Ariminum Settembre Ottobre 2018
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ARIMINUM Storia, arte e cultura della Provincia di Rimini Anno XXV - N. 5 Settembre - Ottobre 2018 Divagazioni sul Teatro di Rimini Si alza il sipario del “Galli” e la città torna a riappropriarsi della propria storia Le preziosità del “Vittorio Emanuele II” nella raccolta di Guido Pironi Il primo tentativo di ricostruzione della “Mole polettiana” Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A.“ sped. abb. post. 45% D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB Rimini - Tassa riscossa in L. 27/02/2004 n. 46) art.comma 1 DCB 1 Rimini - D.L. 353/2003 (conv. post. 45% abb. sped. Italiane S.p.A.“ “Poste R.O.C.: Tariffa n. 37 del 21/10/2018 a ilPonte Suppl. dal 1958 dei F.lli Fratti RIMINI Via A.Saffi, 19 Tel. 0541 782101 [email protected] www.casadelmobile.net farmaciasanmichelerimini 10 @ gmail. com COSTUMEEDITORIALE E SOCIETÀ Fuori onda SOMMARIO FINALMENTE IL TEATRO! Nel 1997, con il contributo di oltre venti “penne” riminesi, confezionai un numero speciale di “Ariminum” interamente dedicato alla “Mole polettiana”, che in quel momento sembrava che dovesse riemergere dalle rovine della guerra nelle sembianze di un nuovo teatro, «moder- no e funzionale». Patrocinatore di quella ricostruzione, che si adatta- va alle linee architettoniche rivedute e corrette del “Progetto Natalini” (1985), era il sindaco Giuseppe Chicchi. Nel suo breve intervento depo- sitato sulle pagine della rivista, egli scrisse che «la scelta del “com’era” sarebbe stata assai discutibile (…) a 50 anni dalla distruzione, si sarebbe trattato semplicemente della costruzione di un falso, una cosa disneyana con forti rischi di pacchianeria». IN COPERTINA Quel tipo di Teatro, «moderno e funzionale», che fissava la fine dei “Il colonnato lavori entro l’anno 2000, fu energicamente osteggiato dai riminesi e della Mole polettiana” si perse negli intrighi delle polemiche. Dopodiché la storia, sempre di Gilberto Urbinati imprevedibile, ha invertito la rotta. Il nuovo progetto di riedificazione del Teatro non ha accontentato gli accaniti pasdaran del “com’era”, IL TEATRO DI RIMINI ma si avvicina molto a quella soluzione ed è arrivato in porto. Un • Si alza il sipario e la città obiettivo, questo, raggiunto grazie alla tenacia di due sindaci: Alberto torna a riappropriarsi della Ravaioli che ha spianato il cavilloso percorso della ristrutturazione propria storia. “filologica” e Andrea Gnassi che ne ha curato i dettagli seguendoli • Il cartellone delle serate passo per passo fino al nastro di arrivo. inaugurali. • Divagazioni sul tema. Avremo, dunque, il Teatro. La qual cosa mi induce a formulare un • Le preziosità del “Vittorio auspicio: che la sua rinascita, come scrive magistralmente Guido Emanuele II” “raccolte” da Guido Pironi. Zangheri su queste colonne – assieme alla prosa, alla danza classica e • Rimini dei teatri. moderna, al musical, all’operetta –, favorisca la ripresa dell’interesse • I palchettisti del per la lirica, un settore penalizzato da settantacinque anni di vuoto. “Vittorio Emanuele II”. • Il primo tentativo di M. M. ricostruzione della “Mole polettiana”. LA CARTOLINA DI GIUMA • Le opere di ristrutturazione del “Galli”. I sindaci della ricostruzione del Teatro. • Il libro della ricostruzione. Alberto Ravaioli: «Tutto merito mio!». Andrea Gnassi: «No, mio!». • Volevamo la ricostruzione firmata da Pier Luigi Cervellati. • Marco Capizucchi e il premio dell’Accademia di Brera. 6-51 ARIMINUM Dentro l’onda Le bagnanti di Maneglia 52 ARIMINUM | SETTEMBRE OTTOBRE 2018 | 5 IL TEATRO DI RIMINI Si alza il sipario e la città torna a riappropriarsi della propria storia Andrea Gnassi: «Il teatro è dei riminesi» Gli eventi inaugurali avranno come unico obiettivo quello di far visitare il teatro a tutta la città di Anna Maria Cucci i siamo! In data ventotto ricostruzione, durante i «Abbiamo fatto Cottobre il centro vibrante quali emergono i resti di una della grande basilica paleocristiana che di tutto per musica riapre innescano un immediato e i battenti, innovativo progetto di museo dimenticare cosa riconsegnando storico-archeologico, da siamo stati. Ora alla città, note realizzarsi insieme alla sala e melodie multimediale, in una vasta con la ricostruzione in cambio zona sotto il teatro, con una del Teatro il filo si di polvere e sezione interamente dedicata silenzio. Parola a Giuseppe Verdi. L’omaggio riannoda e la ferita d’ordine: “Entra è d’obbligo, per ricordare che si cicatrizza» in scena”, il grande maestro, il 16 agosto come titola la 1857, inaugurò il teatro con la di appartenenza che ritorna campagna di prima del suo Aroldo, diretto, nello skyline quotidiano sostegno lanciata tra l’altro, personalmente. Si dopo che per tre generazioni dal Comune, alza il sipario e ricominciano di riminesi almeno, è stato per entrare le stagioni teatrali. occluso. Dico spesso che ogni e rimanere Il sindaco Andrea Gnassi intervento di riqualificazione nella storia del assicura: «Tutti