comunale e la ditta incaricata dei lavori. Cominceranno così le opere relative alle necessarie infrastrutture di servizio, come i parcheggi, il sistema antincendio e tutto quanto la normativa prevede in questi casi. Il Comune prevede di consegnare ai mornaghesi la palestra finita entro il 2012.

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IL SOCCORSO ALPINO ABITA ANCHE A MORNAGO I responsabili provinciali del gruppo vivono nel nostro paese e al nostro giornale raccontano la loro esperienza

“Qualche tempo fa, in un incontro con il nostro possiamo sindaco e l'assessore alla Protezione civile mi è stato contare su un chiesto di scrivere due righe per spiegare come è nata sistema e cosa fa l’associazione di cui faccio parte. funzionale e La Stazione di Varese del Corpo Nazionale Soccorso molto Alpino Speleologico è operativa sul territorio montano efficiente, su della provincia, si occupa del soccorso sanitario, della materiali e ricerca di persone scomparse, del recupero di caduti mezzi in ambiente ostile e dell’evacuazione degli impianti a all’avanguardia, fune. su un costante All’inizio degli anni Ottanta un gruppo di volontari aggiornamento dei tecnici ad opera della nostra della Croce Rossa Italiana con la passione per la Scuola Nazionale. Inoltre, proprio quest’anno è stata montagna e la speleologia decide di mettersi in gioco, migliorata la rete di telecomunicazioni radio e in caso di provare a organizzarsi per rispondere in modo più di necessità anche dal più sperduto e remoto angolo rapido e coordinato in caso di chiamata per intervento della Val si può contare su un sicuro sanitario in quelle località dove l’ambulanza non collegamento con la centrale operativa del 118 o con poteva arrivare. E’ così che iniziano le prime il nostro centro di coordinamento di Lecco. esercitazioni al Campo dei Fiori, le prime simulazioni Oggi abbiamo tempi e modi di intervento di recupero e calata con tecniche sempre mutuate inimmaginabili venti anni fa, si fa largo uso dalla pratica alpinistica. dell’elisoccorso e le nuove tecnologie danno una Dopo alcuni anni questo gruppo di volontari della mano in molte situazioni. Ma parlando con i volontari Croce Rossa Italiana entra a far parte del Soccorso di lungo corso o con gli ultimi arrivati una cosa non Speleologico e poi del Soccorso Alpino. Siamo ancora cambia, l’aspetto umano e la solidarietà nel partire ben lontani dalla struttura attuale, ma sotto la pioggia battente o nella neve marcia. l’organizzazione varesina muove i primi passi. Materiali e mezzi scarseggiano ed è ancora la Croce Mauro Fontana Capo Stazione CNSAS Varese Rossa Italiana Luigi Barbieri Vice Capo Stazione CNSAS Varese” a darci una mano mettendo a L' intervento dei due mornaghesi Mauro disposizione Fontana e Luigi Barbieri ci ha permesso di conoscere la situazione provinciale del un furgone soccorso alpino. Lo spunto di questo Volkwagen, da articolo è nato dal fatto che la utilizzare per associazione soccorso alpino di Varese, in portare occasione del suo ventesimo anno di materiali e fondazione è stata premiata dalla uomini il più provincia di Varese nella persona vicino possibile dell’Onorevole Giuseppe Zamberletti uno al luogo dell’incidente. dei fondatori della nostra attuale Finalmente nel 1990 nasce a Varese la stazione del protezione civile, in occasione della soccorso alpino, una realtà operativa a tutti gli effetti tradizionale festa di fine anno delle varie che fa riferimento al centro di coordinamento di associazioni di protezione civile, che si tiene al palazzo dello sport di Varese, nel Lecco. Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e corso della quale viene fatto un bilancio Speleologico assegna a Varese un mezzo fuoristrada e sulle attività svolte durante l' anno e un l’organizzazione prende ancor più forma con resoconto degli interventi fatti dalle varie l’istituzione del 118, struttura di riferimento in caso di associazioni di volontariato. intervento sanitario in ambiente ostile. L’assessore alla Protezione civile Siamo quasi arrivati ai giorni nostri quando, circa Luciano Mirelli cinque anni fa, viene creata una squadra di volontari a con un secondo mezzo fuoristrada. Oggi

