L’ECO DI MERCOLEDÌ 18 MARZO 2015 39 Valli Brembana e Imagna

I prodotti agricoli brembani Dal parüch al vino Vino Latte d’asina Serina , Zafferano Parüch Val (), , , San Giovanni Bianco, Salumi E ora la valle inizia Mais (Gerosa), San Pellegrino, Cusio, Averara, Olmo al Brembo Erbe officinali Miele Val Brembilla, Averara, Carona Roncobello, , Val Brembilla (Gerosa) a coltivare il mais Oli essenziali , Lenna

Da aprile, sui terreni dei primi 15 agricoltori Produzioni diffuse Carona esperimenti con sementi del Centro di ricerca Formaggi vaccini Cusio Averara La macina nei mulini di Cusio e Roncobello e caprini Ornica

Ortaggi Olmo al Brembo

Brembo, ma si tratta di piccolis- e Baresi di Roncobello, nei secoli Piazza Brembana Roncobello Alta Val Brembana sime realtà. L’idea è di avviare scorsi utilizzati per macinare, Piccoli frutti Lenna GIOVANNI GHISALBERTI la coltivazione il prossimo mese. oltre al mais, anche noci, orzo, L’appello era stato lanciato lo Sarebbe l’anno “zero”, quello riso. Con un indotto finale anche Oltre Il Colle scorso autunno: «Cerchiamo il sperimentale, per individuare la a livello gastronomico-turistico: Mele mais che per decenni, se non per semente più adatta». coltivato il mais, sarebbe maci- e altra frutta Dossena secoli, anche in alta Valle Brem- Il progetto si chiama «Colti- nato in valle. Unito al Formai de San Giovanni Bianco Serina bana, era stato coltivato. Recu- viamo insieme il futuro» e coin- mut, al , al e al burro, periamolo e proviamo a tornare volge l’Unità di ricerca per la (e perché noi, ai funghi) sempre a coltivarlo». Si cercava qualcu- maiscoltura di Bergamo (il ri- dell’alta valle, nascerebbe una no che avesse ancora pannoc- cercatore Paolo Valoti l’ha defi- taragna totalmente «a chilome- chie rinsecchite in qualche can- nita una «coltura eroica» per via tro zero». Un valore aggiunto da tina o in qualche solaio, magari delle pendenze e delle altitudi- sfruttare in ambito turistico. Val Brembilla appese per bellezza o ricordo. ni, ma di qualità), Slow food Valli Così come si sta facendo, in Purtroppo nessuno si è fatto Orobiche, e vuole anche valoriz- valle, per altri prodotti, a cui il Zogno vivo, almeno fino ad ora. Prima zare i due antichi mulini ancora mais si aggiunge: tralasciando Sedrina di partire, comunque, con il pro- funzionanti in alta valle, a Cusio quelli ormai diffusi un po’ in getto di coltivazione voluto dal tutti i paesi o quasi, ovvero for- di Cusio, dal Consiglio maggi, piccoli frutti, mele e altra per la ricerca in agricoltura frutta, il carnet dei prodotti agri- FONTE: Comunità montana (Cra) e Slow food Valli Orobiche, coli di nicchia brembani si arric- si vuole fare un ultimo tentativo Non ancora trovata chisce ormai di anno in anno. alla ricerca di una varietà locale Lo zafferano, per esempio, di mais. la varietà coltivata partito in sordina pochi anni fa L’invito è rivolto a chi sia «a anticamente dopo con la Comunità montana, ora, conoscenza di antiche varietà di l’appello del Comune grazie anche a un progetto del mais che un tempo erano colti- vicariato dell’alta Val Brembana Val