Allegato 1

PIANO TERRITORIALE PER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA – LAVORO DELLA PROVINCIA DI 2020-2023

Indice

Premessa pag. 2

1. Dati del contesto territoriale pag. 3

2. Dati relativi all’occupazione pag. 10

3. Ricognizione unità d’offerta per infanzia e adolescenza, disabili e anziani pag. 16

4. Strategia di intervento pag. 18

5. Bisogni rilevati, anche alla luce della realizzazione del precedente Piano di

Conciliazione pag. 19

6. Politiche per il coordinamento e l’amministrazione dei tempi delle città pag. 26

7. Dal Documento di indirizzo: Azioni prioritarie da attivare sul territorio e risorse disponibili pag. 30

8. Azioni del Comitato di programmazione, valutazione e monitoraggio pag. 31

9. Flessibilità del Piano territoriale in ordine alle singole azioni finanziate pag. 36

10. Azione di sistema pag. 36

11. Azioni progettuali presentate dalle Alleanze locali e finanziate: schede di sintesi pag. 37

12. Strumenti per il monitoraggio e avanzamento del progetto pag. 49

13. APPENDICE – Progetti ammessi e finanziati: schede progetto complete pag. 51

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PREMESSA

La Rete di Conciliazione della provincia di Pavia, a partire dal 2011 a tutt’oggi, ha seguito il percorso delineato da Regione Lombardia che, a seguito dell’Intesa sottoscritta tra Governo, Regioni, Province Autonome, ANCI, UPI e UNICEM, con il cofinanziamento della Presidenza del Consiglio e ai successivi provvedimenti attuativi (DGR 381/2010 e 1576/2011), ha reso disponibili le linee di indirizzo e le risorse per attuare un modello integrato di azione, finalizzata alla promozione, valorizzazione e responsabilizzazione diretta dei vari attori del territorio (P.A., Terzo settore, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, MPMI profit) per proporre e realizzare attivamente progetti in risposta alle esigenze di conciliazione tra esigenze di vita e compiti lavorativi.

L’esperienza delle Reti è stata rilanciata a livello regionale con la DGR n. 1081 del 12/12/2013, che ha consolidato le Reti territoriali esistenti e promosso lo sviluppo di partnership pubblico/privato, denominate Alleanze locali di conciliazione, vero punto di forza della sperimentazione svolta nel periodo 2014-2016; infatti, la costituzione delle Alleanze, grazie ad una dimensione ridotta, in molti casi coincidente con il Piano di Zona, ha permesso di far emergere i bisogni del territorio, una maggiore integrazione tra i progetti realizzati e la programmazione sociale territoriale, favorendo altresì il coinvolgimento di tali Enti nella progettazione, nell’erogazione dei servizi e anche nella compartecipazione economica.

La Rete di Conciliazione della provincia di Pavia, a partire dal 2011 a tutt’oggi, ha seguito il percorso delineato da Regione Lombardia attuando il modello di governance proposto: - nel biennio 2014-2016 si sono costituite 7 Alleanze locali, di cui 5 con capofila Piani di Zona e 2 con capofila altre P.A., che hanno dato luogo, insieme e per conto della Rete territoriale, alla realizzazione del Piano di azione 2014-2016, dando attuazione a 11 progetti. - nel biennio 2017-2018, in continuità con l’esperienza precedente, a seguito di pubblicazione di Avviso pubblico di manifestazione di interesse, n. 6 Alleanze locali, alcune delle quali ricostituite in nuove partnership, hanno presentato 6 progettualità. Successivamente, con apposita procedura di evidenza pubblica, è stato incaricato un Soggetto privato per l’attuazione dell’azione di sistema (Azione formativa rivolta alle piccole, micro e medie imprese del territorio sui temi della defiscalizzazione, contrattazione territoriale e di II livello), ancora in fase di attuazione. - Nel dicembre 2018, con D.G.R. n. XI/1017 del 17/12/2018, Regione Lombardia, anche considerato il livello percentuale medio dei costi sostenuti al 30/11/2018 dalle singole ATS, ha disposto il differimento del termine per la conclusione delle azioni progettuali in corso, ivi incluse le azioni di sistema, al 15/01/2020, assegnando altresì all'ATS di Pavia ulteriori risorse, per l’integrazione del Piano territoriale 2017-2018 con nuove progettualità; i fondi assegnati sono stati oggetto di nuova manifestazione di interesse, pertanto il Piano territoriale avviato nel 2017 e prorogato al 2019 ha potuto realizzare in tutto n.12 progettualità di altrettante Alleanze locali e un’azione di sistema con una finalità formativa molta specifica e rivolta alle imprese del territorio, oltre ad azioni di comunicazione e integrazione con la Rete WHP, interamente sostenute dalla Rete.

Attualmente la Rete territoriale della provincia di Pavia, cui è sempre possibile aderire, è composta da 101 soggetti aderenti.

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Si illustrano di seguito alcuni dati relativi al contesto territoriale.

1. DATI DEL CONTESTO TERRITORIALE Cenni sul contesto territoriale Il territorio di riferimento della provincia di Pavia è il terzo della Lombardia per estensione (2.965 kmq) e per numero di Comuni (188). Rappresenta il 12,5% del territorio lombardo, ha una densità di 188 ab/Kmq e comprende tre Distretti socio-sanitari: Distretto Pavese con 61 Comuni e Pavia capoluogo territoriale e provinciale, Distretto Lomellina con 51 Comuni e capoluogo e Distretto Oltrepo con 78 Comuni e capoluogo. Tali Distretti sono suddivisi in 9 ambiti territoriali: Pavia, Corteolona e Certosa nel Pavese, Voghera, e Broni nell’Oltrepo e Vigevano, Mortara e nella Lomellina.

La provincia di Pavia, popolata da oltre 550.000 persone, è una delle province italiane che presenta il più elevato indice di invecchiamento e di vecchiaia: a livello provinciale l’11,9% della popolazione ha un’eta ≥ a 75 anni e più di un residente su 5 e ultra65enne (22,8%).

Analisi della popolazione del territorio La provincia di Pavia è composta da tre territori: il Pavese, la Lomellina e l'Oltrepo. A seguito dell'accorpamento previsto dalla DGR n.7631/2017 gli Ambiti territoriali sono così distribuiti:

- territorio Pavese: Ambito di Pavia e Ambito distrettuale dell'Alto e Basso Pavese, - territorio Lomellino: Ambito distrettuale della Lomellina, - territorio Oltrepo: Ambito distrettuale di Voghera, Comunità Montana Oltrepo e Ambito distrettuale di Broni-Casteggio.

Ai fini di inquadrare il contesto della Provincia di Pavia si illustrano di seguito alcuni dati relativi al contesto demografico del territorio.

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Tab.1 – Dati relativi alla popolazione residente in età 0-17 anni e > 17 anni nella provincia di Pavia – anno 2018 suddivisi per ex Ambiti territoriali.

Residenti in provincia di Pavia età 0-17 anni e > 17 anni Anno 2018 Ambito 0-17 anni >17 anni Totale % minori residenti su territoriale popolazione popolazione in generale Pavia 14.605 91.120 105.725 13,81% Certosa di Pv 14.369 62.290 76.659 18,74% Corteolona 7.172 37.757 44.929 15,96% PAVESE 36.146 191.167 227.313 15,90% Vigevano 13.213 69.783 82.996 15,92% Garlasco 7.306 46.559 53.865 13,56% Mortara 5.906 35.631 41.537 14,22% LOMELLINA 26.425 151.973 178.398 14,81% Voghera 8.624 57.305 65.929 13,08% Broni 5.535 34.932 40.467 13,68% Casteggio 4.406 29.375 33.781 13,04% OLTREPO 18.565 121.612 140.177 13,24% PROVINCIA 81.136 464.752 545.888 14,86%

La popolazione minore in età 0-17 anni presente nel territorio della provincia di Pavia (fonte ISTAT e Atlante geografico sanitario ATS Pavia – anno 2018) è pari al 14,86% della popolazione totale residente, con dati eterogenei nei diversi ex Ambiti (dal 13,04% di Casteggio al 18,74% di Certosa di Pavia).

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Grafico 1 - Residenti in provincia di Pavia età 0-17 anni e > 17 anni - Anno 2018: Dato suddiviso per ex Ambiti territoriali.

Il dato sopra descritto viene riportato nella Tab.2 con riferimento ai nuovi accorpamenti degli Ambiti Distrettuali.

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Tab.2 – Dati relativi alla popolazione residente in età 0-17 anni e > 17 anni nella provincia di Pavia – anno 2018 accorpati per nuove aggregazioni degli Ambiti distrettuali.

Residenti in provincia di Pavia età 0-17 anni e > 17 anni Anno 2018 Ambiti distrettuali 0-17 anni >17 anni Totale % minori residenti su popolazione popolazione in generale Pavia 14.605 91.120 105.725 13,81% Alto e Basso 21.541 100.047 121.588 17,72% Pavese PAVESE 36.146 191.167 227.313 15,90% LOMELLINA 26.425 151.973 178.398 14,81% Voghera e Oltrepo 8.624 57.305 65.929 13,08% Broni e Casteggio 9.941 64.307 74.248 13,38% OLTREPO 18.565 121.612 140.177 13,24% PROVINCIA 81.136 464.752 545.888 14,86%

Grafico 2 – Residenti in età 0-17 anni e > 17 anni nella provincia di Pavia – anno 2018: dato accorpato per nuove aggregazioni degli Ambiti distrettuali.

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Le tabelle e i grafici relativi alla popolazione minore evidenziano come nell'Ambito dell'Alto e Basso Pavese e l'Ambito di Pavia sia presente il maggior numero di famiglie con figli minori, seguito dall'Ambito distrettuale Lomellina. L'Oltrepo si conferma, come negli anni scorsi, un territorio più “maturo”.

Ad ulteriore approfondimento della distribuzione della popolazione minore, di seguito si illustrano i dati percentuali relativi alla distribuzione della popolazione under 14 e over 65 degli anni 2016-2017-2018 a confronto, operando anche un confronto con i dati nazionali e regionali.

Tab. 3 – Percentuale di Popolazione <= 14 anni e >= 65 anni in Italia, Regione Lombardia e provincia di Pavia - anni 2016-2017-2018 (Fonte: Geodemo ISTAT)

Italia Regione Lombardia Provincia di Pavia

2016 2017 2018 2016 2017 2018 2016 2017 2018 % Popolazione 0-14 13,7 13,5 13,4 14,1 13,9 13,8 12,6 12,5 12,4 anni % Popolazione >= 65 anni 22,0 22,3 22,6 21,9 22,2 22,4 23,9 24,1 24,3

Grafico 3 – Percentuale di Popolazione <= 14 anni e >= 65 anni in Italia, Regione Lombardia e provincia di Pavia – confronto anni 2016-2017-2018

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Anche l'analisi del dato under 14, leggermente inferiore alla percentuale regionale e nazionale e non in crescita, conferma quanto detto sopra; superiore e in crescita invece la percentuale della popolazione over 65. Ad ulteriore approfondimento del contesto, nelle tabelle seguenti si riporta un’analisi macro di alcuni indici demografici relativi alla provincia di Pavia in relazione ai medesimi indici nazionali e regionali, con un confronto tra gli anni 2016-2017-2018.

Tab. 4 - Indici demografici Italia, Regione Lombardia e provincia di Pavia - anni 2016-2017-2018 (Fonte: Geodemo ISTAT)

Italia Regione Lombardia Provincia di Pavia

2016 2017 2018 2016 2017 2018 2016 2017 2018 Età media parto 31,8 31,9 32 31,9 32,0 32,2 31,4 31,4 31,5 Tasso di natalità (* 1000 ab.) 7,8 7,6 7,3 8,1 7,9 7,5 7,2 6,9 6,9 N°. medio figli / donna 1,34 1,32 1,29 1,42 1,39 1,4 1,31 1,29 1,3 Saldo naturale crescita-decessi -2,3 -3,2 -3,2 -1,3 -2,0 -2,4 -5 -6,1 -5,8 (* 1000 ab.)

Grafico 4 - Indici demografici (Età media del parto, tasso di natalità, n° medio di figli per donna, saldo naturale) in Italia, Regione Lombardia e provincia di Pavia - confronto anni 2016-2017-2018

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I dati a confronto pongono in evidenza che il contesto provinciale è in linea con gli indici demografici “Età media della madre al parto”, “N°. medio di figli per donna” (tasso di fecondità) ma evidenziano una tendenza maggiormente negativa, per gli anni 2016-2017-2018, della crescita naturale della popolazione, determinato da un minor “tasso di natalità”1. Tale dato relativo al 2018 appare, per la provincia di Pavia, particolarmente critico in quanto, per il secondo anno consecutivo, è collocato sotto la quota 7 per 1.000 abitanti e rappresenta il valore più basso rispetto alle altre province della Regione Lombardia su questo indice (dal 7,0 della provincia di Cremona al 7,9 delle province di Brescia e di Milano). Vale la pena inoltre evidenziare che nessuna provincia lombarda supera il valore di 8 per 1.000 abitanti, anche questo dato interessante considerato invece che nel 2017 le province che superavano tale valore erano 4.

Tab. 5 - Indice di vecchiaia e indici di dipendenza degli anziani in Italia, Regione Lombardia e provincia di Pavia - anni 2016-2017-2018 (Fonte: Geodemo ISTAT)

Italia Regione Lombardia Provincia di Pavia

2016 2017 2018 2016 2017 2018 2016 2017 2018 % Indice di vecchiaia2 161,4 165,3 173,1 155,7 159,1 165,5 190,0 193,3 197,8* % Indice di dipendenza degli 34,3 34,8 35,5 34,2 34,7 35,1 37,6 38,0 38,3 anziani3

Grafico 5 - Indice di vecchiaia e indici di dipendenza degli anziani in Italia, Regione Lombardia e provincia di Pavia - anni 2016-2017-2018

1Fonte dati: ISTAT – febbraio 2020. 2 L’indice di vecchiaia è il rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di 0-14 anni, moltiplicato per 100. 3 L’indice di dipendenza degli anziani è il rapporto tra la popolazione di età ≥65 anni e la popolazione in età attiva (15-64 anni), moltiplicato per 100. 9

Come dimostrano gli indici illustrati, la provincia di Pavia continua ad essere particolarmente anziana: l’indice di vecchiaia è prossimo alla quota 200, ovvero di 2 anziani over 64 ogni giovane under 15, ed è l’indice più alto della Lombardia, con una netta prevalenza riferita al Territorio dell’Oltrepo Pavese in cui l’indice di vecchiaia è pari a 252,4.

Nella tabella seguente si illustrano gli indici di invecchiamento e di vecchiaia suddivisi per ex Ambiti territoriali.

Tab.6 Indicatori demografici della popolazione residente, con particolare riferimento agli indici di invecchiamento e di vecchiaia – anno 2018.

Indice di Indice di Indice di Invecchiamento Invecchiamento Vecchiaia +75 +65 2018 2018 2018 Pavia 13,3 24,5 213,0 Certosa di Pv 7,8 16,7 104,3 Corteolona 11,4 21,7 159,1 PAVESE 11,1 21,3 158,5 Vigevano 12,5 23,6 175,8 Garlasco 14,1 26,0 232,8 Mortara 13,7 25,5 214,0 LOMELLINA 13,3 24,8 199,9 Voghera 15,7 28,1 259,5 Broni 15,3 27,0 242,4 Casteggio 15,0 27,4 250,7 OLTREPO 15,4 27,6 252,4 PROVINCIA 12,9 24,1 193,4

Dai dati sopra riportati si evidenzia il trend in crescita di tutti gli indicatori, dal 2016 al 2018, a conferma del progressivo invecchiamento della popolazione residente: nel distretto socio-sanitario pavese la popolazione ultrasessantacinquenne rappresenta il 21,3% della popolazione residente, con significative differenze tra i tre Ambiti afferenti. Nei distretti Lomellina e Oltrepo gli anziani costituiscono invece una quota più elevata di popolazione, rispettivamente il 24,8% e il 27,6% dei cittadini.

2. DATI RELATIVI ALL’OCCUPAZIONE Riguardo alla situazione lavorativa, vengono di seguito illustrati i dati relativi ai tassi di occupazione e disoccupazione in Regione Lombardia (fonte dati: ISTAT) e nella provincia di Pavia, nonché i dati degli avviamenti e delle cessazioni lavorative, con i relativi saldi, suddivisi per genere, forniti dal C.P.I. della Provincia di Pavia negli anni 2017-2018.

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Tab. 7 Dati relativi al tasso di occupazione in Regione Lombardia e in provincia di Pavia

ANNO % REGIONE % PROVINCIA DI LOMBARDIA PAVIA

M F TOT M F TOT

2018 76,2 60,3 67,7 72,3 60,6 66,6

2017 75,4 59 67,3 72,8 57,9 65,4

Grafico 6 - Tasso di occupazione in Regione Lombardia e in provincia di Pavia a confronto

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Tab. 8 Dati relativi al tasso di disoccupazione in Regione Lombardia e in provincia di Pavia

ANNO % REGIONE % PROVINCIA DI LOMBARDIA PAVIA

M F TOT M F TOT

2018 5,2 7,1 6 6,6 6,4 6,5

2017 5,4 7,7 6,4 5,8 8 6,8

Grafico 7 - Tasso di disoccupazione in Regione Lombardia e in provincia di Pavia a confronto

Dai dati rappresentati si evince che i dati provinciali relativi al tasso di occupazione sono leggermente inferiori alla media regionale ma tuttavia il livello di occupazione femminile del 2018 è stato superiore rispetto al 2017, così come a livello regionale è stato registrato un lieve aumento del medesimo indice.

Riguardo alle dimissioni dei lavoratori, di seguito si riportano alcuni contenuti della “Relazione annuale sulle convalide di dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri anno 2018”, che contiene una rilevazione, a livello nazionale effettuata dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro con il contributo dell’Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità, da cui si evincono alcuni dati interessanti a livello nazionale e Lombardo. 12

Il numero delle convalide rilasciate nell’anno 2018 risulta pari a n. 49.451, dato in crescita del + 24% rispetto a quello rilevato nel 2017, pari a n. 39.738). Come nell’anno precedente, le convalide sono riferite prevalentemente (circa il 96% del totale) alle dimissioni, pari a n. 47.410 (n. 38.750 nel 2017), di cui n. 45.900 dimissioni volontarie e n. 1.510 per giusta causa.

Il fenomeno in esame continua ad interessare prevalentemente soggetti di nazionalità italiana, pari a n. 41.335 (a fronte di 33.406 nel 2017), che costituiscono circa l’83% del totale (percentuale di poco inferiore a quella del 2017).

Analogamente a quanto osservato nelle precedenti Relazioni, le dimissioni e le risoluzioni consensuali hanno riguardato principalmente le lavoratrici madri, a cui sono riferiti n. 35.963 provvedimenti, pari a circa il 73% dei casi, dato peraltro in calo rispetto alla percentuale rilevata nell’anno precedente (n. 30.672, pari al 77%). Appare infatti significativo il numero delle convalide relative ai lavoratori padri, pari a n. 13.488 (oltre il 27% del totale), che continua a registrare un progressivo aumento tanto in termini di incidenza percentuale che in termini assoluti. In linea con quanto osservato negli anni precedenti, invero, a fronte di un aumento del 24% del totale delle convalide rilasciate nel 2018 rispetto al 2017, si è registrato un incremento ben più consistente in termini assoluti, pari a circa il +49%, delle convalide di dimissioni e risoluzioni consensuali riferite a lavoratori padri.

Relativamente alle fasce di età delle lavoratrici/dei lavoratori emerge che i provvedimenti di convalida interessano lavoratrici/lavoratori compresi prevalentemente nelle fasce di età da “maggiore di 34 fino a 44 anni” (n. 20.102 convalide) e da “maggiore di 29 fino a 34 anni” (n. 16.495 convalide), per un totale complessivo pari a n. 36.597 convalide, corrispondente al 74% del totale.

Inoltre, continuano ad essere interessati dal fenomeno i lavoratori/le lavoratrici con una anzianità di servizio non elevata:

- n. 26.322 dimissioni (n. 20.609 nel 2017) si riferiscono a soggetti con anzianità di servizio “fino a 3 anni”; - n. 16.787 (n. 14.978 nel 2017) si riferiscono a lavoratrici/lavoratori con anzianità “da oltre 3 a 10 anni”. Si evidenzia, infatti, che tali dati (n. 43.109) costituiscono oltre l’87% del totale delle dimissioni/risoluzioni consensuali convalidate nell’anno di riferimento (-3 punti percentuali rispetto al 2017).

Oltre il 59% del totale (percentuale sostanzialmente analoga a quella riscontrata nel 2017, pari al 60%) dei lavoratori e delle lavoratrici interessati dalle convalide hanno prevalentemente un solo figlio o sono in attesa del primo. Rimane costante, altresì, la percentuale del 33% riferita ai lavoratori padri e alle lavoratrici madri con due figli.

Il numero complessivo di motivazioni addotte è pari a n. 56.636, si rappresenta che quella più ricorrente permane l’incompatibilità tra l’occupazione lavorativa e le esigenze di cura della prole: n. 20.212 (a fronte di n. 15.825 nel 2017), pari a circa il 36% del totale, percentuale uguale a quella rilevata nell’anno precedente. Nell’ambito della citata motivazione sono ricomprese le seguenti voci a giustificazione della necessità di lasciare il lavoro, tutte analoghe a quelle rilevate nel 2017: - per l’assenza di parenti di supporto n. 15.385 (n. 11.792 nel 2017) con una percentuale di circa il 27% del totale;

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- per l’elevata incidenza dei costi di assistenza al neonato, es. asilo nido o baby sitter, n. 3.907 (n. 3.014 nel 2017) pari a circa il 7%; - per il mancato accoglimento al nido n. 920 (n. 969 nel 2017), pari a circa il 2%, ancora in diminuzione (-5%), benché in misura più contenuta rispetto all’anno precedente.

Delle motivazioni connesse alla situazione dell’azienda di appartenenza, pari a n. 10.155 (n. 7.672 nel 2017) e corrispondenti al 18% del totale, la voce prevalente, pari a n. 6.317, è relativa all’organizzazione ed alle condizioni di lavoro particolarmente gravose o difficilmente compatibili con la cura della prole (a fronte di n. 4.153 nel 2017), mentre le restanti risultano collegate a modifica della sede o distanza dal luogo di lavoro, rispettivamente pari a n. 260 (n. 261 nel 2017) e a n. 1.727 (n. 1.487 nel 2017); ragioni concernenti l’orario di lavoro, pari a n. 1. 733 (n. 1.601 nel precedente anno), di cui n. 989 per mancata modifica degli orari lavorativi e n. 744 per mancata concessione del part time; modifica delle mansioni svolte, pari a n. 118 casi.

Come per il precedente anno risulta consistente il numero dei casi di recesso per passaggio ad altra azienda, pari a n. 18.683 e quasi al 33% del totale delle motivazioni (n. 13.254 e 30% nel 2017). A differenza di quanto avviene per altre motivazioni, tale dato risulta prevalentemente riferito ai lavoratori padri, che lo hanno indicato n. 11.220 volte, diversamente dalle lavoratrici madri che lo hanno scelto in n. 7.463 casi.

Dall’analisi dei dati concernenti le richieste di part time o flessibilità da parte dei lavoratori interessati alle convalide e l’accoglimento o meno di tale tipologia di articolazione dell’orario di lavoro emerge che, a fronte di n. 2.062 richieste (n. 2.228 nel 2017), il part time e la flessibilità sono stati concessi soltanto in n. 423 casi (n. 630 casi nel 2017), pari a 1/5 delle richieste, in misura dunque ancora inferiore all’anno precedente (in cui risultavano pari a 1/3 dei casi).

Relativamente alle qualifiche di inquadramento dei lavoratori interessati alle convalide, si precisa che nella maggior parte dei casi si tratta di impiegati (n. 22.878, a fronte di n. 18.887 nel 2017) e operai (n. 23.706, a fronte n. 18.100 nel 2017).

Il dato richiamato, complessivamente pari a n. 46.584, rappresenta oltre il 94% delle dimissioni/risoluzioni convalidate e appare sostanzialmente in linea con la percentuale del 93% registrata nel 2017, in cui i lavoratori/lavoratrici che rivestivano le citate qualifiche erano n. 36.987. Il settore produttivo maggiormente interessato dalle convalide continua ad essere il terziario a cui si ricollegano n. 37.658 convalide (n. 29.785 nel 2017), pari ad oltre il 76% del totale, in quanto ambito merceologico nel quale risulta prevalentemente concentrata l’occupazione femminile (oltre che caratterizzato da un elevato numero di occupati); significativi anche i dati relativi all’industria, in cui si registrano n. 9.477 provvedimenti, pari a poco più del 19% del totale (a fronte dei n. 6.314, corrispondenti al 16% del totale nel 2017) e all’edilizia, con n. 1.807 convalide, pari a circa il 4% (come nell’anno precedente, in cui erano n. 1.340, pari a poco più del 3%).

Per quanto concerne, invece, la distribuzione delle convalide sul territorio nazionale, rimane immutata la configurazione geografica del fenomeno, strettamente connesso al differente tasso di occupazione che caratterizza le diverse aree del Paese e, in particolare:  nel Nord Italia sono state rilevate n. 31.691 convalide, pari al 64% del totale (a fronte di n. 14

26.607 nel 2017, quando erano circa il 67%);

 nel Centro le convalide sono state pari a n. 9.055, rappresentando oltre il 18% del totale (a fronte di n. 7.166 nel 2017, pari sempre ad oltre il 18%);  nel Sud si sono registrate solo n. 8.705 convalide, che costituiscono quasi il 18% del totale (a fronte di n. 5.963 nel 2017, pari a circa il 15%). In particolare la distribuzione delle convalide in Lombardia ammonta a n. 10.727, pari al 21,7% del totale, a fronte di n. 9.781, pari al 24,6% nel 2017.

Dall’analisi dei dati emerge un significativo incremento, in termini assoluti, del dato relativo alle dimissioni/risoluzioni consensuali dei padri lavoratori che, come già detto, risulta pari a n. 13.488, pari al 27% del dato complessivo (n. 9.066 nel 2017 e corrispondenti a circa il 23% del dato complessivo).

Per quanto concerne la distribuzione delle convalide di dimissioni/risoluzioni consensuali dei lavoratori padri nelle diverse aree geografiche, si evidenzia è in Regione Lombardia che si è rilevato, in termini assoluti, un maggior numero di provvedimenti: n. 3.269 a fronte di n. 2.731 nel 2017.

In particolare le dimissioni/risoluzioni consensuali dei lavoratori padri in Lombardia ammontano a n. 10.727, pari al 21,7% del totale delle convalide, a fronte di n. 9.781, pari al 24,6% nel 20171.

Proseguendo sul tema delle cessazioni lavorative intercettate dai Centri per l’Impiego e dall’Ispettorato territoriale del Lavoro negli anni 2017-2018, di seguito si illustrano i dati relativi agli avviamenti e delle cessazioni lavorative comunicate dalle imprese della provincia di Pavia, con i relativi saldi, suddivisi per genere2.

Tab.9 - Saldo avviamenti – cessazioni per genere – anni 2017-2018

ANNO EVENTO MASCHI % FEMMINE % TOTALE 2018 Avviamento 32.917 53,4 28.748 46,6 61.665 Cessazione 32.633 53,9 27.895 46,1 60.528 Saldo 284 853 1.137 2017 Avviamento 31.037 53,3 27.248 46,7 58.285 Cessazione 27.756 53,1 24.488 46,9 52.244 Saldo 3.281 2.760 6.041

Nella tabella si evidenzia, per il 2018, che i dati percentuali relativi agli avviamenti per entrambi i generi sono in linea con il 2017, mentre si evidenzia un valore percentuale in crescita delle cessazioni dei lavoratori uomini e un decremento della percentuale di cessazioni di lavoratrici donne; tale dato è in linea con quanto rilevato in ordine all’incremento a livello nazionale delle dimissioni/risoluzioni consensuali dei padri lavoratori.

1 Fonte: “Relazione annuale sulle convalide di dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri anno 2018” – Ispettorato Nazionale del Lavoro 15

Grafico 8 - Avviamenti e cessazioni lavorative suddivise per genere - anni 2017-2018

3. RICOGNIZIONE UNITÀ D’OFFERTA PER INFANZIA E ADOLESCENZA, DISABILI E ANZIANI

Relativamente all’analisi macro dei bisogni territoriali, per completezza di informazione, si fornisce nelle tabelle seguenti la mappatura delle Udo di maggior interesse per le aree infanzia, preadolescenza, e adolescenza, disabilità e popolazione anziana.

Tab. 10 – Principali Unità d’offerta rivolte all’accoglienza di infanzia, preadolescenza e adolescenza, disabili, anziani

UdO Pavese Lomellina Oltrepo Totale N° posti totali disponibili/ prestazioni Micronidi 8 6 6 20 174 Nidi famiglia 5 7 0 12 60 Asili nido/sez. 50 30 20 100 1.332 primavera Centri prima 2 - - 2 29 infanzia

2 Fonte: Report “Mercato del lavoro in provincia di Pavia anno 2018” – Provincia di Pavia –Servizi per l’impiego 16

Centri aggregazione - 1 1 2 115 giovanile CAG RSD 2 4 4 10 273 CDD 7 5 3 15 400 CSS 6 1 6 13 121 RSA 15 39 31 85 5.907 CDI 11 8 8 27 685

Grafico 9 - Udo rivolte all’accoglienza di minori, preadolescenti e adolescenti, soggetti fragili, disabili, anziani sul territorio provinciale

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Il grafico illustra l’offerta disponibile sul territorio provinciale rivolta all’accoglienza di minori, preadolescenti e adolescenti e soggetti particolarmente fragili, quali disabili e anziani, evidenziando un picco dell’offerta di soluzioni quali asili nido per i minori e di Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) per gli anziani che, come noto, possono comportare costi elevati; si evidenzia inoltre un’offerta decisamente inferiore di UdO più alla portata delle famiglie, quali i Centri di Aggregazione Giovanile (CAG), rivolti alla fascia preadolescenziale e adolescenziale, e i Centri Diurni Integrati (CDI) e Centri Diurni Disabili (CDD), che offrono una soluzione semiresidenziale per le persone anziane e disabili che non possono essere lasciate sole.

In conclusione i dati rappresentati e le considerazioni illustrate, oltre a fornire l'idea della situazione demografica a livello provinciale e locale, confermano anche quanto rilevato dal Secondo il rapporto ISTAT “Benessere Equo e Sostenibile 2018”: prosegue la fase di miglioramento, avviatasi nel corso di questi anni, nell’ambito lavoro e conciliazione dei tempi di vita. E’ infatti costante l’aumento dell’indice composito che sintetizza le diverse componenti della qualità del lavoro, dato dal miglioramento di quasi tutti i 14 indicatori che lo compongono, pur con l'evidenza di alcuni indici in sofferenza, primo tra tutti il tasso di natalità.

A tal proposito, le azioni di conciliazione vita-lavoro che verranno proposte a livello locale sia tramite il presente documento, sia nel Piano territoriale di conciliazione 2020-2023, intendono promuovere ulteriormente il miglioramento della situazione generale delle famiglie, e in particolare della madri e dei padri lavoratori.

4. STRATEGIA DI INTERVENTO

L’ATS di Pavia intende garantire la continuità della Rete, mirando ad un ulteriore ampliamento della stessa, e ad un coinvolgimento proattivo di quei soggetti della Rete che sono stati meno coinvolti nelle iniziative di conciliazione dello scorso biennio.

La Rete territoriale di Pavia, riunitasi il 12 dicembre 2019 per avviare le azioni necessarie per l’avvio della nuova programmazione, ha proceduto alla ri-elezione del Comitato di programmazione, valutazione e monitoraggio, che risulta così composto: - ATS di Pavia - Ufficio Territoriale Regionale (UTR) territorialmente competente; - Rappresentante di organizzazione sindacale (CISL titolare – UDICON supplente) - Rappresentante di associazione datoriale (Confindustria Pavia titolare – Associazione Piccole e Media Imprese API supplente) - Rappresentante Terzo settore (Centro Servizi Volontariato CSV titolare – Associazione Alcolisti in trattamento ACAT supplente) - Rappresentante Pubblica Amministrazione (ASST Pavia titolare – Università di Pavia supplente).

Al fine di promuovere la partecipazione dei vari attori territoriali nella programmazione di nuove azioni di welfare e conciliative, l’ATS ha ritenuto opportuno coinvolgere i 5 Ambiti territoriali, raccogliendo anche il contributo di alcuni soggetti del Terzo Settore, al fine di:

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- effettuare un’analisi dei fabbisogni e delle priorità del territorio in tema di conciliazione famiglia-lavoro, anche sulla base degli esiti del piano precedente, - svolgere una ricognizione di altre progettualità attive sul territorio di competenza che prevedono iniziative di conciliazione famiglia-lavoro o che hanno attivato iniziative in questo ambito, - definire le azioni da attivare prioritariamente sul territorio, - garantire l’integrazione con la programmazione zonale, anche al fine di evitare la duplicazione di interventi e iniziative sulla medesima area.

L’ATS, redatto il Documento di indirizzo, ha predisposto l’AVVISO PUBBLICO DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI LAVORATIVI CON LE ESIGENZE FAMILIARI AI SENSI DELLA D.G.R. N. 2398 DEL 11/11/2019 E DECRETO DELLA DIREZIONE GENERALE POLITICHE PER LA FAMIGLIA, GENITORIALITA' E PARI OPPORTUNITA' N. 486 DEL 17/01/2020; l’Avviso è stato pubblicato dal 28/02/2020 al 10/04/2020 ed è stato rivolto esclusivamente alle Alleanze locali di conciliazione.

5. BISOGNI RILEVATI, ANCHE ALLA LUCE DELLA REALIZZAZIONE DEL PRECEDENTE PIANO DI CONCILIAZIONE

5.1 AREA PAVESE AMBITO DI PAVIA L’Ambito di Pavia conta una popolazione, al 31/12/2018, di circa 105.725 abitanti (46% della popolazione del territorio pavese), di cui il 13,8% minore di 18 anni.

La città di Pavia in particolare va sempre più configurandosi come polo al centro di flussi diversificati di popolazioni che si muovono in una doppia direzione: verso la città per fruire dei suoi servizi, verso i centri urbani più grandi per il lavoro. Alla popolazione residente si affiancano dunque numerose popolazioni temporanee, dagli studenti universitari, agli studenti pendolari degli istituti superiori, ai city users che vengono in città per lavoro, agli utenti dei servizi sanitari e dei poli ospedalieri, ai visitatori occasionali che partecipano ad eventi socioculturali.

L’evoluzione del modello della famiglia tradizionale degli ultimi anni ha visto l’incremento di: nuclei familiari ristretti, composti pressoché esclusivamente dai genitori giovani con uno o due figli piccoli, entrambi impegnati nel mondo del lavoro e spesso con posizioni e orari di lavoro atipici; nuclei familiari composti da un solo genitore, perlopiù donne, con figli minori; i nuclei familiari in cui gli adulti debbono conciliare il lavoro con la cura degli anziani, specie quelli non autosufficienti o di figli e familiari diversamente abili3.

Nel corso del triennio 2017-2019 il Comune di Pavia ha realizzato un progetto di conciliazione vitalavoro riconducibile sia alle politiche di conciliazione, sia alla mobilità sostenibile. Il progetto, attivato in risposta alle richieste non solo delle famiglie ma anche degli istituti comprensivi della zona

3 Fonte: Piano dei tempi e degli orari della città di Pavia – Comune di Pavia – Assessorato alle Pari Opportunità e Politiche Temporali 19

centrale, ha consentito la predisposizione di 7 percorsi pedibus organizzati e condotti da personale qualificato che hanno raggiunto 61 famiglie i cui figli frequentano le scuole primarie del centro.

AMBITO DISTRETTUALE DELL’ALTO E BASSO PAVESE L’Ambito Distrettuale dell’Alto e Basso Pavese, confinante con la cintura metropolitana, conta 48 comuni afferenti, ed è caratterizzato dalla presenza di numerose famiglie lavoratrici, spesso prive di rete familiare di supporto, necessitanti quindi di servizi e riposte adeguate a consentire di conciliare il tempo lavorativo con la sicurezza e la cura dei figli. Il territorio è costituito per la maggior parte da comuni di piccole e piccolissime dimensioni, scarsamente collegati da mezzi pubblici, con ulteriore dispersione abitativa nelle numerose frazioni e cascine; rilevante è il fenomeno del pendolarismo. L’Ambito Distrettuale conta sul territorio una popolazione pari a 121.588 persone, oltre 52.000 famiglie, circa 13.800 minori di età compresa tra i 4 e i 14 anni, 21.541 persone minori di 18 anni.

Le occupazioni delle famiglie lavoratrici sono per lo più lontane dal luogo di residenza ed il bisogno di supporto insiste quindi su un ampio arco della giornata.

La rete dei servizi pubblici garantisce risposte concrete per lo più nelle classiche ore diurne della settimana lavorativa e nei periodi di apertura delle attività scolastiche. Nei periodi di vacanza scolastica la risposta al bisogno si sostanzia invece nei centri estivi diurni presenti nei diversi Comuni del Distretto, garantiti sia dalle unità di offerta sociale in esercizio, pubbliche e private, sia dalla rete degli oratori parrocchiali.

Con i precedenti progetti è stato possibile rispondere al bisogno di numerose famiglie lavoratrici a basso reddito di accedere ai servizi estivi mediante voucher, nonché attivare e progressivamente ampliare l’offerta di centri giochi nel periodo invernale di sospensione delle attività scolastiche. Si conferma inoltre la necessità di supportare le famiglie lavoratrici attraverso iniziative finalizzate al sollievo dai compiti familiari più quotidiani (es. occupandosi di pratiche e commissioni in orario di apertura di uffici pubblici, ambulatori e farmacie), servizio sino ad ora sperimentato in alcuni comuni dell'ex Ambito territoriale di Certosa di Pavia. Tale necessità potrebbe essere coniugata con altri bisogni di ordine sociale presenti sul territorio, quali l’inserimento in contesto socializzante di persone portatrici di fragilità, producendo così un valore aggiunto.

I dati più significativi relativi all’attuazione delle azioni di conciliazione del precedente triennio 2016-2019, con i progetti realizzati sul territorio, hanno riguardato la presa in carico di:

- l’erogazione di n.634 voucher per la fruizione di centri estivi a costi ridotti a favore di oltre 200 famiglie; - azioni di time saving a favore di circa 90 micro imprese commerciali collocate nei comuni più popolosi dell’ex Ambito territoriale di Certosa di Pavia.

La realizzazione delle suddette progettazioni ha portato alla creazione e al consolidamento di una rete delle unità d’offerta per la conciliazione dei tempi, operante soprattutto nei periodi di chiusura delle attività scolastiche, che costituisce tuttora un valore aggiunto per il territorio e un’opportunità per molteplici possibilità di confronto e scambio di buone prassi.

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I tavoli tecnici hanno avviato riflessioni sulle modalità finalizzate a rendere sostenibile a lungo termine l’azione di time saving con l’obiettivo di ampliare l’attività sui territori coinvolti e, in qualche modo, di implementare anche la gamma dei servizi, ponendo sempre l’attenzione sulla necessità di fondi derivanti da fonti di finanziamento pubbliche (bando, fondi comunali e zonali) e private (imprese destinatarie).

Alla luce dei dati di contesto e di quelli a consuntivo delle azioni progettuali già attuate nello scorso biennio, l’Ambito Distrettuale Alto e Basso Pavese rileva il fabbisogno di: - Servizi per la gestione del pre- e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica, in particolare attività finalizzate a favorire l’accesso a servizi per la conciliazione dei tempi, intese sia come promozione di nuovi servizi o ampliamento dell’orario di apertura dei servizi esistenti, sia come incentivi economici (voucher) finalizzati a consentire anche alle famiglie a basso reddito l’accesso alle misure di conciliazione presenti sul territorio; - Servizi salvatempo, quali attività di time-saving (maggiordomo di via) in favore di favore di titolari o dipendenti di imprese commerciali o artigianali; - Promozione e costituzione di "banche del tempo", al fine di favorire un uso del tempo per fini di reciproca solidarietà e interesse; in particolare si propone l’avvio delle attività propedeutiche alla costituzione di una banca del tempo, da attuarsi in forma sperimentale sul territorio distrettuale.

L’attività prevista potrebbe integrarsi con altre azioni in programmazione a valere su fondi regionali e nazionali, quali l’attuazione dei PUC (Progetti Utili alla Collettività) previsti per i beneficiari del reddito di cittadinanza (utilizzabili per ampliare i servizi promossi in favore delle famiglie) e gli interventi in favore di soggetti vulnerabili.

5.2 AREA LOMELLINA L’Ambito Distrettuale conta sul territorio una popolazione pari a 178.398 persone, di cui 81.136 minori di 18 anni.

La Provincia di Pavia e in particolare la Lomellina soffrono ancora pesantemente la crisi economica di questi ultimi anni che ha fatto crollare l’economia locale affossando molte micro, piccole e medie aziende e costringendo la maggior parte dei lavoratori a ritmi di lavoro maggiori, ad adeguarsi a turni di lavoro più lunghi o notturni, o a rimettersi in gioco in nuove esperienze lavorative che hanno alterato la gestione del tempo con la famiglia.

Le difficoltà di conciliazione dei Tempi Vita-Lavoro che, fino a qualche anno fa, sembrava coinvolgere principalmente solo la donna, ora riguarda l’intero complesso famigliare: l’equilibrio tra la sfera privata/familiare e quella professionale influenza e ha ripercussioni dirette su fenomeni sociali quali il calo del tasso di natalità e l’abbandono del posto di lavoro da parte delle madri dopo la nascita del primo figlio, l’impatto della vita dei nonni e di altri familiari nella gestione dei figli minori. Il bisogno di una più efficace e serena gestione della relazione famiglia-lavoro non è più una prerogativa unicamente femminile, ma interessi anche gli uomini, tutto il nucleo famigliare e la società.

I Lavoratori residenti in questo territorio sono prevalentemente: Lavoratori Pendolari (verso Pavia e Milano), Liberi Professionisti, Commercianti o Artigiani di micro imprese, ovvero dipendenti di Aziende

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Pubbliche o Private che lavorano su Turni (Ospedali, Comunità, imprese di pulizie pubbliche o private) e di medie Imprese.

Le principali problematiche di conciliazione vita-lavoro rappresentate riguardano: • Orario di Lavoro esteso, nel senso che, per natura del proprio impegno commerciale e artigianale (fatto di tempi da rispettare e di rapporti con la clientela) questi lavoratori sono spesso costretti a lavorare oltre le normali 8 ore di lavoro; • Difficoltà nel poter prendere ferie e utilizzare permessi non programmati al di là della chiusura dell’azienda o durante particolari momenti dell’anno (es. durante la semina o raccolto); • Turni di lavoro vincolanti, in particolare nelle strutture socio sanitarie pubbliche e private, che impediscono una facile gestione del tempo famigliare e lavorativo. La situazione si complica quando entrambi i genitori lavorano su turni o sono libero professionisti. • Vincolo dei trasporti (orari, tempi, ritardi, ecc..), per coloro che viaggiano lontano per lavoro o la cui città di residenza sia differente da quella in cui sono impiegati.

Attraverso i precedenti progetti di conciliazione vita-lavoro sono stati supportati servizi per gli adolescenti e i predolescenti con attività educative organizzate in risposta alla carenza di centri di aggregazione giovanile, sono stati realizzati servizi di doposcuola aperti alcuni giorni della settimana e spazi di cura e gestione del tempo libero (con attività di tipo educativo e culturale) dedicati ai minori; sono stati inoltre attivati servizi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro quali l’attivazione di postazioni di smartworking, l’attivazione di uno spazio di coworking, nonché azioni di time-saving a favore di micro e piccole imprese del territorio.

Attraverso la proposta di nuove azioni progettuali si intende raggiungere e consolidare risultati quali: • La creazione di un sistema di conciliazione capace di ascoltare e rispettare le esigenze specifiche del territorio, tra i tempi di vita e i tempi di lavoro dei lavoratori con minori a carico (under 16); • Migliorare il benessere e la qualità della vita delle famiglie lomelline, favorendo così la riduzione conflitti familiari; • Migliorare la relazione tra mamme e lavoro con riduzione delle dimissioni; • Realizzare un ventaglio di attività capaci di intercettare - in un contesto protetto, con personale qualificato e con interventi mirati e vari a seconda delle necessità e dell’età – un importante numero di minori, in quei momenti in cui sono fuori dalla scuola. • Attivare processi di riflessività con il pubblico e il privato, volti a riprogrammare un welfare comunitario per le famiglie; • Aumentare la sensibilità alla conciliazione da parte delle imprese e dei cittadini per incominciare a ripensare in modo più ampio l’organizzazione del lavoro.

Le suddette azioni hanno avuto buoni risultati pertanto, anche alla luce di tali esiti ottenuti sul precedente Piano di conciliazione vita-lavoro, l’Ambito Lomellina rileva il fabbisogno di:

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- Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare, quali servizi alternativi/integrativi ai servizi per l’infanzia (ludoteche, centri di aggregazione…); - Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica, ivi incluse l’organizzazione di attività educative, sportive culturali nel tempo extrascolastico; - Servizi a sostegno dei lavoratori/collaboratori autonomi e dei liberi professionisti: Coworking, sensibilizzazione delle imprese sull’organizzazione del lavoro.

5.3 AREA OLTREPO AMBITO DISTRETTUALE VOGHERA E COMUNITA’ MONTANA La Città di Voghera, terzo comune per popolazione della provincia di Pavia, dopo il capoluogo e Vigevano, è il principale centro dell’Oltrepo per popolazione e punto di riferimento per i Comuni della Valle Staffora. La Città costituisce un nodo di comunicazione strategico, essendo posizionata all' incrocio tra le direttrici stradali e ferroviarie Milano-Genova e Torino-Bologna. Da centro legato ad una secolare attività di sostentamento agricola sino al periodo del primo conflitto mondiale, ha assistito dapprima al passaggio da una economia del settore primario a quella del secondario, con la nascita di numerose realtà produttive che per diversi decenni hanno costituito il motore socioeconomico locale. Nel corso del passato recente, a partire dagli anni ’70, la progressiva dismissione della quasi totalità delle realtà produttive dislocate e le conseguente sostituzione di una forma di propulsione economica sostanzialmente rigida con il più variegato sistema del terziario, ha indotto a sostanziali mutamenti nell’assetto socioeconomico della città con ripercussioni fondamentali sui tempi sociali ed individuali. Si è passati via via da una griglia temporale rigida, fortemente condizionata dalla dominanza del tempo di lavoro, ad una “scomposizione” dei tempi sociali ed individuali su diversi livelli, palesando nuove criticità legate anche all’evoluzione del ruolo femminile in seno alla famiglia. Al 31/12/2018 la città di Voghera contava 39.365 abitanti (pari al 60% della popolazione dell’Ambito e al 47% di quella del territorio Oltrepo) e 18.666 famiglie.

L’11,3% della popolazione è under 14 anni. La città è contraddistinta da un forte pendolarismo gravitante attorno al polo milanese per motivi di lavoro e di studio e a quello pavese (polo universitario). Quotidianamente circa 3.000 persone si muovono verso i due poli attrattori: oltre il 20% della popolazione attiva, lascia la città quotidianamente la mattina per recarsi presso le rispettive occupazioni. Nel triennio 2017-2019 l’ex Ambito territoriale di Voghera non ha mai realizzato progetti di conciliazione vita-lavoro come capofila, ma è stato soggetto partner della Comunità Montana Oltrepo Pavese nell’attuazione del progetto denominato “Crescere insieme in Alto Oltrepò (, e la montagna appenninica)”, finanziato con fondi destinate alle aree interne finalizzato allo sviluppo di misure di conciliazione vita-lavoro nell’area interna. L'Area Interna Appennino Lombardo – Alto Oltrepo Pavese, individuata quale area interna con DGR n.5799 del 18 novembre 2016 da Regione Lombardia, include 15 comuni della zona collinare e montana della Provincia di Pavia: Varzi, , , , Santa Margherita di Staffora, Zavattarello. Tra questi, cinque comuni sono classificati come periferici (Brallo di Pregola, Menconico, Romagnese, Santa Margherita di Staffora, Zavattarello).

Dall’osservazione dell’intera area interna composta dai 14 Comuni, nel più ambito contesto dei 18 Comuni della Comunità Montana dell’Oltrepo Pavese, si registra un elevato indice di vecchiaia, tra i più alti a livello nazionale, come già evidenziato nel paragrafo dell'analisi di contesto; l’8% della popolazione residente ha un’età compresa tra 0 e 15 anni e il 15% è costituita da lavoratori pendolari.

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Il rapporto tra scuola e territorio dell’Alto Oltrepo è molto debole e rarefatto. In Alto Oltrepo i Comuni dotati di scuola primaria sono il 41,1%, mentre i Comuni dotati di scuola secondaria di I grado sono il 23,5%. Sul territorio è presente un solo istituto tecnico di scuola secondaria.

L’ambito dell’Istruzione comprende l’istituto comprensivo di Varzi, che si estende su tutto il territorio. I plessi scolastici di interesse per il presente intervento sono così suddivisi:

N. 2 sedi di scuole dell’infanzia, situate nei Comuni di Varzi, Zavattarello per tot. 128 frequentanti

N. 4 sedi di scuola primaria situate nei Comuni di Varzi, Romagnese, Zavattarello, e S.ta Margherita, per tot. 151 frequentanti

N. 2 sedi di scuola secondaria di primo grado situate nei Comuni di Varzi e Zavattarello per tot. 93 frequentanti

N. 1 sede di scuola secondaria di secondo grado – IPSIA situata nel Comune di Varzi) per tot. 60 frequentanti

Riguardo ai servizi di conciliazione vita-lavoro, nel comune di Voghera, nel biennio 2018-2019, sono stati realizzati progetti finanziati con fondi POR-FSE per il potenziamento dei servizi di conciliazione, in prevalenza rivolti a minori: pre-post scuola, grest, servizi di custodia per i bambini.

E' invece nell'area dell’Alto Oltrepo Pavese che è stato fatto un massiccio investimento di fondi e di energie per attivare servizi di conciliazione vita-lavoro: l'area è infatti caratterizzata da rilevanti fenomeni di spopolamento che potrebbero determinare un complessivo abbandono di importanti porzioni di territorio, con la contestuale contrazione delle attività economiche e delle occasioni di lavoro; per tali motivi si è rilevata la necessità di interventi che interrompano tale dinamica. Vi sono anche conseguenze per i più giovani: tendenza all’isolamento, limitazione della socializzazione e difficoltà a usufruire di stimoli culturali diversificati. Il tema dell’accessibilità e dei trasporti rappresenta un ulteriore punto critico per l’area anche in relazione all’elevato grado di dispersione insediativa, all’inadeguatezza del sistema viario, ai consistenti flussi pendolari per motivi di studio e lavoro che gravano all’esterno dell’area. Oggi da quest’area non si emigra più solo per cercare lavoro, ma per dare a se stessi e ai propri familiari, maggiori opportunità di relazioni sociali e di crescita culturale. Se consideriamo lo stretto legame che i giovani hanno con le attività del tempo libero e le implicazioni sociali ed economiche a ciò correlate, si capisce come l’individuazione di strategie per individuare soluzioni a tali criticità è indispensabile.

Complessivamente i giovani in età scolastica e frequentanti delle scuole interne all’area progetto o in territori confinanti sono 432 di cui 370 potenzialmente interessati direttamente dal progetto.

Il progetto realizzato negli anni 2018-2019, denominato “Crescere insieme in Alto Oltrepò (Varzi, Zavattarello e la montagna appenninica)”, finanziato con fondi destinate alle aree interne per sviluppare misure di conciliazione vita-lavoro, ha mirato, come obiettivo prioritario, allo sviluppo, alla qualificazione e al consolidamento di servizi socio educativi rivolti a minori da 2 a 16 anni con lo scopo di fornire un supporto ai genitori lavoratori con figli e/o con componenti fragili (minori disabili) nel coniugare i compiti lavorativi con quelli educativi e familiari. Le azioni progettuali hanno realizzato:

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1. Attivazione di Centri gioco invernali con attività e laboratori differenziati per età nei periodi di chiusura delle scuole e nelle giornate di sabato rivolti a b/i in età 3-14 anni 2. Servizi pre e post-scuola e attività di socializzazione nell’ambito dei contesti formativi rivolte a b/i e ragazzi in età 3-16 anni, anche finalizzati ad aumentare la propensione dei giovani a permanere nei contesti di socializzazione e formativi e ottenere maggiore apertura della scuola nei confronti della comunità locale 3. Centri ricreativi estivi con attività differenziate per età rivolti a b/i e ragazzi in età 3-14 anni per il potenziamento e la qualificazione dei servizi ludico-ricreativi già esistenti 4. Servizio di trasporto ad hoc verso le attività organizzate finalizzato al superamento delle criticità relative alle caratteristiche orografiche del territorio 5. Attività di informazione, sensibilizzazione e orientamento per l’accesso e la fruizione dei servizi di conciliazione L'introduzione di una sperimentazione progettuale di conciliazione vita-lavoro in un’area interna con il 35% della popolazione anziana, il 50% dei redditi provenienti da pensionati ed un costante spopolamento delle fasce più giovani ha voluto dire investire con forza nei processi di inversione di tendenza.

Il territorio dell'Alto Oltrepo intende proseguire nella realizzazione di servizi di conciliazione vita-lavoro sul territorio con l'obiettivo di:

- consolidare/aumentare l'offerta di servizi socio educativi innovativi e flessibili per l’infanzia e l’adolescenza volti a ottimizzare le politiche di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari, finalizzato a un miglioramento nella gestione dei tempi di vita e di lavoro da parte delle giovani famiglie residenti nell’area progetto, - rinsaldare le reti relazionali interne all’area facendo della cooperazione ed innovazione sociale un modello per lo sviluppo del territorio, - aumentare l’attrattività territoriale (attrazione di nuove famiglie dall’esterno) anche grazie ad una offerta solidale, accogliente ed innovativa in virtù della sua specificità rurale e la distanza dai contesti massivi metropolitani, - consolidare e sviluppare un modello di crescita consapevole delle giovani famiglie in un contesto rurale e libero come quello dell’Alto Oltrepò pavese con attività culturali, sportive, aggregative pensate ad hoc, così da consolidare la crescita e sgravare le famiglie da condizioni di assoluta dedizione ed isolamento.

I progetti futuri dovrebbero essere pensati per implementare e coordinare servizi quali: - Servizi di assistenza e custodia rivolti a minori a supporto del caregiver familiare adulti; - Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica per scuole di vario ordine e grado; - Erogazione di voucher pe la fruizione di attività ricreative a famiglie con figli in età 4-14 anni per l’accesso a centri ricreativi estivi diurni convenzionati con gli enti locali; - Servizi di supporto per la fruizione di attivita’ nel tempo libero a favore di minori (es. accompagnamento e fruizione di attività sportive e ludiche, visite a parchi/musei, ecc…);

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- Servizi di assistenza rivolti ad anziani e portatori di disabilità a supporto del caregiver familiare adulti.

AMBITO DISTRETTUALE DI BRONI-CASTEGGIO Il territorio del Distretto è ubicato nel sud-est dell’Oltrepo Pavese ed è molto vario e articolato: l’ubicazione della maggior parte dei comuni è sulle colline e pone spesso problemi di mobilità ai lavoratori, complicando ulteriormente la gestione dei tempi casa-lavoro. Al 31/12/2018 i comuni dell’Ambito contavano 74.128 abitanti (pari al 53% della popolazione del territorio Oltrepo) di cui il 13,3% minori di 18 anni. Dal punto di vista dell’occupazione sono presenti l’attività agricola, la piccola industria, l’artigianato ed il settore terziario. Anche in questo territorio la componente anziana è molto rilevante ed elevato è anche il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e >65 anni). I dati più significativi relativi all’attuazione delle azioni di conciliazione del precedente triennio 2016-2019 sono di seguito illustrati:

- erogazione di 263 voucher alle famiglie con figli minori per la fruizione di centri estivi convenzionati con gli Enti locali; - l’attivazione di servizi safe&care per 80 dipendenti delle aziende partner dell’Alleanza, tra le quali vi era una Residenza Sanitaria Assistenziale: stireria e maggiordomo aziendale. Le suddette azioni hanno avuto una risposta superiore alle aspettative pertanto, anche alla luce di tali esiti ottenuti sul precedente Piano di conciliazione vita-lavoro, l’Ambito Distrettuale di Broni – Casteggio rileva il fabbisogno di: - Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare, quali servizi alternativi/integrativi ai servizi per l’infanzia (ludoteche, centri di aggregazione…) e servizi di supporto nell’assistenza agli anziani, in risposta alla carenza di servizi culturali/sportivi e di animazione nel tempo extrascolastico;

- Servizi per la gestione del pre- e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica, quali prolungamenti orari dell’attività scolastica (es. pre e post scuola) in risposta alla carenza di iniziative nel tempo extrascolastico.

6. POLITICHE PER IL COORDINAMENTO E L’AMMINISTRAZIONE DEI TEMPI DELLE CITTÀ In tema di politiche per il coordinamento e l’amministrazione dei tempi delle città, di seguito si dà conto dello stato di attuazione in materia e vengono individuate specifiche linee di intervento che gli Ambiti territoriali hanno proposto nella relazione di rilevazione del fabbisogno territoriale.

TERRITORIO PAVESE AMBITO DI PAVIA Il Comune di Pavia, con deliberazione di Consiglio Comunale n. 49 del novembre 2018, ha approvato il Piano dei tempi e degli orari della città procedendo ad una revisione del documento del 2007, svolgendo anche una fase di indagine finalizzata ad aggiornare le proposte in esso contenute; il Piano è rivolto alla generalità dei cittadini e delle cittadine che vivono stabilmente a Pavia e di coloro che con continuità, saltuariamente o occasionalmente fruiscono dei suoi spazi e servizi; tuttavia pone attenzione specifica a quei soggetti sociali che vivono situazioni di maggior difficoltà o che meno sono in grado di gestire autonomamente la complessità della conciliazione e per i quali è necessario 26

individuare interventi ad hoc. In questo senso interviene prioritariamente sui fattori di maggior squilibrio nell’intento di costruire una migliore vivibilità della città, orientata a garantire equità sociale e pari opportunità per tutti.

Le cinque politiche di indirizzo del piano dei tempi e degli orari della città di Pavia sono così individuate: - Una città ACCESSIBILE: coordinamento tra orari e localizzazione dei servizi e pluralità dell’offerta, - Una città SOSTENIBILE: miglioramento della viabilità e della qualità ambientale, - Una città RIQUALIFICATA: ri-tematizzazione degli spazi pubblici, aumento della fruibilità e versatilità, rivitalizzazione e valorizzazione, - Una città CONCILIANTE: promozione delle pari opportunità per favorire il riequilibrio tra impegni familiari e professionali e la ripartizione delle responsabilità familiari, - Una città PARTECIPATA: consultazione e partecipazione degli attori territoriali e della cittadinanza. E’ stata riconfermata la struttura generale del documento e sono state definite tre macro-aree di intervento prioritarie per orientare i singoli progetti che hanno risposto in modo trasversale agli obiettivi delle cinque Politiche e indicato le priorità d’intervento emerse dalla consultazione con gli uffici e con gli interlocutori locali.

La Macroarea 1: “Scuole aperte e conciliazione” ha previsto azioni di COMUNICAZIONE, attraverso canali web e cartacei, per mettere in rete le iniziative e soprattutto farle conoscere all’utenza più bisognosa, azioni di FORMAZIONE, allo scopo di attivare sinergie con i percorsi scolastici per rafforzare le competenze degli insegnanti e valorizzare l’offerta di percorsi integrativi o extrascolastici nel rispetto dei tempi e delle risorse e azioni di COINVOLGIMENTO DELLE BIBLIOTECHE DI QUARTIERE perché diventassero luoghi di conciliazione come Scuole Aperte, anche in risposta al bisogno sentito di spazi al coperto per attività rivolte alle famiglie. Tali azioni si sono concluse nel gennaio 2019.

La Macroarea 2: “Quartieri accessibilità dei servizi e socialità” ha previsto azioni di INFORMATIZZAZIONE in un’ottica di informazione in rete, azioni di SENSIBILIZZAZIONE presso i quartieri, per offrire ai cittadini un orientamento sui propri diritti e doveri in quanto utenti della Pubblica Amministrazione e sull’offerta telematica esistente, al fine di contribuire a decongestionare gli sportelli, azioni di RAFFORZAMENTO DELLA COMUNICAZIONE tra i Settori, per rispondere alle esigenze delle Associazioni e sostenerle nella realizzazione di iniziative e interventi rivolti alla cittadinanza.

La Macroarea 3: “Territorio: riqualificazione, mobilità sostenibile, ambiente, arredo urbano” – che ha promosso una particolare attenzione:

- alla disabilità: superamento barriere architettoniche e facilitazione degli spostamenti per i disabili e/o anziani con difficoltà deambulatorie, miglioramento dei percorsi, adeguamento delle fermate del trasporto pubblico ai portatori di disabilità motoria e agli anziani, adeguamento dei tempi di sosta alle capacità di spostamento dei disabili, sensibilizzazione del personale e della cittadinanza per rendere operative le misure di tutela,

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- alla mobilità ciclo-pedonale: rimozione degli ostacoli alla mobilità sostenibile in termini di sicurezza (facilitazione all’uso della bicicletta) e di sensibilizzazione ai vantaggi del trasporto pubblico4.