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IN DUECENTO IN SELLA ALLA BICI ALLA SCOPERTA DI MORNAGO Ampio successo della manifestazione di domenica 8 maggio proposta dall’amministrazione comunale in occasione della giornata nazionale della bicicletta

Grande successo per “Biciclet..ti amo”, la manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale in occasione della seconda giornata nazionale della bicicletta di domenica 8 maggio. Alla partenza, fissata per le 9.30 in piazza Libertà, si sono presentati quasi 200 amanti delle due ruote, tra cui almeno 70 bambini delle scuole primarie e secondarie del paese. Soddisfatti dell’ampia adesione il sindaco Paolo Gusella e l’assessore all’ecologia Sergio Zulianello: “I commenti sono stati entusiastici e i partecipanti ci hanno chiesto di ripetere al più presto la manifestazione”, fa sapere il primo cittadino. Il folto corteo di due ruote ha percorso quasi 15 chilometri, interrotti, a tratti, da alcune soste didattiche allo scopo di far conoscere ai cittadini altrettanti luoghi caratteristici, per qualità storiche e naturalistiche, del paese e dintorni. La prima tappa è stata la chiesetta centrale di San Rocco e Clemente, che risale all’incirca al sedicesimo secolo. Poi il gruppo si è diretto al Mulino Colombera, appena entro i confini di Cimbro, dove si è parlato dello Strona e del sistema dei mulini rimasto attivo fino agli anni del dopoguerra. Passando attraverso il cavalcavia della provinciale, i ciclisti mornaghesi si sono diretti verso la valle Bagnoli, per vedere i canali d’acqua che, in epoca settecentesca, fornivano la necessaria irrigazione nei campi. Quindi ci si è spostati nei boschi della Lagozzetta, per ascoltare il canto delle rane e dei rospi e conoscere le locali specie di anfibi. Alla vicina Lagozza i partecipanti hanno sentito parlare dell’antica civiltà preistorica sorta in quella zona. Il ritorno verso la palestra di Crugnola, tappa finale del percorso e punto di ristoro, è stato preceduto da una sosta sotto il ponte della ferrovia, il primo esempio di strada ferrata che ha attraversato Mornago: la linea - Luino, che passa appunto in paese, è stata costruita tra il 1882 e il 1884. Alla pedalata, assistita dai rappresentanti locali della Protezione civile, della Pro Loco e delle Guardie ecologiche volontarie, hanno partecipato anche Giordano Zuliani delle Gev, Stefano Biondaro, studioso locale, e l’esperta di beni architettonici Claudia Bottacin: a loro il compito di illustrare, ciascuno secondo le proprie competenze, le caratteristiche salienti delle tappe toccate. Oltre che come incentivo all’uso delle due ruote, strumento di mobilità alternativo all’auto e più rispettoso dell’ambiente, la proposta dell’amministrazione comunale puntava ad avvicinare i cittadini al territorio in cui vivono, in particolare ai siti di particolare interesse: “Solo diffondendo la conoscenza di ciò che di bello e di prezioso esiste a Mornago, possiamo sperare nella sua conservazione e nella possibilità di lasciare alle prossime generazioni un ambiente naturale ancora sano e vitale”, conclude il sindaco Gusella.

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CARI MORNAGHESI, ABBIAMO OSPITI In programma dal 9 al 16 settembre la visita di una delegazione maltese di , con cui il Comune ha siglato un patto di gemellaggio la scorsa estate