Serina, premiati gli allevatori vate in alta Valle Brembana, op- e dell’associazione «Gente di pure che abbia ritrovato in qual- montagna», ha preso piede in che angolo antiche sementi di L’iniziativa diversi paesi. «Ormai sono tante E si preparano i nuovi concorsi granoturco», dicono dal Comu- le famiglie che hanno aderito al ne di Cusio. «Non siamo ancora supportata anche progetto – spiega l’assessore co- riusciti a trovarlo – spiega il sin- da Slow food munitario all’Agricoltura Orfeo VAL SERINA amici provenienti pure da fuori daco Andrea Paleni – ma il pro- Damiani –. Si cercano forme al- Nel corso del tradizio- valle, in tutto oltre duecento getto partirà comunque, grazie Valli Orobiche ternative di economia famiglia- nale convivio sociale di fine presenti, dunque un momento alla collaborazione con il Consi- re complementare, così come lo inverno, che prelude alla ripre- di larga e sentita comunità pro- glio di ricerca in agricoltura sono quelle del latte d’asina o del sa dell’attività agricola dell’As- mossa dall’interesse e dal con- (Cra) che individuerà le sementi «Prodotti di nicchia parüch. Tutte iniziative che sociazione manifestazioni senso che ancora viene espres- più idonee alla coltivazione in hanno poi importanti risvolti sia agricole e zootecniche di Valle so per il settore primario. alta Valle Brembana, tenendo ma di alta qualità: da un punto di vista ambientale, Serina, sono stati consegnati La serata è stata organizzata conto dell’altitudine e che il ci- così si fa economia sia da quello turistico: pensiamo i premi e gli attestati di parteci- e gestita dal presidente Franco clo di maturazione dovrà essere ma anche turismo» al recupero di tanti territori, a pazione al concorso delle regi- Locatelli dell’Associazione più breve. Finora abbiamo avuto come, per esempio, grazie alle ne e reginette delle mostre zo- Una premiazione VALBREMBANAWEB manifestazioni agricole e zoo- l’adesione di una quindicina di coltivazioni di mele, si siano va- otecniche della Valle Bremba- tecniche e da Costantino Bo- privati, disponibili ad avviare la lorizzati prati abbandonati; e, na, svoltosi lo scorso autunno, Hanno partecipato alla sera- naldi, vicepresidente della produzione sui loro terreni: a puntando sempre alla qualità e a quello dei formaggi di Val- ta gli allevatori, i produttori e Banca di credito cooperativo Cusio, ma anche a Lenna, Moio altissima, questi prodotti siano serina, organizzati dall’asso- loro famigliari dell’associazio- di e Lepreno che spon- de’ Calvi, e Branzi. comunque un elemento di at- ciazione e dalla Banca di credi- ne, le rappresentanze delle sorizza le due manifestazioni Qualcuno, di fatto, ha già inizia- trattività turistica».  to cooperativo di Sorisole e istituzioni pubbliche e di enti già programmate pure per le to, a Cusio, Averara, Olmo al ©RIPRODUZIONE RISERVATA Lepreno. pubblici e di categoria e tanti edizioni 2015.  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Cultura C’era una volta Twitter Lucio Dalla era poco adatto a morire. E lo sta dimostrando [email protected] PIERA DEGLI ESPOSTI www.ecodibergamo.it