Non sono attivi progetti riferiti a queste politiche e non sono state avanzate proposte dall’Ambito Alto e Basso Pavese.

TERRITORIO OLTREPO In riferimento al territorio Oltrepo si rileva che il comune di Voghera ha redatto l’ultimo documento “Piano territoriale dei tempi e degli orari della città – Vivi Voghera Lo spazio e il tempo” nel 2010 definendo 5 specifiche politiche strategiche: - mobilità sostenibile, da implementare quantitativamente e migliorare qualitativamente - riqualificazione degli spazi pubblici - coordinamento degli orari dei servizi del territorio con il sistema degli orari di lavoro - uso del tempo per fini di reciproca solidarietà e interesse - accessibilità e fruibilità temporale dei servizi. Gli interventi hanno quindi realizzato:

 l’integrazione di piste ciclabili già esistenti in progetto di connessione tra le diverse zone della città  indagine esplorativa finalizzata alla successiva realizzazione dei parcheggi per automobili e motociclette in connessione con i mezzi pubblici e nelle vicinanze della stazione ferroviaria  studio di fattibilità su nuovi percorsi da attivare per i mezzi pubblici e nuove fermate da introdurre e formulazione di un dettagliato piano delle offerte di servizio pubblico di trasporto, chiaramente accessibile a tutta la cittadinanza  studio sui possibili nuovi arredi, alberature e attrezzature degli spazi di sosta e interscambio, valutando le diverse possibilità anche in confronto con altre realtà analoghe e sperimentando azioni di partecipazione della cittadinanza alla scelta  redazione di un Piano di trasporto delle merci che tenga conto, soprattutto in Centro Città, delle diverse esigenze  rafforzamento del ruolo del centro storico quale centro di attività al servizio del cittadino, realizzando la riqualificazione dell’ex Caserma di Cavalleria trasformandola in un polo dei servizi;  miglioramento degli aspetti temporali e degli orari dei servizi sulla base delle esigenze degli utenti  miglioramento della qualità urbana e degli spazi pubblici cittadini attraverso la manutenzione e qualificazione dell'arredo urbano e dei luoghi di incontro della città  miglioramento della qualità complessiva dei servizi attraverso l’organizzazione di corsi di formazione per personale in servizio agli sportelli di ricevimento del pubblico in tema di comunicazione  nell'ambito del coordinamento delle associazioni culturali promozione della condivisione degli eventi e delle iniziative proposte dal Comune stesso o dalle associazioni mediante la creazione di una piattaforma informatica per la gestione coordinata di tutti gli eventi realizzati in città

4 Fonte: Piano dei tempi e degli orari della città di Pavia – Comune di Pavia – Assessorato alle Pari Opportunità e Politiche Temporali

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 sviluppo di una sinergia tra il progetto della Greenway e l’offerta ricettiva e turistica in genere. In collaborazione con associazioni di categoria e turistiche cittadine nello sviluppo di progettualità e iniziative coordinate con eventi culturali, gastronomici, ecc e con apertura di negozi, musei, chiese  recupero di immobili del demanio per usi civici  coordinamento degli orari di fruizione dei servizi5. Le azioni sono state realizzate e concluse e il comune di Voghera non ha segnalato specifiche linee di intervento da proporre nell’ambito del Piano di conciliazione vita-lavoro 2020-2023. Il territorio dell’Alto Oltrepo, considerate le difficoltà di spostamento nella zona e nell’organizzazione dei trasporti, ha invece segnalato l’esigenza di attivazione di azioni finalizzate all’armonizzazione degli orari dei servizi pubblici e privati con gli orari di lavoro e azioni che contribuiscano ad un’ottimizzazione dei tempi al fine di un maggior uso dei mezzi pubblici.

Nell’ex Ambito territoriale di Broni è stata attivata la gestione associata con l’Associazione Auser di

Broni del servizio di trasporto e accompagnamento a chiamata: partito a livello sperimentale nel 2008 ai sensi della L.R.28/2004 relativa alle politiche regionali per il coordinamento e l’amministrazione dei tempi delle città, ha permesso di offrire un servizio di mobilità flessibile, anche a livello sovrazonale, alla popolazione over 60. L’obiettivo è stato la promozione di una nuova cultura del trasporto a chiamata per persone fragili al fine di garantire prioritariamente il trasporto verso i presidi ospedalieri per visite mediche ed esami clinici. Il servizio è co-finanziato da una Rete di Comuni del territorio di Broni

Un servizio analogo è attivo, in convenzione con l’Associazione Volontari Anziani presso l’ex Ambito di Casteggio. Inoltre si segnala che, in aggiunta alle azioni sostenute da tali politiche, è attiva una convenzione con l’Istituto comprensivo locale al fine di erogare gratuitamente un servizio di post-scuola per i frequentanti la scuola dell’infanzia. Si evidenzia infine che il comune di Casteggio, negli anni scorsi, in risposta alle problematiche territoriali riferite alle difficoltà di collegamento e di accesso ai servizi da parte di alcuni comuni della collina, è stato capofila di un rilevante progetto relativo alle politiche dei tempi delle città: “Qualità del tempo nell’Oltrepo Casteggiano”.

L’Ambito distrettuale di Broni-Casteggio ha rilevato l’esigenza di consolidare un modello di “trasporto sociale” in risposta alla carenza rilevata sul territorio di servizi di trasporto pubblico in grado di rispondere alle esigenze della popolazione anziana e fragile.

AMBITO DISTRETTUALE LOMELLINA Relativamente all’Ambito distrettuale Lomellina si evidenzia che il Comune di Vigevano ha realizzato nel 2016 il progetto “I miei tempi” - fruibilità dei servizi comunali in versione mobile e tramite l'utilizzo di Whatsapp”. Tale progetto ha realizzato un sistema di comunicazione diretta cittadino-ente con l'uso della diffusissima chat WhatsApp. Sono stati progettati - e testati con cittadini che ne hanno espresso la volontà - servizi del comune e di ASM (lettura del gas). Il sistema è attualmente in fase di test e aggiornamento.

Inoltre nell’ambito del progetto il sito web del Comune di Vigevano è stato aggiornato a una versione responsive, ossia automaticamente adattabile al dispositivo di navigazione sulle pagine web: non più

5 Fonte: ““Piano territoriale dei tempi e degli orari della città – Vivi Voghera Lo spazio e il tempo” – Comune di Voghera 29

quindi un sito pensato solo per chi lo visita da casa, ma adatto a chi naviga in mobilità, magari sul treno mentre va al lavoro e può consultare le pagine solo tramite il proprio smartphone. Il progetto risulta concluso e l’Ambito Lomellina, in sede di rilevazione del fabbisogno, non ha avanzate proposte nell’ambito delle politiche dei tempi.

7. DAL DOCUMENTO DI INDIRIZZO: AZIONI PRIORITARIE DA ATTIVARE SUL TERRITORIO E RISORSE DISPONIBILI Alla luce dei dati presentati e della rilevazione dei fabbisogni effettuate dagli Ambiti territoriali e distrettuali afferenti ad ATS Pavia, la Rete territoriale della provincia di Pavia ritiene che le proposte presentate siano congrue con le esigenze evidenziate a livello locale. L’avviso pubblico prevederà pertanto l’attivazione di azioni relative a: ❏ Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare quali: servizi alternativi/integrativi ai servizi per l’infanzia (ludoteche, centri di aggregazione…) in risposta alla carenza di iniziative nel tempo extrascolastico; assistenza al domicilio (non già sostenuto da altre misure regionali/nazionali); accompagnamenti assistiti (es. visite mediche anziani e disabili, attività minori al di fuori dell’orario scolastico); ❏ Servizi per la gestione del pre- e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica: attività finalizzate a favorire l’accesso a servizi per la conciliazione dei tempi, intese sia come promozione di nuovi servizi o ampliamento dell’orario di apertura dei servizi esistenti, sia come incentivi economici (voucher) finalizzati a consentire anche alle famiglie a basso reddito l’accesso alle misure di conciliazione presenti sul territorio (es. centri estivi/GREST/centri invernali e attività integrative e/o di doposcuola rivolte a bambini e ragazzi); ❏ Servizi salvatempo quali attività di time-saving (maggiordomo di via) in favore di favore di titolari o dipendenti di micro e piccole imprese commerciali o artigianali; ❏ Servizi a sostegno dei lavoratori/collaboratori autonomi e dei liberi professionisti quali: Coworking, anche come potenziamento di servizi già esistenti, nonché sensibilizzazione delle imprese sull’organizzazione del lavoro e supporto per l’avvio di attività autonome e libero professionali nell’ambito dei servizi di conciliazione vita-lavoro. ❏ Azioni previste dalla legge regionale 28/2004 “Politiche regionali per il coordinamento e l'amministrazione dei tempi delle città” art.6 c.4, rientranti nelle seguenti tipologie: a) progetti finalizzati all’armonizzazione degli orari dei servizi pubblici e privati con gli orari di lavoro, anche in attuazione dell’articolo 9 della legge 53/2000 e successivi provvedimenti attuativi; b) progetti che contribuiscano ad un’ottimizzazione dei tempi al fine di un maggior uso dei mezzi pubblici (es. navette verso poli di interscambio); sperimentazioni di “trasporto sociale” in risposta alla carenza rilevata sul territorio di servizi di trasporto pubblico in grado di rispondere alle esigenze della popolazione anziana e fragile; c) progetti che favoriscono l’accessibilità delle informazioni e l’ampliamento orario dei servizi della pubblica amministrazione, anche attraverso la semplificazione delle procedure e l’introduzione di servizi informatizzati e connessi in rete;

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d) progetti finalizzati alla promozione e costituzione, anche in forma sperimentale, di "banche del tempo", al fine di favorire un uso del tempo per fini di reciproca solidarietà e interesse.

8. AZIONI DEL COMITATO DI PROGRAMMAZIONE, VALUTAZIONE E MONITORAGGIO Il Comitato di programmazione, valutazione e monitoraggio (di seguito Comitato), i cui componenti sono stati nominati in seduta plenaria dalla Rete di Conciliazione in data 12/12/2019, risulta composto da un rappresentante titolare e uno supplente per ciascuno dei soggetti di seguito indicati:

- ATS

- UTR Pavia

- Organizzazioni Sindacali (CISL Pavia titolare – U.D.I.CON. supplente)

- Associazioni Datoriali (Confindustria Pavia titolare – A.P.I. supplente)

- Terzo Settore (C.S.V. titolare - Associazione A.C.A.T. supplente)

- Pubblica Amministrazione (A.S.S.T. titolare – Università degli Studi di Pavia supplente)

Successivamente alla chiusura della rendicontazione finale del Piano territoriale di conciliazione 2017-2019, l’ATS di Pavia, con decreto n.227 /DGi del 21/05/2020, ha preso atto dell’ammontare dei fondi residui ex DGR n. 5969/2016 e 1017/2018, pari a euro 16.848,71 euro, destinandoli, come stabilito dalla DGR n. 2398/2019 "Politiche di conciliazione dei tempi di vita con i tempi lavorativi: approvazione linee guida per la definizione dei piani territoriali 2020-2023", alla programmazione 2020-2023. Pertanto l’ammontare delle risorse disponibili per la realizzazione dei progetti ammissibili e finanziabili ai sensi dell’ “Avviso pubblico di manifestazione di interesse per la presentazione di progetti di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari ai sensi della d.g.r. n. 2398 del 11/11/2019 e decreto della Direzione Generale Politiche per la Famiglia, Genitorialita' e Pari opportunita' n. 486 del 17/01/2020”, al netto dell’importo destinato all’azione di sistema, è complessivamente pari a euro 138.391,11, di cui euro 121.542,40 di nuova assegnazione e euro 16.848,71 derivanti da residui non spesi della precedente programmazione. La suddetta DGR ha inoltre stabilito che almeno il 10% dell’assegnazione fosse destinato alla selezione di uno o più progetti della categoria “Servizi di consulenza”. Il Comitato si è riunito nei giorni 5, 8 e 19/05/2020, in video conferenza utilizzando la piattaforma Gotomeeting, a seguito di convocazione di ATS Pavia per procedere all’istruttoria e alla valutazione dei 12 progetti pervenuti entro la scadenza dell’Avviso pubblico.

Prima dell’insediamento del Comitato, ATS ha provveduto ad acquisire da ciascun componente titolare (e dove necessario anche dai componenti supplenti) la dichiarazione di sussistenza/insussistenza di cause anche potenziali di conflitto di interesse. A seguito di acquisizione delle suddette dichiarazioni sono risultati incompatibili i rappresentanti degli Enti della Pubblica Amministrazione per le motivazioni di seguito indicate:

- ASST - componente titolare: è risultato essere partner di 2 progetti presentati;

- Università degli Studi di Pavia – componente supplente: è risultato essere capofila 1 progetto presentato.

Pertanto i suddetti componenti si sono astenuti dalla partecipazione alla valutazione.

Il Comitato ha quindi potuto procedere all’istruttoria dei progetti pervenuti; nello specifico sono stati verificati i seguenti elementi:

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- la corretta modalità di ricezione della domanda (solo a mezzo pec);

- il termine di scadenza entro cui è pervenuta la domanda (10/04/2020);

- che la domanda sia stata presentata da Enti che alla data di scadenza del presente Avviso pubblico siano aderenti alla Rete territoriale per la conciliazione famiglia-lavoro e/o che abbiano avanzato contestualmente domanda di adesione alla stessa;

- che la domanda sia stata sottoscritta digitalmente da parte del Legale Rappresentante del Soggetto Capofila o suo delegato con potere di firma;

- che sia presente la carta d’identità, in corso di validità, del Legale Rappresentante;

- che sia presente, per ogni singola progettualità, la documentazione prevista dall’Avviso, ossia: la Domanda firmata digitalmente (all. 1), la Scheda Progetto (all.2) e l’Informativa privacy debitamente sottoscritta.

Rispetto a quanto sopra esplicitato, sono risultati ammissibili n.11 progetti.

N.1 progetto, la cui domanda è stata presentata con firma olografa e non digitale, è invece risultato inammissibile ai sensi di quanto previsto dal paragrafo B.2 dell’Avviso “Inammissibilità” (3° punto elenco): è prevista l’inammissibilità per “domande non sottoscritte digitalmente dal Legale rappresentante del Soggetto capofila o suo delegato con potere di firma”.

Il Comitato ha successivamente preso atto della tabella dei criteri di valutazione generale, pubblicata nel succitato Avviso al paragrafo C.2 “Procedura per l’assegnazione delle risorse” e sotto riportata, condividendo la linea valutativa e meglio declinando, secondo parametri oggettivi, i singoli criteri, al fine di valutare nel modo più omogeneo possibile i progetti.

Tab. 11 – Criteri di valutazione previsti dall’Avviso

CRITERI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO

Percentuale di cofinanziamento monetario complessivo messo a 0-6 disposizione dalle Alleanze locali.

Percentuale di cofinanziamento valorizzato complessivo messo a 0-5 disposizione dalle Alleanze locali.

Definizione chiara dei destinatari individuati per ciascuna azione. 0-3

Progettualità che contengono azioni in continuità con il biennio 2017-2019, che hanno dato buoni risultati a livello territoriale in termini di maggior 0-3 numero di famiglie/cittadini raggiunti.

Progetto presentato da Ente capofila/Alleanza che ha garantito, nelle precedenti progettualità una puntuale realizzazione delle azioni (es. rispetto 0-3 del cronoprogramma) e un’efficiente capacità di spesa (es. utilizzo completo del contributo assegnato nei tempi previsti).

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CRITERI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO

Innovatività delle azioni progettuali rispetto ai servizi esistenti in termini di servizi proposti e modalità di diffusione e raggiungimento dei potenziali 0-3 beneficiari.

Elementi di sostenibilità nel tempo delle azioni/dei servizi proposti in 0-3 un’ottica di futura messa a sistema a livello territoriale.

Elementi di integrazione delle azioni progettuali con la programmazione 0-3 territoriale.

Elementi di integrazione dell’Alleanza locale con Reti di territori limitrofi. 0-3

Presenza di azioni relative a target non raggiunti con altre misure statali, 0-3 regionali, locali.

Presenza di azioni riferite a categorie di lavoratori che operano nel settore 0-5 della cura e assistenza alla persona.

Presenza di azioni destinate a favorire la permanenza o il rientro in servizio delle lavoratrici dopo lunghi periodi di assenza (per maternità/congedo 0-5 parentale, per aspettativa, …).

Presenza di azioni che sviluppano sperimentazioni di modelli di lavoro 0-5 flessibili.

Totale punti assegnabili 50

Il Comitato ha quindi proceduto alla lettura dei progetti presentati soffermandosi in particolare sulle parti contenenti elementi utili all’attribuzione del punteggio, stabilendo altresì di attribuire il punteggio definitivo dopo la lettura di tutti i progetti, per avere una visione completa delle proposte presentate.

Per ciascuna proposta progettuale è stata compilata 1 scheda di valutazione.

Preso atto dei punteggi riportati in ogni singola scheda, tenuto conto che per ogni singolo progetto, come previsto dall’Avviso, è riconoscibile un contributo fino a un massimo del 70% della spesa ammissibile, e in ogni caso non superiore a € 20.000,00, il Comitato ha definito le seguenti graduatorie:

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Tab. 12 – Graduatoria dei progetti presentati dalle Alleanze locali ammessi e finanziabili

PUNTEGGIO ENTE CAPOFILA PROGETTO CONTRIBUTO CONTRIBUTO ASSEGNATO RICHIESTO ASSEGNABILE

Cooperativa sociale Sulle A.L.I. del 1 COMUNITA' tempo_attiva le 29/50 € 19.990,42 € 18.040,42 BETANIA idee

Work/family life - UNIVERSITA' DEGLI sport per i figli e 2 27/50 € 20.000,00 € 20.000,00 STUDI DI PAVIA supporto al caregiving Cooperativa sociale Crescere insieme in 3 26/50 € 20.000,00 € 20.000,00 LA SVEGLIA Alto Oltrepo 2.0 La conciliazione vita-lavoro: Cooperativa sociale occasione esfida per 4 26/50 € 19.600,00 € 19.600,00 ARCOBALENO il rilancio del territorio pavese nel post COVID-19 Cooperativa sociale 5 Conciliafamily 26/50 € 19.500,00 € 19.500,00 ALEMAR Fondazione CARITAS 6 Tempo al tempo 25/50 € 20.000,00 € 20.000,00 VIGEVANO

7 Fondazione LE VELE SMART in the city 25/50 € 19.800,00 € 19.800,00

S.T.A.F. (Sostegno AMBITO BRONI – Territoriale 8 24/50 € 20.000,00 € 1.450,69 CASTEGGIO dell'Alleanza alle Famiglie)

TOTALE 158.890,42 138.391,11

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Tab. 13 – Graduatoria dei progetti presentati dalle Alleanze locali ammessi e non finanziabili per esaurimento delle risorse disponibili

CAPOFILA PROGETTO PUNTEGGIO ASSEGNATO DAL COMITATO AMBITO ALTO E BASSO PAVESE SOS Estate in arrivo 23/50

COOP. SOC. EPICO Concilia con noi!! 20/50

Ri-conciliarsi con la FOND. ADOLESCERE 16/50 natura

Tab. 14 – Elenco dei progetti non ammessi

CAPOFILA PROGETTO MOTIVAZIONE DELL'INAMMISSIBILITA' La domanda di contributo non è stata firmata digitalmente come richiesto ASSOCIAZIONE DI dall’Avviso pubblico; pertanto, come La cultura delle reti nella VOLONTARIATO riportato nel paragrafo B.2 “Inammissibilità” conciliazione: dalla rete 1 COORDINAMENTO (3° punto elenco) è prevista integrata materno infantile alle VOLONTARIATO DI l’inammissibilità per “domande non reti nella comunita’ locale VIGEVANO sottoscritte digitalmente dal Legale rappresentante del Soggetto capofila o suo delegato con potere di firma”.

Tenuto conto che rientrano nella graduatoria dei progetti finanziabili n. 3 azioni relative a “servizi di consulenza” per un importo totale di euro 17.190,80, si ritiene soddisfatto il vincolo dell’assegnazione di almeno il 10% delle risorse a tale tipologia di azione.

L’ATS, in qualità di Ente capofila della Rete territoriale, ha preso atto delle graduatorie sopra riportate e dell’elenco dei progetti non ammessi con decreto n. 228/DGi del 21/05/2020 e successivamente, in rappresentanza del Comitato, considerato che 1 progetto ammesso è finanziabile solo parzialmente a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili, ha provveduto a richiedere all’Ente interessato (Ambito distrettuale di Broni-Casteggio), la disponibilità ad accettare il contributo parziale e la trasmissione del progetto rimodulato. Il suddetto Ente, con nota prot. n. 27461 del 26/05/2020, ha comunicato l’accettazione del contributo parziale trasmettendo contestualmente la rimodulazione del progetto.

Come già proposto nel Documento di indirizzo si auspica che eventuali risorse aggiuntive erogate da Regione Lombardia in tempi successivi, possano essere utilizzate prioritariamente per lo scorrimento della graduatoria dei progetti ammessi ai sensi del presente Avviso pubblico ma non finanziati per esaurimento di fondi, oltre che per l’emanazione di ulteriori Avvisi pubblici per la presentazione di progetti a supporto della conciliazione vita-lavoro e del welfare aziendale.

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9. FLESSIBILITA’ DEL PIANO TERRITORIALE ANCHE IN ORDINE ALLE SINGOLE AZIONI FINANZIATE Il Piano territoriale, attualmente composto da n.7 progetti finanziante totalmente e n.1 progetto finanziato parzialmente, come condiviso con i competenti uffici regionali, potrà avvalersi di una certa flessibilità in relazione ai bisogni emergenti legati all’emergenza COVID-19. In conseguenza a tale situazione, in cui versa il territorio fin dalle fasi di espletamento dell’Avviso pubblico, si ritiene necessario e importante valutare la possibilità di modifica e adattamento di alcune azoni affinché risultino, in tale situazione, più rispondenti ai bisogni emergenti legati all’emergenza in corso.

A tal fine ATS, mantenendo un costante confronto con i competenti uffici regionali, si riserva la possibilità di rivedere/rimodulare alcune azioni insieme alle Alleanze al fine di renderle attuabili e maggiormente fruibili dai destinatari. 10. AZIONE DI SISTEMA Relativamente all’azione di sistema, l’ATS di Pavia ha riservato una quota pari al 20% dell’assegnazione complessiva, pari a euro 30.385,60, per un’azione di sistema che, nell’ambito del Documento di indirizzo, era stata pensata come un’azione a favore delle imprese del territorio da assegnare attraverso procedura di evidenza pubblica, che prevedesse il contatto diretto con le piccole e medie imprese del territorio per l’accompagnamento nella definizione di azioni di conciliazione e nella loro applicazione pratica, anche attivando servizi di consulenza dedicati.

A seguito dell’emergenza COVID-19 si ritiene importante rivedere l’orientamento di tale azione con l’obiettivo di renderla utile alle politiche di conciliazione vita-lavoro in atto; in particolare si sta valutando di affidare ad un Soggetto idoneo, da individuare tramite Avviso di gara di prossima pubblicazione, una consulenza finalizzata all’analisi e alla valutazione di impatto dei servizi di conciliazione vita-lavoro presenti sul territorio provinciale, attivati dal presente Piano o già esistenti, al fine di fornire una risposta al bisogno di revisione dei servizi stessi, con particolare riferimento a quelli rivolti ai minori, in relazione non solo all’emergenza in corso ma anche alle conseguenze a medio e lungo termine di tale situazione; l’obiettivo sarà quello di giungere ad un ripensamento e ad una riorganizzazione dei servizi di conciliazione vita-lavoro maggiormente efficiente e rispondente ai bisogni espressi dalle famiglie.

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11. AZIONI PROGETTUALI PRESENTATE DALLE ALLEANZE LOCALI E FINANZIATE: SCHEDE DI SINTESI CAPOFILA Coop. Soc. Comunità Betania ALLEANZA ALLEANZA LOCALE DI CONCILIAZIONE DI PROGETTO SULLE A.L.I. DEL TEMPO_ ATTIVA LE IDEE AZIONE 1 Pubblicizzazione del Centro Estivo Realizzazione di una brochure informativa, divulgazione a mezzo stampa locale e organizzazione di un incontro di presentazione aperto alla cittadinanza e la condivisione sui canali istituzionali ed informali dell’ente capofila e dei partner. Destinatari: famiglie in cui almeno un membro è lavoratore, con figli minori tra i 6 e i 14 anni, residenti presso il Comune di Robbio. AZIONE 2 Realizzazione corso di formazione per animatori L’azione prevede il coinvolgimento di un consulente esterno che si occuperà di gestire e condurre il corso e seguirà una metodologia interattiva e volta al coinvolgimento attivo dei partecipanti. Si svolgerà presso i locali messi a disposizione dalla Parrocchia partner. Destinatari: giovani fra i 14 e i 18 anni residenti presso il comune di Robbio.

AZIONE 3 Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo Gestione del centro estivo, secondo un tema conduttore differente per ogni annualità, compresa l’attività di monitoraggio e valutazione in itinere e finale (schede di autovalutazione del servizio, questionari di soddisfazione rivolti alle famiglie e ai minori). Periodo di realizzazione previsto: 5 settimane nei mesi di giugno-luglio 2020 e 2021. Verranno fatte riunioni organizzative e di verifica con i soggetti coinvolti; verrà offerta una disponibilità costante per confronto con i beneficiari (genitori) e con i referenti partner; proposte gite e proposte culturali organizzate in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Robbio. I beneficiari verseranno una quota di partecipazione. Destinatari: famiglie in cui almeno un membro è lavoratore, con figli minori tra i 6 e i 14 anni. AZIONE 4 Valorizzazione del tempo libero Attivazione di un canale comunicativo con i soggetti del territorio e dei territori limitrofi promotori di iniziative legate al tempo libero; creazione di un format grafico in cui raccogliere le iniziative selezionate per i beneficiari del progetto; creazione di una mailing list per invio periodico ai beneficiari delle proposte culturali e risocializzanti; pubblicazione link sui principali canali social dell’ente capofila e degli enti partner. Periodo di realizzazione previsto: luglio 2020 – aprile 2023. Destinatari: famiglie in cui almeno un membro è lavoratore, aventi figli minori tra i 6 e i 14 anni. AZIONE 5 Potenziamento gestione della turnistica Introduzione di modifiche all’attuale piano di lavoro sia in termini quantitativi (introduzione di ore giornaliere aggiuntive al servizio volte a diluire e alleggerire il carico di lavoro), sia in termini qualitativi (rimodulazione della modalità di redazione turni mensili e relativa comunicazione agli operatori); sistematizzazione della modalità di raccolta richiesta ferie e cambi turno; raccolta feedback mediante monitoraggio e valutazione. L’ente capofila si avvarrà della consulenza di uno studio di commercialisti e giuslavoristi. Periodo di realizzazione previsto: giugno 2020 – oltre la conclusione del progetto. Destinatari: operatrici socio-sanitarie in servizio presso il Centro “Padre Francesco Pianzola” di Mortara

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AZIONE 6 Attivazione servizio “salva-tempo” a supporto personale impegnato nella cura alla persona. L’ente capofila prenderà contatti con la lavanderia per concordare le modalità di intervento: i beneficiari potranno consegnare le proprie divise unitamente ad altri abiti personali al servizio lavanderia tre giorni alla settimana presso il luogo di lavoro (struttura “Padre Francesco Pianzola”) e ritirare gli abiti puliti nel medesimo luogo. i beneficiari accederanno al servizio lavanderia/stireria a prezzi calmierati. Periodo di realizzazione previsto: luglio 2020 – oltre la conclusione del progetto Destinatari: operatrici socio-sanitarie in servizio presso il Centro “Padre Francesco Pianzola” di Mortara

DURATA PROGETTO Giugno 2020- maggio 2023. Ogni azione riporta il periodo di realizzazione previsto per ogni singola azione. COSTO COMPLESSIVO € 28.440,34 CONTRIBUTO € 18.040,42 RICHIESTO COFINANAN- MONETARIO: € 5.000,00 pari al 16,46%; VALORIZZATO: € 5384,66 pari al 17,72 %, di cui ZIAMENTO percentuale spese per COORDINAMENTO: 14,05%. (€ 4.269,46) percentuale COFINANZIAMENTO COMPLESSIVO: € 10.399,92, pari al 36,5%. ELEMENTI A FAVORE La realizzazione della brochure potrà semplificare la realizzazione della stessa per il futuro. DELLA SOSTENIBILITA’ Il corso per animatori rivolto ai giovani è da considerarsi un investimento per lo sviluppo e la prosecuzione delle attività che si intendono implementare. Inoltre il contributo economico richiesto alle famiglie, sebbene minimo, rappresenta un primo passo verso la sostenibilità nel tempo, in quanto “responsabilizza” i beneficiari rispetto alla continuità della partecipazione e alla valorizzazione del servizio di cui si usufruisce. Per il centro estivo l’acquisto di materiale non deperibile renderà meno dispendiosa la prosecuzione delle attività. La gestione della turistica, una volta consolidata, avrà continuità nel tempo. Il servizio di lavanderia/stireria attivato presso il luogo di lavoro si auto sosterrà nel tempo in quanto, una volta avviata la convenzione, potrà proseguire in forma privata. NOTE Il progetto si pone la finalità di intervenire su due territori della provincia di Pavia che ad oggi hanno fornito dati di maggiore carenza rispetto ai provvedimenti di conciliazione tra vita lavorativa e privata. Il contributo riportato nel progetto sulle singole azioni dà una somma pari a euro 18.040,42 pertanto il contributo assegnato è pari alla somma dei costi riportati per le singole azioni.

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CAPOFILA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA ALLEANZA UNIVERSITA’DI PAVIA – SCUOLA UNIVERSITARIA SUPERIORE IUSS PAVIA – IRCCS MONDINO PROGETTO WORK/FAMILY LIFE – SPORT PER I FIGLI E SUPPORTO AL CAREGIVING AZIONE 1 ACCOMPAGNAMENTO PRESSO LE STRUTTURE SANITARIE PER VISITE MEDICHE, CONTROLLI, ESAMI: servizio gratuito di accompagnamento per visite mediche, controlli, esami gestito attraverso una procedura informatizzata di prenotazione del servizio con credenziali di accesso. L’Ente capofila del progetto pagherà il fornitore (da individuare attraverso procedura di affidamento) per la fruizione del servizio. Destinatari: personale tecnico e amministrativo dell’Università e dello IUSS, personale del comparto dell’IRCCS Mondino, con genitori e suoceri con almeno 65 anni di età; con figli, genitori, suoceri e fratelli affetti da disabilità certificata anche temporanea; lavoratori stessi con disabilità certificata, anche temporanea, residenti nel territorio della provincia di Pavia. AZIONE 2 SERVIZI PER LA GESTIONE DEL PRE E POST SCUOLAE DEI PERIODI DI CHIUSURA SCOLASTICA – CAMPO SPORTIVO GREST: l’azione intende finanziare, attraverso formale procedura di selezione del soggetto aggiudicatore, circa 200 settimane di attività sportive multidisciplinari destinate ai figli di dipendenti dei Soggetti dell’Alleanza, nel periodo di chiusura delle scuole. Il servizio avrà le seguenti caratteristiche: - Frequenza: giornaliera dal lunedì al venerdì, sia periodo estivo, sia periodo invernale; - Orario: 7,45-17,30 - Servizio mensa - Sede: palestre, campi sportivi all’aperto, piscine del comune di Pavia - Max 1 periodo a figlio per ciascun dipendente Destinatari: personale tecnico e amministrativo dell’Università e dello IUSS, personale del comparto dell’IRCCS Mondino, con figli tra 4 e 16 anni residenti nella provincia di Pavia. AZIONE 3 DIFFUSIONE E INFORMAZIONE DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE VITA-LAVORO: organizzazione di incontri rivolti a tutti i dipendenti dei membri dell’Alleanza aventi ad oggetto la diffusione delle politiche di conciliazione vita-lavoro territoriali e le opportunità offerte dal progetto e dalle politiche di conciliazione in generale. Organizzazione di n.2 giornate informative (1 per ciascuna annualità) rivolta a soggetti pubblici e privati del territorio sulle politiche di conciliazione e sull’opportunità di creare alleanze, nonché sugli esiti delle azioni di conciliazione realizzate. Destinatari: dipendenti dei membri dell’Alleanza, Soggetti pubblici e privati del territorio. AZIONE 4 PREDISPOSIZIONE DI UNA NUOVA PROCEDURA INFORMATIZZATA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA E SUPPORTO AL CAREGIVER FAMILIARE: predisposizione di una procedura informatizzata ad hoc per la gestione della prenotazione on line dei servizi offerti. Saranno rese disponibili calendarizzazioni mensili per le azioni 1 e 2; al termine del servizio i fruitori dovranno confermare l’avvenuta esecuzione del servizio e compilare questionari di soddisfazione. Destinatari: fruitori dei servizi offerti con le azioni 1 e 2 dipendenti dei membri dell’Alleanza. DURATA PROGETTO Giugno 2020-giugno 2022 per tutte le azioni COSTO COMPLESSIVO € 55.000,00 CONTRIBUTO RICHIESTO € 20.000,00 COFINAN- MONETARIO: € 20.000 pari al 36,3%; VALORIZZATO: € 15.000; 27,3%; ZIAMENTO percentuale COFINANZIAMENTO COMPLESSIVO: 63,6%. di cui percentuale spese per COORDINAMENTO: 5.000,00 € pari al 9% ELEMENTI A FAVORE - Al termine del progetti, in relazione ai risultati ottenuti, i membri dell’Alleanza valuteranno se DELLA SOSTENIBILITA’ continuare congiuntamente o singolarmente ad offrire i servizi ai propri dipendenti, valutando se investire in entrambi o in un solo servizio trasformandoli in benefit per i propri dipendenti. - Stipula di apposite convenzioni con i fornitori che verranno individuati per l’erogazione dei servizi, al fine di mantenere tariffe agevolate per i propri dipendenti. NOTE Il progetto si rivolge ai dipendenti dei soli membri dell’Alleanza, ma tali soggetti hanno un numero di dipendenti molto alto (2000 l’Università, 60 lo IUSS, 256 l’IRCCS Mondino). 39

CAPOFILA COOP. SOC. LA SVEGLIA ALLEANZA COOP. SOC. LA SVEGLIA – COMUNITA’ MONTANA OLTREPO PAVESE – COMUNE DI VARZI – ASSOCIAZIONE ARTEMUSICA – ASD S. GIOVANNI BOSCO – COOP. SOC. SOS – FONDAZIONE S.GERMANO – I.C. VARZI PROGETTO CRESCERE INSIEME IN ALTO OLTREPO 2.0 AZIONE 1 SPAZI GIOCO SABATO E CHIUSURE SCOLASTICHE: attivazione di spazi gioco per bambini con attività laboratoriali differenziate per fasce d’età (3-6 anni; 6-11 anni; 11-14 anni) in occasione delle vacanze scolastiche di Natale, Carnevale, Pasqua, e nelle giornate del sabato presso il plesso scolastico di Varzi, tenuti da 1 educatore e 1 animatore, dalle ore 8,00 alle ore 18,00. Gli spazi gioco saranno attivi da settembre 2020 a maggio 2023. Destinatari: lavoratori e lavoratrici residenti a Varzi e comuni limitrofi della Comunità montana che lavorano su turni, con figli da 3 a 14 anni e/ o con esigenze di conciliazione vita-lavoro. AZIONE 2 SERVIZI DI POST SCUOLA: l’azione intende attivare un servizio di post scuola dalle ore 16,00 alle ore 18,00 che preveda: - Attività di supporto allo studio e ricreative volte alla socializzazione e al potenziamento delle capacità di lavorare e giocare in gruppo, laboratori intergenerazionali, giochi di ruolo e altre attività ludico ricreative per bambini dai 3 ai 14 anni; - Attività di supporto allo studio e aggregative volte alla socializzazione e al potenziamento delle capacità di stare e lavorare in gruppo rivolta a pre-adolescenti in età 12-16 anni. Il servizio di post scuola sarà attivo da settembre 2020 a maggio 2023 e sarà svolto da educatori professionali e animatori. Destinatari: lavoratori e lavoratrici residenti a Varzi e comuni limitrofi della Comunità montana che lavorano su turni, con figli da 3 a 16 anni di età, e/o con esigenze di conciliazione vita-lavoro; in particolare l’azione sarà rivolta al personale dei soggetti dell’Alleanza. AZIONE 3 SPORTELLO COMMUNITY, MONITORAGGIO E RENDICONTAZIONE: saranno attivate azioni di informazione, sensibilizzazione e orientamento per coinvolgere attivamente e sostenere i lavoratori con responsabilità di cura nell’accesso e nella fruizione dei servizi offerti, attraverso l’attività di uno sportello (a cofinanziamento) finalizzato ad accogliere i bisogni espressi dalla comunità locale e l’accompagnamento nella fruizione dei servizi offerti. Lo sportello sarà attivo 2 giorni alla settimana dalle ore 10 alle ore 12, in presenza di un operatore addetto. Lo sportello sarà attivo da settembre 2020 a maggio 2023. Destinatari: lavoratori e lavoratrici residenti a Varzi e comuni limitrofi della Comunità Montana, con figli da 3 a 16 anni di età. AZIONE 4 SERVIZI SALVA TEMPO: sviluppo di un servizio salva tempo rivolto a coloro che, lavorando su turni nel territorio varzese e/o comuni limitrofi, non hanno la possibilità di gestire la spesa, le commissioni quotidiane, … in un’ottica di riproposizione della figura del “maggiordomo rurale” già sperimentato con successo nell’ambito di un bando Cariplo due anni fa da un altro ente del territorio. Il servizio sarà attivo 2 ore alla settimana, rivolto in particolare ai membri dell’Alleanza e attivo da settembre 2020 a maggio 2023. Destinatari: lavoratori e lavoratrici residenti nei comuni della Comunità montana con figli minori. DURATA PROGETTO Giugno 2020-maggio 2023 per tutte le azioni COSTO COMPLESSIVO € 37.000,00 CONTRIBUTO RICHIESTO € 20.000,00 COFINANZIAMENTO MONETARIO: € 0 VALORIZZATO: € 17.000,00; COFINANZIAMENTO COMPLESSIVO: € 17.000,00 pari al 45,9%. € 13.032 pari al 40,3% di cui spese per COORDINAMENTO: € 5.500 pari al 14,8% ELEMENTI A FAVORE Al termine del progetto si prevede che l’azione possa contare su una platea di utenti fidelizzata cui sarà DELLA SOSTENIBILITA’ possibile chiedere contributi calmierati per la prosecuzione dei servizi. NOTE Il progetto si rivolge a residenti a Varzi e comuni limitrofi della comunità montana, ma in particolare intende supportare dipendenti di soggetti dell’Alleanza con un alto numero di dipendenti (Fondazione S. Germano, coop. Soc. SOS, coop. Soc. La Sveglia) che svolgono lavoro su turni nel settore dell’assistenza alla persona (coop. di assistenza in ambito educativo e socio-sanitario, RSA, RSD). Le spese di coordinamento sono state rimodulate.

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CAPOFILA COOP. SOC.ARCOBALENO ALLEANZA COOP. SOC.ARCOBALENO – COMUNE DI – COMUNE DI – COMUNE DI – ASSOCIAZIONE BLU PAVIA – ASSOCIAZIONE TIZIANA VIVE PROGETTO LA CONCILIAZIONE VITA-LAVORO: OCCASIONE E SFIDA PER IL RILANCIO DEL TERRITORIO PAVESE NEL POST COVID-19 AZIONE 1 GREST E PRE E POST GREST: organizzazione di grest estivo nei mesi di giungo-luglio-agosto 2020-2021-2022 per bambini e ragazzi iscritti alla scuola dell’obbligo; nei mesi di luglio-agosto per i bambini iscritti a scuole dell’infanzia e nidi. Destinatari: famiglie con situazioni lavorative complesse, quali operatori sanitari/ospedalieri che lavorano su turni o che necessitano di supporto nel periodo estivo per conciliare vita e lavoro.

AZIONE 2 AZIONI DI SUPPORTO ALLO STUDIO: a) doposcuola, recupero scolastico. Recupero, potenziamento allo studio, acquisizione del metodo di studio, study time in piccoli gruppi; b) percorsi di studio personalizzato per bambini e ragazzi con difficoltà scolastiche; c) laboratori motivazionali, per aiutare bambini e ragazzi in difficoltà a superare la frustrazione legata al non sentirsi capaci d) creazione di uno sportello psicologico per aiutare i ragazzi ad affrontare difficoltà derivanti da contesti familiari complessi. Destinatari: famiglie di bambini e ragazzi che necessitano di un supporto per esigenze lavorative. Verrà data particolare attenzione a bambini e ragazzi disabili, con difficoltà scolastiche, con difficoltà o lacune legate alla chiusura delle scuole a seguito dell’epidemia COVID e alla formazione a distanza. AZIONE 3 SERVIZI DI PRE E POST SCUOLA DALL’ASILO NIDO ALLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO: ampliamento del servizio scolastico sulla base dell’effettivo bisogno delle famiglie. Destinatari: famiglie con situazioni lavorative complesse, quali operatori sanitari/ospedalieri che lavorano su turni o che necessitano di ampliamento o personalizzazione dell’orario in base alle effettive esigenze lavorative. AZIONE 4 SUPPORTO AL REINSERIMENTO LAVORATIVO O START UP DI IMPRESE: a) orientamento e counseling job b) formazione ed accompagnamento per l’avvio o il ri-avvio di piccole imprese locali. Destinatari: adulti che hanno perso il posto di lavoro a causa dell’epidemia coronavirus, adulti che necessitano di un inserimento lavorativo dopo un lungo periodo di assenza (gravidanza, gestione dei figli), adulti che hanno necessità di supporto per risollevare piccole imprese locali a rischio e di nuova attivazione. DURATA PROGETTO 3 anni per tutte le azioni COSTO COMPLESSIVO € 28.000,00 CONTRIBUTO € 19.600,00 RICHIESTO COFINANZIAMENTO MONETARIO: € 1.000 pari al 3,6%; VALORIZZATO: € 7.400; 26,4%; percentuale COFINANZIAMENTO COMPLESSIVO: 30% di cui percentuale spese per COORDINAMENTO: € 4.200 pari al 15%.

ELEMENTI A FAVORE - Proposta di azioni di fundraising DELLA SOSTENIBILITA’ - Diffusione delle iniziative e dei risultati volte a reperire le risorse per proseguire le attività - Consolidamento di buone prassi di rete sul territorio per incentivare forme di autofinanziamento a livello locale - Replicabilità delle azioni in un territorio più ampio NOTE Il progetto ha inserito, tra gli obiettivi, l’intento di focalizzarsi su: 1. Famiglie pesantemente colpite dall’epidemia COVID (perdita del lavoro, perdita di familiari caregiver) 2. Famiglie con genitori che operano nei settori ospedalieri e svolgono attività lavorativa su turni. Le azioni Grest, pre-post grest e pre-post scuola sono riproposte ogni anno nel triennio e verranno realizzati su più poli in rete tra loro.

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CAPOFILA COOPERATIVA SOCIALE ALEMAR ALLEANZA COOP.SOC. ALEMAR – COMUNE DI – COMUNE DI ZERBOLO’ – COMUNE DI VILLANOVA D’ARDENGHI – FONDAZIONE LE VELE PROGETTO PROSEGUIAMO LA CONCILIAZIONE – Potenziamento dell’offerta dei servizi attraverso innovative misure flessibili nell’accesso ai servizi di cura, dai minori agli adolescenti – anno 2020 AZIONE 1 SERVIZIO DI CAMPUS ESTIVO IN COORDINAMENTO E SUPPORTO AL GREST DELL’ORATORIO COMUNALE DI GROPELLO CAIROLI: l’azione prevede l’organizzazione di un campus estivo, in continuità con l’attività del Grest estivo svolta dall’oratorio comunale (attivo fino al 10/07), rivolto a bambini che frequentano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, con l’organizzazione di attività ludico ricreative anche a contatto con la natura, giochi motori all’aria aperta, letture, laboratori espressivi. Il campus sarà aperto per 4 settimane presso la scuola primaria di Gropello C., con le seguenti caratteristiche: - Apertura dal 13/07/2020 al 07/08/2020, - Apertura dal lunedì al venerdi’ dalle ore 8,00 alle ore 17,00 con servizio continuato incluso di pranzo e merenda Il servizio si svolgerà nei mesi di luglio e agosto 2020. Destinatari: genitori lavoratori (dipendenti, liberi professionisti, lavoratori/trici del settore sanitario e RSA) con figli in età 7-11 anni residenti nei comuni afferenti al territorio sud-ovest della Lomellina). Si darà priorità a famiglie con genitori entrambi lavoratori, in particolare a quelli impegnati, oltre che nella cura dei figli, anche in compiti di assistenza ad anziani e/o disabili e a quelli impegnati in servizi sanitari ospedalieri per l’emergenza COVID. Si terrà inoltre conto in modo particolare di famiglie con minori con problemi di apprendimento DSA/BES. AZIONE 2 SUMMER SMART CAMP – EORGAZIONE DI UN SERVIZIO DI SUPPORTO PER LA FRUIZIONE DI ATTIVITA’ NEL TEMPO LIBERO: attivazione di un campus a favore di minori in età preadolescenziale e adolescenziale (12-16 anni) per 3 settimane, di cui 2 a sostengo della conoscenza informatica e 1 centrata sullo sport e sul benessere personale. Le attività saranno orientate allo sviluppo e alla crescita consapevole e al miglior utilizzo del tempo libero (superamento dell’ottica del puro intrattenimento). Un percorso sarà riferito all’informatica e all’utilizzo di Youtube, alla conoscenza della programmazione multimediale e video. Un secondo percorso sarà riferito allo sport con disponibilità di campo sportivo e palestra; sono previste anche visite culturali per la conoscenza del territorio. Il servizio avrà sede presso la Fondazione Le Vele di Garlasco con le seguenti caratteristiche: - Apertura dal 06/07/2020 al 24/07/2020, - Apertura dal lunedì al venerdi’ dalle ore 8,00 alle ore 17,00 con servizio continuato incluso di pranzo e merende. Destinatari: genitori lavoratori (dipendenti, liberi professionisti, lavoratori/trici del settore sanitario e RSA) con figli in età 12-16 anni residenti nei comuni afferenti al territorio sud-ovest della Lomellina). Si darà priorità a famiglie con genitori entrambi lavoratori, in particolare a quelli impegnati oltre che nella cura dei figli, anche in compiti di assistenza ad anziani e/o disabili e a quelli impegnati in servizi sanitari ospedalieri per l’emergenza COVID. Si terrà inoltre conto in modo particolare di famiglie con minori con problemi di apprendimento DSA/BES. AZIONE 3 ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO/SENSIBILIZZAZIONE (A COFINANZIAMENTO): servizio di accompagnamento dei genitori e delle famiglie con esigenze di conciliazione vita-lavoro all’accesso all’offerta diversificata di servizi per l’infanzia e per l’adolescenza presenti sul territorio. La sede sarà presso la Fondazione Le Vele di Garlasco per il periodo da maggio a settembre 2020. Destinatari: genitori lavoratori (dipendenti, liberi professionisti, lavoratori/trici del settore sanitario e RSA) con figli minori ed con esigenze di conciliazione vita-lavoro. AZIONE 4 ATTIVAZIONE DI UN SERVIZIO GRESTBUS (A COFINANZIAMENTO): l’azione prevede di mettere a disposizione un pulmino tipo scuolabus per il trasporto dei bambini residenti in comuni limitrofi a Gropello C. Le fermate presso i paesi saranno stabilite dai vari comuni di residenza dei bambini

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che frequentano il GREST. Stessa durata dell’azione 1 Destinatari: genitori lavoratori (dipendenti, liberi professionisti, lavoratori/trici del settore sanitario e RSA) con figli in età 7-11 anni residenti nei comuni afferenti al territorio sud-ovest della Lomellina). DURATA PROGETTO Maggio-Ottobre 2020 COSTO COMPLESSIVO € 28.500,00 CONTRIBUTO € 19.500,00 RICHIESTO di cui € 1.600,00 per spese di coordinamento, pari al 5,60% COFINANANZIAMENTO MONETARIO: € 400,00 pari al 1,4%; VALORIZZATO: € 8.600,00 pari al 30,2 %: percentuale COFINANZIAMENTO COMPLESSIVO: 31,6% (€ 9.000,00) di cui € 1.700,00 per spese di coordinamento, pari al 5,96% ELEMENTI A FAVORE - Ricerca di possibili finanziamenti presso Comuni, Piani di zona, altri fondi per progettualità DELLA SOSTENIBILITA’ finalizzate al consolidamento e sostenibilità della Rete dei Servizi Integrati. - Il sostegno e la continuità dell’azione 3 potranno essere assicurati mediante il consolidamento del sistema conciliazione famiglia-lavoro avviato e potenziato da vari progetti attivati su diversi fronti. NOTE

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CAPOFILA FONDAZIONE CARITAS DI VIGEVANO ALLEANZA ALLEANZA LOCALE DI CONCILIAZIONE DELLA LOMELLINA E DELLA DIOCESI DI VIGEVANO Partner: AMBITO DISTRETTUALE DI VIGEVANO, COOP.SOCIALE COMUNITA’ ALTANA ONLUS, COOP.SOCIALE COMUNITA’ BETANIA, DIOCESI DI VIGEVANO, FONDAZ. PIO ISTITUTO NEGRONE, COOP.SOCIALE OIKOS ONLUS, ASSOC. CENTRO DI CONSULENZA FAMILIARE PROGETTO TEMPO AL TEMPO AZIONE 1 1.Servizi di assistenza ad anziani e minori e supporto al care-giver familiare 1.1 Servizi di assistenza sperimentale a supporto dei lavoratori con un parente anziano a carico centro di aggregazione sociale per la popolazione anziana in carico a famiglie di lavoratori, durante il periodo estivo: promuoverà momenti di incontro e di relazione; tutte attività pensate per contrastare il senso di solitudine, abbandono e isolamento a cui le persone anziane vanno incontro ( esempi di attività: Ginnastica dolce - pomeriggi danzanti - Attività d’informazione - Momenti di socializzazione - Corsi di vario genere rivolti agli anziani - Accompagnamenti assistiti (visite mediche, farmacia, spesa ecc..). Per le persone che non possono recarsi al centro autonomamente è previsto un servizio di trasporto a prezzo calmierato a carico della famiglia Periodo di svolgimento del servizio: Luglio-Agosto 2020/2021/2022 (119 giorni di apertura) nella fascia oraria dalle 14 alle 17. Destinatari Adulti lavoratori con un parente anziano a carico. 1.2 Percorsi di empowerment sociale per l’utilizzo intelligente e formativo del tempo libero per minori dai 5 agli 11 anni, figli di genitori lavoratori, per la fruizione di attività sportive, ludiche ed educative per una migliore gestione del tempo libero extrascolastico ossia l’attivazione di percorsi di formazione e aggregazione. Si prevedono 11 Percorsi Laboratoriali da 2 ore per 4 volte. Periodo di svolgimento: lug-set/20; giu- set/21, giu- set/22 Destinatari: Bambini e Pre-adolescenti e Adolescenti (dai 6 ai 15 anni) con genitori lavoratori. 1.3 Azioni di sostegno alle donne lavoratrici destinate a favorire la permanenza o il rientro in servizio delle lavoratrici dopo lunghi periodi di assenza (per maternità/congedo parentale, per aspettativa, ecc) ossia Counseling rivolto alle neomamme o donne con minori a carico con l’obiettivo di supportarle e accompagnarle nel sostegno o ri-orientamento delle proprie scelte e priorità. Percorsi di counselling per le utenti (donne con bambini) che richiedevano di essere accolte e accompagnate come individui e/o come nuclei famigliari. Servizi attivi in sostegno alla famiglia 3 interventi da 2 ore cad per utente. Periodo di svolgimento: da Luglio 2020 al termine del progetto. Destinatari: Donne lavoratrici anche nella fase del rientro in servizio.

AZIONE 2 2.Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica 2.1 Realizzazione di Centri Ricreativi Extrascolastici (LAB) durante le sospensioni dell’attività scolastica (6-14 anni) attraverso il potenziamento e miglioramento dei servizi attraverso l’attivazione di “spazi” organizzati, con personale formato, in momenti strategici dell’anno (es. chiusura delle scuole). Garantita l’apertura dei Centri ricreativi extra-scolastici dalle 07.30 del mattino alle 17.30 di sera durante le vacanze di Natale 2020/2021, nel periodo estivo (dalla quarta Settimana di Luglio alla prima Settimana di Settembre). Destinatari: Genitori lavoratori con figli minori a carico (6-15) 2.2 Servizi diversificati per la gestione e cura per i bambini da remoto ossia un servizio online, completamente gratuito, dove partecipare ad attività di tutoring, sostegno ai compiti, allo studio, a laboratori ludici e ricreativi attraverso l’utilizzo della piattaforma interattiva “Zoom” e alcuni video tutorial sul canale YouTube “Alchimia Caritas”. 12/24 laboratori virtuali su canali social Periodo di svolgimento: Anno scolastico 2020 e Anno scolastico 2021 2.3 Servizi di accompagnamento post-scolastico, sia di tipo educativo sia didattico, in 3 44

parrocchie della Diocesi (VIGEVANO – SANNAZZARO DE B. – ), aperti durante la settimana o nei fine settimana. Verranno attivati: Botteghe del Gioco, spazio ricreativo per bambini/preadolescenti e l’Officina dei compiti. Costituzione di una equipe (tra operatori e volontari) non inferiori a 3/6 persone. Periodo di svolgimento: Anno scolastico 2020 e Anno scolastico 2021 Destinatari: Genitori Lavoratori Con Figli Minori a carico (6-15 anni) 2.4 Azioni di prolungamento di orari dell’attività scolastica per i bambini frequentano la scuola materna (3/6anni) con esigenze speciali, ossia affiancare, nei post scuola dell’infanzia, una figura educativa di supporto (in rapporto 1:3/5) per la gestione dei minori il cui comportamento è segnalato come problematico dall’equipe di insegnanti coinvolti, in assenza di una certificazione BES o similari. Periodo di svolgimento: Anno scolastico 2020/21. Destinatari: Genitori Lavoratori con figli minori a carico (3-5 anni)

AZIONE 3 3. Servizi a sostegno dei lavoratori/collaboratori autonomi e dei liberi professionisti: 3.1 Sportello gratuito di orientamento “conciliazione famiglia e lavoro” con attività di consulenza, azione rivolta ad enti pubblici e a micro, piccole e medie imprese e di orientamento e sensibilizzazione della comunità sull’organizzazione del lavoro. Periodo di svolgimento: per tutta la durata del progetto. Destinatari: Enti della rete/Imprese/reti di imprese (Micro - Piccole - Medie Imprese) Comunità Locale parrocchiale coinvolta nel welfare comunitario 3.2 Servizi di Coworking “HASHTAG” a sostegno dei lavoratori -con particolare attenzione ai lavoratori autonomi e i liberi professionisti. HASHTAG è uno spazio di coworking libero, a disposizione dei genitori lavoratori che accompagnano i propri figli all’ISTITUTO NEGRONE. Destinatari: Lavoratori nei Centri Ricreativi extra-scolastici/ COWORIKING con Minori A Carico (06 – 15) DURATA PROGETTO Giugno 2020- maggio 2023. Ogni singola azione riporta il periodo di realizzazione previsto. COSTO COMPLESSIVO € 38.002,71 di cui spese tot. per COORDINAMENTO: € 3.508,81 pari al 9,23%.

CONTRIBUTO RICHIESTO € 20.000,00 Di cui spese per COORDINAMENTO: € 1.472,40 pari al 3,87%. COFINANZIAMENTO MONETARIO: € 8.814,00 pari al 23,19 %; VALORIZZATO: € 9.188,71 pari al 24,17 %: di cui spese per COORDINAMENTO: € 2.036,41 pari al 5,35%. percentuale COFINANZIAMENTO COMPLESSIVO: 47,37% (€ 18.002,71) ELEMENTI A FAVORE L’alleanza di rete così costituita, ampia e poggiata su un solido intreccio di volontariato sociale, DELLA SOSTENIBILITA’ legittimazione pubblica e agenzie del mondo profit, risulta essere il primo tassello per garantire una sostenibilità progettuale anche oltre il finanziamento. Il progetto mira a darsi una continuità economica, oltre il periodo di finanziamento, attraverso una auto-sostenibilità delle risorse umane impegnate, azioni di People Raising per intercettare nuovi volontari, attivazione e coinvolgimento raccolta fondi verso le realtà aziendali e produttive locali. NOTE Il progetto sarà a sostegno dell’equilibrio tra vita-lavoro di famiglie, con a carico un minore o un anziano, presenti nel territorio dell’Ambito Lomellino e nella Diocesi di Vigevano che, sia per quanto riguarda la situazione economica pregressa sia per quanto riguarda la contingente situazione del COVID-19, dopo la pandemia si troverà a convergere in modo burrascoso su un territorio già fragile.

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CAPOFILA FONDAZIONE LE VELE

ALLEANZA INSIEME PER L'INNOVAZIONE; FONDZIONE LE VELE, FONDAZIONE CLERICI, ASST, COMUNE DI PAVIA PROGETTO SMART IN THE CITY- SMACY AZIONE 1 SPERIMENTAZIONE E ADOZIONE A REGIME DELLO SMART-WORKING PRESSO LE ORGANIZZAZIONI DEI 4 PARTNER: l’azione consiste nella sperimentazione di n. 50/55 postazioni di smart-working (20 per il Comune di Pavia, 20 per ASST, 4/5 per Clerici e 5 per Le Vele) con la relativa formazione per i livelli dirigenziali e per gli smart workers, monitoraggio e valutazione, adozione a regime, modellizzazione del percorso svolto e condivisione con altri Enti pubblici (Comuni, ASST e altri Soggetti di Reti di territori limitrofi) per un processo di benchmark, miglioramento continuo e messa a disposizione di buone pratiche. Destinatari: Dipendenti, sulla base delle specifiche esigenze di conciliazione rilevate in fase di avvio del percorso AZIONE 2 IMPLEMENTAZIONE DELLA FRUIZIONE DEI SERVIZI ONLINE DEL COMUNE DI PAVIA E DI ASST PAVIA [ATTUATIVA PTO]: l’azione prevede: - la promozione dei servizi online di Comune di Pavia e ASST Pavia. - l’attivazione di postazioni informatiche dedicate all’accesso ai servizi online presso le 5 sedi comunali con sperimentazione per 6 mesi della presenza settimanale (n. 4 ore a postazione) di un tutor a supporto della fruizione dei servizi online con specifico riferimento a quelli del Comune e di ASST; - l’organizzazione di n. 2 edizioni di corsi di alfabetizzazione informatica e approfondimento sui servizi online per over 65enni (ed eventuali altri target quali stranieri e donne over 50enni): prevedendo per ciascuna edizione lo svolgimento di n. 4 corsi articolati in 10 incontri di 2 ore; ogni corso è rivolto a max 20 partecipanti. L’azione si riconduce alle politiche del Piano dei Tempi e degli Orari della Città di Pavia, con specifico riferimento alla Politica 1-Una città accessibile e alla Macro-area di intervento prioritario 2- Quartieri, accessibilità dei servizi e socialità. Destinatari: cittadini pendolari, donne, over 65, donne over 50 e stranieri AZIONE 3 COMUNICAZIONE E PROMOZIONE: l’azione sarà sviluppata sia attraverso i canali tradizionali-stampa e tv locali, sia attraverso i social network e i siti dei partner; si prevede inoltre, con riferimento agli interventi dell’azione 2, la realizzazione e distribuzione capillare di volantini e brochure in luoghi di aggregazione, circoli, sportelli comunali, sportelli di ASST, sedi di Clerici e Vele. Lo svolgimento dell’azione sarà oggetto di progettazione di dettaglio volta alla definizione di un Piano di comunicazione trasversale Destinatari: dirigenti e smart workers, over 65, cittadini digitalmente informatizzati AZIONE 4 COORDINAMENTO E GESTIONE PROGETTUALE: il capofila, Fondazione Le Vele, si occuperà di gestire e coordinare tutte le attività previste e accompagnerà tutte le azioni previste, nonché svolgerà ruolo di coordinamento tra i partner. Destinatari: enti partner. DURATA PROGETTO Giugno 2020- maggio 2023 COSTO COMPLESSIVO € 46.768,34 CONTRIBUTO RICHIESTO € 19.800,00 DI CUI: percentuale spese per COORDINAMENTO €2.500,00, pari al 5,35 % COFINANANZIAMENTO MONETARIO: € 12.133,80 pari al 25,94%; VALORIZZATO: € 14.834,54 pari al 31,71 %: percentuale COFINANZIAMENTO COMPLESSIVO: 57,66% (€ 26.968,34) ELEMENTI A FAVORE Replicabilità degli approcci, delle metodologie, dei servizi attivati e delle attività: ognuna delle azioni DELLA SOSTENIBILITA’ previste può essere trasferita ad altri contesti. Tutta la sperimentazione progettuale, riveduta e corretta in itinere e fondata su una esperienza e un know how dei partner confluirà in una sorta di modello, altrimenti detta buona prassi, da adottare, rinforzato e validato anche dal sistema di interscambio attivato dal circuito NOTE Attuazione delle politiche del Piano dei Tempi e degli Orari della Città di Pavia (cfr. azione 2 – Promozione della fruizione dei servizi online e sostegno per cittadini/e “digitalmente fragili”) 46

CAPOFILA Comune di Broni per AMBITO BRONI - CASTEGGIO

ALLEANZA ALLEANZA LOCALE DELL'AMBITO DISTRETTUALE DI BRONI E CASTEGGIO PROGETTO S.T.A.F. (SOSTEGNO TERRITORIALE DELL'ALLEANZA ALLE FAMIGLIE) AZIONE 1 VOUCHER SOCIO EDUCATIVI/RICREATIVI PER MINORI 4-14 ANNI DI FAMIGLIE RESIDENTI NEL TERRITORIO. Il voucher concesso avrà un importo standardizzato ed uguale per ogni famiglia richiedente, l’eventuale quota aggiuntiva per concorrere al costo settimanale della frequenza del CRED previsto è da intendersi a carico della famiglia. Il servizio sarà svolto Destinatari: genitori di bambini di età compresa tra 4 e 14 anni (con entrambi genitori lavoratori o se separati con genitore lavoratore), con priorità per donne vittime di violenza o nuclei monoparentali. AZIONE 2 VOUCHER SOCIO EDUCATIVI/RICREATIVI PER FIGLI 4-14 ANNI DEI DIPENDENTI DEI PARTNER IN ALLEANZA. Il voucher concesso avrà un importo standardizzato ed uguale per ogni famiglia richiedente, l’eventuale quota aggiuntiva per concorrere al costo settimanale della frequenza del CRED previsto è da intendersi a carico della famiglia. Destinatari: genitori di bambini di età compresa tra 4 e 14 anni con priorità per donne vittime di violenza o nuclei monoparentali. DURATA PROGETTO Giugno - Settembre 2020 COSTO COMPLESSIVO € 2.130,69 CONTRIBUTO RICHIESTO € 1.450,69,00

COFINANZIAMENTO MONETARIO: € 280,00 pari al 13,1 % ; VALORIZZATO:€ 400,00, pari al 18,77 %, di cui percentuale spese per COORDINAMENTO: 9,40% (€ 200,00) percentuale COFINANZIAMENTO COMPLESSIVO: 31,91%. (€ 680,00) ELEMENTI A FAVORE La sostenibilità verrà garantita dall’Ente capofila che si farà garante della messa a sistema della DELLA SOSTENIBILITA’ sperimentazione attivata e dei risultati raggiunti a mezzo di apposito monitoraggio. NOTE Il progetto è stato rimodulato in quanto è risultato ammissibile ma finanziabile solo parzialmente per esaurimento dei fondi disponibili. La modalità di collaborazione con gli stakeholder e con i servizi del territorio è il convenzionamento coi gestori previa manifestazione di interesse.