Un’immagine della passata visita a Mornago di Maria Fatima Deguara, Gemellaggio, capitolo prima cittadina di Naxxar, avvenuta a dicembre 2009 secondo. È previsto per settembre il successivo atto della storia di amicizia istituzionale siglata dal nostro Comune con quello di Naxxar. Dopo la firma ufficiale del patto, posta dal sindaco Paolo Gusella lo scorso 7 agosto nel corso di una visita ufficiale alla città maltese, una delegazione in rappresentanza di Naxxar è attesa a Mornago tra il 9 e il 16 settembre prossimi. “Il reciproco scambio di ospitalità ha lo scopo di convalidare il gemellaggio siglato, nell’ottica di sviluppare la cittadinanza europea, il dialogo interculturale e possibili collaborazioni secondo le finalità indicate da Bruxelles”, spiega il sindaco Paolo Gusella. La visita della delegazione di Naxxar, che sarà composta da 45 persone, seguirà infatti gli stimoli indicati dalla Comunità europea, che ha invitato i Comuni gemellati a confrontarsi sui temi della sostenibilità ambientale e del volontariato. Sulla base di tali direttive, nel programma di visita dei maltesi a Mornago, sono stati inseriti diversi workshop con i rappresentanti delle associazioni di volontariato del nostro Comune e, per dare più enfasi al tema, sarà proprio alla presenza dei cittadini di Naxxar che sabato 10 settembre, alle 18.30, sarà inaugurata la nuova sede del centro anziani destinata all’associazione “Quattro campanili” e alla Pro Loco. Il tema dell’ecosostenibilità, invece, è stato declinato secondo tre specifici focus: la tutela ambientale e la rivalorizzazione del territorio, il turismo ecosostenibile e le tecnologie amiche dell’ambiente. A questo proposito, gli ospiti di Naxxar saranno accompagnati in un tour cicloturistico sulla pista ciclabile del lago di , visiteranno un’azienda agricola di Vinago, ascolteranno l’esperienza di un mornaghese che ha realizzato una casa a riscaldamento geotermico, conosceranno alcune industrie locali che hanno scommesso sulle fonti di energia rinnovabili. Naturalmente i “gemelli” di Naxxar non lasceranno il nostro paese senza aver conosciuto alcune delle punte di diamante del turismo varesino, come l’eremo di Santa Caterina del Sasso, il Chiostro di Voltorre, il Sasso del Ferro. “Ai nostri amici maltesi presenteremo anche il video realizzato in occasione dei centoquarant’anni del nostro Comune”, aggiunge Gusella. Per supportare il peso anche economico di un programma così ricco, il Comune di Mornago ha chiesto e ottenuto dalla Comunità europea un finanziamento di 7mila euro e ha proposto alle aziende locali un bando di sponsorizzazione che sta già raccogliendo le prime adesioni. Anche la Provincia di Varese si è attivata allo scopo, patrocinando, non solo in senso formale, il programma di visita offerto da Mornago a Naxxar e caricandosi degli ingressi ad alcuni monumenti così come del costo di una cena di gala. Naturalmente, la visita dei maltesi non sarà esclusivamente riservata agli “addetti ai lavori”. Il programma, al contrario, prevede diversi eventi pubblici, con la presenza della banda musicale del paese e dei gruppi sportivi locali: “Speriamo, perciò, che i mornaghesi partecipino numerosi, cogliendo un’occasione di scambio culturale e umano decisamente preziosa”, augura in conclusione Gusella.

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SOS COMMERCIO, IL COMUNE RISPONDE Anche Mornago entrerà a far parte del distretto del commercio Malpensa nord Ticino, uno strumento che mira a sostenere l’attività dei negozi di paese e a valorizzare i centri storici