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Alimenti che hanno fatto storia

1.Varietà di mais; 2 .Lo stracchino all’antica bergamasco; 3. L’asparago 1 rosa di Mezzago, in provincia di Monza 3

conseguenze devastanti sull’oc- tono di spaziare sul territorio sta procedendo nel recupero di cupazione, in particolare quella lombardo partendo da un paio di Cà Berizzi; un’operazione di Cibo e società giovanile, e mentre si assiste alla situazioni ben note ai bergama- grande significato e valore e non riduzione di servizi spesso es- schi: (stracchino solo per la Valle Imagna. senziali, la povertà non è più ri- all’antica) e (mais spi- Che cos’hanno in comune stretta a poche categorie sociali. nato); gli altri quattro sono collo- queste sei esperienze? La rispo- Tutto fa prevedere che il recu- cati in Val Gerola (bitto storico), sta la troviamo ben sintetizzata dallo stracchino pero sarà lungo e pieno di osta- a Teglio (grano saraceno), a Mez- nel contributo di Antonio Car- coli. In questa situazione estre- zago (l’asparago rosa), a Brescia minati, direttore del Centro Stu- mamente difficile si possono (il vigneto Capretti nel castello). di Valle Imagna, nelle prime pa- tuttavia individuare episodi Il libro è stato realizzato gra- gine del volume: «Le esperienze esemplari (e possono essere zie al Centro Studi Valle Imagna, in atto, seppur geograficamente al mais spinato molto più numerosi di quanto si motore di tante iniziative (dalla distanti le une dalle altre, espri- creda, come ci auguriamo) che Casa dello stracchino alla locan- mono lo stesso bisogno di coniu- rivelano nuove opportunità fon- gare l’idea economica di un pro- In vista dell’Expo il Centro Studi Valle Imagna date principalmente sul recupe- dotto agroalimentare con i valori ro e la rivalorizzazione di risorse Solidarietà, lavoro, sociali della solidarietà, del lavo- pubblica un volume di studi sulle identità locali locali, esaltando al tempo stesso ro, del progresso sostenibile, del- il contributo delle comunità . progresso sostenibile l’inclusione, del benessere indi- Verrà presentato domani in biblioteca a Gandino «Esperienze virtuose», come si intrecciano con viduale e collettivo, della storia le definiscono gli autori del volu- dei luoghi e dell’identità delle me «Cibo e identità locale», che la storia dei nostri cibi popolazioni rurali. L’obiettivo verrà presentato domani alle non è quello di produrre o accu- PINO CAPELLINI raccontano della folla che nei vazioni tradizionali introduceva 20,45 a Gandino, nella sala con- da Roncaglia, per citare le più mulare denaro, bensì di promuo- Chi non ricorda quel finesettimana (si calcolò un mi- profondi mutamenti nell’am- ferenze della biblioteca comuna- significative) che hanno come vere lo “star bene”». mulino bianco che dalla metà lione di persone in dieci anni) biente e nel paesaggio e contem- le. sfondo il territorio del Comune Non è un caso che l’opera ab- degli anni Settanta monopolizzò puntava sul mulino a scapito del poraneamente nella società e Il libro, di oltre 500 pagine, di Corna Imagna, pure presente bia visto la luce in prossimità gli schermi tv e l’attenzione degli patrimonio artistico del paese, nella sua struttura. Nelle nostre con numerose illustrazioni, è non come soggetto passivo bensì dell’inaugurazione dell’Expo italiani? Fu un’abilissima opera- del tutto ignorato. E il bello è che valli il pendolarismo raggiunge- frutto del lungo lavoro di ricerca con un ruolo principe in ambito 2015, che ha come tema il cibo zione per creare un’immagine di il mulino non era nemmeno va dimensioni tali da imporre di tre noti studiosi e docenti uni- sociale ed economico. nei suoi valori storici, economi- prodotti buoni, sani, genuini ri- bianco e si era fatto ricorso al nuovi ritmi di vita alle comunità versitari: Michele Corti, Sergio Il Centro Studi, che ha al pro- ci, culturali, sociali. Si tratta di correndo anche a un premio cartongesso per trasformarlo. portando fin nei piccoli centri De La Pierre e Stella Agostini. prio attivo anche una intensa uno dei contributi più interes- Oscar per la scenografia. L’inesi- Erano anni in cui apriva un elementi, spesso disgreganti, di Con contributi da parte di sinda- attività editoriale, è ora impe- santi in vista della grande rasse- stente divenne realtà colpendo supermercato dopo l’altro, di cultura urbana e industriale. Fe- ci, rappresentanti di istituzioni, gnato nel programma di svilup- gna internazionale ponendo in l’immaginazione della gente al contro i negozi che chiudevano nomeni la cui crescita sembrava di enti, di associazioni, semplici po «Social Service Cà Berizzi- evidenza il ruolo di realtà locali, punto tale che vi andava in visita erano centinaia e migliaia. Men- inarrestabile. cittadini, gli autori prendono in Centro di animazione e di pro- la cui identità è ancora ben rico- come a un santuario laico. A tre la grande distribuzione im- La crisi ha messo in forse tan- esame sei episodi le cui vicende mozione dell’accoglienza nello noscibile e la cui rinascita è a Chiusdino, il piccolo centro del poneva mode e consumi, l’ab- te certezze rivelando al tempo riconducono al titolo del libro spazio rurale» mentre, con il so- portata di mano.  Senese dove si trova l’edificio, bandono dei campi e delle colti- stesso la fragilità del sistema, con (cibo e identità locale) e consen- stegno della Fondazione Cariplo, ©RIPRODUZIONE RISERVATA