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12. STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO DEI PROGETTI DELLE ALLEANZE LOCALI DI CONCILIAZIONE I progetti presentati dalle Alleanze locali e finanziati dovranno trasmettere il monitoraggio delle attività secondo le scadenze stabilite da Regione Lombardia, da effettuarsi con specifico riferimento agli indicatori di seguito indicati:

 Numero soggetti aderenti alle Alleanze locali di conciliazione e loro tipologia

 Beneficiari raggiunti (persone)/beneficiari previsti per ogni azione del progetto

 Beneficiari raggiunti (imprese)/beneficiari previsti per ogni azione del progetto

 Risorse liquidate/totale risorse a disposizione del progetto suddivise per azione

 Risorse a cofinanziamento/totale risorse a disposizione del progetto suddivise per azione

 Risorse a cofinanziamento privato/totale risorse a cofinanziamento a disposizione del progetto

 Risorse a cofinanziamento monetario/risorse a cofinanziamento a disposizione del progetto

 Realizzazione delle azioni secondo cronoprogramma.

Al fine di effettuare il monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti:

1. Compilazione degli strumenti di monitoraggio resi disponibili da Regione Lombardia

2. Visite in loco in momenti in cui sono attive le azioni progettuali;

3. Compilazione periodica della “Scheda di monitoraggio e avanzamento dei progetti” (vedi pag. seguente) predisposta da ATS di Pavia*.

*Si precisa che la scheda potrà essere modificata in relazione alle esigenze di monitoraggio e/o per evitare duplicazioni in relazione agli strumenti di monitoraggio che verranno predisposti da Regione Lombardia.

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SCHEDA DI MONITORAGGIO E AVANZAMENTO DEL PROGETTO PROGETTO DEL PIANO DI AZIONE TERRITORIALE DI CONCILIAZIONE DELLA PROVINCIA DI PAVIA AI SENSI DELLA DGR N.2398/2019

Ente capofila: …………………………………………………………………………………. Titolo: ……………………………………………………………………………………………………………………………………..... Composizione alleanza: ENTE/SOGGETTO SEDE LEGALE TIPOLOGIA ENTE*

* Indicare se pubblico/privato, profit/no profit, associazione di categoria/ organizzazione sindacale/ altra rappresentanza

1. ATTIVITA’ SVOLTE AL …………………. (data monitoraggio):

Durata complessiva del progetto: ………………………...... (data max per la conclusione dei progetti: 31/05/2023) Data di inizio: ………………………… Data di conclusione: ………………... Azioni del progetto Compilare una riga per ogni azione del progetto

Descrizione Attività svolte al …………… Risultati Destinatari raggiunti %

sintetica (data del monitoraggio) raggiunti (alla data del raggiun- dell’azione (alla data del monitoraggio) gimento

Azione

Dal…. al… Dal…. monitoraggio) obiettivo

cui di

persone imprese

lavoratori

1

2

3

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2. Risorse economiche UTILIZZATE per la realizzazione del progetto alla data del monitoraggio:

Voci di costo Risorse liquidate al…. Residuo al (data monitoraggio) (data monitoraggio) imputate a imputate a imputate a contributo cofinanziamento cofinanziamento (valorizzato) (monetario) Personale dipendente Personale esterno/consulente Acquisto servizi: specificare quali servizi Incentivi/voucher diretti alle persone/famiglie Incentivi/voucher diretti alle imprese Gestioni piani personalizzati di congedo Acquisto/noleggio attrezzature Acquisto/noleggio software Locazione di spazi Spese generali di gestione Attività di formazione Attività di comunicazione Altre spese: specificare……………………… ……………………………………… ……………………………………… Altre spese: specificare……………………. ……………………………………… ……………………………………… TOTALE

Criticità da segnalare: ……………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………………….

Data Firma Legale Rappresentante

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APPENDICE PROGETTI AMMESSI E FINANZIATI: SCHEDE PROGETTO COMPLETE

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SCHEDA PROGETTO

PARTE A PRESENTAZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO E DEL PARTENARIATO

1. TITOLO DEL PROGETTO (PER ESTESO ED ACRONIMO)

Sulle A.L.I. del Tempo _ Attiva Le Idee NOME DELL’ALLEANZA LOCALE DI CONCILIAZIONE

ALLEANZA LOCALE DI CONCILIAZIONE DI ROBBIO

2. BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto mira a sostenere lavoratori con figli minori e lavoratrici impegnate nell’ambito della cura alla persona, dopo un’attenta analisi dei bisogni e dei contesti territoriali.

Robbio

Obiettivo:

• garantire un servizio professionale di cura e custodia dei figli minori; • valorizzare il tempo libero ottimizzando la ricerca di opportunità culturali e socializzanti. Attività:

• potenziamento del Centro Estivo per minori dai 6 ai 14 anni; • servizio aggregatore proposte culturali e socializzanti. Risultati attesi: • soddisfazione rispetto al servizio centro estivo; • continuità del servizio nel tempo; • fruizione proposte culturali territoriali. Output: • coordinamento educativo; • formazione animatori; • comunicazione proposte per il tempo libero e voucher per la loro fruizione.

Mortara

Obiettivo: sostenere le lavoratrici socio sanitarie impegnate presso la struttura residenziale “Padre F. Pianzola” migliorandone le condizioni di lavoro e la qualità di vita.

Attività:

• attivare una turnistica funzionale; • attivare un servizio “salva tempo” di lavanderia/stireria. Risultati attesi:

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• riduzione stress percepito; • diminuzione richieste cambi turno estemporanei; • aumento soddisfazione. Output:

• consolidamento turnistica funzionale; • fruizione servizio lavanderia/stireria presso il luogo di lavoro.

3. COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE DEL PARTENARIATO

Comune di Robbio, ente pubblico La motivazione alla base della scelta del partner è quella di offrire un servizio di conciliazione coinvolgendo un intero territorio comunale, rendendo significative e tangibili le ricadute su una “comunità allargata”. La partnership strategica è comprovata dal fatto che il Comune avrà una elevata rappresentatività nelle fasi previste. Azione 1: Pubblicizzazione del Centro Estivo Il ruolo sarà quello di fornire un locale per la presentazione del centro estivo alla cittadinanza e di cooperare nella pubblicizzazione capillare sui propri canali di comunicazione, formali ed informali. Esperienze pregresse e complementarietà dei servizi offerti: il Comune organizza da anni un analogo servizio di Centro Estivo rivolto ad una diversa fascia di età (3-6 anni). Azione 2: Realizzazione corso di formazione per animatori Il ruolo sarà quello di pubblicizzare il corso sui propri canali di comunicazione, contattando inoltre potenziali interessati (es. volontari ed ex volontari di servizio civile e leva civica). Esperienze pregresse e complementarietà dei servizi offerti: il Comune dispone di un sito internet istituzionale e di canali social su cui pubblicizzare informazioni riguardanti il progetto. Azione 3: Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo Il contributo sarà quello di mettere a disposizione materiali utili alla realizzazione delle attività (pc portatile, videoproiettore, materiale di cancelleria, servizio fotocopie, convenzione piscina comunale, ecc….). Esperienze pregresse e complementarietà dei servizi offerti: gestione di Centri Estivi per l’infanzia, possibilità di attuare convenzioni con realtà territoriali. Azione 4: Valorizzazione del tempo libero Il ruolo sarà quello di pubblicizzare le principali attività socializzanti e culturali offerte dal territorio mediante i propri canali di comunicazione e di rendere noto all’ente capofila iniziative organizzate sul proprio territorio (presso la biblioteca comunale, le librerie, i circoli ricreativi ecc…). Esperienze pregresse e complementarietà dei servizi offerti: collaborazione con realtà locali e associazioni per l’organizzazione di eventi culturali rivolti alla cittadinanza.

Parrocchia di Santo Stefano di Robbio, ente ecclesiastico La motivazione alla base della scelta del partner è quella di valorizzare un servizio da anni proposto dalla Parrocchia stessa, ovvero il centro estivo, ponendo un valore aggiunto dato dalla “professionalizzazione” del servizio stesso. La Parrocchia offre una complementarietà al progetto mettendo a disposizione spazi adeguati allo svolgimento del servizio. Azione 1: Pubblicizzazione del Centro Estivo Il ruolo sarà di cooperare nella pubblicizzazione capillare sui propri canali di comunicazione. Azione 2: Realizzazione corso di formazione per animatori Il ruolo in tale fase sarà quello di pubblicizzare il corso contattando potenziali interessati (es. animatori ed ex animatori tra i propri parrocchiani). Esperienze pregresse e complementarietà dei servizi offerti: nel corso degli 53

anni ha “fidelizzato” giovani che potrebbero diventare animatori e dare continuità nel tempo al servizio, previa adeguata formazione e supporto. Azione 3: Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo Il contributo sarà quello di mettere a disposizione per la realizzazione del centro estivo spazi interni (aule, sala mensa, ecc..) e spazi esterni (cortile), nonché materiali utili alle attività (giochi, cancelleria, servizio fotocopie, ecc….). Esperienze pregresse e complementarietà dei servizi offerti: organizzazione dei centri estivi presso i propri locali dall’anno 1993 con un’affluenza media di 300 minori per 3 settimane. Azione 4: Valorizzazione del tempo libero Il ruolo sarà quello di contribuire alla diffusione delle comunicazioni riguardanti le principali attività socializzanti e culturali organizzate e offerte dal territorio mediante i propri canali di comunicazione.

Pro Loco di Robbio, associazione terzo settore L’associazione, radicata sul territorio e in sinergia con il Comune rispetto ad iniziative di promozione e realizzazione di eventi, potrà integrare gli interventi previsti dal progetto in un’ottica di sostenibilità e continuità. Azione 1: Pubblicizzazione del Centro Estivo Il ruolo sarà quello di cooperare nella pubblicizzazione capillare sui propri canali di comunicazione. Esperienze pregresse e complementarietà dei servizi offerti: l’associazione dispone di sito internet e pagina FB su cui costantemente dà risonanza agli eventi promossi sul territorio. Azione 2: Realizzazione corso di formazione per animatori Il ruolo sarà quello di raggiungere potenziali interessati tra i propri contatti fidelizzati. Azione 3: Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo Il contributo sarà quello di mettere a disposizione i propri volontari per la realizzazione di gite e visite guidate riservate ai beneficiari del Centro Estivo sul percorso della via francigena e presso il parco naturale Valpometto. Esperienze pregresse e complementarietà dei servizi offerti: Proloco si occupa di visite guidate sul territorio dal 2015. Azione 4: Valorizzazione del tempo libero Il ruolo sarà quello di attivare una formazione specifica rivolta ai giovani riguardo le principali risorse territoriali, allo scopo di formare guide volontarie che, sul modello della peer education (educazione fra pari), coinvolgano i coetanei nelle uscite a scopo didattico. Sul medio e lungo periodo e in un’ottica di fidelizzazione e di continuità i giovani formati potranno contribuire alla proposta di eventi sul territorio che valorizzino il tempo libero dei beneficiari e della comunità in senso lato. Esperienze pregresse e complementarietà dei servizi offerti: collaborazione consolidata con realtà locali e associazioni per l’organizzazione di eventi culturali rivolti alla cittadinanza.

Al Nuovo Fienile, associazione culturale. L’associazione è attiva nel territorio dell’Oltrepò Pavese e si occupa di promuovere stili di vita sostenibili mediante la realizzazione di laboratori di autoproduzione e divulgazione di buone pratiche per la salvaguardia ambientale. La scelta del partner è stata motivata dalla volontà di arricchire con proposte culturali i laboratori del Centro Estivo e di fornire un’opportunità di valorizzazione del tempo libero per i destinatari del progetto per tutta la durata dello stesso e in un’ottica di continuità e sostenibilità, ampliando le offerte culturali locali con quelle di un territorio limitrofo. Azione 3: Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo Il contributo sarà quello di collaborare con il referente del centro estivo per coordinare gli interventi, e dedicare una serie di laboratori rivolti ai minori frequentanti il centro estivo. Pregressa esperienza nell’ambito: pubblicazione di un sussidio didattico (Canto alla rovescia, Primula editore, 2019); laboratori di lettura animata

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condotti presso scuole primarie, centri estivi, biblioteche. Complementarietà dei servizi offerti: predisposizione di materiali utili alla realizzazione delle attività e messa a disposizione di personale qualificato (educatore professionale). Azione 4: Valorizzazione del tempo libero Il ruolo sarà quello di offrire un ventaglio di laboratori destinati ai beneficiari, che potranno accedervi tramite voucher per tutta la durata del progetto. Pregressa esperienza nell’ambito: realizzazione di laboratori a tema ambientale e di autoproduzione dal 2018 ad oggi. Complementarietà dei servizi offerti: predisposizione materiali utili alla realizzazione dell’attività e messa a disposizione di personale qualificato. Disponibilità di una pagina facebook per comunicazione eventi e divulgazione culturale.

La Cooperativa sociale Comunità Betania (da qui in poi Betania), ente capofila, mette a disposizione competenze e know-how per la realizzazione del progetto, opera per rafforzare la Rete presente sul territorio e coinvolge nuove realtà dei territori limitrofi allo scopo di creare sinergie ed opportunità. Oltre ai partner sopra elencati Betania intende inoltre avvalersi del supporto e della consulenza di soggetti esterni per la realizzazione di attività specifiche previste dal progetto, ed in particolare: Studio Piccolini-Fadda Vigevano: consulenza per la predisposizione di una turnistica funzionale presso la struttura “Padre Francesco Pianzola” di Mortara; Lavanderia Bramante: servizio di lavanderia/stireria a beneficio del personale OSS presso Centro Sociale “Padre Francesco Pianzola” di Mortara.

Modalità previste per la costituzione del partenariato. Betania lavora già da tempo alla costituzione di una rete sul territorio, dunque il partenariato costituisce un atto formale che sancisce un accordo già informalmente avviato con i partner coinvolti. Le modalità attuate sono state: • contatti telefonici e tramite e-mail per una prima adesione e per la raccolta di informazioni (dati di contesto, bisogni prevalenti sul territorio, risorse in possesso da mettere in campo), per l’individuazione di un referente/interlocutore; • elaborazione di un abstract progettuale sulla base delle informazioni raccolte; • incontri con i referenti individuati e contatti via e-mail per la presentazione di una prima proposta progettuale; raccolta delle osservazioni in merito; • raccolta documentazione necessaria e completamento del progetto.

Capofila dell’alleanza locale e contatti del referente di progetto

Cooperativa Sociale Comunità Betania onlus

Referente di progetto: Giuliana Baldin, cell. 393 6508679 e-mail: [email protected]

Enti partner dell’Alleanza NOME DELL’ENTE TIPOLOGIA REFERENTE

Comune di Robbio Ente pubblico Cesa Stefania, [email protected] Parrocchia di Santo Stefano Ente ecclesiale don Gianni Fagnola, 3356710612 Pro Loco di Robbio Associazione del terzo settore Giuliana Baldin, 393 6508679 [email protected] Al Nuovo Fienile Associazione culturale Claudia Radicci, 333 3745370, [email protected]

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PARTE B PROPOSTA PROGETTUALE

1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Il progetto si pone la finalità di intervenire su due territori della provincia di Pavia che ad oggi hanno fornito dati di maggiore carenza rispetto ai provvedimenti di conciliazione tra vita lavorativa e privata. In entrambi i territori Betania è attiva da tempo e ha maturato una buona conoscenza delle necessità e delle risorse presenti.

Territorio di Robbio - Gli interventi si concentrano sulle famiglie del territorio aventi figli minori tra i 6 e i 14 anni, in cui almeno uno dei due componenti lavora e necessita di un servizio per la cura e custodia dei figli nel periodo estivo. Obiettivi • Implementare un servizio professionale di cura e custodia dei figli minori per le famiglie di lavoratori mediante la realizzazione di centri estivi di 5 settimane per annualità 2020 e 2021; • valorizzare il tempo libero ottimizzando la ricerca di opportunità culturali e socializzanti. Risultati attesi • risposta al bisogno dei nuclei familiari con lavoratori che necessitano di servizio custodia durante il periodo estivo > 80% (accesso prioritario al servizio). • grado di soddisfazione espresso dai beneficiari del centro estivo (minori e famiglie): > 70%. • continuità del servizio nel tempo (almeno 2 animatori frequentanti il corso di formazione che svolgano l’attività anche negli anni successivi, realizzazione delle attività anche a conclusione del progetto); • proposte per il tempo libero: creazione di una mailing list con almeno 50 contatti; messa in rete tramite siti istituzionali e canali social di almeno 5 proposte per il tempo libero rivolte all’intera comunità territoriale con cadenza quindicinale; grado di soddisfazione espresso dall’utenza raggiunta > 60%. Principali realizzazioni • potenziamento del Centro Estivo per minori dai 6 ai 14 anni; coordinamento educativo; presenza educatore “senior”; possibilità per gli operatori di utilizzare mezzo di trasporto aziendale; formazione animatori; • comunicazione proposte culturali e socializzanti; servizio aggregatore proposte per il tempo libero e voucher per la loro fruizione laddove non siano gratuite.

Territorio di Mortara - Gli interventi si concentreranno sulla struttura residenziale “Padre Francesco Pianzola”, che accoglie suore anziane e loro familiari anziani o non autosufficienti. La struttura, appartenente alle Suore Missionarie Immacolata Regina Pacis, dispone di personale OSS gestito dalla Cooperativa Comunità Betania dal 2003. Obiettivi • favorire l’organizzazione turnistica del personale sul lungo periodo; • perfezionare il carico di lavoro apportando migliorie condivise al piano professionale; • attivare un servizio innovativo aggiuntivo di lavanderia/stireria delle divise e dei capi di abbigliamento personali, usufruibile con consegna e ritiro presso il posto di lavoro, mediante la collaborazione con un esercizio del territorio (lavanderia); possibilità di contrassegnare le divise in modo da personalizzarle.

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Risultati attesi • riduzione stress percepito, rilevato attraverso i questionari di soddisfazione somministrati annualmente dal coordinatore (diminuzione almeno del 30%); • diminuzione richieste di cambi turno estemporanei, ovvero comunicati nell’arco di 24 ore, e aumento di un’organizzazione sul lungo periodo; • soddisfazione rispetto al servizio innovativo di lavanderia/stireria >60%. Principali realizzazioni • consolidamento turnistica bimestrale elaborata tramite un servizio di consulenza attivato appositamente; • redazione di un nuovo piano di lavoro contenente migliorie condivise e un’equilibrata distribuzione dei carichi di lavoro. • attivazione servizio aggiuntivo lavanderia/stireria delle divise e degli abiti personali presso il luogo di lavoro.

2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO 2.1 informazioni generali

a) Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare

→b) Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica →c) Servizi salvatempo

→d) Servizi di consulenza e) Servizi di supporto a sostegno dei lavoratori/collaboratori autonomi e dei liberi professionisti f) Servizi a sostegno delle politiche dei tempi e degli orari nelle città

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2.2. Oggetto dell’intervento

La presenza e l’attività consolidata della Cooperativa Comunità Betania all’interno della provincia di Pavia e la robusta rete di collaborazione costruita con diversi soggetti attivi sul territorio consente un’analisi del contesto particolareggiata. Di seguito il focus sui due territori di riferimento individuati come oggetti/soggetti attivi degli interventi proposti.

Territorio del Comune di Robbio

L’analisi del contesto territoriale, effettuata grazie alla collaborazione del Comune di Robbio, partner del progetto, ha portato ad individuare la presenza significativa di nuclei familiari in cui almeno uno dei componenti è lavoratore e necessita di un servizio di cura e custodia dei figli minori, in particolare nei periodi di chiusura scolastica. Il Comune di Robbio ad oggi è stato in grado di offrire ai propri cittadini un servizio di Centro Estivo per la fascia di età 3-6 anni, ma a causa delle limitate risorse disponibili la fascia di età 6-14 anni è risultata scoperta dal servizio. Dall’altro lato il territorio si è mostrato anche ricco di risorse che l’ente capofila intende mettere in sinergia per far fronte in modo efficace a tali necessità.

La Parrocchia del paese, ad esempio, dispone degli spazi adeguati per realizzare un Centro Estivo, e la Cooperativa dispone di operatori qualificati per fornire un servizio di qualità (coordinatore, educatore senior, mezzi di trasporto per garantire l’erogazione del servizio). La Parrocchia organizza da più di 25 anni un servizio di Centro Estivo rivolto ai propri parrocchiani: la complementarietà del servizio è costituita dall’allargamento della proposta anche alle famiglie residenti presso il Comune in cui almeno un componente è lavoratore. Inoltre sono diverse le associazioni e le realtà territoriali che possono ed intendono offrire proposte per una valorizzazione del tempo libero che vada a fornire un “servizio salva-tempo” ai beneficiari coinvolti; anche in questo caso Betania si propone come “collettore” di tali proposte e divulgatore ai soggetti interessati, per facilitarne la fruizione. Nel caso della Pro Loco di Robbio, partner del progetto, si intendono valorizzare i servizi ad oggi già forniti alla popolazione, ed in particolare la divulgazione culturale delle risorse territoriali presenti (via francigena, percorso del romanico ecc..).

La complementarietà con il progetto consisterà nel formare giovani guide che metteranno in atto tramite la peer education (educazione fra pari) azioni di coinvolgimento nei confronti dei beneficiari del progetto, anche nel medio e lungo periodo, in un’ottica di continuità e di sostenibilità. Per quanto riguarda l’associazione Al Nuovo Fienile si intende valorizzare i servizi che essa già pone in essere per i propri soci (laboratori per la divulgazione di stili di vita sostenibili e per la salvaguardia ambientale) presso il territorio limitrofo dell’Oltrepò Pavese offrendo tale opportunità anche ai beneficiari del progetto residenti nel territorio lomellino, agevolando la partecipazione anche attraverso l’erogazione di voucher.

Territorio di Mortara

Betania gestisce il personale socio-sanitario del Centro Sociale “Padre Francesco Pianzola” delle Suore Missionarie Regina Pacis dal 2003, con un servizio che negli anni si è consolidato e ha fidelizzato i propri operatori: appare estremamente basso, infatti, il turn over all’interno della struttura. Delle 11 operatrici attualmente in servizio solo 2 sono in organico da meno di 1 anno, 1 è stata assunta da più di 5 anni e le restanti 8 lavorano presso la struttura da più di 10 anni. 3 operatrici sono di nazionalità italiana, mentre le restanti 8 sono di origine straniera e si trovano in Italia con il proprio nucleo familiare ristretto (il 50% ha figli 58

minori in età scolare), ma senza una rete allargata di supporto in quanto le famiglie di origine risiedono all’estero.A fronte di questa situazione, e considerando il fatto che i servizi di cura alla persona siano quelli che maggiormente espongono il personale alla sindrome del burn out, risulta fondamentale attuare degli interventi di supporto e sostegno che vadano oltre ciò che prevede l’attuale normativa, nell’ottica di una sempre maggiore innovatività e risposta ai bisogni specifici emersi e rilevati.

Annualmente la Cooperativa somministra ai propri operatori questionari di soddisfazione riguardanti il servizio svolto, il carico di lavoro, la soddisfazione percepita rispetto alla gestione e all’organizzazione del lavoro. Il coordinatore del servizio, inoltre, è a disposizione con reperibilità telefonica e telematica per le richieste formali di ferie e permessi (entro il 15 del mese precedente) e per le richieste di cambio turno (2 cambi possibili al mese).

I numerosi ricorsi ai cambi turno informali, spesso richiesti nell’arco di 24 ore, anziché alle richieste formali organizzate per tempo sono stati per la Cooperativa indicatori significativi della necessità di un cambiamento a livello organizzativo in direzione di un miglioramento generale del sistema.

Per tale motivo si intende richiedere una consulenza specifica nella costruzione di un sistema di turnistica maggiormente funzionale. La Cooperativa intende inoltre valorizzare la collaborazione già in essere con la lavanderia Bramante di Borgo S. Siro, che si occupa di ritirare, lavare e stirare la biancheria piana utilizzata dagli ospiti della struttura “Padre Francesco Pianzola” svolgendo tale servizio 3 giorni alla settimana, proponendo di ritirare, lavare e stirare su richiesta le divise e gli abiti personali delle operatrici, che in tal modo potrebbero usufruire di un servizio di lavanderia e stireria direttamente sul posto di lavoro (servizio salva-tempo). Betania è stata protagonista, nel corso degli ultimi anni, dell’introduzione di numerosi servizi innovativi nel campo della conciliazione, che hanno avuto un impatto sul territorio e ai quali intende dare una continuità con la presentazione e l’implementazione del presente progetto. Di seguito le esperienze pregresse di Betania nell’ambito della conciliazione e un elenco sintetico dei progetti che sono stati avviati: 2012 -2013 -2014: realizzazione progetto di welfare aziendale “Famiglia E’ Lavoro: star bene fa bene” (finanziato dalla Regione Lombardia); 2014: Progetto “Un aiuto durante le vacanze”, finanziato dalla ASL di Pavia, centri invernali per minori figli di lavoratori; 2016: “Un aiuto durante le vacanze2”; 2016: progetto “In Equilibrio 2”, centro ricreativo diurno invernale per minori da 3 a 6 anni (Regione Lombardia); 2017- 2018:

Progetto “Tempi moderni”, Bando europeo (FSE e Regione Lombardia) in partenariato con il Comune di Vigevano (pre e post scuola); 2017: Progetto “Tempi e Spazi per tutti: sperimentiamo la conciliazione”, finanziato dall’ASL di Pavia (servizio maggiordomo di zona); 2017-2018: Progetto “Più Conciliazione Più Benessere”, bando ATS Pavia in collaborazione con Comune di Vigevano (maggiordomo di Piazza e sportello psico-socio assistenziale per counselling), 2017-2018: Progetto “Tempi e spazi per tutti continuiamo la conciliazione”, (bando ATS Pavia); 2019: Progetto “Una Nuova Alchimia”, realizzazione di centri estivi ed invernali in partenariato con il comune di Vigevano e con Caritas diocesana Vigevano (bando ATS Pavia).

2.3. Descrizione delle attività e delle realizzazioni

Fase 1: Realizzazione Centri Estivi presso il territorio di Robbio

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Azione 1: Pubblicizzazione del Centro Estivo

L’azione prevede la realizzazione di una brochure informativa, la divulgazione a mezzo stampa locale, l’organizzazione di un incontro di presentazione aperto alla cittadinanza e la condivisione sui canali istituzionali ed informali dell’ente capofila e dei partner.

Periodo di realizzazione previsto: giugno 2020 e giugno 2021.

Metodologie di intervento: l’azione sarà coordinata dall’ente capofila che coinvolgerà i partner secondo le modalità stabilite.

Principali realizzazioni: l’ente capofila realizzerà graficamente la brochure informativa. Invierà un comunicato stampa ai giornali locali ed organizzerà un incontro informativo. Diffonderà l’evento sui propri canali di comunicazioni formali ed informali ed invierà il materiale informativo ai partner, affinché collaborino nell’azione. Organizzerà l’incontro divulgativo presso i locali messi a disposizione dal Comune di Robbio. Modalità di collaborazione stakeholders e servizi: contatti costanti con i soggetti coinvolti mediante incontri, ed aggiornamenti telematici.

Compartecipazione economica: azione gratuita per i beneficiari.

Costi a contributo: € 0,00 Costi a cofinanziamento monetario: € 0,00 Costi a cofinanziamento valorizzato: € 2.192,15

Azione 2:

Realizzazione corso di formazione per animatori

L’azione prevede il coinvolgimento di un consulente esterno che si occuperà di gestire e condurre il corso.

Periodo di realizzazione previsto: giugno 2020 e giugno 2021

Metodologie di intervento: l’azione sarà coordinata dall’ente capofila in collaborazione con i soggetti coinvolti in questa fase. Il corso di formazione seguirà una metodologia interattiva e volta al coinvolgimento attivo dei partecipanti.

Principali realizzazioni: comunicazione relativa al corso mediante i canali formali ed informali dell’ente capofila e dei partner. Realizzazione del corso presso i locali messi a disposizione dalla Parrocchia partner.

Modalità di collaborazione stakeholders e servizi: sarà richiesto di diffondere l’iniziativa. Compartecipazione economica: gratuito per i beneficiari.

Costi a contributo: € 388,80 Costi a cofinanziamento monetario: € 0,00 Costi a cofinanziamento valorizzato: € 808,17

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Azione 3:

Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo

Tale attività consiste nella gestione pratica del centro estivo, ivi compresa l’attività di monitoraggio e valutazione in itinere e finale (schede di autovalutazione del servizio, questionari di soddisfazione rivolti alle famiglie e ai minori).

Periodo di realizzazione previsto: 5 settimane nei mesi di giugno-luglio 2020 e 2021.

Metodologie di intervento: l’ente capofila metterà a disposizione il proprio personale qualificato ed un mezzo di trasporto per il coordinamento e la gestione educativa del centro estivo, mantenendo un confronto costante (personale, telefonico, via e-mail) con i partners coinvolti in questa azione.

Principali realizzazioni: svolgimento del centro estivo secondo un tema conduttore differente per ogni annualità; monitoraggio mediante schede di autovalutazione compilate dal personale educativo e verifica tramite la somministrazione ai beneficiari di un questionario finale di soddisfazione. Elaborazione dei dati raccolti da parte dell’ente capofila.

Modalità di collaborazione stakeholders e servizi: riunioni organizzative e di verifica con i soggetti coinvolti; disponibilità costante per confronto con i beneficiari (genitori) e con i referenti partner; gite e proposte culturali organizzate in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Robbio.

Compartecipazione economica: i beneficiari verseranno una quota di partecipazione.

Costi a contributo: € 12.900,00 Costi a cofinanziamento monetario: € 5.000,00 Costi a cofinanziamento valorizzato: € 1.767,00

Fase 2: Attivazione servizi “salva-tempo” sul territorio di Robbio Azione 4:

Valorizzazione del tempo libero

Tale attività consiste nella ricerca e comunicazione ai destinatari del progetto, mediante mailing list e canali di comunicazione formali ed informali, delle principali attività socializzanti e culturali offerte dal territorio.

Periodo di realizzazione previsto: luglio 2020 – aprile 2023.

Metodologie di intervento: l’azione sarà coordinata e gestita dall’ente capofila mediante i propri operatori ed il contatto costante con i referenti individuati.

Principali realizzazioni: attivazione di un canale comunicativo con i soggetti del territorio e dei territori limitrofi promotori di iniziative legate al tempo libero; creazione di un format grafico in cui raccogliere le iniziative selezionate per i beneficiari del progetto; creazione di una mailing list per invio periodico ai beneficiari delle proposte culturali e risocializzanti; pubblicazione link sui principali canali social dell’ente capofila e degli enti partner.

Modalità di collaborazione stakeholders e servizi: contatti periodici tramite e-mail. Compartecipazione economica: gratuita per i beneficiari

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Costi a contributo: € 863,46 Costi a cofinanziamento monetario: € 0,00 Costi a cofinanziamento valorizzato: € 191,63

Fase 3: attivazione servizi di supporto personale impegnato nella cura alla persona presso il centro “Padre Francesco Pianzola” di Mortara.

Azione 5:

Potenziamento gestione della turnistica

Periodo di realizzazione previsto: giugno 2020 – oltre la conclusione del progetto

Metodologie di intervento: l’ente capofila si avvarrà della consulenza di uno studio di commercialisti e giuslavoristi; tramite il coordinatore del servizio curerà la comunicazione con i beneficiari e ne raccoglierà i feedback.

Principali realizzazioni: introduzione di modifiche all’attuale piano di lavoro sia in termini quantitativi (introduzione di ore giornaliere aggiuntive al servizio volte a diluire e alleggerire il carico di lavoro), sia in termini qualitativi (rimodulazione della modalità di redazione turni mensili e relativa comunicazione agli operatori); sistematizzazione della modalità di raccolta richiesta ferie e cambi turno; raccolta feedback mediante monitoraggio e valutazione.

Modalità di collaborazione stakeholders e servizi: ricorso a consulenti. Compartecipazione economica: gratuita per i beneficiari.

Costi a contributo: € 3.675,44 Costi a cofinanziamento monetario: € 0,00 Costi a cofinanziamento valorizzato: € 333,60

Azione 6:

Attivazione servizio “salva-tempo” a supporto personale impegnato nella cura alla persona.

Periodo di realizzazione previsto: luglio 2020 – oltre la conclusione del progetto

Metodologie di intervento: l’ente capofila prenderà contatti con l’esercizio commerciale (lavanderia) per concordare le modalità di intervento; si occuperà dell’esplicazione del nuovo servizio ai beneficiari tramite comunicazione formale (modulo allegato a busta paga) e si renderà disponibile per contatto telefonico informale di approfondimento.

Principali realizzazioni: i beneficiari potranno consegnare le proprie divise unitamente ad altri abiti personali al servizio lavanderia tre giorni alla settimana presso il luogo di lavoro (struttura “Padre Francesco Pianzola”) e ritirare gli abiti puliti nel medesimo luogo.

Modalità di collaborazione stakeholders e servizi: ricorso ad esercizio commerciale con cui è già attivo un rapporto di collaborazione.

Compartecipazione economica: i beneficiari accederanno al servizio lavanderia/stireria a prezzi calmierati che saranno concordati dall’ente capofila con l’esercizio commerciale partner del progetto.

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Costi a contributo: € 212,72 Costi a cofinanziamento monetario: € 0,00 Costi a cofinanziamento valorizzato: € 107,37

2.4. Obiettivi Descrivere gli obiettivi delle diverse fasi e le attività previste

Azione 1:

Pubblicizzazione del Centro Estivo Obiettivo:

• raggiungere un elevato numero di potenziali beneficiari attraverso una rete informativa capillare

Azione 2:

Realizzazione corso di formazione per animatori Obiettivo:

• valorizzare le risorse umane già individuate e presenti sul territorio (giovani impegnati in parrocchia e presso la Pro Loco) e fidelizzarli nell’ottica della sostenibilità e della continuità del progetto anche oltre la sua conclusione formale; • fornire ai partecipanti al corso elementi formativi utili e spendibili sia nell’immediato (es. nozioni tecniche per l’organizzazione e la gestione dello spettacolo finale, guida animata durante le gite), sia nel lungo periodo (es. capacità di gestione di un gruppo, elementi di cooperazione, guida animata all’interno del territorio comunale ecc…).

Azione 3:

Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo Obiettivo:

• implementare un servizio di cura e custodia dei figli minori dai 6 ai 14 anni per le famiglie di lavoratori mediante la realizzazione di centri estivi.

Azione 4:

Valorizzazione del tempo libero Obiettivo:

• Ottimizzare i tempi di ricerca di opportunità culturali e socializzanti per le famiglie di lavoratori.

Azione 5:

Potenziamento gestione della turnistica Obiettivo:

• favorire l’organizzazione del personale OSS in servizio presso il centro “Padre Pianzola” di Mortara sul lungo periodo (es. disponibilità di turni bimestrali); • perfezionare il carico di lavoro apportando migliorie condivise al piano professionale.

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Azione 6:

Attivazione servizio “salva-tempo” a supporto personale impegnato nella cura alla persona.

Obiettivo:

• attivare un servizio innovativo aggiuntivo di lavanderia/stireria divise e capi di abbigliamento personali, usufruibile con consegna e ritiro presso il posto di lavoro; • possibilità di contrassegnare le divise in modo da personalizzarle.

2.5. Destinatari e target

Territorio di Robbio

I destinatari sono le famiglie con figli tra i 6 e i 14 anni, in cui almeno un genitore è lavoratore.

Il criterio di precedenza consiste nella necessità di offrire un servizio di cura e custodia nei periodi di chiusura scolastica. A tale dato oggettivo (il Comune non è fin’ora riuscito a rispondere a questo bisogno, mentre offre un servizio analogo a famiglie aventi figli di età compresa fra i 3 e i 6 anni) si aggiunge la volontà di introdurre una miglioria nell’organizzazione del tempo libero, ottimizzando la ricerca di iniziative volte alla socializzazione e allo svago dei beneficiari.

Territorio di Mortara

I destinatari sono le operatrici socio-sanitarie in servizio presso il Centro “Padre Francesco Pianzola” di Mortara, per la maggior parte straniere, con figli minori e senza il supporto della famiglia allargata. L’analisi dei fabbisogni ha messo in luce come “la cura di chi cura” passi attraverso il sostegno sia nella vita lavorativa che in quella privata. L’indicatore è il massiccio ricorso a cambi turno estemporanei nel corso del mese, segno che l’attuale metodo di turnistica non è sufficiente a soddisfare il bisogno di organizzazione interna. Di seguito un focus dei destinatari suddiviso per le azioni previste dal progetto.

Azione 1:

Pubblicizzazione del Centro Estivo Destinatari:

N. 120 famiglie in cui almeno un membro è lavoratore, aventi figli minori tra i 6 e i 14 anni, residenti presso il Comune di Robbio.

Azione 2:

Realizzazione corso di formazione per animatori Destinatari:

Almeno 20 giovani fra i 14 e i 18 anni residenti presso il comune di Robbio.

Azione 3:

Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo Destinatari:

N. 120 Famiglie in cui almeno un membro è lavoratore, aventi figli minori tra i 6 e i 14 anni.

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Azione 4:

Valorizzazione del tempo libero Destinatari:

N. 120 Famiglie in cui almeno un membro è lavoratore, aventi figli minori tra i 6 e i 14 anni.

Azione 5:

Potenziamento gestione della turnistica Destinatari:

N. 11 operatrici socio-sanitarie in servizio presso il Centro “Padre Francesco Pianzola” di Mortara

Azione 6:

Attivazione servizio “salva-tempo” a supporto personale impegnato nella cura alla persona Destinatari:

N. 11 operatrici socio-sanitarie in servizio presso il Centro “Padre Francesco Pianzola” di Mortara

2.6. Distribuzione delle responsabilità attuative tra i partner

Premessa

Betania, come ente capofila, si occuperà di coordinare le diverse fasi progettuali, agevolando la distribuzione dei compiti affidati ai partner e mantenendo un costante dialogo con i referenti individuati per ogni realtà. Di seguito la suddivisione delle responsabilità nelle diverse azioni previste.

Azione 1:

Pubblicizzazione del Centro Estivo

Il ruolo del Comune di Robbio sarà quello di fornire un locale per la presentazione del centro estivo alla cittadinanza e di cooperare nella pubblicizzazione capillare sui propri canali di comunicazione, formali ed informali. Il ruolo della Parrocchia sarà quello di cooperare nella pubblicizzazione capillare sui propri canali di comunicazione. Il ruolo dell’associazione Proloco Robbio sarà quello cooperare nella pubblicizzazione capillare sui propri canali di comunicazione, formali ed informali.

Azione 2:

Realizzazione corso di formazione per animatori

Il ruolo del Comune di Robbio sarà quello di pubblicizzare il corso sui propri canali di comunicazione, contattando inoltre potenziali interessati (es. volontari ed ex volontari di servizio civile e leva civica). Il ruolo della Parrocchia in tale fase sarà quella di pubblicizzare il corso sui propri canali di comunicazione, contattando potenziali interessati (es. animatori ed ex animatori tra i propri parrocchiani).

Il ruolo dell’associazione Proloco Robbio sarà quello di pubblicizzare il corso sui propri canali di comunicazione, contattando inoltre potenziali interessati tra i volontari già attivi all’interno dell’associazione.

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Azione 3:

Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo

Il contributo del Comune sarà quello di mettere a disposizione materiali utili alla realizzazione delle attività (pc portatile, videoproiettore, materiale di cancelleria, servizio fotocopie, convenzione piscina comunale, ecc….). Il contributo della Parrocchia sarà quello di mettere a disposizione locali per la realizzazione del centro estivo, spazi interni (aule, sala mensa, ecc..) e spazi esterni (cortile) nonché materiali utili alla realizzazione delle attività (giochi, materiale di cancelleria, servizio fotocopie, ecc….). Il contributo dell’associazione Proloco Robbio sarà quello di mettere a disposizione i propri volontari per la realizzazione di gite e visite guidate riservate ai beneficiari del Centro Estivo sul percorso della via francigena e presso il parco naturale Valpometto. Il contributo dell’associazione culturale Al Nuovo Fienile sarà quello di collaborare con il referente del centro estivo per coordinare gli interventi, e dedicare una serie di laboratori rivolti ai minori frequentanti il centro estivo. Contribuirà inoltre con la predisposizione di materiali utili alla realizzazione delle attività e la messa a disposizione di personale qualificato (educatore professionale).

Azione 4:

Valorizzazione del tempo libero

Il ruolo del Comune sarà quello di contribuire alla diffusione delle principali attività socializzanti e culturali offerte dal territorio mediante i propri canali di comunicazione formali ed informali e di rendere noto all’ente capofila di ogni iniziativa culturale e risocializzante organizzata sul proprio territorio (presso la biblioteca comunale, le librerie, i circoli ricreativi ecc…). Collaborerà inoltre con realtà locali e associazioni per l’organizzazione di eventi culturali rivolti alla cittadinanza. Il ruolo della Parrocchia sarà quello di contribuire alla diffusione delle comunicazioni riguardanti le principali attività socializzanti e culturali offerte dal territorio mediante i propri canali di comunicazione. Il ruolo dell’associazione Proloco Robbio sarà quello di attivare una formazione specifica riguardante i giovani riguardo le principali risorse territoriali, allo scopo di formare guide volontarie che, sul modello della peer education (educazione fra pari), coinvolgano i coetanei nelle uscite a scopo didattico. Sul medio e lungo periodo e in un’ottica di fidelizzazione e di continuità i giovani formati potranno contribuire alla proposta di eventi sul territorio che valorizzino il tempo libero dei beneficiari e della comunità in senso lato. Il ruolo dell’associazione culturale Al Nuovo Fienile sarà quello di offrire un ventaglio di laboratori destinati ai beneficiari, che potranno accedervi tramite voucher, per tutta la durata del progetto, con lo scopo di offrire un tempo libero di qualità, coinvolgendo laddove possibile l’intero nucleo familiare e favorendo la socializzazione. Contribuirà inoltre mediante la predisposizione dei materiali utili alla realizzazione dell’attività e la messa a disposizione di personale qualificato (educatore professionale). Metterà a disposizione la propria pagina facebook per la comunicazione degli eventi e la disseminazione dei risultati del progetto.

Azione 5:

Potenziamento gestione della turnistica

L’ente capofila darà mandato al consulente (studio commercialistico) di elaborare una nuova modalità di turnistica sulla base del numero delle operatrici e del carico di lavoro che si intende ottimizzare. Tale piano innovativo verrà illustrato dal coordinatore della struttura alle operatrici sia in maniera formale (documento allegato a busta paga) sia in maniera informale, mediante una riunione ad hoc, colloqui di persona o telefonici. Il piano sarà posto in essere come progetto pilota per due mesi. Il coordinatore raccoglierà le osservazioni e se sarà necessario chiederà al consulente di apportare ulteriori modifiche. Al termine di ogni annualità il

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coordinatore somministrerà un questionario di soddisfazione e ne elaborerà i dati al fine di apportare migliorie e valutare il buon andamento dell’azione progettuale.

Azione 6: Attivazione servizio “salva-tempo” a supporto personale impegnato nella cura alla persona

Il coordinatore della struttura concorderà con l’esercizio individuato (lavanderia), giorni e orari in cui sarà possibile effettuare il ritiro e la consegna delle divise e degli abiti personali che le operatrici decideranno di affidare al servizio. Illustrerà le modalità di accesso al servizio sia in maniera formale (documento allegato a busta paga) sia in maniera informale, mediante riunione ad hoc, colloqui di persona o telefonici.

Apporrà il calendario prefissato presso la sede di lavoro, in modo che sia visibile a tutti. Al termine di ogni annualità il coordinatore somministrerà un questionario di soddisfazione e ne elaborerà i dati al fine di apportare migliorie e valutare il buon andamento dell’azione progettuale.

2.7. Disseminazione dei risultati di progetto

Comunicazione ex ante

Nella fase iniziale del progetto verranno prodotte locandine e brochure informative, distribuite nei luoghi di particolare interesse frequentati dai soggetti beneficiari (ad es. plessi scolastici, ambulatori pediatrici, centri sportivi ecc…). La pubblicizzazione avverrà anche tramite i siti internet e i canali social del capofila e dei partners. In tali locandine saranno racchiuse le principali informazioni riguardanti il progetto e gli obiettivi stabiliti dall’ente finanziatore, in modo da informare la cittadinanza dell’opportunità offerta. Sarà inoltre inviato un comunicato stampa ai principali quotidiani locali. A giugno di ogni annualità, inoltre, sarà organizzato un incontro informativo rivolto ai potenziali beneficiari del Centro estivo. Qualora ciò non fosse possibile a causa delle disposizioni di contrasto al Covid 19 l’evento informativo si svolgerà in modalità virtuale in streaming.

Comunicazione in itinere Per tutta la durata del progetto verrà messa a punto una modalità di comunicazione diffusa (mailing list, gruppi whatsapp) e creata una rete di contatti che potranno essere utilizzati anche oltre il periodo di finanziamento al fine di promuovere iniziative correlate.

Comunicazione ex post

A conclusione del progetto, mediante la raccolta e l’elaborazione dei dati di monitoraggio e valutazione, sarà elaborato un report conclusivo contenente le azioni svolte ed i risultati ottenuti, che sarà reso disponibile a tutta la cittadinanza con particolare attenzione ai beneficiari e agli stakeholders. Sarà inoltre inviato un comunicato stampa ai principali organi di informazione locali.

I canali informativi formali ed informali dell’ente capofila e dei soggetti partner (siti internet, social network) saranno costantemente aggiornati con informazioni riguardanti il progetto (post, foto, immagini, iniziative) e sarà dato risalto all’ente finanziatore mediante la presenza del logo ed il rimando al sito istituzionale, secondo quanto riportato nella documentazione del bando.

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2.8. Sostenibilità

Azione 1:

Pubblicizzazione del Centro Estivo

La realizzazione di brochure informative e le modalità organizzative per la realizzazione dell’incontro informativo rivolto alle famiglie rappresentano una base di partenza da utilizzarsi anche negli anni futuri, durante i quali, in questa medesima fase, saranno quindi necessarie meno risorse in termini di ore dedicate allo studio di grafica e contenuto e alla stessa realizzazione.

Azione 2:

Realizzazione corso di formazione per animatori

Tale azione costituisce un esempio emblematico per la sostenibilità del progetto, in quanto un investimento sulla formazione dei giovani rappresenta una fondata ipotesi di sviluppo per la prosecuzione delle attività che si intendono implementare. Il corso per animatori rivolto ai giovani frequentanti la Parrocchia di Robbio vuole proporsi la fidelizzazione di un gruppo stabile di riferimento per i bambini e i ragazzi più giovani durante i centri estivi, ma anche nel corso di tutto l’anno e degli anni a venire; il corso per “guida animata” proposta dalla Proloco di Robbio si pone l’ambizioso obiettivo di creare un gruppo di giovani guide appassionate della cultura locale, che si pongano come “tutor” ed esempio coinvolgente per i coetanei, ma che sappiano sperimentarsi in eventi dedicati alla più ambia comunità locale e come attrazione turistica.

Azione 3:

Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo

Il contributo economico richiesto alle famiglie, sebbene minimo, rappresenta un primo passo verso la sostenibilità nel tempo, in quanto “responsabilizza” i beneficiari rispetto alla continuità della partecipazione e alla valorizzazione del servizio di cui si usufruisce. La biennalità del progetto, inoltre, contribuirà a fidelizzare i beneficiari, e auspicando un alto grado di soddisfazione rispetto al servizio offerto, porterà ad una continuità nel tempo. L’acquisto di materiali non deperibili, quali ad esempio i libri per l’infanzia, i giochi didattici e il materiale riutilizzabile nei laboratori, renderà inoltre meno dispendiosa la prosecuzione delle attività oltre il periodo di finanziamento in quanto non dovranno essere acquistati nuovamente.

Azione 4:

Valorizzazione del tempo libero

La messa a punto di una mailing list per la comunicazione delle iniziative culturali e risocializzanti riguardanti il tempo libero consentirà di utilizzare uno strumento già conosciuto e consolidato anche oltre il periodo di finanziamento del progetto. La conoscenza di molteplici realtà del territorio e di territori limitrofi porterà inoltre ad una maggiore autonomia da parte dei beneficiari, che con il tempo diverranno maggiormente autonomi nella ricerca delle iniziative proposte. Un’altra ipotesi di sviluppo legata a questa azione è costituita dal fatto che altre realtà locali potranno entrare a far parte della rete sinergica costituita dall’ente capofila, una volta conosciuto il progetto e valutato l’impatto positivo sugli stakeholders. Ciò porterà ad un ampliamento di collaborazioni in vista di prospettive progettuali future.

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Azione 5:

Potenziamento gestione della turnistica

Tale azione vede la propria continuità nel tempo dopo la sperimentazione e l’attivazione di migliorie rese possibili dal presente progetto. Una volta che la nuova turnistica sarà consolidata avrà continuità nel tempo, pur essendo costantemente sottoposta a verifica mediante gli strumenti di monitoraggio e valutazione.

Azione 6:

Attivazione servizio “salva-tempo” a supporto personale impegnato nella cura alla persona

Il servizio di lavanderia/stireria attivato presso il luogo di lavoro a beneficio del personale socio-sanitario si auto sosterrà nel tempo in quanto, una volta avviata la convenzione, potrà proseguire in forma privata e non necessiterà di altri contributi economici esterni.

2.9. Monitoraggio e Valutazione L’attività di monitoraggio e valutazione sarà gestita da Betania, in ragione della comprovata esperienza nel settore della gestione di progetti e servizi dal principio della sua attività, con la collaborazione attiva dei soggetti e dei partner coinvolti. Verrà quindi utilizzata una metodologia ormai acquisita da parte della Cooperativa, consistente in un monitoraggio costante delle attività attraverso:

1. griglie di valutazione e schede compilate dagli operatori in seguito all’attività svolta. Tali schede costituiranno una autovalutazione costante sulla base di elementi oggettivi e rappresenteranno dunque lo strumento di monitoraggio in itinere (monitoraggio della realizzazione);

2. riunioni periodiche di confronto tra i referenti del progetto e gli operatori impegnati nelle varie azioni, registrate in appositi verbali; le riunioni saranno un utile strumento di valutazione in itinere in quanto consentiranno, sulla base degli elementi emersi, di apportare le necessarie migliorie al progetto per conseguire gli obiettivi prefissati (monitoraggio della realizzazione); 3. questionari di soddisfazione rivolte ai beneficiari. Questi ultimi verranno somministrati al termine di ogni annualità e a conclusione del progetto (valutazione ex post). Ai beneficiari sarà proposta sia una somministrazione diretta (attraverso un appuntamento con l’utente), sia una somministrazione indiretta tramite l’invio del questionario via e-mail. Queste due modalità saranno utilizzate nell’ottica di conciliare il più possibile la valutazione con le esigenze organizzative dei genitori lavoratori e degli operatori socio-sanitari beneficiari del progetto, come da obiettivo generale.

In seguito all’analisi dei dati sarà redatto un report finale, consultabile dai soggetti interessati (monitoraggio dei risultati). Di seguito la descrizione del monitoraggio e della valutazione applicata alle singole azioni progettuali previste.

Azione 1: Pubblicizzazione del Centro Estivo

Si definirà come indicatore di monitoraggio il rapporto tra i potenziali beneficiari raggiunti ed il numero effettivo di iscrizioni che si raccoglieranno, con particolare attenzione all’evoluzione di tale indicatore nel biennio del progetto.

Azione 2: Realizzazione corso di formazione per animatori

Si ricorrerà a due indicatori principali per la valutazione della presente azione: 69

• il numero dei partecipanti che porteranno a termine il corso (risultato atteso: >80%); • il numero dei partecipanti che proseguirà nell’attività di animazione oltre la durata del centro estivo (risultato atteso: >50%).

Azione 3: Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo

Si predisporranno alcuni strumenti atti agli scopi di monitoraggio e valutazione:

• schede di valutazione compilate giornalmente dal coordinatore e dall’educatore senior, che consentiranno di raccogliere immediatamente i feedback e il grado di partecipazione dei bambini e dei ragazzi alle diverse proposte in modo da poter ridefinire, se necessario, la programmazione senza tuttavia distorcere gli obiettivi; • questionari di valutazione del servizio rivolti ai genitori, somministrati al termine di ogni annualità; • elaborazione di una relazione finale, in cui si evidenzieranno le attività svolte e i risultati conseguiti, la quale permetterà di evidenziare i seguenti risultati conseguiti: a) nei bambini e nei ragazzi l’aumento delle conoscenze rispetto alle tematiche proposte; l’acquisizione e il rispetto di regole condivise; la conoscenza del territorio e delle risorse naturali e culturali. b) nei genitori il coinvolgimento attivo alle proposte fatte; la conoscenza del territorio e delle risorse naturali e culturali; la soddisfazione rispetto al servizio offerto, eventuali critiche e suggerimenti per migliorare il servizio in futuro, il beneficio in merito alla conciliazione del tempo lavorativo con la gestione dei figli minori. Azione 4: Valorizzazione del tempo libero

In tale fase l’indicatore sarà la percentuale di adesione dei beneficiari ad almeno una proposta (>50%).

Azione 5: Potenziamento gestione della turnistica

L’indicatore di riferimento in itinere sarà la diminuzione del ricorso ai cambi turno estemporanei (<50%) Azione 6: Attivazione servizio “salva-tempo” a supporto personale impegnato nella cura alla persona L’indicatore di riferimento sarà la percentuale di adesione dei beneficiari ad almeno una proposta (>50%).

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2.10. Calendario delle attività

Indicare la durata delle attività previste (modificare la tabella in base alla durata della proposta progettuale) Semestre 1 2020 Semestre 2 2021

Giu20 Lug20 Set20 Ott20 Nov20 Dic20 Gen21 Feb21 Mar21 Apr21 Mag21 Giu21 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1 Pubblicizzazione del Centro Estivo X X X Attività 2 Realizzazione corso di formazione per animatori X X Attività 3 Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo X X X Attività 4 Valorizzazione del tempo libero X X X X X X X X X X X X Attività 5 Potenziamento gestione della turnistica X X X X X X X X X X Attività 6 Attivazione servizio “salva-tempo” a supporto X X X X X X X X X X X personale impegnato nella cura alla persona

Semestre 3 2021 Semestre 4 2022

Lug21 Ago21 Set20 Ott20 Nov20 Dic20 Gen22 Feb22 Mar22 Apr22 Mag22 Giu22 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1 Pubblicizzazione del Centro Estivo Attività 2 Realizzazione corso di formazione per animatori Attività 3 Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo X Attività 4 Valorizzazione del tempo libero X X X X X X X X X X X X

Attività 5 Potenziamento gestione della turnistica X X X X X X X X X X X X Attività 6 Attivazione servizio “salva-tempo” a supporto X X X X X X X X X X X X personale impegnato nella cura alla persona

Semestre 5 2022 Semestre 6 2023

Lug22 Ago22 Set22 Ott22 Nov22 Dic22 Gen23 Feb23 Mar23 Apr23 Mag23 Giu23 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1 Pubblicizzazione del Centro Estivo Attività 2 Realizzazione corso di formazione per animatori Attività 3 Organizzazione e realizzazione del Centro Estivo Attività 4 Valorizzazione del tempo libero X X X X X X X X X X Attività 5 Potenziamento gestione della turnistica X X X X X X X X X X X Attività 6 Attivazione servizio “salva-tempo” a supporto X X X X X X X X X X X personale impegnato nella cura alla persona

PARTE C

PIANO DEI CONTI DEL PROGETTO Costo complessivo del progetto € 30.375,08

Importo a Importo a Voce di costo contributo cofinanziamento

A. Costi di personale interno ed esterno € 14.690,42 € 0,00

di cui per coordinamento, monitoraggio, rendicontazione e valutazione del progetto (max 15% del costo totale di € 0,00 € 4.269,46 progetto)

B. Costi di acquisto, noleggio, leasing di beni o sotfware € 0,00 € 0,00

C. Costi di acquisto di servizi € 3.550,00 € 5.000,00

D. Costi relativi ad erogazione voucher/ rimborsi € 955,00 € 0,00

E. Spese generali di funzionamento e gestione € 800,00 € 1.115,20

€ 19.990,42 € 10.384,66 TOTALE

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ENTE COFINANZIAMENTO COFINANZIAMENTO MONETARIO VALORIZZAZIONE

Comunità Betania € 0,00 € 5.384,66

Comune di Robbio € 5.000,00 € 0,00

Ente Parrocchia di Santo Stefano € 0,00 € 0,00

Proloco Robbio € 0,00 € 0,00

Al Nuovo Fienile € 0,00 € 0,00

TOTALE € 5.000,00 € 5.384,66

VIGEVANO, lì 9 Aprile 2020

Il Legale Rappresentante dell’Ente capofila

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SCHEDA PROGETTO

PARTE A PRESENTAZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO E DEL PARTENARIATO

1. TITOLO DEL PROGETTO (PER ESTESO ED ACRONIMO)

Work/Family Life - Sport per i figli e supporto al caregiving

NOME DELL’ALLEANZA LOCALE DI CONCILIAZIONE

Università degli Studi di Pavia

2. BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il progetto, che avrà durata biennale (giugno 2020 - giugno 2022), si articolerà su due azioni principali:

• servizi di supporto al caregiver familiare e aiuto ai lavoratori in difficoltà • gestione dei figli durante i periodi di chiusura scolastica. Le richieste di fruizione dei servizi verranno gestite attraverso l’utilizzo di procedure informatizzate messe a disposizione dei lavoratori.

L’obiettivo del progetto è quello di fornire un supporto concreto ai lavoratori per la cura di familiari anziani e/o disabili per l’accompagnamento in occasione di visite mediche, esami, cure e controlli e per la gestione dei figli durante il periodo di chiusura delle scuole.

Le azioni messe in atto permetteranno ai lavoratori di gestire al meglio la conciliazione tra gli impegni di cura e accudimento dei propri familiari e le attività lavorative. Le aziende avranno un ritorno in termini qualitativi e quantitativi in ambito lavorativo, oltre che un’attenzione reale e concreta verso i propri lavoratori.

3. COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE DEL PARTENARIATO

L’Alleanza è costituita da: - Università degli Studi di Pavia (Ente capofila) - Scuola Universitaria Superiore IUSS PAVIA - Istituto Neurologico Nazionale Casimiro Mondino IRCCS In data 30/03/2019 è stata pubblicata all’Albo di Ateneo la manifestazione di interesse per l’Alleanza con l’Università degli Studi di Pavia relativamente alla partnership con l’Ente capofila in un progetto di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari. Dopo aver valutato le candidature pervenute, si è deciso di 75

accogliere le richieste della Scuola Superiore IUSS PAVIA e dell’Istituto Neurologico Nazionale Casimiro Mondino, importanti realtà della città di Pavia, nell’ottica di una partnership che possa garantire ampia diffusione sul territorio pavese degli sforzi messi in atto da Regione Lombardia per il miglioramento della conciliazione vita-lavoro. Con la Fondazione Mondino abbiamo condiviso un’ottima e proficua alleanza per quanto riguarda il progetto Free Week of Sport dello scorso anno. Oltre al progetto promosso da ATS lo scorso anno, è utile ricordare che il nostro Ateneo e la Fondazione Mondino collaborano costantemente all’organizzazione di importanti progetti: insieme sviluppano e promuovono la partecipazione alle attività di didattica, di formazione, di qualificazione professionale e scientifica del personale medico, non medico e di tutti i ruoli previsti dal Servizio Sanitario Nazionale (nell’ambito della convenzione con l’Università di Pavia, presso l’Istituto Neurologico Nazionale IRCCS C. Mondino ha sede la Sezione di Neuroscienze Cliniche, afferente al Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento).

Per quanto riguarda la Scuola IUSS, è utile sottolineare che l’istituzione opera in stretta sinergia con tutte le componenti del sistema universitario pavese e lombardo. A livello didattico, quindi, la Scuola IUSS collabora con l’Università di Pavia da molti anni. In ultimo, va evidenziato che nel 2018 Fondazione Mondino, Università di Pavia e Scuola Universitaria Superiore IUSS hanno organizzato, con il patrocinio di SIN Società Italiana di Neurologia e SINS Società Italiana di Neuroscienze, un ciclo di incontri a Pavia nell’ambito della Brain Awareness Week 2018: l’obiettivo è quindi quello di estendere la collaborazione tra i tre enti, che finora hanno collaborato soprattutto alla realizzazione di attività formative e didattiche, anche all’interno di progetti extradidattici.

Il paternariato verrà costituito formalmente con la trasmissione all’ATS degli Accordi formalizzati entro i 15 giorni dalla comunicazione degli esiti della valutazione da parte del Comitato di programmazione, valutazione e monitoraggio.

Capofila dell’alleanza locale e contatti del referente di progetto (nome, cognome, numero di telefono e mail)

Università degli Studi di Pavia – Ileana Pomici – 0382 984940-4975 – [email protected][email protected][email protected]

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Enti partner dell’Alleanza TIPOLOGIA (ente pubblico; ambiti territoriali,

aziende speciali e consorzi per i NOME DELL’ENTE servizi alla persona; istruzioni REFERENTE (nome, cognome, scolastiche, formative e università; numero di telefono, mail) associazioni sindacali; associazioni datoriali; privato no profit; privato profit - grande impresa; privato profit - piccola impresa; privato profit - media impresa; privato profit - micro impresa) Scuola Universitaria Superiore Ente Pubbluco Franco Corona tel. IUSS Pavia 0382/375848, mail [email protected])

Istituto Neurologico Nazionale Struttura Sanitaria d’offerta di LIVIO PIETRO TRONCONI – Tel. Casimiro Mondino, IRCCS diritto privato 0382 380284 – mail [email protected]

PARTE B PROPOSTA PROGETTUALE

1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Il progetto prevede 4 Azioni:

Azione 1) Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare - Servizi di supporto a sostegno dei lavoratori ACCOMPAGNAMENTO PRESSO LE STRUTTURE SANITARIE PER VISITE MEDICHE, CONTROLLI ED ESAMI

Azione 2) Servizi per la gestione del pre e post scuola nei periodi di chiusura scolastica CAMPO SPORTIVO “GREST” DURANTE IL PERIODO DI CHIUSURA DELLE SCUOLE

Azione 3) Informazione, sensibilizzazione e orientamento alla conciliazione vita-lavoro DIFFUSIONE E INFORMAZIONE DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE VITA-LAVORO

Azione 4) PREDISPOSIZIONE DI UNA NUOVA PROCEDURA INFORMATIZZATA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA E SUPPORTO AL CAREGIVER FAMILIARE - MODIFICA DELLA PROCEDURA GIÀ ATTIVA PER IL PROGETTO DI CENTRO ESTIVO SPORTIVO

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Obiettivi:

• Fornire un supporto concreto ai lavoratori con un servizio di accompagnamento gratuito per i familiari in occasione di visite mediche, esami e controlli; gestione dei figli durante il periodo di chiusura delle scuole, dando la possibilità agli stessi di partecipare gratuitamente a settimane/giornate presso un centro sportivo. • Favorire la presenza in servizio dei lavoratori ed evitare che per esigenze di accudimento familiare siano costretti ad utilizzare ferie e permessi. • Aiuto economico alle famiglie. • Relazioni sul territorio tra enti e aziende che offrono servizi di accudimento e aiuto. • Fornire aiuto ai lavoratori che, per vari motivi, si trovano in difficoltà e senza nessun supporto.

Benefici

• I Lavoratori e i familiari in difficoltà verranno accompagnati da personale qualificato ad effettuare visite mediche, controlli ed esami. • I lavoratori non dovranno assentarsi dal lavoro utilizzando permessi o ferie per accompagnare i propri familiari a visite, controlli, esami. • I figli dei lavoratori avranno la possibilità di partecipare, gratuitamente, a centri sportivi dove è possibile cimentarsi e conoscere diversi tipi di sport poco praticati. • I lavoratori nei periodi di chiusura delle scuole non dovranno necessariamente assentarsi dal lavoro per accudire i propri figli e avranno un risparmio in termini economici: il servizio sarà gratuito.

La realizzazione del progetto Work/Family Life - Sport per i figli e supporto al caregiving si rivolge ai lavoratori e ai propri familiari e si propone come obiettivo quello di dare un aiuto in termini economici e di conciliazione vita-lavoro; il progetto ha inoltre la finalità di mettere in relazione le aziende del territorio che forniscono tali servizi con gli enti e di far conoscere ai beneficiari le disponibilità di servizi di supporto alle famiglie presenti sul territorio.

2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO

2.1 informazioni generali

Il progetto verrà sviluppato considerando 2 aree di intervento:

a) Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare Possibilità per il personale in difficoltà e senza nessun supporto familiare di utilizzare, in prima persona o per i propri familiari, i servizi di accompagnamento messi a disposizione.

b) Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica

Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare - Servizi di supporto a sostegno dei lavoratori ACCOMPAGNAMENTO PRESSO LE STRUTTURE SANITARIE PER VISITE MEDICHE, CONTROLLI ED ESAMI Servizio gratuito di accompagnamento per visite mediche, controlli ed esami. I beneficiari del servizio dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:

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- Genitori e suoceri del lavoratore che hanno almeno 65 anni - Figli, genitori, suoceri e fratelli del lavoratore affetti da disabilità certificata, anche temporanea - Lavoratori con disabilità certificata, anche temporanea

Il servizio offerto verrà gestito attraverso una procedura informatizzata di prenotazione del servizio, alla quale il lavoratore dovrà accedere utilizzando credenziali di accesso. La procedura sarà sviluppata sottoforma di calendario per facilitare la prenotazione e per verificare la disponibilità dell’operatore. La richiesta sarà visualizzata direttamente dall’operatore che dovrà confermare la presa in carico del servizio. La presa in carico verrà inviata anche all’Ente/Azienda di appartenenza del lavoratore, che dovrà certificare l’avvenuta fruizione del servizio a seguito della richiesta di pagamento del fornitore. Il pagamento verrà effettuato dall’Ente Capofila.

Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica CAMPO SPORTIVO “GREST” DURANTE IL PERIODO DI CHIUSURA DELLE SCUOLE Il progetto vuole perseguire risultati e apportare benefici sia ai genitori/lavoratori che ai ragazzi. Nei confronti dei genitori, intende rispondere alle esigenze di: - una migliore qualità di vita - conciliazione di lavoro e famiglia - partecipazione alle attività e agli interessi dei propri figli - aumento del benessere lavorativo;

Nei confronti dei figli dei lavoratori, l’attività proposta si prefigge di:

- educare al rispetto delle regole e ad un maggior controllo delle proprie emozioni; - sensibilizzare sull’importanza di condurre uno stile di vita sano e attivo per mantenere il proprio benessere psicofisico; promuovere nell’individuo la collaborazione, il rispetto e il senso di fiducia verso il prossimo; - sviluppare e potenziare capacità coordinative, condizionali e competenze tecniche; - accompagnarli nella scelta consapevole di una disciplina specifica sportiva, con un giusto ed equilibrato rapporto individuo-mondo dello sport - promuovere la socializzazione, ampliando la rete e scongiurando l’isolamento

Il servizio metterà a disposizione un n. predeterminato di settimane/giorni che potranno essere richieste attraverso una procedura on-line con l’indicazione dei periodi di fruizione possibili. In prima battuta verrà previsto 1 periodo a figlio per dipendente. L’Ente/Azienda del dipendente avrà accesso alla procedura per verificare l’utilizzo del servizio ai fini della comunicazione dei partecipanti al fornitore e per il controllo in fase di pagamento che avverrà direttamente da parte dell’Ente Capofila.

Gli erogatori dei servizi offerti dal nell’ambito del progetto verranno selezionati nel rispetto di quanto previsto dal Codice dei Contratti pubblici.

2.2. Oggetto dell’intervento

Il progetto nasce dall’analisi del personale in servizio presso gli enti/aziende dell’alleanza.

Tale analisi ha rilevato che il maggior numero dei dipendenti dell’alleanza è costituito da donne, soggette a gravosi carichi di famiglia relativi alla cura dei figli e dei familiari anziani. Un articolo de La Repubblica del 79

novembre 2018 sottolinea che l’86% delle donne è impegnato nell’assistenza a familiari ammalati, figli, partner o più spesso genitori.

L’Università di Pavia ha circa 2000 dipendenti suddivisi fra docenti, ricercatori e personale tecnico amministrativo. Per quanto riguarda l’Università di Pavia, il progetto coinvolgerà solamente il personale tecnico amministrativo.

L’azione 1, che si prefigge di fornire assistenza e supporto al caregiver familiare, nasce dall’esigenza di offrire un aiuto ai tanti lavoratori che si trovano nella condizione di dover seguire ed accudire i propri familiari affetti da problemi di salute. Il servizio si prefigge l’obiettivo di supportare i lavoratori permettendo loro di derogare a personale specializzato e competente il trasporto e l’accompagnamento dei propri cari. Si ritiene che tale servizio potrebbe essere utilizzato da gran parte del personale dell’Ateneo, considerando che il 67% dell’organico è costituito da donne, delle quali il 65% ha un’età compresa tra i 40 e 65 anni e si trova pertanto nella condizione di avere familiari anziani che necessitano di aiuto e supporto.

Per quanto riguarda l’azione 2, relativa al Servizio di Grest Sportivo che avrà come sede Pavia, si rileva che 537 dipendenti hanno figli tra i 4 e i 16 anni; tra questi, 275 risiedono nella provincia di Pavia e si configurano quindi come possibili fruitori del servizio. Considerato che tale servizio è già stato attivato lo scorso anno e che i risultati di gradimento dell’iniziativa sono stati più che soddisfacenti, l’Ateneo ritiene di proseguire nell’offerta del servizio di Grest sportivo durante i periodi di chiusura delle scuole.

In queste settimane/giornate di Grest, i figli dei dipendenti dell’alleanza avranno la possibilità di sperimentare attività sportive diverse, seguiti da personale preparato e specializzato.

Grazie alla sua articolazione oraria, il servizio di CAMPO SPORTIVO ESTIVO si rivolge non solo ai residenti in città, ma anche a coloro che arrivano da comuni più piccoli della provincia o delle province vicine, dove con probabilità sono già attivi servizi di Grest, ma non paragonabili come offerta interdisciplinare e sportiva a quella del progetto.

La Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia occupa n.60 dipendenti di cui 26 inquadrati come personale tecnico amministrativo che saranno i beneficiari dei servizi indicati nell’Azione 1 e 2. Anche in questo caso dall’analisi numerica effettuata sulle tipologie di dipendenti, risulta che le donne in servizio sono l’80% e il personale con età tra i 40 e 65 anni risulta essere il 57%. Si ritiene pertanto che anche per lo IUSS il personale tecnico amministrativo si trovi nelle condizioni di dover accudire familiari anziani. Per quanto riguarda il Grest Sportivo, risulta che 12 dei 26 tecnici amministrativi in servizio hanno figli che vanno dai 4 ai 16 anni che potrebbero beneficiare del servizio offerto dall’Azione 2.

La Fondazione Istituto Neurologico Nazionale Casimiro Mondino di Pavia conta 256 dipendenti suddivisi tra personale dirigente e non dirigente (comparto amministrativo-tecnico e sanitario). Anche in questo caso, l'organico è composto prevalentemente da donne e il numero di dipendenti con figli tra i 4 e i 16 anni è di circa 60. Da un'analisi relativa alle spese welfare sostenute dall'ente, è emerso che durante i periodi di chiusura delle scuole sono numerosi i dipendenti che iscrivono i propri figli a grest o ad altre iniziative simili. Si stima quindi che i potenziali fruitori dell'Azione 2 possano essere circa 40. Essendo la Fondazione una struttura sanitaria, è importante evidenziare che l'articolazione oraria potrebbe prevedere anche turni notturni e festivi: sia l'Azione

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1 che l'Azione 2 del progetto potrebbero quindi fornire al personale di questo ente in particolare un contributo certamente significativo nella conciliazione vita-lavoro.

2.3. Descrizione delle attività e delle realizzazioni Azione 1: Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare - Servizi di supporto a sostegno dei lavoratori

ACCOMPAGNAMENTO PRESSO LE STRUTTURE SANITARIE PER VISITE MEDICHE, CONTROLLI ED ESAMI Costi a contributo: 10.000,00 € Costi a cofinanziamento monetario: 10.000,00 € Costi a cofinanziamento valorizzato: 2.500,00 € Il progetto finanzierà servizi di accompagnamento dei familiari dei lavoratori che necessitano di sottoporsi a visite, controlli ed esami per motivi di salute; l’importo reso disponibile sarà di € 20.000,00 sul biennio e potrà essere rimodulato in base alle richieste pervenute e l’effettiva fruizione del servizio.

Si provvederà all’individuazione di un fornitore del servizio attraverso una procedura di affidamento tramite un’indagine sul territorio, con la valutazione di almeno 3 offerte. Il Servizio dovrà essere garantito anche per familiari che risiedono in provincia e presso le strutture sanitarie della provincia, non soltanto per quelle della città di Pavia.

Verrà richiesto di predisporre un tariffario ad hoc per gli Enti dell’Alleanza e che, nel caso venga esaurito il credito complessivo messo a disposizione dal progetto, i lavoratori possano usufruire del servizio alle stesse condizioni economiche.

Contestualmente verrà predisposta la procedura informatizzata di cui all’azione 3 per la fruizione del servizio.

Il dipendente dovrà prenotare il servizio richiesto attraverso la procedura on-line resa disponibile dall’Alleanza. Il fornitore avrà accesso alla procedura, che gli permetterà di prendere in carico le richieste, concordare le modalità di svolgimento del servizio e confermare l’avvenuta esecuzione.

Si è previsto di articolare il servizio di accompagnamento dei familiari dei dipendenti come indicato di seguito:

- l’operatore passa a prendere il beneficiario del servizio presso il luogo scelto come punto di partenza al momento della prenotazione, utilizzando un mezzo di trasporto idoneo alle esigenze del beneficiario; - se richiesto dal beneficiario, l’operatori rimane presso la struttura fino al termine del controllo/esame/appuntamento; - l’operatore accompagna il beneficiario presso il luogo di ritorno indicato al momento della prenotazione del servizio.

Al termine del servizio il beneficiario/lavoratore, attraverso un questionario presente sulla procedura informatizzata, dovrà confermare l’effettiva esecuzione del servizio ed esprimere il proprio grado di soddisfazione.

Il servizio durerà per l’intero periodo del progetto a partire da settembre 2020.

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Azione 2: Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica

CAMPO SPORTIVO “GREST” DURANTE IL PERIODO DI CHIUSURA DELLE SCUOLE Costi a contributo: 10.000,00 € Costi a cofinanziamento monetario: 10.000,00 € Costi a cofinanziamento valorizzato: 2.500,00 € Il progetto finanzierà, attraverso formale procedura di selezione del soggetto aggiudicatore, circa 200 settimane di attività sportive multidisciplinari, destinate ai dipendenti dei soggetti dell’alleanza, nel periodo di chiusura delle scuole, da effettuarsi secondo i seguenti dettagli:

FREQUENZA: giornaliera per l’intera settimana (da lunedì a venerdì) durante il periodo estivo e frequenza giornaliera durante il periodo invernale di chiusura delle scuole.

SEDI: palestre, campi sportivi all’aperto, piscine (con servizio mensa) all’interno del comune di Pavia.

Il Centro dovrà coprire l’intera giornata, dalle ore 7.45 alle ore 17.30.

Verrà richiesto al fornitore di mantenere il costo settimanale anche nel caso in cui il pagamento avvenisse direttamente dal dipendente, questo darebbe la possibilità a genitori con più figli di farli partecipare contemporaneamente allo stesso periodo di “Grest”.

Per la fruizione del servizio verrà utilizzata la procedura già predisposta per lo scorso anno in modalità CLIK DAY. Alla procedura verranno apportate alcune migliorie come indicato nell’Azione 3.

Il Servizio di partecipazione al Centro Sportivo sarà attivo per tutti i periodi di chiusura delle scuole nel periodo di durata del progetto. Si ritiene che il maggior utilizzo si verificherà nei mesi estivi di giugno, luglio, agosto e settembre.

Azione 3: informazione, sensibilizzazione e orientamento alla conciliazione vita-lavoro

DIFFUSIONE E INFORMAZIONE DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE VITA-LAVORO Costi a contributo: 0 Costi a cofinanziamento monetario: 0 Costi a cofinanziamento valorizzato: 3.000,00 € I membri dell’alleanza organizzeranno incontri per tutto il personale, aventi ad oggetto la diffusione delle politiche di conciliazione vita-lavoro territoriali e le opportunità offerte sia dal presente progetto, che dallo sviluppo di future politiche comuni di conciliazione. La sintesi di tali presentazioni verrà poi distribuita tramite e-mail a tutto il personale.

Organizzazione di 2 giornate informative (1 per ogni annualità), rivolta a soggetti pubblici e privati del territorio, sulle politiche di conciliazione vita-lavoro e sulle opportunità di creare alleanze. Il primo anno verranno presentati i risultati del progetto FREE WEEK OF SPORT finanziato da ATS nel 2019 e verranno presentate le 2 nuove azioni di progetto. Il secondo anno verranno presentati i risultati ottenuti dai servizi utilizzati nel periodo giugno 2020-giugno 2021 ed eventuali migliorie che potrebbero essere apportate. Nel caso sia necessario e/o richiesto, potranno essere organizzate ulteriori giornate informative.

L’attività di informazione verrà effettuata nei mesi di giugno/luglio di ogni anno, i risultati ottenuti, oltre che essere presentati durante gli eventi, verranno resi disponibile con cadenza semestrale.

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Azione 4: PREDISPOSIZIONE DI UNA NUOVA PROCEDURA INFORMATIZZATA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA E SUPPORTO AL CAREGIVER FAMILIARE - MODIFICA DELLA PROCEDURA GIÀ ATTIVA PER IL PROGETTO DI CENTRO ESTIVO SPORTIVO

Costi a contributo: 0 Costi a cofinanziamento monetario: 0 Costi a cofinanziamento valorizzato: 7.000,00 € Nel mese di maggio/giugno il personale dell’Ente capofila si occuperà della predisposizione di una nuova procedura informatizzata ad hoc. Per tutto il periodo di attivazione del progetto sarà inoltre necessario intervenire in caso di modifiche della procedura, per verificare il buon funzionamento dell’applicativo o per rilasciare eventuali credenziali al personale neoassunto. Considerato quanto sopra, le attività di monitoraggio e controllo necessarie per l’utilizzo del servizio di accompagnamento potrebbero essere continuative. Per quanto riguarda la procedura informatizzata, l’attività prevalente di modifica dell’applicativo attuale si svolgerà nei mesi di maggio e giugno di ogni annualità. Verrà inoltre gestita nei periodi in cui i beneficiari dovranno provvedere alla prenotazione del servizio durante i periodi invernali di chiusura delle scuole (vacanze natalizie, carnevale, vacanze pasquali).

La procedura dell’Azione 1 verrà messa a disposizione dei beneficiari e del fornitore del Servizio di accompagnamento per visite, esami, controlli dei familiari dei dipendenti beneficiari del progetto. Attraverso tale applicativo verranno gestite le seguenti attività:

- richieste di prenotazione da parte dei beneficiari; - presa in carico da parte del fornitore del servizio richiesto; - conferma dell’avvenuta effettuazione del servizio; - verifica del grado di soddisfazione dei beneficiari. Grazie ai questionari di soddisfazione, che dovranno essere compilati al termine di ogni servizio, si potranno apportare eventuali modifiche al servizio in tempi rapidi e immediatamente fruibili.

La procedura verrà predisposta sottoforma di calendario mensile, saranno visibili i giorni e gli orari disponibili. L’accesso alla procedura avverrà attraverso credenziali personali, che verranno fornite a tutti i dipendenti degli enti dell’Alleanza. Il fornitore del servizio avrà accesso alla procedura per confermare la presa in carico della richiesta e concordare le modalità di esecuzione del servizio. Il dipendente dovrà confermare l’avvenuta esecuzione del servizio e compilare un questionario di gradimento.

L’Ente Capofila avrà la possibilità di estrarre un report riepilogativo, in formato Excel, che utilizzerà come verifica per procedere alla liquidazione dei servizi effettivamente effettuati.

Per quanto riguarda il Servizio di Centro Estivo, la richiesta da parte dei beneficiari avverrà attraverso la procedura già utilizzata lo scorso anno, con la procedura informatizzata che permetterà la raccolta delle adesioni al progetto con la formula “CLICK DAY”. Verranno apportate alcune migliorie alla procedura di raccolta delle adesioni, in particolare il questionario di gradimento verrà somministrato settimanalmente in modo da poter risolvere eventuali criticità.

All’interno dei questionari di gradimento verrà inserito un quesito relativamente a proposte di interventi in ambito di conciliazione vita-lavoro, in modo da poter eventualmente organizzare nuovi progetti e azioni sulla base dalle esigenze indicate dai lavoratori.

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2.4. Obiettivi

Azione 1: Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare - Servizi di supporto a sostegno dei lavoratori ACCOMPAGNAMENTO PRESSO LE STRUTTURE SANITARIE PER VISITE MEDICHE, CONTROLLI ED ESAMI

L’obiettivo primario relativamente all’Azione 1 è quello di supportare i lavoratori nelle attività di cura dei propri familiari. Tale servizio, oltre ad evitare che i lavoratori utilizzino - come spesso accade - ferie e permessi personali, fornirebbe maggiore tranquillità ai dipendenti, in quanto consapevoli di aver affidato i propri familiari a personale competente e preparato. Tale condizione si rifletterebbe positivamente anche in ambito lavorativo, in termini di performance, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.

Azione 2: Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica

CAMPO SPORTIVO “GREST” DURANTE IL PERIODO DI CHIUSURA DELLE SCUOLE L’obiettivo dell’Azione è di consentire ai lavoratori beneficiari di iscrivere gratuitamente, per la durata di una settimana o più, i propri figli ad un CAMPO SPORTIVO ESTIVO altamente specializzato, durante il quale potranno accrescere e migliorare le loro capacità motorie, conoscere differenti discipline sportive e creare momenti di socializzazione e aggregazione con gli altri partecipanti.

Il servizio potrebbe risultare molto utile anche a chi non risiede in città e a chi non ha i mezzi per sostenere la spesa per la pratica delle attività sportive dei figli in un contesto qualificato e sicuro.

Azione 3: Informazione, sensibilizzazione e orientamento alla conciliazione vita-lavoro

DIFFUSIONE E INFORMAZIONE DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE VITA-LAVORO L’obiettivo prefissato è l’aumento della conoscenza da parte non solo dei dipendenti, ma anche dei soggetti pubblici e privati del territorio, delle politiche e delle iniziative territoriali di conciliazione vita-lavoro. Si potrà inoltre raggiungere lo scopo di fornire un riscontro concreto di quanto già compiuto in precedenza dai componenti dell’alleanza, illustrare le nuove iniziative e divulgare in tempi rapidi i risultati dei progetti in fase di realizzazione, nell’ottica di un confronto costruttivo con tutti i soggetti del territorio coinvolti.

Azione 4: PREDISPOSIZIONE DI UNA NUOVA PROCEDURA INFORMATIZZATA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA E SUPPORTO AL CAREGIVER FAMILIARE - MODIFICA DELLA PROCEDURA GIÀ ATTIVA PER IL PROGETTO DI CENTRO ESTIVO SPORTIVO

La nuova procedura informatizzata permetterà in maniera semplice ed efficace di fruire del servizio di accompagnamento dei familiari dei dipendenti in occasione di visite, esami, controlli.

Per la prenotazione delle settimane e giorni di grest che verranno fruite dai figli dei dipendenti verrà utilizzata la procedura già predisposta per il progetto Free Week of Sport dell’anno 2019, alla quale verranno apportate alcune modifiche relativamente al questionario di gradimento e all’estrazione dei dati.

Entrambe le procedure, oltre a permettere la corretta e puntuale gestione dei servizi forniti, verranno predisposte e/o implementate con questionari di gradimento che permettano di monitorare e valutare il grado di soddisfazione da parte di beneficiari. I risultati del questionario, che verranno estratti con cadenza mensile per il Servizio di accompagnamento e settimanale per il Servizio di Centro Sportivo, permetteranno un’ottimale implementazione delle attività di conciliazione in atto, oltre a fornire uno strumento informatico teso alla corretta predisposizione di progetti futuri.

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2.5. Destinatari e target

Azione 1: Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare - Servizi di supporto a sostegno dei lavoratori ACCOMPAGNAMENTO PRESSO LE STRUTTURE SANITARIE PER VISITE MEDICHE, CONTROLLI ED ESAMI Personale Tecnico e Amministrativo dell’Università di Pavia, personale Tecnico e Amministrativo dello IUSS, dipendenti dell’Istituto Neurologico Nazionale Casimiro Mondino afferenti al settore del comparto che abbiano necessità di accudimento di familiari (ma anche necessità individuali, in casi particolari) e che dovranno essere in possesso di uno dei requisiti indicati di seguito:

- Genitori e suoceri del lavoratore che hanno almeno 65 anni - Figli, genitori, suoceri e fratelli del lavoratore affetti da disabilità certificata, anche temporanea - Lavoratori con disabilità certificata, anche temporanea

Azione 2: Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica

CAMPO SPORTIVO “GREST” DURANTE IL PERIODO DI CHIUSURA DELLE SCUOLE Personale Tecnico e Amministrativo dell’Università di Pavia, personale Tecnico e Amministrativo dello IUSS, dipendenti dell’Istituto Neurologico Nazionale Casimiro Mondino afferenti al settore del comparto con almeno un/a figlio/a tra i 4 e i 16 anni e che risultino residenti nella provincia di Pavia.

Azione 3: informazione, sensibilizzazione e orientamento alla conciliazione vita-lavoro

DIFFUSIONE E INFORMAZIONE DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE VITA-LAVORO

Dipendenti dei membri dell’alleanza, soggetti pubblici e privati del territorio

Azione 4: PREDISPOSIZIONE DI UNA NUOVA PROCEDURA INFORMATIZZATA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA E SUPPORTO AL CAREGIVER FAMILIARE - MODIFICA DELLA PROCEDURA GIÀ ATTIVA PER IL PROGETTO DI CENTRO ESTIVO SPORTIVO

Dipendenti dei membri dell’alleanza e fornitori del servizio

2.6. Distribuzione delle responsabilità attuative tra i partner

L’Università degli Studi d i Pavia, in qualità di Ente Capofila, si occuperà di: rendicontazione, gestione amministrativa dei progetti, affidamento dei servizi e delle relative procedure, tenere i rapporti con ATS, coordinare le attività in capo agli altri componenti dell’alleanza.

Lo IUSS si occuperà di predisporre l’Azione 3 di informazione, sensibilizzazione e orientamento alla conciliazione vita-lavoro, predisponendo il materiale illustrativo del progetto. Il materiale informativo conterrà le indicazioni necessarie per il corretto utilizzo degli strumenti informatici per la fruizione dei servizi. Si occuperà dell’organizzazione di 2 giornate informative a tutto il personale beneficiario, individuando gli spazi e mettendo a disposizione le attrezzature necessarie. Fornirà inoltre il materiale, in formato digitale, che dovrà essere divulgato a tutti i componenti dell’alleanza.

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L’Istituto Neurologico Nazionale Casimiro Mondino collaborerà alla gestione della procedura informatizzata per il proprio personale e si occuperà della predisposizione e del rilascio delle credenziali di accesso ai beneficiari dei servizi e ai fornitori. L’ente si occuperà inoltre della pubblicizzazione del progetto a tutto il suo personale dipendente.

2.7. Disseminazione dei risultati di progetto

I risultati del progetto verranno diffusi attraverso la pubblicazione, sui siti istituzionali dei componenti dell’alleanza, in particolare sulle pagine dedicate alle attività rivolte al personale. I dati divulgati riguarderanno i risultati ottenuti considerando il numero di adesioni e il gradimento dei servizi proposti. Verrà organizzata di una giornata informativa durante la quale, oltre ad illustrare i servizi messi in atto in ambito conciliazione vita lavoro, verranno illustrati i risultati ottenuti. L’informativa verrà fornita anche attraverso news letter e canali informativi già attivi presso i membri dell’alleanza.

2.8. Sostenibilità

Il progetto Work/Family Life - Sport per i figli e supporto al caregiving, che si sviluppa in due ambiti, consentirà ai beneficiari di fruire di servizi gratuiti per la gestione dei carichi di famiglia.

Al termine dei progetti, in considerazione dei risultati ottenuti, l’Università di Pavia e i membri dell’Alleanza potranno valutare se continuare congiuntamente o singolarmente ad offrire i servizi ai propri dipendenti.

Azione 1: Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare - Servizi di supporto a sostegno dei lavoratori

ACCOMPAGNAMENTO PRESSO LE STRUTTURE SANITARIE PER VISITE MEDICHE, CONTROLLI ED ESAMI L’istituzione del servizio di accompagnamento dei familiari, considerato l’alto numero di dipendenti coinvolti, certamente permetterà di portare a conoscenza di molti quali sono le aziende/associazioni presenti sul territorio che si occupano di caregiving. Il personale beneficiario del progetto potrebbe continuare ad utilizzare il servizio anche nel caso lo stesso non venga più finanziato.

Azione 2: Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica CAMPO SPORTIVO “GREST” DURANTE IL PERIODO DI CHIUSURA DELLE SCUOLE Il servizio di Grest Sportivo consentirà a molti bambini e ragazzi di avvicinarsi a diverse tipologie di attività sportive, dando loro la possibilità di scoprire e sviluppare nel tempo nuovi interessi.

Di conseguenza, anche al termine del progetto, si auspica che un buon numero di partecipanti avviati a discipline multi-sport, continuino anche negli anni successivi ad usufruire di questa opportunità e in alcuni casi di intraprendere attività sportive agonistiche in sport minori.

Relativamente alle azioni sopra riportate, gli Enti dell’Alleanza, in considerazione dei risultati ottenuti e delle disponibilità economiche, potrebbero ritenere di investire in entrambi o in uno solo dei servizi, per ampliare e/o proseguire nell’offerta di benefit ai propri lavoratori.

Sarà inoltre cura dei membri dell’alleanza stipulare e aggiornare apposite convenzioni con i fornitori dei servizi, al fine di mantenere tariffe agevolate per i propri dipendenti.

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Azione 3: informazione, sensibilizzazione e orientamento alla conciliazione vita-lavoro

DIFFUSIONE E INFORMAZIONE DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE VITA-LAVORO L’attività di informazione e sensibilizzazione e orientamento nei confronti dei dipendenti beneficiari relativamente al Progetto e, in generale, il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati del territorio sulle politiche di conciliazione consentirà una maggiore diffusione delle azioni di conciliazioni vita-lavoro. Inoltre particolare importanza rivestirà la comunicazione dei risultati ottenuti, soprattutto in termini di benessere dei dipendenti e di ricaduta positiva sull’attività lavorativa.

Azione 4: PREDISPOSIZIONE DI UNA NUOVA PROCEDURA INFORMATIZZATA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA E SUPPORTO AL CAREGIVER FAMILIARE - MODIFICA DELLA PROCEDURA GIÀ ATTIVA PER IL PROGETTO DI CENTRO ESTIVO SPORTIVO Le procedure informatiche predisposte ad hoc per la corretta e rapida fruizione dei servizi dell’Azione 1 e 2 permetteranno ai membri dell’alleanza una puntuale modulazione di future attività di conciliazione, sempre più corrispondenti alle esigenze del personale.

2.9. Monitoraggio e Valutazione

Sarà cura dell’Università somministrare questionari di gradimento appositamente predisposti all’interno delle procedure informatiche dedicate ad ognuno dei servizi. I questionari verranno utilizzati per monitore l’andamento del progetto e la somministrazione avverrà per ciascun dipendente beneficiario. Oltre a domande dedicate alla valutazione del servizio, verrà inserita una sezione attraverso la quale verranno raccolti suggerimenti/richieste. I suggerimenti/richieste verranno utilizzati per eventuali modifiche da apportare ai servizi attivi e/o per la progettazione di nuovi servizi in ambito di conciliazione vita lavoro.

La somministrazione dei questionari direttamente on-line permetterà di ottenere, attraverso un’estrazione, file Excel analitici e diagrammi sintetici dei risultati. Grazie all’immediatezza di analisi dei risultati di gradimento, sarà possibile rimodulare il progetto anche prima della scadenza, per raggiungere il maggior numero di destinatari possibili e fornire un servizio soddisfacente.

I dati dei questionari di soddisfazione verranno divulgati durante la giornata informativa che si terrà, in linea di massima, nel secondo anno di attivazione del progetto. I dati verranno inoltre utilizzati per aggiornare la governance degli Enti/Aziende dell’alleanza sull’andamento delle azioni finanziate e per attivare eventuali nuove azioni che non rientrano nel progetto attuale.

Per la rendicontazione dei costi del personale dedicato al progetto verranno utilizzati i timesheet con il costo orario e le ore dedicate.

Verrà gestita e conservata tutta la documentazione utilizzata per l’affidamento dei servizi e la relativa liquidazione.

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2.10. Calendario delle attività

Giugno 2020 Semestre 1 Semestre 2

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1 x x x x Attività 2 x x x x x Attività 3 x x x x Attività 4 x x x

2021 Semestre 3 Semestre 4

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1 X x x x x x x x x x x x Attività 2 x x x x x Attività 3 x x x x Attività 4 x x x x x

Giugno 2022 Semestre 3 Semestre 4

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1 X x x x x x Attività 2 x Attività 3 x x Attività 4 x x

PARTE C PIANO DEI CONTI DEL PROGETTO Costo complessivo del progetto

€ 55.000,00

Importo a Importo a Voce di costo contributo cofinanziamento

A. Costi di personale interno ed esterno € ……………………… € 9.000,00

di cui per coordinamento, monitoraggio, rendicontazione e valutazione del progetto (max 15% del costo totale di € ……………………… € 5.000,00 progetto)

B. Costi di acquisto, noleggio, leasing di beni o sotfware € ……………………… € 1.000,00

C. Costi di acquisto di servizi € 20.000,00 € 20.000,00

D. Costi relativi ad erogazione voucher/ rimborsi € ……………………… € ………………………

E. Spese generali di funzionamento e gestione € ……………………… € ………………………

€ 20.000,00 € 35.000,00 TOTALE

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ENTE COFINANZIAMENTO COFINANZIAMENTO MONETARIO VALORIZZAZIONE

Università degli Studi di Pavia 20.000,00 10.500,00

Scuola Universitaria Superiore IUSS 2.500,00 Pavia

Istituto Neurologico Nazionale 2.000,00 Casimiro Mondino, IRCCS

TOTALE 20.000,00 15.000,00

Pavia, data del protocollo

Francesco Svelto

Rettore Università degli Studi di Pavia

(Documento firmato digitalmente)

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SCHEDA PROGETTO

PARTE A PRESENTAZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO E DEL PARTENARIATO

1. TITOLO DEL PROGETTO (PER ESTESO ED ACRONIMO)

“CRESCERE INSIEME IN ALTO OLTREPO’ 2.0”

NOME DELL’ALLEANZA LOCALE DI CONCILIAZIONE

RETE CONCILIAZIONE ALTO OLTREPO’

?

2. BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Fornire una breve descrizione del progetto che presenti in sintesi gli obiettivi, le attività, i risultati attesi e le realizzazioni (output). Una descrizione più ampia sarà invece richiesta al punto 1 della parte B “Proposta progettuale”.

Il progetto mira, come obiettivo prioritario, allo sviluppo, alla qualificazione e al consolidamento di servizi socio educativi rivolti a minori da 3 a 14 anni con lo scopo di fornire un supporto ai genitori lavoratori con figli e/o con componenti fragili (minori disabili) nel coniugare i compiti lavorativi con quelli educativi e familiari.

La azioni progettuali prevedono:

1. Attivazione di Centri gioco con attività e laboratori differenziati per età nei periodi di chiusura delle scuole e nelle giornate di sabato rivolti a b/i in età 3-14 anni 2. Servizi post-scuola e attività di socializzazione nell’ambito dei contesti formativi rivolte a b/i e ragazzi in età 3-14 anni, anche finalizzati ad aumentare la propensione dei giovani a permanere nei

contesti di socializzazione e formativi e ottenere maggiore apertura della scuola nei confronti della comunità locale

3. Attività di informazione, sensibilizzazione e orientamento per l’accesso e la fruizione dei servizi di conciliazione; amministrazione e rendicontazione.

4. Possibilità per i lavoratori e le lavoratrici della rete interaziendale di richiedere la fruizione di alcuni servizi specifici “salva tempo” (ad es. spesa a domicilio, svolgimento commissioni, etc.)

3. COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE DEL PARTENARIATO

Elencare i partner e illustrare le caratteristiche del partenariato, evidenziare le motivazioni che giustificano la scelta dei partner, e descrivere le modalità previste per la costituzione del partenariato. 91

Descrivere la rappresentatività di ogni partner con riferimento alle azioni di progetto e all’esperienza pregressa in tale ambito, e la complementarietà e integrazione delle competenze ed esperienze offerte dal partenariato nel suo complesso per la buona riuscita del progetto.

Enti partner dell’Alleanza (nome e tipologia)

- COOPERATIVA LA SVEGLIA: “La Sveglia” è una Cooperativa di tipo A nata nel 2010, che opera in ambito sociale con attività di tipo educativo e socio-sanitarie. La Cooperativa Sociale "La Sveglia" nasce con lo scopo di perseguire l’interesse generale della Comunità, la promozione umana e l’ integrazione sociale dei cittadini attraverso lo svolgimento di attività diverse finalizzate all’ inserimento lavorativo e alla costruzione di significative relazioni con la Comunità di appartenenza. Gli interventi nascono dalle esigenze del territorio e da queste ricevono ulteriori stimoli e informazioni per migliorare le risposte e progettarne di nuove. Gli obiettivi sono: contrastare ogni forma di disagio, promuovere il benessere e la dignità degli individui e tutelare i diritti lavorativi. La Cooperativa promuove una serie di interventi per raggiungere i propri scopi sociali nel rispetto di alcuni riferimenti importanti che ne caratterizzano quotidianamente l’attività: porre al centro di ogni attività quotidiana, di ogni pianificazione e strategia di sviluppo, la persona con le sue capacità e possibilità; essere presenza attiva e significativa sul territorio, con la conseguente volontà di saper leggere i bisogni emergenti e sviluppare ipotesi di risposta alle esigenze sociali; favorire il passaggio delle persone inserite verso il mercato del lavoro grazie all’acquisizione di competenze, professionalità, affidabilità e status del lavoratore. La Cooperativa La Sveglia è una cooperativa che ha fatto dell’innovazione sociale la sua missione grazie ad un importante lavoro di sinergie e collaborazioni con cittadini, giovani, Fondazioni ed imprese. La Cooperativa lavora dalla sua nascita con anziani, disabili e persone svantaggiate; negli ultimi anni si è concentrata sulla conciliazione lavoro-vita privata cercando di essere di appoggio alla famiglia con azioni mirate create grazie alla collaborazione con scuole, con le Parrocchie, con le associazioni sportive del territorio e le associazioni genitoriali. Da diversi anni la Cooperativa La Sveglia organizza GREST, attività di doposcuola, baby sitting, corsi a supporto della genitorialità e si occupa della gestione di un asilo nido. - COMUNITA’ MONTANA DELL’OLTREPO’ PAVESE: La Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese è stata istituita con Legge della Regione Lombardia n. 19 del 27 giugno 2008 “Riordino delle Comunità Montane della Lombardia, disciplina delle Unioni di Comuni lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali” e comprende 18 Comuni dell’Oltrepò pavese. Essi sono: , , , Brallo di Pregola, , , , , Menconico, , , , , Romagnese, Santa Margherita di Staffora, , Varzi, Zavattarello. La Comunità Montana, in aderenza ai principi dello Statuto d’Autonomia della Lombardia, che riconosce la specificità del territorio montano, ha per fine essenziale la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo delle zone che la costituiscono e la promozione dell’esercizio associato delle funzioni comunali. La Comunità Montana si prefigge gli scopi indicati nelle leggi istitutive e nello statuto tra i quali possiamo ricordare: La promozione dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali;

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La creazione di strumenti e politiche pubbliche necessari a superare le condizioni di disagio che possono derivare dall’ambiente montano e ad impedire lo spopolamento del territorio ed i fenomeni di disgregazione sociale e familiare che ne conseguono; La promozione di attività di programmazione negoziata, lo studio e l’approfondimento in relazione alle problematiche generali e specifiche del territorio al fine di sviluppare analisi, strategie e linee di intervento. L’Ente Montano è soggetto pubblico cardine delle politiche di sviluppo locale e della programmazione sociale sul territorio dell’Alto Oltrepò dal 2017 poiché è stato progressivamente identificato quale soggetto attuatore della Strategia Nazionale per le aree interne, che coinvolge l’area Appennino Lombardo con interventi relativi a politiche di sviluppo ed implementazioni di politiche ordinarie, ed è sub ambito del piano di zona del Comune di Voghera e della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. - COMUNE DI VARZI Il comune di Varzi sorge in una conca della Valle Staffora, nel sud della provincia, nel cosiddetto Oltrepò pavese (l'unica area lombarda, insieme all'Oltrepò mantovano, che si estende a sud del fiume Po). È percorso dal torrente Staffora, che dà il nome alla vallata che attraversa. Dista circa 55 km da Pavia, capoluogo provinciale, mentre Voghera è a circa 29 km a nord-ovest. Confina a sud-ovest con il Piemonte, più precisamente con la provincia di Alessandria. Consta di circa abitanti 3.460. Le sue frazioni sono: Bognassi, Bosmenso, Braia di Cella, Caposelva, Casa Cabano, Casa Fiori, Castellaro, Cella, Dego, Fontana di Nivione, Monteforte, Nivione, Pietragavina, Rosara, Sagliano Crenna, San Martino, San Michele di Nivione, Santa Cristina. I comuni contigui sono: Bagnaria, Fabbrica Curone (AL), Gremiasco (AL), Menconico, Ponte Nizza, Romagnese, Santa Margherita di Staffora, Val di Nizza, Valverde, Zavattarello -ISTITUTO COMPRESIVO VARZI (PV) L’Istituto Comprensivo “P. Ferrari” di Varzi è una istituzione scolastica statale che raggruppa tre ordini di scuole tradizionalmente distinte: Scuola dell’Infanzia, Scuola primaria e Scuola secondaria di primo grado. Esso nasce nel 2000 dall’accorpamento di realtà scolastiche preesistenti e rappresenta la risposta a livello locale del piano nazionale di dimensionamento scolastico teso alla razionalizzazione del servizio e al miglioramento dell’offerta formativa. Insite nello spirito dell’I.C. sono la ricerca e la realizzazione di quella continuità dell’azione didattico-pedagogica che mira a rendere più serena ed armoniosa la transizione dell’alunno da un ordine scolastico a quello successivo.L’I.C. ha la sua sede principale a Varzi e include altri 10 plessi, dislocati nei comuni limitrofi. Funziona dal lunedì al venerdì, con rientri pomeridiani per la Scuola dell’Infanzia e quella primaria, e dal lunedì al sabato, senza rientri pomeridiani, per la Scuola secondaria di primo grado. Gli obiettivi educativi e formativi trasversali perseguiti dall’I.C. ed i curricoli verticali delle competenze degli alunni “in uscita” per ogni ordine di scuola sono indicati nel POF d’Istituto. Esso è annualmente integrato da attività e progetti di educazione alla salute, all’ambiente e allo sport, che concorrono ad attuarne il disegno pedagogico globale grazie anche alla collaborazione con le amministrazioni locali, le Pro Loco, le varie agenzie sociali, le associazioni culturali e sportive e gli enti territoriali con cui l’I.C. di Varzi intesse da tempo un dialogo e un confronto costruttivi e costanti. Rientrano nel progetto educativo dell’I.C. anche le uscite didattiche sul territorio, le visite guidate e i viaggi d’istruzione da intendersi come intensi momenti di aggregazione e di esperienza formativa, oltre che stimolanti opportunità di integrazione dell’attività curricolare e interessanti occasioni di completamento dei diversi progetti posti in essere. Una particolare attenzione è inoltre rivolta all’accoglienza, all’integrazione degli studenti extracomunitari, alle attività di recupero e di sostegno per alunni svantaggiati e stranieri, alla valorizzazione delle differenze, all’intercultura, all’orientamento, alla sicurezza e all’utilizzo delle nuove tecnologie – computer e L.I.M. (Lavagna Interattiva Multimediale) – a supporto delle lezioni e degli strumenti tradizionali, in linea con le indicazioni della riforma scolastica.

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- COOPERATIVA SOS La Società Cooperativa SOS Servizi Organizzazione e Sviluppo arl, di seguito denominata anche come COOP SOS, ha sede legale nel comune di Brallo di Pregola (PV) e sede amministrativa ed operativa, in Varzi, Via Luigi Mazza 6 – 27057 (PV). La Cooperativa è retta e disciplinata secondo il principio della mutualità senza fini di speculazione privata ed ha per scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana ed all’integrazione sociale dei cittadini. La Cooperativa si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo mondiale ed in rapporto ad essi agisce. Questi principi sono: la mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno, l’equilibrio delle responsabilità rispetto ai ruoli, lo spirito comunitario, il legame con il territorio, un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche. La Cooperativa SOS opera nel campo del Customer Care ormai dal 2008, e per Cooperativa SOS, customer care è da intendersi come l’insieme di tutti quei processi volti alla customer satisfaction, che racchiude in sé i concetti di customer support e customer service ed è finalizzata a una forma di assistenza a lungo termine. Il customer support è l’insieme di tutti quei servizi relativi all’assistenza di tipo tecnico da fornire a un cliente che ha acquistato un prodotto o un servizio e trova il suo corrispettivo italiano nei termini “supporto clienti”. All’area di customer care abbiamo affiancato, a partire dal 2010, una piattaforma di backoffice per il supporto post-chiamata e post-vendita. Accanto al Contact Center, sono state crete anche attività secondarie, ma sempre attinenti al mondo delle Multiutility; infatti è stata allestita una reception con tavolo di accoglienza dotato di postazione pc e stampante, con piccolo salottino d’attesa annesso. Questi locali, sono stati dedicati ad Info Point Territoriali sia per Pavia Acque S.c.a.r.l che per Asm Vendita e Servizi srl, società che vende gas ed energia elettrica. Il contatto di lavoro applicato da Cooperativa SOS per i propri dipendenti, è il CCNL Commercio Terziario. All’ interno della realtà aziendale i lavoratori, a seconda della propria prestazione lavorativa (regolamentata dal proprio contratto), hanno differenti monti ore settimanali (24 ore, 30 ore, 36 ore, 37 ore a settimana). Il monte ore di lavoro giornaliero è organizzato su turni, all’interno della fascia oraria di apertura del Contact Center, e di norma, non supera le otto ore lavorative al giorno. - FONDAZIONE SAN GERMANO Per iniziativa del Comune di Varzi (Pavia) mediante regolare delibera-zione del Consiglio di Amministrazione, debitamente approvata, si istituiva una "Casa di Riposo per Anziani di Varzi”. La residenza, nata nel 1988 come IPAB Ente di diritto pubblico, si è trasformata, a seguito della legge Regionale 1/2003, in Fondazione “San Germano” Ente di Diritto Privato mantenendo le caratteristiche del Consiglio di Amministrazione precedente. La Fondazione “San Germano Onlus” persegue i seguenti scopi: - realizzare attività di solidarietà sociale nei settori dell’assistenza sociale, socio-sanitaria e sanitario integrata in favore di soggetti affetti da forme di disabilità fisiche o psichiche; - svolgere tutte le attività socio-assistenziali che l’ambito territoriale di riferimento potrà richiedere; - erogare servizi domiciliari alla persona di tipo socio-assistenziale, fisioterapico, infermieristico e medico; - organizzare e gestire Residenze Sanitarie Assistenziali (R.S.A.) e Residenze Sanitarie Disabili (R.S.D.) volte ad accogliere anziani e disabili con forme di non autosufficienza ovvero di altri soggetti affetti da forme di disabilità fisiche o psichiche; - organizzare servizi di tipo semi-residenziali in regime diurno (Centro Diurno Integrato) in favore di anziani ovvero di altri soggetti affetti da forme di disabilità fisiche o psichiche; - organizzare servizi di tipo semi-residenziale in regime notturno per anziani e soggetti fragili; - di organizzare e gestire centri di pronto intervento per anziani e soggetti fragili volti ad assicurare in via temporanea il soddisfacimento di improvvisi ed eccezionali bisogni assistenziali e socio-sanitari; - organizzare e gestire servizi specifici di carattere culturale e ricreativo unitamente a prestazioni socio-sanitarie riabilitative di tipo fisioterapico diretti a recuperare e migliorare l’autosufficienza di anziani e soggetti fragili in genere. - organizzare e gestire un consultorio familiare erogando attività ostetrico – ginecologica, psicologica,

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psico – sociale, attività rivolte agli adolescenti e attività di assistenza sociale; - organizzare e gestire un ambulatorio fisioterapico erogando servizi di riabilitazione e visite fisiatriche . IL PERSONALE Il Team di lavoro, formato da personale qualificato e costantemente aggiornato, risponde ai bisogni degli anziani del Centro Residenziale con la massima professionalità. E’ rappresentato da:  Area amministrativa; Area sociale;  Area infermieristica;  Area fisioterapica;  Area socio – assistenziale;  Area servizi generali;  Area tecnica e servizi generali. - ASSOCIAZIONE ARTEMUSICA: L'Associazione culturale "Artemusica", istituita nel 2004, ha al suo attivo già diverse manifestazioni e concerti tenuti da validissimi nomi della realtà musicale regionale e locale, visto che uno dei suoi obiettivi primari è proprio quello di promuovere e valorizzare le realtà locali in un ambiente. Ha lo scopo specifico di poter offrire un prodotto di buona qualità e di diffondere la musica attraverso le sue varie espressioni, promuovendone la diffusione in ogni sua forma ed espressione, sostenendo, quindi, le diverse attività di crescita culturale che vanno dai corsi ai bambini in età pre-scolare, alle lezioni - concerto durante gli stage di formazione. - ORATORIO SAN GIOVANNI BOSCO: Realtà consolidato e riferimento giovanile e non solo per il contesto dell’area interna. Svolge la sua attività di aggregatore giovanile negli anni e 365 giorni l’anno con attività aggregative nei periodi estivi ed attività formative e laboratoriali e posto scolastiche lungo l’anno. E’ strutturata con educatori ed animatori e si avvale costantemente di una ottima collaborazione istituzionale e di un folto numero di volontari.

Capofila dell’alleanza locale e contatti del referente di progetto (nome, cognome, numero di telefono e mail)

COOPERATIVA SOCIALE ONLUS LA SVEGLIA

[email protected] / 0383-544832

VALERIA COLOMBI 3451403280

MARCO ZATTONI 3498609508

Enti partner dell’Alleanza

TIPOLOGIA (ente pubblico; ambiti territoriali, aziende speciali e consorzi per i servizi alla persona; istruzioni scolastiche, formative NOME DELL’ENTE e università; associazioni sindacali; REFERENTE (nome, cognome, associazioni datoriali; privato no profit; numero di telefono, mail) privato profit - grande impresa; privato profit - piccola impresa; privato profit - media impresa; privato profit - micro impresa) COOPERATIVA SOCIALE ONLUS LA COOPERATIVA SOCIALE VALERIA COLOMBI 3451403280 SVEGLIA

COMUNITA’ MONTANA DELL’OLTREPò ENTE PUBBLICO GIUSEPPE BUFALINO 340460653 PAVESE / C.M.O.P.

COMUNE DI VARZI ENTE PUBBLICO GIOVANNI PALLI 0383/53532

ASSOCIAZIONE ARTEMUSICA TERZO SETTORE MANUELA TAGLIANI 3287556907

ASD SAN GIOVANNI BOSCO - ORATORIO TERZO SETTORE EMILIA ROLANDI 3388876276 95

VARZI DON GIANLUCA VERNETTI 3356447001 COOPERATIVA S.O.S. COOPERATIVA DI SERVIZI SABINA ALPEGIANI 3450266189

FONDAZIONE SAN GERMANO ONLUS FONDAZIONE CARLO ALBERTAZZI 3494782744

I.C. VARZI ENTE PUBBLICO UMBERTO DALLOCCHIO 3473494570

PARTE B PROPOSTA PROGETTUALE 1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Presentare la struttura generale del progetto descrivendone, in un elenco puntato, gli obiettivi (cambiamenti), i risultati attesi (benefici in favore dei singoli destinatari e del sistema) e le principali realizzazioni (output). Obiettivo: - Aumento, consolidamento e qualificazione dell’offerta di servizi socio educativi innovativi e flessibili per l’infanzia e l’adolescenza volti a ottimizzare le politiche di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari, finalizzato a un miglioramento nella gestione dei tempi di vita e di lavoro da parte delle giovani famiglie residenti nell’area progetto - rinsaldamento delle reti relazionali interne all’area facendo della cooperazione ed innovazione sociale un modello per lo sviluppo del territorio - aumento dell’attrattività territoriale (attrazione di nuove famiglie dall’esterno) anche grazie ad una offerta solidale, accogliente ed innovativa in virtù della sua specificità rurale e la distanza dai contesti massivi metropolitani - consolidamento della rete interaziendale sulla fruizione di servizi di conciliazione con particolare attenzione alla solidarietà tra nuclei familiari che necessitano di aiuti e di servizi per salva-tempo - consolidamento e sviluppo di un modello di crescita consapevole delle giovani famiglie in un contesto rurale e libero come quello dell’Alto Oltrepò pavese con attività culturali, sportive, aggregative pensate ad hoc, così da consolidare la crescita e sgravare le famiglie da condizioni di assoluta dedizione ed isolamento. Risultati attesi: - Consolidamento di nuovi servizi sostenibili di conciliazione vita-lavoro. - Fruizione da parte delle giovani famiglie, con particolare attenzione sia a quelle che lavorano al di fuori del territorio di residenza sia a colori i quali lavorano nelle grandi aziende sopraelencate del territorio varzese, dei servizi di supporto all’adempimento dei compiti familiari e di cura che favoriscono la conciliazione dei tempi di vita con quelli lavorativi. Principali realizzazioni:

- Creazione e consolidamento di nuovi servizi di tipo aggregativo e ludico-ricreativo rivolti a minori e/o implementazione di servizi già esistenti: post scuola, centri gioco nei periodi di chiusura delle scuole, attività aggregative e di socializzazione. - La proposta progettuale svilupperà, in aggiunta e solo in modo funzionale al rafforzamento dell’efficacia delle azioni sopra descritte, anche un’azione di informazione/sensibilizzazione/orientamento per sostenere i lavoratori e le lavoratrici con responsabilità di cura nella conoscenza, nell’accesso e nella fruizione dei servizi che verranno offerti. - Offerta di servizi salva tempo per i nuclei familiari di lavoratori/lavoratrici che necessitano di un 96 appoggio concreto per una maggiore fruizione del tempo familiare

2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO 2.1 informazioni generali

Indicare la tipologia di intervento (anche più di una tipologia): a) Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare  b) Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica  c) Servizi salva tempo (es. spesa a domicilio, commissione su richiesta, etc.) d) Servizi di consulenza e) Servizi di supporto a sostegno dei lavoratori/collaboratori autonomi e dei liberi professionisti f) Servizi a sostegno delle politiche dei tempi e degli orari nelle città g) Attivita’ di informazione/sensibilizzazione/orientamento finalizzate ad accompagnare e sostenere i lavoratori e le lavoratrici con responsabilità di cura nell’accesso e nella fruizione dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza del territorio

2.2. Oggetto dell’intervento

Con riferimento alle aree di intervento di cui all’Avviso, descrivere, attraverso l’analisi del contesto di riferimento, i bisogni a cui si intende dare risposta attraverso gli interventi previsti dal progetto; dimostrare la conoscenza di eventuali altri interventi già presenti nel territorio e descrivere la loro complementarietà rispetto alle aree di intervento del progetto proposto.

La Comunità montana dell’Alto Oltrepò pavese include 18 comuni della zona collinare e montana della Provincia di Pavia: Varzi, Bagnaria, Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Brallo di Pregola, Cecima, Colli verdi, Fortunago, Godiasco Salice Terme, Menconico, Montalto pavese, Montesegale, Ponte Nizza, Rocca Susella, Romagnese, Santa Margherita di Staffora, Val di Nizza, Zavattarello. Dall’osservazione dell’intera comunità composta dai 18 Comuni si registra un elevato indice di vecchiaia, tra i più alti a livello nazionale, l’8% della popolazione residente ha un’età compresa tra 0 e 15 anni e il 15% è costituita da lavoratori pendolari. Il rapporto tra scuola e territorio dell’Alto Oltrepò è molto debole e rarefatto. In Alto Oltrepò i Comuni dotati di scuola primaria sono il 41,1%, mentre i Comuni dotati di scuola secondaria di I grado sono il 23,5%. Sul territorio di riferimento del progetto proposto è presente un solo istituto tecnico di scuola secondaria, una sede staccata dell’IPSIA Calvi di Voghera, a Varzi (corso per manutentori meccanici ed elettrici). L’ambito dell’Istruzione comprende l’istituto comprensivo di Varzi, che si estende su tutto il territorio. I plessi scolastici di interesse per il presente intervento sono così suddivisi:

- N. 2 sedi di scuole dell’infanzia, situate nei Comuni di Varzi, Zavattarello per tot. 128 frequentanti - N. 4 sedi di scuola primaria situate nei Comuni di Varzi, Romagnese, Zavattarello, e S.ta Margherita, per tot. 151 frequentanti - N. 2 sedi di scuola secondaria di primo grado situate nei Comuni di Varzi e Zavattarello per tot. 93 frequentanti - N. 1 sede di scuola secondaria di secondo grado – IPSIA situata nel Comune di Varzi) per tot. 60 frequentanti

Complessivamente i giovani in età scolastica e frequentanti delle scuole interne all’area progetto o in territori confinanti sono 432 di cui 370 potenzialmente interessati direttamente dal progetto.