Tende la mano ai commercianti del paese l’amministrazione comunale. Schiacciati dalla grande distribuzione, dai centri commerciali, dagli outlet e da uno stile di vita che, per ragioni di lavoro, spesso porta gli abitanti lontano dai negozi locali, i titolari delle vetrine mornaghesi rischiano di subire pesanti ridimensionamenti. Ecco perché il sindaco Paolo Gusella e la sua giunta hanno deciso di aderire al distretto del commercio Malpensa nord Ticino. Si tratta della versione locale dello strumento messo a punto da Regione Lombardia per favorire i negozi dei centri urbani. Come? Promuovendo all’interno di aree omogenee per collocazione geografica e caratteristiche di varia natura una gestione integrata delle risorse sociali, economiche e culturali a disposizione, così da valorizzare i centri urbani e favorire la competitività dei negozi locali con i centri commerciali. L’unione fa la forza, insomma, e i comuni di , , , e hanno già sperimentato la bontà di questa proposta riunendosi nel distretto commerciale Malpensa nord Ticino, cui anche Mornago si unirà a breve insieme ad e . L’occasione è interessante, anche perché proprio in queste settimane è stato aperto il bando che annualmente Regione Lombardia mette a disposizione dei distretti del commercio. In palio ci sono finanziamenti per un totale di 100mila euro: “La metà dovranno essere investiti nell’abbellimento dell’arredo urbano dei Comuni coinvolti, gli altri 50mila euro saranno destinati ai commercianti per il recupero delle facciate dei negozi, per l’acquisto di arredi esterni ai punti vendita, come fioriere, tavolini e insegne, e per l’installazione di sistemi di videosorveglianza – spiega Gusella -. Entrare nel distretto del commercio significa, insomma, sfruttare una ghiotta opportunità per abbellire il paese e per sostenere i lavoratori impegnati nella vendita al dettaglio”. I Comuni del distretto del commercio Malpensa nord Ticino, cui Somma Lombardo fa da capofila, hanno già avviato diverse iniziative comuni, come la programmazione di un calendario coordinato per le proposte estive o il noleggio delle luminarie natalizie: “Oltre a queste proposte, mi auguro che il bando ci consenta di trovare i fondi anche per promuovere corsi di formazione ai commercianti, così da fornire loro un valido strumento per orientarsi nel relativo panorama legislativo e per imparare i trucchi che favoriscono la vendita”.

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APPELLO ALLA GENEROSITÀ Riceviamo e pubblichiamo dall’ AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue), sezione di , un invito a diventare donatori

Gentilissimi cittadini di Mornago, il vostro Sindaco ci offre la possibilità di trattare il tema “donazione di sangue” dalle colonne dell’organo ufficiale del Comune di Mornago: lo ringraziamo vivamente. Il dono del sangue è oramai patrimonio culturale di ciascuno di noi. Succede spesso che sia sottovalutato perché non viviamo emergenze ed allarmi particolari. Questo ci porta a credere che, negli ospedali, il sangue non manchi e non mancherà mai. Purtroppo è una convinzione poco fondata, parecchio traballante. Il sangue è disponibile se i donatori sono abbastanza e se i donatori donano con regolarità. Nell’anno 2009 il fabbisogno di sangue dell’Ospedale di Varese è stato di 12000 sacche di sangue intero a cui i donatori Avis hanno fatto fronte. Nel 2010 sono mancate all’appello il 10% delle sacche necessarie. Il sangue è stato recuperato presso altri Centri Trasfusionali e così si sono evitate emergenze ed appelli. Sta succedendo un cambiamento nei comportamenti delle persone che si riflette immancabilmente nei donatori di sangue e sul dono del sangue. Lo stile di vita della nostra società è caratterizzato dalla precarietà. E’ precario il lavoro, è precario il rapporto con il lavoro, sono precarie le amicizie, sono precarie le famiglie, ecc. ecc. Gli impegni sono assunti sempre più con la riserva mentale: …provo…se potrò…si vedrà. Il dono del sangue deve avvenire in quel preciso momento. L’appuntamento che si prende per donare non ammette deroghe. Dall’altra parte sta una persona che deve essere operata, una persona al pronto soccorso, un bimbo in emergenza: si potrebbe proseguire con esempi fino al patetico. L’AVIS vive questo relativismo con crescente preoccupazione. D’un canto i donatori aumentano di numero; per l’altro verso le donazioni diminuiscono. Poiché non saremo di certo noi ad intaccare questo stile di vita, dobbiamo affrontare il problema per quello che è. Se vogliamo soddisfare le esigenze di sangue, dobbiamo avere più donatori. Dobbiamo rivolgerci ai cittadini e dire loro che occorrono nuovi donatori. Nessuno può credere che altri lo fanno e lo faranno per lui. I soldi non servono a risolvere il problema sangue. Il problema sangue si risolve solo con la donazione anonima, volontaria, responsabile, organizzata e disinteressata. E’ un appello che rivolgiamo a tutte le persone adulte. Riflettete: è necessario.