gue, e si è potuto stabilire persino Tucson e Zurigo). Queste indagini il gruppo di questo, AB. È certo che (che portarono le tre équipe a da- La Sindone, un mistero la Sindone avvolse il cadavere di tare il lenzuolo a un periodo com- un uomo vissuto nella stessa epo- preso tra il 1260 e il 1390) sarebbe- ca di Gesù, morto dopo essere sta- ro state viziate da errori procedu- in bilico tra fede e scienza to sottoposto allo stesso supplizio rali: per esempio, «era sbagliata la che viene descritto nei racconti scelta della zona da cui furono pre- evangelici della Passione». levati i campioni di tessuto, in un Secondo Emanuela Marinelli, angolo molto “inquinato”, già sot- «La fede cristiana non si basa già docente di scuola superiore, la impressa sulla tela non è stata di- l’unico punto che rimanga davve- toposto a restauro in età medieva- sulla Sindone – afferma Emanuela Mari- relatrice ha firmato diversi libri di pinta. Il lino della Sindone presen- ro inspiegabile «è il modo in cui le». «In fondo – ha concluso la re- nelli –; questa, però, costituisce un aiuto argomento sindonologico e gesti- ta una particolare trama «a spina sulla tela si è prodotta l’immagine: latrice –, noi tutti siamo devoti a credere, soprattutto in un’epoca di dub- sce il sito www.sindone.info; avva- di pesce»: si tratta di un tessuto di il corpo che vi era avvolto ha la- dell’apostolo Tommaso, che ini- bi e incertezze». lendosi di una serie di fotografie, grande valore, destinato dunque sciato impresso nel lenzuolo il suo zialmente faticava a credere alla Aveva per titolo «La Sacra Sindo- ha illustrato al pubblico presente ad avvolgere la salma di un uomo “negativo”, come per un’irradia- resurrezione di Gesù. Lo studio ne. Viaggio nel mistero tra scienza le vicende e le particolarità dell’og- di alto livello. Nella Sindone vi è zione luminosa». della Sindone, tuttavia, aiuta a e fede» la conferenza che la stu- getto conservato nel duomo di To- poi una cucitura laterale identica Un giudizio molto critico è sta- comprendere che i racconti evan- diosa romana ha tenuto sabato rino, dove, dal 19 aprile al 24 giu- a quelle di stoffe del I secolo che to invece espresso dalla studiosa gelici non possono essere ridotti scorso nella chiesa di Santa Grata, gno di quest’anno, si svolgerà la sono state ritrovate nella fortezza circa il procedimento di radioda- ad allegorie, ma hanno decisa- in via Arena, ospite della comunità sua prossima Ostensione. «È stato di Masada, vicino al Mar Morto». tazione effettuato nel 1988 su al- mente un carattere storico».  delle suore benedettine. Laureata ampiamente dimostrato – ha det- Ancora, «le macchie scure nel- cuni frammenti della Sindone in Giulio Brotti in Scienze naturali e in Geologia, to la relatrice – che l’immagine l’immagine sindonica sono di san- Il volto della Sacra Sindone tre diversi laboratori (a Oxford, ©RIPRODUZIONE RISERVATA