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L’area dell’Alto Oltrepò Pavese è caratterizzata da rilevanti fenomeni di spopolamento che potrebbero determinare un complessivo abbandono di importanti porzioni di territorio, con la contestuale contrazione delle attività economiche e delle occasioni di lavoro; per tali motivi vi è necessità di interventi che interrompano tale dinamica. Vi sono anche conseguenze per i più giovani: tendenza all’isolamento, limitazione della socializzazione e difficoltà a usufruire di stimoli culturali diversificati. Il tema dell’accessibilità e dei trasporti rappresenta un ulteriore punto critico per l’area anche in relazione all’elevato grado di dispersione insediativa, all’inadeguatezza del sistema viario, ai consistenti flussi pendolari per motivi di studio e lavoro che gravano all’esterno dell’area. Oggi da quest’area non si emigra più solo per cercare lavoro, ma per dare a se stessi e ai propri famigliari, maggiori opportunità di relazioni sociali e di crescita culturale. Se consideriamo lo stretto legame che i giovani hanno con le attività del tempo libero e le implicazioni sociali ed economiche a ciò correlate, si capisce come l’individuazione di strategie per individuare soluzioni a tali criticità è indispensabile. Pertanto, nell’attuazione dell’intervento, si intende offrire risposte ai suddetti bisogni con l’obiettivo di ottenere:

- miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta dei servizi di cura e custodia rivolti a minori e adolescenti, - supporto ai caregiver adulti nei compiti di cura - maggiore efficacia nel conciliare tempi lavorativi e tempi familiari - facilitazione nella fruizione dei servizi - incremento degli eventi finalizzati a creare, nel tempo libero di bambini e ragazzi, occasioni di socialità e di scambio culturale - diminuire la tendenza allo spopolamento da parte di giovani famiglie

L’idea di richiedere il contributo è nata poiché si è appena conclusa un’esperienza molto positiva, quella del progetto: “Crescere insieme in Alto Oltrepo’ (Varzi, Zavattarello e la montagna appenninica)”. Il progetto “Crescere insieme in Alto Oltrepò (Varzi, Zavattarello e la montagna appenninica)” di cui la Comunità Montana è stata ente capofila e la Cooperativa Sociale Onlus La Sveglia partner effettivo insieme alla Fondazione Adolescere e all’associazione ArteMusica, con l’associazione ASD Varzi FBC e l’oratorio San Giovanni Bosco di Varzi in qualità di partner associati, è iniziato a fine Dicembre 2018 e si è concluso il 15 Gennaio 2020. I servizi proposti sono stati i seguenti: - Attività 1: sabati e chiusure scolastiche. Presso i locali dell’oratorio dalle 8.00 alle 18.30 è garantito un servizio con operatrici che organizzano le attività e i laboratori ludico-creativi per bambini dai 3 ai 15 anni, con la possibilità di pranzare. - Attività 2: pre e post scuola. Il pre-scuola è stato garantito dalle 7.30 alle 8.30 presso la primaria di Varzi e presso la primaria di Zavattarello. Il post-scuola a Varzi è stato garantito presso l’oratorio dalle 16.00 alle 18.30 per tutti i bambini e ragazzi dai 6 ai 15 anni con l’operatrice che recupera i bambini delle primarie fuori dalla scuola al termine delle lezioni. A Zavattarello il post-scuola, sempre nei locali dell’oratorio, è stato garantito dalle 16.00 alle 18.00 - Attività 3: C.R.E. Nel periodo estivo sono state organizzate dalla Fondazione Adolescere due settimane di Centro estivo residenziali, presso Pietragavina e Romagnese, rispettivamente dedicata all’inglese e alla natura, in particolare all’uso dei cavalli come attività di aggregazione. In più sono stati implementati i centri estivi esistenti sul territorio (Varzi, Brallo di Pregola e Menconico) in carico alla coop. La Sveglia, con lezioni professionali di nuoto, tennis e sport di squadra (calcio e rugby). - Attività 4: mobilità facilitante. Ad opera della C.m.o.p. è risultato attivo un servizio per garantire ai bambini e ragazzi che ne necessitano il trasporto per usufruire dei servizi proposti dal progetto.

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- Attività 5: Sportello Hub “Community”. Dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 presso gli uffici della cooperativa La Sveglia è rimasto attivo un servizio di orientamento sui servizi di conciliazione del territorio dell’Alto Oltrepò.

Dopo la conclusione del progetto, le presenze che abbiamo riscontrato ci inducono a voler riproporre alcuni dei servizi sopraelencati negli anni scolastici 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023 per non interrompere il prezioso lavoro svolto in questi mesi e continuare a dare un contributo importante alle famiglie per la conciliazione vita privata-lavoro. Da considerare come in un anno di progetto, con le varie attività, abbiamo raggiunto circa 130 nuclei familiari, risultato ottimo e in piena linea con gli obiettivi che ci eravamo prefissati in fase di studio dello stesso. Inoltre il territorio è stato toccato in molti dei suoi comuni con nuclei iscritti residenti in particolare nei comuni di Varzi, Bagnaria, Ponte Nizza, Menconico, Brallo di Pregola, Santa Margherita Staffora, Zavattarello e Romagnese. Nonostante l’estensione del territorio sia importante essere riusciti ad avere iscrizioni così eterogenee ci fa comprendere come l’offerta si sia allineata alla domanda in maniera positiva. Sicuramente la gratuità di tutti i servizi ha permesso anche alle fasce più deboli, ma non solo, di usufruirne in maniera continuativa ma anche al bisogno senza una burocrazia che potesse frenarle. Anche il clima collaborativo instauratosi tra i partner e il coordinamento capillare messo in atto su tutte le attività sono stati molto proficui e hanno giocato a favore del progetto e hanno permesso un continuo aggiornamento e un livellamento progressivamente migliore. La diversificazione del servizio, con la piena complementarietà tra la Cooperativa sociale La Sveglia e l’associazione ArteMusica è stata molto positiva e i genitori hanno apprezzato che tutta l’offerta non fosse solo improntata a una sorta di baby-parking ma che fossero proposte attività strutturate pensate per far trascorrere il tempo in maniera consapevole, interessante, formativa, alternando momenti di gioco e svago a laboratori creativi, a lezioni di musica, allo sport etc., in modo da agganciare quante più persone possibili rendendo la partecipazione un vero e proprio fiore all’occhiello dei servizi educativi extrascolastici della zona tra Varzi e Zavattarello. L’idea del nuovo progetto proposto è quella di replicare le attività che hanno funzionato e che sono state apprezzate dai destinatari. I costi del bando purtroppo non permettono di coprire interamente i tre anni ma sicuramente i due anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022. Per coprire il terzo anno si è pensato di chiedere un contributo calmierato forfait alle famiglie partecipanti al progetto, escludendo coloro i quali lavorano presso la coop. La Sveglia, la Fondazione san Germano e la coop. S.O.S.. Inoltre si è pensato di focalizzare l’intervento su Varzi che è stato il vero catalizzatore delle attività e si è dimostrato essere il centro dell’alto Appennino pavese. Basti pensare che a Varzi, come già citato, oltre alla cooperativa La Sveglia che consta di ca. cento lavoratori (la quasi totalità di lavoratrici), esistono realtà quali la Fondazione San Germano, che gestisce un RSA e un RSD, e la cooperativa S.O.S., che gestisce un call center e un centro servizi quasi tutto al femminile, che constano quasi duecento lavoratori (anch’essi quasi completamente donne). Stiamo parlando, citando solo tre realtà locali, di circa trecento dipendenti che lavorano su turni e a orari variabili e, in presenza di figli a carica, ci rendiamo conto dell’aiuto di cui queste persone necessitano per conciliare vita privata e lavoro.

2.3. Descrizione delle attività e delle realizzazioni

Individuare e descrivere le diverse fasi e le attività previste, indicando il periodo di realizzazione previsto, le metodologie di intervento e le principali realizzazioni. Evidenziare le modalità di collaborazione e di raccordo con gli stakeholder e con i servizi del territorio. Indicare se si prevede di richiedere ai destinatari delle attività una compartecipazione economica.

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Attività 1

Spazi gioco sabati e chiusure scolastiche

Descrizione delle principali azioni e delle realizzazioni dell’attività 1

- attivazione di spazi gioco per bambini con attività laboratoriali differenziate per fasce d’età (3/6-6/11-11/14) in occasione delle vacanze scolastiche di Natale, di Carnevale, di Pasqua e nelle giornate di sabato presso i seguenti plessi scolastici: - Varzi (oratorio) Destinatari: bambini e ragazzi in età 3-14 anni Operatori previsti: 1 educatore e 1 animatore (in base anche al numero di partecipanti)

Orario: 8,00-18,00

Tempi: settembre 2020 – maggio 2023

Attività 2 Servizio di post scuola

Descrizione delle principali azioni e delle realizzazioni dell’attività 2

- attivazione di un servizio di post scuola che preveda:

1- attività di supporto allo studio e ricreative, volte alla socializzazione e potenziamento delle capacità di lavorare e giocare in gruppo, laboratori intergenerazionali, giochi di ruolo e altre attività ludico-ricreative commisurate ai bisogni dei bambini in età 3-14 anni 2- attività di supporto allo studio e aggregative, volte alla socializzazione e potenziamento delle capacità di stare e lavorare in gruppo rivolta a pre-adolescenti in età 12-16 anni. Luogo - Varzi (oratorio) Destinatari: bambini in età 3-5 anni, bambini in età 6-11 anni, ragazzi in età 12-16 anni

Operatori previsti: educatori professionali, animatori

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Orario: post-scuola 16,00-18,00.

Tempi: settembre 2020 – maggio 2023

Attività 3

“Sportello Community”, monitoraggio e rendicontazione

La proposta progettuale svilupperà, in aggiunta e solo in modo funzionale al rafforzamento dell’efficacia delle azioni sopra descritte, anche un’azione di informazione, sensibilizzazione e orientamento per coinvolgere attivamente e sostenere i lavoratori e le lavoratrici con responsabilità di cura nell’accesso e nella fruizione dei servizi che verranno offerti. Obiettivo dello sportello sarà l’accoglimento del bisogno espresso dalla comunità, l’accompagnamento nella conoscenza e fruizione dei servizi attivi e il monitoraggio degli stessi. La persona responsabile dell’azione avrà così l’opportunità di verificare che le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori siano congrue con i servizi offerti. In base a questa valutazione avrà l’opportunità di essere in contatto continuo con tutti i partner di progetto, di sviluppare al meglio le attività ed eventualmente di studiare un modello ad hoc per una sostenibilità futura delle azioni previste. Terminale congruo dell’azione è la rendicontazione amministrativa del progetto.

Destinatari: famiglie di lavoratori con figli minori residenti o domiciliati nell’Area Interna (sportello), partner (monitoraggio e rendicontazione).

Operatori previsti: un operatore di sportello, un responsabile del monitoraggio e della rendicontazione.

Orario sportello: 10-12 dal Martedì al Venerdì

Tempi: settembre 2020 – maggio 2023

Attività 4

Servizi “Salva Tempo”

La proposta progettuale svilupperà un servizio “salva tempo” per coloro i quali, lavorando su turni nel territorio varzese o nelle città limitrofe, avendo anche il viaggio da sobbarcarsi ogni giorni (quindi per tutti i pendolari), non hanno la possibilità di svolgere le consuete mansione di gestione e organizzazione quali la spesa, commissioni in uffici pubblici e privati, servizio di lavanderia, etc. La cooperativa La sveglia per due anni ha proposto il servizio di “Maggiordomo Rurale”, grazie ad un progetto della Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepo’ pavese, finanziato da Fondazione Cariplo. Si potrebbe quindi proseguire l’attività cercando una sorta di fidelizzazione delle persone, già iniziata con il progetto sopracitato. Obiettivo dello sportello sarà l’accoglimento del bisogno espresso dalla comunità, il “guadagno” in tempi familiari con più tempo libero a disposizione. La persona responsabile dell’azione avrà così l’opportunità di verificare sul campo anche la domanda dei nuclei familiari, cercando di captare anche le situazioni di disagio o di difficoltà economica e sociale, svolgendo una sorta di compito di sentinella del territorio. Destinatari: famiglie di lavoratori con figli minori residenti o domiciliati nella C.M.O.P.

Operatori previsti: un operatore

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Orario sportello: 2 ore a settimana (es. il lunedì o altro giorno della settimana in base alle richieste)

Tempi: settembre 2020 – maggio 2023

2.4. Obiettivi

La realizzazione di tutte le azioni è finalizzata al supporto di famiglie di lavoratori con figli minori e/o con componenti fragili nello svolgimento dei compiti lavorativi e familiari. L’obiettivo è ottenere un miglioramento della gestione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie residenti nel territorio interessato dal progetto attraverso il potenziamento dell’offerta di servizi di conciliazione vita-lavoro che permettono contestualmente l’accesso facilitato a servizi socio-educativi rivolti ai minori, contrastando, nel contempo, la tendenza allo spopolamento di alcune aree specifiche. Per garantire un supporto alle giovani famiglie di lavoratori e ricostruire relazioni interne all’area sia tra adulti che tra bambini risulta essenziale costruire e garantire una offerta di servizi di conciliazione vita lavoro che persegua i seguenti obiettivi: Sub-obiettivo 1: soddisfare il bisogno di flessibilità espresso dalle famiglie in relazione al potenziamento dell’offerta di servizi per l’infanzia e l’adolescenza per sostenere il ruolo educativo e di cura dei genitori e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Azioni previste: - predisposizione e/o potenziamento di servizi per la gestione del post scuola e dei periodi di chiusura scolastica;

Sub-obiettivo 2: consolidamento e sviluppo di un modello di crescita consapevole dei giovani e delle giovani famiglie nel contesto di appartenenza, sgravando le famiglie da condizioni di isolamento permettendo una “diversa” prossimità ai principali servizi. Sub -obiettivo 3: aumento dell’attrattività territoriale Azioni previste:

- proposta di attività culturali e sportive aggregative e di socializzazione - attivazione di uno sportello di orientamento ai servizi di conciliazione vita - lavoro. - attivazione servizi “salva tempo”

2.5. Destinatari e target

Indicare la tipologia di destinatari finali del progetto e i criteri di precedenza individuati nella fruizione del beneficio a favore di determinate categorie, motivandoli anche sulla base dell’analisi dei fabbisogni territoriale effettuata

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Azione 1: lavoratori/lavoratrici residenti a Varzi o nei comuni limitrofi della C.m.o.p. che lavorano su turni e/o che con la tipologia di orario e lavoro che effettuano non riescono a conciliare i tempi lavoro – famiglia e cercano servizi su cui appoggiarsi per svolgere quotidianamente le attività che permettono un’organizzazione migliore che renda più semplice la gestione dei figli a carico, nella fascia d’età 3-14. In particolare proveremo a insistere con i lavoratori e le lavoratrici delle 3 aziende sopracitate: La Sveglia, La Fondazione San Germano e la coop. S.O.S.

Azione 2: lavoratori/lavoratrici residenti a Varzi o nei comuni limitrofi della C.m.o.p. che lavorano su turni e/o che con la tipologia di orario e lavoro che effettuano non riescono a conciliare i tempi lavoro – famiglia e cercano servizi su cui appoggiarsi per svolgere quotidianamente le attività che permettono un’organizzazione migliore che renda più semplice la gestione dei figli a carico, nella fascia d’età 3-14. In particolare proveremo a insistere con i lavoratori e le lavoratrici delle 3 aziende sopracitate: La Sveglia, La

Fondazione San Germano e la coop. S.O.S.

Azione 3: informazione sulle attività conciliative e sui servizi proposti per i lavoratori/lavoratrici residenti a

Varzi o nei comuni limitrofi della C.m.o.p. che lavorano su turni e/o che con la tipologia di orario e lavoro che effettuano non riescono a conciliare i tempi lavoro – famiglia e cercano servizi su cui appoggiarsi per svolgere quotidianamente le attività che permettono un’organizzazione migliore che renda più semplice la gestione dei figli a carico. In particolare proveremo a insistere con i lavoratori e le lavoratrici delle 3 aziende sopracitate: La Sveglia, La Fondazione San Germano e la coop. S.O.S.

Azione 4: lavoratori/lavoratrici residenti a Varzi o nei comuni limitrofi della C.m.o.p. che lavorano su turni e/o che con la tipologia di orario e lavoro che effettuano non riescono a conciliare i tempi lavoro – famiglia e cercano servizi su cui appoggiarsi per svolgere quotidianamente le attività che permettono un’organizzazione migliore che renda più semplice la gestione dei figli a carico, nella fascia d’età 3-14. In particolare proveremo a insistere con i lavoratori e le lavoratrici delle 3 aziende sopracitate: La Sveglia, La Fondazione San Germano e la coop. S.O.S.

1.2. Distribuzione delle responsabilità attuative tra i partner

Fornire una breve descrizione della struttura organizzativa e della distribuzione delle responsabilità di attuazione tra i partner

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COMUNITÀ MONTANA DELL’OLTREPÒ PAVESE: coordina le realtà pubbliche e private nell’attuazione degli interventi in sinergia con ATS Pavia. Valuta ed introduce le innovazioni sociali nel campo della conciliazione attraverso tavoli di lavoro con gli attori coinvolti volti a garantire una continuità dei processi e sostenibilità futura degli interventi. Ente di programmazione del territorio che coinvolge l’intera area strategica dell’intervento e della più ampia strategia nazionale aree interne. Insieme con i Comuni coordinerà e fornirà il supporto necessario alla messa a regime, e sostenibilità futura, degli interventi. Supporto per le spese dei pasti, del trasporto e dei costi di gestione.

COOPERATIVA “LA SVEGLIA”: organizzazione delle quattro attività predisposte, coordinamento e segretariato. Si occuperà della costruzione dei servizi educativi e culturali e della gestione operativa attraverso i propri educatori, animatori e personale tutto; organizzerà le principali attività laboratoriali e di 2.7 Disseminazione dei risultati di progetto accompagnamento socio-educativo. Si impegnerà a fornire le giuste indicazioni, informazioni e Indicareorientamento, le attività eventualmente previste di comunicazione anche con e diffusione materiale informativo, alla popolazione lavoratrice tutta, in particolare ai lavoratori e alle lavoratrici della Fondazione San Germano e della cooperativa S.O.S., sui servizi e sulle attività proposte nel triennio.

Agli altri partner associati si richiede si svolgere attività informativa e di supporto al progetto ed in particolare ai servizi e alle attività, in modo da rendere il tutto molto capillare, cercando di arrivare anche a chi non si è mai affacciato alla cooperativa La Sveglia nei progetti passati per la richiesta di servizi conciliativi. Potranno essere richiesti momenti di incontro e di confronto sull’andamento di tutte le attività in modo da carpire da ogni parti gli aspetti funzionanti, e anche quelli non funzionanti, del progetto.

La comunicazione e diffusione del progetto e dei suoi risultati non potrà che far leva su strumenti tradizionali, fortemente utilizzati dalla popolazione del territorio, ma dovrà sperimentare attività volte ad “attrarre” e veicolare interesse verso le politiche di sviluppo del territorio. Tali azioni potranno quindi contare su: Canali tradizionali: - Comunicati stampa locale - Manifesti

- Posta ed informative mirate - Interventi di presentazioni nelle scuole, negli oratori e con le associazioni del territorio

2.8Canali Sostenibilità telematici - Realizzazione di video delle attività di progetto Illustrare la sostenibilità del progetto, intesa come capacità degli interventi realizzati di continuare autonomamente e generare- Realizzazionebenefici anche successivamentedi video-testimonianze alla conclusione di famiglie, del progetto giovani e partners - Diffusione sociale e canale social di progetto (Crescere insieme in Oltrepò) con realizzazione dei contenuti laboratoriale una redazione giovane quale attività dopo scuola per i ragazzi da 14 a 16 anni.

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L’avvio di un processo di innovazione sociale e conciliazione vita-lavoro nel territorio dell’area interna coinvolge fortemente sia gli enti locali che il mondo della cooperazione sociale che, nell’ottica dell’inversione di trend critici nell’area, sposa fortemente tali progetti di coesione territoriale e garantisce la sostenibilità degli stessi. Il progetto parte dalla constatazione di un rischio: in una situazione di forte

dipendenza del welfare dal modello pubblico, nel momento in cui la finanza statale e degli enti locali è in grave crisi, si rende necessario favorire il transito del sistema verso il mercato del cosiddetto privato sociale.

Il progetto richiede il finanziamento necessario a coprire le attività promozionali, di investimento iniziale e 2.9di Monitoraggio copertura nel e periodo Valutazione di entrata a regime. Dopo i tre anni di attività, si prevede che l’azione possa contare su una platea di utenti fidelizzata e sufficiente a coprire tutti i costi di somministrazione dei servizi Descrivere le modalità di monitoraggio e valutazione interna delle realizzazioni e dei risultati stessi. In particolare l’idea di far pagare una cifra calmierata alle famiglie permette di iniziare un percorso

di consapevolezza che servizi ed attività proposte non sono basate sul volontariato ma c’è un lavoro di professionisti portato avanti negli anni grazie e soprattutto alle risorse della Regione Lombardia che hanno permesso di inserirsi nel tessuto relazione e di offerta in maniera graduale e sistematica.

Verranno costantemente monitorati i servizi proposti e le attività attraverso:

- Numero di famiglie raggiunte (con distinzione tra coloro che lavorano presso le tre aziende sopracitate e gli “esterni”) - Numero di bambini partecipanti quotidianamente alle attività - Questionari di gradimento da far compilare ai nuclei familiari in cui emerga chiaramente il valore del servizio proposto in termini di tempo “guadagnato” dai genitori

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2.10 Calendario delle attività Indicare la durata delle attività previste (modificare la tabella in base alla durata della proposta progettuale) 2020 Semestre 1 Semestre 2 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1 sabati e chiusure Attività 2 doposcuola Attività 3 sportello, monitoraggio, amministrazione e rendicontazione

2021 Semestre 3 Semestre 4 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1 sabati e chiusure Attività 2 doposcuola Attività 3 sportello, monitoraggio, amministrazione e rendicontazione

2022 Semestre 5 Semestre 6 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1 sabati e chiusure Attività 2 doposcuola Attività 3 sportello, monitoraggio, amministrazione e rendicontazione

2023 Semestre 5 Semestre 6 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1 sabati e chiusure Attività 2 doposcuola Attività 3 sportello, monitoraggio, amministrazione e rendicontazione

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PARTE C

PIANO DEI CONTI DEL PROGETTO Costo complessivo del progetto 37.000,00 €

Importo a Importo a Voce di costo contributo cofinanziamento

A. Costi di personale interno ed esterno € 20.000,00 € 5.000,00

di cui per coordinamento, monitoraggio, rendicontazione e valutazione del progetto (max 15% del costo totale di € 0 € 5.500,00 progetto)

B. Costi di acquisto, noleggio, leasing di beni o sotfware € 0 € 1.000,00

C. Costi di acquisto di servizi € 0 € 0

D. Costi relativi ad erogazione voucher/ rimborsi € 0 € 0

E. Spese generali di funzionamento e gestione € 0 € 5.500,00

€ 20.000,00 € 17.000,00 TOTALE

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COFINANZIAMENTO COFINANZIAMENTO ENTE MONETARIO VALORIZZAZIONE

Cooperativa Sociale Onlus La 0 € 16.000,00 € Sveglia

Comunità montana dell’Oltrepo’ 0 € 1.000,00 € pavese

Fondazione San Germano Onlus 0 € 0 €

Cooperativa S.O.S. 0 € 0 €

Comune di Varzi 0 € 0 €

I.C. Varzi 0 € 0 €

ASD San Giovanni Bosco – Oratorio 0 € 0 € Varzi

Associazione ArteMusica 0 € 0 €

TOTALE 0,00 € 17.000,00 €

Luogo e Data VARZI, 09.04.2020

Il Legale Rappresentante o Soggetto delegato dell’Ente capofila

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SCHEDA PROGETTO

PARTE A PRESENTAZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO E DEL PARTENARIATO

1. TITOLO DEL PROGETTO (PER ESTESO ED ACRONIMO)

La conciliazione vita lavoro: occasione e sfida per il rilancio del territorio pavese nel post COVID - 19

NOME DELL'ALLEANZA LOCALE Dl CONCILIAZIONE

ALLEANZA COOPERATIVA ARCOBALENO - COMUNE Dl LANDRIANO / VIDIGULFO / VELLEZZO BELLINI - BLU PAVIA - TIZIANA VIVE

2. BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO Fornire una breve descrizione del progetto che presenti in sintesi gli obiettivi, le attività, i risultati attesi e le realizzazioni (output). Una descrizione più ampia sarà invece richiesta al punto 1 della parte B "Proposta progettuale".

Il precedente finanziamento presentato dall'alleanza che aveva come capofila il Comune di ha consentito di agevolare diverse famiglie, sia con l'introduzione di servizi di Grest, pre e post Grest, compiti amici sia nella fase del periodo delle vacanze scolastiche, sia nella fase di primi mesi di scuola, soprattutto per quelle situazioni di ragazzi in difficoltà, con famiglie che non riuscivano, per ragioni lavorative, a seguire direttamente i propri figli. Il breve periodo legato al progetto ha consentito, solo in parte, per pochi mesi, (da agosto 2019 a gennaio 2020) di supportare diverse famiglie del territorio di Pavia e Provincia (area nord est), che, in una buona parte, hanno uno o entrambe i genitori che operano nei servizi ospedalieri e sociali, su turni. Alla luce della attuale situazione sanitaria che sta mettendo a dura prova famiglie e realtà scolastiche si è pensato di presentare una proposta, sia allargando il territorio di competenza anche al comune di Landriano e Pairana e di Vellezzo Bellini, sia implementando le attività dentro una progettualità che ha una traiettoria di un triennio. Ciò consentirà di promuovere iniziative di Grest in più anni successivi e di supportare situazioni di pre e post scuola e supporto ai compiti, in una situazione scolastica che non sarà certo facile nei primi mesi di scuola. La attuale formazione a distanza a volte, soprattutto per ragazzi in difficoltà, non è uno strumento ideale per agevolare un percorso di aiuto e supporto al singolo o a piccoli gruppi. Inoltre le famiglie oggi si trovano in una situazione lavorativa per nulla facile. Molti sono costretti a ferie forzate o a situazioni lavorative in smart working che necessitano forme di aiuto con baby sitter. L'aiuto dei nonni, in molti casi, come detto dai medici, è sconsigliato, perché possibile fonte di rischio per le salute delle persone anziane. Ciò porterà a rendere necessario, fin da subito, per l'estate il Grest per tutto il mese di agosto e di ripensare al momento di apertura del mese di settembre, con la possibilità di inizio anticipato dei servizi all'infanzia e di forme di doposcuola-recupero per i bambini e ragazzi in obbligo scolastico.

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3. COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE DEL PARTENARIATO Elencare i partner e illustrare le caratteristiche del partenariato, evidenziare le motivazioni che giustificano la scelta dei partner, e descrivere le modalità previste per la costituzione del partenariato. Descrivere la rappresentatività di ogni partner con riferimento alle azioni di progetto e all'esperienza pregressa in tale ambito, e la complementarietà e integrazione delle competenze ed esperienze offerte dal partenariato nel suo complesso per la buona riuscita del progetto.

Enti partner dell'Alleanza (nome e tipologia) Perché questa partnership? -Perché tutti i partner dell'alleanza sono particolarmente sensibili al tema della conciliazione, offrono già iniziative sul territorio, se pur in maniera isolata, e condividono la mission educativa delle proposte organizzate, che non sono solo di cura e assistenza ma che sono connotate da una attenzione particolare ad ogni soggetto utente delle azioni del progetto. -L'aspetto innovativo della proposta è la creazione di una rete di servizi a disposizione della cittadinanza e facilmente accessibile, che possa essere costantemente monitorata, supervisionata e valutata, in modo da rispondere al bisogno della famiglia con una offerta di proposte personalizzate sulla base delle particolari inclinazioni di ogni bambino/ragazzo, per lo sviluppo integrale della sua persona, oltre ad iniziative di "riscatto" lavorativo per chi ha la necessità ed il bisogno di essere reinserito nel mondo del lavoro. -Si sottolinea che ogni partner (sia pubblico che privato) nutre una particolare attenzione all'integrazione della persona disabile in contesti di normalità e ciò sarà alla base delle caratteristiche del progetto nella sua trasversalità. Il Comune di Vidigulfo, la Cooperativa Arcobaleno e Blu Pavia hanno già partecipato al bando precedente, con una proposta progettuale che è durata da agosto 2019 a gennaio 2020. Visto il tempo ridotto della realizzazione della proposta e la necessità di continuare, di consolidare e mettere a sistema quanto già avviato si è sentito il bisogno di ripresentare un progetto, perfezionando quanto già avviato, in un tempo, quello attuale di emergenza sanitaria, dove la crisi economica, lavorativa e l'attuale sistema scolastico che non prevede azioni di recupero e supporto portano alla urgenza di riprendere quanto già avviato e messo a sistema, sulla base del quadro della situazione emergente. Il partenariato dell'alleanza prevede la presenza dei seguenti Comuni: -Comune di Vidigulfo: particolarmente sensibile al tema dell'inserimento e re-inserimento lavorativo all'interno del proprio territorio, porrà particolare attenzione dentro il progetto a creare misure, con il contributo di Tiziana Vive, che possano essere standardizzate ed organizzate in protocolli di intervento facilmente replicabili ed accessibili ad un territorio più ampio di Pavia e Provincia. (azione 4) -Comune di Landriano, vicina al Comune di Landriano, e soprattutto vista la posizione territoriale a metà strada tra i due poli di Pavia e Milano, il tasso di pendolarismo è molto ingente e la necessità di misure di conciliazione come previste dal bando (azione 1 ed azione 3) si rende estremamente importante e necessaria. Inoltre a Landriano vi è la sede operativa di Tiziana Vive e quindi c'è già una consolidata rete di rapporti che facilita la implementazione dell'azione 4 del progetto. -Comune di Vellezzo Bellini, Comune particolarmente sensibile al tema della conciliazione vita lavoro, dove il tasso di pendolarismo, e quindi il bisogno di servizi sul territorio, è molto elevato. Come per il comune di Landriano, Vellezzo è punto strategico a metà strada tra il polo lavorativo milanese e quello pavese. L'intento dell'ampliamento della rete è rendere le azioni del progetto il più possibile radicate in un territorio ampio, in modo che le buone prassi vengano fissate e replicate in altri comuni 110

limitrofi, dentro una logica di rete. Verranno attivate navette che potranno rendere più facile la possibilità di utilizzare le strutture messe a disposizione dalla piscina Lido Pavia (azione 1)

Partecipano inoltre all'alleanza: -Blu Pavia, la cui presenza sul territorio pavese nel campo della realizzazione di Grest e proposte estive nella fascia di età dai 6 ai 14 anni è ormai decennale, oltre alla trentennale esperienza nella gestione di Piscine. Le proposte offerte non sono solo di risposta ad un bisogno di "occupare del tempo", ma trovano in esperienze valide ed interessanti dal punto di vista educativo un riscontro sulla qualità e soddisfazione degli utenti. La possibilità di modulare l'orario e di attivare navette tra i vari Comuni dell'alleanza, rende possibile la risposta a bisogni su un vasto territorio di Pavia e provincia. -Tiziana Vive, svolge la sua attività già nei comuni di Landriano e di Vidigulfo, di cui si conosce il contesto. Con figure di esperti psicologi del lavoro si metteranno in atto misure volte al reinserimento lavorativo e ri-avvio o start up di imprese, per cercare di guardare ed intervenire nell'affronto delle problematiche lavorative del periodo post COVID-19 (azione 4) -Cooperativa Arcobaleno, negli ultimi anni ha consolidato esperienze nel campo della progettazione in tema di conciliazione vita lavoro, cercando di favorire percorsi di aiuto allo studio per bambini e ragazzi dai sei anni in su, collaborando con strutture di professionisti che operano con ragazzi disabili, dsa, con disturbi dello spettro autistico, a rischio dispersione scolastica, operando sempre in maniera personalizzata al bisogno del singolo e della sua famiglia. Inoltre da diversi anni offre servizi educativi e di integrazione al normale orario scolastico, per venire incontro alle più diverse esigenze delle famiglie, i cui genitori lavorano, in contesti complessi, di responsabilità e nei settori sanitari. La Cooperativa concentrerà il suo ambito di azione sulle attività di doposcuola e di pre e post scuola (da asilo nido a scuola secondaria di primo grado). Gli ambiti di azione della cooperativa arcobaleno si concentreranno nell'azione 2 e 3.

Capofila dell'alleanza locale e contatti del referente di progetto (nome, cognome, numero di telefono e mail) Arcobaleno cooperativa sociale, direttore generale Santina Madè, 328-4331848, [email protected]

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Enti partner dell'Alleanza NOME DELL'ENTE TIPOLOGIA REFERENTE (ente pubblico; ambiti territoriali, (nome, cognome, numero di telefono, mail) aziende speciali e consorzi per i servizi alla persona; istruzioni scolastiche, formative e università; associazioni sindacali; associazioni datoriali; privato no profit; privato profit - grande impresa; privato profit - piccola impresa; privato profit - media impresa; privato profit - micro impresa) Arcobaleno coop soc a Privato no profit Santina Madè, 328 4331848, r.l. - ONLUS [email protected]

Comune di Landriano Ente locale Cristina Panigatti, 0382 64001 [email protected]

Comune di Vidigulfo Ente Locale Lorella Logoteta, 038269003 [email protected]

Comune di Vellezzo Ente locale Lorena Bortignon, 0382926014, Bellini [email protected]

Blu Pavia ssd a r.l. Società sportiva dilettantistica Luigi Vecchio, 3427031676, [email protected]

Tiziana Vive onlus Onlus Damiano Rizzi, 3290566572 [email protected]

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PARTE B PROPOSTA PROGETTUALE

1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Presentare la struttura generale del progetto descrivendone, in un elenco puntato, gli obiettivi (cambiamenti), i risultati attesi (benefici in favore dei singoli destinatari e del sistema) e le principali realizzazioni (output). Max 1 pagina Obiettivi Ampliare l'ambito di intervento ad un'area geografica maggiore rispetto alla proposta precedente Analizzare il bisogno reale delle famiglie, anno per anno, perfezionando le proposte in base a quanto richiesto Focalizzare l'attenzione in particolare su famiglie che sono state pesantemente colpite dalla pandemia del coronavirus, in termini economici (perdita di lavoro o di cari all'interno della famiglia), in modo da agevolare il reinserimento lavorativo supportando azioni di conciliazione vita-lavoro Favorire percorsi di aiuto allo studio e doposcuola Sostenere le famiglie di genitori che operano nei settori ospedalieri, andando a rimodulare l'orario del servizio di apertura e di chiusura dall'asilo nido alla scuola secondaria di primo grado, in funzione al bisogno espresso, modificabile di anno in anno Offrire percorsi di grest estivi, dentro una progettualità triennale e non solo per pochi mesi Risultati attesi Supportare i bambini e i ragazzi nelle loro difficoltà di apprendimento (doposcuola mirato e non standardizzato) Limitare e contenere il rischio di dispersione scolastica a supporto delle famiglie impossibilitate a seguire direttamente i figli per ragioni lavorative Promuovere il benessere e contrastare il consolidarsi di forme di disagio psichico e comportamentale negli adolescenti e nelle famiglie Realizzare grest nei periodi estivi Avviare momenti dedicati di svolgimento dei compiti durante l'estate, soprattutto con bambini e ragazzi in difficoltà (soprattutto in questo periodo di tempo e come supporto nel lungo periodo) Creare opportunità educative e di crescita della comunità educante nel suo complesso, attraverso la promozione dell'inclusione sociale e dell'assunzione collettiva di responsabilità in tema di educazione, appartenenza alla comunità e senso civico

Output Grest nel triennio di realizzazione del progetto, realizzato su più poli in rete tra loro Supporto ai compiti con personale qualificato e competente, dopo il lungo stop delle attività scolastiche in presenza. Pre e post Grest e pre e post scuola durante ogni anno formativo/scolastico Supporto alle famiglie come forma di agevolazione al reinserimento lavorativo

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2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO 2.1 informazioni generali

Indicare la tipologia di intervento (anche più di una tipologia): a) Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare X) Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica c) Servizi salvatempo d) Servizi di consulenza X) Servizi di supporto a sostegno dei lavoratori/collaboratori autonomi e dei liberi professionisti X) Servizi a sostegno delle politiche dei tempi e degli orari nelle città

2.2. Oggetto dell'intervento

Con riferimento alle aree di intervento di cui all'Avviso, descrivere, attraverso l'analisi del contesto di riferimento, i bisogni a cui si intende dare risposta attraverso gli interventi previsti dal progetto; dimostrare la conoscenza di eventuali altri interventi già presenti nel territorio e descrivere la loro complementarietà rispetto alle aree di intervento del progetto proposto.

Alla luce del contesto attuale di riferimento e nell'incertezza di quando ripartiranno le attività lavorative "normali" per molte famiglie, si vuole avviare una proposta progettuale che tenga conto di uno start up immediato alla riapertura, affinché si possa rispondere al bisogno delle famiglie in maniera tempestiva e particolare. All'interno delle misure messe in campo in tema di conciliazione vita-lavoro, il progetto è volto ad alimentare opportunità educative in contesti scolastici e non, dentro una circostanza di vita rinnovata e mutata, come conseguenza dell'isolamento dettato dalla pandemia del COVID -19. Le azioni saranno programmate considerando il contesto culturale e le ricadute delle attività in termini di effetti sugli stakeholder. L'intervento prevede iniziative di doposcuola con personale qualificato, rivolto a bambini e ragazzi con difficoltà scolastiche sia di studio che di riuscita psicosociale, il sostegno compiti, mirato ad offrire un supporto al metodo di studio, affiancato, dove necessario ad un supporto psicologico al minore e alla famiglia. Il progetto si realizzerà anche nei mesi estivi con attività mirate di Grest (dalla scuola dell'infanzia in poi) e Grest invernale (nel periodo invernale) e per riqualificare il tempo estivo attraverso un aiuto allo studio personalizzato e per piccoli gruppi come occasione per venire incontro alle problematiche legate alla dispersione scolastica e all'abbandono, nei mesi in cui la scuola è chiusa, oltre che ampliamento dell'orario di apertura dall'asilo nido alla scuola secondaria di primo grado durante tutto l'arco di tempo formativo e scolastico dei servizi educativi e scolastici. Nella consapevolezza che le attività dipendano dagli utenti coinvolti, crediamo comunque che, alla fine del percorso, possano essere messe a fattor comune delle modalità operative e metodologiche replicabili di anno in anno, creando un manuale che contenga delle buone pratiche di azione a seconda dei particolari ambiti di intervento.

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2.3. Descrizione delle attività e delle realizzazioni

Individuare e descrivere le diverse fasi e le attività previste, indicando il periodo di realizzazione previsto, le metodologie di intervento e le principali realizzazioni. Evidenziare le modalità di collaborazione e di raccordo con gli stakeholder e con i servizi de/ territorio. Indicare se si prevede di richiedere ai destinatari delle attività una compartecipazione economica.

Descrivere in un elenco puntato le azioni e le modalità previste specificando, se c'è, l'integrazione con le altre politiche presenti su/ territorio. Azione 1: Azioni ne/ periodo estivo (Grest, pre e post Grest) Costi a contributo: 9.500 Costi a cofinanziamento monetario: . Costi a cofinanziamento valorizzato: 3.000

Azione 2: Azioni di supporto allo studio (doposcuola, recupero scolastico) Costi a contributo: 6.000 Costi a cofinanziamento monetario: . Costi a cofinanziamento valorizzato: 3.000

Azione 3: servizi di pre e post scuola dall'asilo nido a//a scuola secondaria di secondo grado Costi a contributo: 3.100 Costi a cofinanziamento monetario: Costi a cofinanziamento valorizzato: 1.400

Azione 4: supporto a/ reinserimento lavorativo o start up di imprese Costi a contributo: 1.000 Costi a cofinanziamento monetario: 1.000 Costi a cofinanziamento valorizzato: O

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2.4. Obiettivi Descrivere gli obiettivi delle diverse fasi e le attività previste Descrivere gli obiettivi specifici legati alle singole azioni Azione 1: Azioni nel periodo estivo (Grest, pre e post Grest) Esperienze di grest estivo nei mesi di giugno, luglio ed agosto pei i bambini e ragazzi che frequentano le scuole dell'obbligo e per luglio ed agosto per i bambini di nido primavera ed infanzia

Azione 2: Azioni di supporto allo studio (doposcuola, recupero scolastico) Ampliamento dell'offerta formativa integrata all'ambito curricolare per piccoli gruppi: recupero, potenziamento, study time, acquisizione di un metodo di studio Percorsi di studio personalizzato, rivolti a bambini e ragazzi che hanno diverse difficoltà nelle ore curricolari Laboratori motivazionali, per aiutare bambini e ragazzi ad affrontare le frustrazioni legate al non sentirsi capaci di fare Creazione di uno sportello psicologico per aiutare i ragazzi ad affrontare difficoltà psicologiche, che spesso trovano origine da contesti famigliari complessi, dove i genitori vivono situazioni lavorative alquanto precarie

Azione 3: Servizi di pre e post scuola dall'asilo nido alla scuola secondaria di secondo grado Ampliamento del servizio scolastico sulla base dell'effettivo bisogno lavorativo delle famiglie. Il servizio varierà nei tre anni a seconda della effettiva risposta emersa. Azione 4: supporto al reinserimento lavorativo o start up di imprese Orientamento e "coucelling" job Formazione ed accompagnamento per l'avvio o il ri-avvio di piccole imprese locali

2.5. Destinatari e target

Indicare la tipologia di destinatari finali del progetto e i criteri di precedenza individuati nella fruizione del beneficio a favore di determinate categorie, motivandoli anche sulla base dell'analisi dei fabbisogni territoriale effettuata

Descrivere i target di ogni azione

Azione 1: Azioni nel periodo estivo: Bambini e ragazzi di famiglie che provengono da realtà lavorative complesse, da genitori che operano su turni in contesti sanitari ed ospedalieri o che necessitano di un supporto nel periodo estivo, per poter conciliare il tempo lavorativo con la vita famigliare.

Azione 2: Azioni di supporto allo studio (doposcuola, recupero scolastico): Bambini e ragazzi di famiglie che necessitano un servizio di supporto per esigenze lavorative. Verrà data particolare attenzione ai soggetti disabili, con difficoltà scolastiche (prevenzione alla dispersione scolastiche), ragazzi in difficoltà o con lacune dettate dal lungo periodo di formazione a distanza causa ordinanza chiusura scuole per COVID-19. I soggetti coinvolti, dopo il primo anno di avvio delle attività, potranno cambiare in base ai risultati emersi ed alla luce di nuove richieste che perverranno.

Azione 3: Servizi di pre e post scuola dall'asilo nido alla scuola secondaria di secondo grado: Bambini e ragazzi che provengono da realtà lavorative complesse, da famiglie i cui genitori operano su turni in contesti sanitari ed ospedalieri, da famiglie che necessitano di un ampliamento e personalizzazione dell'orario in base alle effettive esigenze lavorative.

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Azione 4: supporto al reinserimento lavorativo o start up di imprese Adulti che hanno perso il posto di lavoro causa chiusura di aziende in tempo di coronavirus, adulti che necessitano un inserimento lavorativo dopo lungo periodo di assenza dal mondo del lavoro (gravidanze e gestione dei figli), adulti che hanno bisogno di risollevare piccole imprese locali a rischio o di attivarne nuove sul territorio

2.6. Distribuzione delle responsabilità attuative tra i partner Fornire una breve descrizione della struttura organizzativa e della distribuzione delle responsabilità di attuazione tra i Compito della Cooperativa Arcobaleno, in quanto capofila del progetto, sarà il coordinamento generale delle azioni messe in campo, la supervisione delle attività, la tenuta della documentazione e la raccolta del materiale necessario per la rendicontazione, da produrre all'ats di Pavia. La Cooperativa Arcobaleno, sede dell'Istituto San Giorgio, svolgerà parte delle attività previste dall'azione 2 e 3, raccogliendo i bisogni delle famiglie dell'asilo nido il Piccolo Principe, della Sezione Primavera, della scuola dell'infanzia San Giorgio, primaria San Giorgio, Secondaria di primo grado San Giorgio, Liceo Scientifico Olivelli, scuola dell'infanzia Maria Bambina di Magherno. Blu Pavia svolgerà attività relativa alla azione 1, sulla base delle consolidate esperienze di grest all'interno della struttura del Lido di Pavia. Verranno convogliate le richieste delle famiglie dei bambini e ragazzi dai 6 anni ai 14 anni, provenienti dalle zone di Landriano, Vidigulfo, , Sant'Alessio e vialone, (mediante una navetta dedicata al trasporto dei bambini, che partirà da Landriano), dalle zone di Magherno, e paesi limitrofi. Il Comune di Landriano si farà carico delle attività previste dalle azioni 1 per le famiglie del Paese, i cui bambini frequentano la scuola dell'infanzia Camera di Landriano, la scuola dell'infanzia comunale, l'asilo nido Crapa Pelada. Inoltre, sempre per le stesse realtà, promuoverà iniziative legate all'azione 3, sempre nelle medesime strutture. Il Comune di Vellezzo Bellini sarà polo dell'azione 1 per le strutture territoriali coinvolte, con la possibilità di creare, attraverso delle navette, un servizio di trasporto per accedere alla struttura gestita da Blu pavia. Il Comune di Vidigulfo oltre a promuovere i servizi di Grest, pre e post Grest del territorio si farà carico in particolare di supportare il territorio attraverso uno sportello di consulenze psicologiche gratuite, al fine di accompagnare il reinserimento lavorativo per persone che, a seguito della pandemia Covid-19, hanno perso la loro occupazione. Saranno attivati anche corsi di formazione gratuiti, al fine di supportare le competenze professioni ed agevolare il percorso di domanda-offerta. Verranno a tal riguardo favorite forme di lavoro flessibile, per donne che hanno bisogno di rientrare nel mondo del lavoro dopo gravidanze e lunghe assenze per motivi famigliari. Tiziana Vive parteciperà, attraverso sportelli mirati nei vari comuni aderenti la rete, a dare un supporto a coloro che devono intraprendere un percorso di inserimento lavorativo, reinserimento lavorativo volto a fronteggiare la "crisi lavorativa" susseguente al lungo periodo di stop dettato dalla chiusura e sospensione delle attività previste dai vari provvedimenti ministeriali, durante la pandemia COVID-19 e nei mesi successivi. Si prevede tra tutte le azioni, il coinvolgimento di circa 300 famiglie per ogni anno di svolgimento dell'attività. Resta dunque inteso che, al di là delle responsabilità di ogni partner dell'alleanza all'interno delle azioni, la rete creata permetterà di mettere in comune le esperienze in modo da: Novità in evidenza: Condividere con tutto il territorio dei comuni coinvolti il lavoro che emergerà nell'azione 4 Condividere esperienze, metodologie e best practice di quanto emergerà nell'azione 2 anche nelle scuola primarie e secondarie di primo grado coinvolte nell'alleanza Mettere in comune esperienze e aspetti positivi delle azioni di grest proposti (azione 1), in modo da poter cogliere il meglio da ogni realtà coinvolta e di poter replicare negli anni successivi anche in altri contesti Condividere modalità, metodologie, aspetti innovativi o criticità dei servizi legati all'azione 2, in modo da poter mettere in comune dei punti di lavoro preziosi per il lavoro degli anni successivi, alla fine del triennio. Ciò consentirà di evidenziare punti di forza e punti di debolezza per ogni azione.

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2.7. Disseminazione dei risultati di progetto Indicare le attività previste di comunicazione e diffusione

Le attività proposte dalle varie azioni verranno diffuse nei seguenti modi: Diffusione delle attività sui vari siti dei partner dell'alleanza, Facebook e instagram Creazione di un evento pubblico in cui si mette in comune il valore di quanto verrà svolto in un territorio ampio ed in un lasso di tempo di un triennio Creazione di protocolli di azione (best practice) che verranno condivisi e diffusi nel territorio dai singoli Comuni Uniformazione di una documentazione di raccolta del fabbisogno secondo moduli previsti e definiti dal gruppo di lavoro dell'alleanza Raccolta di questionari di customer satisfaction alla fine di ogni anno e diffusione dei risultati delle diverse azioni messe in campo

2.8. Sostenibilità Illustrare la sostenibilità del progetto, intesa come capacità degli interventi realizzati di continuare autonomamente e generare benefici anche successivamente alla conclusione del progetto

In generale rispetto a tutte le azioni si precisa quanto segue. La necessità di porre le basi per la sostenibilità futura delle azioni avviate attraverso il progetto è ben chiara ai soggetti che ne propongono la partnership. Attraverso le attività di comunicazione e pubblicizzazione delle azioni del progetto ci proponiamo di avviare, già nelle prime fasi delle realizzazioni fattive della progettualità, azioni di Fundraising e diffusione di iniziative, metodologie e risultati volti a reperire, anche attraverso le convenzioni con il pubblico, con le associazioni dei genitori e di volontariato le risorse per le prosecuzioni delle attività. Il consolidamento di buone prassi di lavoro, che si implementeranno in un arco di tempo di ben tre anni, potrà costruire un sistema di radicamento sul territorio che potrà trovare anche forme di autofinanziamento a partire dalle singole realtà locali presenti nell'alleanza, replicabili anche in altre realtà territoriali limitrofe.

Azione 1: Azioni nel periodo estivo: la possibilità di pensare alle attività del periodo di chiusura scolastica e formativa permette di mettere in campo delle buone pratiche replicabili negli anni successivi ammortizzando i costi grazie alla possibilità di diffondere in un più ampio territorio le proposte; Azione 2: Azioni di supporto allo studio (doposcuola, recupero scolastico): a partire dal maggiore bisogno iniziale - primo anno di lavoro, proprio per intervenire in azioni di recupero scolastico per ragazzi e bambini che non sono riusciti a consolidare, per le difficoltà della formazione a distanza, le conoscenze e competenze richieste dagli insegnanti, negli anni successivi si metteranno in campo azioni dedicate ad intervenire sul bisogno reale delle famiglie per coprire il tempo pomeridiano con protocolli di intervento implementati e standardizzati negli anni a venire. Azione 3: Servizi di pre e post scuola dall'asilo nido alla scuola secondaria di secondo grado Nei vari anni verranno consolidati interventi a partire dalle proposte messe in campo per le famiglie, replicabili successivamente sia con l'alleanza che con altri comuni con cui si vuole creare rete per consentire delle buone prassi in tema di conciliazione su un maggior territorio possibile. Ciò consentirà di ammortizzare i costi a partire da più soggetti coinvolti. Azione 4: supporto al reinserimento lavorativo o start up di imprese La messa a punto di azioni, riviste e consolidate in un triennio, consentirà agli specialisti messi in campo di fornire azioni replicabili su altre realtà territoriali fornendo un servizio che potrà essere autofinanziato e messo a regime tra i servizi offerti dai comuni del territorio pavese.

2.9. Monitoraggio e Valutazione Descrivere le modalità di monitoraggio e valutazione interna delle realizzazioni e dei risultati Monitoraggio delle attività Creazione di uno team di progetto che possa coordinare, in linea generale, tutte le azioni del progetto, con la creazione di un report alla fine di ogni anno, dei risultati raggiunti: al team parteciperà un rappresentante di ogni partner dell'alleanza Raccolta del fabbisogno, attraverso una modulistica adottata ad inizio progetto e valida per le diverse azioni avviate Analisi dei moduli di iscrizione e messa a punto di gruppi di utenti per target, azione e bisogno Alla fine di ogni percorso questionario di customer satisfaction e rimodulazione degli interventi per gli interventi attuati negli anni successivi

Valutazione In itinere, alla fine di ogni anno di realizzazione del progetto Creazione di un report finale per ogni azione, con l'elaborazione dei questionari di customer satisfaction Realizzazione di un manuale per azione, contenente le buone prassi consolidate, replicabili negli anni successivi anche in altri territori, limitrofi ai Comuni dell'alleanza Report finale da presentare in ATS, in cui vengono definiti sia gli aspetti positivi riscontrati nel progetto triennale (consolidate nel manuale di best practice) sia le eventuali criticità da far emergere.

Si pensa di anno in anno ad una rimodulazione della progettualità sulla base del bisogno emerso nelle varie aree territoriali dedicate al progetto

2.10. Calendario delle attività Indicare la durata delle attività previste (modificare la tabella in base alla durata della proposta progettuale) Semestre 1 Semestre 2 mag giu luglio ago sett ott nov dic gen febb mar apr 10 11 12 Attività 1 - Azioni nel periodo estivo (Grest, pre e ost Grest

Attività 2 — Azione di supporto allo studio Attività 3 — Servizio di pre e post scuola Attività 4 — Inserimento lavorativo Semestre 3 Semestre 4 mag giu luglio ago sett ott nov dic gen febb mar apr 10 11 12 Attività 1 — Azioni nel periodo estivo (Grest, pre e ost Grest

Attività 2 — Azione di supporto allo studio Attività 3 — Servizio di pre e post scuola Attività 4 — Inserimento lavorativo Semestre 5 Semestre 6 mag giu lug ago sett ott nov dic genn feb mar apr 10 11 12 Attività 1 - Azioni nel periodo estivo (Grest, re e ost Grest Attività 2 — Azione di supporto allo studio Attività 3 — Servizio di pre e post scuola Attività 4 — Inserimento lavorativo

PARTE C PIANO DEI CONTI DEL PROGETTO Costo complessivo del progetto 28.000 euro

Importo a Importo a contributo cofinanziamento Voce di costo

A. Costi di personale interno ed esterno € ...19.600... € ...4.200...

di cui per coordinamento, monitoraggio, rendicontazione e valutazione del progetto (max 15% del costo totale di € ...... 4.200... progetto)

B. Costi di acquisto, noleggio, leasing di beni o sotfware

C. Costi di acquisto di servizi

D. Costi relativi ad erogazione voucher/ rimborsi

E. Spese generali di funzionamento e gestione

€ ...19.600...... € ..8.400...... TOTALE

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ENTE COFINANZIAMENTO COFINANZIAMENTO VALORIZZAZIONE MONETARIO

Arcobaleno Cooperativa Sociale 4.400

Comune di Vidigulfo 1.000

Comune di Landriano 1000

Comune di Vellezzo Bellini 1000

Blu Pavia 1000

Tiziana Vive

TOTALE 1.000 7.400

Luogo e Data

Il Legale Rappresentant o Soggetto

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3All. 2 all’Avviso

SCHEDA PROGETTO PARTE A PRESENTAZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO E DEL PARTENARIATO

1 - TITOLO DEL PROGETTO (PER ESTESO E ACRONIMO)

PROSEGUIAMO LA CONCILIAZIONE - Potenziamento dell’offerta dei servizi attraverso innovative misure flessibili nell’accesso ai servizi di cura, dai minori agli adolescenti ANNO 2020. acronimo: CONCILIAFAMILY

NOME DELL’ALLEANZA LOCALE DI CONCILIAZIONE

ALLEANZA LOCALE DI CONCILIAZIONE DELLA LOMELLINA SUD

Alleanza già costituita X SI ❏ NO L’alleanza si presenta tuttavia con un capofila differente rispetto alla precedente e riformulerà l’accordo di partenariato ex post approvazione progetto.

2. BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO Fornire una breve descrizione del progetto che presenti in sintesi gli obiettivi, le attività, i risultati attesi e le realizzazioni (output). Una descrizione più ampia sarà invece richiesta al punto 1 della parte B “Proposta progettuale”.

Il progetto intende dare una risposta concreta alle problematiche conciliative ulteriormente gravate dalla situazione pandemica associata alla già evidente carenza di servizi di cura e custodia dei minori che si rimarca, a maggior ragione, particolarmente nel periodo estivo avendo, i genitori lavoratori, già utilizzato le ferie che avrebbero destinato, appunto, alla cura dei figli.

Le azioni previste attivano servizi di cura per i minori (grest in continuità con l’azione dell’Oratorio) e gli adolescenti (smart camp) con supporto di grestbus nel periodo estivo 2020, servizi che andranno ad integrare e potenziare la tradizionale Rete dei servizi di cura previsti dalla programmazione territoriale.

Attivo anche un servizio di supporto ai/alle lavoratori/trici con responsabilità di cura, volto ad intercettare ulteriori fasce di utenza quali imprenditori/trici, lavoratori autonomi e professionisti che, in questo periodo pandemico, necessitano di un maggiore supporto informativo/orientativo ai servizi di cura.

In sintesi, il progetto si propone: un supporto parentale di cura e sostegno scolastico; un campus informatico/sportivo dedicato alle fasce d’età pre e adolescenziali; uno sportello informativo e di orientamento ai servizi di cura del territorio in cofinanziamento; un’azione di politica dei tempi e degli orari ex l.r 28/2004 per liberare tempo ai genitori lavoratori migliorandone la qualità di vita.

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3. COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE DEL PARTENARIATO Elencare i partner e illustrare le caratteristiche del partenariato, evidenziare le motivazioni che giustificano la scelta dei partner, e descrivere le modalità previste per la costituzione del partenariato. Descrivere la rappresentatività di ogni partner con riferimento alle azioni di progetto e all’esperienza pregressa in tale ambito, e la complementarietà e integrazione delle competenze ed esperienze offerte dal partenariato nel suo complesso per la buona riuscita del progetto.

Il partenariato ha avviato, nella precedente programmazione conciliazione vita lavoro – bando ATS, un interessante progetto che ha dato risultati ampiamente positivi e che, pertanto, intendiamo riproporre con un ampliamento dei destinatari e con l’introduzione di un’azione innovativa non sostenuta da altri finanziamenti pubblici.

Tale decisione del partenariato deriva inoltre dalla particolare situazione pandemica Covid 19 che, soprattutto, va ad incidere sul bisogno conciliativo della popolazione dei piccoli Comuni che si vedono investiti di un necessario sostegno alla popolazione lavoratrice che deve riprendere il lavoro avendo già dovuto usufruire delle ferie correnti.

Il partenariato, invariato, si presenta con capofila la Cooperativa ALEMAR

ALEMAR – CAPOFILA Extra- piano: La Cooperativa ALEMAR ONLUS gestisce un gran numero di servizi rivolti al mondo della scuola: assistenza al trasporto, scuole dell’infanzia, assistenza ai disabili, pre e post-scuola, doposcuola, centri ricreativi diurni estivi. Un insieme di attività rivolte ai giovani dai 3 mesi ai 14 anni. La “Carta dei Servizi educativi e di assistenza scolastica” rappresenta un impegno serio e condiviso con i Comuni/Enti Committenti nei confronti delle famiglie residenti nel territorio. Per ogni servizio sono specificati gli standard di qualità e i sistemi di controllo, permettendo in tal modo al cittadino di divenire soggetto attivo e consapevole nella valutazione delle prestazioni offerte. Si tratta di un modo nuovo di concepire e progettare l’attività, dove ciascuno diviene sempre più partecipe del servizio perché trasparenza e compartecipazione siano il motore per la gestione dei servizi. Il tutto in una linea di miglioramento continuo che possa offrire ai bambini e ai ragazzi un ambiente sereno e idoneo alla loro crescita personale, sociale e culturale.

Piano conciliazione famiglia-lavoro ATS 2018/2019: Progetto: CONCILIARE I TEMPI DELLA SCUOLA E DEL LAVORO SI PUO’ - Potenziamento dell’offerta dei servizi attraverso innovative misure flessibili nell’accesso ai servizi di cura, dai minori agli adolescenti, nel periodo estivo 2019.

GROPELLO CAIROLI: PARTNER – Il Comune, in riferimento alla rappresentatività di cui al punto 3, evidenzia l’esperienza pregressa in tale ambito, sia a livello di azioni realizzate extra piano territoriale che a livello di precedente programmazione Conciliazione famiglia-lavoro 2016-2019.

Extra- piano: Nido d’infanzia, servizio educativo e sociale di interesse pubblico che accoglie i bambini e le bambine in età compresa tra i tre mesi ed i tre anni, che concorre con le famiglie alla loro crescita e formazione 124

nel rispetto della propria identità individuale, culturale e religiosa. Funziona tutto l’anno tranne il mese di agosto nei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì. L’orario di funzionamento è dalle ore 8.00 alle ore 16.00 dal lunedì al venerdì con entrata dalle ore 8.00 alle ore 9.30 ed uscita dalle ore 15.30 alle ore 16.00. Per le famiglie che ne facciano motivata richiesta per necessità lavorative, può essere autorizzato l’ingresso anticipato alle ore 7.30 ed il prolungamento dell’orario di permanenza ore 16.00 – 17.30 (tempo lungo) in base alle richieste delle famiglie

Piano conciliazione famiglia-lavoro ATS 2018/2019: Progetto: CONCILIARE I TEMPI DELLA SCUOLA E DEL LAVORO SI PUO’ - Potenziamento dell’offerta dei servizi attraverso innovative misure flessibili nell’accesso ai servizi di cura, dai minori agli adolescenti, nel periodo estivo 2019.

VILLANOVA D’ARDENGHI – ZERBOLO’ - PARTNER Extra- piano: sono comuni aderenti al Consorzio Sociale Pavese gestore del Piano di Zona del distretto di Pavia. Come Consorzio hanno, negli anni, attivati azioni afferenti a:

- ottimizzazione delle risorse disponibili attraverso l’unitarietà degli interventi e la condivisione di strategie e politiche di welfare; - promozione dello sviluppo locale del territorio, assicurando standard minimi di welfare a tutti coloro che vi risiedono, con peculiare attenzione alle categorie fragili o svantaggiate Piano conciliazione famiglia-lavoro ATS 2018/2019: Progetto: CONCILIARE I TEMPI DELLA SCUOLA E DEL LAVORO SI PUO’ - Potenziamento dell’offerta dei servizi attraverso innovative misure flessibili nell’accesso ai servizi di cura, dai minori agli adolescenti, nel periodo estivo 2019.

FONDAZIONE LE VELE - PARTNER Extra- piano: Azione conciliativa rivolta ai/alle dipendenti e collaboratrici/tori. L’azione prevede una serie di convenzioni volti all’ottenimento di una scoutistica del 10-20% relativamente a servizi diversificati di miglioramento qualità di vita e conciliazione f-l (dalle palestre, il tempo libero, dai servizi di cura parentale per minori ed anziani alla lavanderia...)

Orario flessibile e personalizzato a domanda; benefit aziendali e ticket restaurant Piano conciliazione famiglia-lavoro ATS 2016/2019 e prec.:

Progetto: CONCILIARE I TEMPI DELLA SCUOLA E DEL LAVORO SI PUO’ - Potenziamento dell’offerta dei servizi attraverso innovative misure flessibili nell’accesso ai servizi di cura, dai minori agli adolescenti, nel periodo estivo 2019.