Come trovarci:

 a Daverio, via Giovanni XXIII, 7 (negli ambulatori comunali) il mercoledì dalle 18 alle 19 e la domenica mattina dalle 11 alle 12.  Sul nostro sito: www.avisdaverio.org  Con la nostra e-mail: [email protected]  Al numero di telefono: 0332 948527 (è attiva la segreteria telefonica)

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UNA VILLA ROMANA DEL SECONDO SECOLO D. C. A MORNAGO Rispolveriamo il testo originale di un articolo pubblicato sul quotidiano “La Prealpina” di sabato 11 gennaio 1958, relativo ai ritrovamenti di epoca romana nel nostro paese. La notizia era stata comunicata dalla Sopraintendenza ai Beni archeologici della Regione Lombardia

Mornago: “…segnalata dal numerosi centri che in quell’epoca costellavano la nostra parroco Don Agostino Guerra regione prealpina. che avvertiva come una Presso Mornago abbiamo la sicura testimonianza, scavatrice meccanica, nel tramandataci da un documento scritto che a MONTUNAZIO compiere il lavoro di scavo per c’era un vico: esso corrisponde all’attuale MONTONATE. E così le fondamenta di una nuova gli esempi sono numerosi e tutti molto significativi. Si può casa, aveva incontrato mura dichiarare, senza tema di essere tacciati di visionari, che quasi larghissime, con mattoni tutti i grossi centri abitati attuali già esistevano, in gran parte, tondi e quadrati. nell’epoca romana e taluni, sicuramente, ebbero i natali in Sembra, cosi’ scriveva alla epoche molto più remote della preistoria. direzione dei Musei di Varese Per quanto riguarda MORNAGO, in particolare, dobbiamo il parroco, che ci sia un ricordare, doverosamente, gli studi appassionati del pavimento durissimo. E invitava a compiere subito un genialissimo Carlo Massimo Rota, che per tanti anni tenne la sopraluogo. L’ispezione fu allora immediata. Guai a tardare farmacia in loco, inframezzando i suoi decotti con la storia di anche di poche ore, c’è il rischio di raccogliere, come spesso quasi tutto l’alto milanese. Lo ricordiamo qui con particolare accade, un mucchio di cocciame. commozione, che – allora – egli non ebbe tanta fortuna fra Purtroppo anche stavolta lo scavatore aveva distrutto, coloro i quali, a Varese, s’interessavano di storia patria. spazzato via e stritolato gran parte di un IPOCAUSTO Il Rota, se fosse stato presente alla scoperta, ne avrebbe certo ROMANO, cioè lo scantinato di una villa in cui erano i resti immensamente gioito, più di tutti. delle “pilae” o colonnine, costruite in mattoni di cotto circolari, MORNAGO è menzionato in un atto di compravendita sovrapposti, che sostenevano il pavimento. Lungo le pareti dell’anno 826 , così: “ … de vico MAURENACO.” Nel 1191 e erano disposti i canali, costituti da mattoni forati, attraverso i secoli successivi, il nome si trasforma in MORNIACO, quali circolava l’aria calda. MORNACO, MORENAGO, fino all’odierno MORNAGO. Dai numerosi frammenti di intonaco, raccolti fra le macerie Vi è chi spiega l’origine del toponimo MAURINIACUS, dal nome (chè nulla di nulla affiorava fino a pochi giorni prima dell’inizio personale MAURENUS, personaggio dell’epoca romana che dei lavori, che facesse pensare all’esistenza, in quella zona, di aveva estese proprietà nel medesimo luogo, un latifondista, abitati romani o comunque assai antichi. Era, infatti, una insomma. campagna, leggermente ondulata coltivata a granoturco) si Perciò CAMPO DI MAURINO, CAMPO DI MAURENO e perciò il potè subito intravvedere l’importanza del trovamento. MAURENACO, che appare nel documento dell’826, sembra Sicchè agli abitanti del sito la scoperta archeologica, con dare serio appoggio alla proposta derivazione. conseguenti successive ricognizioni, rilievi, fotografie e Infatti, è noto che prima del 1000, i nomi locali conservano campionatura, destò non poca meraviglia. tutti intatta la radice, sicchè è o per lo meno agevole indagare Più di tutti fu scossa la proprietaria del terreno, la signora sulle loro origini, seguendone, dopo il 1000 le successive Antonietta Tordera vedova Langini ed i confinanti i quali, tutti, alterazioni. pensarono chi al tesoro nascosto, chi alle grosse grane che MORNAGO ha così rivelato, l’estate scorsa, la sua splendida sicuramente sarebbero loro capitate addosso dalle autorità romanità, la sua antica origine, spiegata e confermata altresì competenti e chi, finalmente, e fra questi tutti i maggiorenti dall’ara a MERCURIO tuttora ritta nella piazza, che venne del paese, intravvide in questo eccezionale avvenimento, i appunto scoperta anticamente nelle vicinanze dell’abitato. germi fecondi di una possibile valorizzazione della zona e Il compito che si vuole assolvere, in accordo con la l’avvio insperato verso una radiosa campagna turistica. Soprintendenza alle Antichità della Lombardia, è quello di Ma l’avvenimento va senz’altro contenuto nei suoi giusti limiti. procedere quanto prima alla esplorazione sistematica della La scoperta dei resti di una villa romana, che risultò poi, in intera zona…” seguito alle minute indagini, attribuibile al secondo secolo Mario Bertolone. dopo Cristo, non deve meravigliare eccessivamente. Si pensi ai