i riminesi, e di recupero che si sta teatro “Vittorio nessuno escluso, potranno portando avanti, soprattutto Emanuele II”, entrare nel Galli durante nel centro storico, deve avere dal 1947 teatro il lungo programma una funzione impattante “Amintore Galli”; inaugurale, ognuno avrà sullo “spirito di corpo” e sul nella storia modo di accedervi, vedere segno di avere alle spalle e della lirica, e soprattutto sentire i passi appartenere a una grande Il sindaco di Rimini della grande musica e della di danza, le note, le voci storia dei riminesi. Questa Andrea Gnassi. (Foto prosa. L’ultima stagione Archivio Ufficio Stampa risuonare in un luogo per è una città che per troppo risale alla primavera del Comune di Rimini) anni afono e abbandonato». tempo ha usato il teatro come 1943 con l’esecuzione della Proprio al primo cittadino di una palestra ginnica o l’area Madama Butterfly di Giacomo Rimini, cui va riconosciuto il antistante al castello come Puccini, poi il nulla, giacché il merito di aver sbloccato una un muro di smog e lamiere. ventotto dicembre dello stesso situazione complessa e di Il senso del bello e il senso anno, il teatro, gravemente averci creduto fino in fondo, della comunità calmierano leso dai bombardamenti come recitava (chiosando il mio entusiasmo per questa alleati, cade letteralmente Puccini) quel grande fase esaltante che precede il in rovina e, com’è noto, le telone disposto sui lavori di 28 ottobre 2018. Il processo, sue macerie sono impiegate riedificazione, “Un bel dì la visione, non sarà tale con massimamente come vedremo il teatro”, rivolgo la sola riapertura del Galli. materiale da costruzione. alcune domande. Questa è una tessera, seppur Dopo una lunga e Finalmente la città ha il straordinaria, di un puzzle tormentata storia che ha suo teatro, soddisfatto che deve essere completato visto distruzioni, spoliazioni, dell’obiettivo raggiunto? con il recupero dell’invaso tentativi di riedificazione e «Da una parte dico di sì, del ponte di Tiberio, con la trasformazioni, il progetto dall’altra mi sale un no. realizzazione della Galleria finale del 2004, firmato Provo a spiegare: riavere un di Arte Contemporanea al dall’architetto e urbanista teatro dopo settantacinque Podestà e all’Arengo, e il Pier Luigi Cervellati, è anni di silenzio è, per questa museo Internazionale Federico consegnato alla città1. Dopo città, un fatto enorme. Il Fellini. Non abbiamo bisogno altri dieci anni, prendono teatro “Galli” non sarà solo di interventi spot ma di una l’avvio (ci scapperebbe un: una “fabbrica” che produce riconfigurazione organica e “Finalmente!”) i lavori di cultura e arte, ma un elemento omogenea di un quadrante 6 | ARIMINUM | SETTEMBRE OTTOBRE 2018 «Il Teatro non sarà il simbolo di una e stanchezza. È diffusa la Ultime rifiniture borghesia ingessata ma di consapevolezza che con il all’interno del Teatro. Sotto. Andrea Gnassi un’intera città, dinamica, teatro e gli altri interventi non sarà il simbolo durante i lavori di di una borghesia curiosa, moderna, finalmente di cui ho parlato prima, riedificazione (Foto sicura delle proprie radici». Rimini e la comunità riminese Archivio Ufficio Stampa ingessata ma di Riusciremo ad applaudire torneranno a essere eredi, Comune di Rimini). i grandi spettacoli lirici e e non solo più discendenti, un’intera città, le affermate compagnie di della loro storia e dunque curiosa, moderna prosa?- essi stessi capaci di lasciare «Si, sarà così anche per i una grande storia a chi verrà e sicura delle due mesi di inaugurazione. dopo. I bombardamenti proprie radici» Perché l’evento inaugurale non tra il quarantatre e il riguarderà solo il 28 ottobre, quarantaquattro hanno con la grande esibizione segnato una cesura fisica e di città che, nel raggio di di Cecilia Bartoli, ma si mentale nel corpo di questa duecento metri, presenta la protrarrà sino a gennaio con comunità. In oltre settant’anni storia di Roma Imperiale, il gli spettacoli della Sagra, la abbiamo fatto di tutto per Medioevo e il Rinascimento, stagione teatrale, tanti altri dimenticare cosa siamo stati. la musica verdiana, il genio eventi che presto annunceremo Ora il filo si riannoda, la ferita fantasmagorico di Federico che avranno l’unico obiettivo si cicatrizza. Finalmente si Fellini. Solo quando tutto di far visitare il teatro a tutti entra in scena». questo sarà completato, entro i riminesi durante questi Con queste parole il sindaco Note il 2020, forse quel lieve sapore 1. Pier Luigi Cer- sessanta giorni. Il teatro è dei si congeda e già sogno ad d’insoddisfazione scomparirà vellati, “Il restauro riminesi, è stato restaurato occhi aperti di ritrovarmi del teatro proget- del tutto». da loro, nessuno può nella grande sala del teatro, tato dal Poletti è il Come sarà gestito il teatro e segno della nostra accampare posizioni esclusive tra mille luci sfavillanti, ad che utilizzo avrà? modernità”, in o di privilegio. Il “Galli” è di attendere che pian piano si “L’Arengo”, Rimi- «Per i primi tre anni la Rimini, il “Galli” è Rimini».