SPAZI E TEMPI PER TUTTI: progetto a valersi su bando ATS ex DGR 1081/2013

SPAZI E TEMPI PER TUTTI: CONTINUIAMO LA CONCILIAZIONE a valersi su bando ex DGR 5969/2016 bando POR-FSE 2014/2020

“WELFARE SMART: risposte innovative alle esigenze conciliative e sociali della comunità lomellina”

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Capofila dell’alleanza locale e contatti del referente di progetto (nome, cognome, numero di telefono email)

ALE.MAR. COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

REFERENTE PROGETTO: Giuseppe Gatti

RIFERIMENTI REFERENTE Tel. 346-8011808 mail [email protected]

Enti partner dell’Alleanza (nome e tipologia)

NOME DELL’ENTE TIPOLOGIA REFERENTE (ente pubblico; ambiti territoriali, (nome, cognome, numero di telefono, mail) aziende speciali e consorzi per i servizi alla persona; istruzioni scolastiche, formative e università; associazioni sindacali; associazioni datoriali; privato no profit; privato profit - grande impresa; privato profit - piccola impresa; privato profit - media impresa; privato profit - micro impresa)

COOPERATIVA ALEMAR COOPERATIVA SOCIALE Giuseppe Gatti Tel: 346-8011808 [email protected] COMUNE DI GROPELLO ENTE PUBBLICO Tatiana De Nisco CAIROLI Tel. 0382-815233 [email protected]

COMUNE DI ZERBOLO ENTE PUBBLICO Gian Antonio Centenara Tel: 0382-818672 [email protected] COMUNE DI VILLANOVA ENTE PUBBLICO Daniele Ielati Tel: D’ARLENGHI 0382-400022 [email protected] FONDAZIONE LE VELE FONDAZIONE Livia Andolfi Tel: 0382-466854 [email protected]

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PARTE B PROPOSTA PROGETTUALE

1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Presentare la struttura generale del progetto descrivendone, in un elenco puntato, gli obiettivi (cambiamenti), i risultati attesi (benefici in favore dei singoli destinatari e del sistema) e le principali realizzazioni (output).

Il tema della conciliazione vita-lavoro sta diventando, con sempre maggiore rilevanza, un asset strategico per migliorare la qualità di vita di uomini e donne lavoratori/trici. Il progetto parte dalla mappatura delle esigenze locali. Obiettivi di cambiamento ed Output:

- riequilibrio dei carichi di cura parentale attraverso l’implementazione dei servizi di cura per la gestione del tempo libro estivo. L’obiettivo risponde al bisogno dei genitori lavoratori per servizi di cura estivi rivolti ai bambini fascia 7-11 anni ed ai ragazzi in età pre e adolescenziale fascia 12-16 anni; - miglioramento della gestione del tempo libero dei bambini e dei giovani e supporto ai genitori mediante modalità innovative e rafforzative delle opportunità dirette a favorire la condivisione delle responsabilità di cura tra uomo e donna nell’ambito del contesto famigliare; - risposta all’esigenza di un servizio flessibile per gli adolescenti, età difficile a livello gestionale sia del giovane che della famiglia e, spesso, sottovalutata da un punto di vista di sostegno parentale e, altrettanto spesso, non rientrante nella tradizionale offerta di servizi di cura dei minori; - avvio di un servizio a sostegno delle politiche dei tempi e degli orari ex l.r. 28/2004 con l’innovativa azione volta all’introduzione di un servizio di supporto e di libera-tempo per le famiglie lavoratrici nel trasposto da casa al grest e dal grest a casa; - implementazione dell’informazione sulle politiche di conciliazione ed orientamento nell’individuazione delle misure conciliative più idonee alle famiglie lavoratici.

Risultati attesi:

1 - consolidare la rete dei servizi conciliativi territoriali attraverso l’attivazione di un servizio ai minori in continuità con il servizio tradizionale svolto dall’oratorio ma ritenuto non sufficiente per le esigenze conciliative delle famiglie lavoratrici residente sul territorio coinvolto a progetto. L’attività di servizio proposto permetterà alle famiglie di diminuire i costi per l’utilizzo di forme conciliative individuali in altri territori con l’aggravio del trasporto) e consentirà forme di socializzazione tra i minori;

- dare continuità alle azioni di progetto già consolidate, sia con il progetto a valersi su avviso ATS 2019, sia con il progetto POR-FSE conclusosi lo scorso anno con ottimali risultati pur nella sua specificità di ampliamento territoriale al Comune di Gropello Cairoli e comuni limitrofi. Il risultato atteso attraverso questo percorso è il rafforzamento della rete dei servizi di cura tradizionali che permettono un’integrazione tra pubblico privato nell’ottica di sostenere le famiglie con problemi di cura nella custodia minori nel periodo estivo;

- dare continuità all’azione di informazione, orientamento, diffusione risultati, grazie all’attività dii sportello rientrante nelle attività totalmente cofinanziate dall’Alleanza. Si attende come risultato la diffusione della cultura della conciliazione famiglia-lavoro ed un valido supporto orientativo per 127

l’accompagnamento e il sostegno dei lavoratori/imprenditori/autonomi, con problematiche di cura nell’informazione alle realtà che offrono servizi di cura nel territorio;

- avviare un’azione di politiche dei tempi e degli orari ex l.r. 28/2004 con l’attivazione del servizio di trasporto tra comuni del territorio individuato a progetto.

2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO

2.1 Informazioni generali

Indicare la tipologia di intervento (anche più di una tipologia): a) Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare b) Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica c) Servizi salva-tempo d) Servizi di consulenza e) Servizi di supporto a sostegno dei lavoratori/collaboratori autonomi e dei liberi professionisti f) Servizi a sostegno delle politiche dei tempi e degli orari nelle città

2.2 Oggetto dell’intervento

Con riferimento alle aree di intervento di cui all’Avviso, descrivere, attraverso l’analisi del contesto di riferimento, i bisogni a cui si intende dare risposta attraverso gli interventi previsti dal progetto; dimostrare la conoscenza di eventuali altri interventi già presenti nel territorio e descrivere la loro complementarietà rispetto alle aree di intervento del progetto proposto.

Le motivazioni alla base dell’intervento proposto sono legate alle esigenze conciliative espresse dal territorio dell’Alleanza Locale comprendente l’area dei comuni di Gropello Cairoli, Villanova D’Ardenghi e Zerbolò.

L’analisi di contesto ha infatti evidenziato un ambito ancora colpito da crisi socio-economica con problematiche conciliative legate principalmente al fenomeno del pendolarismo. La necessità di spostamento territoriale extraurbano si associa ad una carenza di servizi di cura e custodia dei minori che si rimarca particolarmente nel periodo estivo e, in particolare, in questo momento in cui i genitori si trovano a dover fare i conti con le scarse ferie estive che rimarranno dopo la crisi pandemica di questi mesi.

L’attività prevista dal progetto andrà pertanto a potenziare ed integrare la Rete dei servizi di cura tradizionali presenti nel territorio di attuazione del progetto.

La caratteristica fondamentale del percorso presentato è quella di voler dare una risposta concreta ai bisogni del territorio attraverso interventi già in parte sperimentati nella precedente programmazione ma integrati per il raggiungimento di ulteriori target non coperti dalla precedente esperienza di progetto. In particolare, per l’azione 1 e 2, target di minori con problematiche DSA/BES e per l’azione 3, target di genitori entrambi lavoratori/trici e nuclei familiari con imprenditori/trici, professionisti in partita IVA e/o in gestione separata che

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maggiormente avranno necessità di supporto per servizi di cura nel periodo estivo 2020 e che, a tutt’oggi, sono ancora difficilmente intercettati dall’informazione sulle azioni conciliative pubbliche messe in campo.

L’azione di informazione risulterà di particolare interesse anche per quei lavoratori/trici del settore sanitario, ospedali, case di cura.. ecc. che avranno anch’essi bisogno di supporto conciliativo quest’estate, ex ante l’apertura scolastica 2020/2021.

Sul territorio è già attivo un grest dell’Oratorio di Gropello Cairoli che copre i servizi di cura sino agli inizi di luglio tale per cui, appare necessario, integrare e dare continuità a tale servizio per tutto il mese di luglio sino al periodo ex ante ferragosto. Così pure per gli adolescenti diviene importante un supporto ai genitori integrando l’attività ludica al sostegno scolastico mediante due settimane di formazione web e una settimana di benessere personale con attività sportive diversificate. Bisogno questo ancora maggiore stante la chiusura scolastica primaverile.

Ed ancora, l’introduzione di una navetta gratuita per il trasporto dei bambini/adolescenti sarà un elemento innovativo volto a sostenere quanto previsto dalla normativa conciliativa nazionale e regionale sulle politiche dei tempi e degli orari.

Nella precedente descrizione delle attività e delle realizzazioni sono state evidenziate le esperienze pregresse del partenariato che hanno portato ad un consolidamento delle competenze messe a disposizione per l’attuazione delle azioni proposte dal progetto.

In particolare, il progetto presentato, andrà ad integrarsi con la tradizionale attività di cura svolta dalla Parrocchia/Oratorio di Gropello Cairoli e dall’azione di informazione/orientamento alle politiche di conciliazione svolte dalla Fondazione Le Vele nel percorso progettuale ex POR-FSE con l’elaborazione di materiale messo a disposizione dell’utenza lomellina.

L’introduzione del servizio di GrestBus sarà un’azione innovativa che il territorio perseguirà e sosterrà in considerazione dell’interesse all’implementazione delle politiche ex l.r. 28/2004.

2.3 Descrizione delle attività e delle realizzazioni Individuare e descrivere le diverse fasi e le attività previste, indicando il periodo di realizzazione previsto, le metodologie di intervento e le principali realizzazioni. Evidenziare le modalità di collaborazione e di raccordo con gli stakeholder e con i servizi del territorio. Indicare se si prevede di richiedere ai destinatari delle attività una compartecipazione economica.

Attività 1 (titolo)

Azione 1: SERVIZIO DI CAMPUS ESTIVO IN COORDINAMENTO E SUPPORTO AL GREST DELL’ORATORIO COMUNALE DI GROPELLO CAIROLI

Costi a contributo: € 13.300,00

Costi a cofinanziamento monetario: € 400,00

Costi a cofinanziamento valorizzato: € 4.800,00 129

Si prevede una compartecipazione economica dei genitori pari a € 50,00 x famiglia

Azione 2: SUMMER SMART CAMP Costi a contributo: € 6.200,00

Costi a cofinanziamento monetario:€ 0,00

Costi a cofinanziamento valorizzato: € 600,00

Non si prevede una compartecipazione economica dei genitori

Azione 3: SPORTELLO DI ORIENTAMENTO SERVIZI CONCILIATIVI A FAVORE DEI GENITORI LAVORATORI/AUTONOMI/LIBERI PROFESSIONISTI Costi a contributo: € 0,00

Costi a cofinanziamento monetario: € 0,00

Costi a cofinanziamento valorizzato: € 2.200,00

Non si prevede una compartecipazione economica dei genitori

Azione 4: ATTIVAZIONE SUPPORTO ALLE POLITICHE DEI TEMPI E DEGLI ORARI CON L’ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI “GRESTBUS” Costi a contributo: € 0,00

Costi a cofinanziamento monetario: € 0,00

Costi a cofinanziamento valorizzato: € 1.000,00

Non si prevede una compartecipazione economica dei genitori

a. Obiettivi Descrivere gli obiettivi delle diverse fasi e le attività previste

Azione 1 EROGAZIONE DI UN SERVIZIO DI CAMPUS ESTIVO IN COORDINAMENTO E SUPPORTO AL GREST DELL’ORATORIO COMUNALE DI GROPELLO CAIROLI Modalità previste: Il campus, nella sua formulazione educativa/innovativa, viene rivolto ai bambini che frequentano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, nella fascia d’età compresa tra 7-11 anni. Le attività avranno come filo conduttore il divertimento e il benessere dei partecipanti, attraverso attività ludico-creative, dal contatto con la natura a come adottare comportamenti sostenibili, dai giochi motori all’aria aperta alle 130

letture, ai laboratori espressivi, all’interno di un ambiente educativo accogliente. Il campus si realizzerà in continuità con l’attività di grest estivo attivato dall’oratorio comunale, attivo sino al 10 luglio 2020.

L’azione 1 prevista a progetto intende quindi sostenere la conciliazione vita-lavoro erogando un servizio di custodia bambini attraverso un campus aperto per 4 settimane, dal lunedì 13 luglio al venerdì 7 agosto 2020, dalle ore 8.00 alle ore 17.00 con servizio continuato incluso mensa e merenda.

Sede: La sede di svolgimento dell’attività sarà la sede della scuola primaria di via Fosso Galana di Gropello Cairoli. Tempistica: Mese di luglio 2020 – agosto 2020

Azione 2: SCHOOL SMART CAMP - EROGAZIONE DI UN SERVIZIO DI SUPPORTO PER LA FRUIZIONE DI ATTIVITA’ NEL TEMPO LIBERO a favore di minori con attivazione di 3 settimane di attività di cui due a sostegno della conoscenza informatica ed una settimana rivolta allo sport ed al benessere personale.

Modalità previste: Il campus, dedicato alla fascia d’età pre e adolescenziale, si focalizzerà sull’attuazione di servizi flessibili di supporto nel tempo libero orientati al minore, orientati allo sviluppo e alla crescita consapevole, con un migliore utilizzo del proprio tempo libero grazie ad una visione innovativa di servizio in modalità “out of school care” con superamento della normale rete dei servizi orientati alla sola accoglienza ricreativa. L’attività prevede 2 distinti percorsi conduttori. Un percorso legato alla rappresentazione e alla conoscenza informatica e di se nella rete informatica, nell’uso di YouTube e dell’universo della programmazione multimediale e video; un secondo percorso legato allo sport in quanto, annesso al Centro di formazione professionale della Fondazione, vi è un campo sportivo ed una vicina palestra. Sono previsti anche momenti ricreativi e … fuori porta.. con visite all’insegna della conoscenza culturale del territorio. L’azione si connota in continuità con la precedente programmazione del POR-FSE biennio 2017-2018 di cui al progetto Welfare smart: risposte innovative alle esigenze conciliative e sociali della comunità lomellina”.

Sede: La sede di svolgimento dell’attività sarà la sede della scuola professionale di via de Angelis n. 26 della Fondazione Le Vele in Garlasco con attività di3 settimane, dal lunedì 6 luglio al venerdì 24 luglio 2020, dalle ore 8.00 alle ore 17.00 con servizio continuato incluso mensa e merenda. Tempistica: Mese di luglio 2020 - (x 3 settimane)

Azione 3: ATTIVITA’DI ORIENTAMENTO/SENSIBILIZZAZIONE (azione a titolo di co-finanziamento da parte dell’Alleanza) Modalità previste: nell’ottica di complementarietà ed integrazione di quanto verrà realizzato attraverso l’azione dell’Alleanza Locale di Conciliazione, sarà possibile, grazie all’attivazione di un servizio di supporto ai/alle lavoratori/trici con responsabilità di cura, accompagnare i genitori nell’accesso all’offerta diversificata dei servizi dall’infanzia all’adolescenza offerti dal territorio. L’output del servizio sarà il riconoscere il bisogno espresso dalle famiglie e ancora non pienamente soddisfatto, accompagnandole e sostenendole nell’accesso e nella fruizione del pacchetto servizi offerto con il cofinanziamento regionale.

Sede: La sede di svolgimento dell’attività sarà la sede della scuola professionale di via de Angelis n. 26 della Fondazione Le Vele in Garlasco

Tempistica: mese di maggio – giugno - luglio - settembre 2020.

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Azione 4: ATTIVAZIONE SERVIZIO DI “GRESTBUS” (azione a titolo di co-finanziamento da parte dell’Alleanza) Modalità previste: Il servizio verrà effettuato con un pulmino tipo scuolabus e porterà i bambini dai Comuni limitrofi al Comune di Gropello Cairoli. Sono previsti punti di raccolta dei bambini partecipanti al grest che saranno gestiti dal personale dei Comuni partner ed eventualmente da volontari nonni. Il Servizio avrà la durata prevista dall’azione 1.

b. Destinatari e target Indicare la tipologia di destinatari finali del progetto e i criteri di precedenza individuati nella fruizione del beneficio a favore di determinate categorie, motivandoli anche sulla base dell’analisi dei fabbisogni territoriale effettuata

Azione 1: Genitori lavoratori dipendenti, uomini e donne con figli minori, in fascia d’età compresa tra i 7* e gli 11 anni (requisito: che nell’anno precedente abbiano frequentato la scuola primaria) residenti nei Comuni iscritti al territorio dell’area lomellina sud-ovest.

Genitori lavoratori liberi professionisti/autonomi/partite IVA uomini e donne con figli minori, in fascia d’età compresa tra i 7*e gli 11 anni residenti nei Comuni iscritti al territorio dell’area lomellina sud-ovest.

Lavoratori/trici del settore sanitario e RSA con figli minori, in fascia d’età compresa tra i 7* e gli 11 anni residenti nei Comuni iscritti al territorio dell’area lomellina sud-ovest.

Fruitori attesi: 70/75 famiglie beneficiarie Nella valutazione e nella disamina dei requisiti d’accesso

- si darà priorità ai genitori entrambi lavoratori e si rivolgerà un’attenzione particolare ai genitori lavoratori che devono conciliare, oltre il lavoro con i servizi di cura ai figli, anche i servizi parentali di assistenza ad anziani e/o disabili e uomini e donne impegnati nei servizi di assistenza ospedalieri (medici/infermieri…) impegnati nei servizi di contrasto alla pandemia. Al riguardo sarà di grande utilità l’accesso al servizio di orientamento per l’accompagnamento e il sostegno ai/lle lavoratori/trici cofinanziato dell’alleanza.

Nella valutazione si terrà conto anche del coinvolgimento del target non ancora coperto di minori DSA/BES. *requisito: (che nell’anno precedente abbiano frequentato la scuola primaria)

Azione 2 Genitori lavoratori, uomini e donne con figli adolescenti in fascia d’età compresa tra 12** e 16 anni (15 anni e 364 gg.) anni residenti nei Comuni ascritti al territorio dell’area lomellina sud-ovest.

Genitori lavoratori liberi professionisti/autonomi, uomini e donne con figli minori, in fascia d’età compresa tra i 12** e i 16 anni residenti nei Comuni ascritti al territorio dell’area lomellina sud-ovest.

Lavoratori/trici del settore sanitario e RSA con figli minori, in fascia d’età compresa tra i 12* e i 16 anni residenti nei Comuni ascritti al territorio dell’area lomellina sud-ovest.

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**requisito: (che nell’anno precedente abbiano frequentato la scuola di 1 o 2 grado)

Fruitori attesi: 35 famiglie beneficiari Nella valutazione e nella disamina dei requisiti d’accesso, si darà priorità ai genitori entrambi lavoratori e si rivolgerà un’attenzione particolare ai genitori lavoratori che devono conciliare, oltre il lavoro con i servizi di cura ai figli, anche i servizi parentali di assistenza ad anziani e/o disabili e uomini e donne impegnati nei servizi di assistenza ospedalieri (medici/infermieri…) impegnati nei servizi di contrasto alla pandemia. Al riguardo sarà di grande utilità l’accesso al servizio di orientamento per l’accompagnamento e il sostegno ai lavoratori cofinanziato dell’alleanza.

Nella valutazione si terrà conto del coinvolgimento del target non ancora coperto di minori DSA/BES.

Azione 3: Fruitori attesi: Genitori lavoratori, dipendenti, autonomi, imprenditori, lavoratori del settore sanitario ed infermieristico, uomini e donne con figli minori, interessati ad avere informazioni volte ad assicurare un migliore bilanciamento tra le responsabilità di cura e il grado di accessibilità dei servizi territoriali di cura rispetto alle esigenze di conciliazione vita-lavoro.

Un servizio di informazione e di supporto ed accompagnamento alle/ai lavoratrici/lavoratori con problematiche di conciliazione all’accesso all’offerta diversificata dei servizi, dall’infanzia all’adolescenza, offerti dal territorio. Un’attività che si configura come potenziamento alla diffusione della cultura della conciliazione vita-lavoro mediante azioni informative promozionali rivolte al territorio coinvolto a progetto.

Azione 4: Genitori lavoratori dipendenti, uomini e donne con figli minori, in fascia d’età compresa tra i 7 e gli 11 anni residenti nei Comuni ascritti al territorio dell’area lomellina sud-ovest.

Genitori lavoratori liberi professionisti/autonomi, imprenditori, lavoratori del settore sanitario ed infermieristico, uomini e donne con figli minori, in fascia d’età compresa tra i 7 e gli 11 anni residenti nei Comuni ascritti al territorio dell’area lomellina sud-ovest. Fruitori attesi: circa 70 famiglie beneficiarie Nella valutazione e nella disamina dei requisiti d’accesso, si darà priorità ai genitori entrambi lavoratori e si rivolgerà un’attenzione particolare ai genitori lavoratori che devono conciliare, oltre il lavoro con i servizi di cura ai figli, anche i servizi parentali di assistenza ad anziani e/o disabili e uomini e donne impegnati nei servizi di assistenza ospedalieri (medici/infermieri…) impegnati nei servizi di contrasto alla pandemia. Al riguardo sarà di grande utilità l’accesso al servizio di orientamento per l’accompagnamento e il sostegno ai lavoratori cofinanziato dell’alleanza

c. Distribuzione delle responsabilità attuative tra i partner Fornire una breve descrizione della struttura organizzativa e della distribuzione delle responsabilità di attuazione tra i partner c. Distribuzione delle responsabilità attuative tra i partner Fornire una breve descrizione della struttura organizzativa e della distribuzione delle responsabilità di attuazione tra i partner STRUTTURA ORGANIZZATIVA ATTIVITÀ TRASVERSALI: maggio/giugno 2020 Formalizzazione dell’Alleanza entro 15 gg dalla comunicazione di esito valutazione maggio/giugno 2020 Costituzione cabina di regia

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dell’Alleanza ed avvio progetto. Redazione Regolamento di governance dell’Alleanza e governance del progetto Presentazione progetto alla stampa maggio/settembre 2020 Collaborazione con la Rete e RL per la diffusione delle politiche di conciliazione e delle attività di progetto Monitoraggio Diffusione dei risultati settembre/ottobre 2020 Chiusura progetto Verificale finale e rendicontazione Diffusione dei risultati AZIONE 1 maggio/giugno 2020 Incontri per la promozione sul territorio dell’azione a progetto luglio/agosto 2020 Attuazione azione 1 a progetto Verifica periodica dell’andamento dell’azione Coordinamento dell’azione a progetto settembre 2020 Customer di efficacia azione AZIONE 2 maggio/giugno 2020 Incontri per la promozione sul territorio dell’azione a progetto luglio 2020 Attuazione azione 2 a progetto Verifica periodica dell’andamento dell’azione Coordinamento dell’azione a progetto agosto 2020 Customer di efficacia azione AZIONE 3 maggio /settembre 2020 Azione di informazione e promozione della cultura di conciliazione famiglialavoro Informazioni dirette alle famiglie sul progetto presentato dall’Alleanza Informazioni dirette alle famiglie sulle opportunità di servizi di cura offerti dal territorio AZIONE 4 luglio/agosto 2020 Attuazione azione 4 a progetto Verifica periodica dell’andamento dell’azione Coordinamento dell’azione a progetto

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DISTRIBUZIONE ORGANIZZAZIONE TRA I PARTNER COOPERATIVA ALEMAR – CAPOFILA attività 1 – coordinamento e supervisione di tutte le attività di progetto COMUNE DI GROPELLO CAIROLI – PARTNER attività 4 – collaborazione al coordinamento e sostegno al progetto in tutte le fasi ed attività COMUNE DI ZERBOLO - VILLANOVA D’ARLENGHI - PARTNER Attività 4 - collaborazione al coordinamento e sostegno al progetto in tutte le fasi ed attività FONDAZIONE LE VELE attività 2 – attività 3 - collaborazione al coordinamento d. Disseminazione dei risultati di progetto Indicare le attività previste di comunicazione e diffusione Si prevede un’azione di comunicazione trasversale per tutta la durata dell’attività progettuale.

d. Disseminazione dei risultati di progetto Indicare le attività previste di comunicazione e diffusione

Si prevede un’azione di comunicazione trasversale per tutta la durata dell’attività progettuale.

Si ritiene infatti prioritario che la collettività conosca quanto le Istituzioni, a partire da Regione Lombardia, all’ATS, al PdZ, abbiano e realizzino attivamente progetti conciliativi in risposta alle proprie specifiche esigenze territoriali.

Grazie alla sinergia derivante dalle già citate collaborazioni su più fronti e relazioni sociali innescate localmente, sarà possibile dare vita ad una serie di interventi che saranno oggetto di diffusione su più livelli. Territorialmente attraverso lo sportello informativo e attraverso l’azione sinergica dei Comuni coinvolti, verranno diffuse news ed info sui risultati raggiunti. La disseminazione dei risultati sarà affidata ad articoli locali ed ai contatti divulgativi a cura della cabina di regia di progetto.

L’ottimizzazione dei risultati raggiunti costituirà effetto placebo sui territori limitrofi e la garanzia di sostenibilità futura delle azioni di progetto ex post la chiusura 2020 delle attività.

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e. Sostenibilità Illustrare la sostenibilità del progetto, intesa come capacità degli interventi realizzati di continuare autonomamente e generare benefici anche successivamente alla conclusione del progetto

Attraverso l’azione di comunicazione trasversale, che il capofila, in stretta collaborazione con il partenariato, a seguito attivazione ex post approvazione del progetto, prevede di attivare per tutta la durata del percorso, sarà possibile creare attenzione ed interesse nei territori limitrofi all’area interessata dalle azioni previste.

Il consolidamento della rete dei servizi sul territorio e la continuità di servizio ascritta alle azioni rivolte ai minori della scuola primaria ed agli adolescenti, si configura innanzitutto come un valore aggiunto a livello dei servizi di cura territoriali ed offre la possibilità di un confronto costruttivo tra pubblico e privato finalizzato alla sostenibilità delle stesse azioni a progetto.

Importante all’uopo saranno i risultati raggiunti la cui lettura permetterà ipotesi di sostenibilità ex post conclusione del progetto.

Ovviamente la sostenibilità è anche legata a fattori prettamente economici che potranno essere messi a disposizioni dagli stessi enti pubblici coinvolti (Comuni) e/o dai Piani di Zona di cui ai territori a progetti e/o da risorse messe a bando su finalità di consolidamento e sostenibilità della Rete dei Servizi Integrati a livello territoriale. In particolare, l’azione 3, si configura come un’iniziativa di informazione che ha l’ambizione di diffondere e promuovere la cultura della conciliazione famiglia-lavoro ed accompagnare e sostenere famiglie con necessità di servizi di cura che, spesso, si trovano in difficoltà nella conoscenza e nell’individuazione dell’opzione più adatta alla proprie esigenze di conciliazione per servizi di cura sia rivolta ai minori che alle persone anziane/fragili.

Il sostegno e la continuità dell’azione saranno assicurate mediante il consolidamento stesso del sistema conciliazione vita-lavoro avviato e potenziato attraverso azioni e progetti diversificati su vari fronti ma specificatamente afferenti le tematiche di conciliazione specifici

f. Monitoraggio e Valutazione

Descrivere le modalità di monitoraggio e valutazione interna delle realizzazioni e dei risultati La Cooperativa Alemar, capofila del progetto e la cabina di regia di progetto, opportunamente costituita e regolarmente convocata, svolgeranno un costante monitoraggio sullo stato di realizzazione e sugli step di realizzazione del progetto.

I valori attesi alla conclusione del progetto, relativi alle azioni presentate, saranno monitorati sulla base di indicatori sia numerici (beneficiari previsti/beneficiari raggiunti) che qualitativi (questionario valutativo a fine percorso al fine di acquisire la percezione diretta del fruitore di servizio).

Il piano di monitoraggio avrà anche la finalità di raccogliere elementi utili per il miglioramento e la promozione delle politiche di conciliazione nell’ottica del:

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- miglioramento della qualità di vita e migliore benessere famigliare grazie all’attivazione di servizi di cura per l’infanzia e l’adolescenza; - bilanciamento tra responsabilità di cura e prestazioni lavorative attraverso la rimozione degli ostacoli e delle limitazioni al tempo dedicato al ruolo educativo dei genitori; - implementazione dei servizi di cura parentali nei periodi di chiusura scolastica.

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g. Calendario delle attività

Indicare la durata delle attività previste (modificare la tabella in base alla durata della proposta progettuale)

Semestre 1 Semestre 2

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1 X X X X X X

Attività 2 X X X X X

Attività 3 X X X X X

Attività 4 X X X X X X

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PARTE C

PIANO DEI CONTI DEL PROGETTO Costo complessivo del progetto

€ 28.500,00

Importo a Importo a Voce di costo contributo cofinanziamento

o Costi di personale interno ed esterno € 1.600,00 € 7.000,00

DI CUI dei costi sopra riportati per coordinamento, monitoraggio, rendicontazione e valutazione del progetto (max € 1.600,00 € 1.700,00 15% del costo totale di progetto)

€ 0,00 € 0,00 o Costi di acquisto, noleggio, leasing di beni o sotfware

€ 17.900,00 € 0,00 o Costi di acquisto di servizi

€ 0,00 € 0,00 o Costi relativi ad erogazione voucher/ rimborsi

€ 0,00 € 2.000,00 o Spese generali di funzionamento e gestione

€ 19.500,00 € 9.000,00 TOTALE

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COFINANZIAMENTO ENTE COFINANZIAMENTO VALORIZZAZIONE MONETARIO COOPERATIVA ALEMAR € 0,00 € 2.800,00 COMUNE DI GROPELLO CAIROLI € 400,00 € 2.000,00 COMUNE DI VILLANOVA € 0,00 € 500,00 D’ARLENGHI COMUNE DI ZERBOLO’ € 0,00 € 500,00 FONDAZIONE LE VELE € 0,00 € 2.800,00 TOTALE € 400,00 € 8.600,00

Vigevano, lì 09 aprile 2020

Il Legale Rappresentante o Soggetto delegato dell’Ente capofila

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SCHEDA PROGETTO

PARTE A PRESENTAZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO E DEL PARTENARIATO

1. TITOLO DEL PROGETTO (PER ESTESO ED ACRONIMO)

TEMPO AL TEMPO

NOME DELL’ALLEANZA LOCALE DI CONCILIAZIONE

ALLEANZA LOCALE DI CONCILIAZIONE DELLA LOMELLINA E DELLA DIOCESI DI VIGEVANO

2. BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Fornire una breve descrizione del progetto che presenti in sintesi gli obiettivi, le attività, i risultati attesi e le realizzazioni (output). Una descrizione più ampia sarà invece richiesta al punto 1 della parte B “Proposta progettuale”. Il progetto “TEMPO AL TEMPO” recupera l’esperienza operativa di un’alleanza locale territoriale nata in Lomellina nel 2014 per dare supporto alle famiglie di lavoratori con esigenze differenti di conciliazione vitalavoro (cura del figlio, attività salvate tempo, accompagnamento e orientamento ai servizi, ecc), con l’intento di esaltare e dare continuità ad alcune delle azioni che hanno avuto maggior impatto sulla popolazione, rivitalizzando alcune strategie e dando vita a sperimentazioni originali e uniche (in termini di tempistica e modalità di servizio), ma anche con la volontà di dare spazio ad altre esigenze e bisogni espressi dal territorio in un’ottica sia di rotazione e sia di rivoluzione degli interventi. “TEMPO LA TEMPO” significa dare ad ogni cosa il significato che merita, collocarla nel giusto spazio e attivarla al momento giusto. Punti di forza dell’alleanza sono la qualità del partenariato che può contare su una varietà di enti (pubblico, privato, cooperative sociali, associazionismo, enti religiosi, fondazioni, ecc) con alle spalle una lunga esperienza di cura delle famiglie; la capacità di garantire un sostegno multidimensionale e multiprofessionale alla famiglia e ai molti volti della fragilità che la compongono, nel difficile compito di favorire al meglio il benessere e la conciliazione dei tempi di vita-lavoro. I principali interventi prevedono: • Alcuni servizi sperimentali: es supporto dei lavoratori con un parente anziano a carico; azioni di prolungamento di orari dell’attività scolastica presso per i bambini frequentano la scuola materna (03/06anni) con esigenze speciali; attività di Doposcuola da remoto sia presso. • Azioni innovative in continuità: Es. di supporto per la Fruizione di Attività nel Tempo Libero per minori dai 05 agli 11 anni, Servizi di Coworking a sostegno dei lavoratori -con particolare attenzione ai lavoratori autonomi e i liberi professionisti. • Azioni essenziali di Conciliazioni: es. Centri Ricreativi Extrascolastici (LAB); attività di Doposcuola territoriali; Servizi di consulenza.

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COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE DEL PARTENARIATO Elencare i partner e illustrare le caratteristiche del partenariato, evidenziare le motivazioni che giustificano la scelta dei partner, e descrivere le modalità previste per la costituzione del partenariato. Descrivere la rappresentatività di ogni partner con riferimento alle azioni di progetto e all’esperienza pregressa in tale ambito, e la complementarietà e integrazione delle competenze ed esperienze offerte dal partenariato nel suo complesso per la buona riuscita del progetto. Enti partner dell’Alleanza (nome e tipologia)

NOME TIPOLOGIA DETTAGLIO DELLE MOTIVAZIONI ED ESPERIENZA: DELL’ENTE FONDAZIONE FONDAZIONE La Caritas di Vigevano ha da sempre sostenuti azioni di CARITAS DI ENTE ECCLESIASTICO LEGALMENTE sostegno alla Famiglia, in particolare quelle segante da VIGEVANO RICONOSCIUTO particolari fragilità economiche o sociali, finalizzate al benessere psico-fisico dei suoi membri e allo sviluppo di un sano equilibrio tra le necessità lavorative e la CAPOFILA solidità e la salute della famiglia Si sono prese in carico sperimentazioni in favore della tutela della maternità e della conciliazione famiglia-lavoro nate dal riscontro dei bisogni manifestati in 10 anni di esperienza di ascolto, accompagnamento e orientamento di donne e famiglie, italiane o straniere, con figli che si sono presentanti, presso il Centro di Ascolto della Caritas Diocesana. Azioni a favore delle donne, mamme sole con minori: • per prevenire l’allontanarsi dalla marginalità nel mercato del lavoro supportando al contempo il desiderio di emancipazione, soprattutto femminile (formativi e di supporto lavorativo con babysitting) e alla fine rendersi economicamente indipendenti. • per arginare, quelle multi-problematicità (isolamento sociale, insostenibilità economica, insicurezza nel rapporto genitoriale e di coppia, ecc.) che possono portare la donna ad abbandona il lavoro

Come esperienze specifiche di progetti di conciliazione vita lavoro si possono elencare i seguenti progetti: • Progetto Una nuova Alchimia (anno 20192020) • Progetto Alchimia POR/FSE • Progetto Più Conciliazione Più Benessere (Anno2017-2018) • Progetto “In Equilibrio 2” (Anno2015- 2016) Bando • Progetto “In Equilibrio (Anno2014-2015)

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AMBITO ENTE PUBBLICO L’ambito è stato capofila di numerose iniziative e DISTRETTUALE AMBITO DISTRETTUALE DELLA sperimentazioni in progetti di conciliazione: DI VIGEVANO LOMELLINA • Progetto Una nuova Alchimia (anno Forma associata tra 50 Comuni aderenti: 20192020): Avviso pubblico per la , , , presentazione di progetti di conciliazione dei , , , tempi lavorativi con le esigenze familiari - Castello d’Agogna, biennio 2019-2020 , , • Progetto Più Conciliazione Più Benessere , , , , (Anno2017-2018): Avviso pubblico per la , , presentazione di progetti di conciliazione dei , , Gambolò, tempi lavorativi con le esigenze familiari ai Garlasco, , Gropello sensi della D.G.R. n. 5969 del 12/12/2016- Cairoli, , , Mede, biennio 2017-2018 , Mortara, , , , • Tempi E Spazi Per Tutti: Continuiamo La , , , Pieve Conciliazione (Anno2017-2018): Avviso del Cairo, Robbio, , Sannazzaro pubblico per la presentazione di progetti di de’ Burgondi, conciliazione dei tempi lavorativi con le , Sant’Angelo esigenze familiari ai sensi della D.G.R. n. Lomellina, , 5969 del 12/12/2016- biennio 2017-2018 , , , Torre • Progetto “In Equilibrio 2” (Anno20152016) Beretti e Castellaro, , Valeggio, Avviso Pubblico per Manifestazione Di , Velezzo, Vigevano, Villa Interesse Per la Gestione Diretta Di Servizi Di Biscossi, Zeme. Conciliazione Vita-Lavoro • Bando Regionale Progettare La Parità In Lombardia 2015/2016 • Progetto “In Equilibrio (Anno2014-2015) DGR 1081/2013 "Disposizione in ordine alla valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione, dei tempi lavorativi con le esigenze familiari e delle reti di imprese che offrono servizi di welfare e del relativo decreto attuativo della DG Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato n.2058/2014 • Progetto “Un Aiuto Durante Le Vacanze” (Anno 2014-2015) Bando 2014 ASL Pavia per la presentazione di Progetti alla Rete Territoriale di Conciliazione della Provincia di Pavia ai sensi della DGR 1081/2013

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COOP SOCIALE COOPERATIVA SOCIALE DI TIPO A . Nel 1980 Altana diviene cooperativa Le attività e i COMUNITA’ progetti a favore di minori, anziani e disabili ALTANA ONLUS aumentano progressivamente negli anni. Nel 1990 inizia a strutturarsi in maniera importante l’attività di animazione nelle Case di Riposo ponendo le basi per la diversificazione dell’offerta di servizi ed un immediato ampliamento di tutti i settori lavorativa. Inizia una fase di sviluppo che repentinamente porterà Altana ad assumere una dimensione extraprovinciale e ad incrementare notevolmente il numero dei dipendenti. Oggi, Altana vede impiegati nei propri servizi circa 200 lavoratori i molti dei quali sono soci ed ha ampliato ulteriormente le proprie attività e i propri servizi che la vedono presente in diversi comuni lombardi tra cui Milano, Cremona, Crema, Vigevano, Pavia, Lodi; Rosate, Vermezzo. Altana ha come punto focale della propria Mission l’animazione di Comunità, che consiste nella pratica sociale che ha come finalità la presa di coscienza e lo sviluppo delle potenzialità di persone, gruppi, comunità.

L’esperienza pregressa dell’ente, a titolo esemplificativo: Nel triennio 2017-2019 Altana è stata fornitore di servizi per i seguenti progetti delle Alleanze Locali: • “Save the time”, Ente capofila “Consorzio Casalasco Servizi Sociali” • “Il tempo della cura: conciliazione dei tempi e qualità del lavoro nelle RSA”, Ente capofila “Comune di Cremona” - 3)“Just in time”, Ente capofila “Comune di Crema”

Altana, inoltre, è stata partner di tre progetti, sul territorio dell'ATS Valpadana, finanziati a valere sul bando di Regione Lombardia "POR FSE 2014-2020: Avviso pubblico per il finanziamento di progetti per il potenziamento dell'offerta di servizi per l'infanzia e l'adolescenza a supporto della conciliazione vitalavoro per le annualità 2017-2018": • "Conciliare le responsabilità", ente Capofila ASST di Crema • "Tempi Agili", ente Capofila Umana Avventura Società Cooperativa Sociale • "Rete Con.Te", ente Capofila Consorzio Arcobaleno Società Cooperativa Sociale Attraverso tali progetti Altana ha erogato servizi di supporto scolastico (pre/post per le scuole dell'infanzia e primarie), servizi di supporto alla cura dei figli (doposcuola, aiuto compiti bes/dsa, centri estivi).

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COOP SOCIALE COOPERATIVA SOCIALE DI TIPO A La Cooperativa Betania è uno degli entri provinciali con COMUNITA’ maggior esperienza e competenza nel campo della BETANIA ONLUS conciliazione aziendale e territoriale. Ha aderito a iniziative di conciliazione insieme all’Ambito della Lomellina fin dal biennio 20152016. Inoltre, ha realizzato il progetto WELFARE SMART: POR/FSE (ANNO2017-2019), il Progetto TEMPI MODERNI POR/FSE (Anno2017-2019) e Il Progetto “FAMIGLIA È LAVORO: STAR BENE FA BENE”. Altre indicazioni che ne esprimono il valore all’interno della Alleanza sono: • Conseguimento certificazione Family Audit Marchio per il riconoscimento delle politiche di conciliazione dei tempi di famiglia & lavoro • Premio Buone prassi” 2014 -2016 - 2017 • In tema di responsabilità sociale nei seguenti ambiti: qualità del lavoro e relazioni con il personale, iniziative nei confronti della Comunità Locale e del Territorio, governo e gestione responsabile dell’azienda • Presenza attiva del Responsabile Conciliazione della Cooperativa ai Tavoli tematici provinciali e regionali. • Confronto e dialogo con il mondo delle imprese per la promozione della conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura della famiglia ed il sostegno alla natalità e maternità in ambito aziendale • Dal 2017 la Cooperativa Sociale Comunità Betania è iscritta alla Rete WHP ATS Pavia

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DIOCESI DI ENTE ECCLESIASTICO LEGALMENTE Le Parrocchie che costituiscono la Diocesi di Vigevano, VIGEVANO RICONOSCIUTO dopo la revisione del 1986, assommano a 87 e sono distinte in 6 Arcipreture (Duomo, Pieve Albignola, Rosasco, S. Martino Siccomario, , Zeme), 67 Prevosture, 14 Rettorie; appartengono a 51 Comuni. La Diocesi di Vigevano ha mostrato attenzione e disponibilità a sostenere i bisogni espressi della Famiglia con esigenze di conciliazione da molti come dimostrano le seguenti esperienze: • In data 6 ottobre 2011 Firma come Ente aderente l'Accordo Territoriale per la Conciliazione famiglia-lavoro nella provincia di Pavia, che

contiene, oltre ai principali riferimenti normativi, la descrizione della governance, l’analisi del contesto socio-demografico ed economico locale, la mappatura dei servizi di conciliazione e delle buone pratiche presenti sul territorio, le azioni e le progettualità che si intendono sperimentare. • Partner del Progetto IN EQUILIBRIO” (Conciliazione 2014-2016 ) e nel PROGETTO “INEQUILIBRIO 2” (Progettare la Parità 2015) • Nr. 8 Parrocchie della Diocesi, nel Progetto “ALCHIMIA FSE” (POR/FSE 2017-2018), hanno sperimentato azioni infrasettimanali finalizzati al sostegno extrascolastico di minori. • La Pastorale Giovanile è lo strumento educativo con cui la Diocesi di Vigevano fornisce accompagnamento dei giovani. Tra i più importanti servizi per la Comunità, in ambito di sostegno alla famiglia e di conciliazione vitalavoro, con l'esempio di sostegno ai Grest Diocesani; Formazione Animatori.

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PIO ISTITUTO ENTE ECCLESIASTICO LEGALMENTE Il Pio Istituto Negrone venne costruito fra il 1905 e il NEGRONE RICONOSCIUTO 1907 con lo scopo di preparare e avviare al lavoro giovani appartenenti alle famiglie meno abbienti, fornendo loro una adeguata preparazione. E’ stato partner di differenti iniziative a favore della conciliazione vita lavoro delle famiglie residenti nel comune di Vigevano e della Diocesi in particolare: • è stato partner delle attività di sostegno post-scolastico a favore di famiglie con minori a carico nel Progetto Una nuova Alchimia (anno 2019-2020) secondo l’Avviso pubblico per la presentazione di progetti di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari - biennio 2019-2020 • è stato partner della sperimentazione PROGETTO ALCHIMIA POR/FSE realizzata dalla Caritas attraverso l’avviso pubblico per il finanziamento di progetti per il potenziamento dell’offerta di servizi per l’infanzia e l’adolescenza a supporto della conciliazione vita-lavoro per le annualità 2017 – 2018. • è stato partner della Progetto “Più Conciliazione Più Benessere” in collaborazione con la Caritas di Vigevano, partner all’interno del progetto

dell’Ambito distrettuale di Vigevano (Bando 2017-2019) ha collaborato all’avvio dell’ufficio di coworking “HASHTAG. Inoltre, in collaborazione con la Pastorale giovanile di Vigevano, il Pio Istituto Negrone ha sperimento azioni di aiuto alle famiglie per far studiare i propri figli delle scuole medie e di accompagnamento dei ragazzi in attività dell’“Oratorio feriale” in una sorta di dopo scuola.

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COOP. SOCIALE COOPERATIVA SOCIALE DI TIPO B La Cooperativa Oikos è membro attivo della Rete di OIKOS ONLUS Conciliazione famiglia-lavoro di Pavia dal 2014. Ha partecipato in qualità di partner attivo: • Al Progetto “Una nuova Alchimia” (anno 2019-2020) secondo l’Avviso pubblico per la presentazione di progetti di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari - biennio 2019-2020 • Al Progetto “Più Conciliazione Più Benessere” in collaborazione con la Caritas di Vigevano, partner all’interno del progetto dell’Ambito distrettuale di Vigevano (Bando 2017-2019) • Al Progetto “In Equilibrio 2” (Anno20152016) Avviso Pubblico per Manifestazione Di Interesse Per la Gestione Diretta Di Servizi Di Conciliazione Vita-Lavoro • Al Progetto “In Equilibrio (Anno2014-2015) DGR 1081/2013 "Disposizione in ordine alla valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione, dei tempi lavorativi con le esigenze familiari e delle reti di imprese che offrono servizi di welfare e del relativo decreto attuativo della DG Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato n.2058/2014”

In queste iniziative e realizzazione dell’alleanza locale ha collaborato nel sostenere e implementare la creazione di un nuovo welfare aziendale e interaziendale attraverso tra reti di cooperative e associazionismo al fine di facilitare la vita dei genitori di minori che lavorano o familiari di persone anziane non autosufficienti. Secondariamente l’obiettivo è stato quello di dimostrare concretamente l’interesse del datore di lavoro nei confronti della vita dei propri dipendenti e collaboratori, migliorando il clima interno all’ente stesso.

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ASS. CENTRO DI ASSOCIAZIONE LEGALMENTE L’Associazione Centro di Consulenza Famigliare è ente CONSULENZA RICONOSCIUTA iscritto nel registro regionale del volontariato N. 2226 FAMIGLIARE e nel registro regionale delle associazioni di solidarietà familiare N. 28608 Ha partecipato a diverse iniziative di conciliazione in collaborazione con l’Alleanza Locale dell’Ambito Lomellino: • PROGETTO “UNA NUOVA ALCHIMIA” (anno 2019-2020) • PROGETTO “PIÙ CONCILIAZIONE PIÙ BENESSERE (Bando 2017-2019) • PROGETTO “IN EQUILIBRIO” (Conciliazione 2014-2016 ) • PROGETTO “IN-EQUILIBRIO 2” (Progettare la Parità 2015) Ha collaborato con Caritas in iniziative quali: • Anno 2006-2019: Consulenza Psicologica, Spazio Educativo “Fuori Classe” Per Bambini e Ragazzi, Spazio Famiglia. • Anno 2009-2013 Progetto: Generazione prevenire, o arginare, quelle multiproblematicità (isolamento sociale, insostenibilità economica, insicurezza) della donna e ascolto, accompagnamento e orientamento di donne e famiglie, italiane o straniere, con figli. • Anno 2013-2014 “QUARTIERI SENZA FRONTIERE” Interventi sperimentali di natura socio-assistenziale e educativi rivolti a famiglie, adulti e minori residenti in contesti di grave emarginazione e rischio di estrema povertà ed esclusione sociale • Anno 2014-15 Progetto “Famiglie di Cristallo” sviluppare interventi educativi, di prevenzione di atteggiamenti deviane e riduzione del pericolo di degrado sociale, verso target i minori e i giovani • Anno 2014-2015 Progetto Oltre lo Specchio- DONNE: accompagnamento e presa in carico di DONNE in situazione di grave rischio povertà estrema, emarginazione ed esclusione sociale.

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Capofila dell’alleanza locale e contatti del referente di progetto (nome, cognome, numero di telefono e mail)

FONDAZIONE CARITAS DI VIGEVANO Guido Cargnoni - Cell. 3492142367 - Email: [email protected]

PARTE B PROPOSTA PROGETTUALE

1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Presentare la struttura generale del progetto descrivendone, in un elenco puntato, gli obiettivi (cambiamenti), i risultati attesi (benefici in favore dei singoli destinatari e del sistema) e le principali realizzazioni (output).

o Luogo dell’intervento:

▪ Diocesi di Vigevano e Ambito Distrettuale della Lomellina o Tipologia di Lavoratori residenti in questo territorio:  Lavoratori Pendolari (prevalentemente verso Pavia e Milano)  Liberi Professionisti, Commercianti o Artigiani (Micro-impresa);  Dipendenti di Aziende Pubbliche o Private che lavorano su Turni (Ospedali, Comunità, imprese di pulizie pubbliche o private);  Medie Imprese (Aziende Agricole o Fabbriche). o Principali problematiche di conciliazione vita-lavoro:  Orario di Lavoro esteso, nel senso che, per natura del proprio impegno commerciale e artigianale (fatto di tempi da rispettare e di rapporti con la clientela). Questi lavoratori sono spesso costretti a lavorare oltre le normali 8 ore di lavoro;  Difficoltà nel poter prendere ferie e utilizzare permessi non programmati al di là della chiusura dell’azienda o durante particolari momenti dell’anno (es. durante la semina o raccolto);  Turni di lavoro vincolanti, in particolare nelle strutture socio sanitarie pubbliche e private, che impediscono una facile gestione del tempo famigliare e lavorativo. La situazione si complica quando entrambi i genitori lavorano su turni o sono libero professionisti.  Vincolo dei trasporti (orari, tempi, ritardi, ecc..), per coloro che viaggiano lontano per lavoro o la cui città di residenza sia differente da quella in cui sono impiegati.

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o Principali impatti a lungo termine si evidenziano:  La creazione di un sistema di conciliazione capace di ascoltare e rispettare le esigenze specifiche del territorio, tra i tempi di vita e i tempi di lavoro dei lavoratori con minori a carico (under 16);  il miglioramento del benessere e della qualità della vita delle famiglie lomelline e la riduzione conflitti familiari;  il miglioramento della relazione tra Mamme e Lavoro con riduzione delle dimissioni;  la realizzazione di un ventaglio di attività capaci di intercettare - in un contesto protetto, con personale qualificato e con interventi mirati e vari a seconda delle necessità e dell’età – un importante numero di minori, in quei momenti in cui sono fuori dalla scuola.  l’attivazione di processi di riflessività con il pubblico e il privato, volti a riprogrammare un welfare comunitario per le famiglie;  l’aumento della sensibilità alla conciliazione da parte delle imprese e dei cittadini per incominciare a ripensare in modo più ampio l’organizzazione del lavoro; I principali interventi prevedono: • Servizi di assistenza sperimentale a supporto dei lavoratori con un parente anziano a carico, in momenti diurni, attraverso la realizzazione di interventi di accompagnamento ai servizi e gestione del tempo. • Servizi di supporto per la Fruizione di Attività nel Tempo Libero per minori dai 05 agli 11 anni, figli di genitori lavoratori per la fruizione di attività sportive, ludiche ed educative per una migliore gestione del tempo libero extrascolastico. • Servizi diversificati per la gestione e cura del minore, in particolare, con la realizzazione di Centri Ricreativi Extrascolastici (LAB) durante le sospensioni dell’attività scolastica (Target 06-14 anni), attività di Doposcuola (sia da remoto sia presso 3 Parrocchie del Territorio Lomellino) e con azioni di prolungamento di orari dell’attività scolastica presso per i bambini frequentano la scuola materna (03/06anni) con esigenze speciali. • Servizi di consulenza, azione rivolta ad enti pubblici e a micro, piccole e medie imprese e di orientamento e sensibilizzazione della comunità sull’organizzazione del lavoro. • Servizi di Coworking a sostegno dei lavoratori -con particolare attenzione ai lavoratori autonomi e i liberi professionisti. • Azioni di sostegno alle donne lavoratrici nella conciliazione della cura dei figli, della famiglia e delle proprie attività lavorative destinate a favorire la permanenza o il rientro in servizio delle lavoratrici dopo lunghi periodi di assenza (per maternità/congedo parentale, per aspettativa, …).

2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO 2.1 informazioni generali

Indicare la tipologia di intervento (anche più di una tipologia): a) Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare b) Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica c) Servizi salvatempo d) Servizi di consulenza e) Servizi di supporto a sostegno dei lavoratori/collaboratori autonomi e dei liberi professionisti 150

f) Servizi a sostegno delle politiche dei tempi e degli orari nelle città

2.2. Oggetto dell’intervento

Con riferimento alle aree di intervento di cui all’Avviso, descrivere, attraverso l’analisi del contesto di riferimento, i bisogni a cui si intende dare risposta attraverso gli interventi previsti dal progetto; dimostrare la conoscenza di eventuali altri interventi già presenti nel territorio e descrivere la loro complementarietà rispetto alle aree di intervento del progetto proposto.

Il punto di partenza del presente intervento è quello, come già descritto in precedenza, definito dall’importante impatto dei differenti interventi realizzati con la precedente esperienza di conciliazione vita-lavoro. I numeri, in gran parte, superiore alle aspettative, dimostrano una sempre maggiore necessità di questi servizi da parte delle mamme e dei papà impegni a lavoro.

Il progetto, ancora più che mai in questo periodo, sarà un asse importantissimo nel sostegno dell’equilibrio tra vita-lavoro di famiglie con a carico un minore o un anziano, presenti nel territorio dell’Ambito Lomellino e nella Diocesi di Vigevano, sia per quanto riguarda la situazione economica pregressa, sia per quanto riguarda la contingente situazione del COVIR-19. Il futuro dopo la pandemia si troverà a convergere in modo burrascoso, su un territorio già fragile: • La dinamica occupazionale in Lomellina è particolarmente negativa sia per l’intera industria manifatturiera (- 34%), che nell’industria meccanica (- 35,3%) che si allinea a un abbassamento del tasso di occupazione e del tasso di industrializzazione nell’intera provincia di Pavia oltre che nelle tre sub-aree che la contraddistinguono. • Secondo una ricerca del Sole24Ore sulla qualità della vita in Italia l’elaborazione su dati, mette la Provincia di Pavia come ultima provincia della Lombardia e penultima provincia del nord Italia 63° su 110 provincie italiane). • secondo Confartigianato Imprese Lomellina con Artser, già dai primi giorni dell’isolamento di marzo, aveva registrato il timore di più di 1000 imprese locali. I dati più significativi da analizzare

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In sintesi, l’idea è quella di sviluppare interventi di coordinamento della rete territoriale e di potenziamento di quanto già in atto sul territorio. Le azioni operative e sperimentate avranno una rilevanza di carattere di tipo pedagogico-educativo per facilitare lo sviluppo di un welfare generativo e di comunità. Qui di seguito riportiamo alcuni principali azioni di continuità e di integrazione con quanto attualmente attivo: • Spazio coworking “HASHTAG”. • “Centri ricreativi educativi extra-scolastici” realizzati nelle festività scolastiche come parte integrante del progetto. • Percorsi empowerment sociale per l’utilizzo intelligente e formativo del tempo libero. • Sportello gratuito di orientamento “conciliazione famiglia e lavoro”.

Qui di seguito riportiamo alcuni principali azioni sperimentali: • Servizi di accompagnamento post-scolastico -sia di tipo educativo sia didattico- in 3 parrocchie della Diocesi (VIGEVANO – SANNAZZARO DE B. – CAVA MANARA), aperti durante la settimana o nei fine settimana, fondamentale sostegno ai genitori. • Servizi di assistenza sperimentale a supporto dei lavoratori con un parente anziano a carico. • Servizi diversificati per la gestione e cura per i bambini da remoto attraverso l’utilizzo di differenti tipologie di supporti informatici per la realizzazione di attività ludiche, educative o sportive. • Azioni di prolungamento di orari dell’attività scolastica presso per i bambini frequentano la scuola materna (03/06anni) con esigenze speciali.

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2.3. Descrizione delle attività e delle realizzazioni

Individuare e descrivere le diverse fasi e le attività previste, indicando il periodo di realizzazione previsto, le metodologie di intervento e le principali realizzazioni. Evidenziare le modalità di collaborazione e di raccordo con gli stakeholder e con i servizi del territorio. Indicare se si prevede di richiedere ai destinatari delle attività una compartecipazione economica. AZIONE 1 ATTIVITA’ Servizi di assistenza sperimentale a supporto dei lavoratori con un parente anziano a carico, in momenti diurni, attraverso la realizzazione di interventi di accompagnamento ai servizi e gestione del tempo. PERIODO Luglio-Agosto 2020 // Luglio-Agosto 2021 // Luglio-Agosto 2022 //

MODALITA’ centro di aggregazione sociale per la popolazione anziana in carico a famiglie di lavoratori in temporanea difficoltà nella Cura, durante il periodo estivo (momento in cui vi è particolare riduzione dei servizi). Gestito da cooperativa Altana con la finalità di promuovere momenti di incontro e di relazione e contrastare le situazioni di solitudine. Tutte attività pensate per contrastare il senso di solitudine, abbandono e isolamento a cui le persone anziane vanno incontro seppure autosufficienti. Alcuna attività realizzate: Ginnastica dolce - pomeriggi danzanti - Attività d’informazione - Momenti di socializzazione - Corsi di vario genere rivolti agli anziani - Accompagnamenti assistiti (visite mediche, farmacia, spesa ecc..). REALIZZAZIONI Il servizio sarà erogato nei periodi di luglio e agosto nella fascia oraria dalle 14 alle 17 Servizio a disposizione di ca 15/30 anziani. Giorni di apertura: 119 gg.

Ore di attività di sollievo e sostegno nella cura dell’anziano:357. Per le persone che non possono recarsi al centro autonomamente è previsto un servizio di trasporto il a prezzo calmierato a carico della famiglia (per accompagnamento al centro e ritorno al proprio domicilio). Il servizio è organizzato in collaborazione con AUSER.

COSTI cofinanz.to cofinanz.to Costi a Costo monetario valorizzato contributo complessivo 2.142,00 € 4.998,00 € 7.140,00 €

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ATTIVITA’ Percorsi di empowerment sociale per l’utilizzo intelligente e formativo del tempo libero per minori dai 05 agli 11 anni, figli di genitori lavoratori per la fruizione di attività sportive, ludiche ed educative per una migliore gestione del tempo libero extrascolastico. (AZIONE VALORIZZATA IN CONTINUITA’)

PERIODO lug-20 ago-20 set-20 giu-21 lug-21 ago-21 set-21 giu-22 lug-22 ago-22 set-22 MODALITA’ I percorsi nascono dalla volontà di essere un sostegno organizzativo rivolto a genitori quando devono rientrare a lavoro o sono in difficoltà nella quotidianità della cura del proprio figlio, intervenendo per supportare soprattutto minori e madri, per prevenire o occuparsi di difficoltà emotive comportamentali e sociali, coinvolgendo l’ambiente esterno (scuola, famiglia, coetanei), attraverso l’attivazione di percorsi di formazione e aggregazione con le sperimentazioni di programmi specifici di gestione del tempo libero extrascolastico. Lo scopo è di: • Sostenere il benessere e prevenire l’aggravarsi o il fiorire di situazioni di disagio e di rischio nel nucleo famigliare per dinamiche connesse a questioni lavorative emarginazione sociale ed economica, attraverso lo svolgimento di attività formative, educative. • svolgere interventi mirati a migliorare la comunicazione tra i giovani e i genitori favorirne il sostegno reciproco e promuovere quel senso di autostima indispensabile per dare il meglio di sé nelle situazioni di difficoltà • realizzare momenti ricreativi guidati e Attività educative-culturali rivolte a bambini e ragazzi nelle parrocchie della diocesi in collaborazione con altre realtà in particolare coinvolgendo i gruppi di animazione parrocchiali e altre associazioni del non profit, associazioni sportive, ecc.

REALIZZAZIONI Il servizio sarà erogato nei periodi in momenti programmati, in incontri con il nucleo famigliare, in gruppi di coetanei o, al necessario, in momenti individuali. La previsione è di coinvolgere almeno Nr. 10/20 minori con genitori lavoratori dai 06 ai 11 anni, in Percorsi di Informazione e in Percorsi empowerment sociale per famiglie “fragili” Realizzazioni programmate: 11 Percorsi Laboratoriali da 2 ore per 4 volte. Ore di attività di sollievo e sostegno nella cura dell’anziano: 88 ore.

COSTI cofinanz.to cofinanz.to Costi a Costo monetario valorizzato contributo complessivo 1.672,00 € 1.672,00 €

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ATTIVITA’ Azioni di sostegno alle donne lavoratrici nella conciliazione della cura dei figli, della famiglia e delle proprie attività lavorative destinate a favorire la permanenza o il rientro in servizio delle lavoratrici dopo lunghi periodi di assenza (per maternità/congedo parentale, per aspettativa, ecc). (AZIONE VALORIZZATA)

PERIODO Da Luglio 2020 al termine del progetto.

MODALITA’ Counseling rivolto alle neomamme o donne con minori a carico con l’obiettivo di supportarle e accompagnarle nel sostegno o ri-orientamento delle proprie scelte e priorità, tutelando da un lato il più possibile la propria professionalità e dall’altro rispettando il contesto famigliare. Gli ambiti di intervento di un counseling sono molteplici e possono essere precisi e puntuali su situazioni specifiche, oppure prendere la forma di un vero accompagnamento in tutte le fasi, tenendo assolutamente conto dei risultati che un’iniziativa di questo tipo può portare in termini di prevenzione delle problematiche organizzative di vita-lavoro e miglioramento del clima famigliare.