I resti della villa furono ritrovati sul mappale 923/c di proprietà, al tempo, del dottor Alfredo Langini, di professione chimico e figlio della menzionata signora Antonietta Tordera. La casa edificata in luogo dal signor Langini venne poi in proprietà al signor Pietro Moroni, oggi in pensione e che per anni svolse in paese la professione di elettricista. La Sopraintendenza inoltre ci informa che nel 1933, nell’area compresa fra l’attuale villa Rasero e la cappelletta di San Gaetano nella piana di Montonate, vi furono numerosi ritrovamenti di resti di tombe romane. La giunta comunale sta valutando se incaricare uno studioso locale per compiere ricerche storicamente più approfondite che dovrebbero sfociare in una pubblicazione circa il vico “ de Maurenaco”.

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NOZZE D’ARGENTO SOTTO RETE Riceviamo e pubblichiamo dal Volley Mornago il resoconto dell’ultima stagione sportiva e le prospettive per il futuro

Un’altra stagione (la 25°, per la precisione) è giunta al termine per il Volley Mornago, confermandosi come un anno pieno di soddisfazione per tutti gli atleti della nostra grande famiglia. Per darvene un’idea, vorremmo “dare i numeri”: 25 come l’età anagrafica della società, 70 come i ragazzi coinvolti nei vari campionati, 89 come la partite giocate nei quattro campionati di questa stagione, 3 come le società coinvolte nel nostro progetto giovani. Analizzando quest’ultima stagione, che ha visto protagonisti i nostri ragazzi su più di un palco, partiamo dai più piccoli, ovvero dai nostri mini-atleti del minivolley (circa 12). Alcuni di essi stanno scoprendo la vera e propria pallavolo partecipando a qualche seduta di allenamento nella prima delle effettive categorie, cioè nell’under 14. Quest’ultima vede la collaborazione con Pallavolo e conta 12 ragazzini provenienti da Mornago, Sumirago e altri paesi vicini. Nel campionato federale provinciale si è piazzata al 6° posto; attualmente sta disputando il campionato primaverile che la vede in cima davanti a tutti e a pieni punti. Un altro gruppo di bravi atleti sono quelli che partecipano al campionato provinciale under 16 maschile, che hanno dato vita ad una stagione veramente entusiasmante arrivando alla finale provinciale e collocandosi al 2° posto sul podio finale dopo una partita veramente emozionante durata ben due ore e venti minuti. Giungiamo quindi alla categoria superiore, quella dell’Under 18 maschile (insieme alla Pro Patria Busto), che ci ha visto ancora protagonisti ed ancora sul podio, dopo avere conquistato la finale provinciale ed averla purtroppo persa solo al quinto set, aggiudicandoci comunque la partecipazione alla fase regionale. Ed infine arriviamo alla nostra prima squadra: la prima divisione maschile, che anche quest’anno si è impegnata in un campionato particolarmente strano e che ci poteva vedere sul podio, ma si è fermata al 6° posto. Insomma, siamo proprio convinti