Piano Strutturale Comunale in Forma Associata (L.R
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Comuni di Castenaso, Ozzano dell’Emilia, San Lazzaro di Savena Provincia di Bologna P S C PIANO STRUTTURALE COMUNALE IN FORMA ASSOCIATA (L.R. 24 marzo 2000, n.20 - art.28) QUADRO CONOSCITIVO SISTEMA TERRITORIALE RELAZIONE Elaborato C.REL Adozione D.C.C. n. 29 del 22/05/2008 Approvazione D.C.C. n. 10 del 19/03/2009 ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE VALLE DELL’IDICE Presidente: MARIA GRAZIA BARUFFALDI CASTENASO OZZANO DELL’EMILIA SAN LAZZARO DI SAVENA il Sindaco il Sindaco il Sindaco MARIA GRAZIA LORETTA MARCO BARUFFALDI MASOTTI MACCIANTELLI l'Assessore all'Urbanistica l'Assessore all'Urbanistica l'Assessore all'Urbanistica MAURIZIO PIRAZZOLI LORETTA MASOTTI LEONARDO SCHIPPA Responsabili di progetto: Ufficio di Piano Rudi FALLACI (Tecnicoop soc. coop) Monica CESARI (Coordinamento) Roberto FARINA (OIKOS Ricerche srl) Maura TASSINARI Angelo PREMI QUADRO CONOSCITIVO: VOLUME C 1 PIANO STRUTTURALE COMUNALE IN FORMA ASSOCIATA DEI COMUNI DELLA VALLE DELL’IDICE GRUPPO DI LAVORO Responsabili di progetto: Ufficio di Piano Arch. Rudi FALLACI (Tecnicoop sc) Arch. Monica CESARI (Coordinamento) Ing. Roberto FARINA (OIKOS Ricerche srl) Geom. Maura TASSINARI Arch. Angelo PREMI Arch. Claudia NICODEMO Tecnicoop s.c.: Uffici Tecnici Comunali Arch. Luca Biancucci Dott. Paolo Trevisani Ing. Fabrizio Ruscelloni Dott. Agr. Fabio Tunioli Arch. Giulio Verdini Geom. Andrea Matteuzzi Geom. Sabrina Guizzardi Geom. Maurizio Bergami Michela Scapoli (elaborazioni cartografiche) Geom. Oronzo Filomena Dott. Paolo Carini OIKOS Ricerche s.r.l.: Ing. Alessandra Carini Ing. Deborah Cavina Dott. Urb. Francesco Manunza Geom. Cosetta Giovannini Arch. Elena Lolli Geom. Antonio Conticello Ing. Luca Bellinato (elaborazioni cartografiche) Geom. Virginia Lodi Fabio Molinari Geom. Leonardo Altilia Concetta Venezia (editing) Geom. Fabrizio Lombardo Aspetti geologici: Studio Viel&Associati Geol. Giovanni Viel Geol. Samuel Sangiorgi Mobilità e traffico: TPS Associazione Professionale Ing. Stefano Ciurnelli Ing. Guido Francesco Marino Ing. Giancarlo Bocchini Arch. Jacopo Ognibene Ing. Giovanni Spagna Rete idrica: Ingenia s.r.l. Ing. Alessandra Piani Ing. Stefano Melotti Ing. Fabio Andreaus Dott.ssa Beatrice Daghia Flora, fauna e reti ecologiche: Ecosistema s.c. Andrea Serra Alessandro Dall’Alpi Maurizio Sirotti Roberto Tinarelli Carla Lamego QUADRO CONOSCITIVO: VOLUME C 2 PIANO STRUTTURALE COMUNALE IN FORMA ASSOCIATA DEI COMUNI DELLA VALLE DELL’IDICE INDICE C. IL SISTEMA TERRITORIALE 4 C.1. La struttura insediativa....................................................................................4 C.1.1. ........................................................................................Caratteri generali4 C.1.2. ........................................................................................Caratteri specifici6 C.1.3. ............................................................. Il sistema dei servizi nei centri urbani.12 C.2. Il patrimonio abitativo....................................................................................13 C.2.1. ............................................................... Le dinamiche del patrimonio edilizio13 C.2.2. .....................................Indice di affollamento e numero di stanza per abitazione17 C.2.3. ............................................................ Le forme di godimento delle abitazioni20 C.2.4. .................................................................................. Il patrimonio pubblico22 C.2.5. ..........................................................................................L’attività edilizia23 C.3. La struttura storica del territorio....................................................................30 C.3.1. ......................Le risorse storico-culturali per la definizione della identità territoriale30 C.3.2. ...................................Caratteri storici e morfologici dell’insediamento territoriale31 C.3.3. ........................... La classificazione degli edifici di interesse storico-architettonico50 C.4. Il paesaggio..................................................................................................53 C.4.1. ................................................................................. Le Unità di Paesaggio53 C.4.2. ................................................................................Le tutele del paesaggio59 C.4.3. ..............................................................................Le criticità del paesaggio62 C.5. Il sistema urbano..........................................................................................66 C.5.1. ......................................................................... Morfologia dei tessuti urbani66 C.5.2. ..................................................... Le dotazioni di attrezzature e spazi collettivi90 C.5.3. ............................................................................ Gli insediamenti produttivi115 C.5.4. ................................................................................... La rete commerciale124 C.6. Le dotazioni territoriali ed ecologiche..........................................................139 C.6.1. ...................................................................La rete fognaria e la depurazione139 C.6.2. ................. Elettrodotti, Impianti per tele-radiocomunicazione e Stazioni radio-base161 C.6.3. ...............................................................Il trattamento dei Rifiuti Solidi urbani173 C.7. La mobilità..................................................................................................176 C.7.1. ....................................................................Il piano della mobilità provinciale176 C.7.2. ........................................................................... La rete ferroviaria e il SFM178 C.7.3. ............................................................................Il trasporto pubblico locale182 C.7.4. .......................................... Valutazioni sull’assetto viabilistico dell’Associazione183 C.7.5. .................................................L’evoluzione della rete stradale e della mobilità196 C.7.6 – Approfondimenti sullo scenario tendenziale......................................................211 C.7.7 – Approfondimenti sul riuso terziario-commerciale della ex-Castelli....................219 C.7.8 – Conclusioni.......................................................................................................222 C.8. La struttura insediativa del territorio rurale..................................................224 C.9. Una sintesi delle criticità e dei condizionamenti dell’assetto insediativo......227 C.9.1 – Siti Inquinati: inquinamento di suolo e acque sotterranee..................................229 C.9.2 – Inquinamento acustico......................................................................................233 QUADRO CONOSCITIVO: VOLUME C 3 PIANO STRUTTURALE COMUNALE IN FORMA ASSOCIATA DEI COMUNI DELLA VALLE DELL’IDICE C. IL SISTEMA TERRITORIALE C.1. LA STRUTTURA INSEDIATIVA C.1.1. Caratteri generali Il territorio dei tre comuni della Associazione Valle Idice ha una superficie complessiva di 145 kmq, e ospita un totale di 53.722 abitanti. La struttura insediativa si mantiene, nel suo impianto complessivo, organizzata secon- do le direttrici storiche principali della via Emilia e della via San Vitale, radiali rispetto alla città di Bologna. Lungo la via Emilia si dispongono i centri abitati di San Lazzaro di Savena, Idice e di Ozzano dell’Emilia, lungo la via San Vitale i centri di Villanova e Ca- stenaso. Gli studi più recenti sull’evoluzione della struttura insediativa della città di Bologna, svi- luppati a partire dal PTCP, definiscono tuttavia nuove immagini insediative per interpre- tare le dinamiche di sviluppo urbano che hanno caratterizzato il territorio metropolitano negli ultimi decenni. La crescita urbana, in particolare nei comuni della prima cintura bolognese (San Lazza- ro e Castenaso) e della seconda cintura (Ozzano), ha assunto forme che complicano la lettura di uno sviluppo per centri abitati distribuiti lungo direttrici consolidate, facendo emergere una struttura policentrica e dispersa, con fenomeni di addensamento lineare e di contestuale saldatura tra le parti. Gli elementi della struttura insediativa perdono dunque una propria leggibilità. San Lazzaro e Villanova di Castenaso sono saldate quasi senza soluzione di continuità con i quartieri periferici di Bologna; la pressione in- sediativa si mantiene consistente lungo le direttrici storiche; l’urbanizzazione si espan- de nella campagna dell’alta pianura e si addensa lungo le valli appenniniche. Sin dagli anni ’70 la città di Bologna, al pari delle grandi e medie città nella fase matura dello sviluppo, è stata caratterizzata da perdita di popolazione residente, prima in dire- zione dei comuni della prima cintura e poi della seconda e della terza; nel contempo, a partire dagli anni ’90 la prima cintura, che era stata negli anni precedenti il recapito principale dell’uscita da Bologna, mostra fenomeni simili a quelli del cuore urbano, ge- nerando a sua volta popolazione in uscita verso i comuni periferici (ma in maniera di- somogenea: tra i comuni della prima cintura, Castenaso è stabile e San Lazzaro è in calo). Il fenomeno, descritto in letteratura con l’immagine delle “onde progressive”, è riconducibile alla ”metropolizzazione” del territorio del bolognese la cui regione urbana estende la sua area di influenza (progressiva espulsione residenziale verso l’esterno e aumento