REALIZZAZIONI La previsione è di coinvolgere almeno Nr. 5/10 mamme Realizzazioni programmate: Percorsi di counselling utenti (donne con bambini) che richiedevano di essere accolti e accompagnati come individui e come nuclei famigliari. Servizi attivi in sostegno alla famiglia 3 interventi da 2 ore cad per utente. Ore di attività di sollievo e sostegno nella cura dell’anziano: 60 ore.

COSTI cofinanz.to cofinanz.to Costi a Costo monetario valorizzato contributo complessivo

1.500,00 € 1.500,00 €

AZIONE 2: Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica:

13. ATTIVITA’ Servizi diversificati per la gestione e cura del minore, in particolare, con la realizzazione di Centri Ricreativi Extrascolastici (LAB) durante le sospensioni dell’attività scolastica (Target 06-14 anni).

PERIODO lug-20 ago-20 set-20 lug-21 ago-21 set-21 lug-22 ago-22 set-22

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14. MODALITA’ I LAB educativi extra-scolastici hanno lo scopo di favorire la gestione del tempo dei genitori, in un equilibrio tra il proprio lavoro e la propria famiglia con la finalità di prevenire, grazie a risposte concrete, l’acuirsi di difficoltà lavorative già peggiorate in questi anni di crisi di molte delle aziende e delle imprese del nostro territorio e rispondere ai bisogni dei lavoratori che si trovano ad affrontare il problema dell’assistenza e della cura dei figli in momenti specifici dell’anno in concomitanza con la chiusura delle scuola. Il principale risultato sarà quello di

• riuscire a favorire il benessere all’interno dei nuclei familiari, attraverso l’attivazione di azioni per la conciliazione dei tempi che facilitino ai lavoratori l’armonizzazione dei tempi quotidiani, sia di lavoro che di tipo personale o familiare. Concretamente il risultato mira ad offrire attività di sostegno organizzativo e di supporto solidale alle famiglie che lavorano attraverso progettazioni innovative e mirate. • Potenziamento e miglioramento del sostegno organizzativo rivolto a genitori lavoratori, con figli a carico (da 06 a 15 anni), attraverso l’attivazione di “spazi” organizzati, con personale formato, in momenti strategici dell’anno (es. chiusura delle scuole)

REALIZZAZIONI Reso operativo almeno i “LAB extra-scolastico” con personale educativo formato. Servizio a disposizione di ca 20/30 minori a LAB. Giorni di apertura: 119 gg. Garantita l’apertura dei Centri ricreativi extra-scolastici dalle 07.30 del mattino alle 17.30 di sera o Periodo delle vacanze di Natale 2019/2020 o Periodo Estivo (ca dalla 4 Settimana di Luglio alla ca 1 Settimana di Settembre). o Apertura Garantita per un numero minimo pari a 60 giorni o Apertura presso l’Istituto Negrone di Vigevano Grado di soddisfazione espresso dai beneficiari (minori e famiglie) superiore al 80%. Intercettati in questi servizi di 60/80 lavoratori con a carico Minori in età compresa tra i 03 e i 15 anni di età. Messa in opera di una equipe (tra operatori e volontari) non inferiori a 3 Persone a Centro.

COSTI cofinanz.to cofinanz.to Costi a Costo monetario valorizzato contributo complessivo

5.000,00 € 2.000,00 7.000,00 € 14.000,00 €

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ATTIVITA’ Servizi diversificati per la gestione e cura per i bambini da remoto attraverso l’utilizzo di differenti tipologie di supporti informatici per la realizzazione di attività ludiche, educative o sportive (STUDY n PLAY online YOUTUBE CHANNEL).

PERIODO Anno scolastico 2020 e Anno scolastico 2021 MODALITA’ Una proposta “agile” a sostegno delle famiglie con i bambini a casa. Si chiama “Study ‘n’ Play” l’iniziativa in collaborazione tra la Caritas di Vigevano e l’Istituto Negrone. Si ipotizza iniziative di conciliazione e sostegno innovativo nella cura del minore, proponendo una nuova strategia che possa dare continuità e sostegno alle famiglie a distanza. Animatori, educatori di Caritas Vigevano e i giovani volontari dell’Istituto Negrone intendo realizzare un servizio online, completamente gratuito, dove partecipare ad attività di tutoring, sostegno ai compiti, allo studio, a laboratori ludici e ricreativi attraverso l’utilizzo della piattaforma interattiva “Zoom” e alcuni video tutorial sul canale YouTube “Alchimia Caritas”. L’iniziativa apre così una modalità nuova di prossimità alle famiglie attraverso strumenti di comunicazione che i ragazzi e i giovani utilizzano quotidianamente.

REALIZZAZIONI Reso operativo almeno i “Study ‘n’ Play” con personale educativo e volontario formato. Intercettate nel servizio ca 20/30 famiglie di lavoratori con a carico Minori in età compresa tra i 03 e i 11 anni.

Presi in carico in percorsi spot: 10/20 minori Presi in carico in percorsi continuativi settimanali: 5/10 minori Giorni di apertura: Spazio Online sempre attivo – Servizio Study ‘n’ Play su appuntamento. Attivate piattaforma YOUTUBE e strumento di conferenze e meeting ZOOM Realizzati 12/24 Laboratori virtuali su canali social.

COSTI cofinanz.to cofinanz.to Costi a Costo monetario valorizzato contributo complessivo

1.240,40 € 754,60 € 1.995,00 €

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ATTIVITA’ Servizi di accompagnamento post-scolastico -sia di tipo educativo sia didattico- in 3 parrocchie della Diocesi (VIGEVANO – SANNAZZARO DE B. – CAVA MANARA), aperti durante la settimana o nei fine settimana, fondamentale sostegno ai genitori.

PERIODO Anno scolastico 2020 e Anno scolastico 2021

MODALITA’ Si attiveranno: • Botteghe del Gioco: un Spazio ricreativo per bambini/preadolescenti, divertente e accogliente dove poter giocare in tranquillità mentre mamma e papà lavorano. Il fulcro delle attività sono i laboratori espressivi, nei quali i bambini/adolescenti sono i protagonisti del processo creativo partendo da diversi stimoli proposti, come letture, materiali, giochi. • Officina Compiti (per ripasso e studio assistito dopo la scuola), aperti durante la settimana o nei fine settimana. Gli obiettivi dell’OFFICINA COMPITI, oltre offre la possibilità per i genitori lavoratori di un fondamentale servizio salvatempo, sono: o Aiutare i ragazzi nello svolgimento dei compiti favorendo la responsabilità e l’autonomia individuale. o Creare un’ulteriore occasione per socializzare e condividere, mettendo a disposizione degli altri i propri punti di forza o Creare uno spazio di confronto e scambio tra generazioni (oltre alla presenza di un assistente educatore, i ragazzi saranno affiancati da adulti volontari con differenti competenze) o Contenimento e, in proiezione futura, diminuzione del fenomeno del dropping-out scolastico di minori in una età compresa dai 6 ai 15 anni.

REALIZZAZIONI Aperte nr.3 Servizi di accompagnamento post-scolastico presso le Parrocchie dislocate in punti strategici (Istituto Negrone (Oratorio cittadino) - Parrocchia di Cava Manara e Parrocchia SS. Nazzaro e Celso (Sannazzaro). Garantire la Possibilità di assistenza nello svolgimento dei compiti (al raggiungimento di un numero minimo di richieste) Realizzato un sistema di conciliazione Vita-Lavoro nelle Parrocchie in grado di coprire un servizio Post-Scuola secondo l’esigenza Garantita l’apertura delle Botteghe del Gioco e Officina Compiti (escluso i periodi non scolastici) Intercettati in questi servizi ca 25/50 lavoratori con a carico Minori in età compresa tra i 06 e i 15 anni di età. Messa in opera di una equipe (tra operatori e volontari) non inferiori a 3/6 Persone.

COSTI cofinanz.to cofinanz.to Costi a Costo monetario valorizzato contributo complessivo

2.400,00 €

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ATTIVITA’ Azioni di prolungamento di orari dell’attività scolastica presso per i bambini frequentano la scuola materna (03/06anni) con esigenze speciali.

PERIODO Anno Scolastico 2020/2021

MODALITA’ Tale attività consiste nell’affiancare all’operatore in servizio presso i post scuola dell’infanzia una figura educativa di supporto per la gestione dei minori il cui comportamento è segnalato come problematico dall’equipe di insegnanti coinvolti, in assenza di una certificazione BES o similari. La cooperativa Betania metterà a disposizione il proprio know how in tema di conciliazione e il proprio personale con formazione pedagogica specifica. L’operatore individuato dalla cooperativa Betania adotterà una metodologia interattiva, di relazione costante con l’equipe scolastica, e dopo aver osservato le dinamiche comportamentali del minore e del gruppo adotterà una serie di interventi per favorire il benessere del singolo e l’integrazione nel gruppo. Principali strategie: osservazione attiva, interventi educativi mirati, confronto ed interazione con l’equipe, monitoraggio mediante schede di autovalutazione, riunioni organizzative e di verifica con il personale scolastico ed i soggetti coinvolti.

REALIZZAZIONI Implemento di un servizio educativo di supporto ai minori con particolari problematicità frequentanti il post scuola dell’infanzia sul territorio di Vigevano; Messa a punto di un metodo educativo da condividere con gli insegnanti al fine di integrare i minori nel gruppo. Nel breve periodo: miglioramento della gestione del gruppo, espressa mediante il raffronto tra la valutazione ex ante e la valutazione ex post elaborata dagli insegnanti; Nel medio/lungo periodo: acquisizione di metodi per l’integrazione dei minori nel gruppo da parte degli insegnanti, in modo da rendere “superflua” la figura di supporto. Introduzione di una figura educativa di supporto in rapporto 1:3/5 nei gruppi di post scuola dove emerge la presenza di problematicità comportamentali; Osservazione, intervento educativo, condivisione con gli insegnanti delle linee guida metodologiche adottate.

COSTI cofinanz.to cofinanz.to Costi a contributo Costo monetario valorizzato complessivo

1.448,31 € 4.847,40 €

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AZIONE 3: Servizi a sostegno dei lavoratori/collaboratori autonomi e dei liberi professionisti:

ATTIVITA’ Sportello gratuito di orientamento “conciliazione famiglia e lavoro” con attività di consulenza, azione rivolta ad enti pubblici e a micro, piccole e medie imprese e di orientamento e sensibilizzazione della comunità sull’organizzazione del lavoro.

PERIODO Per tutta la durata del progetto

MODALITA’ • Potenziamento di nuovi interventi mirati a sensibilizzare la comunità sulle difficili dinamiche inerenti la complessità del tema di “Conciliazione Vita-Lavoro”, valorizzando al contempo il territorio come il luogo dove organizzare interventi pubblici e privati integrati e innovativi che rispondano ai bisogni di promozione e protezione delle famiglie del nostro territorio fortemente colpito dalla crisi economica e valoriale degli ultimi anni, al fine ultimo di migliorare i benessere delle famiglie. • Promozione di interventi che creino una alleanza tra pubblico e privato attraverso la valorizzazione degli enti aderenti alla rete, una sorta di filiera di risorse in grado di sostenere la costruzione e lo sviluppo di politiche e di azioni volte alla conciliazione che siano in grado di rispondere alle necessità della comunità attraverso tre macro obiettivi specifici.

REALIZZAZIONI Potenziamento della campagna informativa relativamente i problemi principali legati al dover Conciliare i tempi. Creazione, stampa distribuzione di materiale promozionale specifico per il progetto, utilizzando differenti media (giornali, Siti Web, Gruppi Gmail,ecc…). Nr. 200 ca Contatti in azioni di orientamento e sostegno alla conciliazione

COSTI cofinanz.to cofinanz.to Costi a Costo monetario valorizzato contributo complessivo

2.000,00 €

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ATTIVITA’ Servizi di Coworking “HASHTAG”. a sostegno dei lavoratori -con particolare attenzione ai lavoratori autonomi e i liberi professionisti. (AZIONE VALORIZZATA)

PERIODO In concomitanza con altre attività svolte durante l’intera durata del progetto.

MODALITA’ coworking “HASHTAG” definito come uno spazio unico in città dove poter far convivere il tempo del lavoro con la cura dei propri figli. HASHTAG è uno spazio di coworking libero, a disposizione dei genitori lavoratori che accompagnano i propri figli all’ISTITUTO NEGRONE. La scelta della sede è ricaduta sull'Istituto NEGRONE anche perché garantisce, in prospettiva, un notevole afflusso di persone essendo sede dell'Oratorio Cittadino, della Scuola Calcio di Vigevano, degli Scout Vigevano, di uno dei GREST Estivi più partecipati a livello numerico e delle Attività di Conciliazione Extrascolastiche del Progetto

REALIZZAZIONI Spazio coworking “HASHTAG” si intreccia con le attività di Caritas dei Centri ricreativi educativi extrascolastici realizzati nelle festività scolastiche come parte integrante del progetto. coworking “HASHTAG” di libera fruizione delle famiglie che frequentano l’Istituto NEGRONE quanto accompagnamento i figli all’associazione scout, a scuola o a calcio o durante l’attività compiti gestita autonomamente.

COSTI cofinanz.to cofinanz.to Costi a contributo Costo monetario valorizzato complessivo

1.000,00 € €

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2.4. Obiettivi Descrivere gli obiettivi delle diverse fasi e le attività previste L’obiettivo generale è quello di consolidare un sistema di conciliazione capace di ascoltare e rispettare le esigenze specifiche del territorio, tra i tempi di vita e i tempi di lavoro delle persone sia con minori a carico (under 15) sia con altri compiti di cura finalizzato al miglioramento del benessere e della qualità della vita delle famiglie lomelline e le riduzioni conflitti familiari. L’alleanza si impegna a realizzazione un ventaglio di attività capaci di intercettare, con personale qualificato e con interventi mirati e vari a seconda delle necessità, dell’età e del momento specifico, un importante numero di utenti, garantendo l’attivazione di processi di riflessività con il pubblico e il privato, volti a riprogrammare un welfare comunitario per le famiglie; l’aumento della sensibilità alla conciliazione da parte delle imprese e dei cittadini per incominciare a ripensare in modo più ampio l’organizzazione del lavoro. L’impegno finale è sulla realizzazione di un progetto che possa essere portato ad esempio come “best practice” in e possa avere certo grado di autonomia oltre il periodo di finanziamento.

Per quanto riguarda le fasi specifiche

Obiettivo Specifico Azione 1 - Servizi di assistenza ad anziani e minori e supporto al caregiver familiare: Sostenere e implementare la creazione di un nuovo welfare territoriale di conciliazione attraverso l’introduzione di servizi unici itineranti sul territorio diretti a lavoratori o ad anziani e minori tra i 5 e under 11 anni a carico, per una migliore gestione del tempo libero e le sperimentazioni di nuovi programmi specifici di accompagnamento, sostegno e aggregazione. Le attività nascono dalla volontà di essere un sostegno organizzativo rivolto ad adulti lavoratori “fragili” quando sono in difficoltà nella quotidianità della cura del proprio caro o devono rientrare a lavoro, intervenendo per supportare madri, per prevenire o occuparsi di difficoltà emotive comportamentali e sociali, coinvolgendo l’ambiente esterno (scuola, famiglia, coetanei), attraverso l’attivazione di percorsi di formazione e aggregazione e le sperimentazioni di programmi specifici di gestione del tempo libero extrascolastico.

Obiettivo Specifico Azione 2: Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica Favorire il benessere all’interno dei nuclei familiari, attraverso l’attivazione di azioni per la conciliazione vitalavoro che facilitino l’armonizzazione dei tempi quotidiani, sia di lavoro che di tipo personale o familiare attraverso la messa a sistema di azioni sul territorio. Tale obiettivo mira, concretamente, ad offrire attività di sostegno organizzativo e di supporto educativo alle famiglie di lavoratori con minori a carico:  dopo la scuola (OFFICINA COMPITI, BOTTEGHE DEL GIOCO) in 3 parrocchie della Diocesi (VIGEVANO – SANNAZZARO DE B. – CAVA MANARA) con un’apertura calendarizzata secondo esigenza.  nei periodi nei quali i servizi rivolti ai giovani e ai minori dai 6 ai 14 anni (scuole, oratori e Grest) sono chiusi attraverso l’attivazione di “LAB EXTRASCOLASTICI” organizzati, con personale formato, in

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momenti strategici dell’anno, durante la chiusura delle scuole, (Centri Ricreativo extra-scolastici). • Servizi diversificati per la gestione e cura per i bambini da remoto attraverso l’utilizzo di differenti tipologie di supporti informatici per la realizzazione di attività ludiche, educative o sportive (STUDY n PLAY online YOUTUBE CHANNEL). • Azioni di prolungamento di orari dell’attività scolastica presso per i bambini frequentano la scuola materna (03/06anni) con esigenze speciali.

Obiettivo Specifico Azione 3: Servizi a sostegno dei lavoratori con particolare attenzione a collaboratori autonomi e dei liberi professionisti: Facilitare la creazione e la condivisione di competenze e le informazioni nell’ambito dei servizi per la conciliazione vita e lavoro (già attivi o da attivarsi con il progetto), delle politiche dei tempi, della organizzazione del lavoro, lavorando per potenziare le risorse presenti sul territorio e generare altre risorse di welfare sociale a favore delle famiglie con minori e genitori lavoratori, attraverso la costruzione di nuove relazioni e nuove forme di cooperazione al fine di produrre servizi che rispondano in modo efficace ed efficiente ai bisogni reali delle famiglie garantendo azioni di sensibilizzazione. Inoltre, resta a disposizione del progetto lo spazio di coworking “HASHTAG”: definito come uno spazio unico in città dove poter far convivere il tempo del lavoro con la cura dei propri figli. “HASHTAG” è uno spazio di coworking libero, a disposizione dei genitori lavoratori che accompagnano i propri figli alle attività o al loro termine.

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2.5. Destinatari e target

Indicare la tipologia di destinatari finali del progetto e i criteri di precedenza individuati nella fruizione del beneficio a favore di determinate categorie, motivandoli anche sulla base dell’analisi dei fabbisogni territoriale effettuata

Azione Tipologia N. utenti (stima) Criteri di precedenza in merito a particolari vulnerabilità Servizi di • Adulti lavoratori Nr. 15/30 Lavoratori con un Attenzione prioritaria a: assistenza e con un parente parente anziano a carico. 1. Donne appartenenti a nuclei supporto al anziano a carico Monoparentali e relativi parenti a caregiver • Donne lavoratrici Nr. 5/10 ca Mamme carico (anziani/minori) familiare: anche nella fase del lavoratrici 2. Nuclei con entrambi i genitori rientro in servizio lavoratori e relativi parenti a • Bambini e Nr. 10/20 ca minori carico (anziani/minori) Preadolescenti e 3. Utenti appartenenti alle seguenti Adolescenti (dai 6 categorie: ai 15 anni) con genitori lavoratori • Lavoratori Con difficoltà nell’abbandono dei figli e rientro a lavoro -Nuclei con difficoltà di cura/attenzione o conflitti genitori/figli legati all’assenza lavorativa -Isolamento Sociale Servizi per la • Genitori Lavoratori Nr. 60/80 Lavoratori nei Attenzione prioritaria a: gestione del Con Figli Minori A Centri Ricreativo extra- 1. Nuclei Monoparentali

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pre e post Carico (06 – 15) scolastici / Servizi 2. Nuclei con entrambi i genitori scuola e dei • Genitori Lavoratori diversificati per la gestione lavoratori periodi Con Figli Minori A e cura con Minori A Carico 3. Genitori con figli con disturbi di Carico (03 – 5) (06 – 15) genitori o di comportamento chiusura anche non ancora conclamati. scolastica: Nr. 25/50 Lavoratori con 4. Nuclei con all’interno un Minori A Carico (06 – 15) lavoratore delle seguenti nei Servizi di categorie: accompagnamento post- • Lavoratori Pendolari scolastico (prevalentemente verso Pavia e Milano)

• Liberi Professionisti, Nr. 3/5 Famiglie Commercianti o Artigiani nell’accoglienza Azioni di (Micro-impresa); prolungamento di orari dell’attività scolastica • Dipendenti di Aziende Pubbliche materna (03/06 anni) o Private che lavorano su Turni (Ospedali, Comunità, pubbliche o private, ecc); • Medie Imprese (Aziende Agricole o Fabbriche).

Servizi a • Lavoratori nei Nr. 20/50 ca Lavoratori nel 1. Famiglie Monoparentali sostegno dei Centri Ricreativo COWORIKING con Minori A 2. Famiglie Numerose lavoratori con extra-scolastici / Carico (06 – 15) 3. Lavoratori che operano nel particolare COWORIKING con settore della cura e assistenza attenzione a Minori A Carico Nr. 200 ca Contatti in azioni alla persona o Libero collaboratori (06 – 15) di orientamento e professionisti/autonomi autonomi e • Enti della sostegno alla conciliazione dei liberi rete/Imprese/reti di professionisti imprese (Micro - Piccole - Medie Imprese) • Comunità Locale parrocchiale coinvolta nel welfare comunitario

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2.6. Distribuzione delle responsabilità attuative tra i partner

Fornire una breve descrizione della struttura organizzativa e della distribuzione delle responsabilità di attuazione tra i partner

NOME DETTAGLIO DELLE MOTIVAZIONI ED ESPERIENZA: DELL’ENTE FONDAZIONE La Fondazione, all’interno del progetto, si occuperà: CARITAS DI • del coordinamento del progetto approvato, con la gestione delle risorse VIGEVANO economiche attribuite, e l’assunzione di responsabilità in merito ai risultati attesi e alla modalità di utilizzo delle risorse, il monitoraggio sull’andamento del progetto, la rendicontazione economico-finanziaria, la conservazione della documentazione amministrativa e la disponibilità a collaborare per l’organizzazione e la realizzazione di visite di monitoraggio in loco. • Della realizzazione dirette delle attività di Servizi di supporto per la Fruizione di Attività nel Tempo Libero per minori dai 05 agli 11 anni, per i Servizi diversificati per la gestione e cura del minore, in particolare, con la realizzazione di Centri Ricreativi Extrascolastici (LAB) durante le sospensioni dell’attività scolastica (Target 06-14 anni) e per attività di Doposcuola da remoto.

AMBITO L’Ambito, in rappresentanza ed insieme a tutti i comuni aderenti all’iniziativa, DISTRETTUALE partecipa all’obiettivo prioritario di favorire il benessere all’interno dei nuclei familiari, DI VIGEVANO attraverso l’attivazione di azioni per la conciliazione dei tempi che facilitino ai lavoratori l’armonizzazione dei tempi quotidiani, sia di lavoro che di tipo personale o familiare. Concretamente l’Ambito mira ad offrire attività di sostegno organizzativo e di supporto solidale alle famiglie che lavorano attraverso progettazioni innovative e mirate, alla condivisione di buone prassi Operative sui servizi di prossimità a sostegno dell’equilibrio vita-lavoro, informazione e orientamento rivolta ad enti pubblici e a micro, piccole e medie imprese e a sostenere la continuità nella Rete operativa di Progetto. L’Ufficio di Piano ha sede presso il Comune di Vigevano, comune capofila dell’Ambito Distrettuale della Lomellina, al quale spetta assicurare le attività di supporto e logistiche per il suo regolare funzionamento. I Comuni di Mortara e Sannazzaro de’ Burgondi costituiscono i due Hub Territoriali dell’Ambito Distrettuale della Lomellina con funzioni principalmente di sportello informativo e di facilitazione del coordinamento territoriale.

In qualità di partner di progetto con cui si è instaurato un rapporto di co-progettazione e collaborazione per la realizzazione dell’intervento insieme a Caritas. L’ente è membro della Rete di Conciliazione famiglia-lavoro di Pavia e parteciperà ai Tavoli periodici di coordinamento della rete locale collaborando alla definizione dei protocolli operativi comuni tra i diversi attori che operino in contesti di conciliazione.

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COOP SOCIALE La cooperativa, con una mission finalizzata al sostegno della comunità in particolare COMUNITA’ alle fasce più fragili della popolazione (tra cui anziani), con il supporto di educatori ALTANA perfettamente qualificati, propone un servizio di assistenza sperimentale a supporto ONLUS dei lavoratori con un parente anziano a carico, in momenti diurni, attraverso la realizzazione di interventi di accompagnamento ai servizi e gestione del tempo.

In qualità di partner di progetto con cui si è instaurato un rapporto di co-progettazione e collaborazione per la realizzazione dell’intervento insieme a Caritas.

L’ente è membro della Rete di Conciliazione famiglia-lavoro di Pavia e parteciperà ai Tavoli periodici di coordinamento della rete locale collaborando alla definizione dei protocolli operativi comuni tra i diversi attori che operino in contesti di conciliazione. Inoltre, si impegna a: • operare a costi reali, senza possibilità di ricarichi; • essere assoggettati a rendicontazione delle eventuali spese da loro effettuate; • tenere una contabilità separata delle risorse loro assegnate.

COOP SOCIALE La cooperativa, con esperienza pregressa di assistenza e cura di minori e di interventi COMUNITA’ di sostegno alla famiglia, con il supporto di educatori perfettamente qualificati, BETANIA propone un servizio sperimentale e unico di sostegno al prolungamento dell’orario ONLUS dell’attività scolastica, a sostegno delle famiglie di lavorati con bambini frequentanti le scuole dell'infanzia che, seppur non ancora con una certificazione di diagnosi da parte dei soggetti accreditati, non vengono iscritti alle attività in quanto sanno che la loro presenza richiede un rapporto più ristretto.

In qualità di partner di progetto con cui si è instaurato un rapporto di co-progettazione e collaborazione per la realizzazione dell’intervento insieme a Caritas. L’ente è membro della Rete di Conciliazione famiglia-lavoro di Pavia e parteciperà ai Tavoli periodici di coordinamento della rete locale collaborando alla definizione dei protocolli operativi comuni tra i diversi attori che operino in contesti di conciliazione. Inoltre, si impegna a: • operare a costi reali, senza possibilità di ricarichi; • essere assoggettati a rendicontazione delle eventuali spese da loro effettuate; • tenere una contabilità separata delle risorse loro assegnate.

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DIOCESI DI La Diocesi ha il compito dare supporto alle parrocchie impegnate nelle azioni dirette di VIGEVANO conciliazione vita-lavoro in particolare nei servizi post-scolastici e di collaborare nella gestione della campagna di pubblicizzazione delle attività progettuali e la promozione di una maggior cultura sul tema della conciliazione valorizzando al contempo il territorio come il luogo dove organizzare interventi pubblici e privati integrati e innovativi che rispondano ai bisogni di promozione e protezione delle famiglie fortemente colpite dalla recente situazione del contagio e del conseguente acuirsi di una crisi economica. L’Oratorio San Giovanni Bosco, L’oratorio della Parrocchia Santi Nazzaro e Celso si Sannazzaro de Burgondi, l’oratorio della Parrocchia di Sant'Agostino Vescovo di Cava Manara realizzeranno interventi finalizzati alla realizzazione di Botteghe del Gioco (uno Spazio ricreativo per bambini/preadolescenti, divertente e accogliente dove poter giocare in tranquillità mentre mamma e papà lavorano) e le Officina Compiti (per ripasso e studio assistito dopo la scuola), aperti durante la settimana per figli di genitori lavoratori.

PIO ISTITUTO Il Pio Istituto Negrone collaborerà al progetto mettendo a disposizione i propri spazi e NEGRONE le proprie strutture informatiche per la realizzazione dei Servizi diversificati per la gestione e cura del minore, in particolare, con la realizzazione di Centri Ricreativi Extrascolastici (LAB) durante le sospensioni dell’attività scolastica (Target 06-14 anni) e per i Servizi di supporto per la Fruizione di Attività nel Tempo Libero per minori dai 05 agli 11 anni e dello spazio di coworking “HASHTAG” Sarà inoltre protagonista in qualità di HUB per la realizzazione di interventi finalizzati alla realizzazione di Botteghe del Gioco (uno Spazio ricreativo per bambini/preadolescenti, divertente e accogliente dove poter giocare in tranquillità mentre mamma e papà lavorano) e le Officina Compiti (per ripasso e studio assistito dopo la scuola), aperti durante la settimana per figli di genitori lavoratori.

COOP. L’ente è membro attivo della Rete di Conciliazione famiglia-lavoro di Pavia e SOCIALE parteciperà ai Tavoli periodici di coordinamento della rete locale collaborando alla OIKOS ONLUS definizione dei protocolli operativi comuni tra i diversi attori che operino in contesti di conciliazione. Si farà soggetto attivo nella comunicazione e nella rete di attori coinvolti nelle azioni progettuali, favorendo lo sviluppo di metodologie e tempistiche condivise e coerenti con i bisogni e le necessità dei destinatari del progetto. ASS. CENTRO Collaborerà in azioni destinate a favorire la permanenza o il rientro in servizio delle DI lavoratrici dopo lunghi periodi di assenza attraverso uno sportello psicologico gratuito CONSULENZA presso l’Ass. Centro di Consulenza Famigliare di Vigevano, dedicato alle donne in FAMIGLIARE situazione di difficoltà e parteciperà ai Tavoli periodici di coordinamento collaborando alla definizione dei protocolli operativi comuni tra i diversi attori che operino in contesti di conciliazione.

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2.7. Disseminazione dei risultati di progetto

Indicare le attività previste di comunicazione e diffusione Sviluppo di una campagna di comunicazione su tutto il territorio focalizzata a dare informazioni specifiche relative al progetto e di sensibilizzazione dei giovani. • Attività di sensibilizzazione e orientamento ad ampio raggio, con il Supporto della Diocesi di Vigevano, l’Ambito distrettuale di Vigevano e di tutta la rete progettuale rispetto alle attività di progetto con l’utilizzo di rispettivi canali informativi (pagine WEB). • Comunicazione diretta con lo sviluppo di momenti di concertazione pubblica o conferenze stampa o comunicati stampa per dare diffusione su tutto il territorio della Lomellina sulle buone pratiche operative e sugli outcome realizzati. • Raccolta e conseguente diffusione di informazione di materiale specialistico con la finalità di diffondere informazioni su attività innovative di conciliazione vita e lavoro. • Comunicazione face to face durante particolari momenti e presso luoghi sensibili (feste comunali eventi pubblici e luoghi di incontro formali e informali, ecc..). • Allestimento di una pagina FACEBOOK e un canale YouTube dedicata al progetto dove poter presentare le varie iniziative realizzate e i vari risultati ottenuti. Attraverso l’utilizzo di questi strumenti multimediali e SOCIAL si avrà inoltre la possibilità di monitorare maggiormente il flusso della comunicazione e dell’informazione. • Predisposizione e stampa brochure, volantini, poster realizzati ad hoc per dare informazioni specifiche relative al progetto distribuito alle Famiglie, con indicate tutte le informazioni utili a conoscere i servizi disponibili del territorio pubblici e privati rispetto alle attività di progetto.

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2.8. Sostenibilità

Illustrare la sostenibilità del progetto, intesa come capacità degli interventi realizzati di continuare autonomamente e generare benefici anche successivamente alla conclusione del progetto

Il progetto risulta pienamente coerente con l’interesse operativo e il piano di intervento di sostegno alla Famiglia e di lotta alla crescente crisi economica, occupazionale e socio valoriale locale messa in atto dagli Enti pubblici della Diocesi di Vigevano e del Distretto Lomellino.

Questo approccio partecipativo nella ideazione prima e nella progettazione e realizzazione di interventi complessi poi, costituisce il presupposto essenziale per ideare interventi in grado di affrontare problemi rilevanti per i beneficiari e per la collettività, attraverso strategie che intendono fornire risposte concrete alle reali esigenze e ai problemi degli individui e dei gruppi sociali che agiscono nel contesto della Conciliazione Vita-lavoro e delle politiche Salva-tempo. Questa tipologia di Alleanza di rete, ampia e poggiata su un solido intreccio di volontariato sociale, legittimazione pubblica e agenzie del mondo profit, risulta essere, in modo congiunto, sia il primo tassello per garantire una sostenibilità progettuale anche oltre il periodo del finanziamento, sia la testimonianza vera che questo progetto si inserisce in un processo più ampio e strutturato come una “buona pratica” da esportare Il diretto coinvolgimento dei principali attori del territorio.

Un secondo elemento importante è il fatto che il progetto, come dichiarato nell’analisi del bisogno e dettagliato nelle varie attività e azioni, sia sviluppato in alcune modalità sperimentali con il fine di diventare, il più possibile, strumento indipendente e gestito autonomamente dagli enti dell’Alleanza progettuale. Infine, il progetto, per poter sostenere comunque quelle eventuali spese che permarranno, mira a darsi una continuità economica, oltre il periodo di finanziamento, attraverso: • una auto-sostenibilità delle risorse umane impegnate nel tavolo di lavoro da parte dei partner; • azioni di People Raising per intercettare nuovi volontari in grado di dare continuità operativa a differenti sperimentazioni • attraverso l’attivazione e coinvolgimento raccolta fondi verso le realtà aziendali e produttive locali, e gli enti Grant Making, già nel periodo progettuale.

Espressione evidente della sostenibilità del progetto è anche l’inserimento, a beneficio di una maggior efficienza e impatto delle attività di conciliazione, di azioni completamente valorizzate e non imputate a progetto (es coworking, attività di gestione del tempo libero, ecc) finalizzate a creare una rete diffusa di relazioni forti con i servizi del territorio pubblici e privati mirando a rappresentare un chiaro miglioramento concreto sia della qualità di vita della Comunità sia al benessere dei singoli utenti.

2.9. Monitoraggio e Valutazione

Descrivere le modalità di monitoraggio e valutazione interna delle realizzazioni e dei risultati

L’azione di Valutazione è realizzata prendendo spunto dalla documentazione richiesta da ATS, nel rispetto degli obiettivi e delle attività previste in fase di progettazione e, successivamente, durante lo svolgimento delle varie azioni. Il percorso di monitoraggio e autovalutazione si proporrà come obiettivo generale quello di verificare l’efficacia del progetto, in termini di raggiungimento dei risultati previsti e della coerenza delle attività 170

realizzate con gli obiettivi definiti, al fine di produrre un quadro critico del progetto. L’attività si struttura su una raccolta di informazioni, sia di carattere qualitativo che quantitativo, effettuata attraverso una pluralità di strumenti creati ad hoc. I dati così raccolti vengono poi sistematizzati, organizzati, elaborati al fine di produrre una interpretazione avente carattere valutativo, oltre che descrittivo. Gli obiettivi del Piano delle Verifiche punteranno a realizzare 3 macro verifiche: 1- verifica della progettazione delle attività, in termini di corrispondenza tra obiettivi e azioni, coerenza tra attività progettuali e obiettivi generali dell’iniziativa, coerenza della tempistica delle attività, opportunità di eventuali mutamenti contenutistici e metodologici 2- verifica delle modalità di funzionamento della rete di relazioni con gli altri attori coinvolti, in termini di definizione e rispetto dei ruoli e compiti, modalità di coinvolgimento, partecipazione, capacità decisionale e autonomia 3- verifica della realizzazione delle attività, in termini di coerenza tra attività realizzate e obiettivi definiti, raggiungimento degli obiettivi definiti, raggiungimento dei beneficiari previsti, rispetto dei tempi previsti radicamento nel contesto di riferimento, criticità e potenzialità

Rispetto alla metodologia di lavoro, il Piano di valutazione del Progetto sarà concepito in maniera dinamica: è composto infatti da una serie di procedure e strumenti collegati, che verranno definiti nel corso dello svolgimento del Progetto. Le attività di verifica saranno sviluppate in tempi diversi in itinere e in fase conclusiva del Progetto. Nello specifico, nel primo semestre del percorso di autovalutazione del progetto si prevedono le seguenti attività: • coinvolgimento degli attuatori del Progetto per l’autovalutazione nell’elaborazione del percorso • elaborazione degli strumenti per il monitoraggio delle attività di sperimentazione • prima analisi della progettazione • rilevazione delle attività del periodo • analisi dell’organizzazione della rete • rilevazione degli incontri formali di equipe • prime osservazioni sull'andamento delle attività

Si prevede di realizzare i seguenti incontri: • incontro con i referenti degli enti con i quali il Progetto lavora, al fine di condividere il piano di monitoraggio e autovalutazione; stabilire modalità e strumenti comuni da utilizzare per il monitoraggio degli utenti e per la rilevazione della loro soddisfazione rispetto al servizio; • incontri periodici con la Direzione Caritas e con il referente del Monitoraggio • incontri di equipe di supervisione con gli operatori

Le singole azioni del Progetto richiederanno alcuni strumenti ad hoc che siano in grado di cogliere la complessità delle attività realizzate e fornire gli elementi di valutazione necessari. I principali strumenti che verranno utilizzati per la raccolta delle informazioni utili saranno prevalentemente i seguenti: • Analisi documentale (documenti di progetto, relazioni, accordi, verbali degli incontri,...). • Rapporti trimestrali sulla realizzazione delle attività. • Schede per la rilevazione dei bisogni beneficiari e questionario

L’attività di monitoraggio e autovalutazione del Progetto produrrà un Rapporto intermedio e un Rapporto finale da presentare secondo le richieste dell’ente finanziatore. 171

2.10. Calendario delle attività Indicare la durata delle attività previste (modificare la tabella in base alla durata della proposta progettuale)

lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- lug- ago- set- 20 20 20 20 20 20 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 22 22 22 22 22 22 22 22 22 Servizi di assistenza sperimentale a supporto dei lavoratori con un parente anziano a carico Servizi di assistenza Percorsi di empowerment e supporto al sociale per l’utilizzo caregiver familiare: intelligente e formativo del tempo libero per minori Azioni di sostegno alle donne lavoratrici Centri Ricreativi Extrascolastici (LAB) Servizi per la Servizi diversificati per la gestione del pre e gestione e cura per i bambini post scuola e dei Servizi di accompagnamento periodi di chiusura post-scolastico scolastica: Azioni di prolungamento di orari dell’attività scolastica materna

Sportello gratuito di orientamento Servizi a sostegno dei lavoratori/collaboratori autonomi e dei liberi professionisti Servizi di Coworking “HASHTAG”.

PARTE C PIANO DEI CONTI DEL PROGETTO

Costo complessivo del progetto

38.002,71 €

Voce di costo Importo a Importo a contributo cofinanziamento

A. Costi di personale interno ed esterno 20.000,00 € 11.778,31 €

di cui per coordinamento, monitoraggio, rendicontazione e valutazione del progetto (max 15% 1.472,40 € 2.036,41 € del costo totale di progetto)

B. Costi di acquisto, noleggio, leasing di beni o sotfware 0,00 € 0,00 €

C. Costi di acquisto di servizi 0,00 € 0,00 €

D. Costi relativi ad erogazione voucher/ rimborsi 0,00 € 0,00 €

E. Spese generali di funzionamento e gestione 0,00 € 6.224,40 €

TOTALE 20.000,00 € 18.002,71 €

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ENTE COFINANZIAMENTO COFINANZIAMENTO VALORIZZAZIONE MONETARIO

F. Caritas di Vigevano 6.672,00 € 3.240,40 €

Coop Betania 0 1.448,31 €

Coop Altana 2.142,00 € 0

Fondazioen Pio Istituto Negrone 0 2.000,00 €

Ass Centro di Cons. Famigliare 0 1.500,00 €

Ambito distrettuale della Lomellina 0 1.000,00 €

TOTALE 8.814,00 € 9.188,71 €

Luogo e Data ____Vigevano 09/04/2020______

Il Legale Rappresentante o Soggetto delegato dell’Ente capofila

__DON GIACOMO CHIARELLO___ (firmato digitalmente)

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SCHEDA PROGETTO

PARTE A 3PRESENTAZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO E DEL PARTENARIATO 1. TITOLO DEL PROGETTO (PER ESTESO ED ACRONIMO)

Smart in the city- acronimo SMACY

NOME DELL’ALLEANZA LOCALE DI CONCILIAZIONE

Insieme per l’innovazione

14.2 2. BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Fornire una breve descrizione del progetto che presenti in sintesi gli obiettivi, le attività, i risultati attesi e le realizzazioni (output). Una descrizione più ampia sarà invece richiesta al punto 1 della parte B “Proposta progettuale”.

Max. 1300 caratteri Il progetto prevede due azioni accomunate dal ricorso a opportunità offerte dal digitale, accompagnate da un’attività di comunicazione e una di coordinamento.

Attività 1: sperimentazione e adozione a regime di piano di smart working da parte dei 4 partner. Obiettivo promuovere modello innovativo di organizzazione del lavoro per • incrementare produttività e benessere di lavoratori/trici • agevolare conciliazione vita-lavoro, eliminando il vincolo del luogo e sostenendo la flessibilità del lavoro. Risultato atteso adozione a regime dello smart working Output almeno 50/55 posizioni SW, materiali di modellizzazione del processo per poter essere replicato.

Attività 2 attuativa del Piano dei Tempi e degli Orari della Città di Pavia: promozione di accesso ai servizi di Comune e ASST in modalità digitale, anche con sostegno a utenti “digitalmente fragili” come gli over 65. Obiettivo • sostenere i bilanci temporali dei cittadini • influire positivamente su organizzazione lavorativa dei 2 Enti • ridurre traffico urbano dovuto all’accesso agli sportelli. Output corsi di alfabetizzazione informatica e approfondimento su servizi online, tutoraggio in sedi comunali, comunicazione su servizi online. Risultato atteso incremento di fruizione dei servizi online

e riduzione di file agli sportelli

3. COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE DEL PARTENARIATO

Elencare i partner e illustrare le caratteristiche del partenariato, evidenziare le motivazioni che giustificano la scelta dei partner, e descrivere le modalità previste per la costituzione del partenariato.

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Descrivere la rappresentatività di ogni partner con riferimento alle azioni di progetto e all’esperienza pregressa in tale ambito, e la complementarietà e integrazione delle competenze ed esperienze offerte dal partenariato nel suo complesso per la buona riuscita del progetto. Max. 2 pagine Il partenariato è composto da soggetti molto radicati sul territorio, ognuno per le proprie competenze, facenti parte della Rete di Conciliazione locale, attivi con progetti e interventi sul sociale e sul welfare a favore di categorie deboli e svantaggiate, aperti all’innovazione e all’introduzione del digitale per migliorare servizi e prodotti offerti: • due enti di formazione accreditati in Regione Lombardia per la formazione professionale e i servi al lavoro, Fondazione Le Vele e Fondazione Clerici e due enti pubblici, Comune di Pavia e ASST Pavia. I quattro Soggetti hanno già collaborato in altre progettazioni di sostegno e innovazione sociale, sviluppando modalità di lavoro condivise di cui il presente progetto potrà giovarsi. Nel contesto del presente bando, sulla base di esigenze rilevate da ciascuno, nonché a seguito della condivisione di riflessioni sulle specifiche competenze e sulle esperienze sviluppate singolarmente e in comune, Comune di Pavia, ASST, Fondazione Le Vele e Fondazione Clerici hanno deciso di unire le forze e trovato terreno comune nella realizzazione di due azioni che – mediante le opportunità offerte dal digitale – ritengono in grado di incidere positivamente: • da un lato sulla conciliazione vita/lavoro con beneficio diretto per i proprio dipendenti cfr. azione 1 – Sperimentazione smart working ordinario e adozione a regime e di conseguenza sull’organizzazione lavorativa interna globale; dall’altro sui bilanci temporali dei cittadini e delle cittadine, in attuazione delle politiche del Piano dei Tempi e degli •Orari della Città di Pavia cfr. azione 2 – Promozione della fruizione dei servizi online e sostegno per cittadini/e “digitalmente fragili”

Enti partner dell’Alleanza (nome e tipologia) Fondazione Le Vele e Fondazione Clerici hanno già partecipato all’ALLEANZA PER BUONE PRATICHE DI

CONCILIAZIONE NEL TERRITORIO PAVESE” NELL’AMBITO DEL PIANO TERRITORIALE DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO PER IL BIENNIO 2017/2018 A VALERE SUL BANDO ATS PAVIA precedente. Fondazione Le Vele possiede il know how tecnico e formativo per fornire la consulenza volta a sperimentare, monitorare e guidare l’adozione e regime di un piano di smart working sia al proprio interno che nei gangli delle organizzazioni di Comune di Pavia e ASST Pavia. Fondazione Le Vele ha maturato una lunga esperienza di attivazione di sistemi di welfare aziendale e di conciliazione vita/lavoro, sia al proprio interno attraverso benefits destinati ai dipendenti sia in qualità di consulente/formatore nei confronti di altre realtà attraverso specifici progetti locali e POR FSE. Ne citiamo alcuni degli ultimi anni: Sostegno del welfare aziendale ed interaziendale e della conciliazione famiglia lavoro in lombardia – di cui alla d.g.r. 4221/2012, sez. 1 “Focus Welfare le Vele per te” – anno 2013/14; PIANO TERRITORIALE DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA – LAVORO DELLA RETE DELLA PROVINCIA DI PAVIA 2016-2018 : Progetto "Contatto Welfare: la conciliazione facile”: realizzazione di uno sportello che COINVOLGA e dia INFORMAZIONE sulla tematica conciliativa agli utenti (disoccupati/inoccupati che accedono ai servizi al lavoro, disoccupati/inoccupati che partecipano a corsi di formazione- dipendenti pubblici/privati che accedono a moduli di formazione; AVVISO PUBBLICO PER IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI A SUPPORTO DELLA CONCILIAZIONE VITA-LAVORO PER LE ANNUALITA’ 2017 – 2018 (Azione 9.3.3 del POR FSE 2014-2020): Progetto “Welfare smart: risposte innovative alle esigenze conciliative e sociali della comunità lomellina con l’intento di dare una risposta ai bisogni di conciliazione famiglia-lavoro attraverso dopo scuola, attività, camp estivi, visite guidate. Il piano nazionale digitale per mettere in atto una strategia condivisa con tutti i possibili attori della trasformazione digitale del Paese: Pubblica amministrazione, cittadini, imprese, mercato, mondo della ricerca invita la P.A ad attivarsi e adottare misure innovative per migliorare i servizi offerti ai cittadini e migliorare l’organizzazione dei processi interni. Quindi, Comune di Pavia e ASST Pavia dal canto loro, sia in ottemperanze alle direttive nazionali, ma anche in virtù di policy e indirizzi interni che mirano in quella direzione, intendono avviare da una parte l’adozione di modelli agili di lavoro per il proprio personale con particolare riguardo per le donne in rientro da maternità, persone con malattie croniche, persone che hanno a carico anziani o disabili in famiglia, dall’altra sostenere e sviluppare attivamente il nuovo Piano dei Tempi e degli Orari adottato dal Comune nel 2018 incrementando l’accesso ai servizi online di quanti hanno difficoltà, sostenendoli con attività di supporto quali i corsi e i tutor di quartiere , e rafforzando la comunicazione per far conoscere e utilizzare i servizi disponibili

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in Rete da parte della popolazione per ovviare alle difficoltà “croniche” e contingenti che afferiscono la fruizione dei servizi agli sportelli canonici. Anche il Comune di Pavia ha sviluppato negli anni numerosi interventi di sostegno alla conciliazione Famiglia-Lavoro aderendo alla Rete Territoriale fin dalla sua prima formalizzazione e attuando azioni specifiche sia nel contesto dei bandi di ATS in alleanza con vari Enti e Soggetti

cittadini, sia nell’ambito di altri bandi quale ad esempio il recente finanziamento POR FSE attivato da Regione con dgr 6300/2017. Lo sviluppo delle politiche di conciliazione costituisce nello specifico una delle macro-aree di intervento dell’Assessorato alle Pari Opportunità, il quale presidia anche le politiche temporali. A questo riguardo, nel contesto dell’ultimo bando ex l.r. 28/2004 art. 6, il Comune di Pavia – dopo circa dieci anni dall’adozione del primo Piano dei Tempi e degli Orari della Città di Pavia, ha provveduto, mediante un percorso partecipato, ad aggiornare e rivedere il documento, adottato nella sua nuova versione dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 49/2018. Il PTO risulta articolato in 5 politiche tra cui la 5-Una città conciliante e in 3 macro-aree prioritarie prioritarie di intervento. Le azioni del presente progetto si riconducono alle esperienze e ai piani di intervento sopra richiamati, nonché agli obiettivi del Comune, laddove: con riferimento allo smart-working (az. 1) l’Amministrazione ha già formalizzato il suo impegno nella sperimentazione e adozione - quale misura idonea a tutelare il benessere organizzativo e a sostenere la conciliazione tra vita e lavoro - sia nel nuovo Regolamento per la disciplina degli uffici e dei servizi del Comune di Pavia approvato con deliberazione di Giunta Comunale 30/12/2019, n. 582 cfr. art. 35, Tutela del benessere organizzativo , sia nel Piano Triennale di Azioni Positive 2020-2022 adottato con deliberazione di Giunta Comunale 30/01/2020, n. 25 cfr. Macro-area 1. Rapporti tempo-vita e tempo-lavoro ; • la promozione dei servizi online e il sostegno dei cittadini/e “tecnologicamente deboli” (az. 2) costituisce un’azione in continuità con il percorso attuativo del Piano dei Tempi e degli Orari della Città di Pavia, volto a migliorare dell’accessibilità e della fruibilità dei servizi, il quale – con riferimento al nuovo documento, si riconduce nello specifico alla Politica 1-Una città accessibile e alla macro-area di intervento prioritaria 2-Quartieri, accessibilità dei servizi e socialità. In riferimento a quest’ultima azione, peraltro, le competenze ed esperienze sviluppate dal Comune attraverso la realizzazione di progetti nel contesto di tutti i 5 bandi ex l.r. 28/2004 art 6., rappresenta un patrimonio reso disponibile per gli altri partner dell’Alleanza e nello specifico per ASST con cui collaborerà per l’attività attuativa del PTO. ASST Pavia ha recentemente adottato un Piano Triennale di Azioni Positive ambizioso, che ha, tra le sue 4 aree di intervento principali, la “Conciliazione tra tempi di vita e di lavoro”. In tale contesto, si fa espresso riferimento alla necessità di individuare soluzioni che agevolino i dipendenti e le dipendenti nel loro ruolo genitoriale. Tra queste, lo smart-working rappresenta certamente una misura utile e funzionale all’obiettivo. Il recente ricorso, a causa e in concomitanza con l’emergenza COVID-19, per un numero elevato di dipendenti dell’area amministrativa, alla misura temporanea del Lavoro Agile, ha dimostrato la fattibilità e l’utilità della misura dello smart-working in ASST, compatibilmente con le funzioni svolte dal dipendente. Pertanto, l’Azione 1, prevista nella presente proposta progettuale, muove esattamente nella direzione che ASST intende perseguire nel contesto del proprio Piano di Azioni Positive 2020-2022. Per quanto riguarda l’Azione n.2, ASST Pavia sta sperimentando con successo, negli ultimi anni, la promozione dell’accesso ai propri servizi online, da parte dei cittadini, nella prospettiva di favorire la fruizione dei medesimi, senza la necessità di spostamenti o di code agli sportelli fisici dell’Azienda. Considerata l’età elevata di molti utenti dei servizi sanitari e sociosanitari, la conoscenza delle modalità attraverso le quali il cittadino può, comodamente da casa, prenotare una visita medica, consultare una ricette elettronica o un referto medico, o pagare un ticket, attraverso i servizi on line di Regione Lombardia, rappresenta un obiettivo fondamentale dell’Azienda, in un’ottica di efficientamento delle proprie funzioni, di agevolazione dell’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, ma anche di contribuzione alle politiche dei tempi delle città e ad una mobilità sempre più sostenibile nei comuni sul cui territorio ASST Pavia opera. In quest’ottica, ASST Pavia ha partecipato al Progetto “#Tempo di Quartieri” del Comune di Pavia (Accordo di Partenariato firmato il 18 maggio 2017), mettendo a disposizione un proprio dipendente per l’assistenza all’accesso ai servizi online di ASST Pavia presso le postazioni informatiche attivate nelle sedi decentrate del Comune di Pavia. L’esito più che soddisfacente di tale sperimentazione, particolarmente apprezzata dai cittadini over 65, ha spinto ASST ad aderire convintamente all’opportunità di collaborazione che nasce dalla proposta progettuale “Smart in the City”. 177

Fondazione Clerici : ente di formazione presente dal 1973 a Pavia opera sul territorio della Lombardia e del Piemonte attraverso 19 sedi accreditate sia per l’erogazione di servizi di formazione sia per i servizi al lavoro. Ha 247 dipendenti, di cui 28 a Pavia. In virtù di questa distribuzione sul territorio, Fondazione Clerici ha sviluppato da poco meno di 20 anni sistemi di gestione delle attività attraverso il sistema “Intranet” il quale, oltre a consentire la condivisione dei dati, consente di realizzare da remoto, quindi indipendentemente dal tempo e dal luogo in cui ci si trova, la maggior parte della attività di gestione. Tale sistema, abbinato a strumenti per la formazione a distanza e a piattaforme di comunicazione per call e riunioni, rappresenta un primo importante passo per implementare vere e proprie esperienze di smart working. La recente e attuale emergenza causata dal Covid-19, ha dato modo di attivare in brevissimo tempo e testare in modo più approfondito la validità dei sistemi e delle pratiche utilizzate e di evidenziare possibili scenari di sviluppo dello S W all’interno dell’organizzazione Anche nell’ambito della Formazione a Distanza e dell’E Learning Fondazione Clerici ha realizzato numerose e approfondite esperienze di formazione del personale, formazione continua per aziende clienti e formazione degli allievi dei corsi di formazione professionale sia attraverso un catalogo di corsi fruibili da remoto sia attraverso la gestione della piattaforma di Fad “Moodle” La lunga esperienza nella gestione di sistemi di collaborazione remoti, messi a punto e testati anche attraverso la gestione e realizzazione di progetti transnazionali, può essere messa a servizio in forma di consulenza, di altre realtà aziendali che volessero attivare forme di lavoro agile, anche a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. Come stabilito dal Bando, il partenariato si formalizzerà all’atto dell’approvazione del progetto in formale alleanza attraverso un apposito accordo da sottoscrivere a cura di tutti i partner che sarà valido sino alla conclusione del progetto stesso e che impegnerà i firmatari a realizzare le attività previste e ad assecondare tutti gli obblighi definiti dall’avviso.

Capofila dell’alleanza locale e contatti del referente di progetto (nome, cognome, numero di telefono e mail)

Fondazione Le Vele –Livia Andolfi_tel. 0382/466854-email [email protected] 14.3 Enti partner dell’Alleanza TIPOLOGIA (ente pubblico; ambiti territoriali, NOME DELL’ENTE aziende speciali e consorzi per i REFERENTE (nome, cognome, servizi alla persona; istruzioni scolastiche, numero di telefono, mail) formative e università; associazioni sindacali; associazioni datoriali; privato no profit; privato profit - grande impresa; privato profit - piccola impresa; privato profit - media impresa; privato profit - micro impresa) Fondazione Le Vele Privato no profit Livia [email protected] Comune di Pavia Ente pubblico Maria Spitti – 0382.399203 – [email protected] ASST Pavia Ente pubblico Laura Canale – 0382432789 – [email protected] Privato no profit Silvia Massari 0382.571451 Fondazione Clerici [email protected]

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PARTE B PROPOSTA PROGETTUALE

1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Presentare la struttura generale del progetto descrivendone, in un elenco puntato, gli obiettivi (cambiamenti), i risultati attesi (benefici in favore dei singoli destinatari e del sistema) e le principali realizzazioni (output).

Max 1 pagina Il progetto si muove su due assi principali che rappresentano le due linee di intervento, ovvero 1) implementazione di

un piano di smartworking all’interno dell’organizzazione di partner di progetto 2) far conoscere ad un pubblico più ampio possibile i servizi online offerti da Comune di Pavia e ASST Pavia ai cittadini ed utenti e incrementare il numero di utilizzatori di tali servizi. A ciò si affiancherà un’azione comune-azione 3- di comunicazione e divulgazione a corollario dei due interventi atta a diffondere la cultura digitale sia all’interno delle proprie organizzazioni sia verso l’esterno rivolta a diversi stake holders/altri enti/altre imprese a vario titolo interessati alla questione. Oltre a trasmettere dati e risultati della sperimentazione avviata a Pavia si produrranno dei vademecum e opuscoli, cioè dei prodotti che fungeranno da guida per poter applicare il modello avviato anche in altri contesti. La trasmissione di buone prassi e di una modellizzazione d i intervento potranno favorire la sostenibilità e l’applicabilità del progetto al di là della contingente durata prevista che si sostanzia in un intervento che inizia nel 2020 per predisporre gli interventi e 2021 e 2022 per mettere in pratica le azioni pr eviste, adozione a regime e monitoraggio. Modalità agili di lavoro, fruibilità e accessibilità di servizi on line sempre più ampia fanno parte di quelle misure che concretamente possono aiutare a conciliare i tempi di vita e lavoro delle persone. Flessibilità, innovazione,

digitalizzazione sono parole chiave che riguardano da vicino qualsiasi organizzazione, sia essa privata o pubblica. Lo

scopo del progetto, oltre a implementare servizi e opportunità utili per i lavoratori e i cittadini e per la gestione flessibile del lavoro, mira quindi ad un cambiamento culturale e di approccio perché sia il cosiddetto lavoro agile che l’opportunità di usufruire di servizi come ad es. prenotazioni o pagamenti online sono due modalità concretamente funzionali ad un cambio di passo verso l’introduzione dell’innovazione nel quotidiano e di sistemi di flessibilità di orari e tempi. Fondazione Le Vele metterà a disposizione per proprie competenze tecniche, formative e didattiche per fornire la consulenza agli enti interessati per implementare un piano di smart working. A lei il compito di: ✓ avviare attività preliminari di all’adozione del piano di smart working ✓ erogare formazione rivolta al management e agli smart worker, effettuare momenti informativi rivolti a tutti gli interessati ma anche a pubblici allargati avvio e monitoraggio di un progetto pilota sia all’interno di Comune e ASST sia al proprio interno ✓ Comune, ASST e Fondazione Clerici saranno beneficiari e implementeranno al loro interno per i dipendenti un piano di smart working come per altro già indicato in loro direttive interne di policy. Per l’azione 2 che riguarda il potenziamento dei servizi online, si tratta di proseguire in continuità con quanto avviato già dal Comune di Pavia e ASST Pavia, andando ad allargare il numero di servizi di cui si potrà usufruire online affiancando questa apertura digitale con corsi di alfabetizzazione informatica, in particolar modo rivolti a categorie che hanno poca dimestichezza con gli strumenti tecnologici, es. gli anziani. A ciò si aggiunge l’istituzione di un tutor di quartiere che possa essere da riferimento per aiutare i cittadini ad accedere ai servizi on line di Comune e ASST Pavia.

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Per l’azione 3 si parla di attivare un piano di comunicazione congiunto che sfrutti canali tradizionali e canali digitali attraverso il rilascio di note informative, produzione e di eventi pubblici allo scopo di: ✓ diffondere la cultura digitale ✓ trasferire le buoni prassi avviate con lo smart working anche in altri contesti ✓ coinvolgere i cittadini nell’utilizzo dei servizi on line ✓ divulgare le opportunità di flessibilità dello smart working ✓ diffondere le buoni prassi sperimentate con la conciliazione vita/lavoro Ogni partner si impegna a divulgare attraverso i propri canali di comunicazioni i risultati e l’andamento delle azioni previste. Le note informative avranno cadenza periodica. Si prevede di organizzare due eventi pubblici di coinvolgimento della popolazione sul tema dello smart working e sul tema dei servizi offerti nell’ambito del PTO.

2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO 2.1 informazioni generali Indicare la tipologia di intervento (anche più di una tipologia): a) Servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare b) Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica c) Servizi salvatempo →d) Servizi di consulenza e) Servizi di supporto a sostegno dei lavoratori/collaboratori autonomi e dei liberi professionisti → f) Servizi a sostegno delle politiche dei tempi e degli orari nelle città

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2.2. Oggetto dell’intervento Con riferimento alle aree di intervento di cui all’Avviso, descrivere, attraverso l’analisi del contesto di riferimento, i bisogni a cui si intende dare risposta attraverso gli interventi previsti dal progetto; dimostrare la conoscenza di eventuali altri interventi già presenti nel territorio e descrivere la loro complementarietà rispetto alle aree di intervento del progetto proposto. Max 2 paqine

Area Servizi di consulenza → sperimentazione e adozione a regime dello smart-working ordinario I bisogni comuni cui si intende rispondere sono emersi dal confronto tra i partner e dall’analisi interna dei fabbisogni. Da tale interscambio si è registrata la necessità comune di adottare misure agili di lavoro per diversi fattori.