che in questi anni abbiamo seminato bene e che finalmente stiamo raccogliendo i frutti. Lo dimostra anche il fatto che, negli anni, il Volley Mornago ha fornito alla selezione provinciale di Varese una dozzina di giocatori: Alessio Ippolito, William Consolaro, Mattia Cecconello, Samuele Della Valle, Nicholas Lattuada, Nicholas Consolaro, Simone Colombo, Yacopo Tozzo, Fausto Pettenuzzo, Matteo Pettenuzzo, Roberto Marcolli, Valentino Barbieri. A rendere ancora più promettente il nostro futuro è la sicurezza di avere l’anno prossimo una palestra tutta nostra a Mornago, il che ci permetterà di creare un polo significativo nel nostro Comune, visto che già ne portiamo orgogliosi il nome stampato sul “cuore”. Non solo, ma ci darà anche la possibilità di avviare un progetto rivolto al settore femminile, da tempo nelle nostre intenzioni. Non possiamo non ricordare anche l’entusiasmante esperienza che oramai da 4 anni i nostri ragazzi vivono nel periodo del ponte del 1° maggio: la partecipazione al torneo nazionale Young Volley a Bellaria e Igea Marina. Il torneo dura 3 giorni e vede la partecipazione di ben 5mila persone tra atleti ed accompagnatori, si disputa in spiaggia e segue le regole classiche della pallavolo. Noi abbiamo avuto 5 squadre al seguito: una di under 14 che è arrivata sino alle semifinali, gli under 18 che si sono piazzati quarti e ben tre formazioni di under 16, due delle quali sono arrivate alla finalissima giocando una contro l’altra: Mornago ha fatto breccia anche in terra straniera! Concludiamo ringraziando in primis i nostri atleti e tutti coloro che contribuiscono a dare una mano, direttamente come tecnici o segnapunti o da dietro le quinte come dirigenti, presidente, genitori, sponsor… La nostra, insomma, è una grande famiglia che festeggia i 25 anni sempre al fianco dei giovani che vogliono praticare la pallavolo.

VUOI FARE PARTE ANCHE TU DELLA NOSTRA FAMIGLIA? VISITA IL NOSTRO SITO WWW.VOLLEYMORNAGO.IT OPPURE WWW.VOLLEYMORNAGO.SISTEMAVOLLEY.COM Per informazioni: Beatrice (segreteria) 349/1535576, Lorenzo (coordinatore tecnico) 348/0844426, presidente Alessandro Montin: 335/8376118

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BACHECA

A MONTONATE È ATTIVO IL PUNTO DI GIORNATA DEL VERDE PULITO ASCOLTO PER MINORI IN DIFFICOLTÀ

A partire dal 15 Novembre 2010 è stato attivato

da Avalon Cooperativa Sociale di Daverio,

presso l’ambulatorio di Montonate in via Cavour

23, il nuovo Punto di ascolto situato nello stabile

del nido da loro già gestito. I nuovi servizi di

Logopedia, Psicomotricità e Consulenza

Psicologica sono volti alla presa in carico di

famiglie con minori in età evolutiva (0-18 anni)

in un’ottica di prevenzione e di rieducazione di

situazioni di fragilità o difficoltà evolutiva di

varia origine (emotiva, relazionale, motoria,

cognitiva, linguistica). Tutti i servizi sono su

appuntamento. Per informazioni contattare

Avalon allo 0332 948863.