Il Comune di Pavia conta un numero totale di 544 dipendenti, suddivisi tra 181 uomini e 362 donne e articolati come segue rispetto alla categoria professionale: dirigenti Cat. D Cat. C Cat. B. Cat. A Totale

U D U D U D U D U D * Tempo indeterm 3 3 48 71 82 242 43 37 3 1 533 Tempo determin 1 1 0 0 1 7 0 0 0 0 10 *si aggiunge il Segretario generale La distribuzione per fasce d’età è illustrata nella tabella che segue: 20- 25- 30-34 35- 40- 45-49 50-54 55- 60- 65-67 Totale 24 29 39 44 59 64 Tempo U 2 3 4 12 12 28 41 44 32 1 179 determin D 0 0 20 25 44 66 87 69 38 5 354 Tempo U 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 2 determin D 0 2 1 1 2 2 0 0 0 0 8

ASST Pavia conta un numero totale di 3.020 dipendenti, in prevalenza sanitari, ma con un numero importante di lavoratori inquadrati come impiegati (640). Il personale conta 2236 donne e 784 uomini, con una netta prevalenza, quindi, di personale femminile, soprattutto nelle funzioni infermieristiche. Il tempo pieno riguarda il 98,85% degli uomini e il 91,82% delle donne. Assolutamente marginale il part-time dei lavoratori uomini (0,26% per il part-time> 50%, 0,89 per il part-time <=50%), più consistente il part-time >50% per le dipendenti, che riguarda il 7,33% del totale.

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Nei numeri del ricorso ai permessi per l.104/92 e ai congedi parentali, si conferma la prevalenza del carico di cura in capo alle donne, rispetto agli uomini. Nello specifico: UOMINI DONNE TOTALE ANNO 2019 Valori assoluti % Valori assoluti % Valori assoluti % N. permessi giornalieri 1806 16% 9176 84% 10982 100% fruiti l. 104/1992 N. permessi orari fruiti l. 747,45 13% 5004,98 87% 5752,43 100% 104/1992 N. permessi giornalieri per 121 3% 4020 97% 4141 100% congedi parentali fruiti N. permessi orari per 0,00 0% 115,6 100% 115,6 100% congedi parentali fruiti

Il quadro sintetico delineato evidenzia la preponderante presenza di personale femminile (le donne risultano ancora maggiormente gravate da responsabilità di gestione familiare) e in fascia d’età tale per cui è plausibile la sussistenza di carichi di cura di familiari anziani. La volontà di adottare lo smart working da parte dei 4 partner dell’alleanza emerge dall’esigenza di promuovere un modello innovativo di organizzazione del lavoro, in grado di incrementare la produttività e il benessere di lavoratori e lavoratrici e di agevolare la conciliazione vita-lavoro, eliminando il vincolo del luogo e sostenendo la gestione flessibile della prestazione lavorativa. L’adozione in via d’urgenza a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID19 da un lato ha accelerato la verifica della fattibilità, dall’altro costituisce una misura temporanea cui dovrà seguire la regolamentazione secondo le finalità e modalità della L. 81/2017, nonché in accordo alle linee guida ministeriali. L’idea di attuare questa misura nel contesto dello specifico bando, nasce dall’esigenza prioritaria di rispondere in modo efficace alle complessità di gestione delle responsabilità lavorative e di cura da parte dei/delle dipendenti. Lo sviluppo della stessa parte quindi da una analisi dei bisogni di conciliazione che tenga conto delle peculiarità dei contesti lavorativi e che consenta ad esempio di favorire la permanenta o il rientro in servizio de lle lavoratrici dopo lunghi periodi di assenza (es.: alternativa al congedo parentale della maternità e paternità ex astensione facoltativa che viene retribuito con trattamento economico pari al 30% della retribuzione). Se da un lato lo smar-working risulta ampiamente sperimentato in numerosi enti e quindi guidato da diverse esperienze già svolte, dall’altro la specifica attenzione al tema della conciliazione determina la caratterizzazione di tutto il percorso che si intende condurre con il costante coinvo- lgimento attivo dei dipendenti per la realizzazione di un modello con tratti innovativi. Fondazione Le Vele: su 22 dipendenti circa l’86% del personale è composto da donne per cui l’opportunità di usufruire di politiche attive di conciliazione vita/lavoro è molto sentita all’interno e accoglie il gradimento dei dipendenti. Già con l’insorgere dell’emergenza Coronavirus sono state avviate pratiche di smart working. Rendere ciò sistematico per almeno un numero di 5/7 dipendenti sarebbe una occasione importante di favorire il benessere delle lavoratrici offrendo loro quella flessibilità necessaria a conciliare il quotidiano tra lavoro ed esigenze familiari. Naturalmente oltre a sperimentare al proprio interno lo SW; Fondazione Le Vele mette a disposizione il personale ed esperti collaboratori per tutte le attività previste. Fondazione Clerici: Il personale di fondazione Luigi Clerici -28 persone a Pavia-è composto in massima parte da donne in fascia di età tale da determinare, nella maggioranza dei casi situazioni con carichi di famiglia caratterizzati dalla presenza di anziani che necessitano assistenza e/o di figli in età scolare che richiedono accompagnamento e cura. A questo proposito Fondazione Clerici sarebbe molto interessata a sperimentare azioni di conciliazione attraverso l’adozione dello smart working per 4 -5 dipendenti. Come esplicitato nel campo di presentazione dell’ente, l’esperienza pregressa in ambito di progettazione e realizzazione di sistemi funzionali allo smart working può essere messa a ser vizio del progetto.

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Area Servizi a sostegno delle politiche dei tempi e degli orari nelle città → Promozione e sostegno alla fruizione dei servizi online di Comune di Pavia e ASST Pavia La provincia di Pavia è la terza lombarda per estensione (2.968 Kmq p ari 12,4% del territorio regionale) e per numero di Comuni (186), molti dei quali sono agglomerati urbani di piccole dimensioni. La densità abitativa è pari a 183,86 abitanti/kmq; la popolazione residente provinciale è costituita da circa 546.000 unità stimate. Trattasi di circa 1/20 della popolazione lombarda, con un’età media tra le più elevate della Regione: i bambini/ragazzi al di sotto dei 15 anni sono numericamente paragonabili alle persone di età superiore a 74 anni e, complessivamente, quasi un Cittadino su quattro della provincia ha più di 65 anni. Pavia ha un numero di abitanti pari a 73.086 (dati ISTAT 2019), suddivisi in 5 quartieri. L’evoluzione demografica evidenzia un andamento in costante diminuzione dalla metà degli anni ’70, mitigato parzialmente a partire dagli anni ’90 in connessione ai flussi migratori stranieri provenienti soprattutto dall’Est Europa, dal Nord Africa e dalla Cina. L’analisi dell’evoluzione demografica pavese delinea una popolazione con le seguenti caratteristiche: - una popolazione “matura”, con indici connessi al processo di invecchiamento più accentuati rispetto alla media regionale e nazionale; il progressivo aumento della componente straniera; la trasformazione del modello familiare tradizionale (nuclei familiari meno numerosi, aumento della struttura monoparentale, riduzione dei matrimoni e aumento delle convivenze). aumento demografico del perimetro di cintura. Negli ultimi decenni la provincia di Pavia è stata interessata da una trasformazione del proprio modello di sviluppo che, passando attraverso un ridimensionamento dei settori dell’agricoltura e dell’industria, ha visto accrescersi la consistenza dei servizi. Dal punto di vista dei servizi la città di Pavia risulta essere un riferimento per il territorio circostante più vasto di quello provinciale. Comune di Pavia e ASST, nelle loro rispettive specificità, rappresentano due tra i principali erogatori di servizi del territorio. Se da un lato il Comune ri sponde a una utenza che insiste specificatamente, ma non esclusivamente, sul territorio urbano, ASST Pavia costituisce un punto di riferimento provinciale per la risposta e la presa in carico delle necessità sanitarie e sociosanitarie. In considerazione della presenza a Pavia di un complesso sistema di servizi di rilevanza urbana, provinciale e nazionale, che costituiscono poli attrattori per i cittadini e i city users, si riscontra la necessità di proseguire nel percorso di miglioramento dell’accessibilità e della fruibilità dei servizi, avvicinandoli agli utenti, sia in senso virtuale che in senso fisico, attraverso l’individuazione di specifici target che contraddistinguono l’evoluzione della popolazione cittadina e dei fruitori dei servizi, ciascuno portatore di specifiche difficoltà ed esigenze. Le criticità che si intendono affrontare attraverso l’azione progettuale sono in sintesi:

• criticità di gestione/organizzazione del tempo per il disbrigo delle pratiche burocratiche nei tradizionali orari di apertura degli sportelli, in considerazione delle richieste e degli impegni della vita quotidiana e del lavoro → target principale: pendolari, cittadini con orari di lavoro/impegni di vita “incompatibili” con quelli di erogazione dei servizi – utenti tecnologicamente “evoluti”; • il superamento del digital divide che impedisce la fruizione dei servizi online e delle opportunità tecnologiche → target principali: donne over50, anziani over 65, stranieri – utenti tecnologicamente e socialmente “fragili”; • riduzione del personale degli Enti con conseguenti difficoltà di garantire ampie aperture degli sportelli di erogazione dei servizi e parallela esigenza di riorganizzazione lavorativa più efficiente all’interno dei servizi stessi; • devitalizzazione delle aree periferiche e concentrazione dei servizi nella zona centrale, con evidenti ricadute sulla congestione del traffico urbano. L’attività proposta prosegue il percorso intrapreso dal Comune nel contesto degli interventi attuativi del Piano dei Tempi e degli Orari della Città di Pavia, volti a migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei servizi e che – con riferimento al nuovo documento adottato con deliberazione di Consiglio Comunale 26/11/2018, n. 49 –, si riconducono alla Politica 1-Una città accessibile e alla macro-area di intervento prioritaria 2-Quartieri, accessibilità dei servizi e socialità. Le esperienze realizzate, sia nei precedenti progetti finanziati ai sensi della l.r. 28/2004, art.6 – e che hanno già visto collaborare Comune e ASST in questa ottica –, sia sostenuti direttamente, hanno evidenziato l’ampio interesse della cittadinanza circa la possibilità di fruire dei servizi in fo rma telematica ed anche una richiesta estesa da parte dei cittadini “esclusi” dal digitale – soprattutto gli anziani – di imparare e di mettersi al passo con le nuove tecnologie.

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Le attività già realizzate mettono inoltre a disposizione numerosi dati e richieste da parte di questi target, che possono guidare la concreta realizzazione dell’attività con una risposta puntuale, quale ad esempio l’esigenza di

accedere ai servizi online mediante i tablet in quanto device molto più diffusi nella popolazione anzian a rispetto ai pc. L’intervento di comunicazione è inteso a sostenere la realizzazione delle azioni 1 e 2 e a promuovere - a far conoscere le attività progettuali (quindi interno agli enti per l’att. 1 e esterno ai cittadini per l’att. 2); - a promuovere la cultura del digitale - a esportare le esperienze a fine percorso, con specifico riferimento al modello di SW, e a modellizzare una tipologia di intervento estensibile anche ad altri enti/organizzazioni/aziende L’azione di coordinamento mira a gestire l’intero progetto, la coesione trai partner e la piena realizzazione delle attività come da cronoprogramma. 2.3 Descrizione delle attività e delle realizzazioni Individuare e descrivere le diverse fasi e le attività previste, indicando il periodo di realizzazione previsto, le metodologie di intervento e le principali realizzazioni. Evidenziare le modalità di collaborazione e di raccordo con gli stakeholder e con i servizi del territorio. Indicare se si prevede di richiedere ai destinatari delle attività una compartecipazione economica. Descrivere in un elenco puntato le azioni e le modalità previste specificando, se c’è, l’integrazione con le altre politiche presenti sul territorio. Azione 1: Sperimentazione e adozione a regime dello smart-working presso le organizzazioni dei 4 partner

Fasi

1. valutazione del contesto dell’organizzazione interna definizione della strumentazione tecnologica idonea (laddove non presente un pc proprio, si prevederà modalità di 2. leasing o noleggio o acquisto per destinare devices dedicati) 3. definizione del percorso 4. formazione per i livelli dirigenziali e per gli smart workers 5. sperimentazione di n. 50/55 postazioni di smart-working (20 per il Comune di Pavia, 20 per ASST, 4/5 per Clerici e 5 per Le Vele) 6. monitoraggio e valutazione, 7. adozione a regime 8. modellizzazione del percorso svolto e condivisione con altri Enti pubblici (Comuni, ASST e altri Soggetti di Reti di territori limitrofi) per un processo di benchmark, miglioramento continuo e messa a disposizione di buone pratiche

L’azione si integra con quanto già avviato all’interno della struttura di ognuno dei partner, sia per l’insorgere dell’emergenza, sia indipendentemente da questo aspetto. Naturalmente poi è in linea con le direttive nazionali e regionali che incentivano alla progressiva digitalizzazione dei processi interni di funzionamento sia delle imprese che della P.A. Costi a contributo: Euro 12.515,36 Costi a cofinanziamento monetario: Euro 3,187,80 Costi a cofinanziamento valorizzato: Euro 8.807,52

Azione 2: Implementazione della fruizione dei servizi online del Comune di Pavia e di ASST Pavia attuativa PTO Fasi 1. promozione dei servizi online di Comune di Pavia e ASST Pavia: analisi e definizione di contenuti/contesti/target per una campagna di comunicazione da svolgere nel contesto dell’azione 3 (es. rivolta a pendolari, professionisti, ecc.) 2. misure di contrasto al digital devide: 2.1 attivazione di postazioni informatiche dedicate all’accesso ai servizi online presso le 5 sedi comunali (centrale + 4 decentrate) con sperimentazione per 6 mesi della presenza settimanale (n. 4 ore a postazione) di un tutor a supporto della fruizione dei servizi online con specifico riferimento a quelli del Comune e di ASST;

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2.2 n. 2 edizioni di corsi di alfabetizzazione informatica e approfondimento sui servizi online per over 65enni (ed eventuali altri target quali stranieri e donne over 50enni): ciascuna edizione prevede lo svolgimento di n. 4 corsi articolati in 10 incontri di 2 ore; ogni corso è rivolto a max 20 partecipanti. Si intende coinvolgere quali docenti/tutor studenti e/o neo-laureandi dell’Università degli Studi di Pavia, in un’ottica di iter-generazionalità e di valorizzazione delle risorse territoriali; i due interventi prevedono una preliminare “formazione dei formatori.

L’azione si riconduce alle politiche del Piano dei Tempi e degli Orari della Città di Pavia, con specifico riferimento alla Politica 1-Una città accessibile e alla Macro-area di intervento prioritario 2- Quartieri, accessibilità dei servizi e socialità.

Costi a contributo: Euro 3.906,00 Costi a cofinanziamento monetario: Euro 8.246,00 Costi a cofinanziamento valorizzato: Euro 3.553,75

Azione 3: Comunicazione e promozione L’azione sarà sviluppata sia attraverso i canali tradizionali-stampa e tv locali, sia attraverso i social network e i siti dei partner; si prevede inoltre – con riferimento agli interventi dell’azione 2 – la realizzazione e distribuzione capillare di

volantini e brochure in luoghi di aggregazione, circoli, sportelli comunali, sportelli di ASST, sedi di Clerici e Vele. Lo svolgimento dell’azione sarà oggetto di progettazione di dettaglio volta alla definizione di un Piano di comunicazione trasversale, con svolgimento per tutta la durata del progetto al fine di far conoscere il progetto e l’impegno dell’alleanza sui temi della conciliazione e delle politiche temporali, mantenere informati i/le dipendenti di ciascun Soggetto rispetto all’intervento di cui all’azione 1, mantenere informata la cittadinanza sugli interventi di cui

all’azione 2, anche individuando target e contesti specifici per declinare in modo efficace la comunicazione. Articolazione dell’azione: 1. Comunicazione di progetto (conf. Stampa iniziale, evento informativo finale + informative rilasciate sui siti e sui social) 2. Comunicazione specifica azione 1 > in avvio e in itinere ai/alle dipendenti, in conclusione a altri Enti/organizzazioni (trasferimento modello) 3. Comunicazione specifica azione 2 > promozione del digitale e dei servizi online di Comune e ASST per target già “tecnologicamente avanzati” (es: pendolari, professionisti); promozione degli interventi di contrasto al digital-divide presso target “digitalmente deboli”: Costi a contributo: Euro 878,64. Costi a cofinanziamento monetario: Euro 700,00 Costi a cofinanziamento valorizzato: Euro 2.473,27

Azione 4: Coordinamento e gestione progettuale Il capofila, Fondazione Le Vele, si occuperà di gestire e coordinare tutte le attività previste e accompagnerà tutte le azioni previste, nonché svolgerà ruolo di coordinamento tra i partner Costi a contributo: Euro 2.500,00 Costi a cofinanziamento monetario: Euro 700,00 Costi a cofinanziamento valorizzato: Euro 2.473,27

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2.4 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi delle diverse fasi e le attività previste

Descrivere gli obiettivi specifici legati alle singole azioni

Azione 1:

• tutelare il benessere organizzativo • sostenere la conciliazione tra vita e lavoro • introdurre flessibilità lavorativa • sostenere le categorie più deboli o fragili quali disabili, donne al rientro dalla maternità, persone con a carico anziani da curare, ecc.. fornendo loro l’opportunità di una gestione autonoma del lavoro • definire un percorso di adozione a regime dello smart-working, accompagnato da interventi di monitoraggio (svolti con il coinvolgimento dei CUG di competenza) che diano conto degli effetti sulla conciliazione, sulla produttività e sullo sviluppo di una cultura del lavoro innovativa orientata al raggiungimento di obiettivi

• Contribuire alla diffusione del modello del “lavoro agile” nella pubblica amministrazione e nelle PMI Azione 2: • offrire un supporto e un accompagnamento all’accesso ai servizi online per alcuni target particolarmente colpiti dal digital divide • Sperimentare un intervento sinergico con ASST nell’ambito degli interventi di supporto e accompagnamento all’accesso ai servizi online erogati presso le sedi decentrate

• Informare/comunicare alla cittadinanza sulle possibilità di accesso ai servizi online Incrementare la “cultura” del digitale nella fruizione dei servizi a beneficio dell’organizzazione dei tempi • Informare in modo completo e omogeneo la cittadinanza sulle iniziative e i servizi, alcuni di nuova attivazione, erogati a livello decentrato valorizzandone la prossimità in un’ottica di risparmio di tempo Azione 3: • Piano di comunicazione trasversale a tutto il progetto • Divulgazione e trasferimento di buone prassi • Coinvolgimento di una audience più ampia rispetto a quella strettamente connessa ai partner

• Sostenibilità del progetto oltre i suoi termini Azione 4: • Coordinare le attività previste e la loro realizzazione secondo quanto previsto • Dare univocità agli out put • Coordinare i partner

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2.5 Destinatari e target Indicare la tipologia di destinatari finali del progetto e i criteri di precedenza individuati nella fruizione del beneficio a

favore di determinate categorie, motivandoli anche sulla base dell’analisi dei fabbisogni territoriale effettuata Descrivere i target di ogni azione Azione 1: Dipendenti, sulla base delle specifiche esigenze di conciliazione rilevate in fase di avvio del percorso (es.: lavoratrici dopo lunghi periodi di assenza quale alternativa al congedo parentale della maternità e paternità ex astensione facoltativa che viene retribuito con trattamento economico pari al 30% della retribuzione). Ulteriori criteri di precedenza – la cui definizione costituisce parte dell’intervento da realizzare: - essere genitori di figli minori (compresi i casi di affido) - fruire dei permessi di cui alla Legge n. 104 del 1992 per assistenza a persone disabili

- di trovarsi nella condizione di invalido/a a titolo personale ai sensi della Legge n. 104 del 1992, come da certificazione sanitaria - distanza tra il domicilio e la sede di lavoro - lavoratrici donne

Azione 2 : - Cittadini/e “tecnologicamente evoluti”, ossia abituati a utilizzare autonomamente le opportunità rese disponibili dalla rete, tra cui in particolare i pendolari, con maggiori difficoltà di accesso agli sportelli negli orari standard di

apertura, le donne in quanto ancora maggiormente gravate all’interno delle famiglie da doppi impegni di gestione del lavoro e cura; - Cittadini/e “tecnologicamente deboli”: • Anziani over 65enni >>> gli anziani costituiscono uno dei target maggiorm ente gravato dal digital divide che impedisce l’uso delle nuove tecnologie e quindi l’accesso ai servizi erogati online, in autonomia e senza recarsi agli sportelli negli orari di apertura; tale circostanza ha spesso conseguenze non solo sugli anziani stessi, esclusi

dalle tante opportunità offerte dalle nuove tecnologie, ma anche sui loro familiari – più frequentemente le donne – che devono supportarli negli spostamenti cittadini per recarsi agli sportelli fisici, nonché nell’espletamento delle procedure. Questo dato assume una rilevanza specifica nella città di Pavia in cui l’analisi dei dati demografici, anche nel confronto con quelli regionali e nazionali, evidenzia un processo di invecchiamento della popolazione molto accentuato. • Eventuali altri target specifici individuati in quanto gravati dal digital-devide, es. donne over 50enni e stranieri/e:

se da un lato questi rappresentano gruppi in aumento nella comunità cittadina, caratterizzando il processo di evoluzione della popolazione pavese, dall’altro costituiscono target ampiamente gravati dal digital divide. Infatti, il possesso dei dispositivi mobili risulta largamente e trasversalmente diffuso, rimane però molto ridotto l’accesso e la fruizione dei servizi online, rispetto ai quali questi beneficiari necessitano di un’alfabetizzazione e di un supporto specifico finalizzato all’acquisizione delle conoscenze e della familiarità con questo canale, anche in considerazione del suo costante trend di sviluppo.

La predisposizione delle postazioni informatiche per l’accesso ai servizi online e l’offerta di assistenza per la fruizione presso le sedi decentrate, risponde alla volontà di far conoscere e incentivare l’accesso ai servizi offerti nei quartieri al fine di valorizzarne la prossimità a beneficio non solo dei destinatari direttamente coinvolti, ma anche della collettività tutta in un ’ottica di fruibilità e risparmio di tempo. - sono inoltre beneficiari gli enti coinvolti in quanto Soggetti erogatori di servizi ai cittadini, laddove si riduce per gli operatori degli sportelli al pubblico il carico di lavoro di front -office e di conseguenza si facilita l’ottimizzazione del lavoro e si migliora l’attività di back office, con evidente utilità anche di fronte alla riduzione di personale che

ormai caratterizza tutti i settori. L’azione determina infine un beneficio indiretto per la comunità cittadina tutta in termini di mobilità, laddove l’implementazione dell’uso dei servizi online consente una riduzione del traffico cittadino connesso all’ accesso agli sportelli fisici. Azione 3 : - dirigenti della P.A e dei due enti di formazione 187

- Smart workers

pubblico allargato di altri enti locali, istituzioni, altre ASST, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali

- cittadini over 65 per i quali sono previsti corsi di alfabetizzazione informatica e istituzione di tutor di quartiere - cittadini digitalmente informatizzati per incrementare l’utilizzo dei servizi online Azione 4: - partner di progetto

2.6 Distribuzione delle responsabilità attuative tra i partner

Fornire una breve descrizione della struttura organizzativa e della distribuzione delle responsabilità di attuazione tra i partner La struttura organizzativa prevede: • un capofila – Fondazione Le Vele – con ruolo di coordinamento dell’intero progetto e di referente per il monitoraggio, la rendicontazione e gli adempimenti di rendicontazione; • una suddivisione della responsabilità attuativa delle azioni tra tutti i partner, ciascuno dei quali risulta referente di un intervento, ma rimane attivamente coinvolto nello sviluppo di tutti gli altri; in particolare: > con riferimento all’azione 1: Fondazione Le Vele– in considerazione delle specifiche competenze con particolare riferimento all’ambito della formazione – risulta referente per lo sviluppo del percorso di sperimentazione dello smart-working, che coinvolge

tutti i partner nella realizzazione all’interno della propria organizzazione > con riferimento all’azione 2:

il Comune di Pavia è referente per l’organizzazione delle postazioni informatiche assistite presso le sue cinque sedi, nonché per l’organizzazione dei corsi di alfabetizzazione informatica. Condivide la responsabilità del tutoraggio con ASST Pavia per le parti di rispettiva competenza. Tutti i partner risultano coinvolti nella definizione del piano di comunicazione di cui alla fase 1 dell’azione. Fondazione Clerici risulta referente per l’implementazione dello SW al proprio interno e per gli aspetti di comunicazione di sua competenza. > con riferimento all’azione 3: Fondazione Le Vele è il referente per le azioni di comunicazione, fermo restando che tutti i partner sono coinvolti nell’attività di promozione dei servizi > con riferimento all’azione 4: Fondazione Le Vele si assume il ruolo di coordinatore del progetto

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2.7 Disseminazione dei risultati di progetto Indicare le attività previste di comunicazione e diffusione Le attività di comunicazione – progettuale e specifica in relazione agli interventi di cui alle azioni 1 e 2 – consistono nell’utilizzo degli strumenti tradizionali quali: • Conferenze stampa • Rilascio comunicati stampa • Articoli sui siti istituzionali • Realizzazione di materiale pubblicitario quali brochure, volantini, manifesti, ecc… • Realizzazione di prodotti di comunicazione da veicolare per le attività formative e informative affiancati dall’utilizzo dei: • canali social dei partner quali veicoli di info e diffusione La distribuzione sarà capillare e l’affissione di informative avverrà su bacheche dei partner per quel che riguarda lo SW, su luoghi di aggregazione, centri anziani, bacheche cittadine e invio di newsletter o info ai cittadini. Specificatamente per lo smart working l’intento è quello di arrivare alla modelizzazione del percorso realizzando anche materiali informativi che fungeranno da linea guida, una sorta di vademecum su come implementare lo SW all’interno delle organizzazioni, andando ad integrare iniziative eventualmente già avviate su territori l limitrofi. Specificatamente invece la parte riguardante le politiche dei tempi, si proporrà una campagna sulla promozione della cultura digitale volta ad incentivare l’utilizzo dei servizi pubblici in modalità telematica (per es. promuovendo SPID anche valutando una convenzione con es. poste italiane) e al contempo a mettere in luce chi ancora ha difficoltà ad accedere alle modalità telematiche di fruizione dei servizi online(donne/anziani). Le slide dei corsi di alfabetizzazione informatica previsti verranno rese disponibili online sui siti dei partner.

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2.8 Sostenibilità Illustrare la sostenibilità del progetto, intesa come capacità degli interventi realizzati di continuare autonomamente e generare benefici anche successivamente alla conclusione del progetto Descrivere la sostenibilità nel tempo delle azioni e, se possibile, l’ipotesi di sviluppo La struttura dell’intero progetto è incentrata sulla tessitura di relazioni e saperi che ingaggiano sia le istituzioni (con i loro operatori e servizi), sia gli enti di formazione. Risultano fattori di sostenibilità: -la metodologia partecipativa, capace di attivare il coinvolgimento dei partner e cascata di altre organizzazioni interessate ad implementare modalità e servizi digitali, con un ruolo attivo fin dalle prime fasi del progetto anche in chiave di sensibilizzazione. La spinta propulsiva così attivata potrà facilitarne la continuazione del motore progettuale anche dopo la chiusura formale delle attività, in particolare attraverso il consolidamento delle conoscenze e competenze sviluppate tramite i percorsi di apprendimento/informazione partecipato previsti e l’utilizzo di alcuni prodotti del progetto, anche successivamente al periodo progettuale.

Dal punto di vista sociale il progetto prevede la messa a punto di un modello di intervento che metta al centro il lavoro e i cittadini con ruolo di cittadinanza attiva. Rafforzare la cooperazione di soggetti pubblici e privati mettendo a punto o sistematizzando strumenti e pratiche di intervento getta le basi per garantire effettiva sostenibilità del processo di volto a colmare i gap digitali. Il progetto lavora per innescare un cambiamento culturale nella comunità e attivare il tessuto sociale del territorio attraverso azioni concrete di sensibilizzazione e coinvolgimento per la messa in pratica dei principi di conciliazione vita/lavoro. Il progetto, durante la sua realizzazione, mira a valorizzare e sviluppare le risorse del territorio coinvolto per permettere alle azioni progettuali di radicarsi con quanto è già presente ed attivo aprendo anche alla possibilità di connessione con altre progettazioni importanti portate avanti a livello di sistema territoriale su temi affini e con metodologie partecipate nei territori limitrofi. Il progetto mira, inoltre, ad avere un’ incidenza sulle scelte politiche e di programmazione territoriale. Replicabilità degli approcci, delle metodologie, dei servizi attivati e delle attività: ognuna delle azioni previste può essere trasferita ad altri contesti. Tutta la sperimentazione progettuale,

riveduta e corretta in itinere e fondata su una esperienza e un know how dei partner confluirà in una sorta di modello, altrimenti detta buona prassi, da adottare, rinforzato e validato anche dal sistema di interscambio attivato dal circuito.

Azione 1: -adozione a regime della misura smart-working -attività di formazione aperta anche ad altri pubblici -adozione del modello di smart working da parte di altre organizzazioni Azione 2: gli interventi mirano ad aumentare la conoscenza e la capacità di utilizzo dei servizi online che risultano già a disposizione dei cittadini; il beneficio che genera è connesso all’aumento della fruizione dei servizi online Azione 3:

-diffusione della cultura dell’innovazione tecnologica da apportare sia ad organizzazioni private che pubbliche. I l modello implementato presso i partner verrà esteso e proseguito al di là della durata contingente del progetto così come verranno trasferite all’esterno le buone prassi scaturite dalla sperimentazione avviata.

I benefici si misureranno sul grado di soddisfazione generato dall’adozione dello SW e dall’incremento dei servizi online: Livello di coinvolgimento dei dipendenti; Scatto culturale e sensibilizzazione sull’introduzioni del lavoro digitale; miglioramento del benessere die lavoratori; miglioramento dei servizi offerti ai cittadini. Si ipotizza una % alta di lavoratori che valuteranno positivamente l’esperienza pilota dello smart working così come una alta % di cittadini che usufruiranno dei servizi online. Azione 4: L’attività di coordinamento progettuale rimane gioco forza confinata alla durata del progetto, fermo restando il consolidamento dei rapporti e della collaborazione tra i partner in prospettiva futura.

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2.9 Monitoraggio e Valutazione Descrivere le modalità di monitoraggio e valutazione interna delle realizzazioni e dei risultati Max 1 pagina L’andamento del progetto verrà verificato periodicamente tramite un sistema di monitoraggio e valutazione inteso quale strumento per registrare ed analizzare da un lato gli interventi attuati e le strategie adottate (il processo), dall’altro le realizzazioni (output) e i risultati conseguiti, al fine di verificare efficacia ed efficienza del percorso realizzato rispetto a quanto programmato in fase progettuale. L’attività prevede un’analisi qualitativa e quantitativa delle risorse messe in campo ai fini della verifica di modalità e strumenti per la sostenibilità degli interventi, intesa quale capacità degli interventi realizzati di continuare autonomamente e generare benefici anche successivamente alla conclusione del progetto Metodologia Le attività di monitoraggio e valutazione adotteranno un approccio metodologico di tipo: • processuale - si svolgono in costante collegamento con la realizzazione del progetto; • partecipato- coinvolgono direttamente i soggetti impegnati nella realizzazione del percorso progettuale, sia in quanto referenti di attività, sia in quanto beneficiari di interventi, anche per stimolare il confronto e favorire l’azione collaborativa; • dinamico- si basano su una procedura flessibile che prevede l’eventuale integrazione degli strumenti e dei tempi previsti, con interventi specifici connessi a necessità emergenti in corso d’opera. Oggetto • monitoraggio → attività/tempi/destinatari/prodotti previsti/effettivi • valutazione → realizzazioni/risultati previsti/effettivi (cfr. indicatori) • Attività ► Definizione di un Piano di monitoraggio e valutazione che dettagli e metta a sistema •attività, •tempistiche, •strumenti volti a rilevare lo svolgimento del percorso e i dati per la verifica degli indicatori, •modalità di intervento in itinere per l’eventuale correzione di criticità registrate e la valorizzazione di punti di forza ► Rilevazione e sistematizzazione dei dati inerenti gli oggetti di monitoraggio e valutazione ► Integrazione con gli aggiornamenti in sede di gruppo di lavoro (partenariato e eventuali risorse esterne) e con l’analisi dei documenti di programmazione, coordinamento e gestione delle azioni ► Valutazione di processo ► Valutazione di realizzazione e di risultato Indicatori INDICATORI QUANTITATIVI INDICATORI QUALITATIVI Azione 1 Output: almeno n. 50/55 posizioni SW, percorso SW con ottica specifica sulla conciliazione Risultato: adozione a regime dello smart working a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti - posizioni SW sperimentate/a regime - Almeno n. - % di dipendenti beneficiari della misura 50/55 molto/abbastanza soddisfatti in termini di - n. 4 progetti di SW (uno per partner) adottati a migliore conciliazione dei propri tempi di vita e di regime lavoro – almeno 80% - Modello percorso SW con ottica specifica sulla - Incremento della sensibilizzazione nei confronti conciliazione – N. 1 documento dell’introduzione della tecnologia nelle pratiche lavorative - Miglioramento del benessere dei lavoratori

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Azione 2 Output: corsi di alfabetizzazione informatica e approfondimento sui servizi online, tutoraggio nelle sedi comunali Risultato: incremento della fruizione dei servizi o nline e conseguente riduzione delle file agli sportelli - % di aumento progressivo di accessi al portale – - % di operatori molto/ abbastanza soddisfatti in almeno termini di miglioramento del lavoro di front e 25% back office – m almeno 60% - % di incremento delle pratiche presentate online – - % partecipanti ai corsi molto/abbastanza almeno 20% soddisfatta - Corsi realizzati – N. 8 (articolati in 2 edizioni) - termini di apprendimento e di autonomia - Partecipanti ai corsi – Almeno n. 120 raggiunta nella fruizione dei servizi online – - Postazioni informatiche assistite attivate presso le almeno 70% 4 sedi comunali decentrate e sede centrale – N. 5 - % di utenti delle postazioni informatiche assistite - Durata sperimentazione tutoraggio Comune/ASST molto/abbastanza soddisfatti rispetto al servizio – N. 6 sperimentale offerto – almeno 70% - Accessi alle postazioni informatiche assistite nel periodo di sperimentazione – Almeno 200 Azione 3 Output: Materiali comunicazione su SW e su Servizi online Risultato: Diffusione modello SW, Aumento conoscenza della possibilità di fruizione online dei servizi pubblici part. di Comune e ASST - Brochure e volantini prodotti e distribuiti-1000 - Diffusione della cultura digitale copie - miglioramento del benessere dei lavoratori - Articoli stampa, interviste tv e post sui social - miglioramento dei servizi offerti ai cittadini generati- 10 articoli/interviste-10.000 visualizzazioni Azione 4 Output: regia del progetto Risultato: Realizzazione del prog etto secondo tempistica e quanto previsto - Registri/report - problem solving - Verbali di riunioni e meeting di programmazione e - eliminazione delle criticità di confronto tra i partner - grado di soddisfazione tra i partner - Questionari di customer satisfaction sottoposti al termine delle attività

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2.10 Calendario delle attività

Indicare la durata delle attività previste (modificare la tabella in base alla durata della proposta progettuale) Semestre 1 Semestre 2

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1-azione 1 Attività 2- azione 2 Attività 3-azione 3 Attivit 4-azione 4

Semestre 3 Semestre 4

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1-azione 1 Attività 2-azione 2 Attività 3-azione 3 Attività 4-azione 4

Semestre 5 Semestre 6

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Attività 1-azione 1 Attività 2-azione 2 Attività 3-azione 3 Attività 4-azione 4

PARTE C

PIANO DEI CONTI DEL PROGETTO Costo complessivo del progetto

46.768,34 euro

Importo a Importo a Voce di costo contributo cofinanziamento

A. Costi di personale interno ed esterno € 5.584,64 € 23.080,54 di cui per coordinamento, monitoraggio, rendicontazione e valutazione del progetto (max 15% del costo totale di € 2.500 € ……………………… progetto)

€ 9.121,36 € B. Costi di acquisto, noleggio, leasing di beni o sotfware

€ 2.594 € 3.187,80 C. Costi di acquisto di servizi

€ ……………………… € ……………………… D. Costi relativi ad erogazione voucher/ rimborsi

€ ……………………… € 700 E. Spese generali di funzionamento e gestione

€ 19.800 € 26.968,34 TOTALE

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COFINANZIAMENTO COFINANZIAMENTO ENTE MONETARIO VALORIZZAZIONE Fondazione Le Vele 300 950 Comune di Pavia 11.433,80 9.099,12 ASST Pavia - 4.385,42 Fondazione Clerici 400 400

TOTALE 12.133,80 14.834,54

Luogo e Data Pavia, 08 /04/2020

Il Legale Rappresentante o Soggetto delegato dell’Ente capofila ______

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SCHEDA PROGETTO - RIMODULAZIONE (A CURA DEL SOGGETTO CAPOFILA)

PARTE A PRESENTAZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO E DEL PARTENARIATO

1. TITOLO DEL PROGETTO (PER ESTESO ED ACRONIMO) SOSTEGNO TERRITORIALE dell’ ALLEANZA per le FAMIGLIE (S.T.A.F.)

2. NOME DELL’ALLEANZA LOCALE DI CONCILIAZIONE ALLEANZA LOCALE DELL’AMBITO DISTRETTUALE DI BRONI E CASTEGGIO

3. BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto si pone l’obiettivo di favorire la conciliazione famiglia/lavoro all’interno dei nuclei familiari dove i genitori hanno necessità di conciliare la loro attività lavorativa con la cura di soggetti fragili, minori, disabili ed anziani. Per favorire una maggior conciliazione dei tempi con le esigenze sopracitate vengono erogati 1. voucher ricreativi alle famiglie con minori di età compresa tra i 4 e i 14 anni, per l’accesso ad un centro ricreativo estivo diurno (CRED) convenzionato con il Piano di Zona sia per famiglie del territorio che per famiglie di dipendenti dei soggetti in alleanza.

4. COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE DEL PARTENARIATO Elencare i partner e illustrare le caratteristiche del partenariato, evidenziare le motivazioni che giustificano la scelta dei partner, e descrivere le modalità previste per la costituzione del partenariato. Descrivere la rappresentatività di ogni partner con riferimento alle azioni di progetto e all’esperienza pregressa in tale ambito, e la complementarietà e integrazione delle competenze ed esperienze offerte dal partenariato nel suo complesso per la buona riuscita del progetto.

Il Comune di Broni in qualità di Ente capofila dell’ambito distrettuale di Broni e Casteggio è l’ente pubblico capofila della alleanza locale. L’Ambito è’ articolato nel sub – ambito di Broni e nel sub Ambito di Casteggio, e comprende 49 Comuni firmatari sottoscrittori dell’accordo di programma. Nelle precedenti annualità l’ex piano di zona di Broni (Comune capofila Broni) è stato già capofila dell’alleanza, e considerata l’esperienza pregressa si ritiene di proseguire in questa direzione. La novità è la presenza del sub ambito di Casteggio all’interno dell’ambito e l’allargamento delle azioni su un bacino di utenza di 49 Comuni, contro i 24 dell’ex piano di zona di Broni.

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Broni Stradella Pubblica s.r.l. è impegnata da anni nelle politiche di conciliazione. Negli anni scorsi ha usufruito dell’azione del “maggiordomo aziendale”, oltre che della frequenza per figli dei dipendenti di voucher per CRED.

Sia il Comune di Broni quale capofila dell’ambito distrettuale che la Broni Stradella Pubblica s.r.l. (nella quale sono confluiti i precedenti partner dell’alleanza, cioè Broni Stradella spa, Broni Stradella Gas srl, Acaop spa) da anni sono soggetti impegnati nella valorizzazione di azioni di conciliazione a favore della cittadinanza e a favore dei dipendenti di soggetti ai partner.

Le modalità per la costituzione dell’alleanza presuppongo una manifestazione di interesse, rivolta a soggetti sia pubblici che privati che intendano aderire.

I partner in alleanza intendono coinvolgere nell’erogazione dei voucher per i centri estivi i soggetti del 3° settore che sono impegnati sul territorio nella gestione di servizi socio-educativi e ricreativi, anche con la finalità di permettere alle famiglie, che beneficeranno delle azioni di conciliazione, libertà di scelta e centralità.

Capofila dell’alleanza locale e contatti del referente di progetto

Comune di Broni – dr.ssa TERESA MATERIA tel 0385 257011 digitare interno 205 – email [email protected][email protected]

Enti partner dell’Alleanza

TIPOLOGIA (ente pubblico; ambiti territoriali, aziende speciali e consorzi per i servizi NOME DELL’ENTE alla persona; istruzioni scolastiche, formative e università; associazioni REFERENTE (nome, cognome, sindacali; associazioni datoriali; privato numero di telefono, mail) no profit; privato profit - grande impresa; privato profit - piccola impresa; privato profit - media impresa; privato profit - micro impresa)

Piano di Zona del Distretto Ente Pubblico Dott.ssa TERESA MATERIA tel 0385 BroniCasteggio 257011 digitare interno 205 – email [email protected] Broni Stradella Pubblica s.r.l. Media Impresa Maggi Monica [email protected] 0385 249311

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PARTE B PROPOSTA PROGETTUALE

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Presentare la struttura generale del progetto descrivendone, in un elenco puntato, gli obiettivi (cambiamenti), i risultati attesi (benefici in favore dei singoli destinatari e del sistema) e le principali realizzazioni (output).

• Il progetto individua tra i suoi obiettivi quello di realizzare azioni integrate al sostegno, sviluppo e incentivazione di servizi volti alla conciliazione famiglia lavoro, rivolgendo in particolare l’attenzione ai nuclei famigliari dove vi è una difficoltà nella condivisione dei tempi tra l’attività lavorativa e il ruolo genitoriale. La presenza nel contesto territoriale, dove il progetto troverà attuazione, di famiglie che esigono una diversa riorganizzazione della loro giornata lavorativa portano alla realizzazione di azioni volte a risolvere alcuni punti critici nella gestione degli orari famiglia/lavoro, andando a conciliare le esigenze domestiche con quelle famigliari. Ri-pensare alla organizzazione degli orari grazie all’aumento delle opzioni messe a disposizione dall’azione, promuovere un nuovo modello di conciliazione e rispondere alla necessità di sostenere la domanda di servizi di assistenza ai figli, trova riscontro nella erogazione di voucher per l’accesso di minori di età compresa 4-14 anni ai centri ricreativi estivi diurni (CRED) e nei servizi salva tempo.

• L’erogazione di voucher ricreativi alle famiglie con minori di età compresa tra i 4/14 anni per l’accesso ai Centri Ricreativi Estivi diurno (CRED) vuole sostenere donne/uomini lavoratrici/lavoratori nell’affrontare le difficoltà di coniugare impegni lavorativi con le incombenze domestiche condivise con la cura dei minori, e di parenti fragili anziani o disabili. Si vuole dare una risposta alla domanda di servizi di assistenza per i figli mantenendo inalterato il ruolo centrale della famiglia.

Si vuole ottenere dalle azioni i seguenti risultati attesi: • Migliorare la qualità di vita dei lavoratori, attraverso la conciliazione di impegni familiari e lavorativi • Minore assenze dal lavoro; • Maggiore concentrazione del lavoratore nelle attività; • “liberare tempo” per sé e per la propria famiglia; • Incentivare la rete di collaborazione tra enti pubblici e privati così da diffondere le esperienze e favorire la conoscenza di “buone pratiche”

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2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO

2.1 Informazioni generali

Indicare la tipologia di intervento (anche più di una tipologia):

B) Servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica

Verranno attivati i VOUCHER PER LA FREQUENZA ESTIVA DI CENTRI ESTIVI RICREATIVI DIURNI (CRED)

2.2. Oggetto dell’intervento 2.3. Descrizione delle attività e delle realizzazioni

Il territorio dell’ambito presenta un contesto demografico che evidenzia uno squilibrio quantitativo tra componente giovane e componente anziana dove il tasso di popolazione non attiva (0-14 e 65 oltre) dal punto di vista economico è superiore rispetto alla popolazione attiva. A tali dati bisogna allegare il fenomeno migratorio che ha interessato tutti i Comuni del Distretto, determinando problematiche riguardanti il lavoro, la casa, la scuola, la sanità e l’integrazione sociale .Il Contesto di riferimento è legato ad una realtà territoriale caratterizzata dalla presenza di insediamenti diffusi sull’intero bacino, con i problemi derivanti nella mobilità, e dalla elevata domanda di servizi di un trasporto pubblico che sappia rispondere alle esigenze della popolazione, di strutture aggregative per adolescenti e giovani, di reperire volontari per i servizi pre-post scuola medie ed elementari e per l’assistenza degli anziani. Queste esigenze territoriale hanno richiesto uno sforzo congiunto delle Istituzioni locali con l’obiettivo di rafforzare la rete di collegamenti e di servizi in termini di migliore efficienza in un’ottica di governo sovracomunale. La presenza sopracitata del tasso di popolazione non attiva superiore a quella attiva determina l’emersione di un bisogno di natura sociale da parte di una utenza che, pur in contesti di stabilità lavorativa ed abitativa, si trova di fronte la difficoltà di saper conciliare la propria attività lavorativa con il ruolo genitoriale a cui si accompagna, determinate volte, la cura di un soggetto fragile o non autosufficiente. Nonostante le risorse stanziate dal comparto pubblico abbiano permesso di favorire le opzioni di semiresidenzialità e domiciliarità, come un aiuto concreto e tangibile per le famiglie, si richiede il rafforzamento di altre tipologie di servizi a carattere ludico-ricreativo volte ad agevolare una relazione supportiva genitore-bambino durante la chiusura degli Istituti scolastici nei periodi estivi, dove si avverte maggiormente la conciliazione tra attività lavorativa e la cura del minore. Obiettivo da perseguire è dunque lo sviluppo del benessere all’interno del nucleo famigliare, in riferimento alla condivisione dei tempi famiglia/lavoro, ponendo ulteriore attenzione alle situazioni dove la genitorialità è gravata dalla cura di famigliari anziani, fragili e disabili. Le azioni che andranno a migliorare la conciliazione sono strutturate sulla analisi dei progetti precedenti e sui bisogni del lavoratore, andando così a potenziare i servizi del territorio volte a migliorare la condivisione dei tempi tra attività professionale e famigliari. I servizi più richiesti sono soprattutto rivolti alla cura dei figli nei periodi di chiusura scolastica. Sulla base delle richieste emerse dal territorio e delle progettualità precedenti risulta dunque un obiettivo strategico l’intensificazione dei servizi durante il periodo estivo, rivolgendo in particolar modo l’attenzione alla fascia di età 4/14 anni. Le attività programmate vanno incontro alle esigenze di determinati nuclei dove il carico famigliare, unito a determinate esigenze, impone una diversa impostazione dei tempi di lavoro, una organizzazione differente della giornata professionale e si mira così ad eliminare alcuni punti critici nella gestione degli orari famiglia/lavoro. Il potenziamento dei centri ricreativi estivi diurni (CRED) garantisce quindi una risposta concreta alla domanda di assistenza per i figli per mezzo di una assistenza pubblica, che mira con azione efficaci ed efficienti a soddisfare i bisogni dell’utenza

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L’accesso ai CRED viene facilitato dalla erogazione di voucher nei confronti delle famiglie residenti nei Comuni del Piano di Zona, e con riguardo a dipendenti delle aziende dell’alleanza, con entrambi i genitori lavoratori (per le famiglie monoparentali si intende il genitore lavoratore) con i figli di età compresa tra i 4-14 anni, rivolgendosi rispettivamente: alle madri lavoratrici, padri lavoratori, donne (madri) imprenditrici, dipendenti micro e piccole imprese. Attraverso l’erogazione di Voucher si vogliono sostenere i lavoratori nell’affrontare le difficoltà di coniugare impegni lavorativi e familiari con la cura dei minori, attraverso un intervento pubblico che permette di raggiungere due ulteriori e importanti obiettivi: 1) preservare un meccanismo di mercato nella corretta gestione delle risorse pubbliche; 2) mantenere il ruolo centrale della famiglia nel processo socio-educativo del minore.

Individuare e descrivere le diverse fasi e le attività previste, indicando il periodo di realizzazione previsto, le metodologie di intervento e le principali realizzazioni. Evidenziare le modalità di collaborazione e di raccordo con gli stakeholder e con i servizi del territorio. Indicare se si prevede di richiedere ai destinatari delle attività una compartecipazione economica.

Le azioni di seguito specificate verranno realizzate nella triennalità 2020 /2022, in coincidenza con i mesi estivi, dopo la chiusura delle scuole:

Azione 1: VOUCHER SOCIO-EDUCATIVI/RICREATIVI PER MINORI DI FAMIGLIE RESIDENTI NEL TERRITORIO • Voucher per la frequenza di centri ricreativi estivi diurni (CRED) rivolto a genitori di bambini di età tra 4 e 14 anni. Si prevede le seguenti fasi: a) manifestazione di interesse rivolto a gestori di CRED, alla quale seguirà l’atto di approvazione dell’albo dei soggetti convenzionati (previa sottoscrizione delle relative convenzioni tra pdz e gestori); b) raccolta delle istanze da parte delle famiglie, verifica dei requisiti posseduti e atto di approvazione dei voucher concessi.

La modalità di collaborazione con gli stakeholder e con i servizi del territorio è il convenzionamento coi gestori previa manifestazione di interesse. Il voucher concesso avrà un importo standardizzato, ed uguale per ogni famiglia richiedente: l’eventuale quota aggiuntiva, per concorrere al costo settimanale della frequenza del Cred previsto nelle diverse carte dei servizi dei gestori, si intende a carico della famiglia.

Azione 2: VOUCHER SOCIO-EDUCATIVI/RICREATIVI PER FIGLI DI DIPENDENTI DEI PARTNER IN ALLEANZA • Voucher per la frequenza di centri ricreativi estivi diurni (CRED) rivolto a genitori di bambini di età tra 4 e 14 anni. Si prevede le seguenti fasi: a) manifestazione di interesse rivolto a gestori di CRED, alla quale seguirà l’atto di approvazione dell’albo dei soggetti convenzionati (previa sottoscrizione delle relative convenzioni tra pdz e gestori); b) raccolta delle istanze da parte delle famiglie, verifica dei requisiti posseduti e atto di approvazione dei voucher concessi.

La modalità di collaborazione con gli stakeholder e con i servizi del territorio è il convenzionamento coi gestori previa manifestazione di interesse. 200

Il voucher concesso avrà un importo standardizzato, ed uguale per ogni famiglia richiedente: l’eventuale quota aggiuntiva, per concorrere al costo settimanale della frequenza del Cred previsto nelle diverse carte dei servizi dei gestori, si intende a carico della famiglia.

Il servizio sarà attivo nel periodo estivo.

Azione 1: VOUCHER SOCIO EDUCATIVI/RICREATIVI PER MINORI DI FAMIGLIE RESIDENTI NEL TERRITORIO Costi a contributo: da specificare € 1.200,00 Costi a cofinanziamento monetario: € 210,00 Costi a cofinanziamento valorizzato: € 200,00

Azione 2: VOUCHER SOCIO EDUCATIVI/RICREATIVI PER FIGLI DI DIPENDENTI DEI PARTNER IN ALLEANZA Costi a contributo: € 250,69 Costi a cofinanziamento monetario: € 70,00 Costi a cofinanziamento valorizzato: € 200,00

I costi si intendono complessivi nel periodo dal 01.06.2020 al 30.09.2020

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2.4. Obiettivi

Descrivere gli obiettivi delle diverse fasi e le attività previste OBIETTIVI Il progetto individua tra i suoi obiettivi quello di realizzare azioni integrate al sostegno, sviluppo e incentivazione di servizi volti alla conciliazione famiglia lavoro, rivolgendo in particolare l’attenzione ai nuclei famigliari dove vi è una difficoltà nella condivisione dei tempi tra l’attività lavorativa e il ruolo genitoriale. La presenza nel contesto territoriale, dove il progetto troverà attuazione, di famiglie che esigono una diversa riorganizzazione della loro giornata lavorativa portano alla realizzazione di azioni volte ad risolvere alcuni punti critici nella gestione degli orari famiglia/lavoro, andando a conciliare le esigenze domestiche con quelle famigliari. Ri-pensare alla organizzazione degli orari grazie all’aumento delle opzioni messe a disposizione dall’azione, promuovere un nuovo modello di conciliazione e rispondere alla necessità di sostenere la domanda di servizi di assistenza ai figli trova riscontro nella erogazione di voucher per l’accesso di minori di età compresa 4-14 anni ai centri ricreativi estivi diurni (CRED). Ma anche sostenere le famiglie dipendenti dell’alleanza (Broni Stradella Pubblica s.r.l.) per le medesime finalità con il servizio di stireria. Ci si pone l’obiettivo dunque di sostenere il nucleo famigliare, composto sia da genitori entrambi lavoratori o da famiglie monoparentali, per mezzo di un intervento di natura pubblica, con il coinvolgimento del 3 settore nella fase attuativa di gestione, e con il cofinanziamento dell’alleanza.

Obiettivo primario è quindi durante l’anno, ed in particolare nel periodo estivo, quando sono chiuse le scuole, e aumentano i compiti di cura dei figli, con un aumento di carichi familiari, che si aggiungono alla cura di altri soggetti fragili (ad esempio disabili od anziani) ottenere:

• Migliorare la qualità di vita dei lavoratori, attraverso la conciliazione di impegni familiari e lavorativi; • minore assenze dal lavoro; • maggiore concentrazione del lavoratore nelle attività • “liberare tempo” per sé e la propria famiglia; • incentivare la rete di collaborazione tra enti pubblici e privati così da diffondere le esperienze e favorire la conoscenza di "buone pratiche";

Azioni La risposta immediata per migliorare la conciliazione lavoro-famiglia si traduce infatti nella realizzazione di servizi a sostegno delle donne/uomini lavoratrici/lavoratori che consentano la cura dei figli, e di soggetti fragili anziani e disabili, in particolare la cura dei figli in età scolare nei periodi di chiusura della scuola. Le modalità irrogate partono da una sinergia consolidata ed aperta a nuovi soggetti, che sfruttando l’alleanza tra attori pubblici e privati porta alla diffusione ed alla replicabilità di “buone pratiche”:

- Erogazione di voucher di conciliazione a favore di famiglie residenti nei Comuni del Piano di Zona con entrambi i genitori lavoratori (per le famiglie monoparentali si intende il genitore lavoratore) e la presenza di figli minori, età compresa 4-14 anni di beneficiare di voucher utilizzabili presso i CRED e i centri estivi accreditati, sia a favore di famiglie residenti nell’ambito che dipendenti di soggetti in alleanza;

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2.5. Destinatari e target

Indicare la tipologia di destinatari finali del progetto e i criteri di precedenza individuati nella fruizione del beneficio a Favore di determinate categorie, motivandoli anche sulla base dell’analisi dei fabbisogni territoriale effettuata

Descrivere i target di ogni azione

Azione 1: VOUCHER SOCIO EDUCATIVI/RICREATIVI PER MINORI DI FAMIGLIE RESIDENTI NEL TERRITORIO:

• nuclei familiari residenti nei 49 comuni del Piano di Zona, con figli di età compresa tra i 4/14 anni all’atto della presentazione dell’istanza, che abbiano una delle seguenti caratteristiche: A. entrambi i genitori lavoratori (si intende sempre anche di seguito sia dipendenti che liberi professionisti) residenti nei 49 comuni del Piano di Zona B. nuclei con figli nello stesso stato di famiglia costituiti da un solo genitore lavoratore (a seguito di separazione, divorzio ecc.), sia uomini che donne;

Le persone beneficiarie delle azioni saranno individuate all’interno del territorio dei 49 comuni del Piano di Zona del Distretto. Nella scelta dei beneficiari viene data priorità a

• donne vittime di violenza fisica / psicologica; • nuclei costituiti da solo genitore • nuclei costituiti da entrambi i genitori

Azione 2: VOUCHER SOCIO EDUCATIVI/RICREATIVI PER FIGLI DI DIPENDENTI DEI PARTNER IN ALLEANZA

• dipendenti di partner in alleanza con figli di età compresa tra i 4/14 anni , con particolare priorità a donne vittime di violenza e nuclei costituiti da solo genitore.

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2.6. Distribuzione delle responsabilità attuative tra i partner

Fornire una breve descrizione della struttura organizzativa e della distribuzione delle responsabilità di attuazione tra i partner

Il Comune capofila del piano di zona coordina l’attività del progetto e pone essere tutte le azioni amministrative per la sua realizzazione. L’ambito distrettuale , costituito dal sub ambito di Broni e di Casteggio, costituiscono l’ufficio di piano che supervisiona l’attuazione del progetto in ogni sua fase. La Broni-Stradella Pubblica invece è un soggetto che garantisce lo scambio, il confronto costante in ogni fase, e in ultima analisi verifica che le azioni siano sempre coerenti con le finalità del progetto e con i bisogni della popolazione. In altre parole, si pone a garanzia delle famiglie e del territorio, aiutando il piano di zona ad

esprimere attraverso le azioni i bisogni delle famiglie, facendosi garante di queste.

Disseminazione dei risultati di progetto

Indicare le attività previste di comunicazione e diffusione

I canali istituzionali dei Comuni afferenti al Piano di Zona veicoleranno la diffusione del materiale informativo inerente al progetto, specificandone modalità di accesso, i requisiti e tutto quanto necessario per avere una completa visione dello stesso.

2.7. Sostenibilità

Illustrare la sostenibilità del progetto, intesa come capacità degli interventi realizzati di continuare autonomamente e generare benefici anche successivamente alla conclusione del progetto

Descrivere la sostenibilità nel tempo delle azioni e, se possibile, l’ipotesi di sviluppo Il Piano di Zona lavora nell’ottica di garantire la continuità dei progetti di conciliazione all’interno dei Comuni dell’ambito distrettuale. I progetti di conciliazione e i risultati raggiunti saranno oggetto di una costante e attenta diffusione che coinvolgerà l’intero territorio, in modo tale da far prendere atto della efficacia e dell’innovatività delle azioni poste in essere. Come espresso e dimostrato da altri progetti la sostenibilità viene garantita dall’Ente Pubblico, che si fa garante della messa a sistema della sperimentazione attivata e dei risultati raggiungi a mezzo di apposito monitoraggio.

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2.8. Monitoraggio e Valutazione Descrivere le modalità di monitoraggio e valutazione interna delle realizzazioni e dei risultati

Il monitoraggio prevede l’utilizzo dei seguenti indicatori: • n. domande pervenute, con particolare attenzione alla suddivisione tra istanze pervenute da famiglie che vivono a valle e quelle che vivono in collina; • n. voucher erogati • verifica del rapporto tra domande pervenute e n. voucher erogati; • n. soggetti gestori convenzionati; • n. Comuni di residenza raggiunti • n. minori figli di dipendenti di partner in alleanza raggiunti; • n. figli di famiglie monoparentali raggiunte; • n. figli di donne vittime di violenza raggiunte; Il monitoraggio verrà realizzato da un gruppo di valutazione costituito dal responsabile dell’Ufficio di piano e da un dipendente del Comune di Broni e di Casteggio (3 persone), con report finale della sua realizzazione e dei suoi risultati.

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2.9. Calendario delle attività Indicare la durata delle attività previste (modificare la tabella in base alla durata della proposta progettuale)

Data di partenza delle attività 1 giugno 2020, salvo tempistiche diverse causate dall’attuale emergenza sanitaria da Covid 19 . La data di conclusione è il 30 settembre 2020

14.4 ANNO 2020 Semestre 1 Semestre 2 Azione 1: VOUCHER SOCIO EDUCATIVI/RICREATIVI PER 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 MINORI DI FAMIGLIE RESIDENTI NEL TERRITORIO

Manifestazione interesse, raccolta istanze dei gestori , albo

soggetti convenzionati per i Cred X Raccolta istanze di accesso ai voucher per Cred da parte delle

famiglie X Realizzazione dei CRED X X X Azione 2: VOUCHER SOCIO EDUCATIVI/RICREATIVI PER MINORI DI FAMIGLIE RESIDENTI NEL TERRITORIO

Manifestazione interesse, raccolta istanze dei gestori , albo

soggetti convenzionati per i Cred X Raccolta istanze di accesso ai voucher per Cred da parte delle

famiglie X Realizzazione dei CRED X X X 10

PARTE C

PIANO DEI CONTI DEL PROGETTO Costo complessivo del progetto

€ 2.130,69

Importo a Importo a cofinanziame Voce di costo contributo nto

A. Costi di personale interno € 0 € 400,00

di cui per coordinamento, monitoraggio, rendicontazione e valutazione del progetto (max 15% del costo totale di progetto) € 0 € 200,00

B. Costi di acquisto, noleggio, leasing di beni o sotfware

C. Costi di acquisto di servizi

D. Costi relativi ad erogazione voucher/ rimborsi € 1.450,69 € 280,00

E. Spese generali di funzionamento e gestione

€ 1.450,69 € 680,00 TOTALE

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ENTE COFINANZIAMENTO COFINANZIAMENTO MONETARIO VALORIZZAZIONE

Comune di Broni- Ente capofila € 280,00 € 400,00 dell’ambito distrettuale di Broni e Casteggio e capofila dell’alleanza

TOTALE € 280,00 € 400,00

Luogo e Data Broni, il 26.05.2020

IL LEGALE RAPPRESENTANTE DEL COMUNE DI BRONI ENTE CAPOFILA DELL’ALLEANZA E COMUNE CAPOFILA DELL’AMBITO DISTRETTUALE DI BRONI E CASTEGGIO ANTONIO RIVIEZZI (firmato digitalmente)

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