Come da tradizione, domenica 3 aprile si è svolta la Giornata del verde pulito. Con l’aiuto della protezione Lunedì 8.30 - 10.30 Logopedia 12.15 - 19.00 Logopedia civile, dei Carabinieri in congedo, di due alpini, di 14.00 - 19.00 Psicomotricità sindaco e altri rappresentanti dell’amministrazione comunale, alcuni ragazzi delle scuole accompagnati dai Martedì 11.00 - 12.30 Consulenza Psicomotoria loro genitori hanno ripulito alcune aree verdi del 11.00 - 12.30 Consulenza Psicologica

paese. Al termine della mattinata, nel locale mensa di 14.00 - 18.00 Psicologia e Scuola

Crugnola la cooperativa Primavera ha offerto il pasto. Mercoledì 8.30 - 12.30 Psicologia e Scuola 14.00 - 19.00 Consulenza Psicologica

14.00 - 19.00 Psicomotricità

Giovedì 11.30 - 12.30 Consulenza Psicomotoria 11.30 - 12.30 Consulenza Psicologica

14.00 - 15.00 Logopedia

16.30 - 19.00 Logopedia

16.30 - 19.00 Psicomotricità

Venerdì 8.30 - 10.30 Logopedia 16.30 - 19.00 Psicomotricità

16.30 - 19.00 Consulenza Psicologica

FINISCE LA SCUOLA, APRE L’ORATORIO ESTIVO Un mese di giochi, laboratori e amicizia per i bambini delle scuole primarie e secondarie. È la proposta dei due oratori estivi del paese, il primo organizzato tra Crugnola e Vinago, il secondo tra Mornago e Montonate. Entrambi apriranno il 13 giugno e chiuderanno il 15 luglio. Il mattino sarà dedicato principalmente ai compiti e a qualche laboratorio, nel pomeriggio, invece, spazio ai giochi, ai momenti di preghiera, alla merenda. Per tutti il mercoledì sarà il giorno di gita e di raduno tra gli oratori. Le attività si svolgeranno dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 11.50 e poi dalle 13.30 alle 17 a Crugnola – Vinago; dalle 9 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30 a Mornago - Montonate (in questo caso si sta valutando la possibilità di anticipare l’entrata del mattino alle 7.30). In entrambi i casi sarà in funzione un servizio mensa. Ulteriori informazioni sono disponibili nelle segreterie delle parrocchie cittadine.

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ANAGRAFE DATI DAL 31.10.2010 AL 31.03.2011

POPOLAZIONE al 31.10.2010 MASCHI 2445 FEMMINE 2405 TOT. 4850

MOVIMENTO MIGRATORIO 01.11.2010 / 31.03.2011

IMMIGRATI maschi 29 femmine 36 tot. 65 EMIGRATI maschi 22 femmine 37 tot. 59 NATI maschi 08 femmine 12 tot. 20 MORTI maschi 11 femmine 05 tot. 16

POPOLAZIONE AL 31.03.2011 MASCHI 2449 FEMMINE 2411 TOT. 4860

NUCLEI FAMIGLIARI AL 31.03.2011 TOT. 1942

I NUOVI NATI COGNOME E NOME DATA NASCITA LUOGO DI NASCITA DE LUCA EDOARDO 13.10.2010 VARESE MEDDEB DINA 04.11.2010 VARESE HANDASSI YASSER 09.11.2010 VARESE HAMDOUNI ADAM 19.11.2010 VARESE THIAW SOPHIA 19.11.2010 ANGERA FIORE EMMA 02.12.2010 VARESE BANO LUCA 14.12.2010 VARESE CARRIERO ARIANNA 20.12.2010 VARESE VIRGILLO FRANCESCA 04.01.2011 CURELLA THOMAS 12.01.2011 VARESE GABBAN FABIOLA 21.01.2011 VARESE PURICELLI MATTIA 06.02.2011 VARESE MOHAMED EL SADEK RICCARDO 21.02.2011 VARESE RASOLA BENEDETTA 07.03.2011 VARESE GALLUZZO NOEMI 08.03.2011 VARESE BARRA EMMA 11.03.2011 VARESE

f.to IL SINDACO (Dott. Paolo Gusella)

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